sviluppo sociale

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LO SVILUPPO LO SVILUPPO SOCIALE SOCIALE dott.sa Chiara Mazzanti dott.sa Chiara Mazzanti Università degli Studi di Bologna Università degli Studi di Bologna

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LO SVILUPPO LO SVILUPPO SOCIALESOCIALE

dott.sa Chiara Mazzantidott.sa Chiara MazzantiUniversità degli Studi di BolognaUniversità degli Studi di Bologna

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Punti PrincipaliPunti Principali

Lo sviluppo socialeLo sviluppo sociale I teorici dello sviluppo sociale I teorici dello sviluppo sociale Relazioni e interazioniRelazioni e interazioni La persona e i suoi sistemi La persona e i suoi sistemi La prima infanzia: dalla nascita alla conquista di un La prima infanzia: dalla nascita alla conquista di un

“dialogo”, l’interazione tra pari e lo sviluppo di sé“dialogo”, l’interazione tra pari e lo sviluppo di sé L’età prescolare: sviluppo dell’identità di genere e delle L’età prescolare: sviluppo dell’identità di genere e delle

relazioni tra pari relazioni tra pari L’età scolare: sviluppo moraleL’età scolare: sviluppo morale L’età preadolescenziale e adolescenziale: sviluppo L’età preadolescenziale e adolescenziale: sviluppo

dell’identità e il ruolo del gruppodell’identità e il ruolo del gruppo

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LO SVILUPPO SOCIALELO SVILUPPO SOCIALESECONDO SCHAFFERSECONDO SCHAFFER

Lo sviluppo sociale concerne “Lo sviluppo sociale concerne “il modo in il modo in cui i bambini interagiscono con gli cui i bambini interagiscono con gli altrialtri, e quindi gli schemi di , e quindi gli schemi di comportamento, i sentimenti, gli comportamento, i sentimenti, gli atteggiamenti e i concetti manifestati dai atteggiamenti e i concetti manifestati dai bambini in relazione alle altre persone e al bambini in relazione alle altre persone e al modo in cui questi diversi aspetti variano modo in cui questi diversi aspetti variano durante la crescita”. durante la crescita”.

Schaffer (1996)Schaffer (1996)

, 11/23/2007
Il neonato, considerato un essere sociale fin da subito, diventa sempre più consapevole e competente grazie alla funzione di mediatore o di interlocutore svolta dall’adulto nell’organizzare competenze e capacità.
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LO SVILUPPO SOCIALELO SVILUPPO SOCIALE

LO SVILUPPO DEL SE’ LO SVILUPPO DELLA INTERAZIONE CON

GLI ALTRI

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SVILUPPO DEL SÉ

E

DELL’IDENTITÀ

SVILUPPO

MORALE

INTERAZIONI

CON GLI ALTRI

(FAMIGLIA – COETANEI)

SVILUPPO SOCIALE

SVILUPPO

COGNITIVO

SVILUPPO

EMOTIVO

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I TEORICI DELLO I TEORICI DELLO SVILUPPO SOCIALESVILUPPO SOCIALE

Teorie psicodinamiche (psicoanalisi)Teorie psicodinamiche (psicoanalisi) Teoria dell’attaccamento di BowlbyTeoria dell’attaccamento di Bowlby Teoria di PiagetTeoria di Piaget Teoria storico-culturale di VygotskijTeoria storico-culturale di Vygotskij Teoria socio-culturale di Bruner Teoria socio-culturale di Bruner Teoria dell’apprendimento sociale di Bandura Teoria dell’apprendimento sociale di Bandura Teoria etologica Teoria etologica Teoria della menteTeoria della mente Teoria ecologica dello sviluppo di BronfenbrennerTeoria ecologica dello sviluppo di Bronfenbrenner Teoria dei sistemi dinamici Teoria dei sistemi dinamici

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FASCE D’ETA’FASCE D’ETA’

PRIMA INFANZIA (0-2/3 anni)PRIMA INFANZIA (0-2/3 anni) ETA’ PRESCOLARE o PRIMA ETA’ PRESCOLARE o PRIMA

FANCIULLEZZA (4-6 anni)FANCIULLEZZA (4-6 anni) ETA’ SCOLARE O FANCIULLEZZA (6-10 ETA’ SCOLARE O FANCIULLEZZA (6-10

anni)anni) PREADOLESCENZA E ADOLESCENZA PREADOLESCENZA E ADOLESCENZA

(10-11 fino all’età adulta)(10-11 fino all’età adulta)

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RELAZIONI INTERAZIONI E RELAZIONI INTERAZIONI E TRANSAZIONITRANSAZIONI

INTERAZIONI (Hinde, 1976) INTERAZIONI (Hinde, 1976) RELAZIONI (Orizzontali e Verticali)(Hinde, RELAZIONI (Orizzontali e Verticali)(Hinde,

1976) 1976) TRANSIZIONI (Coerenti e non) (Sameroff, TRANSIZIONI (Coerenti e non) (Sameroff,

1975) 1975)

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LA PERSONA E I SUOI LA PERSONA E I SUOI SISTEMISISTEMI

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IL MODELLO DEI SISTEMI ECOLOGICI IL MODELLO DEI SISTEMI ECOLOGICI di BROFENBRENNERdi BROFENBRENNER (1979) (1979)

processo-persona-contestoprocesso-persona-contesto

A1 A2

B

C

D

MICROSISTEMAMESOSISTEMA

ESOSISTEMA

MACROSISTEMA

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MOMENTO STORICO-CULTURALE

GRUPPO CLASSE

INSEGNANTIED

EDUCATORI

MONDO EXTRA-SCOLASTICO

(LAVORO)

FAMIGLIA(FRATELLI/SORELLE)

e le RETI SOCIALI

MULTIPLE ILIL BAMBINOBAMBINO

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PRIMA INFANZIAPRIMA INFANZIA

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Interazione madre-bambinoInterazione madre-bambinoDalla nascita alla conquista di un “dialogo”: la Dalla nascita alla conquista di un “dialogo”: la

costruzione delle prime relazioni (cfr. lezioni costruzione delle prime relazioni (cfr. lezioni della Prof.ssa Nicoletti)della Prof.ssa Nicoletti)

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LO SVILUPPO LO SVILUPPO DEL SÉDEL SÉ

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Il SéIl Sé

Un’entità ipotetica, è una “teoria” che ognuno di Un’entità ipotetica, è una “teoria” che ognuno di noi sviluppa su chi siamo e come ci inseriamo noi sviluppa su chi siamo e come ci inseriamo nella società. nella società.

Questa “teoria” si modifica costantemente Questa “teoria” si modifica costantemente durante l’infanzia alla luce dello sviluppo durante l’infanzia alla luce dello sviluppo cognitivo e dell’esperienza sociale.cognitivo e dell’esperienza sociale.

La sua funzione è quella di definirci, di integrare La sua funzione è quella di definirci, di integrare le diverse esperienze che facciamo. le diverse esperienze che facciamo.

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Aspetti del SéAspetti del Sé

IL CONCETTO DI SÉ: l’immagine che i bambini IL CONCETTO DI SÉ: l’immagine che i bambini costruiscono si di se stessi (sono una bambina costruiscono si di se stessi (sono una bambina generosa, sono mancina)generosa, sono mancina)

LA CONSAPEVOLEZZA DI SÉ: la LA CONSAPEVOLEZZA DI SÉ: la comprensione da parte dei bambini che ognuno è comprensione da parte dei bambini che ognuno è un essere distinto, un’entità separata da tutte le un essere distinto, un’entità separata da tutte le altre, dotato di un’identità propriaaltre, dotato di un’identità propria

LA STIMA DI SÉ: l’aspetto valutativo del Sé che LA STIMA DI SÉ: l’aspetto valutativo del Sé che risponde alla domanda “Quando sono buono?” e risponde alla domanda “Quando sono buono?” e che si riferisce al valore e alla competenza che che si riferisce al valore e alla competenza che l’individuo percepisce in relazione a sé.l’individuo percepisce in relazione a sé.

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Sviluppo del SSviluppo del Séé

Lo sviluppo del Sé è strettamente legato allo Lo sviluppo del Sé è strettamente legato allo sviluppo della comprensione dell’altro. sviluppo della comprensione dell’altro.

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I teorici dello studio del séI teorici dello studio del sé

JamesJames (1882): Introduzione del Sé (1882): Introduzione del Sé MeadMead (1935): Altro generalizzato (gioco (1935): Altro generalizzato (gioco

semplice e gioco organizzato)semplice e gioco organizzato) LewisLewis e colleghi (Lewis e Brooks-Gunn e colleghi (Lewis e Brooks-Gunn

1979; Lewis, 1990): Sé categorico che 1979; Lewis, 1990): Sé categorico che organizza l’esperienza e Sé esistenziale che organizza l’esperienza e Sé esistenziale che consente al bambino l’attività di consente al bambino l’attività di autoriflessione. autoriflessione.

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Modello di trasformazione e sviluppo Modello di trasformazione e sviluppo delle relazioni di Lewis (Genta, 2005)delle relazioni di Lewis (Genta, 2005)

Interazione (0-4 mesi) M-B / B-O / B-A

Sviluppo del Sé (15-18/24 mesi) Autoriconoscimento

Pronomi Personali

Gioco di Finzione

Sviluppo del Sé (15-18 mesi in avanti)

Attaccamento Amicizie

Comportamenti Sociali Empatia Condivisione

Sviluppo Cognitivo Componente Affettiva

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Interazione tra pariInterazione tra pari

3 mesi3 mesi: ci sono i primi segni di consapevolezza : ci sono i primi segni di consapevolezza sociale (Field, 1979, Fogel, 1979).sociale (Field, 1979, Fogel, 1979).

6 mesi6 mesi: sorrisi, toccare e propendono verso gli : sorrisi, toccare e propendono verso gli altri bambini (Hay, Nash & Pedersen, 1983). altri bambini (Hay, Nash & Pedersen, 1983).

Bambini più grandiBambini più grandi: vanno a carponi verso altri : vanno a carponi verso altri bambini (Vandell & Mueller, 1980). bambini (Vandell & Mueller, 1980).

2 anni2 anni: iniziano delle vere e proprie interazioni, : iniziano delle vere e proprie interazioni, man mano che l’età cresce ne aumenta il numero man mano che l’età cresce ne aumenta il numero

e la complessità (Howes, 1987, Bronson, 1981).e la complessità (Howes, 1987, Bronson, 1981).

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ETA’ PRESCOLAREETA’ PRESCOLARE

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Età PrescolareEtà Prescolare

Esperienza di nuovi microsistemi: nido e scuola Esperienza di nuovi microsistemi: nido e scuola dell’infanziadell’infanzia

AutonomiaAutonomia Iniziativa Iniziativa AutoregolazioneAutoregolazione Teoria della menteTeoria della mente Sviluppo dell’identità di genereSviluppo dell’identità di genere Sviluppo delle relazioni tra pari (amicizia)Sviluppo delle relazioni tra pari (amicizia)

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Età PrescolareEtà Prescolare Relazioni con i coetanei, una nuova immagine delle relazioni Relazioni con i coetanei, una nuova immagine delle relazioni

fra pari e la cultura dei coetanei (cfr. Genta; Corsaro).fra pari e la cultura dei coetanei (cfr. Genta; Corsaro). Sviluppo delle relazioni e il ruolo dei fratelli (cfr. Dunn).Sviluppo delle relazioni e il ruolo dei fratelli (cfr. Dunn). Cooperazione e Competizione. Cooperazione e Competizione. Tipologie e funzioni di gioco (cfr. capitolo di Smith in Tipologie e funzioni di gioco (cfr. capitolo di Smith in

Genta, 2005).Genta, 2005). Autoregolazione.Autoregolazione. Tipologia di relazioni: amicizia/antipatia, Tipologia di relazioni: amicizia/antipatia,

bullismo/vittimizzazione, accettazione/rifiuto sociale.bullismo/vittimizzazione, accettazione/rifiuto sociale. Status sociale e competenza sociale.Status sociale e competenza sociale.

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Due nuovi microsistemiDue nuovi microsistemi

NIDONIDO

- Esperienze di distacco Esperienze di distacco dalla famigliadalla famiglia

- Nuove figure di Nuove figure di riferimentoriferimento

- Prime esperienze di Prime esperienze di “gruppo” (6-7 bambini)“gruppo” (6-7 bambini)

SCUOLA SCUOLA DELL’INFANZIADELL’INFANZIA

- Esperienze di distacco Esperienze di distacco dalla famigliadalla famiglia

- Nuove figure di Nuove figure di riferimentoriferimento

- Esperienze di gruppo Esperienze di gruppo (20-25 bambini)(20-25 bambini)

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Sviluppo dell’identità Sviluppo dell’identità

di generedi genere

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Studi sulle differenze di genereStudi sulle differenze di genere

La differenza di genere è un fattore critico La differenza di genere è un fattore critico nell’organizzare il comportamento sociale dei nell’organizzare il comportamento sociale dei bambini. In particolare per quanto riguarda:bambini. In particolare per quanto riguarda:

La scelta dei giocattoliLa scelta dei giocattoli La scelta dei compagni di giocoLa scelta dei compagni di gioco Lo stile relazionaleLo stile relazionale

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Teorie sulla tipizzazione sessualeTeorie sulla tipizzazione sessuale

Teorie biologicheTeorie biologiche: hanno enfatizzato i fattori biologici.: hanno enfatizzato i fattori biologici. Teorie psicoanaliticheTeorie psicoanalitiche: hanno enfatizzato i fattori : hanno enfatizzato i fattori

psicologici come l’identificazione con il genitore dello psicologici come l’identificazione con il genitore dello stesso genere.stesso genere.

Teorie dell’apprendimento socialeTeorie dell’apprendimento sociale: hanno enfatizzato i : hanno enfatizzato i fattori sociali ed educativi es. i modelli osservati e i fattori sociali ed educativi es. i modelli osservati e i rinforzi ricevuti.rinforzi ricevuti.

Teoria cognitiva di KohlbergTeoria cognitiva di Kohlberg e la e la Teoria dello Teoria dello schema di genere di Martinschema di genere di Martin: hanno enfattizato i fattori : hanno enfattizato i fattori cognitivi.cognitivi.

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Relazioni con i Relazioni con i coetaneicoetanei

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Relazioni con i pariRelazioni con i pariCon il crescere dell’età le relazioni con i coetanei diventano Con il crescere dell’età le relazioni con i coetanei diventano

sempre più frequenti, complesse e ricche. sempre più frequenti, complesse e ricche. Prima infanzia: verso i 2 anni e mezzo-3 i bambini Prima infanzia: verso i 2 anni e mezzo-3 i bambini

tendono ad imitare i compagni e l’interazione non è tendono ad imitare i compagni e l’interazione non è ancora coordinata.ancora coordinata.

Età prescolare: le interazioni sono coordinate e vi è la Età prescolare: le interazioni sono coordinate e vi è la comparsa del gioco di finzione.comparsa del gioco di finzione.

Fanciullezza: le interazioni diventano sempre più Fanciullezza: le interazioni diventano sempre più complesse e caratterizzate dalla segregazione di genere.complesse e caratterizzate dalla segregazione di genere.

Adolescenza: i pari assumono un ruolo critico, Adolescenza: i pari assumono un ruolo critico, soprattutto rispetto allo sviluppo dell’identità di genere. soprattutto rispetto allo sviluppo dell’identità di genere.

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Dinamiche relazionali fra pariDinamiche relazionali fra pari

Processi di cooperazione e processi di Processi di cooperazione e processi di competizione (Charlesworth, 1988; 1996)competizione (Charlesworth, 1988; 1996)

Gerarchie di dominanza relativamente stabili Gerarchie di dominanza relativamente stabili (Blurton-Jones, 1972; McGrew, 1972; Strayer & (Blurton-Jones, 1972; McGrew, 1972; Strayer & Strayer, 1976)Strayer, 1976)

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Studi sui fratelli (Judy Dunn)Studi sui fratelli (Judy Dunn)

Una miscela di complementarietà e di Una miscela di complementarietà e di reciprocità.reciprocità.

Analisi delle conversazioni: dialogo Analisi delle conversazioni: dialogo caratterizzato da racconti su scherzi, situazioni caratterizzato da racconti su scherzi, situazioni buffe, sentimenti (lessico psicologico).buffe, sentimenti (lessico psicologico).

Regole sociali: possesso, imparzialità, Regole sociali: possesso, imparzialità, condivisione, alternanza di ruoli. condivisione, alternanza di ruoli.

Fattori: età, genere, temperamento e carattere di Fattori: età, genere, temperamento e carattere di ciascuno. ciascuno.

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RELAZIONI RELAZIONI FRA PARIFRA PARI

BULLISMO-

VITTIMIZZAZIONE

AMICIZIAACCETTAZIONE -

RIFIUTO

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AMICIZIAUNA RELAZIONE DUREVOLE

FRA DUE PERSONECARATTERIZZATA DA:

LEALTA’ INTIMITA’MUTUO

AFFETTO

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FATTORI CHE DETERMINANO FATTORI CHE DETERMINANO L’AMICIZIAL’AMICIZIA

1)Ipotesi dell’ATTRAZIONE PER 1)Ipotesi dell’ATTRAZIONE PER COMPLEMENTARITACOMPLEMENTARITA’’Scegliamo come amici le persone che possiedono attributi e Scegliamo come amici le persone che possiedono attributi e caratteristiche che noi non possediamo, ma che caratteristiche che noi non possediamo, ma che Desidereremmo possedere. In questo caso l’amico è una Desidereremmo possedere. In questo caso l’amico è una persona da ammirare, da cui imparare e, nei casi più estremi, persona da ammirare, da cui imparare e, nei casi più estremi, addirittura da idealizzare. addirittura da idealizzare.

2)Ipotesi dell’ATTRAZIONE PER 2)Ipotesi dell’ATTRAZIONE PER SIMILARITA’ (Omofilia)SIMILARITA’ (Omofilia)Scegliamo come amici le persone che sono più simili a noiScegliamo come amici le persone che sono più simili a noiCfr. Tani, Rossi e Smorti (2005); Bukowski (2004); Aboud e Mendelson Cfr. Tani, Rossi e Smorti (2005); Bukowski (2004); Aboud e Mendelson (1996)(1996)

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L’AMICIZIA E LE SUE ASSOCIAZIONI L’AMICIZIA E LE SUE ASSOCIAZIONI CON ALTRI ASPETTI DELLO CON ALTRI ASPETTI DELLO

SVILUPPOSVILUPPO

Benessere generale Benessere generale Cfr. Bukowski e Sandberg (1999); Dunn (2002); Hartup e Abecasis Cfr. Bukowski e Sandberg (1999); Dunn (2002); Hartup e Abecasis (2002)(2002)

Opportunità di un maggior sviluppo cognitivo e del Opportunità di un maggior sviluppo cognitivo e del linguaggio linguaggio Cfr. Cfr. Gresham e Reschly (1987)Gresham e Reschly (1987)

Aumento del comportamento prosocialeAumento del comportamento prosocialeCfr. Costin e Jones (1992)Cfr. Costin e Jones (1992)

Opportunità di protezione dal rischio di vittimizzazioneOpportunità di protezione dal rischio di vittimizzazione Cfr.Schwartz, Dodge, Pettit, Bates e John (2000)Cfr.Schwartz, Dodge, Pettit, Bates e John (2000) Supporto nel passaggio dalla scuola dell’infanzia alla Supporto nel passaggio dalla scuola dell’infanzia alla

scuola primariascuola primariaCfr. Berndt (1989); Ladd et al. (1996) Cfr. Berndt (1989); Ladd et al. (1996)

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Bambini con precoci esperienze di vittimizzazione o situazioniBambini con precoci esperienze di vittimizzazione o situazionicroniche di rifiuto hanno un maggior rischio di incorrere incroniche di rifiuto hanno un maggior rischio di incorrere invari problemi quando crescono: vari problemi quando crescono:

a) Assenze ingiustificate a scuolaa) Assenze ingiustificate a scuola

b) Problemi emozionali (ansia e depressione)b) Problemi emozionali (ansia e depressione)

c) Comportamenti antisocialic) Comportamenti antisociali

Cfr. B. Kochenderfer-Ladd (2003); Parker et al. (1995)Cfr. B. Kochenderfer-Ladd (2003); Parker et al. (1995)

QUANDO I BAMBINI NON OFFRONO QUANDO I BAMBINI NON OFFRONO AMICIZIA, MA VITTIMIZZAZIONE e AMICIZIA, MA VITTIMIZZAZIONE e RIFIUTO CRONICORIFIUTO CRONICO

Page 37: sviluppo sociale

ETA’ SCOLAREETA’ SCOLARE

Page 38: sviluppo sociale

Età scolareEtà scolare

Amicizia Amicizia Sviluppo MoraleSviluppo Morale Autostima: con lo sviluppo del Sé emergono le Autostima: con lo sviluppo del Sé emergono le

autovalutazioni che contribuiscono alla autovalutazioni che contribuiscono alla formazione dell’autostima.formazione dell’autostima.

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L’amicizia in età scolareL’amicizia in età scolare- L’ingresso nella scuola primaria aumenta notevolmente le possibilità L’ingresso nella scuola primaria aumenta notevolmente le possibilità

d’interazione con i coetanei (d’interazione con i coetanei (Hartup, 1983).Hartup, 1983).- Vi è un aumento delle capacità di comunicare informazioni e Vi è un aumento delle capacità di comunicare informazioni e

significati.significati.- Vi è un aumento delle capacità di collaborare e condividere le abilità.Vi è un aumento delle capacità di collaborare e condividere le abilità.- Vi è uno sviluppo delle competenze emotive e della capacità di Vi è uno sviluppo delle competenze emotive e della capacità di

leggere gli stati emotivi altrui.leggere gli stati emotivi altrui.- Vi è un aumento della stabilità delle relazioni.Vi è un aumento della stabilità delle relazioni.-- Modello di Selman: stadio 1 e 2 l’amicizia come aiuto unilaterale, Modello di Selman: stadio 1 e 2 l’amicizia come aiuto unilaterale,

natura soggettiva del legame, iniziale considerazione delle natura soggettiva del legame, iniziale considerazione delle caratteristiche psicologiche dell’altro, cooperazione in circostanze caratteristiche psicologiche dell’altro, cooperazione in circostanze favorevoli, capacità di coordinare diversi punti di vista, iniziale favorevoli, capacità di coordinare diversi punti di vista, iniziale consapevolezza della reciprocità del rapporto.consapevolezza della reciprocità del rapporto.

In generale, le interazioni tra coetanei nel corso dello sviluppoIn generale, le interazioni tra coetanei nel corso dello sviluppotendono a diventare più frequenti, intense, complesse, intime e coesive.tendono a diventare più frequenti, intense, complesse, intime e coesive.

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Teorie sullo sviluppo moraleTeorie sullo sviluppo morale

Teorie psicoanalitiche: il Super-Io come Teorie psicoanalitiche: il Super-Io come interiorizzazione delle regole.interiorizzazione delle regole.

Teorie dell’apprendimento sociale: Teorie dell’apprendimento sociale: l’apprendimento delle regole avviene per l’apprendimento delle regole avviene per imitazione dei modelli. imitazione dei modelli.

Teorie cognitiviste: Piaget e Kohlberg in cui lo Teorie cognitiviste: Piaget e Kohlberg in cui lo sviluppo cognitivo è strettamente connesso a sviluppo cognitivo è strettamente connesso a quello morale.quello morale.

Page 41: sviluppo sociale

PREADOLESCENZA PREADOLESCENZA E ADOLESCENZAE ADOLESCENZA

Page 42: sviluppo sociale

Preadolescenza e adolescenzaPreadolescenza e adolescenza

Periodo di transizionePeriodo di transizione Sviluppo puberale e connessa percezione Sviluppo puberale e connessa percezione

corporeacorporea Lo sviluppo stadiale dell’identità personale Lo sviluppo stadiale dell’identità personale

secondo Eriksonsecondo Erikson Contesti relazionali: famiglia e coetanei.Contesti relazionali: famiglia e coetanei.

Page 43: sviluppo sociale

Lo sviluppo dell’identità di EriksonLo sviluppo dell’identità di EriksonSecondo Erikson lo sviluppo dell’identità avviene Secondo Erikson lo sviluppo dell’identità avviene

attraverso il susseguirsi di crisi psicosociali che attraverso il susseguirsi di crisi psicosociali che possono incorrere in un esito adattivo o possono incorrere in un esito adattivo o disadattivo. disadattivo.

I fattori che influenzano lo sviluppo dell’identità I fattori che influenzano lo sviluppo dell’identità possono essere legati alle: funzioni dell’Io, alle possono essere legati alle: funzioni dell’Io, alle modalità di adattamento, alle relazioni modalità di adattamento, alle relazioni interpersonali e alle caratteristiche socioculturali.interpersonali e alle caratteristiche socioculturali.

L’identità dell’Io media i rapporti tra Es e Super-L’identità dell’Io media i rapporti tra Es e Super-Io. Io.