SVILUPPO DELL’IDENTITA’ BULLISMO E PEER EDUCATION ... · Il bullismo consiste in comportamenti...
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SVILUPPO DELL’IDENTITA’ BULLISMO E PEER EDUCATION: PROBLEMI E STRATEGIE DI LAVORO A SCUOLA
Bullismo: Ruoli, dinamiche, effetti
Carmen Belacchi Università di Urbino “Carlo Bo”
Pesaro, 11 se:embre 2018
Sommario
I ruoli nel bullismo
Bullismo: oltre gli stereotipi
Cause, Dinamiche, Effetti
Alcuni contributi di ricerca
forte allarme sociale sul bullismo = effetto e concausa di confusioni e ipersemplificazioni riduttive e distorcenti di un fenomeno molto complesso
Premessa - oltre gli stereotipi
In particolare, le aggressioni ostili tra coetanei attraverso i nuova media digitali (cyberbullismo) stanno assumendo forme in precedenza inedite e di non facile comprensione.
Premessa: oltre gli stereotipi
Il bullismo consiste in comportamenti di aggressione verso coetanei in contesti di gruppo reali e virtuali Altre forme di aggressione, di studenti o genitori nei confronti di insegnanti o contro anziani e persone più deboli non rientrano tra gli atti di bullismo ma si configurano come condotte di non rispetto/violazione di ruoli se non di vera e propria devianza Il bullismo non consiste in un rapporto conflittuale in una diade, ma è un fenomeno di gruppo in cui tutti i membri sono effettivi partecipanti con specifici ruoli
I ruoli dei partecipan/ nel bullismo (Olweus, 1993)
? BULLO
VITTIMA
ASTANTI
Il modello a 6 ruoli (Salmivalli et al. 1996)
Aiutante
Bullo
Difensore
Esterno
ViNma
Sostenitore
vs
Il modello a 8 ruoli (Belacchi, 2008)
Aiutante
Bullo
Difensore
Esterno
vs
ViNma
Sostenitore Consolatore
Mediatore
Ruoli dei partecipanti nel bullismo
Ruoli ostili
Aiutante Sostenitore
Ruoli pro-sociali Difensore Consolatore Mediatore
BULLO vs. VITTIMA
Esterno
Bullismo in classe e cyberbullismo: analogie e specificità
Cyberbullismo
Semplice evoluzione tecnologica o fenomeno con caratteristiche diverse? Che ruolo possono giocare gli astanti, la cosiddetta maggioranza silenziosa, in questa nuova forma di attentato alla reputazione?
Un individuo riesce a definire l’immagine di se stesso attraverso la reputazione che, specie in età adolescenziale, riesce a conquistarsi, presso il gruppo dei pari e degli adulti. Proprio attraverso la gestione di tale reputazione entrano in gioco scelte comportamentali socialmente accettate o non accettate con importanti conseguenze sul benessere a livello individuale e sociale.
Reputazione sociale e identità
Rilevazione dei ruoli
Gli individui stessi Self-‐report
I compagni Peer-‐ report
Gli insegnanT Teacher-‐ report
I genitori Parent-‐report
Ogni /po di strumento presenta pregi e limi/. Preferibili studi mul/fonte
Fon/ Strumen/
Cause: Variabili implicate
sesso, età, sviluppo cogniTvo, empaTa, autosTma, intelligenza sociale, pensiero morale
regolazione emoTva, funzioni esecuTve, autoefficacia percepita
Abilità meta-‐rappresentaTve e metalinguisTche
status socio-‐economico, Tpo di interazioni familiari, sTle genitoriale, gruppi di appartenenza
socio-ambientali
psico-individuali
Effetti: unidirezionalità vs bidirezionalità
-‐ idenTtà personale
-‐ autosTma
-‐ autoefficacia percepita
-‐ strategie di coping
-‐ profi:o scolasTco
-‐ ada:amento a:uale e futuro
-‐ status all’interno del gruppo
-‐ benessere/disagio individuale e sociale
A livello macro A livello micro
Nel mondo psichico, simbolico-rappresentazionale la dimensione virtuale delle relazioni ha una influenza ed un’effettualità non meno rilevanti della consistenza delle interazioni esperienziali concrete
Identità tra realtà e virtualità
Distinzione tra rilevanza del gruppo reale vs gruppo virtuale nella rappresentazione di sé (cfr. le:era di Macchiavelli all’amico Francesco Ve:ori, 10 dicembre, 1513)
in studenti universitari, esperienze di vittimizzazione pregressa nel bullismo sono risultate debolmente, ma significativamente, associate, in direzione negativa, con il voto medio alla maturità, ma non con la media dei voti all’università (Belacchi, Mei e Pierucci, 2013)
rapporto tra successo scoalstico e ruoli nel bullismo: evidenze non univoche
chi apprende peggio a maggior rischio di comportamenti ostili e chi è vittima di diventare un cattivo scolaro: risultati scolastici in adolescenti sono risultati legati alla vittimizzazione e la forza dell'associazione aumenterebbe al decrescere del profitto scolastico (Hamming e Jozkowski, 2013).
Cosa succede se si considera l’intera gamma dei ruoli?
L’associazione tra interazioni ostili e/o prosociali profitto scolastico è stata finora prevalentemente considerata in bulli e vittime (Glew et al., 2005; per una metanalisi si
veda Nakamoto, 2009; Brandt , 2012), trascurando gli studenti che partecipano al fenomeno assumendo altri ruoli
In alcune recenti ricerche (Belacchi e Bigonzi, 2010; Belacchi e Cangini,
2014, Belacchi e Benelli, under review) gli allievi che si attribuiscono in maggior misura ruoli aggressivi (i seguaci del bullo più dello stesso bullo) sono risultati i meno abili a definire le parole, in particolare, le emozioni secondariemorali
• disturbi esternalizzan/ (impulsività. tendenza all’ac4ng, disturbo della condo:a, condo:e devian4, associa4 a scarsa empa4a e sensibilità morale) più frequenT nel bullo e negli altri ruoli os/li
• disturbi internalizzan/ (disturbi d’ansia e disturbi depressivi, carente autos4ma, basso senso di autoefficacia) più frequenT nella viFma, che può manifestare anche disturbi esternalizzanT (viFma provocatrice)
Tipologie di disturbi e ruoli nel bullismo
Chi ado:a prevalentemente ruoli prosociali non manifesta disturbi né internalizzanT né esternalizzanT
Bullismo tradizionale Disturbi Internalizzanti
Disturbi Esternalizzanti
Bullo .003 .320 ***
Difensore -.039 .034
Vittima .227 *** .338 ***
Sostenitore .095 .320 ***
Consolatore .029 .069
Aiutante -.014 .238 ***
Mediatore .057 .044
Esterno .183 ** .182 **
Ruoli Ostili .028 .355 ***
Ruoli prosociali .018 .060
RecenT ricerche un’indagine su 287 AdolescenT di SMS (Galofaro, 2018)
Ruoli nel cyberbullismo Disturbi Internalizzanti
Disturbi Esternalizzanti
Cyber-bullo .098 * .249 ***
Cyber-vittima .202 ** .225 ***
Cyber-spettatore .017 .183 **
Cyber-mediatore -.070 .057
Cyber-sostenitore -.019 .117 **
Cyber-aiutante .007 .227 ***
Cyber-difensore .082 .107*
Cyber-esterno .099 * .129 *
RecenT ricerche un’indagine su 287 AdolescenT di SMS (Galofaro, 2018)
Effetti: unidirezionalità o bidirezionalità?
Da studi longitudinali è emerso che esiste bidirezionalità nell’associazione tra disturbi sia internalizzanT sia esternalizzanT e i differenT ruoli nel bullismo: -‐ disposizioni di Tpo temperamentale predisporrebbero
all’assunzione dei diversi ruoli: sia osTli, sia prosociali sia di viNma;
-‐ quando tali ruoli si sono cosTtuiT tendono a generarsi
dinamiche di Tpo circolare, per cui comportamenT, disposizioni psicologiche e disturbi si influenzano e potenziano reciprocamente (circoli viziosi e circoli virtuosi)
RecenT ricerche: Prevenzione/intervento:
Gli studi si stanno sempre più concentrando su cosa succede nell’età prescolare, negli anni in cui cominciano a manifestarsi quelle abitudini comportamentali sia per disposizioni individuali sia modellate da interazioni precoci che con lo sviluppo tenderanno a consolidarsi divenendo sempre più resistenT al cambiamento
RecenT ricerche: Status indices in 202 preschoolers (Farina & Bealcchi, submi:ed)
Associazione bidirezionale tra Preferenza Sociale (SP) e Impa:o Sociale (SI) sui ruoli dei partecipanT
Longitudinal trends of Status indices in 41 preschoolers (Farina & Bealcchi, submi:ed)
Comport. Pros/ostili Indici Com/Verb.
Ostili Prosociali Vittima Popolar. Coping inad.
Coping adeguato
IS .093 .528*** -.025 .417** -.009 .152 AC .144 .388* .023 .296 .035 .046 RC .192 .358* -.047 .328* .092 -.031 Totale .163 .479** -.015 .390* .045 .062 !IS = Interazione Sociale; AC = A:enzione congiunta; RC = regolazione del Comportamento
Rapporto tra abilità comunicativo-verbali e assunzione di ruoli prosociali e/o ostili in 37 bambini da 11 a 40 mesi
(Belacchi et al., 2017)
Rapporto tra abilità comunicativo-verbali e assunzione di ruoli prosociali e/o ostili in 37 bambini da 11 a 40 mesi
(Belacchi et al., 2017)
Comportamenti prosociali/ostili Misure dell’empatia
Ostili Prosociali Vittima Popolar. Coping inad.
Coping adeguato
Contagio emotivo
Insegn. .255 .396* .633*** .290 .375* .276 Genitori .396* .115 .533** .128 .179 .084
Attenzione per gli altri
Insegn. .242 .413** .607*** .397* .079 .120 Genitori .366* .306 .329* .081 .033 -.117
Azioni prosociali
Insegn. .307 .415* .660*** .468** .142 .123 Genitori .248 .110 .164 .008 .070 -.105
Empatia totale
Insegn. .385* .484** .685*** .417* .210 .185 Genitori .289 .215 .384* -.082 .099 -.063
!
Rapporto tra abilità comunicativo-verbali e assunzione di ruoli prosociali e/o ostili in 37 bambini da 11 a 40 mesi
(Belacchi et al., 2017)
Rapporto tra abilità comunicativo-verbali e assunzione di ruoli prosociali e/o ostili in 37 bambini da 11 a 40 mesi
(Belacchi et al., 2017)
Significativamente associati gli indici dell’empatia e delle abilità comunicativo-verbali con i comportamenti prosociali tra coetanei. Da analisi di regressione emerge che se la disposizione empatica si conferma primo predittore dei comportamenti prosociali, le abilità comunicativo-verbali precoci spiegano un ulteriore ampia quota di varianza. Tale risultato, oltre l’ interesse teorico, può avere utili applicazioni sia per la prevenzione che per l’intervento.
Già a 21 mesi i bambini sanno disTnguere tra bullo e leader; tra un potere esercitato con la forza e una leadership basata sul reciproco rispe:o
Percezione precoce dei ruoli sociali: bullo vs. leader (Margoni, Baillargeon & Surian, 2018)
Un personaggio dà un ordine al protagonista che inizialmente obbedisce. Il personaggio esce di scena il protagonista conTnua o meno a obbedire (condizione dell’obbedienza vs della disobbedienza)
I bambini nella condizione leader guardavano più a lungo l’evento disobbedienza rispe:o a quello della obbedienza: si aspe:avano obbedienza anche in assenza del leader. nella condizione bullo guardavano per la stessa durata le due situazioni considerate entrambe plausibili: il protagonista conTnuerebbe ad obbedire in assenza del bullo per prevenire ulteriori aggressioni o disobbedire per la diminuzione del suo potere
Percezione precoce dei ruoli sociali: bullo vs. leader (Margoni, Baillargeon & Surian, 2018)
IntervenT possibili: il pari educatore (Zambuto, 2018)
Modello di intervento “work with peers” (Zambuto et al., in press)
L’intervento a guida di un coetaneo sembra prome:ente per contrastare le dinamiche disfunzionali tra pari, tu:avia la sua efficacia è controversa
Ciò sembrerebbe collegatop alla diversità di approcci per la selezione dell’operatore-‐amico da formare nel ruolo di difensore: auto-‐candidatura o nomina dei pari? I risultaT della ricerca longitudinale mostrano che l’autocandidatura è più efficace: chi è nominato dai compagni, aumenta sì il suo punteggio nel ruolo di difensore, ma non riesce ad incidere sul cambiamento dell’intera classe
Solo dalla collaborazione tra ricercatori, mondo della scuola, operatori della sanità e di tu:e le isTtuzioni e professionisT coinvolT nel complesso compito educaTvo, maxime dei genitori, si potranno trovare risposte efficaci al problema di prevenire e gesTre il fenomeno del bullismo anche nelle sue declinazioni più recenT e probabilmente più pericolose
Che fare?