Tacco_58

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Tacco free-press, Duri o puri

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martoriata del basso Sa-lento. Ho almeno tre motiviper credere questo.

Uno: in questi 12 mesisono stata testimone di unapresa d’atto, da parte di unalarga fetta della popolazioneugentina, una presa d’atto e diconsapevolezza della neces-sità di un impegno in primapersona, di una maggiore pre-senza e sorveglianza sull’agirepolitico di chi è stato eletto.

Ho idea che gli ugentini,avendo presa coscienza delleurgenze ambientali (sfrutta-mento selvaggio del parco na-turale e bomba ecologica diBurgesi) in atto da anni sulloro territorio, vorranno sentirparlare di programmi, possi-bilmente coraggiosi.

E’ quanto mi auguro.Due: l’omicidio di Basile ha

scosso profondamente le co-scienze delle persone, anchese il muro di omertà ancoranon è stato scalfito. Non per-metteranno a nessuno di“riempirsi la bocca” col suonome.

Tre: il ruolo della Chiesa.

Nonostante le scintille volatetra don Stefano Rocca e il ve-scovo De Grisantis, entrambistanno lavorando per la mo-derazione dei toni.

Chi è presente nei consiglicomunali, ai comizi, alle mani-festazioni politiche, non puònon notare la presenza pre-ziosa di don Stefano che os-serva, in silenzio, quanto sidice e quanto si fa.

Come a dire “c’è Chi vivede e sa”.

Passiamo all’altra città:Casarano.

La campagna elettoraleper la poltrona di primo citta-dino è iniziata molti mesi fa ele candidature sono di fatto ilrisultato di una frattura all’in-terno dei due partiti principali.

Ma superata questa faseiniziale, i cittadini hanno vogliadi capire che cosa abbiano dadire i candidati.

Non hanno voglia di vederetirar fuori beghe personali, nonè su quelle che sono chiamatiad esprimersi e non sarannoquelle a far spostare il gradi-mento.

Se il livello dell’agone poli-tico scende così in basso, è ladimostrazione che si vuolemutuare sulla politica localeun modello che ha presopiede a livello nazionale, dovele prime pagine dei giornalisono state occupate dalle fotodi una diciottenne scono-sciuta, della sua festa di com-pleanno e della successivaseparazione del presidente delConsiglio, mentre a l’Aquila siscavava ancora tra le macerie.

La città di Casarano ha ri-coperto per anni un ruolo eco-nomico centrale per l’interoSalento.

E’ stata travolta dalla crisipiù di tante altre realtà, macome i casaranesi sanno fare,con forza e dignità sta cer-cando di darsi una nuovachance.

Spero che i candidati e ibig politici di riferimento sap-piano farsi interpreti di questadignità dimostrata dai citta-dini casaranesi.

Che non parlino di briochequando il popolo ha fame.

E’ quanto mi auguro.

L’Editoriale L’Editoriale//di Maria Luisa Mastrogiovanni

il mensile del salentoAnno VI - n. 58 - 15-21 Maggio 2009Iscritta al numero 845 del Registro

della Stampa del Tribunale di Lecce il 27 gennaio 2004

EDITORE:Nerò Comunicazione - Casarano - P.zza A. Diaz, 5

DIRETTORE RESPONSABILE: Maria Luisa Mastrogiovanni

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Giuseppe Finguerra, Marialuce Calsolaro,Emiliano Picciolo, Enzo Schiavano, Mario De Donatis,

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REDAZIONE:p.zza Diaz, 5 - 73042 Casarano - Tel./Fax: 0833 599238

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IL PROSSIMO NUMERO IN EDICOLA “SPECIALE ELEZIONI”22 MAGGIO 2009

Ugento e Casarano:dUe Città sotto i riflettori

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Nerò Comunicazione di Maria Luisa Mastrogiovanni, editore del mensile “il Tacco d’Italia” e di www.iltaccoditalia.info, te-

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continua dalla prima

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Al di là dei vincoli della crisi finan-ziaria globale, tradottasi anche in eco-nomica, con gravi riflessi del Pil sullaoccupazione, occorre por mano ed,oggi, a maggior ragione, a interventistrutturali per ridurre la spesa impro-duttiva della pubblica amministrazione.

In un precedente intervento ho cer-cato di delineare un percorso per recu-perare ruoli e risorse in favore delleProvince. Perché se la scelta politica èorientata a confermarle in vita non sipossono far coesistere altri enti ed or-ganismi che ne hanno minato, ne mi-nano, la sopravvivenza.

Ma, oggi, occorre affrontare un altrocapitolo, quello dei “piccoli Comuni”.Fermo restando che “l’autonomia” è unbene prezioso per la identità di una co-munità e per la stessa democrazia, dicerto, non è possibile in nome di que-sta mantenere in vita “l’albero della

cuccagna”. La Puglia, fortunatamente,non registra la presenza di Comuni contrentasei abitanti e con dodici rappre-sentanti istituzionali per lo stesso ma,di certo, se l’obiettivo è quello di ridurrela spesa pubblica e rendere la stessaproduttivamente accettabile, non si puònon intervenire - e lo si può fare anchea legislazione invariata – per assicurareforme di “aggregazione” per quei pic-coli centri urbani che - più di ammini-stratori, molto spesso avamposti di reticlientelari di una politica senza anima– hanno bisogno di servizi ed interventiinfrastrutturali.

Servizi ed interventi che, per poteressere immaginati e programmati, ne-cessitano di un contesto favorevole, intermini sociali ed economici, e di unalettura territoriale non frammentata.

Le consultazioni amministrative delprossimo giugno hanno fatto riaffiorareun problema che va affrontato con ur-genza e determinazione, convinti che la

credibilità di una classe politica che sierge a difesa della Puglia, del Mezzo-giorno si gioca sul terreno della pro-grammazione e su quanto la stessa èin grado di esprimere, in termini di ef-ficienza e di efficacia, e non su quellodel “federalismo fiscale” che, al più,può accreditare quanti hanno assuntola Lega quale sponda politica.

Per dare concretezza al presente di-scorso è sufficiente consultare la dislo-cazione dei piccoli centri, nel Salento.

Quale il grado di servizi e di infra-strutture per i territori che esprimonocomunità così piccole?

Un sistema di incentivi, per favorireservizi comuni ed infrastrutture neces-sarie potrebbero innescare i necessariprocessi di sviluppo, favorire la coe-sione delle comunità, esaltare le iden-tità, ma in contesti civili proiettati nelfuturo. Chi può avviare la sfida? E qualiistituzioni? La campagna elettorale po-trebbe occuparsi anche di questo.

PiCColi ComUni e tagli alle sPese.ottimi temi da CamPagna elettorale

di MARIO DE [email protected]

BOLLETTINO

DEI NAVIGAN

TIOpinioni dal Tacco//

INDOVINA CHI E’?

La soluzione a pag. 30

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Casarano.Non tutti i rappresen-tanti istituzionali e dei cittadiniuscenti hanno confermato loschieramento di cinque anni fa.Qualcuno, com’è noto, ha decisodi cambiare schieramento e disaltare il fosso; qualcun altro hacambiato obiettivo, puntando alConsiglio provinciale; e c’è statochi ha deciso, invece, di tornareagli affari privati. Cominciamo daquest’ultimi. In questa categoriasi possono annoverare l’assessorealla Cultura, Claudio Pedone (Pd),e i consiglieri comunali ClaudioBastianutti (An); Mario Turco,Santo Malagnino, Gianfranco Mor-gante ed Emanuele Rausa, tuttidel Pd. Un altro assessore, l’exvice sindaco Gabriele Caputo,tenta di entrare nell’assise di Pa-lazzo dei Celestini, correndo con ilPd a sostegno di Loredana Ca-pone. Alle “Provinciali” è candi-dato anche Francesco Ferrarinella lista “Azzurro Popolare”, ilmovimento di Aldo Aloisi, che so-stiene Antonio Gabellone. Finoall’ultimo Ferrari, che era entratoin Consiglio comunale con l’Udc, èstato in bilico tra uno schiera-mento e l’altro, finché non ha de-ciso di scendere “dall’autobus diIvan De Masi”, il candidato sin-daco appoggiato dal centro-sini-stra, ma anche dall’Udc e dalmovimento “Io Sud”. La maggior

parte degli amministratoriuscenti, però, ha deciso di riten-tare l’elezione a Palazzo dei Do-menicani, sperando in unabrillante affermazione personaleche potrebbe aprire le porte, oltreche del Consiglio comunale,anche della giunta municipale. Trai “governanti” uscenti, ci ripro-vano il sindaco Remigio Venuti egli assessori Rocco Rizzello, Ser-gio Abbruzzese, Luigi Crudo, Mar-cello Torsello e Antonio Memmi.Mentre i primi cinque si trovanonello schieramento di centro-sini-stra, l’ex assessore ai Servizi So-ciali ha accettato la proposta delministro Raffaele Fitto ed è pas-sato nella parte opposta. Memmiè candidato sia al Comune siaalla Provincia con la lista “Pugliaprima di tutto”. Giuseppe Mor-gante, assessore fino ad un annofa, “silurato” da Venuti per farposto a Torsello, nonostanteavesse più volte affermato chenon sarebbe più entrato in unalista, ha ceduto alle lusinghe diDe Masi e si è candidato nellalista del sindaco. Tra i consigliericomunali uscenti si ripresente-ranno in 15. Nello schieramentodi centro-destra ci saranno: Anto-nio Gatto, Giampiero Marrella,Luigino Bartolomeo, Leda Schi-rinzi (dopo un percorso quinquen-nale che l’ha portata da destra a

sinistra e viceversa), FrancescoCapezza, Giorgio Mazzeo (passatodal Pd al centro-destra), AmedeoSabato (transitato nel centro-de-stra seguendo il suo partito,l’Udeur) e Rosario Trullo (nomi-nato negli ultimi giorni, al postodel dimissionario Ferrari, e giàuscente). Nella composizione po-litica opposta figurano: FernandoVenuti, Rocco Greco, AntonellaBarlabà, Antonio Maggio, SasàStanca, Paolo Zompì (gli ultimi trehanno lasciato il Pd) e Attilio DeMarco (Udc, partito che sostieneDe Masi). De Marco era all’oppo-sizione nella Consiliatura appenaterminata.

Chi Cambia CasaCCa, Chi noe Chi la aPPende al Chiodo

di ENZO [email protected]

IPSE DIXIT// Un hobby per il tempo libero“Il signor Raffaele Fitto, ministro della Repub-blica, pare abbia veramente poco da fare secontinua ad interessarsi ogni giorno alla miaazienda”.Paride De Masi, amministratore delegato Ital-gestNuovo Quotidiano di Puglia, 8.5.2009, p.11

// Orecchie da mercante“E’ del tutto evidente il tentativo in atto daparte di Pellegrino e di Italgest di spostare l‘at-tenzione parlando di tutto tranne che dei fattigravissimi abbiamo denunciato”.Raffaele Fitto, ministro per gli Affari regionaliNuovo Quotidiano di Puglia, 8.5.2009, p.11

// Delle due l’una“O Fitto è un ministro impreparato o è un ca-lunniatore”.Giovanni Pellegrino, presidente della Provinciadi LecceGazzetta del Mezzogiorno, 12.5.2009, p.IV

commenti e opinioni da

www.iltaccoditalia.netDe Masi: grande opportunità per Casarano e tuttoil Salento... E’ follia pensare di farsela sfuggire...meditate gente...

rudy @ 11:46-5.4.09

commento alla news “Annullate le Primarie. DeMasi candidato sindaco del centrosinistra”

www.iltaccoditalia.info/sito/index-a.asp?id=6534#commenti_articolo

Tra il cardinal Casciaro, il rampante De Masi e lapovera Fersino, voto senz'altro Fattizzo: uno chenon crede alla favoletta del "voto utile". Il votoutile è quello espresso con coscienza.

Marco Rizzo @ 15:55-21.4.09

Commento alla news “Fattizzo. Un programma insette punti”

www.iltaccoditalia.info/sito/index-a.asp?id=6686#commenti_articolo

Opinioni dal Tacco//

Porta gli occhiali o forse no. Ha gli occhi azzurri ma,a pensarci bene, castani. Vi ricordate il gioco “Indo-vina chi?”, tanto in voga negli anni ‘80? Propriocome in quel gioco, anche in provincia di Lecce ècaccia all’identità misteriosa. Solo che bisogna indo-vinare il candidato alle Provinciali per il centrode-stra. Perché, mentre la sinistra ha riempito colonnesu colonne di giornali con le danze interne alla coali-zione (chi ha fatto un passo in avanti, chi ne hafatto uno indietro), la destra sorniona è stata in si-lenzio. Ma forse non a guardare, puntando sull’ef-fetto sorpresa, come Pasqua comanda. Chissà chel’effetto non sia che tra i due litiganti il terzo (polo oPoli) vinca.

//QUestione di looKTacco n.56, aprile 2009

Claudio Casciaro, candidato sindacoa Casarano, in riferimento all’edito-riale uscito sullo scorso numero delTacco, dal titolo “Programma eletto-rale: bigiotteria al posto dei gioiellidi famiglia” a firma di Enzo Schia-vano, tiene a precisare che l’argo-mento relativo all’ipoteticopassaggio di proprietà del CastelloPio al Comune di Casarano e di pa-lazzo de Judicibus alla Provincia nonè nella sua agenda di candidato, malo è stato in quella di consigliereprovinciale (in carica fino al 6 giu-gno). Precisa inoltre che il valore diCastello Pio, così come stimato alfebbraio 2009 dall’Ute, risulta di1.193.208 euro, mentre palazzo DeJudicibus, secondo la stima somma-ria del Comune, vale 980.000 euro.Il Consiglio provinciale nella sedutadel 9 aprile 2009 n°26 ha delibe-rato all’unanimità l’Oggetto “immo-bile provinciale Castello Pio. Indirizzialla permuta”, avviando in tal modoesclusivamente una fase interlocuto-ria con l’Amministrazione comunaledi Casarano. Il consigliere prov. CCsottolinea la validità dell’idea pro-gettuale condivisa dall’intero consi-glio prov. di destinare il parco“Tommaso Pio” ai bambini dellacittà e di destinare Palazzo de Iudi-cibus dopo la improcrastinabile ri-strutturazione a sede decentratadella Provincia di Lecce.

//diritto di rePliCa

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LLi vediamo sorridere ognigiorno dall’alto di mani-festi che portano im-

presso il loro, più o menocolorato, nome. Chi a chie-dere fiducia ed appoggio aglielettori, chi a proporre la pro-pria idea di città, chi a chie-dere spunti per costruirlainsieme, questa Casarano.Ma dei candidati sindaco,che cosa sappiamo? Delleloro abitudini, delle loro pas-sioni e, perché no?, anchedei loro vizi? Poco, forse.Ecco perché abbiamo decisodi presentarveli in un’otticanuova. Da vicino.

Amministrative// //Carte d’identità//Casarano

in QUattro

il tacco d’Italia 8 Maggio 2009

SFIDA A COLPI DI RIVELAZIONI. GLI ASPIRANTI SIN

Nome e cognome: Claudio CasciaroLuogo e data di nascita: Casarano, 10settembre 1956Altezza: 1,70 mPeso: 78 kgTaglia: 52Numero di scarpe: 40Titolo di studio: laurea in Farmacia,presso l’Università degli studi di BariProfessione: farmacistaStato civile: sposatoFigli: due, Salvatore ed Antonio

// Personalità ed interessiHobby: lettura e giardinaggioVizi: golaVirtù: semplicitàAmo: i valori e la famiglia Odio: l’arroganza

// Curriculum politicoLa prima tessera: nel 1985 per la De-mocrazia Cristiana

Storia politica personale:Militanza sinda giovane nella Democrazia Cristiana;consigliere comunale per due legisla-ture; fondatore del Partito Popolare aCasarano; fondatore della Margherita;presidente provinciale della Margherita;consigliere provinciale ed assessore;presidente della Commissione Cultura.Politico preferito: Alcide De GasperiLa massima: fides familia labor

// Campagna elettoraleCoalizione alle Amministrative: liste ci-viche di centro e alleanza con il Popolodelle Libertà e con La Puglia prima dituttoAppello di voto: Votate per me per unacittà più libera, più bella e più solidale.

Nome e cognome: Ivan De MasiLuogo e data di nascita: Casarano, 8marzo 1969Altezza: 1,80 mPeso: 64 kgTaglia: 44Numero di scarpe: 39 ½Titolo di studio: Laurea in Economia eamministrazione d’impresa a LecceProfessione: imprenditoreStato civile: sposato con ValentinaFigli: uno, Giovanni

// Personalità ed interessiHobby e passioni: la musica (provengoda una radio e, da ragazzo, suonavo labatteria in un gruppo), lo sport, l’artecontemporaneaVizi: lavoro troppo Virtù: guardo al futuro con ottimismoAmo: le mie squadre di calcio e di pal-lamano; vivere le emozioni che ogninuova sfida, nello sport come nel la-

voro, mi propone. Oggi è la volta dellapoliticaOdio: il provincialismo. Vivere e agire inprovincia non significa dover essereprovinciali.

// Curriculum politicoLa prima tessera: non ho mai avutouna tessera di partitoStoria politica personale:mi riconosconegli ideali dell’area moderata dei cat-tolici democratici; la mia formazione èavvenuta in quegli ambientiPolitico preferito: Barack ObamaLa massima: Se hai due strade davantia te, scegli la meno battuta

// Campagna elettoraleCoalizione alle Amministrative: ottoliste: “Con Ivan De Masi sindaco”, “IoSud”, “Casarano - Città dei valori”, Pd,Socialisti, Udc, Verdi, “Casarano sem-pre”.Appello di voto: Votate per me perchého una voglia grande di dare un contri-buto forte. Perché chi come me è vera-mente innamorato della sua città nonha altre scelte.Perché non ha senso starsene como-damente in disparte: insieme possiamorealizzare quel sogno, insieme pos-siamo realizzare la città che vogliamo.Chi ha tanto amore per Casarano, salgaa bordo.

di LAURA [email protected]

INTERESSI, CURRI-CULUM POLITICO,VIZI E VIRTÙ.I CANDIDATISI SONO MESSIA NUDO PERI NOSTRI LETTORI

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sotto la lente NDACO CI CONFIDANO ETÀ, PESO E PERFINO I VIZI PIÙ NASCOSTI

Nome e cognome: Enrico FattizzoLuogo e data di nascita: Casarano, 25agosto 1968Altezza: 1,77 mPeso: 70 kgTaglia: 48Numero di scarpe: 42Titolo di studio: laurea in Scienze eco-nomiche e bancarie, laurea in Filosofia;laurea in GiurisprudenzaProfessione: esperto di Fondi europei edi internazionalizzazioneStato civile: liberoFigli: nessuno

// Personalità ed interessiHobby e passioni: Sport (calcio in par-ticolare), lettura, scrittura e musicaVizi: qualcun altro direbbe che il suovizio è di amare troppo la sua città...Preferisco rifuggire la retorica intrisa diipocrisiaVirtù: peferisco astenermi. Saranno glialtri ad individuare le mie virtù

Amo: la vita ed i sentimenti che ne sim-boleggiano la bellezzaOdio: la mediocrità, l'ipocrisia e lamancanza di ideali

// Curriculum politicoLa prima tessera: per i Democratici diProdi dal 2000 al 2002Storia politica personale: assessorenella prima giunta Venuti. Mi sono di-messo perché non condividevo più ilsuo modus operandi (rinunciando al-l'unica fonte di reddito in quel mo-mento)Politico preferito: Vorrei dire che nonesiste... ma diciamo ObamaLa massima: “Chi conosce in profon-dità, si sforza d'essere chiaro; chi vor-rebbe sembrare profondo allamoltitudine, si sforza d'essere oscuro”(Nietzsche)

// Campagna elettoraleCoalizione alle Amministrative: lista ci-vica “Città Democratica” e lista “Sini-stra Unita per Casarano”.Appello di voto: Votate per me perché,in questo scenario paradossale, rap-presento la speranza per chi pensa chela gestione della res publica debbapoggiare sull'onestà, sulla trasparenzae su valori forgiati da un approccioetico. Votate per me se pensate che ilcuore possa ancora smuovere le co-scienze! Perché non vi prometto illu-sioni dal sapore fatuo.

Nome e cognome: Francesca FersinoLuogo e data di nascita: Casarano, 26maggio 1958Altezza: 1,55 mPeso: 68 kgTaglia: 48Numero di scarpe: 36Titolo di studio:maturità tecnica com-mercialeProfessione: bancariaStato civile: coniugataFigli: due

// Personalità ed interessiHobby: lettura, giardinaggio, cani egatti, footing Vizi: gola, possessività Virtù: disponibilità, allegria, ottimismo Amo: la famiglia, il mio paese, l’arteOdio: la superbia, l’arroganza e l’invi-dia

// Curriculum politicoLa prima tessera: per il Movimento gio-vanile Democrazia CristianaStoria politica personale: dal 1994consigliere comunale e coordinatriceCollegio camerale; dal 1999 al 2002assessora alla Pubblica istruzione e alBilancio per il PPI.Dal 2004 coordinatrice comunale inForza Italia con candidatura alle ele-zioni provinciali nel 2004 ed al Senatonel 2006 e nel 2008. Delegata al 1°Congresso nazionale del PDL.Politico preferito: Franco FrattiniLa massima: “Il dovere fondamentaledel potere è la sollecitudine per il ‘benecomune’ della società” (Karol Wojtyla)

// Campagna elettoraleCoalizione alle Amministrative: schie-ramento nel centrodestra con le listeciviche Liber@città, Lista Fersino perCasarano e Uniti per Casarano.Appello di voto: Votate per me perchédobbiamo trasformare Casarano in unacittà fiera, forte e felice!

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Provinciali// //seconda parte//Baldassarre interroga Pellegrino

CinQUe anni ai raggi XCONTINUA L’INTERVISTA DI RAFFAELE BALDASSARRE, LEADER DI OPPOSIZIONEALLA PROVINCIA DI LECCE, A GIOVANNI PELLEGRINO, PRESIDENTE USCENTE DI PALAZZO DEI CELESTINI SUGLI IMPEGNI MANTENUTI O MANCATI IN CINQUEANNI DI GOVERNO

UUna battaglia a colpi di domande e risposte. Nelloscorso numero abbiamo ripreso una vecchia rubrica,“A colpi di tacco”, in cui esponenti dell’opposizione

interrogavano il sindaco o l’amministratore in carica sulfatto e sul non fatto, ed abbiamo chiesto a Raffaele Bal-dassarre, leader della minoranza provinciale, di fare delledomande a Giovanni Pellegrino, presidente uscente, circal’attività svolta nell’arco dell’intero mandato.Nella prima parte dell’intervista, che abbiamo pubblicato

la settimana scorsa, Baldassarre aveva chiesto conto dellaMasseria Torcito, del Piano di sviluppo provinciale, dellatassa sugli accessi e, infine, dell’emergenza rifiuti. Pubblichiamo in questo numero la seconda parte dell’in-tervista. Qui il capo dell’opposizione chiede a chi ha amministratol’Ente di fare il punto su lavoro ed occupazione, turismo,iniziative culturali e di promozione territoriale.

il tacco d’Italia 11 Maggio 2009

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Tra il personale della Provincia sono in-numerevoli i casi di parenti dei consi-glieri, assessori e dirigenti delcentrosinistra. Non le sembra unoschiaffo ai tanti giovani disoccupati?“Sono tutte situazioni che ho trovato. Aidipendenti di ruolo dovevo rispetto; ai la-voratori precari, quali che fossero, dovevouna azione positiva, provando nella mag-giore misura consentita dalla legge a sot-trarli alla condizione di precarietà, in cuierano stati messi e in cui li avevo trovati”.Stabilizzazioni del personale precario,progressioni dei dipendenti e concorsiper dirigenti hanno provocato l’esclu-sione dalla Giunta dell’assessore Pendi-nelli, la sostituzione del dirigente delpersonale, lo scontro con il segretariogenerale. E’ certo di avere ragione?“Per ciò che concerne l’assessore Pendi-nelli pregherei tutti i miei critici di leggerecon attenzione il provvedimenti, con cuil’ho revocato. Si avvedranno che non sonostato io a voler eliminare Mario Pendinellidalla Giunta, ma è stato Pendinelli a met-termi con le spalle al muro, perché evi-dentemente aveva maturato un’altrascelta politica, che nei mesi successivi èdivenuta visibile; tanto è vero che conMario Pendinelli ho conservato un ami-chevole personale rapporto.Quanto alla stabilizzazione del personaleprecario, in parte ho già detto; le stessesono rientrate in una politica generale adampio spettro che abbiamo seguito nonsolo nell’impiego provinciale, ma anchein Alba Service, in Salento Energia e nel-l’esternalizzazione di alcuni servizi. Alcunecentinaia di lavoratori precari sono statisottratti ad una situazione di precarietà,

venendo incontro a forti sollecitazioni intal senso che mi venivano anche dalle or-ganizzazioni sindacali territoriali. Per ciòche concerne l’impiego provinciale ab-biamo operato scelte coraggiose, di cuila Giunta si è assunta la responsabilità. Ildirigente del personale non è stato sosti-tuito, ma dovendosi assentare a lungo perragioni di salute, non ha inteso assumersil’onere e la responsabilità di procedi-menti complessi; il dirigente, cui li ho af-fidati, ha compiuto un ottimo etrasparente lavoro; le incomprensioni conil segretario generale sono state rapida-

mente superate”.Dopo gli Stati Generali del Turismo checosa davvero si è fatto per il turismo sa-lentino?“La Provincia non ha competenze specifi-che in materia di turismo. La richiesta diuna delega regionale, su cui ho molto insistito, non ha avuto esito po-sitivo. Sin dall’inizio del mio mandato miè stato chiaro però che nella crisi di unnostro tradizionale manifatturiero leggero(il Tac), che deriva da una situazione mon-diale, lo sviluppo del turismo costituivauna risorsa importante. Per favorirlo la

Provincia si è impegnata in una forte at-tività di marketing territoriale, di cui nona caso ho affidato la delega al più presti-gioso dei miei assessori, Maria RosariaManieri. Inoltre il territorio e le forze so-ciali andavano sollecitate in tal senso egli Stati generali del turismo voluti dallasenatrice Manieri servirono a questo. L’at-tività di marketing territoriale si è incro-ciata anche con l’attività culturale dellaProvincia ed ha visto l’impegno della Pro-vincia in una pluralità di manifestazionidi rilievo nazionale e internazionale, chesarebbe troppo lungo enumerare. Segnaloper tutti una iniziativa: l’aver trasformatoil logo istituzionale ‘Salentod’amare’ dap-prima in un marchio registrato, di cui laProvincia ha acquisito durante il miomandato la piena titolarità, poi in uno deimarchi d’area, nella cui promozione ItaliaLavoro, si è impegnata, inserendovi, unicatra le Province italiane quella di Lecce.Oggi ‘Salentod’amare’ è un marchio diqualità, assegnato a centinaia di impresesalentine nel settore dell’ospitalità e inquello della enogastronomia, apposita-mente selezionate per farle divenire piùcompetitive. Un dato è certo: in questianni il turismo è cresciuto nel Salentoassai più che in tanti altri luoghi d’Italia.Ottima è stata la collaborazione tra Pro-vincia Apt ed Assessorato regionale al tu-rismo.Le negative previsioni dell’opposizionenon si sono realizzate, perché dati ogget-tivi sono venuti a smentirle. Non sarebberagionevole affermare che a tali risultatila Provincia di Lecce non abbia dato unforte contributo”.

Ha chiesto di “accendere un faro” alla Procura di Lecce sul suo presunto con-flitto d’interessi denunciato da Raffaele Fitto. Giovanni Pellegrino, presidentedella Provincia di Lecce, ha portato in Procura documenti a riprova che i binari diamministratore e titolare di uno degli studi di avvocatura più importanti d’Italia,corrono paralleli. La Magistratura, se fari accende, saranno occhi di bue.Vignetta dal Tacco n. 34, marzo 2007.

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Europee// //Fabrizio Camilli//L’intervista

“in eUroPa Porto la dignità PolitiCa”

di ADOLFO MAFFEI

Fabrizio Romano Camilli, già consi-gliere e assessore regionale nellefile di Forza Italia, torna nell’agonepolitico nelle file dell’Udc di Casinie si candida alle europee nella Cir-coscrizione meridionale. Con qualespirito?“Desidero precisare che il mio non èun ritorno perché non ho mai ab-bandonato la passione per la poli-tica. Ho approfittato di questo blackout che mi sono dato a causa diun’inchiesta, da cui sono venutofuori pulitissimo e a testa alta, perapprofondire le mie conoscenzesull’evoluzione del pensiero politicoleggendo moltissimo, ma mi sonoanche appassionato allo studiodell’evoluzione delle procedure co-munitarie e regionali, ed in partico-lare sull’applicazione dei percorsiper poter ottenere finanziamenti sulnostro territorio. Ognuno nasce conuna passione e la mia è quella di

conoscere non soltanto per mestesso ma soprattutto per essereutile alla comunità in cui vivo. Amoleggere di politica, amo spulciare gliinterventi e i discorsi dei grandidella nostra storia contemporanea,da Andreotti a De Gasperi, da donStrurzo a Moro, insomma di coloroche hanno rappresentato il nostroPaese ben oltre l’adesione adun’ideologia”.Finché non ha ritrovato il gustodell’impegno diretto.“Sì, ed eccomi di nuovo candidato.Questa nuova avventura la devo aPierferdinando Casini e a SalvatoreRuggeri i quali non soltanto mihanno proposto di correre per unseggio a Strasburgo ma hannoanche inteso tenere fermo il puntosul mio nome, quando nell’Udc si èaffacciata la possibilità, poi andataa buon fine, di un’alleanza con ilmovimento Io Sud di Adriana Poli

Bortone la quale, legittimamente,proponeva un suo candidato lec-cese, l’amico Eugenio Pisanò. Casinie Ruggeri, evidentemente, si fida-vano della mia capacità e della miarinnovata voglia di fare politica, at-teso che la mia preparazione e lacredibilità personale non è maistata messa in discussione neanchedagli altri. Oggi mi sento ancor piùpronto perché avverto, dappertuttoe nettamente, una involuzione gene-rale, come se nessuno volesse piùfare la fatica di pensare con la pro-pria testa. A fronte di questo de-grado mentale e culturale, chi ha lapossibilità di battersi deve farlo, ed icattolici sono sempre stati avan-guardia pensante e coraggiosa deiprocessi politici italiani.La democrazia, del resto, è questa,non sarà la forma di regime perfettama non ne conosco di migliori, di-ceva Churchill”.

Su che cosa ha maggiormente me-ditato, in questi due anni di volon-tario isolamento?“Sulla deriva della politica. Siamoarrivati ad un punto oltre il quale cisi deve domandare se c’è ancora lademocrazia, in questo Paese.Questa logica di porsi di agire, cosìdiffusa da essere prossima al pen-siero unico di infelice memoria, nonsolo non mi appartiene, perché nonsono mai stato propenso a steccatiideologici, mentre qui ci troviamo inuna vera e propria ideologia di ri-torno, ma è diventata una ottima ra-gione per tornare a combattere inprima linea. Se volete Camilli, hodetto a Roma, dovete accettare que-sta posizione.Mi è stato risposto che sfondavocancelli aperti! Anche se la leader-ship di Pierferdinando Casini non éin discussione, l’Udc é un partito im-pastato dei valori del dialogo, del

il tacco d’Italia 14 Maggio 2009

DALLA POLITICA SI ERA ALLONTANATO, ANCHE SE SOLO APPARENTEMENTE, A CAUSA DI UN’INCHIESTA CHE L’HA VISTO COINVOLTOIN PRIMA PERSONA E DALLA QUALE È USCITO PULITO. OGGI FABRIZIO CAMILLI CI RITORNA. DA CANDIDATO ALLE EUROPEE

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// GLI STATI MEMBRI DELL’UESono 27: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Dani-marca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gre-cia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo,Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, RegnoUnito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slo-venia, Spagna, Svezia, Ungheria. La popolazioneconta 497 milioni di abitanti (tra cui 59,1 milionidi italiani), distribuiti su 4234 kilometri quadrati.Le lingue ufficiali sono 23.

// CHI NE FARÀ PARTE E TUTTI GLI ALTRII Paesi candidati a entrare nella Unione Europea,nei prossimi anni, sono: Croazia, Macedonia e Tur-chia. Venti Stati sono, invece, fuori: Albania, An-dorra, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia,

Bosnia-Erzegovina, Georgia, Islanda, Kossovo, Lie-chtenstein, Moldava, Monaco, Montenegro, Norve-gia, Russia, San Marino, Serbia, Città del Vaticano,Svizzera, Ucraina.

// IL PRINCIPIO DELLA GERARCHIA DELLE LEGGII rapporti tra ordinamento italiano ed ordinamentoeuropeo sono stati inizialmente impostati su unprincipio di separazione degli ordinamenti giuridici.Si voleva che la norma europea potesse vigere nelnostro Stato solo se il nostro Parlamento sovranol’avesse approvata.Nel tempo il diritto comunitario ha trovato semprepiù larga e diretta applicazione in Italia. Oggi, nellematerie indicate dai trattati, le norme comunitariehanno efficacia immediata e le eventuali leggi na-

zionali contrastanti vanno disapplicate.

// I DEPUTATI DEL PARLAMENTO EUROPEONell’Europa allargata, i 785 parlamentari sonoeletti ogni cinque anni a suffragio universale di-retto.I seggi sono ripartiti in modo proporzionale allapopolazione di ogni Paese.Il numero di seggi per ciascuno Stato è fisso evaria tra un massimo di 99 e un minimo di cinque.Ogni deputato svolge la propria attività a Bruxelles,a Strasburgo e nella propria circoscrizione eletto-rale.

Europee// //La nascita dell’UE//L’Europa in una striscia a cura diGIUSEPPE FINGUERRA

confronto, della dialettica ragionatae non pregiudiziale. Io la chiamo,semplicemente, democrazia interna,cosa che nel nuovo grande conteni-tore politico non può esserci. Lì biso-gnava essere sempre pronti aossequiare l’unico portatore della ve-rità il quale decideva chi in Forza Ita-lia doveva sedersi alle poltrone, chialle sedie e chi doveva accontentarsidegli strapuntini.Ora, con il Pdl, non cambierà nulla,solo aumente-ranno i posti a se-dere. Nonostantetutto, mi auguroche la politica re-cuperi la sua di-gnità anche inquel partito”.Le crea problemiche siate in due,lei e Pisanò, adover pescarenello stesso elet-torato?“Assolutamenteno. Innanzituttoperché Eugenio, ri-peto, é un miocaro amico, quindinon lo vedo come un concorrente macome un alleato leale.C’é poi una ragione più specifica: ilmio elettorato che mi ha seguito inquesti anni è ormai fidelizzato, per-ché non mi sono mai allontanato daimiei elettori, che sono migliaia.Io e Pisanò siamo complementari all’interno dell’alleanza, uno rafforza

l’altro e non faremo battaglie per lepreferenze che, con questo sistemaproporzionale di voto, sono piùd’una. Quello per cui mi batterò, esono certo che Eugenio farà lostesso, é l’affermazione forte dellanostra lista. Per ciò che mi riguarda,contribuire a portare l’Udc al 12-13% a livello nazionale significa dareun segnale eccezionale al Paese ealla stessa democrazia malata dioggi”.

Le elezioni euro-pee sono unpunto di arrivo oun passaggio in-termedio di que-sto suo rinnovatoimpegno?“Ogni cosa chefaccio mi sforzo difarla bene. Alle miespalle non ci sonorimorsi, semmaiqualche rimpiantoper non aver valu-tato con cinismocerte situazioni,certo come sonoche essere galan-tuomini, qualun-

que cosa si faccia, paga sempre: uninsegnamento di mio padre, che orache non c’é più, acquista ancoramaggior valore.Le Europee, dunque, oggi sono il mioimpegno primario e darò il massimoper questo impegno.Certo, se guardo più in là non possonon vedere la competizione regio-

nale del prossimo anno e la modalitàdi questa elezione dove la preferenzaé unica e ognicandidato vale ivoti che porta acasa. La mac-china regionale équella che cono-sco meglio, moltifunzionari e diri-genti sono rimastimiei amici. Ciòche mi preme sot-tolineare é che lemie ambizionipersonali vivonosolo se sono coin-volte in un progetto politico.Io nonsono importante come soggetto au-tonomo, divento importante se sonoritenuto utile ad un percorso che ri-porti la buona politica al centrodell’attenzione della società. Insistomolto su questo aspetto della demo-crazia, dello stare insieme, perchého vissuto un’esperienza politicamolto triste, laddove il dibattito de-mocratico interno era nullo e tutti in-sieme bisognava essere semprepronti a ossequiare l’unico il porta-tore della verità.Vedo che quello stile viene replicatoanche in periferia.Per non voler stare più in quell’am-biente asfittico mi riprendo la miastoria che é fatta di autentica pas-sione civile, di relazioni leali, aperte,dialettiche.Forza Italia é alle spalle, per fortuna:oggi mi riprendo la dignità politica”.

Par di capire che Fabrizio RomanoCamilli stia già guardando al 2010.

“Questo punto divista é esattosolo parzial-mente. Non fac-cio una cosa peronor di firma,pensando aun’altra. Se oggisono in lizza perStrasburgo mispenderò comepiù non posso: lodevo all’Udc, aCasini e Ruggerie, se mi é per-

messo, lo devo soprattutto a mestesso.Ciò detto, sarei ipocrita se non am-mettessi che l’aver rimesso su stradala mia macchina organizzativa pre-suppone che non viaggerò fino alleelezioni europee per poi riportarla ingarage. E la tappa cronologicamentesuccessiva a questa di Strasburgo,ballottaggi per le amministrative ereferendum a parte, é la corsa per iseggi regionali del prossimo anno.Se poi mi si chiede a quale dellecompetizioni mi senta più portato, alordo dell’impegno che é sempre lostesso, dirò che a Bari ci sono stato,conosco l’ambiente della Regione,mi sento quasi a casa. Non c’é nécontraddizione, né competizione frale due istituzioni.E, a pensarci bene, neanche incom-patibilità…”.

“QUELLO PER CUIMI BATTERÒ, E SONO CERTOCHE EUGENIO PISANÒFARÀ LO STESSO,É L’AFFERMAZIONE FORTEDELLA NOSTRA LISTA.CONTRIBUIRE A PORTAREL’UDC AL 12-13% A LIVELLONAZIONALE SIGNIFICA DAREUN SEGNALE ECCEZIONALEAL PAESE E ALLA STESSADEMOCRAZIA MALATADI OGGI”

“SE GUARDO PIÙ IN LÀNON POSSO NON VEDERELA COMPETIZIONEREGIONALE DEL PROSSIMOANNO E LA MODALITÀDI QUESTA ELEZIONEDOVE LA PREFERENZAÉ UNICA E OGNI CANDIDATOVALE I VOTI CHE PORTAA CASA”

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la “Cittàideale”seCondoiVande masi

LL'ECONOMIA E IL LAVORO

Compito di una amministrazione comu-nale è quello di creare opportunità disviluppo. Personalmente ho le energie ele conoscenze per mettere in campotutti gli strumenti funzionali ed utili allosviluppo. Il mio progetto per l’economiadella città parte da un convincimentoprofondo: non ci può essere crescita col-lettiva saccheggiando il territorio. La ri-qualificazione del commercio deveassurgere ad un ruolo primario in questoambito. L'ente Comune può creare veri epropri percorsi commerciali all'internodella città. Lo snellimento dei tortuosiiter burocratici può aiutare le nuove gen-

erazioni che operano nel settore com-merciale a consolidarsi e crescere.Stesso discorso vale per l'artigianatoche deve essere rilanciato e valorizzato.

LA CULTURA

E’ un concetto, quasi uno stato d’animo,che mi sta molto a cuore. Il primo puntoda me indicato quale passaggio neces-sario per la crescita della comunità acui appartengo, fu proprio questo. Per-ché l’aggettivo culturale non si applicasolo alle biblioteche, ai teatri, alle attiv-ità artistiche, ma è una modalità disviluppare virtuosamente un programma.Casarano ha enormi possibilità: il recu-

pero dell’Archivio storico della Bib-lioteca, l’ottima iniziativa “Pensiamo inprosa”. Ma penso anche ad una Scuoladi Teatro gratuita per bambini e ragazzi,ad un luogo permanente dedicato allaStoria del Cinema, a ridare nuova vita alSedile cinquecentesco. Poi un museopermanente per l' Arte Contemporanera:la ex Cantina cooperativa di SanGiuseppe è perfetta per questo scopo.

IL DECORO URBANO E IL DECORO SO-CIALE

Tra le innumerevoli sfide di una nuovaclasse dirigente comunale c’è quella direndere sempre più bella e sostenibile la

città che ci si propone di amministrare.Credo che la città del futuro deve essereplasmata sui bisogni e le esigenze deicittadini che la vivono. Bisogna dare unasvolta all’attuale modello culturale di vi-vere la città in una contrapposizionenetta tra il centro e le periferie. La per-iferia deve essere integrata nella social-ità del centro, bisogna far vivere la cittàcome un corpo unico, dando vitalità astrade e piazzette che appaiono oggicome luoghi emarginati.

GLI ANZIANI E I BAMBINI

La nostra città deve recuperare veloce-mente le sue memorie storiche: non ci

La mia è una proposta aperta rivolta alle elettrici e agli elettori diCasarano, frutto di un confronto diretto che ho avuto negli ultimi duemesi con le donne, i giovani, i lavoratori, gli imprenditori, gli anziani

e le associazioni che amano la nostra città, che vogliono renderla piùvivibile e bella, per realizzare qui il loro progetto di vita.

Con queste proposte voglio creare un ambiente più favorevole allosviluppo sostenibile, “è uno sviluppo che risponde alle necessità del pre-sente senza compromettere la capacità delle generazioni future di sod-disfare le proprie esigenze”, cioè fondato sulla qualità sociale e

ambientale della nostra città e dei nostri territori, costruito insieme peril presente e per un futuro migliore, perché ogni progetto di vita trovi un“aiuto” per realizzarsi.

Un programma aperto significa Progettare insieme la nuova Casarano,attraverso la definizione di un Piano Strategico della città, pilastro delmio programma. Lo faremo insieme a tutti i protagonisti della vita dellacittà: con le forze sociali e produttive, le parrocchie, il mondo dell’asso-ciazionismo e delle professioni, attivando competenze e saperi, l’insiemedelle istituzioni e dei luoghi delle rappresentanze istituzionali.

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possono essere socialità e sviluppoemarginando i più deboli, anziani ebambini. Una comunità che non rispettail suo passato e non sorride al suo futuroche tipo di comunità è? Incoraggiarel'integrazione ed il benessere delle per-sone della terza e quarta età diventa unimperativo. Penso a dei percorsi privile-giati all'interno dei quali i bambini rag-giungono gli istituti scolastici, i centri diculto o di svago, sotto il vigile sguardo diun nonno. L'assessorato alle politichesociali dovrà svolgere un ruolo diversodal solito e favorire i momenti di social-izzazione di cittadini. Il Centro apertoper anziani può rappresentare il puntodi partenza. Per i servizi all’infanzia è poinecessaria una ricognizione dell'attualeofferta di asili nido. I nostri bambinisaranno protagonisti, non comparse, inquesta parte specifica del programma,perché essi saranno gli artefici del futurodella città.

LA COESIONE SOCIALE ED IL VOLON-TARIATO

Un ruolo importare in questa città dasempre, lo svolgono le associazioni divolontariato che spesso sono il collanteall'interno della società casaranese nel-l'aiutare le fasce più deboli e marginalidella popolazione. Colmare quel tristedivario sono compiti di chi amministra,oltre a rappresentare un eserciziodoveroso dal punto di vista della solida-rietà. Le associazioni di volontariatorivestono un ruolo importante, punto diriferimento e di raccordo tra i bisognosititolari di diritti e l'ente pubblico che hail dovere di occuparsene. Questo patri-monio umano, vanto e orgoglio dellacittà, che opera sempre con somma dis-crezione, nel retroscena, deve essere ul-teriormente valorizzato e messo incondizione di esprimere al meglio le suepotenzialità, al servizio degli ultimi.

CONTRIBUIRE A SODDISFARE IBISOGNI

Conoscenza, comprensione e soluzionedei bisogni quotidiani dei cittadini, pococonsiderati dalla pubblica amminis-trazione, sarà una delle mie sfide princi-pali. Bisogna cambiare la percezione diun Comune che, con la sua burocrazia, èun corpo estraneo se non addirittura os-tile al cittadino. Una macchina burocrat-ica amica dovrà svolgere una funzionenuova, avvicinare i cittadini, offrireservizi e risolvere problemi. Efficienza,trasparenza, tempestività sono i puntifondamentali della mia idea di città. Unacittà moderna, proiettata nel futuro, nonpuò non avere chiara la carta dei diritti

del cittadino. Per questo ho intenzionedi dare un ruolo più moderno e più effi-cace alla figura del Difensore civico, aulteriore garanzia della trasparenza degliatti.

ADOTTARE UNA NUOVA GOVERNANCE

I Comuni sono enti non più in grado difornire servizi ai propri cittadini comenel recente passato. L’attuale politicadel governo nazionale penalizza le au-tonomie locali, sempre più stressate datagli dei trasferimenti e da vari vincoli.Ma la governance che immagino sarà re-alizzata attraverso le seguenti azioni, perciascuna delle quali ho già individuato,grazie alla preziosa collaborazione delmio staff, le relative misure di coperturafinanziaria.

a) Dotare l'Amministrazione Comunale distrumenti per attuare il Green PublicProcurement (Acquisti verdi)

b) Incentivare il commercio equo e soli-dale per entrare a far parte della retedelle "Città equosolidali"

c) Organizzazione dei dipendenti comu-nali, secondo un principio di valoriz-zazione delle professionalità esistenti eadeguamento professionale dei dipen-denti comunali in una logica che ri-conosca i meriti

d) Carta dei servizi ai cittadini

e) Ufficio per le politiche comunitarie

f) Rinnovamento parco automezzi aservizio delle attività comunali e dei Vig-ili Urbani con mezzi utilizzanti carburantia basso impatto ambientale.

GOVERNARE L'INTEGRAZIONE DELMOVIMENTO MIGRATORIO

Anche a Casarano, come in tutto l'Occi-dente, persone provenienti da paesi piùpoveri arrivano per cercare un sollievo ailoro stenti. Esistono già e convivono connoi comunità che cercano di integrarsinella nostra cultura, nella nostra vitaquotidiana. Il nostro compito è com-prendere i loro costumi, sviluppare mo-menti di incontro tra le varie culture perintegrarle nel tessuto sociale della nos-tra città, controllare che esse siano por-tatrici di valori sani e non diventinostrumenti di delinquenza comune inmano a persone senza scrupoli.

LA SICUREZZA DEI CITTADINI

E’ un dovere accogliere ed essere soli-dali, ma anche garantire sicurezza etranquillità ai cittadini. Spetta all'Am-

ministrazione locale infatti vigilare conattenzione sulle periferie, prevenendosituazioni di aggregazione al limite dellalegalità anche con il contributo degliagenti di polizia municipale. Là dovenecessario saranno attivati sistemi divideosorveglianza come deterrente perevitare atti vandalici e di microcriminal-ità. La presenza del vigile di quartieresarà garanzia che “l'Ente c'è”. Il ruolodella polizia municipale non puòesaurirsi solamente nel controllo deltraffico cittadino. Inoltre potenzierò gli strumenti per laprotezione civile e chiederò al ministerodell'Interno l'istituzione nella nostracittà di un presidio dei Vigili del Fuoco.

LO SPORT COME OCCASIONE DICRESCITA

In questo settore si è già verificato unfenomeno che fa di Casarano un mod-ello di riferimento per tutto il territorioSalentino, e non solo. Il calcio, la palla-mano, la pallavolo, il basket e tutti glialtri sport, hanno contribuito a creareuna cultura di solidarietà e parteci-pazione, partendo dal momento disvago e di tempo libero. Sarà cura del-l'Amministrazione riporre attenzione atutti gli sport rafforzando il ruolo dellaConsulta nella quale sono rappresentatetutte le discipline praticate sul territorio.A tal proposito, quanto si è fatto per lostadio di Casarano, può essere esempioe punto di partenza di una nuova prog-ettualità per lo sport nell'intera Città.

I GIOVANI

E’ fondamentale valorizzare le capacitàprofessionali e intellettive dei giovani,portarli a esprimere le loro ambizioni e,perché no, anche le loro fantasie. I gio-vani rappresentano le energie più pure edirompenti senza le quali non possiamomigliorare la nostra società. Noi dobbi-amo creare le condizioni perché ciòavvenga. Lo sportello Informagiovani vaincentivato e implementato con nuoveforme aggregative. Ci impegneremo, in-oltre, perché tornino a Casarano almenoalcune delle molte energie professionalie intelligenze che ora sono disseminatein Italia e nel mondo. Vanno in questadirezione anche l'attrazione di investi-menti qualificati nella zona industriale ela necessità di ricambio generazionaledella classe dirigente.

LE DONNE

Un'attenzione particolare va riservataalle giovani donne, spesso le prime, inquesto momento di crisi, ad essere es-pulse dai processi produttivi, Non ci può

essere una vera rivoluzione culturale esociale di questa città senza porre alcentro la donna, intesa come madre,come figlia, come nonna. La città di do-mani non può che essere aperta alleloro esigenze. Come? Intanto creandoservizi per l'infanzia. Il nostro impegno èpoi quello di creare uno "sportellodonna" e attivare un numero verde alfine di istituire un centro permanente diascolto dei loro disagi e delle loro esi-genze.

IL BILANCIO E L'ECONOMIA DELL'ENTE

Occorre che l'Ente sviluppi una sua ca-pacità di attrarre risorse economiche,cosa possibile attraverso accorgimentimirati.Recuperare fondi ottimizzando l'appa-rato amministrativo è il primo passo dacompiere: eliminare sprechi e frammen-tazioni di capitali di spesa, dare prioritàagli investimenti e programmare il flussodi cassa. La strada dell'efficienza ci deveportare a ridurre i costi di consumi dienergia elettrica o incentivare raccoltadifferenziata e il compostaggio domes-tico. Lo smaltimento di rifiuti solidi ur-bani, infatti, rappresenta la voce dispesa più consistente del bilancio del-l'Ente.

L'AMBIENTE COME FATTORE DICRESCITA

La difesa dell'aria e del territorio, sonostrettamente legati alla qualità di vitadei cittadini: il diritto alla salute e la suadifesa deve diventare modello per lapubblica amministrazione. La manuten-zione per rendere più bella e vivibile lacittà e la qualità dello sviluppo urbanosono anche una formidabile occasioneper investimenti, lavoro, nuove opportu-nità economiche e di impresa. Conquesta idea propongo che la nuova Am-ministrazione operi per dare alla città unruolo e un'immagine nuovi. Intendo darcorso alle varie modalità concrete:l'adozione del piano urbano del trafficocon priorità per la mobilità sostenibile aminore impatto; l'adozione del piano en-ergetico comunale; l'adozione del pianoper la regolamentazione e l'usorazionale delle risorse idriche; la predis-posizione di un piano per la gestione in-tegrata del ciclo dei rifiuti, incentratosulla loro riduzione alla fonte, sul ricicloe quindi sulla raccolta differenziata; ab-battimento delle barrire architettonicheancora esistenti.

Se fosse solo mio sarebbe un sogno, selo facciamo in tanti sarà un progettoconcreto da realizzare insieme.

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di LAURA [email protected]

Società// // //Amministrative Gli elettori di domani

ontinua l’indagine del Tacco d’italia tra i bambini residenti nei Co-muni al voto per il rinnovo amministrativo. Abbiamo chiesto loro checosa vorrebbero dal nuovo sindaco. idee chiare e pochi complimenti:strade e piazze pulite e dei “grandi” che tengano presenti le esigenzedi tutti, anche dei più giovani. in mente hanno già tante proposte perrealizzarla, questa città ideale. i primi cittadini che verranno non po-tranno ignorarle.

Benedetta Stefanelli,5 anni e mezzo, Sanarica

Dal nuovo sindaco voglio checompri dei giochi nuovi allascuola materna perché quelliche ci sono, sono vecchi e tuttirovinati. Poi voglio che la villasia più pulita perché ora perterra ci sono sempre vetri e noibambini possiamo farci male eche metta i giochi nuovi perchéi bimbi più grandi li hanno rotti.

Maria Vittoria: Vorrei vedere attrezzato il parco dellacittà dei bambini con diversi giochi dedicati allo scopo,tappetini morbidi da poter giocare in modo sicuro e tran-quillo. Uno spazio quindi più agevole per trascorrere legiornate di svago con tanti colori.Gioia Celeste: Dal nuovo sindaco vorrei un campo di cal-cio, uno di tennis ed uno di pallavolo tutti al femminile.

Maria Vittoria Castiglione e Gioia Celeste Leucci,7 anni e 12 anni, Giuggianello

vorrei

il tacco d’Italia 18 Maggio 2009

I PICCOLI AIUTANO I GRANDI A COSTRUIRELA CITTÀ IDEALE. ECCO UN PROMEMORIADI PRIORITÀ CHE IL NUOVO SINDACODOVRÀ TENERE PRESENTE

la Cittàche

C

GRAZIANO PAIANO:“È NECESSARIO CHE IL NUOVO SINDACOSI COMPORTI IN MODOGIUSTO CON TUTTIE CHE SAPPIA COGLIEREI VERI BISOGNIDEI CITTADINI”

// II parte

Mi piacerebbe avere un paesepiù pulito. Oggi non c’è unpunto della città che lo sia.Le strade e le piazze sonopiene di cartacce che un po’tutti gettano senza interes-sarsi dell’ambiente. Poi mipiacerebbe avere un luogo diaggregazione per bambini;non è che oggi non ce nesono, ma sono tutti di carat-

tere religioso, come l’oratorio o la sede dell’azione cattolica. In-vece mi piacerebbero luoghi di incontro con giochi, libri, spaziper fare ciò che si vuole. Inoltre vorrei delle piste ciclabili per-ché oggi andare in bicicletta, soprattutto per i bambini, è moltopericoloso.

Benedetta Russetti,10 anni, Zollino

Dal nuovo sindaco miaspetto che sia unapersona capace. Nonha neppure tanta im-portanza che sia didestra o di sinistra. Aprescindere dalloschieramento, dallaprofessione o da chisia, è necessario chesi comporti in modogiusto con tutti e che sappia cogliere i veri bisogni deicittadini. Personalmente mi piacerebbe che desse de-coro alla città, ad esempio asfaltando le strade. Maanche che organizzasse degli incontri e delle manife-stazioni culturali adatti a giovani ed anziani insieme.Per i giovani è importante il contatto con gli anziani,che rappresentano la nostra storia. Ed anche per glianziani è importante essere presi in considerazioneper come meritano.

Graziano Paiano,13 anni, Ortelle

Vorrei che il nuovo sindaco siste-masse le strade della città cheoggi sono tutte piene di buche.Inoltre mi piacerebbe che realiz-zasse un canile comunale perchéci sono troppi cani randagi ingiro. Dal nuovo sindaco miaspetto anche una programma-zione culturale di qualità; inizia-tive realizzate apposta per iragazzi, centri in cui incontrarsi etrascorrere del tempo insieme aleggere un libro o guardare unfilm o anche solo a parlare.

Marco Ricchiuto,12 anni, Specchia

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il tacco d’Italia 19 Maggio 2009

IIl look dei candidati è protagonista indiscusso dellacampagna elettorale dall’avvento della televisione.Ma il boom di Internet ha moltiplicato l’impor-

tanza dell’immagine dei singoli candidati. Se primaciò che contava era la foto per “santini” e manifestioppure come si appariva durante un'intervista tele-visiva, adesso il candidato deve avere sempre unaspetto positivo, accattivante e interessante, perchéin ogni momento un’immagine catturata da un cel-lulare o da una macchina digitale può arrivare sulweb e segnare il suo rapporto con gli elettori. L’ap-

parenza conterà molto anche nelle prossime elezioniprovinciali. Abbiamo tre possibili presidenti, duesuper donne della politica, Loredana Capone (Pd) eAdriana Poli Bortone (Io Sud), e il meno noto AntonioGabellone (Pdl). Per gli elettori salentini, stile e so-stanza dei candidati sono ugualmente importanti: livogliono attraenti, alla moda, ben vestiti, però nonvogliono sapere che hanno speso troppo tempo osoldi per esserlo. Ecco perché abbiamo cercato dicapire, con l’aiuto di alcuni esperti, chi dei tre ha unlook vincente.

Costume// //Il look dei candidatiProvinciali

sPeCChio delle mie brameIL FUTURO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DEV’ESSERE ATTRAENTE, BEN VESTITO EDALL’ASPETTO AFFIDABILE. COSÌ LO VOGLIONO GLI ELETTORI NELL’ERA DELL’IMMAGINEdi FLAVIA [email protected]

//1599. CosìCaravaggiorappresentavaNarciso, il gio-vane che, se-condo il mito,con l’intentodi baciare lapropria imma-gine dellaquale era in-namorato, ri-flessa in uncorso d’acqua,finì per affo-gare.

Adriana Poli

Loredana Capone

Antonio Gabellone

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Adriana Poli Bortone. La sua imma-gine rispecchia il carattere da grandebattagliera. Look impeccabile. Ma ilcolore dei capelli ha bisogno di essereravvivato un po’. Consiglierei di ren-derli più dorati, togliendo quellemeche che sembrano argentate,hanno colore molto piatto. Insomma,un tocco di solarità non guasterebbe.In questo modo, comunica positività.Quanto al taglio, manterrei la stessalunghezza ma punterei su un taglio piùscalato che dà l’idea del movimento.Ideale per far capire che è una donnadel fare. Quanto al trucco, bene la cura

della labbra, usa spesso un rossettoforte come il suo carattere. Darei piùluce agli occhi, per mettere in risalto ilsuo sguardo determinato.

Loredana Capone. Ha un aspettomolto curato e professionale. Darei untocco più sbarazzino al volto, cam-biando la montatura degli occhiali. Ri-guardo ai capelli, sicuramentedovrebbe scurire un po’ qualcheciocca, per tendere a un colore natu-rale che regala più luce al volto. Per iltrucco, darei più risalto agli occhi ma-gari con una matita nera o un po’ di

eye liner. Lo sguardo, per una donnadi una certa importanza, è fondamen-tale per comunicare sicurezza.

Antonio Gabellone. Ha un immaginetroppo austera. Dovrebbe puntare suun look fresco, sicuramente più effi-cace. Ci vorrebbe un taglio di capellimeno classico, meno serioso. Senzaeccedere, darei una spuntatina e fareiun’acconciatura più “sbarazzina” masempre elegante.Un consiglio: indossa spesso ‘vestitieleggibili’ ma dovrebbe usare cravattepiù colorate.

Tristano Leo, hair stylist e consulented’immagine – Hair care studioTristano Leo, Lecce

//trUCCo e ParrUCCo

Adriana Poli Bortone. Elemento:Fuoco. Una donna forte che non na-sconde ciò che è e ciò che sa di es-sere.Un volto ed un fisico particolarmentenon disteso, poiché vive intensamenteil suo impegno e le sue idee.In questo periodo decisamente “ac-ceso” consiglieremmo alcune sedutedi Riflessologia Plantare con finalitàdepurativa ed energizzante, abbinatea specifici Percorsi Day SPA, mirati alladecompressione psico-fisica.Decotto con argilla verde ventilata eliquirizia. Trattamento corpo e viso ri-vitalizzante. Come cena consiglio: fi-letto di dentice al mix di sesamo su

letto di asparagi pugliesi, carciofi e pa-tate novelle agli aromi del Salento.

Loredana Capone. Elemento: Acqua.Una donna nuova, semplice e praticache ha fortemente bisogno di far ca-pire ciò che è e ciò che è in grado dioffrire. In questo periodo di forte im-pegno consiglieremmo alcune seduteriflessodrenanti con tecniche Olistichedi rilassamento, unite a specifici Per-corsi Day SPA, mirati alla tranquillità ealla concentrazione. Infuso alla Passi-flora. Trattamento Viso e Corpo rinfre-scante. Per coccolare il gusto: fingerFood di Tonno fresco, erba cipollina epinoli, gamberi ed avocado agli agrumi

con insalata di alghe wakame e cetrioliin salsa di soia e sesamo.

Antonio Gabellone. Elemento: Legno.Un persona sicura ed equilibrata ingrado di esprimere le proprie idee inmodo chiaro ed efficace. In questo pe-riodo particolarmente frizzante consi-glieremmo alcune tecniche didistensione e rilassamento psico fi-sico, in abbinamento a specifici Per-corsi Day SPA armonizzanti. Per finire:Tisana al the verde e menta peperita.Soba al peperoncino messicano efrutti di mare, finger food di scampi alpepe rosa, rucola e mandorle.

Leonardo Scollato, Centro olistico“Feng Shui” di Casarano

//asPetto fisiCo

“Bort-ONE; Cap-ONE; Gabell-ONE:quale dei tre è il candidato numberone? Mettendo da parte i programmie l'appartenenza di schieramento, suiquali ovviamente non si entra nel me-rito, avviciniamo i tre esponenti dalpunto di vista dell'immagine, della ge-stualità e delle risonanze emozionaliche tramite la loro comunicazioneesprimono. Perché si sa che l'aspettofisico, insieme al linguaggio verbale e

mimico-gestuale, sono veicoli potentiper messaggi a forte impatto emotivotalvolta anche di tipo subliminale.

Adriana Poli BortONE si comporta daleader e si muove come tale. Padro-neggia la dialettica, la retorica e dosai tempi, la durata e le pause con mae-stria. Cicerone aleggia nei suoi di-scorsi: parla, aspetta e procede soloquando percepisce nell'altro la rice-zione e, auspicabilmente, anche l'as-senso. Di aspetto sobrio e curato, masenza eccessi. Comunica chiarezza dipensiero tramite frasi essenziali, sem-plici e precise. Sintesi, nel presente,di storia del passato con gittate neldomani. Così è vicina a chi la sente si-mile (per censo, per cultura, per ideo-logia) ma non lontana da chi a quelmondo non appartiene ma lo ap-prezza. Il suo argomentare arriva aisentimenti: del resto anche il simboli-smo della sua campagna ne è segnoevidente. Il richiamo all'orgoglio delSud con l'icona di un cuore rosso.

Loredana CapONE è quasi sempre sor-ridente. Il sorriso è solarità, ottimismo,a cui si aggiungono i colori, spesso lu-minosi, degli abiti, delle sciarpe, deifoulard. Non fa mistero della sua ori-gine, evidente nella parlata schietta-mente salentina. E anche le suemediterranee generosità, di mammadi famiglia di cui va fiera e orgogliosa,come pubblicamente fa cenno riferen-dosi alla sua numericamente non tra-scurabile prole, sono un altro segnotangibile che si ha a che fare con unavera donna. E come tutte le donnesuper indaffarate, parla spedita con unlieve affanno di voce, di chi deve cor-rere da una parte all'altra ed è sem-pre in lotta con l'orologio. Per questocapita pure di vederla con i capelli le-gati, in un codino dell'ultimo istante.Dai manifesti sparsi per la provinciace ne spiega il motivo: “io ci sono”,nel senso che su di lei si può contareperché è pronta e presente ovunquece ne fosse bisogno. E per assicurarequesto, una non può di certo perdersidietro a spazzola e bigodini.

Antonio GabellONE si propone, nons'impone. Parla usando spesso il “noi”,intendendo il gruppo che lo sostienee l'ha voluto. Di sé precisa che “non èun leader” (intervista Salentoweb.tv).Le parole che usa esprimono la pro-pensione a prediligere modalità nonaccentratrici ma di co-lavoro. Anche lamimica si accorda con la dichiara-zione di non essere né voler fare ilcapo: mentre risponde traffica nel ta-schino della sua giacca, non sempreguarda negli occhi l'interlocutore (enemmeno la telecamera per rivolgersial pubblico), accompagna le rispostecon accenni di sorriso, o socchiude gliocchi o serra le labbra, insomma agi-sce un corollario di movimenti spon-tanei e incontrollati che nessun“politico navigato” oserebbe. È pureun neofita nel rispondere...forse perun'ansia prestazionale?... perché dicetante frasi una dietro l'altra con il ri-schio di distrarre anziché catturarel'attenzione.

Marianna Burlando, psicologa

//gestUalità e ComUniCazione

il tacco d’Italia 20 Maggio 2009

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Amministrative// // //Nuovi Media Campagna elettorale al tempo di internet

CandidatiE’ stata una vera Odissea riuscirea capire quali sarebbero stati ireali candidati alla carica di sin-daco di Casarano e le liste a lorosostegno. Oggi, una volta che è ter-minato il “mi candido si, mi can-dido no” e che il giro di valzer hatrovato riposo, si sa con certezzache i candidati per il rinnovo dellamassima carica municipale sonoquattro: Claudio Casciaro (Popolodella Libertà), Ivan De Masi (IoSud-Udc-centrosinistra), EnricoFattizzo (sinistra) e Francesca Fer-sino (centrodestra).Riparte, quindi, la navigata delTacco, per capire se e come i poli-tici casaranesi usano la rete.Medaglia di bronzo a Claudio Ca-sciaro, candidato del PdL. Allestitoda poco, ma con un signor allesti-mento, il suo sito www.claudioca-sciaro.it contiene articoli,comunicati, testi e foto. Tra i po-chissimi ad avere anche un profilomyspace www.myspace.com/clau-diocasciaro (con solo un’amica).Gli va di gran lunga meglio con Fa-cebook: gli amici sono 400 e le at-tività sono più presenti: inserite dapoco le foto dell’apertura dellasua campagna elettorale in cui ilfarmacista compare affiancato dalministro Fitto, che capeggia con luiin bella vista nella maggior partedelle foto pubblicate. Casciarosembra non curarsi troppo deimessaggi, anche piuttosto catti-velli a volte, postati dai “suoiamici” nei commenti, i quali iro-nizzano, in molti casi, sulla coe-renza mostrata dal candidato(Casciaro fino a poche settimanefa militava nel Pd).Medaglia d’argento a FrancescaFersino, donna coraggiosa, com-battiva, che dopo il “tradimento”del suo partito (il Pdl le ha prefe-rito Claudio Casciaro) sta correndoappoggiata da liste civiche di cen-trodestra e, quanto a nuovi media,non se la cava per nulla male.Il suo Facebook conta 650 amici.Primo della lista, Silvio Berlusconi.“Francesca Fersino sindaco di Ca-sarano”, il gruppo a lei dedicato,ha 240 membri.Seguendo le orme delle donnecandidate alle Provincia, LoredanaCapone e Adriana Poli Bortone,anche la Fersino è entrata a farparte del mondo di “you tube”:una sua intervista viaggia sul web

e, sotto forma di link, anche sulsuo profilo Facebook.In compenso la candidata non haun sito internet. Grave mancanza,in tempo di campagna elettorale,quando gli elettori più indecisi po-trebbero cercare ispirazione pro-prio sul web.A pari merito con Francesca Fer-sino si classifica il dotto EnricoFattizzo (ha tre lauree); medagliad’argento anche per lui, che nonha un profilo Facebook (non è unamante delle mode forse), ma ècomunque presente sulla rete conil suo sito: www.enricofattizzo.org.Semplice, diretto e quindi efficacedal punto di vista comunicativo. Afarla da padroni quattro video: lapresentazione del suo programma,un’intervista ad un bambino sucome vorrebbe la “sua” Casarano,un dibattito al quale il candidatoha partecipato e uno spot di pre-sentazione di “Sinistra Unita”. Ac-cattivante, simpatico e originale,doti basilari sul web.Se non ci fosse Ivan De Masi adavvalersi di You tube, sembrerebbeche siano esclusivamente le donnead usare questo importante mezzodi comunicazione. È lui, la risposta casaranese a Ba-rack Obama, a salire sul gradinopiù alto del podio, guadagnandosila medaglia d’oro del comunica-tore on line. Basta scrivere il suonome su google, il motore di ri-cerca, per rendersi conto diquanto sia presente in rete, consiti, notizie, foto, video, per nonparlare di you tube, per l’appunto,dove spopola. Pittoresco e di ele-vato gusto estetico il suo sito:www.ivandemasi.info. Qui troveretele linee guida della sua “cittàideale”, un’agenda in cui sono ri-portati orari e quartieri in cui in-contrarlo e un forum dove poteresprimere i propri pensieri.Anche su Facebook non ha rivali: isuoi amici sono 1250, con una ba-checa ricca di commenti, moltopiù frequenti e molto meno formalirispetto a quelli dei suoi avversari.Tirando dunque le somme: votodieci ai politici casaranesi, pro-mossi a pieni voti in materia tele-matica. Toccherà ora ai cittadinicomunicare il proprio gradimento.Stavolta reale.

“CoNNeSSi”

PROMOSSI A PIENI VOTI I POLITICI CASARANESISUL WEB. CHI SCEGLIE FACEBOOK, CHI YOU TUBE,CHI IL CLASSICO SITO INTERNET.L’IMPORTANTE È ESSERCI

SANNO FARE BUON USO DELLA RETE MOSTRANDOSIAL PASSO COI TEMPI, PRESENTI E MOTIVATI. I CANDIDATIALLA CARICA DI SINDACO DI CASARANO HANNO CAPITOAPPIENO L’IMPORTANZA DEI NUOVI CANALIDI COMUNICAZIONE CON I POTENZIALI ELETTORI

di BARBARA [email protected]

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i lettori

CChe cosa vorreste chie-dere ai candidati salen-tini alle Amministrative,

Provinciali, Europee? Diteloal Tacco. Prosegue l’iniziativalanciata su www.iltaccodita-lia.net e sul Facebook delTacco d’Italia.

Indicateci la domanda chevorreste fare ai candidati,specificando a quale candi-dato è rivolta. Gliela giriamonoi. Pubblichiamo di seguitola domanda di un lettore e lerisposte dei candidati allaProvincia, ai quali è rivolta.

Come intendete incalzare il Governo perl'adozione di adeguate politiche del la-voro (sopratutto per i giovani) e di ri-lancio del Mezzogiorno?

Salvatore Ventruto

Loredana Capone: “Il Governo nazionaledovrebbe modificare sensibilmente le suepolitiche nei confronti del Mezzogiorno. Èscandaloso che abbia destinato i fondiFas alle imprese del Nord e che abbia ta-gliato di 15 milioni di euro l’aiuto alle im-prese salentine del Tac. Soprattutto èvergognoso che il Governo tagli sullascuola e sulla ricerca. Dopo tutti i soldispesi per le banche il Governo dovrebbe

poi indirizzarle con forza e concedere pre-stiti agevolati ai giovani imprenditori chehanno difficoltà a sostenere le garanzie”.

Antonio Gabellone: “La nostra coalizioneha un grande vantaggio sotto gli occhi ditutti, ossia avere lo stesso colore politicodel Governo Nazionale. Insieme possiamolavorare molto, è quasi un’occasione im-perdibile, una congiuntura che i salentinidovrebbero capire senza farsela sfuggire:hanno l’occasione per far “svoltare” que-sta Provincia sul binario dello sviluppo piùveloce di ogni altro territorio. Tutte op-portunità, queste, che si ricollegano allasoluzione diretta dell’emergenza-lavoro,

per cui vogliamo dare anima e cuore, ri-sorse intellettuali e materiali”.

Adriana Poli Bortone: “Il rilancio del Mez-zogiorno, e l’elevazione della questionemeridionale da questione locale a que-stione nazionale, è il fulcro del pro-gramma del Movimento Io Sud. Tuttavia,le politiche del lavoro, secondo il movi-mento, andranno concertate innanzi tuttoa livello locale: la crisi è globale, e dal Go-verno non ci si può aspettare chi sa qualeaiuto; non abbiamo intenzione di rima-nere a guardare, proponiamo qualcosa dinostro, un progetto sul quale impegnarsiper portare dei risultati a livello locale, a

prescindere da quelle che saranno le po-litiche nazionali. Parola d’ordine: concer-tazione. Nel nostro programma abbiamoprevisto una Agenzia del lavoro, costituitada vari soggetti già esistenti e che riuni-sca enti, scuola, Università, formazioneprofessionale, Pmi. La Pmi deve dire diche figure professionali ha bisogno, glienti devono individuare quali arti e me-stieri è necessario rivalutare, e gli organideputati alla formazione devono saperdare le giuste indicazioni, per evitare chei giovani rimangano fuori dal mondo dellavoro. E se questo comunque accade,deve poter avvenire per una scelta con-sapevole del giovane.

CHieDoNo

Provinciali// // //Vox Populi Le domande dei lettori//II Parte

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Megafono a//

Quando ha iniziato con la politica?“Era il 1976, ero un ragazzino cometanti di un paese, Melpignano, sfre-giato dall’emigrazione.In paese, entrando in due stanze, uti-lizzate da alcuni per discutere, micolpì un manifesto. C’era un signorecon due occhialetti e una frase moltosignificativa: era Antonio Gramsci.Dopo scoprii che quell’uomo avevauna mente veloce come i lampi nellasera di temporale, capace di produrreun pensiero che avrebbe cambiatol’Italia. Il mio rapporto con la politicaè stato sempre un rapporto viscerale.Io ci sono perché la politica è pas-sione”.Qual è stato il suo percorso politico?“Sono stato segretario della sezionedella Federazione Giovanile Comuni-sta di Melpignano, segretario della se-zione del Pds di Melpignano, poi sonostato assessore alla Cultura. Poi hofatto il sindaco, come faccio tuttora.Dal 2004 al 2008 sono stato allaguida prima dei Ds e poi del Pd. È unimpegno che si nutre di desiderio dilasciare il segno, di passione, di rima-nere fedeli ai sogni ma anche di sa-

pere che poi i sogni hanno bisogno diconcretizzarsi”.Perché votarla?“Per questa mia idea della politica.Perché in un tempo in cui la gente èdisaffezionata, credo che il mio possaessere un esempio. Avrei avuto un mi-lione di motivi per non essere di que-sta partita, ma non sono abituato allediserzioni né alle fughe. Se la politicaè passione, allora è la più straordina-ria attività dell’intelletto umano. C’èuna politica che ci permette di avere acuore la tutela dell’ambiente, a co-minciare dalla raccolta dei rifiuti. Sipuò fare una raccolta differenziata dimodello europeo. Il bottino privato diqualcuno non può sfregiare l’interessedella collettività ad avere un ambientesano. Da qui la mia battaglia più chedecennale contro la Copersalento, chenon smetterà fino a che non avremorisolto il problema. C’è un Salento chepuò essere combattente per lo svi-luppo e la crescita. Tutto questo vorreiprovare a verificarlo su un territorio piùampio e dire che io sarò sentinella ditutto questo per questo territorio”.

Ci riassume il suo percorso politico?“Sono stato assessore provinciale nelper la presidenza di Lorenzo Ria e, percirca tre anni, per quella di GiovanniPellegrino. Nella odierna tornata elet-torale ho promosso una lista civica,Patto per il Salento, che si schiera conAntonio Gabellone, nello schieramentodi centrodestra”.Come nasce Patto per il Salento? “Provengo dalla esperienza dell’Udeur.Il nucleo provinciale del partito era co-stituito da un coeso gruppo di ammi-nistratori. Vi era condivisione di valori,obiettivi e legami di amicizia e stima.Poi l’Udeur ha conosciuto la crisi. Altreforze del centrosinistra hanno inten-tato una operazione tesa ad inglobaree fagocitare quella esperienza. Credoche vi sia stata la considerazione chequel gruppo non avesse più unagrande forza politica. Ma non è così.Per questa ragione ho promosso lalista Patto per il Salento a sostegno diAntonio Gabellone”.Quali critiche avanza alla passata am-ministrazione di centrosinistra?“Ho fatto l’assessore con la delega alPersonale per circa tre anni nella pas-

sata amministrazione di Giovanni Pel-legrino. Mi sono dimesso due anniprima. Ho rifiutato di consentire allaassunzione ‘intuitu personae’ di colla-boratori della Provincia. Si era decisodi assumere persone senza alcuna se-lezione, poiché vicine a qualche as-sessore o amministrare provinciale.Una situazione che contrastava con imiei principi morali.Ricordo anche che al momento dellanomina ad assessore mi sono dimessodall’incarico di consigliere provinciale.Ho così permesso ad Aurelio Gian-freda, primo dei non eletti nella listadell’Udeur e candidato nel collegio diPoggiardo, di prendere il mio posto nelConsiglio provinciale. Subito dopoGianfreda ha interrotto il rapporto dicollaborazione con il mio gruppo poli-tico ed ha deciso di seguire altrestrade. Una scelta ‘premiata’ con dueincarichi, assessore provinciale e con-sigliere d’amministrazione delle Termedi Santa Cesarea. Anche questa vi-cenda mi ha spinto ad interrompere lamai collaborazione con la giunta dicentrosinistra”.

sergio blasi mario Pendinellicandidato nel collegio di Maglie-Cursi e Melpignanocon il Pd a sostegno di Loredana Capone

candidato nel collegio di Maglie-Cursi e Melpignanocon la lista Patto per il Salento a sostegno di Antonio Gabellone

MARIALUCE CALSOLARO GIUSEPPE FINGUERRA

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Megafono a//

Qual è stato il suo percorso politico?“Ho quasi 50 anni, ma l’impegno po-litico è abbastanza recente: sonosceso in campo con il centro sinistra,alle Amministrative del 2001. Poi nelleultime sono stato il segretario dei de-mocratici di sinistra e, in quanto primodei non eletti, sono subentrato ad uncollega dimessosi per motivi di famiglia”.Perché questa candidatura?“Sento la necessità di impegnarmi peril bene del territorio ugentino, in par-ticolar modo in seguito ai fatti am-bientali ormai noti. L’emergenza rifiuticoinvolge tutti i settori della vita di unterritorio, ad esempio la qualità dellavita o il turismo e la popolazione habisogno di conoscere la verità. Nonmolleremo mai l’interesse verso le te-matiche legate a Burgesi, dove stiamomonitorando i pozzi spia”.Il suo impegno si rivolgerà principal-mente alla questione ambientale?“La principale risorsa del Salento e diUgento è il turismo, che non può averevita facile in un ambiente degradato.Ma, al di là del turismo in quanto ri-sorsa per la città, il problema primarioè quello della salute dei cittadini. Noi

abbiamo in mente di affidare il moni-toraggio ambientale ad un ente terzonon a rischio di influenze dall’alto. In-dagando sulla discarica, abbiamo in-fatti ravvisato degli elementi che ciportano ad avere fondati sospetti chequello in atto sia un disastro ecolo-gico. Nelle scorse settimane sono statisequestrati dei pozzi a Seclì perchécontenevano tracce di pcb. Numerosifattori ci fanno credere che i bidoniche nel 2000 furono ritrovati traUgento, Presicce ed Acquarica, veni-vano portati in quelle zone da un im-prenditore di Taurisano, la cui dittaaveva base a Seclì”.Che cosa significa, per un ugentino,candidarsi alla Provincia, luogo oc-cupato fino ad un anno fa da PeppinoBasile?“Non voglio fare speculazioni da cam-pagna elettorale sulla morte di Pep-pino Basile. Tuttavia un episodio delgenere in un paese di 100mila animenon può passare impunito. Farò tuttociò che sarà nelle mie possibilità perfar chiarezza su quello che è accadutoquella notte”.

Ci riassume velocemente il suo per-corso politico?“Sono sempre stata una moderata,una democratica cristiana. L’annoscorso abbiamo tentato la sfida dicompattare Margherita e Ds, creandoil Pd. Sono tra i fondatori del Pd casa-ranese. Ho fatto parte del direttivo dicircolo per oltre un anno. Quando si ègiunti alle note vicende della designa-zione del candidato sindaco di Casa-rano, vista la mancanza di trasparenzaa livello cittadino e provinciale, hodato le mie dimissioni. Sono presi-dente dell’associazione politico-cultu-rale “Popolari insieme” e il testimonemi è stato passato da Claudio Ca-sciaro, il mio candidato sindaco”.Quali motivi l’hanno spinta ad impe-gnarsi nella competizione elettoraleprovinciale?“La mancanza di apertura e traspa-renza nel Pd. Mi è stato offerto un ul-teriore impegno provinciale e l’hoaccettato perché sento di avere moltoda dire e so che in qualunque postoandrò, per formazione e mentalità(sono catechista ed educatrice di Acr)sarò a servizio della gente. Inoltre

stimo molto Antonio Buccoliero, vice-presidente nazionale di PopolariUdeur, che mi ha incoraggiata a can-didarmi”.Perché proprio a sostegno di AntonioGabellone?“Perché è una persona concreta, seria,e sarà capace di guidare il Governoprovinciale con competenza e sag-gezza”.Su quali temi verterà la sua campa-gna elettorale?“La solidarietà. Non smetterò mai diricordare chi sono e da dove vengo. Evengo dal volontariato: per me primadi tutto viene la dignità umana, il la-voro, che manca e rende le personepiccole, fragili, insicure. Quindi saròsempre la spina nel fianco di chipensa che l’aiuto concreto a chi ha bi-sogno sia solo un tema di facciata dasfoderare in campagna elettorale”.Perché i cittadini dovrebbero votareper lei?“Perché non ho velleità di potere o diinteressi economici, non so parlare ilpolitichese, sono una ‘mulier nova’della politica, ma quando c’è da lavo-rare, mi rimbocco le maniche”.

lUigi CorVaglia Patrizia CasCiarocandidato nel collegio Ugento-Taurisanocon la lista Salento c’è a sostegno di Loredana Capone

candidata nel collegio Casarano-Supersanocon l’Udeur a sostegno di Antonio Gabellone

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L’impegno in questa competizione ammi-nistrativa non sarà cosa da poco. Soprat-tutto per te che hai la tendenza adessere ipercritico. Sei una persona sag-gia ed intelligente, quindi capirai chenon è il caso di demordere. La congiun-zione di Sole e Giove ti fornirà la forzache ti serve, anche se l’opposizione diMarte ti darà del filo da torcere prima diconcretizzare dei risultati. Ce la farai, seorganizzerai la campagna elettorale con

metodo scientifico. Del resto non è l’or-ganizzazione che ti manca, dal momentoche sei un veterano della politica. Ancheper questo saprai trovare la giusta caricaper superare i piccoli ostacoli ed ancheper rispondere con i fatti alle accuse, avolte sin troppo aggressive, di qualcuno.Non lasciare spazio ai dubbi o ai tenten-namenti, perché non puoi permettertineppure un momento di debacle. Il tuoimperativo sarà: lotta costante e concen-

trazione assoluta. Per quanto tu cerchidi nasconderlo, sei un introverso espesso tendi a dare un’immagine di teche non corrisponde a quella reale, na-scondendo paure e perplessità. Nondare ascolto a quelle vocine che, neimomenti di sconforto, ti spingerebberoad abbandonare. Insisti. E Fidati. Delletue capacità.

Oroscopo// //Le stelle della politica I candidati sindaco di Casarano

a cura di IULY FERRARI

SOTTO IL CIEL

O DEL

SAL

ENTO

//

// il segreto è il metodo

Claudio Casciaro10 settembre 1956. Vergine// il “dito di dio” dalla tua

Sei un’esplosione di novità ed origina-lità. Del resto, è scritto nelle stelle: haidalla tua un favorevolissimo jod, ovverociò che viene comunemente definito “Ildito di Dio”. La sua configurazionepunta tutta su Plutone; ciò significa unacosa sola: puoi aspirare al potere. Ve-nere e Saturno congiunti in Ariete signi-

ficano innovazione, inventiva ed origina-lità. La forza della tua campagna eletto-rale si gioca tutta nella tua capacità dicomunicare concetti nuovi in manieranuova. Se c’è chi punterà al conservato-rismo ed alla tradizione della sua mili-tanza in politica, tu dovrai fareesattamente l’opposto: presentarti

come l’uomo nuovo, dotato delle virtusdi cui la città ha bisogno. Del resto, seibrillante, intelligente, spigliato. Il consi-glio: scendi in campo come l’uomodella rivoluzione, puntando a sovvertirel’ordine costituito. Nel frattempo, godiappieno dell’adrenalina che le sfide cheti danno.

Ivan De Masi8 marzo 1969. Vergine

// Un domani brillanteSei nato con un positivo stellium di pia-neti tutti nella Vergine: Sole, Giove, Mer-curio, Luna, Venere, Plutone e Urano, tutticongiunti. Ciò ti dona un’intelligenza su-periore alla media (che le tue tre laureeavevano già ampiamente dimostrato!),una mente esplosiva, perseverante, unabuona dialettica, ed un’ottima capacitàdi scrittura. Le energie che spenderai incampagna elettorale, a prescindere dai

risultati che saprai conseguire, non an-dranno sprecate. Le stelle hanno scrittonel tuo futuro una piena realizzazionenell’attività sia professionale sia politica.Ciò ti darà modo di perfezionare le tuedoti e le tue potenzialità non lasciandotia bocca asciutta di soddisfazioni. Atten-zione, però, a non somatizzare lo stress esaper distinguere le buone occasioni nelmomento in cui ti si presenteranno da-

vanti. Non affaticarti troppo e, nellostesso tempo, non arrenderti. La tua ca-pacità di analisi della situazione pre-sente e di programmazione della futurati aiuterà a farti strada. Utilizza il tuospiccato senso intuitivo, la tua innata ca-pacità di vedere oltre le cose. Nessuntraguardo è impossibile. Il percorso vaanalizzato, però, con rigore e logica. Maper te i conti non sono un problema.

Enrico Fattizzo25 agosto 1969. Vergine

// Una donna completaLa tua forma mentis metodica e costrut-tiva saprà indicarti la strada e suggerirtiil metodo epr raggiungere gli obiettiviche ti sei prefissata. Il tuo valore ag-giunto è la perseveranza. Un Giove in Bi-lancia ti dona un profondo senso digiustizia, che cittadini e potenziali elet-tori sanno riconoscere e probabilmentepremiare. Per tagliare il traguardo oc-

corrono sacrifici; ma ciò non ti spa-venta. Di ostacoli ne hai già superatitanti e la voglia di impegnarti non timanca. Le stelle ti danno scarso inte-resse per il comando; del resto non èquesto l’aspetto della politica che ti in-teressa. La tua discesa in campo è de-terminata dalla volontà di darti da fareper gli altri.

La Venere in Ariete ti rende molto pas-sionale, portandoti a difendere le tueideologie con determinazione e consen-tendoti di svolgere al meglio più ruoli:quelli di donna, di madre e di donna incarriera. Non puoi che esserne Fiera.Non arrenderti.

Francesca Fersino26 maggio 1958. Gemelli

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RRileggere la Costituzione repub-blicana è un esercizio che fabene all’animo di chi avverte an-

cora il fascino della passione civile.Scorrendo articoli, titoli e norme tran-sitorie, si viene sollecitati da senti-menti diversi. L’orgoglio, innanzitutto:di essere ridiventati finalmente un po-polo libero che si riconosce in unaCarta condivisa, di aver inchiodatoprincìpi di uguaglianza assoluta, di es-sere tutti noi cittadini tutelati nei di-ritti elementari, compresi quelli sulposto di lavoro. Ma la Costituzione ge-nera anche qualche delusione, piccolase si vuole paragonarla alla lungimi-ranza dei Padri nell’indicare al futurolegislatore passaggi obbligati per per-fezionare l’appena iniziato percorsodemocratico ed organizzativo; bastil’esempio dell’ordinamento delle Re-gioni come istituzione. Ma mai unavolta - e vengo alla minidelusione - trale migliaia di parole di cui è compo-sta, la Costituzione compare la “coe-renza”. Anzi, l’art.67 consacral’indifferenza dei Padri alla trasgres-

sione, laddove si legge testualmenteche “ogni membro del Parlamentorappresenta la Nazione ed esercita lesue funzioni senza vincolo di man-dato”. Che, alla luce dell’attuale si-stema elettorale (che speriamo diabrogare nel referendum del 21 giu-gno) e opportunamente mediato dalcinico linguaggio odierno, suona così:il capo del partito ti inserisce nellalista in una posizione sicura, tu vienieletto senza faticare e a prescinderedalla coerenza fra luogo in cui vivi eluogo in cui vieni eletto, tu fai sempree solo quello che dice il capo che tiha messo su quello scranno. Sfidochiunque di voi lettori a dirmi i nomi ditutti i deputati e i senatori che ha con-tribuito ad eleggere nel Salento, e leloro origini anagrafiche. Alla luce diquesta premessa, il ragionamento del-l’importanza della coerenza in politicapotrebbe apparire superfluo.

Ma qui da noi si registra uncaso di incoerenza che ha del clamo-roso e che dovrebbe far riflettere il le-gislatore affinché questo vizio cessi

definitivamente. Basterebbe unanorma che recitasse più o meno così:chi lascia il partito nel quale é statoeletto decade dalla carica elettiva. Ilcaso eclatante si chiama Lorenzo Ria,enfant prodige della politica salentina,sindaco di Taviano a 25 anni, due voltepresidente della Provincia, già depu-tato ed oggi senatore. Sempre dallastessa parte, il centrosinistra. Unavolta, nel corso di una manifestazioneculturale, in una piazza di Taviano, Gio-vanni Pellegrino incoronò Ria come “illeader assoluto del centrosinistra nellaprovincia di Lecce”. Chi scrive era pre-sente. Lorenzo Ria é stato il più auto-revole esponente dell’ala cattolica delPd dopo essere stato il monarca as-soluto della Margherita. Ma ha sem-pre sofferto della sindrome di PeterPan, la paura di crescere, l’incognitadi confrontarsi con le difficoltà di unacompetizione interna. Vittima di unaspecie di idiosincrasia alle critiche, ilsenatore ex Pd (oggi Gruppo Misto, do-mani nel Pdl) ha ingoiato nel volgeredi un paio d’anni diversi bocconi

amari: il carisma culturale e politicodi Giovanni Pellegrino, l’ascesa di Lo-redana Capone culminata con la can-didatura ufficiale alla presidenza dellaProvincia, la fuga del fedelissimo DarioStefàno (altro caso di voltagabbani-smo nostrano; pensate: costui era ad-dirittura il capogruppo dellaMargherita alla Regione). Dopo anni dicontrapposizione durissima, Ria ha mi-racolosamente scoperto un’identità divedute con Raffaele Fitto, il potenteministro per i rapporti con le Regioni,leader indiscusso di Forza Italia in Pu-glia, già responsabile per le politichedel Mezzogiorno di questo partito,prima della confluenza, con Alleanzanazionale, nel Pdl. E i suoi attacchi,quasi giornalieri, al centrodestra? E isuoi compagni di partito? E, soprat-tutto, i suoi lettori? Che fine farà quelpaniere ricolmo di idealità, relazioniumane, stima personale, amicizie natein coerenza con l’intero profilo di Lo-renzo Ria? E’ moralmente accettabileche non ci sia alcun vincolo di coe-renza politica?

di ADOLFO MAFFEIMinima immoralia//

lorenzo, il magnifiCo.Voltagabbana

Ah, l’amour! Giovanni, Giovanni, perché sei tu, Giovanni? Rinnega il tuo nome ed ionon sarò più un MargheRIA. Così, in nome del costituendo Partito democratico, simuovono pedine e si stringono alleanze. Ria è stato il suo più feroce oppositore inaula consiliare. Il più fermo sostenitore della tesi del conflitto d’interessi tra ilPellegrino-presidente e il Pellegrino-avvocato. E’ passato anche alle carte, pre-sentando un documento di denuncia in Consiglio provinciale sul conflitto di inte-ressi. Ma ora, per il bene del nascituro, il piccolo Pd, tutto è rientrato.Ah, l’amour!

//QUestione di looKPrime scaramucce prima del divorzio. Tacco n.38, luglio 2007

“bestiario pubblico. ovvero: come nascono nuovi improbabili personaggi sulla scena”

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Nella vignetta in basso:Ottobre 2008. Le previsioni del Tacco davano quasi per certa lacandidatura (e la vittoria) di Giovanni Pellegrino alla carica diPresidente della Provincia di Lecce.

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