Sull'equilibrio relativo magnetodinamico di masse gassose ...Sull'equilibrio relativo...

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Sull'equilibrio relativo magnetodinamico di masse gassose elettricamente conduttrici, rotauti e soggette allu propria gravitazione. CATALD0 AGOSTINELLI (Torino) (~) A Bruno Finzi nel suo 70too compleanno. Santo. - Si coJ~sidera l'equilibrio relativo mugnetodi~,amico di masse gassose elettricamenfe couduttrici rotanti e gravitanti. Si stabiliscono in modo ge~erale le equazioni che reg- gol~o il fenomel~o~ suppot~endo che oltre a un moto di rotazione i~torno a un asse di simmetria~ vi Ma anche movimento ~ei piqni meridiani e che il campo mag~etico che si genera sia nell'insieme poloidale e toroidale. 1. - in questo lavoro, riprendendo aleune mie ricerehe pubblicate in due note lineee [1], riguardanti l' equilibrio relativo magnetodinamico di masse gassose elettricamente conduttrici, rotanti e gravitanti~ e riferendomi ancora al easo di un gas politropico, stabilisco in modo pifi generale le equazioni che reggono il fenomeno, supponendo che oltre a un moto di ro~azione intorno a un asse di simmetria, vi sia anche movimento nei piani meridiani e che il campo magnetico the si genera sia nell'insieme poloidale e toroidale. Dalle equazioni del mote e del campo magnetico, introducendo una funzione V del eampo deduco intanto due notevoli relazioni le (31), che esprimono la veloeith angolare ~o e la componente trasversa H~ del campo magnetieo, per mezzo di ire funzioni arbitrarie F[V], G~V], q~(V] della fun- zione del campo, e per mezzo della densita ~. Stabilisco inoltre un'equazione, la (33), ehe definisce la funzione del campo V, nella quale compare un'altra funzione arbitraria di V, e ottengo un integrale, (36), in cui ~ incognita la densith ~, oltre la funzione V. Nel caso in cui il potenziale delte forze non elettromagnetiche agenti sul gas siano quelle di mutua attrazione new~oniana delle particelle, in virtfi dell'equazione di POISSO]~ si elimina detto potenziale e la questione viene cosi ridotta alia considerazione di due sole equazioni differenziali, le (33) e (37), eontenenti come incognite la densith 9 e la funzione V del campo. (*) Entrata in Redazione il 6 luglio 1969.

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  • Sull'equilibrio relativo magnetodinamico di masse gassose elettricamente conduttrici, rotauti e soggette allu

    propria gravitazione.

    CATALD0 AGOSTINELLI (Torino) (~)

    A B r u n o F i n z i nel suo 70too compleanno.

    Santo. - S i coJ~sidera l ' equi l ibr io re la t ivo mugnetodi~,amico di masse gassose e le t t r icamenfe coudu t t r i c i r o t a n t i e g rav i tan t i . S i s tabi l i scono in modo ge~erale le equaz ion i che reg- gol~o i l fenomel~o~ suppot~endo che oltre a u n moto di ro taz ione i~ torno a u n asse di s immetria~ vi Ma anche mov imen to ~ei p i q n i m e r i d i a n i e che il campo mag~et ico che s i genera s ia ne l l ' i n s i em e polo idale e toroidale .

    1. - in questo lavoro, r iprendendo aleune mie ricerehe pubblicate in due note lineee [1], r iguardanti l' equilibrio relativo magnetodinamico di masse gassose elet tr icamente conduttrici, rotanti e gravitanti~ e riferendomi ancora al easo di un gas politropico, stabilisco in modo pifi generale le equazioni che reggono il fenomeno, supponendo che oltre a un moto di ro~azione intorno a un asse di simmetria, vi sia anche movimento nei piani meridiani e che il campo magnetico the si genera sia nel l ' ins ieme poloidale e toroidale.

    Dalle equazioni del mote e del campo magnetico, introducendo una funzione V del eampo deduco intanto due notevoli relazioni le (31), che

    esprimono la veloeith angolare ~o e la componente trasversa H~ del campo magnetieo, per mezzo di ire funzioni arbi trar ie F[V], G~V], q~(V] della fun- zione del campo, e per mezzo della densita ~. Stabilisco inoltre un 'equazione, la (33), ehe definisce la funzione del campo V, nella quale compare un ' a l t r a funzione arbitraria di V, e ottengo un integrale, (36), in cui ~ incognita la

    densith ~, oltre la funzione V. Nel caso in cui il potenziale delte forze non elettromagnetiche agenti

    sul gas siano quelle di mutua attrazione new~oniana delle particelle, in virtfi del l 'equazione di POISSO]~ si el imina detto potenziale e la questione viene cosi ridotta alia considerazione di due sole equazioni differenziali, le (33) e (37), eontenenti come incognite la densith 9 e la funzione V del campo.

    (*) Entrata in Redazione il 6 luglio 1969.

  • 172 CATALDO AGOSTINELLI: SulI equAlbrlo relativo magnetodillamico, ecc.

    Par t ico larmente notevole ~ il case in cut il mote della massa gassosa puramente rotatorio interne a l l ' asse di simmetria, nel quale le equazioni precedenti si semplificano notevolmente.

    Se pi~t in p~rticolare il moto di rotazione ~ uniforme, e il eampo ma- gnetieo t rasversale H+ ~ mullo, e sulia massa gassosa agisee un campo magnetico ua i forme He diretto seeondo l ' asse di rotazion% rieseo ad ottenere un 'equa-

    zione differenziale del secondo ordine in cut ~ ineognita la sota densitfi, p, e ehe i) ann generalizzazione del l 'equazione di E~DE~. Da questa equazione deduce iutauto per la veloeit~ angolare di rotazione una limitazione da cut r isuIta che il l imite superiore gifi~ date da POI~CAR~ pub essere abbassato o inn~lzato in dipendenza dei valori del eampo magnetico.

    Nel ease pot t he esista un legame fra ann certa costante /co da cut dipende la corrente di conduzione, e quindi iI campo magnetico indotto, e la veloeith angolare ~o0, e che questa eostante ko sin suff ic ientemente pieeola, dimostro come sin possibile per la massa gassosa una configarazione sferiea in cut lo sehiaeeiamento polare dovuto alla rotazione b compensate dal l 'a l - langamento assiale provocato dal campo magnetico. In questo case esiste uua soluzione del problema in cut la densith ? 5 funzione soltanto della dis- tanza ~ dal centre della sfera, mentre le componenti del campo magnetieo, che sono state determinate esplici tamente in funzione di ?(~), sono anche funzioni della colati tudine.

    A considerazioni analoghe si perviene nelFipotes i e h e l a velocit'~ ango- lare sin variabile, e preeisamente sin l ineare rispetto alia funzione V del campo, (57), con un coefficiente ao dello stesso ordiae di grandezza della costante ko. ]~ possibile ancora in questo case una configurazione sferica nella quale in prima approssimazione la velocith angolare varia col quadrate della distanza daWasse, ed ~ propozionale al campo magnetico applicato He.

    2. - Trat tandosi det mote stazionario di una massa gassosa di condutti- vith elet tr ica molto grande, tale da poterla r i tenere infinita, le equazioni da considerare, eel ben note significato dei simboli, sono (1)

    (1)

    (2)

    (3)

    (4)

    I 1 ,) r o t v A o ~ g r a d v 2 " - ~ r o t H h H - - g r a d p - { - ? g r a d U

    div (~o) = 0

    rot (H A o) ~- 0,

    div H ~ 0.

    (~) Cfr. ['2], Cap. I I I , § 2, n. ~, p. 159.169.

  • CATALDO AGOSTINELLt: SulI 'equilibrio relativo magnetodinamico, ecc. i73

    Supponendo inol t re che si t ra t t i di un gas poli t ropico avremo

    (5) p = C~v

    con C e $ costant i posit ive. Ammet t endo c h e l a mausa gassosa,, ol tre a un movimento di rotazione,

    in generaIe non uniforme, in te rne a un asse z, abbia anche un mote net plant mer idiani , porremo

    C6) v = ~ r a , + v=m + v~a~,

    dove, con r i fe r imento a coordinate c i l indr iche r, % z, abbiano indica te con an, av, a: i versori delie direzioni secondo cut var iano ques te coordinate , e con vr, Cot, Vz le cor r i spondent i component i del la velocith v di nna par t ice l la gassvsa; ¢o ~ ovviamente la velocith angolare di rotazione.

    Nel l ' ipo tes i del la s immet r i a ass ia le tut t i gli e lement i del campo e del mote sa ranno ind ipcndent i da l l '~momal ia W e funzioni sol tanto delle coordi. h a t e r , ~.

    In questo case l ' equaz ione (2) di cont inu i th d iven ta

    (7) r ~:(rgt ') + e~, e =) = O.

    Analogamente , essendo Hr, H 9, /-/: le component i e i l indr iche del campo magnet ico, la condizione (4) porge

    (8) r ?r - ~ - - 0.

    Esiste qu ind i una funzione V(r, z), f u n z i o n e del campo , tale t he

    I ~ V I ~ V ~9) H~ -- /4_- --

    r ~z ' r ? r "

    La (3) most ra pot t he sarh

    (10) H A v = g r a d ~,

    con (I) funzione di r, z. La (10) porge le equazioni scalar i

    ~09

    (10') v~H: - v=H~ - - 0

    3 0

  • 174 CATALDO AGOSTINELLI: Sull'equilibrio relativo magnetodinamico, ecc.

    La seeonda di queste mostra che in ogni piano meridiano la componente meridiana delia veloeit/~ ~ parallela al l 'analoga componente del campo ma. gnetico. Abbiamo ciob

    (11) v~ - - $H~, v.~ = ~ t L ,

    con ~ in generale variabile da punto a punto, e quindi, in virtfi delle (9),

    (12) V r - - ' V z = - - - * r 3z ' r 3r

    Sostituendo nella (7) abbiamo

    che equivale alla

    OV 3 ( ~ ) . 3 V V ~ ( ~ ) ' ~ r ~r ~ = 0 .

    Da questa segue che ~ sara una funzione ~¢(V) di V, e quindi

    (13)

    Le (12) porgono per~anto

    1 t I¢(v )OV __1 qf~ 3V (14) vr - - rp Oz ' v: : r ~ V) or "

    Sostituiamo ora i valori (14) di v~, v~, e i valori (9) di Hr, H~ nella prima e nella terza delle (10'). Abbiamo cosi

    (15)

    Eiiminando da queste la funzione + si deduce che l 'espressione ~ ( V ) I ! J ( r ? ) - o ) sarh pure una funzione di V. Porremo quindi

    q~'(V) ~o - - - - H~ = F ( V ) ,

    r,~

    con F funzione per ora arbi t rar ia di V,

  • CATALDO AGOSTINELLI: SulI'equilibrio relativo magnetodinamico, ecc. 175

    3. - Consideriamo ora t 'equazione (1 per le (14) possiamo scrivere

    (17)

    Si ricava quindi

    (18)

    (19)

    del moto. Osserviamo intanto che

    IF V - - r ~ g r a d VAa+-[-+ra+.

    ro o 1 = r ~(~)r~)a=--~ (°~r2)a~ -- ~-r(r-~ ~ \ ~ ] ) ag"

    rotvAv=-- + g r a d ( ~ o C ) + ~ ~ ~ r +~3-z]l gradV +

    W{D, 23V D 2 DV} + ~ ~z ((or) -~ -- Dr (~or) ~ grad

    Cosi pure per le (9) si ha

    (20)

    e ponendo

    H = grad V ^ grad ~o + rH~ grad %

    D (21) v ~ v = r ~ : \ ~ ] -~z-y,

    dove V2 ~ l 'operatore di BELTRAMI assoeiato al 52 di L A P L A C E , si ottiene

    (22) rot H - " - - V 2 V g r a d ~o + grad (rH~) A grad

    V2V 1 (23) rot H A H -- r2 grad V- - ~ grad ( r H ~ ) 2 - -

    ~(rH~) D V Dz Dr 1"

    1 t D(rH~) D V r ~r Dz

    Sostituendo le (19) e (23) nella (1) abbiamo

    (24) to grad ((or 2) -]- ~ ~-r ~ ~r + ~z ~ grad V --

    WI 3(¢orz) DV D 2 DV gradq~-- r~ Dz Dr Dr (tot)

  • 176 CATALDO AGOSTINELLI: SulI'equilibrio relativo magnetodinamico, ece.

    + l + vi. I - - ~ , g r a u grad P,~) -- U + r t ~r ~z ~z crJ ) dove per la (5)

    (25) P(p) = ~ dp -- Y _ 1 U-~"

    Poichb per la supposta simmetria assiale gli elementi del campo e del mote sono indipendenti da lFanomal ia % la (24) si scinde nelle due equazioni

    grad V - -

    = ~ ~ grad + z r ~grad(rH~) 2 -4- gradII , r

    dove per semplicith si 6 posto

    l v 2 - - U. (28) n = P(~) +

    La (26) si pub scrivere

    1 3 ((or2) ~,rH~) ) ~c V { ti; ~(tor2 ) 3(rH~) } ~ V O,

    ed essendo W - - ~ ' ( V ) , si pub sorivere ancora

    aV ~ 3V (29') ~cz ~ (r2° " W -- l~rH~) ~ - - x r (r2to • W - - llrH~l. • -~ = O,

    da cui segue che F espressione r2toW--l~rHv sarh una funzione di V, ehe indicheremo con - - ~t G(V):

    (30) r2o)W - - ~rH, ---- -- [~G( F).

    D a questa equazione e dalla (16) ricaviamo

    G( V) -~ r2~F/ t~ F( V) + q~'G/(r29) (31) rH~ = 1 - - W~/(~p) ' to-- 1 - - W2/(~tp) '

  • CATALDO AGOSTINELLI: SuIl'equiIibrio reIativo magnetodinamico, ecc. t77

    le quali espr imono la componen te H~ del campo magne t ico e la velociti~ an- golare o per mezzo delle funzioni a rb i t ra r ia W(V), F(F), G(V), e per mezzo della densi t~ 0.

    4. - 0 s se rv iamo ora che in virtfl del la (16) e del la (30) si ha successi- vamen te

    grad (rH,) ~ ---- o) grad (~or ~) - - 2 ~

    1 --" - { r 2 o J ? grad (for 2) - - ~rH7 grad (rH~) } :

    r27

    1 = r2-- ~ { [W(V) • rH~ -{- r2eF( V)] grad (¢or 2) - ~rH~ grad (rHv)} :=

    tI~ { IF( V). grad (for 2) - ~ grad (rH~) } + F grad (to, 2) - -

    _-- H__~ [ grad ( W ~ r 2 - - ~rH~) - - ~or ~ grad tI; } + F(V) grad (~or 2) - -

    H~ { grad (~tG) + (or 2 grad tF } + F(V) grad (~or 2) = r?

    _ H~{ dG_{_ dW I ,2dF -- - - r ~ ~ c/~V ~or 2 ~/-]? grad V -[- grad (¢or-~F) - - (or ~ grad V.

    So t i tuendo nel la (27) abbiamo

    (32)

    ~e@ dG + d ? ¢or2 ~--~)d-~or 2 d F [ ! grad V,

    net la quale in luogo di H~ e di o~ si dev(mo in t ende re costi tui t i i valori (31). Pe r l ' i n t egrab i l i th de l l ' equaz ione (32), la quan t i th del s e c o n d o membro

    che mot t ip l ica grad V, deve essere u n a funz ione di V che ind iehe remo con K'(V) = dK/dV:

    I (33) - - ~ ~ + t°r2 -d-V) + o~r d17 : K ' ( F ) .

    Annali di Matematica 23

  • 178 CATALDO AGOSTtNELLI: Sull'equilibrio relativo magnetodinamico, etc.

    Allora, poichb r isul ta

    (34)

    la (32) diventa

    l (35) grad I P,~) - - ~or2(F-- ~

    da cui segue l ' in tegra le

    (36)

    v 2 -- r:~o -~ + r~l~ WP~ V)(grad V) 2

    ~If2

    l 1 ) ~2 P ~ ) - - (orPiff - - 2 to -f- ~ (grad V) 2 - - U - - K(V) = cost.

    La (33)e la (36)cost i tu iscono due equazioni nelle incognite g, V, dove W, F, G, K sono funzioni arbi t rar ie di V, che si possono assegnare caso per

    caso secondo ]a na tura del problema che si considera. Ricavate le funzioni t~, V, le (31) danno senz 'a l t ro la velocith angolare to e la componente t rasversa H+ del campo magnetico. Le (9) e ]e (14) danno poi le altre component i del campo magnet ico e del la velocith.

    Nel caso in cui il potenziale U delle forze non e le t t romagnet ichc ~ quetlo

    delle mu tue attrazioni newtoniane de l le par t icel le fluide, esso si pub e l iminare p rendendo la divergenza di ambo i membr i della (35), oppure il 52 di LA- PLACE di ambo i membr i della [36), e osservando the per F equazione di PoIsso~¢ si ha A 2 U = - - 4 u f ~ , essendo f la costante di at trazione universale. Si ottione cosl l ' equaz ione

    (37) ~2 _~ K(V) 1 4~:f~ 0.

    5. - U n caso par t ico larmente notcvole b quello in cui si faccia W - - 0 . In questo caso per le (14) le component i vT e v~ della velocit/~ sono identica- mente nulle e si t rat ta quindi di un moto rotatorio della massa gassosa intorno a l l 'asse z9 in generale non uniforme.

    Inol t re le (31) porgono

    (38) o~ -- F(V), rH , -- G(V)

    e quindi la ve loc i t / angotare ~o ed rH+ sono funzioni soltanto di V. La (33) e la (37) d iventano ora pifi sempl icemente

    (39) ( i 1 v pv + ~. d r / + r2 0 rb -d~ + ~ =

  • CATALDO AGOSTINELLI: Sull'equilibrio relativo magnetodinamico, ecc. 179

    (40) I r2F2 __ h (V) } -~- 4~f~ = O.

    Se pifl in part icotare si t rat ta di an moto di rotazione uniforme con veloeiti~ angolare ¢oo costante, e supponiamo nulla ta componente trasversale H~ del eampo magnetico, dobbiamo porre F--~oo, G - - 0 . Ritenendo inol~re K(V) funzione l ineare di V, ponendo ciob K : - - k o V , con ko eostante, le equazioni (39) e (40), tenendo conto della (25), si riducono alla seguenti

    k. (41) V2V : "-" T2~9

    I Cy } 2 (42) ~2 y ~ i ~-~ + koV + 47:fp = 2~o0.

    V2V Nelle ipotesi ammesse r isul ta rot H - - - a , , e quindi per la pr ima

    r dolle equazioni di 3IASWEIm, essendo trascurabile la corrente di spostamento in confronto della corrente di conduzione I, si ha

    k 0 I - - r ~ • a ~ .

    Questa mostra the la corrente di eonduzione ~ diretta t rasversalmente ed proporzionale alla distanza dall 'asse ed alla densit/~.

    Ricordando l 'espressine (21) del V2V, abbiamo

    2~V A2V= V 2 V-~- r ~r '

    I~V dove per la seconda delle (9) ~ r ~ --H_- Se supponiamo che la massa gas-

    sosa sia soggetta ad un eampo magnetieo uniforme Ho, diretto secondo l 'asse di rotazione, e indichiamo con h~ la componente assiale del campo magne- tieo indotto, abbiamo allora

    Se supponiamo ancora the il campo magaetico indotto sia suff icientemente piccolo in confronto del campo magnetico applicato H0, tale da poter tra-

    I ~ V scurare il rapporto h:/Ho in confronto del t 'uni ta , possiamo porte r ~ ~ Ho, e allora per la (41) r isulta

  • 180 CATALDO AGOSTINELLI: SulI'equilibrio relativo magnetodinainico, ecc.

    (43) }~o r2 ~

    e la (42) si t rasforma nella seguente

    (44) "( -- 1 52~r-~ -~- 4" f - f -~ r~ ,o : 2~oo -- kotto).

    Quest 'u l t ima equazione eontiene come incognita la sola densit~ ~ e si pub considerare una generalizzazioue del l 'equazione di EMDE~ del l 'equi l ibr io stellare. Ottenuta la densith ~ la (41) defi~fisce la funzione V del campo ma- gnetico.

    Pe r quanto r iguarda le condizioni al contorno, trattandosi di una massa gassosa t ibera nello spazio e soT gett,~o alla propria gravitazione, sul contorno sar'~ ~ =: 0. Inoltre sulla superficie l ibera z la componente normale del eampo magnetico indotto sari~ pure nulla, e avremo quindi

    cio6

    (45)

    13V 13F ) ( H - - H o ) X n - - - r ~ z a , 4,--r~ra.. X n - - H o X

    1 r g r a d V X a ~ A n - - H ° X n = O '

    dove n 6 il versore della normale alla superficie esterna. Ponendo

    1 (46) v - - e~-:~ .... u,

    l ' equazione (44) diventa

    1 (47:f A- k~ ) 2(~o~- koHo) (47) 5_~u -~- C(v --~ 1) ~ r2 ~tv "-" C(v -~- 1)

    Da ques ta equazione possiamo ricavare alcune conseguenze notevoli. Se la massa gassosa oceupa un volume S, limitato da una superfieie z, e integria.

    mo ambo i membri della (47) rispetto ad S, abbiamo

    f d,, 4=f dn dz -l- C(v -[- 1)m -4- C(v -~ 1)~

    O-

    2(¢o~ - - koHo) S I : C(v ÷ 1) '

    dove m - - f u ~ d S - - - - f ~ d S 6 la massa totale del gas ed I - - f r 2 ~ d S ~ il mo- s s s

    mento d ' inerzia rispetto a l l ' asse di rotazione.

  • CATALDO AGOSTINELLI: SulI'equilib~'io relativo maguetodiuamico, ecc. 181

    Po iehb per la s tabi l i th d e l l ' e q u i l i b r i o re la t ivo del la massa gassosa, sul la du

    super f i c i e l ibe ra b necessar io che s i a ~ < 0, ne d e d u c i a mo per la velocit/~

    ango la re di ro taz ione la l imi taz ione

    (48)

    dove ? , ~ - - J ' ~ d S / S ~ la densit 'h media del la massa gassosa. s

    Dal la (48) segue che il l imi te supe r io re di PoIs~CAn]~ pe r ef fe t to del campo magne t i co pub essere inna lza to o abbassat% d i p e n d e n t e m e n t e dal va lore del la cos tan te ko (2).

    6 . - Se ora suppon iamo che la cos tan te k0 a s suma il va lore

    2 (49) ko - - o)o/Ho ,

    e che ques to va lore sia s u f f i c i e n t e m e n t e piccolo da po te r t r a s c u r a r e ne l la 2 2 (47) il t e rmine kor/(4=f~) , in conf ron to de l l ' un i t h , anche per i pun t i pifi

    d i s tan t i da l t ' a s se , essa si r i duce al ia ben nora equaz ione di EMDEST

    4r:f u ~ = 0. (50) h2u + C(v -f- 1)

    [n ques to easo sar/~ a l lora possibi le per la massa gassosa ro t an t e u n a con f igu raz ione sfer ica . Sotto o p p o r t u n e ipotesi d u n q u e in u n a massa gassosa e l e t t r i c~men te condu t t r i ee , u n i f o r m e m e n t e ro t a n t e in to rno a un asse, il campo

    magne t i co indot to pub g e n e r a r e u n a l l u n g a m e n t o ass ia le ta le da c o m p e n s a r e lo s eh i aec i amen to polare dovuto al la ro taz ione e ave re qu ind i una conf igura- zione s fe r i ea de l la massa gossosa (3).

    In ques te condiz ioni se i nd i eh i amo con ~ la d i s tauza di un pun to dal cen t ro del la massa sfer ica , la (50) fo rn i rh la funz ione u, e qu ind i la dens i th a, in funz ione di ~ e la massa gassosa sarh cos t i tu i ta di s t ra t i eoneen t r i c i omogeni .

    {e) Per alcune notevolt estensioni del teorema di POINCA~ all~ Magnetofh~idodinamic~ collfrontare la nora di TINo ZEULI eitato in [3].

    (3) La possibilith di avere una configurazione sferica nel caso di una massa i'luida incompressibile, elettricamento conduttrice~ uniformemente rota.nte intorno a un asse, fu d~ me dimostrata sin dal 1954 nella nota citata, in [4]. Confrontare al riguardo anehe ~ •agne- tofluidodinamica ~) Cap. I I I , § 2, 3~ p. 146.

  • 182 CATALDO AGOSTINELLI: Sull'equilibrio relativo magnetodinamico, etc.

    Nora la p- ~(~), da l la r isoluzione de l l ' equaz ione di EMDE~, ~ faci le r icavare la funzione V. Ri fe rendoe i a l l ' equaz ione (4i), se in t roduc iamo ancora la co la t i tud ine 0 di un punto, poich~ in coordinate sfer iche ~, 0 r i su l ta

    sen 0 ~ I V~ V = + ~

    abbiamo

    (51) 32V sen O ~ [ 1 ~V ~o~ sen 2 0.

    Cercando una soluzione del la fo rma

    (52) V : (I)~) sen 2 0,

    abbiamo per la funzione (I)(~) l ' equaz ione

    (53. d20 2 2 d~ 2

    che ammet t e l ' i n t eg ra l e

    2 f f (54) ¢ ----- 2 H°~'2 3~-Ho ~(~)d~ - - ~ J 0 0

    nul lo per ~--> 0. Ne segue

    /55) V - - 2 Ho; 2 sen 2 0 + 3 ~ o 0 0

    e le component i Hi , H0 del campo magnetico, secondo il raggio vet tore ~ e nel sense in cui crese l ' a n o m a l i a 0, r i su l tano

    (57)

    1 3V ~2 sen 0 30

    0

    0

    1 3V H0 = -- " -- He sen 0 . . . . . . . . . .

    sen 0 ~

    0

    sen O.

    0

  • CATALDO AGOSTINELLI: Sult'equilibi'io reiativo magnetodinamico, ecc. 183

    7. - Nel l ' ipotes i che si tratti ancora di moto puramente rotatorio (lI; = 0), e che sia hullo il eampo magnetico trasversale ( G ' - 0 ) , supponiamo ora ehe il moto rotatatorio non sia pifl uniforme e poniamo to uguale a una funzione l ineare di V:

    (57) to = tool1 + ~oVl

    con ~o costante suff icientemente pieeola, dello stesso ordine di grandezza della costante ko considerata prima.

    Trascurando allora i termini di 20 ordine in :¢o e k0, le equazioni (39) e (40) porgono ora

    (58) V2V = r2~ . . . . . . . . (ko aoto~r 2)

    (59) ~: t C¥ ~ } ( y -- 1 ~-~ -]- (ko -- ~otoor2) V + 4~f~

    Ma risulta :

    23V ~ 2 V = W V + ~ 3r

    = 2(o~.

    3V 4V, 52/y2 V) = r 2 A u V - { - 4 r ~ q- 4V = ~'2V2V 2ff 6 r ~ +

    ed 6 d ' a l t ra parte

    ~ r = H o 1 + ~ H o ,

    percib, tenendo conto della (58) possiamo porre

    a2 V = 2//o + r~--~ (ko - - ~o~o~r 2)

    A2(r2 V) r4~ (ko - - aoto2or 2) + 6Hor 2 + 4 V. =-d

    Sosti tuendo nella (59) e t rascurando al solito i termini di secondo ordine in ao e ko, abbiamo

    (60) C,~ ~,~_~ + 4~:f~ - - ~o~O~(4V + 6Hot ~) = 2(to2o - - koHo). y - - 1

  • 184 CATALDO AGOSTINELLI: Su l l ' equ i l ibr io re la t ivo maglze tod iuamico , ecc.

    Nel caso part icolare in eui

    2 2 (61) too ----- koHo, (ko " - too/Ho),

    l ' equazione precedente, nel l 'approssimazione considerata, pub essere sostitui- ta dalla seguente

    (62) C,{

    che ~ l ' equazione di EMDESL Sar/~ pertanto possibile, anehe nel caso della rotazione non uniforme, una configurazione di equilibrio relativo della massa gassosa, sferica (o molto prossima a quella sferica), in cui la densith ~ funzione soltanto della distanza ~ dal centro della sfera.

    Poich~ in questo caso aoto 2 --aokoHo ~ una quanti th di secondo ordine in So e ko, la (58) pub essere sostituita dalla

    L (63) V 2 V : "-" r:~,

    che ~ identica alia (41). Per la funzione V si ha ancora il valore espresso dalla (55) in coordinate sferiche ~, 0, e sussistono quindi ancora i valori (56) per le componenti H~, H0 del camp() magnetico.

    Per quanto r iguarda infine la veloeit~ angolare di rotazione, in virtfl della ( 5 7 ) e della (55), t rascurando al solito i termini di secondo ordine in

    2 ~o e o ~ o - k o / H o , si ha semplicemente

    i 2 I i i 1 (64) ~)=¢oo 1 +2~oHo{ sen 20 =too i + ~ a o H o r 2 ,

    clog la velocit~ angolare varia cot quadrate della distanza dal l ' asse di rota- zione.

  • CATALDO AGOSTINELLI: Sull'equilibrio relativo magnetodinamico, ecc. 185

    BIBLIOGRAFIA

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    Annali di Matematica 24