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EDOARDO Sulle origini de ana de S fogliando le cartelle, contenenti documenti riguardanti la mia fa- miglia, rinvenni una annotazione riferita ad una certa Camilla, nipo- te del Capitano Andrea Bruschi vissuta sul finire del XVIII secolo, oriunda di Barbarano. Approfondendo lo studio trovai che la famiglia Bruschi poi Bruschi Falgari ha origini in Barbarano e solo successivamente si divise in due rami, il primo si estinse con Camilla figlia di Giuseppe Bruschi e di Francesca Pazzaglia sul finire del XVIII sec. e il secondo sul fini- re del XX sec. con la Contessa Matilde figlia di Lucantonio Bru- schi, Falgari e della Marchesa Maria Maffei. I1 primo personaggio di questa famiglia fu Angelo di Clemente di Piccio alias Brusco nato all'inizio del XVI sec. il cui nome è chiara- mente espresso in molti atti notari- li depositati presso l'Archivio di Stato di Viterbo'. Suo figlio Dionisio, di professio- ne Fabrolegnaio e priore dell'o- spedale, dà origine ai due rami della famiglia quella di Corneto il cui capostipite è Ippolito e quello di Barbarano i cui capostipiti sono i fratelli Massimo, Valentino e Ga- briele. Dionisio si sposa in seconde nozze con Firma Recchia di antica e nobile ~tirpe.~ Firma è nipote del 1. V.D. Evangelista Recchia e di Emilio Notaro Pubblico inoltre pronipote del 1.V.D. Angelo che fu cittadino romano, avvocato e luogotenente del Senatore di Roma nel 1531 e di Baldovino del Monte (fratello del Papa Giulio 111) nel 1550.3 Alla morte di Firma Recchia av- venuta il 30 agosto 1614, Dionisio si sposò in terze nozze con una certa Donna Menica nominata nel testamento stipulato in data 25 ot- tobre 1632 il cui testo si riporta in- tegralmente.4 "Io Dionisio Bruschi ritrovando- mi al presente ammalato ho termi- nato di fare il presente testamento che sarà aperto alla presenza del giudice. Raccomando la mia anima al nome di Dio e della Glorio- sissima Madre Vergine Maria e di tutti i Santi della Celeste Corte e la- scio che il mio corpo sia seppelli- to nella chiesa di S. Maria della Misericordia. Lascio all'Eccellentissimo Ve- scovo di Viterbo 5 soldi. Item lascio una stalla di Grotta Spinosa confinante con gli eredi del maestro Giulio Cesarini al SS. Sopra: In data 8 gennaio quietanza a favore di Gabriele e. Cesare figli di Angelo Bruschi. Not. Barbarano, prot. 122 (140 verso - 141 recto) Sotto: In data 12 maggio 1587 compromesso ma- trimoniale tra Dionisio di Angelo Bruschi e Firma figlia di Basilio Recchia e Settimia Angeluzi roma- na. Not. Barbarano, prot. 122 (420 recto) 1 Archivio di Stato di Viterbo, 3 Archivio di Stato di Viterbo, 4 Archivio di Stato di Viterbo, Notarile di Barbarano 1 protocollo no Notarile di Barbarano, protocolli no Notarile di Barbarano procollo no 90. 146-249-31 8-242. 121-147 Legati e Governatori dello 2 Archivio di Stato di Viterbo. Stato Pontificio (1550-1809) a cura di Notarile di Barbarano, protocolli no Christoph Weber - Ministero per i be- 122. ni culturali e ambientali.

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EDOARDO Sulle origini de ana de

S fogliando le cartelle, contenenti documenti riguardanti la mia fa-

miglia, rinvenni una annotazione riferita ad una certa Camilla, nipo- te del Capitano Andrea Bruschi vissuta sul finire del XVIII secolo, oriunda di Barbarano.

Approfondendo lo studio trovai che la famiglia Bruschi poi Bruschi Falgari ha origini in Barbarano e solo successivamente si divise in due rami, il primo si estinse con Camilla figlia di Giuseppe Bruschi e di Francesca Pazzaglia sul finire del XVIII sec. e il secondo sul fini- re del XX sec. con la Contessa Matilde figlia di Lucantonio Bru- schi, Falgari e della Marchesa Maria Maffei.

I1 primo personaggio di questa famiglia fu Angelo di Clemente di Piccio alias Brusco nato all'inizio del XVI sec. il cui nome è chiara- mente espresso in molti atti notari- li depositati presso l'Archivio di Stato di Viterbo'.

Suo figlio Dionisio, di professio- ne Fabrolegnaio e priore dell'o- spedale, dà origine ai due rami della famiglia quella di Corneto il cui capostipite è Ippolito e quello di Barbarano i cui capostipiti sono i fratelli Massimo, Valentino e Ga- briele.

Dionisio si sposa in seconde nozze con Firma Recchia di antica e nobile ~ t i r p e . ~

Firma è nipote del 1. V.D. Evangelista Recchia e di Emilio Notaro Pubblico inoltre pronipote del 1.V.D. Angelo che fu cittadino romano, avvocato e luogotenente del Senatore di Roma nel 1531 e di Baldovino del Monte (fratello del

Papa Giulio 111) nel 1550.3 Alla morte di Firma Recchia av-

venuta il 30 agosto 1614, Dionisio si sposò in terze nozze con una certa Donna Menica nominata nel testamento stipulato in data 25 ot- tobre 1632 il cui testo si riporta in- tegralmente.4

"Io Dionisio Bruschi ritrovando- mi al presente ammalato ho termi- nato di fare il presente testamento che sarà aperto alla presenza del giudice. Raccomando la mia anima al nome di Dio e della Glorio- sissima Madre Vergine Maria e di tutti i Santi della Celeste Corte e la- scio che il mio corpo sia seppelli- to nella chiesa di S. Maria della Misericordia.

Lascio all'Eccellentissimo Ve- scovo di Viterbo 5 soldi.

Item lascio una stalla di Grotta Spinosa confinante con gli eredi del maestro Giulio Cesarini al SS.

Sopra: In data 8 gennaio quietanza a favore di Gabriele e. Cesare figli di Angelo Bruschi. Not. Barbarano, prot. 122 (140 verso - 141 recto)

Sotto: In data 12 maggio 1587 compromesso ma- trimoniale tra Dionisio di Angelo Bruschi e Firma figlia di Basilio Recchia e Settimia Angeluzi roma- na. Not. Barbarano, prot. 122 (420 recto)

1 Archivio d i Stato di Viterbo, 3 Archivio d i Stato di Viterbo, 4 Archivio d i Stato di Viterbo, Notarile di Barbarano 1 protocollo no Notarile di Barbarano, protocolli no Notarile di Barbarano procollo no 90. 146-249-31 8-242. 121-147 Legati e Governatori dello 2 Archivio d i Stato d i Viterbo. Stato Pontificio (1550-1809) a cura di Notarile di Barbarano, protocolli no Christoph Weber - Ministero per i be- 122. ni culturali e ambientali.

In data 9 gennaio 1645, inventario di tutti i beni mobili e immobili posseduti dal Gabriele Bruschi, capostipite del ramo di Barbarano. Not. Barbarano, prot. 349 (200 recto - 203 verso)

Salvatore per la metà dell'entrata di detta stalla voglio che si dicano tante messe l'anno e l'altra inetà le goda il SS. Salvatore.

Item lascio la vigna a Menica mia moglie che sta a Battirotondo, morendo detta Donna Menica va- da a Gabriele mio figliolo a patto però che la debba tenere a casa sua, governarla e darle tutto quel- lo che bisognerà.

Item lascio la stalla e il disotto divisa fra i miei eredi.

Item lascio che Domizio e Valentino non possano dimandare cosa alcuna se non la robba che hanno già avuto da me e da sua madre e per loro legittima le lascio 3 scudi per uno acciò non possa- no dimandare nulla dopo la mia morte.

Item lascio un materasso con le

sue tavole per banchetti a Menica mia moglie.

Item lascio a Gabriele mio fi- gliolo una cantina che sta nel vi- colo di Grotta Spinosa, una tina, una mattera assieme con tutte le masserizie che vi sono dentro e tutte le botti e la tinozza, al mede- simo Gabriele mio figliolo legitti- mo e naturale per la servitù che mi ha fatto e per i bei portamenti e benemeriti et nè Ippolito nè Massimo possano pretendere per nessuna loro persona, e le due botti detto Gabriele le debba dare a Menica mia moglie e dopo la sua morte ritornino a detto Gabriele.

Costituisco e chiamo gli infra- scritti miei universali eredi Gabriele, Ippolito e Massimo miei figlioli legittimi e naturali a patto che venendo a spartire e dividere dopo la mia morte facciano la di- visione con amore.

Siccome il suddetto Dionisio co- me dice non sa scrivere per far va- lere il presente testamento Gre- gorio Fabi a nome suo lo ha con- fermato e sottoscritto di mano pro- pria. Presenti i sottoscritti testimo- ni: Domenico Ciatta, Antonio Tamarisi, Andrea Tarduzi, Silvestro Baschini, Alessandro Recchia, Matteo Ricci, Angelo Micheletti".

Figlio di Dionisio è Gabriele na- to a Barbarano nel 1604, sposato in prime nozze con Elisabetta Leggieri e in seconde con Lucia Pancia di Ronciglione, muore a Barbarano nel 1654. Alla di lui morte si riunirono gli eredi nella casa del notaio Francesco Tarduzi

per fare l'inventario dei beni del quale si riporta il testo completo5: 1) Una casa posta sotto la parroc-

chia di S. Angelo; 2 ) Una cantina alla Ripa; 3) Una casa al Cantone; 4) Una vigna con canneto, noci,

grotte e altri frutti posta al Canale;

5) Una vigna posta in contrada Caio;

6) Un campo di tre quarti all'Ara del Tufo;

7) Un'altro campo alla Ficoncella; 8) Un orto a canapa posto presso

la strada della Madonna; 9) Un orto nel piano a Piammi-

nello a canapa.

Presenti all'atto sono gli eredi Domenico, Basilio, Artemisia e Lucia Pancia di Ronciglione, inol- tre tra i tanti testimoni Angelo fi- glio di Valentino Bruschi. Nipote di Gabriele è Andrea: di Basilio Bruschi, capitano di una milizia lo- cale" nasce nel 1668 a Barbarano, all'età di 18 anni si sposa con Domenica di Giuseppe Recchia di- retto discendente dell'1.V.D. Evangelista Recchia già preceden- temente menzionato. Prozio di Andrea Bruschi e capostipite del ramo di Corneto è Ippolito nato a Barbarano nel 1592 da Dionisio e Firma Recchia il quale lascia il paese natio nel 1630 per andare a vivere a Corneto con la moglie Sensina Marzia romana.

Nel 1635 aveva fissa dimora nel- la parrocchia di S. Giovanni in Corneto da come si evince dal li-

5 Archivio di Stato di Viterbo, 6 Archivio di Stato di Viterbo. Notarile di Barbarano protocollo no Notarile di Barbarano protocolli no 349. 23 1-23

bro degli stati delle anime e dei glie di Brigida Bruschi e Raimondo me che aggiunsero al proprio dive battesimi7. Suo figlio Clemente na- Falgari donarono al capitano nendo da tale data famiglia sce nel 1639 a Corneto, sposa Lucantonio beni, stemma e cogno- Bruschi Falgari. Marzia Forcella di antica e nobile . , famiglia Cornetana, fu ascritto al patriziato di Corneto nel 1667 (Consiglio Comunale del 12 otto- bre 1670). Clemente in data 13 aprile 1694 acquista dai fratelli Giulio e Filippo Savini un palazzo sito nella parrocchia di S.

UL"*UEILII

I .Gaspare sp. Lavinia

I

Leonardo con stalle, vigna, giardi- no e annessi vari per un totale di 875 scudiH. Clemente muore nel 1702 a Corneto e fu seppellito nel- la chiesa di S. Pancrazio.

Suo figlio Giuseppe nacque nel 1685, si sposò con Lucia Rosa Castiglioni della nobile famiglia di Ischia di Castro, con testamento del lo maggio 1746' Giuseppe la- scia eredi i due figli maschi Giulio e Lucantonio e la dote alle femmi- ne. I1 capitano Lucantonio Bruschi figlio di Giuseppe nacque a Corneto nel 1732, Si sposò con Maddalena Awolta di antica e no- bile famiglia cornetana il cui ma- trimonio fu celebrato nel 1755 nel- la chiesa di S. Leonardo, morì nel 1802.

I1 testamento di Lucantonio fu consegnato nelle mani di Antonio Forcella, aperto dopo la sua morte il 25 agosto 1803 dal notaio Ludovico Casciola da cui risultano eredi i 5 figli maschi Francesco, Fabio, Filippo, Luigi, e Giovan Battista con l'obbligo ai medesimi di restare sotto la tutela della loro madre e del loro fratello maggiore Francesco. 'O

Nel 1788 le cugine materne Aurelia, Prudenza e Anna Maria fi-

spci, sp.(2) Anna

I Tiberio Seitimia Spe

Barbacci da I . - . , . ,

1 I Gaspare Giovanni n. 1631 n. 1627

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I Pmd n. 1

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Carlo Anna n. 1620 n. 1639

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1 A. Maria n. 1714

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Rodolfc n. 1668

sp(1) Vittora i . /q\*. .-. 1.

Gio. Battista di Lucantonio Bru- schi Falgari nacque il 21 agosto 1770, nel 1809 si uni in matrimo- nio con la Marchesa Maria Eroli di Narni, ottenne così l'iscrizione al patriziato di Narni, fu sepolto nel- la cappella di famiglia all'interno della chiesa di S. Francesco ove esiste una lapide con la seguente iscrizione:

"IOANNI BAPTISTAE LUCAE AN- TONI BRUSCHI FALGARI ET MARIAE AVVOLTA F. QUIC RELIGIONE PRU- DENTIA VITA EQUAT TOTIUS SANC- TIMONIA ANTIQUAE VIRTUTIS ET DIGNITATIS ESEMPLAR FUIT O B

COLLATA IMPLURIMOS BENEPICIA ET EFFUSAM ERGA EGENOS. LIBE- RALITATEM PTER PATRIAE MERITO NUNCUPATUS VIXIT ANNOS LXVIII PIE DECESSIT I11 ID. DEC. AN MDCCCXXXVIII - MARIA IUSTINA QUAGLIA COM. LIBERIQUE EIUS 10. BAPTISTAE ET FRANCISCUS COM SOCERO ET AVO BENEMERENTISSI- M 0 P.C."

Francesco fratello di Gio. Battista nato nel 1759 rimase celi- be dedicandosi con grande perizia all'amministrazione della grande azienda agricola nei territori di

7 Libro dei Battesimi e Stato delle 8 Archivio di Stato di Viterbo, 9 Istrumenti Bruschi-Falgari - Archivio 10 Istrumenti Bruschi Falgari - Anime (anno 1635) della parrocchia Notarile di Viterbo.protocollo no 581. Società Tarquiniense di Arte e Storia. Archivio Società Tarquiniense di Arte di S. Giovanni a Corneto e Storia

Corneto e di Monteromano. Francesco Bruschi Falgari pose al- Pure il seren di così lieta festa

Fu Gonfaloniere della città e la sua incomparabile madre." Papa I1 duolo annebbia col suo fosco ammanto,

amministratore delle saline vicino Pio IX nel 1863 concesse il titolo Ed è il sospir della sua madre mesta,

Porto Clementino, morì nel 1853. di Conte a Lucantonio Bruschi Di me non meno il mal celato pianto.

Lucantonio figlio di Gio. Battista Falgari marito di Maria Giustina A del)iio non por, nute Signore, nacque nel 181 1, si unì in matri- Quaglia sorella del Cardinale Questi moti dd eore, Tu nostra

nionio nel 1835 con la N.D. Angelo. Il Cardinale Angelo Creta informasti a Fudio, e più Giustina figlia del Conte Giacomo Quaglia nacque a Corneto il 27 e della Contessa Vittoria di Giuseppe Bruschi patrizia sabina. Lucantonio fu sepolto dapprima nella chiesa del convento dei frati passionisti, nel 191 3 nella cappella gentilizia di famiglia fatta costruire dal nipote nel giardino Falgari.

Maria Giustina Quaglia nacque a Corneto nel 1808, alla morte di suo marito e dello zio Francesco Quaglia si prese carico del mante- nimento dei 6 figli e l'amministra- zione dell'azienda agricola. Era amante dell'arte, restaurò il palaz- zo di abitazione in Corneto (1857) che decorò con pitture ornamenta- li, sistemò nello stesso anno il giar- dino Falgari, si interessò di ar- cheologia, inoltre vendette allo Stato Italiano la raccolta di reperti archeologici.

Fu sepolta nella chiesa di S. Francesco a Corneto nella cappel- la di famiglia con scolpito un ri- tratto di marmo in rilievo con sot- to l'iscrizione: "Maria Giustina Contessa Bruschi Falgari nata Quaglia donna di alta mente di cuore magnanimo esemplarmente pia perspicace operosa provvida munifica verso ogni genere di bi- sognosi ammirata e compianta da tutti mbrì il XIII aprile del MDCC- CLXXV di anni LXVJI. I1 Conte

agosto 1802, fu Giudice del Buon Governo, Uditore di Segnatura, Giudice della Rota Romana, morì a Roma il 27 agosto 1872; nel testa- mento nominò erede universale il nipote Francesco Bruschi Falgari figlio della sorella Maria Giustina il quale le fece costruire un monu- mento sepolcrale su progetto del- l'architetto Conte Virginio Vespi- gnani all'interno della chiesa del- l'Addolorata. Maddalena Bruschi Falgari figlia di Lucantonio e di Maria Giustina Quaglia nacque a Corneto nel 1846, entrò nel Monastero delle Passioniste 1'8 giugno 1866 pren- dendo il nome di Maria Vittoria di Gesù Crocifisso, vestì l'abito mo- nacale regalato dallo zio, Cardi- nale Angelo, nel 1868, professò per la l a volta nel 1869; il giorno della vestizione Maria Arroni dedi- cò alla sorella il seguente sonet- to":

Grazie, benigno Iddio, tuo dono è questa

Suora deii'amor mio diletta tanto,

Che ora resa in penitente vesta

Sacra ogni affetto a Te tre volte Santo.

Invece supplichiam, ch'Eiia egualmente

Quando per adorare a Te si prostra

Ti sia più cara se ci reca a mente.

I1 Conte Francesco Bruschi Fal- gari figlio di Lucantonio nacque Corneto nel 1844, si sposò a Roma nel 1865 con la Contessa Matilde Marescalchi patrizia di Bologna e di Ferrara; per molti anni dal 1877 alla morte fu Consigliere Pro- vinciale, fece parte della deputa- zione, fu inoltre eletto Sindaco di Corneto dal 1896 al 1913. Riuscì a portare l'acqua potabile in città con una solenne inaugurazione avvenuta il 14 giugno l913 ricor- data in una iscrizione: "Alla eterna riconoscenza il Consiglio Comu- nale di Corneto-Tarquinia consa- cra il nome illustre del Sindaco Conte Francesco Bruschi Falgari che grande nell'amore dei suoi cit- tadini con alto senno e costante operosità innumerevoli ostacoli di uomini e di cose bellamente supe- rando della nuova acqua potabile arricchiva il torrito colle nativo 1903"; Morì nel 1908 a Roma e, se- polto al cimitero del Verano, fu trasferito successivamente in pom- pa magna nella cappella del giar- dino Bruschi Falgari. Giovanna fi- glia di Francesco e Matilde

11 Arroni Maria "Versi in onore della sorella che riceveva l'abito religio- so ..." Roma, Tip. Monaldi, [l8681 (Biblioteca degli Ardenti di Viterbo).

Marescalchi nacque ad Albano Laziale nel 1871, si unì in matri- monio con il Conte Alessandro De Bosdari di Bologna, ambasciatore di S.M. il Re d'Italia, che ebbe l'in- carico di Governatore di Rodi. La sorella Anna Maria nacque a Roma nel 1873, si sposò nel 1897 con il Conte Lelio Bonin Longara nobile di Vicenza, anche lui Ambasciato- re di S.M. il Re d'Italia.

I1 fratello Conte Lucantonio nac- que a Roma nel 1868, si unì in ma- trimonio nel 1891 con la Marchesa Maffei nobile romana, fil Consi- gliere Provinciale dal 1908 a1 1911, fu insignito di molteplici diplomi di benemerenza e onorificenza; ebbe due figlie Elisabetta e Matilde con le quali si estinse la famiglia.

BIBLIOGRAFIA

- Notizie genealogiche della fami- glia Bruschi Falgari dal 3592 al 1923 raccolte ed ordinate da Roberto Cialdi - Archivio Bruschi I . m - - - - - . . . . -

presso Società lhrquiniense di Arte e Storia.

- Regesto cr~nologico dell'Archivio Bruschi Falgari presso Società Tarquiniense di Arte e Storia.

- Libri Parrocchiali vari dal 1550 al 1780 dei Battesimi, Matrimoni e Morti, di Barbarano presso Archi- vio Diocesano di Viterbo.

- V. SPRETI, Enciclopedia Storico- Nobiliare Italiana.,., vol. 11, Mila- no, 1929.

Foto di famiglia nel portico della casina nel giardino Bruschi Falgari a Corneto, lungo la Via Aurelia. I perso- naggi sono: 1) Madama Porticaccia, maestra d'inglese - 2) Sindaco di Corneto Cav. Luigi Dasti - 3) Contessa Bruschi Falgari, nata Marescalchi - 4) Principe di Belmonte, Deputato al Parlamento - 5) Sig.na Maria Bruschi Falgari - 6) Sig.no Luca Bruschi Falgari - 7) Conte Francesco Bruschi Falgari - 8) Principessa di S. Faustino, nata Principessa Massimo - 9) Flaj, cagnetta giapponese.

(Archivio privato della casa Bruschi Falgari presso Società Tarquiniense di Arte e Storia)

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'64-1928

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Presentata l'opera di mons. Miisolino La storia plurisl larbarano Romano

3 di un incontro CL luce circa un decennio dopo il suo primo C

ferenze di S.Angelc lento. Un lungo periodo di gestazione, che ha :d appassionati prc Intribuito a conferirgli quel senso di completes

ua val l LL1lLll uLua p l ~ ~ l l ~ ~ l a - è stato presenta à ad un primo e sommario esame, ci appare (

ie "Barbarano - Storia Civile e Religiosa", la caratteristica fondamentale. E' il frutto di una li nni Musolino. La presentazione è stata promc :curata ricerca, fondata su una precisa analisi do locale Amministrazione Comunale, che ha an ria, e costituirà, quindi, una pietra miliare per tu eduto all; zione di iuaa ~ c , che si accingeranno a studiare il paese ed il si a tutte le del paese torio. Tuttavia, anche se il libro è costruito sul più

utore è u quattrenne sacerdc ese, so rispetto dei dati e delle fonti, la sua lettura è a< ~ t o in lettelL plLaaV l'università di Padcv a L uLll nn- 10 anche ai non specialisti, ed è resa ancora più ..., ,, l'attività culturale svolta nei vari luoghi in cui è iteressante dalle numerose illustrazioi

:cessivamente chiamato ad esercitare il suo min reziose foto d'epoca, provenienti dai Venezia, poi in Germania, a Viterbo - presso la rlle più antiche famiglie del luogo. si è rimasto dal 1983 al 1992 - ed infin seicentocinquanta pagine cht Lulllpull

bde prima di ritirarsi nella sua Calabria si dividono in due parti, dedicate ri: n poche delle sue numerose pubblic storia civile ed a quella religiosa di Bar

LVIIIC soggetti luoghi, personaggi ed istituziolll 1Ll151va , ,lL,Lla di queste si articola in una serie di capi,,,,, ,&,

Viterbo e della Tuscia. Ad esse ora si aggiunge questa :uno dei quali contribuisce a delineare nelle diverse sfu- ria di un centro che alla sua modesta importanza affia iature la policrornia di un ampio affresco. Così, nella il vanto di una storia che affonda le sue remote radici arte dedicata alla storia civile si passa da una sintetica

me origini della vita della nostra regione, dal pc Issegna dc iimenti all'illustrazic lanoviano alla civiltà degli Etruschi ed al dominic iia del pac famiglie che vi abit , dai secoli del Medio Evo e del Rinascimento ai le magistr le attività economic

bLI1 giorni.Come è stato posto in rilievo nel corso C irale, delle upclr. p~bbliche. Per quante, LVIILLlllL, lllvL-

presentazione - in particolare, dal parroco del paese, :, la vita religiosa, vengono presentate le chiese esisten- Umberto Venturini, la cui passione e la cui capacità o e quelle scomparse e si passano in rassegna le confra- nizzativa hanno svolto un ruolo essenziale nel sup brnite, le feste, le processioni. Chiude il volume "1R

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