Strutture esistenti in c.a. - Stacec.com Software per il Calcolo ... PGA.pdf · Strutture esistenti...
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Strutture esistenti in c.a.
Le “Norme Tecniche per le Costruzioni” (D.M. 14/01/2008) definiscono
diversi tipi di stati limite da analizzare:
•SLC (collasso)
•SLV (salvaguardia della vita)
•SLD (danno)
•SLO (operatività)
Alternativi
In funzione della classe d’uso (solo III e IV)
α α α α = PGA struttura
PGA riferimento
Indicatore di rischio
Tipi di analisi:
•Analisi statica lineare (con regolarità in altezza e periodo <= 2.5 Tc o Td)
•Analisi dinamica lineare (nessun limite)
•Analisi statica non lineare (fatt. part. Massa modo fond. >= 75%)
•Analisi dinamica non lineare (nessun limite)
Strutture esistenti in c.a.
Tipi di analisi:
•Analisi statica lineare (con regolarità in altezza e periodo <= 2.5 Tc o Td)
•Analisi dinamica lineare (nessun limite)
•Analisi statica non lineare (fatt. part. Massa modo fond. >= 75%)
•Analisi dinamica non lineare (nessun limite)
Strutture esistenti in c.a.
Gli elementi strutturali fanno differenziati in:
•Meccanismi fragili
•Meccanismi duttili
Un elemento viene classificato come “fragile” se:
•Per i carichi verticali, il coefficiente di sic. a taglio è inferiore di quello a flessione;
•Per i carichi verticali, il coefficiente di sic. del nodo al piede è inferiore di quello a flessione (solo per i pilastri);
•Sforzo normale > 0.4 x Acls x fcd.
Linee guida Regione Lazio – ‘Indicazioni tecniche per le verifiche sismiche e gli interventi di
miglioramento o adeguamento da effettuarsi su edifici e opere strategiche, o che possono
assumere rilevanza in conseguenza di un eventuale collasso, ai sensi di quanto previsto ai
commi 3 e 4 dell’art. 2 dell’O.P.C.M. 3274/2003 e dalla DGR Lazio 766/2003.’
Strutture esistenti in c.a.
Esempio su pilastri:
Test VResNodo > VResTaglio
se “SI”
Momenti resistenti estremi MRes
Taglio T(MRes) calcolato come:∑MRes / L
Test T(MRes) < VResTaglio
se “SI”
Duttile
se “NO”
Fragile
se “NO”
Fragile
VResNodo
VResTaglio
Strutture esistenti in c.a.
Esempio su pilastri:
Test VResNodo > VResTaglio
se “SI”
Momenti resistenti estremi MRes
Taglio T(MRes) calcolato come:∑MRes / L
Test T(MRes) < VResTaglio
se “SI”
Duttile
se “NO”
Fragile
se “NO”
Fragile
Strutture esistenti in c.a.
Esempio su pilastri:
Test VResNodo > VResTaglio
se “SI”
Momenti resistenti estremi MRes
Taglio T(MRes) calcolato come:∑MRes / L
Test T(MRes) < VResTaglio
se “SI”
Duttile
se “NO”
Fragile
se “NO”
Fragile
VResTaglio
Strutture esistenti in c.a.
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
0 0.5 1 1.5
T(Mres)
T(Mres) - N>>
VRes
Vres - N>>
Confronto T(Mres) / VRes
Af/Ac [%]
V [daN]
Elemento duttile
Strutture esistenti in c.a.
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
0 0.5 1 1.5
T(Mres)
T(Mres) - N>>
VRes
Vres - N>>
Confronto T(Mres) / VRes
Af/Ac [%]
V [daN]
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
0 0.5 1 1.5
T(Mres)
T(Mres) - N>>
VRes
Vres - N>>
Elemento
duttile
N>>
Strutture esistenti in c.a.
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
0 0.5 1 1.5
T(Mres)
T(Mres) - N>>
VRes
Vres - N>>
Confronto T(Mres) / VRes
Af/Ac [%]
V [daN]1) A parità di taglio
resistente (staffatura)
il pilastro duttile ha
meno armatura
longitudinale
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
0 0.5 1 1.5
T(Mres)
T(Mres) - N>>
VRes
Vres - N>>
Elemento
duttile
N>>
Strutture esistenti in c.a.
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
0 0.5 1 1.5
T(Mres)
T(Mres) - N>>
VRes
Vres - N>>
Confronto T(Mres) / VRes
Af/Ac [%]
V [daN]1) A parità di taglio
resistente (staffatura)
il pilastro duttile ha
meno armatura
longitudinale
2) All’aumentare dello
sforzo normale lo
stesso elemento può
cambiare il tipo di
comportamento
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
0 0.5 1 1.5
T(Mres)
T(Mres) - N>>
VRes
Vres - N>>
Elemento
duttile
N>>
Strutture esistenti in c.a.
Fattori di struttura
Per gli elementi fragili� q = 1.5
Per gli elementi duttili � q <= 3.0
Linee guida Regione Lazio – ‘Indicazioni tecniche per le verifiche sismiche e gli interventi
di miglioramento o adeguamento da effettuarsi su edifici e opere strategiche, o che possono
assumere rilevanza in conseguenza di un eventuale collasso, ai sensi di quanto previsto ai
commi 3 e 4 dell’art. 2 dell’O.P.C.M. 3274/2003 e dalla DGR Lazio 766/2003.’
Strutture esistenti in c.a.
Le verifiche strutturali
Gli elementi fragili vanno verificati a:
•Resistenza relativa alle armature longitudinali (flessione semplice o composta, retta o deviata)
•Resistenza delle armature a taglio
•Resistenza del nodo travi/pilastro
Gli elementi duttili sono da verificare a:
•Resistenza relativa alle armature longitudinali (flessione semplice o composta, retta o deviata)
•Resistenza delle armature a taglio
•Capacità di rotazione alla corda
•Resistenza del nodo travi/pilastro
Strutture esistenti in c.a.Deficit Tecnica di rinforzo
Tipo Deficit Aggiunta di nuovi
elementi
Miglioramento
elementi esistenti
Migliorare le
connessioni tra
gli elementi
Riduzione della
domanda
Rimozione di
elementi
Resistenza
globale
Numero
insufficiente di
elementi o
presenza di
elementi deboli
- Pareti in c.a.
- Pareti in
muratura
- Telai in acciaio
controventati
- Elementi
resistenti a
flessione (c.a. o
acciaio)
Incrementare le
dimensioni di
colonne e/o travi
- Rimozione di
piani (e/o carichi)
ai livelli superiori.
- Isolatori sismici.
- Smorzatori
supplementari.
Rigidezza
globale
Numero
insufficiente di
elementi o
elementi con
rigidezza
inadeguata
- Pareti in c.a.
- Pareti in
muratura
- Telai in acciai
controventati
- Elementi
resistenti a
flessione (c.a. o
acciaio)
- Incrementare le
dimensioni di
colonne e/o travi.
Rinforzi con FRP
di colonne.
- Incamiciatura di
colonne con c.a.
o acciaio.
- Migliorare la
capacità di
deformazione
degli elementi.
Smorzatori
supplementari.
Eliminazioni di
elementi che
generano
colonne corte.
Tabella 12.3.1 - Techniques for the Seismic Rehabilitation of Existing Buildings – FEMA 547/2006
Strutture esistenti in c.a.Deficit Tecnica di rinforzo
Tipo Deficit Aggiunta di nuovi
elementi
Miglioramento
elementi esistenti
Migliorare le
connessioni tra
gli elementi
Riduzione della
domanda
Rimozione di
elementi
Resistenza
globale
Numero
insufficiente di
elementi o
presenza di
elementi deboli
- Pareti in c.a.
- Pareti in
muratura
- Telai in acciaio
controventati
- Elementi
resistenti a
flessione (c.a. o
acciaio)
Incrementare le
dimensioni di
colonne e/o travi
- Rimozione di
piani (e/o carichi)
ai livelli superiori.
- Isolatori sismici.
- Smorzatori
supplementari.
Rigidezza
globale
Numero
insufficiente di
elementi o
elementi con
rigidezza
inadeguata
- Pareti in c.a.
- Pareti in
muratura
- Telai in acciai
controventati
- Elementi
resistenti a
flessione (c.a. o
acciaio)
- Incrementare le
dimensioni di
colonne e/o travi.
Rinforzi con FRP
di colonne.
- Incamiciatura di
colonne con c.a.
o acciaio.
- Migliorare la
capacità di
deformazione
degli elementi.
Smorzatori
supplementari.
Eliminazioni di
elementi che
generano
colonne corte.
Tabella 12.3.1 - Techniques for the Seismic Rehabilitation of Existing Buildings – FEMA 547/2006
Strutture esistenti in c.a.Deficit Tecnica di rinforzo
Tipo Deficit Aggiunta di nuovi
elementi
Miglioramento
elementi
esistenti
Migliorare le
connessioni tra
gli elementi
Riduzione della
domanda
Rimozione di
elementi
Configurazione Meccanismo di
piano debole
Aggiungere
resistenza o
rigidezza al
piano per
bilanciare con gli
altri piani
Angoli rientranti
in pianta.
Comportamento
torsionale.
- Aggiunta di
superfici di solai
per minimizzare
gli effetti delle
rientranze.
- Aggiunta di
muri e/o telai per
bilanciare.
Aggiungere
tiranti,
connessioni ai
solai, controventi
di piano.
Tamponamenti
deboli o che
causano
torsione.
- Pareti in c.a.
- Pareti in
muratura
- Telai in acciaio
controventati o
c.a.
- Sconnettere
tamponamenti
dalla struttura.
- Sostituire
tamponamenti
con pareti
resistenti.
Rimozione
tamponamenti.
Percorso di
carico
Collegamenti
inadeguati
Aggiungere o
rinforzare reticoli
di travi
Strutture esistenti in c.a.Deficit Tecnica di rinforzo
Tipo Deficit Aggiunta di nuovi
elementi
Miglioramento
elementi
esistenti
Migliorare le
connessioni tra
gli elementi
Riduzione della
domanda
Rimozione di
elementi
Configurazione Meccanismo di
piano debole
Aggiungere
resistenza o
rigidezza al
piano per
bilanciare con gli
altri piani
Angoli rientranti
in pianta.
Comportamento
torsionale.
- Aggiunta di
superfici di solai
per minimizzare
gli effetti delle
rientranze.
- Aggiunta di
muri e/o telai per
bilanciare.
Aggiungere
tiranti,
connessioni ai
solai, controventi
di piano.
Tamponamenti
deboli o che
causano
torsione.
- Pareti in c.a.
- Pareti in
muratura
- Telai in acciaio
controventati o
c.a.
- Sconnettere
tamponamenti
dalla struttura.
- Sostituire
tamponamenti
con pareti
resistenti.
Rimozione
tamponamenti.
Percorso di
carico
Collegamenti
inadeguati
Aggiungere o
rinforzare reticoli
di travi
Strutture esistenti in c.a.Deficit Tecnica di rinforzo
Tipo Deficit Aggiunta di nuovi
elementi
Miglioramento
elementi esistenti
Migliorare le
connessioni tra gli
elementi
Riduzione della
domanda
Rimozione di
elementi
Dettagli di
componenti
Mancanza di
dettagli duttili:
generali
Eseguire
miglioramento di
nodi selezionati.
Isolamento
sismico.
Mancanza di
dettagli duttili:
colonne forti / travi
deboli
Incamiciature delle
colonne
Mancanza di
dettagli duttili:
inadeguata
resistenza a taglio
in colonne e travi
Rinforzi FRP.
Incamiciatura in
c.a. o acciaio.
Mancanza di
dettagli duttili:
Confinamento
Rinforzi FRP.
Incamiciatura in
c.a. o acciaio.
Solai Inadeguata
resistenza a taglio
nel proprio piano.
- Pareti in c.a.
- Pareti in muratura
- Telai in acciaio
controventati
- Elementi
resistenti a
flessione (c.a. o
acciaio)
Soletta di rinforzo
in c.a.
Fibre FRP.
Strutture esistenti in c.a.Deficit Tecnica di rinforzo
Tipo Deficit Aggiunta di nuovi
elementi
Miglioramento
elementi esistenti
Migliorare le
connessioni tra gli
elementi
Riduzione della
domanda
Rimozione di
elementi
Dettagli di
componenti
Mancanza di
dettagli duttili:
generali
Eseguire
miglioramento di
nodi selezionati.
Isolamento
sismico.
Mancanza di
dettagli duttili:
colonne forti / travi
deboli
Incamiciature delle
colonne
Mancanza di
dettagli duttili:
inadeguata
resistenza a taglio
in colonne e travi
Rinforzi FRP.
Incamiciatura in
c.a. o acciaio.
Mancanza di
dettagli duttili:
Confinamento
Rinforzi FRP.
Incamiciatura in
c.a. o acciaio.
Solai Inadeguata
resistenza a taglio
nel proprio piano.
- Pareti in c.a.
- Pareti in muratura
- Telai in acciaio
controventati
- Elementi
resistenti a
flessione (c.a. o
acciaio)
Soletta di rinforzo
in c.a.
Fibre FRP.
Strutture esistenti in c.a.
METODI DI CONSOLIDAMENTO SU ELEMENTI ESISTENTI
Flessione Taglio Confinamento Nodo
Incamiciatura in c.a. X X X(2) X
Rinforzi FRP X(1) X X(2) X
Incamiciatura in acciaio X X(2)
Metodo CAM X(1) X X(2) X(1) Solo se ancorati efficacemente(2) Effetto sempre abbinato al rinforzo a taglio
Strutture esistenti in c.a.
METODI DI CONSOLIDAMENTO SU ELEMENTI ESISTENTI
Flessione Taglio Confinamento Nodo
Incamiciatura in c.a. X X X(2) X
Rinforzi FRP X(1) X X(2) X
Incamiciatura in acciaio X X(2)
Metodo CAM X(1) X X(2) X(1) Solo se ancorati efficacemente(2) Effetto sempre abbinato al rinforzo a taglio
Vantaggi Svantaggi
Incamiciatura in c.a. - Semplicità concettuale
- Richiede mano d’opera non
specializzata
- Economicità rispetto ad altre
tecniche
- Tecnica molto invasiva
- Effetti sul comportamento globale (rigidezza, baricentri
e modi di vibrare)
- Possibili concentrazioni di tensione su elementi
circostanti
Rinforzi FRP - Leggerezza (variazioni di
massa trascurabili)
- Selettività effetti
flessione/taglio
- Limitati effetti globali
- Richiede mano d’opera molto specializzata
- Operazioni di applicazione che richiedono cura
- Protezione contro incendio
- Durabilità (alterazioni caratteristiche resina a lungo
termine)
Incamiciatura in
acciaio
- Facilità di realizzazione - Campo d’uso limitato
Metodo CAM - Selettività effetti
flessione/taglio
- Comportamento efficace
rispetto alle ipotesi di calcolo
- Limitati effetti globali
- Richiede mano d’opera specializzata
- Operazioni di applicazione che richiedono cura
Strutture esistenti in c.a.
METODI DI CONSOLIDAMENTO SU ELEMENTI ESISTENTI
Flessione Taglio Confinamento Nodo
Incamiciatura in c.a. X X X(2) X
Rinforzi FRP X(1) X X(2) X
Incamiciatura in acciaio X X(2)
Metodo CAM X(1) X X(2) X(1) Solo se ancorati efficacemente(2) Effetto sempre abbinato al rinforzo a taglio
Vantaggi Svantaggi
Incamiciatura in c.a. - Semplicità concettuale
- Richiede mano d’opera non
specializzata
- Economicità rispetto ad altre
tecniche
- Tecnica molto invasiva
- Effetti sul comportamento globale (rigidezza, baricentri
e modi di vibrare)
- Possibili concentrazioni di tensione su elementi
circostanti
Rinforzi FRP - Leggerezza (variazioni di
massa trascurabili)
- Selettività effetti
flessione/taglio
- Limitati effetti globali
- Richiede mano d’opera molto specializzata
- Operazioni di applicazione che richiedono cura
- Protezione contro incendio
- Durabilità (alterazioni caratteristiche resina a lungo
termine)
Incamiciatura in
acciaio
- Facilità di realizzazione - Campo d’uso limitato
Metodo CAM - Selettività effetti
flessione/taglio
- Comportamento efficace
rispetto alle ipotesi di calcolo
- Limitati effetti globali
- Richiede mano d’opera specializzata
- Operazioni di applicazione che richiedono cura
Strutture esistenti in c.a.
METODI DI CONSOLIDAMENTO SU ELEMENTI ESISTENTI
Flessione Taglio Confinamento Nodo
Incamiciatura in c.a. X X X(2) X
Rinforzi FRP X(1) X X(2) X
Incamiciatura in acciaio X X(2)
Metodo CAM X(1) X X(2) X(1) Solo se ancorati efficacemente(2) Effetto sempre abbinato al rinforzo a taglio
Vantaggi Svantaggi
Incamiciatura in c.a. - Semplicità concettuale
- Richiede mano d’opera non
specializzata
- Economicità rispetto ad altre
tecniche
- Tecnica molto invasiva
- Effetti sul comportamento globale (rigidezza, baricentri
e modi di vibrare)
- Possibili concentrazioni di tensione su elementi
circostanti
Rinforzi FRP - Leggerezza (variazioni di
massa trascurabili)
- Selettività effetti
flessione/taglio
- Limitati effetti globali
- Richiede mano d’opera molto specializzata
- Operazioni di applicazione che richiedono cura
- Protezione contro incendio
- Durabilità (alterazioni caratteristiche resina a lungo
termine)
Incamiciatura in
acciaio
- Facilità di realizzazione - Campo d’uso limitato
Metodo CAM - Selettività effetti
flessione/taglio
- Comportamento efficace
rispetto alle ipotesi di calcolo
- Limitati effetti globali
- Richiede mano d’opera specializzata
- Operazioni di applicazione che richiedono cura
Strutture esistenti in c.a.
METODI DI CONSOLIDAMENTO SU ELEMENTI ESISTENTI
Flessione Taglio Confinamento Nodo
Incamiciatura in c.a. X X X(2) X
Rinforzi FRP X(1) X X(2) X
Incamiciatura in acciaio X X(2)
Metodo CAM X(1) X X(2) X(1) Solo se ancorati efficacemente(2) Effetto sempre abbinato al rinforzo a taglio
Vantaggi Svantaggi
Incamiciatura in c.a. - Semplicità concettuale
- Richiede mano d’opera non
specializzata
- Economicità rispetto ad altre
tecniche
- Tecnica molto invasiva
- Effetti sul comportamento globale (rigidezza, baricentri
e modi di vibrare)
- Possibili concentrazioni di tensione su elementi
circostanti
Rinforzi FRP - Leggerezza (variazioni di
massa trascurabili)
- Selettività effetti
flessione/taglio
- Limitati effetti globali
- Richiede mano d’opera molto specializzata
- Operazioni di applicazione che richiedono cura
- Protezione contro incendio
- Durabilità (alterazioni caratteristiche resina a lungo
termine)
Incamiciatura in
acciaio
- Facilità di realizzazione - Campo d’uso limitato
Metodo CAM - Selettività effetti
flessione/taglio
- Comportamento efficace
rispetto alle ipotesi di calcolo
- Limitati effetti globali
- Richiede mano d’opera specializzata
- Operazioni di applicazione che richiedono cura