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UNA SINTESI

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UNA SINTESI

Le idee illuministe portano alla Rivoluzione Francese Si diffondono in Italia e in tutta Europa L’impero d’Austria e la Russia sposano queste idee

per rafforzare il proprio potere Napoleone conquista l’Europa e cade nel 1815

Gli Stati del Nord Italia sono tutti controllati dall’Impero d’Austria. Solo il Regno di Sardegna, governato dai Savoia, lo Stato Pontificio governato dal Papa, e il Regno delle due Sicilie, ridato ai Borbone restano indipendenti.

Era un’associazione segreta nata a Napoli nel 1820 e diffusa poi al resto d ’ Italia. Chiedeva una Costituzione con principi illuministi di libertà e uguaglianza

È stata l’organizzatrice dei moti rivoluzionari del 1820-21 e quelli del 1830-31

L’organizzazione è stata soffocata nel sangue, ma la sua eredità passa alle associazioni che chiedono l’Unità di Italia.

Le figure più popolari come Giuseppe Garibaldi e quelle più intellettuali come Giuseppe Mazzini;

Il primo sarà l’”uomo d’azione”, in grado di conquistare un regno in un’impresa leggendaria con un pugno di uomini;

Il secondo, invece, è l’anima del Risorgimento, colui che diede un senso alla ribellione, alla luce di valori eterni di umanità.

Concezione romantica della storia, in cui Dio e la Divina Provvidenza agiscono sull’uomo;

«Costituire (...) l'Italia in Nazione Una, Indipendente, Libera, Repubblicana» (G. Mazzini, Istruzione generale per gli affratellati nella Giovine Italia);

Senza una patria libera nessun popolo può realizzarsi né compiere la missione che Dio gli ha affidato;

conquistando la sua libertà, l’Italia percorrerà la via del processo evolutivo dell'Umanità.

La grave crisi agricola e finanziara del 1847 provoca molte ribellioni in Europa. Parte in Francia dove cade la monarchia (restaurata da Napoleone nel 1804) e si estende anche in Austria, Prussia, Ungheria e Italia.

I rivoluzionari chiedono Costituzione, libertà di stampa, diritti sociali per tutti e salari più alti.

Nel 1848 dopo la ribellione a Vienna, anche Milano e

Venezia, decidono di combattere gli austriaci. L’inizio della rivolta passa alla storia come Le cinque giornate, gli italiani chiedono aiuto al Regno di Sardegna. Dopo alcune vittorie, però il re di Savoia è costretto a firmare la pace con l’ Austria.

Questo è però il motore dell’unificazione sotto i Savoia, che diventano la testa dei movimenti.

Conte di Cavour (1810-1861) Primo Ministro del Regno di Sardegna e poi del Regno d’Italia, di idee monarchiche e liberali, ha stretto alleanze con i Francesi per liberare l’Italia dagli Austriaci.

Vittorio Emanuele II (1820-1878) Ha portato il Risorgimento a compimento e l’Unità d’Italia, è stato il primo Re d’Italia.

Novembre 1852: fu chiamato dal Re a dirigere il governo, dove si impegnò ad attuare il suo programma di progresso civile

Il suo progetto aveva al centro la realizzazione

dell’unità d’Italia con a capo un monarca costituzionale e uno sviluppo economico basato sull’emergente borghesia

In politica estera mirava a liberare l’Italia dalla presenza austriaca e colse l’occasione che gli veniva offerta dalla guerra di Crimea per far sedere i piemontesi al tavolo dei vincitori al congresso di pace che si tenne a Parigi nel 1856

Il 5 maggio 1860 ebbe inizio la spedizione dei Mille con

la quale Garibaldi liberò il Mezzogiorno d’Italia; Cavour aveva il timore che Garibaldi intendesse sfruttare la sua popolarità per impadronirsi del potere e pertanto convinse il re Vittorio Emanuele II ad andargli incontro con il suo esercito.

L’incontro avvenne a Teano e dopo pochi mesi, il 17 marzo 1861 si riuniva il primo parlamento italiano a Torino, con la maggioranza dei moderati fedeli a Cavour.

Giuseppe Garibaldi (1807-1882) Segretamente si accorda con il re Vittorio Emanuele II e il Conte di Cavour per conquistare il Regno delle due Sicilie. Partito da Quarto, l’11 maggio 1860 compie il celebre Sbarco dei mille a Marsala, in Sicilia, con mille giovani patrioti volontari. La maggior parte di loro aveva meno di 25 anni. Il 90% veniva dal Nord Italia. Con l’aiuto degli inglesi, che fermano le navi dei Borbone, i Mille sbarcano in Sicilia risalendo fino alle porte dello Stato Pontificio. Non conquistano Roma per ordine dei Savoia.

Il 26 ottobre 1860 Garibaldi consegna il Sud Italia al re Vittorio Emanuele II a Teano. Il 17 Marzo 1861 viene proclamato il Regno d’Italia, con capitale Torino. Nel 1865 la capitale diventa Firenze.

L’annessione del Sud Italia è vista da molti come una guerra di occupazione da parte dei Savoia, interessati soprattutto alle casse del Regno. Nel 1861 comincia nel meridione il fenomeno del Brigantaggio, in seguito ad un aumento delle tasse e alla leva obbligatoria. L’esercito piemontese, soffoca nel sangue le ribellioni, che durano fino al 1866. Cominciano le emigrazioni in massa verso l’America.

Napoli era la capitale del Regno delle due Sicilie, quinta città più popolosa, una delle più avanzate capitali d’Europa, per arti, industria agricoltura e tecnologia, e una delle più ricche in Europa. Primo impianto industriale, navale e ingegneristico in Italia.

Nel 1866 viene annesso anche il Veneto Nel 1871 cade anche lo Stato Pontificio, Roma diventa

capitale Nel 1919 annessione del Trentino e del Friuli

Nessun Paese ha posseduto come l’Italia una tale

quantità di culture, di “piccole patrie”, di lingue e tradizioni. Nei primi tempi, l’Italia si trovava in una situazione difficile: gravi problemi di comunicazione, otto diverse misure e monete diverse, leggi, condizioni economiche, sviluppo industriale e sociale

Bisognava superare le distanze psicologiche tra regioni e regioni e coltivare l’adesione sincera di tutti gli abitanti della penisola

La conclusione di tutto il processo si può identificare con la conclusione della guerra del 1915-18 contro l’Austria, occasione in cui per la prima volta tutto il Paese lottò insieme di fronte all’invasore.

Nel 1946, il 2 giugno, l’Italia diventa una Repubblica democratica

Nel 1948 entra in vigore la Costituzione