Struttura dell’apparecchiatura RM · Polso Protocollo d’esame RM Queste diapositive fanno parte...

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Polso Protocollo d’esame RM Queste diapositive fanno parte di un corso completo e sono a cura dello staff di rm-online.it E’ vietata la riproduzione anche parziale

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Polso Protocollo d’esame RM

Queste diapositive fanno parte di

un corso completo e sono a cura

dello staff di rm-online.it

E’ vietata la riproduzione anche

parziale

Cenni

Anatomici

Cenni

Anatomici

Cenni

Anatomici

Questionario tipico

• Interventi chirurgici al polso

o a parti anatomiche

limitrofe?

• Traumi?

• Distorsioni?

• Qual‘e’ il motivo specifico

per cui viene eseguito

l'esame?

• Il polso e’ bloccato?

• Parestesie alle dita o alla

mano?

Situazioni e quesiti

clinici piu’ comuni

- Blocco articolare

Tra le situazioni cliniche

piu’ comuni possiamo trovare:

- Sospetta frattura non

rilevata all’esame RX

- Dolore post-traumatico

- Dolore cronico o

patologia non traumatica

sportiva

Preparazione del Paziente

Per effettuare la RM del polso il paziente deve essere

preparato secondo le misure di sicurezza standard, quindi

rimanere in calze mutande e maglietta, e o con camice

monouso. Nel caso del polso eseguito in posizione supina e

braccia lungo i fianchi, i pantaloni possono creare notevoli

problemi e artefatti.

Devono essere rimosse le

fasciature di contenzione, tutori,

e qualsiasi materiale che possa

contenere anche solo delle piccole

fibre metalliche.

I pazienti con articolazione

ingessata possono essere esaminati

normalmente, previa verifica sotto

scopia che non vi siano corpi

metallici nel gesso.

Posizionamento sul lettino e bobine Il posizionamento del paziente e la scelta delle bobine puo’ essere estremamente

variabile in relazione all’apparecchiatura utilizzata e alle bobine disponibili.

Piu’ frequentemente viene utilizzata una bobina flessibile o meglio bobine di piccolo

diametro ma ad alte prestazioni, appoggiata alla parte anatomica. Solitamente il

paziente e’ in posizione prona, con il braccio verso il tunnel.

Un’altra bobina che puo’ essere utilizzata in questa posizione e’ la bobina del

ginocchio.

L’esame puo’ anche essere eseguito in posizione supina feet first e braccio lungo il

fianco. Questa scelta viene fatta soprattutto se si ha a disposizione una bobina

dedicata per lo studio del polso, che non riceve segnale dalle parti anatomiche

esterne limitrofe (bacino). ha il vantaggio di dare il miglior comfort al paziente ma,

con bobine non dedicate, lo svantaggio di eventuali artefatti da ribaltamento e

respirazione visto che il polso e’ vicinissimo all’addome.

CENTRATURA generalmente

al centro della bobina o al

centro del polso

E’ importante che la mano sia

aperta, distesa, non deve

essere ne’ flessa ne’ estesa.

Piani di scansione

Piano coronale: E’ il primo piano che solitamente viene eseguito, e’

solitamente il piu panoramico.

16-20 strati, da 2-3mm, in assiale secondo l’asse trasversale

immaginario del polso (non è semplice definire dei punti di riferimento), in

sagittale lungo l’asse principale.

Gli strati devono coprire tutte le strutture ossee .

Piani di scansione Piano assiale: 20-24 strati, da 2-3mm, in sagittale e in coronale

perpendicolari ad una linea passante tra l’asse maggiore del polso.

Gli strati devono coprire 1-2cm del radio e 1-2cm dei metacarpi.

Ovviamente gli strati possono essere spostati piu’ caudalmente o piu’

cranialmente.

Piani di scansione

Piano sagittale: 16-20 strati, da 2-3mm, in assiale e

coronale secondo l’asse sagittale immaginario del polso.

Devono essere coperte tutte le strutture ossee.

Quale piano per quale struttura

Tutti i piani sono utili per avere una visione tridimensionale dei

vari ossicini.

Piano assiale: arco osseo, tunnel carpale, pisiforme, uncinato

Piano sagittale: capitato, semilunare, radio, metacarpi

Piano coronale: e’ sicuramente il

piano con piu’ informazioni, sulla

maggior parte delle strutture

ossee e legamentose

Decodifica di fase

Le impostazioni classiche sono:

Sagittale: fase AP, eventuale

presaturazione sup e inf.

Coronale: fase RL, eventuale

presaturazione sup e inf.

Assiale: fase AP, eventuale

presaturazione sup e inf.

Attenzione che spesso il pacchetto

assiale puo’ avere una rotazione non

corretta rispetto all’assiale stessa.

Nel polso non sono molte le strutture artefattanti, e sono

distribuite alla periferia. Per la scelta della fase si da priorita’ alla

morfologia della parte anatomica.

Strutture artefattanti

Protocolli Polso Traumatico o doloroso:

Dolore mediale o laterale

- COR STIR o DP fat sat

- COR TSE T1

- AX TSE DP FAT SAT

- SAG TSE DP FAT SAT o SAG

TSE T1 FS

Dolore anteriore o posteriore

- COR STIR o COR TSE DP FAT

SAT

- AX TSE DP FAT SAT

- SAG STIR o SAG TSE DP FAT

SAT

- SAG TSE T1

Protocolli Gomito Tumorale, infettivo:

- COR TSE T1

- COR STIR

- AX TSE T2 fat sat

- AX TSE T1

- Eventuale AX TSE T1 fat sat

- mezzo di contrasto

- AX SAG e COR TSE T1 fat sat

Quale sequenza per quale

struttura

TSE T1: osso

TSE DP fat sat: osso, legamenti e tendini

STIR: osso, legamenti e tendini

TSE T2: legamenti e tendini

GRE T2*: legamenti, cartilagini

Sequenze specifiche aggiuntive

Cartilagini: Sag Cor GRE 3D T1 o T2* wats

Fratture: sequenza aggiuntiva in TSE T1

perpendicolare alla linea di frattura

Artro-RM in casi di

sospette lesioni della

cartilagine o ricerca

corpi intraarticolari