SURICIORBU °2

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esperienza! I tecnici sono utili ma possono approfit- tare delle loro capacità per un extraguadagno. Chi non ha competenze specifiche di settore invece non ha capacità necessarie a gesti- re specifici assessorati. Tante verità che si con- trappongono tra loro, quale la migliore? Nel discorso però spicca un elemento che forse sarebbe utile non trascurare. Se tutti fossero idonei al ruolo di sindaco o assessore, c’è ancora qual- cuno idoneo al ruolo di cittadino? Sembra di essere su una barca a remi dove tutti vogliono il posto di co- mando ma se nessuno è disposto a remare pensate che questa barca prima poi possa riuscire a muoversi?! Allora chi è disposto a remare?! Arrivata la primavera, arri- va anche la stagione della politica. Soprattutto ora che siamo in prossimità delle elezioni politiche del 13 e 14 aprile. Nel nostro comune però la concomi- tante caduta della giunta comunale fa si che i di- scorsi politici siano già concentrati sull’elezioni locali, come se fossimo di già in campagna elettorale per queste. Con la rilevan- te differenza che le elezio- ni comunali si svolgeranno a Novembre o più verosi- milmente in primavera del 2009. I discorsi per le stra- de, nei bar, in tutti i luoghi di ritrovo iniziano tutti con la frase del tipo: << Se mi candido io…>> (sic!). Ormai siamo tutti poten- ziali candidati! Evidente- mente c’è qualcosa che non va. Questa situazione evidenzia due punti di vista: 1) o la figura del politico è divenuta così poco specifica che oramai tutti possono am- birla; 2) o c’è una diffusa pre- sunzione tra la gente di essere loro la soluzione per tutti i problemi del territorio. Ognu- no può trarre la conclusione che reputa migliore, quel che è certo è comunque sia non si può dormire di sonno tran- quillo per quello che ci aspet- ta. I politici di lungo corso credono di essere come B. si sente per l’Italia: indispensa- bile. I politici con meno esperienza ritengono che sia arrivato il loro momento. Chi non fa politica è invece convinto che il momento delicato richiede facce nuove perché la politica ha fallito. I vecchi hanno l’esperienza ma non sono innovatori, mentre i giovani sono innovatori ma non hanno TUTTI SINDACI, TUTTI ASSESSORI! LA PRO-LOCO FANTASMA Le Proloco sono associa- zioni antichissime che han- no avuto origine nel set- tentrione d’Italia intorno al 1880. Chiamate inizial- mente “Comitati di Cura” o “Società di Abbellimen- to” e secondo alcuni stu- diosi hanno un origine strettamente legata alle Badie, gli antichi gruppi a cui la comunità demanda- vano in passato la gestio- ne delle festività collettive. Già allora la diffusione di queste associazioni era rile- vata in tutta Italia e nel resto d’Europa. In Italia attualmente le Pro- loco riconosciute sono oltre seimila e le attività che svol- gono afferiscono diverse sfere d’intervento come il turistico, sociale, culturale e sportivo. Solitamente le Proloco si riferiscono alla Municipalità in cui hanno sede. Chi ha la fortuna di attraversare il ponte di Trionto sa che in paesini sperduti ed in posti impensabili queste associazioni riescono a creare veri e propri eventi. Proprio discutendo di uno di questi eventi qualche giorno fa in una riunio- ne …. Continua Notizie di rilievo: Unnè cosa i ra vos(h)tra ‘A zamparedda Alfabeto Calabrese La pro-loco fantasma FOGLIO MENSILE DEL GRUPPO SOCI@L 2008 ASSOCIAZIONE POLITICO-CULTURALE U SURICIORBU REGISTR. 734 DEL 4/10/2004 C/O TRIBUNALE DI COSENZA. FOGLIO MENSILE ALLEGATO A “LA VOCE DIRETTORE RESP.: EMILIANO MORRONE. DIRETTORE: GIANNI VATTIMO APRILE 2008 APRILE S 2 O 0 C 0 I 8 @ L NETWORK ULTIME TEMPERATURE POLITICHE REGISTRATE IN sila greca e citta’ capoluogo nel 2006 Quando cerco qual è stata la causa che ha portato alla rovina le classi di governo vedo sì il tal evento o il tal uomo, ma credetemi la vera causa, la causa reale che fa perdere agli uomini il potere è che sono divenuti indegni di esercitarlo (A. De Tocqueville) Dati stat escl. CS IPM (Indice di PenetrazioneMafiosa): Sconosciuto Sindaci: Avvocati: 6 Insegnanti:3 Liberi professionisti:5 Operai: 0 Attentati: 107 Omicidi di Stampo mafioso: 1 N° 1

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RIVISTA DELL&#39;ASSICIAZIONE CULTURALE SOCIAL

Transcript of SURICIORBU °2

Page 1: SURICIORBU °2

esperienza! I tecnici sono

utili ma possono approfit-

tare delle loro capacità per

un extraguadagno. Chi non

ha competenze specifiche

di settore invece non ha

capacità necessarie a gesti-

re specifici assessorati.

Tante verità che si con-

trappongono tra loro, quale

la migliore? Nel discorso

però spicca un elemento

che forse sarebbe utile non

trascurare. Se tutti fossero

idonei al ruolo di sindaco o

assessore, c’è ancora qual-

cuno idoneo al ruolo di

cittadino?

Sembra di essere su una

barca a remi dove tutti

vogliono il posto di co-

mando ma se nessuno è

disposto a remare pensate

che questa barca prima poi

possa riuscire a muoversi?!

Allora chi è disposto a

remare?!

Arrivata la primavera, arri-

va anche la stagione della

politica. Soprattutto ora

che siamo in prossimità

delle elezioni politiche del

13 e 14 aprile. Nel nostro

comune però la concomi-

tante caduta della giunta

comunale fa si che i di-

scorsi politici siano già

concentrati sull’elezioni

locali, come se fossimo di

già in campagna elettorale

per queste. Con la rilevan-

te differenza che le elezio-

ni comunali si svolgeranno

a Novembre o più verosi-

milmente in primavera del

2009. I discorsi per le stra-

de, nei bar, in tutti i luoghi

di ritrovo iniziano tutti con

la frase del tipo: << Se mi

candido io…>> (sic!).

Ormai siamo tutti poten-

ziali candidati! Evidente-

mente c’è qualcosa che

non va. Questa situazione

evidenzia due punti di vista:

1) o la figura del politico è

divenuta così poco specifica

che oramai tutti possono am-

birla; 2) o c’è una diffusa pre-

sunzione tra la gente di essere

loro la soluzione per tutti i

problemi del territorio. Ognu-

no può trarre la conclusione

che reputa migliore, quel che

è certo è comunque sia non si

può dormire di sonno tran-

quillo per quello che ci aspet-

ta. I politici di lungo corso

credono di essere come B. si

sente per l’Italia: indispensa-

bile.

I politici con meno esperienza

ritengono che sia arrivato il

loro momento. Chi non fa

politica è invece convinto che

il momento delicato richiede

facce nuove perché la politica

ha fallito. I vecchi hanno

l’esperienza ma non sono

innovatori, mentre i giovani

sono innovatori ma non hanno

TUTTI SINDACI, TUTTI ASSESSORI!

LA PRO-LOCO FANTASMA Le Proloco sono associa-

zioni antichissime che han-

no avuto origine nel set-

tentrione d’Italia intorno al

1880. Chiamate inizial-

mente “Comitati di Cura”

o “Società di Abbellimen-

to” e secondo alcuni stu-

diosi hanno un origine

strettamente legata alle

Badie, gli antichi gruppi a

cui la comunità demanda-

vano in passato la gestio-

ne delle festività collettive.

Già allora la diffusione di

queste associazioni era rile-

vata in tutta Italia e nel resto

d’Europa.

In Italia attualmente le Pro-

loco riconosciute sono oltre

seimila e le attività che svol-

gono afferiscono diverse

sfere d’intervento come il

turistico, sociale, culturale e

sportivo. Solitamente le

Proloco si riferiscono alla

Municipalità in cui

hanno sede. Chi ha la

fortuna di attraversare

il ponte di Trionto sa

che in paesini sperduti

ed in posti impensabili

queste associazioni

riescono a creare veri e

propri eventi. Proprio

discutendo di uno di

questi eventi qualche

giorno fa in una riunio-

ne …. Continua →

Notizie di rilievo:

Unnè cosa i ra vos(h)tra

‘A zamparedda

Alfabeto Calabrese

La pro-loco fantasma

FOGLIO MENSILE DEL GRUPPO SOCI@L 2008 ASSOCIAZIONE POLITICO-CULTURALE

U SURICIORBU REGISTR. N° 734 DEL 4/10/2004 C/O TRIBUNALE DI COSENZA.

FOGLIO MENSILE ALLEGATO A “LA VOCE ”

DIRETTORE RESP.: EMILIANO MORRONE. DIRETTORE: GIANNI VATTIMO

APRILE 2008

APRILE

S 2

O 0

C 0

I 8

@

L NETWORK

ULTIME TEMPERATURE POLITICHE REGISTRATE IN sila greca e citta’ capoluogo nel 2006

Quando cerco qual è stata la causa che

ha portato alla rovina le classi di

governo vedo sì il tal evento o il tal

uomo, ma credetemi la vera causa, la

causa reale che fa perdere agli uomini

il potere è che sono divenuti indegni

di esercitarlo (A. De Tocqueville)

Dati stat escl. CS

IPM (Indice di

PenetrazioneMafiosa):

Sconosciuto

Sindaci:

Avvocati: 6

Insegnanti:3

Liberi professionisti:5

Operai: 0

Attentati: 107

Omicidi di Stampo

mafioso: 1

N° 1

Page 2: SURICIORBU °2

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Che strano Comune è Cro-

sia: il centro storico con 300

anime, le sue frazioni più pic-

cole Sorrento, Quadricelli,

località dove si sono trasferiti

abitanti provenienti dai paesi

montani vicini; Fiumarella e il

Pantano dove l‟ente O.V.S.

(Opera Valorizzazione Sila)

negli anni ‟50 piazzò otto

case. La frazione più grande,

Mirto, cresciuta lungo la Stra-

da Statale 106. Insomma un

amalgama di gente, nessuno

legato a nessuno, senso di

appartenenza zero. Oggi il

comune di Crosia fa quasi

diecimila abitanti, ottimo cli-

ma, il mare, le colline e a po-

chi passi la montagna. Nato

come tanti, cresciuto peggio

di molti, nonostante una po-

tenzialità del territorio che

nessuno ha saputo sfruttare

eccetto per l‟abusivismo edili-

zio illegale e quello pianifica-

to. E‟ stata un‟azione pervasi-

va che ha reso la sky-line urba-

nistica un ammasso di costru-

zioni (non finite o con volu-

metrie gonfiate), con il prima-

to della subcultura della

“manipula” fino ad un certo

punto giustificabile negli anni

‟60-‟70, deprecabile e moral-

mente bassa quella seguita

dopo negli anni „80-‟90. Trala-

sciamo i sindaci degli anni ‟50-

‟60 che costruirono ex novo

e amministravano un paese

che non aveva nemmeno le

strade, le fognature, non aveva

neanche la parvenza di comu-

ne, erano altri tempi. Ma su gli

ultimi, quelli degli anni „80 in

poi i giovani, i laureati, quelli che

fanno parte della memoria

recente, si può spendere qual-

che parola. Iniziamo dal perio-

do Santoro, professore del

PCI, presupposti per un buon

inizio (P.R.G. e Rete Idrica)

eliminato dai suoi stessi com-

pagni. Il passaggio incolore del

Dott. Ciccopiedi, medico del

PSI. L‟avvento dell‟altro profes-

sore, Gerardo Aiello del PSI,

con lui le prime opere pubbli-

che: strade, fogne e scuole. E

Con la nota di merito

dell‟abbattimento di 50 villette

abusive sul demanio marittimo,

con un gran progetto per il

turismo balneare, progetto che

fu una bella illusione, le dimis-

sioni. E poi i sindaci per un

anno, per un mese (Boccuti,

Librandi), eliminati dal gotha

socialista interno. Venne così il

Primo Commissario prefetti-

zio. La disfatta dei socialisti, la

vittoria della “democrazia cri-

stiana” e con il compromesso

storico DC-PCI in versione

comunale, con sindaco l‟ing.

Rizzo e vice sindaco l‟allora

giovane promessa Forciniti in

quota PCI. Problemi tanti e il

sindaco si dimette poco dopo.

Si tenta l‟alternativa Bitonto,

D.C.,la novità, la garanzia. Invece

arriva ugualmente il secondo

Commissario. La scommessa al

femminile con Marincolo

(quando si esagera nei cambia-

menti!) giovane architetto, mo-

mento propizio per fare bene

comune, con la vecchia classe

politica azzerata, ma per la terza

volta arrivò un nuovo commissa-

rio. Ieri la fase col sindaco Forci-

niti & friends, la speranza, sem-

pre l‟ultima a morire. Nonostan-

te vantassero 5 anni di continua

amministrazione non sono riu-

sciti ad essere riconfermati, caso

raro. Qualcosa sarà andato stor-

to: sarà stata colpa dei cittadini?

Oggi, e passiamo alla cronaca

recente, l‟avvocato Russo, arri-

vato dopo 25 anni al potere

comunale, nemmeno tre anni ed

è stato dimissionato da 11 consi-

glieri comunali su 17 ed ecco

l‟ennesimo Commissario. Che

senso ha tutto ciò? Dove si vuo-

le arrivare? Forse il destino di

questa cittadina è legato ai Com-

missari, ma questi non sono

purtroppo quelli visti in TV

(Maigret, Rex e Montalbano),

con storie sempre a lieto fine, a

differenza delle tante gesta poli-

tiche che si sono concluse in

malo modo e col “morto” e sen-

za che nessuno trovasse l‟arma

del delitto, il movente e il man-

d a n t e . T U T T O C A M B I A

AFFINCHE’ NULLA CAMBI.

MUSICA E SPERANZA. GRUPPI, CONCERTI E SPAZI SOCIALI

Uno dei motivi di soddisfazione per la nostra piccola comunità di Mirto-Crosia è venuto dalla musica,

grazie all‟affermazione di un nostro concittadino nella scena del rock italiano fin dagli anni novanta. Peppe

Voltarelli è stato leader e vocalist del gruppo “il parto delle nuvole pesanti” e ora ha intrapreso una car-

riera solista come rock-folk singer. Ed è forse anche per questo motivo se un numero significativo di

giovani e giovanissimi si sono avvicinati alla musica e hanno costituito band e gruppi musicali che suona-

no diversi generi musicali, dal rock al reggae alla musica popolare. Tra questi segnaliamo BARN, MASSA

FURTIVA, FIVE LINES, VERDEORO, CRASH WAVE, RIBELLI, NEMESIS e POPULU BASTARDU. Molti

di loro hanno avuto la fortuna di farsi conoscere dal pubblico del nostro paese e non solo. Infatti vanno

ricordate la partecipazione nel 2005 a Sanremo Rock dei MASSA FURTIVA, BARN e VERDEORO, vinci-

tori nelle fasi regionali e successivamente presenti a Ravenna. Nel 2006 è toccato ai RIBELLI e FIVE

LINES, mentre nello stesso anno furono insieme ai Crash Wave al Cresis Rock Sound (evento non più

ripetuto nonostante gli sforzi organizzativi della Zo.ro.pa, una production che fa della promozione di

gruppi giovanili nella Calabria un suo caposaldo). Da ciò emerge che nel nostro territorio abbiamo tanti

giovani con grosse potenzialità e non sono presi in considerazione. Bisognerebbe creare un centro giova-

nile autogestito, dotato di una sala insonorizzata e con un minimo di strumentazione. Con una forma di

tutoraggio o partnership con esperti è possibile gestire uno spazio del genere, all‟insegna del volontaria-

to, al fine di proteggere gli strumenti e l‟incolumità dei ragazzi e indirizzarne l‟uso. In ogni città o paese

dell‟ Italia più progredita esiste uno spazio del genere perché non qui?

UN PAESE FUORI DAL COMUNE CON I COMMISSARI PREFETT IZ I .

Social 2008 ASSOCIAZIONE POLITICO-CULTURALE

U SURICIORBU

Il direttore Vattimo con l’autore della “società

sparente”, E. Morrone. Foto archivio Cetera

Un ricordo di tanti anni fa…

Foto di G.C. Vanini

Page 3: SURICIORBU °2

3

Abbiamo avuto la fortuna di conosce-

re e presentare al nostro piccolo pub-

blico di Mirto-Crosia due autori per

un libro che ci rendono un pochino

ottimisti sul futuro della nostra terra.

Pensando a quel che c‟è da costruire

avanziamo in questa fiducia conoscen-

do questo nostro recente passato e

questo presente, noi guadagniamo in

profondità ciò che perdiamo in super-

ficie. Nella nostra regione sappiamo

che non è il consenso popolare che da il

Potere , ma è il Potere che riceve ed ottie-

ne voti e consensi: non c’entra il retag-

gio degli schiavi bruzi o del vassallag-

gio; è piuttosto una mentalità moder-

na che si cristallizza nella paura del più

forte e nell‟omertà. Non respiriamo

aria della Sila o dell‟Aspromonte ma

un‟aria carica di domande. Chi

sono gli organizzatori degli omici-

di politico-mafiosi? Chi si occupa

di tenere così alto il livello di di-

soccupazione, serbatoio di mano-

valanza ed esperimento cruciale

per le più scellerate politiche so-

ciali? Chi autorizza la distruzione

del nostro ambiente e lo scarico

di veleni nei nostri boschi, mari e

fiumare? Vogliamo continuare,

parafrasando Leonardo Sciascia,

ad essere una terra in cui ognuno è

e si fa isola da sé ? Solo generando

una società di individui senza so-

cializzazione, senza pensiero, che

si preoccupa soltanto del futuro

del proprio orticello familista, solo

con questi meschini orizzonti gli

uomini d‟onore disonorati dalla

Storia possono continuare a

regnare. Ma siamo nati per cal-

pestare la testa dei re! Sappia-

mo che non scegliamo il tempo

in cui veniamo al mondo- Lo

troviamo così com‟ è. Per cam-

biarlo con la nostra testa, col

nostro corpo, con i nostri desi-

deri e con le leggi inesorabili

del consorzio umano. A Roma,

come a Milano o Torino gli affari

si concludono con una telefonata o

una stretta di mano; a Catanzaro

o Crotone con una promessa,

una minaccia o una scarica di

Kalashnikov. Quando ancora

abuseranno della pazienza e

della rassegnazione?

NOTE A MARGINE DELLA PRESENTAZIONE PUBBL ICA DE “LA SOC IETÀ SPARENTE” DI E .MORRONE– S .ALESS IO

tion, alla Iglesia Monarquìa e

al populismo della libertà. Que-

sti comunisti immaginari sono

caratterizzati da una eterono-

mia e da una “etero denomi-

nazione” cioè sono definiti tali

solo dagli avversari. I tal desi-

gnati sono lontanissimi

dall‟avanzare con i simboli

classici del comunismo generi-

co. Mentre i comunisti tout

court a la Ferrando (leader di

un partito comunista dei lavo-

ratori) sono lontanissimi dal

definirsi comunisti immaginari.

In questo gioco di specchi la

confusione e lo sproloquio

fanno da padrone e ogni seria

NOTARELLA IPERPOLITICA . I “COMUNIST I IMMAGINAR I” A metà dell‟ottocento era uno

spettro ad aggirarsi in Europa

(nel segno del romanticismo

tardo-gotico), nel nostro ven-

tunesimo secolo qualcosa di

virtuale (segno dei tempi!)

s‟aggira nei discorsi, nelle in-

vettive, nella critica e analisi di

alcuni noti personaggi della

politica nostrana e non: i

“comunisti immaginari”. Cosa

sono questi è facile intuire:

sono lo spauracchio con cui si

designano gli avversari di una

parte dello schieramento poli-

tico, culturale e sociale. In

Germania, in Spagna in Francia

e in Italia sono rispettivamente

gli oppositori alla Grosse Coali-

Social 2008 associazione culturale

APRILE

IL QUIZ di “Social”

Riproduciamo una chic-

ca giornalistica di un

noto quotidiano locale.

Di chi si parla nello

spazio bianco?

1)Rossano calabro

2)Corigliano

3)Bolzano

4)Siderno

La risposta alla prossi-

ma volta. Indovina e

avrai un premio: un

fantastico volume di

…Sorpresa!

Concorso valido fino al

31 Aprile 2008!

analisi politica diventa semise-

ria e apolitica. A sguazzare

in questa palude vischiosa e

manichea vi sono alcuni non

più giovani (orfani di qualcosa

che sa di ex- o di post-) e

altri non ancora anziani (eredi

nelle pratiche come nel lin-

guaggio della vecchia politica)

che continueranno a chiama-

re comunisti gli avversari alla

stregua del gran capo di Ar-

chor. Ai pochi che ricordano

lo stesso era avvenuto con i

“fascisti immaginari” ma era-

no gli anni sessanta e settanta

ma quella era un‟altra (triste)

storia italiana.

La proloco fantasma (segue)

...della Social (ormai abbastanza

frequenti), ci si chiedeva se esi-

stesse anche nel nostro paesello

una Proloco. Il “non ho idea se

esiste” del nostro unico socio

straniero (greco) non ha destato

particolari dubbi ma la risposta

ripetuta da tutti gli altri associati

ha sollevato molte perplessità. Ancora oggi non riusciamo a

capire se è attiva una Pro-loco a

Mirto-Crosia, chi sono gli even-

tuali membri e soprattutto quali

piccoli o grandi contributi ha

dato al nostro paese. Ci faccia-

mo queste domande non per far

polemica (e ce ne sarebbe tanta

da fare) ma solo per proporci

come persone che hanno voglia

di dimostrare che si può far bene

anche senza il “pennacchio”. E’

strano come, caduta

l’amministrazione, in piazza ci

siano più sindaci ed assessori

che gente “comune” ed è ancora

più strano che nessuno di questi

si sia soffermato a pensare che

se si ha voglia e capacità, anche

con una Proloco si può dare un

valido contributo per migliorare

gli aspetti della società crosiota.

Dopo tutte le considerazioni,

non ci resta che fare un appello:

<< SE QUALCUNO HA

NOTIZIE SULLA PRO-

LOCO lo invitiamo a contat-

tarci ! >>.

Il libro di cui si parla...

Page 4: SURICIORBU °2

4

immagini di ragazze e ragazzi

come tanti. Una normalità

esibita e non solo evocata.

<< Ho cercato di dare cre-

dibilità all‟umanità dei cala-

bresi, che me ne faccio delle

spiagge di Tropea se poi

quello che manca è il con-

tatto con la gente? >>. Così

parlò Toscani all‟UNICAL.

Per il principale sponsor di

questa iniziativa il noto poli-

tico Adamo Nicola, << si

incomincia a rovesciare la

condizione di una regione

ripiegata su se stessa, che

amplifica i propri guai >>.

<< L’ immagine dei volti

sorridenti dei giovani, conti-

nua Adamo, sono una per-

cezione nuova della calabre-

sità >>. Questo in sintesi il

pensiero del politico. << C’è

un grande problema per chi

crede e ha passione per la

libertà e il potere che ne-

Sarebbe un‟arte particolar-

mente praticata dai nostri

concittadini glo.cal (global

calabresi). La lamentazione

continua del proprio status

economico, politico, cultu-

rale e sociale; lo svolgersi di

quel senso comune che fa di

noi dei “poveri in canna”,

degli ultimi classificati in

tutto e dei destinati

all‟insufficienza. Per decenni

siamo stati (e siamo) dentro

questa pseudo antropologia.

Ed ecco che l‟anno scorso

ad insufflarci arriva il grande

demiurgo pubblicitario, colui

che può renderci coscienti

di ciò che siamo, nicceana-

mente.. E come dovremmo

apparire. <<I calabresi devo-

no imparare a sorridere >>.

Intanto la campagna pubbli-

citaria s‟intitolava “gli ultimi

saranno i primi”.

<< Sì, siamo calabresi! >>,

cessita comunicazione, le

imprese, le società anonime

e senza faccia, con i loro

managers per i quali i rischio

di creatività deve suonare

come sgradevole memoria

di sconfitte e deluse aspira-

zioni giovanili >>. Questo in

sintesi il pensiero del pubblici-

tario. Ci si chiede cosa avrà

pensato il mondo dei cala-

bresi dopo questa ennesima

inversione di senso del pro-

prio essere; suonerà come

sgradevole memoria questo

andamento creativo delle

nostre uniche scelte e vie,

ovvero tra un mondo virtu-

ale proposto da politici e

pubblicitari e un mondo

querimonioso delle plebi e

dei padroni?Questa imago

mundi calabrese non sarà

ricordata né come opera ne

come arte! Ai poster l‟ardua

sentenza! G. C. Vanini

ALFABETO CALABRESE: LETTERA Q , QUERIMONIA

U’ zampareddu / A’ zamparedda

Avete notato? Il 99% degli eventi culturali in Calabria, siano essi presentazioni di libri,

mostre fotografiche o “sagra della Spipola”, devono avere l’imprimatur dei politici di ogni

risma. E’sempre presente un assessore, un dirigente, un presidente, un sindaco, un espo-

nente di tal partito… Così leggiamo << Domani alle ore 17.00 presentazione del… intro-

duce il sindaco…, un’iniziativa fortemente voluta dall’assessore…>> Non sapremo molto

di più! Di cosa si discuterà? Qual è lo scopo dell’iniziativa? A che pubblico è rivolta

l’iniziativa? Chi è cosa ha fatto l’autore o lì operatore culturale che ha organizzato

l’evento? Quisquillie, pinzellacchere! E’ solo la Presenza di questi o quell’altro, la vetrina

di Esposizione di quella figura, la passerella dei Soliti Noti. E’ come se la società civile

istruita non esistesse! Crisi della politica culturale? Ma che! E’ una vera manna dal cielo

la Cultura per i politici local! In tanto una domanda è lecita Cui Prodest? Non certamente

alla comunità che diviene, quando partecipa, una cornice.

Discarica abusiva nella nostra foce del Trionto

Redazione:

Pierpaolo C.

Giuseppe A.

Bruno A.

Francesco M.

Alfonso R.

Grafica

Pierpaolo C.

e-mail :

social2008@libero.

it

tel 3394864226

LA SVOLTA UNNE’ COSA I RA VOSHTRA!

Nel 2005 sbaragliò ogni tipo di concorrenza e, per consensi avuti batté ogni

record! Con i suoi 2500 voti circa convinse proprio tutti. Finanche D’Alema

non riuscì a resistere al suo fascino: l’ex presidente nazionale dell’ ormai

scomparso partito dei DS, in uno storico comizio nella piazza Dante ripeté più

volte, inconsapevolmente, che quello era l’anno della svolta ...

La lista civica capeggiata dall’avv. Antonio Russo, all’interno della quale era

forte la presenza giovanile, presentò agli elettori un programma completo con

grandi opere pubbliche quali porticciolo, quagliodromo, paese-albergo e cam-

pi da golf! Grandi progetti di riduzione della pressione fiscale e di una mag-

giore efficienza della macchina amministrativa.

Dopo tre anni di singhiozzi e dopo l’ultimo mese di “cade o non cade …” ab-

biamo assistito a un silenzioso funerale di questa amministrazione. Senza vo-

lere entrare nel merito di questo scivolone che ha trascinato nel brutto tonfo

l’intero paese, è solo il caso di ricordare che del programma nulla è stato rea-

lizzato, fatta eccezione per un discusso piano di viabilità e per qualche alberel-

lo piantato qua e la. In questi tre anni abbiamo avvertito un costante alleggeri-

mento delle nostre tasche a causa di tasse sempre più asfissianti e di spese

sconsiderate (vedi ad es. le spesi legali per l’ostinazione nei confronti di qual-

Hanno par-tecipato alle

discussioni di SOCI@L

Bruno; il

greco;

Salvatore

Giuseppe

Saverio

Tommaso

Alfonso

che funzionario comunale). Noi

pure aspettandoci qualcosa in

più, pur reputando pessima

l’esperienza conclusasi, non vi

chiediamo perché “tutto” si è

sfasciato, ma perche invece di

cercare affannosamente di ricu-

cire lo strappo non avete respon-

sabilmente preso coscienza di

quel che vi stava succedendo?

Così facendo forse ci avreste

evitato un commissario che con

ogni probabilità, alla fine, pro-

durrà qualcosa in più della Svol-

ta, ma che non avrà quella forza

relazionale che un Sindaco può

avere.

Vi preghiamo almeno di acco-

gliere una nostra richiesta: evita-

te le vostre accuse reciproche e

abbiate il buonsenso che non è

stata cosa ‘e ra vos(h)tra