Sviluppo dell’imprenditorialità giovanile · ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA ... crisi,...

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Creazione d’impresa Sviluppo dell’imprenditorialità giovanile Baronissi, 26 – 27 giugno 2017

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Creazione d’impresa

Sviluppo dell’imprenditorialità giovanile

Baronissi, 26 – 27 giugno 2017

L’idea imprenditoriale

Come può nascere l’idea

Spirito d’osservazione

Critica costruttiva

Fantasia e curiosità

Da dove trarre ispirazione

Realtà economica

Vita quotidiana

Ambiente di lavoro

Confronto di idee

Di cosa bisogna essere dotati

Entusiasmo

Capacità gestionali

Voglia di riuscire

Idea chiara e realizzabile

Cosa:

prodotto / servizio

A chi:

clientela potenziale

Perché:

motivazioni d’acquisto

Dove:

territorio di riferimento

Come:

attività di marketing

Quando:

tempi di realizzazione

I passi per lo sviluppo dell’idea

Mercato di

riferimento

Struttura

aziendale

Posizionamento

competitivo

Valutazione dei

costi

Piano di

marketing

Piano

economico

finanziario

Stima delle

vendite

Sostegno

dell’iniziativa

Mercato di

riferimento

Struttura

aziendale

Posizionamento

competitivo

Valutazione dei

costi

Piano di

marketing

Piano

economico

finanziario

Stima delle

vendite

Alcuni esempi

Autofficina ricambi auto

Centro sportivo nuoto

Nuovo prodotto tempo libero

Il mercato di riferimento

Il mercato di riferimento è costituito dal target di clienti a cui si rivolge l’idea imprenditoriale concretizzata nel prodotto/servizio.

Mercato dei consumatori

Costituito da individui che compiono acquisti per se stessi o per un gruppo (es. amici, famiglia,

…)

B2C: «business to consumer»

Mercato delle imprese

Costituito da individui che acquistano per conto di

organizzazioni private (industrie, società, aziende)

B2B: «business to business»

Mercato degli enti pubblici

Formato da individui che acquistano per conto delle

istituzioni pubbliche

B2A: «business to administration» B2G: «business to government»

Il mercato dei consumatori

Il mercato delle impreseclassificazione Ateco 2007

A AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA B ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE

C ATTIVITÀ MANIFATTURIERE D FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA

E FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITÀ DI GESTIONE DEI RIFIUTI E

RISANAMENTO

F COSTRUZIONI G COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DIAUTOVEICOLI E MOTOCICLI

H TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO I ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DIRISTORAZIONE

J SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE

K ATTIVITÀ FINANZIARIE E ASSICURATIVE L ATTIVITA' IMMOBILIARI M ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE

N NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE

O AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA

P ISTRUZIONE Q SANITA' E ASSISTENZA SOCIALE R ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, DIINTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO

S ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI T ATT. DI FAMIGLIE E CONVIVENZE COME DATORI DI LAVORO PER PERS.

DOMESTICO; PROD. BENI E SERVIZI PER USO PROPRIO

U ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI

La segmentazione del mercato

Tipo di segmentazione Mercato dei consumatori Mercato delle imprese

Demografica Sesso, età, livello di istruzione,

occupazione, fascia di reddito, …

Fatturato, numero di addetti, settore

di mercato, tecnologie utilizzate, …

Geografica Territorio (Nazione, Regione, Comune, …), grandezza del centro (città, paese,

…), tipo di clima, …

Comportamentale Vantaggi ricercati, intensità d’uso,

competenza, fedeltà alla marca,

frequenza d’acquisto, …

Vantaggi ricercati, intensità d’uso,

competenza, fedeltà alla marca,

frequenza d’acquisto, criteri

d’acquisto, procedure d’acquisto, …

Psicologica Stile di vita, personalità, valori,

bisogni emotivi, …

Sile, valori, «cultura», bisogni

emotivi, …

Basata sugli eventi Nascita, laurea, matrimonio, malattia,

cambio di lavoro, …

Start-up, crescita, crisi, cambiamenti

importanti, …

Efficacia della segmentazione

Misurabilità

Accessibilità

Importanza

Praticabilità

• Il segmento deve essere misurabile nella sua dimensione e potere d’acquisto

• Il segmento deve essere realmente raggiungibile e servibile

• Il segmento deve presentare ampiezza e livelli di assorbimento profittevoli

• L’impresa deve possedere risorse umane/economiche sufficienti per impostare programmi efficaci

Attrattività del mercato: matrice di Ansoff

Nuovi

Attuali

Attuali

Nuovi

Prodotti

Mercati

Novità

di mercato

Novità

di prodotto

Espansione(sviluppo del mercato)

Penetrazione(aumento di presenza)

Innovazione(aumento di gamma)

Diversificazione(cambiamento di settore)

Il mercato di riferimento (esempi)

Autofficina ricambi auto

Centro sportivo nuoto

Nuovo prodotto tempo libero

Il posizionamento competitivo

L'analisi della concorrenza si sviluppa in tre fasi:

individuazione dei concorrenti

identificazione delle strategie dei concorrenti

scelta dei concorrenti diretti

Individuazione dei concorrenti

I concorrenti di un'impresa si suddividono in:

concorrenti effettivi o attuali

concorrenti latenti o potenziali

Le imprese concorrenti, in base al grado di sostituibilità dei prodotti e servizi offerti al mercato, si suddividono in quattro livelli:

imprese che competono per acquisire una parte della spesa del consumatore

imprese che realizzano prodotti appartenenti a categorie diverse, dotati di un certo grado di

sostituibilità funzionale

imprese che realizzano prodotti della stessa categoria, anche se differenziati sotto il profilo delle prestazioni, della clientela obiettivo, delle

modalità di vendita

imprese che offrono prodotti similari agli stessi clienti e a prezzi pressappoco identici

Esistono due tipologie di concorrenza:

a livello di settore

imprese che offrono al mercato prodotti

caratterizzati da un elevato grado di

sostituibilità

a livello di mercato

imprese che si rivolgono allo stesso mercato o

gruppo di acquirenti in una visione più allargata

di concorrenza

Analisi delle strategie dei concorrenti

L'analisi delle strategie dei concorrenti si sviluppa in tre momenti:

determinazione degli obiettivi dei

concorrenti

valutazione dei punti di forza e di

debolezza dei concorrenti

valutazione della capacità di

reazione dei concorrenti

Analisi SWOT

I punti di forza sono le aree d’eccellenza e i punti di debolezza sono le

aree ad alto margine di miglioramento; entrambi sono riferiti alle

caratteristiche interne dell’azienda

Le opportunità e i rischi si deducono dall'analisi dei concorrenti e delle

tendenze competitive del settore; sono quindi collegati a fattori

esterni sui quali l’azienda ha uno scarso controllo

Il posizionamento competitivo (esempi)

Autofficina ricambi auto

Centro sportivo nuoto

Nuovo prodotto tempo libero

Il piano di marketing

Prod./mercato

S.B.U.

ConcorrenzaClientela

Domanda Offerta

Posizionamento

Presenza

Prodotto Prezzo

Promozione

Territorio

Pianificazione

ComunicazioneSensitività

Le quattro «P» del marketing

PrezzoCondizioni base

Scontistica

Condizioni accessorie

ProdottoMix di prodotti

Qualità del servizio

Consulenza sul prodotto

Organizzazione e qualità delle risorse

PromozionePubblicità istituzionale e specifica

Promozione diretta

Propaganda

Immagine

PresenzaRuolo

Quota di mercato

Copertura del territorio

Canali di vendita

Segmento target

La realizzazione del marketing

Prodotto Prezzo

Canali

Distribuzione

Forza vendita

Presenza

Comunicazione

Pubblicità

Propaganda

Promozione

MARKETING

MIX

Il marketing mix è la combinazione

delle variabili controllabili di

marketing che l’impresa impiega al

fine di conseguire il volume previsto

di vendite nell’ambito del mercato

obiettivo

Il prodotto• Un prodotto è tutto ciò che può essere offerto ad un mercato a fini di

attenzione, acquisizione, uso o consumo, in grado di soddisfare un desiderio o un bisogno. Esso può consistere in oggetti fisici, servizi, località, istituzioni ed idee.

Vantaggio

o servizio

essenziale

Confezione

Caratteristiche

Marca

Qualità

Linea

estetica

Installazione

Consegna e

condizioni

di pagamento

Garanzia Servizi

post

vendita

Prodotto ampliato

Prodotto tangibile

Prodotto essenziale

La determinazione del prezzo

Finalità della decisione

• il prezzo deve consentire di sviluppare rapidamente le vendite, attirando il maggior numero possibile di clienti e incoraggiando la loro fedeltà. Tale obiettivo è espresso in quota di mercato

Sviluppo delle vendite

• il prezzo deve generare un flusso di ricavi sufficiente per assicurare la copertura dei costi e generare un profitto soddisfacente. L’obiettivo di redditività può essere espresso sia come quota di profitto atteso, sia come rendimento sugli investimenti (ROI);

Massimizzazione del profitto

• il prezzo deve riflettere la qualità e l’immagine del prodotto che l’impresa intende comunicare, anche nel confronto dei concorrenti.

Posizionamento del prodotto

Criteri per la fissazione del prezzo

la domanda stabilisce il prezzo massimo che il

consumatore è disposto a pagare, oltre il quale il

quale il prodotto non viene accettato dal mercato

le scelte della concorrenza e i prezzi dei prodotti sostitutivi costituiscono un importante termine di paragone, in

quanto il consumatore sarà disposto a pagare un prezzo più elevato soltanto

laddove percepisca nel prodotto elementi di unicità e di differenziazione a cui

assegna valore

il costo del prodotto determina il prezzo minimo,

ossia la soglia sotto la quale l’impresa non può

scendere, se non nel breve periodo, perché non

consente di conseguire profitto.

Stadi del canale di vendita

Produttore Consumatore

Produttore Dettagliante Consumatore

Produttore Grossista Dettagliante Consumatore

Produttore Grossista Agente Dettagliante Consumatore

Canale

diretto

(P-C)

Canale con uno

stadio

intermedio

(P-D-C)

Canale

a due stadi

(P-G-D-C)

Canale

a tre stadi

(P-G-A-D-C)

Distribuzione al dettaglio• Il dettaglio include tutte le attività relative alla vendita di beni o servizi

direttamente ai consumatori finali per il loro uso personale

Libero servizio

Solo servizi essenziali

Prezzi convenienti

Prodotti di largo e generale consumo

Libera scelta

Numero ristretto di servizi

Prezzi convenienti

Prodotti di largo e generale consumo

Servizio limitato

Modesta varietà di servizi

Prodotti ad acquisto

ponderato

Servizio completo

Ampia varietà di servizi

Prodotti di lusso e alla moda

- SERVIZIO + SERVIZIO

Alto

Bassa

Basso

Alta

MARGINE

ROTAZIONE

“Disastro” Discount

SupermercatoGioielleria

Rapporto margine - rotazioneServizio al cliente

Diretta

Piccolo

Ampia

Grande

LINEA

PUNTO VENDITA

Bazar Grande

magazzino

Mostra

d’arredamento

Negozio

specializzato

Rapporto assortimento - dimensione

PV

Altri criteri di classificazione:

• linee di prodotto vendute

• ruolo determinate del prezzo

• struttura del servizio di vendita

• tipologia delle imprese al dettaglio

• localizzazione dei punti di vendita

Il mix promozionale

Pubblicità

qualsiasi forma di presentazione e promozione impersonale di idee, beni o servizi da parte di un promotore ben identificato, effettuata a titolo oneroso

• Annunci stampa e radiotelevisivi

• Elementi esterni ed interni della confezione

• Pubblicità postale

• Cataloghi

• Film pubblicitari

• Riviste aziendali

• Opuscoli e pieghevoli

• Manifesti e locandine

• Riproduzione di manifesti pubblicitari

• Affissioni stradali

• Materiale espositivo

• Audiovisivi

• Simboli e immagini

Promozione vendite

comprende gli incentivi di breve periodo volti ad incoraggiare gli acquisti o le vendite di prodotti e

servizi

• Concorsi a premi, lotterie, gare di vendita

• Offerte e vendite speciali

• Campioni gratuiti

• Fiere, mostre ed esposizioni

• Dimostrazioni

• Buoni sconto

• Buoni premio

• Liquidazioni

• Agevolazioni di pagamento

• Sopravvalutazione dell’usato

• Raccolta di punti e figurine

• Spettacoli

Propaganda

consiste nello stimolo impersonale della domanda di un prodotto/servizio

o di un settore di attività, ottenuto mediante la diffusione di informazioni

rilevanti attraverso i vari mezzi di comunicazione, senza che ciò

costituisca un onere diretto per il promotore

• Rassegne stampa

• Conferenze

• Seminari e convegni

• Relazioni di bilancio

• Contributi per opere assistenziali e di pubblico interesse

• Relazioni pubbliche

Vendita personale

è costituita dalla presentazione orale effettuata durante una conversazione

con uno o più acquirenti potenziali, allo scopo di realizzare delle vendite

• Presentazioni di vendita

• Riunioni e convegni di vendita

• Telemarketing

• Programmi di incentivi

• Campionari e altro materiale per i venditori

Il piano di marketing (esempi)

Autofficina ricambi auto

Centro sportivo nuoto

Nuovo prodotto tempo libero

La stima delle vendite

Metodi di giudizio Metodi di calcolo

Serie temporaliMetodi di

associazione / casuali

METODI

Metodi di giudizio

Dimensioni EstrapolazioneOpinione della

forza vendita

Esperienza

managerialeMetodo Delphi

Arco di tempoMedio / breve

termine

Medio / breve

termine

Medio / breve

termine

Medio / lungo

termine

Grado di rapidità Elevato Abbastanza elevato

Dipende se interna

/ esterna

all’azienda

Richiede tempi

lunghi

Abilità quantitative

richiesteMinime Minime Minime Minime

Risorse finanziarie Molto contenute ContenuteElevate se ricorso a

esperti esterniIn certi casi elevate

Necessità di dati

precedentiAlcuni Non necessari Non necessari Non necessari

Grado di

accuratezzaLimitato Molto variabile

Scarso

(individuale); più

elevato (gruppo)

Elevato in

condizioni

dinamiche

Metodi di calcolo

Dimensioni Test di mercato Sondaggi di mercato

Arco di tempo Medio termine Medio termine

Grado di rapidità Richiede tempi lunghi Richiede tempi lunghi

Abilità quantitative richieste Intermedie Elevate

Risorse finanziarie Elevate Elevate

Necessità di dati precedenti Non necessari Non necessari

Grado di accuratezza Elevato per i nuovi prodotti Limitato

Serie temporali

Dimensioni Medie mobiliLivellamento

esponenziale

Estrapolazione di

tendenza

Arco di tempo Breve / medio termine Breve / medio termineBreve / medio / lungo

termine

Grado di rapidità Abbastanza elevato Abbastanza elevato Abbastanza elevato

Abilità quantitative

richiesteMinime Minime Di base

Risorse finanziarie Contenute Contenute Contenute

Necessità di dati

precedentiNecessari Necessari Necessari

Grado di accuratezzaElevato solo in ambiente

stabile

Elevato nel breve

termine

Elevato per le tendenze e

per serie temporali

stabili

Metodi di associazione

DimensioniCorrelazione tra

variabiliAnalisi di regressione Indicatori di tendenza Modelli econometrici

Arco di tempoBreve / medio / lungo

termineBreve / medio / lungo

termineBreve / medio / lungo

termineBreve / medio / lungo

termine

Grado di rapidità Abbastanza elevato Discreto Discreto Richiede tempi lunghi

Abilità quantitative richieste

Di base Di base Di base Avanzate

Risorse finanziarie Moderate Moderate / elevate Moderate Elevate

Necessità di dati precedenti

Necessari Necessari Necessari Necessari

Grado di accuratezza Altamente variabileElevato se la variabile è

consistenteNon più che discreto

Accurati in ambienti stabili

Altri metodi di stima delle vendite

Analizzare il mercatoSviluppare una proiezione

di marketing

Calcolare le vendite previste

Suddividere l’attività in vendite gestibili

Metodi empirici

Analizzare il mercato

• Confronta le vendite medie per metro quadrato del tuo negozio con quelle di altri negozi simili al tuo.• Confronta negozi di simili dimensioni, nello stesso settore e in una località simile.

• Crea una zona target intorno all’attività e fai una stima del numero totale di consumatori che usano o hanno bisogno del tuo prodotto o servizio all'interno di ciascuna zona (per esempio, nel raggio di 1 km, 5 km, 10 km).• Determina la quota di mercato. Quali commerci frequentano i consumatori che vogliono il

tuo prodotto o servizio? Che percentuale ottieni rispetto ai concorrenti?

• Usa la scomposizione della tua offerta e pesa le vendite complessive.• Per esempio: vendi un totale di cinque prodotti:

• 1 prodotto vende 5 unità al giorno,

• 2 vendono 3 unità ciascuna,

• 2 vendono 1 unità ciascuna.

• Moltiplica il prezzo di ciascuna unità per il numero venduto per ottenere un totale delle entrate correnti.

Sviluppare una proiezione di marketing

• Decidi il modo migliore per promuovere i tuoi prodotti e servizi, e fai una stima del numero di clienti che prevedi di raggiungere.

• Prendi nota dei tuoi progetti per far crescere l’attività.• Potresti decidere di vendere più prodotti attuali ai clienti già esistenti; oppure di

attrarre più clienti con i prodotti correnti o di introdurre nuovi prodotti a clienti attuali o potenziali.

• Rivaluta gli approcci di marketing passati per vedere quali hanno dato i risultati migliori.• Tali promozioni si adattano bene all'attuale gamma di prodotti e clientela? E' possibile

ripetere queste promozioni? Promozioni diverse promuovono le vendite a gruppi differenti di clienti, o promuovono categorie differenti di prodotti?

• Metti insieme la promozione, il prodotto e la base clienti per valutare quanto fare una previsione delle vendite.

Calcolare le vendite previste

• Moltiplica il numero totale di clienti per il prezzo medio per unità• Usa questa equazione più volte: per la categoria del prodotto, il tipo di clientela, il

risultato previsto delle promozioni.

• Suddividendo la tua attività il più possibile, risulterà una previsione più accurata delle vendite.

• Confronta le cifre con gli standard industriali• Chiedi a un socio o un consulente di controllare le tue cifre

• Consulta le previsioni del settore, spesso pubblicate in riviste specializzate

• Procurati un rapporto annuale di un concorrente o di un'azienda simile alla tua nella stessa zona

Suddividere l'attività in vendite gestibili

• Inizia dai costi.• Considera costi fissi e variabili, dagli affitti e i prestiti fissi alle retribuzioni e le utilità, insieme

ai beni strumentali e l'inventario, così come un budget per il marketing o per la pubblicità.

• Tieni conto dei crediti inesigibili o rendimenti e di un margine di guadagno.

• Includi le fonti di reddito.• Qualsiasi attività, riguardante un prodotto o un servizio, avrà delle unità da misurare: il

tempo stesso potrebbe essere un esempio (come la fatturazione per professionisti per quarto d'ora).

• Analizza le cifre delle vendite passate per determinare il ciclo con cui l'attività opera: trend e stagionalità.• Per esempio, molti commerci al dettaglio possono andare in rosso durante le vacanze estive

e raggiungere il massimo del reddito durante i giorni festivi.

• Dividi il reddito per i costi per trovare un prezzo di vendita di riferimento.• Per far avanzare la tua attività, collega questo prezzo di vendita alle unità di reddito, per

esempio in base al tipo di prodotto e stagionalità, in modo da paragonare cifre future a vendite passate.

La stima delle vendite (esempi)

Autofficina ricambi auto

Centro sportivo nuoto

Nuovo prodotto tempo libero

I passi per lo sviluppo dell’idea

Mercato di

riferimento

Struttura

aziendale

Posizionamento

competitivo

Valutazione dei

costi

Piano di

marketing

Piano

economico

finanziario

Stima delle

vendite

Sostegno

dell’iniziativa

Mercato di

riferimento

Struttura

aziendale

Posizionamento

competitivo

Valutazione dei

costi

Piano di

marketing

Piano

economico

finanziario

Stima delle

vendite

AMBIENTE

SOTTOSISTEMI

INPUT PROCESSO DI OUTPUT

TRASFORMAZIONE

MONITORAGGIO PRODUZIONE, MANUTENZIONE MONITORAGGIO

DEI CONFINI ADATTAMENTO, GESTIONE DEI CONFINI

PRODOTTI /

SERVIZI

MATERIE

PRIME

PERSONE

RISORSE

INFORMATIVE

RISORSE

FINANZIARIE

AMBIENTE

La struttura aziendale

La catena del valore rappresenta il paradigma fondamentale per la comprensione del funzionamento di un’organizzazione, soprattutto quelle caratterizzate da una relativa complessità

La Catena del Valore (M. Porter)

• La sequenza delle operazioni attraverso le quali si realizza l’attività aziendale è denominata catena del valore (value chain)

• CARATTERISTICHE:• La struttura della catena del valore di ogni azienda varia a seconda del

modello di business in cui opera

• La catena del valore permette di considerare l’impresa come generatrice di valore (il prezzo che il consumatore è disposto a pagare per il bene che soddisfa pienamente i suoi bisogni)

• Le attività aziendali, per poter valutare la capacità competitiva di un’azienda, sono suddivise in nove categorie generali: cinque sono denominate attività dirette o primarie, quattro attività di supporto.

Catena del valore, Processi e Ambiente

Fornitori

Logistica

degli

acquisti

Attività

operative

Logistica

delle

vendite

Marketing

e

vendite

Servizi

al

cliente

Cliente

Attività Infrastrutturali - Organizzazione

Gestione delle Risorse Umane

Sviluppo della Tecnologia

Approvvigionamenti

V

A

L

O

R

E

Esempio: produttore di fotocopiatrici

Approvvigionamenti Produzione Commerciale Amministrazione

Dimensionamento delle risorse

Prodotto / servizio A

Prodotto / servizio B

Prodotto / servizio …

Prodotto / servizio N

Attività

• moduli economici elementari che assorbono risorse e attraverso procedure e metodi generano valore sotto forma di output misurabili

Processi

• insieme di attività correlate, operanti secondo procedure, che generano un output globale unico, rivolto ad un cliente interno o esterno

Risorse: adeguatezza e bilanciamento

La struttura aziendale (esempi)

Autofficina ricambi auto

Centro sportivo nuoto

Nuovo prodotto tempo libero

La valutazione dei costi

Costo pieno: comprende tutte le risorse utilizzate per un

determinato oggetto di costo

• Una giacca, un PC, un tornio, una BMW serie 5…Prodotto

• Un volo da Bologna a Catania, l’emissione di un certificato …Servizio

• Le scarpe Puma, i Rolex Datejust, i biscotti Mulino Bianco …Linea di prodotto

• Emporio Armani, Maserati, Nike …Marchio

• Andrea Rossi …Agente

• Un insieme omogeneo di punti vendita (dettaglio, ingrosso …)Canale di vendita

• Un aereoplano, un principio attivo, un software applicativo…Progetto

• Una catena distributiva, un’impresa, una persona …Cliente

• Un test di controllo di qualità, la selezione di fornitori …Attività

• Riscaldare i sedili, stampare un foglio su due lati …Funzione

• La Manutenzione, il Commerciale, la R&SUnità organizzativa

Costi diretti e costi indiretti

Elementi di costo «oggettivamente» riconducibili a (o causati da) l’oggetto del costo

Costi direttiElementi di costo causati congiuntamente da due o

più oggetti del costo e non riconducibili «oggettivamente a nessun oggetto singolarmente

Costi indiretti

Classificazione in base all’oggetto

Costo OggettoProdotto Reparto Divisione

Materie prime

Manodopera diretta

Amm. macchinari

Manodopera indiretta

Energia elettrica

Pubblicità

Stipendi dir. divisione

Spese amm. di sede

Oneri finanziari

Piano degli investimenti

• Il Piano degli investimenti programma gli acquisti di capitale fisso (immobili, impianti, attrezzi, strumenti, macchinari, marchi, etc), indicando i tempi di inserimento nei cicli delle attività aziendali

Tipologia investimenti Importo in Euro Fornitori

1. Immobilizzazioni materiali

a) terreni e fabbricati civili ed industriali

b) Impianti e macchinari

c) Attrezzature industriali e/o commerciali

d) Altri beni (automezzi, mobili e arredi, macchine d’ufficio)

2. Immobilizzazioni immateriali

a) costi di impianto

b) costi di ricerca, sviluppo e pubblicità

c) concessioni, licenze marchi e diritti simili

d) Avviamento

e) altre (costi software ecc)

3. Immobilizzazioni finanziarie

a) partecipazioni finanziarie

b) altro

Elementi di costo di un prodotto

Materiali diretti

Manodopera diretta

Costi indiretti di produzione

Co

sti

dir

ett

i

Co

sti

di

tra

sfo

rma

zio

ne

• Manodopera indiretta

• Riscaldamento stabilimento

• Illuminazione stabilimento

• Materiali di consumo

• Pulizie dello stabilimento

• Ammortamenti industriali

Elementi di costo di un prodotto

Materiali diretti

Manodopera diretta

Costi indiretti

Costi di periodo

Co

sto

pie

no

di

pro

du

zio

ne

i

Co

sto

pie

no

Costi generali, commerciali,

amministrativi, …

Fasi del processo di misurazione dei costi

1. Fase di rilevazione

Costi diretti Costi attribuiti

2. Fase di assegnazione

Costi indiretti Costi allocati

Co

sto

de

ll’og

ge

tto

Basi di allocazione dei costi indiretti

A valore

• Costo della manodopera

• Costo delle materie prime

• Costo primo

• ............

Quantitative

• Ore di manodopera

• Ore impianto

• Quantità di materie prime

• Quantità di prodotti finiti

• …………Le basi di allocazione “convenzionali” allocano i

costi comuni in proporzione al consumo di

risorse dirette, dunque in proporzione ai volumi!

STANDARD DI BASESono standard che vengono tenuti validi per un

lungo periodo di tempo; hanno lo scopo dimisurare andamenti a medio e lungo termine

STANDARD TEORICISono i minimi costi raggiungibili in situazioni

operative ottimali ed utilizzando nel migliormodo possibile le attuali strutture, tecnologie erisorse

STANDARD CORRENTISono i costi che vi dovrebbero essere in

condizioni di efficiente utilizzo delle risorse etecnologie che saranno disponibili nel periodofuturo preso in considerazione

Costi standard

Futuri

Obiettivo

Predeterminati

Struttura di un costo standard

Quantità fisiche

di risorse necessarie

per completare

il prodotto / servizio

Tasso di remunerazione

(prezzo di acquisizione)

delle risorse

Costo standard di un’unità di

prodotto / servizio

Analisi scostamenti (es. Manodopera)

ConsuntivoConsuntivo a valori

di budget

Preventivo

flessibilizzatoPreventivo

N° pezzi

a budget

N° pezzi

effettiviN° pezzi

effettiviN° pezzi

effettivi

€ standard

per ora€ standard

per ora

€ standard

per ora

€ effettivi

per ora

Ore standard

a pezzoOre standard

a pezzo

Ore effettive

a pezzoOre effettive

a pezzo

X

X

X X X

XXX

La valutazione dei costi (esempi)

Autofficina ricambi auto

Centro sportivo nuoto

Nuovo prodotto tempo libero

Il piano economico finanziario

Conto economico

Stato patrimoniale

Rendiconto finanziario

Prospetti di bilancio pro-forma

Conto economico (1 di 4)

Anno 1 Anno 2 Anno 3

Fatturato (A)

Costi di produzione (B)

Rimanenze iniziali

+ Acquisto materiali

+ Acquisto accessori

+ Imballaggi e confezioni

+ Lavorazioni

+ Studi / Ricerche / Prog. tecnica

+ Manutenzioni

+ Ammortam.industriali

- Rimanenze finali

Totale costi di produzione

Margine di contribuzione

Conto economico (2 di 4)

Anno 1 Anno 2 Anno 3

Costi commerciali (C)

Provvigioni

+ Promoz. / Pubblicità / RM

+ Perdite su crediti

+ Trasporti

+ Viaggi / trasferte x comm.

+ Gestione magazzini

Totale costi commerciali

Conto economico (3 di 4)

Anno 1 Anno 2 Anno 3

Costi generali (D)

Compensi collaboratori

+ Spese varie

+ Assicurazioni

+ Compenso Amministratori

+ Affitto

+ Luce/Acqua/Gas

+ Spese condominiali

+ Commercialista

+ Spese telefoniche

+ Imposte e tasse d'esercizio

+ Ammortamenti

Totali costi generali

Conto economico (4 di 4)

Anno 1 Anno 2 Anno 3

Fatturato (A)

Costi di produzione (B)

Totale costi di produzione

Margine di contribuzione

Costi commerciali (C)

Totale costi commerciali

Costi generali (D)

Totali costi generali

Totale costi (B+C+D)

Utile operativo (A - B.C.D)

- Oneri finanziari

- Oneri vari

- Imposte indeducibili (IRAP)

Utile d'esercizio

Stato patrimoniale (Attività)

Anno 1 Anno 2 Anno 3

Attività’ immobilizzate

Spese d'impianto / ricerca / pubblicità

+ Avviamento

+ Immobili

+ Impianti / Macchinari / Attrezzature

+ Hardware / Software

+ Automezzi

Totale attività immobilizzate

Attività correnti

Cassa e c/c bancari attivi

+ Crediti/Cauzioni

+ Rimanenza merci o altro

Attivo circolante

Totale attività

Stato patrimoniale (Passività e Netto)

Anno 1 Anno 2 Anno 3

Capitale sociale

+ Fondi di riserva

+ Utili portati a nuovo

+ Utile di esercizio

Totale Capitale netto

Finanziamenti e mutui passivi

+ Fondi di ammortamento

+ Fondo trattamento fine rapporto

+ Fondi oneri e rischi

Totale passività consolidate

+ Banche c/c passivi

+ Debiti a breve termine

Totale passività correnti

TOTALE PASSIVITA'

Rendiconto finanziarioAnno 1 Anno 2 Anno 3

Investimenti

Capitale d'esercizio (scorte + crediti + liquidità)

Rimborso finanziamento agevolato

Rimborso altri debiti

Prelievi titolare / Rimborso capitale di rischio

Totale fabbisogno finanziario

Capitale (mezzi propri)

Prestiti infruttiferi da soci

Contributi a fondo perduto

Finanziamento agevolato / credito ordinario

Debiti verso fornitori e/o diversi

Diminuzioni di capitale di esercizio

Affidamenti bancari utilizzati

Fonti gestione corrente (utili + amm.ti + accant.ti)

Totale fonti di finanziamento

Gestione

finanziaria

Redditività

del capitale

netto

Costo medio

di struttura

finanziaria

Rapporto

di

indebitam.

Incidenza

gestione

extra

Ris. netto Ris. oper. Ris. oper. On. fin. Pass. netto Ris. netto

------------------ = ------------------ + ------------------ - ------------------ x ------------------ x ------------------

Cap. netto Att. netto Att. netto Pass. netto Cap. netto R.o. - O.f.

Redditività

del capitale

investito

Ris. netto

Ric. netti

Ric. netti

Att. netto

Rotazione

del capitale

investito

Redditività

delle

vendite

Sistema degli indicatori

Il piano economico finanziario (esempi)

Autofficina ricambi auto

Centro sportivo nuoto

Nuovo prodotto tempo libero

Il sostegno dell’iniziativa imprenditoriale

Opportunità Business idea

Sviluppo economico del territorio

• Dotare la struttura preposta allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) di strumenti e competenze per fornire supporto allo sviluppo delle imprese localizzate nel territorio di riferimento, favorendo:• l’incremento delle attività economiche

• lo sviluppo dei livelli occupazionali

• il miglioramento del tenore di vita nel territorio

• SITweb è una suite di applicazioni finalizzate al sostegno dello Sviluppo Economico del Territorio; la soluzione costituisce un potenziamento dei servizi erogati dallo Sportello Unico per le Attività Produttive, attraverso dei sistemi atti ad incentivare la creazione e lo sviluppo di attività imprenditoriali.

Marketing territoriale

• Strumento di navigazione su mappa che rende disponibile un ambiente di consultazione degli aspetti fondamentali attinenti il territorio per:

• Analizzare le caratteristiche del territorio e stimare il mercato potenziale

• Individuare l’ambito competitivo di riferimento

Incubatore virtuale d’impresa

• Suite di strumenti adeguati per supportare l’imprenditoria locale e/o attivare e veicolare altre nuove iniziative (anche esterne) al fine di sviluppare il tessuto economico e sociale del territorio di riferimento.

Valutazione dell’idea imprenditoriale

• Matrice di orientamento

• Indice di marketing

• Valutazione di fattibilità

Valutazione economico finanziaria d’impresa

• Bilancio riclassificato

• Indicatori di performance

• Valutazione finanziaria

Valutazione del programma di sviluppo

• Piano operativo di marketing

• Programmazione delle risorse

• Bilancio previsionale

Alcune opportunità: fondi europei

Alcune opportunità: Campania Start up

Soggetti beneficiari PMI < 48 mesi – Promotori d’impresa

Dimensioni economico finanziarie del progetto Comprese tra € 50.000 e € 500.000

Spese ammissibili Impianti ed attrezzature, brevetti e software,

servizi reali, spese di gestione (nuovo personale,

affitto locali, spese marketing)

Intensità d’aiuto 65%

Modalità presentazione A sportello dalle 9,00 del 18 luglio 2017

Alcune opportunità: efficientamento energetico

• La tipologia di azioni ammissibili a contributo, da realizzarsi in una o più delle sedi operative (fino a un massimo di 10 sedi) situate nel territorio della Regione Campania, sono:

• Azione A - Realizzazione di una diagnosi energetica conforme ai requisiti previsti dall’Allegato 2 del Decreto Legislativo n. 102/2014;

• l’Azione B – Realizzazione di almeno un intervento di efficientamento energetico con tempo di ritorno economico inferiore o uguale a quattro anni, previsti dalla diagnosi energetica (come documento a sé stante oppure a corredo della certificazione ISO 50001);

• Azione C - Adozione del sistema di gestione dell’energia (SGE) conforme alla norma ISO 50001.

• Il Piano di investimento deve essere costituito obbligatoriamente almeno dalle Azioni A e B.

• L’azione C è facoltativa ma costituisce requisito di priorità come specificato dall’articolo 12 del presente Avviso.

Alcune opportunità: PSR Campania

Alcune opportunità: PSR Campania

Alcune opportunità: Industria 4.0

Alcune opportunità: Industria 4.0

Alcune opportunità: Resto al SUD

• L’obiettivo è “promuovere la costituzione di nuove imprese nelle regioni del Sud Italia”.

• I giovani di età compresa tra 18 e 35 anni, residenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia (o comunque i giovani di altre regioni d’Italia ma pronti a trasferirsi nelle regioni del SUD) possono richiedere un finanziamento fino a 40.000 euro a testa (e nel caso di società è possibile richiedere 40 mila euro per ogni socio che rispecchia i requisiti e fino ad un massimo di 200.000 euro).

• Sono finanziate le attività imprenditoriali relative a produzione di beni nei settori dell'artigianato e dell'industria, ovvero relativi alla fornitura di servizi.Sono escluse dal finanziamento le attività libero professionali e del commercio ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell'attività di impresa.

Alcune opportunità: Resto al SUD

• Il finanziamento è:

• 35% come contributo a fondo perduto erogato dal soggetto gestore della misura;

• 65% sotto forma di prestito a tasso zero, concesso da istituti di credito in base alle modalità definite da un apposita convenzione

• Il prestito è rimborsato entro otto anni complessivi dalla concessione del finanziamento, di cui i primi due anni di pre-ammortamento, e usufruisce del contributo in conto interessi e della garanzia di cui al comma 9.

• Il prestito del 65% che va restituito a tasso zero, secondo la normativa, beneficia:

• a) di un contributo in conto interessi per la durata del prestito, corrisposto dal soggetto gestore della misura agli istituti di credito che hanno concesso il finanziamento;

• b) di una garanzia nella misura stabilita da un apposito decreto per la restituzione dei finanziamenti concessi dagli istituti di credito da parte del soggetto gestore.

Alcune opportunità: esempio siti tematici

Alcune opportunità: Zone Economiche Speciali

• le “ZES” sono delle zone franche di seconda generazione all’interno di un territorio nelle quali alcuni strumenti di politica commerciale, come ad esempio i dazi, sono eliminati insieme ad altre imposte, come l’imposta sul valore aggiunto (IVA), e sono ridotti i requisiti burocratici (e i tempi) necessari per fare impresa

• Obiettivo delle ZES è di attrarre nuove aziende e nuovi investimenti dall’estero, soprattutto investimenti diretti esteri, i quali hanno come caratteristica principale quella di essere investimenti a medio e a lungo termine e a basso grado di liquidità (quindi in linea teorica portatori di sviluppo e di conoscenza), a differenza degli investimenti di portafoglio (investimenti esteri indiretti), che possono essere anche a breve termine e quindi potenzialmente con mero carattere speculativo.

Alcune opportunità: Zone Economiche Speciali

• La Giunta Regionale della Campania ha approvato il documento di base per l’istituzione della Zona Economica Speciale dei Porti e delle aree retroportuali di Napoli e Salerno e dell’area di Bagnoli.

• Il documento prevede la sperimentazione della Zes in alcune aree e direttrici a forte consistenza logistica, infrastrutturale e produttiva:• i porti di Napoli e Salerno; l’area Est di Napoli; l’area industriale di Salerno;

Bagnoli e l’area ex Nato; le aree produttive del Porto di Castellammare e dell’agro nocerino-sarnese; le direttrici di Salerno verso Pontecagnano-Battipaglia – Eboli; gli interporti e le relative aree dei consorzi Asi di Nola –Acerra e di Marcianise; l’area di Valle Ufita.

• In una seconda fase si potrà estendere l’intervento anche ad altre aree:• l’area logistica di Contrada Olivola/Roseto a Benevento; le aree della Valle

dell’Irno e di Fisciano, Castel S. Giorgio e Mercato San Severino; le aree di Pianodardine e di Calaggio; l’area di Carinaro, Teverola e Gricignano.

Grazie!