SUSTAINABLE ENERGY ACTION PLAN 2013 FASE...

61
Comune di Bernareggio Provincia di Monza e della Brianza DOC. 001-23.04.2013 SUSTAINABLE ENERGY ACTION PLAN 2013 FASE A INVENTARIO BASE DELLE EMISSIONI FASE B ANALISI TREND EMISSIONI CO 2

Transcript of SUSTAINABLE ENERGY ACTION PLAN 2013 FASE...

Comune di Bernareggio

Provincia di Monza e della Brianza

DOC. 001-23.04.2013

SUSTAINABLE

ENERGY ACTION

PLAN 2013

FASE A

INVENTARIO BASE

DELLE EMISSIONI

FASE B

ANALISI TREND

EMISSIONI CO2

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 2

INDICE RELAZIONE DI FASE A E B

INDICE RELAZIONE DI FASE A E B ............................................................................ 1

1. STRATEGIA GENERALE ........................................................................................ 3

1.1 Inquadramento normativo e obiettivi del PAES .................................................................................. 3 1.2 Quadro attuale e visione per il futuro ................................................................................................. 5

1.2.1 Contesto di riferimento ............................................................................................................. 5 1.2.2 Il Comune e l'energia ................................................................................................................ 7

2. INVENTARIO BASE DELLE EMISSIONI (IBE) ........................................................ 10

2.1 Metodologia di calcolo delle emissioni .............................................................................................. 11 2.1.1 Anno di riferimento ................................................................................................................. 13 2.1.2 Fonte dei dati .......................................................................................................................... 13 2.1.3 Elaborazione dei dati ............................................................................................................... 14

2.2 Consumi finali di energia ................................................................................................................... 19 2.2.1 Edifici, attrezzature/impianti e industrie ................................................................................ 19 2.2.2 Trasporti .................................................................................................................................. 22

2.3 Emissioni di CO2 equivalenti .............................................................................................................. 24 2.3.1 Calcolo dei fattori di emissione locali e sintesi emissioni per settore .................................... 24 2.3.2 Altri settori .............................................................................................................................. 25

2.4 Produzione locale di energia elettrica ............................................................................................... 26 2.5 Produzione locale di energia termica/raffrescamento ...................................................................... 26

3. SINTESI DEI RISULTATI DELL’IBE ........................................................................ 27

4. 2005-2011: ANALISI CONSUMI ED EMISSIONI PER SETTORE ..................................... 29

4.1 Edifici, attrezzature/impianti e industrie ........................................................................................... 30 4.1.1 Edifici, servizi di proprietà comunale ...................................................................................... 31 4.1.2 Edifici, servizi del terziario ....................................................................................................... 33 4.1.3 Edifici residenziali .................................................................................................................... 35 4.1.4 Illuminazione pubblica ............................................................................................................ 37 4.1.5 Industrie non ETS .................................................................................................................... 39

4.2 Trasporti ............................................................................................................................................. 40 4.2.1 Parco veicoli comunali ............................................................................................................ 40 4.2.2 Trasporto pubblico .................................................................................................................. 42 4.2.3 Trasporto commerciale e privato ............................................................................................ 43

4.3 Produzione locale di elettricità .......................................................................................................... 44 4.4 Produzione locale di calore/freddo ................................................................................................... 45

5. SINTESI CONFRONTO 2005-2011 ...................................................................... 46

5.1 Confronto consumi finali ................................................................................................................... 46 5.2 Confronto emissioni ........................................................................................................................... 47

6. SCENARI 2012-2020 E OBIETTIVI ....................................................................... 51

6.1 Fase 1 - Obiettivo minimo del PAES ................................................................................................... 51 6.2 Fase 2 - Scenari di emissione al 2020 ................................................................................................ 52

6.2.1 Scenario settoriale e globale ................................................................................................... 54 6.2.2 Scenari di emissione per il Comune di Bernareggio ................................................................ 55

6.3 Fase 3 - Obiettivo PAES e obiettivo di riduzione ................................................................................ 57

ALLEGATO A. INVENTARIO BASE DELLE EMISSIONI ............................................... 58

ALLEGATO B. DATI SIRENA ................................................................................... 61

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 3

1. STRATEGIA GENERALE

1.1 Inquadramento normativo e obiettivi del PAES

Secondo le recenti stime della Commissione1, tenuto conto degli obiettivi nazionali di efficienza energetica per il 2020 fissati dagli Stati membri nel contesto del pacchetto clima-energia2, nel 2020 l'Unione europea raggiungerà soltanto la metà dell'obiettivo del 20%. Nell'ambito della strategia Europa 2020 si individua nell'efficienza energetica una delle priorità fondamentali della politica energetica dell'Unione, ai fini di una crescita intelligente e sostenibile dei Paesi coinvolti. L'8 marzo 2011 il concetto è stato ribadito con forza dalla Commissione che ha adottato "Una tabella di marcia verso un'economia competitiva a basse emissioni di carbonio nel 2050"3, secondo cui "l'efficienza energetica può aiutare l'Unione europea a conseguire e persino a superare i suoi obiettivi in materia di riduzione dei gas serra" nonché il metodo più economico, efficace e rapido per aumentare la sicurezza dell'approvvigionamento. Altro settore "ad alto potenziale di risparmio" è quello dei trasporti, il cui documento di riferimento è il Libro Bianco4. Il settore dei trasporti nella sua configurazione attuale non risulta essere sostenibile, pertanto molto si deve fare oggi per raggiungere gli ambiziosi obiettivi del 2050 (ridurre del 60% le emissioni rispetto al 1990) e ancor prima quelli del 20-20-20. Il testo affronta tematiche cruciali quali la diffusione di sistemi innovativi e sostenibili (per automobili e aviazione), l'ottimizzazione dell'efficacia delle catene logistiche multimodali (dalla scala nazionale a quella urbana), la diffusione di sistemi d'informazione e di incentivi di mercato. Nelle Direttive Comunitarie citate emergono altri settori chiave che concorrono al raggiungimento degli obiettivi europei, che sono la diffusione delle fonti di energia rinnovabile, la sensibilizzazione alla cittadinanza, la corretta informazione, e infine il monitoraggio dei risultati conseguiti. A livello nazionale è d'obbligo citare il recentissimo decreto5 che assegna ad ogni Regione e Provincia autonoma una quota minima di incremento dell'energia (elettrica, termica e trasporti) prodotta con fonti rinnovabili, per raggiungere l'obiettivo nazionale del 17% del consumo interno lordo entro il 2020, noto come Burden Sharing.

1 Proposta di DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO sull'efficienza energetica e che abroga le

direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE - Bruxelles, 22.6.2011- 2011/0172 (COD) - 11 aprile). 2 Pacchetto clima-energia-, obiettivo: 20/20/20 - Dossier n. 13/DN - 7 novembre 2008. Il pacchetto clima-energia è

volto conseguire gli obiettivi che l'UE si è fissata per il 2020 (rispetto all'anno 2005): ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra, portare al 20% il risparmio energetico e aumentare al 20% il consumo di fonti rinnovabili. Il pacchetto comprende provvedimenti sul sistema di scambio di quote di emissione e sui limiti alle emissioni delle automobili. 3 COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E

SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI Una tabella di marcia verso un'economia competitiva a basse emissioni di carbonio nel 2050 - Bruxelles, 8.3.2011 - COM(2011) 112. 4 LIBRO BIANCO Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti - Per una politica dei trasporti

competitiva e sostenibile - Bruxelles, 28.3.2011 - COM(2011) 144. 5 Gazzetta n. 78 del 2 aprile 2012, MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DECRETO 15 marzo 2012 - Definizione e

qualificazione degli obiettivi regionali in materia di fonti rinnovabili e definizione della modalita' di gestione dei casi di mancato raggiungimento degli obiettivi da parte delle regioni e delle provincie autonome (c.d. Burden Sharing).

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 4

E' significativo che nel documento comunitario sull'efficienza energetica6 venga citata e incoraggiata un’ambiziosa iniziativa europea che abbraccia trasversalmente tutti i settori sopra menzionati riproponendoli alla scala comunale: il "Patto dei Sindaci"7. Mediante la sottoscrizione volontaria del Patto, i Comuni firmatari si impegnano in primis a predisporre un ”Piano d'Azione per l’Energia Sostenibile” (PAES) o “Sustainable Energy Action Plan” (SEAP) entro 1 anno dalla firma e con l'approvazione dei Consigli comunali della città. Il documento raccoglie tutte le misure e le politiche concrete che dovranno essere realizzate per raggiungere gli obiettivi dell'Europa 20-20-20, tramite un approccio urbano integrato volto al risparmio e all'approvvigionamento energetico. Sulla base dell’esperienza maturata nel corso dei primi cinque anni di vita dell'iniziativa è possibile affermare che tali piani possono garantire risparmi considerevoli di energia, liberando così risorse finanziarie che possono essere reinvestite in altri ambiti economici e contribuire ad alleggerire i bilanci pubblici sotto pressione, nonché quello dei cittadini gravati da bollette sempre più onerose. E' importante, affinché l'iniziativa abbia successo, che il piano sia basato su obiettivi chiari, che nelle fasi di elaborazione e di applicazione sia coinvolta la cittadinanza, la quale deve essere informata adeguatamente in merito ai contenuti e ai progressi nel raggiungimento degli obiettivi. Altro punto focale del testo del Patto è incoraggiare lo scambio di esperienze tra Comuni, soprattutto quelli che insistono su aree territoriali omogenee, e altri enti pubblici sugli esperimenti più innovativi. In tale ottica assume un ruolo di primo piano la Provincia di Monza e della Brianza, in qualità di Struttura di Supporto formalmente riconosciuta dalla Commissione Europea (DGTREN), garantisce a tutti i Comuni un’azione di coordinamento generale, di ordine sovracomunale, tramite la Rete di Sportelli - Infoenergia . Un'azione globale che necessita anche di un’omogeneizzazione dei dati raccolti per la creazione di un sistema integrato di monitoraggio delle azioni a livello intercomunale. Il PAES è uno strumento innovativo perché prevede azioni strategiche per il raggiungimento di obiettivi specifici di riduzione prefissati e perché mette a sistema tali azioni considerandole parte di un approccio globale e completo all’efficienza energetica applicata al territorio. Un nuovo modo, quindi, di concepire la pianificazione territoriale, soprattutto a livello di piccoli-medi Comuni. L’obiettivo generale del PAES consiste nella definizione di una strategia programmatica per ottenere una riduzione delle emissioni di CO2 di oltre il 20% entro il 2020, e si raggiunge attraverso una serie di sotto-obiettivi:

la presa di coscienza da parte dell’Amministrazione comunale della distribuzione delle emissioni sul territorio, per individuare le azioni prioritarie su settori strategici d’intervento, quali l’energia, la pianificazione del territorio, la gestione delle acque, dei rifiuti e la mobilità urbana;

contabilizzare in termini energetici le potenziali azioni di risparmio energetico, di produzione alternativa di energia, di gestione territoriale per comprendere quali di queste siano davvero efficaci per la riduzione delle emissioni, attraverso una valutazione costi/benefici;

6 vedi nota 1.

7 Il programma “Convenant of Mayors” , partito ufficialmente nel febbraio del 2009, coinvolge i Sindaci delle

Amministrazioni Locali che diventano protagonisti nel processo europeo teso al risparmio energetico, firmando un Protocollo che li impegna ad attuare un Piano d’Azione, che sia in grado di migliorare gli obiettivi di risparmio energetico, previsti nel Dicembre 2008: “tre volte venti per il 2020”.

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 5

creare ampio consenso sul territorio per dare continuità alle azioni previste dal PAES al di là dei cambiamenti di Amministrazione, attraverso la sensibilizzazione ed il coinvolgimento dei cittadini a tutti i livelli (con comunicazioni mirate) e degli stakeholders;

responsabilizzare e infondere una solida cultura energetica nella classe politica, affinché si realizzi un concreto impegno nel portare avanti una strategia di lungo periodo che porti la città, su un orizzonte temporale che va oltre il 2020, alla sostenibilità intesa come autonomia energetica (città produttrice versus consumatrice);

creare una sinergia tra i diversi settori dell’Amministrazione comunale affinché si instauri un dialogo permanente tra i diversi soggetti;

sviluppare un know how del personale interno all’Amministrazione deputato al controllo delle azioni e al rapporto con gli stakeholders e i cittadini.

I soggetti coinvolti nel progetto sono in maniera prioritaria gli Amministratori comunali, il personale degli Uffici Tecnici e i Responsabili di settore. Il progetto, basato su una metodologia di calcolo consolidata, punterà alla definizione del documento finale di PAES tramite un processo di pianificazione partecipata, pertanto altri soggetti prioritari da coinvolgere sono la cittadinanza e gli stakeholders.

1.2 Quadro attuale e visione per il futuro

1.2.1 Contesto di riferimento

Inquadramento territoriale Il Comune di Bernareggio sorge a nord-est di Milano, nei pressi del fiume Adda, ai confini con la provincia di Lecco, tra i comuni di Ronco Briantino, Aicùrzio, Sulbiate, Vimercate, Carnate e Verdério Inferiore (LC). Ubicato nella Provincia di Monza e Brianza, è situato a 234 metri slm e presenta una superficie totale di 5,93 km2, comprendente l’annessa località di Villanova. Le condizioni climatiche del territorio sono quelle tipiche della pianura lombarda: zona climatica E, Gradi Giorno 2.420.

Figura 1 - Inquadramento geografico del Comune di Bernareggio (Fonte: Google Earth)

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 6

Popolazione Osservando il trend demografico, è possibile osservare nell'ultimo quinquennio una crescita circa costante: la popolazione contava al 31/12/2005 9.217 abitanti, mentre quella censita al 31/12/2011 si compone di 10.555 abitanti. Si rileva una densità di popolazione di circa 1.777 ab/km2, leggermente inferiore alla media provinciale, che invece si attesta intorno ai 2.100 ab/km2.

Figura 2 - Trend di crescita della popolazione dal 1861 al 2010 (fonte: ISTAT)

Sistema economico e produttivo Nell'economia locale l'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno che consentono proficue coltivazione di cereali, frumento e foraggi, conserva un ruolo rilevante. Il tessuto industriale è costituito da varie aziende che operano nei comparti automobilistico ed edile, affiancate da mobilifici e fabbriche di giocattoli e del vetro. Il terziario si compone di una modesta rete distributiva (in grado comunque di soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi e scolastici, sono presenti il servizio bancario per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, oltre ad alcune attività di consulenza informatica.

Sistema della mobilità Situato ad appena 6 km dal casello di Vimercate, sulla tangenziale est di Milano, è facilmente raggiungibile anche percorrendo la strada statale n. 342 diramazione Briantea, che si snoda a soli 2 km dall'abitato. Agevole si presenta pure il collegamento con la rete ferroviaria: la stazione di riferimento, lungo le linee Milano-Tirano e Ponte San Pietro-Carnate/Usmate, si trova, infatti, a soli 2 km di distanza.

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 7

Figura 3 - Mappa della viabilità del territorio circostante al Comune di Bernareggio (Fonte: Google Maps)

1.2.2 Il Comune e l'energia

Contesto energetico Il Comune di Bernareggio ha messo in atto in questi anni numerose iniziative e progetti riguardanti il tema del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale. L'Amministrazione Comunale ha aderito al Patto dei Sindaci in data 11 giugno 2010 con Delibera n°46, con l'intento di ridurre di almeno il 20% le emissioni di CO2 sul proprio territorio, attraverso la redazione del presente Piano di Azione per l'Energia Sostenibile (PAES). Nel 2009 ha aderito alla società “Rete di Sportelli per l'energia e l'ambiente” della Provincia di Milano e di Monza e Brianza, con l'apertura di uno Sportello Infoenergia presso il Comune, con le finalità di fornire supporto e consulenza ai cittadini sulle opportunità di risparmio energetico e sulle forme di finanziamento. Il comune di Bernareggio, a seguito della Legge Regionale 11 marzo 2005 n°12, ‘Legge per il Governo del Territorio’, ha avviato nel 2011 il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del proprio Piano di Governo del Territorio (PGT). La fase di coinvolgimento della cittadinanza è stata da subito posta come base per uno sviluppo partecipato del territorio, come si evince dalla presentazione che è stata illustrata durante la serata del 22 novembre 2011. La VAS si pone come documento indispensabile per affrontare un accurato studio del territorio sotto diversi comparti, e si pone tra gli obiettivi principali uno sviluppo a basso consumo di suolo e l'integrazione delle linee procedurali su scala sovracomunale. In merito ai propri edifici comunali l'Amministrazione di Bernareggio si è impegnata a realizzare svariati interventi mirati alla riduzione dei consumi e all'uso efficiente dell'energia, ne evidenziamo i principali: nel 2006 ha provveduto a sostituire le centrali termiche della scuola primaria di via Petrarca, e dello spogliatoio del campo da calcio di via Europa, con tipologie che garantissero alti rendimenti di combustione. Nello stesso anno con Determina n°403, e nel 2007 con Determina n°372, si sono sostituiti i serramenti dell'edificio del Municipio con modelli di telaio e vetro che offrissero trasmittanze inferiori, e di conseguenza limiti di isolamento più alti. Inoltre l'edificio comunale è stato oggetto nel 2010 della sostituzione del vecchio generatore di calore con uno che garantisse alti valori di rendimento (95,6%).

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 8

Nel 2010 si sono realizzati i lavori di adeguamento della centrale termica presso la scuola primaria Leonardo da Vinci di via Europa, tramite la sostituzione del generatore di calore. Con Determina n°403 del 2010 si è sostituita la caldaia della caserma dei Carabinieri di via Piemonte con un modello ad alto rendimento. Nel 2011 sono stati realizzati due impianti fotovoltaici della potenza di 5,06 kWp e di 19,78 kWp presso il centro sportivo di via Europa. Durante la valutazione e il dimensionamento degli impianti si sono considerati anche il futuro ampliamento dei servizi igienici con i conseguenti aumenti di richiesta di acqua calda sanitaria, la quale verrà prodotta tramite scaldabagni elettrici. Già nel 2009 la richiesta di acqua calda sanitaria in parte fornita da 3 pannelli solari termici. Nel 2011 è stata realizzata la mensa scolastica presso la scuola primaria di via Petrarca, tale realizzazione ha tenuto conto di tutti i criteri di risparmio energetico, sia in termini di coibentazione dell'involucro, sia di impianti installati. La classe energetica ottenuta è stata la “D” con un consumo annuo di soli 29,24 kWh/m3a, così da confermare la validità del progetto. Nel 2008 è stato deliberato l'acquisto di una vettura ad alimentazione ibrida in sostituzione di un'auto ad alimentazione a benzina. Con Delibera n.67 del 2008 vi è stata l'approvazione del Piano Regionale Illuminazione Comunale Pubblica (P.R.I.C.), che si pone tra gli obiettivi prioritari proprio l'ottimizzazione dei punti luci presenti sul territorio. Anche le luci cimiteriali sono state oggetto di attenzione da parte di Bernareggio, infatti sono state sostituite le lampadine classiche con attacco E14 in favore di luci a tecnologia a LED. Il risparmio di tale intervento è monitorabile costantemente dal sito www.votiva.it. Nel dicembre 2010 Bernareggio ha aderito al progetto “doccia-light” per il risparmio idrico dei propri edifici pubblici, i quali hanno interessato 4 strutture per un complessivo di 49 docce. Nella revisione del Regolamento Edilizio del 2008, è stata inserita la sezione "Sviluppo Sostenibile" in cui si definiscono le prestazioni dell'involucro, l'efficienza degli impianti e l'utilizzo delle Energie Rinnovabili, con attenzione ai suggerimenti per la realizzazione costruttiva a basso impatto ambientale (tetti verdi, illuminazione naturale, etc.). Nel 2007 il Comune ha realizzato il “Regolamento per l'assegnazione di contributi finalizzati al risparmio energetico e alla produzione di energia pulita”, da destinarsi ai cittadini che vogliano investire per il miglioramento delle proprie abitazioni. Tali contributi sono stati stanziati anche per gli anni successivi. Nel 2006 e 2007 è stata attivata la campagna di distribuzione di lampadine a basso consumo, consegnate successivamente alle famiglie di Bernareggio.

Iniziative sostenibili Bernareggio ha realizzato svariate iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza in merito alla tematica ambientale. Ricordiamo come l'Amministrazione Comunale aderisca ad Agenda 21 Locale e dall'Anno Scolastico 2010-11 vengono svolte attività di educazione ambientale da parte della società Infoenergia, col fine di sensibilizzare i piccoli cittadini della scuola primaria attraverso lezioni ludiche che illustrano le tecnologie del risparmio energetico e delle energie rinnovabili. Dal 2001 è stato redatto il “Regolamento sulle problematiche ecologiche e ambientali” con la finalità di educare al corretto smaltimento dei rifiuti e di dare un contributo ai cittadini/associazioni che si impegnano alla manutenzione del verde pubblico, tale Regolamento con annessi contributi è attualmente vigente. Con Delibera n.170 del 2009 è stato approvato il progetto di compensazione dell'area boscata identificata nel progetto allegato, il quale prevede la piantumazione di piantine forestali ed essenze arboree, date da gestire direttamente alle associazioni di volontariato di Bernareggio.

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 9

L'obiettivo finale oltre a quello di rendere partecipi i cittadini della gestione del verde pubblico, è ovviamente anche quello di aumentare le aree verdi e di ridurre di conseguenza il contributo di emissioni di CO2. Sempre in merito al corretto smaltimento dei rifiuti sul territorio locale, è attiva la raccolta differenziata che viene periodicamente sensibilizzata tramite opuscoli esemplificativi. Bernareggio per tutelare e promuovere l'uso dell'acqua di rete sta realizzando la “casa dell'acqua”, così da poter agevolare i prelevamenti da parte dei suoi cittadini. Nel mese di aprile 2012 è stato preso in carico a livello finanziario la realizzazione di un pozzo di prima falda, col fine di raccogliere l'acqua per utilizzo agricolo, così da evitare l'uso di acqua potabile per fini non domestici. Nell'ambito della riduzione del traffico locale, Bernareggio attua diverse iniziative per promuovere una politica che punta alla riduzione dell'inquinamento da fonte veicolare. Ricordiamo l'istituzione di diverse zone ZTL come quelle adiacenti al centro, per poi nel 2001 essere ampliate anche alle vie ove sono presenti i plessi scolastici e le attività ludico sportive come le vie San Giacomo, Papa Giovanni XXIII, Nenni, Togliatti, Dei Gelsi, Pertini, Petrarca e Bonarroti. Le zone ZTL nel 2001 hanno interessato anche la frazione di Villanova, così da ridurre il traffico veicolare a favore di una mobilità locale più salutare ed eco-sostenibile. Sul territorio comunale è presente anche una vasta rete di piste ciclabili (che ad oggi conta quasi 7 km di vie ciclopedonali, 4,5 km di strade vicinali piacevolmente percorribili a piedi o in mountainbike, ed altri 4,5 km in fase di realizzazione o in progetto). La pianificazione delle piste ciclabili rientra nel progetto Provinciale “Moving Better”, il quale affronta il tema della mobilità in tutte le sue componenti, includendo il “Piano Provinciale per la Mobilità Ciclistica” e lo studio dell'integrazione del trasporto pubblico e della mobilità elettrica. Infine dal 2006 è stato attivato grazie alla collaborazione con le associazioni locali e le Direzioni Didattiche il progetto “Piedibus”, il quale è stato proposto anche negli anni scolastici successivi.

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 10

2. INVENTARIO BASE DELLE EMISSIONI (IBE)

L’inventario delle emissioni di gas climalteranti costituisce lo strumento alla base della definizione e della gestione di politiche di risparmio energetico. In fase di definizione, esso permette di conoscere le fonti di tali emissioni e, così, di stabilire obiettivi di riduzione specifici sul territorio di riferimento, precisamente quantificati e localizzati. Nella fase di gestione, permette di valutare e comparare le emissioni nel tempo e costituisce il riferimento per le azioni di monitoraggio. In linea generale, l’inventario dovrà concentrarsi esclusivamente su quelle aree sulle quali i Governi locali hanno responsabilità e controllo e dove hanno possibilità di azione. Le anomalie devono dunque essere escluse dalla trattazione e dall’inventario. Si intende con anomalia un’attività/infrastruttura, fonte di emissioni, di ordine sovracomunale e dunque non controllabile o influenzabile direttamente dal Comune (ad esempio un’autostrada o una strada extraurbana passante per il territorio comunale). Inoltre l’inventario sarà essenzialmente basato sui consumi finali di energia, poiché la riduzione dei suddetti consumi viene considerata una priorità irrinunciabile nella definizione di un PAES. Secondo le linee guida europee, vanno presi in considerazione i consumi elettrici e termici e le relative emissioni del Comune quale consumatore/produttore di energia:

edifici di proprietà comunale;

illuminazione pubblica, votiva e semafori;

parco veicoli e trasporto pubblico a gestione comunale;

generazione di energia (centrali tradizionali, a fonti rinnovabili e cogenerative a copertura del fabbisogno energetico del Comune);

così come le relative emissioni dovute alle attività svolte sul territorio comunale:

edifici, distinti tra residenziale, terziario e industria;

trasporto pubblico di ordine sovracomunale, trasporto privato e commerciale;

generazione di energia (centrali tradizionali, a fonti rinnovabili, cogenerative e termovalorizzatori qualora il calore venga fornito ai consumatori finali);

industria - ad esclusione delle industrie ricadenti nel settore ETS;

agricoltura, con riferimento alla sola gestione dei reflui zootecnici;

trattamento dei rifiuti solidi o delle acque reflue, solo per emissioni di tipo non energetico, come CH4 e N2O derivanti da discariche o dal trattamento dei fanghi.

Industria, agricoltura, rifiuti ed acque reflue sono aspetti facoltativi per il PAES. Eccetto per l’industria, che è compresa nel PAES, gli altri settori verranno trattati in modo meno dettagliato, evitando una raccolta dati puntuale ma limitandosi a quanto disponibile negli archivi regionali e provinciali, col fine di valutare la potenzialità di azione in questi settori. Sulla base del totale delle emissioni, verrà dunque calcolato e definito l'obiettivo complessivo al 2020 (riduzione superiore al 20%).

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 11

2.1 Metodologia di calcolo delle emissioni

L’elaborazione dell’IBE ha fatto riferimento principalmente al Guidebook “How to develop a Sustainable Energy Action Plan (SEAP)” predisposto dal JRC. Il Guidebook fornisce indicazioni generali utili alla definizione della struttura del PAES, alla costruzione dell’inventario base delle emissioni (dati da considerare e da escludere) e per la strutturazione delle azioni da includere nel Piano. Questo riferimento metodologico è stato tenuto in considerazione anche in virtù dell’omogeneizzazione dei dati a livello intercomunale. La metodologia ideale per la realizzazione di un inventario emissioni prevede la quantificazione diretta, cioè tramite misurazioni dirette, di tutte le emissioni delle diverse tipologie di sorgenti per l'area e il periodo di interesse. È evidente che questo approccio non è nella pratica utilizzabile, in quanto da un lato gli inventari generalmente riguardano territori vasti, dall'altro alcune tipologie di emissioni (ad esempio le emissioni dalle attività agricole) per loro stessa natura sono difficilmente quantificabili completamente con misurazioni dirette. Questo approccio è fondamentale solo per alcune particolari tipologie di sorgenti, tipicamente grandi impianti industriali le cui emissioni sono generalmente molto rilevanti e per questo controllate tramite sistemi di monitoraggio in continuo. Questi sistemi spesso non devono essere computati nel PAES, come da indicazioni JRC. Si rende pertanto necessario ricorrere ad un altro approccio che effettua la stima sulla base di un indicatore che caratterizza l'attività della sorgente e di un fattore di emissione, specifico del tipo di sorgente e della tecnologia adottata. Questo metodo si basa dunque su una relazione lineare fra l'attività della sorgente e l'emissione, secondo una relazione che a livello generale può essere ricondotta alla seguente formula:

Ei = A * FEi

dove:

Ei = emissione dell'inquinante i (t/anno);

A = indicatore dell'attività (ad es. quantità prodotta, consumo di combustibile);

FEi = fattore di emissione dell'inquinante i (ad es. g/t prodotta, g/abitante).

La bontà di questa stima dipende dalla precisione dei "fattori di emissione", che sono dunque utilizzati per convertire gli usi energetici in emissioni di CO2, e possono essere seguiti due approcci:

fattori di emissioni standard in linea con i principi dell’IPCC: in questo caso l’inventario comprende tutte le emissioni dovute ai consumi finali di energia che avvengono all’interno del territorio comunale, cioè la somma delle emissioni dirette date dalla combustione di origine fossile - comprendente i trasporti -, più quelle indirette che derivano dal consumo di calore ed elettricità negli usi finali. Secondo questo approccio le emissioni risultanti dalla combustione di biomassa e della produzione di energia da fonti rinnovabili sono convenzionalmente pari a zero;

LCA (Life Cycle Assessment) factors, che tengono conto di tutto il ciclo di vita del vettore energetico, comprendendo anche tutte le emissioni che si hanno lungo la supply chain al di fuori del territorio comunale. Adottando questo secondo approccio si considerano le perdite di distribuzione e trasformazione, inoltre le emissioni dovute al consumo di energia rinnovabile non sono pari a zero.

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 12

Il Comune ha scelto di adottare un approccio standard, utilizzando i fattori di emissione dettati dalle “Linee guida IPCC 2006”8. Alternativamente, fattori specifici sono stati calcolati in base al tipo di combustibile utilizzato sul territorio oggetto di analisi. Per quanto riguarda le metodologie di stima per la redazione degli inventari delle emissioni si fa spesso riferimento a due differenti approcci, denominati "top-down" e "bottom-up". La metodologia "top-down" parte dai valori di emissioni annui calcolati a livello nazionale, disaggregati spazialmente a vari livelli, ad esempio quello provinciale e comunale, attraverso indicatori statistici (popolazione, strade, land-use, ecc.). L'approccio "bottom-up", invece, parte dal considerare dati specifici a scala comunale o addirittura a livello dell'oggetto specifico origine dell'emissione (quale può essere il tracciato della strada o la locazione dell'industria), e con queste informazioni attraverso l’applicazione di specifici fattori di emissione, calcola le emissioni reali a livello locale. Spesso gli approcci utilizzati per la realizzazione degli inventari si pongono a metà strada tra le due metodologie, in quanto per alcune emissioni è possibile reperire solamente dati disaggregati mentre per altre è inevitabile un approccio di disaggregazione a partire da dati a scala ampia. Per il progetto PAES, la base dati aggregati utilizzata per la costruzione dell’inventario base delle emissioni comunali è stato principalmente il database SIRENA (Sistema Informativo Regionale ENergia Ambiente), che nasce nel 2007 con il preciso obiettivo di monitorare i consumi e le diverse modalità di produzione e di trasmissione/distribuzione dell’energia sul territorio lombardo. Con questo obiettivo, garantendo un alto grado di aggiornamento delle informazioni e la loro restituzione in piena trasparenza con un innovativo servizio internet, il sistema fornisce tutte le informazioni che, ai diversi livelli territoriali e rispetto ai diversi ambiti di interesse, consentono di ricostruire le dinamiche energetiche della Lombardia. Sirena è realizzato e gestito, per conto di Regione Lombardia, da Finlombarda SpA e presenta dati a partire dal 2000 e aggiornati fino all’anno 2010. Un grande impegno è stato tuttavia profuso per raccogliere i dati reali, attività sulla quale si è concentrata la maggior parte del lavoro durante la fase di costruzione dell'inventario: le stime basate su dati aggregati (tipiche appunto degli approcci “top-down”), oltre a essere passibili di errore e dunque fuorvianti nell'interpretazione del contesto specifico del territorio, non consentirebbero di far emergere a pieno in futuro, ovvero al momento del monitoraggio, il trend di miglioramento ottenuto attraverso l'implementazione delle azioni programmate e realizzate a livello locale. Per quanto riguarda i gas climalteranti da prendere in considerazione, nella maggioranza dei casi CO2, CH4 e N2O rappresentano la fonte preponderante per una realtà municipale. La contabilizzazione è universalmente tenuta in base alla sola CO2, convertendo dunque gli altri tipi di gas con opportuni fattori di equivalenza in base al loro potere climalterante:

1 unità di CH4 = 21 CO2 eq

1 unità di N2O= 289 CO2 eq

8 2006 IPCC Guidelines for National Greenhouse Gas Inventories, Prepared by the National Greenhouse Gas

Inventories Programme, Eggleston H.S., Buendia L., Miwa K., Ngara T. and Tanabe K. (eds).Published: IGES, Japan. Volume 2, Capitolo 2, Tabella 2.2.

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 13

2.1.1 Anno di riferimento

Il Comune ha scelto come anno di riferimento per la costruzione della baseline il 2005, anno in cui sul territorio risiedevano 9.217 abitanti (Fonte: Ufficio anagrafe). Questa scelta è dovuta essenzialmente alla maggior disponibilità di dati per l'anno in questione nei principali database provinciali e regionali (quali SIRENA – Sistema Informativo Regionale Energia Ambiente e INEMAR - INventario EMissioni in Aria9). Inoltre il 2005 è lo stesso anno adottato dalla UE per il pacchetto Clima-Energia.

2.1.2 Fonte dei dati

Così come sollecitato dalle linee guida della Comunità Europea, primaria attenzione è stata posta ai dati relativi al consumo finale di energia, la cui riduzione rappresenta lo scopo principale di un PAES comunale. In seconda battuta si sono rilevati i dati relativi alla generazione locale di energia, sia elettrica che termica. Come anticipato precedentemente, una prima base di lavoro è fornita da stime desumibili secondo un approccio di tipo ”top-down” attraverso il database SIRENA, che quantifica anche le emissioni "ombra", come quelle dovute ai consumi di elettricità. In particolare SIRENA è utilizzabile per:

consumi (elettrici e termici) e relative emissioni del settore civile (residenziale e terziario);

consumi (elettrici e termici) e relative emissioni del settore industriale (sono infatti già escluse le industrie ricadenti nel settore ETS);

consumi e relative emissioni del settore trasporti, inteso come locale (sono infatti già escluse le emissioni dovute al traffico di attraversamento).

Si è utilizzato il database INEMAR per le emissioni non dovute alla combustione, ossia del settore rifiuti ed agricoltura. Per ciò che riguarda i dati sulle caratteristiche degli edifici e sui trasporti, si sono utilizzate banche anagrafiche e banche dati comunali già esistenti. Per i consumi del Comune, i dati sono in possesso dell'Amministrazione stessa e, in ogni caso, non è possibile desumere stime da fonti aggregate: le fonti disponibili guardano infatti al settore pubblico nel suo complesso, comprendendo tutte le Amministrazioni pubbliche, non distinguendo tra comunali e non. Per i dati esterni, sono stati identificati i fornitori attivi sul territorio, i distributori locali di energia, i concessionari di servizio ed è stata inoltrata formale richiesta dei dati in loro possesso. La domanda di energia elettrica per settore è stata quantificata attraverso i dati forniti dal distributore locale e incrociando le informazione reperibili attraverso il database TERNA (suddiviso per Province), principale proprietario della rete di Trasmissione Nazionale di energia elettrica. I consumi elettrici del settore pubblico (Comune) sono stati calcolati a parte e sottratti al settore civile, dove sono compresi. Infine, alcuni dati reali sono stati reperiti dagli archivi di Osservatori o Catasti provinciali, regionali e nazionali, tra i quali si citano:

9 I dati INEMAR sono relativi alle emissioni in aria effettivamente generate da attività e fonti emissive presenti entro i confini del territorio comunale; non sono invece calcolate le emissioni "ombra", ossia le emissioni derivanti da tutti i consumi energetici finali presenti nel territorio. Queste emissioni "ombra", assieme ai consumi energetici, sono invece disponibili nel DB SIRENA. I due data base sono omogenei dal punto di vista metodologico e possono quindi essere combinati per ottenere tutte le emissioni di interesse per la costruzione dell'inventario.

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 14

CURIT, Catasto Unico Regionale degli Impianti Termici;

Osservatorio Rifiuti Sovraregionale, che dall'anno 2001 raccoglie i dati comunali sulla produzione di rifiuti e sulla raccolta differenziata;

Atlasole GSE, l'atlante degli impianti fotovoltaici ammessi all'incentivazione Conto Energia.

2.1.3 Elaborazione dei dati

Tutti i dati sono stati elaborati e organizzati in modo da renderli coerenti con il Template PAES allegato alle linee guida e al PAES stesso (Allegato A). La metodologia di calcolo deve essere la stessa lungo gli anni e deve essere poi documentata e resa trasparente, in particolare agli stakeholders. Si illustrano alcune regole fondamentali per l'elaborazione dei dati raccolti.

Edifici attrezzature/impianti comunali

Energia Elettrica: dati su consumi edifici ed altri servizi pubblici reperiti dalle bollette o dagli audit energetici. Nei casi in cui questi dati non fossero reperibili, il dato è stato fornito dai distributori specificando il dettaglio (l’identificativo del contatore - Pod) di ciascuna utenza comunale;

gas naturale: dati su consumi edifici reperiti da bollette o dagli audit energetici. Se il dato è espresso in m3 il fattore di conversione utilizzato per passare ai kWh è 1 m3 = 9,59 kWh. Anche in questo caso in alcune situazioni si è reso necessario richiedere il dato specifico al distributore, facendo riferimento al contatore - PdR - dell’utenza allacciata.

Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali)

Energia Elettrica: dati forniti dal distributore locale di energia elettrica. I dati sono stati forniti con indicazione della ripartizione tra i diversi settori (residenziale, terziario, industria). Purtroppo i dati forniti dal distributore non erano disponibili tutti gli anni di interesse (2005-2011). I dati relativi agli anni mancanti sono stati calcolati applicando la tendenza comunale degli anni forniti (2006-2010) ed apportando opportune modifiche in quei casi in cui la tendenza si discostasse sensibilmente dal trend provinciale ricavato dai dati di TERNA. Infine, il consumo del settore terziario è ottenuto sottraendo il consumo elettrico degli edifici attrezzature/impianti comunali e per l'illuminazione pubblica (calcolato come descritto in seguito);

gas naturale: dati SIRENA 2005 e 2011 (tendenza);

altri vettori (gasolio, olio combustibile, gas liquido, solare termico, geotermico, biomasse): dati SIRENA 2005 e 2011 (tendenza).

Edifici residenziali

Energia Elettrica: dati forniti dal distributore locale. Le logiche di elaborazione sono le stesse illustrate per il settore terziario non comunale;

gas naturale: dati SIRENA 2005 e 2011 (tendenza);

altri vettori (gasolio, olio combustibile, gas liquido, solare termico, geotermico, biomasse): dati SIRENA 2005 e 2011 (tendenza).

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 15

Illuminazione pubblica comunale

Energia Elettrica: dati forniti dal distributore locale, rielaborati secondo la metodologia descritta per gli altri settori. Quando presente una descrizione completa del parco lampade, i consumi possono essere confrontati con quelli ottenuti moltiplicando la somma delle potenze degli impianti (maggiorata del 15% per tenere conto dell'autoconsumo della lampada) per le ore equivalenti di funzionamento (da AEEG 4.555,25 ore/anno).

Industrie (escluse le industrie contemplate nell'ETS)

Energia Elettrica: dati forniti dal distributore locale rielaborati applicando il trend comunale per gli anni non presenti, così come già illustrato per il settore terziario non comunale;

gas naturale: dati SIRENA 2005 e 2011 (tendenza);

altri vettori: dati SIRENA 2005 e 2011 (tendenza).

È importante sottolineare che la riduzione delle emissioni dovuta alla delocalizzazione industriale non può essere conteggiata per il conseguimento dell'obiettivo fissato dal Patto dei Sindaci.

Parco auto comunale Dati sulla composizione della flotta municipale e dei servizi di trasporto pubblico a gestione comunale (es. scuolabus, navette). I consumi finali sono ricavati partendo dai km percorsi annualmente dai veicoli (ottenuti dividendo il totale dei km percorsi da ciascuna vettura per gli anni trascorsi dalla data di immatricolazione o di acquisto). Vengono applicati i fattori di emissione INEMAR (distinti in base a tipo veicolo, cilindrata, carburante e periodo di immatricolazione, espressi in gCO2/km) per trasformare i chilometri percorsi in emissioni di CO2. In seguito, ragionando a ritroso, si dividono le emissioni di CO2 per i fattori di emissione proposti dalle Linee guida IPCC ottenendo i consumi finali in MWh. Bisogna infine considerare la sola quota parte di consumi ed emissioni relativa agli spostamenti interni ai confini comunali (così come dettato dalle Linee Guida JRC), che viene stimata nell’80% del totale.

Trasporti pubblici Per trasporto pubblico locale si intende, ai fini dell’elaborazione dell’inventario, quella parte di trasporto pubblico che si svolge all'interno dei confini geografici comunali (ossia che hanno origine destinazione all'interno del Comune), fatta eccezione per i trasporti gestiti direttamente dal Comune, che rientrano nella flotta municipale. Per quantificare i consumi imputabili al trasporto pubblico si è seguita una procedura di calcolo a partire dai seguenti dati:

spostamenti sistematici dei residenti (dati da Censimento ISTAT 2001);

consumo specifico in TEP/persona x km per i diversi mezzi di trasporto (fonti Copert e APAT, 2003);

suddivisione percentuale dei combustibili di alimentazione dei mezzi pubblici (dati ACI). La matrice “pendolari” del Censimento ISTAT 2001 contiene tutti gli spostamenti sistematici dei residenti suddivisi per: Comune di origine, Comune di destinazione, mezzo di trasporto, tempo di percorrenza medio, condizione professionale del residente. Dalla matrice si ottiene la percentuale di spostamenti sistematici con trasporto pubblico locale sul totale dei trasporti motorizzati e la percentuale di spostamenti sistematici con trasporto pubblico locale aventi origine e destinazione interni al Comune.

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 16

Attraverso i dati sopra descritti si scorporano, dal dato di consumo per i trasporti di SIRENA, le percentuali di consumo attribuibili al trasporto pubblico urbano. Infine si applicano le percentuali dei combustibili di alimentazione ACI al dato di consumo complessivo, ottenendo i consumi relativi ai differenti combustibili.

Trasporti privati e commerciali Dal dato di consumo per i trasporti di SIRENA si sottraggono i consumi delle categorie precedenti (parco auto comunale e trasporto pubblico).

Produzione locale di energia A questo riguardo, è prima necessario capire quali impianti inserire, a seconda della potenza e della tipologia (sono esclusi gli impianti compresi nel sistema ETS e quelli superiori o uguali a 20 MW di energia termica in input nel caso di impianti di combustione, di potenza nel caso di impianti ad energia rinnovabile), della proprietà (pubblica o privata) e del fatto che si consideri conveniente o meno includere misure di intervento a riguardo nel PAES. In particolare:

fotovoltaico: i dati sono disponibili grazie al servizio Atlasole del GSE, eventualmente confrontabili con i dati del catasto energetico comunale, ove presenti. La producibilità media annua è stimata in 1.100 kWh/kWp.

altri impianti: dati da autorizzazioni rilasciate dalla Provincia di Monza e della Brianza, studi di Provincia, dossier “Comuni Rinnovabili” di Legambiente, database SIRENA, GSE.

Rifiuti e Acque reflue Si considerano solo le emissioni non energetiche (CH4 e N2O) dovute al trattamento dei rifiuti o delle acque. I termovalorizzatori si considerano come impianti di produzione locale di elettricità, mentre gli inceneritori che non producono elettricità vanno inseriti nella tabella A-B (equipment/facilities) del Template, dividendo tra parte rinnovabile (ad esempio biomassa) e non (categoria altri combustibili fossili). Anche i consumi elettrici di questi impianti vanno inseriti nella tabella A-B (equipment/facilities).

Agricoltura Si considerano solo le emissioni non energetiche (CH4) dovute alla gestione dei reflui (desumibili dall'archivio INEMAR), in visione di un loro potenziale recupero a fini energetici (impianti a biogas). Per passare dai consumi alle emissioni, si utilizzano i fattori di emissione, per i quali si riportano alcune importanti considerazioni:

Consumo di elettricità e fattore locale di emissione Per calcolare le emissioni di CO2 da attribuire al consumo di energia elettrica, occorre determinarne il fattore di emissione, utilizzato per tutti i consumi di elettricità. Si può utilizzare il fattore di emissione nazionale (0,483 tCO2/MWhe) o calcolare il fattore di emissione locale per l'elettricità (EFE) specifico del territorio, che riflette i risparmi in termini di emissioni di CO2 che la produzione locale di elettricità e l'eventuale acquisto di elettricità verde certificata comportano.

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 17

Esso si calcola attraverso la seguente formula10:

EFE = [(TCE - LPE - GEP) * NEEFE + CO2LPE + CO2GEP] / (TCE) in cui: EFE = fattore di emissione locale per l'elettricità [t/MWh] TCE = consumo totale di elettricità nel comune (in conformità alla tabella A del template PAES) [MWh] LPE = produzione locale di elettricità (in conformità alla tabella C del template PAES) [MWh] GEP = acquisti di elettricità verde da parte del Comune [MWh] NEEFE = fattore di emissione nazionale o europeo per l'elettricità [t/MWh] CO2LPE = emissioni di CO2 imputabili alla produzione locale di elettricità [t] CO2GEP = emissioni di CO2 imputabili alla produzione di elettricità verde certificata [t] = zero nel caso di approccio standard.

Qualora il Comune sia o diventi nel tempo un esportatore netto di elettricità (ossia la sua produzione diventi superiore ai consumi totali del territorio), si dovrà utilizzare la seguente formula di calcolo:

EFE = (CO2LPE + CO2GEP) / (LPE + GEP) Il fattore di emissione per l'elettricità del Comune per l’anno 2005 è calcolato al 2.3.1 Calcolo dei fattori di emissione locali e sintesi emissioni per settore. La sua variazione al 2011 è invece riportata al 4.3 Produzione locale di elettricità.

Generazione locale di elettricità Per gli impianti locali di generazione di elettricità compresi nell’inventario (<20MW), il fattore di emissione dipenderà dal tipo e dalle quantità di combustibile utilizzato. Nel caso di generazione da fonte rinnovabile, come sopra menzionato, il fattore di emissione è pari a zero. Nel Comune di Bernareggio non risultavano, al 2005, impianti di generazione locale di energia elettrica.

Consumo di riscaldamento/raffreddamento Il fattore di emissione si distingue nei seguenti casi:

se il calore è prodotto “in casa” dagli utenti stessi, da fonti fossili (gas naturale, olio combustibile, gasolio o carbone acquistati dagli utenti finali per il riscaldamento degli ambienti, per l’acqua calda sanitaria o per usi domestici) e da fonti rinnovabili (biomasse, energia solare termica e geotermica): si utilizzano i fattori di emissione standard attribuiti a tali vettori energetici, allegati alle Linee Guida;

vendita/distribuzione di riscaldamento o raffreddamento come prodotto di base (commodity) agli utilizzatori finali nell'ambito del Comune (impianti CHP o TLR, anche alimentati da rifiuti). Devono essere considerate tutte le centrali operative sul proprio territorio che forniscono calore a consumatori finali e calcolare le emissioni sulla base della quantità di calore fornita, tipo e quantità di combustibili utilizzati. In Tabella 1 vengono riassunte le unità di misura.

10

Questa formula non tiene conto delle perdite dovute al trasporto e alla distribuzione sul territorio comunale nonché dell'autoconsumo dei produttori/trasformatori di energia e in certo qual modo contabilizza due volte la produzione locale di elettricità a partire da energie rinnovabili. A livello del comune tuttavia queste approssimazioni hanno soltanto un impatto limitato sul bilancio locale di emissioni di CO2.

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 18

Calcolo delle emissioni per il teleriscaldamento

Teleriscaldamento Quantità Unità di misura

a) Energia termica prodotta A kWh termici

b) Combustibile 1 per la generazione di calore B kg; m3

c) Combustibile 2 per la generazione di calore C kg; m3

d) Fattore di emissione combustibile 1 D CO2/kg; CO2/m3

e) Fattore di emissione combustibile 1 E CO2/kg; CO2/m3

f) Totale delle emissioni per la produzione di energia termica

(b*d) + (c*e)

CO2

g) Fattore di emissione per il teleriscaldamento f/a Kg CO2/ kWh termici Tabella 1 - Calcolo delle emissioni per il teleriscaldamento

Nota: per evitare il double counting: sottrarre b + c ai dati aggregati di consumo di combustibile; se il calore proviene dal recupero di cascami termici industriali: non conteggiare; nel caso di cogenerazione, si considerano solo le emissioni dovute alla generazione di calore in quanto le emissioni per la generazione elettrica sono già conteggiate nei consumi elettrici della comunità.

Se una percentuale del riscaldamento/raffreddamento prodotto nel Comune viene esportata, nel calcolare il fattore di emissione per la produzione di riscaldamento/raffreddamento (EFH) occorre tener conto soltanto della quota di emissioni di CO2 corrispondente al riscaldamento/raffreddamento effettivamente consumato sul territorio comunale. Allo stesso modo, se il riscaldamento/raffreddamento è importato da un impianto ubicato al di fuori del territorio comunale, occorre tener conto di una quota delle emissioni di CO2 di tale impianto corrispondente al riscaldamento/raffreddamento consumato sul territorio comunale. Si può applicare la seguente formula al fine di tener conto di tali aspetti:

EFH = (CO2LPH + CO2IH – CO2EH) / LHC Dove: EFH = fattore di emissione per il riscaldamento CO2LPH = CO2 emissioni dovute alla produzione locale di riscaldamento [t] CO2IH = emissioni di CO2 imputabili al riscaldamento importato dal di fuori del territorio comunale [t] CO2EH = emissioni di CO2 connesse al riscaldamento importato dal di fuori del territorio comunale [t] LHC = Consumo locale di riscaldamento/raffreddamento[MWh]

I dati di produzione locale di energia tramite impianti CHP o TLR e le relative emissioni sono utili anche per il completamento della tabella D del Template PAES. Per gli impianti CHP, visto che un’unità cogenerativa produce elettricità e calore, va inserita nelle tabelle C e D e si dividono le emissioni dovute alla produzione di calore da quelle dell’elettricità. Anche qui, gli impianti devono essere catalogati con i rispettivi quantitativi di energia generata localmente, quantità di vettore energetico in ingresso ed emissioni relative di CO2. Per comodità, tutte le unità produttive simili devono essere raggruppate. Nel Comune non risultano utenze alimentate da impianti per la vendita/distribuzione di riscaldamento o raffreddamento come prodotto di base (per esempio da teleriscaldamento o da impianti di cogenerazione). Il calore prodotto dagli utenti per uso proprio va quindi distinto a seconda della fonte energetica utilizzata per produrlo e contabilizzato in base alla quantità di combustibili fossili consumati (gas naturale, olio combustibile, gasolio, legna o carbone acquistati dagli utenti finali per il riscaldamento degli ambienti, per l’acqua calda sanitaria o per usi domestici) o all'energia termica prodotta da fonte rinnovabile (tramite impianti solari termici o geotermici).

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 19

Combustione di biomassa e di biocombustibili Vista la scelta di adottare l’approccio standard, i gas provenienti dalla combustione di biomassa o di biocombustibili non andrebbero conteggiati in quanto ritenuti facenti parte del ciclo naturale del carbonio (durante la combustione viene rilasciata in atmosfera la stessa quantità di carbonio assorbita durante la vita della biomassa utilizzata, realizzando dunque un bilancio di lungo periodo nullo). Tuttavia, la Commissione raccomanda alle municipalità di assicurarsi che la biomassa utilizzata sul proprio territorio sia conforme ai criteri di sostenibilità stabiliti dalla Direttiva 2009/28/CE; qualora la biomassa non rispetti tali criteri, il fattore di emissione è stimato in 0,400 tCO2/MWh. Non conoscendo con certezza la provenienza delle biomasse consumate dagli utenti finali per proprio utilizzo (ad esempio stufe a pellet, camini), viene considerato un valore medio pari a 0,200 tCO2/MWh. In caso di grossi impianti, ove il rispetto della filiera corta è requisito imposto dalla normativa nazionale, il fattore di emissione viene invece posto uguale a zero.

2.2 Consumi finali di energia

In questo paragrafo vengono sintetizzati i consumi energetici finali dovuti agli edifici e ai trasporti, dettagliando le modalità di reperimento dei dati. I dati sono classificati in base all'attendibilità della fonte a partire dalla categoria A (dato reale/molto attendibile) sino alla C (dato estratto da database regionali/stimato). Vengono infine aggiunte alcune considerazioni sui settori di intervento facoltativi sopra menzionati.

2.2.1 Edifici, attrezzature/impianti e industrie

Sono qui descritti gli approcci e le fonti dei dati da cui sono stati ricavati i consumi riguardanti:

edifici e servizi di proprietà comunale;

edifici e servizi del terziario;

edifici residenziali;

illuminazione pubblica comunale;

industrie non ETS.

Edifici, attrezzature/impianti di proprietà comunale In Tabella 2 è riportata una sintesi dei dati di consumo al 2005 per gli edifici municipali. I dati di consumo di energia elettrica e gas naturale degli edifici municipali sono stati reperiti dall'ufficio tecnico comunale, attraverso la consultazione delle bollette (classe A).

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 20

Consumi energetici finali: edifici, attrezzature/impianti comunali

Edificio Indirizzo Consumi [MWh]

Metano Elettricità

SCUOLA DELL'INFANZIA "G. RODARI" VIA MORSELLI 1 212,62 81,87

SCUOLA PRIMARIA "G. OBERDAN" - Palestra VIA PETRARCA 1 140,22 54,72

SCUOLA PRIMARIA "G. OBERDAN" - Parte nuova VIA PETRARCA 1 39,45

SCUOLA PRIMARIA "G. OBERDAN" - Parte vecchia VIA PETRARCA 1 264,31

SCUOLA PRIMARIA "C. BATTISTI" VIA DON GUIDALI 2 119,88 8,01

SCUOLA SECONDARIA "L. DA VINCI" VIA EUROPA 2 213,49 39,89

CENTRO CIVICO VIA DON GUIDALI 4 108,45 7,32

PALESTRA "F. PEREGO" LARGO DONATORI DEL SANGUE, SN

124,67 66,54

MUNICIPIO - PALAZZO "LANDRIANI BONACINA" VIA PRINETTI 29 167,08 48,13

CAMPO DI CALCIO VIA EUROPA 4 51,58 22,32

CENTRO POLIFUNZIONALE - PALAZZO "LAURA SOLERA MANTEGAZZA"

VIA DANTE 1 159,00 35,47

MENSA SCOLASTICA VIA PERTINI, SN 116,47 41,04

UFFICIO SEDE "C.T.L. 3" VIA CAVOUR 36 16,26

TOTALE 1.733,49 405,29

Tabella 2 - Consumi energetici finali: edifici, attrezzature/impianti comunali

Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali) I consumi relativi ad edifici e reti di servizi privati sono stati ottenuti per differenza tra il totale dei consumi del settore Terziario (da SIRENA o distributori locali) ed i dati relativi ai soli edifici pubblici ricavati dalle bollette. I dati di consumo di energia elettrica sono stati richiesti direttamente al distributore locale (Enel Distribuzione, classe A11). I dati di consumo di gas naturale, ad oggi, non sono ancora stati forniti dal distributore, quindi sono stati utilizzati i dati estratti dal database SIRENA (classe C). In Tabella 3 sono riportati i consumi finali suddivisi per vettore energetico.

Consumi energetici finali: edifici, attrezzature/impianti terziari

Vettore energetico Consumi [MWh] Fonte dato

Elettricità 4.378,55 Enel Distribuzione

Gas naturale 5.980,47 SIRENA

GPL 57,52 SIRENA

Olio combustibile 11,83 SIRENA

Diesel 346,87 SIRENA

Solare termico 0,01 SIRENA

TOTALE 10.775,24 Tabella 3 - Consumi energetici finali: edifici, attrezzature/impianti terziari

11

I dati di consumo elettrico sono stati forniti dal distributore già ripartiti tra i diversi settori (residenziale, terziario, industria) per l’anno 2006-2010, tali dati sono stati elaborati per riportarli all’anno 2005, applicando le tendenze comunali dei diversi settori tra il 2005 e il 2010. Il dato è stato successivamente confrontato con le tendenze su scala provinciale fornite da Terna SpA. Tali dati sono considerati molto attendibili (classe A).

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 21

Edifici residenziali Per gli edifici residenziali sono stati utilizzati, ove disponibili, i dati reali di consumo. Per elettricità e gas naturale sono valide le considerazioni effettuate precedentemente. Per quanto riguarda gli altri vettori energetici, i dati di consumo sono stati estratti dal database SIRENA. Tutti i dati sono riportati in Tabella 4.

Consumi energetici finali: edifici residenziali

Vettore energetico Consumi [MWh] Fonte dato

Elettricità 9.603,38 Enel Distribuzione

Gas naturale 72.739,70 SIRENA

GPL 169,54 SIRENA

Olio combustibile 65,87 SIRENA

Diesel 2.308,58 SIRENA

Altra biomassa 1.951,14 SIRENA

Solare termico 2,00 SIRENA

TOTALE 86.840,21 Tabella 4 - Consumi energetici finali: edifici residenziali

Illuminazione pubblica comunale Il consumo di elettricità per la pubblica illuminazione, ottenuto direttamente da Enel Distribuzione (riportato all’anno 2005 con la metodologia specificata alla nota 11), è pari a 536,95 MWh (classe A). Tale consumo è riportato in Tabella 5.

Consumi energetici finali: illuminazione pubblica comunale

Vettore energetico Consumi [MWh] Fonte dato

Elettricità 536,95 Enel Distribuzione

TOTALE 536,95 Tabella 5 - Consumi energetici finali: illuminazione pubblica comunale

Industrie non ETS Come anticipato, il settore industriale è facoltativo nell'elaborazione del PAES e va considerato nell'inventario delle emissioni solo qualora l’Amministrazione intenda attivare azioni specifiche rivolte alle piccole-medie imprese del territorio, escludendo in ogni caso quelle ricadenti nel sistema ETS12. In questa prima fase non risulta conveniente effettuare un'indagine di dettaglio richiedendo i dati di consumo ad ogni singola impresa. Pertanto, per il settore industriale si è ipotizzato che le utenze servite da Enel Distribuzione siano tutte non ETS e che le industrie ETS (escluse dal Patto dei Sindaci e quindi dall'inventario delle emissioni) siano servite in deroga da Snam Rete Gas (classe A). Per gli altri combustibili è stato utilizzato il database SIRENA (classe C). In Tabella 6 si riportano i dati di consumo del settore industriale non ETS.

12

ETS (Emission Trading Scheme): sistema per lo scambio di quote di emissioni di gas a effetto serra previsto dalla politica europea sul clima. Gli impianti che esercitano attività nei settori dell'energia (impianti di combustione con una potenza calorifica di combustione di oltre 20MW), della produzione e della trasformazione dei metalli ferrosi, dell'industria minerale e della fabbricazione della carta e del cartone sono obbligatoriamente soggetti al sistema di scambio di quote.

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 22

Consumi energetici finali: industrie non ETS

Vettore energetico Consumi [MWh] Fonte dato

Elettricità 13.935,03 Enel Distribuzione

Gas naturale 8.770,29 SIRENA

GPL 1.723,78 SIRENA

Olio combustibile 643,69 SIRENA

Diesel 922,83 SIRENA

Altra biomassa 1.571,66 SIRENA

Solare termico 0,01 SIRENA

TOTALE 27.567,28 Tabella 6 - Consumi energetici finali: industrie non ETS

2.2.2 Trasporti

Sono qui descritte le fonti dei dati da cui sono stati ricavati i consumi riguardanti il sistema dei trasporti suddiviso in:

parco veicoli comunale;

trasporti pubblici;

trasporti privati e commerciali.

Parco veicoli comunale I dati relativi al parco veicoli di proprietà comunale circolante nel 2005 sono stati forniti direttamente dal Comune, con l'indicazione dei chilometri percorsi da ciascuna vettura e del tipo di alimentazione (classe A)13. Sono stati ricavati i consumi finali partendo dai chilometri percorsi annualmente dai veicoli (ottenuti dividendo il totale dei chilometri percorsi da ciascuna vettura per gli anni trascorsi dalla data di immatricolazione o di acquisto). Sono stati applicati i fattori di emissione INEMAR (distinti in base a tipo veicolo, cilindrata, carburante e periodo di immatricolazione, espressi in gCO2/km) per trasformare i chilometri percorsi in emissioni di CO2. In seguito, ragionando a ritroso, sono state divise le emissioni di CO2 per i fattori di emissione proposti dalle Linee guida IPCC ottenendo i consumi finali in MWh. E’ stata considerata la sola quota parte di consumi ed emissioni relativa a spostamenti interni ai confini comunali, stimata nell’80% del totale. Si riportano in Tabella 7 i risultati ottenuti.

13

La quota parte dei consumi dei veicoli per cui non è stato fornito il dettaglio dei chilometri percorsi è compresa nella voce Trasporti privati e commerciali. Il Comune si riserva pertanto di revisionare la ripartizione dei consumi e delle relative emissioni tra le categorie trasporti comunali e trasporti privati e commerciali.

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 23

Consumi finali ed emissioni di CO2 del parco veicoli comunale

Tipologia/Modello Aliment. Anno

immatr. km percorsi

annualmente Emissioni

[tCO2] Consumi [MWh]

Automobili diesel 2003 16.562 4,14 15,49

Automobili diesel 2005 17.412 3,98 14,92

Automobili diesel 2000 17.305 3,07 11,50

Automobili diesel 2001 6.830 1,16 4,33

Automobili diesel 2004 20.923 5,22 19,57

Automobili diesel 1999 5.296 0,94 3,52

Automobili benzina 1992 8.245 0,16 0,65

Automobili benzina 1987 7.615 1,49 5,97

Motocarri benzina 2004 9.334 0,94 3,78

Totale benzina 2,59 10,39

Totale gasolio 18,51 69,32

TOTALE 21,10 79,71 Tabella 7 - Consumi finali ed emissioni di CO2 del parco veicoli comunale

Trasporti pubblici Per trasporto pubblico locale si intende, ai fini dell’elaborazione dell’inventario, quella parte di trasporto pubblico interna al confini territoriali, fatta eccezione per i trasporti gestiti direttamente dal Comune (che rientrano nella flotta municipale). Per quantificare i consumi imputabili al trasporto pubblico è stata stabilita una procedura di calcolo descritta al 2.1.3 Elaborazione dei dati. Si riportano in Tabella 8 i risultati ottenuti.

Consumi energetici finali: trasporti pubblici

Vettore energetico Consumi [MWh] Fonte dato

Gas naturale 15,91

STIMA CON ALGORITMO A PARTIRE DA DATI: ISTAT

COPERT APAT ACI

GPL 2,45

Diesel 1.087,08

Benzina 7,23

TOTALE 1.112,67 Tabella 8 - Consumi energetici finali: trasporti pubblici

Trasporti privati e commerciali Il consumo energetico finale relativo al settore dei trasporti privati e commerciali è stato ottenuto per sottrazione, dal totale SIRENA, dei consumi relativi al parco veicoli comunale e ai trasporti pubblici. Si riportano in Tabella 9 i risultati ottenuti.

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 24

Consumi energetici finali: trasporti privati e commerciali

Vettore energetico Consumi [MWh] Fonte dato

Gas naturale 51,67

SIRENA

GPL 1.119,15

Diesel 11.224,09

Benzina 11.110,19

Biocarburanti 239,19

TOTALE 23.744,29 Tabella 9 - Consumi energetici finali: trasporti privati e commerciali

2.3 Emissioni di CO2 equivalenti

Applicando gli specifici fattori di emissione, i consumi vengono trasformati in emissioni equivalenti, secondo i principi illustrati al 2.1.3 Elaborazione dei dati. In questa sezione si riportano i fattori di emissione locali del Comune al 200514 e vengono sintetizzati i dati di emissione dovuti ai diversi settori.

2.3.1 Calcolo dei fattori di emissione locali e sintesi emissioni per settore

Il Comune non ha stipulato alcun contratto per l'acquisto di elettricità verde, né, al 2005, risultavano in esercizio sul territorio comunale impianti di generazione elettrica di potenza inferiore ai 20 MW. Il fattore utilizzato nel calcolo delle emissioni associate alla produzione elettrica è quindi il fattore di emissione nazionale (pari a 0,483 tCO2/MWhel). Non sono presenti neanche utenze servite da reti di teleriscaldamento/teleraffrescamento alimentate da impianti situati all'interno oppure al di fuori del territorio comunale. Pertanto non è stato calcolato un fattore di emissione locale per il riscaldamento/raffrescamento. In Tabella 10 sono riportate, per ciascun settore, le emissioni espresse in tonnellate di CO2 e le percentuali sul totale.

14

Per il dettaglio del calcolo del fattore di emissione per l’elettricità per i due anni di inventario (2005 e 2020) si rimanda ai Paragrafi 2.3.1 Calcolo dei fattori di emissione locali e sintesi emissioni per settore e 4.3 Produzione locale di elettricità.

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 25

Emissioni di CO2: sintesi per settore

SETTORE Emissioni

[tCO2]

Percentuale sul totale (inclusa

industria)

Percentuale sul totale (esclusa

industria)

EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE 34.266,30 84,38% 79,52%

Edifici, attrezzature/impianti comunali 545,92 1,34% 1,76%

Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali)

3.431,87 8,45% 11,08%

Edifici residenziali 20.395,33 50,22% 65,84%

Illuminazione pubblica comunale 259,35 0,64% 0,84%

Industrie (non ETS) 9.633,83 23,72%

TRASPORTI 6.344,67 15,62% 20,48%

Parco auto comunale 21,10 0,05% 0,07%

Trasporti pubblici 295,82 0,73% 0,95%

Trasporti privati e commerciali 6.027,75 14,84% 19,46%

Totale 40.610,97 100,00%

Totale esclusa industria 30.977,14 100,00%

Tabella 10 - Emissioni di CO2: sintesi per settore

2.3.2 Altri settori

Smaltimento dei rifiuti Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti urbani, si prendono in considerazione esclusivamente le emissioni non energetiche. Si è osservato che nel territorio del Comune non sono presenti impianti di trattamento o smaltimento, quindi non ci sono emissioni non energetiche. Le emissioni imputabili al settore rifiuti sono essenzialmente quelle derivanti dai servizi di raccolta e trasporto, associate quindi all'uso di combustibili per la movimentazione dei mezzi. Queste emissioni sono già computate all'interno del settore trasporti.

Gestione dei reflui urbani, agricoli e zootecnici Considerazioni simili a quelle effettuate riguardo al settore rifiuti valgono a proposito della gestione delle acque reflue. Non sono presenti impianti di depurazione all'interno del territorio comunale e si ritiene che sia limitata la possibilità di azione del Comune nell'abbattimento delle emissioni relative a questo settore. Le emissioni associate alle pratiche agricole e zootecniche sono escluse dall'inventario delle emissioni climalteranti. Tuttavia, per fornire un'idea di quanto incide questo settore in termini di emissioni di CO2 equivalente, si riportano in Tabella 11 i dati estratti dal database INEMAR. Si può osservare che le emissioni derivanti dalla gestione reflui rappresentano lo 0,49% circa del totale emissioni: data la modesta percentuale l’eventuale implementazione di tecnologie per la riduzione delle emissioni del settore (ad esempio la realizzazione di impianti per il recupero energetico del biogas) non apporterebbe quindi un contributo significativo alla riduzione complessiva delle

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 26

emissioni del territorio.

Reflui agricoli: emissioni anno 2005 [tCO2 eq]

Reflui agricoli 148,36 Fonte: INEMAR

Percentuale sul totale 0,49% Fonte: INEMAR

Totale emissioni 30.151,15 Fonte: INEMAR

Tabella 11 - Reflui agricoli: emissioni anno 2005 [tCO2 eq ]

2.4 Produzione locale di energia elettrica

In questa sezione si considerano gli impianti di generazione elettrica di potenza inferiore o uguale a 20 MW, che si ipotizza siano destinati a coprire parte del fabbisogno energetico locale. Al 2005 non risultavano, a Bernareggio, impianti di produzione elettrica.

2.5 Produzione locale di energia termica/raffrescamento

Non risultano, all'interno del territorio del Comune, impianti di cogenerazione o impianti industriali che alimentano reti di teleriscaldamento o teleraffrescamento né utenze raggiunte da reti alimentate da impianti situati al di fuori del territorio comunale.

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 27

3. SINTESI DEI RISULTATI DELL’IBE

Nel Grafico 1 e nel Grafico 2 sono riportati, rispettivamente, le percentuali di consumo finale di energia e di emissioni di CO2 suddivise tra i diversi settori, incluso quello industriale, poiché l’Amministrazione ha deciso di includere nel PAES azioni rivolte a tale settore.

Grafico 1 - Ripartizione percentuale dei consumi finali di energia tra i diversi settori, incluso quello industriale

Grafico 2 - Ripartizione percentuale delle emissioni di CO2 tra i diversi settori, incluso quello industriale

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 28

Da entrambi i grafici appare evidente come il settore che pesa maggiormente, sia in termini di consumi finali che di emissioni, sia il settore residenziale, seguito dall’industria, dai trasporti privati e commerciali e dal terziario. Risulta modesto il contributo degli edifici e dei servizi comunali, così come quello dei trasporti pubblici e del parco veicoli comunale. Nel passaggio dai consumi finali di energia alle emissioni di CO2, a causa dei diversi fattori di emissione associati ai vettori energetici predominanti, aumenta il peso percentuale di quei settori dove vi è un forte uso del vettore energia elettrica (con un fattore di emissione piuttosto elevato: 0,483 t/MWhe nel 2005). Così, aumenta il peso dell’industria (18,04% dei consumi e 23,72% delle emissioni) e del terziario (7,05% dei consumi e 8,45% delle emissioni), mentre si riduce quello del settore residenziale (56,83% dei consumi e 50,22% delle emissioni) e lievemente quello del trasporto commerciale e privato (15,54% dei consumi e 14,84% delle emissioni). Infatti, il settore trasporti, così come quello residenziale, sono caratterizzati da vettori con fattori di emissione più bassi (0,202 t/MWh per il metano e 0,267 t/MWh per il gasolio). Si osserva che gli edifici municipali, l'illuminazione pubblica e il parco veicoli comunale incidono per una percentuale molto bassa sui consumi e sulle emissioni (circa il 3% complessivamente). Tuttavia è importante che il Comune attui delle strategie volte a ridurre anche questi consumi, per dimostrare ai cittadini ed agli stakeholders la necessità di assumere in prima persona un impegno concreto nel raggiungimento degli obiettivi. L’inventario base definito per il Comune di Bernareggio al 2005 porta, in conclusione, a un totale emissioni di 40.610,97 tonnellate di CO2, pari a 4,41 ton/abitante.

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 29

4. 2005-2011: ANALISI CONSUMI ED EMISSIONI PER SETTORE

La definizione della baseline consente di individuare il totale delle emissioni generate sul territorio comunale da ciascun settore al 2005. Da qui è possibile quantificare l'obiettivo minimo dell'Amministrazione comunale, ossia la riduzione di almeno il 20% delle emissioni totali. Considerato che la baseline è riferita all'anno 2005, ancora non è invece conosciuto lo stato di avanzamento: dove si trova il Comune nel percorso di raggiungimento dell'obiettivo complessivo e quali fattori hanno contribuito a portare il Comune in tale stato? Nei precedenti capitoli si è illustrato il risultato della raccolta dati riferito all’anno 2005, e secondo un processo analogo sono stati raccolti ovvero stimati i dati al 2011. Così si è ottenuta una fotografia dello stato attuale del Comune, ossia un inventario delle emissioni ad oggi, da confrontare con la baseline. In questa sezione vengono quindi confrontati i dati ottenuti per ciascun settore con quelli relativi al 2005. I dati sono classificati in base all'attendibilità della fonte a partire dalla categoria A (dato reale/molto attendibile) sino alla C (dato estratto da database regionali/stimato). L'interpretazione dei trend di emissione è una combinazione di:

fattori “esterni”: aumento/decremento demografico, congiunture economiche o climatiche, delocalizzazioni industriali, attivazione di nuove grandi utenze, etc.;

fattori “interni”: fattori di diretta competenza del Comune, risultato delle azioni di risparmio energetico effettivamente realizzate nell'orizzonte temporale considerato.

Uno dei fattori più significativi da considerare è sicuramente l'andamento demografico: dal 2005 al 2011 il numero dei residenti a Bernareggio è aumentato del 14,52% (Tabella 12, Grafico 4).

Movimento demografico

Anno Popolazione al 31/12

2005 9.217

2006 9.362

2007 9.575

2008 9.894

2009 10.195

2010 10.501

2011 10.555

Tabella 12 - Movimento demografico nel Comune di Bernareggio (Fonte: ISTAT – Ufficio anagrafe comunale)

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 30

Questo aspetto si rifletterà in maniera significativa sui consumi dei settori residenziale e terziario e sui trasporti, secondariamente sugli altri settori. Sarà, quindi, effettuata un'analisi dei consumi e delle emissioni pro capite. Solo per gli edifici di proprietà comunale, per l'illuminazione pubblica e per il parco veicoli comunale si ritiene più significativa un'analisi dei consumi e delle emissioni in termini assoluti, per mettere in evidenza l'impatto degli interventi già attuati dal Comune. Il settore industriale, facoltativo per il piano d’azione, è stato incluso nell’elaborazione delle emissioni al 2005 (baseline), in quanto le emissioni di CO2 in atmosfera relative a tale settore hanno un peso significativo sul totale delle emissioni al 2005 (23,72%) e nei trend emissivi esposti in seguito.

4.1 Edifici, attrezzature/impianti e industrie

Sono descritte le variazioni dei consumi e delle emissioni climalteranti tra il 2005 e il 2011 per le seguenti sottocategorie:

edifici, attrezzature/impianti comunali, che includono gli edifici di proprietà comunale e, se presenti, altri servizi di utilità pubblica, quali impianti di videosorveglianza, pannelli informativi, impianti di irrigazione, etc;

edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali), che comprendono attività commerciali, banche, uffici postali ed altri servizi pubblici non gestiti dal Comune;

edifici residenziali;

illuminazione pubblica comunale;

industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema europeo di scambio delle quote di emissione – ETS).

In principio è indicato il peso percentuale del settore sul totale delle emissioni al 2005.

Grafico 4 - Trend di crescita della popolazione tra il 2005 e il 2011

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 31

4.1.1 Edifici, servizi di proprietà comunale

(1,34% sul totale emissioni)

I dati di consumo degli edifici municipali sono stati ricavati nel seguente modo:

Energia elettrica: dati su consumi edifici ed altri servizi pubblici reperiti dalle bollette;

gas naturale: dati su consumi edifici reperiti da bollette. Se il dato è espresso in m3 il fattore di conversione utilizzato per passare ai kWh è 1 m3 = 9,59 kWh.

EDIFICI E SERVIZI PUBBLICI CONFRONTO CONSUMI 2005 – 2011 [MWh]

2005 2011 Variazione

percentuale 2005-2010

Edifici e servizi pubblici – elettricità 405,29 434,28 7,15%

Edifici pubblici – gas 1.733,49 1.990,35 14,82%

TOTALE Edifici e servizi pubblici 2.138,78 2.424,62 13,36%

Tabella 13 - Consumi degli edifici comunali negli anni 2005 e 2011

EDIFICI E SERVIZI PUBBLICI CONFRONTO EMISSIONI 2005 – 2011 [tCO2]

2005 2011 Variazione

percentuale 2005-2011

Edifici e servizi pubblici – elettricità 195,76 223,75 14,30%

Edifici pubblici – gas 350,16 402,05 14,82%

TOTALE Edifici e servizi 545,92 625,80 14,63%

Tabella 14 - Emissioni di CO2 degli edifici comunali negli anni 2005 e 2011

Dalla Tabella 13 e dalla Tabella 14 si nota un incremento dei consumi di gas naturale del 14,82% nonostante l'anno 2011 sia stato meno rigido rispetto al 2005 (secondo le rilevazioni ARPA). L’aumento potrebbe essere dovuto a criticità di funzionamento di alcuni impianti termici o di situazioni particolari, anche se si sottolinea che il Comune ha provveduto a diversi interventi di

Grafico 5 - Andamento dei consumi e delle emissioni assolute di CO2 degli edifici comunali

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 32

efficientamento degli edifici nel periodo compreso tra il 2005 ed il 2011, nello specifico:

intervento impiantistico presso la scuola primaria ‘G. Oberdan’ (2006): Sostituzione generatore di calore con modello ad alto rendimento di potenza termica utile nominale di 582 kW;

intervento impiantistico presso scuola secondaria ‘L. Da Vinci’ (2010): sostituzione generatore di calore con modello ad alto rendimento di potenza termica utile nominale di 274 kW;

interventi strutturali e impiantistici presso la sede del municipio: sostituzione generatore di calore con modello ad alto rendimento (2010) e sostituzione serramenti con modelli a bassa trasmittanza (2006-2007);

interventi impiantistici presso il centro sportivo di via Europa: Sostituzione generatore di calore (2006) e installazione di pannelli solari termici da 3,22 m2 (2009);

intervento impiantistico presso la caserma dei Carabinieri (2010): sostituzione generatore di calore con modello ad alto rendimento.

Gli interventi descritti hanno portato a risparmi in alcuni casi considerevoli dei consumi di gas naturale degli edifici oggetto dell’efficientamento, tuttavia l’aumento complessivo dei consumi potrebbe derivare dall’apertura di nuove strutture, come ad esempio la realizzazione nel 2011 della mensa scolastica presso la scuola primaria ‘G. Oberdan’, da citare comunque per l'accurata progettazione delle partizioni dell'involucro opaco e trasparente, nelle quali si è tenuto conto di tutti i criteri di risparmio energetico e dei dettami dell'architettura bioclimatica (la classe energetica ottenuta è stata la “D” con un consumo annuo di soli 29,24 kWh/m3a), o da un maggiore utilizzo degli edifici pubblici (in particolare la palestra ‘F. Perego’, il centro polifunzionale per anziani e la biblioteca comunale). Aumentano anche i consumi di energia elettrica (+7,15%) e le relative emissioni (+14,82%). La differenza tra l’aumento emissivo rispetto a quello di consumo di energia elettrica, è certamente dovuto all’incremento del fattore di emissione locale dell’energia elettrica dal 2005 al 2011. Infatti applicando i fattori di emissione nazionali, già di per se, anche a parità di consumi si assisterebbe ad un aumento delle emissioni (il fattore passa da 0,483 tCO2/MWh a 0,516 tCO2/MWh). Nel territorio si è assistito ad un aumento dell produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili dal 2005 al 2011, ma questa produzione non è stata tale da abbassare il fattore di emissione nazionale fino ai livelli del 2005. Gli edifici che hanno mostrato l’aumento più significativo sono:

la palestra ‘F. Perego’;

la sede del municipio. In entrambi i casi l’aumento dei consumi potrebbe essere imputato plausibilmente ad un maggior utilizzo delle strutture (per quanto riguarda la palestra ad esempio i consumi quasi si raddoppiano e da soli giustificano l’aumento complessivo). Si sottolinea che il Comune ha effettuato degli interventi per diminuire i propri consumi elettrici, installando nel 2011 due impianti fotovoltaici, rispettivamente di 5,06 kWp e 19,79 kWp, sul centro sportivo di via Europa.

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 33

Si sottolineano in questa sede che l’Amministrazione comunale ha messo in atto anche alcune iniziative per la riduzione degli altri consumi dei propri edifici, come l’adesione nel 2010 al progetto “doccia-light”, al fine di contribuire al risparmio idrico dei propri edifici pubblici, che ha interessato 4 strutture per un complessivo di 49 docce.

4.1.2 Edifici, servizi del terziario

(8,45 % sul totale emissioni)

I consumi relativi ad edifici e reti di servizi privati sono stati ottenuti per differenza tra il totale dei consumi del settore Terziario (da SIRENA o distributori locali) ed i dati relativi ai soli edifici pubblici comunali ricavati dalle bollette. I dati di consumo di energia elettrica sono stati richiesti direttamente al distributore locale (Enel Distribuzione, classe A)15).

I dati di consumo di gas naturale, ad oggi, non sono ancora stati forniti dal distributore, quindi sono stati utilizzati i dati estratti dal database SIRENA (classe C).

SETTORE TERZIARIO NON COMUNALE CONFRONTO CONSUMI PRO CAPITE 2005 – 2011 [MWh/ab]

2005 2011 Variazione

percentuale 2005-2011

Elettricità 0,475 0,535 12,65%

Gas 0,649 0,510 -21,35%

Altri vettori fossili 0,045 0,023 -49,15%

Rinnovabili (biomassa, solare termico)

0,000 0,000 -

Totale terziario non comunale 1,169 1,068 -8,60%

Tabella 15 - Consumi pro capite del settore terziario non comunale negli anni 2005 e 2011

SETTORE TERZIARIO NON COMUNALE CONFRONTO EMISSIONI PRO CAPITE 2005 – 2011 [tCO2/ab]

2005 2011 Variazione

percentuale 2005-2011

Elettricità 0,229 0,276 20,17%

Gas 0,131 0,103 -21,35%

Altri vettori fossili 0,012 0,006 -50,00%

Rinnovabili (biomassa, solare termico)

0,000 0,000 -

Totale terziario non comunale 0,372 0,385 3,33%

Tabella 16 – Emissioni di CO2 pro capite del settore terziario non comunale negli anni 2005 e 2011

15

I dati di consumo elettrico sono stati forniti dal distributore già ripartiti tra i diversi settori (residenziale, terziario, industria) per l’anno 2006, tali dati sono stati elaborati per riportarli all’anno 2005, applicando le tendenze settoriali tra 2005 e 2006 fornite da Terna su scala provinciale. Tali dati sono considerati molto attendibili (classe A).

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 34

Si nota che l'elettricità pesa nel 2011 per circa il 50% sui consumi e per circa il 72% sulle emissioni del settore terziario. E' possibile che le principali attività del terziario siano esercizi commerciali, banche, sedi di associazioni, spesso non dotate di impianti termici a gas, ma piuttosto di impianti di climatizzazione elettrici. L’aumento dei consumi elettrici pari al 12,65% è coerente con l'andamento riscontrato a livello provinciale (circa +14%, Fonte: Statistiche Terna). Il trend in forte crescita dei consumi elettrici è legato in parte all'aumento delle imprese attive nel settore terziario (da 299 nel 2005 a 353 nel 2011 - Fonte CCIA di Monza e Brianza), nonché all’aumento del numero di apparecchiature elettriche ed elettroniche di uso comune.

La diminuzione dei consumi di gas naturale di circa il 21% potrebbe essere legato ai motivi sopra esposti, ovvero la graduale sostituzione di impianti termici alimentati a combustibili fossili con sistemi di climatizzazione elettrici. E' importante sottolineare inoltre che i consumi di gas nel settore terziario, così come in quello residenziale, sono strettamente legati al fabbisogno di riscaldamento, espresso come gradi giorno (GG). I GG possono variare sensibilmente da un anno all'altro, in base alle condizioni meteo-climatiche. Nella fase di monitoraggio sarà opportuno correggere le emissioni associate al riscaldamento degli ambienti in base ai dati storici di GG. Tali dati possono essere richiesti all’ARPA – Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Lombardia. In forte decrescita si registrano i consumi “altri vettori fossili” (in particolare gasolio ed olio combustibile), in quanto alimentano impianti per la generazione del calore divenuti obsoleti. Data la scarsa penetrazione delle rinnovabili nel terziario e il significativo peso del settore sul totale delle emissioni del territorio (8,45%), è importante intraprendere delle misure incisive per il risparmio energetico in questo settore.

Grafico 6 - Andamento dei consumi e delle emissioni pro capite di CO2 del settore terziario

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 35

4.1.3 Edifici residenziali

(50,22% sul totale emissioni)

I dati relativi alle emissioni degli edifici residenziali sono stati ottenuti dal distributore locale di energia elettrica nel territorio (dati reali) e integrati con elaborazioni su dati SIRENA per gli altri vettori energetici (dati stimati).16

SETTORE RESIDENZIALE CONFRONTO CONSUMI PRO CAPITE 2005 – 2011 [MWh/ab]

2005 2011 Variazione

percentuale 2005-2011

Elettricità 1,04 1,18 12,77%

Gas 7,89 7,46 -5,49%

Altri vettori fossili 0,28 0,10 -64,87%

Rinnovabili (biomassa, solare termico, geotermico)

0,21 0,19 -12,34%

Totale residenziale 9,42 8,92 -5,36%

Tabella 17 - Consumi pro capite del settore residenziale negli anni 2005 e 2011

SETTORE RESIDENZIALE CONFRONTO EMISSIONI PRO CAPITE 2005 – 2011 [tCO2/ab]

2005 2011 Variazione

percentuale 2005-2011

Elettricità 0,503 0,605 20,30%

Gas 1,594 1,507 -5,49%

Altri vettori fossili 0,073 0,025 -65,42%

Rinnovabili (biomassa, solare termico) 0,042 0,037 -13,74%

Totale residenziale 2,21 2,17 -1,76%

Tabella 18 - Emissioni di CO2 pro capite del settore residenziale negli anni 2005 e 2011

Dal 2005 al 2011 si può riscontrare una diminuzione sia dei consumi che delle emissioni rispettivamente del 5,36% e del 1,76%. I principali vettori energetici impiegati sono il gas naturale e l'energia elettrica, mentre i restanti combustibili fossili tendono a diminuire sensibilmente. Tuttavia le emissioni legate al consumo di elettricità crescono di circa il 20,30%, con un andamento ampiamente superiore al trend provinciale (+5,5% - Statistiche Terna). Nelle case aumentano, infatti, le apparecchiature elettriche ed elettroniche spesso lasciate in stand-by (decoder, computer, stampanti, etc.).

16

Vedi nota 11.

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 36

In analogia al settore terziario, anche per il residenziale si assiste a una diminuzione dei consumi e delle relative emissioni di gas naturale, anche se meno marcata (-5,49%). Il motivo della diminuzione si potrebbe imputare ad una concomitanza di fattori esterni ed interni, spesso correlati tra loro. A titolo di esempio si cita il fattore esterno rappresentato dall’effetto della crisi finanziaria, che da un lato può aver portato i cittadini ad assumere atteggiamenti di maggiore attenzione nei confronti dei consumi nelle loro abitazioni, dall’altro può aver spinto i cittadini stessi ad investimenti mirati a migliorare le prestazioni energetiche degli edifici di proprietà e di conseguenza diminuirne la bolletta energetica (es. installazione di pannelli solari termici, sostituzione di serramenti, sostituzione di generatori di calore con apparecchi ad alta efficienza, etc.). Si sottolinea infatti che lo stato di conservazione e l'epoca costruttiva del patrimonio edilizio esistente è costituito in prevalenza da abitazioni degli anni cinquanta-sessanta ad elevata dispersione energetica (fonte ISTAT – Oggetto: abitazioni in edifici ad uso abitativo - Classificazione: epoca di costruzione), la cui prestazioni energetiche potrebbero essere migliorate anche sensibilmente tramite gli interventi descritti in precedenza. I consumi energetici da fonti rinnovabili presentano nel complesso un andamento decrescente (-12,34%), dovuto al calo dell’uso di biomassa (legna) come fonte di calore (i consumi passano da 1.951,14 MWh nel 2005 a 1.927,30 MWh nel 2011,). Aumentano invece i consumi da solare termico, ma in valore assoluto tali consumi risultano ancora irrilevanti. Tra le iniziative realizzate dal Comune in questo ambito si segnalano:

nel 2009 ha aderito alla società “Rete di Sportelli per l'energia e l'ambiente” della Provincia di Milano e di Monza e Brianza, con l'apertura di uno Sportello Infoenergia presso il Comune con le finalità di fornire supporto e consulenza ai cittadini sulle opportunità di risparmio energetico e sulle forme di finanziamento;

a seguito dell’emanazione della Legge Regionale 11 marzo 2005 n°12, ‘Legge per il Governo del Territorio’, il Comune di Bernareggio ha avviato nel 2011 il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del proprio Piano di Governo del Territorio (PGT). La fase di coinvolgimento della cittadinanza è stata da subito posta come base per uno sviluppo partecipato del territorio, come si evince dalla presentazione che è stata illustrata durante la serata del 22 novembre 2011. La VAS si pone come documento indispensabile per affrontare un accurato studio del territorio sotto diversi comparti, e si pone tra gli obiettivi principali uno sviluppo a basso consumo di suolo e l'integrazione delle linee procedurali su scala sovracomunale;

Grafico 7 - Andamento dei consumi e delle emissioni pro capite di CO2 degli edifici residenziali

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 37

nella revisione del Regolamento Edilizio del 2008, è stata inserita la sezione "Sviluppo Sostenibile" in cui si definiscono le prestazioni dell'involucro, l'efficienza degli impianti e l'utilizzo delle Energie Rinnovabili, con attenzione ai suggerimenti per la realizzazione costruttiva a basso impatto ambientale (tetti verdi, illuminazione naturale,....);

nel 2007 il Comune ha realizzato il “Regolamento per l'assegnazione di contributi finalizzati al risparmio energetico e alla produzione di energia pulita”, da destinarsi ai cittadini che vogliano investire per il miglioramento delle proprie abitazioni. Tali contributi sono stati stanziati anche per gli anni successivi;

nel 2006 e 2007 è stata attivata la campagna di distribuzione di lampadine a basso consumo, consegnate successivamente alle famiglie di Bernareggio;

Bernareggio ha realizzato svariate iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza in merito alla tematica ambientale. Ricordiamo come l'Amministrazione Comunale aderisca ad Agenda 21 Locale e dall'Anno Scolastico 2010-11 vengono svolte attività di educazione ambientale da parte della società Infoenergia, col fine di sensibilizzare i piccoli cittadini della scuola primaria attraverso lezioni ludiche che illustrano le tecnologie del risparmio energetico e delle energie rinnovabili;

nel 2012, all'interno dell'iniziativa sovracomunale “Puliamo il Mondo”, sono state organizzate diverse iniziative con le classi scolastiche di Bernareggio, come per esempio mostre di elaborati, prodotti multimediali, sculture o altro che sensibilizzi i giovani cittadini e i loro genitori sulla tematica ambientale;

dal 2001 è stato redatto il “Regolamento sulle problematiche ecologiche e ambientali” con la finalità di educare i cittadini al corretto smaltimento dei rifiuti e di dare un contributo ai cittadini/associazioni che si impegnano alla manutenzione del verde pubblico, tale Regolamento con annessi contributi è attualmente vigente;

con Delibera n.170 del 2009 è stato approvato il progetto di compensazione di un’area boscata, il quale prevede la piantumazione di piantine forestali ed essenze arboree date da gestire direttamente alle associazioni di volontariato di Bernareggio. L'obiettivo finale oltre a quello di rendere partecipi i cittadini della gestione del verde pubblico, è ovviamente anche quello di aumentare le aree verdi e di ridurre di conseguenza il contributo di emissioni di CO2.

4.1.4 Illuminazione pubblica

(0,64 % sul totale emissioni)

I consumi elettrici per l'illuminazione pubblica comunale sono stati desunti da Enel Distribuzione per l’anno 2005 (secondo la stessa metodologia specificata in precedenza alla nota 11). Al 2005 i consumi erano pari a 536,95 MWh, passati a 700,03 MWh nel 2011, per un incremento assoluto del 30,37%. In termini di emissioni assolute, l’incremento è del 39,07%, a causa dell’aumento del fattore di emissione per l’elettricità (EFE) tra 2005 e 2011; l’aumento è leggermente meno marcato in valore pro capite a causa dell’aumento della popolazione tra il 2005 ed il 2011 (-21,44%).

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 38

ILLUMINAZIONE PUBBLICA CONFRONTO CONSUMI 2005 – 2011

2005 2011

Variazione percentuale 2005-

2011

Consumo elettrico [MWh] 536,95 700,03 30,37%

Consumo elettrico pro capite [MWh/ab]

0,06 0,07 13,84%

Tabella 19 - Consumi assoluti e pro capite dell’illuminazione pubblica negli anni 2005 e 2011

ILLUMINAZIONE PUBBLICA CONFRONTO EMISSIONI 2005 – 2011

2005 2011 Variazione

percentuale 2005-2011

Emissioni assolute [tCO2] 259,35 360,67 39,07%

Emissioni pro capite [tCO2/ab] 0,03 0,03 21,44%

Tabella 20 – Emissioni di CO2 assolute e pro capite legate all’illuminazione pubblica negli anni 2005 e 2011

In questo settore il Comune ha provveduto nel 2008 ad approvare il Piano Regionale Illuminazione Comunale Pubblica (P.R.I.C.), che si pone tra gli obiettivi prioritari proprio l'ottimizzazione dei punti luci presenti sul territorio. Anche le luci cimiteriali sono state oggetto di attenzione da parte di Bernareggio, infatti sono state sostituite le lampadine classiche con attacco E14 in favore di luci a tecnologia a LED. Il risparmio di tale intervento è monitorabile costantemente dal sito www.votiva.it. Secondo i calcoli sviluppati dall'AEEG, provvedendo all’installazione delle lampade votive a LED in luogo delle tradizionali lampade ad incandescenza, la struttura cimiteriale potrà risparmiare sulla propria bolletta energetica fino a 3,07 € per punto luce all’anno, registrando consumi anche del 90% inferiori rispetto alla situazione preesistente. A tali risultati vanno poi ad aggiungersi i risparmi legati alla minore manutenzione dei dispositivi sostituiti.

Grafico 8 – Andamento dei consumi e delle emissioni di CO2 dell’illuminazione pubblica

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 39

4.1.5 Industrie non ETS

(23,72% sul totale emissioni)

I consumi del settore industriale non ETS, facoltativo per il PAES, sono stati ottenuti da Enel distribuzione (classe A), integrati con elaborazioni su dati SIRENA per gli altri vettori energetici (dati stimati). Poiché il settore industriale non è strettamente legato alla popolazione residente, si è scelto di riportare anche i consumi e le emissioni assolute. I consumi pro capite dell'industria sono diminuiti del 27,54% tra il 2005 e il 2011. In maniera analoga sono diminuite le emissioni (-21,04%). A questa variazione ha probabilmente contribuito la contrazione di alcuni stabilimenti produttivi e, più in generale, la crisi economica. Dai dati della CCIAA (disponibili dal 2005 fino al 2011) risulta che nel 2005 le attività riconducibili all'industria erano 117; al 2011 le imprese attive sono 113. Questo dato è coerente con il trend osservato nei consumi e nelle emissioni.

INDUSTRIA NON ETS CONFRONTO CONSUMI PRO CAPITE 2005 – 2011 [MWh/ab]

2005 2011 Variazione

percentuale 2005-2011

Elettricità 1,512 1,209 -20,03%

Gas 0,952 0,697 -26,71%

Altri vettori fossili 0,357 0,174 -51,14%

Rinnovabili (biomassa, solare termico)

0,171 0,086 -49,35%

Totale industria non ETS 2,991 2,167 -27,54%

Tabella 21 - Consumi pro capite del settore industriale non ETS negli anni 2005 e 2011

INDUSTRIA NON ETS CONFRONTO EMISSIONI PRO CAPITE 2005 – 2011 [tCO2/ab]

2005 2011 Variazione

percentuale 2005-2011

Elettricità 0,730 0,623 -14,69%

Gas 0,192 0,141 -26,71%

Altri vettori fossili 0,089 0,044 -50,08%

Rinnovabili (biomassa, solare termico)

0,034 0,017 -49,36%

Totale industria non ETS 1,045 0,825 -21,04%

Tabella 22 – Emissioni di CO2 pro capite del settore industriale non ETS negli anni 2005 e 2011

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 40

INDUSTRIA NON ETS CONFRONTO CONSUMI ED EMISSIONI COMPLESSIVE 2005 – 2011

2005 2011 Variazione

percentuale 2005-2011

Consumi assoluti [MWh] 27.567,28 2.2875,13 -17,02%

Emissioni assolute [tCO2] 9.633,83 8.711,66 -9,57%

Tabella 23 – Consumi ed emissioni di CO2 assolute del settore industriale non ETS negli anni 2005 e 2011

4.2 Trasporti

Sono qui descritte le variazioni dei consumi e delle emissioni climalteranti tra il 2005 ed il 2011 per le seguenti sottocategorie:

parco veicoli comunali: comprende le vetture a servizio degli uffici comunali ed il servizio di trasporto scolastico;

trasporto pubblico locale: ovvero i trasporti pubblici che si svolgono all’interno del territorio comunale;

trasporti privati e commerciali.

4.2.1 Parco veicoli comunali

(0,05 % sul totale emissioni)

Nelle tabelle seguenti sono riportati i consumi e le emissioni assolute delle vetture dell'Amministrazione comunale per il 2005 ed il 2011, ricavati a partire dai chilometri percorsi (classe A). Sono stati considerati all'interno del parco veicoli comunali anche i mezzi di trasporto che svolgono funzioni di supporto ai servizi di pubblica utilità (trasporto scolastico, disabili). I consumi e le relative emissioni del parco veicoli comunali sono aumentati dal 2005 al 2011 in conseguenza dell’incremento dei mezzi in funzione, infatti i mezzi in funzione al 2005 erano 9, diventati 12 nel 2011 (si sottolinea però che alcune vetture sono state rottamate a fine anno e che pertanto le emissioni dal 2012 tenderanno necessariamente a diminuire). L’attenzione del Comune per quanto riguarda i veicoli comunali si è dimostrata nel 2008, quando l’Amministrazione comunale ha deliberato l'acquisto di una vettura ad alimentazione ibrida in sostituzione di un'auto ad alimentazione a benzina.

Grafico 9 - Andamento dei consumi e delle emissioni pro capite di CO2 delle industrie non ETS

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 41

PARCO VEICOLI COMUNALI CONFRONTO CONSUMI 2005 – 2011 [MWh]

2005 2011 Variazione

percentuale 2005-2011

Diesel 69,32 93,12 34,34%

Benzina 10,39 17,95 72,66%

Altri combustibili fossili 0,00 0,00 -

Totale parco veicoli comunali 79,71 111,06 39,34%

Tabella 24 - Consumi assoluti dei veicoli comunali negli anni 2005 e 2011

PARCO VEICOLI COMUNALI CONFRONTO EMISSIONI 2005 – 2010 [tCO2]

2005 2011 Variazione

percentuale 2005-2011

Diesel 18,51 24,86 34,34%

Benzina 2,59 4,47 72,66%

Altri combustibili fossili 0,00 0,00 -

Totale parco veicoli comunali 21,10 29,33 39,04%

Tabella 25 – Emissioni di CO2 assolute dei veicoli comunali nel 2005 e nel 2011

Grafico 10 - Andamento dei consumi e delle emissioni pro capite di CO2 del parco veicoli comunali

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 42

4.2.2 Trasporto pubblico

(0,73 % sul totale emissioni)

I dati sul trasporto pubblico sono stati ottenuti mediante elaborazioni da dati ISTAT, APAT, ACI, applicando una metodologia17 di stima analitica sulla realtà locale (classe C). Nel trasporto pubblico la stragrande maggioranza dei veicoli è alimentata a diesel, per cui nelle tabelle seguenti non si considera significativo riportare le distinzioni tra combustibili. La tendenza generale, stimata in base alle tendenze osservate per il macrosettore trasporti, è quella di un aumento dei consumi e delle emissioni assolute, di oltre il 30% circa. Per quanto riguarda i consumi pro capite, si registra un incremento meno marcato, pari a circa il 14%, a causa della crescita demografica. Si sottolinea che l’incremento in questione è probabilmente l’unico tra tutti i settori che può essere interpretato positivamente, in quanto potrebbe essere il risultato dell’aumento del numero di linee a servizio dei cittadini o della frequenza delle stesse.

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE CONFRONTO CONSUMI 2005 – 2011

2005 2011 Variazione

percentuale 2005-2011

Consumi assoluti [MWh] 1.112,67 1.457,00 30,95%

Consumi pro capite [MWh/ab]

0,12 0,14 14,35%

Tabella 26 - Consumi assoluti e pro capite del trasporto pubblico locale negli anni 2005 e 2011

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE CONFRONTO EMISSIONI 2005 – 2011

2005 2011 Variazione

percentuale 2005-2011

Emissioni assolute [tCO2] 295,82 385,40 30,28%

Emissioni pro capite [tCO2/ab] 0,032 0,037

13,77%

Tabella 27 – Emissioni di CO2 assolute e pro capite del trasporto pubblico locale negli anni 2005 e 2011

17

La metodologia è illustrata al Paragrafo 2.1.3 Elaborazione dei dati.

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 43

4.2.3 Trasporto commerciale e privato

(14,84 % sul totale emissioni)

Il consumo energetico finale relativo al settore dei trasporti privati e commerciali è stato ottenuto per sottrazione, dal totale SIRENA, dei consumi relativi al parco veicoli comunale ed ai trasporti pubblici (classe C). Anche nei trasporti commerciali e privati si osserva purtroppo un andamento del tutto simile a quello dei trasporti pubblici, sintomo che l’eventuale implementazione di nuove linee di trasporto pubblico non ha contribuito a spostare le abitudini dei cittadini verso un minor utilizzo dei mezzi privati.

TRASPORTI PRIVATI E COMMERCIALI CONFRONTO CONSUMI 2005 – 2011

2005 2011 Variazione

percentuale 2005-2011

Consumi assoluti [MWh] 23.744,29 31.085,36 30,92%

Consumi pro capite [MWh/ab]

2,58 2,95 14,32%

Tabella 28 - Consumi assoluti e pro capite dei trasporti privati e commerciali negli anni 2005 e 2011

TRASPORTI PRIVATI E COMMERCIALI CONFRONTO EMISSIONI 2005 – 2011

2005 2010 Variazione

percentuale 2005-2010

Emissioni assolute [tCO2] 6.027,75 7.830,09 29,90%

Emissioni pro capite [tCO2/ab] 0,654 0,742 13,43%

Tabella 29 – Emissioni di CO2 assolute e pro capite dei trasporti privati e commerciali negli anni 2005 e 2011

Grafico 11 - Andamento dei consumi e delle emissioni di CO2 del trasporto pubblico

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 44

4.3 Produzione locale di elettricità

Tra il 2005 ed il 2011 è aumentata la produzione di elettricità da fonte rinnovabile. Sono infatti stati installati diversi impianti fotovoltaici (sia privati che comunali) per una potenza complessiva di 224,6 kWp (dati Atlasole GSE), per i quali si stima una producibilità media annua pari a 247 MWh.

IMPIANTI FOTOVOLTAICI INSTALLATI

ANNO Potenza

installata [kWp]

Produzione energia elettrica [kWh]

Produzione energia elettrica [MWh]

2006 7,0 7.647,2 7,6

2007 0,0 0,0 0,0

2008 12,9 14.157,0 14,2

2009 4,0 4.389,0 4,4

2010 106,1 116.732,0 116,7

2011 94,7 104.115,0 104,1

TOTALE 224,6 247.040,2 247,0

Tabella 30 – Impianti fotovoltaici installati nel territorio comunale e producibilità annua (Fonte: Atlasole GSE)

Grafico 12 - Andamento dei consumi e delle emissioni CO2 del trasporto commerciale e privato

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 45

Nonostante il trend positivo, si riscontra che la produzione di energia da impianti fotovoltaici copre nel Comune ancora una percentuale piuttosto piccola rispetto al totale dell’energia consumata nel terriorio. Pertanto, vista la modesta produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ne consegue un fattore di emissione locale per l’elettricità piuttosto alto, calcolato pari a 0,515 tCO2/MWh.

4.4 Produzione locale di calore/freddo

Non risulta installato, né al 2005, né al 2011, alcun impianto di cogenerazione o di teleriscaldamento. Non risultano inoltre utenze servite da teleriscaldamento con impianti di produzione ubicati al di fuori del territorio comunale.

Grafico 13 – Potenza fotovoltaica installata negli anni nel Comune di Bernareggio (Fonte: Atlasole GSE)

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 46

5. SINTESI CONFRONTO 2005-2011

Vengono di seguito riassunte le osservazioni fatte nel capitolo precedente a proposito dei consumi e delle emissioni localizzati all'interno del territorio comunale, cercando di comprendere in quali settori il Comune abbia adottato sinora politiche e strategie più efficaci in termini di riduzione dei consumi e delle emissioni e in quali sarà necessario agire in maniera più incisiva per conseguire l'obiettivo minimo fissato con l'adesione al Patto dei Sindaci.

5.1 Confronto consumi finali

Tra il 2005 e il 2011 si osserva un decremento dei consumi finali pro capite pari al 6,25% (Tabella 31, Grafico 14). Si ha un calo dei consumi pro capite nel settore industriale (-27,54%), legato alla crisi delle attività produttive, nel terziario (-8,60%) e nel settore residenziale (-5,36%). Anche gli edifici comunali registrano un lieve decremento dei consumi, circa di un punto percentuale. Si osservano invece aumenti, più o meno marcati, nei consumi di tutti gli altri settori: in particolare i consumi dei trasporti complessivamente aumentano di oltre il 14%, con un contributo maggiore da parte dei veicoli comunali. Putroppo anche le attrezzature dell’illuminazione pubblica registrano un aumento piuttosto marcato, pari al 13,84%.

CONFRONTO CONSUMI PRO CAPITE 2005 – 2011 [MWh/ab]

EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE

2005 2011 Variazione percentuale 2005-

2011

Edifici, attrezzature/impianti comunali 0,232 0,230 -1,01%

Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali) 1,169 1,068 -8,60%

Edifici residenziali 9,422 8,916 -5,36%

Illuminazione pubblica comunale 0,058 0,066 13,84%

Industrie non ETS 2,991 2,167 -27,54%

Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie 13,87 12,45 -10,26%

TRASPORTI

2005 2011 Variazione percentuale 2005-

2010

Parco auto comunale 0,009 0,011 21,67%

Trasporti pubblici 0,121 0,138 14,35%

Trasporti privati e commerciali 2,576 2,945 14,32%

Totale parziale trasporti 2,71 3,09 14,35%

Totale 16,58 15,54 -6,25%

Popolazione 9.217 10.555 14,52%

Tabella 31 – Confronto fra consumi nel 2005 e consumi nel 2011

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 47

5.2 Confronto emissioni

Tra il 2005 e il 2011 (Tabella 32, Grafico 15) si osserva una leggera riduzione delle emissioni finali (-3,35%).

CONFRONTO EMISSIONI PRO CAPITE 2005 – 2011 [tCO2/ab]

EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE

2005 2011 Variazione percentuale

2005-2011

Edifici, attrezzature/impianti comunali 0,059 0,059 0,10%

Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali) 0,372 0,385 3,33%

Edifici residenziali 2,213 2,174 -1,76%

Illuminazione pubblica comunale 0,028 0,034 21,44%

Industrie non ETS 1,045 0,825 -21,04%

Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie 3,718 3,477 -6,47%

TRASPORTI

2005 2011 Variazione percentuale

2005-2011

Parco auto comunale 0,0023 0,0028 21,41%

Trasporti pubblici 0,0321 0,0365 13,77%

Trasporti privati e commerciali 0,654 0,742 13,43%

Totale parziale trasporti 0,688 0,781 13,48%

Totale 4,406 4,258 -3,35%

Popolazione 9.217 10.555 14,52%

Tabella 32 - Confronto fra emissioni di CO2 nel 2005 e nel 2011

Grafico 14 – Confronto consumi pro capite 2005-2011

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 48

Le emissioni pro capite al 2005 erano pari a 4,41 tCO2, diminuite a 4,26 nel 2011 (-3,35%). Le emissioni assolute al 2005 invece erano pari a 40.611 tCO2, salite a 44.948 nel 2011 (+10,68%). Il diverso andamento tra consumi totali e consumi pro capite è essenzialmente dovuto all’incremento della popolazione tra gli anni 2005 e 2011. Si nota infatti che il tasso di crescita della popolazione (+14,52%) è stato superiore rispetto all’aumento delle emissioni di CO2 assolute (+10,68%), questo causa la diminuzione delle emissioni pro capite evidenziato. Dall’analisi della ripartizione degli usi tra i principali vettori energetici (Tabella 33) si nota inoltre che tra il 2005 ed il 2011 è rimasto sostanzialmente invariato il peso relativo dei consumi dei principali vettori energetici (energia elettrica e gas naturale), con un leggero aumento del primo ed un lieve decremento del secondo (in entrambi i casi di circa un punto percentuale). Il vettore che evidenzia l’aumento più marcato è il gasolio, conseguenza dell’aumento dei consumi di diesel per autotrazione. Biocarburanti, biomasse, solare termico e geotermico, al 2011 coprono ancora una piccolissima parte (2,47% nel loro insieme) dell'energia consumata del territorio, pari a 4.050,26 MWh. A questi vanno aggiunti circa 247 MWh prodotti dal fotovoltaico, per avere idea della quantità di energia da fonte rinnovabile prodotta nel Comune.

Grafico 15 - Confronto emissioni di CO2 pro capite 2005-2011

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 49

Vettore energetico

Consumi finali [MWh] Percentuale sul totale

[%]

2005 2011 2005 2011

Energia elettrica 28.859,20 31.947,22 18,89% 19,47%

Gas naturale 89.291,52 93.647,95 58,44% 57,09%

Gas liquido 3.072,43 1.784,69 2,01% 1,09%

Olio combustibile 721,40 413,93 0,47% 0,25%

Diesel 15.958,76 25.862,99 10,44% 15,77%

Benzina 11.127,81 6.335,72 7,28% 3,86%

Biocarburanti 239,19 1.177,70 0,16% 0,72%

Biomasse 3.522,80 2.838,80 2,31% 1,73%

Solare termico 2,02 33,76 0,00% 0,02%

Geotermico 0,00 0,00 0,00% 0,00%

Totale 152.795,14 164.042,76 100% 100%

Tabella 33 - Ripartizione dei vettori energetici tra il 2005 ed il 2011

I settori più importanti in termini di consumi ed emissioni sono il residenziale e l'industria non ETS, seguiti dai trasporti ed infine dal settore terziario. Dall’analisi dei dati di consumi e delle emissioni si può trarre la seguente considerazione generale: tutti i settori evidenziano un aumento dei consumi e delle emissioni assolute, più o meno marcato, fatta eccezione per il solo settore dell’industria non ETS. Questo aumento è più o meno marcato (e in alcuni casi diventa un decremento) nel momento in cui lo si calcola in termini pro-capiti, a causa dell’elevato tasso di crescita della popolazione nel Comune tra il 2005 ed il 2011. Diventa pertanto prioritario definire delle azioni che coinvolgano tutti i settori analizzati. Si riportano a conclusione di questa analisi preliminare alcune considerazioni sui singoli settori:

nel settore residenziale si osserva una leggerissima dimuzione delle emissioni pro capite. In virtù dell’elevato tasso di aumento della popolazione nel Comune. Risulta comunque indispensabile prevedere delle azioni su questo settore, ad esempio tramite la promozione di impianti a fonti rinnovabili e impianti termici ad elevata efficienza. La stessa osservazione è valida per il settore terziario, che evidenzia inoltre un aumento delle emissioni pro capite;

per quanto riguarda l'industria non ETS è necessario che il Comune valuti attentamente le proprie possibilità di intervento su questo specifico settore. Si tratta infatti del settore che ha risentito in maniera maggiore della crisi economica (con un calo dei consumi pro capite del 27,54% e delle emissioni pro capite del 21,04%), pertanto potrebbe essere molto importante prevedere delle azioni che permettano una ripresa del settore senza che questa comporti necessariamente un aumento dei consumi;

i trasporti risultano essere il settore probabilmente più critico per il Comune, in quanto hanno evidenziato i maggiori tassi di incremento delle emissioni pro capite. Risulta pertanto prioritario per il Comune intervenire, efficientando innanzitutto la propria flotta municipale e prevedendo azioni volte a stimolare un maggiore utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici;

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 50

nel settore edifici, attrezzature/impianti comunali le azioni di efficientamento attuate hanno permesso al Comune di mantenere piuttosto stabili le proprie emissioni. I margini di miglioramento sono ancora molto alti, pertanto potrebbe risultare molto utile per l’Amministrazione comunale effettuare degli audit di dettaglio sui propri edifici comunali, al fine di avere un quadro esaustivo degli interventi di efficientamento possibili;

il sistema di illuminazione pubblica è il settore che ha denotato il maggior aumento pro capite delle emissioni. Si tratta di un settore poco rilevante a livello di emissioni complessive, ma che può dare occasione all'Amministrazione comunale di assumere un comportamento esemplare per la cittadinanza.

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 51

6. SCENARI 2012-2020 E OBIETTIVI

L'obiettivo minimo del PAES consiste nel raggiungimento di uno stato emissivo al 2020 ridotto di almeno il 20% rispetto all’anno di baseline, il 2005, secondo quanto prescritto dal Patto dei Sindaci. Il Comune si prefigge di attuare entro il 2020 una serie di azioni virtuose la cui realizzazione deve condurre ad un risparmio emissivo che raggiunga almeno la soglia minima di riduzione (obiettivo minimo) e possibilmente superarla. L’obiettivo raggiunto in seguito all’attuazione di tutte le azioni è l’obiettivo di riduzione del PAES, in termini numerici superiore o uguale all’obiettivo minimo. Nei paragrafi seguenti si illustrano le fasi necessarie alla quantificazione dell’obiettivo che sono sintetizzabili in:

Fase 1 - Obiettivo minimo del PAES. Definizione dell'obiettivo minimo del PAES, secondo le modalità stabilite dalle linee guida europee. All'anno 2020, misurando il livello di emissioni complessive del territorio, il Comune dovrà registrare emissioni non superiori a questo valore;

Fase 2 - Scenari di emissione al 2020. Elaborazione degli scenari di emissione al 2020, ossia delle stime sull'andamento delle emissioni a livello nazionale e, quindi, locale. Queste informazioni rappresentano ragionamenti su quello che potrebbe essere l'andamento futuro al 2020 senza l'attuazione del PAES (scenario naturale o BAU, Business As Usual) per poter disporre di uno strumento decisionale in più al fine di definire l'obiettivo specifico che il Comune intende porsi nel PAES, il quale può essere anche superiore all'obiettivo minimo;

Fase 3 – Obiettivo PAES e obiettivo di riduzione. A partire dallo stato attuale del Comune (censimento emissioni al 2011) e degli scenari stimati al punto 2, definizione di:

◦ obiettivo del PAES: calcolato come percentuale di riduzione delle emissioni di CO2 rispetto alla baseline, e comunque superiore o uguale al 20%, rappresenta la quota di emissioni massime (tCO2) che il Comune si prefigge di non superare al 2020;

◦ obiettivo di riduzione: rappresenta la quota di emissioni, espressa in tonnellate di CO2, che il set delle azioni pianificate dovrà produrre, annualmente, per raggiungere l’obiettivo del PAES.

6.1 Fase 1 - Obiettivo minimo del PAES

Previsione della popolazione per il Comune Il Comune di Bernareggio ha avuto un andamento demografico positivo negli ultimi sei anni (+14,52%) ed è previsto un ulteriore aumento della popolazione nel prossimo decennio. Il documento di piano del PGT stima un intervallo entro cui potrà oscillare la previsione demografica al 2020 collocabile tra un valore minimo di 12.854 abitanti ed un valore massimo di 13.442. Pertanto si è scelto il valore intermedio tra queste due previsioni, pari a 13.148 abitanti.

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 52

Calcolo dell’obiettivo minimo del PAES L'obiettivo di riduzione va calcolato sulla base delle emissioni totali al 2005 e, così come stabilito dalle linee guida europee, può essere calcolato su base pro capite oppure su base assoluta. La Comunità Europea offre, infatti, la possibilità di scegliere se calcolare l'obiettivo utilizzando i valori assoluti o i valori pro capite, ad eccezione dei Comuni per i quali si prevede una diminuzione della popolazione, per questi è obbligatorio il calcolo dell'obiettivo sui valori pro capite. I Comuni con una decrescita demografica otterrebbero, infatti, una diminuzione delle emissioni assolute anche in assenza della realizzazione del PAES. I Comuni la cui previsione di crescita demografica al 2020 sia superiore all’1% rispetto alla popolazione del 2005 possono ragionevolmente decidere di utilizzare i valori pro capite per il calcolo dell’obiettivo visto che, altrimenti, l’obiettivo diverrebbe troppo complesso da raggiungere. Indipendentemente dalla scelta, le emissioni nell’IBE sono prima calcolate come emissioni assolute. Nel caso in cui si scelga la ‘‘riduzione pro capite’’, le emissioni dell’anno di riferimento sono divise per il numero di abitanti dello stesso anno e queste ‘‘emissioni pro capite nell’anno di riferimento’’ sono usate come base per il calcolo dell’obiettivo. Vista la previsione di un aumento della popolazione al 2020, si è scelto di calcolare l’obiettivo minimo del PAES utilizzando i valori pro capite. Il calcolo dell’obiettivo pro capite è stato quantificato come segue:

Emissioni assolute al 2005 = 40.610,97 tCO2

Popolazione al 2005 = 9.217 ab

Emissioni pro capite al 2005 = 4,41 tCO2/ab

Obiettivo pro capite al 2020 = 0,8 * 4,41 tCO2 = 3,52 tCO2/ab

Popolazione prevista al 2020 = 13.148 ab

Obiettivo complessivo al 2020 = 13.148 * 3,52 tCO2 = 46.345,06 tCO2 Il Comune di Bernareggio, quindi, in ragione dello scenario di incremento della popolazione considerato, ha l'obiettivo minimo di giungere, al 2020, ad un livello di emissioni complessive del territorio non superiori a 46.345,06 tCO2.

6.2 Fase 2 - Scenari di emissione al 2020

Scenario Business As Usual Definito l’obiettivo minimo del PAES è necessario stabilire lo scenario di emissioni di riferimento – scenario BAU (Business As Usual) - per il Comune di Bernareggio, che stima lo stato emissivo in assenza di interventi specifici e politiche strategiche finalizzate alla riduzione dei consumi finali di energia nel territorio. Gli scenari BAU sono stati calcolati ipotizzando costanti le emissioni pro capite degli anni presi come riferimento e variano esclusivamente in funzione delle previsioni di crescita o diminuzione della popolazione. Nel Grafico 16 sono rappresentati:

le emissioni reali al 2005 e al 2011, in colore blu;

gli scenari BAU (ad emissioni pro capite costanti) al 2011 e al 2020, secondo una crescita variabile con la popolazione, in colore rosso;

gli scenari obiettivo al 2015 (obiettivo intermedio) e al 2020, in colore verde.

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 53

Sulla base dello stato emissivo fotografato nell’IBE al 2005, lo scenario a emissioni costanti (BAU) al 2011 è stato calcolato moltiplicando le emissioni pro capite di CO2 per abitante al 2005 per la popolazione complessiva al 2011 (colonna rossa del 2011 – Grafico 16). Scenario BAU al 2011 = popolazione al 2011 * emissioni pro capite al 2005= 46.506,32 tCO2.

Nel documento si è scelto di redigere lo scenario IBE anche per l’anno 2011 (colonna azzurra del 2011 – Grafico 16). La realizzazione di un secondo inventario emissioni per l’anno 2011 ha consentito di valutare il trend emissivo del Comune di Bernareggio rispetto all’anno 2005. L’analisi dei dati raccolti ha consentito di verificare che le emissioni di CO2 pro capite dal 2005 al 2011 sono leggermente diminuite. La riduzione tra lo scenario BAU 2011, stimato utilizzando le emissioni pro capite del 2005, e il reale stato emissivo al 2011 è con molta probabilità correlato alle azioni di efficientamento energetico realizzate dal Comune tra il 2005 e il 2011, che hanno portato ad una riduzione dei consumi pro capite. In particolare, rispetto allo scenario tendenziale ad emissioni pro capite costanti, negli anni 2005-2011 il Comune ha già ottenuto una riduzione complessiva di 1.558,11 tCO2. Tali valori corrispondono a una riduzione pro capite di 0,15 tCO2/ab (-3,35% pro capite). Tuttavia, in valori assoluti, tale riduzione si traduce in un aumento del 10,68% rispetto al totale delle emissioni nel 2005. Per il calcolo dello scenario BAU al 2020 si è deciso di utilizzare le emissioni pro capite del 2011, in quanto rappresentano il dato più aggiornato disponibile e in ragione del fatto che il Comune di Bernareggio tra il 2005 e il 2011 ha già realizzato delle azioni che hanno comportato una riduzione delle emissioni. Scenario BAU al 2020 = popolazione al 2020 * emissioni pro capite al 2011= 55.990,44 tCO2.

Grafico 16 - Obiettivo di riduzione 20% al 2020 calcolato pro capite

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 54

6.2.1 Scenario settoriale e globale

Gli scenari di emissione riportati nel paragrafo precedente sono stati calcolati considerando costanti le emissioni pro capite e facendo variare il solo parametro “popolazione”. D’altra parte è noto che la variazione delle emissioni dipende da molteplici fattori (congiunture economiche, sviluppo tecnologico,…) che non sono stati presi in considerazione negli scenari su menzionati. Per verificare l’attendibilità degli scenari denominati BAU e obiettivo PAES sono stati presi in analisi gli scenari globali basati su studi ISPRA ed ENEA, per poi riportarli alla situazione specifica del Comune. Lo scenario ISPRA-ENEA per il Comune diventa pertanto un importante strumento di verifica dell’attendibilità degli scenari a emissioni costanti, come di seguito riportato. Lo scenario globale qui elaborato si basa sulle analisi dell’ISPRA (Italy Climate Policy Progress Report, 2009) e dell’ENEA (Rapporti Energia e Ambiente, 2007-2008) sull'orizzonte temporale 1990-2020. Si può notare un andamento nazionale delle emissioni crescente fino al 2005, decrescente tra 2005 e 2007 (-4% circa) e fortemente decrescente nel periodo 2007-2011 (-7% circa) per effetto della crisi economica. Tra il 2011 e il 2015 lo scenario prevede una ripresa, con una lenta crescita delle emissioni (+5% circa), che restano comunque inferiori al livello del 2005. Tra il 2015 e il 2020, invece, si prevede una stabilizzazione delle emissioni su un livello intermedio tra quello del 2005 e quello del 2011 (-1% circa rispetto a 2015), con una leggera tendenza decrescente.

0

100

200

300

400

500

600

1990 1995 2000 2005 2010 2015 2020

Mt C

O2

eq

Grafico 17 Andamento delle emissioni nazionali ISPRA 1990-2020 (Mt CO2eq)

Andando ad analizzare le previsioni sull’andamento delle emissioni per settore si possono trarre le seguenti osservazioni:

le emissioni relative ai settori residenziale e terziario tendono a diminuire, ciò è legato alle varie misure di efficientamento energetico nell’edilizia sia per quanto riguarda l’involucro (obblighi di legge, certificazione energetica) che per gli impianti (sostituzione caldaie, sistemi di emissione a bassa temperatura, obblighi solare termico e fotovoltaico);

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 55

le emissioni relative all’industria sono strettamente legate alla congiuntura economica e dunque tendono ad aumentare con la ripresa economica. Tale aumento rimane contenuto dalle restrizioni imposte per gli impianti ETS e dal miglioramento dell’efficienza energetica;

le emissioni relative ai trasporti, in costante aumento fino al 2015, tendono a diminuire tra 2015 e 2020 a causa della saturazione del settore e della maggiore efficienza energetica raggiunta (sia per la migliore tecnologia dei veicoli che per la diversione modale).

-30%

-20%

-10%

0%

10%

20%

30%

2005 2010 2015 2020

Var

iazi

on

e %

Residenziale e commerciale Industria Trasporti Rifiuti

Grafico 18 - Variazione percentuale delle emissioni nazionali per settore - anni 2005-2020

6.2.2 Scenari di emissione per il Comune di Bernareggio

Lo scenario globale basato sulle analisi dell’ISPRA è stato applicato al contesto locale di Bernareggio. Tale scenario si utilizza per effettuare un controllo incrociato tra lo scenario BAU e lo scenario di emissione ottenuto applicando le tendenze di crescita per i diversi settori secondo studi a livello nazionale, di seguito descritto. Nella tabella seguente sono riportate le variazioni percentuali delle emissioni pro capite per i diversi settori e totale.

Variazione percentuale per settore (dati pro capite) 2005-2020

Residenziale -14,85%

Terziario -9,84%

Industria non ETS -6,95%

Trasporti 15,72%

Totale -7,68% Tabella 34 – Variazione percentuale pro capite per settore - anni 2005 e 2020

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 56

Tali previsioni costituiscono una stima dell'andamento emissivo e, essendo di così lungo termine, sono passibili di errore, ragion per cui sono stati introdotti due scenari ulteriori:

Trend + (ipotesi +5% di emissioni al 2020 rispetto al Trend ISPRA-ENEA per il Comune, scenario pessimistico);

Trend - (ipotesi -5% di emissioni al 2020 rispetto al Trend ISPRA-ENEA per il Comune, scenario ottimistico).

Nel grafico seguente si riportano i valori per l'intero orizzonte temporale, a partire dagli anni 2005 fino al 2020, confrontando i dati reali con gli scenari elaborati in base alle proiezioni ISPRA ed ENEA. Ipotizzando che l'andamento dello scenario ad emissioni costanti (scenario BAU 2020 descritto nel paragrafo precedente) si collochi nella fascia compresa tra lo scenario pessimistico ed ottimistico, è ragionevolmente possibile verificare con un buon margine di sicurezza l’attendibilità dello scenario a emissioni costanti.

Grafico 19 - Obiettivo di riduzione 20% al 2020 calcolato pro capite – confronto con scenario ISPRA

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 57

6.3 Fase 3 - Obiettivo PAES e obiettivo di riduzione

La domanda a cui rispondere è dunque: quale obiettivo porsi e quante tonnellate di CO2 devo ridurre, annualmente, per poter raggiungere o superare il valore di emissioni prefissato al 2020 (obiettivo del PAES)? La differenza tra le emissioni stimate al 2020 con lo Scenario BAU 2020 (colonna rossa del 2020 – Grafico 16) e le emissioni definite dall’obiettivo minimo del PAES (colonna verde del 2020 – Grafico 16) rappresenta il gap di emissioni minimo che il PAES dovrà ridurre per raggiungere gli obiettivi stabiliti dal Patto dei Sindaci. CASO OBIETTIVO PAES 20%

Scenario BAU emissioni costanti 2020: 55.990,44 tCO2 Scenario Obiettivo PAES al 2020: 46.345,06 tCO2 Gap assoluto 2011-2020 = 9.645,38 tCO2 Per il Comune di Bernareggio pertanto il raggiungimento dell’obiettivo minimo del PAES impone un risparmio annuo al 2020 di 9.645,38 tCO2/anno. Tale obiettivo corrisponde ad una riduzione pro capite di emissioni di 0,88 t CO2/ab (-20%) rispetto alle emissioni pro capite del 2005, che in termini assoluti equivale ad un aumento del 14,12%.

L’obiettivo del 20% è il valore minimo che il Comune si deve prefiggere per raggiungere l’obiettivo del PAES, ovvero per rispettare le prescrizioni del Patto. L’obiettivo di riduzione rappresenta la quota di emissioni, espressa in tonnellate di CO2, che il set delle azioni pianificate dovrà produrre, all’anno 2020, per raggiungere l’obiettivo del PAES. La somma di tutti i risparmi ottenibili tramite la realizzazione di tutte le Azioni di Piano all’anno 2020 deve essere superiore o uguale all’obiettivo PAES (-20%.)

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 58

ALLEGATO A. INVENTARIO BASE DELLE EMISSIONI

Gas naturale GPL

Olio

combustibil

e

Gasolio Benzina Lignite Carbone

Altri

combustibili

fossili

Olio

vegetale

Bio

carburanti

Altre

biomasse

Energia

solare

termica

Energia

geotermica

EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE:Edifici, attrezzature/impianti del terziario (comunali e non) 4783,843 7713,952 57,517 11,834 346,867 0,009 12914,022

Edifici, attrezzature/impianti comunali. 405,293 1733,487 2138,780

Edifici, attrezzature/impianti del terziario (non comunali) 4378,550 0,000 5980,466 57,517 11,834 346,867 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,009 0,000 10775,242

Edifici residenziali 9603,379 72739,702 169,535 65,874 2308,580 1951,140 1,999 86840,209

Illuminazione pubblica comunale 536,954 536,954

Industrie (esclusi i soggetti contemplati nel Sistema europeo

di scambio delle quote di emissione-ETS) 13935,026 8770,285 1723,778 643,689 922,828 1571,664 0,014 27567,284Subtotale edifici, attrezzature/impianti e industrie 28859,202 0,000 89223,939 1950,830 721,396 3578,275 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 3522,804 2,022 0,000 127858,468

TRASPORTI:Parco veicoli comunale 69,315 10,395 79,710

Trasporti pubblici 15,911 2,448 1087,083 7,232 1112,674

Trasporti privati e commerciali 0,000 0,000 51,673 1119,153 0,000 11224,087 11110,187 0,000 0,000 0,000 0,000 239,186 0,000 0,000 0,000 23744,285

Subtotale trasporti 0,000 0,000 67,584 1121,601 12380,485 11127,813 239,186 24936,669

Totale 28859,202 0,000 89291,524 3072,430 721,396 15958,760 11127,813 0,000 0,000 0,000 0,000 239,186 3522,804 2,022 0,000 152795,137

(Eventuali) acquisti di elettricità verde certificata da parte del

comune [MWh]:

Fattore di emissione di CO2 par l'acquisto di energia elettrica

"verde" certificata (per la metodologia LCA):

Energia

elettrica

Riscaldamento

/raffrescamen

to

Combustibili fossili Energie rinnovabili

Totale

Si segnala che per la separazione dei decimali si usa il punto [.]. Non è consentito l'uso di separatori per le migliaia.

Categoria

CONSUMI FINALI DI ENERGIA [MWh]

A. Consumi finali di energia

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 59

B. Emissioni di CO2 o CO2 equivalenti

Gas naturale GPL

Olio

combustibil

e

Gasolio Benzina Lignite Carbone

Altri

combustibili

fossili

Olio

vegetale

Bio

carburanti

Altre

biomasse

Energia

solare

termica

Energia

geotermica

EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE:

Edifici, attrezzature/impianti del terziario (comunali e non) 2310,596 0,000 1558,218 13,056 3,302 92,613 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 3977,786Edifici, attrezzature/impianti della PP.AA. 195,757 0,000 350,164 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 545,921

Edifici, attrezzature/impianti del terziario (non PP.AA.) 2114,840 0,000 1208,054 13,056 3,302 92,613 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 3431,865

Edifici residenziali 4638,432 0,000 14693,420 38,484 18,379 616,391 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 390,228 0,000 0,000 20395,334

Illuminazione pubblica 259,349 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 259,349

Industrie (esclusi i soggetti coinvolti nel mercato delle

emissioni ETS della UE) 6730,618 0,000 1771,598 391,298 179,589 246,395 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 314,333 0,000 0,000 9633,830Subtotale edifici, attrezzature/impianti e industrie 13938,994 0,000 18023,236 442,838 201,270 955,399 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 704,561 0,000 0,000 34266,298

TRASPORTI:Parco veicoli comunale 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 18,507 2,588 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 21,095

Trasporti pubblici 0,000 0,000 3,214 0,556 0,000 290,251 1,801 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 295,822

Trasporti privati e commerciali 0,000 0,000 10,438 254,048 0,000 2996,831 2766,436 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 6027,753

Subtotale trasporti 0,000 0,000 13,652 254,603 0,000 3305,590 2770,826 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 6344,670

ALTRO:Smaltimento dei rifiuti

Gestione delle acque reflue

Altro - specificare

Subtotale gestione rifiuti, acque, altro 0,000

Totale 13938,994 0,000 18036,888 697,442 201,270 4260,989 2770,826 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 704,561 0,000 0,000 40610,969

Corrispondenti fattori di emissione di CO2 in [t/MWh] 0,483 0,202 0,227 0,279 0,267 0,249 0,341 0,000 0,000 0,200 0,000 0,000

Fattore di emissione di CO2 per l'energia elettrica non

prodotta localmente [t/MWh]

Categoria

emissioni di CO2 [t]/ emissioni di CO2 equivalenti [t]

Energia

elettrica

Riscaldamento

/raffrescamen

to

Combustibili fossili Energie rinnovabili

Totale

Si prega di utilizzare il punto come separatore dei decimali. Non usare separatori per le migliaia.

C. Produzione locale di energia elettrica e corrispondenti emissioni di CO2

Gas naturale GPLOlio

combustibileLignite Carbone

Energia eolica

Energia idroelettrica

Fotovoltaico

Cogenerazione di energia elettrica e termica

Altro - specificare

Totale 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000

0,000

0,000

0,000

Olio

vegetale

Altre

biomasse

Altre fonti

rinnovabiliAltro

Si prega di utilizzare il punto come separatore dei decimali. Non usare separatori per le migliaia.

Energia elettrica prodotta localmente

(esclusi gli impianti ETS e tutti gli impianti/le unità > 20 MW)

Energia

elettrica

prodotta

localmente

[MWh]

Vettori energetici [MWh]emissioni di

CO2 / CO2-

eq [t]

Fattori di emissione di

CO2 per la produzione di

energia elettrica in

[t/MWh]

Combustibili fossili

Vapore Rifiuti

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 60

D. Produzione locale di energia termica/raffrescamento (teleriscaldamento/teleraffrescamento, cogenerazione…) e corrispondenti emissioni di CO2

Gas naturale GPLOlio

combustibileLignite Carbone

Cogenerazione di energia elettrica e termica

Impianto(i) di teleriscaldamento/teleraffrescamento

Altro - specificare

Totale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Produzione locale di Energia termica/raffrescamento

Calore/freddo

prodotti

localmente

[MWh]

Vettori energetici [MWh]

emissioni di

CO2 / CO2-

eq [t]

Fattori di emissione di

CO2 per la produzione di

energia

termica/raffrescamento

in [t/MWh]

Combustibili fossili

Si prega di utilizzare il punto come separatore dei decimali. Non usare separatori per le migliaia.

RifiutiOlio

vegetale

Altre

biomass

e

Altre fonti

rinnovabiliAltro

Relazione di Fase A e B - Comune di Bernareggio 61

ALLEGATO B. DATI SIRENA

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2005 2006 2007 2008 2009 2010

RESIDENZIALE 7661,08 7127,57 6707,17 7282,62 7701,80 8589,09 89083,04 82879,39 77990,93 84682,36 89556,51 99873,91

Energia elettrica 1018,77 980,44 935,90 1082,79 1123,00 1163,48 11846,21 11400,54 10882,64 12590,73 13058,27 13528,90

Gas naturale 6255,56 5809,35 5474,91 5905,08 6288,01 7133,97 72739,70 67551,18 63662,26 68664,30 73116,99 82953,78

Gasolio 198,54 164,19 134,00 124,23 109,57 102,51 2308,58 1909,17 1558,20 1444,54 1274,09 1191,93

GPL 14,58 13,77 13,03 13,91 14,24 14,93 169,54 160,13 151,55 161,73 165,63 173,57

Olio combustibile 5,67 1,75 1,33 0,00 0,00 0,00 65,87 20,40 15,48 0,00 0,00 0,00

Biomasse 167,80 157,52 147,26 155,20 164,71 171,92 1951,14 1831,68 1712,30 1804,61 1915,25 1999,12

Solare termico 0,17 0,54 0,73 1,41 2,26 2,29 2,00 6,29 8,49 16,45 26,28 26,61

Teleriscaldamento 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TERZIARIO 1065,50 1041,30 970,82 1080,38 1058,58 1168,65 12389,66 12108,26 11288,70 12562,69 12309,17 13589,09

Energia elettrica 366,31 396,51 379,38 449,42 424,59 463,18 4259,48 4610,60 4411,48 5225,80 4937,12 5385,88

Gas naturale 663,39 615,19 566,12 605,90 609,79 680,54 7713,95 7153,40 6582,79 7045,40 7090,64 7913,28

Gasolio 29,83 24,50 20,53 20,15 19,26 19,85 346,87 284,87 238,71 234,36 223,99 230,83

GPL 4,95 4,78 4,53 4,91 4,93 5,07 57,52 55,63 52,64 57,04 57,30 58,91

Olio combustibile 1,02 0,32 0,26 0,00 0,00 0,00 11,83 3,76 3,05 0,00 0,00 0,00

Solare termico 0,00 0,00 0,00 0,01 0,01 0,02 0,01 0,01 0,03 0,09 0,12 0,20

Teleriscaldamento 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

INDUSTRIA NON ETS 2154,57 2015,63 1887,31 1979,39 1817,31 1883,08 25053,38 23437,74 21945,68 23016,29 21131,65 21896,41

Energia elettrica 982,21 959,36 933,38 998,63 875,19 928,23 11421,12 11155,44 10853,38 11612,08 10176,72 10793,43

Gas naturale 754,24 687,14 625,38 673,92 647,57 678,67 8770,29 7990,02 7271,93 7836,35 7529,90 7891,53

Gasolio 79,36 54,91 14,55 67,55 80,39 56,06 922,83 638,44 169,22 785,51 934,78 651,81

GPL 148,24 126,13 121,53 75,94 84,31 92,00 1723,78 1466,68 1413,18 883,00 980,30 1069,74

Olio combustibile 55,36 52,05 58,18 46,73 39,74 38,90 643,69 605,22 676,57 543,38 462,12 452,30

Biomasse 135,16 136,05 134,28 116,61 90,11 89,22 1571,66 1581,94 1561,39 1355,94 1047,78 1037,50

Solare termico 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,01 0,01 0,01 0,02 0,03 0,06 0,09

Teleriscaldamento 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TRASPORTI URBANI 2144,54 1837,64 1823,14 2147,31 2657,04 2750,88 24936,67 21368,06 21199,51 24968,96 30896,10 31987,28

Gas naturale 5,81 8,58 10,48 11,97 15,33 11,95 67,58 99,83 121,83 139,23 178,25 138,94

Gasolio 1064,71 1013,40 1020,88 1235,68 1857,78 1950,56 12380,49 11783,87 11870,84 14368,51 21602,25 22681,13

Benzina 956,98 702,73 670,79 742,19 634,26 628,41 11127,81 8171,32 7799,92 8630,15 7375,13 7307,10

GPL 96,46 90,46 94,00 117,39 72,47 66,05 1121,60 1051,89 1093,05 1365,06 842,67 767,98

Biocombustibili 20,57 22,46 26,99 40,08 77,21 93,92 239,19 261,15 313,87 466,00 897,80 1092,12

AGRICOLTURA 205,40 201,76 192,63 192,12 191,40 196,67 2388,33 2346,03 2239,95 2233,93 2225,57 2286,82

Energia elettrica 2,87 2,90 3,01 3,67 4,06 4,21 33,41 33,72 34,98 42,64 47,22 48,99

Gas naturale 11,37 10,53 9,63 10,20 9,64 10,19 132,21 122,45 111,99 118,65 112,08 118,53

Gasolio 190,98 188,24 179,94 178,23 177,69 182,25 2220,70 2188,88 2092,36 2072,51 2066,13 2119,24

Benzina 0,17 0,08 0,05 0,01 0,01 0,01 2,01 0,98 0,63 0,13 0,14 0,06

TOTALE CONSUMI ENERGETICI FINALI13231,09 12223,90 11581,08 12681,82 13426,13 14588,37 153851,08 142139,48 134664,77 147464,24 156119,00 169633,51

ENERGIA CONSUMATA [MWh]SETTORI

ENERGIA CONSUMATA [TEP]

CONSUMI ENERGETICI FINALI