Tabagismo - Dipendenze FVG...Storia del tabacco L’uso del tabacco nasce in America, da dove...
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Tabagismo
Storia del tabacco
L’uso del tabacco nasce in America, da dove proviene.
Il fumo, se non abituale, ha effetti ipnotici e inebrianti, e venne quindi usato per cercare un’
“ebbrezza mistica”, analogamente all’uso di alcol in Grecia nei riti
dionisiaci.Anche oggi il non fumatore che accende una sigaretta prova un effetto di stordimento, che però
svanisce rapidamente con l’abitudine
In cerimonie propiziatorie si attirava la pioggia emettendo nuvole di fumo.
Dal giornale di bordo della Pinta
“Il 6 novembre 1492 sbarcarono a Cuba Rodrigo de Jerez e Luigi de Torres. Essi incontrarono molte persone che tenevano in mano un carbone acceso e delle erbe secche
racchiuse in certe foglie dalla forma di moschetti, chiamati tabaccos, che
accendevano per aspirarne il fumo”
Rodrigo de Jerez impara a fumare e tornato in Europa continua: per
l’inquisizione è preda del diavolo e finisce in prigione.
La diffusione del tabacco fu esplosiva e in poco più di un secolo (il 1500) diventa popolare in tutto il mondo. Inizialmente coltivato a scopo ornamentale, per i suoi bei fiori. Dai giardini di Lisbona verso il 1560 l’ambasciatore francese Nicot (da cui “Nicotina”) ne spedì i semi in Francia. Qui il tabacco, dopo che Caterina de Medici lo usò con successo contro l’emicrania (da cui “erba della Regina”) ebbe grande successo. In Italia viene portato col nome di “erba santa” dal cardinale Prospero di Santa Croce che consegna i semi al Papa. Il Pontefice fece
distribuire i semi ai conventi perché fossero coltivati come erba medicinale (all’inizio il tabacco venne usato, essiccato e polverizzato, come farmaco e non come droga voluttuaria)
Il costume di fumare il tabacco inizia in Inghilterra verso il 1590, e si diffonde rapidamente fra il popolo e i soldati. L’uso degenerò presto in abuso, e la classe medica reagì denunciando i danni che arrecava all’organismo. 1604 prima condanna di Giacomo I d’Inghilterra. Seguì una diffusa reazione proibizionista e papa Urbano VIII scomunicò chi aspirava tabacco in chiesa.
Fuori dall’Europa le reazioni furono più violente: in Russia i
fumatori erano sottoposti a tortura perché rivelassero la
provenienza. In Persia si tagliava il naso a chi aspirava e le labbra a
chi fumava. Nell’impero ottomano l’impiccagione con una
pipa in bocca o la condanna al rogo alimentato con foglie di
tabacco.Solo nell’ “età dei lumi” (1700)
cessa il proibizionismo
Anche papa Benedetto XIII si rassegnò nel 1725 ad accettare l’ “ubriachezza asciutta” e a permettere il fumo in chiesa “affinché i credenti non avessero l’indegno spettacolo dei
dignitari che correvan fuori dalla chiesa ogni momento per tirare qualche boccata di fumo”.Fondamentale per la fine del proibizionismo fu però l’interesse economico degli stati che
con le tasse sul fumo (e su alcol, caffè e poi oppio) fecero enormi profitti.
Nel ‘700 il tabacco era considerato una vera e propria panacea: era decisivo per combattere la peste,
ulcere gastriche e polmoniti erano purificate aspirando dense nuvole di
fumo, le piaghe e la carie dentarie una volta affumicate miglioravano,
con robuste pipate gli epilettici ritrovavano l’equilibrio, per non parlare di piccoli malesseri come
emicrania, capogiri e nausee.
Insomma, quando ci si
sentiva “fuori forma”, nulla era meglio di
una bella fiutatina di tabacco per stare subito
bene.
Nella prima metà dell’800 il sigaro fa la sua comparsa in tutti i
salotti europei.Vengono istituite apposite sale per
fumatori (rigidamente vietate alle donne) e si
confeziona uno specifico abbigliamento da
utilizzare solo in tali sale per non portare a casa
l’odore del fumo
La giacca per fumare venne chiamata “smoking”, dall’inglese “fumare”, e
tale nome è tuttora usato per indicare gli abiti da sera maschili.
Frequente anche l’uso di
tabacco da masticare. Le sputacchiere erano diffuse come oggi i posacenere
(gara nazionale di sputo di
tabacco negli USA).
Si diffonde anche il tabacco da fiuto, polverizzato finemente per essere
sniffato (la nicotina viene assorbita dalle cavità nasali). L’uso, molto
diffuso fino alla prima metà del secolo scorso, oggi è quasi scomparso
Le sigarette, inventate pare dai soldati turchi nel 1832, infilando tabacco nei
cilindretti di carta della polvere da sparo (di qui forse “fumare come un turco”), dal 1880 vengono prodotte non più a mano ma a macchina, con una fortissima riduzione
dei costi. Da quel momento il consumo, fino allora
tutto sommato contenuto, diventa una dipendenza di massa.
Le due guerre mondiali moltiplicarono i consumi, grazie anche alla distribuzione gratis di sigarette al fronte per tenere alto il morale delle truppe e
combattere l’ansia da battaglia. Dal 1914 al 1918 negli USA la produzione passò
così da 18 a 47 miliardi di sigarette. I soldati divenuti dipendenti continuarono poi a fumare dopo la guerra. L’uso si diffonde anche alle donne, e nel 1939 la produzione americana
passa a 180 miliardi di sigarette all’anno.
Operatori sanitari testimonial del fumo
Quando il fumo lo consigliava il medico! (1930)
Lo consigliavano anche le infermiere! (1935)
E il dentista! (1930)
More Doctors smoke Camel
La campagna pubblicitaria
"More Doctors smoke Camels", che durò dal 1946 (anno della
vignetta a lato, che suggerisce che fumando Camel si vive 100
anni) fino a tutto il 1950, quando già cominciavano a diffondersi
i rapporti medici sulla pericolosità del fumo.
Dal 1942 al congresso annuale dell’American Medical
Association presso il "Camel cigarette scientific exhibit” ai
medici venivano offerte stecche di sigarette (pratica durata per
circa 40 anni)
Le compagnie del Tabacco fornivano gratis gli studi medici
di sigarette, distribuite pure nelle sale d’attesa.
Il “Medico di Famiglia” era il testimonial più
efficace
35% 2%
Smoking doctors ITALY USA
Negli USA i medici non fumano più, ma in Italia (Mangiaracina - 2015)
Camel: non un solo caso di irritazione
alla gola!!!
Il fumo fa ingrassare (anche quello passivo)
Sigarette e emancipazione femminile
KOOL - come rubare la donna d’altri!
Per i futuri fumatori…….
Maschi 2015
Femmine 2015
La dipendenza da tabaccoCome ci si ammala
Come se ne esce
Fumo: abitudine,
“vizio”, dipendenza?
Per molti il fumo è solo un piacere
pericoloso, e fumare o meno dipende
solo dalla volontà…
In realtà fumo non è un “vizio”, ma una tossicodipendenza, e quindi una malattia neurobiologica, connessa ad un’alterazione neurorecettoriale
stabile, che comporta forte craving, sindrome astinenziale e facili recidive.
E’ quindi un problema medico, che può
necessitare di terapie specifiche!
Tabacco ed eroina sono le droghe più potenti nel
causare dipendenza!
Drogarsi non è un diritto!
Ma di questo c’è poca consapevolezza….
Dipendenza da nicotina: sia fisica che psicologica
Dipendenza psicologica: l’automatismo della
gestualitàPrendere il pacchetto, sfilare la
sigaretta, metterla in bocca, accenderla, aspirare... Gesti,
ripetuti infinite volte, che riempiono la giornata (ogni
sigaretta occupa circa 5 minuti, 20 sigarette al giorno occupano un
ora e 40) e placano l’ansia. Rinunciare ai gesti è spesso
difficile quanto rinunciare alla nicotina.
Un grande vuoto da riempire!
Dipendenza fisica: risveglio in crisi di astinenza e fumo
Sintomi di astinenza alla cessazione
Sintomi di breve durata (una settimana)Sonnolenza, stordimento, cefalea, capogiri, difficoltà a concentrarsi.Fatica, spossatezza, tristezza, insonnia - Disturbi gastrointestinali
Sintomi di lunga durata (mesi)Tensione, irritabilità, aggressività - Aumento di appetito e di peso
Effetti somatici: aumento frequenza respiratoria, pallore, aumento frequenza cardiaca e pressione sanguigna, aumento peristalsi intestinale (diarrea)
Intossicazione acuta. La nicotina è una delle sostanze più tossiche che si conoscano (il contenuto di nicotina di 4 sigarette iniettato endovena uccide un uomo in pochi minuti)
Forme leggere si trovano nei fumatori novizi (nausea, vomito, diarrea, mal di testa, vertigini, confusione) e nei bambini (avvelenamento per ingestione di nicorette)
Nicotina A differenza di altre droghe, è al tempo stesso eccitante e rilassante
Effetti psichici1) Eccitazione-stimolazione: affine a
quello di altre droghe stimolanti, quali amfetamine, caffeina, cocaina
2) Rilassamento: sia per azione diretta, sia per riduzione della tensione dei
muscoli volontari3) Assuefazione: aumento della dose
per ottenere lo stesso effetto4) Dipendenza: sia psicologica che fisica
Oppiacei Cocaina/Amfetamine Alcol Cannabis
Nicotina
Aree cerebrali bersaglio
La nicotina agisce con minore intensità nelle aree centro-basali del cervello (l’impatto emozionale è
infatti poco marcato), ma interferisce diffusamente con tutte le aree corticali.
Perché si comincia?Per molti motivi, per emulazione (dei genitori, o degli amici), per “sembrare grandi”, per gestire
imbarazzo e tensione, per curiosità, per ribellione, come equivalente di meccanismi
infantili quali succhiarsi il ditino o il “ciuccio”
I motivi per iniziare possono essere molti.
Qualunque sia il motivo, nei soggetti predisposti in breve tempo si instaura la
dipendenza da nicotina, che diventa
poi la vera causa della prosecuzione
C’è anche una predisposizione geneticaSul cromosoma 15 i geni CHRNA (CHolinergic Receptor Nicotinic Alpha) 3 e 5 controllano i recettori nicotinici
CHRNA 3-5 non predisponenti
CHRNA 3-5 predisponenti
CHRNA 3-5 non predisponenti
CHRNA 3-5 predisponenti
Nicotina mai
assunta
Ripetuta assun-
zione di Nicotina
Craving assente Geni attivati: craving presente e duraturo Craving assente
Posizione di partenza (prima di aver mai fumato): nessun desiderio di fumare
Geni non attivati: craving assente
Fattori che favoriscono il fumo nei giovani
Fattore RR ref Un genitore fuma 1.7 EUDAP 2011
Entrambi i genitori fumano 2.9 EUDAP 2011
Fumo fra i fratelli 1.9 EUDAP 2011
Genitori permissivi 2.0 EUDAP 2011
Alcuni amici fumano 3.1 EUDAP 2011
Maggioranza degli amici fuma 3.6 EUDAP 2011
Vedere insegnanti che fumano fuori dalla scuola
1.8 Poulsen 2002
Frequente esposizione a film con fumo
1.7 Smoking & Movies 2011
Fumo nei film (le industrie del tabacco pagano gli attori per fumare nei film - si stima che questo abbia avviato al fumo il 30% dei fumatori USA)
quando l’uso
diventa dipen- denza?
Già dopo pochi mesi (fumo ed eroina sono le droghe che più rapidamente danno tossicodipendenza!)
Rischiimmedia+
Rischitardivi
Dipendenzarapida
Dipendenzatardiva
Alcol
Tabacco
Giovani, alcol e fumo
I fumatori sanno che fa male, ma notano anche alcuni importanti vantaggi:
Il fumo mi aiuta a concentrarmi Il fumo mi rilassa quando sono teso
Il fumo mi aiuta a non ingrassareSe fumo sono più socievole e meno irritabile
Apparenti effetti positivi del fumo
In realtà sono vantaggi solo apparentiInfatti• Il fumo aiuta a concentrarmi perché combatte le tipiche difficoltà di concentrazione causate dall’astinenza da nicotina• Il fumo mi rilassa, perché combatte la tensione legata all’astinenza (da nicotina e da gesti)• Il fumo mi aiuta a non ingrassare, perché l’astinenza (da nicotina e da gestualità orale) porta a sostituire la sigaretta con il cibo• Se fumo sono più socievole e meno irritabile, perché l’astinenza rende irrequieti ed irritabili
A lungo termine, tutti i vantaggi del fumo si riducono ad evitare il disagio dell’astinenza (il fumo quindi cura i sintomi che esso causa)!
Però l’astinenza è aspecifica (nervosismo, irritabilità, ecc.), molto duratura (5-6 mesi), e il fumatore finisce con il credere che è la
sigaretta a farlo stare bene, e non la sua mancanza a farlo stare male.
Quindi iniziare a fumare e poi
trarne piacere è come farsi
venire il prurito per avere poi il
piacere di grattarsi…
Fumo e
malattie
Principali componenti del
fumo e conseguenze sulla salute
RISCHIO RELATIVO (NON ESPOSTO =1)
Cancro del polmone 17,2 Cancro vie aeree superiori 15,0 Cancro vescica e vie urinarie 2,7 Cancro pancreas 2,2 Cancro esofago 10,0 Cancro rene 2,2 Cancro cervice uterina 2,0 Cardiopatia ischemica 1,9 Aneurisma aorta 4,4 Ischemia cerebrale 2,0 Arteriopatie periferiche 2,0 Ulcera gastroduodenale 3,8 Morbo di Crohn 2,1 BPCO 10,1
Catrame: accumulo nel tessuto polmonare
Soggetto non fumatore Soggetto forte fumatore
Il cancro del polmone era una malattia rara fino a 50 anni fa. Oggi è il più frequente negli uomini e cresce rapidamente fra le donne. In più dell’80% dei casi è causato dal fumo (attivo o talvolta passivo).
Il rischio cresce con il numero di sigarette, senza una soglia (anche una sola aumenta, anche se di poco, il rischio): con 10 sigarette aumenta di circa 10 volte, con 20 di 13 volte, con 30 di 20. Il rischio aumenta con la precocità dell’inizio e con la durata dell’abuso (danno cumulato).
Con la cessazione il rischio lentamente si riduce, e dopo 10 anni è solo di poco superiore a quello di chi non ha mai fumato.
Fumo, nel 2010 sei milioni di morti I dati del terzo rapporto Tobacco Atlas (2008): il prossimo anno, per le malattie legate al fumo, moriranno 11 persone al minuto. Con danni superiori ai 500 miliardi di dollari. Tra le cause di morte principali cancro, enfisema e malattie cardiocircolatorie.
Mortalità cumulativa 2005-2030. Totale 175 milioni in 25 anni
Tumori della bocca e delle prime vie aeree Anche questi vengono quasi solo ai fumatori (15 volte di più)
Molto più frequenti in chi esagera anche con l’alcol. Chi fuma farebbe bene a fare frequenti controlli ORL.
E’ però bene che si controlli anche chi smette di fumare, sia subito, che nei primi 5 anni (accordo fra DDD e ORL)
Malattie dell’apparato cardiocircolatorio Sono la più frequente causa di morte da fumo. I principali motivi sono:
Specifico effetto diretto della nicotina sulla parete
dei vasi, che causa aterosclerosi, anche con
poche sigarette/die.
L’ossido di carbonio riduce la capacità del
sangue di portare ossigeno ai tessuti.
La nicotina causa ipertensione e
tachicardia, che sovraccaricano il cuore e
danneggiano le arterie.
Fumo e aterosclerosi
Si evidenziano
alterazioni endoteliali e
piastriniche per esposizioni
anche di breve durata (30’)
Numero di sigarette fumate al giorno Mortalità per infarto cardiaco ogni 100.000 maschi fumatori nessuna 1-14 15-24 25 o più
Sotto i 45 anni 7 46 61 104 Fra 45 e 54 anni 118 220 368 393 Fra 55 e 64 anni 531 742 819 1025
Rischio cardiaco
Il rischio si moltiplica se si somma a ipertensione, ipercolesterolemia, diabete.
Sigarette con filtro o senza sono egualmente pericolose.
Il rischio si innalza già con poche sigarette. L’interruzione riduce gradualmente il rischio,
anche dopo molti anni di tabagismo.
Arteriopatia obliterante arti inferiori (morbo di Buerger)
Ictus cerebrale emorragico o ischemico
Broncopneumopatia cronica ostruttiva (bronchite cronica, asma, enfisema)
Fumo: altri
piccoli inconvenienti
Il fumo e la pelle
Il fumo invecchia notevolmente i tessuti e favorisce la formazione di rughe. Le signore nelle foto sono gemelle monovulari, una delle quali non ha mai fumato ed una è
una forte fumatrice. L’età reale è la stessa, quella apparente diverge di circa 10 anni
Fumo e problemi sessuali
Fumo e riduzione resistenza fisica
Mentre buona parte dei danni da
fumo compare solo dopo molti
anni, il calo della resistenza fisica
(legato al monossido di carbonio che
limita il trasporto dell’ossigeno) è immediato, così
come è immediato un recupero
energetico alla cessazione del
fumo
Fumo e corteccia cerebrale Evidenze riduzione spessore corteccia nei fumatori
Sigarette normali e “leggere”
Le sigarette a basso contenuto di nicotina e catrame sono in teoria
meno tossiche, ma per motivi psicologici (“tanto sono leggere”),
neurochimici (se cerco l’effetto della nicotina devo per forza fumarne di più), e “gustativi” (le sigarette con meno catrame sono anche meno
“saporite”) inducono:a fumare di più
a inalare più profondamente il fumo a fare boccate più frequenti e lunghe
Risolvere il problema del fumo usando sigarette “leggere” è illusorio
come curare l’alcolismo bevendo birra
SNUS (o SNUFF)Prodotto in Svezia e Norvegia e in progressiva
diffusione nel resto d’Europa, deriva dal vecchio tabacco da masticare.
E’ confezionato in bustine (tipo bustine per il tè), da tenere fra guancia e gengiva.
E’ una modalità diffusa soprattutto fra gli sportivi (per avere gli effetti
della nicotina senza problemi di ossigenazione) ma anche fra altre
persone per poter assumere nicotina con meno rischi.
Presenta comunque rischi cardiovascolari, tumori al cavo orale,
danni a denti e gengive, instaurazione di dipendenza
psicofisica, ma nel complesso è molto meno tossico del normale fumo di
sigarette.
Fumo e mortalitàIl fumo è un
eccellente tecnica di
suicidio lento. Bisogna
impegnarsi per diversi decenni, ma le possibilità di successo sono
decisamente elevate
0
10000
20000
30000
40000
50000
60000
70000
80000
1955 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005
anno
UominiDonne
15.000
59.000
75.000
19.000
Mortalità attribuibile al tabacco in Italia
2010
Tendenze temporali
0
10
20
30
40
50
60
70
80
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
anni
Uomini fumatori Donne fumatrici
Decessi negli uomini Decessi nelle donne
40
30
20
10
0
Stadio 1
Africa
Subsahariana
Stadio 2
Asia,
America
Latina
Stadio 3
Europa Est
Stadio 4
Europa
occidentale, Nord
America, Australia
(Modificato da: Lopez, et al. 1994)
“La sigaretta è l’unico prodotto di
consumo che, adoperato come
previsto dal fabbricante,
ammazza metà dei suoi consumatori
abituali” Dr. Gro Harlem Brundtland,
Direttore generale OMS. (2000)
Il problema del fumo passivo
Le vittime del fumo passivo (dati riferiti all’Italia - Forastiere et al. 2001)
Decessi di non fumatori causati dal fumo del coniuge Per tumore polmonare 221 morti Per malattie ischemiche del cuore 1.896 morti
Stima decessi per fumo passivo in Italia
ca. 10.000 morti anno: 800 per tumore polmonare
9.000 per cardiopatia ischemica
Conseguenze del fumo in gravidanza:
Basso peso alla nascita (raddoppia come frequenza nelle donne che fumano più di 11 sigarette al giorno rispetto a quelle che non
hanno mai fumato). Legato al passaggio transplacentare della nicotina e del monossido di carbonio. La prima è responsabile di una riduzione del flusso ematico placentare, e il secondo di
una riduzione della saturazione di ossigeno.
Inoltre:
aumento rischio di aborto spontaneo aumento rischio di mortalità neonatale,
aumento rischio di “morte bianca” aumento rischio di malattie delle vie
respiratorie inferiori e di riduzione della crescita della funzionalità respiratoria.
deficit cognitivi e di rendimento
Fumo di prima, seconda e terza mano
Tabagismo: impatto sul terzo mondo
Su economie povere, con redditi individuali al limite della sussistenza, la dipendenza da fumo non è solo tossica, ma può fare la differenza fra patire o non patire la fame.
Un pacchetto al giorno
per 35 anni: circa
50.000 euro solo per
l’acquisto!
Quanto ti costa fumare?
Smettere di fumare
I vantaggi della cessazione
A breve termine: Spariscono gli effetti delle nicotina sulla pressione e sul ritmo cardiaco Sparisce l’ossido di carbonio dal sangue (tessuti più ossigenati, meno affaticabilità) Riduzione del rischio di infarto miocardico Normalizzazione temperatura cutanea di mani e piedi Miglioramento di gusto e olfatto, bocca più fresca, riduzione-scomparsa della tosse Senso di miglior benessere psicofisico generale
A lungo termine (dopo 5-10 anni) Normalizzazione rischio malattie cardiovascolari Riduzione e (dopo 10 anni) normalizzazione del rischio di tumori Normalizzazione del rischio complessivo di mortalità da fumo
Inoltre, è un bel risparmio
Dopo 20-30 minuti: si abbassa la pressione e rallentano le pulsazioni. Le mani e i piedi iniziano a riscaldarsi. Dopo 8 ore: si abbassano i livelli di monossido di carbonio nel sangue mentre si alzano quelli dell'ossigeno. Dopo 48 ore: si acuiscono i sensi dell'olfatto e del gusto. Dopo 72 ore: i bronchi si rilassano. Dalle 2 settimane ai 3 mesi dopo: migliorano la circolazione, le funzioni respiratorie e la resistenza. Da un mese a 9 mesi dopo: la tosse e la congestione nasale diminuiscono. I polmoni sono più puliti e diminuiscono le infezioni. Anche l'energia aumenta. Dopo un anno: il rischio di soffrire di malattie cardiache si dimezza rispetto a quando si fumava abitualmente. Dopo 5 anni: il rischio di essere colpiti da ictus è lo stesso che corre un non fumatore. Si dimezzano le possibilità di essere colpiti d
Lotta al fumo: attività preventiveLe attività di prevenzione
primaria purtroppo non sono molto efficaci, anche perché la
dipendenza nasce di solito in un periodo, l’adolescenza, nel
quale l’informazione sanitaria suscita pochissimo interesse.
Il fumo provoca cancro mortale ai
polmoni
Fumare provoca una morte lenta e
dolorosa Informare sui danni è giusto,
ma scarsamente utile.
Del resto basta vedere quanto sia diffuso il fumo anche fra gli
informatissimi medici.
Pubblicità “contro”
Immagini proposte per le confezioni di sigarette“No brand cigarette”
Brasile 2012 - Messaggi a “tutta scatola”
Ma a tutto c’è rimedio...
Magari
questo è
più
efficace...
(nota: i pacchetti venduti in Italia sono più di 4 miliardi all’anno)
Pubblicità “contro”
Più di tante prediche, è più utile far rispettare norme di corretta convivenza:
1) Divieto del fumo nei locali pubblici e divieto di
vendita ai minoriNota: molto efficace nella riduzione del
rischio di infarto nella popolazione
2) Smoke free homes (case libere dal fumo)
• Health Smoke Free Homes Award – Gold (totally smoke-free) – Silver (not smoking in the presence of children, smoking limited to one well ventilated room) – Bronze (not smoking in the presence of children or other non-smokers)
Smoke-free-home aumenta di 5 volte la probabilità di smettere di fumare (Messer, AJPM, 2008)
3) Scuole libere dal fumo
Una survey in UK (2001) ha mostrato che nelle scuole dotate di policy scritte (che vietano il fumo di studenti, docenti e altri adulti in ogni spazio scolastico compreso l’esterno) la prevalenza di fumatori era in media il 9.5% (6.1%-12.9%), nelle scuole senza policy era in media il
30.1% (23.6%-36.6%)
22,0% 21,1%
13,3%
31,2% 28,1%
21,1%
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
nessuna policy policy da 1-2 aa policy da 3-15 aa
cigarettes all tobaccos
Applicazione policy “scuola senza fumo”- risultati (North Carolina Tobacco Survey 2005)
l’ art 4 prevede disposizioni riguardanti: a) l’estensione del divieto di fumare anche alle aree all’aperto di pertinenza delle istituzioni scolastiche statali e paritarie. b) il divieto di usare le sigarette elettroniche nelle suddette aree delle istituzioni scolastiche, comprese le sezioni di scuole operanti presso le comunità di recupero e gli istituti penali per i minorenni, nonché presso i centri per l’impiego e i centri di formazione professionale.
DECRETO LEGGE N104/13 “TUTELA SALUTE NELLE SCUOLE”
Possibili interventi di contrasto del tabagismo (Faggiano, 2011)
4) Aumento del costo delle sigarettePer ridurre il fumo in Gran Bretagna il costo di un pacchetto di sigarette è salito a 11 euro
% fumatori
mortalità per cancro al polmone
Attuali
modalità di
trattamento
della
dipendenza
da nicotina
Il mistero del tabagismo:E’ la più importante causa evitabile di mortalità e morbosità
Gli interventi di disassuefazione sono efficaci e di basso costo
Il sistema sanitario nazionale non prevede servizi e trattamenti dedicati (tutto quello che si fa è frutto dello spontaneo interesse di alcuni operatori)
Come affrontare il problema del tabagismo con il paziente.A differenza dell’alcol, qui non ci sono in genere difficoltà o remore.
Sostanzialmente serve:
Ricordarsi di chiedere al paziente se fuma
Essere consapevoli che il tabagismo è una vera
“dipendenza” e non un “vizio”
Motivare il paziente a smettere
Suggerire possibili percorsi di trattamento
• Entrambi i quadri sono per molti anni o decenni del tutto asintomatici
Intervenire in fase non sintomatica: i vantaggi di una diagnosi precoce.
• Entrambi i quadri sono trattabili con relativa facilità
• In entrambi le patologie, una volta emerse, sono gravi, spesso letali, e di solito non reversibili.
• In entrambi i costi della prevenzione sono di gran lunga minori dei costi del trattamento delle patologie correlate.
Più ancora che nell’alcolismo, l’analogia, in chiave di prevenzione precoce, fra tabagismo e
ipertensione è netta.
“Programma delle 5 serate”E’ la metodologia di gruppo più
diffusa e sperimentata5 incontri consecutivi, più altri 4 incontri di follow-up e supporto.
Associabile al trattamento farmacologico
Trattamenti individuali personalizzati, con valutazione medico-psichiatrica, counseling motivazionale, supporto
psicologico, farmacoterapia sostitutiva e non sostitutiva, valutazioni di follow-up,
eventuale invio ai gruppi di disassuefazione
Trattamenti di gruppo e individuali
C.P.T.T. - Centro per la Prevenzione ed il Trattamento del Tabagismo
Supporti farmacologici 1 - Sostitutivi
Nicotinici - E-cigarette
Nicotina in 5 confezioni: gomme, cerotti, inhaler, spray nasale, confetti. Più recenti le “sigarette elettroniche”
“Stopping day” immediato.
3 - Agonisti-antagonisti
Vareniclina - Citisina Farmaci oggi di prima scelta. “Stopping day” dopo 14 gg.
2 - Bupropione
Antidepressivo; riduce sia il craving, sia il disagio psicologico
che segue alla cessazione, “Stopping day” dopo 14 gg
Bupropione Nasce come antidepressivo, inibisce il re-uptake di dopamina e noradrenalina. Fu casualmente osservato che molti pazienti in terapia riducevano o cessavano il fumo, per cui fu lanciato come terapia per il tabagismo Aumentando i livelli cerebrali di dopamina e noradrenalina, simula gli effetti della nicotina su questi neurotrasmettitori. Inoltre ha una certa attività bloccante dei recettori nicotinici che riduce il rinforzo della sigaretta nel caso di ricaduta. 150 mg per OS per tre gg, poi 300 mg/die. Efficace dopo circa 10 gg. Stopping day dopo 14 gg. Durata trattamento 2-3 mesi. Costo totale 100 euro ca. Particolare cautela in pazienti a rischio convulsioni o con disturbo anoressico
Vareniclina (è talmente efficace e ben tollerata che nei centri dove è
utilizzata di fatto ha soppiantato le precedenti terapie) Ha un’azione agonista-antagonista, “Stopping-day” dopo 12-14 gg
dalla prima assunzione. Il trattamento dura 2-3 mesi (due cpr al giorno). Pochi effetti collaterali (l’unico frequente è la nausea)
Ultimo (ma non nuovo) arrivo: la CITISINA
Deriva dai semi del maggiociondolo, ha la stessa efficacia e tempistica della Vareniclina (che da essa deriva), va presa 5-6 al giorno invece di 2.
Ha un grande vantaggio, il costo (50 euro ca. invece di 180/240), e una maggior duttilità (prodotto galenico, quindi si può individualizzare il dosaggio)
Veramente me l’aveva già data il mio medico, ma non
aveva funzionato
Le prescriverei la Vareniclina, è molto
efficace!
Vareniclina e Citosina sono farmaci di grande efficacia
Il problema quasi sempre non è nel farmaco, ma nell’accompagnamento terapeutico
Eppure…
Tutti i trattamenti attualmente disponibili vanno comunque considerati come un supporto ad una decisione presa dal fumatore, non avendo un’efficacia tale da
portare all’astinenza un fumatore non fortemente e sinceramente motivato
Il paziente attualmente fuma?
Il paziente desidera smettere di fumare?
Il paziente ha fumato in passato?
Offrire adeguati trattamenti per la
cessazione
Promuovere nel paziente la
motivazione a smettere
Fornire un counseling per la
prevenzione delle ricadute
Approvare e incoraggiare la
sua scelta di non fumare
SI
SI SI
NO
NO NO
Ad ogni paziente che accede ad un ambulatorio medico va SEMPRE chiesto se fuma, se sì gli va SEMPRE suggerito di smettere, se accetta gli vanno
SEMPRE proposte strade di trattamento
Approccio medico al paziente tabagistaLinee guida U.S.A. 2000
Intervento breve - 5 fasi (le “5 A”) (Linee guida U.S.A. 2000)
Anche un intervento di soli tre minuti aumenta significativamente le percentuali di cessazione (non scoraggiarsi per i “fallimenti”)
1) “Ask”. Chiedere sistematicamente ad ogni visita se il paziente fuma (identificare tutti i pazienti fumatori e documentare regolarmente il comportamento rispetto al fumo dei pazienti - fumatori, non fumatori, ex-fumatori) (Strength of Evidence=A)
2) “Advice”. Consigliare in modo chiaro, determinato e personalizzato ogni paziente fumatore a smettere (Strength of evidence = A)
3) “Assess”. Valutare la motivazione a smettere (se il paziente è motivato, avviarlo ad un trattamento, se non lo è lavorare sulla motivazione)
4) “Assist”. Assistere coloro che vogliono smettere (stabilire una data per la cessazione, offrire informazioni mediche e comportamentali, fornire supporto farmacologico, rassicurare e incoraggiare il paziente……)
5) “Arrange”. Programmare regolari contatti di follow-up per rinforzare il progetto di astinenza, prevenire le ricadute e affrontare le difficoltà.
Interventi di cessazione: grandi vantaggi a basso costo
! Smettere di fumare prima di avere gravi patologie allunga la vita di 7-8 anni (un fumatore su due muore per patologie legate al fumo, con una riduzione media di 15 anni di vita)
! Un intervento specialistico di disassuefazione ambulatoriale dura complessivamente circa 2 ore e mezza
! Circa un terzo delle persone trattate smette in modo definitivo
In media, un’ora/operatore risparmia un anno di vita!
"I clinici tendono a soprassedere sulle abi tudini a l fumo dei pazient i , permettendo loro di auto-medicarsi con le sigarette se necessario", per smorzare gli sbalzi di umore o le crisi da dipendenza. Durante lo studio, il 42% di chi fumava ha continuato ad avere problemi d'umore, contro il 29% di chi invece nel frattempo aveva smesso. I problemi con l'alcol, invece, si sono ridotti dal 28% al 18%, e quelli con la droga dal 16% al 5%. Lo studio si è basato sui dati di 4.800 fumatori e mostra che "smettere di fumare è collegato a una salute mentale significativamente migliore, a un rischio più basso di sviluppare depressione o dipendenze da alcol e droghe". Per questo, conclude Cavazos-Rehg, "quando un paziente è pronto per affrontare il suo problema psichiatrico, quello è il momento giusto perché il medico lo indirizzi anche a smettere con il fumo"
La cessazione nel paziente psichiatrico. Un tema da ripensare.
Tabagismo e riduzione del danno: La sigaretta elettronica
Le ricariche sono disponibili in tantissimi gusti...
(… e molti altri)
PERSONALIZZALATUASIGARETTA!
Possibile rischio di “eccessiva personalizzazione”: la cartuccia può essere caricata anche con THC o altre droghe……..
Sigaretta elettronica: quali vantaggi?
Danni cardiovascolari da nicotina? SI
Dipendenza? SI
Danni tumorali da catrame e da polonio? NO Affaticamento fisico da monossido? NO Fumo passivo? modesto, e solo da nicotina Utile per la cessazione? Poco Risparmio economico? Notevole (al momento...)
Rischi: fantasia di “innocuità”, che comporta - riduzione della spinta alla cessazione - più facile ingresso nella dipendenza
e-cig e giovani: una porta d’accesso al tabagismo?
Per molti motivi (meno dannosa, più trendy, meno regolamentata, meno “fastidiosa” nelle prime
assunzioni) la sigaretta elettronica ha un successo crescente fra i giovani.
Chi la usa diventa però dipendente dalla nicotina ed ha un rischio molto elevato di passare presto
alla sigaretta “tradizionale”
Il fenomeno è analogo a quello dell’eroina “fumata”, oggi
frequente porta d’accesso alla tossicodipendenza negli adolescenti
e giovani adulti.
L’e-cig è un bene per chi già fuma, ma un pericolo per chi
ancora non fuma
Sigaretta elettronica
Estimating the Harms of Nicotine-Containing Products Using the MCDA Approach
Nutt D.J. et al. - European Addiction Research Vol. 20, No. 5, 2014
8
43
27
22
Fumo soltanto sigaretteelettroniche
La alterno allesigarette/altri prodottida fumo tradizionali, di
cui ho diminuito l’uso
La fumo in aggiunta allesigarette/altri prodotti
da fumo tradizionali
Non mi è piaciuta: sonotornato a fumare
soltanto prodotti dafumo tradizionali
Modalità di utilizzo della sigaretta elettronica Tra i fumatori che l’hanno sperimentata
Soprattutto: • Donne (54%) • Al Centro (61%) • Hanno provato a smettere (51%)
Soprattutto: • Nel Nord Ovest (35%) • NON hanno mai provato a smettere (34%)
Monitor salute ISPO-Fondazione Veronesi Milano, maggio 2013
Per concludere..
Studiare le dipendenze vuol dire, in fondo, cercare di capire quello che l’uomo è nella sua essenza, il piacere e il dolore, la speranza e la disperazione, il coraggio e la paura, la ricerca di un senso e il timore dell’insensatezza, l’amore e la solitudine, e come da sempre, in qualche modo, come può, con quello che ha a disposizione, cerchi di plasmare le sue emozioni per sopravvivere alla vita (anche a costo di perderla)
grazie