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Angiobelli L LA A S S A AC CR RA A B BI IB BB BI IA A ANTICO E NUOVO TESTAMENTO Traduzione in lingua italiana della versione in lingua francese La Sainte Bibledi J. N. DARBY (1886) Edizione - 1966 Oxford (Inghilterra) libera da diritti d’autore VERSIONE DAI TESTI ORIGINALI CHE SI DISTINGUE PER FEDELTÀ AGLI IDIOMI ORIGINALI E LA CURA DEI MINIMI DETTAGLI COMPARATA CON LE VERSIONI ITALIANE PIU’ NOTE . . . . . . L’AUTORE Il nome dell’autore è uno pseudonimo. STRUTTURA DELL’OPERA I VOLUME : LA SACRA BIBBIA – Traduzione di “La Sainte Bible” di J. N. Darby (1886) Titoli della Bibbia: 1. Parte: “IL PENTATEUCO”: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio. 2. Parte: “I LIBRI STORICI da GIOSUE’ a II CRONACHE”. 3. Parte: “I LIBRI POETICI da GIOBBE a CANTICO DEI CANTICI” 4. Parte: “I PROFETI da ISAIA a MALACHIA”. 5. Parte: “IL NUOVO TESTAMENTO dai VANGELI all’APOCALISSE”. II VOLUME : COMMENTO SUI MISTERI RIVELATI DELLA SACRA BIBBIA LA VERITA’ DELLA BIBBIA SU 1. LA CREAZIONE 2. LE DATE STORICHE DEI PRINCIPALI AVVENIMENTI 3. LA STORIA D’ISRAELE E IL SUO FUTURO 4. LE DATE STORICHE DEI RE E DEI PROFETI D’ISRAELE 5. LA DATA DI NASCITA E DI MORTE DI GESU’ CRISTO 6. IL PECCATO, IL SUO GIUDIZIO E LA SALVEZZA PER IL SACRIFICIO DI CRISTO, SENZA NTERMEDIARI 7. LA VERA CHIESA DI CRISTO E LE SEDICENTI ALTRE CHIESE 8. GLI AVVENIMENTI FUTURI IMMINENTI 9. L’APOCALISSE, IL SUO SCOPO E IL RUOLO DEL VATICANO E DI ROMA 10. IL FUTURO REGNO DI CRISTO 11. LA FINE DEL MONDO ATTUALE 12. TAVOLE RIASSUNTIVE VARIE (TESTI SINOTTICI E IN ORDINE STORICO, ERRORI DEI TESTI, AUTORI VARI DEI TESTI SACRI, STORIA DEI RE, ECC…) 13. E MOLTO ALTRO ANCORA ALLEGATI 1. Tabella cronologica e storica degli avvenimenti principali passati e futuri, riguardanti il Popolo d’Israele e la Palestina (7 pagg.); 2. Cartina della Palestina contenente i luoghi visitati dal Messia Gesù Cristo e annotati con passi biblici (9 pagg.); 3. Schema grafico in unico foglio contenente tutto il messaggio biblico, dalla Genesi all’Apocalisse, con annotazioni storiche (6 pagg.); 4. Tabella riassuntiva dei Papi e Antipapi (6 pagg.); 5. Testi in ordine sinottico, cronologico e Tavole riassuntive varie (223 pagg.); Disegni vari relativi a: 6. genealogia dei primi 10 Patriarchi (fig. 1); 7. storia dei Re d’Israele e dei Re di Giuda (fig. 2); 8. struttura del Campo d’Israele quando attraversò il deserto per la Terra promessa (fig. 3, 4);

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ANTICO E NUOVO

TESTAMENTO

Traduzione in lingua italiana

della versione in lingua francese

“La Sainte Bible“ di J. N. DARBY (1886)

Edizione - 1966 Oxford (Inghilterra) libera da diritti d’autore

VERSIONE DAI TESTI ORIGINALI

CHE SI DISTINGUE PER FEDELTÀ

AGLI IDIOMI ORIGINALI E LA CURA DEI MINIMI

DETTAGLI

COMPARATA CON LE VERSIONI

ITALIANE PIU’ NOTE . . . . . .

L’AUTORE Il nome dell’autore è uno pseudonimo.

STRUTTURA DELL’OPERA I VOLUME : LA SACRA BIBBIA – Traduzione di “La Sainte Bible” di J. N. Darby (1886) Titoli della Bibbia:

1. Parte: “IL PENTATEUCO”: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio. 2. Parte: “I LIBRI STORICI da GIOSUE’ a II CRONACHE”. 3. Parte: “I LIBRI POETICI da GIOBBE a CANTICO DEI CANTICI” 4. Parte: “I PROFETI da ISAIA a MALACHIA”. 5. Parte: “IL NUOVO TESTAMENTO dai VANGELI all’APOCALISSE”.

II VOLUME : COMMENTO SUI MISTERI RIVELATI DELLA SACRA BIBBIA

LA VERITA’ DELLA BIBBIA SU 1. LA CREAZIONE 2. LE DATE STORICHE DEI PRINCIPALI

AVVENIMENTI 3. LA STORIA D’ISRAELE E IL SUO FUTURO 4. LE DATE STORICHE DEI RE E DEI PROFETI

D’ISRAELE 5. LA DATA DI NASCITA E DI MORTE DI

GESU’ CRISTO 6. IL PECCATO, IL SUO GIUDIZIO E LA

SALVEZZA PER IL SACRIFICIO DI CRISTO, SENZA NTERMEDIARI

7. LA VERA CHIESA DI CRISTO E LE SEDICENTI ALTRE CHIESE

8. GLI AVVENIMENTI FUTURI IMMINENTI 9. L’APOCALISSE, IL SUO SCOPO E IL RUOLO

DEL VATICANO E DI ROMA 10. IL FUTURO REGNO DI CRISTO 11. LA FINE DEL MONDO ATTUALE 12. TAVOLE RIASSUNTIVE VARIE (TESTI

SINOTTICI E IN ORDINE STORICO, ERRORI DEI TESTI, AUTORI VARI DEI TESTI SACRI, STORIA DEI RE, ECC…)

13. E MOLTO ALTRO ANCORA ALLEGATI 1. Tabella cronologica e storica degli avvenimenti

principali passati e futuri, riguardanti il Popolo d’Israele e la Palestina (7 pagg.);

2. Cartina della Palestina contenente i luoghi visitati dal Messia Gesù Cristo e annotati con passi biblici (9 pagg.);

3. Schema grafico in unico foglio contenente tutto il messaggio biblico, dalla Genesi all’Apocalisse, con annotazioni storiche (6 pagg.);

4. Tabella riassuntiva dei Papi e Antipapi (6 pagg.); 5. Testi in ordine sinottico, cronologico e Tavole

riassuntive varie (223 pagg.); Disegni vari relativi a: 6. genealogia dei primi 10 Patriarchi (fig. 1); 7. storia dei Re d’Israele e dei Re di Giuda (fig. 2); 8. struttura del Campo d’Israele quando attraversò il

deserto per la Terra promessa (fig. 3, 4);

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9. struttura del Tabernacolo e della Tenda di convegno (fig. 5, 6);

10. arredi relativi (fig. 7); 11. abiti sacerdotali (fig. 8); 12. albero genealogico principale della tribù di Giuda (fig.

9); 13. analisi dello spettro solare e sua relazione con la Divina

Trinità (fig. 10); 14. Tempio costruito dal Re Salomone (fig. 11, 12, 13, 14); 15. la città di Gerusalemme ricostruita da Neemia (fig. 15); 16. il nuovo Israele del Regno millenario (fig. 16); 17. la nuova Gerusalemme del Regno millenario (fig. 17); 18. il nuovo Tempio di Gerusalemme nel Regno millenario

(fig. 18).

ANNOTAZIONI Le annotazioni bibliche, le etimologie ebraiche/aramaiche e le notizie di carattere scientifico/storico sono ricavate da questo testo e anche dai seguenti altri: dall’ enciclopedia: “LA PICCOLA TRECCANI”, da “Revisione della cronologia egizia” dall’egittologo Antonio Crasto per le Dinastie XII-XIX; da “Tabella cronologica delle Dinastie Egizie” a cura di Margherita Campaniolo per la XX in poi; da “DIZIONARIO BIBLICO” a cura di Giovanni Miegge, 2° ed. riveduta e aggiornata da B. Corsani, J. A. Soggin e G. Tourn – Feltrinelli Editore; da “L’IMPRONTA DI DIO” Alla ricerca delle reliquie di Cristo – Capitolo I - Pierluigi Baima Bollone – Editore LE SCIE - Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. Milano – I Edizione- aprile 1985. Testi comparati: da “LA SACRA BIBBIA” - versione riveduta ed. 1984 – Società Biblica di Ginevra; da “LA SACRA BIBBIA” – C. E. I. Editore; da “LA SACRA BIBBIA” - di Giovanni Diodati. SEGNI E ABBREVIAZIONI L’ asterisco * davanti i capoversi, indicano una divisione del soggetto più marcata rispetto agli altri; essi possono contenere anche più Capitoli. Il doppio asterisco ** indica una divisione ancora più marcata. Nelle parti poetiche scritte in rime, un asterisco * più piccolo indica i capoversi. Nell’Antico Testamento, le tre forme ebraiche Elohim, Elohah, El, sono resi in italiano con Dio. El, é preceduta da un asterisco (* Dio); Elohah é preceduta da una croce (+ Dio); Elohim, che è la forma ordinaria, non é preceduta da alcun segno (Dio). La forma ebraica Elohim (plurale di Eloah, il Dio supremo) indica la deità in senso assoluto, ha El, il forte, é sempre distinto da Elhoim (Dii) ed Eloah (Dio). La forma ebraica Jéhovah o secondo altri Jahveh o Jahoh, in italiano è resa con Eterno; la forma ebraica Jah è un’abbreviazione del nome di Jéhovah e indica la sua esistenza assoluta, piuttosto che l’eternità del suo essere (vedere Salmo 68 v. 4); n. d. t. : è questa forma abbreviata che entra nell’onomatopeica ebraica. Nel Nuovo Testamento, l’asterisco * messo davanti la parola Eterno, corrisponde a Eterno dell’Antico Testamento. Le parole aggiunte dal traduttore, per esigenze grammaticali della lingua italiana o per chiarezza, sono inserite tra [] due parentesi quadre.

Così pure, nell’Antico Testamento, le parti del testo originale di dubbia interpretazione sono inserite tra due parentesi quadre e preceduteun asterisco *[ ]. I discorsi diretti in prima persona sono evidenziati con carattere corsivo, fra due virgolette, ad esempio: «Salirò contro i Filistei? Li darai nelle mie mani?» I discorsi riportati in seconda persona sono evidenziati con carattere normale, fra due virgolette, ad esempio: «Così dice l’Eterno degli eserciti: "Io ti presi dagli ovili, presso il minuto bestiame, perché tu fossi principe sul mio popolo Israele".» Le parole evidenziate col carattere neretto, sono segnalate per una maggiore importanza e per meglio memorizzare. Le parti del testo originale in forma prosaica, sono a margine sinistro pieno. Le parti del testo originale in forma poetica rimata, sono evidenziate con il margine rientrato. LEGENDA Cap. sta per Capitolo; v. sta per versetto; A.C. sta per indicare una data Avanti Cristo; LXX sta per versione dell’A.T. in lingua greca detta dei settanta; R. sta per indicare il testo degli Elzeviri del 1.633, comunemente detto Testo Ricevuto; poiché nell’Apocalisse questo è troppo difettoso, è parso inutile al traduttore segnalare le sue varianti rispetto al manoscritto da lui seguito. Generalmente pure, non sono segnalate le varianti di una traduzione quando si tratta di differenze poco apprezzabili, di carattere tecnico o critico. N.d.T. sta per indicare una nota aggiunta dal traduttore del testo francese. ALTRE VERSIONI IN NOTA L’autore ha inserito nei casi più significativi, le varianti proposte dalle seguenti altre versioni, generalmente secondo questo ordine: Nuova Riveduta, dalla versione originale del dott. Luzzi; Versione della C.E.I.; Versione originale del dott. Diodati; Nuova Versione, dall’originale del dott. Diodati; Riveduta, del dott. Luzzi. N.B. Il traduttore ha inserito dei titoli e sottotitoli ad evidenziare l’argomento trattato nel seguito del testo biblico. PROLOGO La dizione Antico e Nuovo Testamento, che sta ad indicare le due principali parti che costituiscono le Sacre Scritture cristiane, è tratta proprio da uno dei libri neotestamentari.1

1 lettera agli Ebrei Cap. 9:15 - 18;

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1. APPROCCIO ALLA LETTURA DELLA SACRA

BIBBIA La prima parte, detta Antico Testamento, costituisce per i cristiani la prima parte delle Sacre Scritture, quella che più direttamente è rivolta al popolo d’Israele. Per questo popolo è il solo Sacro Libro. Esso fu scritto originariamente in lingua Ebraica e, per alcune brevi parti, in lingua aramaica. Queste lingue comportavano la scrittura da destra a sinistra, al contrario della scrittura greca, lingua originale con cui fu scritto il Nuovo Testamento. Questo particolare rivela già un primo mistero allegorico: che il Vecchio va letto al contrario del Nuovo Testamento. Questo perché la lettera dell’Antico Testamento uccide, mentre lo Spirito di Grazia del Nuovo vivifica, rivelando la vita eterna. Non è straordinario? Quando i Giudei capiranno questo? Quando sarà terminato il tempo attuale della Chiesa di Cristo; allora lo Spirito della Grazia toglierà il velo che oggi copre la loro mente incredula! 2 Tutte le Sacre Scritture sono divinamente ispirate3 e quindi degne di essere sostanzialmente accettate e credute come veritiere. Tuttavia per coloro che cercano dei punti da contestare, la Parola di Dio contiene anche degli errori4 dovuti, alcune volte, alle diversità delle fonti del materiale storico, altre volte alla sovrapposizione delle numerose trascrizioni fatte nei millenni passati, quando la stampa non era ancora stata inventata (il primo libro stampato fu proprio una Bibbia). L’Eterno, che veglia sempre sulla sua Parola, ha così riservato alcune “trappole” (appositamente preparate per quelli) poiché la verità può essere trovata e conosciuta soltanto nell’umiltà più autentica, non certamente attraverso l’orgogliosa contestazione. Anche Gesù Cristo riserverà delle “trappole” per i contestatori, per gl’increduli; infatti, parlerà per via di “parabole” perché chi non voleva capire non avrebbe potuto capire, mentre ai suoi discepoli spiegava ogni cosa in privato. 5 Ormai da molti anni gli studiosi delle Sacre Scritture cristiane, hanno un approccio eccessivamente critico, non basato sulla sola fede, ma sulla sapienza umana. Questo atteggiamento impedisce di cogliere il vero messaggio che Dio ha voluto inviare all’umanità, e produce inevitabilmente interpretazioni basate sulla logica, sulla filosofia, sull’esperienza umana, ecc.6. Questo però, benché piacevolmente condiviso da molti lettori fuorviati dall’errore, non potrà mai centrare l’obiettivo, perché la natura umana, ancorché supportata da pregevole cultura e da notevole esperienza storica e scientifica, non potrà mai ricevere le cose comunicate dallo Spirito di Dio, perché esse sono rivelate all’uomo spirituale, non a quel ragionatore7.

2 2a lettera ai Corinzi Cap. 3:4 - 17; lettera ai Romani Cap.

11:6 - 15; 3 2a lettera di Pietro Cap. 1:21; 4 nel II libro, è stata redatta una Tavola riassuntiva di tutti gli

errori principali contenuti sia nell’A. T. che nel N.T.; 5 Matteo Cap. 13:34 - 36; 6 1a lettera ai Corinzi Cap. 1:17 -31; 7 1a lettera ai Corinzi Cap. 2:12 - 16;

I fatti raccontati dallo Spirito di Dio, non potendo essere compresi con la sola scienza umana, passano come racconti allegorici, non reali; storie fantastiche raccontate dagli antichi patriarchi e tramandate oralmente di generazione in generazione. Queste, a loro dire, furono poi raccolte nel divenire dei secoli, da sconosciuti redattori che cominciarono a registrarle onde conservarne la memoria; grazie a loro sono arrivate fino a noi oggi. Per i critici quei fatti hanno lo scopo di dare al Popolo eletto (Israele), originariamente popolo nomade di pastori senza una Patria, una prospettiva e una speranza di vita, un giorno non lontano, in una propria terra, come le altre Nazioni circonvicine. Questa è la spiegazione data dalla logica umana, che non può ricevere le cose rivelate dallo Spirito di Dio. Anche ai bambini sono raccontate le storie bibliche come si raccontano le favolette8. Egli scoprirà, forse con sua grande meraviglia, che tutto quello che è scritto nell’Antico Testamento, è per l’ammaestramento dei credenti, e che la persona e l’opera del Cristo Gesù, nostro Eterno, è nascosta nelle sue Sacre pagine9. E’ però fondamentale, prima d'ogni altra cosa, credere alle Sacre Scritture in modo semplice, quasi infantile, perché bisogna assumere l’atteggiamento simile a quello di un piccolo fanciullo, che ascolta e crede ciò che il Padre celeste gli vuole rivelare10. Bisogna abbandonarsi nelle mani di Dio, per essere da Lui guidati passo dopo passo, non rinunciando alla ragione umana, ma sottomettendola alla giuda dello Spirito Santo: è Lui che guiderà la mente del lettore a comprendere poco a poco, le cose che appartengono al regno dello Spirito11. La preghiera, cioè la richiesta fatta a Dio con proprie parole, semplici e sincere, per essere aiutati in questa ricerca12, è altrettanto indispensabile per conoscere il grande e meraviglioso piano di Dio. Egli ha lo scopo di condurre gli uomini, anche attraverso esperienze dolorose, al ravvedimento, alla conversione, al riconoscimento dello stato di perdizione di ognuno di noi13. Dio ha stabilito un giorno in cui sarà tenuto il Giudizio di tutti i viventi, e nessuno scamperebbe senza la fede nel Salvatore, perché tutti sono peccatori agli occhi puri del Santissimo. Bisogna quindi incontrare ora, prima che sia troppo tardi, l’unico Salvatore che Dio ha donato all’umanità intera, l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo.14 Questo è il vero segreto per ricevere il perdono e la grazia della Vita Eterna.

8 2a lettera a Timoteo Cap. 4:3, 4; 9 2a lettera a Timoteo Cap. 3:14 - 17; lettera ai Romani

Cap. 14:4; 2a lettera di Pietro Cap. 1:19 - 21; Giovanni Cap. 5: 39, 40; 1a lettera ai Corinzi Cap. 10:1 - 7;

10 Matteo Cap. 11:25, 26; 11 Giovanni Cap. 14:26; Cap. 15:26; Cap. 16:12 -15; 12 Matteo Cap. 6:5 - 8; Cap. 7:7 - 11; 13 lettera ai Romani Cap. 11: 25 - 36; 14 lettera agli Ebrei Cap. 2:1 - 4; 1a lettera di Giovanni

Cap. 2:1, 2;

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2. L’ANTICO TESTAMENTO

Comincia con la mirabile narrazione della Creazione dei cieli e della terra e prosegue con il racconto della storia umana, dei progenitori ingannati subito dal demonio, dei loro figli e delle generazioni successive; questa storia dimostrerà con i fatti, l’immancabile trasmissione generazionale di tale diabolica impronta. La promessa di Dio, che il diavolo sarà vinto e la sua opera ingannevole distrutta, è subito annunciata. Questo compito sarà affidato al Messia, il Salvatore, che verrà a suo tempo. Nell’attesa messianica, Dio sceglie dei testimoni, fedeli custodi di questa promessa, ai quali affida il compito di ricordarla alle generazioni future. Comanda loro anche di comportarsi in modo degno, come veri suoi servitori, ad esempio per le Nazioni vicine, che invece il loro Creatore lo abbandonarono da molto tempo. Per questa ragione affida loro la custodia della sua Parola rivelata. Dapprima Dio sceglie un uomo: Noè. Poi una famiglia: Abramo. Poi un popolo: Israele. Ma poiché questo popolo si dimostrò sempre infedele, non all’altezza del suo compito ricevuto all’inizio, dopo avere lungamente pazientato e rivolto molti avvertimenti tramite i profeti (430 anni 15), Dio lo giudica togliendogli il regno del Paese promesso (la Palestina) e trasferendolo alle Nazioni. Così è ancora oggi, benché siano già iniziati dei segnali di restaurazione. La grande maggioranza del popolo (dieci tribù) fu distrutta e la restante parte deportata dagli Assiri fra le Nazioni nell’anno 721 (E.V.). Da allora quelle tribù non ritornarono mai più, salvo casi sporadici. Le rimanenti due tribù (Giuda e Beniamino) dopo essere state deportate a Babilonia dai Caldei, i quali distrussero Gerusalemme e il Tempio, soggiornarono in cattività a Babilonia per 70 anni. Ma con la fine del regno Caldeo, ebbero il permesso di tornare in Palestina per ricostruire la città di Gerusalemme ed il Tempio di Dio, nell’attesa dell’avvento messianico. Persistendo nella sua generale incredulità, il popolo continuò ad essere angariato dalle Nazioni, così sopraggiunse l’impero Medo-Persiano dopo l’impero Caldeo-Babilonese, poi il Greco-Macedone e infine l’impero Romano, che risultò essere il più terribile di tutti, perché distrusse di nuovo la città di Gerusalemme, il Tempio e deportò lontano dalla Palestina il residuo giudaico, per più di XIX secoli, cioè fino al 1948. Il culmine della sua ostinata caparbietà, avverrà quando il residuo del popolo respingerà anche la testimonianza di Gesù, il loro Messia tanto atteso e desiderato, finalmente giunto per ridare il regno ad Israele. Il popolo però preferì Barabba al suo Re, e come allora, ancora oggi aspetta l’adempimento di quella promessa, che invece è già stata adempiuta. Ma questo appartiene già alla storia neotestamentaria. Tutto ciò è contenuto in 39 libri, scritti da circa 40 diversi autori vissuti nell’arco di circa 1.200 anni. Il

15 Ezechiele Cap. 4:1- 6;

primo fu Mosè, l’ultimo il profeta Malachia, tutti ispirati dallo Spirito di Dio16.

3. IL NUOVO TESTAMENTO La quinta parte, che è il Nuovo Testamento, è indirizzata più direttamente ai cristiani ed è rifiutata dal popolo eletto, perché esso ha respinto Gesù di Nazaret, il Cristo, Figlio di Dio. Questa annuncia l’avvento del Messia promesso nella prima parte della Bibbia, elenca la sua genealogia a dimostrazione delle sue autentiche credenziali, descrive la sua vita, le sue opere e il suo insegnamento. I 4 Vangeli sono stati scritti, due dagli Apostoli Matteo e Giovanni, e due dai discepoli Marco e Luca, per testimoniare delle cose da Lui fatte e insegnate. Negli altri 23 libri sono sviluppate importantissime testimonianze di altri due Apostoli del Signore (Pietro e Paolo) e due profeti (Giacomo e Giuda). Tutti hanno raccolto il suo messaggio e ubbidito al preciso mandato da Lui ricevuto. Conoscere bene il Nuovo Testamento è presupposto indispensabile per comprendere bene il messaggio spirituale nascosto nell’Antico Testamento.

4. DEDICA

“Amen! Alle matrici che m’hanno amato, e ai tesori che m’hanno figliato,

questo cimento l’ho dedicato, e il Padre, in Gesù Cristo, ho lodato!

Amen! Amen!” Questi sono i comandamenti, le leggi e le prescrizioni che l’Eterno, il vostro Dio, ha ordinato di insegnarvi, perché li mettiate in pratica nel paese nel quale vi preparate a entrare per prenderne possesso, così che tu tema il tuo Dio, l’Eterno, osservando, tutti i giorni della tua vita, tu, tuo figlio e il figlio di tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti i suoi comandamenti che io ti do, affinché i tuoi giorni siano prolungati. (Deuteronomio 6:1-2) “Tu amerai dunque l’Eterno, il tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l'anima tua e con tutte le tue forze. Questi comandamenti, che oggi ti do, ti staranno nel cuore; li inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, te li metterai sulla fronte in mezzo agli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle porte della tua città”. (Deuteronomio 6:5-9)

16 2a lettera di Pietro Cap. 1:20, 21; 1a lettera di Pietro Cap.

1:10, 11, 12;

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L’ANTICO TESTAMENTO I N D I C E

Ia PARTE

I CINQUE LIBRI DI MOSE’ 1. GENESI . . . . . . . . . . . . pag. 6 2. ESODO . . . . . . . . . . . . . . pag. 48 3. LEVITICO. . . . . . . . . . . . pag. 82 4. NUMERI . . . . . . . . . . . . . pag. 108 5. DEUTERONOMIO . . . . . . . pag. 143

IIa PARTE I DODICI LIBRI STORICI

6. GIOSUE’ . . . . . . . . . . . . . pag. 175 7. GIUDICI . . . . . . . . . . . . pag. 194 8. RUT . . . . . . . . . . . . . . pag. 215 9. 1° LIBRO DI SAMUELE . . . . pag. 217 10. 2° LIBRO DI SAMUELE . . . . pag. 244 11. 1° LIBRO DEI RE . . . . . . . . . pag. 267 12. 2° LIBRO DEI RE. . . . . . . . . pag. 294 13. 1° LIBRO DELLE CRONACHE pag. 319 14. 2° LIBRO DELLE CRONACHE pag. 342 15. ESDRA . . . . . . . . . . . . . . pag. 370 16. NEEMIA. . . . . . . . . . . . . . pag. 379 17. ESTER . . . . . . . . . . . . . . pag. 392

IIIa PARTE I CINQUE LIBRI POETICI

18. GIOBBE. . . . . . . . . . . . . . pag. 399 19. SALMI. . . . . . . . . . . . . . . pag. 429 20. PROVERBI . . . . . . . . . . . . pag. 498 21. PREDICATORE (ECCLESIASTE)..pag. 522 22. CANTICO DEI CANTICI. . . . . . pag. 531

IVa PARTE I CINQUE LIBRI DEI PROFETI MAGGIORI

23. ISAIA. . . . . . . . . . . . . . . . pag. 537 24. GEREMIA . . . . . . . . . . . . . pag. 594 25. LAMENTAZIONI. . . . . . . . . . pag. 646 26. EZECHIELE . . . . . . . . . . . . pag. 652 27. DANIELE . . . . . . . . . . . . . pag. 696

Va PARTE I DODICI LIBRI DEI PROFETI MINORI

28. OSEA. . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 712 29. GIOELE. . . . . . . . . . . . . . . .pag. 720 30. AMOS. . . . . . . . . . . . . . . . pag. 723 31. ABDIA. . . . . . . . . . . . . . . . pag. 729 32. GIONA. . . . . . . . . . . . . . . . pag. 730 33. MICHEA. . . . . . . . . . . . . . . pag. 732 34. NAUM. . . . . . . . . . . . . . . . pag. 737 35. ABACUC. . . . . . . . . . . . . . . pag. 739 36. SOFONIA. . . . . . . . . . . . . . . pag. 742 37. AGGEO. . . . . . . . . . . . . . . . pag. 745 38. ZACCARIA. . . . . . . . . . . . . pag. 746 39. MALACHIA. . . . . . . . . . . . . pag. 754

FINE DELL’ANTICO TESTAMENTO . . . . . . . .

.

Angiobelli

L’ANTICO TESTAMENTO

Ia PARTE

I CINQUE

LIBRI DI MOSE’ ALLEGATI DA CONSULTARE:

1. Tabella cronologica e storica degli avvenimenti principali passati e futuri, riguardanti il Popolo d’Israele e la Palestina (7 pagg.); 2. Schema grafico in unico foglio contenente tutto il messaggio biblico, dalla Genesi all’Apocalisse, con annotazioni storiche (6 pagg.); 3. Genealogia dei primi 10 Patriarchi (fig. 1);

Disegni vari relativi a: 6. genealogia dei primi 10 Patriarchi (fig. 1); 8. struttura del Campo d’Israele quando attraversò il deserto per la Terra promessa (fig. 3, 4); 9. struttura del Tabernacolo e della Tenda di convegno (fig. 5, 6); 10. arredi relativi (fig. 7); 11. abiti sacerdotali (fig. 8); 12. albero genealogico principale della tribù di Giuda (fig. 9); 13. analisi dello spettro solare e sua relazione con la Divina Trinità (fig. 10);

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GENESI

La creazione adattata per gli angeli Genesi 1 1 Al principio Dio17 creò i cieli e la terra. Lucifero sconvolge la creazione Genesi 1 2 La terra era desolazione e vuoto18 e c’erano tenebre sulla faccia dell'abisso e lo Spirito di Dio era in alto sulla faccia delle acque. La riforma della creazione adattata per l’uomo Genesi 1 3 Dio disse: «Che la luce sia!» La luce fu. 4 Dio vide la luce che era buona; e Dio separò la luce dalle tenebre. 5 Dio chiamò la luce «Giorno» e le tenebre le chiamò «Notte». Fu sera, e fu mattina: primo19 giorno. 6 Poi Dio disse: «Vi sia una distesa20 tra le acque, che separi le acque dalle acque». 7 Dio fece la distesa e separò le acque che erano sotto la distesa dalle acque che erano sopra la distesa. Così fu. 8 Dio chiamò la distesa «Cielo». Fu sera, e fu mattina: secondo giorno. 9 Poi Dio disse: «Le acque [che sono] sotto il cielo siano raccolte in un unico luogo e appaia l'asciutto». Così fu. 10 Dio chiamò l'asciutto «Terra» e chiamò la raccolta delle acque «Mari». Dio vide che questo era buono. 11 Poi Dio disse: «Che la terra produca l’erba, la pianta portante della semenza, l’albero fruttifero che produce frutto secondo la sua specie, avente in sé la propria semenza sulla terra ». Così fu. 12 La terra produsse l’erba, la pianta portante della semenza secondo la sua specie, l’albero fruttifero che produce frutto, avente la propria semenza in sé, secondo la sua specie. Dio vide che questo era buono. 13 Fu sera, e fu mattina: terzo giorno. 14 Poi Dio disse: «Vi siano delle luci21 nella distesa dei cieli per separare il giorno dalla notte e che siano dei segni e per stagioni [determinate], per i giorni e per gli anni; 15 e che siano dei luminari nella distesa dei cieli per dare la luce sulla terra». E così fu. 16 Dio fece i due grandi luminari: il grande luminare per dominare sul22 giorno e il piccolo luminare per dominare sulla notte; e le stelle. 17 Dio li pose nella distesa dei cieli per dare la luce sulla terra, 18 per dominare di giorno e di notte e per separare la luce dalle tenebre. Dio vide che questo era buono. 19 Fu sera, poi fu mattina: quarto giorno.

17 Ebraico: Elohim (plurale di Eloah, il Dio supremo), la

deità in senso assoluto; 18 esattamente il vuoto; 19 esattamente un giorno; così in tutto il passo; 20 n. d. t. : altri un firmamento; 21 n. d. t. : altri luminari; 22 n. d. t. : altri governare il, o reggere il;

20 Poi Dio disse: «Producano le acque un formicolare23 di esseri24 viventi, e volino degli uccelli sopra la terra davanti la distesa dei cieli». 21 Dio creò i grandi animali25 delle acque e ogni essere vivente che si muove, di cui brulicano26 le acque secondo la loro specie, e ogni uccello alato27 secondo la sua specie. Dio vide che questo era buono. 22 Dio li benedisse dicendo: «Fruttificate28, moltiplicatevi e riempite le acque dei mari, e che l’uccello moltiplichi sulla terra». 23 Fu sera, e fu mattina: quinto giorno. 24 Poi Dio disse: « Che la terra produca degli esseri29 viventi secondo la loro specie: il bestiame, e [tutto] ciò che striscia30 e le bestie31 della terra, secondo la loro specie». Così fu. 25 Dio fece le bestie della terra secondo le loro specie, il bestiame secondo le sue specie e tutti i rettili32 del suolo secondo le loro specie. Dio vide che questo era buono. Creazione dell'uomo e della donna: Adamo è il nuovo principe Genesi 1 26 Poi Dio disse: «Facciamo [l]'uomo33 a nostra34 immagine, secondo la nostra somiglianza e che abbiano dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, e sul bestiame su tutta la terra e su ogni [animale] strisciante che si trascina sulla terra». 27 E Dio creò l'uomo35 a sua immagine; egli lo creò all’immagine di Dio; egli li creò maschio36 e femmina37. 28 Dio li benedisse; e Dio disse loro: «Fruttificate e moltiplicatevi; riempite la terra e sottomettetevela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che si muove sulla terra». 29 Dio disse: «Ecco, io vi ho dato ogni pianta che fa seme che è sulla faccia38 di tutta la terra e ogni albero nel quale vi è un frutto d’albero che fa seme; [questo] vi servirà di nutrimento,

23 n. d. t. : altri brulicare, o copiosamente rettili; 24 esattamente anima vivente; così anche il v. 24; 25 altri traducono serpenti o coccodrilli, o mostri, o balene; 26 n. d. t. : produssero in abbondanza o guizzano; 27 n. d. t. : volatile o uccelli che hanno ale; 28 n. d. t. : Figliate; o Siate fecondi; anche al v. 28; 29 n. d. t. : animali; anche al v. 28; 30 n. d. t. : i rettili; 31 n. d. t. : gli animali selvatici; 32 ciò che striscia, che si trascina; 33 n. d. t. : il lemma ebraico ’adham, da ‘adhamah che

significa terra, ha qui valore di essere umano; viene poi tradotto con Adamo per indicare impropriamente il solo maschio;

34 in ebraico la parola che indica Dio è al plurale, cioè Elohim;

35 esattamente la razza umana; così anche il v. 8 del Cap. 2;

36 in ebraico ish; 37 in ebraico ishsha; 38 n. d. t. : superficie;

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30 e ad ogni animale della terra, a ogni uccello dei cieli e a tutto ciò che striscia sulla terra che ha in sé un’anima vivente,[io ho dato] ogni pianta verde per nutrimento». E così fu. 31 Dio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era molto buono. Fu sera, e fu mattina: sesto giorno. Il riposo di Dio nel settimo giorno Genesi 2 1 E i cieli e la terra furono compiuti e tutto l'esercito loro39. 2 Dio compì il settimo giorno l'opera che egli fece e si riposò il settimo giorno da tutta l'opera che egli fece. 3 E Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in questo giorno40 egli si riposò da tutta l'opera che Dio aveva creata facendola41. Dettaglio della creazione di Adamo ed Eva. Il giardino di Eden Genesi 2 *4 Queste sono le nascite42 dei cieli e della terra quando furono create, nel giorno che l’Eterno Dio43 fece la terra e i cieli, 5 ogni arbusto dei campi prima che venisse sulla terra, e ogni erba44 dei campi prima che spuntasse45, perché l’Eterno Dio non aveva fatto piovere sulla terra e non c'era alcun uomo per coltivare il suolo; 6 ma un vapore saliva dalla terra e bagnava tutta la superficie del suolo. 7 L’Eterno Dio formò l'uomo, polvere del suolo e gli soffiò nelle narici un respiro di vita46 e l'uomo divenne un’anima vivente. 8 L’Eterno Dio piantò un giardino in Eden47, dal lato orientale, e vi pose l'uomo che aveva formato. 9 L’Eterno Dio fece crescere dal suolo ogni albero piacevole a vedersi e buono per nutrirsi, e l'albero di vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male. 10 Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino e di là si divideva e diventava quattro fiumi48. 11 Il nome del primo è Pison, ed è quello che circonda tutto il paese di Avila, dove c'è dell'oro; 12 e l'oro di quel paese è puro; qui si trovano pure il bdellio49 e la pietra d'ònice50.

39 n. d. t. : A.C. 4.164; 40 esattamente in lui; 41 n. d. t. : aveva cessato da ogni lavoro che egli creando

aveva fatto; o che aveva creata e fatta. 42 n. d. t. : origini; 43 esattamente Jéhovah; secondo altri Jahveh o Jahoh; 44 più ancora pianta; 45 n. d. t. : e ogni albero ed arboscello della campagna,

avanti che ne fosse alcuno in su la terra; ed ogni erba della campagna, avanti che ne fosse germogliata alcuna; o non c'era ancora sulla terra alcun arbusto della campagna. Nessuna erba della campagna era ancora spuntata;

46 n. d. t. : altri un alito vitale; un alito di vita; o un fiato vitale;

47 esattamente piacevole; 48 esattamente teste; 49 forse è un tipo di resina (?); 50 o berillo varietà di corindone;

13 Il nome del secondo fiume è Ghion, ed è quello che circonda tutto il paese di Cus. 14 Il nome del terzo fiume è Chiddechel51 ed è quello che scorre in avanti verso Assur52. Il quarto fiume è l'Eufrate.53 15 L’Eterno Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden per coltivarlo e custodirlo. 16 L’Eterno Dio ordinò all'uomo questo: «Mangerai liberamente da ogni albero del giardino, 17 ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangerai; perché nel giorno che tu ne mangerai, tu morirai certamente ». Dettaglio della creazione di Eva Genesi 2 18 L’Eterno Dio disse: «Non è bene che l'uomo sia solo; io gli farò un aiuto adatto a lui54». 19 L’Eterno Dio, formò dalla terra55 tutti gli animali dei campi e tutti gli uccelli dei cieli, li fece venire verso l'uomo per vedere come li avrebbe nominati, e qualunque nome che l'uomo diede ad un essere vivente fu il suo nome. 20 L'uomo diede dei nomi a tutto il bestiame e agli uccelli dei cieli e ad ogni animale dei campi; ma per Adamo56 non si trovò l’aiuto adatto per lui. 21 Allora l’Eterno Dio fece cadere un profondo sonno sull'uomo, che si addormentò; egli prese una delle sue costole e richiuse la carne al posto d'essa. 22 L’Eterno Dio formò57 una donna, dalla costola che aveva tolta all'uomo e la condusse verso l'uomo. 23 L'uomo disse: «Questa volta, questa è ossa delle mie ossa e carne della mia carne; questa sarà chiamata donna (Isha) perché è stata tratta dall'uomo (Ish)». 24 Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie ed essi saranno una sola carne. 25 Essi erano entrambi nudi, l’uomo e sua moglie ed essi non ne avevano vergogna. Il peccato di Eva, la condivisione di Adamo e la prima promessa profetica Genesi 3 1 *Ora il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che l’Eterno Dio aveva fatti. Ed egli disse alla donna: «Che cosa? Dio ha detto: Non mangerete di ogni albero del giardino?» 2 La donna rispose al serpente: «Noi mangeremo del frutto degli alberi del giardino; 3 ma del frutto dell'albero che è in mezzo al giardino Dio ha detto: "Non ne mangerete e non lo toccherete, altrimenti morirete"». 4 Il serpente disse alla donna: «Voi non morirete affatto; 5 perché Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio58, conoscendo il bene e il male».

51 è il Tigri; 52 è l’Assiria; 53 in ebraico Phrath; 54 n. d. t. : altri che gli sia simile; anche al v. 20; 55 esattamente suolo; 56 esattamente uomo senza l’articolo; 57 esattamente edificò;

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6 La donna vide che l'albero era buono da mangiare, che era piacevole agli occhi e che l'albero era desiderabile per rendere intelligente; ella prese del suo frutto e ne mangiò e ne diede anche a suo marito [perché egli ne mangiasse] con lei ed egli ne mangiò. 7 Gli occhi di entrambi furono aperti e s'accorsero che essi erano nudi; essi cucirono insieme delle foglie di fico e se ne fecero delle cinture. 8 Essi udirono la voce di Dio l’Eterno, il quale camminava nel giardino nel fresco del giorno. E l'uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza di Dio l’Eterno nel mezzo degli alberi del giardino. 9 L’Eterno Dio chiamò l'uomo e gli disse: «Dove sei?» 10 Egli rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino e ho avuto paura, perché sono nudo e mi sono nascosto». 11 L’Eterno Dio disse59: «Chi ti ha mostrato che eri nudo? Hai mangiato dell'albero che ti avevo comandato di non mangiare?» 12 L'uomo rispose: «La donna che tu [mi] hai dato [per essere con me], è lei che mi ha dato dell'albero, e io ne ho mangiato». 13 L’Eterno Dio disse alla donna: «Che cosa hai fatto?» La donna rispose: «Il serpente mi ha sedotta e io ne ho mangiato». 14 Allora l’Eterno Dio disse al serpente: «Poiché hai fatto questo, sei maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche! Tu camminerai sul tuo ventre e mangerai polvere tutti i giorni della tua vita. 15 Io metterò inimicizia fra te e la donna e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti romperà il capo e tu gli romperai il tallone». 16 Alla donna disse: «Io renderò molto grandi le tue sofferenze e la tua gravidanza; con travaglio partorirai figli; il tuo desiderio si [volgerà] verso tuo marito ed egli dominerà su di te». 17 Ad Adamo disse: «Poiché hai dato ascolto alla voce di tua moglie e hai mangiato dell'albero circa il quale io ti ho ordinato dicendo:”Tu non ne mangerai”, maledetto è il suolo a causa tua; tu ne mangerai [lavorando] con affanno, tutti i giorni della tua vita. 18 Esso ti produrrà spine e rovi e tu mangerai l'erba dei campi; 19 mangerai il pane con il sudore del tuo volto, finché tu ritorni al suolo, perché è da questo che fosti preso; perché sei polvere e ritornerai alla polvere ». 20 L'uomo chiamò sua moglie di nome Eva60, perché era la madre di tutti i viventi. 21 L’Eterno Dio fece ad Adamo e a sua moglie degli abiti di pelle e li rivestì. 22 Poi l’Eterno Dio disse: «Ecco, l'uomo è diventato come l’uno di noi, per conoscere il bene e il male. E ora [via]61, affinché egli non stenda la mano e prenda anche dell'albero della vita, ne mangi e viva per sempre…!» 23 L’Eterno Dio lo mise fuori dal giardino d'Eden, per lavorare il suolo da cui era stato preso.

58 o degli dèi; 59 esattamente E egli disse; 60 in ebraico Kavvah che significa vivere; 61 n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;

24 Così egli scacciò l'uomo e pose a oriente del giardino d'Eden i cherubini62 e la lama della spada che ruotava qua e là, per custodire la via dell'albero di vita. Caino e Abele Genesi 4 1 * L'uomo conobbe Eva, sua moglie, la quale concepì e partorì Caino63 e disse: «Ho acquistato un uomo con l’Eterno ». 2 Poi partorì ancora il fratello di lui Abele64. Abele fu pastore di minuto bestiame e Caino lavoratore del suolo. 3 Avvenne, dopo qualche tempo, che Caino portò un'offerta all’Eterno, di frutti del suolo. 4 Abele portò pure lui, dei primogeniti del suo gregge e del loro grasso. L’Eterno ebbe riguardo ad Abele e alla sua offerta, 5 ma a Caino e alla sua offerta non ebbe riguardo. Caino ne fu molto irritato e il suo viso fu abbattuto. 6 L’Eterno disse a Caino: «Perché sei irritato e perché hai il volto abbattuto? 7 Se tu fai bene, non sarai tu gradito65? E se tu non fai bene, un sacrificio per il peccato66 è coricato alla porta, e il suo desiderio sarà [rivolto] verso te e tu, tu dominerai su lui67!» 8 E Caino parlò ad Abele suo fratello e avvenne, quando furono nei campi, che Caino si avventò contro Abele, suo fratello, e l'uccise. 9 L’Eterno disse a Caino: «Dov'è Abele, tuo fratello?» Egli rispose: «Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?» 10 Egli disse: «Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dalla terra68. 11 Ora tu sei maledetto dalla terra69, che ha aperto la sua bocca per ricevere dalla tua mano il sangue di tuo fratello. 12 Quando coltiverai il suolo, esso non ti darà più la sua forza e tu sarai vagabondo e fuggiasco sulla terra». 13 Caino disse all’Eterno: «Il mio castigo è troppo grande perché io ne porti il peso.70

62 in ebraico Kerùbim che significa preganti; 63 in ebraico qayin derivazione del verbo qanah che

significa acquistare; 64 in ebraico Abele significa vanità; 65 esattamente non ti rialzerai [il volto]; 66 oppure il peccato; l’ebraico ha qui i due sensi; 67 n. d. t. : altri Ora i desideri di esso dipendono da te, e tu

hai la signoria sopra lui; o il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu dòminalo; o il peccato sta spiandoti alla porta e i suoi desideri sono volti a te; ma tu lo devi dominare;

68 esattamente suolo; 69 n. d. t. : altri Ora dunque tu sei maledetto, e sarai

cacciato dalla terra; o Ora sii maledetto lungi da quel suolo che per opera della tua mano ha bevuto il sangue di tuo fratello; o E ora tu sei più maledetto della terra che ha aperto la sua bocca per ricevere il sangue di tuo fratello dalla tua mano;

70 oppure la mia iniquità è troppo grande per essere perdonata; l’ebraico ha qui i due sensi;

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14 Ecco, tu mi scacci oggi dal di sopra della faccia di questo suolo e io sarò nascosto lontano dalla tua faccia, sarò vagabondo e fuggiasco sulla terra, così avverrà che chiunque mi troverà, mi ucciderà». 15 Ma L’Eterno gli disse: «Perciò chiunque ucciderà Caino, sarà punito71 sette volte». L’Eterno mise un segno su Caino, perché nessuno, trovandolo, lo uccidesse72.

….OMISSISS…

ESTER *73 Il convito del re Assuero Ester 1 1 Ai giorni di Assuero (quest'Assuero regnava dall'India fino all'Etiopia su centoventisette provincie) 74 2 in quel tempo, il re Assuero, seduto sul trono del suo reame a Susa, la capitale75, 3 nel terzo anno del suo regno, fece un festino76 a tutti i suoi prìncipi, ai suoi potenti servi77 della Persia e della Media e i nobili e i capi delle provincie erano davanti a lui, 4 mostrava le ricchezze e la gloria del suo regno e il fasto magnifico della sua grandezza, per molti giorni, per centottanta giorni. 5 Quando questi giorni furono trascorsi, il re fece un altro festino per tutti quelli, dal più grande al più piccolo, che si trovavano a Susa, la capitale, di sette giorni, nel cortile del giardino della reggia; 6 [delle tende da sole] bianche, verdi e blu78, erano attaccate con cordoni di bisso e di porpora, con anelli d'argento, alle

71 oppure vendetta sarà consumata; 72 oppure distruggesse; 73 Il testo della versione latina fatta da S. Girolamo nel IV°

secolo D. C., che è la base di quasi tutte le versioni “Cattoliche- romane”, a questo punto inserisce 17 versetti contenenti un sogno fatto da Mardocheo;

74 n. d. t. : Questo Assuero fu probabilmente il re Cambise 2°, che subentrò al trono di Ciro, suo padre, che regnò sul regno di Persia per 8 anni, dal 529 al 522; così è chiamato anche in Esdra 4:6, il secondo altro passo che cita questo re, a parte il libro di Ester.

Poiché la storia insegna che questo re governò solamente 8 anni, mentre in Ester 3:7 si parla del 12° anno del re Assuero, questo può spiegarsi con un periodo di coreggenza col padre.

Molti commentatori invece, identificano questo Assuero con Serse, che però regnò 55 anni dopo; ciò è molto improbabile, perché Mardocheo, fu deportato a Babilonia insieme al re Ioachin (Ieconia) nel 598 A. C. (vedere nota al Cap. 2 v. 6).

Daniele nomina un altro Assuero che dovrebbe essere il padre di Dario il Medo, re dei Caldei, cioè Cambise 1°, reggente del regno di Media (595 – 559), contemporaneo di Nabucodonosor;

75 come Neemia Cap. 1 v. 1; n. d. t. : altri residenza reale; 76 specialmente per bere, come altri; n. d. t. : 527 A. C.; 77 o l’armata, cioè i capi dell’esercito;

colonne di marmo bianco. C'erano letti d'oro e d'argento [posti] sopra un pavimento di marmo rosso e bianco, di alabastro e di marmo nero79. 7 Si offriva da bere in vasi d'oro, vasi differenti gli uni dagli altri, il vino era della corte, in abbondanza, grazie alla potere del re 8 e si beveva secondo l’ordine del re: nessuno era forzato a bere, perché così il re aveva ordinato a tutti i grandi della sua casa, di lasciar fare a ciascuno secondo il suo gradimento. 9 Anche la regina Vasti80 fece un convito per le donne nella casa reale del re Assuero.

Disubbidienza e ripudio della regina Ester 1 10 Il settimo giorno, come il cuore del re era reso allegro dal vino, egli ordinò a Meuman, a Bizta, a Carbona, a Bigta, ad Abagta, a Zetar e a Carcas, i sette eunuchi che servivano in presenza del re Assuero, 11 di condurre davanti a lui la regina Vasti con la corona reale, per mostrare la sua bellezza al popolo e ai nobili; perché lei era bella d'aspetto. 12 Ma quando gli eunuchi riferirono l'ordine del re alla regina Vasti, lei rifiutò di venire. Il re ne fu irritatissimo, si accese d’ira.

13 Allora il re disse ai saggi che conoscevano le cronache (poiché gli affari del re [si trattavano] così in presenza di quanti conoscevano la legge e il diritto. 14 I più vicini a lui erano Carsena, Setar, Admata, Tarsis, Meres, Marsena e Memucan, i sette prìncipi di Persia e di Media che vedevano la faccia del re e occupavano i primi posti nel regno): 15 «Che cosa si deve fare alla regina Vasti, in base alla legge, per non avere ubbidito all'ordine che il re Assuero ha comandato per mezzo degli eunuchi?» 16 Memucan rispose davanti al re e ai prìncipi: «Non solo contro il re la regina Vasti ha mancato, ma anche contro tutti i prìncipi e tutti i popoli che sono in tutte le provincie del re Assuero, 17 perché quello che la regina ha fatto si divulgherà81 fra tutte le donne, in modo da rendere disprezzabili ai loro occhi i loro mariti, in quanto diranno che il re Assuero ha ordinato che si conducesse in sua presenza la regina Vasti, ma lei non è andata. 18 Ora le principesse di Persia e di Media, che avranno udito il fatto della regina, parleranno [nelle stesso modo] a tutti i prìncipi del re e vi sarà grande disprezzo e collera. 19 Se il re lo trova buono, emani un ordine reale, lo faccia iscrivere tra le leggi di Persia e di Media in modo che sia irrevocabile, che Vasti non comparirà più in presenza del

78 n. d. t. : altri Arazzi di cotone finissimo, bianchi e viola;

o cortine di lino fine e di porpora viola; o veli bianchi e violati; o Arazzi di cotone finissimo, bianchi e violacei;

79 n. d. t. : altri di porfido, di marmo bianco, di madreperla e di pietre nere; o di marmo verde, bianco e di madreperla e di pietre a colori; o un lastrico di porfido, e di marmo bianco, di mischio, e di granito; o di marmo rosso e bianco, di madreperla e di alabastro;

80 il nome Vasti in persiano significa insigne; 81 esattamente uscirà;

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re Assuero e il re conferisca la dignità reale di Vasti82 ad un’altra, migliore di lei. 20 L’editto del re sarà conosciuto83 nell'intero suo regno, che è vasto e tutte le mogli renderanno onore ai loro mariti, dal più grande al più piccolo». 21 Questa parola fu buona agli occhi del re e ai prìncipi e il re fece come aveva detto Memucan, 22 mandò delle lettere a tutte le provincie del regno, a ogni provincia secondo la sua scrittura, e a ogni popolo secondo la sua lingua [facendo]ogni uomo istruttore in casa sua e potesse parlare secondo il modo di esprimersi del suo popolo.

Ester scelta come regina

Ester 2 *1 Dopo queste cose, quando l'ira di Assuero si fu calmata, egli si ricordò di Vasti, di ciò che lei aveva fatto e di quanto era stato decretato contro di lei. 2 I servi84 del re, che lo servivano, dissero: «Che si cerchino per il re delle ragazze vergini e di bell'aspetto; 3 il re stabilisca dei commissari in tutte le provincie del suo reame, che questi radunino tutte le ragazze vergini e belle a Susa, la capitale85, nella casa delle donne, sotto la sorveglianza86 di Egai, eunuco del re, guardiano delle donne, che si diano loro i profumi87 per la loro purificazione88 4 e che la ragazza che piacerà al re, diventi regina al posto di Vasti». La cosa fu gradita agli occhi del re e così si fece.

5 Nella capitale di Susa c'era un Giudeo di nome Mardocheo, figlio di Iair, figlio di Simei, figlio di Chis, Beniaminita, 6 che era stato trasportato da Gerusalemme con i prigionieri che erano stati trasportati con Ieconia, re di Giuda, da Nabucodonosor, re di Babilonia89. 7 Egli alleva Adassa90 (cioè Ester), figlia di suo zio91, che non aveva né padre né madre. La ragazza era bella di corpo e di viso; alla morte del padre e della madre, Mardocheo l'aveva adottata per figlia.

82 esattamente la sua dignità reale; 83 esattamente udito; 84 altri ragazzi; 85 n. d. t. : altri residenza reale; in generale in tutto il libro; 86 esattamente mano; 87 n. d. t. : altri cosmetici; 88 o preparazione; 89 n. d. t. : Poiché il re di Giuda Ioiachin (Ieconia) fu

deportato a Babilonia nell’anno 598 A. C. , se a quel tempo Mardocheo avesse avuto solamente 12 anni, il 3° anno del re Cambise 2° sarebbe stato il 525 A. C., 73° anno della sua cattività; perciò avrebbe dovuto avere almeno 85 anni; se il re persiano in questione fosse stato Serse, anziché Cambise 2° (vedi Cap. 1 v. 1), Mardocheo avrebbe dovuto avere 55 anni di più, cioè ben 138 anni; la cosa sarebbe molto improbabile a giudicare dal comportamento di Mardocheo, così sorprendentemente attivo nonostante i suoi 83 anni;

90 Adassa (o Edissa) significa mirto ed Ester significa astro o stella; è una chiara allusione alla stella di Davide, simbolo della nazione giudaica;

91 n. d. t. : vedi v. 15;

8 Quando la parola del re e il suo editto furono divulgati, molte ragazze furono accolte a Susa, la capitale, sotto la sorveglianza di Egai; anche Ester fu condotta nella casa del re, sotto la sorveglianza di Egai, guardiano delle donne. 9 La ragazza piacque e trovò grazia davanti a lui. Egli si affrettò a darle i profumi necessari per la sua purificazione e le sue porzioni [di vivande]92; le diede sette ragazze scelte nel palazzo del re, e trasferì, lei e le sue ragazze, nell’[appartamento] migliore della casa delle donne. 10 Ester non aveva detto nulla del suo popolo e della sua origine, perché Mardocheo le aveva comandato di non parlarne. 11 Mardocheo tutti i giorni passeggiava davanti al cortile della casa delle donne, per sapere se Ester stava bene e come la trattavano. 12 Quando veniva il turno per una ragazza di entrare dal re Assuero, dopo quello che era stato fatto a loro per dodici mesi, secondo la regola prescritta alle donne (perché era questo il tempo necessario per la loro purificazione: sei mesi con l’olio di mirra e sei mesi con aromi e profumi usati dalle donne, poi la ragazza andava dal re), 13 tutto quello che chiedeva, le si permetteva di portare con sé dalla casa delle donne al palazzo del re. 14 Ci andava la sera e la mattina dopo passava nella seconda casa delle donne, sotto la sorveglianza di Saasgaz, eunuco del re, guardiano delle concubine. Lei non tornava più dal re, a meno che il re non trovasse piacere in lei, e la facesse chiamare per nome. 15 Quando venne il turno di andare dal re, per Ester (era la figlia di Abiail, zio di Mardocheo, da questi adottata come figlia) lei non domandò altro di ciò che le indicò Egai, eunuco del re, guardiano delle donne. Ester trovava il favore93 di tutti quelli che la vedevano. 16 Ester fu dunque condotta in presenza del re Assuero nella sua reggia il decimo mese (che è il mese di Tebet), il settimo anno94 del suo regno. 17 Il re amò Ester più di tutte le altre donne, lei trovò grazia e favore agli occhi di lui, più di tutte le altre vergini, ed egli le pose in testa la corona reale e la fece regina al posto di Vasti. 18 Poi, per tutti i suoi prìncipi e i suoi servitori, il re fece un gran festino in onore di Ester; concesse uno sgravio alle provincie e fece doni secondo il potere del re.

Congiura contro il re sventata da Mardocheo Ester 2 19 Quando le vergini furono radunate per la seconda volta, Mardocheo stava seduto alla porta del re. 20 Ester, così come Mardocheo le aveva comandato, non aveva detto nulla dei suoi natali né del suo popolo; Ester

92 n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza; 93 esattamente grazia; qui e Cap. 5 v. 2, 8; Cap. 7 v. 3; Cap. 8 v. 5; 94 n. d. t. : Il 7° anno del regno di Cambise 2°, era l’anno

521 A. C.; (J. N. Darby ha A.C. 479 quando regnava Serse 1°); secondo i documenti storici finora accertati, fu il penultimo anno del suo regno, quando ritornando dalla campagna d’Egitto, trovò il suo trono occupato dal mago Gaumata (il falso Smerdis);

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faceva quanto Mardocheo le diceva come quand'era sotto la tutela di lui. 21 In quei giorni Mardocheo stava seduto alla porta del re, quando Bigtan e Teres, due eunuchi del re, di quelli che stavano di guardia all'ingresso, furono in collera contro il re Assuero, e complottarono contro la vita del re. 22 La cosa venne alla conoscenza di Mardocheo, ed egli informò la regina Ester, che a sua volta ne parlò al re in nome di Mardocheo. 23 Fu fatta un’inchiesta sulla cosa e accertato il fatto, i due [eunuchi]furono appesi ad un legno. Il fatto fu registrato nel libro delle Cronache, in presenza del re. Aman, favorito del re, ottiene un decreto di morte contro i Giudei Ester 3 *1 Dopo queste cose, il re Assuero elevò alla più alta dignità Aman, figlio di Ammedata, l'Agaghita95 e pose il suo seggio al di sopra di tutti i prìncipi che erano con lui. 2 Tutti i servitori del re che stavano alla sua porta, si inchinavano e si prostravano davanti ad Aman, perché così aveva ordinato il re per lui. Ma Mardocheo non s'inchinava né si prostrava. 3 Allora i servitori del re che stavano alla sua porta dissero a Mardocheo: «Perché trasgredisci l'ordine del re?» 4 Poiché essi lo ripetevano a lui giorno dopo giorno, ma egli non dava loro ascolto, siccome aveva loro dichiarato che lui era Giudeo, quelli riferirono la cosa ad Aman, per vedere se Mardocheo avrebbe persistito. 5 Aman notò che Mardocheo non s'inchinava né si prostrava davanti a lui, per cui ne fu irritatissimo; 6 ma sembrando ai suoi occhi insufficiente mettere le mani addosso soltanto a Mardocheo, poiché egli aveva saputo [qual’era]il popolo di Mardocheo, Aman cercò di distruggere tutti i Giudei che si trovavano in tutto il regno d'Assuero, il popolo di Mardocheo. 7 Il primo mese (che è il mese di Nisan) il dodicesimo anno96 del re Assuero, si tirò il Pur97, vale a dire si tirò a sorte, davanti Aman, per ogni giorno e per ogni mese98, fino al dodicesimo [mese] che è il mese di Adar. 8 Aman disse al re Assuero: «C'è un popolo sparso e disseminato fra i popoli di tutte le provincie del tuo regno, le cui leggi sono diverse [da quelle] di ogni altro popolo, che non osserva le leggi del re e non conviene al re tollerarlo. 9 Se il re lo trova buono, che si scriva [l’ordine] di distruggerlo e io metterò diecimila talenti d'argento nelle mani di quelli che eseguono l’ordine, perché siano portati nel tesoro reale».

95 Agag è un probabile titolo dei re d’Amalec; cfr. Numeri

Cap. 24 v. 7; 1Samuele Cap. 15 v. 8; 96 n. d. t. : A.C. 517 (J. N. Darby ha A.C. 474 quando

regnava Serse 1°); Il regno di Cambise 2°, secondo i documenti storici finora accertati, durò 8 anni, compresi 7 mesi della reggenza abusiva di Gaumata-Smerdis; il 12° anno di Cambise 2° qui indicato, potrebbe coincidere con il suo 8° anno concordato dalla storia, se ci furono 4 anni di coreggenza del regno col padre, Ciro il Vecchio; questa potrebbe essere una spiegazione della incongruenza tra i documenti; la storia però non registra ancora questa possibilità;

97 parola persiana che significa sorte; 98 esattamente per ogni giorno e per ogni mese;

10 Allora il re si tolse di mano l'anello [con il sigillo]99 e lo diede ad Aman l'Agaghita figlio di Ammedata, l’avversario100 dei Giudei. 11 Il re disse ad Aman: «Il denaro ti è donato, di quel popolo fa quello che è buono ai tuoi occhi».

Aman, stabilisce, con la sorte, la data dello sterminio dei Giudei 12 Il tredicesimo giorno del primo mese furono chiamati gli scribi del re e seguendo in tutto gli ordini di Aman, si scrisse ai satrapi del re, ai governatori che erano [preposti] su ogni provincia e ai capi di ogni popolo, a ogni provincia secondo la sua scrittura e a ogni popolo secondo la sua lingua. Lo scritto fu fatto in nome del re Assuero e sigillato con l’anello del re. 13 Le lettere furono mandate per mezzo di corrieri in tutte le provincie del re, per distruggere, uccidere, sterminare tutti i Giudei, dai ragazzini ai vecchi, maschi e femmine e per saccheggiare i loro beni in un medesimo giorno, il tredicesimo [giorno] del dodicesimo mese, che è il mese di Adar. 14 Perché il decreto fosse reso [pubblico] in ogni provincia, una copia dello scritto fu portata a conoscenza di tutti i popoli101, affinché fossero pronti per quel giorno. 15 I corrieri partirono pressati dall’ordine del re e il decreto fu promulgato a Susa, la capitale; il re e Aman se ne stavano seduti a bere, ma la città di Susa era nella costernazione. Angoscia e digiuno dei Giudei Ester 4 1 Mardocheo seppe tutto quello che era stato fatto, egli si stracciò le vesti, si coprì di un sacco, si cosparse di cenere, uscì per la città, mandando un grido alto e amaro; 2 giunse fin davanti alla porta del re, poiché a nessuno era permesso di passare per la porta del re coperto di sacco. 3 In ogni provincia, dovunque giungeva l'ordine del re e il suo decreto, ci fu grande cordoglio tra i Giudei, con digiuni, pianti e lamenti, molti facevano i loro letti con sacco e con cenere. 4 Le ragazze di Ester e i suoi eunuchi vennero ad informarla e la regina ne fu molto angosciata e mandò delle vesti a Mardocheo, perché se le mettesse e si levasse di dosso il sacco; ma egli non le accettò. Mardocheo si accorda con la regina Ester sul da farsi 5 Allora Ester chiamò Atac, uno degli eunuchi del re che aveva messo da lei,102 e gli ordinò di [andare] da Mardocheo per sapere che cosa succedesse, perché agisse così. 6 Atac uscì sulla piazza della città, verso Mardocheo, davanti alla porta del re.

99 n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza; 100 più ancora l’oppressore; 101 n. d. t. : altri Queste lettere contenevano una copia del

decreto che doveva essere pubblicato in ogni provincia e invitavano tutti i popoli; o Una copia dell'editto, che doveva essere promulgato in ogni provincia, fu resa nota a tutti i popoli; o Il tenore delle lettere era, che si bandisse un decreto in ciascuna provincia, sì che fosse palese a tutti i popoli;

102 esattamente davanti a lei;

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7 Mardocheo gli narrò tutto quello che gli era avvenuto e gli indicò la somma di denaro che Aman avrebbe pagato103 al tesoro reale per far distruggere i Giudei, 8 poi gli diede una copia del testo dell’editto che era stato promulgato a Susa per il loro sterminio, affinché lo mostrasse a Ester, lo conoscesse, e [che Atac]104 le ordinasse di entrare dal re, di supplicarlo, di fargli richiesta davanti a lui in favore del suo popolo. 9 Atac tornò da Ester e le riferì le parole di Mardocheo105. 10 Allora Ester ordinò ad Atac di tornare da Mardocheo per di dirgli: 11 «Tutti i servitori del re e il popolo delle sue provincie sanno che se qualcuno, uomo o donna, entra dal re nel cortile interno, senza essere stato chiamato[esiste] una certa legge106 che [prescrive] di metterlo a morte, a meno che il re non stenda verso di lui lo scettro d'oro; nel qual caso, ha salva la vita. Io sono già trenta giorni che non sono stata chiamata per andare dal re». 12 Le parole di Ester furono riferite a Mardocheo. 13 Mardocheo disse di rispondere a Ester: «Non pensare nella tua anima di scampare fra tutti i Giudei perché sei nella casa del re. 14 Infatti se oggi tu taci, il sollievo e la liberazione sorgeranno per i Giudei da qualche altra parte; ma tu e la casa di tuo padre perirete; chi sa se non sia per un tempo come questo, che tu sei pervenuta alla regalità?» 15 Allora Ester disse che si rispondesse a Mardocheo: 16 «Va', raduna tutti i Giudei che si trovano a Susa e digiunate per me, non mangiate e non bevete per tre giorni, né di notte e né di giorno. Anch'io con le mie ragazze digiunerò allo stesso modo e dopo entrerò dal re, sebbene ciò non sia secondo la legge; se io devo perire, che io perisca!» 17 Mardocheo se ne andò107 e fece tutto quello che Ester gli aveva ordinato. * 108 Ester dà un convito al re e ad Aman Ester 5 1 Il terzo giorno, Ester si mise la veste reale e si presentò nel cortile interno della casa del re, di fronte all'appartamento del re. Il re era seduto sul trono del suo regno, di fronte all'entrata della casa. 2 E quando il re vide la regina Ester in piedi nel cortile, lei si guadagnò favore ai suoi occhi e il re stese lo scettro d'oro che teneva in mano verso Ester; lei si avvicinò e toccò la punta dello scettro. 3 Allora il re le disse: «Che vuoi tu, regina Ester? Qual è la tua richiesta? [Quando chiedessi] fino la metà del regno, ti sarà data».

103 esattamente pesato; 104 n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza; 105 n. d. t. : Il testo di questo versetto, in quasi tutte le

versioni “Cattoliche- romane”, è sostituito da una ulteriore supplica fatta da Mardocheo (deuterocanonica);

106 n. d. t. : altri per una legge uguale per tutti; o in forza di una legge uguale per tutti; o in base a una particolare legge;

107 esattamente passò; 108 Il testo della versione latina, a questo punto inserisce i

versetti 19-42 e modifica i primi 10 del Cap. 5, deuterocanonici;

4 Ester rispose: «Se il re lo trova buono, che il re e Aman [con lui]venga oggi al convito che ho preparato per lui». 5 Il re disse: «Che si cerchi subito Aman, per fare ciò che Ester ha detto». Così il re e Aman andarono al festino che Ester aveva preparato. 6 Mentre bevevano il vino109 il re disse a Ester: «Qual è la tua richiesta? Ti sarà concessa. Che desideri? [Quando chiedessi] fino la metà del regno, ti sarà data ». 7 Ester rispose dicendo: «[Ecco] la mia richiesta, ecco quel che desidero: 8 se ho trovato favore agli occhi del re, se piace al re di concedermi quello che chiedo e di soddisfare il mio desiderio, venga il re con Aman al festino che io preparerò per loro domani e farò come il re ha detto». Aman cerca di far morire Mardocheo Ester 5 *110 9 Aman uscì quel giorno tutto contento e con il cuore allegro; ma quando vide Mardocheo alla porta del re, che non si alzava, né si moveva per lui, fu pieno d'ira contro Mardocheo. 10 Ma Aman si contenne, se ne andò a casa e mandò a chiamare i suoi amici e Zeres, sua moglie. 11 Aman parlò loro della gloria delle sue ricchezze, del numero dei suoi figli, di tutto ciò che il re aveva fatto per renderlo grande, di come l'aveva innalzato al di sopra dei prìncipi e dei servi del re. 12 Aggiunse: «La regina Ester, al convito che ha dato, non ha fatto venire nessuno con il re, eccetto me; anche domani sono invitato da lei con il re. 13 Ma tutto questo non mi serve a nulla, finché vedrò quel Giudeo Mardocheo sedere alla porta del re». 14 Allora Zeres, sua moglie e tutti i suoi amici gli dissero: «Si prepari un palo alto cinquanta cubiti e domattina parla al re perché vi si appenda Mardocheo, poi vattene allegro al convito con il re». La cosa piacque ad Aman, che fece preparare il palo. Onori resi a Mardocheo; Aman umiliato Ester 6 *1 Quella notte il re non riuscì a prender sonno, sicché ordinò che gli portassero il libro degli annali delle Cronache, che fu letto in presenza del re. 2 Vi si trovò scritto che Mardocheo aveva denunciato Bigtan e Teres, i due eunuchi del re, guardiani dell'ingresso, i quali avevano cercato di alzare la mano sul re Assuero. 3 Allora il re chiese: «Quale onore e quale dignità è stata conferita a Mardocheo per questo?» I servi111 che servivano il re risposero: «Non si è fatto nulla per lui». 4 Il re disse: «Chi c'è nel cortile?» (C'era Aman che era venuto nel cortile esterno della casa del re, per dire al re di fare impiccare Mardocheo alla forca che egli aveva preparata per lui). 5 I servi del re gli risposero: «Ecco, c'è Aman nel cortile». Il re disse: «Ch’egli entri».

109 esattamente al festino del vino; 110 il testo della versione latina, a questo punto riprende

quello protocanonico, con il v. 17; 111 altri giovani uomini;

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6 Aman entrò e il re gli chiese: «Che si deve fare all’uomo che il re vuole onorare?» Aman disse in cuor suo: “Chi oltre che a me112 vorrebbe onorare il re?” 7 Aman rispose al re: «Per l'uomo che il re vuole onorare 8 si prenda la veste reale con la quale il re si riveste, il cavallo che il re usa cavalcare, la corona reale sia posta sulla sua testa, 9 si consegni la veste e il cavallo a uno dei prìncipi più illustri del re; che si rivesta così l'uomo che il re vuole onorare e lo si conduca montato a cavallo per le vie della città, gridando davanti a lui: "Così si fa all'uomo che il re vuole onorare!"» 10 Allora il re disse ad Aman: «Fa' presto, prendi la veste e il cavallo, come hai detto, e fa' così a Mardocheo, a quel Giudeo che è seduto alla porta del re; non tralasciar nulla di quello che hai detto». 11 Aman prese la veste e il cavallo, fece indossare la veste a Mardocheo, lo condusse a cavallo per le vie della città, e gridava davanti a lui: «Così si fa all'uomo che il re vuole onorare!» 12 Poi Mardocheo ritornò alla porta del re, ma Aman si affrettò ad andare a casa sua, addolorato e con il capo coperto. 13 Aman raccontò a Zeres sua moglie e a tutti i suoi amici tutto quello che gli era accaduto. I suoi saggi e Zeres sua moglie gli dissero: «Se Mardocheo davanti al quale tu hai cominciato a cadere è della razza113 dei Giudei, tu non potrai resistergli. Soccomberai davanti a lui». 14 Mentre essi parlavano ancora con lui, giunsero gli eunuchi del re, i quali si affrettarono a condurre Aman al convito che Ester aveva preparato. Aman denunziato da Ester e messo a morte Ester 7 1 Il re e Aman andarono per bere con la regina Ester. 2 Anche in questo secondo giorno il re disse a Ester, mentre bevevano il vino114: «Qual è la tua richiesta, o regina Ester? Essa ti sarà concessa. Che desideri? [Quando chiedessi] fino la metà del regno, ti sarà fatto ». 3 Allora la regina Ester rispose: «Se ho trovato favore agli occhi tuoi, o re, se il re lo trova buono, la mia richiesta è che mi sia donata la vita; il mio desiderio, che mi sia donato il mio popolo. 4 Perché noi siamo stati venduti, io e il mio popolo, per essere distrutti, uccisi, sterminati. Se fossimo stati venduti per diventare schiavi e schiave, non avrei parlato; ma [ne ho parlato]115 perché il nemico non potrebbe riparare al danno che ne verrebbe al re». 5 Il re Assuero parlò e disse alla regina Ester: «Chi è, dov'è colui che ha il cuore colmo [del pensiero]di far questo?» 6 Ester rispose: «L'avversario, il nemico, è questo malvagio Aman». Allora Aman fu terrificato in presenza del re e della regina. 7 Il re tutto adirato si alzò dal festino116 e [se ne andò]nel giardino del palazzo; ma Aman rimase per fare richiesta della sua vita alla regina Ester, perché vedeva che la sua rovina era decisa nel cuore del re.

112 o a chi più di me; 113 esattamente semenza; 114 esattamente festino del vino; 115 n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza; 116 esattamente festino del vino;

8 Poi il re tornò dal giardino del palazzo nella casa del festino117. Aman si era gettato sul divano sul quale si trovava Ester e il re esclamò: «Vuole anche far violenza alla regina, davanti a me, in casa mia?» L'ordine uscì dalla bocca del re e [i servi subito]118 coprirono la faccia ad Aman; 9 Carbona, uno degli eunuchi, disse in presenza del re: «Ecco119, il palo alto cinquanta cubiti, che Aman ha fatto preparare per Mardocheo, il quale aveva parlato per il bene del re, è rizzato in casa di Aman » Il re disse: «Appendeteci lui!» 10 Così Aman fu appeso al palo che egli aveva rizzato per Mardocheo e l'ira del re si calmò.

Decreto in favore dei Giudei Ester 8 1 In quello stesso giorno, il re Assuero donò alla regina Ester la casa di Aman, l’oppressore dei Giudei. Mardocheo entrò alla presenza del re, perché Ester gli aveva dichiarato chi era lui. 2 Il re tolse il suo anello che aveva fatto togliere ad Aman e lo diede a Mardocheo. Ester stabilì Mardocheo sulla casa di Aman. 3 Poi Ester parlò di nuovo al re, si gettò ai suoi piedi, pianse, lo supplicò di annullare il male meditato da120 Aman, l'Agaghita e le trame da lui ordite contro i Giudei. 4 Allora il re stese lo scettro d'oro verso Ester ed Ester si alzò, rimase in piedi davanti al re 5 e disse: «Se il re lo trova buono, se ho trovato favore agli occhi tuoi, se la cosa gli pare vantaggiosa e che io, io sono gradita agli occhi tuoi, si scriva per revocare le lettere ordite da Aman, figlio di Ammedata, l'Agaghita, ch’egli ha scritto per far perire i Giudei che sono in tutte le provincie del re. 6 Perché come potrei io vedere la catastrofe che colpirebbe il mio popolo? Come potrei vedere la distruzione della mia stirpe?» 7 Allora il re Assuero disse alla regina Ester e a Mardocheo, il Giudeo: «Ecco, io ho dato a Ester la casa di Aman e lui è stato appeso al palo, perché aveva steso la mano contro i Giudei. 8 Voi dunque, scrivete nel nome del re in favore dei Giudei, come vi sembrerà buono e sigillate con l'anello del re, perché ciò che è scritto in nome del re e sigillato con l'anello del re, non può essere revocato». 9 Furono chiamati gli scribi del re il [giorno]ventitré del terzo mese (che è il mese di Sivan), i quali scrissero ai Giudei, ai satrapi, ai governatori e ai capi delle centoventisette provincie, dall'India all'Etiopia, a ogni provincia nella sua scrittura, a ogni popolo nella sua lingua, ai Giudei nella loro scrittura e nella loro lingua, seguendo in tutto l'ordine di Mardocheo. 10 [Mardocheo] scrisse dunque in nome del re Assuero e sigillò le lettere con l'anello del re, poi mandò le lettere per mezzo di corrieri a cavallo, montati su dei corsieri, dei cavalli di razza121, prodotti di razza122.

117 esattamente festino del vino; 118 n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza; 119 esattamente Ecco anche; 120 esattamente il male di; 121 o muletti; anche al v. 14;

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11 Con [queste lettere]il re autorizzava i Giudei, in qualunque città, a radunarsi e a difendere la loro vita [e]a distruggere, uccidere, sterminare, tutta la gente armata che li assalisse, di qualunque popolo e provincia fosse, a saccheggiare i loro beni, senza escludere i [loro] bambini e le [loro] donne; 12 ciò in un medesimo giorno, in tutte le provincie del re Assuero: il tredicesimo [giorno]del dodicesimo mese (che è il mese di Adar). *123 13 Queste lettere contenevano una copia del decreto che doveva essere bandito in ogni provincia e pubblicato fra tutti i popoli, perché i Giudei si tenessero pronti per quel giorno a vendicarsi dei loro nemici. 14 Così i corrieri montati su dei corsieri, dei cavalli di razza, partirono in tutta fretta, pressati dall’ordine del re; l’editto fu promulgato a Susa, la capitale. 15 Mardocheo uscì dalla presenza del re con una veste reale blu e bianca, con una grande corona d'oro e un mantello di bisso e di porpora; la città di Susa alzava grida di gioia ed era allegra. 16 Per i Giudei vi era luce e gioia, allegrezza e onore124. 17 In ogni provincia, in ogni città, dovunque giungeva l'ordine del re e il suo decreto, tra i Giudei ci fu un giorno di festa e gioia, allegrezza, banchetti. Molta gente fra i popoli del paese si fecero Giudei, perché il timore dei Giudei si era impadronito di loro. La data dello sterminio dei Giudei, diventa la data della vendetta dei Giudei Ester 9 1 Il dodicesimo mese, cioè il mese di Adar, il tredicesimo giorno del mese, quando l'ordine del re e il suo decreto dovevano essere applicati, il giorno che i nemici dei Giudei speravano di averli in loro potere, avvenne invece tutto il contrario: furono i Giudei ad avere in loro potere i loro nemici. 2 I Giudei si radunarono nelle loro città, in tutte le provincie del re Assuero, per metter la mano su quelli che cercavano di far loro del male; nessuno poté resistere loro, perché erano stati presi dal timore dei Giudei. 3 Tutti i capi delle provincie, i satrapi, i governatori e quelli che svolgevano gli affari del re, diedero man forte ai Giudei, perché avevano paura di Mardocheo. 4 Mardocheo infatti era diventato grande nella casa del re, la sua fama si spandeva in tutte le provincie, perché quest'uomo, Mardocheo, diventava ogni giorno più grande. 5 I Giudei dunque colpirono con la spada tutti i loro nemici, [li]uccisero e [li] sterminarono; fecero quello che vollero a quelli che li odiavano.

122 qualcuno giumente; n. d. t. : altri ; o che cavalcavano

cavalli veloci, usati per il servizio del re, nati da stalloni reali; o che cavalcavano corsieri reali, figli di cavalle di razza; o che cavalcano dromedari, muli corsieri, nati di cavalle;

123 Il testo della Vulgata latina, a questo punto inserisce tra i versetti 13- 33, un testo deuterocanonico col contenuto del decreto reale, e il v. 34 coincide col v. 13, protocanonico;

124 n. d. t. : altri o I Giudei poi erano raggianti di gioia, di entusiasmo e di gloria; o per i Giudei vi era luce, letizia, esultanza, onore; o E per li Giudei vi fu serenità, e allegrezza, e letizia, ed onore;

6 A Susa, la capitale, i Giudei uccisero e sterminarono cinquecento uomini, 7 misero a morte Parsandata, Dalfon, Aspata, 8 Porata, Adalia, Aridata, 9 Parmasta, Arisai, Aridai e Vaizata, 10 i dieci figli di Aman, figlio di Ammedata, il nemico dei Giudei, ma non si diedero al saccheggio. 11 Quel giorno stesso fu portato a conoscenza del re il numero di quelli che erano stati uccisi a Susa, la capitale. 12 Il re disse alla regina Ester: «A Susa, la capitale, i Giudei hanno ucciso e sterminato cinquecento uomini e i dieci figli di Aman; che avranno mai fatto nelle altre provincie del re? Che cosa chiedi ancora? Ti sarà dato. Che altro desideri? Essa ti sarà accordata». 13 Allora Ester disse: «Se il re lo trova buono, sia permesso ai Giudei che sono a Susa, di fare anche domani quello che era stato decretato per oggi e siano appesi al legno i dieci figli di Aman». 14 Il re ordinò che così fosse fatto. Il decreto fu promulgato a Susa e i dieci figli di Aman furono appesi. 15 [Soltanto]125 i Giudei che erano a Susa si radunarono ancora il quattordicesimo giorno del mese di Adar e uccisero a Susa trecento uomini; ma non si diedero al saccheggio. 16 Gli altri Giudei che erano nelle provincie del re si radunarono [il tredicesimo giorno]126 anch'essi, difesero la loro vita, ed ebbero riposo dagli attacchi dei loro nemici; uccisero settantacinquemila di quelli che li odiavano, ma non si diedero al saccheggio. La festa dei Purim decretata per tutto il regno Ester 9 17 Questo avvenne il tredicesimo [giorno] del mese di Adar; il quattordicesimo [giorno]127 si riposarono e ne fecero un giorno di banchetti e di gioia. 18 I Giudei che erano a Susa si radunarono il tredicesimo e [anche]128 il quattordicesimo giorno di quel mese; [questi]129 si riposarono il quindicesimo giorno e ne fecero un giorno di banchetti e di gioia. 19 Perciò i Giudei della campagna che abitano in città non murate fanno del quattordicesimo [giorno] del mese di Adar un giorno di gioia, di banchetti e di festa, nel quale gli uni mandano dei regali agli altri. 20 Mardocheo scrisse queste cose e mandò delle lettere a tutti i Giudei che erano in tutte le provincie del re Assuero, a quelli che erano vicini e a quelli che erano lontani, 21 ordinando loro di celebrare, ogni anno, i giorni quattordici e quindici del mese di Adar, 22 come i giorni nei quali i Giudei ebbero riposo dei loro nemici e il mese in cui il loro dolore venne mutato in gioia, il loro lutto in festa, e di fare di questi giorni, giorni di banchetti e di gioia, nei quali gli uni mandassero delle porzioni130 agli altri e [che si facessero] doni ai poveri.

125 n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza; 126 n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza; 127 n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza; 128 n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza; 129 n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza; 130 n. d. t. : altri dei regali;

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23 I Giudei si impegnarono a continuare quello che avevano già cominciato a fare, che Mardocheo aveva loro scritto; 24 poiché Aman, figlio di Ammedata, l'Agaghita, l’oppressore di tutti i Giudei, aveva tramato contro i Giudei per farli morire, avendo gettato il Pur, vale a dire la sorte, per distruggerli e farli perire; 25 ma quando [Ester]131 venne davanti al re, questi ordinò con lettere, che la scellerata macchinazione che [Aman] aveva tramato contro i Giudei, fosse fatta ricadere sul capo di lui e che egli e i suoi figli fossero appesi al legno. 26 Perciò quei giorni furono detti Purim, dal termine Pur. A motivo di tutto il contenuto di quella lettera, in seguito a tutto quello che avevano visto a questo proposito e che era loro accaduto, 27 i Giudei stabilirono e presero per loro132, per la loro discendenza e per tutti quelli che si sarebbero aggiunti a loro, di non trascurare di celebrare, ogni anno al tempo fissato, quei due giorni, secondo l’ordinanza133. 28 Quei giorni dovevano essere commemorati e celebrati di generazione in generazione, in ogni famiglia, in ogni provincia, in ogni città; quei giorni di Purim non dovevano essere mai dimenticati fra i Giudei e il loro ricordo non doveva mai cancellarsi fra i loro discendenti. 29 La regina Ester, figlia di Abiail, e Mardocheo il Giudeo, scrissero con ogni insistenza questa loro seconda lettera, per confermare l’ordinanza relativa ai Purim. 30 A tutti i Giudei, nelle centoventisette provincie del regno di Assuero, si mandarono lettere [contenenti] parole di pace e di fedeltà, 31 per confermare quei giorni di Purim nelle loro date stabilite, come li avevano ordinati la regina Ester e il Giudeo Mardocheo, come essi stessi li avevano stabiliti per sé e per i loro discendenti, in cambio del loro digiuno e dei loro lamenti. 32 Così l'ordine di Ester confermò l'istituzione [di questi giorni] dei Purim, ciò fu scritto in un libro. Elogio di Mardocheo Ester 10 *1 Il re Assuero impose un tributo sul paese e su tutte le isole del mare. 2 Quanto a Mardocheo, a tutti i fatti concernenti la potenza e il suo valore e alla descrizione della sua grandezza e del come il re lo rese grande, non sono cose scritte nel “Libro delle Cronache dei re di Media e di Persia?” 3 Il Giudeo Mardocheo infatti era il secondo dopo il re Assuero, fu grande fra i Giudei e amato dalla moltitudine dei suoi fratelli; cercò il bene del suo popolo e parlò per la pace134 di tutta la sua razza135.

….OMISSISS…

DANIELE136

131 esattamente lei; 132 esattamente su; 133 esattamente scritto; 134 o prosperità; ebraico parlando di pace a; 135 esattamente semenza; 136 n. d. t. : Il profeta Daniele nella sua pubertà fu deportato a

Babilonia insieme a tre suoi compagni, nell’anno 605 A.

C., primo anno di Nabucodonosor. Era il 3° anno del re di Giuda Ioiachim quando Nabucodonosor salì contro Gerusalemme, e l’anno dopo la prese e assoggettò il re Ioiachim. La lettura critica di questo libro non riconosce, a torto, l’autenticità storica sia del racconto che dello stesso autore. Essa attribuisce l’epoca della narrazione intorno al 165 A. C. e, l’autore, uno sconosciuto vissuto qualche tempo dopo gli avvenimenti descritti. Ma questa critica trascura che le profezie qui annunciate, non si limitano agli anni delle guerre siriane, ma arrivano a profetizzare con esattezza la data della morte del Messia, poi si spingono oltre fino al regno millenario che è ancora futuro. Perciò la loro ipotesi che questo libro sia l’opera di un semplice cronista contemporaneo, dovrebbe spostare la data a dopo questi eventi, ciò che è impossibile. A questo proposito, il profeta Ezechiele, contemporaneo di Daniele, parla della eccezionale saggezza e rettitudine di Daniele, pari a quella di Noè e Giobbe (Cap. 14:14 e 20) inferiore solamente a quella del principe di Tiro, figura di Satana (Cap. 28 v.3). Dunque non può essere un personaggio immaginario, né vissuto 350 anni dopo Ezechiele. Il motivo di questa critica, sta nella impossibilità di credere, da parte dei ragionatori, che un uomo possa prevedere in modo esatto e dettagliato, avvenimenti a lui futuri anche di molti anni. Si dimentica che a Dio nulla è impossibile, perché davanti a lui tutta la storia del genere umano, passato, presente e futuro, è come scritta in un libro. Questa storia è stata rivelata a Daniele Ma la cosa ancor più straordinaria è che, alcuni di questi avvenimenti, saranno ripetuti in un tempo futuro anche a noi, che riguarderanno il popolo di Giuda e d’Israele dopo il rapimento in cielo della Chiesa di Cristo. Egli profetò in cattività, fino alla caduta di Babilonia, il 1° anno di Ciro re di Persia e di Dario il Medo, che fu fatto governatore della città, cioè fino al 536 A. C., quindi circa 70 anni. Il Signore lo chiama per 2 volte “figlio d’uomo”, come chiamò Ezechiele, termine che userà Gesù Cristo per indicare se stesso. Daniele ebbe il dono divino di conoscere i sogni e di darne la loro precisa interpretazione, come ebbe anche Giuseppe. Sotto questo aspetto i due personaggi rappresentano lo Spirito Santo che vede ogni cosa, anche le cose nascoste più segrete. Il libro si può suddividere in due parti: 1. Capp. da 1 a 6: avvenimenti storici riguardanti lui, i suoi tre amici e i re babilonesi. 2. Capp. da 7 a 12: visioni profetiche di avvenimenti storici a lui vicini, e che si ripeteranno ancora al tempo della fine. Una parte del libro è scritta nella lingua aramaica parlata a Babilonia (dal Cap. 2 v. 4b al Cap. 7 v. 28), il resto è in lingua ebraica. Le versioni cattoliche del libro di Daniele contengono alcune parti dette deuterocanoniche (aggiunte al canone in un secondo tempo) o anche dette apocrife (nascoste al primo canone), che non sono comprese nell’elenco ebraico dei libri Sacri. Anche le versioni

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Daniele e i suoi compagni a Babilonia Daniele 1 1 Il terzo anno del regno di Ioiachim re di Giuda, Nabucodonosor, re di Babilonia, venne a Gerusalemme e l'assediò137. 2 Il Signore diede nella sua mano Ioiachim, re di Giuda e una parte degli utensili della casa di Dio, lui li fece portare nel paese di Scinear, nella casa del suo dio, li fece portare nella casa del tesoro del suo dio. 3 Il re disse ad Aspenaz, capo dei suoi eunuchi, di condurgli

tra i figli d'Israele di stirpe reale, tra i nobili, 4 dei ragazzi che fossero senza difetto e belli di viso, istruiti in ogni saggezza, dotati di conoscenza e intelligenti in scienza, capaci di stare nel palazzo del re, per insegnare a loro la scrittura e la lingua dei Caldei. 5 Il re assegnò loro, per ogni giorno, una razione di cibi delicati del re e del vino ch’egli beveva e ordinò di istruirli per tre anni, dopo i quali sarebbero passati al servizio del re.

Daniele e i suoi compagni chiedono di non mangiare i cibi della mensa del re, perché vietati dalla legge mosaica Daniele 1 6 Tra di loro c'erano dei figli di Giuda: Daniele138, Anania, Misael e Azaria. 7 Il principe degli eunuchi diede loro dei nomi: a Daniele pose [il nome di] Beltesatsar; ad Anania quello di Sadrac; a Misael quello di Mesac e ad Azaria quello di Abed-Nego. 8 Daniele stabilì in cuor suo di non contaminarsi con i cibi delicati del re e con il vino ch’egli beveva, ma chiese al principe degli eunuchi di [permettergli] di non contaminarsi. 139 9 Dio fece trovare a Daniele grazia e favore presso il principe degli eunuchi. 10 Il principe degli eunuchi disse a Daniele: «Io temo il re, mio signore che ha prescritto il vostro nutrimento e la vostra bevanda; perché vedrebbe il vostro viso più triste140 di quello dei giovani della vostra età?Voi esporreste la mia testa presso il re». 11 Allora Daniele disse all’intendente141 che il principe degli eunuchi aveva stabilito su Daniele, Anania, Misael e Azaria: 12 «Prova i tuoi servi, ti prego, per dieci giorni: che ci sia dato da mangiare legumi e da bere acqua; 13 poi si confronterà in tua presenza il nostro viso con quello dei giovani che mangiano i cibi delicati del re, poi tu agirai coi tuoi servi [a tuo piacere]142 dopo che tu avrai visto».

dette protestanti, non hanno queste parti aggiunte, perché non ritenute ispirate da Dio;

137 n. d. t. : era l’anno 606 a.C., quando Nabucodonosor non era ancora re di Babilonia, ma lo divenne l’anno dopo alla morte del padre; con l’anno 605 comincia la deportazione in cattività di Daniele;

138 n. d. t. : in ebraico Dànièl significa Dio ha giudicato; 139 n. d. t. : la contaminazione consisteva nella carne di

animali che i babilonesi mangiavano normalmente, e che la legge levitica considerava impuri per gli ebrei, come il maiale;

140 n. d. t. altri: facce magre; 141 o: Meltsar; 142 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;

14 Lui li ascoltò in questa cosa e li mise alla prova per dieci giorni 15 e, alla fine dei dieci giorni, i loro visi avevano miglior aspetto ed erano più grassi143 di tutti i giovani che mangiavano i cibi delicati del re. 16 Allora l’intendente tolse i cibi delicati e il vino da bere e diede loro dei legumi. 17 A questi giovani uomini, a tutti e quattro, Dio diede conoscenza ed istruzione in ogni scrittura e ogni saggezza. Daniele aveva intelligenza di ogni visione e dei sogni. 18 Al termine dei giorni fissati per la loro presentazione, il principe degli eunuchi li condusse davanti a Nabucodonosor 19 e il re parlò con loro: fra tutti loro non se ne trovò nessuno come Daniele, Anania, Misael e Azaria, perciò questi si tennero davanti al re. 20 In tutte le cose che richiedevano saggezza e intelligenza144, circa le quali il re li interrogava, egli li trovò dieci volte superiori a tutti gl’indovini e gl’incantatori145 che erano in tutto il suo regno. 21 Daniele rimase là fino al primo anno del re Ciro146.

La statua sognata da Nabucodonosor. I quattro regni dominatori sulla Palestina Daniele 2 1 Nel secondo anno del suo regno147, Nabucodonosor sognò dei sogni che turbarono il suo spirito e lo lasciarono insonne. 2 Il re comandò di chiamare gli indovini, gli incantatori, i magi e i Caldei per rivelare al re i suoi sogni. Essi vennero e si presentarono al re. 3 Egli disse loro: «Io ho sognato un sogno e il mio spirito è turbato perché non lo comprendo». 4 Allora i Caldei risposero al re in siriaco148: «O re, vivi per sempre! Racconta il sogno ai tuoi servi e noi ne daremo l'interpretazione». 5 Il re rispose e disse ai Caldei: «La cosa è per me decisa: se voi non mi rivelate il sogno e la sua interpretazione, sarete fatti a pezzi e le vostre case saranno ridotte in mucchi di letame, 6 ma se mi esporrete il sogno e la sua interpretazione, riceverete da me doni, ricompense e grandi onori. Ditemi dunque il sogno e la sua interpretazione». 7 Essi risposero una seconda volta e dissero: «Esponga il re il sogno ai suoi servi e noi ne daremo l'interpretazione». 8 Il re rispose e disse: «Io so con certezza che voi volete guadagnare del149 tempo, perché la cosa è per me decisa; 9 se ora non mi esporrete il sogno, per voi non v’è che un solo e medesimo decreto, perché voi vi siete accordati per dirmi parole bugiarde e perverse, aspettando che il tempo passi. Perciò ditemi il sogno e io saprò se voi potrete darmene l'interpretazione».

143 esattamente: grassi di carne; 144 esattamente: tutte cose di saggia intelligenza; 145 o : scribi come in Genesi Cap. 41 v. 8, 24; n. d. t. altri:

astrologi; anche al Cap. 2 v.27 146 A. C. 536 ; n. d. t. cioè per 68 anni dall’anno 604 147 A. C. 604 148 o : aramaico 149 esattamente: acquistare il;

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10 I Caldei risposero davanti al re, e dissero: «Non esiste un uomo sulla terra che possa dire ciò che il re domanda150; perciò non c'è mai stato re, per grande e potente che fosse, che abbia domandato una cosa simile ad alcun indovino, o incantatore, o Caldeo, 11 poiché la cosa che il re chiede è impossibile; non c'è nessuno che possa esporla al re, eccetto gli dèi151, la cui dimora non è con la carne». 12 Perciò il re s’irritò, si infuriò terribilmente e ordinò di distruggere tutti i saggi di Babilonia. 13 Un decreto fu promulgato [con l’ordine] che i saggi fossero uccisi e si cercavano Daniele e i suoi compagni per ucciderli. 14 Allora Daniele si rivolse con prudenza e con garbo ad Arioc, il capo delle guardie152 del re, che era uscito per uccidere i saggi di Babilonia 15 e così reagì dicendo ad Arioc, il grand’ufficiale del re: «Perché questo decreto così drastico da parte del re?» Allora Arioc fece conoscere la cosa a Daniele. 16 Quindi Daniele entrò dal re per chiedergli di dargli tempo per dare al re l'interpretazione. 17 Allora Daniele andò a casa sua e fece conoscere la cosa ad Anania, Misael e Azaria, suoi compagni, 18 per implorare le compassioni del Dio153 dei cieli a proposito di questo segreto, affinché Daniele e i suoi compagni non fossero sterminati con il resto dei altri saggi di Babilonia. 19 Allora il segreto fu rivelato a Daniele in una visione notturna, quindi Daniele benedisse il Dio dei cieli e disse: 20 «Sia benedetto il154 nome di Dio, d’eternità in eternità, perché a lui appartengono la saggezza e la forza, 21 è lui che cambia i tempi e le stagioni, che depone i re o che li rende stabili, che dà la saggezza ai saggi e la conoscenza agli intelligenti. 22 E’ lui che rivela le cose profonde e segrete; egli sa ciò che è nelle tenebre, perché da lui abita la luce. 23 Te, Dio dei miei padri, io lodo e celebro, perché tu mi hai dato saggezza e forza, facendomi conoscere quello che ti abbiamo domandato, avendoci fatto conoscere la cosa che il re pretende». 24 Quindi Daniele si recò da Arioc, che il re aveva stabilito per distruggere i saggi di Babilonia; egli andò e gli parlò così: «Non distruggere i saggi di Babilonia! Conducimi davanti al re e io gli darò l'interpretazione». 25 Allora Arioc introdusse in fretta Daniele davanti al re e gli parlò così: «Ho trovato un uomo tra i figli dei prigionieri di Giuda che darà al re l'interpretazione». 26 Il re replicò e disse a Daniele, detto Beltesatsar155: «Puoi tu farmi conoscere il sogno che ho fatto e dare la sua interpretazione?»

150 esattamente: la cosa del re; anche al v. 23 151 esattamente in caldeo: Elah qui al plurale; vedere la nota

in Esdra Cap. 4 v. 24; I Cap. 2 v. 4 fino a / v. 28, sono in lingua aramaica ed hanno sempre Elah

152 esattamente: il grand’ufficiale 153 esattamente: Elah 154 esattamente: suo 155 n. d. t. : nome aramaico che significa Bal protegga la sua

vita:

27 Daniele, davanti al re rispose e disse: «Il segreto che il re domanda, i saggi, gl’incantatori, gl’indovini, gli auguri non hanno potuto svelarlo al re, 28 ma c'è un Dio nei cieli che rivela i segreti e fa conoscere al re Nabucodonosor ciò che avverrà alla fine dei giorni. Il tuo sogno e le visioni della tua mente sul tuo letto, eccolo: 29 A te, o re… [quand’eri] sul tuo letto, sono venuti dei pensieri che [riguardano ciò]156 che deve avvenire da ora in avanti; colui che rivela i segreti ti fa conoscere quello che avverrà. 30 Quanto a me, questo segreto mi è stato rivelato non perché la mia saggezza sia superiore a quella di tutti i viventi, ma perché l'interpretazione sia conosciuta dal re e tu conosca i pensieri del tuo cuore. 31 Tu, o re, tu guardavi, ed ecco una grande statua157; essa stava davanti a te, era grande, il suo splendore straordinario e il suo aspetto era terribile. 32 La testa di questa statua era d'oro puro; il suo petto e le sue braccia erano d'argento; il suo ventre e le sue cosce di bronzo; 33 le sue gambe, di ferro; i suoi piedi, in parte di ferro e in parte d'argilla. 34 Tu guardavi, finché una pietra si staccò, senza [opera di]158 mano, colpì i piedi di ferro e d'argilla della statua e li frantumò. 35 Allora si frantumarono insieme il ferro, l'argilla, il bronzo, l'argento e l'oro, divennero come la pula sull’aia d'estate. Il vento li portò via e non si trovò più luogo per essi159; ma la pietra che aveva colpito la statua diventò un gran monte che riempì tutta la terra. 36 Questo è il sogno e noi ne daremo l'interpretazione al re. 37 Tu, o re, tu sei il re dei re, al quale il Dio dei cieli ha dato il regno, la potenza, la forza e la gloria; 38 tutti i luoghi in cui abitano gli uomini, le bestie della campagna e gli uccelli del cielo, li ha messi nelle tue mani160 e ti ha fatto dominare su tutti loro: tu, tu sei la testa d'oro.161 39 Dopo di te sorgerà un altro regno, inferiore a te162; poi un terzo altro regno, di bronzo, che dominerà su tutta la terra163. 40 Il quarto regno sarà forte come il ferro poiché, come il ferro spezza tutto, e come il ferro rompe ogni cosa, così quello spezzerà e romperà164. 41 Come tu hai visto i piedi e le dita, in parte d'argilla da vasaio e in parte di ferro, così il regno sarà diviso e vi

156 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 157 o : immagine; anche al Cap. 2 v.1; 158 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 159 n. d. t.: altri traccia; 160 o : gli uomini, ha messi nelle tue mani le bestie della

campagna e gli uccelli del cielo 161 n. d. t. : cioè l’impero Caldeo che durò 70 anni; 162 n. d. t. altri: al tuo ; cioè l’impero Medo-Persiano che

durò 206 anni; 163 n. d. t. : cioè l’impero Greco-Macedone che durò 267

anni; 164 n. d. t. : cioè l’impero Romano che sottomise la terra

promessa dal 63 A. C. al 70 D. C., 133 anni;

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sarà in esso della durezza del ferro, poiché tu hai visto il ferro mescolato con la grassa165 argilla. 42 Quanto alle dita dei piedi che erano in parte di ferro e in parte d'argilla, così quel regno sarà in parte forte e in parte fragile. 43 Come tu hai visto il ferro mescolato con la grassa argilla, essi saranno mescolati alla semenza degl’uomini166, ma essi non si uniranno l'uno all'altro, così come il ferro non si unisce con l'argilla. 44 Al tempo di questi [dieci]167 re, il Dio dei cieli farà sorgere un regno che non sarà mai distrutto e che non passerà ad un altro popolo. Spezzerà e annienterà tutti questi regni, ma esso durerà per sempre,168 45 proprio come hai visto la pietra staccarsi dal monte, senza mano, che ha spezzato il ferro, il bronzo, l'argilla, l'argento e l'oro. Il gran Dio fa conoscere al re quello che avverrà d'ora in poi. Il sogno è certo e la sua interpretazione è sicura». 46 Allora il re Nabucodonosor, cadde sulla sua faccia e si prostrò davanti a Daniele e ordinò che gli fossero portati un’offerta e dei profumi. 47 Il re rispose e disse a Daniele: «In verità il vostro Dio è il Dio degli dèi, il Signore dei re e il rivelatore dei segreti, poiché tu hai potuto svelare questo segreto». 48 Allora il re innalzò in dignità Daniele, gli fece molti e ricchi doni, lo stabilì governatore di tutta la provincia di Babilonia e lo prepose su tutti i saggi di Babilonia. 49 Daniele chiese al re di stabilire a Sadrac, Mesac e Abed-Nego sui servizi della provincia di Babilonia e Daniele [si tenne] alla porta del re.

I tre compagni di Daniele gettati nella fornace ardente Daniele 3 *1 Il re Nabucodonosor fece una statua d'oro; la sua altezza era di sessanta cubiti, la sua larghezza di sei cubiti e la rizzò nella pianura di Dura, nella provincia di Babilonia. 2 Il re Nabucodonosor divulgò [un ordine] per convocare i satrapi, i prefetti, i governatori, i grandi giudici169, i tesorieri, i consiglieri170, i legisti171 e tutti i magistrati172 delle provincie, perché venissero alla dedicazione della statua, che il re Nabucodonosor aveva fatto rizzare. 3 Allora si radunarono i satrapi, i prefetti, i governatori, i grandi giudici, i tesorieri, i consiglieri, i legisti e tutti i magistrati, i quali vennero alla dedicazione della statua che il re Nabucodonosor aveva fatto rizzare: tutti stavano in piedi davanti alla statua che Nabucodonosor aveva fatto rizzare. 4 Allora un araldo gridò forte: «Vi è ordinato, popoli, nazioni e lingue:

165 n. d. t.: altri fragile; 166 n. d. t. : altre traduzioni hanno mediante matrimonio; il

significato non riguarda unioni matrimoniali, come potrebbe sembrare, ma piuttosto accordi, o compromessi umani, poiché il seme umano è qui un simbolo della natura umana;

167 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 168 n. d. t. : cioè il regno millenario di Cristo, che porrà fine

al tempo del governo delle Nazioni pagane; 169 n. d. t. altri: consiglieri; 170 n. d. t. altri: giureconsulti; 171 n. d. t. altri: magistrati; 172 n. d. t. altri: le autorità;

5 allorché udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, dell’arpa173, del saltèrio, della zampogna e di ogni specie di strumenti, vi inchinerete [e] adorerete la statua d'oro che il re Nabucodonosor ha rizzato 6 e chiunque non si inchinerà e non adorerà, sarà all’istante gettato in mezzo ad una fornace ardente». 7 Allora, non appena tutti i popoli ebbero udito il suono del corno, del flauto, della cetra, dell’arpa, del saltèrio, della zampogna e di ogni specie di strumenti, che tutti i popoli, le nazioni e le lingue si inchinarono [e] adorarono la statua d'oro che il re Nabucodonosor aveva fatto rizzare. 8 Allora, in quello stesso momento, degli uomini caldei si avvicinarono e accusarono174 i Giudei. 9 Essi presero la parola e dissero al re Nabucodonosor: «O re, vivi per sempre! 10 Tu, o re, tu hai dato ordine che ogni uomo che ha udito il suono del corno, del flauto, della cetra, dell’arpa175, del saltèrio, della zampogna e di ogni specie di strumenti, si inchini e adori la statua d'oro 11 e che chiunque non s'inchina e non adora sia gettato in mezzo ad una fornace ardente. 12 Ora ci sono degli uomini giudei, ai quali tu hai affidato l'amministrazione della provincia di Babilonia, Sadrac, Mesac e Abed-Nego e questi uomini non tengono conto di te, o re, essi non servono i tuoi dèi e non adorano la statua d'oro che tu hai fatto erigere». 13 Allora Nabucodonosor, con collera e furore, ordinò di condurgli Sadrac, Mesac e Abed-Nego; questi furono condotti alla presenza del re. 14 Nabucodonosor prese la parola e disse loro: «Sadrac, Mesac, Abed-Nego, è vostra intenzione di non servire il mio dio e di non adorare la statua d'oro che io ho rizzata? 15 Ora, appena voi udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, dell’arpa176, del saltèrio, della zampogna e di ogni specie di strumenti, siate pronti a inchinarvi per adorare la statua che io ho fatta…; ma se non la adorerete, sarete immediatamente gettati in mezzo ad una fornace ardente e chi è il Dio che vi libererà dalla mia mano?» 16 Sadrac, Mesac e Abed-Nego risposero e dissero al re: «Nabucodonosor, non è necessario che ti rispondiamo su questo soggetto. 17 Se è [come tu dici] il nostro Dio, che noi serviamo, può salvarci dal fuoco della fornace ardente e lui [ci] libererà dalla tua mano, o re. 18 Se così non sarà, sappi, o re, che noi non serviremo i tuoi dèi e non adoreremo la statua d'oro che tu hai rizzato». 19 Allora Nabucodonosor fu pieno di furore e l'espressione del suo viso mutò verso Sadrac, Mesac e Abed-Nego. Egli prese la parola e ordinò che si scaldasse la fornace sette volte più del solito177; 20 poi ordinò agli uomini più vigorosi del suo esercito di legare Sadrac, Mesac e Abed-Nego e di gettarli nella fornace ardente.

173 n. d. t. altri: lira; 174 esattamente: mangiare i pezzi dei; qui e al Cap. 6 v. 24; 175 n. d. t. altri: lira; 176 n. d. t. altri: lira; 177 esattamente: più di quello ch’era stato fatto;

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21 Allora i tre uomini furono legati con i loro calzoni, le loro tuniche, i loro mantelli e i loro vestiti e gettati in mezzo alla fornace di fuoco ardente. 22 Poiché l'ordine del re era rigoroso e la fornace era estremamente riscaldata, la fiamma bruciò gli uomini che gettarono Sadrac, Mesac e Abed-Nego nel fuoco 23 e questi tre uomini, Sadrac, Mesac e Abed-Nego, caddero legati in mezzo alla fornace ardente.178 24 Allora, il re Nabucodonosor, sbalordito, si alzò in gran fretta [e] prendendo la parola disse ai suoi consiglieri: «Non abbiamo legati e gettati in mezzo al fuoco ardente tre uomini?» Quelli risposero e dissero al re: «Certo, o re!» 25 Lui replicò e disse ancora: «Ecco, io vedo quattro uomini sciolti che camminano in mezzo al fuoco, senza averne alcun male e l'aspetto del quarto è simile a un figlio di Dio179». 26 Allora Nabucodonosor si avvicinò all’apertura della fornace di fuoco ardente, prese la parola e disse: «Sadrac, Mesac, Abed-Nego, servi del Dio altissimo, uscite fuori e venite!» Sadrac, Mesac e Abed-Nego uscirono di mezzo al fuoco. 27 I satrapi, i prefetti, i governatori e i consiglieri del re che erano radunati, videro questi uomini sul corpo dei quali il fuoco non aveva avuto nessun potere: i capelli del loro capo non erano stati bruciati, i loro calzoni non erano alterati e non avevano neppure odore di fuoco. 28 Nabucodonosor prese la parola e disse: «Benedetto sia il Dio di Sadrac, di Mesac, e di Abed-Nego, il quale ha mandato il suo angelo e ha salvato i suoi servi che si sono confidati in lui, hanno trasgredito l'ordine del re, hanno esposto i loro corpi per non servire né adorare alcun altro dio che il loro Dio. 29 Perciò, da parte mia, ordino a tutti i popoli, nazioni e lingue, che chiunque parlerà male del Dio di Sadrac, Mesac e Abed-Nego, sia fatto a pezzi e la sua casa ridotta in un mucchio d’immondizie, perché non c'è nessun altro Dio che possa salvare così». 30 Allora il re innalzò180 Sadrac, Mesac e Abed-Nego nella provincia di Babilonia.

Il grande albero, sogno di Nabucodonosor, spiegato da Daniele Daniele 4 *1 Il re Nabucodonosor, [scrisse una lettera di questo tenore]181: «A tutti i popoli, nazioni e lingue che abitano su tutta la terra: Che la vostra pace vi sia moltiplicata. 2 Mi è parso buono di farvi conoscere i segni e i prodigi che il Dio Altissimo ha operato a mio riguardo. 3 I suoi segni, come sono grandi! I suoi prodigi, come sono potenti! Il suo regno è un regno eterno e il suo dominio dura di generazione in generazione. 4 Io, Nabucodonosor, ero in pace in casa mia e prosperoso nel mio palazzo. 5 Vidi un sogno che mi spaventò. I pensieri che avevo sul mio letto e le visioni della mia mente mi turbarono182.

178 n. d. t. : qui è inserita una prima parte deuterocanonica

che comprende una preghiera di Azaria in mezzo al fuoco, e una lunga benedizione dei tre giovani;

179 esattamente in caldeo: Elah qui al plurale; vedere la nota del Cap. 2 v. 11;

180 esattamente: elevare a grandi onori; 181 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;

6 Allora da parte mia ordinai di condurre in mia presenza tutti i saggi di Babilonia perché mi facessero conoscere l'interpretazione del sogno. 7 Allora vennero gli indovini, gl'incantatori, i Caldei e gli auguri183; io raccontai il sogno davanti a loro, ma essi non poterono darmene l'interpretazione, 8 ma infine entrò davanti a me Daniele, detto Beltesatsar, dal nome del mio dio, nel quale è lo spirito degli dèi santi e io raccontai davanti a lui il sogno [dicendogli]184: 9 «Beltesatsar, capo degl’indovini, poiché io so che lo spirito degli dèi santi è in te e che nessun segreto t’imbarazza, dimmi le visioni del sogno che ho visto e la sua interpretazione. 10 [Queste erano] le visioni della mia mente sul mio letto: Io guardavo, ed ecco un albero in mezzo alla terra molto grande. 11 L'albero crebbe e divenne robusto, la sua altezza giungeva fino ai cieli e lo si vedeva da ogni angolo di tutta la terra. 12 Il suo fogliame era bello, il suo frutto era abbondante e in lui vi era nutrimento per tutti. Sotto la sua ombra stavano le bestie dei campi, fra i suoi rami abitavano gli uccelli dei cieli e di lui ogni carne si nutriva.185 13 Io guardavo nelle visioni della mia mente sul mio letto, ed ecco un vegliante, un santo, scendere dal cielo 14 gridare con forza dicendo così: "Abbattete l'albero e tagliate i suoi rami, scuotetene le foglie e disperdete il suo frutto; fuggano gli animali da sotto di lui e gli uccelli dai suoi rami! 15 Però lasciate in terra il ceppo delle sue radici tra l'erba dei campi, legato con catene di ferro e di bronzo [tutto attorno]; sia bagnato dalla rugiada dei cieli e abbia la sua parte con gli animali, dell'erba della terra. 16 Gli sia cambiato il cuore umano con un cuore di bestia e passino su di lui sette tempi. 17 Questa sentenza è decretata dai veglianti, la cosa è per la parola dei santi, affinché i viventi sappiano che l'Altissimo domina sul regno degli uomini, egli lo dà a chi vuole e vi può innalzare il più umile degli uomini". 18 Questo è il sogno che io, il re Nabucodonosor, ho fatto; ora tu, Beltesatsar, dammene l'interpretazione, perché tutti i saggi del mio regno non hanno potuto darmela; ma tu, tu lo puoi, perché lo spirito degli dèi santi è in te». 19 Allora Daniele, detto Beltesatsar, rimase sbigottito per un’ora circa186 e i suoi pensieri lo turbavano. Ma il re prese la parola e gli disse: «Beltesatsar, che il sogno e l'interpretazione non ti spaventino!» Beltesatsar rispose e disse: «Mio signore, il sogno sia per quelli che ti odiano, e la sua interpretazione per i tuoi nemici! 20 L'albero che il re ha visto, che cresceva e divenne robusto, la cui altezza raggiungeva i cieli e che si vedeva dalle estremità della terra

182 n. d. t. : questo sogno e i fatti conseguenti furono resi

noti con un bando pubblico nel regno di Nabucodonosor;

183 n. d. t. altri: maghi…..astrologi; 184 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 185 n. d. t. : confronta Ezechiele Cap. 31 vv. da 1 a 18; 186 n. d. t. altri: momento;

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21 e il cui fogliame era bello e il frutto abbondante, che aveva del nutrimento per tutti, sotto il quale abitavano le bestie dei campi e sui cui rami abitavano gli uccelli del cielo, 22 sei tu, o re! Tu ti sei ingrandito e sei diventato potente, la tua grandezza è cresciuta fino ai cieli e il tuo dominio fino alle estremità della terra. 23 Quando il re ha visto un vegliante, un santo scendere dai cieli che diceva: "Abbattete l'albero e distruggetelo, tuttavia lasciate in terra il ceppo con le sue radici, legato con catene di ferro e di bronzo [tutto attorno], fra l'erba dei campi e che sia bagnato dalla rugiada del cielo e abbia la sua parte con gli animali della campagna finché siano passati sopra di lui sette tempi", 24 questa è l'interpretazione, o re, è la decisione dell'Altissimo che sarà eseguita per il re, mio signore: 25 tu sarai scacciato di mezzo agli uomini e abiterai con le bestie dei campi; ti daranno da mangiare l'erba come ai buoi; sarai bagnato dalla rugiada del cielo e sette tempi passeranno su di te finché tu riconoscerai che l'Altissimo domina sul regno degli uomini e lo dà a chi vuole. 26 Quanto poi all'ordine di lasciare il ceppo delle radici dell'albero, ciò significa che il tuo regno ti sarà ristabilito, quando tu avrai riconosciuto che il dominio è dei cieli. 27 Perciò, o re, accetta il mio consiglio! Metti fine ai tuoi peccati con la giustizia, alle tue iniquità con la compassione verso gli afflitti e questo può prolungare la tua pace». 28 Tutto questo avvenne al re Nabucodonosor. 29 Alla fine di dodici mesi, mentre passeggiava sul palazzo reale di Babilonia, 30 il re prese la parola e disse: «Non è questa Babilonia la grande che io ho costruita come residenza reale con la forza della mia potenza e per la gloria della mia maestà?» 31 Il re aveva ancora la parola sulle labbra, quando una voce venne dai cieli: «Re Nabucodonosor, odi questo: 32 il regno ti è tolto e sarai scacciato di mezzo agli uomini e abiterai con le bestie dei campi; ti daranno da mangiare l’erba come ai buoi e passeranno sette tempi sopra di te, finché tu riconoscerai che è l'Altissimo che domina sul regno degli uomini e lo dà a chi vuole». 33 Nello stesso istante quella parola si adempì su Nabucodonosor: fu scacciato di mezzo agli uomini, mangiò l'erba come i buoi, il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo finché i suoi capelli fossero diventati lunghi come [le penne] dell’aquila e le sue unghie come quelle degli uccelli. 34 Alla fine di quei giorni, io, Nabucodonosor, alzai gli occhi ai cieli e l’intelletto187 tornò in me e benedissi l'Altissimo e lodai e glorificai colui che vive in eterno, il cui dominio è un dominio eterno e il cui regno è di generazione in generazione. 35 Tutti gli abitanti della terra sono reputati come nulla ed egli agisce a suo piacere con l'esercito del cielo e con gli abitanti della terra; non c'è nessuno che possa fermare la sua mano o dirgli: «Che fai?» 36 In quel tempo l’intelletto tornò in me; la gloria del mio regno, la mia maestà e il mio splendore mi furono restituiti; i miei consiglieri e i miei grandi mi cercarono e io fui ristabilito nel mio regno e la mia grandezza fu estremamente accresciuta.

187 esattamente: conoscenza;

37 Ora io, Nabucodonosor, lodo, esalto e glorifico il Re dei cieli, le cui opere sono verità e le cui vie giustizia188 e che ha il potere di abbassare quelli che procedono con orgoglio.

Il banchetto di Belsatsar; Babilonia conquistata Daniele 5 *1 Il re Belsatsar189 fece un grande festino per mille dei suoi grandi e bevve vino in loro presenza. 2 Mentre beveva190 il vino, Belsatsar ordinò che portassero i vasi d'oro e d'argento che suo padre Nabucodonosor aveva preso dal tempio di Gerusalemme, perché vi bevessero il re, i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine. 3 Allora furono portati i vasi d'oro che erano stati presi dal tempio, dalla casa di Dio che era a Gerusalemme; il re, i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine vi bevvero. 4 Bevvero il vino e lodarono gli dèi d'oro, d'argento, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra. 5 In quel momento apparvero le dita di una mano d'uomo, che si misero a scrivere di fronte al candeliere, sulle figure di gesso [che ornavano] il muro191 del palazzo reale. Il re vide il mozzicone di mano che scriveva. 6 Allora il re cambiò colore e i suoi pensieri lo turbarono; le giunture dei suoi fianchi si allentarono e le sue ginocchia sbattevano l'una contro l'altra. 7 A voce alta il re gridò che si conducessero gli incantatori, i Caldei e i chiaroveggenti. Il re prese la parola e disse ai saggi di Babilonia: «Chiunque leggerà questa scrittura e me ne darà l'interpretazione sarà vestito di porpora, [porterà] una collana d'oro al collo e sarà terzo nel governo del regno». 8 Allora entrarono tutti i saggi del re; ma non furono capaci di leggere lo scritto né di darne l'interpretazione al re. 9 Allora il re Belsatsar fu grandemente spaventato, cambiò colore e i suoi grandi furono costernati. 10 La regina, avendo udito le parole del re e dei suoi grandi, entrò nella sala del banchetto, prese la parola e

188 esattamente: giusto giudizio; 189 n. d. t.: La dominazione Mediorientale del regno

Caldeo-Babilonese durò 70 anni, esattamente il tempo della cattività del popolo di Giuda e di Beniamino. Il suo fondatore fu Nabucodonosor il quale regnò per 43 anni; dopo di lui venne Evil- Merodac (il malvagio) che governò 2 anni; poi venne Neril-Glissar per 2 anni; poi Nabonide per 4 anni; infine l’ultimo re fu Belsatsar per 18 anni. Durante questi anni profetarono in cattività tre grandi uomini di Dio che scrissero le loro memorie, con fatti che si intrecciarono con quelli descritti in questi tre libri storici: Daniele, Ezechiele e Zaccaria. Belsatsar fu il figlio di Nabonide, il quale si assentò lungamente dalla capitale e lasciò il governo e l’amministrazione della città, in sua assenza, al figlio; Belsatsar era dunque il viceré a Babilonia (vedere il v. 7); in questo passo Belsatsar è detto figlio di Nabucodonosor, ma nel senso di suo discendente, non di figlio diretto; così dicevano anche i Giudei di essere figli di Abraamo, perché erano suoi discendenti;

190 esattamente: gustava; n. d. t. altri: stava assaporando; 191 n. d. t. altri: sulla parete;

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disse: «O re, vivi per sempre! I tuoi pensieri non ti turbino e non ti impallidiscano! 11 C'è un uomo, nel tuo regno, in cui è lo spirito degli dèi santi. Al tempo di tuo padre si trovò in lui una luce, un'intelligenza e una saggezza pari alla saggezza degli dèi; il re Nabucodonosor, tuo padre, tuo padre o re, lo fece capo degl’indovini, degli incantatori, dei Caldei e dei chiaroveggenti, 12 perché fu trovato in lui uno spirito straordinario, una conoscenza, un’intelligenza, una facoltà di interpretare i sogni, di spiegare enigmi e di risolvere questioni difficili, in Daniele, che il re aveva chiamato Beltesatsar. Si chiami dunque Daniele ed egli darà l'interpretazione». 13 Allora Daniele fu introdotto davanti al re; il re prese la parola e gli disse: «Sei tu Daniele, uno dei figli della cattività di Giuda, che il re mio padre condusse da Giuda? 14 Io ho sentito dire di te che lo spirito degli dèi è in te, che la luce, l’intelligenza e una saggezza straordinaria si trovano in te. 15 Ora, i saggi e gli incantatori sono stati condotti davanti a me per leggere questa scrittura e darmene l'interpretazione, ma loro non hanno potuto interpretare la cosa192. 16 Ma ho sentito dire che tu puoi dare interpretazioni e risolvere questioni difficili. Ora, se puoi leggere la scrittura e farmene conoscere l'interpretazione, tu sarai vestito di porpora, porterai al collo una collana d'oro e sarai il terzo governatore nel regno». 17 Allora Daniele rispose e disse davanti al re: «Tieni i tuoi doni e dà a un altro le tue ricompense! Tuttavia io leggerò la scrittura al re e gli farò conoscere la sua interpretazione. 18 O re193, il Dio altissimo donò a tuo padre Nabucodonosor, il regno, la grandezza, la gloria e la maestà. 19 Per questa grandezza che Dio gli donò, tutti i popoli, le nazioni e le lingue tremavano alla sua presenza e lo temevano. Egli faceva morire chi voleva, lasciava in vita chi voleva; innalzava chi voleva, abbassava chi voleva. 20 Ma quando il suo cuore s’innalzò e il suo spirito s'indurì fino all’orgoglio, il re fu spodestato dal suo trono e gli fu tolta la sua dignità; 21 fu scacciato di mezzo agli uomini, il suo cuore fu reso simile a quello delle bestie e abitò con gli asini selvatici; fu nutrito d’erba come i buoi e il suo corpo fu bagnato dalla rugiada dei cieli, finché non riconobbe che è il Dio altissimo che domina sui regni degli uomini, e che vi stabilisce chi vuole. 22 Tu, Belsatsar, suo figlio, non hai umiliato il tuo cuore, benché tu sapessi tutto questo, 23 ma ti sei innalzato contro il Signore dei cieli. Ti sono stati portati i vasi della sua casa e tu, i tuoi grandi, le tue mogli e le tue concubine vi avete bevuto del vino; tu hai lodato gli dèi d'argento, d'oro, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra, che non vedono, non odono e non comprendono, e il Dio che ha nella sua mano il tuo soffio, a cui appartengono tutte le tue vie, tu non l’hai glorificato. 24 Allora è stato mandato da parte sua quel mozzicone di mano, che ha tracciato quella scrittura. 25 Ecco le parole che sono state scritte: Mené, Mené, Téchel, Uparsin.194

192 o: le parole; 193 esattamente: Tu o re;

26 Questa è l'interpretazione delle parole: Mené: Dio ha contato il tuo regno e gli ha posto fine; 27 Téchel: tu sei stato pesato con la bilancia e sei stato trovato mancante di peso. 28 Perès: il tuo regno è diviso e dato ai Medi e ai Persiani».195 29 Allora, Belsatsar ordinò196 e Daniele fu vestito di porpora, [gli fu messa] al collo una collana d'oro e fu proclamato terzo governatore nel regno. 30 In quella stessa notte Belsatsar, re dei Caldei, fu ucciso 31 e Dario il Medo ricevette il regno all'età di sessantadue anni.197

Daniele nella fossa dei leoni Daniele 6 *1 Parve bene a Dario di affidare l'amministrazione del suo regno a centoventi satrapi in tutto il regno 2 e sopra di loro tre preposti, uno dei quali era Daniele, perché i satrapi rendessero conto a loro e il re non dovesse soffrire alcun danno. 3 Questo Daniele sorpassava i capi e i satrapi, perché c'era in lui uno spirito straordinario; il re pensava di stabilirlo sopra tutto il suo regno. 4 Allora i preposti e i satrapi cercarono di trovare [nell'amministrazione del] regno, un motivo per accusare Daniele, ma essi non potevano trovare alcun soggetto d’accusa, né alcun fallo, perché egli era fedele e non c'era in lui alcuna mancanza, né alcun fallo. 5 Quegli uomini dissero dunque: «Noi non troveremo alcun pretesto per accusare questo Daniele, a meno che non ne troviamo contro di lui a causa della legge del suo Dio». 6 Allora quei capi e quei satrapi si radunarono in massa presso il re e gli dissero: «Re Dario, vivi in eterno! 7 Tutti i preposti del regno, i prefetti e i satrapi, i consiglieri e i governatori si sono accordati per promulgare un decreto reale e imporre un divieto, che chiunque farà una richiesta a qualche dio o a qualche uomo, tranne che a te, o re, per un periodo di trenta giorni, sia gettato nella fossa dei leoni.

194 n. d. t.: si tratta di termini aramaici relativi ai pesi che si

usavano al mercato per fare i conti: Mené è il peso della mina; Téchel e il peso del siclo; Uparsin è il peso di 2 mezze mine, cioè una mina divisa in due; Peres è il singolare di Parsin; ma i tre pesi avevano anche un significato etimologico: Mené = conto; Téchel = peso; Uparsin = spezzato;

195 n. d. t.: la scrittura apparsa sul muro aveva dunque il significato di una resa dei conti del governo del re, che si può semplificare così: Conto (il primo Mené è il titolo della lista): Contato (il secondo Mené), pesato (Téchel), spezzato (Peres);

196 esattamente: disse, parlò; 197 n. d. t.: A.C. 536; è probabile che questo Dario il

Medo, dell’età di 62 anni, del ramo dei re di Media, avesse ricevuto la reggenza di Babilonia condivisa con Ciro il Grande, che era invece del ramo di Persia; forse si tratta di Ciassarre figlio di Cambise (Assuero) 1° re del regno di Media in Susa;

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8 Ora, o re, promulga il divieto e firma il decreto, perché non sia cambiato, secondo la legge dei Medi e dei Persiani, che non può essere abrogata». 9 Per questo motivo il re Dario firmò il decreto e il divieto. 10 Ora Daniele, quando seppe che il decreto era firmato, andò a casa sua e, tenendo le finestre aperte della sua camera superiore, dal lato di Gerusalemme, tre volte al giorno si metteva in ginocchio, pregava e ringraziava il suo Dio come era solito fare anche prima. 11 Allora questi uomini si radunarono in massa e trovarono Daniele che pregava e supplicava il suo Dio. 12 Quindi si recarono dal re al riguardo del divieto reale: «Non hai tu firmato un divieto [col quale] per un periodo di trenta giorni, chiunque farà una richiesta a qualche dio o a qualche uomo, tranne che a te, o re, sia gettato nella fossa dei leoni?» Il re rispose e disse: «La cosa è certa, secondo la legge dei Medi e dei Persiani, che non può essere abrogata». 13 Allora questi risposero e dissero al re: «Daniele, che è uno dei figli della cattività di Giuda, non fa nessun conto di te, né del divieto che tu hai firmato, o re, ma prega [il suo Dio]198 tre volte al giorno». 14 Allora il re, quando udì questo, ne fu molto addolorato; pensò di liberare sollecitamente Daniele e fino al tramonto del sole tentò di salvarlo. 15 Ma quegli uomini si radunarono in massa presso il re e gli dissero: «Sappi, o re, che la legge dei Medi e dei Persiani stabilisce che nessun divieto o decreto promulgato dal re venga revocato». 16 Allora il re ordinò e Daniele fu preso e gettato nella fossa dei leoni. Il re prese la parola e disse a Daniele: «Il tuo Dio che tu servi costantemente, sarà lui a liberarti». 17 Poi fu portata una pietra e fu messa sull'apertura della fossa; il re la sigillò con il suo sigillo e con il sigillo dei suoi grandi, perché la decisione riguardo a Daniele non fosse revocata. 18 Poi il re ritornò al suo palazzo e passò tutta la notte in digiuno e non volle la compagnia di nessuna delle concubine e il suo anfitrione fu allontanato da lui199. 19 Poi il re si alzò con l’aurora, appena fu giorno e si recò in fretta alla fossa dei leoni. 20 Quando fu vicino alla fossa, gridò a Daniele. Il re prese la parola con voce afflitta e disse: «Daniele, servo del Dio vivente! Il tuo Dio, che tu servi continuamente, ha potuto liberarti dai leoni?» 21 Allora Daniele rispose al re: «O re, vivi per sempre! 22 Il mio Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso la gola dei leoni ed essi non mi hanno fatto alcun male, perché davanti a lui sono stato trovato innocente e anche davanti a te, o re, non ho fatto niente di male». 23 Allora il re fu molto contento e disse che Daniele fosse tirato fuori dalla fossa. Daniele fu tirato fuori dalla fossa e non si trovò su di lui alcun male, perché aveva avuto fiducia nel suo Dio. 24 Il re diede ordine che si conducessero quegli uomini che avevano accusato Daniele e che fossero gettati nella fossa dei leoni, con i loro figli e le loro mogli; loro non erano ancora

198 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 199 altri : non volle del nutrimento e non riuscì a dormire;

giunti in fondo alla fossa, che già i leoni si avventarono su di loro e stritolarono tutte le loro ossa. 25 Allora il re Dario scrisse [la seguente lettera]200: «A tutte le popolazioni, popoli e lingue che abitavano su tutta la terra, la vostra pace vi sia moltiplicata! 26 Io ho ordinato che in tutto il territorio del mio reame si tremi davanti al Dio di Daniele e lo si temi, perché lui è il Dio vivente che sussiste in eterno e il suo reame non sarà mai distrutto e il suo dominio durerà sino alla fine. 27 Egli salva e libera, egli fa segni e prodigi nei cieli e sulla terra. È lui che ha salvato Daniele dal potere201 dei leoni». 28 Questo Daniele prosperò durante il regno di Dario e durante il regno di Ciro, il Persiano202.

1a visione. I quattro animali feroci Daniele 7 **1 Nel primo anno di Belsatsar, re di Babilonia, Daniele vide un sogno e delle visioni nella sua mente, mentre era a letto. Poi [dettò]203 il sogno [e] raccontò il sunto delle cose. 2 Daniele prese la parola e disse: «Io guardavo nella mia visione notturna, ed ecco scatenarsi i quattro venti del cielo sul mar Grande. 3 Quattro grandi bestie salirono dal mare, una diversa dall'altra. 4 La prima era simile a un leone e aveva ali d'aquila. Io guardai, finché le furono strappate le ali, fu sollevata da terra, si rizzò in piedi come un uomo e le fu dato un cuore d’uomo. 5 Poi vidi un’altra, una seconda bestia simile a un orso che stava eretta da un lato, [aveva] tre costole in bocca, fra i suoi denti e le fu detto così: "Alzati, mangia molta carne!" 6 Dopo questo, io guardavo ed eccone un'altra, simile a un leopardo che aveva quattro ali d'uccello sul dorso e la bestia aveva quattro teste e le fu dato il dominio.

7 Dopo questo io guardavo nelle visioni notturne, ed ecco una quarta bestia spaventosa, terribile e straordinariamente potente, che aveva grandi denti di ferro; divorava e distruggeva e calpestava con le zampe ciò che restava; era diversa da tutte le bestie precedenti ed aveva dieci corna. 8 Io consideravo le corna, ed ecco un altro piccolo corno spuntare in mezzo a quelle e tre delle prime corna furono strappate davanti a quello. Ecco [che quello] aveva occhi come quelli di un uomo e una bocca che pronunziava grandi cose.204 9 Io guardavo finché vidi collocare dei troni e l’Antico dei giorni si sedette205. La sua veste era bianca come la neve e

200 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 201 n. d. t. altri : dalle zampe; 202 n. d. t.: A.C. 536 - 529 A. C.; 203 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 204 n. d. t. altri: parole arroganti ; vedere Apocalisse Cap.

13:1 a 6; 205 n. d. t. altri: un vegliardo sedersi; vedere Apocalisse

Cap. 20:4, e 11 a 13;

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i capelli del suo capo erano come lana pura206; il suo trono era fiamme di fuoco e le ruote del trono207 un fuoco ardente. 10 Un fiume di fuoco usciva e colava davanti a lui. Mille migliaia lo servivano e delle miriadi di miriadi gli stavano davanti. Si tenne il giudizio e i libri furono aperti. 11 Io guardavo allora, a motivo della voce del corno che pronunziava quelle grandi parole; guardai finché la bestia fu uccisa e il suo corpo fu distrutto, essa fu gettata nel fuoco per essere arsa.208 12 Quanto alle altre bestie, il dominio fu loro tolto, ma fu loro concesso un prolungamento di vita per un tempo determinato. 13 Io guardavo nelle visioni notturne, ed ecco [taluno] simile a un figlio d'uomo venne con le nuvole dei cieli e giunse fino all’Antico dei giorni e fu fatto avvicinare a lui. 14 Gli furono dati il dominio, la gloria e la regalità, perché tutti i popoli, le nazioni e le lingue lo servissero. Il suo dominio è un dominio eterno che non passerà, il suo regno [è un regno] che non sarà distrutto.209 15 Io, Daniele, io fui turbato nel mio spirito, dentro il mio corpo210 e le visioni della mia mente mi spaventarono. 16 Mi avvicinai a uno di coloro che stavano là e gli chiesi la verità su tutto quello [che avevo visto]211. Egli me [la] disse e mi diede l'interpretazione delle cose: 17 “Queste grandi bestie, che sono quattro, sono quattro re che sorgeranno dalla terra;212 18 poi i santi dei [luoghi] altissimi213 riceveranno il regno e possederanno il regno per sempre, per i secoli dei secoli”. 19 Allora desiderai sapere la verità circa la quarta bestia che era diversa da tutte le altre, straordinariamente terribile; i suoi denti erano di ferro, le unghie di bronzo; essa divorava, distruggeva e calpestava il resto con le zampe… 20 e circa le dieci corna che aveva sul capo, e dell’altro che spuntò e davanti al quale tre erano caduti; quel corno che aveva degli occhi e una bocca proferente grandi cose, e il cui aspetto era più grande delle altre214. 21 Io guardavo215 e quel corno fece la guerra ai santi e aveva il sopravvento, 22 finché non giunse l’Antico dei giorni e il potere di giudicare fu dato ai santi dei [luoghi] altissimi, e venne il tempo che i santi ebbero il regno. 23 Ed egli disse così: “La quarta bestia sarà un quarto regno sulla terra, diverso da tutti i regni, che divorerà tutta la terra, la calpesterà coi piedi e la frantumerà.

206 n. d. t.: Apocalisse Cap. 1:13 e 14; 207 esattamente: le sue ruote; 208 n. d. t.: Apocalisse Cap. 19 v. 20; 209 n. d. t.: Confronta Cap. 2 v.44; Apocalisse Cap. 22:1 a 5; 210 esattamente: al di dentro del suo fodero; 211 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 212 n. d. t. i quattro re sono coloro che hanno fondato 4 regni

in successione temporale, uno sovrapposto all’altro; 213 n. d. t. altri: dell'Altissimo; anche al v. 22, 24, 27; 214 esattamente: sue compagne; 215 o: vedevo;

24 Le dieci corna … questi sono dieci re che sorgeranno dal regno; dopo quelli, sorgerà un altro re, che sarà diverso dai precedenti e lui abbatterà tre re216. 25 Egli pronuncerà parole contro l'Altissimo, distruggerà217 i santi dei [luoghi] altissimi, e penserà di cambiare [le] stagioni218 e [la] legge; essi saranno dati nelle sue mani per un tempo, [dei] tempi e una metà d'un tempo.219 26 Poi si terrà il giudizio e gli sarà tolto il dominio per distruggerla220 e farla perire fino in fondo. 27 Allora il regno, il dominio e la grandezza dei regni sotto tutti i cieli saranno dati al popolo dei santi dei [luoghi] altissimi; il suo221 regno è un regno eterno e tutte le dominazioni lo serviranno e gli ubbidiranno”.

216 n. d. t.: questa descrizione profetica si sovrappone e si

integra con la descrizione fatta da Giovanni in Apocalisse Cap. 13:1 a 8, e Cap. 17:3 a 18, con l’ampliamento di particolari mancanti nell’una o nell’altra; ma occorre tener presente che, tra il sorgere della quarta bestia (di Daniele) e le sue dieci corna che non hanno ancora ricevuto il regno (di Giovanni), c’è una lunga interruzione della sua autorità mondiale; questa è testimoniata dalla ferita mortale ricevuta e dalla meraviglia del mondo che assiste alla sua risurrezione, come dice Giovanni; vi sono però anche differenze significative: in Daniele il Capo della confederazione è visto come un piccolo corno che diventa grande e abbatte tre re, ma in Giovanni è la bestia stessa, la quale sarà un uomo proveniente dalla città di Roma e dalle ceneri dell’antico impero romano, il cui nome corrisponderà al valore numerico di 666; cioè la somma dei numeri corrispondenti alle lettere alfabetiche del suo nome, in caratteri greci, quando i numeri si scrivevano ancora con lettere alfabetiche;

I tre re che saranno abbattuti, sono i tre regni attribuiti al Papa di Roma, che sono simbolizzati nello stemma papale e nello stemma dalla Città del Vaticano, il piccolo Stato sul quale regna oggi il Papa. Questi regni sono simbolizzati anche dal copricapo che indossava nel giorno dell’incoronazione il Papa: la Tiara del Triregno. Essa rappresentava la Chiesa in tre modi: la militante, la sofferente e la trionfante; ma anche rappresentava i tre poteri del Papa: quale padre dei re, rettore del mondo e vicario di Cristo. Questi sono i tre regni. Benché la tiara non sia più indossata ufficialmente dal Papa (l’ultimo fu Paolo VI nel 1963) ed è stata venduta per beneficiare i poveri, il potere temporale e spirituale che essa rappresentava rimane ancora nei documenti legislativi vaticani, che non sono ancora stati annullati; Questi tre poteri non serviranno più al futuro piccolo corno visto da Daniele, perché il suo obiettivo sarà esclusivamente di carattere temporale;

217 o: durerà; 218 n. d. t. altri: i giorni festivi; 219 n. d. t.: un tempo, dei tempi e la metà di un tempo,

corrispondono a un anno, più due anni, più metà anno, cioè 42 mesi di 30 giorni, cioè 1260 giorni;

220 n. d. t.: cioè la quarta bestia; 221 confrontare il v. 14;

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28 Fin qui la fine della cosa222. Quanto a me, Daniele, i miei pensieri mi spaventarono molto e mutai di colore. Ma conservai la cosa nel mio cuore».

2a visione. Il montone e il capro in lotta Daniele 8 1 Nel terzo anno del regno del re Belsatsar, mi apparve una visione a me, Daniele, dopo quella che mi era apparsa al principio. 2 Io vidi la visione quando ero a Susa, il palazzo223 che è nella provincia di Elam. Vidi nella visione che mi trovavo presso il fiume Ulai. 3 Alzai gli occhi, guardai, ed ecco un montone che stava in piedi davanti al fiume, che aveva due corna; le due corna erano grandi, una più grande dell'altra; la più grande era cresciuta per ultima. 4 Vidi il montone cozzare verso occidente, verso nord e verso mezzogiorno. Nessuna bestia poteva stare davanti a lui224 e non c'era nessuno che potesse liberare dalla sua mano; egli faceva quello che voleva e diventò grande. 5 Stavo meditando, quando ecco un capro venire dall'occidente sulla faccia di tutta la terra, senza toccare il suolo; questo capro aveva un corno molto grande fra gli occhi. 6 Egli venne fino al montone che aveva le due corna, che avevo visto in piedi davanti al fiume e gli piombò addosso col furore della sua forza. 7 Lo vidi arrivare velocemente al montone, infuriarsi contro di lui, colpire il montone e spezzargli le due corna; il montone restò senza la forza per stare in piedi e il capro lo gettò a terra e lo calpestò coi piedi; nessuno potè liberare il montone dalla sua mano. 8 Il capro divenne molto grande, ma quando fu diventato forte, il suo gran corno si spezzò e quattro corna di grande apparenza spuntarono al suo posto, verso i quattro venti del cielo. 9 Da uno di essi uscì un piccolo corno, che si ingrandì enormemente verso il mezzogiorno, l'oriente e verso il [paese] della bellezza225. 10 S’innalzò fino all'esercito dei cieli e fece cadere a terra una parte dell'esercito e delle stelle, e le calpestò coi piedi. 11 (Si innalzò fino al capo dell'esercito, gli tolse il [sacrificio] continuo e rovesciò il luogo del suo santuario 12 e un tempo di persecuzioni fu assegnato [a quelli]226 del [sacrificio] continuo227, a causa delle trasgressioni). Egli gettò la verità a terra e agì228 e prosperò. 13 Udii un santo che parlava; un altro santo chiese a quello che parlava: «Fin quando [sarà] la visione del [sacrificio] continuo e della trasgressione devastante, che assegna il luogo santo e l'esercito ad essere calpestati coi piedi?» 14 Egli mi rispose: «Fino a duemilatrecento sere e mattine; poi il santuario sarà purificato».229

222 o: del discorso; 223 o: la capitale; confronta Neemia Cap. 1 v. 1; n. d. t. altri:

la residenza reale; 224 n. d. t.: lui perché quel montone rappresenta un uomo; 225 confrontare Ezechiele Cap. 20. v. 6, 15; 226 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 227 n. d. t. altri: Un esercito fu abbandonato, così pure il

sacrificio quotidiano; 228 esattamente: agire, fare grandi cose; qui e al v. 24, al

Cap. 11 v. 7; vedere 1° Samuele Cap. 26 v. 25;

15 Mentre io, Daniele, avevo questa visione e cercavo di capirla, ecco l’apparenza come di un uomo, in piedi davanti a me230 16 e udii la voce di un uomo in mezzo al fiume Ulai, che gridò e disse: «Gabriele, fa capire la visione a questi!» 17 Egli venne vicino al luogo dove stavo io e quando arrivò, io fui spaventato e caddi con la faccia a terra; egli mi disse: «Comprendi, figlio d'uomo? Giacché la visione riguarda il tempo della fine». 18 Come egli mi parlava, io ero con la faccia a terra, in profondo sbigottimento231; ma egli mi toccò e mi fece stare in piedi nel posto dove ero. 19 Poi disse: «Ecco, io ti faccio conoscere ciò che avverrà alla fine dell'indignazione, perché la fine è fissata per un tempo determinato232. 20 Il montone che tu hai visto, che aveva due corna, queste sono i re di Media e di Persia233. 21 Il capro irsuto è il re di Grecia234 e il grande corno che era fra i suoi occhi, è il primo re235. 22 Le quattro corna, sorte al posto di quello spezzato, sono quattro regni che sorgeranno da questa nazione, ma non con la stessa sua potenza236. 23 Negli ultimi tempi del loro regno, quando i trasgressori avranno colmato la misura, sorgerà un re dall’apparenza spavalda, esperto in enigmi237. 24 Il suo potere si rafforzerà, ma non per la sua propria forza. Egli distruggerà con meraviglia238, prospererà e agirà, distruggerà gli [uomini] potenti e il popolo dei santi. 25 Per la sua intelligenza239, la frode prospererà nelle sue mani; il suo cuore si inorgoglirà e per la cupidigia

229 o: giustificato; n. d. t. : la profanazione del Tempio

operata da Antioco IV Epifane durò 1.150 giorni, cioè 3 anni 2 mesi e 10 giorni, secondo il mese lunare ebraico di 30 giorni;

230 n. d. t. : è l’angelo Gabriele; 231 n. d. t. altri: profondamente assopito; o caddi svenuto; o

mi addormentai profondamente; 232 n. d. t. altri: perché la visione riguarda il tempo della

fine; o perciocchè vi sarà una fine al tempo ordinato; 233 n. d. t.: I re delle due dinastie di Media e di Persia

furono dieci; 234 esattamente: Iavan; 235 n. d. t.: Alessandro il Grande figlio del re Filippo di

Macedonia, sconfisse definitivamente il re di Persia Dario III Codomano ad Isso nel 330 A. C.;

236 n. d. t.: Alessandro III, il Grande macedone, nel 317 A. C. all’età di 33 anni morì improvvisamente durante la sua campagna di conquiste; il suo sconfinato regno fu spartito fra quattro suoi generali, chiamati Diadochi: Filippo III si prende la Macedonia; Lisimaco si prende la Turchia; Seleuco si prende l’Asia Minore con la Palestina; Tolomeo si prende l’Egitto;

237 n. d. t. : sarà Antioco IV° Epifane; altri: all'aspetto feroce, ed esperto in intrighi; o un re audace, sfacciato e intrigante; o un re audace, e sfacciato, ed intendente in sottigliezze;

238 n. d. t. altri: sarà causa di rovine inaudite; o egli farà di strane ruine;

239 n. d. t. altri: astuzia; o per lo suo senno;

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corromperà240 molte persone. Si leverà pure contro il principe dei prìncipi, ma sarà infranto senza opera di mano. 26 La visione delle sere e delle mattine, di cui è stato parlato, è vera. Ma tu tieni segreta la visione, perché è per un tempo lontano». 27 Allora, io, Daniele, svenni e fui malato per qualche giorno; poi mi alzai e mi occupai degli affari del re. Io ero stupito della visione, ma nessuno la comprese.241

Daniele scopre la profezia di Ezechiele dei 70 anni di cattività Daniele 9 1 Il primo anno di Dario, figlio di Assuero, della stirpe dei Medi, che fu fatto re sul regno dei Caldei,242 2 il primo anno del suo regno, io, Daniele, compresi dai libri che il numero degli anni della desolazione di Gerusalemme, secondo la parola dell’Eterno che venne al profeta Geremia, era di settant'anni. 3 Volsi perciò la mia faccia verso Dio, il Signore, per cercar[lo] con la preghiera e la supplicazione, nel digiuno, il sacco e la cenere. 4 Pregai l’Eterno, il mio Dio, feci la mia confessione e dissi: «Io ti supplico il Signore, *Dio243 grande e tremendo, che mantieni il patto e serbi la misericordia verso quelli che ti amano e osservano i tuoi comandamenti! 5 Noi abbiamo peccato, noi abbiamo commesso l’iniquità, noi abbiamo agito malvagiamente, noi ci siamo ribellati e ci siamo allontanati dai tuoi comandamenti e dalle tue prescrizioni. 6 Non abbiamo ascoltato i tuoi servi, i profeti, che parlavano in nome tuo ai nostri re, ai nostri principi, ai nostri padri e a tutto il popolo del paese. 7 A te, o Signore, la giustizia e a noi la confusione della faccia, come [così è] oggi, agli uomini di Giuda, agli abitanti di Gerusalemme e a tutto Israele, a quelli che sono vicini e a quelli che sono lontani, in tutti i paesi dove tu li hai cacciati per le infedeltà che hanno commesse contro di te, Signore244. 8 A noi la confusione della faccia, ai nostri re, ai nostri prìncipi e ai nostri padri, perché abbiamo peccato contro di te. 9 Al Signore, nostro Dio, sono la compassione e il perdono; poiché noi ci siamo ribellati a lui 10 e non abbiamo ascoltato la voce dell’Eterno, del nostro Dio, per camminare secondo le sue leggi che egli aveva messo davanti a noi, mediante i profeti suoi servi.

240 n. d. t. altri: distruggerà molte persone che si credevano

al sicuro; o con inganno farà perire molti; o e in pace ne distruggerà molti;

241 o: la fece comprendere; n. d. t.: o ma nessuno se ne accorse; o perché non la potevo comprendere; o ma niuno se ne avvide; uno dei re Diadochi perseguitò i Giudei e la loro tradizione, spingendosi a profanare il Tempio di Gerusalemme: Antioco IV° Epifane, che regnò sulla Giudea dal 187 al 164 a.C.; la fine del loro regno venne per opera dei Romani;

242 n. d. t. : si tratta forse dello stesso Dario o Ciassarre figlio di Cambise (Assuero) 1° re del regno di Media in Susa, reggente di Babilonia, contemporaneamente a Ciro re di Persia, già visto al Cap. 5:31;

243 esattamente: El; 244 altri: Eterno;

11 Tutto Israele ha trasgredito la tua legge, si è sviato per non ubbidire alla tua voce. Allora su di noi sono riversate le maledizioni e i giuramenti che sono scritti nella legge di Mosè, servo di Dio, perché noi abbiamo peccato contro di lui. 12 Egli ha messo in pratica le parole che aveva pronunziate contro di noi e contro i nostri giudici che ci giudicavano, facendo venire su di noi un male così grande, che sotto il cielo non è mai accaduto nulla di simile a quello che è stato fatto a Gerusalemme. 13 Come sta scritto nella legge di Mosè, tutto questo male è caduto su noi; ma noi non abbiamo implorato l’Eterno, nostro Dio, per convertirci dalla nostra iniquità e per comprendere la tua verità. 14 L’Eterno ha vigilato sul male per farcelo venire addosso, perché l’Eterno, il nostro Dio, è giusto in tutto quello che ha fatto, ma noi non abbiamo ubbidito alla sua voce. 15 Ora, o Signore, nostro Dio, tu che facesti uscire il tuo popolo dal paese d'Egitto con mano potente e ti sei fatto una fama che [così è] ancora oggi, noi abbiamo peccato e noi abbiamo agito malvagiamente. 16 Signore, per le tue opere di giustizia, che la tua ira e il tuo sdegno si ritirino, ti prego, dalla tua città, da Gerusalemme, dal tuo monte santo; poiché per i nostri peccati e per le iniquità dei nostri padri, Gerusalemme e il tuo popolo sono in obbrobrio a tutti quelli che ci stanno intorno. 17 Ora ascolta, o Dio nostro, la preghiera e le suppliche del tuo servo; per l’amore del Signore, fa' risplendere il tuo volto sul tuo santuario che è desolato! 18, Inclina il tuo orecchio, o mio Dio, e ascolta! Apri i tuoi occhi e guarda le nostre desolazioni e la città che è chiamata con il tuo nome245, poiché non è per la nostra giustizia che noi presentiamo246 davanti a te la nostra supplica, ma per le tue grandi247 compassioni. 19 Signore, ascolta! Signore, perdona! Signore, osserva e agisci, non tardare, per te stesso, o mio Dio, perché la tua città e il tuo popolo sono chiamati col tuo nome». 3a visione. Risposta della preghiera di Daniele: le settanta settimane d’anni Daniele 9 20 Io parlavo ancora, pregando e confessando il mio peccato e il peccato del mio popolo Israele, presentando la mia supplica davanti all’Eterno, al mio Dio, per il monte santo del mio Dio, 21 quando stavo ancora parlando in preghiera, quell'uomo, Gabriele, che avevo visto prima nella visione, volando con rapidità, mi toccò verso l'ora dell'offerta di pasta della sera. 22 Egli mi fece comprendere, mi rivolse la parola e disse: «Daniele, io sono uscito ora per illuminare la tua intelligenza. 23 Al principio delle tue supplicazioni è uscita la risposta e io sono venuto a comunicar[tela], perché tu sei un prediletto. Comprendi dunque la parola e capisci la visione.

245 n. d. t. altri: sulla quale è invocato; anche al v. 19; 246 esattamente: presentare; qui e al v. 20 come Geremia

Cap. 36 v. 7, ecc…; 247 esattamente: numerose;

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24 Settanta settimane [d’anni]248 sono state imposte sul tuo popolo e sulla tua santa città, per finire la trasgressione249, per finirla con i peccati, per fare propiziazione per l'iniquità e produrre la giustizia eterna250, per confermare la visione e la profezia e per ungere il luogo santissimo251. 25 Sappi e comprendi: dall’ordine che uscirà per restaurare e ricostruire Gerusalemme252, fino al Messia, [il] principe253, ci sono sette settimane e sessantadue settimane; la piazza e il fossato254 saranno ricostruiti, ma [questo] in tempi angosciosi. 26 Dopo le sessantadue settimane [il] Messia sarà soppresso e non sarà più255 e il popolo d'un principe che verrà, distruggerà la città e il luogo santo; ne sarà la fine con sovrabbondanza256 e [vi sarà] guerra sino alla fine, un decreto di devastazioni.257 27 Egli, [quando sarà venuto]258, confermerà un patto con la moltitudine [per] una settimana259 ma in mezzo alla

248 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; si tratta di

settenari, di settanta settimane d’anni sabatici (di riposo), cioè di 490 anni, non di giorni (confronta Levitico Cap. 25 v. 8); settanta volte sette è una locuzione ebraica che significa pienezza sovrabbondante; è usata da Lamec, in modo distorto, per indicare una vendetta sovrabbondante (settantasette volte Genesi Cap. 4 v. 24 ) e da Cristo, per contrasto, per indicare il perdono sovrabbondante (Matteo Cap. 18 v. 22);

249 n. d. t. altri: far cessare la perversità; 250 esattamente: dei secoli; 251 n. d. t. altri: Settanta settimane sono fissate per il tuo

popolo e per la tua santa città per mettere fine all'empietà, mettere i sigilli ai peccati, espiare l'iniquità, portare una giustizia eterna, suggellare visione e profezia e ungere il Santo dei santi; o Vi sono settanta settimane determinate sopra il tuo popolo, e sopra la tua santa città, per terminare il misfatto, e per far venir meno i peccati, e per far purgamento per l'iniquità, e per addurre la giustizia eterna, e per suggellar la visione, ed i profeti; e per ungere il Santo de' santi;

252 n. d. t.: l’ordine della ricostruzione della città di Gerusalemme fu emesso dal re di Persia Artaserse Longimane nell’anno 445 D. C. (egli regnò dal 465 al 424); le 69 settimane d’anni, cioè 483 anni, terminano con l’anno 38 D.C., quando Gesù Cristo entra acclamato come Re in Gerusalemme e dopo pochi giorni viene crocifisso; dalla fine delle 69 settimane all’inizio dell’ultima, la 70a , c’è l’interruzione profetica dovuta all’avvento della Chiesa, che qui è nascosta, perché coperta dal mistero;

253 altri: capo; come Isaia Cap. 55 v. 4; 254 altri: le mura ; 255 n. d. t. altri: nessuno sarà per lui; 256 n. d. t. altri: come un'inondazione; o la sua fine sarà

un'inondazione; o e la fine di essa sarà con inondazione; 257 n. d. t.: il popolo del capo che verrà è l’esercito romano di

Tito che distruggerà Gerusalemme come un’inondazione, e le guerre in Palestina saranno al suo seguito per molto tempo, fino ai nostri giorni; esse finiranno solamente quando sarà stabilito il regno millenario di Cristo; il capo che verrà è il piccolo corno che spunterà tra le dieci corna della quarta bestia;

258 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;

settimana farà cessare il sacrificio e l’offerta a motivo della protezione delle abominazioni260, [poi verrà] un devastatore, finché la distruzione e [le cose] decretate261, siano versate sulla [città]262 desolata»263.

4a visione. Il figlio di Dio dalle sembianze umane Daniele 10 *1 Il terzo anno di Ciro, re di Persia264, fu rivelata una cosa a Daniele, chiamato col nome di Beltesatsar; la cosa è vera ma il tempo della prova determinata è lontano265. Egli comprese la cosa e capì il significato della visione. 2 In quei giorni, io, Daniele, feci cordoglio per tre settimane intere. 3 Non mangiai del pane buono, né la carne, né il vino entrarono nella mia bocca e non mi unsi affatto sino alla fine delle tre settimane. 4 Il ventiquattresimo giorno del primo mese, io ero sulla sponda del gran fiume, che è il Tigri, 5 alzai gli occhi e vidi ed ecco un uomo vestito di lino, che aveva ai fianchi una cintura d'oro di Ufaz. 6 Il suo corpo era come un crisolito, il suo aspetto era come la folgore, i suoi occhi come fiamme di fuoco, le sue braccia e i suoi piedi come il rame luccicante e il suono delle sue parole era come il rumore d'una moltitudine.266 7 Soltanto io, Daniele, vidi la visione; gli uomini che erano con me non la videro, ma un gran terrore piombò su di loro e fuggirono a nascondersi. 8 Io rimasi solo a contemplare quella grande visione e in me non rimase più forza; l’aspetto del mio viso giovanile cambiò in quello di un vecchio e le forze mi abbandonarono267. 9 Udii il suono delle sue parole, ma appena le udii caddi268 in un profondo sbigottimento con la faccia a terra. 10 Ed ecco, una mano mi toccò, mi scosse [e mi mise] sulle ginocchia e sulle palme delle mani. 11 Poi mi disse: «Daniele, uomo prediletto, comprendi le parole che ti dico e alzati nel luogo dove stai; perché ora

259 n. d. t.: da questo punto inizia la 70a settimana descritta

in Apocalisse; il devastatore è la Bestia, il Capo della quarta bestia, la confederazione romana dei 10 stati occidentali, il quale farà un patto di pace con i Giudei; ma questi ricostruiranno il tempio a Gerusalemme e riprenderanno i sacrifici, cosa che farà rompere il patto a metà della settimana d’anni; allora la Bestia farà la guerra ai fedeli testimoni di Dio e di Cristo, finché verrà per lui la sua fine;

260 esattamente: idoli; 261 confronta Isaia Cap. 10 v. 23; 262 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 263 qualcuno: sul desolatore; 264 A. C. 533 265 n. d. t. altri: e predice una grande lotta; o e la lotta è

grande; o e l'esercito era grande; 266 n. d. t.: confronta Apocalisse Cap. 1:13 e 14; 267 n. d. t. altri: il mio viso cambiò colore fino a rimanere

sfigurato e le forze mi abbandonarono; o il mio colorito si fece smorto e mi vennero meno le forze; o e il mio bel colore fu mutato in ismorto, e non ritenni alcun vigore;

268 esattamente: io fui;

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io sono mandato a te». Quando egli mi disse questo, io mi alzai in piedi, tutto tremante. 12 Egli mi disse: «Non temere, Daniele, poiché dal primo giorno che ti mettesti in cuore di capire e d'umiliarti davanti al tuo Dio, le tue parole sono state udite e io sono venuto a motivo delle tue parole. 13 Ma il capo del regno di Persia m'ha resistito ventun giorni ma Michele, uno dei primi capi, è venuto in mio soccorso e io rimasi269 là presso i re di Persia270. 14 Ora sono venuto a farti conoscere ciò che avverrà al tuo popolo negli ultimi giorni, perché la visione è [relativa a molti] giorni271 a venire ». 15 Mentre egli mi rivolgeva queste parole, io abbassai gli occhi a terra e rimasi in silenzio. 16 Ed ecco uno che aveva l'aspetto di un figlio d'uomo che mi toccò le labbra, io aprii la bocca, parlai e dissi a colui che mi stava davanti: «Mio Signore, per questa visione i dolori mi hanno colpito, le forze mi hanno abbandonato e non mi è più rimasto alcun vigore. 17 Come potrei parlare con te, che sei mio Signore, io che sono tuo servo? Perché ora non ho più alcuna forza in me e anche mi manca persino il respiro». 18 Allora uno che aveva l'aspetto d'uomo mi toccò di nuovo e mi fortificò 19 e disse: «Non temere, o uomo molto amato! La pace sia con te. Coraggio! Sii forte, sì, sii forte!» Alle sue parole ripresi forza e dissi: «Che il mio signore parli, perché tu mi hai fortificato». 20 Egli disse: «Sai tu perché sono venuto da te? Ora me ne torno a combattere con il capo della Persia e quando uscirò a combattere, verrà il principe di Grecia272 21 (perciò io ti dichiarerò ciò che è registrato nel libro della verità) ma non c'è nessuno che mi sostenga contro quelli là273, tranne Michele vostro capo. Conflitto fra il regno del nord e quello del sud Daniele 11 1 Nel primo anno del re di Dario, il Medo, io ero là per aiutarlo e per fortificarlo. 2 Ora ti dichiaro la verità. Ecco sorgeranno ancora tre re in Persia274; poi il quarto diventerà molto più ricco di tutti gli altri e quando sarà diventato forte con le sue ricchezze, solleverà tutti contro il regno di Grecia275. 3 Allora sorgerà un re potente276 che avrà un grande dominio e farà quello che vorrà. 4 Ma appena si sarà affermato, il suo regno sarà infranto e sarà diviso verso i quattro venti dei cieli; [non passerà] alla

269 altri: io prevalsi; 270 n. d. t.: questi passi dimostrano che i governi umani sono

dominati da angeli ribelli; confronta Luca Cap. 4:5-8; Efesini Cap. 6:11-12; Apocalisse Cap. 12:7-9;

271 o: per questi giorni; 272 esattamente: Iavan; in tutto il passo; 273 o: per queste cose; n. d. t. : quelli là sono gli angeli ribelli

che signoreggiano i troni di Grecia e di Persia; anche al Cap. 12 v. 4;

274 n. d. t.: questi tre re Persiani sono Dario II (423 – 405 A. C.); Artaserse II Mnemone (404 – 358 A.C.); Artaserse III Oco (358 – 336 A. C.);

275 n. d. t.: questo re Persiano è Dario III (336 – 330 A. C.); 276 n. d. t.: questo re grande è il Greco Alessandro il Grande,

figlio del re Filippo di Macedonia (337 – 317 A. C.);

sua discendenza e non avrà un dominio pari a quello di prima; perché sarà smembrato e passerà ad altri, oltre quelli là277. 5 Il re del mezzogiorno diventerà forte e uno dei suoi capi, ma [un altro] diventerà più forte di lui e dominerà, il suo dominio sarà grande. 278 6 Dopo diversi anni essi si uniranno insieme e la figlia del re del mezzogiorno verrà al re del settentrione per fare un accordo giusto. Ma lei non conserverà la forza del suo braccio e non sussisterà e nemmeno il suo braccio; ella sarà catturata assieme a quelli che l’hanno condotta279 e a colui che l’ha generata280. 7 Ma da un rampollo delle sue radici sorgerà, al suo posto, [un uomo] che verrà con un esercito ed entrerà nella fortezza del re del nord, combatterà contro di loro e si mostrerà potente 8 pure e condurrà in Egitto dei prigionieri, i loro dèi, i loro principi281 con i loro oggetti preziosi, l'argento e l'oro ed egli sussisterà più anni che il re del nord. 282 9 Questi verrà nel regno del re del mezzogiorno, poi tornerà nel suo paese.283 10 I suoi figli, però, s’irriteranno e raduneranno una quantità di forze numerose. [Uno di loro] verrà, inonderà e passerà oltre. Poi tornerà e spingerà il combattimento fino alla fortezza [del re del meridione]284. 11 Il re del mezzogiorno si inasprirà, moverà guerra contro lui, il re del nord, che metterà in piedi una grande moltitudine, ma che sarà sconfitta;

277 n. d. t.: vedere la nota del Cap. 8 v. 22; altri : non ai

suoi eredi; 278 n. d. t. : il generale Tolomeo si prenderà l’Egitto, ed è

chiamato il re del sud, un altro, Seleuco, si prenderà la Siria, ed è chiamato il re del nord (323 A.C.); entrambi diedero vita a due lunghe dinastie reali spesso in guerra fra loro;

279 o: fatta venire; 280 o : che lei aveva generato; n. d. t. altri: Ma lei non

conserverà la forza del suo braccio e nemmeno la sua discendenza resisterà; sarà messa a morte assieme ai suoi seguaci, ai figli e al marito; o ma ella non potrà rattener la forza del braccio; e né colui, né il suo braccio, non potrà durare; e colei, insieme con quelli che l'avranno condotta, e il figliuolo di essa, e chi terrà la parte sua, saranno dati a morte in que' tempi;

281 esattamente: unti; altri : i loro idoli di fusione; 282 n. d. t. altri: Egli porterà in Egitto come preda di

guerra perfino i loro dèi, le loro immagini di metallo fuso e i loro preziosi arredi d'argento e d'oro; e per diversi anni si terrà lontano dal re del settentrione;

283 n. d. t.: questo re del mezzogiorno è Tolomeo II° che diede la figlia Berenice in moglie al re di Siria Antioco II° il quale però la ripudiò (per riprendersi la sua prima moglie Laodice) e la fece uccidere insieme ai suoi figli; suo figlio Tolomeo III° Evergete vinse la terza guerra siriaca contro Antioco II° e vendicò la morte di sua sorella, gli permise di allargare i suoi confini fino all’Europa, portando l’Egitto all’apogeo della sua espansione (221 A.C.);

284 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;

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12 [il re del meridione] 285 sconfiggerà286 quella moltitudine e il suo cuore s’esalterà e ne farà cadere delle miriadi, ma non per questo vincerà287. 13 Il re del nord ritornerà e metterà in piedi una moltitudine più grande della prima; dopo un certo numero di anni egli avanzerà con un esercito numeroso e con molto macchinario.288 14 In quel tempo molti insorgeranno contro il re del mezzogiorno; degli uomini violenti fra il tuo popolo insorgeranno per dare compimento alla visione, ma essi cadranno. 15 Il re del nord verrà, innalzerà un terrapieno e si impadronirà della città fortificata. Le forze del mezzogiorno non gli terranno testa né le truppe scelte avranno la forza per resistergli. 16 Egli verrà contro il re del mezzogiorno facendo ciò che gli piacerà, nessuno potrà resistergli e si fermerà nel paese della bellezza, con la distruzione nella sua mano. 17 Egli dirigerà la sua faccia per venire con le forze di tutto il suo regno, e con degli uomini giusti289 con lui290; egli agirà291 e darà la figlia delle mogli [al re del mezzogiorno]292, corrompendola; ma ella non lo ascolterà e non starà dalla sua parte293. 18 Poi volterà la sua faccia verso le isole e ne prenderà molte; ma un [altro]294 capo metterà fine al suo obbrobrio, al posto suo [e] farà ricadere quell’obbrobrio [sullo stesso re del mezzogiorno]295, sciogliendo l’altro. 19 Poi ancora volterà la sua faccia verso le fortezze del suo proprio paese, ma inciamperà, cadrà e non lo si troverà più.296 20 Al posto suo sorgerà uno che manderà un esattore nel paese che è la gloria del regno; ma in pochi giorni sarà tolto, distrutto, non per collera né in una battaglia.297

285 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 286 o: s’eleverà; 287 o: non sarà fortificato; 288 n. d. t. : i figli di Antioco II°, Seleuco II° e Antioco

Ierace, combatterono contro Tolomeo III° più volte la guerra detta Laodicea dal nome della donna che provocò la morte di Berenice;

289 n. d. t.: cioè dei Giudei; 290 altri: per fare un accordo con lui; 291 come al Cap. 8 v. 12; 292 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 293 n. d. t. altri: ma farà un accordo con il re del

mezzogiorno: nella speranza di indebolire il suo regno, gli darà sua figlia per moglie; ma il piano non riuscirà e il paese non gli apparterrà; o stipulerà un'alleanza con lui e gli darà sua figlia per rovinarlo, ma ciò non riuscirà e non raggiungerà il suo scopo; o offerendo condizioni d'accordo, onde egli verrà a capo; e darà a quell'altro una figliuola per moglie, corrompendola; ma ella non sarà costante, e non terrà per lui;

294 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 295 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 296 n. d. t. : questo re del settentrione fu Antioco III° che nel

193 A.C. diede la figlia Cleopatra Sira in moglie al re del mezzogiorno Tolomeo V°; poi fece accordi con Roma e riconquistò la Tebaide in Egitto; poi si volgerà all’oriente dove troverà la morte nel 186 A.C.;

297 n. d. t. : questo re fu Seleuco IV°;

Profanazione del santuario e culmine dell’idolatria Daniele 11 21 «Poi un [uomo] spregevole sorgerà al suo posto, a cui non spetterebbe l’onore del regno ma verrà pacificamente e s'impadronirà del regno a forza di lusinghe.298 22 Le forze299 straripanti che invadevano il paese saranno sommerse davanti a lui, saranno annientate e anche il principe del patto. 23 Anche se sarà associato a lui, egli agirà con tradimento300 e salirà con potenza pur avendo poca gente. 24 In piena pace invaderà le parti più ricche della provincia e farà quello che non fecero né i suoi padri né i padri dei suoi padri: distribuirà loro301 del bottino, delle spoglie e delle ricchezze e tramerà progetti contro le fortezze, per un certo tempo. 25 Poi rinnoverà la sua forza e il suo cuore contro il re del mezzogiorno302, con un grande esercito e il re del mezzogiorno si impegnerà nella guerra con un grande e potentissimo esercito; ma non potrà resistergli, perché [i suoi] ordiranno delle congiure contro di lui. 26 Quelli che mangeranno i suoi cibi raffinati lo rovineranno. Il suo esercito si dileguerà303 e molti cadranno uccisi. 27 Quei due re mediteranno di farsi del male e, alla stessa tavola, si diranno delle menzogne; ma ciò non riuscirà, perché la fine non verrà che al tempo fissato. 28 Il re del nord tornerà al suo paese con grandi ricchezze e il suo cuore sarà contro il patto santo e agirà, poi tornerà al suo paese. 29 Al tempo stabilito,304 egli verrà ancora al mezzogiorno, ma quest'ultima volta non riuscirà come la prima volta, 30 poiché le navi di Chittim verranno contro di lui ed egli si scoraggerà e se ne ritornerà e sarà furioso contro il patto santo ed agirà e se ne ritornerà avendo la sua attenzione per coloro che avranno abbandonato il patto santo. 31 Delle forze mandate da lui saliranno là e profaneranno il santuario della fortezza305,

298 n. d. t. : quest’uomo spregevole è il re Antioco IV°

Epifane, che fu esiliato a Roma per 14 anni; da Roma ottenne con intrighi, l’aiuto per impossessarsi del regno di Siria nel 175 A.C.;

299 esattamente : qui e altrove qualche volta braccio; 300 n. d. t. : per questo tradimento la Bestia, il capo del

risorto impero romano, cioè il re del nord farà guerra anche al re dei Giudei, la bestia che viene dai Giudei, l’Anticristo;

301 n. d. t.: cioè dei Giudei; 302 n. d. t. : questo re del mezzogiorno è Tolomeo VI° che

fu sconfitto a Pelusia dal re del settentrione Antioco IV° Epifane, nel 168 A.C.;

303 qualcuno : deborderà (come un torrente); 304 n. d. t. : questo tempo stabilito è quello dell’ultima

settimana della profezia, il tempo dell’Apocalisse; da questo punto il re Antioco IV Epifane diventa un’allegoria del Capo della confederazione dei 10 stati romani, la Bestia che sale dal mare vista da Giovanni; i fatti qui menzionati da questo punto si ripeteranno quindi nei tempi futuri, quando la Chiesa di Cristo sarà rapita in cielo;

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sopprimeranno il [sacrificio] continuo e rizzeranno l'abominazione della desolazione.306 32 Poi trascinerà nell’empietà quelli che trasgrediscono il patto, ma il popolo che conosce il suo Dio si fortificherà e agirà. 33 I saggi tra il popolo istruiranno la moltitudine307 ma saranno abbattuti dalla spada, dal fuoco, dalla schiavitù e dal saccheggio, per molti giorni. 308 34 Quando cadranno, saranno soccorsi con un piccolo aiuto, molti si uniranno a loro con inganno. 35 Fra i saggi, alcuni ne cadranno per essere provati309 così, per purificarli, resi candidi fino al tempo della fine, perché essa non verrà che al tempo stabilito.

Profanazione del santuario che si ripeterà al tempo della fine Daniele 11 36 Il re agirà a suo piacimento, s'innalzerà, si esalterà al di sopra di ogni *dio e proferirà cose empie, inaudite contro il *Dio degli *dèi310; egli prospererà finché l'indignazione [divina]311 non sia completa, poiché ciò che è stato deciso si compirà. 37 Egli non avrà riguardo agli dèi dei suoi padri; non avrà riguardo all’oggetto del desiderio dalle donne, né ad alcun +dio, perché si innalzerà al di sopra di tutti.312 38 Ma al posto [del suo Dio]313 onorerà il +dio delle fortezze, con oro, con argento, con pietre preziose e con oggetti di valore, egli onorerà un dio sconosciuto ai suoi padri. 39 Egli agirà contro i bastioni delle fortezze, aiutato da un +dio straniero. Quelli314 che lo riconosceranno,

305 o : il santuario, la fortezza; 306 n. d. t. : Matteo Cap. 24 v. 15; 307 esattamente : la maggioranza; anche al v. 39 e al Cap. 12

v. 3; 308 n. d. t.: qui sono descritte le terribili persecuzioni subite

dai Giudei fedeli al patto santo, che sono celebrate nella cronaca di I e II Maccabei;

309 altri : affinati; 310 n. d. t. : Apocalisse Cap. 13:1-18; 2a lettera ai

Tessalonicesi Cap. 2:3, 4; dal v. 36 al v. 39 gli avvenimenti riguardano ancora il re Antioco IV Epifane, ma alludono agli avvenimenti apocalittici; questo re è sia il re de settentrione che si proclamerà il vero dio atteso dal popolo giudeo, egli non avrà riguardo al Dio dei suoi padri, dei cristiani, né al Messia atteso dalle donne giudee, né al dio dei Musulmani, ma spingerà tutti questi popoli all’apostasia; ma anche il re dei Giudei, l’Anticristo, il quale avrà gli stessi pensieri del precedente, perché i due saranno legati da un patto di solidarietà; è questo che onorerà quell’altro nel tempio di Gerusalemme ricostruito, al posto del Dio dei suoi padri;

311 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 312 n. d. t. : distruggerà le loro Sacre Scritture e perseguiterà i

Giudei saggi e fedeli che aspetteranno il Re Gesù Cristo;

313 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 314 n. d. t.: cioè ai Giudei;

moltiplicherà315 la loro gloria, li farà dominare sulla moltitudine e spartirà fra loro il paese come ricompensa.316 40 Al tempo della fine,317 il re del mezzogiorno si scontrerà [anche]318 con lui; il re del nord gli piomberà addosso come la tempesta, con carri e cavalieri e con molte navi; entrerà nei paesi inonderà e passerà oltre. 41 Entrerà nel paese della bellezza e molti soccomberanno; ma questi scamperanno dalle sue mani: Edom, Moab e i principali dei figli di Ammon. 42 Egli stenderà la mano anche sui paesi, e il paese d'Egitto non scamperà. 43 S'impadronirà dei tesori d'oro e d'argento e di tutte le cose preziose dell'Egitto. I Libi e gli Etiopi319 saranno al suo seguito. 44 Ma notizie dall'oriente e dal nord lo spaventeranno ed egli partirà con gran furore, per distruggere e disperdere molti. 45 Pianterà le sue tende reali fra il mare320 e il monte della santa bellezza; poi giungerà alla sua fine e nessuno gli darà aiuto.321

I tempi della fine: La risurrezione, il regno terreno e lo stato eterno Daniele 12 1 «In quel tempo sorgerà Michele, il grande capo, il sostenitore dei figli del tuo popolo perché vi sarà un tempo di angoscia tale, come non ce ne fu mai da quando esiste una nazione fino a quel tempo322; e in quel tempo, il tuo popolo sarà salvato; chiunque sarà trovato scritto nel libro. 2 Molti di quelli che dormono nella polvere della terra risorgeranno323; gli uni per la vita eterna, gli altri per la vergogna e per una eterna infamia324. 3 I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento e quelli che avranno insegnato la giustizia alla moltitudine, come le stelle in eterno.

315 o : che egli riconoscerà [e] che moltiplicherà; 316 n. d. t.: il re dei Giudei, l’Anticristo, adorerà e farà

adorare la Bestia che sarà proclamata da lui vero Dio degno di essere adorato nel Tempio di Gerusalemme, sia dai Giudei, che dai Cristiani, che dai Musulmani;

317 dal v. 40 abbiamo la descrizione soltanto di fatti che avverranno nel tempo futuro dell’Apocalisse;

318 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 319 esattamente: Cusciti; 320 esattamente: i mari; sta per il Mar Mediterraneo e il

Mar Morto, come Giudici Cap. 5 v. 17; 321 n. d. t. : questo re del nord sarà la Bestia che risorgerà

dalle ceneri dell’impero romano, combatterà contro i Giudei apostati, rompendo l’alleanza fatta con loro e con i Musulmani delle nazioni circostanti la Palestina, con l’eccezione della Giordania attuale; ma quando si preparerà per la completa distruzione di Gerusalemme, il Signore lo distruggerà ad Armaghedon;

322 n. d. t. : Matteo Cap. 24 v. 21; 323 n. d. t.: esattamente di risveglieranno; 324 n. d. t. : Giovanni Cap. 5 vv. 28, 29;

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4 Tu, Daniele, tieni nascoste queste parole e sigilla il libro sino al tempo della fine. Molti correranno qua e là325 e la conoscenza sarà aumentata326». 5 Poi io, Daniele, guardai, ed ecco due altri [personaggi] in piedi: l'uno da questa sponda del fiume 6 e l'altro di là sulla sponda opposta. Uno di loro disse all'uomo vestito di lino che stava sulle acque del fiume: «Quando sarà la fine di queste meraviglie?» 7 Udii l'uomo vestito di lino, che stava sopra le acque del fiume, che alzò la mano destra e la mano sinistra al cielo e giurò per colui che vive in eterno, che questo sarà per un tempo stabilito327, e dei tempi stabiliti, e una metà [d'un tempo]328; e quando egli329 avrà finito di rompere330 la forza del popolo santo, allora tutte queste cose si compiranno. 8 Io udii, ma non compresi e dissi: «Mio signore, quale sarà il termine di queste cose?» 9 Egli rispose: «Va' Daniele; perché queste parole sono nascoste e sigillate sino al tempo della fine. 10 Molti saranno purificati, imbiancati, affinati; ma i malvagi agiranno malvagiamente e nessuno dei malvagi capirà, ma capiranno i saggi. 11 Dal tempo in cui il [sacrificio] continuo sarà abolito, quando l'abominazione della desolazione sarà rizzata, [vi saranno] milleduecentonovanta giorni. 12 Beato chi attende e giunge a milletrecentotrentacinque giorni! 13 Tu avviati fino alla fine; tu ti riposerai e ti rialzerai nel tuo lotto di eredità, alla fine dei giorni».

….OMISSISS…

FINE DELL’ANTICO TESTAMENTO

325 o : studieranno [tutto]; Matteo Cap. 25 v. 10; 326 n. d. t. : la conoscenza di queste cose, nascoste e sigillate

per Daniele, ma anche per molto tempo dopo di lui, cominciarono ad essere rivelate dallo Spirito Santo dal secolo XIX, con il movimento spirituale chiamato “il risveglio”; da allora, col passare del tempo lo studio accurato delle profezie di Daniele e altre ancora, ha aumentato la conoscenza e nel tempo futuro dell’Apocalisse aumenterà ancor di più; il tempo dell’apparizione della Bestia e dell’Anticristo fino alla loro distruzione, durerà sette anni; il tempo della grande persecuzione contro i fedeli Giudei che attenderanno il ritorno di Gesù Cristo durerà tre anni e ½ , cioè 1.260 giorni (un tempo, dei tempi e la metà di un tempo);

327 periodo compreso tra una festa e l’anniversario seguente (confronta Levitico Cap. 23 v. 2);

328 n. d. t. : come Cap. 7 v. 25; 329 n. d. t.: cioè Dio; 330 o : annullare;

Angiobelli

IL NUOVO

TESTAMENTO

Traduzione in lingua italiana della versione in lingua francese

“La Sainte Bible“ di J. N. DARBY (1886)

Edizione - 1966 Oxford (Inghilterra) libera da diritti d’autore

Nei quattro Vangeli ai titoli dei paragrafi

intercalati dall’autore, per facilitare il confronto, sono annotati i passi

uguali, o complementari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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L’AUTORE Il nome dell’autore è uno pseudonimo. SEGNI E ABBREVIAZIONI L’asterisco * davanti i capoversi, indicano una divisione del soggetto più marcata rispetto agli altri; essi possono contenere anche più Capitoli. Il doppio asterisco ** indica una divisione ancora più marcata. Nelle parti poetiche scritte in rime, un asterisco * più piccolo indica i capoversi. Nell’Antico Testamento, le tre forme ebraiche Elohim, Elohah, El, sono resi in italiano con Dio. El, é preceduta da un asterisco (* Dio); Elohah é preceduta da una croce (+ Dio); Elohim, che è la forma ordinaria, non é preceduta da alcun segno (Dio). La forma ebraica Elohim (plurale di Eloah, il Dio supremo) indica la deità in senso assoluto, ha El, il forte, é sempre distinto da Elhoim (Dii) ed Eloah (Dio). La forma ebraica Jéhovah o secondo altri Jahveh o Jahoh, in italiano è resa con Eterno; la forma ebraica Jah è un’abbreviazione del nome di Jéhovah e indica la sua esistenza assoluta, piuttosto che l’eternità del suo essere (vedere Salmo 68 v. 4); N.d.T.: è questa forma abbreviata che entra nell’onomatopeica ebraica. Nel Nuovo Testamento, l’asterisco * messo davanti la parola Eterno, corrisponde a Eterno dell’Antico Testamento. Le parole di Gesù Cristo sono evidenziate in rosso. I testi e le citazioni dell’Antico Testamento sono evidenziate in verde. Le voci provenienti dal cielo sono evidenziate in magenta. Queste si differenziano anche di molto dal testo Darby, perché le parti dell’A.T. sono stralciate dalla “versione greca alessandrina” detta dei LXX. Le parole aggiunte dal traduttore, per esigenze grammaticali della lingua italiana o per chiarezza, sono inserite tra [ ] due parentesi quadre. Così pure, nell’Antico Testamento, le parti del testo originale di dubbia interpretazione sono inserite tra due parentesi quadre e precedute da un asterisco *[ ]. I discorsi diretti in prima persona sono evidenziati con carattere corsivo, fra due virgolette, ad esempio: «Salirò contro i Filistei? Li darai nelle mie mani?» I discorsi riportati in seconda persona sono evidenziati con carattere normale, fra due virgolette, ad esempio: «Così dice l’Eterno degli eserciti: "Io ti presi dagli ovili, presso il minuto bestiame, perché tu fossi principe sul mio popolo Israele".» Le parole evidenziate col carattere neretto, sono segnalate per una maggiore importanza e per meglio memorizzare. Le parti del testo originale in forma prosaica, sono a margine sinistro pieno. Le parti del testo originale in forma poetica rimata, sono evidenziate con il margine rientrato. LEGENDA Cap. sta per Capitolo; v. sta per versetto; A.C. sta per indicare una data Avanti Cristo; LXX sta per versione dell’A.T. in lingua greca detta dei settanta; R. sta per indicare il N.T. testo degli Elzeviri, del 1.633, comunemente detto Testo Ricevuto; poiché nell’Apocalisse questo è troppo difettoso, è parso inutile al traduttore segnalare le sue varianti rispetto al manoscritto da lui seguito. Generalmente pure, non sono segnalate le varianti di una traduzione quando si tratta di differenze poco apprezzabili, di carattere tecnico o critico.

n.d.t. sta per indicare una nota aggiunta dal traduttore del testo francese. ALTRE VERSIONI IN NOTA L’autore ha inserito nei casi più significativi, le varianti proposte dalle seguenti altre versioni, generalmente secondo questo ordine:

1. Nuova Riveduta, dalla versione originale del dott. Luzzi; 2. Versione della C.E.I.; 3. Versione originale del dott. Diodati; 4. Nuova Versione, dall’originale del dott. Diodati; 5. Riveduta, del dott. Luzzi.

N.B. Il traduttore ha inserito dei titoli e sottotitoli ad evidenziare l’argomento trattato nel seguito del testo biblico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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. Angiobelli

IL NUOVO TESTAMENTO

I N D I C E

VIa PARTE IL VANGELO DI GESU’ CRISTO

1. MATTEO . . . . . . . . . . . . . . .pag. 760 2. MARCO. . . . . . . . . . . . . . . . pag. 792 3. LUCA. . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 811 4. GIOVANNI. . . . . . . . . . . . . . pag. 844

VIIa PARTE L’INSEGNAMENTO DEGLI APOSTOLI E DEI

PROFETI 5. ATTI. . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 868

LETTERE DELL’APOSTOLO PAOLO

6. AI ROMANI. . . . . . . . . . . . . . pag. 901 7. AI CORINTI, LA PRIMA. . . . . . . pag. 914 8. AI CORINTI, LA SECONDA . . . pag. 928 9. AI GALATI. . . . . . . . . . . . . . pag. 937

10. AGLI EFESINI. . . . . . . . . . . . pag. 943 11. AI FILIPPESI . . . . . . . . . . . . . pag. 947 12. AI COLOSSESI . . . . . . . . . . . . pag. 951 13. AI TESSALONICESI, LA PRIMA. . pag. 954 14. AI TESSALONICESI, LA SEC. . . . pag. 957 15. A TIMOTEO, LA PRIMA. . . . . . pag. 959 16. A TIMOTEO, LA SECONDA . . . pag. 963 17. A TITO. . . . . . . . . . . . . . . . pag. 966 18. A FILEMONE. . . . . . . . . . . . pag. 967 19. AGLI EBREI. . . . . . . . . . . . . pag. 968

LETTERE DELL’APOSTOLO PIETRO 20. LA PRIMA. . . . . . . . . . . . . . .pag. 979 21. LA SECONDA . . . . . . . . . . . pag. 983

LETTERE DELL’APOSTOLO GIOVANNI

22. LA PRIMA. . . . . . . . . . . . . . .pag. 985 23. LA SECONDA . . . . . . . . . . . pag. 989 24. LA TERZA . . . . . . . . . . . . . pag. 990

LETTERE DEI PROFETI FRATELLI DEL SIGNORE

25. DI GIACOMO. . . . . . . . . . . . . pag. 991 26. DI GIUDA . . . . . . . . . . . . . .pag. 995

27. APOCALISSE o RIVELAZIONE . . pag. 996

FINE DEL NUOVO TESTAMENTO (pag. 1010) E DI TUTTE LE SACRE SCRITTURE

Angiobelli

IL NUOVO TESTAMENTO

VIa PARTE

IL VANGELO DI GESU’ CRISTO

ALLEGATI DA CONSULTARE: 1. Tabella cronologica e storica degli avvenimenti principali passati e futuri, riguardanti il Popolo d’Israele e la Palestina (7 pagg.); 2. Cartina della Palestina contenente i luoghi visitati dal Messia Gesù Cristo e annotati con passi biblici (9 pagg.); 3. Schema grafico in unico foglio contenente tutto il messaggio biblico, dalla Genesi all’Apocalisse, con annotazioni storiche (6 pagg.); 5. Testi in ordine sinottico, cronologico e Tavole riassuntive varie

(223 pagg.), . . . . . . .

….OMISSISS… . . . . . . . . .

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VANGELO SECONDO LUCA

Prologo331 Luca 1 1 Poiché molti hanno intrapreso a ordinare un racconto delle cose che sono avvenute tra noi con piena certezza, 2 come ce le hanno trasmesse quelli che, dall’inizio, sono stati i testimoni oculari e i ministri332 della Parola333, 3 è sembrato buono anche a me, che ho accertato esattamente ogni cosa dall'inizio, eccellentissimo Teofilo, di scriver[le] a te per ordine, 4 affinché tu riconosca la certezza delle cose che ti sono state insegnate. Annunzio della nascita di Giovanni il battista Luca 1 5 Al tempo di Erode, re della Giudea334, c'era un certo sacerdote di nome Zaccaria335, della classe336 di Abia e sua moglie era delle figlie d'Aaronne e di nome Elisabetta. 6 Essi erano tutti e due giusti davanti a Dio, camminando in tutti i comandamenti e i precetti del *Signore senza biasimo. 7 Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile ed erano tutti e due in età molto avanzata. 8 Mentre Zaccaria esercitava il sacerdozio davanti a Dio nell'ordine della sua classe, 9 secondo la consuetudine del sacerdozio, la sorte lo designò di entrare nel tempio337 del *Signore per offrirvi il profumo. 10 Mentre tutta la moltitudine del popolo pregava di fuori nell'ora del profumo, 11 avvenne che un angelo del *Signore gli apparve in piedi alla destra dell'altare dei profumi. 12 Zaccaria, vedendolo, fu turbato e preso da spavento 13 ma l'angelo gli disse: «Non temere Zaccaria, perché le tue supplicazioni338 sono state esaudite, tua moglie Elisabetta ti partorirà un figlio e tu lo chiamerai col nome di Giovanni339. 14 Egli sarà per te motivo di gioia ed esultanza, molti si rallegreranno per la sua nascita, 15 perché sarà grande davanti al *Signore. Non berrà né vino né alcolici e sarà pieno di Spirito Santo fin dal ventre di sua madre. 16 Lui farà ritornare molti dei figli d'Israele al *Signore, loro Dio 17 e andrà davanti a lui nello spirito e la potenza di Elia, per far ritornare i cuori dei padri verso i figli e i disobbedienti al340 pensiero dei giusti, per preparare al *Signore un popolo ben disposto». 18 Zaccaria disse all'angelo: «Da cosa conoscerò questo? Perché io sono vecchio e mia moglie è in età avanzata».

331 n. d. t.: confr. Marco 1:1-3; Giovanni 1:1-18; 332 altri: servitori; con un servizio speciale; 333 o: del Verbo; 334 n. d. t.: Erode, detto il Grande, della stirpe di Edom, fu

alleato di Roma nelle sue guerre di conquista della provincia di Siria, ed iniziò a regnare sulla Giudea, per l’aiuto di Roma, nell’anno 37 A. C.;

335 n. d. t. ebraico: Zekaryàh L’Eterno si è ricordato; 336 n. d. t. altri: turno; anche al v. 8; 337 tempio: propriamente l’edificio; anche ai vv. 21, 22; 338 n. d. t. altri: la tua preghiera; 339 n. d. t. ebraico: Giovanni Donato dall’Eterno; 340 o: secondo;

19 L'angelo gli rispose: «Io, io sono Gabriele341 che sto davanti a Dio e sono stato mandato per parlarti e annunziarti queste buone notizie342. 20 Ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno che queste cose si compiranno, perché non hai creduto alle mie parole che si adempiranno a loro tempo». 21 Il popolo, aspettando Zaccaria, si meravigliava perché si attardava tanto nel tempio. 22 Quando fu uscito, non potendo parlare, loro capirono che aveva visto una visione nel tempio; lui stesso faceva loro dei segni e rimase muto. 23 Quando poi furono compiuti i giorni del suo ministero, egli se ne andò a casa sua. 24 Dopo quei giorni, sua moglie Elisabetta concepì e si tenne nascosta per cinque mesi, dicendo: 25 «Il *Signore mi ha fatto così, nei giorni in cui egli mi ha guardata, per togliere la mia vergogna in mezzo agli uomini». Annunzio della nascita di Gesù Cristo343 26 Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città di Galilea, chiamata Nazaret, 27 a una vergine fidanzata a un uomo di nome Giuseppe, della casa di Davide; il nome della vergine era Maria. 28 L'angelo, essendo entrato da lei, disse: «Io ti saluto, te che [Dio] fa gioire del suo favore! Il *Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne344». 29 Vedendolo, lei fu turbata a queste parole, ragionando in se stessa cosa poteva essere quel saluto. 30 L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché tu hai trovato grazia presso Dio. 31 Ecco, tu concepirai nel tuo ventre e partorirai un figlio, che tu chiamerai col nome di Gesù345. 32 Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo346 e il *Signore Dio347 gli darà il trono di Davide, suo padre 33 e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno e il suo regno non avrà mai fine348». 34 Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, dal momento che non conosco uomo?» 35 L'angelo rispose e le disse: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà della sua ombra; perciò la santa cosa349 che nascerà sarà chiamato Figlio di Dio. 36 Ecco, Elisabetta, tua parente, anche lei ha concepito un figlio nella sua vecchiaia; questo è il sesto mese per lei, che era chiamata sterile 37 poiché niente sarà impossibile a Dio350».

341 n. d. t. ebraico: Gabrìel Dio è guerriero; 342 esattamente: per evangelizzarti queste cose; 343 n. d. t.: confr. Matteo 1:18-25; Marco 1:1-3; 344 n. d. t. altri omettono: Tu sei benedetta fra le donne; 345 n. d. t.: greco Iesous (Ιεσουσ) ebraico Yehòsua

abbreviato Yesùa che significa Dio Salva; 346 Altissimo: qui e altrove è nome proprio. Si tratta

dell’ebraico Elion; confr. Genesi 14:18; 347 cioè Geova Dio; 348 esattamente: per i secoli; 349 n. d. t. altri: il Santo che nascerà; 350 n. d. t. altri: nessuna parola di Dio rimarrà inefficace;

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38 Maria disse: «Ecco la schiava351 del Signore; che mi sia fatto secondo la tua parola» e l'angelo si ritirò da lei. Visita di Maria a Elisabetta 39 In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta nel paese montuoso, in una città di Giuda, 40 ed entrò in casa di Zaccaria e salutò Elisabetta. 41 Appena Elisabetta udì il saluto di Maria, il bimbo le sobbalzò nel ventre ed Elisabetta, piena di Spirito Santo, 42 ad alta voce esclamò dicendo: «Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo ventre! 43 Perché mi è dato che la madre del mio Signore venga da me? 44 Poiché ecco, non appena la voce del tuo saluto mi è giunta agli orecchi, il bimbo mi è balzato nel ventre per la gioia. 45 Beata è colei che ha creduto, perché quanto le è stato detto, da parte del *Signore, avrà compimento». Cantico di Maria Luca 1 46 Maria disse:

«L'anima mia magnifica il *Signore, 47 e lo spirito mio si rallegra in Dio, mio Salvatore352, 48 perché egli ha guardato l’umile condizione della sua schiava,

poiché ecco, da ora in poi, tutte le generazioni mi chiameranno beata,

49 perché il Potente mi ha fatto cose grandi: Santo è il suo nome;

50 la sua misericordia è di generazione in generazione su quelli che lo temono.

51 Egli ha agito potentemente, con il suo braccio ha disperso gli orgogliosi nei pensieri del loro cuore,

52 ha strappato dai loro troni i potenti e ha innalzato gli umili;

53 ha colmato di beni quelli che pativano la fame e ha rimandato i ricchi a mani vuote.

54 Ha preso la causa d’Israele, suo servitore, ricordandosi della sua misericordia

55 (di cui aveva parlato ai nostri padri), verso Abraamo e verso la sua discendenza, per sempre».

56 Maria rimase con Elisabetta circa tre mesi, poi se ne tornò a casa sua. Nascita di Giovanni il battista 57 Venendo il tempo del parto per Elisabetta, ella mise al mondo un figlio. 58 I suoi vicini e i suoi parenti seppero che il *Signore aveva per lei magnificato la sua misericordia, e se ne rallegrarono insieme a lei. 59 Giunto l'ottavo giorno vennero a circoncidere il piccolo bambino, volendolo chiamare Zaccaria, dal nome di suo padre

351 n. d. t. altri: io sono la serva; 352 n. d. t.: questa espressione dimostra, senza equivoco, che

Maria, benché unica e benedetta, perché scelta da Dio per generare il Messia, era una donna come tutte le altre, bisognosa della salvezza dal giudizio di Dio sul peccato;

60 ma sua madre s’impose dicendo: «No, sarà invece chiamato Giovanni». 61 Essi le dissero: «Non c'è nessuno nella tua parentela chiamato con questo nome». 62 Fecero dei cenni al padre [perché dicesse] come voleva che fosse chiamato 63 e chiesto delle tavolette, lui scrisse così: «Giovanni è il suo nome» e tutti si meravigliarono. 64 In quell'istante la sua bocca fu aperta e la sua lingua [sciolta] ed egli parlava, lodando Dio. 65 Tutti i loro vicini furono presi da timore e tutte queste cose si divulgavano per tutto il paese montuoso della Giudea. 66 Tutti quelli che le udirono, le serbarono nel loro cuore e dicevano: «Che sarà dunque questo bambino?» e la mano del *Signore era con lui. Cantico di Zaccaria 67 Poi Zaccaria, suo padre, fu pieno di Spirito Santo e profetizzò, dicendo: 68 «Benedetto sia il *Signore, il Dio d'Israele,

perché ha visitato e salvato353 il suo popolo 69 e ci ha suscitato un corno di liberazione354

nella casa di Davide suo servo, 70 come aveva detto per bocca dei suoi santi profeti,

suscitati in ogni tempo; 71 una liberazione355 dai nostri nemici

e dalla mano di tutti quelli che ci odiano, 72 per compiere la misericordia verso i nostri padri

e per ricordarsi del suo santo patto, 73 del giuramento che giurò ad Abraamo nostro padre, 74 di concederci, essendo liberati356 dalla mano dei nostri nemici,

di servirlo senza paura, 75 in santità e giustizia, davanti a lui, tutti i giorni357. 76 Tu, piccolo bambino, tu sarai chiamato profeta dell'Altissimo,

perché andrai davanti alla faccia358 del *Signore per preparare le sue vie,

77 per dare la conoscenza della salvezza359 al suo popolo

Nella remissione dei loro peccati, 78 per le viscere di misericordia del nostro Dio;

per la quale l'Oriente360 dall'alto ci ha visitato e 79 per risplendere su quelli che sono seduti nelle tenebre e nell’ombra della morte,

per guidare i nostri passi nella via della pace».

353 esattamente: operato la redenzione per; 354 n. d. t. altri: potente Salvatore; 355 n. d. t. altri: uno che ci salverà; 356 altri: liberati come 1Tessalonicesi 1-10 : che ci libera

dall’ira che viene; 357 R. aggiunge della nostra vita; 358 n. d. t.: confr. Colossesi 1:15; 2a lettera ai Corinzi 4:4; 359 esattamente: liberazione; anche ai vv. 69, 71 360 esattamente: levante, levare; i LXX rendono così: il

Germoglio di Geremia 23:5; n. d. t. altri: l’Aurora ci visiterà;

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80 Or il bambino cresceva e si fortificava nello spirito, e restò nei deserti fino al giorno della sua manifestazione a Israele. Nascita di Gesù a Betlemme361 Luca 2 1 In quel tempo un decreto uscì da parte di Cesare Augusto362, che ordinava il censimento di tutta la terra abitata363. 2 (Il censimento stesso, fu fatto prima364 che Quirinio ebbe il governatorato della Siria).365 3 Tutti andavano per essere registrati ciascuno nella sua propria città. 4 Anche Giuseppe salì dalla Galilea, dalla città di Nazaret, in Giudea, nella città366 di Davide chiamata Betlemme, perché lui era della casa e della famiglia di Davide, 5 per essere registrato con Maria, la donna che gli era fidanzata367, che era incinta. 6 Mentre essi erano là, si compirono per lei i giorni del parto 7 ed ella mise al mondo il suo figlio primogenito368, lo fasciò e lo coricò nella mangiatoia, perché non c'era posto per loro nella locanda. I pastori di Betlemme 8 In quella stessa contrada dei pastori stavano nei campi e di notte facevano la guardia al loro gregge. 9 Un angelo del Signore si mostrò loro e la gloria del *Signore rifulse intorno a loro; essi furono presi da un grande timore. 10 L'angelo disse loro: «Non temete, perché io vi annuncio una grande notizia di gioia369 che tutto il popolo avrà: 11 perché oggi, nella città di Davide, vi è nato un Salvatore, che è il Cristo, il Signore.

361 n. d. t.: confr. Matteo 1:18-25; Giovanni 1:14; 362 n. d. t.: Caio Giulio Ottaviano, libratosi di Antonio e

Lepido (II Triunvirato) divenne Cesare Augusto (titolo che significa “Imperatore Venerabile”) dal 63 A. C. al 14 D. C.; sotto di lui inizia il tempo detto “Pax Romanae”;

363 n. d. t. altri: tutto l'impero ; 364 J. N. D.: solamente; esattamente: primieramente; cioè si

tratta dello stesso avverbio che si trova al Cap. 2 v. 26; 365 J. N. D.: Il censimento stesso si fece solamente quando

Cirinio; n. d. t. altri: Questo fu il primo censimento fatto quando Quirinio era governatore della Siria; o Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio; o (Questa rassegna fu la prima che fu fatta, sotto Quirinio, governatore della Siria); Publio Sulpicio Quirinio ebbe il Governatorato della provincia di Siria dal 6 D. C. all’11 D. C.; invece lo storico romano Tertulliano attribuisce questo censimento a Senzio Saturnino, che fu legato di Siria dall’8 al 6 A. C.; quindi è probabile che questo censimento dei Giudei lui l’abbia affidato a Quirinio quando tornò dalla guerra contro gli Omonadensi di Cilicia, nel 7 A. C.; in questa ipotesi la data di nascita di Gesù sarebbe il 7 A. C.;

366 o: una città; 367 n. d. t. altri: sua sposa; 368 n. d. t. altri: primogenito; questo termine si applica al

primo figlio nato, sottintendendo altri figli nati in seguito (confr. Cap. 12 vv. 46-50; Cap. 13 vv. 53-58);

369 esattamente: io vi evangelizzo una grande gioia;

12 Questo è il segno per voi: troverete un piccolo bambino avvolto in fasce e coricato in una mangiatoia» 13 e a un tratto, vi fu con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva: 14 «Gloria a Dio nei luoghi altissimi e sulla terra pace e gradimento negli uomini370» 15 Quando gli angeli se ne furono andati da loro al cielo, i pastori si dissero: «Andiamo dunque fino a Betlemme e vediamo questa cosa che è avvenuta, che il *Signore ci ha fatto sapere». 16 Andarono in fretta e trovarono Maria e Giuseppe e il piccolo bambino coricato nella mangiatoia; 17 poi, vedutolo, divulgarono la371 parola che era stata loro detta di quel piccolo bambino. 18 Tutti quelli che li udirono si meravigliarono delle cose dette loro dai pastori. 19 Maria serbava in sé tutte queste cose, meditandole in cuor suo 20 e i pastori se ne ritornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato loro annunziato. Circoncisione di Gesù 21 Quando furono compiuti gli otto giorni per circonciderlo372, gli fu messo il nome di Gesù, nome che gli era stato dato dall'angelo prima che egli fosse concepito nel ventre. Presentazione di Gesù nel tempio 22 Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione secondo la legge di Mosè373, essi lo portarono a Gerusalemme per presentarlo al *Signore, 23 (come è scritto nella legge del *Signore che ogni maschio che apre la matrice sarà chiamato santo al Signore) 374 24 e per offrire il sacrificio prescritto dalla legge del Signore, di un paio di tortore o di due giovani colombi. Testimonianza di Simeone nel tempio 25 Vi era a Gerusalemme un uomo di nome Simeone, un uomo giusto e pio che aspettava la consolazione d'Israele e lo Spirito Santo era sopra di lui; 26 Egli era stato divinamente avvertito dallo Spirito Santo, che non avrebbe visto la morte prima che375 egli non abbia visto il Cristo del *Signore. 27 Egli venne per lo Spirito nel tempio, come i genitori vi portavano il piccolo bambino Gesù, per adempiere a suo riguardo le prescrizioni della legge; 28 lui376 lo prese nelle sue braccia e benedisse Dio, dicendo: 29 «Ora, Signore377, tu lasci andare il tuo schiavo in pace, secondo la tua parola;

370 n. d. t. altri: e pace in terra agli uomini ch'egli

gradisce; o e pace in terra agli uomini che egli ama; o Pace in terra, Benivoglienza inverso gli uomini;

371 esattamente: riguardo la; 372 R. aggiunge: il piccolo bambino; 373 n. d. t.: confr. Levitico 12:4-6; 7gg. + 33 gg.; 374 n. d. t.: confr. Esodo 13:2, 12, 15; 375 esattamente: primieramente; 376 o: lui pure; 377 esattamente: padrone dello schiavo; altri: sovrano;

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30 perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza378, 31 la quale tu hai preparato davanti la faccia di tutti i popoli; 32 una luce per l’istruzione delle Nazioni e la gloria del tuo popolo Israele». 33 Suo padre379 e sua madre si meravigliarono delle cose che erano dette di lui. 34 Simeone li benedisse e disse a Maria sua madre: «Ecco, questo è posto a caduta e a rialzamento di molti in Israele e per segno che provocherà contraddizione 35 (anche una spada che trafiggerà la tua propria anima), affinché i pensieri di molti cuori siano svelati». Testimonianza di Anna 36 Vi era Anna, una profetessa, figlia di Fanuel, della tribù di Aser (lei era molto avanti negli anni, avendo vissuto con un marito sette anni dopo la sua verginità e vedova da circa380 ottantaquattro anni) 37 che non lasciava mai il tempio, servendo [Dio] con digiuni e preghiere notte e giorno. 38 Sopraggiunta in quel momento, lodava il *Signore e parlava di lui a tutti quelli che, a Gerusalemme, aspettavano la liberazione381. Ritorno a Nazaret e crescita di Gesù 39 Com'ebbero adempiuto tutte le prescrizioni della legge del *Signore, essi se ne ritornarono in Galilea, a Nazaret, loro città 40 e il bambino cresceva e si fortificava382 essendo pieno di saggezza e il favore di Dio era su di lui. Gesù nel tempio alla festa di Pasqua, dodicenne; ritorno a Nazaret e suo sviluppo definitivo 41 I suoi genitori andavano ogni anno a Gerusalemme alla festa di Pasqua. 42 Quando egli ebbe dodici anni, salirono a Gerusalemme, secondo l'usanza 43 e passati i giorni [della festa] mentre tornavano, il figlio Gesù restò a Gerusalemme e i suoi genitori non lo sapevano, 44 ma credendo che egli fosse nella comitiva dei pellegrini, camminarono per un giorno e lo cercarono tra i parenti e i conoscenti. 45 Non avendolo trovato, ritornarono a Gerusalemme, alla sua ricerca. 46 Tre giorni dopo lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori [della legge]383, che li ascoltava e faceva loro delle domande. 47 Tutti quelli che l'udivano, si stupivano della sua intelligenza e delle sue risposte. 48 Quando [i suoi genitori]384 lo videro, ne furono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio mio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io ti cercavamo, essendo in gran pena» 49 ed egli disse loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi degli interessi385 del Padre mio?»

378 piuttosto: quello che salva; che: la salvezza in se stessa; confr. Atti 28:28 – Efesini 6:17; 379 R.: Giuseppe e sua madre; anche al v. 43; 380 molti: fino a; 381 o: redenzione; 382 R. aggiunge: in ispirito; 383 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 384 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 385 n. d. t. altri: trovarmi nella casa;

50 Ma essi non capirono la parola che egli aveva detta loro. 51 Poi discese con loro, venne a Nazaret, e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. 52 E Gesù cresceva in sapienza, in statura e in favore davanti a Dio e agli uomini. Predicazione di Giovanni il battista386 Luca 3 1 Nell'anno quindicesimo dell'impero di Tiberio Cesare387, quando Ponzio Pilato388 era governatore della Giudea, Erode [Antipa]389 era tetrarca della Galilea, Filippo, suo fratello, era tetrarca dell'Iturea e della Traconitide390 e Lisania era tetrarca dell'Abilene, 2 accadde, sotto il sommo sacerdozio d’Anna e di Caiafa391, che la parola di Dio venne a Giovanni, il figlio di Zaccaria, nel deserto. 3 Egli andò per tutto il paese intorno al Giordano, predicando il battesimo di pentimento in remissione dei peccati, 4 come è scritto nel libro delle parole del profeta Isaia392: « Voce di colui che grida nel deserto: ""Preparate la via del *Signore, fate diritti i suoi sentieri"». 5 Ogni valle sarà colmata e ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le cose storte saranno fatte diritte e i [sentieri] accidentati saranno appianati; 6 e ogni carne vedrà la salvezza393 di Dio"394».

386 n. d. t.: confr. Matteo 3:1-12; Marco 1:1-8; Giovanni

1:6-8, 19-28; 387 n. d. t.: era l’anno 29. D. C.; Tiberio Claudio Nerone,

figlio dell’imperatrice Livia, sedette sul trono di Roma al posto del patrigno Augusto, dal 14 A. C. al 35 D. C.; durante il suo regno furono governatori della Giudea, prima Valerio Grato, poi Ponzio Pilato;

388 n. d. t.: Ponzio Pilato, fu l’ultimo dei cinque Procuratori di Roma sulla Giudea: 1. Coponio (8 D. C.), 2. Ambivio (9 D. C.) 3. Antonino Rufo (13 D. C.), 4. Valerio Grato (15 D. C.), 5. Ponzio Pilato (25 D. C.). La fine del suo mandato, molti la pongono nel 36 D. C., quando fu chiamato a Roma, davanti a Tiberio, in seguito all’accusa di Vitellio, governatore della Siria, accusato della strage dei Galilei da lui fatta sul monte Garizim, mentre essi sacrificavano in auspicio del Messia (confr. Cap. 13:1,2); ma da quella data fino al 39 D. C., anno in cui il governo fu concesso da Claudio di nuovo alla dinastia erodiana, con Erode Agrippa I, questa teoria renderebbe vacante il trono di Giudea per 3 anni, cosa assai improbabile, vista la necessità incombente di mantenere l’ordine politico a Gerusalemme. E’ più verosimile che invece Pilato rimanesse al suo posto, dopo il 36, per qualche anno ancora, prima di essere sfiduciato da Claudio definitivamente ed esiliato in Gallia dove là morì;

389 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 390 n. d. t.: vedere la nota in Matteo 16:13; 391 R.: i sommi sacerdoti Anna e Caiafa; 392 R. aggiunge: dicendo; 393 piuttosto: quello che salva; che: la salvezza in se

stessa; confr. Atti 28:28 – Efesini 6:17; 394 confr. Isaia Cap. 40 vv. 3-5;

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7 Diceva dunque alle folle che uscivano per essere battezzate da lui: «Razza di vipere, chi vi ha avvertiti di sfuggire all'ira che viene? 8 Fate dunque dei frutti che convengono al ravvedimento, non dite in voi stessi: "Noi abbiamo Abraamo per padre!" Perché vi dico che Dio può, da queste pietre, suscitare dei figli ad Abraamo. 9 Già la scure è pronta alla radice degli alberi: ogni albero dunque che non produce buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco». 10 La folla lo interrogava, dicendo: «Che dobbiamo fare allora?»395 11 Egli rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha; chi ha da mangiare, faccia altrettanto». 12 Vennero anche dei pubblicani per essere battezzati e gli dissero: «Maestro396, che dobbiamo fare?» 13 Egli rispose loro: «Non imponete nulla di più di quello che vi è ordinato». 14 Lo interrogarono pure degli uomini di guerra, dicendo: «E noi, che dobbiamo fare?» Egli a loro: «Non fate estorsioni, non accusate nessuno con false denunzie e contentatevi della vostra paga». 15 Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro se Giovanni fosse il Cristo, 16 Giovanni rispondeva a tutti: «Io, io vi battezzo con acqua; ma egli viene, colui che è più potente di me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio dei calzari: Egli vi battezzerà nello Spirito Santo e nel fuoco. 17 Egli ha il suo ventilabro in mano e ripulirà interamente la sua aia e raccoglierà il grano nel suo granaio; ma la pula, la brucerà nel fuoco inestinguibile». Giovanni il battista imprigionato397 18 Così, con molte e varie esortazioni [Giovanni]398 evangelizzava il popolo; 19 ma Erode, il tetrarca, ripreso da lui a motivo di Erodia, moglie di suo fratello399, per tutte le malvagità che aveva commesso 20 e aggiunse a tutte le altre, anche quella di rinchiudere Giovanni in prigione. Battesimo di Gesù Cristo400 21 Ora, mentre tutto il popolo era battezzato, quando anche Gesù fu battezzato e, mentre pregava, il cielo si aprì, 22 lo Spirito Santo scese su di lui in forma corporale, come una colomba e vi fu una voce che veniva dal cielo401: «Tu sei il mio Figlio diletto; in te ho trovato il mio piacere»402. Genealogia di Gesù Cristo403

395 R.: Che faremo dunque?; anche ai vv. 12, 14; 396 Maestro: Colui che insegna; qui e spesso altrove; 397 n. d. t.: confr. Matteo 3:13-17; Marco 1:9-11; Giovanni

1:32-34; 398 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 399 R. aggiunge: Filippo; n. d. t.: (figlio di Mariamne); 400 n. d. t.: confr. Matteo 3:1-12; Marco 1:1-8; Giovanni

1:29-34; vedere la nota in Matteo Cap. 3:13; 401 R. aggiunge: dicendo; 402 n. d. t.: per la data del battesimo di Gesù vedere la nota in

Matteo Cap. 3:17;

23 1Gesù intanto cominciava ad avere circa trent'anni404 essendo, come si credeva, figlio di 2Giuseppe, di 3Eli, 24 di 4Mattàt, di 5Levi, di 6Melchi, di 7Ianna, di 8Giuseppe, 25 di 9Mattat, di 10Amos, di 11Naum, di 12Esli, di 13Naggè, 26 di 14Maat, di 15Mattatia, di 16Semèi, di 17Giuseppe, di 18Giuda, 27 di 19Ioanna, di 20Rhesa, di 21Zorobabele, di 22Salatiel, di 23Neri, 28 di 24Melchi, di 25Addi, di 26Cosam, di 27Elmadam, di 28Er, 29 di 29José, di 30Eliezer, di 31Iorim, di 32Mattat, di 33Levi, 30 di 34Simeone, di 35Giuda, di 36Giuseppe, di37 Ionam, di 38Eliachim, 31 di 39Melea, di 40Mainan, di 41Mattata, di 42Natan, di 43Davide, 32 di 44Iesse, di 45Obed, di 46Boos, di 47Salmon, di 48Naasson, 33 di 49Aminadab, di 50Aram, 405 di 51Esrom, di 52Fares, di 53Giuda, 34 di 54Giacobbe, 55d'Isacco, 56d'Abraamo, di 57Tara, di 58Nacor, 35 di 59 Seruc, di 60 Ragau, di 61 Falec, di 62Eber, di 63Sala, 36 di 64Cainan, di 65Arfàcsad, di 66 Sem, di 67 Noè, di 68 Lamec,

403 n. d. t.: confr. Matteo 1:1-16; questa genealogia

ascendente, da Giuseppe fino a Dio, vuole dimostrare la natura divina di Gesù, vero Figlio di Dio. Perché Giuseppe è detto figlio di Eli, quando Matteo dice che è figlio di Giacobbe e, risalendo le genealogie sono diverse fino a Zorobabele? Questo si può spiegare con la pratica frequente dell’adozione degli orfani, da parte dei fratelli o delle sorelle dei defunti. Anche Gesù era considerato figlio di Giuseppe, ma lui era solo il padre adottivo. Perché nella linea genealogica di Luca, Sealtiel è detto figlio di Neri, quando Matteo lo dà per figlio del re Ieconia? Inoltre, perché Luca segue la discendenza non regale fino a Natan, figlio di Davide senza diritto al trono? La spiegazione migliore è che il re Ieconia avesse adottato Salatiel come figlio. Questa spiegazione sarebbe avvalorata dal fatto che, secondo la profezia di Geremia (Cap. 22 v. 30), il re Ieconia non doveva avere figli naturali che regnassero su Giuda. Così Zorobabele non sarebbe suo nipote naturale, ma adottivo. Zorobabele dunque assume due valenze contrastanti: 1. la continuità genealogica secondo la stirpe regale, come nipote adottivo del re Ieconia; 2. e quella secondo la stirpe senza diritto al trono come figlio naturale di Neri che non fu discendente regale, ma forse un cognato del re Ieconia. Di conseguenza, seguendo la linea genealogica non regale, Luca risale fino a Davide non attraverso la discendenza di Salomone, ma quella parallela del fratello Natan.

404 o: lui stesso aveva circa trent’anni quando cominciò (il suo lavoro); questo periodo dei fatti di Gesù, fino all’età di 42 anni, quando fu battezzato da Giovanni, non è compreso nei Vangeli, come dice la conclusione di Giovanni 21:25;

405 n. d. t. altri : di 50 Admin, di 51 Arni;

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37 di 69Matusala, di 70Enoc, di 71Iared, di 72Maleleel, di 73Cainan, 38 di 74Enos, di 75Set, di 76Adamo, di 77Dio. Tentazione di Gesù Cristo406 Luca 4 1 Gesù, pieno di Spirito Santo, ritornandosene dal Giordano, fu condotto per nello Spirito nel deserto, dove fu tentato dal diavolo quaranta giorni. 2 Durante quei giorni non mangiò nulla e, quando furono finiti,407 ebbe fame. 3 Il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane». 4 Gesù gli rispose dicendo: «E’ scritto che: "L'uomo non vivrà di pane soltanto, ma di ogni parola di Dio408"».409 5 Il diavolo lo condusse su un alto monte, mostrandogli in un attimo tutti i regni della terra abitata. Il diavolo gli disse: 6 «Ti darò tutta questa autorità e la gloria di questi regni; perché essa mi è stata data e io la do a chi voglio. 7 Se dunque tu ti prostri410 davanti a me, essa sarà tutta tua». 8 Gesù rispondendogli disse: «E’ scritto: "Tu renderai omaggio al *Signore Dio tuo e tu servirai solamente lui"»411. 9 Allora lo condusse a Gerusalemme e lo pose sulla cima del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati in basso da qui; 10 perché sta scritto: "Egli darà ordini ai suoi angeli a tuo riguardo, per proteggerti 11 ed essi ti porteranno sulle loro mani, affinché tu non urti con il piede contro una pietra"»412. 12 Gesù gli rispose: «413È detto: "Tu non tenterai il *Signore Dio tuo"»414. 13 Avendo finito ogni tentazione, il diavolo si ritirò da lui per un tempo fino a un momento determinato415. Gesù Cristo in Galilea416 14 Gesù se ne tornò in Galilea, nella potenza dello Spirito e la sua fama si sparse per tutto il paese all’intorno. 15 Lui pure insegnava nelle loro sinagoghe, glorificato da tutti. Gesù nella sinagoga di Nazaret417 16 Venne a Nazaret, dov'era stato cresciuto418; com'era solito, entrò nella sinagoga in giorno di sabato e si alzò per leggere. 17 Gli fu dato il libro del profeta Isaia. Srotolato il libro, trovò il passo dov'era scritto:

406 n. d. t.: confr. Matteo 4:1-11; Marco 1:12-13; Giovanni

1:6-8, 19-28; 407 R. aggiunge: dopo [questo]; 408 n. d. t. altri omettono: ma di ogni parola di Dio; 409 confr. Deuteronomio Cap. 8 v. 3; 410 prostri : prostrarsi altri: rendi omaggio; n. d. t. altri: ad

adorarmi; 411 confr. Deuteronomio Cap. 6 v. 13; 412 confr. Salmo 91 vv. 11, 12; 413 R. aggiunge: Va indietro da me Satana, perché; 414 confr. Deuteronomio Cap. 6 v. 16; 415 esattamente: fino ad un altro [tempo]; 416 n. d. t.: confr. Matteo 4:12, 17; Marco 1:12-13; Giovanni

4; 417 n. d. t.: confr. Marco 6:1-6; Giovanni 1:11; 418 esattamente: nutrito;

18 «Lo Spirito del *Signore è su di me; perciò egli m’ha unto per annunciare delle buone notizie419 ai poveri; mi ha mandato420 per annunziare la liberazione ai prigionieri, ai ciechi il ricupero della vista; per rimettere in libertà coloro che sono calpestati, 19 e a proclamare l'anno gradevole del Signore»421. 20 Poi, avendo piegato il libro e avendolo reso all'inserviente422, si sedette, e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi su di lui. 21 Egli prese a dir loro: «Oggi, questa Scrittura si è adempiuta e voi l’udite423». 22 Tutti gli rendevano testimonianza e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?» 23 Egli disse loro: «Sicuramente voi mi direte questa parabola: "Medico, guarisciti da solo"; fa' anche qui nel tuo paese424, tutte le cose che abbiamo udito essere state fatte a Capernaum!» 24 Aggiunse: «In verità vi dico che nessun profeta è accolto nel suo paese. 25 Anzi, in verità vi dico che ai giorni di Elia c'erano molte vedove in Israele, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi, tanto che vi fu una grande carestia in tutto il paese; 26 eppure Elia non fu mandato a nessuna di esse, se non a una vedova di Sarepta di Sidonia425. 27 Al tempo del profeta Eliseo, c'erano molti lebbrosi in Israele, ma nessuno di loro fu purificato se non Naaman, il Siriano». 28 Udendo queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di collera, 29 si alzarono, lo cacciarono fuori dalla città, e lo condussero fin sul bordo della scarpata del monte, sul quale era costruita la loro città, in modo da426 precipitarlo giù. 30 Ma lui se ne andò, passando in mezzo a loro. Gesù guarisce un indemoniato a Capernaum427 31 Poi discese a Capernaum, città della Galilea [dove alloggiava]428 e insegnava loro nei giorni di sabato. 32 Ed essi si stupivano della sua dottrina perché la sua parola era autoritaria. 33 Nella sinagoga si trovava un uomo che aveva uno spirito di demonio impuro, il quale gridò a gran voce: 34 «Ah!429 Che c'è fra noi e te, Gesù Nazareneo? Sei venuto per distruggerci? Io conosco chi sei: Il Santo di Dio!»

419 altri: evangelizzare i; 420 R. aggiunge: per guarire quelli che hanno il cuore

ferito; 421 confr. Isaia Cap. 61 vv. 1, 2; 422 servitore con un servizio speciale; 423 esattamente: nelle vostre orecchie; 424 n. d. t. altri: la tua patria; 425 R.: di Sidone; 426 R.: per; 427 n. d. t.: confr. Matteo 4:13-16; Marco 1:21-28; 428 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 429 espressione lamentosa;

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35 Gesù lo sgridò, dicendo: «Sta zitto, ed esci da lui!» e il demonio, avendolo gettato [a terra]430 in mezzo a tutti, uscì da lui senza fargli alcun male 36 e tutti furono presi da stupore e parlavano tra di loro, dicendo: «Che parola è questa? Perché comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi, ed essi escono» 37 e la sua fama si diffondeva in tutti i luoghi all’intorno. Gesù guarisce la suocera di Pietro431 38 Poi si alzò, uscì dalla sinagoga ed entrò in casa di Simone. La suocera di Simone era colpita da febbre molto alta e lo pregarono per lei. 39 Chinatosi su di lei, lui sgridò la febbre [la febbre] subito la lasciò ed ella, essendosi alzata, li serviva. Gesù guarisce altri malati432 40 Al tramontar del sole, tutti quelli che avevano degl’infermi colpiti da varie malattie, glieli conducevano e lui, imponendo le mani a ciascuno, li guariva. 41 Anche i demoni uscivano da molti, gridando e dicendo: «Tu sei 433 il Figlio di Dio!» Ma lui li sgridava e non permetteva loro di parlare, perché sapevano che egli era il Cristo. 42 Poi, fattosi giorno uscì, andando in un luogo deserto; le folle, cercandolo, vennero a lui e lo trattenevano perché non si allontanasse da loro. 43 Ma egli disse loro: «Bisogna che io annunzi la buona notizia del regno di Dio, anche alle altre città; poiché per questo sono stato mandato» 44 e predicava nelle sinagoghe della Giudea.

.

.

….OMISSISS… .

430 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 431 n. d. t.: confr. Matteo 8:14-15; Marco 1:29-31; 432 n. d. t.: confr. Matteo 8:16-17; Marco 1:32-39; 433 R. aggiunge: il Cristo;

Angiobelli

IL NUOVO TESTAMENTO

VIIa PARTE

L’INSEGNAMENTO DEGLI APOSTOLI E

DEI PROFETI

ALLEGATI DA CONSULTARE: 1. Tabella cronologica e storica degli avvenimenti principali passati e futuri, riguardanti il Popolo d’Israele e la Palestina (7 pagg.); 2. Cartina della Palestina contenente i luoghi visitati dal Messia Gesù Cristo e annotati con passi biblici (9 pagg.); 3. Schema grafico in unico foglio contenente tutto il messaggio biblico, dalla Genesi all’Apocalisse, con annotazioni storiche (6 pagg.); 4. Tabella riassuntiva dei Papi e Antipapi (6 pagg.); 5. Testi in ordine sinottico, cronologico e Tavole riassuntive varie (223 pagg.),

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GLI ATTI

DEGLI APOSTOLI434 Introduzione 1 Io ho composto il primo libro, o Teofilo, su tutte le cose che Gesù cominciò a fare e a insegnare, 2 fino al giorno in cui fu elevato [in cielo] dopo aver dato per lo Spirito Santo delle istruzioni agli apostoli che aveva scelti, 3 ai quali anche, dopo che ebbe sofferto, si presentò lui stesso vivente, con molte prove accertate, facendosi vedere da loro durante quaranta giorni, parlando delle cose relative al regno di Dio. 4 Essendo radunato con loro, gli ordinò di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere la promessa del Padre, «la quale [egli disse] avete udita da me. 5 Perché Giovanni ha battezzato con acqua, ma voi, voi sarete battezzati di Spirito Santo fra pochi giorni». Ascensione di Gesù (maggio, anno 37) 6 Quelli dunque che erano riuniti gli domandarono: «Signore, è in questo tempo che ristabilisci il regno per Israele?» 7 Ma lui rispose loro: «Non spetta a voi di sapere i tempi o le stagioni che il Padre ha riservato alla propria autorità. 8 Ma riceverete della potenza, lo Spirito Santo che verrà su di voi435 e436 sarete miei testimoni in Gerusalemme, in tutta la Giudea, la Samaria e fino all'estremità della terra437». 9 Dette queste cose, fu elevato [dalla terra] e mentre essi guardavano, una nuvola lo accolse [e lo sottrasse] davanti ai loro occhi. 10 Mentre essi fissavano con gli occhi il cielo, quando egli se ne andava, ecco che due uomini in vesti bianche si tennero là al loro fianco e anche dissero: 11 «Uomini Galilei, perché state qui a guardare verso il cielo? Questo Gesù che è stato da voi elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo».

434 n. d. t. altri: L’autore di questo libro è l’evangelista

Luca, il medico diletto (lettera ai Colossesi Cap. 4 v. 14), il quale scrive questo suo secondo libro all’amico Teofilo (illustre sconosciuto) con lo scopo di continuare la narrazione scrupolosa dei fatti che seguirono la venuta Gesù Cristo. Il suo primo libro fu l’Evangelo omonimo. Il nome viene dal greco Λουχαθ, latino Lucas. Collaborò saltuariamente con l’apostolo Paolo nei suoi viaggi missionari. L’arco di tempo compreso in questo libro, dall’ascensione del Cristo fino alla prima prigionia romana dell’apostolo Paolo, è di 25-26 anni: dal maggio del 38, alla primavera del 63 circa D.C. Il libro, si può suddividere in tre parti: 1. Cap. 1 : fatti riguardanti il mandato di Gesù Cristo e la sua ascensione corporale in cielo; 2. Capp. da 2 a 12: fatti riguardanti Pietro e la nascita dell’assemblea primitiva; 3. Capp. da 13 a 28: fatti riguardanti Paolo e i viaggi missionari dell’apostolo fino alla sua prima prigionia romana.

435 o: la potenza dello Spirito Santo che verrà su di voi; 436 R. aggiunge: mi; 437 o: del paese; vedere Cap. 13:47

L'attesa dello Spirito Santo Atti 1 12 Allora essi tornarono a Gerusalemme dal monte chiamato degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme un cammin di sabato. 13 Quando furono entrati [nella città] salirono nella sala di sopra dove dimoravano Pietro1 e Giovanni2, Giacomo3 e Andrea4, Filippo5 e Tommaso6, Bartolomeo7, Matteo8, Giacomo9 [figlio] d'Alfeo, Simone10 Zelota438 e Giuda11 [fratello] di Giacomo. 14 Tutti questi perseveravano di comune accordo nella preghiera439, con le donne, con Maria la madre di Gesù e con i suoi fratelli. 440

Discorso di Pietro ai fratelli (maggio, anno 38) Atti 1 15 In quei giorni Pietro, alzatosi in mezzo ai discepoli441 (il numero di quelli442 riuniti era di circa centoventi) disse: 16 «Uomini fratelli443, era necessario che si adempisse questa scrittura che lo Spirito Santo ha detto in anticipo per bocca di Davide, riguardo a Giuda, che è stato la guida di quelli che presero Gesù. 17 Perché egli era contato fra noi e aveva ricevuto in condivisione444 questo ministero; 18 (costui dunque si era acquistato un campo con il salario dell’iniquità445 ed essendo caduto con la testa in avanti, si aprì a metà446 e tutte le sue interiora si sparsero. 19 Questo è stato conosciuto da tutti gli abitanti di Gerusalemme, talché quel campo è chiamato nel loro proprio dialetto447: "Aceldama" (cioè: "Campo di sangue").448 20 Infatti sta scritto nel libro dei Salmi: "La sua dimora diventi deserta e che nessuno vi abiti più"449 e: "Il suo incarico di sorvegliante450 lo prenda un altro"451. 21 Bisogna dunque che tra gli uomini che si sono radunati con noi452 durante tutto il tempo che il Signore Gesù entrava ed usciva453 con noi, 22 a cominciare dal battesimo di Giovanni fino al giorno che è stato elevato da noi [in cielo], uno diventi testimone con noi della sua risurrezione». 438 o: lo zelatore; 439 R. aggiunge: e la supplicazione; 440 n. d. t.: vedere la nota in Matteo Cap. 13:55, come Luca

Cap. 1 v. 36; 441 altri: fratelli; 442 esattamente: la folla dei nomi; n. d. t. altri: delle

persone; 443 esattamente: fratelli è un ebraismo, qui e in generale

sempre; 444 esattamente: il lotto di; anche al v. 25; 445 altri: ingiustizia; 446 n. d. t. altri: essendosi precipitato, gli si squarciò il

ventre; 447 n. d. t. altri: lingua; 448 n. d. t. altri: lingua; 449 Salmo 69 v. 25; 450 n. d. t. altri omettono: di sorvegliante; 451 Salmo 109 v. 8; 452 n. d. t. altri: stati in nostra compagnia; 453 n. d. t. altri: venisse;

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Mattia scelto al posto di Giuda 23 Essi ne presentarono454 due: Giuseppe, detto Barsabba, che era soprannominato Giusto, e Mattia. 24 Poi pregando dissero: «Tu, Signore, che conosci il cuore di tutti, mostraci quale di questi due tu hai scelto 25 affinché egli riceva in condivisione questo ministero e questo apostolato che Giuda ha abbandonato per andarsene al suo luogo». 26 Essi gettarono la sorte su di loro e la sorte cadde su Mattia, che fu aggiunto agli undici apostoli. La Pentecoste: lo Spirito Santo scende e battezza la chiesa primitiva (giugno, anno 38) Atti 2 1 Quando il giorno della Pentecoste455 giunse, essendo tutti insieme456, in uno stesso luogo, 2 improvvisamente si fece dal cielo un suono, come un soffio violento e impetuoso, che riempì tutta la casa dov'essi erano seduti. 3 Poi apparvero loro delle lingue divise, come di fuoco, che si posarono457 su ciascuno di loro. 4 Tutti furono riempiti dello Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi. Lo stupore in Gerusalemme 5 Or a Gerusalemme soggiornavano dei Giudei, uomini pii di ogni nazione che è sotto il cielo. 6 Quando si diffuse quel suono, la moltitudine si radunò e fu confusa, perché ciascuno li udiva parlare nel suo proprio linguaggio. 7 Essi si stupivano tutti e si meravigliavano, dicendo458: «Tutti questi che parlano, non sono dei Galilei? 8 Perché li udiamo parlare ciascuno nella nostra propria lingua [quella del paese] nel quale noi siamo nati? 9 Parti e Medi ed Elamiti, noi che abitiamo la Mesopotamia, la Giudea e la Cappadocia, il Ponto e l'Asia, 10 e la Frigia e la Panfilia, l'Egitto e le zone della Libia cirenaica; noi Romani, che soggiorniamo [qui], 11 tanto Giudei che proseliti, Cretesi e Arabi, noi li udiamo annunciare nelle nostre lingue le grandi cose di Dio». 12 Tutti stupivano ed erano perplessi chiedendosi l'uno all'altro: «Che vuol dire questo?» 13 Ma altri li deridevano dicendo: «Sono pieni di vino dolce». 1a chiave di Pietro: La porta della chiesa del Signore aperta ai Giudei (giugno, anno 38) Atti 2 14 Ma Pietro si presentò con gli undici e parlò loro così, a voce alta: «Uomini Giudei, voi tutti che abitate in Gerusalemme, sappiate questo e prestate l’orecchio alle mie parole. 15 Questi non sono ubriachi, come voi pensate, perché è [soltanto]459 la terza ora del giorno; 16 ma questo è quel che fu annunziato dal profeta Gioele:

454 esattamente: ne misero in ordine; 455 confr. Levitico Cap. 23:15-23; 456 R. : di comune accordo; 457 esattamente: esso si posò; 458 R. aggiunge: l’un l’altro; 459 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;

17 "Avverrà negli ultimi giorni", dice Dio, "che io spanderò il mio Spirito sopra ogni carne; i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri ragazzi vedranno delle visioni, i vostri vecchi sogneranno dei sogni 18 e sui miei servi e sulle mie serve460, in quei giorni, spanderò il mio Spirito ed essi profetizzeranno. 19 Io darò dei prodigi su nel cielo e dei segni giù sulla terra, del sangue e del fuoco e un vapore di fumo. 20 Il sole sarà cambiato in tenebre, la luna in sangue, prima che venga il grande eclatante giorno del *Signore 21 e avverrà che chiunque invocherà il nome del *Signore sarà salvato".461 22 «Uomini israeliti, ascoltate queste parole! Gesù il Nazareneo, uomo approvato da Dio fra di voi mediante miracoli, prodigi e segni che Dio fece per mezzo di lui, tra di voi, come voi stessi ben sapete, 23 voi, avendolo462 consegnato, per il determinato consiglio e la prescienza di Dio, lo uccideste per mano di iniqui463, inchiodandolo [a una croce] 24 egli Dio ha risuscitato, avendo sciolto i dolorosi [legami]464 della morte, perché non era possibile che egli fosse da essa trattenuto. 25 Infatti Davide dice di lui: "Io contemplavo sempre il *Signore davanti a me, perché egli è alla mia destra, affinché io non sia smosso. 26 Per questo si è rallegrato il mio cuore, la mia lingua ha giubilato e più ancora la mia carne riposerà nella speranza; 27 perché tu non lascerai l'anima mia nell’Ades465 e non permetterai che il tuo Santo466 veda la decomposizione. 28 Tu mi hai fatto conoscere le vie della vita, tu mi riempirai di gioia per [la vista del] tuo volto alla tua presenza".467 29 Uomini fratelli, che mi sia permesso468 dire liberamente, riguardo al patriarca Davide, che egli è morto e che è stato sepolto e che la sua tomba è ancora al giorno d'oggi tra di noi. 30 Egli dunque, essendo profeta e sapendo che Dio gli aveva promesso, con giuramento, che avrebbe fatto sedere [qualcuno discendente] dal suo seno, sul suo trono, 31 previde la risurrezione di Cristo e disse che egli469 non sarebbe stato lasciato nell’Ades, e che la sua carne non avrebbe visto470 la decomposizione. 32 Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato: di questo noi siamo tutti testimoni.

460 altri: schiavi; 461 confr. Gioele Cap. 2 vv. 28-32; 462 R. aggiunge: preso e; 463 o: uomini senza legge; 464 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 465 parola molto vaga, come lo Shéol nell’A.T., che sta ad

indicare il luogo invisibile dove soggiornano le anime dei morti, ma distinto dalla Geenna, il luogo finale dei tormenti; altri: soggiorno dei morti;

466 o: pio; vedere la nota in 2° Cronache Cap. 6:41-42; 467 confr. Salmo 16 v. da 8 a 11; 468 o: mi è permesso; 469 R.: che la sua anima; 470 n. d. t. altri: subito;

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33 Essendo dunque egli stato esaltato per la destra di Dio e avendo ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso471, ha sparso quello che472 voi vedete e udite. 34 Perché Davide non è salito in cielo, ma lui stesso dice: «Il *Signore ha detto al mio signore: Siedi alla mia destra, 35 finché io abbia posto i tuoi nemici per sgabello dei tuoi piedi"».473 36 Che tutta la casa d'Israele sappia dunque con certezza, che Dio ha fatto e474 Signore e Cristo questo Gesù che voi avete crocifisso».

Le prime conversioni (giugno, anno 38) Atti 2 37 Avendo udito [queste cose] essi furono compunti nel cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che dobbiamo fare, fratelli?» 38 Pietro disse loro: «Pentitevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, in [vista della]475 remissione dei peccati [per la quale]476 voi riceverete il dono dello Spirito Santo. 39 Perché a voi è la promessa, e ai vostri figli, e a tutti quelli che sono lontani, a quanti il *Signore nostro Dio ne chiamerà». 40 Quindi con molte altre parole egli scongiurava e esortava, dicendo: «Salvatevi da questa generazione perversa ». I primi battesimi dei nuovi discepoli 41 Quelli dunque che ricevettero477 la sua parola furono battezzati e in quel giorno furono aggiunte circa tremila persone. 42 Ed essi perseveravano nella [condivisione della]478 dottrina, della comunione degli apostoli479, del rompere il pane e delle preghiere. 43 Ogni anima era presa da timore e molti prodigi e miracoli480 erano fatti dagli apostoli. 44 Tutti i credenti erano in un medesimo luogo ed essi avevano ogni cosa in comune: 45 vendevano le proprietà, i loro beni e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno 46 e tutti i giorni essi perseveravano concordemente [recandosi]481 nel tempio482 e rompendo il pane nelle loro case, essi prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, 47 lodando Dio e avendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla chiesa quelli che dovevano essere salvati.

….OMISSISS… 471 o: lo Spirito Santo promesso; 472 R. aggiunge: ora; 473 confr. Salmo 110 v. 1; 474 R. omette: e; 475 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 476 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 477 o: accettarono; R. aggiunge: con gioia; 478 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 479 o: nella dottrina degli apostoli e nella comunione

fraterna; 480 esattamente: segni; 481 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; 482 esattamente: l’edificio sacro;

LETTERE DEI PROFETI FRATELLI DEL SIGNORE483

483 n. d. t.: Gli Apostoli scelti da Gesù Cristo, che lo

seguirono fedelmente fin dall’inizio della sua testimonianza pubblica registrata dagli evangelisti, erano questi: 1Pietro, 2Giovanni, 3Giacomo, fratello di Giovanni, chiamati Boanerges, figli di Zebedeo, 4Andrea, fratello di Simon Pietro, 5Filippo, 6Tommaso, 7Bartolomeo, chiamato anche Natanaele, 8Matteo, 9Giacomo d'Alfeo, detto il minore, per distinguerlo dal fratello di Giovanni, 10Simone lo Zelota, 11Giuda di Giacomo, 12Giuda Iscariota (quest’ultimo, che lo tradì, fu sostituito da un certo Mattia - confr. Atti Cap. 1:16-26). In Atti Cap. 1:12-14 è detto: “Allora essi tornarono a Gerusalemme dal monte chiamato degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme un cammin di sabato. Quando furono entrati [nella città] salirono nella sala di sopra dove dimoravano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo [figlio] d'Alfeo, Simone Zelota, e Giuda [fratello] di Giacomo. Tutti questi perseveravano di comune accordo nella preghiera, con le donne, e con Maria la madre di Gesù e con i suoi fratelli”. I quattro fratelli di Gesù sono: Giacomo, Iose, Giuda e Simone; essi sono citati in Matteo Cap. 13:53-57; Marco Cap. 6:1-4; Luca Cap. 4 v. 22); di questi Giacomo e Iose si possono confondere con due dei figli di Maria moglie di Cleopa, cioè Giacomo il minore e Iose, indicati da Marco Cap.15:40, 41, ma è probabile che si tratti di due casi di omonimia, molto frequente a quei tempi, come lo dimostrano le molte donne chiamate Maria. Questo Giacomo il minore, figlio di Maria moglie di Cleopa è sicuramente il secondo apostolo Giacomo. Giacomo, l’autore di una lettera neotestamentaria, non presentandosi come apostolo, non può essere che il fratello del Signore, anche se egli si presenta senza relazioni parentali. Egli infatti non è uno dei due apostoli chiamati Giacomo figlio d’Alfeo e Giacomo fratello di Giovanni, figli di Zebedeo. Questo Giacomo, la 1a Corinzi lo presenta così: “Poi è stato visto da Giacomo, poi da tutti gli apostoli “; e la lettera ai Galati “…e non vidi nessun altro degli apostoli, se non Giacomo, il fratello del Signore. … e avendo riconosciuto la grazia che mi è stata accordata, Giacomo, Cefa e Giovanni, che erano reputati come delle colonne, diedero a me e a Barnaba la mano d’associazione; … Infatti, prima che fossero venuti alcuni da parte di Giacomo, egli mangiava con quelli delle nazioni. (confr. lettera di Giacomo Cap. 1 v. 1; 1a Corinzi Cap. 15 v. 7; i Galati Cap. 1 v. 19; Cap. 2 v. 9 e 12)

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LETTERA DI GIACOMO484

Indirizzo e saluti Giacomo 1 1 Giacomo, schiavo di Dio e del Signore Gesù Cristo alle dodici tribù che sono nella dispersione: salute!

Prove e tentazioni Giacomo 1 2 Fratelli miei, consideratela come una gioia perfetta quando sarete in lotta con varie tentazioni, 3 sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. 4 Ma che la costanza abbia il suo lavoro completo, perché siate perfetti e completi, di nulla mancanti.

La preghiera fatta con fede 5 Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti liberalmente senza rimproveri e gli sarà data, 6 ma la chieda con fede, senza dubitare assolutamente, perché chi dubita è simile a un'onda del mare, agitata dal vento e gettata qua e là, 7 perché, quell’uomo, non pensi di ricevere qualcosa dal Signore, 8 essendo un uomo incerto nei suoi pensieri, incostante in tutte le sue vie.

Il povero e il ricco Giacomo 1 9 Il fratello di bassa condizione, sia orgoglioso della sua elevazione 10 e il ricco, [lo sia]485 della sua umiliazione, perché, come il fiore dell'erba, pure lui passerà. 11 Quando il sole sorge con il suo calore ardente fa seccare l'erba, il suo fiore cade e la sua bella apparenza perisce: nello stesso modo anche il ricco appassirà nelle sue opere.

484 n. d. t.: Si tratta di uno dei quattro fratelli del Signore, che

al principio erano scettici sulla testimonianza di Gesù (confr. Giovanni Cap. 7:1-9), si convertì poi in seguito e fu menzionato per la prima volta tra i discepoli di Gesù, distintamente dagli apostoli, al ritorno dal monte degli Ulivi, dopo l’ascensione del Signore. Divenne una colonna dell’assemblea di Gerusalemme, insieme a Pietro e Giovanni (confr. Atti Capp. 15 e 21) ma rimase però molto attaccato alle tradizioni e ai riti giudaici, come risulta anche da questa sua lettera. Quando Paolo visita Gerusalemme nei primi anni 40, gli apostoli erano andati via in seguito alla persecuzione di Erode Agrippa I°, e vi trovò solo Giacomo, il fratello del Signore. Evidentemente, per questa sua peculiarietà, era sopportato dai vertici sacerdotali di Gerusalemme, più degli altri. Lo storico Esigippo fornisce alcune notizie su di lui, che lo danno per martire, a Gerusalemme, dopo la morte del procuratore romano Festo, quindi nel 62-63. La data della lettera è dunque di qualche anno precedente. Lo scopo è quello di incoraggiare i discepoli giudei divenuti cristiani, a sopportare le crescenti persecuzioni.

485 n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;

Le tentazioni della natura umana 12 Beato l'uomo che sopporta la tentazione, perché, quando si manifesterà fedele nella prova, riceverà la corona della vita, che il Signore486 ha promessa a quelli che lo amano. 13 Che nessuno, quand'è tentato, dica: “Sono tentato da Dio”, perché Dio non può essere tentato dal male, ed egli stesso non tenta nessuno. 14 Ma ognuno è tentato essendo attratto e sedotto dalla propria concupiscenza, 15 poi la concupiscenza, quando ha concepito, partorisce il peccato e il peccato, essendo compiuto, genera la morte. 16 Non v'ingannate, miei diletti fratelli: 17 ogni cosa che ci è donata di buono e ogni dono perfetto, discendono dall'alto, dal Padre dei luminari, nel quale non c'è variazione né ombra di mutamento. 18 Di sua propria volontà, egli ci ha generato mediante la parola di verità, affinché noi siamo una sorta di primizie delle sue creature.

Mettere in pratica la parola di Dio Giacomo 1 19 Così487, miei fratelli diletti, che ogni uomo sia pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all'ira, 20 perché l'ira dell'uomo non compie488 la giustizia di Dio. 21 Perciò, rigettato ogni sudiciume e ogni eccesso di malizia, accogliete con dolcezza la parola che è stata piantata [in voi]489, che ha la potenza di salvare le490 anime vostre. 22 Ma mettete in pratica la parola e non ascoltatela soltanto, illudendo voi stessi, 23 perché, se uno ascolta la parola e non la mette in pratica, è simile a un uomo che osserva la sua faccia naturale in uno specchio 24 poi, quando si è guardato se ne va e subito dimentica com'era. 25 Ma chi avrà considerato da vicino la legge perfetta, quella della libertà e che avrà perseverato, non sarà un ascoltatore smemorato ma un suo servitore: quello sarà felice nel suo operare. La vera religione Giacomo 1 26 Se uno491 pensa492 di essere religioso, ma che non tiene a freno la sua lingua e seduce il cuor suo, il servizio religioso di quell’uomo è vano. 27 Il servizio religioso puro e senza macchia davanti a Dio e Padre è questo: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni e conservarsi puri dal mondo.

Condanna del favoritismo Giacomo 2

486 J. N. D.: che Lui; 487 qualcuno ha: Sappiatelo; 488 o: non opera; 489 n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza; 490 n. d. t. altri: che può salvare le; 491 R. aggiunge: tra voi; 492 o: pare;

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1 Fratelli miei, se fate dei favoritismi personali, voi non avete la fede nel nostro Signore Gesù Cristo, [signore] della gloria. 2 Perché se nella vostra sinagoga493 entra un uomo con un anello d'oro, vestito splendidamente e vi entra pure un povero vestito poveramente, 3 quando avete riguardo a quello che veste splendidamente e gli dite: ”Tu, siedi qui a tuo agio” e al povero dite: “Tu, stattene là in piedi” o “Siedi giù in basso al mio poggiapiedi”, 4 non avete494 voi fatto una differenza in voi stessi495 e non siete diventati dei giudici con ragionamenti malvagi? 5 Ascoltate, fratelli miei diletti: Dio non ha scelto i poveri, quanto al mondo496, [perché siano]497 ricchi in fede ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano? 6 Ma voi, voi avete disprezzato il povero! Non sono i ricchi quelli che vi opprimono e vi trascinano davanti ai tribunali? 7 Non sono essi quelli che bestemmiano il bel498 nome che è stato invocato su di voi? 8 Se in effetti adempite la legge regale, secondo la Scrittura: “Tu amerai il tuo prossimo come te stesso”499, voi fate bene; 9 ma se avete riguardi personali, voi commettete il peccato e siete convinti500 dalla legge quali trasgressori, 10 perché chiunque osserverà tutta la legge, e fallirà in un punto solo, è colpevole su tutti i punti, 11 poiché colui che ha detto: “Tu non commetterai adulterio”, ha detto anche: “Tu non ucciderai”501. Quindi, se tu non commetti adulterio ma uccidi, sei trasgressore del[la] legge. 12 Come voi parlate, così anche agite, prima di essere giudicati502 secondo la legge di libertà. 13 Perché il giudizio è senza misericordia contro chi non ha usato misericordia. La misericordia invece si gloria di fronte al giudizio.

La fede e le opere delle fede Giacomo 2 14 Fratelli miei, che profitto c’è, se uno dice di aver fede ma non ha opere? La fede [soltanto]503 può salvarlo? 15 Se un fratello o una sorella sono nudi e mancano del loro nutrimento quotidiano, 16 e uno di voi dice loro: “Andate in pace, scaldatevi e saziatevi”, ma non date loro le cose necessarie al corpo, che profitto c’è? 17 Così è della fede: se non ha opere, è per sé stessa morta.

493 n. d. t. : Il termine dimostra che i cristiani provenienti dal

giudaesimo si radunavano non più nelle case, ma in locali aperti al pubblico, che qui, Giacomo, dimostrando il suo forte legame con il giudaesimo, li chiama sinagoghe, non chiese o assemblee.

494 R. aggiunge: pure; 495 o: fra voi; 496 R.: a questo mondo; 497 n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza; 498 n. d. t. altri: buon; 499 confr. Levitico Cap. 19 v. 18; 500 n. d. t. altri: condannati; 501 confr. Esodo Cap. 20:13 e 14; 502 n. d. t. altri: Parlate e agite come persone che devono

essere giudicate secondo; 503 n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza; vedere il v. 24;

18 Ma qualcuno dirà: “Tu hai la fede e io ho le opere: mostrami la tua fede senza504 le tue opere, e io per505 le mie opere ti mostrerò la mia fede”. 19 Tu credi che c'è un solo Dio e fai bene; anche i demoni lo credono ed essi tremano. 20 Ma vuoi tu sapere, o uomo vano, che la fede senza le opere è morta506? 21 Abraamo, nostro padre, non fu giustificato per le opere avendo offerto suo figlio Isacco sull'altare? 22 Tu vedi che la fede agiva insieme alle sue opere e per le opere la fede fu resa completa; 23 così fu adempiuta la Scrittura che dice: “Abraamo credette a Dio e ciò gli fu contato a giustizia”507 e lui fu chiamato amico di Dio. 24 Voi vedete508 che l'uomo è giustificato per opere e non per fede soltanto. 25 Anche Raab, la prostituta, non è stata giustificata per le opere avendo accolto i messaggeri e avendoli messi fuori per un'altra strada? 26 Perché, come il corpo senza spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.

Esortazione a controllare la lingua Giacomo 3 1 Fratelli miei, non siate in molti dottori509, sapendo che ne riceveremo un giudizio più severo, 2 poiché manchiamo tutti in molte cose510. Se uno non sbaglia nelle parole è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo. 3 Ecco, noi mettiamo il morso in bocca ai cavalli perché ci ubbidiscano, dirigendo qua e là tutto il loro corpo. 4 Ecco, anche le navi, che sono così grandi e sono spinte da venti violenti, sono dirette qua e là da un minuscolo timone, dovunque vuole colui che le governa. 5 Così anche la lingua è un piccolo membro, ma si vanta di grandi cose. Ecco, un piccolo fuoco quale grande foresta511 incendia! 6 Anche la lingua è un fuoco512, la lingua è un mondo d'iniquità513 posto fra le nostre membra; è quella che contamina tutto il corpo e dà fuoco al corso naturale della vita ed è infiammata dalla geenna.514

504 R.: per; 505 o: sul principio di; qui e ai vv. 21, 25; 506 altri: è nulla o non ha valore; 507 confr. Genesi Cap. 15 v. 6; 508 R.: Dunque vedete; 509 esattamente: coloro che insegnano; 510 o: spesso; 511 o: quanto bosco; 512 R. aggiunge: così; 513 altri pure : ingiustizia; 514 n. d. t. altri: contamina tutto il corpo e, infiammata

dalla geenna, dà fuoco al ciclo della vita; o contamina tutto il corpo e incendia il corso della vita, traendo la sua fiamma dalla Geenna; o la qual contamina tutto il corpo, e infiamma la ruota della vita, ed è infiammata dalla geenna;

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7 Infatti, ogni specie di bestie selvagge, uccelli, rettili e animali marini, si può domare ed è stata domata dalla razza umana, 8 ma la lingua, nessun uomo la può domare; è un male indisciplinato515, piena di veleno mortale. 9 Con essa benediciamo il Signore e 516Padre e con essa malediciamo gli uomini fatti a somiglianza di Dio. 10 Dalla medesima bocca procede la benedizione e la maledizione. Fratelli miei, non deve essere così. 11 Una sorgente fa zampillare dalla medesima apertura il dolce e l'amaro? 12 Fratelli miei, può un fico produrre olive, o una vite fichi? Dall’acqua salata non si può ottenere dell’acqua dolce. 517

Carattere della sapienza umana e della sapienza divina Giacomo 3 13 Chi è saggio e intelligente fra voi? Con la buona condotta mostri le sue opere compiute con la dolcezza della saggezza. 14 Ma se avete nel vostro cuore una gelosia amara e spirito di contesa, non vi vantate e non mentite contro la verità518. 15 Questa non è la saggezza che scende dall'alto, ma [una saggezza] terrena, animale, diabolica. 16 Infatti dove c'è della gelosia e uno spirito di contesa, là vi è disordine e ogni tipo di cattiva azione. 17 Perché la saggezza che viene dall'alto, è anzitutto pura, poi pacifica, moderata, conciliante, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale519, sincera. 18 Il frutto della giustizia si semina nella pace per coloro che si adoperano per la pace.

L’amicizia del mondo soggetto a Satana, è inimicizia contro Dio Giacomo 4 1 Da dove vengono le guerre e da dove le contese tra di voi? Non è da questo? dalle vostre concupiscenze che combattono nelle vostre membra? 2 Voi concupite e non avete; voi uccidete e avete ardenti ambizioni e non potete ottenere; voi litigate e fate la guerra; 520 non avete, perché non domandate; 3 domandate e non ricevete, perché domandate male per dissipare nei vostri piaceri. 4 Adulteri!521 non sapete che l'amicizia del mondo è inimicizia contro Dio? Chi dunque vorrà essere amico del mondo si costituisce nemico di Dio. 5 Oppure pensate che la Scrittura parli invano? Lo Spirito che abita in noi, desidera con gelosia?522

Esortazione a ricercare l’umiltà di cuore e rigettare la superbia Giacomo 4 6 Ma egli ci dona una grazia maggiore; perciò la Scrittura dice: “Dio resiste ai superbi e dona [la] grazia agli umili”.523 7 Sottomettetevi dunque a Dio. 524Resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi. 8 Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. Pulite le vostre mani, peccatori; purificate i vostri cuori, voi che siete doppi di cuore! 9 Gemete sulla vostra miseria, fate cordoglio e piangete! Sia il vostro riso convertito in lutto, e la vostra allegria in tristezza! 10 Umiliatevi davanti al *Signore, ed egli v'innalzerà. 11 Non parlate l’uno contro l’altro, fratelli. Chi parla contro suo fratello o525 chi giudica suo fratello, parla contro la legge e giudica la legge. Ora, se tu giudichi la legge, non sei un praticante della legge, ma un giudice. 12 Uno soltanto è legislatore e giudice526, colui che può527 salvare e distruggere, ma528 tu chi sei, che giudichi il tuo prossimo? 13 A voi ora, che dite: “Oggi o domani noi andremo nella tale o tale altra città, vi staremo un anno, trafficheremo e guadagneremo”, 14 voi che non sapete quel che succederà domani! (poiché che cos'è la vostra vita, se non un vapore che appare per un po’ di tempo e poi svanisce?). 15 Invece di dire: “Se il Signore lo vuole e saremo in vita, faremo questo o quello”. 16 Ma ora voi vi vantate con la vostra arroganza. Ogni simile vanteria è cattiva.

515 n. d. t. altri: continuo; o ribelle; o che non si può

rattenere; 516 R. aggiunge: il Dio; 517 n. d. t. altri: Neppure una sorgente salata può dare

acqua dolce; o (anche R.) così niuna fonte può gettare acqua salsa, e dolce; Molto bella questa illustrazione della principale sorgente di peccato. I religiosi pensano generalmente al peccato come alla azioni fori quali, rubare e ammazzare, ma molto difficilmente pensano alla propria lingua come banale e comune strumento di peccato.

518 contro la verità si lega con vantate mentite; 519 o: non contenziosa; 520 R. aggiunge: ma; 521 esattamente: la parola greca è al femminile; R.

aggiunge : [Uomini] adulteri e [femmine] adultere; 522 n. d. t. altri: Oppure pensate che la Scrittura dichiari

invano che: «Lo Spirito che egli ha fatto abitare in noi ci brama fino alla gelosia»? confr. Zaccaria Cap. 8:2; Esodo Cap. 34:14; o forse pensate che la Scrittura dichiari invano: fino alla gelosia ci ama lo Spirito che egli ha fatto abitare in noi?; o Pensate voi che la scrittura dica in vano: Lo spirito che abita in voi appetisce ad invidia?;

523 confr. Proverbi Cap. 3 v. 34; 524 molti aggiungono: ma; 525 R.: e; 526 R. omette: e giudice; 527 o: giudice che può; 528 R. omette: ma;

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17 Chi dunque sa fare il bene ma non lo fa, per lui questo è peccare529.

Condanna dei ricchi oppressori Giacomo 5 1 A voi ora, ricchi! Piangete e urlate per le sciagure che stanno per venirvi addosso! 2 Le vostre ricchezze sono marcite e le vostre vesti sono rose dai tarli. 3 Il vostro oro e il vostro argento sono arrugginiti, la loro ruggine sarà una testimonianza contro di voi e divorerà le vostre carni come un fuoco: Avete accumulato un tesoro negli ultimi giorni. 4 Ecco, grida il salario che voi avete frodato ai mietitori dei vostri campi, le grida di quelli che hanno mietuto sono giunte agli orecchi del *Signore degli eserciti530. 5 Sulla terra siete vissuti nelle delizie e voi vi siete dati alle concupiscenze; avete saziato i vostri cuori [come] in un giorno di sacrificio,531 6 voi avete condannato, avete ucciso il giusto: lui non vi oppone resistenza.

Esortazioni varie Giacomo 5 7 Abbiate dunque pazienza532, fratelli, fino alla venuta del Signore. Ecco, l'aratore aspetta il frutto prezioso della terra, avendo pazienza a suo riguardo, finché essa abbia ricevuto la pioggia della prima e dell'ultima stagione. 8 Abbiate pazienza anche voi; fortificate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina. 9 Fratelli, non lamentatevi533 gli uni degli altri, affinché non siate giudicati534; ecco, il giudice è davanti alla porta. 10 Fratelli miei, prendete come modello di sofferenza535 e di pazienza, i profeti che hanno parlato nel nome del *Signore. 11 Ecco, noi chiamiamo felici quelli che sopportano [le prove con pazienza], Avete udito parlare della pazienza di Giobbe e avete visto la fine [riservatagli]536 dal *Signore, [cioè] che il *Signore è pieno di compassione e misericordioso. 12 Ma soprattutto, fratelli miei, non giurate né per il cielo, né per la terra, né con altro giuramento, ma che il vostro sì, sia sì, e il vostro no, sia no, affinché non cadiate sotto il giudizio. 13 C'è qualcuno tra di voi che è maltrattato? Che preghi. C'è qualcuno che è allegro? Che canti degli inni.

529 esattamente: peccato; 530 esattamente: Jehovah Sabaoth; 531 n. d. t. altri: avete impinguato i vostri cuori in tempo di

strage; o vi siete ingrassati per il giorno della strage; o voi avete pasciuti i cuori vostri, come in giorno di solenne convito;

532 esattamente qui: pazienza è come in Ebrei Cap. 6:12; due volte; anche ai vv. 8, 10;

533 esattamente: gemete; 534 R.: condannati; 535 o: cattivo trattamento; 536 n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza; Il riferimento al

giusto Giobbe, servo di Dio dell’Antico Testamento, dimostra che egli fu un personaggio storico, non frutto di fantasia popolare, come molti commentatori e critici moderni insegnano.

14 C'è qualcuno tra di voi che è malato? Che chiami gli anziani della chiesa ed essi preghino per lui, ungendolo d'olio nel nome del Signore: 15 la preghiera della fede salverà il malato e il Signore lo ristabilirà; se egli ha commesso dei peccati, gli sarà perdonato. 16 Confessate dunque537 i vostri falli538 l’un l’altro e pregate l’un l’altro affinché siate guariti: la fervente539 supplicazione del giusto può molto. 17 Elia, che era un uomo avente le nostre stesse passioni540, pregò con insistenza541 che non piovesse e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi. 18 Pregò di nuovo e il cielo diede la pioggia e la terra produsse il suo frutto. 19 Fratelli miei542, se qualcuno tra di voi si svia dalla verità e uno lo converte, 20 costui sappia che chi avrà convertito un peccatore dallo smarrimento della sua via, salverà un anima dalla morte e coprirà una moltitudine di peccati.

LETTERA DI GIUDA543

Indirizzo Giuda 1 Giuda, schiavo di Gesù Cristo e fratello di Giacomo, ai chiamati, diletti544 in Dio Padre e custoditi da545 Gesù Cristo: 2 che la misericordia, la pace e l’amore vi siano moltiplicati. Contro gli empi e i falsi dottori

537 R. omette: dunque; 538 molti altri: peccati; 539 o: operante; 540 o: delle passioni come le nostre; 541 esattamente: con preghiera; 542 R. omette: miei; 543 n. d. t.: Poiché l’autore si presenta così: “Giuda, servo

di Gesù Cristo e fratello di Giacomo…”, non sarebbe quindi l’apostolo soprannominato Taddeo, e nemmeno uno dei figli di Maria moglie di Cleopa, ma è invece uno dei quattro fratelli minori di Gesù, fra i quali è anche Giacomo, l’autore della precedente lettera omonima. Il riferimento agli apostoli del Signore come a un tempo già passato, fa pensare che questa sia l’ultima delle lettere neotestamentarie posteriore a tutte. Il contenuto della lettera e il suo scopo, sono simili alla seconda lettera di Pietro, la quale doveva essere nota all’autore.

544 R.: santificati; 545 o: per;

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Giuda 3 Diletti, quando io ho avuto ogni premura per546 scrivervi della nostra547 comune salvezza, mi sono trovato [invece]548 nella necessità di scrivervi per esortarvi a combattere per la fede, che è stata insegnata ai santi una volta [sola]549, 4 perché si sono insinuati [fra i fedeli] degli empi (per loro già da tempo è scritto questo giudizio), che volgono in dissolutezza la grazia del nostro Dio e che rinnegano il nostro unico Padrone550 e Signore Gesù Cristo.

Ricordo di quando Dio li giudicò anche nel passato Giuda 5 Ora desidero ricordare a voi, che una volta sapevate tutto551, che il Signore, avendo liberato il popolo dal paese d'Egitto, ha distrutto in seguito quelli che non hanno creduto, 6 e che lui ha riservato in legami eterni sotto l’oscurità, per il giudizio del gran giorno, gli angeli che non hanno conservato la loro origine, ma che hanno abbandonato la loro dimora, 7 come Sodoma e Gomorra e le città all’intorno, che essendosi abbandonate alla fornicazione, nello stesso modo di quelli là, avendo desiderato un’altra carne, sono là come esempio, meritando la pena di un fuoco eterno.

Caratteri negativi degli uomini empi Giuda 8 Ciò nonostante, nello stesso modo anche questi visionari contaminano la carne, disprezzano il governo che domina [sul popolo]552 e ingiuriano le dignità553.

546 n. d. t. altri: avendo un gran desiderio; 547 R. omette: nostra; 548 n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza; Il riferimento al

giusto Giobbe, servo di Dio dell’Antico Testamento, dimostra che egli fu un personaggio storico, non frutto di fantasia popolare, come molti commentatori e critici moderni insegnano.

549 n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza; In questo passo il termine “fede” è chiaramente riferito all’insieme della dottrina cristiana trasmessa da Cristo e dai suoi apostoli. Essa è immutabile nel tempo, perché trasmessa “una volta sola”, ciò contrasta con le tante modificazione apportate nel decorrere dei secoli dalle varie correnti cristiane. Non esiste una evoluzione della dottrina, la quale non può adattarsi all’evoluzione della società nel tempo. La dottrina non si deve adattare ai costumi umani, ma è invece vero il contrario. Questa integrità è sempre stata combattuta fin dalla sua origine, tanto più ai nostri giorni, poiché siamo arrivati alla fine.

550 esattamente: padroni di uno schiavo; come in Luca Cap. 2:29;

551 R.: questo; 552 n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza; In questo passo

il termine “fede” è chiaramente riferito all’insieme della dottrina cristiana trasmessa da Cristo e dai suoi apostoli. Essa è immutabile nel tempo, perché trasmessa “una volta sola”, ciò contrasta con le tante modificazione apportate nel decorrere dei secoli dalle varie correnti cristiane. Non esiste una evoluzione della dottrina, la quale non può adattarsi all’evoluzione della società nel tempo. La dottrina non si deve adattare ai costumi umani, ma è invece vero il contrario. Questa integrità è sempre stata combattuta fin dalla sua origine, tanto più ai nostri giorni, poiché siamo arrivati alla fine.

553 esattamente: le glorie;

9 Invece, l'arcangelo Michele, quando discuteva con il diavolo contendendogli il cadavere di Mosè, non osò pronunziare un giudizio ingiurioso contro [di lui], ma disse: «Che il *Signore ti rimproveri!» 10 Questi invece, ingiuriano tutto ciò che ignorano e si corrompono554 in tutto ciò che fanno per istinto, come bestie prive di ragione. 11 Guai a loro! Perché hanno camminato per la via di Caino, per una ricompensa si sono dati all’errore di Balaam, sono periti nella ribellione di Core. 555 12 Costoro sono delle macchie556 nelle vostre agapi quando banchettano con voi, pascendo sé stessi senza vergogna; nuvole senza acqua, agitate557 dai venti; alberi d'autunno senza frutti, due volte morti, sradicati; 13 onde impetuose del mare, che manifestano la schiuma delle loro infamie; stelle erranti a cui è riservata l'oscurità delle tenebre in eterno. 14 Enoc, il settimo dopo Adamo, profetizzò anche per costoro dicendo: “Ecco, il Signore è venuto nel mezzo558 delle sante miriadi 15 per eseguire il giudizio contro tutti e per convincere tutti gli empi fra loro, di tutte le opere di empietà da loro empiamente commesse e di tutti gli insulti che gli empi peccatori hanno pronunciati contro di lui”.559 16 Costoro sono dei mormoratori che si lamentano della loro condizione, che camminano secondo le loro proprie concupiscenze (tanto che la loro bocca proferisce orgogliosi discorsi), che lusingano le persone in vista del (loro proprio) interesse.

Esortazioni varie 17 Ma voi, diletti, ricordatevi delle parole che hanno detto all’inizio gli apostoli560 del Signore nostro Gesù Cristo, 18 quando essi vi dicevano che, alla fine dei tempi561, vi saranno degli schernitori che si comporteranno secondo le loro empie concupiscenze;562 19 essi sono quelli che si separano [tra di loro], sono uomini carnali563 che non hanno lo Spirito. 20 Ma voi, diletti, edificando voi stessi nella vostra santissima fede, pregando mediante lo Spirito Santo, 21 conservatevi nell'amore di Dio, aspettando la misericordia del nostro Signore Gesù Cristo, per la vita eterna. 22 Degli uni che contestano, riprendeteli,

554 o: si distruggono, periscono; 555 confr. Genesi Cap. 4; Numeri Cap. 31:16; Numeri Cap.

16; 556 o: scogli; 557 R.: trasportate qua e là; 558 o: con; 559 n. d. t. : queste parole si trovano nel libro apocrifo di

Enoc, al Cap. 1 v.9, conservato in lingua etiopica; 560 n. d. t. : L’esortazione a ricordare la testimonianza degli

apostoli, lascia intendere che Giuda non era uno di quelli e supporre che essi non c’erano più;

561 R.: negli ultimi tempi; 562 confr. 2a lettera di Pietro Cap. 3:3-4; 563 altri: uomini animale; uomini naturali, sensuali,

istintivi;

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23 degli altri salvateli con timore564, strappandoli dal fuoco e odiando persino la veste [loro] 565 contaminata dalla carne. Preghiera finale Giuda 24 A colui che può guardarvi e impedirvi di cadere e farvi comparire davanti alla sua gloria irreprensibili con abbondanza di gioia, 25 al solo Dio, nostro Salvatore per il nostro Signore Gesù Cristo, siano gloria, maestà, forza e potere, avanti tutti i secoli, ora e566 per tutti i secoli! Amen.

APOCALISSE ovvero RIVELAZIONE567 Titolo e argomento del libro Apocalisse 1 1 Rivelazione di Gesù Cristo, che Dio gli ha data per mostrare ai suoi schiavi le cose che devono avvenire presto, che egli ha trasmesso al suo schiavo Giovanni, mandandogli il suo angelo; 2 lui ha reso testimonianza della parola di Dio e della testimonianza di Gesù Cristo, [per] tutte [le] cose che ha visto. 3 Beato colui che legge e beati quelli che ascoltano le parole della profezia e che osservano le cose che vi sono scritte, perché il tempo è vicino! Dedica alle sette chiese dell'Asia Apocalisse 1 4 Giovanni, alle sette chiese che sono in Asia: Grazia e pace a voi da parte di colui che è568, che era e che viene569, da parte dei sette spiriti che sono davanti al suo trono, 5 e da parte di Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra. A lui che ci ama e ci ha lavati570 dai nostri peccati con il suo sangue, 6 (lui che ci ha fatto un reame e dei sacerdoti per il Dio e Padre suo) a lui la gloria e la forza nei secoli dei secoli! Amen. 7 Ecco, egli viene con le nuvole e ogni occhio lo vedrà (anche quelli che lo trafissero) e tutte le tribù della terra571 si lamenteranno a causa di lui. Sì, amen!

564 n. d. t. altri: Abbiate pietà di quelli che sono nel dubbio;

salvateli, strappandoli dal fuoco; e degli altri abbiate pietà mista a timore; o Convincete quelli che sono vacillanti, altri salvateli strappandoli dal fuoco, di altri infine abbiate compassione con timore; o Ed abbiate compassione degli uni, usando discrezione; ma salvate gli altri per ispavento, rapendoli dal fuoco;

565 n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza; 566 R.: al solo Dio saggio, gloria, maestà, forza e potere, e

ora e ; 567 n. d. t. : il commento dettagliato si trova nel II Volume

COMMENTO - MISTERI RIVELATI DELLA SACRA BIBBIA dello stesso autore;

568 la natura essenziale dell’Essere; 569 per il senso di colui che viene vedere Matteo Cap. 11:3 –

Ebrei Cap. 9:37 e confr. Luca Cap. 18:30; 570 n. d. t. altri: liberati; 571 o: del paese;

8 «Io, io sono l'alfa e l'omega», dice il *Signore Dio, «colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente». 1a VISIONE: IL PRIMO E L’ULTIMO (LE COSE CHE SONO GIA’ AVVENUTE) Il Figlio dell'uomo appare in visione a Giovanni 9 Io, Giovanni, che sono vostro fratello e che ho parte con voi alla tribolazione, al regno e alla costanza in Gesù, io ero [confinato]572 nell'isola chiamata Patmos, a causa della parola di Dio e per la testimonianza di Gesù Cristo. 10 Io fui nello573 Spirito nel giorno domenicale574 e udii dietro a me una voce potente come il suono di una tromba, che diceva: 11 «Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette chiese: a Efeso, a Smirne, a Pergamo, a Tiatiri, a Sardi, a Filadelfia e a Laodicea». 12 Io mi voltai per vedere chi mi stava parlando ed essendomi voltato, vidi sette lampade575 d'oro 13 e, in mezzo alle [sette] lampade, [uno a] somiglianza del Figlio dell'uomo576, vestito con una veste lunga fino ai piedi e cinto al petto di una cintura d'oro. 14 Il suo capo e i suoi capelli erano bianchi come lana candida, come la neve; i suoi occhi come fiamma di fuoco; 15 i suoi piedi erano simili a del rame brillante, come arroventato in una fornace, e la sua voce come il fragore di grandi acque, 16 (nella sua mano destra aveva sette stelle, dalla sua bocca usciva una spada aguzza a due tagli) e il suo volto era come il sole [quando esso] risplende nella sua forza. 17 Quando lo vidi, io caddi ai suoi piedi come morto e lui pose la sua destra su di me, dicendo: «Non temere; io, io sono il primo e l'ultimo, 18 il vivente e sono stato morto, ma ecco, io sono vivente per i secoli dei secoli e tengo le chiavi della morte e dell’Ades577. 19 Scrivi dunque le cose che hai viste, quelle che sono e quelle che devono avvenire dopo queste. 20 [Questo è]578 il mistero delle sette stelle che hai viste nella mia destra e delle sette lampade d'oro: Le sette stelle sono [gli] angeli delle sette chiese e le sette lampade sono le sette chiese. LE SETTE CHIESE (LE COSE CHE SONO ANCORA OGGI) 1. Efeso Apocalisse 2 1 All'angelo della chiesa che è ad Efeso scrivi:

572 n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza; 573 n. d. t. altri: rapito dallo; 574 n. d. t. altri: del Signore; 575 n. d. t. altri: candelabri; 576 o: simile a un figlio d'uomo; n. d. t. : Nella persona

dell’uomo Cristo Gesù, Dio è apparso sia agli occhi degli uomini sia degli angeli (confr. Matteo Cap.1 v. 23; Giovanni Cap. 1:1, 2, 3, 10; Filippesi Cap. 2:5-11; 1a Timoteo Cap. 3 v. 16; Ebrei Cap. 1:1, 2, 3).

577 Vedere la nota in Matteo Cap. 11:23; 578 n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;

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Ecco ciò che dice colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo alle sette lampade d'oro: 2 Io conosco le tue opere, la tua fatica, la tua costanza e che non puoi sopportare i malvagi e che hai messo alla prova quelli che si dicono apostoli, ma non lo sono e li hai trovati bugiardi, 3 che hai costanza, che hai sopportato [delle afflizioni] per il mio nome e non ti sei stancato. 4 Ma io ho questo contro di te: che hai abbandonato il tuo primo amore. 5 Ricorda dunque da dove sei decaduto, ravvediti e compi le opere di prima, altrimenti, io vengo da te e toglierò la tua lampada dal suo posto, se non ti ravvedi. 6 Tuttavia hai questo: che detesti le opere dei Nicolaiti, che anch'io detesto. 7 Chi ha delle orecchie ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. A chi vincerà579 io darò da mangiare dell'albero della vita, che è nel paradiso di Dio. 2. Smirne Apocalisse 2 8 All'angelo della chiesa che è a Smirne scrivi: Ecco ciò che dice il primo e l'ultimo, che è stato morto e ha ripreso vita: 9 Io conosco la tua tribolazione, la tua povertà (ma tu sei ricco) e l’oltraggio di quelli che dicono di essere Giudei e non lo sono, ma sono la sinagoga di Satana. 10 Non temere in alcun modo le cose che avrai da soffrire: ecco, il diavolo getterà [alcuni] di voi in prigione, per mettervi alla prova e avrete una tribolazione di dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e io ti darò la corona della vita. 11 Chi ha delle orecchie ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. Chi vincerà non avrà da soffrire della morte seconda. 3. Pergamo Apocalisse 2 12 All'angelo della chiesa che è a Pergamo scrivi: Ecco ciò che dice colui che ha la spada affilata a due tagli: 13 Io so dove tu abiti, là dov'è il trono di Satana; ma tu tieni fermo il mio nome e non hai rinnegato la fede in me, neppure580 ai giorni in cui Antipa, che era mio testimone fedele, fu ucciso fra voi, là dove Satana abita. 14 Ma ho qualcosa contro di te: che tu hai là alcuni di quelli che praticano la dottrina di Balaam, il quale insegnava a Balac di porre una pietra d’inciampo davanti ai figli d'Israele, perché mangiassero carni sacrificate agli idoli e a commettere la fornicazione. 15 Così tu ne hai, tu pure, che praticano similmente la dottrina dei Nicolaiti. 16 Ravvediti dunque, altrimenti io vengo a te prontamente e combatterò contro di loro con la spada della mia bocca. 17 Chi ha delle orecchie ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.

579 n. d. t. : confr. Cap. 12:11; così per le sette lettere; 580 molti omettono : neppure;

A chi vincerà io darò della manna nascosta e darò una pietra bianca, sulla quale è scritto un nome nuovo che nessuno conosce, se non colui che lo riceve. 4. Tiatiri Apocalisse 2 18 All'angelo della chiesa che è a Tiatiri, scrivi: Ecco ciò che dice il Figlio di Dio, che ha i suoi occhi come una fiamma di fuoco e i cui piedi sono simili a rame brillante: 19 Io conosco le tue opere, il tuo amore, la tua fede, il tuo servizio, la tua costanza e le tue ultime opere che sorpassano le prime. 20 Ma io ho contro di te, che tu tolleri la donna581, Iezabel, che si dice profetessa e insegna a deviare i miei schiavi [spingendoli] a commettere la fornicazione e a mangiare carni sacrificate agli idoli. 21 Le ho dato del tempo perché si ravvedesse, ma lei non vuol ravvedersi dalla sua fornicazione. 22 Ecco, io la getto sopra un letto di una grande tribolazione, con coloro che commettono adulterio con lei, se non si ravvedono delle loro opere582 23 e farò mettere a morte i suoi figli e tutte le chiese conosceranno che io sono colui che sonda le reni e i cuori e io darò a ciascuno di voi secondo le sue opere. 24 Ma agli altri di voi che sono a Tiatiri, a quanti ve ne sono che non hanno questa dottrina e che non hanno conosciuto le profondità di Satana (come essi dicono): Io non vi impongo altro peso, 25 ma soltanto, quello che avete tenetelo fermamente finché io venga. 26 A chi vincerà e a chi osserverà le mie opere sino alla fine, io gli darò potere sulle nazioni, 27 ed egli le pascolerà con una verga di ferro come sono frantumati i vasi d'argilla, 28 come anch'io ho ricevuto [questo potere]583 dal Padre mio e io gli darò la stella del mattino. 29 Chi ha delle orecchie ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. 5. Sardi Apocalisse 3 1 All'angelo della chiesa che è a Sardi scrivi: Ecco ciò che dice colui che ha i sette spiriti di Dio e le sette stelle: Io conosco le tue opere, che tu hai nome di vivere ma sei morto. 2 Sii vigilante e rinforza il resto che sta per morire, poiché non ho trovato giuste le tue opere davanti al mio Dio. 3 Ricordati dunque quanto hai ricevuto e ascoltato, continua a serbarlo e ravvediti. Se dunque tu non vigili, io verrò [su te] come un ladro e tu non saprai584 a che ora verrò su di te.

581 o : tua donna; che sarebbe un’allusione al legame di

Iezabel con Acab, il re responsabile (confr. 1° Re Cap. 16:31 e Cap. 21:25;

582 o : se ella non si ravvede dalle sue opere; 583 n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza; 584 molti hanno : sai;

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4 Tuttavia tu hai alcuni individui a Sardi che non hanno contaminato le loro vesti e loro cammineranno con me in [vesti] bianche, perché ne sono degni. 5 Chi vincerà, quello sarà vestito di vesti bianche e io non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma io confesserò il suo nome davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli. 6 Chi ha delle orecchie ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. 6. Filadelfia Apocalisse 3 7 All'angelo della chiesa che è a Filadelfia scrivi: Ecco cosa dice il Santo, il Veritiero, colui che ha la chiave di Davide, colui che apre e nessuno chiuderà, che chiude e nessuno aprirà: 8 Io conosco le tue opere. Ecco, ho messo davanti a te una porta che è stata aperta585, che nessuno può chiudere, perché tu hai rifiutato la forza586, hai serbato la mia parola e non hai rinnegato il mio nome. 9 Ecco, io ti faccio dono [di quelli] della sinagoga di Satana (i quali dicono di essere Giudei e non lo sono, ma mentono). Ecco, io li farò venire a prostrarsi davanti ai tuoi piedi e riconosceranno che io ti ho amato. 10 Poiché tu hai osservato la parola della mia587 costanza, anch'io ti preserverò dall'ora della prova che ha da venire sulla intera terra abitata, per mettere alla prova quelli che abitano sulla terra. 11 Io vengo rapidamente; tieni fermo quello che hai, perché nessuno ti tolga la tua corona. 12 Chi vincerà io lo farò una colonna nel tempio588 del mio Dio, ed egli non ne uscirà fuori mai più; scriverò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio, la nuova Gerusalemme che scende dal cielo da presso il mio Dio, e il mio nuovo nome. 13 Chi ha delle orecchie ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. 7. Laodicea Apocalisse 3 14 All'angelo della chiesa che è a Laodicea scrivi: Ecco cosa dice l'Amen, il testimone fedele e veritiero, il principio della creazione di Dio: 15 Io conosco le tue opere, che tu non sei né freddo né bollente. Io vorrei che tu fossi o freddo o bollente, 16 così, perché tu sei tiepido e che non sei né freddo né fervente, io ti vomiterò dalla mia bocca, 17 poiché tu dici: "Io sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di nulla!" Invece, non sai che tu sei infelice, miserabile, povero, cieco e nudo.

585 altri : porta aperta; 586 n. d. t. :altri : hai poca forza… pur avendo poca forza; 587 n. d. t. :altri : la mia esortazione alla; 588 esattamente : la casa stessa; vedere la nota in Matteo Cap.

23:16;

18 Io ti consiglio di comperare da me dell'oro purificato col fuoco, affinché tu divenga589 ricco; delle vesti bianche affinché tu sii vestito e non si veda la vergogna della tua nudità; un collirio per ungere i tuoi occhi affinché tu veda. 19 Io, io riprendo e castigo tutti quelli che io amo; abbi dunque zelo e ravvediti.590 20 Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me.591 21 Chi vincerà, io lo farò sedere con me sul mio trono, come anch'io ho vinto e mi sono seduto con il Padre mio sul suo trono. 22 Chi ha delle orecchie ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. 2a VISIONE: RAPITO IN ALTO, UN TRONO NEL CIELO (LE COSE CHE AVVERRANNO DOPO QUESTE) Apocalisse 4 1 Dopo queste cose io guardai, ed ecco una porta aperta nel cielo e la prima voce, che avevo udito come una tromba, parlare con me dicendo: «Sali qui e io ti mostrerò le cose che devono avvenire dopo queste». 2 Sull’istante io fui [rapito]592 nello Spirito: ed ecco, nel cielo era posto un trono e sul trono [c'era uno] seduto 3 e colui che era seduto, a vederlo, era simile alla pietra di diaspro e di sardio e intorno al trono un arcobaleno che, a vederlo, era simile allo smeraldo 4 e attorno al trono ventiquattro troni e sui troni ventiquattro anziani seduti, vestiti di vesti bianche e con corone d'oro sul capo. 5 Dal trono uscivano lampi, voci e tuoni e sette lampade accese davanti al trono, che sono i sette spiriti di Dio. 6 [Inoltre]593 davanti al trono, era come un mare di vetro simile a del cristallo e in mezzo al trono e intorno al trono, quattro animali594 viventi, pieni di occhi davanti e di dietro: 7 il primo animale vivente è simile a un leone, il secondo animale simile a un vitello, il terzo animale ha la faccia come d'un uomo595 e il quarto animale è simile a un'aquila volante. 8 Ciascuno dei quattro animali viventi hanno sei ali e sono pieni di occhi tutt'intorno e di dentro: essi non cessano mai di ripetere giorno e notte: 589 esattamente : che tu diventi veramente ricco; lo stessa

cosa per che tu veda alla fine del versetto; 590 n. d. t. : Per questo scopo, il Signore permette le prove,

le delusioni, le sofferenze di vario tipo, che conducono il cuore alla riflessione e al ravvedimento;

591 n. d. t. : Egli bussa alla porta del cuore di ciascuno, con avvertimenti, ammonizioni, riprensioni, perché l’evangelo, il mezzo più facile per la conversione delle anime, non è più ascoltato dai cristiani! Ma eppure è il libro scritto da loro e per loro! Coloro che però apriranno la porta del loro cuore al Signore che sta fuori, troveranno ciò che risponderà davvero ai loro bisogni di sazietà;

592 n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza; 593 n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza; 594 n. d. t. altri : creature; sempre in questo passo; 595 altri : come un uomo;

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«Santo, santo, santo *Signore, Dio, Onnipotente, colui che era, che è, e che viene».

9 Ogni volta che gli animali rendono gloria, onore e ringraziamenti a colui che è seduto sul trono, a colui che vive nei secoli dei secoli, 10 i ventiquattro anziani cadono [sulle loro facce] davanti a colui che siede sul trono e si prostrano davanti a colui che vive nei secoli dei secoli e gettano le loro corone davanti al trono, dicendo: 11 «Tu sei degno, nostro Signore e nostro Dio, di ricevere la gloria, l'onore e la potenza: perché sei tu che hai creato tutte le cose e per tua volontà esse erano e furono create ». 3a VISIONE: L’AGNELLO Apocalisse 5 1 Io vidi nella destra di colui che era seduto sul trono, un libro scritto al di dentro e sul rovescio, sigillato da sette sigilli 2 e vidi un angelo potente che diceva a gran voce: «Chi è degno di aprire il libro e di sciogliere i sigilli?» 3 Ma nessuno, né in cielo, né sulla terra, né sotto la terra, poteva aprire il libro, né guardarlo. 4 Io, io piangevo forte, perché non si era trovato nessuno che fosse degno di aprire il libro, né di guardarlo. 5 Ma uno degli anziani mi disse: «Non piangere; ecco, il leone, che è della tribù di Giuda, la radice596 di Davide, ha vinto per aprire il libro e i suoi sette sigilli». 6 Poi vidi, in mezzo al trono e ai quattro animali e in mezzo agli anziani, un Agnello che stava là in piedi, come immolato, avente sette corna e sette occhi che sono i sette spiriti di Dio, mandati per tutta la terra. 7 Egli venne e prese [il libro] dalla mano destra di colui che era seduto sul trono597. 8 Quand'ebbe preso il libro, i quattro animali e i ventiquattro anziani, caddero [sulle loro facce] davanti all'Agnello, aventi ciascuno un’arpa e delle coppe d'oro piene di profumi, che sono le preghiere dei santi. 9 Essi cantavano un cantico nuovo, dicendo:

«Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai acquistato per Dio, con il tuo sangue, [gente] di ogni tribù, lingua, popolo e nazione,

10 e tu li hai fatti re598 e sacerdoti per il nostro Dio ed essi regneranno sulla terra».

11 Poi vidi e udii voci di molti angeli intorno al trono, agli animali e agli anziani; il loro numero era di miriadi di miriadi, e migliaia di migliaia, 12 dire a gran voce:

«Degno è l'Agnello che è stato immolato, di ricevere la potenza, la ricchezza, la sapienza, la forza, l'onore, la gloria e la benedizione».

13 Poi udii tutte le creature che sono nel cielo, sulla terra, sotto la terra e sul mare e tutte le cose che vi sono, che dicevano:

596 n. d. t. altri : il discendente; 597 o : che è seduto; è un titolo: Colui che è seduto sul trono; 598 molti altri : un regno;

«A colui che è seduto sul trono, e all'Agnello, la benedizione, l'onore, la gloria e la forza, nei secoli dei

secoli». 14 I quattro animali dicevano: «Amen!» e gli anziani caddero [sulle loro facce] e resero omaggio. 4a VISIONE: I SIGILLI SONO APERTI PER LA RIVELAZIONE AI FEDELI Apocalisse 6 1 Quando l'Agnello aprì uno dei sette sigilli, io vidi e udii uno dei quattro animali, dire con voce tonante: «Vieni [e vedi]». 2 Io guardai ed ecco un cavallo bianco e colui che era seduto sopra aveva un arco; gli fu data una corona ed egli uscì da vincitore e per vincere. 3 Quando lui aprì il secondo sigillo, udii il secondo animale che diceva: «Vieni [e vedi]» 4 e uscì un altro cavallo, rosso e a colui che era seduto sopra fu dato di togliere la pace dalla terra e [di fare in modo che] gli uomini si sgozzassero l’un l’altro e gli fu data una grande spada. 5 Quando lui aprì il terzo sigillo, udii il terzo animale che diceva: «Vieni [e vedi]». Io guardai ed ecco un cavallo nero e colui che era seduto sopra aveva una bilancia in mano 6 e udii come una voce in mezzo ai quattro animali, che diceva: «Una misura di frumento per un denaro e tre misure d'orzo per un denaro e non nuocere all'olio né al vino». 7 Quando lui aprì il quarto sigillo, udii [la voce del] quarto animale che diceva: «Vieni [e vedi]». 8 Io guardai e vidi un cavallo livido599 e il nome di colui che era seduto sopra è: Morte; l’Ades600 era dietro con lui. Gli601 fu dato potere sul quarto della terra, per uccidere con la spada, con la fame, con la morte e con le bestie selvagge della terra. 9 Quando lui aprì il quinto sigillo, io vidi sotto l'altare le anime di quelli che erano stati sgozzati per la parola di Dio e per la testimonianza che essi602 avevano [resa]. 10 Essi gridarono ad alta voce:

«Fino a quando, o Sovrano603 santo e veritiero, aspetterai per fare giustizia e vendicare il nostro sangue su quelli che abitano sopra la terra?»

11 A ciascuno di essi fu data una lunga veste bianca e fu loro detto che si riposassero ancora un po' di tempo, finché fosse completo il numero dei loro compagni di schiavitù e dei loro fratelli che dovevano essere uccisi come loro. 12 Guardai quando lui aprì il sesto sigillo: allora si fece un gran terremoto; il sole diventò nero come un sacco di pelo604 e la luna diventò tutta intera come sangue;

599 n. d. t. altri : pallido; giallastro; verdastro; fulvo; 600 come Cap. 1:18; vedere la nota in Matteo Cap. 11:23; 601 molti altri : Fu loro; 602 n. d. t. altri aggiungono: gli; 603 vedere la nota in Atti Cap. 4:24; n. d. t. altri: Signore; 604 n. d. t. molti altri: crine;

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13 le stelle del cielo caddero sulla terra come un fico agitato da un forte vento che strappa lontano i suoi fichi tardivi605. 14 Il cielo si ritirò come un libro che si arrotola e ogni montagna e ogni isola furono rimosse dal loro luogo. 15 I re della terra, i grandi, i chiliarchi606, i ricchi, i potenti e ogni schiavo e [ogni] uomo libero si nascosero nelle caverne e nelle le rocce dei monti, 16 dicendo ai monti e alle rocce: «Cadeteci addosso e nascondeteci dalla faccia di colui che è seduto sul trono e davanti all'ira dell'Agnello; 17 perché è venuto il gran giorno della sua ira e chi può resistere?» 5a VISIONE: I 144.000 SEGNATI Apocalisse 7 1 Dopo questo, io vidi quattro angeli che stavano in piedi ai quattro angoli della terra e trattenevano i quattro venti della terra affinché non soffiasse607 alcun vento sulla terra, né sul mare, né su alcun albero. 2 Poi vidi un altro angelo salire dall’oriente608, che aveva il sigillo del Dio vivente che gridò ad alta voce ai quattro angeli ai quali era stato dato di danneggiare la terra e il mare, dicendo: 3 «Non danneggiate la terra, né il mare, né gli alberi, finché noi abbiamo marcato sulla fronte gli schiavi del nostro Dio». 4 E udii il numero di coloro che erano marcati: centoquarantaquattromila marcati di tutte le tribù dei figli d'Israele: 5 della tribù di Giuda dodicimila segnati;

della tribù di Ruben dodicimila; della tribù di Gad dodicimila;

6 della tribù di Aser dodicimila; della tribù di Neftali dodicimila; della tribù di Manasse dodicimila;

7 della tribù di Simeone dodicimila; della tribù di Levi dodicimila; della tribù di Issacar dodicimila;

8 della tribù di Zabulon dodicimila; della tribù di Giuseppe dodicimila; della tribù di Beniamino dodicimila marcati.

6a VISIONE: UNA FOLLA INNUMEREVOLE Apocalisse 7 9 Dopo queste cose, io guardai ed ecco una immensa folla che nessuno poteva contare, di tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue, che stava in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, vestiti di lunghe bianche vesti e con delle palme in mano. 10 Essi gridavano ad alta voce, dicendo: «La salvezza è per il nostro Dio che siede sul trono e all'Agnello». 11 Tutti gli angeli erano in piedi intorno al trono, agli anziani e ai quattro animali e caddero sulle loro facce, davanti al trono, rendendo omaggio a Dio, dicendo: 12 «Amen! La benedizione, la gloria, la sapienza, i ringraziamenti, l'onore, la potenza e la forza, al nostro Dio, nei secoli dei secoli! Amen».

605 n. d. t. altri: immaturi; o ficucci; 606 n. d. t. altri: generali; o capitani; 607 n. d. t. altri: non soffiassero; 608 o: dal levar del sole;

13 Poi uno degli anziani si rivolse a me dicendo: «Chi sono queste persone vestite di lunghe vesti bianche e da dove sono venute?» 14 Io gli risposi: «Mio signore, lo sai tu ». Ed egli mi disse: «Questi sono quelli che vengono dalla grande tribolazione. Essi hanno lavato le loro vesti e le hanno imbiancate nel sangue dell'Agnello. 15 Perciò sono davanti al trono di Dio e lo servono giorno e notte nel suo tempio609 e colui che è seduto sul trono rizzerà la sua tenda su di loro. 16 Non avranno più fame e non avranno più sete, non li colpirà più il sole né alcuna arsura; 17 perché l'Agnello che è in mezzo al trono li pascerà e li guiderà alle sorgenti delle acque della vita e Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi». 7a VISIONE: IL SETTIMO SIGILLO Apocalisse 8 1 Quando lui aprì il settimo sigillo, si fece un silenzio nel cielo per circa mezz'ora 2 e vidi i sette angeli che stavano in piedi davanti a Dio, a loro furono date sette trombe. 3 Venne anche un altro angelo, con un incensiere d'oro, che si fermò presso l'altare, gli furono dati molti profumi per dare [efficacia] alle610 preghiere di tutti i santi [bruciandoli]611 sull'altare d'oro che è davanti al trono 4 e il fumo dei profumi salì davanti a Dio, dalla mano dell'angelo, insieme alle preghiere dei santi. 5 Poi l'angelo prese l'incensiere, lo riempì del fuoco dell'altare e gettò [il fuoco] sulla terra: ci furono delle voci, dei tuoni, dei lampi e un terremoto.

….OMISSISS…

FINE DEL NUOVO TESTAMENTO E DI TUTTE LE SACRE SCRITTURE

609 esattamente: la casa stessa; qui e in tutto il Libro;

vedere la nota al Cap. 3:12; 610 n. d. t. altri: affinché li offrisse con le; 611 n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;