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UN Secretary general 3 Il mandato UNIFIL 4 Resolution 1701 (2006) 8 Avvio dell'Operazione "Leonte" 20 Cambio al Comando UNIFIL 28 2007 31 2008 37 2009 41 Maritime Task Force 53 ITALAIR 55 La Blue Line 56 Attività Operativa 58 Attività di sminamento 60 CIMIC e Civil Affairs 62 NOTIZIE DAL TEATRO Notizie del 2007 3 Notizie del 2008 18 Notizie del 2009 46 Notizie del 2010 63 Sommario

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UN Secretary general 3Il mandato UNIFIL 4Resolution 1701 (2006) 8Avvio dell'Operazione "Leonte" 20Cambio al Comando UNIFIL 282007 312008 372009 41Maritime Task Force 53ITALAIR 55La Blue Line 56Attività Operativa 58Attività di sminamento 60CIMIC e Civil Affairs 62

NOTIZIE DAL TEATRONotizie del 2007 3Notizie del 2008 18Notizie del 2009 46Notizie del 2010 63

Sommario

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Supplemento al n. 1/2010 diInformazioni della DifesaPeriodico delloStato Maggiore della Difesafondato nel 1981

Direttore ResponsabileGen. B. Massimo Fogari

RedazioneT. Col. Valter CassarM.llo 1a Cl. Mario Polverino

Realizzazione, stampa e distribuzioneGraphos srlLoc. Pezza - Zona Industriale - Dragoni (CE)Tel. e Fax: 0823 866021in R.T.I. con Imago Media srl

Le foto sono state gentilmente fornite dai siti internet: www.un.org - http://unifil.unmissions.org - dallo SME e da Cybernaua

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UN Secretary-GeneralBan Ki-moon

Febbraio 2007 - Gennaio 2010

Notizie dal TeatroIl prima e il dopo non cambiano, ma, idealmente, in questa sezione, accompagnamo il triennio di tricolore in UNIFIL, riportando tutti i comunicati stampa e le notizie dal teatro libanese

5 febbraio 2007 - Attività umanitaria nel sud del LibanoNel villaggio di Alduahyra, circa due chilometri dalla Blu Line la linea di confine tra Libano e Israele, i soldati italiani hanno effettuato una lezione di MineRisk Education in una scuola elementare che ospita ottantaquattro bambini di etnia greco-ortodossa e sunnita. La lezione è stata tenuta da specialistidal 3° Reggimento Genio Guastatori di Udine ed ha lo scopo di insegnare ai giovani libanesi il comportamento da tenere nel caso in cui vengano acontatto con ordigni inesplosi, tra cui le cluster bomb. Le lezioni, svolte con l’ausilio di opuscoli illustrativi che raccontano con dei fumetti interpretatidai personaggi più amati dai bambini il rischio da ordigni esplosivi, sono coadiuvate dagli insegnati delle scuole e dagli interpreti di Unifil. Nella stessascuola la cellula CIMIC del Contingente italiano, a guida Brigata di “Cavalleria Pozzuolo del Friuli”, ha distribuito materiale didattico donato dall’Asso-ciazione Internazionale “Regina Elena” e dalla scuola elementare “G. Aleandri” di Motta di Livenza (TV). Il materiale distribuito (quaderni, penne, matite,zaini nonché giocattoli) è stato particolarmente apprezzato non solo dagli scolari ma soprattutto dal direttore della scuola Assan Haied Alsaleh che haringraziato i caschi blu italiani per quanto continuano a fare: “Abbiamo accolto con molta gioia l’iniziativa italiana, in quanto la problematica clusterbomb è attuale e presente su tutto il nostro territorio”. Il villaggio di Alduahyra è situato nell’area di responsabilità ganese, Contingente che opera nelsettore ovest di Unifil sotto il comando del Gen.B. Paolo Gerometta, comandante del Contingente italiano. Le lezione di “Mine Risk education” hannogià interessato dieci istituti, per un totale di circa trecento bambini, presenti nell’area di responsabilità italiana.

23 febbraio 2007- Aiuti umanitari distribuiti dai caschi blu italianiI caschi blu hanno consegnato agli scolari della scuola elementare di Wadi - Jilu materiale didattico (penne, matite, colori, zaini, quaderni per disegno) egeneri alimentari al termine di una lezione di Mine Risk Education tenuta dal personale del 3° Reggimento Genio Guastatori di Udine. Il materiale distribuitoè stato donato dall’Associazione Internazionale Regina Elena che da anni collabora con la Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” attualmente alla guidadell’Operazione “Leonte”. Il direttore della scuola, Sleiman Saad ha ringraziato per l’attenzione che gli Italiani hanno verso il problema degli ordigni inesplosi

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NOTIZIE DAL TEATRO

“Resolution 1701 is the best guaranteefor peace and security in the area.The daily activities of the mission in closecooperation with the Lebanese ArmedForces over the past two years havehelped build confidence.A new strategic environment has beencreated in UNIFIL’s area of operations.I have just visited the troops and Icontinue to be impressed with thededication and commitment of all theUNIFIL peacekeepers, men and women,serving in UNIFIL. They have my fulladmiration and respect.”

Naqoura, 17 january 2009

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IL MANDATO UNIFIL

Secondo la risoluzione del Consiglio di sicurezza 425 (1978) e 426 (1978) del 19 marzo1978, UNIFIL è stata istituita per:• Confermare il ritiro delle Forze di Israele dal sud del Libano;• Ristabilire la pace e la sicurezza internazionale;• Assistere il governo libanese per garantire il ritorno della sua effettiva autorità nell’area;

Con la Risoluzione 1701 dell’11 agosto 2006 il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite haprevisto il potenziamento del contingente militare di UNIFIL con lo scopo di:• monitorare la cessazione delle ostilità (permanente);

“grazie a voi i nostri alunni riescono ad approfondire la conoscenza su questa piaga diffusa, molto spesso nei luoghi in cui giocano. Siamo vicini a voi tuttie troverete in noi sempre degli amici”. Le attività dei militari italiani nelle scuole del settore di competenza sono sempre più frequenti sia per sensibilizzaregli scolari al rischio degli ordigni inesplosi sia per sondare le necessità della popolazione anche nelle strutture scolastiche del Sud del Libano.

14 marzo 2007 - I caschi blu italiani distribuiscono altri aiuti umanitari alla popolazione libaneseOggi, una tonnellata di aiuti umanitari sono stati distribuiti ad un istituto scolastico per diversamente abili di Tiro. Gli aiuti, composti da: pasta, riso,merendine, pelati ecc., sono stati distribuiti dai Lagunari del Reggimento “Serenissima” che in Libano costituiscono il 1° Reggimento di manovradel Contingente Italiano. I militari del Colonnello Luigi Chiapperini, Comandante di “Italbat 1” sono stati accolti dalla direttrice della scuola Ria Berti:“Il rapporto di collaborazione che abbiamo allacciato con gli Italiani - ha detto la direttrice - ci ha sorpreso per la grande sensibilità ed interesseche il Contingente italiano ha rivolto alla realtà scolastica del sud del libano. Grazie per il continuo aiuto”. In occasione della distribuzione sonostate effettuate anche delle visite da parte dell’Ufficiale medico del reparto. Gli aiuti umanitari sono stati affidati al Contingente Italiano da diverseassociazioni umanitarie tra cui: l’Associazione Internazionale Regina Elena, la Togheter ONLUS, “Ci siamo anche noi” di Cavallino Treporti ( Ve), As-sociazione mestrina S.Vincenzo, farmacia Ghezzi dell’isola della Giudecca di Venezia. I Cavalieri della “Pozzuolo” hanno sino ad ora distribuito oltretre tonnellate di aiuti umanitari in tutto il settore di competenza, 600 giocattoli, tre quintali di cancelleria per le scuole, un apparecchio radiologico“brillanza”, un ortopantomografo per radiografie odontoiatriche.

26 marzo 2007 - Medal ParadeIl Generale di Divisione Claudio Graziano, Comandante della Forza Interinale delle Nazioni Unite in Libano, ha consegnato ieri sera ai Caschi Bluitaliani la Medaglia per la partecipazione alla Missione UNIFIL nel corso di una cerimonia organizzata nella cornice dell’ippodromo romano di Tiro.Presenti alla cerimonia l’Ambasciatore d’Italia Gabriele Checchia e le massime autorità civili, militari e religiose del sud del Libano come segnotangibile degli ottimi rapporti stabiliti con la gente nel corso di questi mesi. A fare gli onori di casa e a comandare lo schieramento, formato daCompagnie e Squadroni di rappresentanza del Contingente italiano, il Generale di Brigata Paolo Gerometta, Comandante del Contingente nazionalee del Settore Ovest di UNIFIL. A cinque mesi dall’ inizio della missione la cerimonia ha rappresentato l’occasione per fare dei bilanci sia dell’ attivitàoperativa, che ha visto impegnate più di 10.000 pattuglie sul terreno con più di 3000 static point effettuati durante l’arco diurno e notturno, sia del-l’attività CIMIC (attività di cooperazione civile e militare). Queste importanti attività rappresentano due dei cinque pilastri portanti in ottemperanzaalla risoluzione 1701 delle Nazioni Unite che prevede: capillare controllo del territorio; coordinamento con le forze armate Libanesi; cooperazione

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con le autorità istituzionali del sud del Libano; realizzazione dell’attività umanitaria; bonifica del territorio da ordigni inesplosi. “Ringrazio tutti coloroche ci hanno sostenuto sino ad ora in particolare le autorità libanesi con cui abbiamo stretto ottimi rapporti di collaborazione reciproca - ha dettoil Generale Gerometta - un grazie ai miei soldati che sino ad ora hanno dimostrato instancabile capacità e determinazione per far si che la risoluzione1701 delle nazioni Unite venisse rispettata”. Ad oggi sono stati effettuati oltre 2700 interventi di bonifica di ordigni esplosivi suddivisi: in 2620 bo-nifiche di cluster bombs, 70 di bombe da mortaio, 10 razzi e 3 bombe d’aereo; sono state inoltre distribuite: 16 tonnellate di aiuti umanitari ingeneri alimentari, apparecchiature mediche, giocattoli e materiale didattico per le scuole, dove in alcune classi di materna, elementari e mediesono state effettuate lezioni di “Mine Risk Education” ad oltre 600 bambini da 5 a 15 anni. Attraverso l’iniziativa degli ambulatori mobili più di2000 libanesi sono stati visitati da personale medico militare del Contingente, 15 quick impact project si sono concretizzati (realizzazione di pozziper l’acqua, acquisto di camion per immondizia, acquisto e messa in opera di generatori di corrente) e altri 15 saranno presto finanziati. Allo stessoippodromo romano di Tiro gli uomini del Reparto Comando e Supporti Tattici della Brigata di Cavalleria hanno ripristinato un impianto elettrico indisuso da 8 anni, restituendo ai Libanesi un luogo suggestivo del proprio patrimonio storico e culturale.

30 marzo 2007- Grazie ai caschi blu italiani, Yanouh ha un ambulatorio medicoArredamento ed attrezzature complete per l’allestimento di un ambulatorio medico sono state consegnate dai caschi blu italiani alla municipalitàdi Yanouh. Il materiale, acquistato con i fondi messi a disposizione per la cooperazione, è stato ritirato dal Sindaco del piccolo comune libanese, ilsignor Ali Jaber. “Nel nostro villaggio gli Italiani forniscono già assistenza sanitaria settimanale - ha tenuto a precisare il Sindaco - tuttavia non ave-vamo la possibilità di allestire un ambulatorio indispensabile per i miei concittadini. Grazie all’interessamento degli Italiani potremo fornire un’as-sistenza medica adeguata.” Yanouh è un villaggio sciita di circa 1200 abitanti a circa 30 chilometri da Tiro inserito nell’area di responsabilità diItalbatt 1 a leadership Reggimento Lagunari “Serenissima”, che dall’inizio della missione hanno svolto oltre 5942 pattuglie motorizzate, oltre 1058pattuglie appiedate e oltre 1831 static point.

12 aprile 2007 - Al via i primi avvicendamenti di militari italianiIniziano oggi gli avvicendamenti delle unità che hanno costituito in Libano il primo Contingente italiano della Joint Task Force Lebanon nell’ambitodell’operazione “Leonte” che ha visto i caschi blu italiani impegnati in prima linea per il rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezzadelle Nazioni Unite. Alla presenza del Generale di Brigata Paolo Gerometta, comandante del Contingente italiano e del settore ovest di UNIFIL sisvolgerà nella Base “Cuomo” di Hariss il primo passaggio di responsabilità nell’ambito dell’unità preposte alle comunicazioni tra il Tenente Colonnello

NOTIZIE DAL TEATROIL M

ANDATO UNIFIL

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• accompagnare e sostenere le Lebanese Armed Forces (LAF) nel loro rischieramento nelSud del paese, comprendendo la Blue Line, non appena Israele ritira le sue F.A. dal Libano;

• coordinare il ritiro delle IDF dai territori libanesi occupati ed il ridispiegamento delle LAFnegli stessi territori una volta lasciati dagli israeliani;

• estendere la propria assistenza per aiutare ad assicurare un corridoio umanitario alla po-polazione civile ed ai volontari nonchè assicurare il rientro in sicurezza degli sfollati;

• assistere le LAF nel progredire verso la stabilizzazione delle aree:•• pieno rispetto della Blue Line (anche Israele);•• prevenire la ripresa delle ostilità, mantenendo tra la Blue Line e il fiume Litani una area

cuscinetto libera da personale armato, assetti ed armamenti che non siano quelli del Go-verno libanese e di UNIFIL;

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•• mettere in atto i rilevanti provvedimentidegli accordi di TAIF, e della Risoluzione1559 (2004) e 1680 (2006), che impongonoil disarmo di tutti i gruppi armati in Libano;

•• nessuna arma o autorità che non sia dellostato libanese;

•• nessuna forza straniera in Libano senza ilconsenso del Governo;

•• nessun commercio o rifornimento di armie connessi materiali al Libano tranne quelliautorizzati dal Governo;

•• consegna all’ONU di tutte le carte/mappecontenenti lo schieramento delle mine inLibano (Israele);

• assistere il Governo del Libano, come richie-sto, per rendere sicuri i suoi confini e altripunti di ingresso per prevenire il transito nelterritorio di armi o di materiali d’armamentosenza il suo consenso;

Vincenzo De Manna e il Colonnello Camillo Sileo rispettivamente alla guida dei Battaglioni dell’11° Reggimento Trasmissioni e del 2° ReggimentoTrasmissioni. Dopo questa prima cerimonia Il Generale Paolo Gerometta raggiungerà sia la base ‘Matteo Vanzan’ di Ma’rakah (dove si svolgerà lacerimonia del passaggio di consegne fra il Reggimento Lagunari ‘Serenissima’ comandato dal Colonnello Luigi Chiapperini e il 186° Reggimento Pa-racadutisti Folgore comandato dal Colonnello Manlio Scopino) sia la base ‘Millevoi’ di Chamaa (dove verrà ufficializzato anche il passaggio di re-sponsabilità tra il 10° Reggimento di Manovra di Persano ed il il 1° Reggimento Trasporti di Bellinzago Novarese , reparti comandati rispettivamentedal Colonnello Salvatore Loria e dal Colonnello Salvatore Granatino). Sin dall’8 novembre scorso il Contingente italiano a guida Brigata di Cavalleria“Pozzuolo del Friuli” ha operato per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla risoluzione 1701 attraverso quattro pilastri operativi che sono: il ca-pillare controllo del territorio; il coordinamento con le forze armate libanesi; la cooperazione con le autorità istituzionali del sud del Libano; la realiz-zazione dell’attività umanitaria e la bonifica del territorio da ordigni inesplosi. La Brigata di Cavalleria ‘Pozzuolo del Friuli’ sarà avvicendata il prossimo22 aprile dalla Brigata ‘Folgore’ e quindi il Generale di Brigata Paolo Gerometta sarà sostituito dal Generale di Brigata Maurizio Fioravanti.

23 aprile 2007- Avvicendamento del comandante della Joint Task Force LebanonPresso la base ‘Ficucello’ si è svolta la cerimonia per il cambio del Comandante della Joint Task Force Lebanon nell’ambito dell’operazione ‘Leonte’:al Generale di Brigata Paolo Gerometta, Comandante uscente del contingente italiano e del settore Ovest di UNIFIL, è subentrato il Generale diBrigata Maurizio Fioravanti. La cerimonia, presieduta da Generale di Divisione Jai Prakash Nehra, Vice Comandante della missione Unifil, si è svoltaalla presenza delle autorità civili locali, del personale militare del Reparto oltre a rappresentanze delle altre Task Force presenti in teatro. Viene cosìsancito il passaggio delle competenze dalla Brigata ‘Pozzuolo del Friuli’ alla Brigata ‘Folgore’ che continuerà a far rispettare per i prossimi sei mesigli obiettivi fissati dalla risoluzione n. 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. “Sono orgogliosissimo dei risultati raggiunti grazie aldiuturno impegno degli uomini e delle donne del contingente” ha dichiarato il Generale di Brigata Paolo Gerometta. “È solo grazie a una squadracoesa e compatta, infatti, che si possono raggiungere tali obiettivi. Io ho solo avuto l’onore di poterli guidare”. “Alla Brigata ‘Folgore’ auguro dipoter affrontare i prossimi mesi con serena determinazione’, ha aggiunto, ‘sicuro che le capacità umane e professionali di questa unità le permet-teranno di mantenere alto il nome dell’Italia in terra Libanese”.

26 aprile 2007- Continua il lavoro di collaborazione tra il Contingente italiano e la popolazione“Ogni volta che passeremo sotto alla luce di questi lampioni, ci ricorderemo degli amici italiani che ce li hanno offerti”. Queste alcune delle splendideparole che il Sindaco di Bint Jbeiel, Signor Ali Bazzi, ha pronunciato nel corso di una breve cerimonia svoltasi oggi nel Municipio della città. Il Con-

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tingente italiano della missione ‘Leonte’ ha offerto un impianto di illuminazione stradale che servirà a ridare la luce ad uno dei quartieri più antichidi Bnet Jmail, duramente provato dalla guerra. Il sistema è composto da 180 lampioni e dagli accessori indispensabili al suo funzionamento, più4000 metri di cavo e oltre 500 connettori elettrici, per un impegno di circa 19.000 Euro. Certamente una goccia nel mare - formalizzata con lafirma di una pergamena che riporta la donazione - delle necessità che è però un chiaro segno del rapporto di amicizia e stima che si è creato econtinua a crescere tra il popolo libanese ed i militari del contingente italiano dell’UNIFIL che operano da molti mesi in questa magnifica terra.

12 maggio 2007 - Il Comandante dell’Italian Joint Task Force Lebanon alla manifestazione sportiva “Vivicittà di Beirut”Il Comandante dell’Italian Joint Task Force-Lebanon, Generale Maurizio Fioravanti, è stato il primo frazionista della staffetta “Vivicittà Beirut” partitaquesta mattina da Tiro. L’iniziativa della UISP, alla quale è stata data ampia e completa partecipazione, è un ulteriore gesto di condivisione del Con-tingente italiano della missione “Leonte” verso tutte le attività che portano comunione e pace nel Paese così come simboleggiato dalla torcia portatadai tedofori. Alla manifestazione sportiva hanno partecipato oltre 5000 atleti che si ritroveranno domani a Beirut dove l’olimpionico Daniele Masalaentrerà come ultimo frazionista.

28 maggio 2007- Incontro tra le donne libanesi e le donne della “Folgore”Le donne del Contingente italiano impegnate nell’operazione Unifil “Leonte2” e le donne dell’Associazione Circolo Femminile Nazionale hanno dato ieriil via - a Ma’rakah - ad un progetto denominato “Women and Culture”. Il progetto nasce per avvicinare e mettere a contatto culture diverse con l’obiettivofinale di integrare ulteriormente Unifil alla realtà locale. Al primo incontro sono intervenuti il sindaco della città di Ma’rakah, Ahdad Higazi, e la presidentedell’Associazione Circolo Femminile Nazionale, Hajja Rahnè Hasjj, che ha illustrato le attività e gli scopi che si prefigge la sua associazione.

29 maggio 2007 - Il Capo di Stato Maggiore della Difesa Giampaolo Di Paola visita il Contingente italianoIl Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giampaolo Di Paola, ha visitato ieri il Contingente Italiano della missione ‘Leonte’ che opera inquadratonelle forze dell’UNIFIL dall’ottobre dello scorso anno. È giunto, nel primo pomeriggio, nella base ‘Ficuciello’ accompagnato dal Comandante del Comando Operativo Interforze - Generale Fabrizio Castagnetti- assieme al quale ha assistito ad un breve briefing di aggiornamento sulla situazione in atto nel Paese e sulle attività del Contingente ‘Leonte’ espostodal comandante dell’Italian Joint Task Force, Generale Maurizio Fioravanti. Il Capo di Stato Maggiore ha espresso valutazioni positive sull’operato deimilitari italiani esortandoli a proseguire sul cammino del dialogo con la popolazione locale mantenendo l’ottimo livello di professionalità e capacità ope-

NOTIZIE DAL TEATRO

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IL MANDATO UNIFIL

• intraprendere tutte le necessarie azioni nelle aree di schieramento delle sue forze e, perquanto nelle proprie possibilità, assicurare che la sua area di operazioni non sia utilizzataper azioni ostili di ogni tipo. Reagire con la forza a tentativi di impedire l’assolvimento delproprio compito sotto il mandato del Consiglio di Sicurezza, per proteggere il personaleONU, le infrastrutture, le installazioni e gli equipaggiamenti, per garantire la sicurezza e lalibertà di movimento del personale dell’ONU e delle organizzazioni umanitarie, e senzapregiudizi verso la responsabilità del Governo del Libano, per proteggere i civili da immi-nenti minacce di violenza fisica.

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rative dimostrare sino ad oggi. Nel corso della visita l’Ammiraglio Di Paola ha anche potuto incontrare il personale del Contingente che opera dallabase di Shama da dove è poi ripartito alla volta di Beirut per il successivo rientro in Patria.

4 giugno 2007 - La Festa della Repubblica nel Contingente italiano in LibanoPer il 61^ Anniversario della nascita della Repubblica, in tutte le basi che ospitano il Contingente italiano della missione ‘Leonte’ in Libano, la ce-rimonia dell’alzabandiera ha assunto un valore ancora più forte. In ognuna delle tre sedi dei Reparti i Comandanti hanno dato lettura dei messaggidel Capo dello Stato e del Ministro della Difesa. A Tibnine, il Comandante del Contingente italiano, Generale Maurizio Fioravanti, ha sottolineatocome l’impegno delle Forze Armate nei teatri di tutto il mondo sia sostenuto dall’ammirazione della Nazione come da quella della comunità inter-nazionale ed ha esortato il personale a proseguire sulla strada dell’impegno professionale ed umano.

19 giugno 2007 - Supporto costante per la popolazione nel sud del LibanoC’è un filo che unisce, giorno dopo giorno, la popolazione del Libano e il Contingente italiano di Unifil reso sempre più saldo dalle attività di CooperazioneCivile e Militare che il Contingente italiano svolge a supporto delle municipalità del Sud. Nelle ultime settimane sono stati inaugurati tre nuovi ambulatorie consegnati computer e stampanti ad una scuola per bambini disabili. La municipalità di Tiro ha una nuova cella frigorifera, e i bimbi della scuola di TayrHarfa possono lasciare le loro cose in nuovi armadietti che gli Italiani hanno loro regalato. Quasi ogni giorno gli uomini del contingente visitano le scuolee spiegano ai piccoli come fare ad evitare le cluster bombs e, a Tiro, i più grandi imparano ad impastare e preparare la pizza. È così che, grazie alla coo-perazione tra Italbatt1-186° Reggimento Paracadutisti Folgore e una NGO italiana, l’Arciconfraternita di Misericordia ed Istituzioni Riunite in Siena, Bidiasha potuto inaugurare a fine maggio il nuovo ambulatorio medico. Con il supporto degli uomini della Task force ‘Genova Cavalleria’ è stato ristrutturato einaugurato l’ambulatorio di Al Mansuri, dove la stessa equipe medica del contingente presta settimanalmente un servizio medico di base. Pochi giornidopo, il 3 Giugno, anche la municipalità di Deir Amis ha aperto le porte di un nuovo ambulatorio, realizzato sempre con l’aiuto dei paracadutisti italiani. Il22 maggio scorso, per iniziativa del Contingente, la cittadinanza di Tiro ha potuto finalmente avere una nuova cella frigorifera per trasporto di carne, cellache non era stata più utilizzabile dalla scorsa estate, dopo il conflitto. “Il valore di questo gesto è nel significato di una vita che riparte, di un futuro dicrescita per il Libano”, ha detto il Generale Fioravanti, Comandante del contingente italiano, consegnando al sindaco Abdul Mohsen Al Husseini il nuovomezzo. Ai primi di giugno, poi, grazie alla donazione di computer e stampanti da parte della Scuola angloitaliana Saint Stephen di Roma al centro perragazzi disabili di Al Hannan (Ma’rakah), è stata data la possibilità di sviluppare attività didattiche e giochi che aumentano le capacità intellettive. Graziealla cellula Cimic del Contingente italiano questo collegamento ha potuto essere rapido ed efficace, attivando una collaborazione che proseguirà con un

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RESOLUTION 1701 (2006)Adopted by the Security Council at its 5511th meeting, on 11 August 2006

The Security Council,Recalling all its previous resolutions on Lebanon, in particular resolutions 425(1978), 426 (1978), 520 (1982), 1559 (2004), 1655 (2006) 1680 (2006) and 1697(2006), as well as the statements of its President on the situation in Lebanon,in particular the statements of 18 June 2000 (S/PRST/2000/21), of 19 October2004 (S/PRST/2004/36), of 4 May 2005 (S/PRST/2005/17), of 23 January 2006(S/PRST/2006/3) and of 30 July 2006 (S/PRST/2006/35), Expressing its utmost concern at the continuing escalation of hostilities inLebanon and in Israel since Hizbollah’s attack on Israel on 12 July 2006, whichhas already caused hundreds of deaths and injuries on both sides, extensivedamage to civilian infrastructure and hundreds of thousands of internally dis-placed persons, Emphasizing the need for an end of violence, but at the same time emphasizingthe need to address urgently the causes that have given rise to the current cri-sis, including by the unconditional release of the abducted Israeli soldiers, Mindful of the sensitivity of the issue of prisoners and encouraging the effortsaimed at urgently settling the issue of the Lebanese prisoners detained in Israel, Welcoming the efforts of the Lebanese Prime Minister and the commitment ofthe Government of Lebanon, in its seven-point plan, to extend its authorityover its territory, through its own legitimate armed forces, such that there willbe no weapons without the consent of the Government of Lebanon and no au-thority other

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gemellaggio permanente tra la scuola romana e il centro per i ragazzi libanesi. A Burj Ash Shamali, nella periferia di Tiro, ogni martedì, è un giorno specialeper i 50 bambini disabili del Mosan Centre: è il giorno in cui si impara a fare la vera pizza italiana! Gli Italiani del Gruppo Supporto Aderenza (GSA) sonoormai di casa in questo luogo dove ogni settimana portano tutto l’occorrente per realizzare insieme ai ragazzi, nella cucina del centro, vari tipi di pizzache mangiano poi tutti insieme. Il Mosan centre è nato lo scorso anno grazie alle donazioni di vari contingenti militari che prestano attività in Libano e chein parte si sostiene anche con la vendita dei prodotti che i ragazzi realizzano. Un piccolo grande dono è stato poi - per la scuola di Tayr Harfa - ricevere,lo scorso 5 giugno, nuovi armadietti per le attività scolastiche. Quelli esistenti, infatti, erano ormai inservibili a causa delle raffiche di arma da fuoco cheli avevano segnati nel conflitto della scorsa estate. Anche così si è cercato di allontanare dagli occhi dei bambini di questa comunità vicina alla Blue Lineun visibile ricordo della guerra. In questa occasione, i militari italiani hanno anche svolto lezioni di “mine risk education” e giocato con i bambini, creandoun clima di amicizia e divertimento. Segnali concreti e costanti che, attraverso uno spirito costruttivo e un piccolo contributo economico, riescono a darecontinuità alla solidarietà per la popolazione libanese e che tentano di alleviare alcune conseguenze dei recenti conflitti in questa terra.

21 giugno 2007 - Torna a casa dopo le cure in ItaliaHussein Banjak, 15 anni, è tornato oggi ad Ash Sh’Aytiah - un villaggio vicino Tiro - da dove era partito lo scorso aprile per essere sottoposto ad unciclo di cure in Italia. Il ragazzo, nel settembre del 2006, era stato vittima di una cluster bomb che gli aveva provocato la perdita di parte di un piedeed alcune serie lesioni ossee e nervose. Grazie all’interessamento della Cellula Cimic del Contingente Italiano e della Fondazione Lucchetta-Ota-D’Angelo-Hrovat (nata in ricordo dei giornalisti caduti a Mostar nel gennaio del 1994) è stato possibile offrirgli questo primo ‘intervento sanitario’presso l’Istituto per l’infanzia ‘Burlo Garofano’ di Trieste. La terapia è stata di carattere ortopedico e fisioterapico per dare al giovane la possibilitàdi raggiungere, nel più breve tempo possibile, le migliori condizioni per il successo dell’intervento chirurgico di ricostruzione al quale non è statoancora possibile sottoporlo a cusa di un’infezione ossea che ne comprometterebbe il risultato. Da oggi continuerà in Libano le cure anche graziead un apparecchio di stimolazione muscolare offerto dal nostro Paese. Ad attendere Hussein e la madre all’aeroporto di Beirut, la Cellula Cimicitaliana che li ha poi riaccompagnati al villaggio dal quale erano partiti tre mesi prima. Gioia per tutti nel vedere il ragazzo, che era partito costrettosu una carrozzina, tornare a casa camminando. Un aspetto delle attività del Cimic che, assieme a tutti gli altri, dà la misura dell’attenzione che lamissione ‘Leonte’ riserva ai problemi della comunità del Sud del Libano.

2 luglio 2007 - Ricordo del check point “pasta”Oggi pomeriggio a Maraka’a, sede del 186° Reggimento paracadutisti in Libano, è stato ricordato il 2 luglio del 1993 che, per l’Esercito e per la

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Brigata paracadutisti ‘Folgore’ in particolare, ha rappresentato e rappresenta una data significativa. Quel giorno di 14 anni fa i militari italiani,durante l’Operazione ‘Canguro 11’ a Mogadiscio, subirono un attacco da parte di miliziani somali in conseguenza del quale, in prossimità del CheckPoint ‘Pasta’, si scatenò un combattimento che costò la vita a tre dei nostri soldati e il ferimento di molti altri. Tra i feriti c’era il Tenente paracadutistaGianfranco Paglia che, per il comportamento tenuto, fu decorato della Medaglia d’Oro al Valor Militare. Il Capitano Paglia, oggi impiegato nell’ambitodella Cellula CIMIC dell’Operazione ‘Leonte’ in Libano, ha presenziato alla celebrazione. Il Colonnello Manlio Scopigno, Comandante del 186° Reg-gimento, reparto che fu coinvolto nei fatti del 2 luglio del 1993, nel corso di una breve e sentita allocuzione, ha ricordato - alla presenza del Co-mandante Sector West di UNIFIL, Generale Maurizio Fioravanti - i colleghi Caduti nell’adempimento del dovere: Sottotenente Andrea Millevoi,Sergente Maggiore Stefano Paolicchi e Paracadutista Pasquale Baccaro e tutti i colleghi che rimasero feriti durante l’azione.

16 luglio 2007 - Il Contingente italiano regala ad un cittadino libanese la speranza di tornare a camminareUn cittadino libanese, ferito gravemente durante il conflitto della scorsa estate, partirà domani da Beirut per essere operato e curato gratuitamentein Italia grazie alla collaborazione tra il Contingente italiano operante nella missione UNIFIL, l’ospedale Rizzoli di Bologna e l’Associazione Nazionaleper le Infezioni Osteoarticolari (ANIO). Hussein Mohamad Jawad, 43 anni, proveniente dalla piccola cittadina di Al Bayad, sarà infatti accompagnatoa Bologna per sottoporsi ad un delicato intervento, che rappresenta oggi la sua unica speranza per tornare a camminare. Colpito un anno fa da unmissile durante il conflitto israelo-libanese (mentre stava andando ad acquistare un farmaco urgente per un amico colpito da ictus), Hussein haimmediatamente subito l’amputazione del braccio destro e riportato numerose lesioni su tutto il corpo, in particolare alla gamba destra. Ad oggi,non può camminare e le cure ricevute in Libano sono state purtroppo insufficienti. Ad interessarsi del caso sono stati qualche mese fa gli uominidel Contingente italiano che operano nell’ambito dell’unità CIMIC (Cooperazione Civile e Militare) dedicata ad intervenire in aiuto della popolazioneattraverso lo sviluppo di progetti di ricostruzione e attività di aiuto umanitario. La rete di solidarietà creata intorno al problema di Hussein rappresentauno di questi interventi. Fondamentale per il supporto dato a questo caso è stata la disponibilità dello staff tecnico dell’Ospedale Rizzoli, leadernella specialità ortopedica, dell’Assessorato alla Sanità della Regione Emilia Romagna, che si farà carico delle spese per le cure, oltre che dell’ANIOche si farà carico dell’assistenza post-operatoria, del Ministero della Difesa e dell’Unità di Crisi della Farnesina, che hanno svolto un complessolavoro burocratico per garantire le necessarie autorizzazioni. Negli scorsi mesi la Cooperazione Civile e Militare si è interessata di altri casi similicome è quello di Hussein Banjak, un ragazzo di 15 anni che aveva riportato gravi lesioni ad un piede a seguito dell’esplosione di una cluster bomb(una delle centinaia di migliaia disseminate nei territori del Libano vicini al confine con Israele) e che è stato curato per due mesi all’OspedaleBurgo Garofalo di Trieste. Nello svolgimento della missione Unifil il contingente italiano svolge altre attività di assistenza sanitaria sul territorio: da

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than that of the Government of Lebanon, welcoming also its commitment to aUnited Nations force that is supplemented and enhanced in numbers, equip-ment, mandate and scope of operation, and bearing in mind its request in thisplan for an immediate withdrawal of the Israeli forces from southern Lebanon,Determined to act for this withdrawal to happen at the earliest,Taking due note of the proposals made in the seven-point plan regarding theShebaa farms area,Welcoming the unanimous decision by the Government of Lebanon on7 August 2006 to deploy a Lebanese armed force of 15,000 troops in SouthLebanon as the Israeli army withdraws behind the Blue Line and to request theassistance of additional forces from the United Nations Interim Force inLebanon (UNIFIL) as needed, to facilitate the entry of the Lebanese armedforces into the region and to restate its intention to strengthen the Lebanesearmed forces with material as needed to enable it to perform its duties,Aware of its responsibilities to help secure a permanent ceasefire and alongterm solution to the conflict,Determining that the situation in Lebanon constitutes a threat to internationalpeace and security,

1. Calls for a full cessation of hostilities based upon, in particular, the immediatecessation by Hizbollah of all attacks and the immediate cessation by Israel of alloffensive military operations;

2. Upon full cessation of hostilities, calls upon the Government of Lebanon andUNIFIL as authorized by paragraph 11 to deploy their forces together through-

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aprile ad oggi, sempre attraverso attività CIMIC, sono stati aperti 5 nuovi ambulatori in zone che ne erano sprovviste, garantite visite gratuite a oltre4.300 pazienti in 18 villaggi e svolte lezioni per 1.200 bambini nelle scuole per educarli a riconoscere i rischi di mine e cluster bomb, contribuendoin questo modo a evitare ulteriori tragici incidenti.

21 luglio 2007 - Il Contingente italiano illumina le strade di Ayta AchaabUna nuova luce illumina da ieri sera il centro di Ayta Achaab, nel Sud del Libano, grazie all’aiuto del Contingente italiano che ha donato 300 lampioni aduna delle cittadine più colpite dalla guerra dello scorso anno. Ad Ayta Achaab, situata a un chilometro dalla Blue Line, i bombardamenti del 2006 hannoinfatti distrutto oltre 400 case e il paese, da allora, non ha più avuto illuminazione pubblica nelle proprie strade. La Brigata Folgore si è quindi attivataper realizzare un progetto CIMIC (Cooperazione civile e militare) al fine di restituire alla cittadinanza questo servizio essenziale. Una cerimonia hasuggellato l’accensione dei nuovi lampioni e il Sindaco, Mr. Taysir Srour, ha premuto l’interruttore centrale insieme al Comandante del Contingenteitaliano Generale Maurizio Fioravanti. “Queste luci - ha detto il Generale Fioravanti - sono il simbolo di una speranza che cresce, di un futuro che il Libanosaprà costruire come Paese democratico e indipendente”. L’evento è stato festeggiato con tutta la comunità di Ayta Achaab in modo speciale: i ragazzidel Contingente hanno infatti preparato per tutti, autorità, donne e ragazzi del villaggio, grandi teglie di ‘vera’ pizza italiana fino a notte inoltrata.

7 agosto 2007 - Domato incendio grazie anche al concorso dei caschi blu italianiIeri, caschi blu italiani dislocati a Marakah, hanno contribuito a domare un incendio divampato in un’area compresa tra Jwayya e Al Majadel, a 15km a est di Tiro. Il fuoco, appiccato per bruciare delle sterpaglie, si è rapidamente allargato a causa del forte vento ed è sfuggito al controllo. Lefiamme hanno rapidamente divorato una considerevole zona di alberi di ulivo e da frutta, raggiungendo la strada che congiunge l’abitato di Jwayyae Al Majadel, lambendone alcune abitazioni e minacciando anche una stazione di servizio carburanti. Il pronto intervento di unità dell’esercitolibanese e dei Vigili del Fuoco locali, ha inizialmente rallentato la progressione del fronte delle fiamme. L’intervento dei militari italiani ha però con-sentito di domarlo definitivamente. I paracadutisti, intervenuti con le loro autobotti, hanno rifornito direttamente sul posto i mezzi dei Vigili del Fuocoche necessitavano di una ingente quantità di acqua. Il Comandante dei Vigili del Fuoco libanese ha espresso parole di compiacimento e gratitudineper l’operato svolto dai militari italiani.

7 agosto 2007 - I militari italiani consegnano un’ambulanza alla popolazione del villaggio di KafraUna breve e toccante cerimonia, presieduta dal sindaco di Kafra, Tamer HIAHIA, ha ufficializzato la consegna di una moderna ambulanza da parte

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out the South and calls upon the Government of Israel, as that deployment be-gins, to withdraw all of its forces from southern Lebanon in parallel;

3. Emphasizes the importance of the extension of the control of the Govern-ment of Lebanon over all Lebanese territory in accordance with the provisionsof resolution 1559 (2004) and resolution 1680 (2006), and of the relevant pro-visions of the Taif Accords, for it to exercise its full sovereignty, so that therewill be no weapons without the consent of the Government of Lebanon andno authority other than that of the Government of Lebanon;

4. Reiterates its strong support for full respect for the Blue Line;

5. Also reiterates its strong support, as recalled in all its previous relevant res-olutions, for the territorial integrity, sovereignty and political independence ofLebanon within its internationally recognized borders, as contemplated by theIsraeli-Lebanese General Armistice Agreement of 23 March 1949;

6. Calls on the international community to take immediate steps to extend itsfinancial and humanitarian assistance to the Lebanese people, includingthrough facilitating the safe return of displaced persons and, under the author-ity of the Government of Lebanon, reopening airports and harbours, consistentwith paragraphs 14 and 15, and calls on it also to consider further assistancein the future to contribute to the reconstruction and development of Lebanon;

7. Affirms that all parties are responsible for ensuring that no action is taken

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del Contingente italiano. Offerta dalla Pubblica Assistenza di Siena, sede del 186° Reggimento paracadutisti che ne ha curato l’arrivo in Libano, ilmezzo rappresenta un importantissimo aiuto per la popolazione del villaggio che sorge a circa 20 km a Sud di Tiro e che, dalla fine delle ostilitàdello scorso anno, non ne aveva più disponibile una. L’ambulanza è stata presentata nel cortile della scuola, alla presenza delle bandiere italianee libanese e, nascosta da un grande paracadute, è stata scoperta nel momento in cui il Comandante del Reggimento consegnava le chiavi alsindaco. La municipalità sciita di Kafra conta circa 2800 abitanti e si trova nell’area di operazioni dei militari italiani che, contestualmente alleattività di pattugliamento e controllo del territorio, proseguono nell’opera di aiuto.

8 agosto 2007 - Installato un gruppo elettrogeno per l’alimentazione elettrica di un pozzoA Dayr Amis, si è reso finalmente operativo il nuovo gruppo elettrogeno che l’UNIFIL ha installato nella municipalità che dista circa 15 chilometri daTiro. Una cerimonia presieduta dal sindaco, Hussein Abdallah Bazzoun, alla quale hanno partecipato rappresentanti del Comando ONU, responsabilidel CIMIC del settore ovest del contingente e molti sindaci dei comuni vicini, ha formalmente sancito la donazione del macchinario e la sua messain opera. In un breve discorso di ringraziamento il sindaco ha detto “Grazie al vostro dono, finalmente i cittadini di Dayr Amis potranno disporre dell’acqua”.A Dayr Amis, il Contigente italiano aveva già avuto modo di mostrare il suo impegno nell’attività di cooperazione provvedendo alla ristrutturazioneedile ed all’arredamento di un nuovo ambulatorio medico.

13 agosto 2007 - Grazie all’Associazione Onlus ‘’Umanitaria Padana’’ la Folgore può distribuire aiuti umanitariUna rappresentanza dell’Associazione Umanitaria Padana ha operato nel sud Libano dal 1 al 7 agosto, collaborando con la Brigata “Folgore” cheattualmente è al comando del Sector West della missione Unifil. Aiuti concreti che il presidente dell’associazione e responsabile della delegazione,Sara Fumagalli, ha distribuito nel territorio libanese. La donazione all’ospedale di Bint Jubeil, di 15 mila pastiglie di antibiotici e 30 mila di parace-tamolo, è stato il primo intervento effettuato appena giunti in teatro. La visita è continuata con l’incontro con il primo cittadino di Bint Jbeil, Ali Bazi,al quale è stato consegnato l’ultimo lotto dei 200 lampioni che serviranno ad illuminare le principali strade della città rimaste buie dall’ultimoconflitto con Israele. La partecipazione alla messa per la festa della Trasfigurazione nel villaggio di Rameich, celebrata dall’Arcivescovo di Tiro Nabil El Hajj, ha precedutola distribuzione di 2000 T-shirt e, nella stessa giornata, l’Umanitaria Padana si è recata presso il presidio ospedaliero di Aynebel dove ha consegnatoalcune strumentazioni sanitarie.

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contrary to paragraph 1 that might adversely affect the search for a long-termsolution, humanitarian access to civilian populations, including safe passagefor humanitarian convoys, or the voluntary and safe return of displaced per-sons, and calls on all parties to comply with this responsibility and to cooperatewith the Security Council;

8. Calls for Israel and Lebanon to support a permanent ceasefire and alongterm solution based on the following principles and elements:– full respect for the Blue Line by both parties;– security arrangements to prevent the resumption of hostilities, including the es-

tablishment between the Blue Line and the Litani river of an area free of anyarmed personnel, assets and weapons other than those of the Government ofLebanon and of UNIFIL as authorized in paragraph 11, deployed in this area;

– full implementation of the relevant provisions of the Taif Accords, and of res-olutions 1559 (2004) and 1680 (2006), that require the disarmament of allarmed groups in Lebanon, so that, pursuant to the Lebanese cabinet decisionof 27 July 2006, there will be no weapons or authority in Lebanon other thanthat of the Lebanese State;

– no foreign forces in Lebanon without the consent of its Government;– no sales or supply of arms and related materiel to Lebanon except as author-

ized by its Government;– provision to the United Nations of all remaining maps of landmines in

Lebanon in Israel’s possession;

9. Invites the Secretary-General to support efforts to secure as soon as possi-

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13 agosto 2007 - Inaugurato nuovo ambulatorio medico nella cittadina di DirdghayyaÈ stato ufficialmente inaugurato, nella giornata di ieri, il nuovo ambulatorio medico di Dirdghayya. La realizzazione della struttura è stata possibilegrazie alla collaborazione tra il 186° Reggimento paracadutisti, e la ONLUS P.A.S.F.A. - di Siena - (Associazione di volontariato cattolico al serviziodelle Forze Armate Italiane). La cerimonia, alla quale hanno partecipato numerose autorità giunte anche da municipalità vicine, - a testimonianzadell’attenzione della quale godono le iniziative di cooperazione civile e militare in tutto il Sud del Libano - ha confermato l’ottimo rapporto esistentetra il contingente UNIFIL e la popolazione. Gli italiani operano da tempo nell’area con il proprio personale medico ma, da oggi, l’assistenza sanitariasettimanale sarà ‘certamente migliore’, come sottolineato dal sindaco, Mr. Raad, e ‘più vicina ai bisogni della gente.’ Dirdghayya è un villaggio dicirca 1800 abitanti a 12 chilometri da Tiro, inserito nell’area di responsabilità del Contingente

6 settembre 2007 - Altri tre progetti dei paracadutisti italiani in dirittura di arrivoAltri tre progetti, nati dalla collaborazione tra i caschi blu italiani e le municipalità del Sud del Libano, stanno per essere varati e si andranno ad aggiungereai tanti già realizzati. Un nuovo pozzo darà più acqua al paese di Shuur. La nuova struttura sarà inaugurata l’11 settembre prossimo. I militari italianidel Cimic, d’intesa con il sindaco Alì Zein, si sono adoperati per riattivare la falda acquifera che riforniva la comunità, resasi inutilizzabile anche a causadei danni provocati dall’ultimo conflitto. Tre mesi di lavoro ed un investimento di settemila dollari per aiutare concretamente gli oltre tremila abitanti del villaggio. Nel caso in cui non fosse con-fermata la potabilità dell’acqua, verrà comunque utilizzata per l’irrigazione agricola. Nel villaggio di Tayer Harfha sono in via di ultimazione due campidi calcio che consentiranno a ottanta ragazzi di seguire lezioni di educazione fisica . “Entro il 20 settembre - ha garantito il sindaco, Mohammed Kalil- le strutture saranno operative”. In dirittura d’arrivo anche i giardini pubblici di Yarine. Il vice sindaco Bosher Bardan è sicuro: il taglio del nastro èprevisto per il 14 settembre. Quando riapriranno le scuole, i bambini del paese avranno un luogo sicuro dove poter giocare. Anche questa iniziativa,promossa e finanziata dal Contingente italiano, fornirà nuovi servizi ai giovani libanesi.

10 settembre 2007 - BAC (Battle Area Clearance): un contributo alla sicurezza del Contingente ItalianoMentre proseguono le attività di cooperazione a favore della popolazione è iniziata, contestualmente, la bonifica condotta dai teams EOD (EsplosiveOrdinance Disposal), una bonifica sistematica che servirà a rendere sicure alcune aree da ordigni inesplosi tra cui le temibili cluster bombs.Le squadre guastatori, denominate BAC teams dell’8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti, infatti, stanno operando in più aree del Sud delLibano non solamente ‘inertizzando’ ordigni inesplosi di vario genere ma procedendo ad una sistematica operazione di bonifica di vaste aree.

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Si tratta di una attività complessa e pericolosa che richiede pianificazione, organizzazione ed esecuzione estremamente accurate.Gli sminamenti, iniziati il 1° settembre nei pressi dell’abitato di Al Qulaylah, dove si sta procedendo alla rimozione e brillamento degli ordigni diun’area di circa 10000 mq., proseguiranno fino alla fine del mese per poi interessare un altro lotto di terreno.

19 settembre 2007 - Distribuite due tonnellate di aiuti umanitariGrazie alla collaborazione tra l’ Associazione Nazionale Alpini d’Italia e la Brigata ‘Folgore’, alla guida del Sector West della missione Unifil, è statopossibile distribuire due tonnellate di viveri, vestiario, materiale da cancelleria e giocattoli. Aiuti che gli alpini, hanno voluto offrire agli abitanti delvillaggio di Bafliah, una municipalità situata nella provincia di Tyro. Ieri a Marakah, sede del 186° Reggimento Paracadutisti ‘Folgore’, il Col. ManlioScopigno ha ricevuto il sindaco della municipalità di Bafliah, ufficializzando - nel corso di una breve cerimonia - la consegna di questi aiuti. “Rin-grazio il contingente italiano per questi preziosi aiuti che permetteranno alle famiglie più povere della mia municipalità di ritrovare la speranza.È davvero un grande gesto, un segno di pace.” queste le parole di ringraziamento di Mr. Sami Dya. La sezione di Brescia dell’Associazione NazionaleAlpini aveva già collaborato con il 186° Reggimento con l’invio di quattro containers di aiuti umanitari. Tre, nei mesi scorsi, sono stati distribuiti neivillaggi di Al Bayad, Marakah, Kafra e Hmaire ed un quarto è stato utilizzato per il trasporto delle attrezzature sanitarie che, a breve, renderannopienamente funzionale l’ambulatorio medico di Frun.

19 settembre 2007 - Attività tra Esercito libanese e Italiani dell’UNIFILDa alcuni giornii il Contingente italiano dell’UNIFIL ha iniziato una più stretta collaborazione con l’Esercito libanese. Per la prima volta, infatti,vengono condotte delle pattuglie - di controllo e presenza sul territorio - da parte di unità in forza al Settore Ovest ed unità effettive alla 6^ e 12^Brigate libanesi. Le attività si svolgono nell’arco delle 24 ore e si sviluppano lungo gli assi stradali sui quali UNIFIL è chiamato a garantire la suapresenza. Precedute da accurati briefing pre-missione, le pattuglie motorizzate muovono ciascuna sui propri mezzi ed alternano il movimento consoste durante le quali danno vita a dei punti di osservazione. Si tratta di un ulteriore segno della stretta collaborazione tra le forze ONU e l’Esercitolibanese per garantire sempre maggior sicurezza alle popolazioni del Sud del Libano.

27 settembre 2007 - Esercitazione coordinata tra militari dell’UNIFIL ed esercito libaneseNella mattinata del 25 settembre si è svolta, nell’area di Tayr Falsay, l’esercitazione ‘Fast Reaction’. Condotta in collaborazione tra unità italiane edunità libanesi, ha avuto lo scopo di verificare e perfezionare le procedure di coordinamento nell’attività di controllo di un area per individuare

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ble agreements in principle from the Government of Lebanon and the Govern-ment of Israel to the principles and elements for a long-term solution as setforth in paragraph 8, and expresses its intention to be actively involved;10. Requests the Secretary-General to develop, in liaison with relevant inter-national actors and the concerned parties, proposals to implement the relevantprovisions of the Taif Accords, and resolutions 1559 (2004) and 1680 (2006),including disarmament, and for delineation of the international borders ofLebanon, especially in those areas where the border is disputed or uncertain,including by dealing with the Shebaa farms area, and to present to the SecurityCouncil those proposals within thirty days;

11. Decides, in order to supplement and enhance the force in numbers, equip-ment, mandate and scope of operations, to authorize an increase in the forcestrength of UNIFIL to a maximum of 15,000 troops, and that the force shall, inaddition to carrying out its mandate under resolutions 425 and 426 (1978):(a)Monitor the cessation of hostilities;(b)Accompany and support the Lebanese armed forces as they deploy

throughout the South, including along the Blue Line, as Israel withdraws itsarmed forces from Lebanon as provided in paragraph 2;

(c)Coordinate its activities related to paragraph 11 (b) with the Government ofLebanon and the Government of Israel;

(d)Extend its assistance to help ensure humanitarian access to civilian popu-lations and the voluntary and safe return of displaced persons;

(e)Assist the Lebanese armed forces in taking steps towards the establishmentof the area as referred to in paragraph 8;

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personale sospettato di essere responsabile di atti ostili. La realizzazione delle misure di controllo e sicurezza si è realizzata attraverso alcuniCheck points - posti lungo le vie di comunicazione principali - collegati con altri dislocati nelle immediate vicinanze e presidiati dall’esercito libanese.L’esercitazione si inquadra nell’ambito delle iniziative del comando ONU volte a ricercare e perfezionare la collaborazione tra le forze UNIFIL el’esercito libanese nel pieno rispetto della risoluzione n°1773 dell’Onu.

10 ottobre 2007 - Avvicendamento alla guida del Contingente italiano - “l’Ariete” succede alla “Folgore”Si è svolta oggi, presso la base ‘Ficuciello’, la cerimonia per il trasferimento di responsabilità nella condotta della missione ‘Leonte’ tra il Comandantedella Joint Task Force Lebanon Generale di Brigata Maurizio Fioravanti, Comandante uscente del Contingente italiano e del settore Ovest di UNIFILed il Generale di Brigata Paolo Ruggiero. La cerimonia, presieduta dal Generale Claudio Graziano, Comandante di Unifil, si è svolta alla presenza delCapo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giampaolo Di Paola, del Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze, Generale MauroDel Vecchio, dell’Ambasciatore d’Italia, Gabriele Checchia, delle autorità locali e del personale civile e militare di UNIFIL. Viene così sancito ilpassaggio delle competenze dalla Brigata ‘Folgore’ alla Brigata ‘Ariete’ che continuerà, nei prossimi sei mesi, ad operare per il rispetto della riso-luzione n. 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. I paracadutisti della Folgore, hanno operato nel Sud del Libano muovendo sul territoriocon una media di 160 pattuglie al giorno per un totale di circa 28.000 ed hanno bonificato l’area da 229 ordigni inesplosi restituendo così alla po-polazione 10.000 mq di terra priva di cluster bombs. Sulla pericolosità delle temibili submunizioni e sugli accorgimenti da adottare per evitarle, imilitari della ‘Folgore’ hanno tenuto molte lezioni di ‘Mine Risk Education’ che hanno coinvolto 1.224 alunni delle scuole del Sud. Oltre 400 bambinihanno frequentato il corso “Parliamo Italiano”, dedicato all’apprendimento della nostra lingua, e 170 hanno partecipato alle scuole calcio nate suiniziativa del contingente. Le 8.700 visite mediche effettuate dai medici del contingente ed i 66 progetti di cooperazione civile-militare realizzati afavore della popolazione, hanno visto l’investimento di 538.000 euro di fondi nazionali che hanno permesso l’acquisto di materiali di prima necessitàquali attrezzature sanitarie, medicinali, depuratori, generatori elettrici e prodotti per l’agricoltura.

8 novembre 2007 - Istituzione del Comando Componente NazionaleOggi, nel piazzale della Task Force ITALAIR, l’Unitá Elicotteri italiana che dal 1978 assicura un importante supporto alla missione, alla presenza delCapo della Missione e Comandante delle Forze di UNIFIL, Generale di Divisione Claudio Graziano, ha avuto luogo la celebrazione della giornata delleForze Armate italiane. Al termine della lettura dei messaggi augurali provenienti dalla Madrepatria e prima della consegna delle medaglie militaridell’ONU per la partecipazione a missioni di peacekeeping, è stata simbolicamente ufficializzata l’istituzione del Comando Componente Nazionale

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in Naqoura, con il conferimento del ‘robbio’ al Comandante designato, Colonnello Gerardo Restaino, da parte del Comandante di UNIFIL. Il ComandoComponente Italiano in Naqoura assicura il comando e controllo nazionale di tutte le Componenti nazionali dispiegate in Naqoura (TF ITALAIR, Com-pagnia di Force Protection e tutti gli altri Assetti che l’Italia dispiegherà in supporto di UNIFIL).

9 novembre 2007 - Militari italiani subentrano ai francesi - Responsabili della sicurezza a NaqouraOggi 9 novembre, nel quartier generale di UNIFIL, alla presenza di autoritá religiose, civili e militari libanesi, è stato effettuato il passaggio diconsegne tra la compagnia francese, incaricata da 29 anni di fornire sicurezza al comando di UNIFIL e la compagnia subentrante italiana appartenenteal 132º Reggimento di artiglieria corazzata “Ariete” in forza alla Brigata Ariete. Il Vice Comandante di UNIFIL, Generale di Brigata indiano Jai PrakashNehra, che ha presieduto la cerimonia insieme ai due comandanti dei contingenti nazionali francese e italiano di Naqoura, il Generale di BrigataFrançois Estrate e il Colonnello Gerardo Restaino, ha rivolto un breve ma caloroso indirizzo di saluto e augurio all’unità italiana che si appresta adassumere la responsabilità e un sentito ringraziamento alla compagnia francese che lascia il teatro di operazioni dopo tanti anni di meritoria e in-condizionata dedizione al mandato ricevuto.

21 novembre 2007 - Celebrazione della ‘’Virgo Fidelis’’: i Carabinieri di UNIFIL festeggiano nel Quartier Generale del Contingente italianoin LibanoOggi, nella base di Tibnine, quartier generale della Joint Task Force Lebanon sector West, i Carabinieri del Contingente italiano di UNIFIL hanno festeggiatola loro patrona, la “Virgo Fidelis”. La cerimonia, breve ma solenne, si è svolta con la celebrazione della Santa messa officiata dal cappellano militaredel contingente, Don Massimo, che ha voluto sottolineare nella sua predica la generosità e l’estremo altruismo di “chi, come voi, mette in conto di sa-crificare la propria vita per gli altri, sia in patria, che all’estero, nelle ambasciate, nei consolati e nelle varie operazioni militari in quelle parti del mondoin cui voi carabinieri siete sempre presenti”. Al termine della cerimonia è stata data lettura della preghiera del Carabiniere ed è stato intonato, da tuttii carabinieri presenti, l’inno alla “Virgo Fidelis”. Alla cerimonia religiosa è seguito un sobrio rinfresco durante il quale il Ten. Col. Claudio Cappello, del1° reggimento carabinieri paracadutisti “Tuscania”, in teatro Provost Marshall e comandante della Compagnia di Polizia Militare, ha ringraziato il Gen.Paolo Ruggiero, Comandante italiano del settore ovest di UNIFIL, per essere intervenuto ad una ricorrenza che, come ha voluto sottolineare “noi carabinierisentiamo in maniera molto forte specie quando, come in questa occasione, per motivi di servizio, ci ritroviamo a festeggiare all’estero, lontano dainostri colleghi di reparto e dalle nostre famiglie”. Il Ten. Col. Cappello ha poi invitato gli ospiti, italiani e stranieri, i comandanti di Task Force e i rappre-sentanti del Comando UNIFIL di Naqoura, ad alzare i calici e a brindare per i Carabinieri, per le Forze Armate italiane, per UNIFIL.

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(f) Assist the Government of Lebanon, at its request, to implement paragraph14;

12. Acting in support of a request from the Government of Lebanon to deployan international force to assist it to exercise its authority throughout the terri-tory, authorizes UNIFIL to take all necessary action in areas of deployment ofits forces and as it deems within its capabilities, to ensure that its area of op-erations is not utilized for hostile activities of any kind, to resist attempts byforceful means to prevent it from discharging its duties under the mandate ofthe Security Council, and to protect United Nations personnel, facilities, instal-lations and equipment, ensure the security and freedom of movement of UnitedNations personnel, humanitarian workers and, without prejudice to the respon-sibility of the Government of Lebanon, to protect civilians under imminentthreat of physical violence;

13. Requests the Secretary-General urgently to put in place measures to ensureUNIFIL is able to carry out the functions envisaged in this resolution, urgesMember States to consider making appropriate contributions to UNIFIL andto respond positively to requests for assistance from the Force, and expressesits strong appreciation to those who have contributed to UNIFIL in the past;

14. Calls upon the Government of Lebanon to secure its borders and otherentry points to prevent the entry in Lebanon without its consent of arms or re-lated materiel and requests UNIFIL as authorized in paragraph 11 to assist theGovernment of Lebanon at its request;

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10 dicembre 2007 - Cerimonia d’apertura della “Unifil photo Exhibition“Cerimonia d’apertura ieri pomeriggio nella cittadina di Bint Jubail, nel Libano meridionale, della mostra fotografica dedicata all’impegno dell’Unifilnella Terra dei Cedri, inaugurata con una premiere a New York e successivamente esposta a Tiro tre settimane fa. L’Unifil Photo Exhibition verràospitata sino a venerdì prossimo nella sede del ‘Mouvement culturel au Liban’ presieduto da Bilal Charara, un’organizzazione non governativa de-dicata allo sviluppo culturale del paese, senza distinzioni politiche o confessionali. La cerimonia si è aperta con un intervento del direttore delCentro, Hassan Joni, che ha dato il benvenuto all’iniziativa, accolta con favore dalla popolazione locale, che ha espresso al Generale di BrigataPaolo Ruggiero, comandante del Settore Ovest della missione Unifil, la sua gratitudine per avere scelto Bint Jubail come centro di esposizione diquesta mostra itinerante. Il Generale di Brigata Ruggiero ha ringraziato la comunità di Bint Jubail per l’ospitalità concessa all’iniziativa che intendemostrare il felice e sempre più stretto connubio tra il Libano meridionale e l’Unifil, “l’accresciuta presenza di contingenti internazionali sotto la ban-diera dell’Onu grazie all’operazione Unifil 2 − ha dichiarato Ruggiero −, significa non solo una maggiore attività di controllo del territorio in colla-borazione con l’esercito libanese, ma determina anche una più concreta e calibrata azione di supporto alla popolazione”. Come dimostrano le fotodella mostra che illustrano l’ampio spettro degli interventi umanitari di Unifil, dall’azione di bonifica dei territori alle cure mediche e veterinarieestese in ogni angolo dell’area di responsabilità, dai corsi di lingue alle opere di costruzione e manutenzione di infrastrutture pubbliche.“L’Unifil Photo Exhibition’ - ha concluso il Generale Ruggiero - diventa così un’occasione per testimoniare una volta di più la fratellanza tra la po-polazione del Libano e i contingenti dell’Onu, sottolineando il ruolo svolto ogni giorno dalla missione Onu all’interno dei confini di questo splendidopaese che ci ospita”. La mostra resterà aperta sino al 14 dicembre e verrà poi riproposta in altre città del Libano meridionale. La prossima tappasarà a Tibnin, sede del comando del contingente italiano guidato dal Generale Ruggiero, comandante della 132° Brigata corazzata ‘Ariete’.

11 dicembre 2007 - Natale in Libano, un cedro al posto del tradizionale abeteLa sera dell’ 8 dicembre, nella base di Shama, sede del 10° Reggimento Genio di Cremona e del Battaglione logistico ‘Ariete’ di Maniago, nellagiornata dell’Immacolata Concezione, tradizionalmente dedicata nelle famiglie italiane alla preparazione dell’albero di Natale e del presepe, si èsvolta una suggestiva cerimonia alla presenza del Generale di Brigata Paolo Ruggiero, comandante del Settore Ovest della missione Unifil e delSindaco di Shama, Al Saeid Abedalkader Saffei el Dein. Nel piazzale della base è stato piantumato un cedro del Libano, offerto della municipalitàdi Shama che, al calar della sera è stato illuminato tra gli applausi dei reparti militari schierati e della comunità locale.Il Colonnello Michele Caccamo, comandante del 10° Reggimento Genio, ha ringraziato per il graditissimo dono “sarà come entrare nelle nostrecase, adesso lontane, per condividere con i nostri cari questi gioiosi momenti di festa”.

NOTIZIE DAL TEATRORESOLUTION 1701 (2006)

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Nella sua replica il sindaco di Shama ha sottolineato come l’albero di Natale costituisca il simbolo della salvezza e dell’amore portati dal Cristo nelLibano del sud, “terra che ha visto non solo il passaggio di profeti, di santi e di re ma anche di guerre terribili”. Subito dopo ha reso omaggio al-l’impegno dei soldati italiani che hanno “portato non solo la pace ma anche la voglia di sviluppo e di progresso per la mia patria e per tutti i cittadinidel Libano meridionale. Vi ringraziamo per tutto ciò che avete fatto, che fate e che farete per questa santa pace”. Il Generale di Brigata Ruggieroha voluto ringraziare la comunità di Shama per l’intenso momento di comunione di spirito che ha accomunato la popolazione e i militari italiani.L’incontro nella base di Shama è stato completato da uno spettacolo di danze popolari locali eseguite dal gruppo ‘Al Amir’, formato da giovani cheraccolgono e tramandano nel tempo le tradizioni più antiche e significative del Libano meridionale. Nel corso del rinfresco ha poi fatto la suacomparsa anche un Babbo Natale, con qualche anticipo sul calendario, che ha portato doni e regali ai bambini intervenuti alla festa della base perun Natale in Libano, con un cedro al posto dell’abete.

19 febbraio 2008 - Seimila alberi di frutta per la ricostruzione economica del Libano meridionaleInaugurata la piantumazione di alberi da frutto a Marun ar RasCon la piantumazione simbolica di due alberi si è avviata un’altra significativa opera per portare benessere e sviluppo sociale alla popolazione nel-l’area di responsabilità dei militari italiani presenti nella Terra dei Cedri sotto l’egida dell’Onu. Il generale Paolo Ruggiero - comandante del SectorWest della missione Unifil che opera su base della 132^ Brigata corazzata ‘Ariete’ - insieme al sindaco di Marun Ar Ras, Mustafa Alawiyeh, ed almuktar della municipalità, Abbas Faris, hanno messo a dimora simbolicamente due alberi di un lotto di 6.000 alberi da frutto (meli, peri, peschi,noci e prugni) che saranno impiantati su un terreno di 15 ettari circa. Il progetto, studiato e pianificato a cura della cellula Cimic del Contingente,incaricata di sviluppare e realizzare opere di cooperazione civile e militare, permetterà il lavoro e il sostentamento di oltre duecento famiglie e saràdi stimolo alla ripresa dell’ attività agricola della zona, una delle più devastate e martoriate dalle vicende belliche del recente conflitto.Nel corso della presentazione tenuta alla presenza dei cittadini del villaggio, nella sala principale del centro culturale, il generale Ruggiero nel suointervento ha sottolineato che tra tutte le attività effettuate da UNIFIL, quelle di cooperazione civile - militare sono da considerarsi portanti della ri-soluzione 1701, e ha concluso dicendo “UNIFIL ha sempre considerato i bisogni della popolazione del Sud del Libano come priorità.La piantumazioneche oggi stiamo inaugurando è un esempio di progetto che assicurerà effetti positivi a medio e a lungo termine sulle condizioni economiche e am-bientali e diventerà una fonte di lavoro per molti residenti della comunità”.Il Sindaco Mustafa Alawiyeh ha ringraziato, sottolineando la grande attenzione e sensibilità del Contingente UNIFIL Sector West ai bisogni della po-polazione locale.

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15. Decides further that all States shall take the necessary measures to pre-vent, by their nationals or from their territories or using their flag vessels oraircraft:(a)The sale or supply to any entity or individual in Lebanon of arms and related

materiel of all types, including weapons and ammunition, military vehiclesand equipment, paramilitary equipment, and spare parts for the aforemen-tioned, whether or not originating in their territories;

and(b)The provision to any entity or individual in Lebanon of any technical training

or assistance related to the provision, manufacture, maintenance or use ofthe items listed in subparagraph (a) above;

except that these prohibitions shall not apply to arms, related material, trainingor assistance authorized by the Government of Lebanon or by UNIFIL as au-thorized in paragraph 11;

16. Decides to extend the mandate of UNIFIL until 31 August 2007, and ex-presses its intention to consider in a later resolution further enhancements tothe mandate and other steps to contribute to the implementation of a perma-nent ceasefire and a long-term solution;

17. Requests the Secretary-General to report to the Council within one weekon the implementation of this resolution and subsequently on a regular basis;

18. Stresses the importance of, and the need to achieve, a comprehensive,just and lasting peace in the Middle East, based on all its relevant resolutions

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19 febbraio 2008 - Diffusione della lingua italiana in LibanoNei giorni scorsi è stata avviata un’iniziativa volta alla diffusione della cultura e lingua italiana nel sud del Libano, zona ove UNIFIL opera per il man-tenimento della sicurezza e stabilità nella regione. L’attività si è concretata grazie all’interessamento del Colonnello Gerardo Restaino, Comandantedel Contingente nazionale di Naqoura nell’ambito della missione delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL), del Console Onorario d’Italia a Tiro AhmadSeklaoui e del Direttore dell’Istituto di Cultura Italiana a Beirut, Dr. Emilio Troili, in risposta alla richiesta di Padre Fadi, Direttore del College ‘Cadmus’,di introdurre l’insegnamento della lingua italiana nel suo istituto scolastico, saranno tenute due lezioni di italiano alla settimana a favore, comples-sivamente, di circa 140 allievi. La scuola, di ispirazione cristiana, è frequentata in maggioranza da alunni di religione musulmana provenienti dafamiglie non abbienti. Padre Fadi, che avvierà le procedure per riconoscere l’italiano quale terza lingua ufficiale dell’istituto, ha espresso soddisfazioneanche a nome di numerosi studenti per l’opportunità offerta loro.

20 febbraio 2008 - Gemellaggio tra la 6^ brigata dell’esercito libanese e la 132^ brigata ‘’Ariete’’La cerimonia tenuta nel comando della 6^ brigata libaneseUna pioggia torrrenziale non è riuscita a smorzare il calore della cerimonia svoltasi il 18 febbraio nella sede della 6a Brigata delle Lebanon ArmedForces in Al Bayyadah per celebrare la fratellanza in armi tra uno dei più prestigiosi reparti dell’Esercito libanese e la 132^ Brigata “Ariete”, chefornisce attualmente l’assetto principale del Sector West della missione UNIFIL. Lo scambio simbolico dei rispettivi vessilli è stato preceduto da due brevi discorsi del Gen. B. Paolo RUGGIERO Comandante della Brigata corazzata“Ariete” e del contingente italiano in Libano e del generale Haydamous, Comandante della 6a Brigata delle LAF, che hanno sottolineato i legami diamicizia, stima e solidarietà tra le due unità ed i loro popoli. Comunanza, peraltro, anche rappresentata dalla scelta da parte delle due Brigate dellostesso stemma araldico:l’ariete combattente in campo rosso-blu. Il Generale Ruggiero, dopo aver rivolto il pensiero a tutti coloro che, in serviziohanno dato la vita per la pace e la libertà, ha ricordato come i due reparti costituiscano unità di altissimo livello, ove l’adozione, fin dalle loro origini,della stessa simbologia costituisce un ulteriore elemento che rappresenta non solo la potenza degli strumenti operativi ma anche la caparbietà,la tenacia e la determinazione a cui devono ispirarsi i militari.Il generale Haydamous ha ricordato come dall’ottobre scorso, quando la Brigata italiana ha assunto il comando della Joint Task Force “Lebanon”– Sector West nell’ambito dell’operazione UNIFIL 2, i rapporti con il personale della 6^ Brigata si sono dimostrati subito eccellenti, rafforzandosicon il tempo. In particolare, in ottemperanza alla Risoluzione ONU 1701,le due Brigate operano congiuntamente in numerose attività operative eaddestrative per il rispetto della tregua nel Sud del Libano, soprattutto lungo la linea di demarcazione denominata “Blue Line”.

NOTIZIE DAL TEATRO

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including its resolutions 242 (1967) of 22 November 1967, 338 (1973) of 22 Oc-tober 1973 and 1515 (2003) of 19 November 2003;

19. Decides to remain actively seized of the matter.

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite vota all’unanimità la cessazione delle ostilità in Libano e quindiadotta la risoluzione 1701 (2006)New York. 11 agosto 2006 - UN Photo / Evan Schneider

RESOLUTION 1701 (2006)

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AVVIO DELL’OPERAZIONE “LEONTE”

A partire dal 16 agosto 2006, in accordo alla Risoluzione 1701 (2006), le Israeli Defence For-ces IDF hanno iniziato il ritiro dal sud del Libano verso la Blue Line; tale ritiro, verificato daUNIFIL, è coinciso con il parallelo dispiegamento, deciso dal Governo libanese il 7 agosto2006, di quattro Brigate delle Lebanese Army Forces (LAF) a sud del fiume Litani, iniziandoa prendere il controllo delle aree precedentemente occupate dalle IDF. In tale contesto leunità di UNIFIL, su richiesta del Governo libanese, hanno agito come “forze cuscinetto” trale IDF e le LAF.

24 febbraio 2008 - Il Capo di SMD in visita al Contingente nazionaleIl Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Vincenzo Camporini, accompagnato dal Gen. C.A. Mauro Del Vecchio, Comandante del COI Difesa,ha fatto ieri 23 febbraio visita al Contingente Italiano in Libano. Ad accoglierlo nella base di Naqoura, presso il Comando UNIFIL, era presente il Col.Gerardo Restaino, Comandante della componente nazionale. Nel corso dell’incontro con il Comandante della Forza, Gen. D. Claudio Graziano, ilCapo di Stato Maggiore della Difesa ha avuto modo di ricevere il quadro di situazione sui compiti e sullo sviluppo attuale della missione.Successivamente, il Gen. Camporini si è recato nella base di Shama, ove è stato accolto dal Gen. B. Paolo Ruggiero, Comandante della Joint TaskForce “Lebanon”- Sector West attualmente su base 132^ Brigata Corazzata ‘Ariete’.Dopo l’incontro con i militari del Savoia Cavalleria (3°), del 10° Reggimento Genio Guastatori ‘Ariete’ e del 6° Reggimento di Manovra, la visita èproseguita nella base di Marakah, sede dell’ 11° Reggimento bersaglieri, dove il Capo di Stato Maggiore della Difesa ha potuto assistere ad un’attivitàCIMIC del Contingente, presenziando alla donazione di 4 generatori di Energia elettrica alle municipalità di Aytit, Qana, Mahrouna e Kafra , alla pre-senza dei rispettivi Sindaci e di altre Autorità locali. Infine, ha raggiunto Tibnin, sede del Comando della Joint Task Force ‘Lebanon’, costituita dacirca 2200 militari italiani ai quali si uniscono i contingenti di Francia, Ghana, Corea del Sud e Slovenia. Qui, a cura del Gen. Ruggiero, gli sono stateillustrate le attività operative, logistiche e umanitarie in atto nel settore di responsabilità.Nel rivolgersi poi ai militari del Contingente, il Gen. Camporini ha voluto manifestare il proprio ringraziamento per l’opera svolta, affermando che“tutto il Paese segue con attenzione ed affetto il vostro impegno e sacrificio, dove riuscite a coniugare competenza tecnica e straordinaria capacitàdi relazioni con la popolazione libanese”. Soffermandosi poi sulla nobiltà della missione e di come i soldati italiani sappiano interpretarla quotidia-namente, il Gen. Camporini ha rivolto un pensiero alle famiglie dei militari che “condividono ansie e sacrifici dei loro congiunti, per il delicato edifficile lavoro da loro svolto”.

29 febbraio 2008 - Il comandante del Gruppo Navale di EUROMARFOR ha assunto il comando della Forza Marittima di UNIFILIl Comandante del Gruppo Navale della Forza Marittima Europea Contrammiraglio Ruggiero Di Biase, ha assunto il comando della Forza MarittimaMultinazionale (MTF) operante nell’ambito della Forza ad Interim in Libano delle Nazioni Unite (United Nations Interim Force in Lebanon, UNIFIL)avvicendando il Contrammiraglio della Marina Militare Tedesca Hans Christian Luther. Dalle 1500 ora italiana di oggi, il GRUEUROMARFOR ha iniziatoad operare sotto l’egida dell’ONU nell’ambito della Forza Marittima Multinazionale di UNIFIL, acquisendone il Comando, che verrà esercitato a livellodi ‘controllo operativo’ su delega dell’UNIFIL Force Commander. L’assunzione del Comando è avvenuto nel corso della cerimonia che si è svolta abordo della Nave della Marina Tedesca BAYERN, nelle acque antistanti Beirut, alla presenza di alte cariche politiche e militari di vari Paesi, tra le

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Rinforzi italiani a UNIFIL giungono sulle sponde di Tiro – Settembre 2006

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quali il Ministro della Difesa Tedesco, On. Franz Jung, l’Ambasciatore d’Italia a Beirut, S.E. Gabriele Checchia, in rappresentanza del Ministro dellaDifesa, il Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze, Generale di Corpo d’Armata Mauro Del Vecchio, in rappresentanza del Capo diStato Maggiore della Difesa, il Comandante in Capo della Squadra Navale ed attuale Comandante della EUROMARFOR, Ammiraglio di Squadra Giu-seppe Lertora, il Comandante della Forza UNIFIL, Generale di Divisione Claudio Graziano. Si tratta di un evento di rilevante importanza per la ForzaMarittima Europea poichè, per la prima volta dalla sua istituzione (1995), un proprio Gruppo Navale prende parte ad un’operazione reale sotto egidadell’ONU, con il suo Comandante, il COMGRUEUROMARFOR, investito della carica di Comandante della MTF-UNIFIL (CTF 448). Nella MTF, oltre alleNavi del Gruppo Navale della EUROMARFOR, (la fregata Espero e il pattugliatore d’altura Comandante Bettica, la fregata francese Courbet, e il pat-tugliatore spagnolo Vencedora), sono al momento integrate 3 Unità della Marina Tedesca, 2 Unità della Marina Greca ed 1 Unità della Marina Turca.Lo scopo dell’operazione denominata Impartial Behaviour è di supportare la UNIFIL nel garantire l’attuazione delle Risoluzioni ONU 1701 e 1773, inaccordo alle direttive dell’UNIFIL Force Commander. In particolare, i compiti discendenti dalle risoluzioni, comprendono, tra gli altri, il supporto alleAutorità libanesi nel far fronte alle proprie responsabilità nel settore della sicurezza all’interno dei propri spazi territoriali, ovvero nell’acquisire ilpieno controllo ed affermare la propria autorità sul proprio territorio ed acque territoriali.

8 marzo 2008 - Consegnati oltre 200 eco-scandagli al sindacato dei pescatori di TiroOltre alle normali attività operative di controllo del territorio svolte giorno e notte dalle pattuglie della Joint Task Force ‘Libano’, soprattutto lungo la‘Blue Line’ ed il fiume Litani, con la consegna di 210 eco-scandagli al sindacato pescatori della città di Tiro si è concluso un altro significativo progettoper contribuire al benessere ed allo sviluppo sociale della popolazione nell’area di responsabilità dei militari italiani. Il progetto, pianificato e portatoa termine dalla cellula CIMIC del Contingente, incaricata di sviluppare e realizzare le attività di cooperazione civile e militare con l’ambiente locale,permetterà il lavoro e il sostentamento di oltre 600 pescatori e delle loro rispettive famiglie. Esso sarà quindi di stimolo alla ripresa dell’attività dipesca nella zona e di supporto ad una comunità di oltre 5.000 persone. Gli apparecchi consegnati, sempre più indispensabili per una moderna e proficua attività di pesca, saranno installati sulle barche e sui peschereccidella zona, consentendo un decisivo e proficuo impulso alla ripresa dello specifico settore, nel massimo rispetto anche dell’ecosistema ambientale.Alla cerimonia, svoltasi nel porto vecchio della città pavesato di tricolori italiani e di bandiere libanesi, hanno partecipato l’Ambasciatore d’Italia inLibano, S.E. Gabriele Checchia, il Generale di Brigata Paolo Ruggiero - Comandante del Sector West della missione UNIFIL 2, operante su base 132aBrigata corazzata ‘Ariete’ - le massime autorità militari e civili locali, unitamente ad una folta rappresentanza di cittadini. Nel corso del suo saluto, ilSindaco di Tiro, Abdul Mohsen al Husseini, ha invocato la benedizione di Dio sull’Italia “amica generosa, da sempre attenta alla causa della nazione

NOTIZIE DAL TEATRO

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AVVIO DELL’OPERAZIONE “LEONTE”

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, nel richiedere la cessazione delle ostilità fraHezbollah e lo Stato di Israele e sollecitare l’intervento delle Nazioni per assumere una vastagamma di responsabilità di carattere politico, umanitario e militare, ha previsto il potenzia-

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libanese”. Nel suo intervento conclusivo, il Gen. B. Ruggiero ha sottolineato come oltre alle normali attività operative e di sicurezza, di pertinenzadella missione UNIFIL, quelle della cooperazione civile-militare sono da considerarsi tra i capisaldi per l’implementazione della Risoluzione 1701. IlComandante del contingente italiano ha quindi ricordato il “grande e costante impegno dei militari italiani per essere attenti e vicini alla popolazionee gli ottimi e proficui rapporti di collaborazione che intercorrono con le Forze Armate Libanesi nelle attività per il controllo del territorio, volte ad as-sicurare la pace alle future generazioni di questa terra generosa e amica”.

8 marzo 2008 - Il comandante delle forze navali libanesi in visita al C.A. Ruggiero di BiaseIl Comandante delle Forze Navali Libanesi (Lebanese Armed Forces-Navy, LAF-N), Ammiraglio Boutros Abi Nasr, ha incontrato il ContrammiraglioRuggiero Di Biase, Comandante del Gruppo Navale di Euromarfor e Comandante della Forza Marittima Multinazionale (MTF) operante nell’ambitodella Forza ad Interim in Libano delle Nazioni Unite (United Nations Interim Force in Lebanon, UNIFIL e Task Force 448), a bordo della Unità sededi Comando, la Fregata della Marina Militare Espero, al comando del Capitano di Fregata Nicola Ricciardi. La Fregata Espero, insieme alle altreUnità Navali dei Paesi che contribuiscono alla Task Force 448, tra cui anche il Pattugliatore d’Altura Italiano Comandante Bettica, al comando delCapitano di Fregata Fabio Farina, era in pattugliamento nelle acque prospicenti le coste libanesi per l’assolvimento della propria missione sottol’egida delle Nazioni Unite in applicazione della UNSCR 1701 e della UNSCR 1773. Durante la visita a bordo, il Comandante delle Forze NavaliLibanesi ha avuto modo di approfondire la conoscenza sull’organizzazione, sui compiti e sul contributo del COMGRUEUROMARFOR e CTF 448 allaUNIFIL, nonché di assistere ad alcune attività dimostrative inerenti le tecniche di abbordaggio a unità mercantili sospette e di stabilire, con il CTF448, i lineamenti generali della cooperazione e dell’interazione tra le Forze Navali della MTF-UNIFIL e le Forze Navali Libanesi, con particolare rife-rimento al loro addestramento. La presenza delle Forze dei Paesi parte della MTF-UNIFIL (ovvero i 4 Paesi membri della Euromarfor, Italia, Francia, Portogallo, Spagna, insieme aGermania, Grecia e Turchia) nelle acque prospicenti le coste libanesi, è finalizzata ad impedire il traffico di armi illegali dal mare verso il Libano edi far rispettare le risoluzioni ONU 1701 e 1773. Le due risoluzioni, tra l’altro, comprendono il supporto alle Autorità libanesi affinché acquisiscanole capacità necessarie per poter far fronte alle proprie responsabilità nel settore della sicurezza all’interno dei propri spazi territoriali, ovvero garantirein proprio il pieno controllo e l’affermazione della propria autorità sul territorio e nelle acque territoriali libanesi.

13 marzo 2008 - Il Deputy Force Commander di UNIFIL in visita al Comandante della Forza MarittimaIl Deputy Force Commander della UNIFIL, Brigadier Generale (Esercito Indiano) Jai Prakash Nehra, ha incontrato il Contrammiraglio Ruggiero Di

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mento del contingente militare di UNIFIL (che a quel momento contava circa 2.000 u.) finoad un massimo di 15.000 uomini, da schierare in Libano in fasi successive, espandendol’area di operazioni a tutto il territorio libanese a sud del fiume Litani.

Rinforzi italiani a UNIFIL giungono sulle sponde di Tiro – Settembre 2006

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Biase, Comandante della Forza Marittima Multinazionale (MTF-UNIFIL), a bordo della Unità sede di Comando, la Fregata Espero. La visita del Generaleè parte del programma di incontri organizzati dal Quartier Generale di UNIFIL per presentare il Brigadier Generale dell’Esercito Indiano ApurbaKumar Bardalai, designato quale sostituto del Generale Nehra, a tutti i Comandi in teatro dipendenti dal Force Commader. Durante la visita a bordo,i due Generali hanno avuto modo di approfondire la conoscenza sull’organizzazione, sulle attività condotte dalla Maritime Task Force e sul relativomandato, nonchè sul contributo del COMGRUEUROMARFOR quale significativo Force Provider di UNIFIL. Nel corso della visita il DFC designato haavuto altresì modo di osservare le procedure di lavoro dello staff presso le proprie sistemazioni operative a bordo della flagship.La presenza delle Forze dei Paesi parte della MTF-UNIFIL (ovvero i 4 Paesi membri della Euromarfor, Italia, Francia, Portogallo, Spagna, insieme aGermania, Grecia e Turchia) nelle acque prospicenti le coste libanesi, è finalizzata ad impedire il traffico di armi illegali dal mare verso il Libano edi far rispettare le risoluzioni ONU 1701 e 1773. Le due risoluzioni, tra l’altro, comprendono il supporto alle Autorità libanesi affinché acquisiscanole capacità necessarie per poter far fronte alle proprie responsabilità nel settore della sicurezza all’interno dei propri spazi territoriali, ovvero garantirein proprio il pieno controllo e l’affermazione della propria autorità sul territorio e nelle acque territoriali libanesi. Nave Espero, insieme alle altreUnità Navali dei Paesi che contribuiscono alla Task Force 448, è in pattugliamento sotto l’egida delle Nazioni Unite, secondo le direttive del Coman-dante della UNIFIL, Generale di Divisione Claudio Graziano.

27 marzo 2008 - Visita a bordo delle Unità Navali dell’Ambasciatore a BeirutL’Ambasciatore d’Italia a Beirut, S.E. Dott. Gabriele Checchia, accompagnato dall’Addetto per la Difesa, Col. E.I. Rosario Moschella, ha fatto visita abordo della Fregata Espero, Flagship del Comando del Gruppo Navale di Euromarfor (CTG 460.01) e Comando della Forza Marittima Multinazionale(MTF) operante nell’ambito della Forza ad Interim in Libano delle Nazioni Unite. L’Ambasciatore è stato accolto dal Contrammiraglio Ruggiero DiBiase nella sua veste di comandante del Gruppo Navale di UNIFIL e dal Comandante dell’Unità, Capitano di Fregata Nicola Ricciardi. La visita èstata organizzata per mostrare all’Ambasciatore le capacità operative della nostra Unità di Bandiera in piena attività di pattugliamento. Durante lavisita a bordo, l’Ambasciatore ha avuto modo di approfondire la conoscenza sulla EUROMARFOR (quale significativo Force Provider della UNIFIL),sulle attività condotte dalla Maritime Task Force (MTF-UNIFIL) e sul relativo mandato sotto egida ONU. Sono state altresì mostrate all’Autorità Di-plomatica in visita, le procedure di lavoro dello staff del CTF 448 presso le proprie sistemazioni operative a bordo della flagship ed un’attività di-mostrativa di abbordaggio di una nave mercantile sospetta simultata dalla stessa Nave Espero. La presenza delle Forze dei Paesi parte della MTF-UNIFIL (ovvero i 4 Paesi membri della Euromarfor, Italia, Francia, Portogallo, Spagna, insieme aGermania, Grecia e Turchia) nelle acque prospicenti le coste libanesi, è finalizzata ad impedire il traffico di armi illegali dal mare verso il Libano e

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AVVIO DELL’OPERAZIONE “LEONTE”

Autocolonna con mezzi Dardo e Centauro diretta a Shama

Il 29 agosto 2006, al termine delle operazioni di imbarco dei materiali e degli assetti del Reg-gimento “San Marco”, del Reggimento lagunari “Serenissima”, unità di supporto (NBC, EOD,genio) dell’Esercito e del plotone di Polizia Militare dei Carabinieri, partiva dall’Italia il GruppoAnfibio interforze (JATF-L).

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di far rispettare le risoluzioni ONU 1701 e 1773. Le due risoluzioni, tra l’altro, comprendono il supporto alle Autorità libanesi affinché acquisiscanole capacità necessarie per poter far fronte alle proprie responsabilità nel settore della sicurezza all’interno dei propri spazi territoriali, ovvero garantirein proprio il pieno controllo e l’affermazione della propria autorità sul territorio e nelle acque territoriali libanesi.

1 aprile 2008 - Il Comandante di UNIFIL, Generale di Divisione Claudio Graziano, a bordo dell Fregata Espero, Unità di Bandiera del Co-mandane della Forza Marittima dell’ONU (MTF-UNFIL), Contrammiraglio Ruggiero Di BiaseIl Comandante di UNIFIL (UNIFIL Force Commander), Generale di Divisione Claudio Graziano, ha visitato la Fregata Espero, Flagship del GruppoNavale di Euromarfor (CTG 460.01) e Comando della Forza Marittima Multinazionale (MTF) operante nell’ambito della Forza ad Interim in Libanodelle Nazioni Unite (Maritime Task Force, MTF-UNIFIL, nota anche come Task Force 448). Il Generale Graziano è stato accolto dal ContrammiraglioRuggiero Di Biase nella sua veste di CTG 460.01 e CTF 448, e dal Comandante della Nave Espero, Capitano di Fregata Nicola Ricciardi.Durante la visita a bordo, il Force Commander ha avuto modo di osservare le capacità operative dell’Unità di Bandiera del Comando della MTF inpiena attività di pattugliamento, la situazione operativa nell’area di operazione marittima (Area of Maritime Operations - AMO), le procedure dilavoro dello Staff della TF 448. Lo stesso ha anche assistito ad un’attività dimostrativa di abbordaggio di una nave mercantile con inserimento delteam di sicurezza a mezzo di elicottero (tecnica del ‘barbettone’ o ‘fast rope’)

10 aprile 2008 - Collocata nella base di Tibnin, sede del Comando della “Joint Task Force Lebanon“, la campana della paceNel compound di Tibnin, sede del Comando del Contingente Militare Italiano di Unifil, dopo circa tre mesi di lavoro è stata inaugurata la Campanadella Pace. Collocata su un piccolo campanile, adiacente alla cappella della Base, costruito dai soldati del Reparto Comando e Supporti Tattici dell’‘Ariete’ quando liberi dal servizio, la campana è stata benedetta dall’Arcivescovo Metropolita greco-cattolico di Tiro, S.E. Mons. Georges Bacouninel corso di una cerimonia alla presenza del Generale Comandante IJTF Lebanon - SW, Generale di Brigata Paolo Ruggiero. Il presule, nel benedirela campana, ha ringraziato i militari italiani per il loro impegno nella difesa della pace e nella continua opera di assistenza e di ricostruzione del suddel Libano e ha sottolineato l’importanza dell’evento non solo per i cristiani ma anche per i fratelli musulmani. “Essa nel suo suonare ricorderàtanto ai cristiani quanto ai fedeli dell’Islam, l’impegno costante e la ricerca continua della pace”. Al termine della benedizione della Campana, nellaCappella della Base è stata celebrata una Santa Messa in rito Antiocheno-maronita, officiata dal Rev.mo Padre Choukrallah Choufani, superiore delConvento di Nostra Signore dell’Annunciazione di Rmeich, cittadina del sud del Libano. Come sottolineato dal Cappellano, l’iniziativa è stata volutaper conoscere ed entrare nel vivo della cultura del posto, fondamentale per essere veri costruttori di pace.

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La JATF-L, composta dalla PortaeromobiliGARIBALDI (flagship), dalle Navi da sbarco“San Giusto”, “San Giorgio” e “San Marco” edalla Corvetta “Fenice”, oltre ad assetti aereiorganici, conduceva, nei giorni 2 e 3 settem-bre 2006, lo sbarco della JLF-L presso laspiaggia di Tiro ed il porto di Naqoura.Il 14 settembre 2006 la Nave San Giorgio ve-niva distaccata per il successivo rientro in Pa-tria.Il 18 settembre 2006 veniva completato il tra-sferimento degli assetti della JLF-L e del Co-mando della stessa nella Base di Tibnin (futurasede del Comando del Settore Ovest).Il 19 settembre 2006 la Nave San Giusto ve-niva distaccata per il successivo rientro in Pa-tria.Il 7 ottobre 2006 Nave Fenice veniva avvicen-data dalla Fregata “Espero”.Il 16 ottobre 2006, successivamente alla ceri-monia di passaggio di Comando del disposi-

tivo navale internazionale alla Marina Militare tedesca, la Nave “Garibaldi”e la Nave “Espero”iniziavano il viaggio di rientro in Patria.Il 19 ottobre 2006 la Nave “San Marco” terminava la missione nelle acque antistanti la costalibanese e iniziava il rientro in Patria.A seguito della rimozione da parte delle Autorità israeliane del blocco navale impostodi fronte alle coste libanesi, ed in esito ad una specifica richiesta avanzata dal SegretarioGenerale delle Nazioni Unite, il Governo italiano approvava l’impiego del Gruppo Navaleitaliano, per contribuire alla costituzione di una “Maritime Task Force” (MTF) ad “interim”in supporto alla Marina libanese per il controllo delle acque territoriali.

Nell’ottobre 2006 una Maritime Task Force fu impiegata in sup-porto alla marina libanese per il controllo delle acque territoriali- UN Photo/Jorge Aramburu

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Il Generale Ruggiero ha voluto ringraziare personalmente tutti coloro che a vario titolo hanno reso possibile la realizzazione dell’opera, quale simbolodella missione di pace a cui sono chiamati i militari italiani.

13 aprile 2008 - Donazione di computers e arredi scolasticiL’11° Reggimento Bersaglieri della Brigata ‘’Ariete’’ continua la sua opera di solidarietà verso la popolazione libanese nel Sud LibanoOltre alle normali e continue attività operative di controllo del territorio svolte, di giorno e di notte, dalle pattuglie della Joint Task Force “Libano”, so-prattutto lungo la “Blue Line” e il fiume Litani, nella giornata di oggi, mantenendo gli impegni con la popolazione per dare nuovo impulso all’istruzionee alla ricostruzione del Libano meridionale, si è svolta la cerimonia di donazione di 8 computers e arredi scolastici all’Istituto Tecnico maschile JabelAbel nella municipalità di Burj Ash Shamali. La donazione è avvenuta grazie al grande interessamento e la sinergia avvenuta tra l’ Associazione Na-zionale bersaglieri di Pordenone, la Banca di Credito Cooperativo di Pordenone e i bersaglieri dell’11° Reggimento dell’Ariete.I fanti piumati, giorno e notte percorrono chilometri tra le strade del sud del Libano per garantire una fattiva e costante presenza sul territorio eportare solidarietà a tutta la popolazione locale. Migliaia di ore trascorse tra la gente e con la gente per ricevere in cambio sinceri e continui gesti di approvazione che sottolineano lo splendidolavoro che i bersaglieri dell’Ariete stanno svolgendo sul territorio libanese. Il direttore dell’ Istituto Tecnico Sig. Jamal Shibli durante il suo discorso haringraziato il Generale di Brigata Ruggiero, il Colonello Cittadella e tutto il Contingente italiano per la solidarietà offerta all’Istituto ed al Libano del Sud.Nel suo intervento, il Gen. B. Ruggiero, portando i saluti del Comandante di UNIFIL Generale Graziano e di tutto UNIFIL, ha ribadito come oltre allenormali attività operative e di sicurezza, di pertinenza della missione UNIFIL, quelle della cooperazione civile–militare sono da considerarsi tra icapisaldi per l’implementazione della Risoluzione 1701. Il Comandante del contingente italiano ha quindi ricordato il “grande e costante impegno deimilitari italiani e dei bersaglieri dell’11° Reggimento dell’Ariete per essere attenti e vicini alla popolazione.

14 aprile 2008 - Esercitazione ‘’blue ram 2008’’La risposta operativa congiunta delle forze onu e dell’esercito libanese nel fronteggiare atti ostiliMilitari di UNIFIL e dell’Esercito libanese che, in accordo alla Risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU n. 1701, intervengono congiuntamenteper neutralizzare e catturare elementi ostili, armati ed asserragliati in una casa nel Sud del Libano. È questo il momento più significativo dell’Eser-citazione “Blue Ram 2008”, svolta il 14 Aprile nell’area del Settore Ovest di UNIFIL. Lo scenario operativo supposto, pienamente aderente alla realtàdella missione in atto, ha previsto la simulazione di vari episodi ed atti tattici volti a verificare sul terreno le procedure di interazione operativa tra

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le Forze Armate libanesi ed il Contingente UNIFIL, per impedire eventuali atti ostili nell’ area di responsabilità, allo scopo di accrescere la loro coo-perazione, verificare i tempi di intervento e testare il livello della loro congiunta efficacia. L’attività ha visto impegnate le unità della Joint Task Force“Libano” – Sector West, su base 132^ Brigata corazzata “Ariete” ed al comando del Generale Paolo Ruggiero. In particolare, vi hanno preso partemilitari dell’11° Reggimento Bersaglieri, del 10° Reggimento Genio, del 7° Reggimento Trasmissioni, unitamente a militari del Battaglione della Re-pubblica del Sud Corea, del Battaglione del Ghana e del Battaglione della Francia, in cooperazione con i reparti della 12^ Brigata dell’Esercito li-banese. Nel corso delle varie azioni sono state inoltre testate le procedure sanitarie d’emergenza, per lo sgombero di eventuali feriti, nonché le modalità diintervento dei nuclei specialisti EDD/IEDD (/Improvised Explosive Disposal Device) del genio, dopo esplosione simulata di un ordigno posto sul cigliodi una strada, al passaggio di una pattuglia UNIFIL. All’esercitazione erano presenti il Comandante di UNIFIL, Generale di Divisione Claudio Graziano,il Vice Comandante di UNIFIL Generale Apurba Kumar Bardalai, il Comandante della JTF “Libano” – Sector West e direttore dell’esercitazione,Generale Paolo Ruggiero, il Comandante della 12^ Brigata Generale Rislan Hilwè, il Comandante del Settore Est, Generale Garcia Sanchez, unitamentead autorità militari libanesi e del Comando UNIFIL di Naqoura. Il Gen. D. Graziano, vivamente soddisfatto per gli scopi ed i risultati dell’esercitazione,ha confermato la volontà di UNIFIL di operare costantemente a fianco dell’Esercito libanese per garantire il rispetto del mandato e della RisoluzioneONU. “Queste attività” ha sottolineato “ si inquadrano nelle numerose iniziative volte a implementare le procedure di impiego congiunto e testimo-niano l’ottima capacità operativa dell’Esercito libanese nell’assolvere i compiti di sicurezza nel Sud del Libano”.

19 aprile 2008 - Il Comandante della Task Force navale di UNIFIL riceve la visita di un rappresentante delle Nazioni UniteIl Direttore della Divisione Asia e Medio Oriente (AMED) dell’Ufficio Operazioni del DPKO, MR Wolfgang Weisbrod-Weber, ha fatto visita a NaveESPERO quale sede del Comando della Forza Marittima Multinazionale di UNIFIL e del Gruppo Navale di EUROMARFOR, alla guida del ContrammiraglioRuggiero Di Biase. L’incontro del Rappresentante dell’ONU con il Comandante del gruppo navale EUROMARFOR nella sua veste di Comandante diuna Task Force di UNIFIL rientrava nell’ambito della visita al Quartier Generale della UNIFIL di Naqoura ed ai relativi settori dislocati nell’Aerea diOperazioni, compreso quello marittimo. A Mr. Weisbrod-Weber è stata presentata una visione panoramica sulle attività che la MTF conduce nel-l’assolvimento della propria missione e nel rispetto del proprio mandato in applicazione della UNSCR 1701, nonché sul significativo contributo, intermini di assetti e risorse umane, di EUROMARFOR alla UNIFIL. Nel corso della visita sono stati illustrati al Direttore del AMED i due fondamentali pilastri della missione della MTF, ovvero la condotta dell’attivitàdi sorveglianza e di Maritme Interdiction Operartion (MIO) all’interno dell’Area di Operazione Marittima (Area of Marittime Operations, AMO), e la

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Dall’8 settembre 2006 al 16 ottobre 2006 e dal 2 maggio al 31 agosto 2009, l’Italia haavuto il ruolo di Lead Nation nell’attività di controllo/sorveglianza del traffico mercantilediretto verso le acque territoriali libanesi.Tale attività di riporto/segnalazione di naviglio non identificato/sospetto viene svolta te-nendo conto della lista dei mercantili diretti in Libano (fornita su base giornaliera dalleAutorità della Marina libanese) al di fuori delle acque territoriali e del sovrastante spazioaereo e con la partecipazione anche di unità francesi, britanniche, tedesche, indone-siane, turche e greche.Inoltre, fu costituita una Joint Amphibious Task Force – Lebanon (JATF-L) articolata su unGruppo Navale ed una Joint Landing Force – Lebanon (JLF-L) dispiegata in teatro, nel ruolodi Early Entry Force (EEF), per il rinforzo del contingente UNIFIL e dare avvio alle necessarieattività organizzative per la ricezione di successive Follow On Forces (FOF) con il ruolo diforza di stabilizzazione e implementazione compiuta del mandato delle Nazioni Unite.La JLF-L, composta da circa 1.000 militari al comando del Contrammiraglio Claudio Con-fessore fino al suo rientro l’8 novembre 2006, vide la partecipazione di personale apparte-nente al Reggimento “SanMarco” della Marina Militare, alReggimento lagunari “Serenis-sima” ed unità di supporto(NBC, EOD, genio) dell’Eser-cito, del plotone di Polizia Mili-tare dei Carabinieri stanziatipresso la base di Tibnin, di Ma-raka, di Zibqin, di Chaama e diAl Hinniyah.L’8 novembre 2006 si svolgevala cerimonia di passaggio diconsegne del settore Ovest allaJTF-L su base Brigata di caval-leria “Pozzuolo del Friuli”.

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cooperazione con la Componente Navale della Marina Libanese, particolarmente incentrata nel suo addestramento. Mr. Weisbrod-Weber ha avutoaltresì modo di osservare le procedure di lavoro dello Staff del CTF 448 in supporto al Comandante per l’esercizio del comando e controllo dellaMTF, nonché le capacità operative dell’Unità sede del Comando in piena attività operativa nel suo compito di ‘MIO Commander’. Lo stesso ha ancheassistito ad un’attività dimostrativa di abbordaggio con inserimento del team di sicurezza a mezzo di elicottero (tecnica del ‘barbettone’ o ‘fastrope’ e gommone). La presenza delle Forze dei Paesi parte della MTF-UNIFIL (ovvero i 4 Paesi membri della Euromarfor, Italia, Francia, Portogallo,Spagna, insieme a Germania, Grecia e Turchia) nelle acque prospicenti le coste libanesi, è finalizzata ad impedire il traffico di armi illegali dal mareverso il Libano e di far rispettare le risoluzioni ONU 1701 e 1773. Le due risoluzioni, tra l’altro, comprendono il supporto alle Autorità Libanesiaffinché acquisiscano le capacità necessarie per poter far fronte alle proprie responsabilità nel settore della sicurezza all’interno dei propri spaziterritoriali, ovvero garantire in proprio il pieno controllo e l’affermazione della propria autorità sul territorio e nelle acque territoriali libanesi.

22 aprile 2008 - Visita di commiato del Ministro della Difesa Arturo Parisi al Contingente italiano in LibanoOggi il Ministro Arturo Parisi ha raggiunto Tibnin. Ricevuto dal Generale di Divisione Claudio Graziano Comandante di UNIFIL e dal Generale di BrigataPaolo Ruggiero, Comandante della Joint Task Force (JTF) ‘Lebanon’- Sector West attualmente su base 132^ Brigata Corazzata ‘Ariete’, costituitada circa 2200 militari italiani ai quali si uniscono i contingenti di Francia, Ghana, Corea del Sud e Slovenia. Presso la base, il Comandante di UNIFILe quello della JTF ‘Lebanon’ hanno illustrato al Ministro le attività operative, logistiche e umanitarie in atto nel settore di responsabilità. L’OnorevoleParisi, rivolgendosi al personale italiano, ha elogiato il lavoro finora svolto, confermando la stima e l’orgoglio del Paese per il contributo offerto perla pace e la stabilità in una terra, il Libano, molto simile per cultura, e tradizioni all’Italia. Il Ministro era accompagnato dall’Ambasciatore d’Italia inLibano, Gabriele Checchia, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Vincenzo Camporini e dal Comandante del COI Difesa Generale diCorpo di Armata Giuseppe Valotto.

21 maggio 2008 - Il Sottosegretario delle Nazioni Unite per le operazioni di Peace Keeping, Mr. Jean Marie Guehenno, in visita al Coman-dante della MTF di UNIFILIl Sottosegretario delle Nazioni Unite per le Operazioni di Peace Keeping (Under Secretary General fot the Peace Keeping Operations, USG-DPKO),Mr Jean Marie Guehenno, ha fatto visita al Contrammiraglio Ruggiero Di Biase imbarcato su Nave Espero, sede del Comando della Forza MarittimaMultinazionale di UNIFIL e del Gruppo Navale di EUROMARFOR. Mr Guehenno era accompagnato dal Comandante della UNIFIL (Force Commander-UNIFIL), Generale di Divisione Claudio Graziano.

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L’incontro dell’alto Rappresentante dell’ONU col COMGRUEUROMARFOR nella sua veste di Comandante della MTF-UNIFIL/TF 448 rientrava nell’ambitodella visita al Quartier Generale della UNIFIL di Naqoura ed ai relativi Settori della Forza dislocati nell’Aerea di Operazioni, compreso quello marittimo.A Mr. Guehenno è stata presentata una visione panoramica sulle attività che la prima Forza Marittima dell’ONU, al momento a guida italiana, conducenell’assolvimento della propria missione e nel rispetto del proprio mandato in applicazione della Risoluzione 1701, nonché sul significativo contributo,in termini di assetti e risorse umane, di EUROMARFOR alla UNIFIL. La visita ha costituito un’ottima opportunità per poter illustrare al USG-DPKO idue fondamentali pilastri della missione della MTF, ovvero la condotta dell’attività di sorveglianza e di Maritme Interdiction Operartion (MIO) all’internodell’Area di Operazione Marittima (Area of Marittime Operations, AMO), e la cooperazione con la Componente Navale della Marina Libanese,incentrata nel suo addestramento. Nel corso della visita, Mr. Guehenno ha avuto altresì modo di osservare le procedure di lavoro dello Staff del CTF448 in supporto al Comandante per l’esercizio del comando e controllo della MTF, nonché le capacità operative dell’Unità sede del Comando. Lostesso ha anche assistito ad un’attività dimostrativa di abbordaggio con inserimento del team di sicurezza a mezzo di elicottero.

22 maggio 2008 - Il comandante della Unifil, Generale di Divisione Claudio Graziano, in visita a bordo di nave Comandante BetticaIl Generale di Divisione Claudio Graziano, ha incontrato ieri il Contrammiraglio Ruggiero Di Biase, comandante del Gruppo Navale della EUROMARFOR,a bordo di nave Comandante Bettica. Durante la visita a bordo, il Generale Graziano ha avuto modo di osservare le capacità operative dell’unità inattività di pattugliamento; la situazione operativa nell’area di operazione marittima (Area of Maritime Operations, AMO) e le procedure di lavorodella Centrale Operativa di Combattimento e della Plancia Comando. Lo stesso ha inoltre assistito ad un’attività dimostrativa di messa a mare, ma-novra e recupero di una delle due imbarcazioni a propulsione a ‘idrogetto’ (c.d. idrobarca) in dotazione all’Unità Navale, impiegata per le attività di‘abbordaggio’ delle navi mercantili da ispezionare.

28 maggio 2008 - Prima volta nella storia della Forza Armata, un intero equipaggio insignito con la medaglia di UNIFILIeri, nelle acque antistanti Naqoura, sede del Quartier Generale della United Nation Interim Force in Lebanon (UNIFIL), si è svolta a bordo di NaveEspero, la Cerimonia per la decorazione dell’equipaggio, parte del Contingente Navale Nazionale, con la consegna della Medaglia d’Onore per averservito nell’ambito della UNIFIL. La Cerimonia è stata presieduta dal Comandante della UNIFIL, Generale di Divisione Claudio Graziano, presente ilComandante della Maritime Task Force di Unifil, Contrammiraglio Ruggiero Di Biase. Nel suo indirizzo di saluto ai marinai schierati, il Force Com-mander , ha riconosciuto l’importanza della Componente Navale della UNIFIL, ed il suo significativo contributo all’assolvimento della missione dellaForza ONU dispiegata nel sud del Libano, evidenziandone i risultati fin’ora conseguiti in termini di mercantili interrogati (più di 15000) e di mercantili

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Letter dated 16 January 2007 from the Secretary-General addressed to the President of the Security Council

I have the honour to refer to the command of the United Nations Interim Forcein Lebanon (UNIFIL).Following the usual consultations, it is my intention to appointMajor-General Claudio Graziano of Italyas the Force Commander of UNIFIL.Major-General Graziano will replaceMajor-General Pellegrini, who will relinquish the post on 17 February 2007.I would be grateful if you would bring thismatter to the attention of themembers of the Security Council.

(Signed) Ban Ki-moon

Letter dated 19 January 2007 from the President of theSecurity Council addressed to the Secretary-General

I have the honour to inform you that your letter dated 16 January 2007(S/2007/26) concerning your intention to appoint Major-General Claudio Graziano of Italy as the Force Commander of the United Nations Interim Force in Lebanon (UNIFIL) has been brought to the attention of the members of the Security Council.They take note of the intention expressed in your letter.

(Signed) Vitaly I. ChurkinPresident of the Security Council

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sospetti (più di 100) segnalati alle Autorità Libanesi per le successive azioni di controllo. Il Generale Graziano ha, altresì, evidenziato l’importanzadella decisione dei Paesi membri della EUROMARFOR, di voler assicurare il proprio contributo ad UNIFIL partecipando con un Gruppo Navale.

29 maggio 2008 - La Brigata “Garibaldi” subentra alla Brigata “Ariete” al comando della Italian Joint Task Force LebanonIeri, durante una cerimonia alla quale hanno partecipato l’Ambasciatore d’Italia in Libano, dottor Gabriele Checchia, il Comandante del Vertice Ope-rativo Interforze, Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Valotto, il Comandante di UNIFIL, Generale di Divisione Claudio Graziano, le autorità civili,religiose e militari locali, ha avuto luogo il trasferimento di autorità del Sector West, area di responsabilità nel sud del Libano posta sotto comandodell’Italian Joint Task Force, tra la 132^ Brigata Corazzata Ariete, comandata dal Generale di Brigata Paolo Ruggiero e la Brigata Bersaglieri Garibaldi,al comando del Generale di Brigata Vincenzo Iannuccelli. Per oltre 7 mesi l’Ariete ha operato in ossequio alle Risoluzioni n°1701 e 1773 delleNazioni Unite, che prevedono l’impiego di una forza internazionale di interposizione per il rispetto e il consolidamento della tregua siglata tra Israelee Libano all’indomani del conflitto dell’estate 2006. Il Contingente nazionale, composto da circa 2300 militari, costituisce la Joint Task Force ‘Lebanon’- Sector West, Task Force nella quale sono in-quadrati anche i contributi militari di Francia, Ghana, Corea del Sud e Slovenia, per un totale complessivo di oltre 4.000 uomini e donne. Il contestooperativo è caratterizzato da un’area di responsabilità ampia 800 chilometri quadrati, compresa tra il fiume Litani e il confine con Israele, ove sonopresenti 107 municipalità, con circa 400.000 abitanti, di religione prevalentemente musulmana. I militari italiani contribuiscono a garantire la sicu-rezza ed il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione attraverso numerose attività operative e di sostegno umanitario, operando astretto contatto ed in supporto alle Forze Armate Libanesi (LAF), intense sono le attività nel settore della Cooperazione Civile-Militare, a sostegnodella comunità locale, in diversificati campi di intervento.

3 giugno 2008 - Il Contingente italiano in Libano celebra l’anniversario della Costituzione della RepubblicaIeri, nella base di Tibnin, che ospita il comando della Joint Task Force ‘Lebanon’, il personale del Contingente italiano in Libano, ha celebrato questamattina l’ anniversario della costituzione della Repubblica . Il comandante del contingente, Geerale di Brigata Vincenzo Iannuccelli, nel corso di unabreve , ma significativa cerimonia ha cosi commentato l’evento: “celebriamo oggi la festa della Repubblica, una ricorrenza molto importante pertutti gli italiani; in questa giornata in cui le Forze Armate si mostrano alla Nazione nella tradizionale sfilata ai Fori Imperiali, noi siamo orgogliosi diessere qui e di rappresentare l’Italia in un contesto internazionale”. Ha dato, quindi, lettura del messaggio pervenuto dal Ministro della Difesa on.Ignazio La Russa. Il contingente nazionale, composto da circa 2300 militari, dei quali 1600 della Brigata Bersaglieri Garibaldi, costituisce la Joint

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CAMBIO AL COM

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Il Gen. D. Claudio Graziano, UNIFIL Force Commander

Il Gen. D. Claudio Graziano assume così, dal 2 febbraio 2007 il Comando della missione UNI-FIL dando il cambio al collega francese, Maj. Gen. Alain Pellegrini. Sin dall’inizio il nuovo Co-mandante dimostra di essere pronto a completare il lavoro intrapreso dal suo predecessore.

“ …. Il nuovo Segretario delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, nel salutarmi mi chiese se fossiconscio di essere uno degli uomini con più responsabilità al mondo. Si lo sapevo, e se nonl’avessi saputo, me ne sarei reso conto dopo poco.”

Gen. D. Claudio Graziano

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Task Force ‘Lebanon’- Sector West, nella quale sono inquadrati anche i contributi militari di Francia, Ghana, Corea del Sud e Slovenia, per un totalecomplessivo di oltre 4.000 uomini e donne. Il Contingente opera in ossequio alle Risoluzioni n°1701 e 1773 delle Nazioni Unite, che prevedonol’impiego di una forza internazionale di interposizione per il rispetto e il consolidamento della tregua siglata tra Israele e Libano all’indomani delconflitto dell’estate 2006.

3 giugno 2008 - Avvicendamento nel gruppo navale della EUROMARFOR e della Forza Marittima di UNIFILIl giorno 1 giugno, la Fregata Espero al Comando del Capitano di Fregata Nicola Ricciardi, è stata rilevata nell’incarico di Unità sede del Comandodella MTF (Maritime Task Force) dalla gemella Scirocco al Comando del Capitano di Fregata Gianfranco Annunziata.Nave Espero, partita da Taranto il 20 febbraio insieme al Pattugliatore d’Altura italiano Comandante Bettica, ha servito per la MTF di UNIFIL per 91giorni. Nave Scirocco, continuerà a pattugliare le acque antistanti il Libano, fino al 31 agosto, data di termine del mandato italiano alla guida dellaForza Navale ONU operante in Libano.

5 giugno 2008 - I militari del Contingente italiano donano materiale sportivo e scolastico alla scuola pubblica di ZibquinQuesta mattina, presso la Scuola Pubblica di Zibquin, un villaggio nel Sud del Libano, il personale della cellula CIMIC (cooperazione civile-militare)della Task Force ITALBATT2 su base Reggimento ‘Cavalleggeri Giude 19°’ ha effettuato la consegna di materiali sportivi e didattici donati dall’As-sociazione ‘FARE VERDE’ di Avellino. Il Direttore della scuola, nel chiudere l’anno scolastico, ha ringraziato i militari Italiani per la loro collaborazioneche dimostra, ancora una volta, i legami di amicizia con il popolo libanese. Oltre alle normali attività operative di controllo del territorio svolte digiorno e di notte dalle pattuglie della Joint Task Force ‘Libano’, soprattutto lungo la ‘Blue Line’ ed il fiume Litani, continua l’opera a favore della ri-costruzione delle strutture essenziali e umanitarie. Il contingente italiano, schierato in Libano agli ordini del generale Vincenzo Iannuccelli, Comandantedel Sector West, è operante su base Brigata Bersaglieri ‘Garibaldi, con assetti francesi, ghanesi, koreani e sloveni è impegnato nell’operazione dipeacekeeping ‘Leonte 4’, nell’ambito della missione internazionale UNIFIL.

13 giugno 2008 - Donazione di aiuti umanitari e giocattoliIl Contingente italiano di stanza a Naqoura presso il Comando di UNIFIL, nel quadro di una campagna di raccolta di aiuti umanitari presso Oratori,Parrocchie, Scuole ed Associazioni varie in Italia ha proceduto ad una distribuzione di aiuti umanitari e giocattoli alla Scuola Municipale di Naqourache ospita più di cento bambini e ragazzi. Il materiale donato è solo una parte di quanto raccolto in Patria dai militari del Comando contingente Na-

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Trasferimento di Autorità tra il Generale francese Pellegrini e il Generale italiano Claudio Graziano

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qoura. Il materiale consegnato presso l’Istituto proviene da Sora, dall’Associazione “una goccia per la pace”. “Grazie per i vostri sorrisi. Sappiamo,perché lo vediamo, che tutto quello che state facendo per noi, viene dal cuore”. Con queste parole, espresse dalla direttrice della Scuola, è statogratificato il personale della cellula CIMIC del Contingente Nazionale in Naqoura che ha effettuato la donazione. L’attività non si è limitata alla di-stribuzione del materiale: i militari italiani sono stati accolti con grande gioia dai bambini della scuola che, per l’avvenimento, hanno anche dato di-mostrazione di quanto appreso della lingua italiana grazie all’opera di ufficiali e sottufficiali che si adoperano quali insegnanti nell’ambito delprogetto “Imparando l’Italiano”. Il Sindaco di Naqoura ha definito l’attività “un segno della divina provvidenza che in un momento così difficileravviva la speranza”.

19 giugno 2008 - Il contributo della Mtf-Unfil all’addestramento delle forze navali libanesiLa MTF-UNIFIL ha dato inizio ad un programma di addestramento dedicato al personale delle Forze Navali Libanesi (LAF-Navy, Libanese ArmedForce-Navy) e mirato a far acquisire loro le necessarie capacità per l’esecuzione in proprio di tutti quei compiti relativi all’esercizio dei diritti di unostato sovrano all’interno delle acque territoriali, come ad esempio l’acquisizione ed il mantenimento della situazione dei mercantili nel tratto dimare prospiciente le proprie coste (RMMP, Recognized Merchant Maritime Picturei), o l’esercizio del controllo dei mercantili (boarding ed ispezioni).Il programma di addestramento della LAF-Navy ha lo scopo di assistere la Marina Libanese ad acquisire l’abilità di controllare pienamente le proprieAcque Territoriali, prevenendo l’ingresso non autorizzato di armi e materiali associati nei porti libanesi, nel rispetto della Risoluzione 1701.Per la MTF-UNIFIL, l’addestramento delle LAF-Navy, ancorché un compito secondario della missione, che è principalmente focalizzata sull’ InterdizioneMarittima, costituisce una fondamentale e qualificante attività.Il programma di addestramento è commisurato alla tipologia e consistenza dei mezzi navali a disposizione della LAF-Navy, nel rispetto del “livellodi ambizione” dichiarato dalle Autorità Militari. Coerentemente con lo spirito del mandato ONU, che prevede l’impiego della MTF quale “Forza disupporto alla pace”, l’addestramento non prevede l’esercizio all’uso della forza armata. I risultati fin’ora conseguiti nell’ambito dell’addestramentodella LAF-Navy da parte della MTF-UNIFIL sono stati evidenziati dall’ex-Comandante delle Forze Navali Libanesi, Ammiraglio Boutro Abi Nasr (so-stituito nell’incarico dall’Ammiraglio Ali El Moallem in data 12 giugno 2008 per aver raggiunto il limite di età), in occasione di uno degli incontri pe-riodici con il Comandante della MTF, Contrammiraglio Ruggiero Di Biase, che è stato tenuto, presso il Quartier Generale della LAF-Navy di Beirut, il18 aproile 2008. L’ex-Capo della LAF-Navy ha indicato il programma di addestramento “ben definito”, dimostrandosi “coerente con i requisiti e lenecessità della Marina Libanese”. L’Ammiraglio Abi Nasr ha espresso la sua piena soddisfazione per le attività condotte ed i risultati raggiunti.

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Solo pochi giorni dopo il suo insediamento, nella notte del 7 febbraio le Forze Armate liba-nesi e quelle israeliane ebbero uno scontro a fuoco per il mancato rispetto della blue lineda parte di un mezzo israeliano. La situazione avrebbe potuto avere un’escalation, ma UNIFIL ha agito rapidamente e congrande determinazione. Il Gen. Graziano ha esortato entrambe le parti a cessare immedia-tamente le ostilità e inviato una task force composta da truppe francesi della Forza di Rea-

Risposta immediata al mancato rispetto del cessate il fuoco da parte di UNIFIL

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19 giugno 2008 - Inaugurati i nuovi locali dell’ospedale di Tibnin, ristrutturati ed attrezzati grazie ad un progetto comune della cooperazioneitaliana del Ministero degli Affari Esteri e del Contingente italianoIeri pomeriggio, alla presenza dell’Ambasciatore Italiano in Libano, dott. Gabriele Checchia, del Comandante di UNIFIL, Gen. D. Claudio Graziano, delGen. B. Vincenzo Iannuccelli e delle massime autorità civili, militari e religiose della provincia di Bint Joubayl, nella cui circoscrizione rientra la cittàdi Tibnin, ove ha sede il Comando della Joint Task Force Lebanon, si è svolta la cerimonia di inaugurazione dei nuovi locali dell’ospedale cittadino.Il progetto è stato realizzato grazie all’impegno congiunto della Cooperazione Italiana del Ministero degli Affari Esteri, che ha fornito attrezzaturesanitarie ed arredi per il completamento delle dotazioni dell’ospedale (pronto soccorso, ambulatori specialistici, radiologia, laboratorio analisi) perun totale di circa 215.000 euro, e della cellula CIMIC, cooperazione civile-militare, del Contingente Italiano, che ha assicurato i lavori di ristrutturazionedei reparti interessati, per un importo di circa 42.000 euro. Il direttore dell’ospedale e le autorità libanesi convenute hanno avuto parole di ringra-ziamento per l’impegno degli italiani, che permette di potenziare i servizi diagnostici e terapeutici, sia in urgenza che in regime ambulatoriale, del-l’ospedale che serve un ampio bacino di popolazione. Il Contingente italiano schierato in Libano agli ordini del generale Vincenzo IannuccellI,Comandante del Sector West è operante su base Brigata Bersaglieri “Garibaldi, con assetti francesi, ghanesi, koreani e sloveni, è impegnato nel-l’operazione di peacekeeping “Leonte 4”, nell’ambito della missione internazionale UNIFIL.

19 giugno 2008 - Il comandante in capo della squadra navale tedesca, Ammiraglio di Squadra Hans Joachim Stricker, in visita al coman-dante del gruppo navale della Euromarfor e della forza marittima della UnifilIl Comandante in Capo della Squadra Navale della Marina Tedesca, Ammiraglio di Squadra Hans-Joachim Stricker, ha fatto visita a Nave Sciroccosede del Comando della Forza Marittima Multinazionale della UNIFIL, alla guida del Contrammiraglio Ruggiero Di Biase. L´Ammiraglio ha voluto in-contrare il COMGRUEUROMARFOR nella sua veste di Comandante della MTF-UNIFIL/TF 448. Una volta a bordo della Flagship, l´Ammiraglio Strickerha avuto modo di ricevere una visione panoramica sulle attività che la prima Forza Marittima dell’ONU, al momento a guida italiana, conduce nel-l’assolvimento della propria missione e nel rispetto del proprio mandato in applicazione della Risoluzione 1701, nonché sul significativo contributo,in termini di assetti e risorse umane, di EUROMARFOR alla UNIFIL. La visita ha costituito un’ottima opportunità per poter illustrare al Comandantein Capo della Squadra Navale Tedesca i risultati fin’ora ottenuti nell’ambito delle attività corrispondenti ai due fondamentali pilastri della missionedella MTF, ovvero la condotta dell’attività di sorveglianza e di Maritme Interdiction Operartion (MIO) all’interno dell’Area di Operazione Marittima(Area of Marittime Operations, AMO), e la cooperazione con la Componente Navale della Marina Libanese, particolarmente incentrata nel suo ad-destramento. Nel corso della visita, il Vertice Militare Tedesco ha avuto altresì modo di osservare le procedure di lavoro dello Staff del CTF 448 in

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zione Rapida e il Reggimento di Cavalleria italiano nella zona. Lo scambio di fuoco è statoil primo incidente armato al confine da quando le truppe israeliane si sono ritirate dal Libanonell’ottobre 2006.Dopo l’incidente, il 12 febbraio il Gen. Graziano ha organizzato e presieduto una riunionecon i senior officers di LAF e IDF per coordinare delle azioni comuni per prevenire ed evitaresimili eventi. Alla fine di marzo, alla vigilia della prima visita del nuovo Segretario Generale dell’ONU BanKi-moon il numero dei componenti UNIFIL era salito a 13.000 soldati di cui 11.300 soldatidi terra e 1.700 marinai.Ban Ki-moon, durante la sua visita ha espresso gratitudine e orgoglio per il lavoro svolto daUNIFIL in supporto alla sovranità, la sicurezza e la stabilità nel Libano.

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supporto al Comandante per l’esercizio del comando e controllo della MTF, nonché le capacità operative dell’Unità sede del Comando (che peraltrodi recente è stata dotata di un nuovo sistema di comando e controllo) in piena attività operativa nel suo compito di ‘MIO Commander’.

26 giugno 2008 - I militari del Contingente italiano installano 150 lampioni nella municipalità di YatarProsegue l’impegno del Contingente italiano schierato in Libano agli ordini del Generale B. Vincenzo Iannuccelli, Comandante del Sector West, siain campo operativo, sia nelle varie attività a favore della popolazione locale. Il Contingente, operante su base Brigata Bersaglieri ‘Garibaldi, conassetti francesi, ghanesi, koreani e sloveni, è impegnato nell’operazione di peacekeeping ‘Leonte 4’, nell’ambito della missione internazionaleUNIFIL. Lo scorso 24 giugno, presso la municipalità di Yatar, un villaggio nel Sud del Libano, alla presenza del sindaco e di varie autorità cittadine,sono stati accesi per la prima volta i 150 lampioni che la cellula CIMIC (cooperazione civile-militare) della Joint Task Force Lebanon ha fatto installareper garantire l’illuminazione nelle strade dell’intero villaggio. I lavori, iniziati lo scorso mese di aprile, sono stati realizzati grazie al finanziamentocon fondi nazionali per un importo pari a 12.750,00 euro. Il Sindaco della municipalità di Yatar ha ringraziato i militari Italiani per il loro aiuto checonferma, ancora una volta, i sentimenti di amicizia fra i due popoli.

27 giugno 2008 - Il Contingente italiano in libano festeggia il 172° anniversario della costituzione del corpo dei bersaglieriIl Contingente italiano schierato in Libano agli ordini del Generale di Brigata Vincenzo Iannuccelli, Comandante del Sector West, operante su baseBrigata Bersaglieri ‘Garibaldi’, ha festeggiato ieri il 172° anniversario della costituzione del corpo dei bersaglieri. Nella base di Maraka, ove è distanza l’8° reggimento bersaglieri, che costituisce la Task Force ITALBATT 1, alla presenza dell’Ambasciatore Italiano in Libano, dott. GabrieleChechia, del Comandante di UNIFIL Gen. D. Claudio Graziano e del Gen. Iannuccelli, delle autorità civili, militari e religiose della zona e di un foltopubblico, i bersaglieri, fedeli ai dettami del fondatore La Marmora hanno dato vita al tradizionale saggio ginnico e ad un applauditissimo atto tattico.Il Comandante del Reggimento, Col. Stefano Del Col ha ricordato l’epopea dei bersaglieri che, a partire dal 18 giugno del 1836 allorquando il Cap.Alessandro La Marmora presentò il primo bersagliere al Re Carlo Alberto, è parte integrante della storia dell’Italia. La brigata Bersaglieri “Garibaldi”,unica grande unità con questa particolare connotazione, annovera fra le sue fila due Reggimenti fra i più decorati d’Italia: l’8°, presente in Libanoed il 1°, di stanza a Cosenza, rientrato dall’ultima missione in Iraq.

28 giugno 2008 - Avvicendamento nella Forza Marittima di UNIFILNell’ambito della Forza Marittima di UNIFIL (UN Interim Force in Lebanon) e dopo oltre quattro mesi di attività di sorveglianza marittima, oggi è av-

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Nonostante la situazione calma nel sud, nel nord del Libano alla fine di maggio scoppiaronocombattimenti tra Fatah al-Islam, un’organizzazione islamica armata e le Forze Armate li-banesi, a Nahr al-Bared, un campo profughi palestinesi vicino Tripoli. Alcuni scontri vi furonoanche nei pressi di Sidone e alcune bombe esplosero nei pressi di Beirut.Durante questo periodo la situazione nell’area di responsabilità di UNIFIL è stata general-mente stabile, tuttavia ha dovuto adeguare le proprie attività all’acuirsi della tensione nelPaese. Il 17 giugno furono lanciati tre razzi Katyusha dall’area di El Adeisse, nel sud del Li-bano a pochi chilometri dalla Blue Line. Nonostante i rudimentali meccanismi di lancio, duerazzi finirono in suolo israeliano provocando danni di lieve entità e nessuna vittima.Grazie alla mediazione del Gen. Graziano con i rappresentanti di LAF e IDF l’avvenimentonon ebbe conseguenze ma UNIFIL ha intensificato la sicurezza e aumentato il pattuglia-

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venuto l’avvicendamento tra Nave Comandante Bettica e la subentrante Nave Cassiopea. Nave Bettica aveva lasciato la base navale di Taranto as-sieme alla fregata Espero, nello scorso mese di febbraio ed in questo periodo ha svolto un’intensa attività operativa - per oltre 2000 ore di moto -procedendo alla identificazione ed al controllo di ben 200 mercantili in transito verso i porti libanesi.Le navi Cassiopea e Bettica sono pattugliatorid’altura, appartenenti entrambe al Comando per il Pattugliamento e la Sorveglianza di stanza ad Augusta. Contestualmente all’avvicendamento frai due pattugliatori ha avuto inizio l’affiancamento tra Nave Cassiopea, al Comando del Tenente di Vascello Sebastiano Rossitto, e la fregata Scirocco,che ha recentemente sostituito l’Espero, in qualità di sede del comando del Gruppo Navale della Forza Marittima Europea (EUROMARFOR) e dellaForza Marittima di UNIFIL.

2 luglio 2008 - Il Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa danese in visita al Comandante del Gruppo Navale della EUROMARFOR e dellaForza Marittima di UNIFILIeri, il Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa Danese, Ammiraglio di Squadra Tim Sloth Joergensen, ha fatto visita a Nave Scirocco quale sededel Comando del Gruppo Navale di EUROMARFOR e della Forza Marittima Multinazionale della UNIFIL , alla guida del Contrammiraglio Ruggiero DiBiase. L´Ammiraglio Joergensen, presente nel teatro libanese per una visita a bordo del Pattugliatore d’Altura della Marina Danese, Peter Tordenskiold,parte della Forza Marittima della UNIFIL, ha voluto anche incontrare il COMGRUEUROMARFOR nella sua veste di Comandante della MTF-UNIFIL/TF448. Una volta a bordo, l´Ammiraglio Joergensen ha avuto modo di ricevere una visione panoramica sulle attività che la prima Forza Marittima del-l’ONU, al momento a guida italiana, conduce nell’assolvimento della propria missione e nel rispetto del proprio mandato in applicazione della Riso-luzione 1701, nonché sul significativo contributo, in termini di assetti e risorse umane, di EUROMARFOR alla UNIFIL.

9 luglio 2008 - I genieri del 21° Reggimento guastatori impegnati in attività di bonifica del territorioIl personale qualificato del plotone guastatori MINEX, dei nuclei EOD specialisti della bonifica di ordigni inesplosi, accompagnato da personalemedico, ha già bonificato più di 1700 mq di terreno coltivato ed eseguito, negli ultimi due giorni, la distruzione di due temibilissime submunizioniM77 (cluster bomb) lanciate durante l’ultimo conflitto. In tale ottica i guastatori del 21° Reggimento genio, costituenti la Task Force Genio, alcomando del Colonnello Massimo Margotti, continuano nella loro opera di bonifica di aree ‘clusterizzate’, interessate, cioè, dalla presenza delletemibili bombe a grappolo, chiamate appunto ‘cluster bomb’. Questa attività, iniziata da circa un mese, interessa un’area di circa 35.000 mqcoltivata ad agrumi, banane e tabacco, sita nella periferia del centro abitato di Al Hinnyah. Le normali attività operative di controllo del territoriosvolte di giorno e di notte dalle pattuglie della Joint Task Force ‘Libano’, soprattutto lungo la ‘Blue Line’ ed il fiume Litani, continua l’opera a favore

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mento nella zona nel tentativo di arrestare i colpevoli e prevenire ulteriori attacchi. Intanto il19 giugno UNIFIL aveva raggiunto il numero di 13.313 militari oltre a 179 ufficiali di statomaggiore presso il quartier generale a Naqoura, 21 elementi di sostegno nazionali e 51 os-servatori militari di UNTSO.Solo una settimana dopo questo ultimo attacco con i razzi, domenica 24 giugno, una pat-tuglia di Peacekeepers è stata attaccata. Sei soldati UNIFIL in servizio con il contingentespagnolo sono stati uccisi quando un veicolo carico di esplosivo improvvisato (VBIED) hacolpito il loro blindato da trasporto.Il Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon, profondamente addolorato per l’attacco, hachiesto un’indagine completa su questo episodio molto inquietante. Egli ha descritto l’inci-dente come “in realtà un tentativo di minare la pace e la sicurezza nella regione e in parti-colare lo sforzo libanese e internazionale per stabilizzare la situazione nel sud del Libano”.Il Comandante di UNIFIL ha definito l’attacco “l’incidente più grave dalla fine della guerradell’estate scorsa”. Egli ha espresso parole di vicinanza e simpatia per le famiglie dei nostri

compagni morti e feriti in questoattacco, sottolineando che nonera UNIFIL l’unico obiettivo, ma lapace e la sicurezza nella zona. Egliha affermato che “In un momentodifficile come questo tutta UNIFILresta impegnata più che mai nellasua missione e nella volontà di at-tuare le funzioni attribuite dal Con-siglio di Sicurezza”.Un secondo attacco bomba di mi-nore entità ha avuto luogo quasiun mese dopo, il 16 luglio 2007,quando un ordigno esplosivo im-provvisato è stata fatto esploderetramite telecomando vicino a un

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della popolazione, della ricostruzione delle strutture essenziali e umanitarie e della bonifica del territorio. Il Contingente italiano schierato il Libanoè comandato dal Generale di Brigata Vincenzo Iannuccelli, Comandante del Sector West.

16 luglio 2008 - Il Comandante in Capo della Marina libanese (LAF - NAVY), Rear Admiral Ali El Moallem in visita al Comandante del GruppoNavale della EUROMARFOR e della Forza Marittima di UNIFILIl nuovo Comandante della Marina libanese (LAF-N), Rear Admiral Ali EL Moallem, accompagnato da alcuni Ufficiali del proprio Staff, ha fatto visitaa Nave Scirocco, sede del Comando della Forza Marittima di UNIFIL e del Gruppo Navale di EUROMARFOR, alla guida del Contrammiraglio RuggieroDi Biase. L’incontro dell’alto rappresentante della Marina libanese col COMGRUEUROMARFOR, nella sua veste di Comandante della MTF-UNIFIL/TF448, rientra nelle periodiche riunioni tra ‘Flag’ e ‘Staff’, nel corso delle quali si discute la cooperazione tra la MTF e la LAF-NAVY, particolarmenteincentrata sull’addestramento. Al Radm Moallem è stata presentata una panoramica sulle attività che la Forza Marittima dell’ONU, al momento aguida italiana, conduce nell’assolvimento della propria missione e nel rispetto del proprio mandato, in applicazione della Risoluzione 1701, nonchéillustrato il contributo di EUROMARFOR alla UNIFIL in termini di assetti e risorse umane.

18 luglio 2008 - Il Comandante in Capo della Marina libanese (LAF - NAVY), Rear Admiral Ali El Moallem ed un Rappresentante del Ministerodell’Ambiente, Mr. Samir Iesber, a bordo di Nave Cassiopea assistono ad una dimostrativa di antinquinamento in mare

Il nuovo Comandante della Marina libanese (LAF-Navy), Rear Admiral Ali El Moallem, accompagnato da alcuni Ufficiali del proprio Staff, tra cui il suoVice, Rear Admiral El Hachem, è stato ospite del COMGRUPEUROMARFOR (CTG 620.01) e Comandante della MTF – UNIFIL (CTF 448), ContrammiraglioRuggiero Di Biase, a bordo di Nave Cassiopea, per assistere, assieme ad un rappresentante del Ministero dell’Ambiente e della Protezione Civile li-banese, Mr. Samir Iesber, ad una dimostrazione di attività di antinquinamento. Durante l’evento, Nave Cassiopea ha simulato le procedure e leazioni necessarie per contenere un inquinamento da idrocarburi.Nel corso dell’ attività sono state illustrate agli ospiti, con presentazione e dimostrazione pratica, le modalità per la messa in mare ed il recupero

delle apparecchiature e delle sistemazioni di cui l’Unità è dotata nel settore dell’antinquinamento e dell’antincendio, che includono le “panne an-tinquinamento”, il sistema “Discoil” , le “aste disperdenti” ed il “cannoncino Nave Assistita”. Tale attività dimostrativa ha suscitato molto interesseagli ospiti che, sensibili all’argomento, alla luce dell’esperienza derivante dal disastro subito nel 2006, hanno chiesto molti approfondimenti sullecapacità di Nave Cassiopea e sulla prontezza di tale classe di Unità.

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ceck point UNIFIL di polizia militare della Tanzania nella zona di Al Qassmiyeh lungo il fiumeLitani. L’esplosione ha causato danni materiale al veicolo, ma nessun ferito.Nonostante questi attacchi, UNIFIL ha continuato ad operare per l’attuazione della risolu-zione 1701 e, attraverso il meccanismo del forum tripartito, ha lanciato un progetto pilota

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22 luglio 2008 - Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito in visita al Contingente italiano in LibanoIl Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Fabrizio Castagnetti, ha visitato oggi il contingente italiano impegnato nell’ope-razione Leonte 4, nell’ambito della forza multinazionale di UNIFIL, in Libano. Il Gen. Castagnetti è stato ricevuto nella base di Al Mansouri, che ospitala Task Force ITALBATT2 su base reggimento cavalleggeri Guide (19°), dal Comandante del Contingente, Gen. B. Vincenzo Iannuccelli. Nel corso diun briefing il Gen. Iannuccelli ha illustrato al Capo di Stato Maggiore le attività operative e CIMIC ( cooperazione civile militare) che vedono impegnatii soldati italiani, soffermandosi, tra l’altro, sugli ottimi rapporti intercorrenti con la popolazione locale. Il Gen. CASTAGNETTI ha avuto parole di ap-prezzamento per l’impegno e la professionalità di tutto il personale del contingente “vi porto il saluto della Forza Armata. State lavorando moltobene ed in modo assolutamente imparziale, state facendo in maniera egregia quello che le Nazioni Unite ci hanno chiesto di fare, con il caratteristicospirito italiano, conosciuto ed apprezzato da tutti nel mondo” e si è poi intrattenuto con i militari della Brigata Bersaglieri Garibaldi, che costituisconol’ossatura del contingente stesso.

28 luglio 2008 - I militari del Contingente italiano donano materiale sportivo alla municipalità di Dayr AmisLo scorso 26 luglio, il comandante della Task Force ITALBATT1, Col. Stefano Del Col, ha consegnato al sindaco della municipalità di Dayr Amis, ma-teriale sportivo donato dalla Provincia di Latina. L’attività è stata organizzata dalla cellula CIMIC (cooperazione civile-militare) della Task Force ITAL-BATT1, su base 8° Reggimento bersaglieri e dal consiglio comunale della municipalità di Dayr Amis, cittadina che si trova nel territorio diresponsabilità della Task Force. Il sindaco di Dayr Amis, Mr. Hussein Bazzoun, ha ringraziato i militari Italiani per il loro aiuto che conferma, ancorauna volta, i sentimenti di amicizia che intercorrono tra i due popoli.

29 luglio 2008 - La IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati in visita al Contingente italiano in LibanoUna rappresentanza della IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati, composta dagli Onorevoli Edmondo Cirielli, Giovanni Fava, MariaRosaria Villecco Calipari, Antonio Rugghia e Gianfranco Paglia, ha effettuato una visita di due giorni al Contingente italiano impegnato nell’operazioneLEONTE 4, nell’ambito della forza multinazionale di UNIFIL, in Libano. La Commissione è stata ricevuta nella base di Tibnin, che ospita il Comandodella Joint Task Force Lebanon su base Brigata Bersaglieri Garibaldi, dal Comandante del Contingente, Gen. B. Vincenzo Iannuccelli. Presenti ancheil Gen. D. Claudio Graziano, Comandante di UNIFIL e l’Ambasciatore Italiano in Libano, dott. Gabriele Checchia.Nel corso di un briefing il Gen. Iannuccelli ha illustrato ai componenti della Commissione le attività operative e CIMIC (cooperazione civile militare)che vedono impegnati i soldati italiani, soffermandosi, tra l’altro, sugli ottimi rapporti intercorrenti con la popolazione locale.

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sia con le Forze Armate libanesi che quelle israeliane per rendere evidenti sei chilometridella Linea Blu, al fine di ridurre le violazioni involontarie sul terreno e, con ciò, costruire lafiducia. Il 26 settembre il primo Blue Line Barrel è stato posizionato nella zona di Alma ashSha’b. Il 20 ottobre 2007, i ministri degli Esteri di Francia, Spagna e Italia, hanno effettuatouna visita simbolica ad UNIFIL, impegnata a sostenere la missione Onu nel sud del Libano.UNIFIL Force Commander, il Gen. Claudio Graziano, ha ringraziato i ministri per il loro so-stegno sottolineando il ruolo svolto dai Paesi che contribuiscono a UNIFIL.

UNIFIL – Un Peacekeeper italiano di pattuglia sulla “Blue Line” che segna la linea di confine tra il Libano ed israele - UNPhoto/Eskinder Debebe

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Successivamente i componenti della Commissione hanno assistito all’opera di bonifica del territorio dalle temibili cluster bomb, che gli esperti ar-tificieri del 21° Reggimento genio stanno portando avanti un un’area di circa 35000 mq, nella zona di responsabilità del Contingente Italiano. LaCommissione ha quindi visitato la base UN 1-32, che si trova lungo la Blu Line, sul confine israelo-libanese ed è presidiata da personale della TaskForce ITALBATT2, su base Reggimento Cavalleggeri Guide. Incontrando infine i militari italiani, il Presidente della Commissione On. Cirielli ha avutoparole di apprezzamento per l’impegno e la professionalità di tutto il personale del Contingente: ‘’questo è uno scenario importante per la delicatezzadelle missione che state assolvendo. Il lavoro che state portando avanti è particolarmente sentito dagli Italiani e la nostra presenza qui serve a ri-badirlo. Il Parlamento vi è vicino e vi è grato per i sacrifici che fate a favore della pace’’.

3 agosto 2008 - Il Contingente italiano in aiuto di un bambino libanese affetto da una grave patologiaUn bimbo libanese affetto da una gravissima patologia potrà ricevere cure adeguate grazie all’impegno del personale sanitario e della cellula CIMIC, checura gli aspetti della cooperazione civile-militare del Contingente Italiano. Il bimbo, di sette anni, è affetto da una grave forma di Osteogenesi Imperfetta,conosciuta anche come ‘malattia delle ossa fragili’. Questa patologia determina uno sfaldamento delle ossa durante la fase di crescita, tanto che lestesse si fratturano ad ogni minimo trauma, comportando, in tal modo, delle gravi menomazioni e delle deformità. La famiglia del bambino vive a Chinin,paese nell’area di responsabilità della Joint Task Force - Lebanon, comandata dal Generale di Brigata Vincenzo Iannuccelli. I medicinali sono stati reperitidalla Fondazione Novartis di Varese, che li ha forniti a titolo gratuito ed in quantità necessaria per assicurare un ciclo di cure per circa due anni.

6 agosto 2008 - Prosegue l’impegno del Contingente italiano a favore della popolazione libaneseLa Task Force ITALBATT 1, su base 8° Reggimento Bersaglieri, ha consegnato alla municipalità di Hellousiye un bobcat, del valore di oltre 19 milaeuro, acquistato con fondi nazionali. Il sindaco della cittadina, Mr. Alì Al Mahmoud, nel ringraziare il Colonnello Del Col, comandante di ITALBATT 1,ha avuto parole di apprezzamento per quanto il Contingente italiano stia facendo nel sud del Libano.Oltre a questo, i bersaglieri di ITALBATT 1, considerato il grande successo ottenuto tra la popolazione con i corsi di lingua italiana, ne hanno orga-nizzato due nelle municipalità di Al Qulaylaa e Ranadyia, anche questi seguitissimi.

8 agosto 2008 - Il Presidente del Parlamento Europeo in visita al Contingente italiano in LibanoIl Presidente del Parlamento Europeo, Hans-Gert Pottering, ha visitato oggi il contingente italiano impegnato nell’operazione Leonte 4, nell’ambitodella forza multinazionale di UNIFIL, in Libano. Pottering, accompagnato da una delegazione del Parlamento Europeo, è stato ricevuto nella base di

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UNIFIL ha avuto un inizio difficile, nel 2008. L’8 gennaio, una bomba, nell’autostrada Bei-rut-Sidone, vicino Rmaileh, è esplosa al passaggio di un veicolo UNIFIL, ferendo lievementedue caschi blu irlandesi a bordo.La stretta cooperazione tra UNIFIL e LAF è evidente anche in questo caso. E’ stata subitoinviata una squadra investigativa per accertare la causa e il corso reale degli eventi, nel ten-tativo di individuare gli autori.Solo poche ore dopo UNIFIL ha affrontato una nuova emergenza. Quella notte, due razziKatyusha 107-mm sono stati sparati nel nord di Israele. I due razzi lanciati dal Libano me-ridionale a nord della linea blu non causano danni particolari. Anche in questo caso UNIFILe LAF aprono un’inchiestasull’incidente chiaramentemirato ad aumentare latensione su tutta la BlueLine.Ma l’impegno di UNIFIL inLibano, non è rivolto soload emergenze connessespecificamente al suomandato, come dimo-strato all’alba del 29 gen-naio, quando la navemercantile libanese “GevoVictory” lancia un SOS acausa del maltempo, men-tre è in mare aperto a circa80 chilometri a sud ovestdi Beirut.

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Tibnin, che ospita la Joint Task Force Lebanon su base Brigata Bersaglieri ‘Garibaldi’, dal Comandante del Contingente, Generale di Brigata VincenzoIannuccelli. Nel corso di un briefing il Comandante ha illustrato al Presidente Pottering le attività operative e CIMIC (Cooperazione Civile Militare)che vedono impegnati i soldati italiani, soffermandosi, tra l’altro, sugli ottimi rapporti intercorrenti con la popolazione locale. Pottering ha avutoparole di apprezzamento per l’impegno e la professionalità di tutto il personale del Contingente: “state lavorando molto bene, assicurando il rispettodelle risoluzioni delle Nazioni Unite, mi ha colpito la vostra organizzazione e il vostro modo di operare”; dopo il pranzo consumato con i militari, siè recato a Bint Jubayl, cittadina nell’area di responsabilità della Joint Task Force Lebanon dove ha incontrato i membri della locale municipalità.

13 agosto 2008 - Il Comandante in Capo della Marina libanese in visita al Comandante della Maritime Task Force 448Il Comandante in Capo della Marina Libanese, Rear Admiral Ali Al Moallem, insieme ad alti Ufficiali delle Forze Armate Libanesi, fra i quali il Vice Co-mandante per le operazioni, Brigadier General Ahmad Al Mokdad, il Capo dell’Addestramento, Brigadier General Riyad Chaya, il Capo di Gabinettodel Ministro per la Difesa, Brigadier General Edmond Fadel, hanno fatto visita a Nave Scirocco, sede del Comando della Forza Marittima (MaritimeTask Force - MTF) di UNIFIL e del Gruppo Navale di EUROMARFOR, alla guida del Contrammiraglio Ruggiero Di Biase. L’incontro del ContrammiraglioDi Biase con gli alti rappresentanti delle Forze Armate libanesi ha costituito un’occasione per promuovere l’immagine di EUROMARFOR e della MTF-UNIFIL nel contesto interforze libanese e per testimoniare l’ottimo livello di cooperazione raggiunto con la Marina locale. Alla delegazione libaneseè stata inizialmente tenuta una presentazione sull’organizzazione di EUROMARFOR e su come il Gruppo Navale sia integrato nella MTF-UNIFIL.Nella presentazione sono stati anche illustrati il mandato e la missione, nonché l’attività svolta ed i risultati conseguiti dalla Forza Navale, soprattuttoin termini di cooperazione con la Marina libanese. Gli stessi hanno, infine, assistito ad una serie di attività pratiche, quali una esercitazione di tironavale ed una esercitazione di rilascio di un ‘boarding team’ da elicottero (metodo fast rope).

13 agosto 2008 - Prosegue l’impegno del Contingente italiano a favore della popolazione libaneseGiovedì 7 agosto si è conclusa con una cerimonia la Scuola Calcio organizzata dal team CIMIC (Cooperazione Civile e Militare) della Task Force ITALBATT2,comandata dal Colonnello Emanuele Servi. L’attività si è svolta due volte a settimana nei mesi di giugno e luglio e nella prima decade di agosto. Più di60 bambini, tra i 6 e i 15 anni, suddivisi in tre sezioni in base all’età, hanno partecipato con costanza ed impegno alle attività sportive. Proseguel’impegno del Contingente italiano, al comando del Generale di Brigata Vincenzo Iannuccelli, a favore della popolazione libanese. Ieri il team medico diITALBATT2, durante l’attività ambulatoriale svolta presso il villaggio di Al Mansouri, ha visitato il 1000simo paziente: una bambina libanese di 1 anno.L’opera dei team medici italiani è molto apprezzata dalla popolazione locale, specie nel Sud del Libano dove le strutture sanitarie scarseggiano.

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UNIFIL a tempo di record, usando elicotteri e navi della forza marittima salva 14 naufraghie trasporta un marinaio, leggermente ferito, in ospedale a Beirut.Anche in questo caso UNIFIL raccoglie l’apprezzamento unanime e rafforza ulteriormentel’immagine della Missione. Anche in attività antincendio, che non sono tra gli impegni isti-tuzionali di UNIFIL, essa risponde sempre positivamente ad ogni richiesta di assistenza daparte delle autorità locali per quanto possibile all’interno delle proprie capacità. Nel mesedi luglio, quando l’ufficio del Primo Ministro e le Forze Armate libanesi hanno chiesto aiuto,il generale Graziano immediatamente ha autorizzato l’impiego di un elicottero per contribuirea contrastare un furioso incendio che si era sviluppato nella zona di Beirut e le sue periferie

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27 agosto 2008 - I militari del contingente italiano donano materiale sportivo alla municipalità di Tayr HarfaQuesto pomeriggio, nell’ottica degli ottimi rapporti intercorrenti con la cittadinanza, la cellula CIMIC (cooperazione civile-militare) della Task ForceItalbatt2, su base reggimento Cavalleggeri Guide, ha consegnato materiale sportivo alla scuola calcio della municipalità di Tayr Harfa, villaggiosituato nell’area di responsabilità del contingente italiano. Il materiale, borse e divise, è stato donato dal Real Airola, squadra dilettantistica che par-tecipa al campionato regionale campano di prima categoria. Airola è una cittadina in provincia di Benevento. Presenti alla cerimonia il sindaco tiTayr Harfa, Mohamed KHALIL, i dirigenti della locale scuola calcio, oltre naturalmente ai piccoli calciatori. Il sindaco di Tayr Harfa, nel ringraziare imilitari italiani per il loro aiuto che conferma, ancora una volta, i sentimenti di amicizia fra i due popoli, ha dichiarato che la scuola calcio delvillaggio prenderà il nome di “Scuola Calcio Real Airola”, sottolineando che lo sforzo fatto da questa piccola squadra italiana dimostra l’universalitàdi quei valori che lo sport si prefigge: amicizia, fratellanza fra le genti, lealtà, sana e sportiva competizione.

1 settembre 2008 - Avvicendamento al comando della forza marittima di UnifilOggi, nelle acque prospicienti Beirut, il Contrammiraglio Ruggiero Di Biase ha ceduto il comando della forza marittima UNIFIL (United Nations InterimForce In Lebanon), denominata Task Force 448, al Rear Admiral Alain Hinden della Marina francese. Il periodo di comando italiano della Task Forceè iniziato lo scorso 20 febbraio, quando un Gruppo Navale EUROMARFOR fu attivato nella base di Taranto al comando del Contrammiraglio RuggieroDi Biase. La cerimonia si è svolta a bordo della fregata Scirocco, presieduta dall’UNIFIL Force Commander, Generale di Divisione Claudio Graziano,alla presenza del Comandante della Forza Marittima Europea (EUROMARFOR) e della Squadra Navale Ammiraglio di Squadra Giuseppe Lertora, delComandante del Comando Operativo di vertice Interforze dello Stato Maggiore della Difesa, Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Valotto e diautorità militari e civili. La Task Force 448, che si compone di unità delle Marine militari di Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia, Spagna e Turchia,ha il compito di garantire la sicurezza e la libertà della navigazione, in particolare del traffico mercantile, in accordo con le Risoluzioni 1701 e 1773delle Nazioni Unite. Il pattugliatore Comandante Cicala Fulgosi ha sostituito la fregata Scirocco e il pattugliatore d’altura Cassiopea, che rientrerannoin Italia dopo sei mesi di attività nelle acque libanesi.

14 ottobre 2008 - Il contingente italiano consegna materiali e carburante all’esercito libaneseNel corso di una solenne cerimonia svoltasi oggi a Shama, il generale Vincenzo Iannuccelli, comandante del contingente italiano, ha ufficialmenteconsegnato al generale Elias Zorob, comandante della regione sud del Libano, 1463 kit antisommossa, 60 visori notturni e carburante per oltre unmilione di euro. I materiali ed il carburante serviranno ad incrementare le capacità operative e di movimento sul territorio delle forze armate libanesi.

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Presenti alla cerimonia l’ambasciatore italiano in Libano, dott. Gabriele Checchia, il comandante di UNIFIL, generale Claudio Graziano, le maggioriautorità politiche, religiose e militari del sud del Libano ed un foltissimo pubblico. Nel contesto della cerimonia, sono state anche consegnate lemedaglie ONU ai militari italiani, per il loro impegno al servizio della pace. Prosegue, intanto, l’impegno del contingente italiano schierato in Libanoagli ordini del generale Vincenzo Iannuccelli, Comandante del Sector West sia in campo operativo che a favore della ricostruzione delle struttureessenziali e umanitarie.

14 ottobre 2008 - I militari del contingente italiano consegnano un generatore elettrico alla municipalità di FrunI militari del contingente italiano, nell’ambito delle attività operative, di bonifica del territorio e a favore della popolazione locale, hanno consegnato inquesti giorni un generatore elettrico da 250 kw alla municipalità di Frun, villaggio sito nell’area di responsabilità della Task Force Italbatt1. La ce-rimonia di consegna si è svolta sabato 11 ottobre alla presenza del Comandante del Sector West, Generale di Brigata Vincenzo Iannuccelli, del Co-mandante di Italbatt1, Colonnello Stefano Del Col, del sindaco, signor Hussein Bazzi e dei giornalisti italiani frequentatori del corso per inviati inaree di crisi, organizzato dalla fondazione Cutuli. Il generatore, del valore di 23 mila euro, permetterà agli abitanti del villaggio di fruire di correnteelettrica per tutto il giorno e non in modo intermittente come avveniva in precedenza. Il sindaco di Frun, nel ringraziare il contingente italiano, haespresso la sua soddisfazione per questa donazione, che migliorerà le condizioni di vita della gente del villaggio.

20 ottobre 2008 - I militari del contingente italiano realizzano un giardino pubblico nella municipalità di HumayriIl 19 ottobre, la cellula CIMIC (cooperazione civile militare) della Task Force ITALBATT1, su base 8° reggimento bersaglieri, ha consegnato un areaallestita a giardino pubblico realizzata nella municipalità di Humayri. L’area verde, del costo di circa 11.500 (undicimilacinquecento) euro, sorge alcentro del paese e consentirà a tutta la popolazione di avere un posto di ritrovo e di svago. Presenti alla cerimonia di inaugurazione il Comandantedel settore ovest di Unifil, gen. Vincenzo Iannuccelli, il comandante di ITALBATT1, col. Stefano Del Col, il sindaco di Humayri, mr. Malek Rahal e nu-merosi abitanti del paese. Il sindaco, oltre a ringraziare i militari italiani per quanto realizzato, ha sottolineato gli stretti vincoli di amicizia che leganoil popolo italiano a quello libanese. Continuano, intanto, le attività operative e i progetti a favore della popolazione locale del contingente italianonell’area di responsabilità, nel sud del Libano

25 ottobre 2008 - I militari italiani ristrutturano locali pubblici e consegnano un generatore alla municipalità di ZibquinOggi, nel villaggio di Zibquin, la Task Force ITALBATT2, su base Reggimento “Cavalleggeri Guide“ (19°), ha consegnato alla municipalità i locali del

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Il Presidente libanese Michel Suleiman visita il il Contingente UNIFIL

Il Presidente Suleiman a colloquio con il Comandante UNIFIL, Gen. Graziano

minacciando la vita di molta gente. L’eli-cottero UNIFIL è intervenuto più volte e hacontinuato la sua azione fino a quando lefiamme sono state controllate e il rischioevitato. Questo è stata un’ulteriore occa-sione per UNIFIL di coadiuvare le ForzeArmate libanesi e di contribuire alla sicu-rezza generale del Libano.Il 25 Dicembre, le LAF scoprono alcunirazzi non lontano da Naqoura.La cooperazione tra UNIFIL e le Forze Ar-mate libanesi porta alla demolizione di ottorampe di lancio a mano nascoste all’in-terno di una piantagione di banane.Il ruolo svolto da UNIFIL riceve un impor-tante riconoscimento il 27 dicembre con lavisita del presidente Michel Suleiman allasede di Naqoura, accompagnato dal mini-stro della Difes, Elias Murr, il ComandanteLAF, il generale Jean Kahwagi, e il coman-dante della Sicurezza, Maggior GeneraleWafic Jezzini. Questa è stata la prima visita di un presi-dente libanese ad UNIFIL a dimostrazionedell’interesse e della comprensione reci-proca tra la missione delle Nazioni Unite eil governo libanese, confermando anche ilforte sostegno alla risoluzione 1701 e l’im-portanza attribuita alla cooperazione traUNIFIL e le LAF.

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piano inferiore di un edificio pubblico,ristrutturati nell’ambito dei progetti CIMIC (cooperazione civile-militare). I lavori di ristrutturazione, per unimporto di 16.000 (sedicimila) euro, hanno permesso di completare l’ala destra del piano inferiore dell’edificio, che sarà destinata a biblioteca edaula informatica. Inoltre è stato consegnato un generatore da 27 Kw, del valore di 6.100 (seimilacento) euro che fornirà corrente elettrica all’edificio.Presenti alla cerimonia il Comandante di ITALBATT2, Colonnello Emmanuele SERVI, una rappresentativa di militari della Task Force, il sindaco diZibquin, il Mokhtar, il direttore della scuola pubblica, alcuni membri del consiglio della municipalità e gli abitanti del villaggio. Il Sindaco, nel rin-graziare il Contingente italiano di UNIFIL per i lavori realizzati nel villaggio che renderanno migliori le condizioni di vita nella sua municipalità, hainoltre voluto sottolineare gli ottimi rapporti di amicizia instaurati tra il Contingente italiano e la popolazione.

3 novembre 2008 - L’Italia realizza un impianto di trasformazione olearia ad Alma ash Sha’b per il rilancio dell’economia rurale nel Suddel LibanoUn successo legato all’impegno italiano in Libano dopo un anno di lavoro e di stretta collaborazione tra Autorità locali, Regione Lombardia eComando del Contingente Nazionale Unifil in Naqoura. Così è stato possibile realizzare il frantoio di Alma Ash Shaab, situato nel Sud del Libano. Sitratta di un segnale importante per il rilancio dell’economia rurale, fondamentale per questa parte di territorio libanese: l’impianto garantirà la tra-sformazione olearia in un’ampia area del Sud Libano, nella quale sono attive numerose cooperative di produttori che avranno la possibilità diusufruire della nuova struttura per ottenere olio di qualità. L’impegno finanziario complessivo per la realizzazione del progetto è di circa 236.000euro, finanziati per oltre il 50% dalla Regione Lombardia; i macchinari e le attrezzature olearie sono stati donati da “Pontifical Mission”, l’esecuzionedei lavori, sul terreno messo a disposizione dalla Municipalità, è stata eseguita dall’ONG italiana AVSI in stretta collaborazione e con la supervisionedel Comando del Contingente Italiano Unifil di Naqoura, che ha inoltre assicurato la sorveglianza della zona. Nella realizzazione del progetto sonostati rigidamente rispettati standard e parameri qualitativi europei. “Questo garantirà una funzionalità dell’impianto assolutamente efficiente, com-petitiva e sostenibile, assicurata dall’assistenza tecnica italiana che continuerà anche dopo la consegna dell’impianto – ha spiegato il Comandantedel Contingente Nazionale di Naqoura, Colonnello Gerardo Restaino - si tratta certamente di un importante testimonianza di collaborazione attraversoun contributo reale alla ripresa economica del Sud del Libano”. “Saremo sempre grati all’Italia – ha detto il sindaco di Alma Ash Shaab, Jean Gafari – poiché per noi si tratta di una realizzazione di vitale importanza:questo impianto permetterà la ripresa di una fondamentale attività economica per tutto il nostro territorio”.L’inaugurazione da parte del Sindacodella Municipalità di Alma ash Sha’b, ha visto la presenza del Presidente della IV Commissione Difesa del Senato della Repubblica italiana (Sen.Giampiero Cantoni), dell’Ambasciatore d’Italia in Libano (Amb. Gabriele Checchia), del Rappresentante della Regione Lombardia (Dott. Roberto

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L’inizio del 2009 è caratterizzata da un incidente che rischia di minare la stabilità della zonadi operazioni UNIFIL. L’8 gennaio, nei pressi di Tayr Harfa alcuni razzi vengono lanciati controIsraele, provocando solo lievi danni e una rappresaglia delle Forze di Difesa israeliane.La reazione immediata di UNIFIL e LAF permette di scoprire due bunker abbandonati nellazona di Mazra’at Islamiye, nel cui interno sono stati trovati 34 razzi e numerose casse dimunizioni.

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Ronza, delegato per le Relazioni Internazionali della Regione Lombardia), del Rappresentante della Agenzia “Pontifical Mission”, del Comandantedelle Forze Operative Terrestri Italiane (Generale di Corpo d’Armata Armando Novelli). Era altresì presente il Force Commander di UNIFIL (Generaledi Divisione Claudio Graziano) oltre a numerose autorità locali civili, religiose, militari e scolaresche della scuola di Alma ash Sha’b.

3 novembre 2008 - La Commissione Difesa del Senato in visita al Contingente italiano in LibanoI membri della delegazione della Commissione Difesa del Senato, Senatori Giampiero Cantoni, Barbara Contini, Achille Serra, Giuseppe Caforio eGiovanni Torri, hanno visitato il Contingente italiano impegnato nell’operazione Leonte 4, nell’ambito della forza multinazionale di UNIFIL, in Libano.La commissione è stata ricevuta nella base di Tibnin, che ospita il Comando della Joint Task Force Lebanon su base brigata bersaglieri Garibaldi,dal Comandante del Contingente e comandante del Sector West, generale di brigata Vincenzo Iannuccelli. Il generale Iannuccelli ha illustrato aicomponenti della Commissione, presenti anche l’Ambasciatore Italiano in Libano, dott. Gabriele Checchia ed il Comandante delle Forze OperativeTerrestri, generale di corpo d’armata Armando Novelli, le attività operative e CIMIC (cooperazione civile militare) che vedono impegnati i soldatiitaliani, soffermandosi, tra l’altro, sugli ottimi rapporti intercorrenti con la popolazione locale.

12 novembre 2008 - I militari del contingente italiano continuano la loro opera a favore della popolazione libaneseContinua l’opera dei militari del contingente italiano in Libano a favore della popolazione locale. La cellula CIMIC (Cooperazione Civlie-Militare) dellaTask Force Italbatt 2, su base reggimento cavalleggeri ‘’Guide’’, ha portato a termine tre importanti progetti negli ultimi giorni.Due aule prefabbricate sono state consegnate alla scuola pubblica della municipalità di Al Hinniyah, le stesse permetteranno il normale svolgimentodell’attività didattica. Nel villaggio di Majda Zun è stato inaugurato il ristrutturato campo da calcio. I lavori di ristrutturazione sono costati circa 34mila euro. Per l’occasione sono stati donati alla locale squadra di calcio completi da gioco e materiale sportivo inviato dalla città di Cava de Tirreni,in provincia di Salerno. Sempre nel settore sportivo, con una cerimonia al campo da calcio di Al Mansouri, è stata inaugurata la nuova recinzionedell’impianto (costo circa seimila euro) e sono stai, altresì, consegnati materiali sportivi alla locale squadra di calcio, donati dalla Cavese Calcio,squadra italiana che partecipa al campionato professionistico di prima divisione.

17 novembre 2008 - I militari del Contingente italiano consegnano un pick-up all’orfanotrofio di TibninIl Contingente italiano, per mano del Generale Vincenzo Iannucelli, ha consegnato quest’oggi un pick-up al direttore dell’orfanotrofio di Tibnin, sig.Mohammad Fawaz. La cerimonia di consegna si è svolta nella base che ospita il comando del contingente a Tibnin, alla presenza del Prefetto di

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In un altro incidente, il 3 febbraio 2009, nell’area di Rmeish, gli uomini di UNIFIL hanno fer-mato 3 civili libanesi che erano in possesso di 55 kg di eroina. Sia gli uomini che la drogasono stati consegnati alle LAF. Si sospetta che stessero tentando di contrabbandare la drogadal Libano in Israele attraverso la Blue Line violando la risoluzione 1701 del 2006.Questo risultato positivo può essere attribuito alle rafforzate misure di sicurezza adottateda UNIFIL, in coordinamento con il responsabile LAF per l’ordine pubblico, in aree che sono

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Bint Jbeil Ibrahim Darwiche, di vari di sindaci e mokhtar della zona e delle piccole ospiti dell’istituto, che hanno poi pranzato con i militari italiani.Il veicolo, del valore di 16.000 (sedicimila) euro, servirà per il trasporto di materiali, viveri ed approvvigionamenti dell’orfanotrofio. Questa donazioneè solo l’ultima in ordine di tempo a favore di questo istituto; infatti nei mesi scorsi il contingente ha provveduto a fornire un congelatore da 1200litri, materiali didattici per assicurare il normale svolgimento dell’attività scolastica e capi di abbigliamento. Il direttore, nel ringraziare i militariitaliani per quanto ricevuto, che contribuirà a migliorare le condizioni di vita delle bambine dell’orfanotrofio, ha sottolineato gli stretti vincoli diamicizia che legano il popolo italiano e quello libanese.

4 dicembre 2008 - Il Contingente nazionale di Naqoura consegna attrezzature sanitarie e medicinaliIl personale dell’8° Reggimento “Pasubio”, impiegato nell’ambito dell’operazione UNIFIL e di stanza a Naqoura, ha consegnato attrezzature sanitariee medicinali alla Caritas di Tiro. Gli artiglieri del “Pasubio”, che svolgono compiti di sorveglianza e sicurezza a favore del Quartier Generale del Comando internazionale, grazie allasolidarietà di diverse istituzioni e strutture sanitarie campane che hanno donato un ambulatorio ginecologico, un posto medicazione, presidio orto-pedico e medicinali vari, hanno voluto rispondere ad un bisogno particolarmente sentito dalla comunità locale. Sensibilità ed impegno che si è con-cretizzato anche attraverso la raccolta di un ingente quantitativo di materiale didattico che è stato donato alla scuola municipale di Naqoura, villaggiodove è ubicata la sede del Comando UNIFIL e del Contingente Italiano. I Comando del Contingente Nazionale di Naqoura, grazie agli ottimi rapportioramai consolidati con le autorità e personalità locali, hanno contribuito all’ottima riuscita dell’iniziativa.

4 dicembre 2008 - I pediatri della “Pozzuolo del Friuli” curano i bimbi libanesi“Bentornati cavalieri e grazie per quanto avete fatto e, soprattutto, saprete fare per i nostri bambini”. Sono le parole di saluto rivolte da MohammadFawaz, direttore dell’orfanotrofio di Tibnin, agli uomini e alle donne della cooperazione civile e militare della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo delFriuli”, impegnati in Libano nell’Operazione “Leonte 5”. Un ben tornato per l’unità dell’Esercito italiano, guidata dal Generale di Brigata FlavianoGodio, che ha iniziato le attività di supporto alla popolazione locale proprio da dove aveva terminato nell’aprile del 2007. Per la “Pozzuolo” è, infatti,un ritorno nel paese dei cedri in ottemperanza alla Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Il direttore dell’istituto, in cui sono ospitatecirca 60 bambine, ha accolto i militari con grande calore e simpatia, ricordando quanto hanno fatto i soldati italiani dei vari contingenti che si sonosucceduti negli ultimi due anni, e mostrando, incorniciate e appese ai muri, le fotografie delle attività svolte a favore dei piccoli ospiti ai quali, nel-l’occasione, sono state distribuite delle magliette con il logo di Unifil. Il Ten.Col. Roberto Di Giorgio, responsabile delle attività Cimic, ha assicurato

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state identificate come potenziali vie di traffico, al fine di lottare efficacemente contro il con-trabbando di droga in tutta la linea di recesso.La situazione sembrava di nuovo calma, ma altri tre razzi vengono lanciati dal settore orien-tale dell’area di operazioni UNIFIL, nei confronti di Israele. Come in passato, UNIFIL invitale parti ad evitare ulteriore escalation. Lo stesso giorno, una pattuglia congiunta scopre, nelsettore della Rachaya el Fouktar tre razzi pronti per essere lanciati con un timer.In questo periodo LAF e UNIFIL intensificano le loro pattuglie e i punti di osservazione e il4 febbraio una pattuglia italiana osserva movimenti sospetti in una valle vicino a Ash Sahlat:vengono trovati altri 5 razzi rudimentali e rampe di lancio nascosti tra i cespugli, anche senon erano pronti al fuoco.

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Ma i tentativi di destabilizzare l’area non erano ancora finiti e il 21 febbraio due razzi vengonolanciati contro Israele da una piantagione di banane nella zona di Al Qulayah, 7 chilometri asud di Tiro. Uno dei due raggiunge Israele, mentre il secondo a causa di un possibile mal-funzionamento esplode in territorio libanese. Anche questa volta l’Esercito israeliano ri-sponde con bombardamenti sulla zona da dove i razzi erano stati lanciati. Altro interventodel Comandante UNIFIL, fondamentale per prevenire una escalation.

che i progetti di sostegno continueranno e che, a metà del mese di dicembre, inizieranno le visite mediche periodiche da parte di un pediatramilitare, appositamente fatto giungere in Libano per svolgere l’assistenza sanitaria. E il sostegno che il contingente fornisce alle realtà locali, èstato apprezzato da Susan Allee, principal officer integrated operations team, leader per il Medioriente e Nordafrica del Dipartimento delle Operazionidi Pace delle Nazioni Unite, giunta ieri in Libano da New York per una visita ufficiale al Comando del Settore Multinazionale Ovest di Unifil. Nel corsodell’incontro con i vertici militari, l’alto funzionario dell’Onu ha espresso al generale Godio la soddisfazione per il lavoro svolto a favore della popo-lazione libanese, sottolineando l’importanza della collaborazione al fine di assicurare aiuti umanitari alla popolazione civile e assistere le forzearmate libanesi. Nei prossimi sei mesi, i circa 4mila militari del Sector West, dei quali la metà sono italiani e provenienti in buona parte dalla Brigata“Pozzuolo del Friuli”, avranno la responsabilità di un’area di oltre 800 chilometri quadrati, in cui risiede una popolazione di circa 400mila abitanti,suddivisa in 107 municipalità.

5 dicembre 2008 - Il Pattugliatore Comandante Foscari nella Forza Marittima Unifil - Libano sostituisce il Pattugliatore Comandante CigalaFulgosiIl pattugliatore Comandante Foscari della Marina Militare, sostituisce il pattugliatore Comandante Cigala Fulgosi nell’ambito della Forza Marittimadi UNIFIL. Nave Comandante Cigala Fulgosi, al Comando del Capitano di Fregata Massimiliano Grazioso, rientra in Italia dopo oltre tre mesi diattività di sorveglianza marittima; aveva lasciato la base navale di Augusta nel mese di agosto. L’unità navale, durante la missione operativa - oltre1600 ore di moto - ha identificato circa 210 mercantili in transito verso i porti libanesi. Nave Comandante Foscari e Nave Comandante Cigala Fulgosisono due pattugliatori d’altura appartenenti al Comando per il Pattugliamento e la Sorveglianza con sede ad Augusta.

9 dicembre 2008 - Incontro tra il generale Godio ed il presidente delle municipalità di TiroLa città di Tiro è stata, oggi, teatro di un incontro tra gli amministratori pubblici locali e il generale di brigata Flaviano Godio, comandante del SettoreMultinazionale Ovest di Unifil. Un appuntamento promosso dal presidente delle municipalità di Tiro, Abdel Mohssen Hussieni, a cui hanno partecipatocirca 20 sindaci delle municipalità, oltre a rappresentati di organizzazioni non governative impegnate in progetti di cooperazione nel sud del Libano,e al console onorario d’Italia a Tiro, Ahmad Seklawi. In apertura dei lavori, Abdel Mohssen Hussieni ha ricordato l’impegno profuso dai soldati italianiper realizzare attività a sostegno della popolazione locale. “Noi sappiamo apprezzare voi Italiani, e, questo, perché avete saputo conquistare i nostricuori – ha detto Abdel Mohssen Hussieni -. Ci avete offerto, e continuate a offrirci, il sostegno e l’amore di cui abbiamo bisogno. Voi siete qui perla pace e per realizzare dei progetti di ricostruzione e di sviluppo”.

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“Quando vi definisco miei figli – ha aggiunto - lo faccio nella consapevolezza che siete delle persone che meritano la massima stima, e questo in-dipendentemente dalla storia che lega i nostri due popoli”.“Permettemi di dire che qui mi sento a casa – ha commentato il generale Godio. Sono venuto in Libano sereno e consapevole di quanto i cavalieridella Pozzuolo avevano saputo fare nella prima missione. Ora, come allora, sono tre gli attori nel sud del Libano: Unifil, Forze armate e autoritàlibanesi e la popolazione locale. Quello che posso affermare e che sicuramente la presenza di Unifil, in questi due anni, ha contribuito molto allastabilità di quest’area, e un segno tangibile della ritrovata fiducia sono i numerosi lavori in corso che si vedono ovunque, sia nelle costruzioni privatesia nelle infrastrutture quali, ad esempio, le strade”. Il generale Godio, rivolgendosi ai sindaci delle municipalità di Tiro, ha, quindi, affermato che “la nostra più grande gratificazione è vedere che siamoin grado di assicurare stabilità e sicurezza. L’impegno che mi assumo, a nome di tutti gli uomini e le donne che ho l’onore di comandare, è che neiprossimi sei mesi tutti noi faremo il possibile per assicurare il rispetto della Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite”.

23 dicembre 2008 - Il Sottosegretario Giuseppe Cossiga in visita al contingente italiano in LibanoIl Sottosegretario di Stato alla Difesa, Onorevole Giuseppe Cossiga, è giunto, oggi, in Libano per fare visita al Contingente italiano schierato nel Suddel Libano. Cossiga è stato ricevuto alla base di Shama dal generale Flaviano Godio, comandante del Settore Multinazionale Ovest di Unifil. Nell’occasione,dopo gli onori resi da un picchetto di uomini e donne del 3° Reggimento Genio e del Reggimento di manovra, il sottosegretario ha incontrato imilitari impegnati nell’operazione “Leonte” per lo scambio degli auguri in occasione delle prossime festività natalizie. Cossiga, alla presenza del-l’ambasciatore italiano in Libano, Gabriele Checchia, ha rivolto al generale Godio il suo apprezzamento per l’attività svolta dai militari italiani diUnifil, sottolineando l’ottimo lavoro di cooperazione a favore della popolazione locale. A margine della visita, il sottosegretario Cossiga ha incontratoanche i comandanti delle Task Force presenti alla base di Shama, colonnelli Carmelo Covato e Sergio Santamaria, ai quali ha rinnovato l’invito asvolgere capillarmente il loro compito a favore della popolazione. La visita in Libano di Cossiga proseguirà domani a Tibnin, sede del quartier generale del Sector West Hq. Dal 28 novembre scorso, la responsabilitàdel settore ovest di UNIFIL è affidata alla Brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli” che in Italia ha la propria sede a Gorizia. I caschi blu italiani sonocirca 2100 soldati e svolgono quotidianamente la propria opera per far rispettare la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.Per i cavalieri della “Pozzuolo del Friuli” è un ritorno nella “terra dei cedri” visto che già nel 2006 avevano aperto la missione LEONTE. Fra le attivitàche svolgono, oltre al controllo e monitoraggio del territorio, anche bonifica da ordigni inesplosi e attività di supporto alla popolazione locale.

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Alle ore 08.00 circa, il 14 luglio 2009, sono state sentite diverse esplosioni dalla zona diKhirbat Silim, 3 km a nord est di Tibnin. Queste esplosioni sono state causate dalla defla-grazione di munizioni all’interno di un edificio dove erano state immagazzinate una grandequantità di armi e munizioni. L’area è stata immediatamente transennata dalla LAF lavorandoin stretto coordinamento con UNIFIL per garantire la sicurezza della popolazione locale e,immediatamente avviata un’’inchiesta.Il 18 luglio 2009, nel corso di un’indagine coordinata di UNIFIL e LAF, circa 100 persone sisono radunate a 1 km dal luogo dell’esplosione ed ha tentato di ostacolare l’inchiesta sulleesplosioni in Khirbat Silim, lanciando pietre contro il personale UNIFIL sul terreno.

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UNIFIL e LAF hanno inviato rinforzi, al fine di contenere la situazione e di evitare un’ulterioreescalation. Mentre le truppe UNIFIL lasciavano la zona, una pattuglia circondata da ungruppo di manifestanti aggressivi, ha sparato colpi di avvertimento in aria per aprirsi unavia di uscita. Come risultato di questo incidente, 14 soldati dell’UNIFIL sono rimasti lieve-mente feriti e alcuni veicoli sono stati danneggiati.Quando UNIFIL ha completato la sua indagine, che si è svolta in stretto coordinamento conle forze armate libanesi, ha confermato che il sito era un deposito di munizioni attivamente

4 gennaio 2009 - Bambini libanesi a scuola di italiano dai Caschi BluI militari della ‘’Pozzuolo del Friuli’’ impegnati anche per le lezioni di lingua italianaSono 60 bambine, ospiti dell’orfanotrofio di Tibnin, le allieve che frequentano il corso di lingua italiana organizzato dal Contingente italiano in Libano.A dare il via alle lezioni, tenute dal sottotenente Viviana Conte, ufficiale della riserva selezionata dell’Esercito, è stato il direttore dell’Istituto, Mo-hammed Fawaz e il tenente colonnello Roberto Di Giorgio, capo della Cellula CIMIC (cooperazione civile militare) dell’operazione Leonte 5.“Ringrazio i caschi blu italiani - ha detto il direttore - dell’attenzione che da sempre rivolgono alla nostra piccola realtà, in particolar modo i cavalieridella Pozzuolo del Friuli che avevano promesso un ritorno e hanno mantenuto la promessa”. Dalla prossima settimana saranno formate due classi,suddivise per età. Le lezioni si svolgono ogni sabato e sono molto attese dalle giovani allieve che, tuttavia, hanno già imparato frasi di cortesia.

17 gennaio 2009 - Il segretario generale delle Nazioni Unite visita i caschi blu italiani in LibanoIl segretario generale dell’ONU Ban Ki-Moon, ha fatto visita, oggi, ai militari italiani impegnati nella missione “Leonte” in Libano. “Ringrazio i caschiblu per quello che stanno facendo in Libano – ha detto Ban Ki Moon – Ho potuto constatare di persona l’ottimo lavoro svolto a favore della pace diquesto paese”. All’arrivo alla base 1-31, che si trova lungo la Blue Line, al confine con Israele, Ban Ki-Moon, accompagnato dal Force Commanderdi Unifil generale Claudio Graziano, è stato accolto dal generale Flaviano Godio, comandante del Settore Multinazionale Ovest di Unifil.“L’espressione di gratitudine ai militari italiani da parte del segretario generale delle Nazioni Unite – ha dichiarato il generale Godio - è un valore

aggiunto per chi, uomini e donne, è impegnato per preservare la pace nella missione in Libano, soprattutto in questo particolare momento in cui siriflettono, anche nell’area libanese, le tensioni del confine mediorientale”. Attualmente il contingente, a leadership italiana, è composto da circa4.000 militari, 2.100 dei quali italiani. Sono presenti anche militari provenienti da Francia, Ghana, Korea del Sud, Malesia (con all’interno una com-ponente del Brunei) e un distaccamento della Slovenia. Alla missione ‘’Leonte 5’’ partecipano militari dell’Arma dei Carabinieri con compiti di poliziamilitare, oltre ad ufficiali e sottufficiali, inseriti nelle varie branche, appartenenti alla Marina Militare e all’ Aeronautica Militare. Il Contingente italiano,guidato dalla Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”, è dislocato su diverse basi tra cui le principali, oltre a Tibnin, dove ha sede il quartiergenerale del Contingente italiano e del Settore Multinazionale Ovest di Unifil, nonchè il Reparto Comando e Supporti Tattici della Brigata di Cavalleria,sono Marakah, che ospita il comando del primo battaglione di manovra (Italbatt 1) su base Reggimento Lagunari “Serenissima”, Al Mansouri, doveha sede il comando del secondo battaglione di manovra (Italbatt 2) su base Reggimento “Lancieri di Novara” con un’aliquota del Reggimento “Pie-monte Cavalleria”, e Shama, in cui hanno sede il Gruppo Supporto e Aderenza basato sul 1° Reggimento di Manovra di Rivoli e l’ “Engineer Battalion”basato sul 3° Reggimento Genio Guastatori.

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7 febbraio 2009 - Secondo meeting dei sindaci di Ma’rakahSi è svolto oggi presso il Comando di Italbatt I, base intitolata al lagunare “M. Vanzan”, il 2° meeting dei sindaci e mukthar dell’area di operazioneassegnata al reggimento Lagunari “Serenissima”, il quale costituisce, nell’ambito dell’operazione “Leonte”, il primo battaglione di manovra.Nel dare il benvenuto agli oltre 40 sindaci intervenuti e al Generale Flaviano Godio, Comandante del Sector West e del Contingente italiano in Libanoè stato il Colonnello Arturo Nitti, Comandante dei lagunari. “Nel pieno rispetto della risoluzione 1701 - ha detto Nitti - i lagunari e tutti gli altri soldatidel contigente di Unifil hanno garantito, operando instancabilmente di giorno e di notte sulle strade, sicurezza e stabilità facendo ritrovare la serenitàalla popolazione libanese così duramente martoriata da anni di conflitti”. “Da quando i lagunari hanno assunto per la seconda volta la responsabilitàdel proprio settore- ha aggiunto- sono stati realizzati 11 progetti per un totale di circa 222.000 Euro. Nel 2007, ITALBATT1 ha investito circa 228.000euro, nel 2008 circa 438.000 euro e per il 2009 sono stati richiesti 711.000 euro”. Si tratta di fondi che l’Italia ha garantito per il solo settore diITALBATT1, nella consapevolezza che un aiuto concreto a favore della popolazione sia determinate per superare le difficoltà quotidiane e ridare se-renità e sicurezza nell’intera area. Il sostegno alla popolazione si è concretizzato anche attraverso le attività di medical care, dove i dottori del con-tigente hanno garantito l’attivazione di ambulatori settimanali: dal mese di dicembre quasi mille persone sono state visitate e curate dai medici deilagunari. Nella prevenzione del carcinoma mammario delle donne è iniziata, una campagna d’informazione e screening attraverso l’utilizzo di unecografo portatile. L’incontro è continuato con l’intervento del Sindaco di Tiro, Abdul Mhusseini, il quale, parlando a nome di tutti i sindaci haespresso il proprio ringraziamento ai soldati di Unifil, per i loro sacrifici tesi alla difesa e al rispetto dei più deboli e alla ricostruzione del sud delLibano. Un ringraziamento particolare è stato rivolto ai soldati italiani verso i quali i libanesi si sentono molto vicini. L’incontro è terminato con l’in-tervento del Generale Flaviano Godio, il quale ha evidenziato che la situazione nel sud del Libano è relativamente tranquilla grazie al dispiegamentodi tutte le forze Unifil sul territorio e grazie anche alla collaborazione fornita dalle autorità locali. I lagunari dell’Esercito che in Italia hanno la lorosede a Mestre fanno parte della brigata di cavalleria “ Pozzuolo del Friuli” attualmente alla guida della missione Leonte 5.

10 febbraio 2009 - Rientrano dal Libano i militari del 1° Reggimento di ManovraOggi, dopo circa centonovanta giorni in Libano i soldati del 1° Reggimento di manovra comandati dal Colonnello Sergio Santamaria ed impiegati nel-l’operazione “Leonte” rientrano in Italia. Ad accoglierli all’aeroporto di Caselle, il Gen.B. Pasquale Terreri comandante della brigata logistica di proiezione.Nei sei mesi del mandato, i 300 soldati del 1° Reggimento di manovra, hanno fornito il sostegno logistico a tutte le unità militari del Contingente italiano. “Ilmotto “Omnia Omnibus”, utilizzato nell’araldica del Reggimento, sintetizza ciò che è stata la nostra missione - ha spiegato il Colonnello Santamaria - inuna parola supportare, sempre ed ovunque”. Nel corso del proprio mandato il 1° Reggimento con i suoi soldati e con i suoi mezzi ha distribuito viveri per

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mantenuto sotto il controllo di Hezbollah e che, sebbene non vi erano prove che armi e mu-nizioni presenti nell’edificio erano state nascoste dopo l’adozione della risoluzione 1701, lapresenza del fornitissimo magazzino nella zona è stata una chiara violazione della risoluzione1701. Un’altra violazione si è verificata il 17 luglio nella zona di Kafer Chouba, dove una folladi inermi manifestanti libanesi ha attraversato la linea blu e issato le bandiere del Libano eHezbollah su una struttura di cemento che l’IDF aveva costruito un paio di giorni prima. La

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tensione tra le due parti era molto alta e solo l’interposizione delle truppe UNIFIL è riuscitaad evitare un incidente di rilievo.Grazie alla mediazione di indubbio successo, nelle prime ore del 17 agosto l’IDF ha rimossole strutture in calcestruzzo che in precedenza aveva costruito a sud della linea di recesso.Il gesto ha confermato l’efficacia di UNIFIL e aumentato il rispetto guadagnato da ambo leparti. Altri razzi e ritorsioni: tali attacchi sono evidentemente intesi a provocare ostilità perminare la sicurezza e la stabilità nel Libano meridionale. E ‘anche un motivo di preoccupa-zione perché le Forze di Difesa israeliane rispondono al fuoco con i proiettili di artiglieria interritorio libanese.

il confezionamento di 760.000 pasti, rifornito 1.650.000 litri di carburante consegnato 32.000 parti di ricambio, organizzato e gestito il trasporto di 9600passeggeri da e per l’Italia e percorso 250.000 chilometri. “Oltre i nostri compiti istituzionali abbiamo svolto attività operative e di cooperazione civilemilitare – ha aggiunto Santamaria - funzioni che hanno contribuito ad accrescere il grande consenso che il Contingente Italiano ha tra la popolazione econsentito di conoscere e capire meglio ciò che svolgono i caschi blu di UNIFIL in Libano”. Il 1° Reggimento di manovra che, attraverso i suoi soldati, hacalcato più volte luoghi quali il Kosovo, la Bosnia, l’Albania, l’Iraq, il Pakistan, l’Afghanistan ed il Ciad, è stato recentemente impegnato contemporaneamentein sei operazioni di pace su tre differenti continenti. A subentrare sarà il 24° Reggimento di manovra alpino di Merano, guidato dal Colonnello SaverioSantamaria, fratello nella vita e collega nel lavoro del comandante del 1° Reggimento. “È un’emozione particolare – ha dichiarato Santamaria – la vitamilitare ci ha allontanato fisicamente in Italia ed unito nel paese dei Cedri”. Altra particolarità è la presenza di altri due fratelli: oltre i Santamaria, i TenentiTommaso e Matteo Martella, rispettivamente in servizio al 1° ed al 24° reggimento, che si danno il cambio in Libano.

1 marzo 2009 - L’onorevole Crosetto visita il Contingente italiano a NaqouraL’onorevole Guido Crosetto, sottosegretario di Stato alla Difesa, accompagnato dal Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Valotto, comandante delComando Operativo di Vertice Interforze della Difesa, è giunto oggi in Libano per fare visita ai militari del Contingente italiano impegnati nell’ambitodella missione della Nazioni Unite UNIFIL. L’onorevole Crosetto, dopo una breve visita all’Ambasciata d’Italia in Libano, si è recato a Naqoura, sededel comando UNIFIL, dove è stato accolto dal Colonnello Gerardo Restaino, comandante della componente nazionale. Haincontrato, quindi il Co-mandante della missione UNIFIL, Generale di Divisione Claudio Graziano, che lo ha aggiornato sulla situazione e lo sviluppo attuale della missione.Rivolgendosi ai militari italiani, l’onorevole Crosetto ha espresso il proprio apprezzamento per l’opera svolta e per gli eccellenti risultati ottenuti.

5 marzo 2009 - Avvicendamento al comando della componente italiana elicotteri di UNIFILA Naqoura, sede del comando Unifil nel sud del Libano, il Tenente Colonnello Antonio Villani ha ceduto il comando di Italair al Tenente ColonnelloStefano Silvestrini. La cerimonia militare, seguita al conferimento al personale italiano della Medaglia ONU, si è svolta al comando di Italair allapresenza del Comandante Unifil, Generale Claudio Graziano, dell’Ambasciatore d’Italia in Libano Gabriele Cecchia, del Comandante del Contingenteitaliano e del settore ovest di Unifil Generale di Brigata Flaviano Godio, del Comandante del Contingente nazionale di Naqoura, Colonnello GerardoRestaino e di numerose autorità civili, militari e religiose del sud del Libano. Il Generale Graziano, nel corso della cerimonia dopo aver definito lamedaglia ONU un segno di meritato riconoscimento all’eccellente contributo per la pace in Libano, ha sottolineato come: “dal 1979 i nostri elicotteristidi Italair, unità storica di Unifil, svolgono costantemente un ruolo importante nella condotta delle operazioni di Unifil”. In questi sei mesi di missione,

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ITALAIR ha effettuato circa 500 ore di volo per garantire il controllo del territorio, otto attività di evaquazione sanitaria ed una missione antincendioa favore della popolazione libanese. La componente elicotteri di Unifil è composta da una task force di elicotteri dell’aviazione dell’Esercito Italianononché da nuclei dell’Aeronautica Militare Italiana e della Marina Militare Italiana. Italair opera dal 1978 in Libano a supporto delle attività Unifil. Isuoi principali compiti sono quelli di ricognizione, trasporto medico, ricerca e soccorso e di supporto logistico.

21 marzo 2009 - Inaugurati a Naqoura un campo sportivo ed un’aula d’informatica dai caschi blu italianiSi svolge la cerimonia di inaugurazione di un campo sportivo polifunzionale e di un’aula d’informatica, donati dal Contingente Italiano di Naqoura allascuola dalla municipalità. I progetti, del costo complessivo di 36.000 euro, sono stati programmati e coordinati dalla cellula di cooperazione civile emilitare del Contingente nazionale di Naqoura. Presenti alla cerimonia l’Ambasciatore d’Italia in Libano, Dr. Gabriele Cecchia, il comandante del Contingentenazionale di Naqoura, Colonnello Gerardo Restaino e numerose autorità civili, militari e religiose del sud del Libano. Una partita di calcio tra due rappre-sentative di ragazzi di Naqoura e di caschi blu italiani ha consegnato ufficialmente il campo sportivo polifunzionale alla municipalità di Naqoura che, daquesto momento in poi, avrà la possibilità di ospitare diverse tipologie di eventi sportivi. “Saremo sempre grati all’ Italia – ha detto il sindaco di Naqoura,Mr. Mahmoud Ali Mehdi - poiché per noi si tratta di una realizzazione di notevole importanza: queste strutture permetteranno un miglioramento dei servizisocio educativi a disposizione dei nostri figli”. La consegna di un’aula multimediale agli studenti è stata l’ultimo atto di una serie di recenti progetti delContingente Italiano di Naqoura, tra i quali il rifacimento dei bagni e la donazione dei un gruppo elettrogeno, volti a ridare alla scuola quella funzionalitàche era stata seriamente compromessa dai bombardamenti subiti durante il conflitto dell’ estate 2006. In precedenza, grazie alla collaborazione dellaCooperazione Italiana e dell’ Istituto Italiano di Cultura sono stati donati alla scuola banchi e cattedre ed è stato effettuato un corso di lingua italiana per65 giovani studenti libanesi. Da circa sei mesi la scuola di Naqoura è gemellata con l’ istituto paritetico “Augusto Scocchera” di Ancona che segue atti-vamente un percorso di collaborazione didattica sul tema della tutela dell’ ambiente. L’ Ambasciatore d’Italia in Libano, intervenendo a chiusura della ce-rimonia, ha ribadito il forte legame che da sempre lega il Libano e l’Italia: “è sentita la collaborazione tra tutte le diverse componenti qui presenti cheoperano per promuovere il dialogo, la convivenza, ed un futuro di pace in questo Paese che ci è così caro e vicino”.

7 aprile 2009 - Il Ministro Frattini in visita ai militari italiani in LibanoIl Ministro degli Esteri, onorevole Franco Frattini, ha fatto oggi visita ai militari italiani impegnati nell’ambito della missione UNIFIL.L’onorevole, accompagnato dall’Ambasciatore d’Italia in Libano, Sua Eccellenza Gabriele Checchia, è stato accolto dal Comandante del ContingenteItaliano di Naqoura, Colonnello Gerardo Restaino. Successivamente il Ministro ha incontrato il Comandante di UNIFIL, Generale di Divisione Claudio

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UNIFIL in collaborazione con le Forze armate libanesi è stato in grado di contenere questiincidenti, lavorando in stretto coordinamento con le parti, per evitare che potessero trasfor-marsi in conflitti più gravi e compromettere l’attuazione della risoluzione 1701. I risultati piùimportanti di UNIFIL sono stati la prevenzione della ripresa delle ostilità, la creazione di unanuova strategia militare e l’organizzazione di un ambiente di sicurezza nel sud del Libanocon l’aumento di fiducia tra le parti.

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Per quanto riguarda la componente marittima molti risultati sono stati raggiunti, compresola formazione del personale della Marina libanese nel controllo delle frontiere e nelle attivitàdi pattugliamento, migliorando le loro procedure operative. Nel gennaio 2009 la marina libanese ha assunto la responsabilità per il controllo delle im-barcazioni.UNIFIL continua a svolgere attività umanitaria, in particolare in relazione ai servizi sanitaried educativi, comprese le conferenze sui pericoli rappresentati dalle bombe a grappolo. In-fine vi è il risultato storico politico e diplomatico: UNIFIL presiede le riunioni tripartite chepermettono il dialogo sulle questioni di sicurezza e facilita la fiducia tra tutti i partecipanti leparti e cioè UNIFIL IDF e LAF. Questa è l’unica sede efficace per la trattazione pacifica tra Israele e Libano che non hannoancora ristabilito relazioni diplomatiche.Il 28 gennaio 2010 il Gen. Graziano, dopo tre anni di mandato, svolto in maniera esemplare,cede il comando di UNIFIL al collega spagnolo Major-General Alberto Asarta Cuevas.La cerimonia del passaggio di consegna ha avuto luogo a Naqoura, alla presenza del

Ministro della Difesa Libanese,Mr. Elias Murr, il Ministro della Di-fesa Spagnolo, Mrs. Carme Cha-con, il Sottosegretario alla Difesaitaliano, l’On. Giuseppe Cossiga,il comandante Generale delleForze Armate Libanesi, GeneraleJean Kahwagi, i Capi di StatoMaggiore della Difesa, italiano espagnolo, Generale VincenzoCamporini e Generale RodriguezFernandez, oltre a numerosi rap-presentanti politici e funzionaridel Governo locale, ambasciatoried alti funzionari ONU.

Graziano, per discutere degli ultimi sviluppi della missione. In seguito, l’On. Frattini, accompagnato dal Generale di Divisione Graziano, ha visitatouna dellle postazioni italiane sulla Blue Line (la linea del ritiro delle forze israeliane del 2000), dove ha potuto constatare personalmente il lavorosvolto dai militari italiani per l’implementazione del Mandato ONU così come previsto dalla UNSCR 1701. Nel corso dell’incontro con i caschi bluitaliani l’On. Frattini ha avuto parole di apprezzamento per l’impegno e la professionalità di tutto il personale: “Porgo il saluto più cordiale e le gra-titudini più sentite del Governo Italiano a voi che prestate servizio per la pace e per la stabilità del Medio Oriente con attività delicate come le attivitàfini allo sminamento dei territori in prossimità della Blue Line”. Con la Risoluzione n. 1701 il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha previsto il poten-ziamento della forza della missione che consta attualmente di circa 12.500 militari provenienti da 30 diverse nazioni e di cui l’Italia è il primo Paesecontributore con 2.300 soldati. I “peacekeepers” italiani, schierati nel settore ovest di Unifil, svolgono quotidianamente al fianco delle forze armatelibanesi compiti di controllo del territorio al fine di monitorizzare la cessazione delle ostilità.

16 aprile 2009 - Libano - intitolata strada in memoria delle vittime del terremoto in AbruzzoSi chiamerà “L’Aquila” la strada interamente ripristinata dal contingente italiano in Libano. È stata restituita alla popolazione l’11 aprile, la principalevia di collegamento tra le cittadine di Al Mansouri e Shamaa: un nastro d’asfalto di circa tre chilometri che permetterà di percorrere in breve tempola distanza tra due zone che, a causa della guerra del 2006, ha visto degradate le proprie infrastrutture. In circa un mese di lavoro la via di comu-nicazione è stata interamente asfaltata, dotata di un impianto di illuminazione con circa 150 lampioni e canali per lo scorrimento dell’acqua piovana.Il progetto, coordinato dalla Cellula di cooperazione civile – militare del contingente italiano, attualmente a guida brigata di cavalleria “Pozzuolo delFriuli”, è stato realizzato con fondi messi a disposizione dall’Italia per l’esecuzione di attività a favore della popolazione del sud del Libano.Il sindaco di Shamaa, Abdul Kader Saffeidine, nel rinnovare la vicinanza al popolo italiano per la tragedia che ha colpito l’Abruzzo, ha voluto che lastrada venisse intitolata alla città de L’Aquila, per sottolineare quanto sia importante, dopo eventi catastrofici come i terremoti, guadagnare fiduciae iniziare prima possibile la ricostruzione. I caschi blu italiani attualmente impegnati in Libano sono circa 2.100 e svolgono quotidianamenteoperazioni di pattugliamento, attività congiunte con l’Esercito libanese, bonifica di aree in cui sono presenti ordigni inesplosi, oltre al controllo inin-terrotto della Blue Line, la linea armistiziale che determina il confine tra Libano e Israele. Sotto il comando italiano ci sono anche militari provenientida Francia, Ghana, Corea del Sud, Malesia, con all’interno una componente del Brunei e un distaccamento della Slovenia.

29 aprile 2009 - Prosegue l’attività umanitaria dei militari del Contingente nazionale di NaqouraOggi, nella municipalità di Dibil, nel sud del Libano, i caschi blu italiani del Contingente nazionale di Naqoura, in cooperazione con l’Ordine Patriarcale

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Passaggio di consegne tra il Gen.C.A. Claudio Graziano e il Maj.Gen. Alberto AsartaCuevas

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di Sant’Ignazio di Antiochia hanno fornito un supporto di viveri alle famiglie più indigenti della comunità cristiana del posto. La distribuzione èavvenuta nei pressi della parrocchia di San Giorgio, dove, l’arcivescovo cattolico maronita di Tiro S.E. Mons. Shukrallah Nabil El Hajj, ha datosolennità all’attività benefica celebrando una Santa Messa. La donazione è avvenuta alla presenza del Vice Comandante Logistico dell’Esercito eCapo Dipartimento dei Trasporti e Materiali, Ten. Gen. Mario Righele, del Comandante del Contingente nazionale di Naqoura, Colonnello GerardoRestaino, dell’ arcivescovo maronita di Tiro e di varie autorità locali civili e religiose. Questa opera rientra in un più ampio progetto del Contingentenazionale di Naqoura volto a favore della popolazione del Libano del sud e atto a consolidare i rapporti di UNIFIL con le autorità e le personalitàlocali. In quest’ultimo mese, il Contingente nazionale di Naqoura, in cooperazione con l’Accademia Bonifaciana Onlus di Anagni e dell’EuropeanAcademy di Roma ha donato, presso la località cristiana di Ain Ebel, una carrozzina elettrica ad una ragazza libanese portatrice di handicap mentredi recente sono stati consegnati agli alunni della scuola municipale di Naqoura un campo sportivo polifunzionale ed un aula di informatica. I caschiblu italiani quotidianamente, al fianco delle forze armate libanesi, sorvegliano il rispetto della Risoluzione delle Nazioni Unite n. 1701 affinchè sianogarantite le condizioni per il mantenimento della cessazione delle ostilità nel Sud del Libano.

4 maggio 2009 - La 132^ Brigata Corazzata ‘’Ariete’’ ritorna in LibanoCon una solenne cerimonia, svolta il 02 maggio, è stato sancito il passaggio di responsabilità alla guida del Settore Ovest di UNIFIL.Il Generale di Brigata Carmelo De Cicco, Comandante della 132^ Brigata Corazzata “Ariete“, ha assunto il comando della forza militare multinazionaleche nei prossimi sei mesi contribuirà a far rispettare la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nel sud del Libano.Alla cerimonia hanno presenziato il Comandante di UNIFIL, Generale di Divisione Claudio Graziano, il Capo di Stato Maggiore del Comando Operativodi Vertice Interforze, Ammiraglio di Divisione Rinaldo Veri, nonché le massime Autorità dell’area, tra le quali l’Ambasciatore d’Italia in Libano GabrieleChecchia. Nel suo breve messaggio di saluto il Generale Carmelo De Cicco ha detto di essere orgoglioso e onorato di assumere il Comando dellaJoint Task Force Lebanon Sector West nella missione Leonte 6, assicurando continuità di indirizzo con quanto fatto dal Generale Flaviano Godio edalla Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”, e marcando la comunanza di intenti che da sempre caratterizza le due Brigate di stanza nellaRegione Friuli Venezia Giulia. Dopo meno di un anno la Brigata “Ariete” riassume la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL, che è compreso trail Fiume Litani e il confine con Israele, è ampio 800 kmq ed è suddiviso in 107 municipalità.

29 maggio 2009 - Beirut: l’Italia assume il Comando della Forza Marittima UNIFILDomani 30 maggio 2009, a bordo della Fregata italiana “Scirocco” nel porto di Beirut, il Contrammiraglio italiano Ruggiero Di Biase assumerà il Co-

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Il Segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon saluta il Comandante uscente di UNIFIL, Gen. C.A. Claudio Graziano

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mando della Forza Marittima dell’UNIFIL (Marittime Task Force dell’UN Interim Force in Lebanon – MTF 448 UNIFIL), subentrando all’Ammiragliobelga Jean-Thierry Pynoo. La cerimonia vedrà la partecipazione del Force Commander (FC) di UNIFIL, Generale di Divisione italiano Claudio Graziano,e di alte cariche politiche e militari libanesi e di altri Paesi, tra le quali l’Ambasciatore di Italia in Libano, S.E. Gabriele Checchia, e il Comandante inCapo della Squadra Navale Italiano, l’Ammiraglio di Squadra Luigi Binelli Mantelli. La missione assegnata alla MTF 448, nell’ambito dell’OperazioneUNIFIL – MAROPS, è quella di assistere, in applicazione della risoluzione 1701 (2006), le autorità libanesi a garantire la sicurezza dei propri confinimarittimi e degli accessi ai propri porti. La missione, inoltre, prevede un supporto addestrativo alla Marina libanese, affinché la stessa possa ac-crescere le proprie capacità di controllo delle acque territoriali nazionali. La Marina Militare, dopo il precedente impegno con EUROMARFOR, ritornaad assumere il Comando della MTF con la Nave comando (flagship) italiana “Scirocco” e alla quale faranno parte anche l’Unità indonesiana “Di-ponegoro”, l’Unità turca “Bandirma”, le tre Unità tedesche “Werra”, “Dach” e “Hermelin”, e l’Unità greca “Xenos”.

30 maggio 2009 - Cambio del Comandante del 24°Reggimento di manovra AlpinoAvvicendamento del Comandante del Gruppo Supporto di Aderenza (GSA) della Joint Task Force Lebanon operante su base 132a Brigata Corazzata “Ariete”al comando del Generale di Brigata Carmelo De Cicco, nel quadro dell’operazione di peacekeeping “Leonte 6”. Oggi nella base italiana di Shama il ColonnelloSaverio Santamaria ha ceduto il comando del GSA al Colonnello Giuseppe Lucarelli. Il GSA svolge un ruolo fondamentale nella missione “Leonte” assicurandoil sostegno logistico per tutte le attività operative e di cooperazione militare–civile che coinvolgono l’operazione svolta dai militari italiani in Libano sotto l’egidadell’ONU. Alla cerimonia, oltre al Generale di Brigata De Cicco hanno partecipato i Comandanti delle varie Task Forces ed Autorità locali. Il Comandante del 24°Reggimento di Manovra Alpino lascia il teatro operativo dopo aver affrontato e risolto con assoluta efficacia numerose attività logistiche a sostegno dei Repartiitaliani appartenenti alla Joint Task Force “Lebanon”. Sotto la sua guida il GSA ha svolto anche attività umanitarie molto apprezzate dalla popolazione locale.

24 giugno 2009 - La Task Force ITALBATT 2 “Lancieri di Aosta” festeggia la Festa di Corpo del ReggimentoLa Task Force ITALBATT 2 , costituita dal reggimento “Lancieri di Aosta (6°)”, inquadrata nella Joint Task Force “Lebanon” Sector West su base132a Brigata Corazzata “Ariete”, ha celebrato il 143° anniversario della battaglia di Custoza (24 giugno 1866). L’evento molto significativo ricorda ladecorazione dello Stendardo di Medaglia d’Oro al Valor Militare e quest’ anno ha acquisito una particolare valenza, alla luce della missione condottadal reggimento, sotto le insegne di UNIFIL - United Nations Interim Force in Lebanon. Molto tempo è passato da quando i “Lancieri di Aosta”, caricandoripetutamente il nemico a Custoza, dimostrarono una volta di più di quale tempra fossero fatti, consentendo al glorioso Stendardo di potersi fregiaredel massimo titolo onorifico militare. Il tempo, tuttavia, non ha scalfito il loro spirito di servizio, la determinazione ad assolvere il compito e l’entusiasmo

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Firma del passaggio di responsabilità tra i Comandanti uscente e subentrante di UNIFL

Il, Major-General Asarta, nel suo discorso di insediamento come comandante della missioneUNIFIL, ha ricordato di aver già svolto un incarico in UNIFIL, quale comandante del settoreEst da dicembre 2008 ad aprile 2009. “Siamo qui per aiutare le parti ad evitare le ostilità verso un cessate il fuoco permanente, esiamo determinati a farlo“, ha dichiarato, assicurando che farà tutto ciò che è possibile pergarantire il successo del mandato ONU nel sud del Libano“.Il Gen. Graziano dopo aver passato in rassegna la Guardia d’Onore di UNIFIL e dopoaver deposto una corona in memoria di coloro che, appartenenti alle forze di pace, hannoperso la vita nell’adempimento del dovere, ha firmato il “Transfert of Authority” ed haconsegnato la bandiera delle Nazioni Unite al generale Asarta.

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nelle scelte perseguite, così come la consapevolezza che il dovere va sempre e comunque compiuto. Lo conferma, una volta di più, l’odierna attivitàoperativa in Libano, condotta con slancio e fermezza ammirevoli, in ottemperanza ad impegni istituzionali del massimo livello e nell’interesse superioredella pace e delle stabilità internazionali. L’odierna, fausta ricorrenza, ha dato l’occasione al 76° Comandante del Reggimento, Colonnello EnzoGasparini Casari, dopo l’alzabandiera presso la base di Al Mansouri, di rivolgere un deferente pensiero a chi, nel corso dei secoli, è caduto nell’adem-pimento del proprio dovere indossando i colori del Reggimento e di formulare a tutti i suoi appartenenti, militari e civili, in Teatro d’Operazioni comein Patria, i più fervidi voti augurali per sempre maggiori successi nel nome onorato di “Aosta”. Una videoconferenza tra la predetta base in Teatro edil Distaccamento alla Sede in Patria ha consentito ai “Lancieri di Aosta” dall’una e dall’altra parte del mediterraneo di scambiarsi fraterni voti augurali,nonché a parecchi militari in Missione di colloquiare in diretta con i propri congiunti, appositamente invitati in caserma, a Palermo, ad assistere allavideoconferenza. Presso tutte le basi libanesi presidiate dal Reggimento, anche nei più lontani e disagiati posti di frontiera al limite Sud dell’area diresponsabilità, non é mancato, per l’occasione, il rancio speciale preparato dai cuochi del Reggimento, suggellato dai brindisi augurali alle sempremaggiori fortune dello Stendardo e di “Aosta”. Ancora una volta e soprattutto: “AOSTA D’FER!”

27 giugno 2009 - Visita della Direttrice della Divisione Finanziaria del DPKO, Ms Catherine Vendat La Direttrice della Divisione Finanziaria del Dipartimento per le Operazioni di Peace-Keeping (Department of Peacekeeping Operations - DPKO) dell’ONU, MsCatherine Vendat, visita il Comando della Joint Task Force “Lebanon” - Sector West, su base 132^ Brigata Corazzata “Ariete”. L’illustre ospite ha assistito adun briefing di presentazione delle complesse ed articolate attività operative ed umanitarie condotte dal Contingente UNIFIL a guida italiana nel Sud del Libano.Ms Catherine Vendat ha dato atto al Generale Carmelo De Cicco del prezioso contributo reso per la stabilità e la pace in questo Paese, in ossequio allaRisoluzione 1701 dell’ONU, e concludendo la sua visita scrivendo sull’Albo d’Onore: “Grazie per la vostra calorosa accoglienza e per la presentazione, che mihanno fatto meglio comprendere la necessità di continuare questo importante compito di mantenimento della pace in questa Regione e nel Mondo”.

30 giugno 2009 - Visita dell’United Nations Assistant Secretary General and Chief Information Technology Office, Mr. Soon-Hong ChoiVisita dell’Assistente del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Mr. Soon-Hong Choi, al Comando del Joint Task Force “Lebanon” - Sector West, su base132^ Brigata Corazzata “Ariete”. L’ospite ha assistito ad un briefing sulla situazione operativa del Teatro e sull’organizzazione delle comunicazioni del Con-tingente UNIFIL a guida italiana nel Sud del Libano. Mr. Soon-Hong Choi ha riconosciuto il prezioso contributo reso per la stabilità e la pace nell’area e,restando colpito dalla storia e dallo spirito di Corpo che caratterizza l’“Ariete”, ha concluso la visita affermando di “essere orgoglioso di aver conosciuto laBrigata, il cui glorioso passato e gli atti eroici che l’hanno vista protagonista riecheggiano ancora oggi in ambito Internazionale”.

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MARITIM

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MARITIME TASK FORCE

La MTF opera all’interno della missione UNIFILsin dal 2006 su richiesta del governo libanesedopo l’adozione della Risoluzione 1701. Essasupporta la marina libanese nel controllo delleproprie acque territoriali, nel garantire la sicu-

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2 luglio 2009 - Trasferimento del Signal Battaglion alla Base di Shama (UN Position 2-3)Nel corso di una semplice ma significativa cerimonia, il Signal Battaglion della Joint Task Force “Lebanon” ha lasciato la base di HARISS (UNPosition 6-40) per dislocarsi presso la base di SHAMA (UN Position 2-3). Alla cerimonia ha presenziato il Comandante della Joint Task Force, il Ge-nerale di Brigata Carmelo De Cicco. Il Signal Battaglion ha occupato la base di HARISS dall’ottobre 2006. Oltre alle specialistiche attività operativedi specifica competenza a supporto sia delle Unità italiane sia di quelle ONU schierate nel Settore, ha portato il suo fattivo contributo anche conaiuti umanitari a favore dei cittadini libanesi del villaggio di HARISS, riscuotendo unanimi consensi da parte della popolazione locale.Subentra nella base 6-40 una Compagnia del contingente della Malesia, anch’esso inquadrato nel Sector West.

6 luglio 2009 - Il Contingente italiano inaugura un’area ricreativa nella pineta di TibninOltre alle normali attività operative di controllo del territorio svolte dai soldati della Joint Task Force “Lebanon”, costituita su base 132^ Brigata Co-razzata “Ariete”, con la consegna dell’area ricreativa nella pineta di Tibnin si è realizzato un altro significativo progetto.Il progetto è stato sviluppato dalla Cellula CIMIC del Contingente italiano, in stretto coordinamento con la municipalità, che ha interpretato respon-sabilmente i bisogni e le aspettative della comunità di Tibnin e di quelle viciniori. Realizzato con maestranze locali, con un’evidente ricaduta positivain termini occupazionali ed economici, consentirà ai cittadini del comprensorio di usufruire di un’area attrezzata per trascorrere il loro tempo libero.Nell’area ampia circa quattro ettari, parte di una bellissima pineta secolare che si estende per una ventina di ettari nell’immediata periferia diTibnin, sono stati collocati 12 barbecue, 7 tavoli e 22 panchine in cemento, oltre a giochi per bambini. Alla cerimonia di inaugurazione ha presenziatoil Generale De Cicco ed hanno partecipato Autorità civili, militari e religiose locali, unitamente ad una folta rappresentanza UNIFIL e tanti cittadini.

27 luglio 2009 - “Tra ricordi e commozione celebrati i trent’anni di servizio di Italair tra i cieli del Libano’’Si sono concluse oggi nella base di Naqoura, sede del comando della missione Unifil, le celebrazioni per il trentennale dalla costituzione dell’unitàdi volo italiana denominata “ITALAIR”, che dal luglio del 1979 assolve a compiti di ricognizione, trasporto medico, ricerca e soccorso e di supportologistico nell’area compresa tra il fiume Litani e la linea di demarcazione con lo stato di Israele. Domenica sera le celebrazioni sono state apertedalle parole del brano di Modugno “Volare” cantate dalla splendida voce di Rima Tawil, soprano libanese di fama internazionale. Con lei, su unpalco incorniciato da una suggestiva scenografia, si sono esibiti i bersaglieri della fanfara della brigata “Ariete” ed il coro della Notre Dame Universitydi Beirut, formazione di quaranta elementi diretta dal padre maronita Khalil Rahme. In quello che è stato lo storico eliporto di Italair per trenta anninon si è ascoltata solo musica classica ma anche brani di musica leggera e folk tutti legati a concetti di pace, solidarietà e fratellanza. Il programma

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rezza delle coste e nel prevenire e impedire il passaggio di armi e materiali non autorizzatiattraverso le vie del mare. Un aspetto di importanza vitale per la MTF è il supporto degli eli-cotteri che aumentano le capacità operative delle forze navali. La MTF è la prima forza na-vale che prende parte ad una missione di peacekeeping ONU. Il controllo delle operazionimarittime è demandato dal Comandante di UNIFIL ad un MTF Commander. Sin dall’iniziodella missione, il 15 ottobre 2006, la MTF ha incrociato più di 28000 navi di cui più di 400sospette segnalate alle autorità libanesi per la successiva ispezione.

La Maritime Task Force utilizza gli elicotteri per le attività operative

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delle celebrazioni dell’anniversario è stato completato questa mattina da una cerimonia militare durante la quale è stata anche conferita ai militariitaliani in servizio presso la base di Naqoura la medaglia commemorativa della missione Unifil. Presente alle celebrazioni l’Ambasciatore italiano inLibano, S.E. Gabriele Checchia, il Comandante di Unifil, generale di divisione Claudio Graziano, il vice Comandante del Comando operativo di verticeinterforze, generale di divisione aerea Tommaso Ferro ed i comandanti dell’unità di volo che si sono avvicendati in questi anni nonchè numeroseautorità locali civili e militari che hanno riaffermato con la loro partecipazione il rapporto di rispetto reciproco instauratosi con i militari del contingenteitaliano di Naqoura. Nei molteplici sentimenti che hanno caratterizzato l’evento, l’acuto si è avuto con la discreta, appassionata e commossapresenza dei familiari dei cinque militari caduti durante una missione di volo notturna il 6 agosto 1997 ai quali tutti i partecipanti hanno fattosentire la loro vicinanza ed affetto a coloro che hanno sacrificato per un ideale di pace la propria giovane esistenza. “Sappiate che questo reparto,costituito ed operante vicino ai confini, ha il compito di contribuire alla stabilizzazione di un’area tra le più instabili del Medio Oriente, di daresperanza a chi ha temuto di perderla, sollievo a chi da molti anni soffre e vive in condizioni così precarie” – così il Ten.Col. Stefano Silvestrini, Co-mandante di Italair ha ricordato l’impegno dei suoi uomini. Il passaggio in parata di tre elicotteri AB 212 ha dipinto il cielo di Naqoura con il tricoloreed ha ufficialmente chiuso le celebrazioni. “La celebrazionie del trentennale di Italair è stata l’occasione anche per ricordare quella che per il nostroPaese è la missione più longeva delle nostre forze armate al di fuori dei confini dal secondo dopoguerra ed è dedicata anche a tutti coloro che neltempo hanno operato in diverse aree a favore della pace” - queste le parole del Colonnello Gerardo Restaino, Comandante del Contingente italianodi Naqoura che con le sue unità specialistiche fornisce un supporto qualificato al quartier generale della missione Unifil.

30 luglio 2009 - Il Capo di SME saluta i militari italiani in LibanoIl Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Fabrizio Castagnetti, ha terminato oggi una visita di due giorni ai militari italianiimpegnati nell’ambito della missione delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL). Al suo arrivo a Beirut il Generale Fabrizio Castagnetti è stato accoltodall’Ambasciatore d’Italia in Libano, S.E. Gabriele Checchia, e dal Comandante del contingente nazionale di Naqoura, Colonnello Gerardo Restaino.Durante la permanenza presso la base di Naqoura, sede del comando della missione Unifil, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha incontrato ilComandante della forza di pace, Generale di Divisione Claudio Graziano, che lo ha aggiornato sulla situazione e gli sviluppi della missione. “Oggiqui in Libano è per me una giornata particolarmente significativa essenzialmente per due motivi: il primo motivo è perchè in questa terra ho fattola mia prima esperienza di soldato all’estero ed il secondo motivo perchè mi accingo a lasciare il comando dell’Esercito ed anche il servizio attivo”- queste le parole iniziali del discorso del Generale ai caschi blu del contingente nazionale di Naqoura. “Ero qui 31 anni fa quando è nata UNIFIL,ero un giovane capitano ed ero impiegato a Gerusalemme. Dormivo su una brandina vicino alla radio e raccoglievo richieste d’aiuto” - così il

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ITALAIR

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ITALAIR è una componente aerea di UNIFIL che è in Libano sin dal 1979 e fornisce supportoaereo giorno e notte. Tra i suoi compiti sono previsti l’evacuazione medica, ricognizione e os-servazione, trasporto passeggeri e materiali, trasporto VIPs pattugliamenti aerei e assistenzaalle autorità libanesi nello spegnimento incendi. ITALAIR è il più longevo servizio di UNIFIL conpiù di 35.000 ore di volo e più di 150.000 persone trasportate sui propri elicotteri. Il 26 e 27luglio 2009, presso il quartier Generale di UNIFIL a Naqoura, è stato celebrato il 30° anniversariodi ITALAIR nel sud del Libano. Alla cerimonia erano presenti il Force Commander Gen. ClaudioGraziano, l’Ambasciatore italiano Gabriele Checchia e il Comandante del COI, Gen.D.A. Tom-maso Ferro, oltre ad autorità libanesi.

Un elicottero AB 212 nel parcheggio pronto al decollo

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generale raccontando la sua esperienza in Medio Oriente ha ricordato quanto essa sarebbe stata determinante per lo sviluppo futuro della sua car-riera. La visita è proseguita con il passaggio dalla base “Ficuciello” di Tibnin, sede della Joint Task Force Lebanon Sector West, prevalentementecostituita dal personale della 132^ Brigata Corazzata Ariete, dove ha ricevuto gli onori militari da un picchetto ed è stato accolto dal Generale diBrigata Carmelo De Cicco, Comandante del Settore Ovest di UNIFIL. L’illustre ospite ha assistito ad un briefing di aggiornamento sulle attivitàoperative e logistico-amministrative del contingente, al termine del quale si è trattenuto a pranzo presso la base unitamente al Gen. D. Claudio Gra-ziano, Force Commander di UNIFIL. Ha quindi firmato l’Albo d’Onore, sulle cui pagine ha voluto riportare “l’onore e il grande piacere di ringraziaresul campo i soldati della Brigata Corazzata Ariete impegnati nel sensibile Teatro Operativo libanese”.

31 luglio 2009 - Tibnin: incidente stradale occorso a un automezzo dell’11 Reggimento BersaglieriAlle ore 13.45 circa, un automezzo di una pattuglia di Bersaglieri della dipendente Task Force ITALBATT1, nel corso di una regolare attività di presidiodel territorio, è rimasto coinvolto in un incidente stradale. Mentre la pattuglia percorreva un tratto di strada particolarmente accidentata, l’autoveicoloruotato si è ribaltato per cause ancora in corso di accertamento. Tre dei suoi componenti sono rimasti illesi. Il Caporal Maggiore Scelto Salvatore LaManna, conduttore dell’automezzo, è apparso subito più grave, ed è stato immediatamente elitrasportato presso l’Ospedale Civile di Sidone dove si èreso necessario un intervento chirurgico che ha comportato l’amputazione dell’arto inferiore sinistro. Il militare è tutt’ora ricoverato presso la strutturaospedaliera libanese nel reparto di terapia intensiva post operatoria e non versa in pericolo di vita. Presso il nosocomio libanese è presente un Ufficialemedico del contingente italiano. I familiari del militare ferito nell’incidente sono stati immediatamente informati dal Comando di Reggimento.

8 agosto 2009 - Shama: il 24° Reggimento di Manovra lascia il Teatro LibanesePresso la base italiana di Shama, si è svolta la cerimonia di avvicendamento del Gruppo Supporto di Aderenza (GSA) tra il 24° Reggimento diManovra Alpino di Merano del Colonnello Giuseppe Lucarelli e il Battaglione Logistico “Ariete” di Maniago comandato dal Tenente Colonnello Ales-sandro Sciarpa. Alla cerimonia ha presenziato il Gen. B. Carmelo De Cicco, Comandante della Joint Task Force “Lebanon”- Sector West, su base132^ Brigata Corazzata “Ariete”, ed hanno partecipato i Comandanti delle varie Task Force di UNIFIL ed Autorità Civili e Militari locali. Durante i seimesi di mandato, il 24° Reggimento di manovra Alpino, ha svolto un ruolo fondamentale nella missione “Leonte” assicurando il sostegno logisticoper tutte le attività operative e connesse con l’operazione svolta dai militari italiani in Libano sotto l’egida dell’ONU. In particolare, ha distribuitoviveri per il confezionamento di 760.000 pasti, riparato circa 600 autoveicoli, rifornito 1.650.000 litri di carburante, organizzato e gestito il trasportodi 14.000 passeggeri da e per l’Italia, percorrendo 250.000 chilometri. “Soldati siate fieri di quello che avete fatto perchè con il vostro silenzioso

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La linea di recesso chiamata Blue Line è stataidentificata nel 2000 dai cartografi delle Na-zioni Unite in collaborazione con i funzionarilibanesi e israeliane al fine di confermare il ri-tiro delle forze di difesa israeliane dal territoriolibanese, in conformità con la risoluzione delConsiglio di Sicurezza dell’ONU 425. Attual-mente serve da confine tra Libano e Israele,ma non è la frontiera ufficiale. La linea blu è lunga 121 chilometri e siestende dalla costa del Mediterraneo, a Na-qoura ad ovest, fino al Monte Hermon ad est.La Blue Line attraversa una linea fuoristradain montagna in luoghi inospitali e confina sustrade e case, in altri luoghi e in un casopresso il villaggio di Ghajar. Per una maggiore sicurezza, una “recinzionetecnica” corre a poche centinaia di metri a suddella Linea Blu, nella parte di Israele. Al cancello di Fatima, nel villaggio nell’entro-terra di Kela Kafer la linea blu e la barriera tec-nica seguono una accanto all’altra. In altriluoghi la Linea Blu non può essere raggiuntaa causa delle molte mine terrestri e del terrenoimpervio. Le parti sono impegnate ad attuare un pro-getto pilota per la marcatura visibile della linea

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ed infaticabile lavoro avete degnamente assolto il compito affidatovi. È a testa alta che facciamo ritorno in Patria” ha sottolineato il Col. Lucarelli.Il Generale De Cicco, elogiando il lavoro militari del 24° Reggimento di Manovra Alpino ha rinnovato la personale stima e l’orgoglio di essere il loroComandante. “Il vostro contributo alla perfetta riuscita della missione UNIFIL, ha dichiarato, è stato eccellente. Avete svolto un compito delicatissimoche ha consentito sia alle Unità di manovra sia di Supporto al combattimento, nonchè al Comando del Sector West di poter assolvere il propriomandato nel migliore dei modi”.

31 agosto 2009 - Avvicendamento al Comando della Forza Marittima UNIFILOggi, a Beirut, il Contrammiraglio Ruggiero Di Biase ha ceduto il Comando della Forza Marittima UNIFIL, denominata Task Force 448, al Contram-miraglio Juergen Mannhardt, della Marina militare tedesca. Il periodo di comando italiano della Task Force è iniziato lo scorso 30 maggio; già nel2008 l’Ammiraglio Di Biase aveva comandato il gruppo navale per un periodo di sei mesi. La cerimonia, svoltasi a bordo della fregata Scirocco, or-meggiata nel porto di Beirut, è stata presieduta dall’UNIFIL Force Commander, Generale di Divisione Claudio Graziano, alla presenza del Comandantein Capo della Squadra Navale, Ammiraglio di Squadra Luigi Binelli Mantelli, e di autorità militari e civili. La Task Force 448, che si compone attualmentedi 15 unità delle Marine militari di Germania, Grecia, Indonesia, Italia e Turchia, ha il compito di garantire la sicurezza e la libertà della navigazione,in particolare del traffico mercantile, in accordo con le Risoluzioni 1701 e 1773 delle Nazioni Unite. Il pattugliatore Aviere ha sostituito la fregataScirocco, che rientrerà in Italia dopo tre mesi di attività nelle acque libanesi.

1 settembre 2009 - Donati abbigliamento e giocattoli all’orfanotrofio di TibninNella giornata di ieri, il Comandante del Sector West ha visitato l’Orfanotrofio femminile di Tibnin, dove ha consegnato scarpe, vestiario e giocattoli pervenutidalle Associazioni di volontariato, quali la Croce Rossa Italiana Sezione di Maniago, la Regina Elena ONLUS, il PASFA ONLUS. Il Generale De Cicco è stato ri-cevuto al suo arrivo all’Orfanotrofio da Mr Zeinedine e da Mr Fawaz, dirigenti dell’Associazione Amlieh che gestisce l’Istituto, che ospita 64 bambine dall’etàcompresa tra i 4 e i 14 anni, seguite da personale volontario sia per le attività didattiche che per quelle ricreative. Il Generale nel suo discorso ha sottolineatol’affetto nutrito da tutti i soldati italiani e l’importanza dei valori e del sostegno offerto a coloro che hanno bisogno di aiuto per costruire il proprio avvenire,incoraggiando le orfanelle di Tibnin ad aver fiducia nel loro futuro e in quello del loro bellissimo Paese. Tale donazione si inquadra in una serie di attivitàumanitarie condotte dal Contingente italiano, che vanno dall’assistenza sanitaria di base all’asfaltatura delle strade, nel quadro del processo di ricostruzionee di stabilità avviato in quest’area del Libano, martoriata dall’ultima guerra dell’estate del 2006. Il Direttore dell’ Orfanotrofio, Mr. Fawaz, ha ringraziato, sot-tolineando la grande attenzione e sensibilità da sempre manifestata dal Contingente italiano nei confronti delle bambine ospiti dell’Istituto.

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LA BLUE LINE

blu sul terreno, che permetterebbe di ridurre il numero di violazioni involontarie e per co-struire la fiducia tra le parti. UNIFIL realizza il progetto in collaborazione con le forze Armatelibanesi e le Forze di Difesa israeliane. UNIFIL supporta entrambe le parti durante il processo di individuazione di punti lungo lalinea blu e della segnalazione con la costruzione di pilastri blu che forniscono riferimentivisivi della linea di recesso.

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11 settembre 2009 - Tibnin: i genieri impegnati nell’attività di sminamento operativoPer la prima volta, dopo l’ultimo conflitto mondiale, i militari italiani vengono impegnati in un Teatro per svolgere la delicata ed impegnativa attività di smi-namento operativo. In particolare, i genieri italiani del 10° Reggimento Genio Guastatori dell’Ariete sono stati chiamati a realizzare alcuni “corridoi di si-curezza” all’interno dei campi minati a ridosso della Blue Line. L’attività, inserita nell’ambito del progetto “Blue Line Marking”, è volta a marcare sulterreno una serie di punti che identifichino la linea di confine armistiziale tra Israele e Libano. Per poter raggiungere tali punti bisogna, però, sminare deicorridoi all’interno dei campi minati posati nel 1981: un compito rischioso affidato ai soldati italiani, reso ancor più difficoltoso dalle variazioni del terrenoe dalla crescita di vegetazione avvenute da allora. La zona è anche morfologicamente difficile e l’attività di bonifica deve essere condotta manualmente,tanto da procedere a 10 metri quadrati alla settimana. Il Generale De Cicco, questa mattina, ha raggiunto l’area interessata dalle operazioni di sminamentoper verificare di persona la delicata attività in corso. Al termine della visita, egli ha espresso parole di lode per la professionalità, la pazienza e la dedizioneche animano i genieri dell’Ariete. Oltre a tale attività di sminamento, i genieri della 132^ Brigata Corazzata “Ariete” hanno portato a termine numerosebonifiche umanitarie di aree colpite dalle micidiali bombe a grappolo (cluster bombs), disseminate su gran parte del Libano del Sud durante gli eventibellici del 2006. Questi altri interventi del genio, oltre a garantire la “libertà” di movimento delle truppe UNIFIL e della popolazione locale, consentono discongiurare il ripetersi di incidenti spesso mortali e di restituire i terreni ai legittimi proprietari, contribuendo cosi alla ripresa della micro-economia locale.Il Contingente italiano, dall’inizio della missione UNIFIL, avvalendosi delle unità Genio dell’Esercito, ha bonificato circa 60.000 metri quadrati di terreno,rinvenendo e distruggendo circa 3100 “cluster bombs”. Tale impegno va ad aggiungersi alle numerose attività umanitarie condotte dagli italiani nelquadro del processo di ricostruzione e di stabilità avviato in quest’area del Libano.

30 settembre 2009 - Naqoura - UNIFIL: un aiuto italiano per il rispetto dell’ambiente in LibanoI caschi blu del Contingente italiano di Naqoura impiegati nell’ambito della missione UNIFIL nel sud del Libano, in stretta collaborazione con l’Am-basciata d’Italia in Libano, hanno completato la consegna di due camion compattarori alle municipalità di Tiro e Rakhaya al Fouchar. I camion compattatori sono stati donati dal comune di Milano grazie all’interessamento dell’Azienda milanese servizi ambientali (AMSA) e dell’Azienda regionale per la protezione dell’ambiente (ARPA Lombardia). In Libano l’assenza di una legislazione ambientale causa da anni il proliferaredi diverse forme di inquinamento tra le quali l’accumulo indiscriminato di rifiuti in discariche improvvisate. Dopo mesi di impegno per soddisfare ipiù immediati bisogni della popolazione colpita dalla guerra dell’estate del 2006, i militari del Contingente italiano di Naqoura stanno ora supportandolo sviluppo di una politica eco-ambientale nel sud del Libano. A Tiro due giorni fa sono state consegnate nelle mani del sindaco le chiavi del primocompattatore alla presenza del consigliere dell’Ambasciata d’Italia in Libano, Dr. Andreas Ferrarese, e del Comandante del Contingente italiano di

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ATTIVITÀ OPERATIVE

In accordo con la risoluzione 1701 (2006) UNIFIL, in collaborazione con le FA libanesi effettuauna serie di attività nell’area di propria competenza, come dispiegamento di pattuglie diurnee notturne, punti di osservazione fissi, come pure operazioni di deposito e distruzione diarmi, munizioni e infrastrutture di prima del conflitto.

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Naqoura, Colonnello Gerardo Restaino. “Ringrazio con tutto il cuore i fratelli italiani per le opportunità di sviluppo che ripetutamente ci offrite” - conqueste parole il sindaco di Tiro, Abed el Houssein, ha espresso la gratitudine dei suoi concittadini. Durante la cerimonia di consegna del secondocamion compattarote, Ghattas al Gharib, sindaco di Rakhaya al Fouchar, così si è rivolto ai partecipanti ed alla comunità locale: “Grazie agli Italianile strade del mio villaggio avranno un aspetto dignitoso”.

20 ottobre 2009 - Beirut: Nave Aviere ospita la cerimonia di conferimento dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana col grado di Com-mendatore al Contrammiraglio Boutros Abi Nasr, ex Comandante in Capo della Marina Militare LibaneseNave Aviere, l’Unità Navale della Marina Militare Italiana impegnata nella Missione UNIFIL al largo delle coste libanesi, ha ospitato, nella serata dimartedì 20 ottobre scorso, durante una sosta al Porto di Beirut, la cerimonia di conferimento al Contrammiraglio Boutros Abi Nasr, da parte dell’Am-basciatore d’Italia in Libano, S.E. Gabriele Checchia, dell’Onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.Il Contrammiraglio Abi Nasr ha ricoperto l’incarico di Comandante in Capo delle Forze Navali Libanesi tra il 2005 e il 2008 divenendo uno dei principaliprotagonisti nei rapporti con la Difesa e con la Marina Militare Italiana negli eventi immediatamente susseguenti alla guerra dell’agosto 2006. In ap-plicazione della risoluzione del consiglio di sicurezza della Nazioni Unite 1701 e su specifica richiesta del Primo Ministro Libanese Fouad Siniora, laTask Force Marittima 425 al comando dell’Ammiraglio di Divisione Giuseppe De Giorgi creò le condizioni per l’avvio dell’Operazione Leonte e determinòla rimozione del blocco navale in atto nelle acque territoriali libanesi. L’alto ufficiale della Marina Militare Libanese, che ha frequentato il Corso diStato Maggiore presso la Scuola di Guerra Marittima di Livorno e il 2° Corso ISSMI presso l’omologo Istituto a Roma nell’anno accademico 1995-1996, ha ricordato, nel ringraziare le Autorità italiane, il legame di affetto e di riconoscenza che lo lega personalmente all’Italia, al suo Popolo, alle sueForze Armate e tra queste, in particolare, alla Marina Militare. Il Comandante di Nave Aviere, il Capitano di Fregata Cesare Petruzziello, nel fare glionori di casa, ha rimarcato la centralità del rapporto marinaresco che lega i due Paesi e che vede nel frangente operativo della missione UNIFIL lasua proficua realizzazione. L’Ambasciatore d’Italia, S.E. Gabriele Checchia, nel ricordare la figura dell’Ammiraglio Abi Nasr, ha speso parole di ringra-ziamento nei riguardi della Difesa Italiana e del Force Commander di UNIFIL, Gen.D. Claudio Graziano, nell’occasione rappresentato dal ColonnelloGerardo Restaino, SNR Italiano presso la missione UNIFIL, per aver reso possibile lo svolgimento della cerimonia a bordo di Nave Aviere.

10 novembre 2009 - La Brigata Friuli subentra all’Ariete al comando del Contingente italiano di Tibnin in LibanoLo scorso 6 novembre, presso la base “Ficuciello” di Tibnin, ha avuto luogo il passaggio di responsabilità alla guida del settore Ovest di UNIFIL frala 132^ Brigata corazzata “Ariete”, comandata dal Gen.B. Carmelo De Cicco, e la Brigata aeromobile “Friuli”, comandata dal Gen. B. Luigi Francavilla,

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ATTIVITÀ OPERATIVE

Attualmente sono impegnati circa 400 veicoli, pattuglie a terra e aeree nelle 24 ore, lungotutta l’area di operazione, nelle campagne e nei centri abitati. Inoltre mantiene circa 60 posizioni permanenti e un certo numero di checkpoints e posti diosservazione, compreso quelli nei villaggi e aree popolate. Contemporaneamente le FA li-banesi mantengono dislocate nell’area 3 Brigate e 1 Reggimento di Artiglieria.

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che ha assunto il comando della forza multinazionale che nei prossimi sei mesi contribuirà a far rispettare la risoluzione 1701 del Consiglio di Si-curezza delle Nazioni Unite nel sud del Libano. La cerimonia si è svolta alla presenza del comandante operativo di vertice interforze, Gen. D. TommasoFerro, del comandante di UNIFIL, Gen. D. Claudio Graziano, dell’Ambasciatore d’Italia a Beirut, Gabriele Checchia, delle autorità locali civili, religiosee militari e del personale di UNIFIL. L’operazione “Leonte 7” è la sesta missione fuori area della brigata aeromobile “Friuli” dopo l’Albania nel 1997,la Bosnia nel 1998, il Kosovo nel 2000, l’Iraq nel 2004 e l’Afghanistan nel 2008. Alla Brigata “Ariete” va il merito di aver condotto le varie attivitàdi competenza nel pieno rispetto della risoluzione 1701, consolidando l’immagine del contingente italiano.

17 novembre 2009 - Naqoura: inaugurati un parco giochi ed una piastra sportiva ad AytarunUna piastra sportiva polivalente e un parco giochi attrezzato sono stati inaugurati ieri nella cittadina di Aytarun, nella parte sud-orientale dell’areanella quale opera la missione UNIFIL; si tratta di un intervento reso possibile grazie alla sinergia tra l’Istituto per il credito sportivo, che ha finanziatola piastra sportiva, l’Istituto per la cooperazione universitaria onlus, che ha provveduto alla realizzazione, UNIFIL, che ha permesso la costruzionedel parco giochi, e il Contingente italiano di Naqoura, che ha curato il coordinamento e la supervisione dell’intervento del valore complessivo dicirca 65 mila euro attraverso la sua cellula della Cooperazione civile e militare. La piastra polivalente è in grado di ospitare diverse disciplinesportive, dalla pallacanestro alla pallavolo, dalla pallamano al calcio a cinque. L’inaugurazione della nuova struttura sportiva e ricreativa è avvenutaalla presenza del Force Commander di UNIFIL, Generale di Divisione. Claudio Graziano, del comandante logistico dell’Esercito, Generale di Corpod’Armata Rocco Panunzi, del presidente dell’Istituto per il credito sportivo, Andrea Cardinaletti, del comandante del Contingente italiano di Naqoura,Colonnello Gerardo Restaino, del sindaco di Aytarun, Salim Mourad, di autorità locali e rappresentanti dell’Ambasciata italiana in Beirut, dell’Icu edella cooperazione italiana. Particolarmente significativa è stata anche la partecipazione dell’ex campione del mondo di calcio Francesco Graziani.“Lo sport è una lingua universale, che ben si addice allo spirito di Unifil e al carattere italiano – ha detto il Generale Graziano ricordando le gestasportive del campione italiano che ha voluto al suo fianco durante l’intervento -. Molto è stato fatto, ma la nostra volontà è quella di contribure ancora e far vedere che siamo qui per supportare il cammino e aiutare”. “Siamo fieridi aver realizzato una struttura che rappresenterà per tanti ragazzi libanesi un punto di riferimento educativo fondamentale - ha detto Cardinaletti.Ringraziamo in particolare il Contingente militare italiano di Naqoura, che con costante impegno ha permesso la concretizzazione del progetto”. “Inparticolare a nome dei giovani e dei bambini di Aytarun - ha detto il vicesindaco Hajj Najeeb Kowzan - porgiamo il nostro più elevato ringraziamentoe apprezzamento a quanti si sono dedicati affinchè questo progetto vedesse la luce, con la speranza di un futuro colmo di cooperazione perl’interesse comune”. Dopo il taglio del nastro è stato proprio con una partita amichevole di calcetto tra due rappresentative miste di militari italiani

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Esperti di ordigni esplosivi UNIFIL e sminatori, sostengono la mobilità degli assetti UNIFILeliminando tutti gli ordigni inesplosi e mine che possono influenzare la circolazione e la si-curezza del personale UNIFIL. Inoltre sono coinvolti in attività umanitaria di sminamento a sostegno della Mine Action Co-ordination Centre (MACC).

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e nepalesi e giovani libanesi che l’impianto sportivo è stato inaugurato nel migliore dei modi: padrino d’eccezione è stato Francesco Graziani, chesi è intrattenuto con ospiti e giovani libanesi prestandosi ben volentieri a qualche tiro in porta e alle foto e agli autografi di rito.

21 novembre 2009 - Tibnin: il contingente italiano in Libano dona farmaci all’Ospedale di TiroPresso la sala conferenze del palazzo delle esposizioni di Tiro, resa disponibile dalla municipalità della città del sud del Libano, è stata effettuatauna donazione di medicinali e materiale sanitario a favore del locale ospedale pubblico da parte del personale di Italbatt 1, l’unità di manovra subase 66° reggimento aeromobile “Trieste”. La donazione ha avuto luogo alla presenza del Sindaco di Tiro e presidente dell’unione dei sindaci deldistretto Abdul Mushen El Husseini, del comandante del settore ovest di UNIFIL, generale di brigata Luigi Francavilla e del direttore dell’ospedaledottor Salman Zeiniddine. I prodotti sanitari sono stati raccolti grazie all’impegno dei club Rotary e Lions di Forlì, dall’infermeria di Italbatt 1 e dalcomando del settore ovest di UNIFIL, per un importo complessivo di circa 7000 euro. Il progetto della donazione nasce da una richiesta di interventodel sindaco di Tiro e del direttore dell’ospedale, unico centro sanitario pubblico dell’area, al personale del team di cooperazione civile e militare diItalbatt 1. Nel suo discorso di ringraziamento il direttore dell’ospedale dottor Zeiniddine ha sottolineato il forte contributo fornito dagli italiani afavore della sanità pubblica, tanto da auspicare di poter ribattezzare la struttura sanitaria “Ospedale statale Italiano Libanese”.

29 novembre 2009 - Tibnin: inaugurato il Municipio di HamayriIeri presso la municipalità di Humayri, cittadina appartenente al distretto di Tiro, nel sud del Libano, si è svolta la cerimonia di inaugurazione delnuovo municipio alla presenza del sindaco Malek Rahal, con tutta la giunta municipale, il comandante del contingente italiano e il comandante diItalbatt 1. I lavori, finanziati per intero con fondi italiani per una spesa complessiva di circa 38.000 euro, sono stati realizzati dal team di cooperazionecivile e militare (CIMIC) di Italbatt 1, l’unità di manovra costituita dal 66° reggimento aeromobile “Trieste” che fa parte della Joint Task Force Lebanona guida italiana su base Brigata aeromobile “Friuli”. È stato completamente ristrutturato un vecchio edificio scolastico in disuso per trasformarlo in sede municipale. L’intervento era stato chiesto di-rettamente dal sindaco di Humayri per consentire ai cittadini del piccolo centro libanese di avere un punto di riferimento per discutere dei problemidella comunità. “L’intervento del contingente italiano di UNIFIL è l’esempio della solidarietà delle nazioni e dei popoli del mondo - ha detto il sindacoRahal nel suo discorso – e l’Italia si è fortemente impegnata in questo paese e di questo siamo orgogliosi e riconoscenti”. Il nuovo municipio di Hu-mayri, tra l’altro, consentirà alla popolazione di usufruire di una sala adibita ad ambulatorio pubblico che godrà dell’intervento periodico del con-tingente italiano per la condotta di attività di primo soccorso e cure sanitarie.

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ATTIVITÀ DI SMINAM

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Squadre di ingegneri e di Explosive Ordnance Disposal bonificano aree contaminate da mu-nizioni a grappolo e altri ordigni inesplosi, come le bombe aeree, razzi e missili. I terreni sgomberati sono consegnati ai rispettivi proprietari. La MACC stima che attual-mente i terreni contaminati dopo la guerra del 2006 ammontano a 48,1 milioni di metriquadrati. Dalla fine della guerra del 2006, 4.700.000 metri quadrati sono stati bonificati eoltre 28.400 bombe a grappolo e oltre 4.000 UXOs sono stati eliminati dalle squadre disminatori di UNIFIL.

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7 dicembre 2009 - Il Contingente italiano alla maratona di BeirutCirca 33.000 persone hanno preso parte ieri alle diverse gare inserite nella “Blom Beirut Marathon”. L’evento è una delle principali manifestazionisportive libanesi e quest’anno ha visto partecipare e correre per le strade di Beirut anche una rappresentanza di 26 “caschi blu” della Joint TaskForce Lebanon, su base Brigata Aeromobile Friuli. La regina delle competizioni podistiche, la maratona da 42 chilometri, è partita alle 07.00 dopol’inno del Paese dei Cedri ed il tradizionale colpo a salve di pistola. Il primo classificato in assoluto, l’etiope Mohamed Husien, ha attraversato il tra-guardo dopo 2 ore e 16 minuti, mentre il primo dei militari italiani a giungere alla fine del percorso è stato il caporal maggiore Matteo Di Marzo,con il tempo di 3 ore e 18 minuti. La task force Italbatt 2, tra l’altro, ha indetto due premi da assegnare al più giovane bambino e bambina meglioclassificati nella gara dei 5 km. Il comandante di Italbatt 2, colonnello Andrea Carrino, salito sul palco davanti ad un pubblico festoso, ha consegnatonelle mani dei due piccoli promettenti atleti , Khodor Khodor e Ghya Moutarik, entrambi provenienti dalla provincia di Tiro, due targhe ricordo ed unlettore MP3 ciascuno. La manifestazione sportiva, coordinata da May El Khalil, presidente della “Beirut Marathon Association”, sta diventando unappuntamento fisso per il mondo del podismo. Molti erano infatti gli atleti provenienti da paesi stranieri ed è riuscita a raccogliere intorno a seanche alcune migliaia di ragazzi delle scuole libanesi di ogni ordine e grado.

14 dicembre 2009 - Inaugurata la nuova illuminazione di Al MansouriAlla presenza delle autorità locali e di una numerosa rappresentanza di abitanti, ha avuto luogo ieri presso la sala polifunzionale di Al Mansouri lacerimonia di inaugurazione del nuovo sistema di illuminazione stradale finanziato da Italbatt 2, l’unità di manovra su base reggimento “Savoia Ca-valleria”, nell’ambito dei progetti del proprio team di cooperazione civile-militare(CIMIC). Presenti all’evento il sindaco Mohamed Zabad, il comandantedel Sector West generale di brigata Luigi Francavilla ed il comandante di Italbatt 2, colonnello Andrea Carrino. Il portavoce del sindaco nel suodiscorso ha sottolineato come la cittadina libanese debba esprimere un sincero ringraziamento ad UNIFIL e in particolar modo al contingente italianoper il lavoro che quotidianamente svolge e per gli aiuti che porta all’interno del villaggio. “A nome del comune e di tutti gli abitanti di Al Mansouri, esprimiamo i nostri più sinceri ringraziamenti per gli sforzi che fate per aiutare il nostrovillaggio. Questa cooperazione e collaborazione riflette l’umanità del popolo italiano e la sincera volontà di aiutare il popolo libanese in generale equello del Libano del sud in particolare”.Il colonnello Carrino ha sottolineato come questo progetto a favore della popolazione di Al Mansouri sia il primo lavoro concepito, sviluppato econcluso da Italbatt 2 nel corso dell’operazione Leonte 7. Ultimo atto della cerimonia è stato lo scoprimento di una targa commemorativa da partedelle autorità convenute all’inizio della strada principale del paese e sotto il primo dei 40 lampioni finanziati dal contingente italiano.

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Le attività di cooperazione civile-militare sono quelle che permettono maggiormente di man-tenere i rapporti con le popolazioni. Si tratta di attività che esulano da quelle operative e che offrono una serie di servizi chevanno dall’attività gratuita medica, dentaria, veterinaria e tecnica, tutto ciò che permette diassistere la popolazione. Inoltre il Contingente UNIFIL conduce diversi programmi di trainingper la popolazione civile come corsi di computer, corsi di lingue, corsi di panettiere, lavoria maglia, yoga, taekwondo. Una delle attività più importanti è l’educazione ai rischi delle

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15 gennaio 2010 - Tibnin - Il contingente italiano inaugura tre check points per le forze armate libanesiSi è tenuta oggi pomeriggio a Naqoura, nel Libano meridionale, la cerimonia di inaugurazione di tre check points fissi realizzati, per le Forze armatelibanesi (LAF), dal contingente italiano in Libano impegnato nella missione UNIFIL. Alla consegna hanno partecipato il generale di brigata KhalilMsan, comandante del settore sud Litani delle LAF, il generale di brigata Luigi Francavilla, comandante del settore ovest di UNIFIL, su base brigataaeromobile “Friuli”, e il generale di brigata Hassan Yassin, comandante della 6° brigata libanese. Il progetto ha permesso di acquistare materialiper la realizzazione di fortificazioni per cinque check points fissi nell’area di responsabilità del Sector West (a Naqoura, Al Bayada, Al Qulaylah, AlRashidih e Qaakayet Al Jisr). Sono stati consegnati, inoltre, materiali di equipaggiamento per il personale delle LAF impiegato nei check points alfine di migliorare le condizioni di sicurezza e facilitare le attività di controllo. “Si tratta di un progetto – ha detto il generale Francavilla – chetestimonia la nostra cooperazione e il serio impegno dell’Italia nell’assistere le LAF”. Il generale ha poi proseguito sottolineando l’importanza di taliiniziative che si inquadrano nell’ambito della risoluzione 1701/2006 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per sostenere gli sforzi delle Forzearmate libanesi nella stabilizzazione del Sud del Libano. “In questo modo - ha concluso Francavilla – sarà possibile assicurare un futuro miglioreper le nuove generazioni di questo Paese”. Grande apprezzamento per il progetto, portato avanti dalla cellula CIMIC (Cooperazione Civile e Militare)del Sector West, è stato espresso dal generale Msan. “L’Italia è stata ed è ancora tra i principali Paesi sostenitori del Libano – ha detto Msan – at-traverso il suo puntuale contributo in UNIFIL nell’implementazione della Risoluzione 1701 per l’assistenza alle Forze armate libanesi, insieme alleattività CIMIC e alle donazioni alla popolazione civile”.

23 gennaio 2010 - Tibnin: firmato protocollo d’intesa tra la provincia di Tiro e la regione ToscanaUn accordo di partenariato è stato sottoscritto in Libano tra il Presidente dell’unione delle Municipalità della provincia di Tiro ed il Consiglio Regionaledella Toscana. Alla cerimonia della firma ufficiale, che si è tenuta ieri pomeriggio presso la sede del consolato italiano a Tiro, erano presenti il pre-sidente dell’Unione e sindaco della città di Tiro, Abdul Mohsen Al Hussein, il consigliere regionale toscano Lucia Franchini, su delega del presidentedel consiglio regionale della Toscana, Riccardo Nencini, il consigliere Enzo Brogi, presidente della commissione cultura, il Generale di Brigata LuigiFrancavilla, comandante del settore ovest di UNIFIL, su base brigata aeromobile “Friuli”, il Console Onorario di Tiro, Ahmed Seklaoui e i Sindacidelle più importanti municipalità della provincia di Tiro: Qana, Naqoura, Shhur, Alma Achaab, El Boustan, Tayr Harfa, Dayr Qanun an Nahr, BurjRahhal. Al centro del nuovo accordo la collaborazione tra Regione Toscana e Tiro per realizzare reciprocamente eventi, incontri culturali istituzionalie di promozione della pace. “Siamo fieri ed orgogliosi di portare avanti questo scambio culturale, sociale e civile – ha detto il sindaco di Tiro – conla speranza di poter arrivare un giorno alla pace e alla stabilità di questo Paese”. Grande soddisfazione per l’accordo sottoscritto è stato espresso

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CIMIC E CIVIL AFFAIRS

mine. Tale attività mira a ridurre il rischio di lesioni da mine e ordigni inesplosi di sensibiliz-zazione attraverso attività educative e di formazione. Le lezioni dei peacekeeper variano inbase all’età dei partecipanti e sono condotte con l’aiuto di Dora e Babouche, due personaggidei cartoni animati famosi in Libano, che dimostrano il comportamento corretto da adottare

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anche dai rappresentanti della Regione Toscana. “È un momento significativo - ha sottolineato Lucia Franchini - speriamo che questa firma costituiscaun passo importante verso un equilibrio e una stabilità duratura”. “Questo protocollo non fa altro che sottolineare ancora di più quanto l’Italia siavicina alla popolazione libanese, sia attraverso le sue Forze armate che le sue regioni”, ha ricordato il generale Luigi Francavilla rivolgendosi aisindaci presenti in rappresentanza delle 58 municipalità della provincia di Tiro. La firma del nuovo protocollo fa seguito ai contatti avviati sin dal2007 da una delegazione del Consiglio regionale della Toscana con il contingente italiano Unifil nel sud del Libano.

28 gennaio 2010 - Unifil Force Commander Transfer of AuthorityNaqoura, Lebanon – The United Nations Interim Force in Lebanon (UNIFIL) today underwent a transfer of command from Lieutenant-General ClaudioGraziano (Italy) to Major-General Alberto Asarta Cuevas (Spain). The hand-over ceremony at UNIFIL Headquarters in Naqoura was attended amongothers by the Defence Minister of Lebanon, Mr. Elias Murr, the Spanish Minister of Defence, Mrs. Carme Chacon, the Italian Deputy Minister ofDefence, Mr Giuseppe Cossiga, Lebanese Armed Forces Commander General Jean Kahwagi, Italian and Spanish Chiefs of Defence, General Camporiniand General Rodriguez Fernandez, Members of Lebanese Parliament, senior officers of the Lebanese Armed Forces, Internal Security Forces, GeneralSecurity and State Security, regional and local government officials, Ambassadors and senior UN officials. In a farewell speech, Lieutenant-GeneralGraziano looked back at his three years in command of UNIFIL, pointing to major improvements in the situation on the ground in south Lebanon.“The cessation of hostilities and respect for the Blue Line have been mostly upheld by the parties,” he said. “The parties’ continued cooperationwith UNIFIL and their steadfast commitment to resolution 1701 have been essential in this regard,” he added. The outgoing Force Commanderpraised the Lebanese Armed Forces for its cooperation. “UNIFIL and the Lebanese Armed Forces have developed an effective partnership, which isthe cornerstone for successful implementation of resolution 1701,” he said. He pointed to the challenges that lie ahead, and said: “It is the respon-sibility of the parties to take advantage of the window of opportunity provided by UNIFIL’s presence to achieve a permanent ceasefire and a long-term solution.” Lieutenant-General Graziano reviewed a UNIFIL Honour Guard and laid a wreath in memory of peacekeepers that lost their lives inthe line of duty. He later signed the Transfer of Authority document and handed over the UN Flag to Major-General Asarta. Major-General Asarta, inhis first speech as Force Commander and Head of Mission, recalled his previous stint with UNIFIL as Sector East Commander from December 2008to April 2009. We are here to assist the parties to maintain the cessation of hostilities and to move forward towards a permanent ceasefire, he said,“and we are determined to do it”. He added: “In this spirit, I shall do my very best to ensure the successful implementation of our mandate insouthern Lebanon.” UNIFIL currently has about 12,000 military personnel, including about 780 serving in the Maritime Task Force, from 29 countries.The civilian component of UNIFIL numbers more than 300 international and some 700 national staff.

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quando ci si trova davanti ad una mina o un ordigno inesploso. CIVIL AFFAIRS aiuta a svi-luppare e rafforzare la capacità di organizzazione della società civile e rappresentano UNIFILnella ricerca di assistenza tecnica e sostegno finanziario dai donatori esterni internazionaliper i progetti nel sud del Libano.