Padiglione Croazia Biennale Venezia 2011

BROD / THE SHIP / LA NAVE

BROD / THE SHIP / LA NAVEUN PADIgLIONE gALLEggIANTE PER LA CROAzIA ALLA BIENNALE DI VENEzIA


INTRODUzIONE

Brod / The Ship / La Nave:A Floating Pavilion for Croatia at the Venice Biennale Un padiglione galleggiante per la Croazia alla Biennale di Venezia

LoCALizzAzioNeVenezia

ProgeTTo ArChiTeTToNiCoCOmmISSARIO - leo modrcinARCHITETTI PARTECIPANTI - SaSa BegoVic marko daBroVic igor Franic Tanja grozdanic PeTar miSkoVic SilVije noVak Veljko oluic Helena PaVer njiric lea PeliVan Toma Plejic goran rako SaSa randic idiS TuraTo Pero VukoVic Tonci zarnic

ProgeTTo STruTTurALezVonimir SaBljak

CoNSuLeNzeMiljenko Gržalja nicola Ferrari

APPALTATore PriNCiPALean.Ta.So.monT

orgANizzATorimuSeo dell’arTe moderna e conTemPoranea, rijeka, croazia

SuPPorTiciTTa’ di rijeka ciTTa’ di duBroVnik ciTTa’ di kraljeVica gP krk, krk TelekTra, zagreB mick, kukuljanoVo an.Ta.So.monT, lokVe STo HrVaTSka, rijeka adriaTic PoSredoVanje u BrodarSTVu, oPaTija liBurnia PomorSka agencija, oPaTija PorT auTHoriTY, rijeka HrVaTSki regiSTar BrodoVa, SPliT

LA CROAzIA ALLA BIENNALE DI VENEzIA

PROgETTO

Il Padiglione La Nave è il frutto della collaborazione dei quattordici mi-gliori progettisti Croati, che hanno preferito, alla formula tradizionale che prevede l’esposizione di più progetti, l’idea di lavorare insieme ad un’uni-ca proposta, dalla progettazione alla costruzione, sino al suo approdo a Venezia. Trainato via mare da un rimorchiatore, è approdato a Venezia il 21 Agosto 2010, giungendo però danneggiato: la struttura metallica si è letteralmente sfaldata, al punto da risultare impresentabile alla Biennale.


IN VIAggIO VERSO VENEzIAIL PERCORSO DEL PADIgLIONE gALLEggIANTE E LE SUE TAPPE DI AVVICINAmENTO ALLA BIENNALE. NELLA mENTE DEgLI ORgANIzzATORI, LA NAVE AVREBBE DOVUTO SUCCESSIVAmENTE CONTINUARE IL VIAggIO LUNgO L’ADRIATICO.


ARTE, ACqUA E DISSOLVENzAL’idea di realizzare un padiglione “galleggiante”, che si separa simbolicamente e non solo dalla terra, è apparsa ovvia all’equipe di proget-tazione, data l’impossibilità per la Croazia di dotarsi di un padiglione permanente all’interno dei giardini, problema che persiste da tempo a causa della separazione dalla Ex Jugoslavia. Da qui la volontà di modrcin e colleghi di sfruttare il mare, l’elemento essenziale della vita della città lagunare, che ha fatto dell’architettura sull’acqua e dei riflessi scaturenti dal rapporto tra i due elementi una delle sue caratte-ristiche peculiari. ma la vera base progettuale è costituita dalla volontà di produrre un manufatto unico che riunisca in se l’arte in tutte le sue manifestazioni moderne: land-art, web art, installazioni, simulazioni olografiche e cinematiche realistiche, e l’architettura, che potrebbe appunto riunirle in unica opera. E’ nata quindi l’ideazione di questo padiglione, nato come proposta concettuale di un gruppo coraggioso di architetti che rifiuta,come detto, la tradizionale esposizione dei propri lavori a favore di un rischioso, quanto affascinate, simposio di idee.

DIAgRAmmA LA fASE CONCETTUALE ILLUSTRA BENE LE DIffICOLTà CORRELATE AL TEmA PROgETTUALE. IN PARTICO-LARE LA STABILITà E L’EqUILIBRIO DEL PADIgLIONE.


SCHEmI CONCETTUALIiL PAdigLioNe iN reLAzioNe ALL’uomo ed Ai Luoghi. CoN iroNiA VeNgoNo meSSi iN riSALTo LA VerSATiLiTà e iL CArATTere TemPorANeo e iTiNerANTe deLLA STruTTurA.


ANALISI DEI COSTILE VARIE SOLUzIONI DI gESTIONE DEL BUDgET IPOTIzzATE DALL’EqUIPE. E’ STUDIATA L’INCIDENzA, DEI mATERIALI, DEL TRASPORTO E DELLE TEmPISTICHE.


Attraverso confronti, dibattiti, collaborazione e dubbi, il padiglio-ne ha acquistato infine una sua forma, un volume che nel momento in cui si costituisce come tale nega se stesso. Sulla grande chiatta che funge da fondazione, si sovrappongono come pagine di un libro le delicate reti metalliche, tutte realizzate con geometria differente. La combinazione irregolare dei diversi profili metallici ha consen-tito di ricavare uno spazio all’interno del suddetto volume, nonché di disegnare sporgenze ed aperture che fungono da cornice verso l’e-sterno. quasi impercettibile a distanza, osservata da vicino la strut-tura reticolare rivela tutta la complessità della sua conformazione, con trasparenze e geometrie che offrono sorprendenti effetti visivi.

THE SHIPIL PADIgLIONE TERmINATO NEL CANTIERE DI fIUmE

LA CROAzIA ALLA BIENNALE DI VENEzIALA CROAzIA ALLA BIENNALE DI VENEzIA

“Nonostante le 32 tonnellate di acciaio – commenta il progettista Leo mo-drcin, commissario del padiglione croato – si tratta di una struttura fragile, costruita con una esigua quantità di materiale, che ci si aspetta possa conquistare l’identità di un volume. La parte solida è tutto fuorché solida, scompare completamente a distanza per poi riapparire come un impo-nente scudo di acciaio quando si è all’interno. Si può in qualche modo avere la sensazione di entrare in una nuda armatura metallica prima ancora di scoprirne l’espressione architettonica. ma qui sei tu il mezzo dell’interpretazione architettonica. È questo che dev’essere l’architettura”.E il visitatore avverte questa voglia di incontrarla e viverla l’archi-tettura, scorgendo da lontano la massa di acciaio scintillante al sole che sfuma nel cielo. Un’architettura, come ricorda modrcin, “traballante,instabile e pericolosa forse” ma allo stesso tempo eccellen-te, che avrebbe meritato di essere vissuta maggiormente, con il suo ca-rico di “significati, problemi, bellezza, verità, ispirazioni e aspirazioni.”


LA CONqUISTA DELLO SPAzIOLA gENTE ACqUISISCE CONfIDENzA CON L’AmBIENTE: INTERAgISCE CON IL mATERIALE, SI RELAzIONA CON IL VOLUmE COgLIENDONE LE DImENSIONI. IL PADIgLIONE ACqUISTA UN’IDENTITà.


TECNOLOgIA

Dal punto di vista tecnologico, il padiglione è costituito da due unità, riconducibili so-stanzialmente a due elementi strutturali: la piattaforma galleggiante e la rete metalli-ca. La chiatta ha dimensione 10 m x 20 m e 3 m di altezza ed è in parte sommersa. Ad essa si saldano dei tondini che svolgono funzione di elevazione primaria, ai quali sono saldati gli strati di rete metallica. I 42 strati di profili metallici, distanziati di 12.5 cm, danno forma ad un volume solido di dimensioni circa 18m x 9m x 5,5m.Le prime sovrapposizioni costituiscono la superficie di calpestio, le successive danno origi-ne allo spazio interno.Il tutto è tenuto insieme mediante saldatura, che costituisce la cartilagine dello scheletro metallico, che non è dotato di una vera e propria chiusura.

DESCRIzIONE TECNICA

RETE mETALLICA q385 (100x100 / 7 mm) DImENSIONI RETE 600x220 cm qUANTITA ‘400 PESO 31,9 T SPAzIO TRA gLI STRATI 125 mm NUmERO DI STRATI 43 ASTE Ø12 mm. LUNgHEzzA ASTE 600 cm qUANTITA ‘375 PESO 2 T ACCIAIO PESO TOTALE 33,9 T ACCIAO: VOLUmE 4,3 mc DImENSIONI PADIgLIONE 17700x8400x5375 mm VOLUmE PADIgLIONE 800 mc

STRATIfICAzIONELA SOVRAPPOSIzIONE DELLE RETI mETALLICHE CREA CONTINUE fERITOIE, SgUARDI VERSO L’AmBIENTE.


PIANILE DIVERSE gEOmETRIE UTILIzzATE PER DAR VITA ALLO SPAzIO INTERNO. A PARTIRE DAL qUARTO LIVELLO, LA PIANTA PRENDE fORmA E SI ALLARgA DI STRATO IN STRATO ImPERCETTIBILmENTE fINO AI TRE mETRI DI ALTEzzA, PER POI DImINUIRE SENSIBILmENTE DI DImENSIONE DOPO I qUATTRO mETRI.


PIANTA E SEzIONEIN EVIDENzA LA fORmA SPAzIALE INTERNA: LA SUPERfICIE CALPESTABILE SI ARTICOLA E SI mODIfICA IN ALzATO.

PLANIVOLUmETRICO E PROSPETTOLA mAgLIA CONTINUA E REgOLARE DELLA RETE mETALLICA DONA UNIfORmITà AL PRO-SPETTO, mA LA PRESENzA DEI VUOTI TRA UNO STRATO E L’ALTRO LASCIA INTRAVEDERE L’ARTICOLAzIONE SPAzIALE INTERNA.


ASSONOmETRIE


fASI COSTRUTTIVE

PRImA fASE: CREAzIONE SISTEmA DI fONDAzIONE mE-DIANTE AggANCIO CON LA PIATTAfORmA

PREDISPOSIzIONE SISTEmA DI ELEVAzIONE PRImARIA

mESSA IN OPERA DEI PRImI STRATI DI RETE mETALLICA DETTAgLIO DELLE ImPALCATURE E DEI fOgLI DI RETE mETALLICA CON fUNzIONE DI CHIUSURA


PANORAmICA D’INSIEmE DELLA fASE INTERmEDIA IL CANTIERE

POSA IN OPERA DEgLI ULTImI STRATI OPERA ULTImATA


PANORAmICA fASE fINALE IN VIAggIO VERSO VENEzIA

ARRIVO DEL PADIgLIONE DANNEggIATO A VENEzIA RITORNO NEL CANTIERE NAVALE DI fIUmE: LE RETI mETAL-LICHE DELLA STRUTTURA SONO CROLLATE VERSO IL BASSO A CAUSA DELLO SfALDAmENTO DELLA STRUTTURA DI ELEVAzIONE PRImARIA


CREDITI

PUBBLICAzIONE PER:

CORSO DI gESTIONE DEL PROgETTO

A.A. 2010/2011

PROf. gIUSEPPE RIDOLfI

LTf gROUPNAzARENO CAPUTOfRANCESCO CATALINILUCA CHIOCCIOLIEmANUELE DEgLI INNOCENTI

Padiglione Croazia Biennale Venezia 2011

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