Storie di bellezza

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+ Patrimonio culturale e codici Qr: arte, memorie e paesaggio, a portata di un click. Epoche diverse dialogano tra di loro alla ricerca di un equilibrio. Abbiamo una sfida: riuscire a svelare questa ricchezza a chiunque, oltre i limiti della complessità. Ci sono migliaia di storie nelle nostre città, storie di bellezza che il mondo ci invidia e che spesso non siamo più capaci di raccontare. Ora la tecnologia digitale vi offre una grande opportunità, saprete coglierla? La cooperativa Aurive con Storie di Bellezza vi suggerisce una possibilità… Aurive presenta “Storie di bellezza”

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Patrimonio culturale e codici Qr: arte, memorie e paesaggio, a portata di un click.

Epoche diverse dialogano tra di loro alla ricerca di un equilibrio.

Abbiamo una sfida: riuscire a svelare questa ricchezza a chiunque, oltre i limiti della complessità.

Ci sono migliaia di storie nelle nostre città, storie di bellezza che il mondo ci invidia e che spesso non siamo più capaci di raccontare.

Ora la tecnologia digitale vi offre una grande opportunità, saprete coglierla?

La cooperativa Aurive con Storie di Bellezza vi suggerisce una possibilità…

Aurive presenta

“Storie di bellezza”

+ Chi siamo

Aurive Cooperativa Sociale.

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Aurive società cooperativa: risorse sociali per lo sviluppo onlus nasce nell’aprile del 2007 raccogliendo l’esperienza di 6 consulenti impegnati nella gestione di progetti di Servizio Civile Nazionale.

Aurive cresce lavorando con giovani under 35. La cooperativa elabora e sviluppa idee curando ogni dettaglio realizzativo: progettazione, promozione, selezione, formazione, monitoraggio, rendicontazione, fundraising.

Dal 2007 gestisce progetti di servizio civile nazionale come consulente della Provincia di Novara e del comune di Omegna.

Attiva in progetti legati alle politiche giovanili e alle politiche sociali (sostegno educativo, animazione, mediazione culturale) a partire dal 2009 ha sperimentato progetti di accompagnamento all'imprenditoria

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giovanile contribuendo alla creazione di nuove start up.

Negli ultimi tre anni, Aurive ha deciso di aprirsi a nuovi contenuti digitali, innovando il proprio approccio lavorativo ed ottenendo a livello regionale il finanziamento per un innovation voucher (2011) legato alla produzione di prodotti digitali di ultima generazione (audioguide, realtà aumentata).

Nel 2011-2012 Aurive ha realizzato per il Comune di Oleggio il “progetto Qr” il primo percorso di valorizzazione digitale del patrimonio storico artistico nel territorio novarese. Questa sperimentazione è stata il modello di due successivi interventi sviluppati ad Arona (creazione di un itinerario turistico) e Castelletto Ticino (produzione di codici qr per i servizi comunali: politiche giovanili, biblioteca, mostre temporanee).

+ Cos’è un codice Qr?

Li incontriamo sui giornali e

nelle pubblicità, ma non

sappiamo cosa siano.

Un Codice QR è un codice a

barre bidimensionale (o codice

2D), ossia a matrice, composto

da moduli neri disposti

all'interno di uno schema di

forma quadrata.

Inizialmente utilizzato nella

logistica, viene impiegato per

memorizzare informazioni

generalmente destinate a

essere lette tramite un telefono

cellulare o uno smartphone.

In un solo crittogramma sono

contenuti 7.089 caratteri

numerici o 4.296 alfanumerici.

Il nome QR è l'abbreviazione

dell'inglese quick response

(risposta rapida).

Storie di bellezza L’idea

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Offrire una nuova esperienza di fruizione del bene culturale.

Accompagnare un visita rendendola personalizzabile.

Non più supporti cartacei ma uno smarthpone che puntato su un codice qr darà le informazioni ritenute necessarie (opere, artisti, periodi storici, itinerari).

Intendiamo promuovere un turismo sostenibile, che si propone di abbattere barriere linguistiche e culturali, favorendo la conoscenza del patrimonio storico e artistico.

Attraverso i codici qr si avrà accesso a schede descrittive, arricchite da contenuti audio-

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video (fotografie, interviste, documentari) e da note di approfondimento pensate per agevolare la comprensione di termini archeologici, artistici ed architettonici.

“Storie di bellezza” si pone in continuità con l’intervento di copertura wi-fi del territorio programmato dal Governo e intende sfruttare le potenzialità rappresentate dall’accessibilità e gratuità delle connessioni alla rete.

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Cosa proponiamo e come lavoriamo

I progetti

Sin dalla sua fondazione Aurive lavora con giovani tra i 18 e 35 anni. In questo momento storico i codici qr rappresentano un’opportunità per acquisire competenze digitali.

L’importanza che abbiamo sempre attribuito alla formazione (intesa come crescita relazionale e professionale) ci spinge verso l’idea di proporre progetti formativi per gruppi di giovani che facciano parte dell’intero processo realizzativo dei codici qr. Un work in progress al servizio di nuovi talenti, parte attiva nelle differenti fasi del lavoro: dalle ricerche iniziali fino alla redazione delle schede.

Una scommessa dunque, ma alla portata di chi crede ad uno sviluppo locale costruito partendo dai giovani.

Storie di bellezza si candida così ad essere il primo passo di una progettualità più strutturata, in grado di intercettare investimenti (bandi nazionali ed europei, contributi fondazioni bancarie, sponsorizzazioni) e di sperimentare nuove modalità di raccolta fondi (fundraising, crowdfunding).

Il lavoro

Partiremo da una ricerca preliminare di studio e selezione delle informazioni relative al patrimonio presente.

Questa fase individuerà i beni culturali su cui verranno realizzate le schede descrittive. Il lavoro sarà gestito dalla cooperativa Aurive in coordinamento con gli enti e le aziende coinvolte che metteranno a disposizione i loro archivi e il materiale documentale.

Successivamente procederemo alla redazione di singole schede, che definiranno contenuti, note, bibliografie e sitografie di riferimento.

Organizzeremo il materiale per piccoli blocchi di testo, narrazioni essenziali ed immediate, che lasceranno al visitatore la possibilità di approfondire ciò che interessa.

Le schede verranno in seguito tradotte, secondo le richieste. La chiusura dei testi verrà preceduta da un lavoro di editing.

Parallelamente verrà individuato il supporto digitale (server, sito web e blog) su cui verrà eseguito il caricamento e l’archiviazione delle schede e si procederà alla realizzazione dei codici qr.

Il prodotto

Una guida, un accompagnamento alla visita che in pochi secondi renderà accessibili informazioni utili, selezionate presentando in maniera accurata il lavoro di storici dell’arte, scrittori, architetti, guide locali, operatori museali, testimoni privilegiati.

Non una pubblicazione digitale per addetti ai lavori e neppure un’audioguida impossibile da ascoltare ma un supporto agile, pensato per tutti e capace di fornire particolari fotografici delle opere, curiosità, mappe, con un menù di note navigabili a disposizione del visitatore.

Un nuovo modo di vivere il patrimonio storico ed artistico, che porta l’esperienza personale al centro della visita, grazie ad un prodotto dinamico, che includerà negli upgrade le testimonianze di chi avrà sperimento questo percorso, suggerendo possibili migliorie.

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Arona centro storico visto dalla Rocca Borromea “(…) Testimonianze documentarie di un primo insediamento fortificato sono riferibili alla fine del X secolo; durante quello successivo il complesso probabilmente era sotto il controllo degli arcivescovi di Milano, che vi trovarono spesso rifugio. Nella seconda metà del Duecento la Rocca subì una prima distruzione durante le lotte tra Torriani e Visconti, ma questi ultimi s’impegnarono a ricostruirla. Nel 1439 il castello e il feudo aronese passarono alla famiglia Borromeo che, nonostante le diverse occupazioni e il susseguirsi di governi diversi (spagnolo, austriaco e piemontese), riuscì a mantenerli fino alla fine del Settecento. I resti attualmente visibili sono ciò che rimane a seguito della demolizione ordinata da Napoleone nel 180. Dopo essere ritornata proprietà dei Borromeo, l’area fu per convertita a usi agricoli; dal 1970, grazie alla concessione al Comune di Arona, venne trasformata in parco pubblico, da cui godere il panorama della città sottostante, del lago e della Rocca di Angera. Oggi questo spazio verde è raggiungibile tramite un sentiero

Chiesa dei Santi Martiri. “L’edificio originario, del quale non resta praticamente alcuna traccia visibile, faceva parte del monastero benedettino (l’odierno Palazzo Comunale) fondato nella seconda metà del X secolo dal conte Amizzone del Seprio, che secondo la tradizione vi portò da Perugia le reliquie dei Santi Martiri Graziano e Felino. La stessa chiesa, dopo circa tre secoli, accolse altre reliquie, ospitando le spoglie dei Santi Fedele e Carpoforo, trasportati da Como. Con i lavori di ricostruzione del secondo Quattrocento la chiesa iniziò ad assumere la forma attuale: a quell’epoca risalgono il coro di forma poligonale, il presbiterio e la campata ad esso contigua. Quando la chiesa venne inaugurata, nel 1489, non era ancora terminata, ma probabilmente erano già state realizzate:

La pala con la Madonna in trono tra angeli e Santi eseguita dal Bergognone, visibile nel coro; I due bassorilievi marmorei inseriti nell’altare principale che raffigurano i Martiri a coppie e mostrano riferimenti alla cultura ferrarese (…)”

Parrocchiale SS. Pietro e Paolo “(…) Tra il 1853 e il 1858, dopo un acceso dibattito sull’opportunità di procedere ad un intervento sistematico sulla chiesa, tra il promotore dei lavori, l’arciprete Bertotti, e l’allora sindaco Tosi, l’edificio assunse le forme attuali: venne ricostruito secondo il progetto e la direzione del celebre architetto Alessandro Antonelli che cercò di mantenere le strutture del presbiterio e del coro rinnovate tra il 1733 e il 1734.

La chiesa, una delle più imponenti della provincia, è in stile neoclassico come testimonia il portico sorretto da quattro maestose colonne in granito. All’interno la parte anteriore è divisa da due file di quattro colonne che sorreggono l’ampia volta a botte; un arcone trionfale separa le tre navate dalla zona retrostante coperta da una cupola.

Il presbiterio termina con un’abside semicircolare, mentre ai lati dell’altare si aprono altri ambienti disposti su due piani: la sacrestia e tre oratori che attualmente accolgono il Museo d’Arte Religiosa (…)”

Cripta di S.Michele “(…) La curiosa asimmetria della facciata, è probabilmente dovuta alla presenza di un edificio più antico che fu inglobato all’inizio dell’attuale navata destra. Scavi archeologici hanno identificato le tracce di una pianta a croce e i resti di una torre campanaria.

Gli storici ipotizzano che attorno al VII secolo, fosse già presente la dedicazione a San Michele, il cui culto si andava diffondendo tra la locale popolazione longobarda.

(..)La chiesa di San Michele presenta un grandioso ciclo unitario di affreschi, databile attorno al 1060, tra i maggiori del periodo romanico in Italia settentrionale.

Tra le pitture più importanti si segnalano il maestoso Giudizio Universale della controfacciata, il Cristo benedicente con i Diaconi dell’abside destra e le scene, di recente lettura, legate alle Apparizioni di San Michele Arcangelo nel Gargano dietro l’altare (…)”

Un esempio: Qr turistici ad Arona e Oleggio (NO) Due progettualità molto diverse realizzate da Aurive: Arona, la porta del lago Maggiore, uno dei principali approdi turistici del Piemonte, frequentata soprattutto da stranieri e Oleggio, un borgo cittadino a pochi chilometri dall’aeroporto internazionale di Malpensa, con il suo gioiello medievale, San Michele ed un capolavoro neoclassico, la chiesa Parrocchiale progettata dall’Antonelli, l’architetto della Mole di Torino.

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Il contesto d’inserimento

I codici qr verranno inseriti in contesti urbani e ambientali. Posizionati su appositi supporti, dovranno necessariamente dialogare con opere d’arte, architettura e paesaggio senza stravolgere gli equilibri preesistenti. Aurive proporrà interventi con materiali diversi (acciaio, ferro battuto, legno, alluminio, cartone) a seconda degli spazi (interni o esterni, storici o contemporanei).

L’innovazione del progetto vuole essere comunicata attraverso un’estetica accattivante, che superi la cartellonistica tradizionale con un design suggestivo, recuperando le potenzialità dell’artigianato d’eccellenza. La scelta dei materiali per i supporti privilegerà logiche manutentive sostenibili e sarà nostra cura accompagnare questo processo decisionale presentando schede tecniche e rendering descrittivi.

Società cooperativa sociale: risorse sociali per lo sviluppo onlus

C.so Cavallotti 26b – 28100 Novara

C.F. e P.IVA 02101050033

[email protected] www.aurive.it