STUDIARE: MISSIONE IMPOSSIBILE? - Orienta … dott...2 Modi di pensare –dire-fare studio I...

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STUDIARE: MISSIONE IMPOSSIBILE? Professor R. Mazzeo Comune di Crema - 15 dicembre 2011

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STUDIARE: MISSIONE

IMPOSSIBILE?Professor R. Mazzeo

Comune di Crema - 15 dicembre 2011

2

Modi di pensare –dire-fare studio

I profes

-sionisti

I tra-

sci-

nati

I non-studenti Altro

Fare studio Pensare e dire studio

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Crema Dicembre 2011 - Rosario Mazzeo

Forme di apprendimento

L'apprendimento, fatto così connaturale

all'uomo da essere “quasi involontario” (Bruner), può essere distinto in: apprendimento

insegnato

insegnato scolastico

naturale

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Mazzeo 3

Ap. Insegnato scolastico

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La forma fondamentale

dell'apprendimento insegnato

nella nostra societàè lo studio

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S

D

M

Il triangolo dell‟apprendimento insegnato

Protagonisti e

fattori dello

studio, dei

compiti :

Docente

Materia

Studente

La dinamica dello studio

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Promozione

Prodotti

Processi

Percorso

Progetto

Proposta

Le

6

P

dello

studio

La dinamica dello studio1

Proposta

Necessaria

Significativa

Ragionevole

In un rapporto

La passione dello studio, non nasce per un atto di autoaccensione.

Lo studente non "si è fatto da solo", e non "si fa da solo" né come uomo, né come discente di una materia di insegnamento

Prima di ogni studente c'era e c'è un mondo di oggetti e di eventi, di cui le discipline scolastiche sono punti di vista e strumenti che la tradizione culturale consegna perché nessuno cominci da zero e al buio.

In questo sta la funzione della scuola.

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Contenuti della proposta

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Applicazione Apprendimento

Insegnato Materia o disciplina

ta2m

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S

D

M

F

Il luogo della proposta

UNA RELAZIONE CHE POTENZIA

L’IO DEL FIGLIO

Una relazione autorevole

Esigente comprensione

Coerenza amorevole

Significativa nei contenuti e nel

tono della comunicazione

Gratuita (Variare la distanza)

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La dinamica dello studio2

Progetto

Personale

Motivazioni

Interesse

Desiderio, non voglia

Lo studio prende avvio da una proposta, ma procede e si sviluppa come azione personale che non ammette sostituti

Intrapresa

personale

collaborativa

guidata

Non è una voglia

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Le motivazioni estrinseche, restando estranee a ciò che motivano, anche se efficaci, sono limitate:

"spronano ad apprendere qualche cosa, non ad imparare ad apprendere”;

possono accendere il motore, ma non ne garantiscono la tenuta.

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Dinamica dell‟interesse

attiva la conoscenza e

l'azione e muove

all'incontro con le cose

incoraggia la nostra

apertura e carica la

nostra tensione nella

domanda di significato

Grazie ad essa la

realtà prende

significato per noi che

veniamo a scoprirla

come nostra dimora (e

come nostro destino).

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FAVORIRE MOTIVAZIONI INCENTIVANDO

- la lode è sempre più efficace del

premio

- tra premio e castigo è certamente

meglio il premio

- a volte si rende necessario anche

il castigo

Il castigo per essere efficace deve

essere: immediato,

proporzionato, “amoroso”. In ogni caso,

bisogna evitare

l'indifferenza.

E il c

astig

o, la

puniz

ione?

Motivare testimoniando il giusto atteggiamento

Duplice radice di ogni apprendimento: l'amore e la verità

Amore a sé stessi, agli altri, alla realtà. Innanzitutto a se

stessi: all'io che giorno dopo giorno prende coscienza di

sé, assegna a questa piccola parola "io" un riferimento

assolutamente inedito ed insostituibile (Lena, 131).

Verità come corrispondenza tra la coscienza del

soggetto che apprende e la realtà

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Solo l'amore e la verità rendono possibile,

semplice e vitale l' apprendimento

come un atto di

riorganizzazione del rapporto Io

- Mondo

gesto di (ri) significazione, del

proprio mondo,

scoperta e riappropriazione

dell' identità personale.

"L'ansia di

conoscere il

vero è la sola

cosa che possa

indurci ad

attribuire

importanza a

ciò che

studiamo"

(Einstein).15/12/2011

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Motivare facendo appello alla

libertà

“Per imparare occorre essere liberi”

( P.Mille)

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•C’è apprendimento, se c‘ é

un "atto di amore e di

volontà verso le cose".

•Tale atto implica la libertà

del soggetto che apprende

Starci, per imparare

“”Alla radice dell'imparare c'é il gesto mentale di

occupare una posizione : appunto la posizione di

colui che vuol imparare”

Imparare é " operazione lenta difficile,

indipendentemente dal grado di intelligenza, dai

talenti dell'allievo: proprio perché dipende da

quell'atto preliminare di accettazione profonda

della qualità di soggetto che sceglie di imparare "

(Gramigna)

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Perché„? Per chi?

Una proposta

ragionevole

che diventa

progetto personale

nel tempo

Ragioni adeguate rispetto

al soggetto

all‟oggetto

alla funzione della scuola

alla natura delle discipline di studio

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La dinamica dello studio3

Percorso

Desiderio

Tempo

Gestione difficoltà

Metodo

Gli antichi parlavano dello studio come applicatiomentis vehemens: fervido impegno di tutte le energie del soggetto studente per “piegarsi” (ad-plicari) all’oggetto di conoscenza.

Affermare che lo studio è percorso vuol dire che l'operazione del “piegarsi” in modo da aderire e dell’afferrare con forza implicano un desiderio che duri nel tempo, un cammino da compiere giorno dopo giorno, la consapevolezza della meta e dei passi per raggiungerla, il ricorso ad un metodo.

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E TEMPO

All‟inizio c‟è lo stupore, poi

la decisione

Stupore : desiderio di vedere

prima flessione della mente “colpita” in modo da

essere attratta

movimento verso qualcosa: la ragione si apre alla

totalità

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La decisione prima è un‟opzione all‟apertura: mantenere viva

l‟attenzione ovvero il desiderio in atto

L'essenza dell'attenzione é quel movimento dello

sguardo che si volge verso..., o si distoglie da... e così

fa apparire l'oggetto tal quale é in se stesso, cioè tal

quale era già in sordina sullo sfondo " (Ricoeur, 1990).

Si tratta di uno “sguardo” che possiamo

analizzare a tre livelli.

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Crema Dicembre 2011 - Rosario Mazzeo

“Imparare è conservare

il perché di un fatto o

di un fenomeno o di un

insieme di fatti e di

fenomeni.

Diversamente in testa

c'è un magazzino di

curiosità" (Mille, 1924).

Curiosità epistemica:

tensione a

conoscere e a sapere,

passione

dell‟intelligenza che

interroga e si lascia

interrogare di fronte

alla realtà,

aspetto dinamico

della ragione in atto.

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Crema Dicembre 2011 - Rosario Mazzeo

A che serve ?

" A cosa serve quello che stiamo facendo? Dove sta la

sua utilità pratica? Che cosa mi fa guadagnare?",

domande formulate avendo già risposte

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Crema Dicembre 2011 - Rosario Mazzeo

Tensione alla totalità

“Ciò che rende umana la vita

è un rapporto esplicito con

la totalità del mondo, il

vivere nella prospettiva

della totalità”, cioè

“l‟interesse fondamentale

non per le cose ma per il

loro orizzonte”

(Jan Patoka)

Non si tratta di

totalità

quantitativa

(somma di tutte le

cose), ma

qualitativa.

Una questione di

senso.

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Dall‟interesse allo studio

Suscita interesse ciò

che, cadendo sotto la

nostra attenzione, ci

prende, si rivela

importante per ciò che

per noi conta, contiene

una promessa di

realizzazione (successo

pieno), colpisce-

risveglio il desiderio.

Studium:

Applicatio mentis

Applicazione

dell‟animo innamorato

Attenzione amorosa

all‟oggetto.

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Non c’è studio senza tempo

“Il tempo è nota essenziale dello studio.

Ciò non solo perché il tempo è una coordinata fondamentale dell’esistenza dell’uomo, ma anche perché lo studio è progetto, processo, prodotto, che avviene in un luogo, in un tempo, in forza del desiderio di imparare e conoscere…

Il desiderio di imparare non è semplicemente una voglia

del momento, un’istintiva e passeggera curiosità di tipo

diversivo. E’ sì come una scintilla, magari improvvisa,

ma si mostra e acquista spessore solo quando si radica

dentro il bisogno di significato con un progetto tale che

gli dia forma e frutto nel focolare del tempo. ..” ( Mazzeo R. ,

Organizzazione efficace dell’apprendimento, Erikson)

15/12/201128 Crema Dicembre 2011 - Rosario Mazzeo

Regista, protagonistaScegliere e vivere il tempo

dell’applicazione all’apprendimento

Tempo

Quando ? Quanto?Per quanto tempo ?

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Motivazioni, interesse e stile di vita

Guidare all’acquisizione di uno

stile di vita

che permetta di

sperimentare che tra la vita

(gioco, amici, TV, ...)

e studio

non esiste opposizione.

Il ruolo dei genitori 4

Favorire il permanere di un comportamento dalavoro

“Il bambino quasi sempre non è capace di mantenereuna continuità nelle sue scelte, perciò deve essereaffiancato anche in questa fatica di rendere stabilela situazione ambientale. La presenza e il consensodel genitore così diventa autorevole e determinasoddisfazione nei confronti dell’esperienza che pianopiano si tramuta in consuetudine, ausilio chefavorisce la sicurezza del bambino.”

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Crema Dicembre 2011 - Rosario Mazzeo

La dinamica dello studio4

Processi

Elementi catalizzatori

Comprendere

Riprendere

Intraprendere

“Hai studiato?”

Lo studio non è solo una questione di impegno. E neppure semplicemente un corretto procedimento. E‟ applicazione operante competenze: è adesione ad una proposta il cui contenuto è un percorso di apprendimento e il cui obiettivo è un profitto di qualità, che ha come indicatore la competenza.

Questa è esito di un modo di procedere e di affrontare situazioni e problemi mobilitando con tutto se stessi conoscenze, abilità e capacità, che nello studio si consolidano e si documentano come acquisizione critica e come uso ermeneutico.

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Crema Dicembre 2011 - Rosario Mazzeo

Operazioni studio

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1. Apprendere

2. Comprendere

3. Riprendere

4. Intraprendere

I

N

T

E

L

L

I

G

E

N

Z

A

DESIDERIO

C

U

O

R

E

4b – Operazioni studio

Lettura intelligente

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1. Globale

2. Intera

3. Selettiva

Oltre la lettura

• Comprendere

• Riprendere

• Intraprendere

4b – Operazioni studio

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LETTURA INTELLIGENTE

1. Globale

2. Intera

3. Selettiva

Di cosa si tratta ?

Di cosa parla ?

Cosa dice attorno a ciò di

cui parla?

Verbalizzare

Memorizzare

Esercitare

Paragonare

Oltre la lettura

1. Apprendere

2. Comprendere

3. Riprendere

4. Intraprendere

La dinamica dello studio5

Prodotto

Sapere che

Sapere come

Sapere perchè

Conoscere

STUDIO

MECCANICO

APPLICATIVO

CREATIVO CRITICO

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Crema Dicembre 2011 - Rosario Mazzeo

Il ruolo dei genitori

Cosa

fare

?

Verificare il lavoro con l’atteggiamento di

sostegno e di attesa, libero da esiti prefigurati e

da pretese pressanti, produce serenità nel

bambino

Far compagnia con totale disponibilità, con la

stessa presenza fisica, con rassicurazioni e

incoraggiamenti dimostrando stima nei

confronti del bambino.

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Crema Dicembre 2011 - Rosario Mazzeo

La dinamica dello studio6

Promozione

Esperienza

Approssimazione verità

Costruzione dell‟io

Spinta in avanti

Vantaggio per il movimento

della ragione verso il reale.

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Crema Dicembre 2011 - Rosario Mazzeo

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Imparare è un’esperienza:

tutto il resto

è solo informazione.(Albert Einstein)

Approssimazione alla Verità

" Lo studio non è esercizio mnemonico, bensì è penetrazione della verità, conoscenza delle connessioni fra loro di varie verità, della loro definizione "

(A. Gemelli )

Nello studio c„è

esperienza di libertà,

se c'é ricerca ed

incontro con la verità.

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Crema Dicembre 2011 - Rosario Mazzeo

Esprime e costruisce la persona

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Produce qualcosa che " concorre

all'autocostruzione

dell'in­dividuo e si fonde

insieme con lui, che non

perderà mai, perché egli stesso

non si può perdere “

(Rombach 1973, p.34)

Aiutare nello studio è innanzitutto

Accompagnare,

guidare …

all‟esperienza delle

cose.

Rendere partecipe del

senso, della bellezza,

della bontà dentro il

quotidiano.

Crema Dicembre 2011 - Rosario

Mazzeo 15/12/2011 42

Aiuto non è sostituzione, ma compagnia che sostiene,

guida, incoraggia

Il primo sostegno è la condivisione del senso dello

studio dentro uno sguardo di amore: sentimento e

contemplazione del destino del figlio

La prima guida è documentazione che la strada è

percorribile e porta ad una meta di soddisfazione

Il primo incoraggiamento è comunicazione di una

certezza: “ Vale la pena e Tu ce la fai.”

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Il ruolo dei genitori 3

Cosa

fare

?

Far compagnia

con totale disponibilità

con rassicurazioni

e incoraggiamenti

dimostrando

stima

interessamento

nei confronti del figlio

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Crema Dicembre 2011 - Rosario Mazzeo

Il ruolo dei genitori 9

Come

?

La collaborazione con i docenti

Condizioni della collaborazione: stima e credito reciproco,riconoscimento di un comune orizzonte culturale,condivisione di un amore alla persona concreta, rispetto deiruoli.

Condividere preoccupazione educativa. Per il bambino ilcompito è allora un’occasione per consolidare la fiducianegli adulti, che gli vogliono bene, e in se stesso.

Non sostituirsi al docente. Ciò che non si è capito, ciò che èscorretto, viene spiegato e corretto dal docente.

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Crema Dicembre 2011 - Rosario Mazzeo

Il ruolo dei genitori 4

Come

? Evitare gli estremi

o dell’autoritarismo,

o del permissivismo,

o della sostituzione

o della delega

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Crema Dicembre 2011 - Rosario Mazzeo

Il genitore non ha

il compito di insegnare.

Memoranda1 - Le motivazioni passano nei

rapporti:

* dare del tempo ai figli,

* curare la qualità del

rapporto.

3- Vanno verificate e favorite tra

coetanei,

tra famiglie.

2- Le motivazioni vanno

testimoniate* nella convivenza famigliare

* nel modo di lavorare

* nell'affrontare l'ambiente esterno

4 - Non vanno sganciate

• dall' amore a sé, al

proprio destino

• dal bisogno e desiderio

di felicità.

15/12/201147 Crema Dicembre 2011 - Rosario Mazzeo

VERSO UNA COMPAGNIA PIÙ

GRANDE

VALORIZZARE LA CLASSE COME

“GRUPPO

IMPEGNARSI A COSTRUIRE SEMPRE DI PIÙ

SPAZI DI INCONTRO, DI DIALOGO, DI

IMPEGNO CON LE FAMIGLIE E IL

TERRITORIO.

Favorire

motivazione

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Crema Dicembre 2011 - Rosario Mazzeo

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Bibliografia

Bersanelli-Gargantini, Solo lo stupore

conosce…, BUR

Mazzeo R., L‟organizzazione efficace

dell‟apprendimento, Erickson

Mazzeo R., Studiare: missione impossibile?

Editrice La Scuola