Storia Della Lingua Italiana

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Storia della lingua italiana [1a lezione 29.9.2010] Il prestito si inserisce in un fenomeno etnologico generale, per questo linguisti e antropologi hanno fatto studi congiunti e soprattutto hanno appreso gli uni dagli altri metodi di ricerca. Il prestito parte dunque del fenomeno della trasmissione della cultura. Intendiamo questo termine (cultura) nel senso antropologico: tutto ci che opera delluomo. Cultura vs Natura. il complesso trasmesso degli usi parentali, utensili, metodi curativi, immagini, tecniche... che viene trasmesso di generazione in generazione. Possiamo fare un parallelismo tra questa concezione e quella di lingua se pensiamo che anche essa, secondo Saussure, non completa nella mente di ogni individuo, ma piuttosto un fatto sociale, in quanto un individuo non pu possedere tutti gli elementi del sistema, solo il gruppo pu (langue vs parole). (Chomsky non la pensa cos, Terracini neanche, per lui una via di mezzo: la vede come un fatto individuale che per si relaziona con una realt sociale, generale). Nessuna cultura autonoma e pura, per niente contaminata. Ogni tipo di contatto pu essere veicolo di trasmissione culturale. Gli antropologi distinguono tra acculturazione e diffusione. Lacculturazione linsieme di quei fenomeni che si verificano quando gruppi di individui aventi culture diverse vengono in contatto continuo e diretto, con conseguenti cambiamenti nella configurazione culturale originaria di uno o entrambi i gruppi. La diffusione si ha invece quando le due culture non sono pi in contatto e descrive il metodo di diffusione dellelemento nella nuova cultura in cui si innestato in modo interno e non pi indotto. Questo tipo di distinzione funziona anche per la lingua: acculturazione: da chi e come una parola viene introdotta; diffusione: come la parola si acclimata nella nuova lingua. La teoria della diffusione culturale ha messo in crisi lidea positivista dellevoluzione lineare A>B>C La diffusione culturale, il prestito, permettono infatti di saltare dei passaggi evolutivi A>C Cade anche lidea della societ intatta. Tutte le societ presentano elementi di societ esterne. La maggioranza dei nuovi elementi, anzi, dovuta al prestito e non alla creazione (che molto pi lenta). Ci sono moltissimi esempi di diffusione che sono stati individuati dagli antropologi: ad esempio il parto maschile, diffuso in molte trib. Anche elementi che crediamo caratteristici di alcune societ sono in realt frutto di prestiti, come ad esempio i pali totemici. I primi coloni che1

entrarono in contatto con queste societ non ne parlano e delle ricerche ci hanno permesso di scoprire che si diffusero solo a partire dal 1830. Fu la diffusione di alcuni utensili e di altri beni da parte dei bianchi che permise la nascita dei pali totemici. Un elemento di prestito pu essere cos bene assimilato da essere del tutto irriconoscibile. Lo stesso vale per i vocaboli prestati: ad esempio mangiare (dal francese) o burro (sempre dal francese. La prima attestazione in Dante) sono perfettamente integrati nel sistema della lingua italiana. Per valutare le relazione etniche dobbiamo considerare vari aspetti: 1. Se vengono in contatto uomini, o gruppi, o trib, o popoli. 2. Le diverse complessit culturali. 3. Il tipo di relazione che hanno i due gruppi (violenta, pacifica?) Qualunque siano i rapporti comunque latteggiamento del popolo ricevente sempre selettivo. Non tutto si pu prendere se contrasta troppo con la cultura iniziale. Sia antropologicamente che linguisticamente ci sono molti fattori in gioco e non sempre un vantaggio oggettivo comporta laccettazione. Non sono solo i fattori pratici a spiegare questi fenomeni e non tutti gli elementi sono ugualmente trasmissibili. Ci sono settori pi restrittivi (ad esempio il cibo) e altri pi permeabili (ad esempio gli indumenti). In Africa, ad esempio, gli europei provarono a introdurre luso dellaratro, ma fu quasi impossibile, invece altri oggetti, meno utili, si diffusero facilissimamente. Lesempio del mais invece controcorrente. Il mais fu importato in Africa ed diventato un elemento fondamentale dellalimentazione ed entrato anche nei riti religiosi (cibo e ritualit di solito sono settori molto impermeabili). A volte agisce a favore della diffusione un fattore di prestigio, come ad esempio tra i tedeschi emigrati in Brasile nellaccogliere la cultura gaucho (per loro montare a cavallo con la sella era un simbolo dellaristocrazia terriera). Oppure gli indigeni entrando a contatto con i bianchi ritennero elemento di prestigio i tetti di lamiera e li adottarono con tutti i loro svantaggi. E ancora, al giorno doggi: lalbero di Natale, San Valentino, Halloween ecc ecc [2a lezione 30.9.2010] Il prestito linguistico un fatto fisiologico nelle lingue, non una patologia. Neanche le lingue pi isolate sono indenni dal prestito. Le lingue non bastano a s stesse, come le culture e le societ. Spesso il prestito culturale accompagnato da un prestito linguistico (si acquisisce un nuovo prodotto, abito, utensile e si acquisisce anche il suo nome). Quando i germani vennero a contatto con i romani appresero a coltivare la vite e lolivo e a costruire le strade e acquisirono anche il lessico relativo. Vediamo come questi prestiti sono arrivati fino allinglese moderno: es. VINUM>wine, OLEUM>oil, STRATA>street. Questo tipo di lessico a loro volta i romani lavevano appreso dai greci (elaion, oinos) i quali a loro volta lavevano appreso dal mondo egeo. I prestiti sono insomma tracce dellevoluzione della civilt. Un altro esempio rame. La parola italiana e quella romena derivano dal latino: nom. AES, acc. AERAMEN. Nella altre lingue romanze invece la parola deriva dal greco: kypros (cio Cipro), dove cerano giacimenti di rame: fr. cuivre, sp. cobre.2

Gli influssi sono a senso unico o entrambe le civilt si influenzano vicendevolmente? Se una civilt culturalmente molto superiore, probabilmente si imporr senza ricevere niente. La reciprocit ci pu essere come no. Ad esempio la lingua cinese ha inondato il giapponese e il coreano senza assorbirne niente. In Europa occidentale per un periodo il francese ha avuto un ruolo simile a quello del cinese in estremo oriente. Per, a differenza del cinese, ha assorbito molte parole anche da altre lingue, come dallitaliano (ad esempio nel settore del commercio).1 Attualmente si parla molto di globalizzazione. Globalizzazione un termine derivato dalla psicologia infantile (si riferisce al modo di percepire le realt complesse da parte del bambino: allinizio le avverte come un tutto unico e non in grado di analizzarne le parti). La globalizzazione linguistica sarebbe la diffusione di una lingua unica. Il paradosso che linglese nel momento in cui si diffonde cos tanto, si differenzia (lo stesso successe al latino) e perde la sua unicit. Variet dellinglese particolarmente diverse da quello standard sono ad esempio il black english o i vari pidgin2. Oltretutto, nelle lingue con una tradizione solida, gli anglicismi, pur continuando essi ad entrarvi frequentemente, altrettanto frequentemente ne escono. Nel lessico fondamentale (3000-4000 parole) dellitaliano, di fatto, sono pochissimi gli anglicismi che hanno attecchito (un esempio ok) e nella cittadella della lingua (la grammatica) le influenze dallinglese sono ridottissime. La parola prestito stata infelicemente scelta. Qualcosa che si presta qualcosa di cui ci si priva per un periodo e che poi ci viene restituito nella forma iniziale. Invece i forestierismi cambiano, non si restituiscono e mentre noi li adottiamo continuano a essere anche nelle mani dei loro originali possessori. Tuttavia in tutte le lingue stata adottata questa metafora (sp. prstamo, fr. emprunt, ing. borrowing). Parlando di influssi tra le lingue ovviamente si parla sempre di contatti tra persone in quanto le lingue non esistono senza la comunit dei parlanti. Perch nasca un prestito innanzitutto necessario che un parlante della lingua A con un qualche livello di bilinguismo, anche minimo usi il termine rubato alla lingua B e poi che altri parlanti della lingua A, anche senza conoscere la lingua B, ripetano la parola. Fase 1: idioletto (parlata individuale). Se un uso non proprio del linguaggio comune si parla di interferenze. Qualunque arricchimento di qualunque tradizione linguistica a rigore un prestito. Ad esempio i laureandi del Dardi che iniziano ad usare delle parole sue tipiche fanno uso di prestiti e un bambino quando impara a parlare lo fa acquisendo un prestito dopo laltro. Tuttavia non parliamo di prestito tra le lingue individuali. Le interferenze perch si abbia un prestito possono essere tra: 1. Lingue nazionali 2. Lingua e i suoi dialetti (prestito interno) 3. Lingue vive e lingue morte 4. Fra differenti fasi storiche di una linguaLe cinque lingue pi importanti della cultura nella storia del mondo sono: il cinese classico, il sanscrito, larabo, il greco e il latino. 2 pidgin: modo in cui i cinesi leggono la parola business. Si tratta di una codice linguistico semplificato, caratterizzato da una sintassi poverissima, che nasce durante una colonizzazione. Se il pidgin si evolve e diventa una lingua complessa diventa una lingua creola.1

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5. Lingue speciali e/o gerghi Il corso si concentrer principalmente sul primo punto, ma vediamo una breve carrellata di esempi per capire meglio gli altri tipi possibili di prestito. Punto 2. Litaliano ricco di parole di origine dialettale. Dal genovese: boa, cambusa, scoglio, abbaino, mugugnare. Dal lombardo: filanda (stabilimento in cui si procede alla filatura delle fibre tessili), marcita (prato su cui si fa scorrere in continuazione un velo d'acqua per favorire la crescita dell'erba da foraggio), barbone, essere in bolletta, scartoffia, lavello, andare in guardia, tapparella, teppista, cicchetto, bocciare, naia (la vita e la disciplina militare). Dal veneziano: calmiere (origine bizantina), foiba (dal lat. FOBERAM, fossa), palombaro, traghetto, anagrafe (di origine bizantina), ghetto, lazzaretto (da Nazareth e Lazzaro. Un posto di quarantena era stato istituito a Venezia nel XV secolo sullisola di Santa Maria di Nazareth, cfr. DELI), imbranato, vestaglia (prima attestazione in Nieto). Dai dialetti meridionali: scippo, iettatura, sfizio, ammanicato, sommozzatore, lava, inguaiato, cafone, pacchiano. Dal siciliano: intrallazzo, mafia (non conosciamo letimologia. Il termine attestato solo dopo lUnit dItalia), rimpatriata. Dal romanesco: burino, caciara, dritto (furbo), cenone, sbafare, sbronza, bagarino, staccionata (prima attestazione ne Il piacere di Dannunzio), fattaccio, pennichella. A Roma cera un quartiere ebraico. Il termine fasullo viene dallebraico e stato introdotto in italiano attraverso il romanesco. La prima attestazione con il significato di falso del 1908, ma si diffuso largamente a partire dagli anni 40 del 1900 attraverso i film. Punto 3. Il greco e il latino continuano a dare prestiti a tutte le lingue del mondo, soprattutto per il lessico delle scienze. Ad esempio: cibernetica. Punto 4. Esempi sono il termine obliterare, riesumato dal 1300, o serrata o allibratore. Anche velivolo per aeroplano, inventato da Dannunzio (dal lat. VELIVULUM, agg. riferito alle navi) e usato per la prima volta nel 1909 in Forse che s. Punto 5. Esempi di termini tratti dalle lingue specifiche sono il termine contrattempo (termine tecnico nel ballo, nella scherma e nellequitazione), sfacelo (in medicina cancrena), nostalgia (era in origine un termine tecnico della medicina che indicava una malattia che colpiva i soldati svizzeri lontani dal loro paese), atmosfera (dalla fisica), ambiente (sempre dalla fisica, in Galileo era aggettivo), catastrofe (dal teatro classico, momento risolutivo), episodio (nel teatro greco, scena compresa tra due stasimi) e peripezia (sempre dal teatro greco, evento imprevisto), erotico (dalla critica letteraria, amoroso), adepto (in alchimia, chi cerca la pietra filosofale), clone (dalla biologia). Esempi tratti da vari gerghi sono: malloppo, omert (forse derivato da umilt), loffio, togo (bello). Dal gergo militare: attaccare bottone, fifa, nonnismo, abbuffarsi.4

Possiamo considerare prestiti solo quelle parole attinte da unaltra lingua e non i derivati da un prestito prodotti per autonomamente (essi sono termini indigeni). Ad esempio: saranno prestiti film, camion, scanner ma non filmino, camionabile, scannerizzare. Sono indigeni anche i composti ibridi come baby-pensionato, alga-killer, droga-party. In latino prestito dal greco ARCHITECTUS, ma ARCHITECTURA parola indigena (formazione con morfemi latini sul modello di PICTURA, SCULTURA). Vediamo per un esempio in cui anche i derivati sono prestiti (cio anche i derivati sono stati presi da unaltra lingua e non prodotti autonomamente): snob (dallinglese), snobismo (dal francese), snobbare (dal francese). Non consideriamo prestiti neanche i nomi derivati da toponimi, ad esempio arazzo (da Arras), damasco, mussolina (dalla citt irachena Mosul), jeans (dal francese Gnes, Genova. Prima attestazione in Melleville), cherri (da Xerez). Ovviamente non li consideriamo prestiti soltanto qualora il passaggio da nome proprio a nome comunque avvenga nellitaliano e non nella lingua straniera. Jeans da considerarsi insomma prestito in italiano ma non in inglese.

[3a lezione 1.10.2010] Non sono considerati prestiti nemmeno i nomi propri di unaltra lingua che nella nostra diventano nomi comuni. Ad esempio biro, garamond, gillette, clacson (era una marca), montgomery, ecc. Passaggi di questo tipo sono molto frequenti. Anche qui, comunque, se il passaggio avvenuto nella lingua di partenza, si tratta allora di prestiti. Ad esempio il caso di sandwich, charleston (nome di una citt del Sud Carolina), kleenex, champagne, mongolfiera, ghigliottina. Ci sono poi i falsi anglicismi. Hanno aspetto inglese ma sono stati coniati in altre lingue. Ad esempio footing (dal francese. Anni 70), slip (dal francese), clergyman, recordman (anche questo dal francese), autostop (dal francese), anti-doping (dal francese), compact-disc (olandese). I falsi anglicismi attestano la popolarit dellinglese. Anche in italiano si sono coniate parole sul modello inglese (questi non sono prestiti ma termini indigeni): beauty-case, autogrill, autogol (termine o italiano o spagnolo), ski-pass, beauty-farm, slow-food, walk-man. Ci sono anche falsi latinisimi: factotum, vademecum, agenda, linoleum.

Tipo di relazione tra due lingue: 1. ADSTRATO: lingua che ne influenza unaltra senza che una delle due finisca per scomparire. Questo di norma il caso di due lingue confinanti o compresenti su un territorio, ma senza che vi sia una disparit di prestigio che favorisca una o laltra. (esempi: italiano-francese, castigliano-catalano) 2. SOSTRATO: una lingua alla quale si sovrapposta e sostituita una lingua diversa, per effetto della conquista militare o del predominio politico-economico e culturale. (esempio: etrusco sostituito dal latino)5

3. SUPERSTRATO: una lingua che si sovrappone, senza sostituirla, ad unaltra gi esistente, per motivi di conquista o per il prestigio culturale o politico. (esempi: germanico dei longobardi, arabo in Spagna)

I linguisti distinguono tra contatto culturale (tra lingue vive e lingue morte) e contatto intimo (superstrato o adstrato). Il contatto intimo tra lingue quello tra lingue parlate da una stessa comunit (ad esempio, tra gli emigrati italiani in America, c rapporto intimo tra angloamericano e italiano). Nel contatto intimo generalmente una delle due lingue ha pi prestigio dellaltra (in questo caso linglese). necessario chiarire la natura dei rapporti tra le due lingue e le vie di comunicazione che le collegano per studiare i prestiti. Le vie di trasmissione possono essere: a orecchio (oralmente) e a occhio (tramite la scrittura). Non tutte le lingue sono ugualmente recettive. I greci ad esempio erano molto orgogliosi e ritenevano tutti gli altri popoli barbari, cio balbuzienti. Il greco per questo molto povero di prestiti. Il latino invece ne ricchissimo. In Italia ci furono reazioni di tipo puristico in risposta allavvento di Napoleone. Lo stesso avvenne in Grecia, al momenti di cacciare i turchi: si ripul la lingua di tutti i prestiti turchi che vi erano penetrati. Linglese, dal canto suo, molto aperto. A regolare la maggiore apertura o chiusura, oltre a fattori storico-psicologici, ci sono fattori linguistici, cio la minore o maggiore affinit tra le due lingue in contatto. Se due lingue non sono affini pi difficile che i prestiti penetrino. Ad esempio, il latino non prese quasi niente dalletrusco e lo spagnolo dallarabo non prese neanche un verbo sebbene accolse numerosissimi sostantivi. Circa lultimo esempio importante notare che non tutti gli elementi di una lingua sono ugualmente trasmissibili. Come certi elementi della cultura sono pi permeabili di altri, cos nella lingua. Gli elementi sciolti, non inglobati in un sistema, si prestano pi facilmente di altri. Il lessico la parte meno strutturata ( strutturato solo per campi semantici3, niente di paragonabile al sistema rigido di fonologia e morfologia) e quindi la pi facile da scambiare. Lo studio del prestito quindi uno studio principalmente lessicale. Inoltre, il lessico pi concreto. Ha una relazione pi stretta con la realt, il lessico nomina il mondo. I fattori che favoriscono i prestiti lessicali sono dunque: concretezza e scarsa strutturazione. Meillet: La fonologia e la grammatica formano sistemi chiusi. Tutte le parti di questi sistemi sono connesse, pertanto questi sistemi non si prestano al prestito. Invece le parole non costituiscono un sistema, tuttal pi formano piccoli gruppi. Si pu sia cambiare il nome di un oggetto, sia aggiungerne uno nuovo, senza che questo abbia ripercussioni su tutto il vocabolario. Non c lingua il cui vocabolario non contenga prestiti. I prestiti che riguardano fonemi, morfemi, sono prestiti di secondo grado (passano, s, ma attraverso numerosi prestiti lessicali).

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Teoria di Trier. Vedi Ullmann.

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[4a lezione 6-10.2010] La trasferibilit (chiamiamola t) di un elemento inversamente proporzionale alla potenza dei legami (chiamiamola l) del sistema a cui appartiene:

(tanto pi sar forte la potenza dei legami, tanto pi sar difficile la trasferibilit; tanto pi sar debole la potenza dei legami, tanto sar agevole la trasferibilit). Le parole grammaticali, anche dette parole vuote, passano difficilmente da una lingua allaltra. Svolgono infatti funzioni che la lingua darrivo ha gi risolto in altri modi e che sono solidamente strutturate. Anche allinterno del sistema lessicale possiamo vedere come alcuni settori si trasferiscano con maggiore difficolt rispetto ad altri. Haugen ha fatto uno studio sugli anglicismi permeati allinterno del norvegese e dello svedese degli immigrati in America.

Norvegese: Nomi: 72%, Verbi: 18%, Aggettivi 3%, Altro (avverbi, interzioni) 1%. Svedese: Nomi 75%, Verbi 23%, Aggettivi 4%, Altro (avverbi, interiezioni) 1%. (Il norvegese risulta meno incline allaccettazione dei forestierismi). Hofler ha fatto uno studio sugli anglicismi in francese (studio diacronico): Nomi 85%, Verbi 3%, Aggettivi 9%, Altro (avverbi, interiezioni) 1%. Il Dardi ha fatto uno studio sui francesismi permeati nellitaliano in un periodo dato (studio sincronico): Nomi 85%, Verbi 10%, Aggettivi 5%, Altro (Avverbi, interiezioni) 1%. Vediamo che in tutti gli studi i nomi risultano essere la percentuale nettamente pi importante. I verbi (tranne che nello studio di Hofler) risultano essere di gran lunga pi degli aggettivi, nonostante siano coniugati e richiedano pertanto una certa affinit tra i sistemi linguistici (vedi quanto si diceva circa lo spagnolo e larabo). Se laggettivo esprime una qualit ovvia (grasso, magro, alto), la lingua darrivo ce lavr gi, altrimenti molto legato alla mentalit del popolo della lingua donatrice e quindi difficilmente trasferibile. Infatti, molti studiosi ritengono che linflusso di una popolazione su di unaltra sia verificabile nella sua profondit dal numero di aggettivi che questa dona alla lingua dellaltro popolo (se si riesce a passare un aggettivo, vuol dire che si influenzata la mentalit). Le interiezioni sono elementi sciolti ma di fatto sono pochi, per questo risultano una percentuale cos piccola. Il repertorio della interiezioni si rinnova. Esempi di prestito di interiezioni sono wow in italiano e ojal in spagnolo.

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Cause del fenomeno del prestito Quando si pensa al prestito si pensa a uninattivit, uninerzia. Questo non vero, esso rappresenta una forma di creativit linguistica, esattamente come per una formazione indigena (derivati, composti, metafore). Quando c unesigenza espressiva (stimolo) la lingua reagisce con neoformazioni indigene o con il prestito. Come si diceva precedentemente, bisogna distinguere tra la fase di idioletto e quella in cui il prestito si ormai acclimatato tra la comunit dei parlanti. Per studiare le motivazioni per prestito interessa soprattutto la prima fase. inoltre importante chiedersi quanto duri la fase di acclimatazione. importante ad esempio per la critica letteraria: un autore usa una certa parola sentendola come neologismo o no? A volte sono gli autori stessi ad avvertirci della novit del termine con espressioni come come oggi si dice ecc. Manzoni ad esempio scrive ne I promessi sposi: e sarebbe (per dirla con uneleganza moderna) una bella pagina nella storia della famiglia). Gli studiosi dividono il prestito in due categorie, che per sono troppo vaste e un po vaghe: 1. Il prestito di necessit 2. Il prestito di lusso

Prestiti di necessit Quello di necessit un concetto molto relativo, ad ogni modo farebbero parte di questa categoria le parole che denominano cose nuove (prodotti, animali, piante). Tuttavia importante notare che non necessariamente una novit introdotta insieme al suo nome originario. Vediamo degli esempi: Novit accompagnata dalla parola. Zucchero: Il nome indiano (savkkara) viene da una parola sanscrita che vuol dire ciottolo, sasso. In Grecia questa parola si adatta e diventa svcharon, dalla Grecia passa al mondo latino, SACCHARUM. Lo zucchero era molto costoso e si usava come prodotto medico. Fino al medioevo non entra nelluso comune, ma nel medioevo la coltivazione viene introdotta anche in Europa (Andalusia, Sicilia) dagli arabi che lavevano preso ai greci. Gli arabi, adattando il nome greco, lo chiamavano (al) sukkar, termine che passa nel territorio italo-francese: it. zucchero, fr. sucre; nel territorio iberico larticolo si agglutina e la l si assimila: sp. azucar, port. aucar.4 Novit che arriva senza il nome straniero (fatto raro ma comunque possibile). Lalbicocca arriva dalla Cina. I greci la chiamavano armeniaka (cio frutto dellArmenia), usano ci mezzi propri per chiamare il nuovo prodotto. I latini, prendendo la parola greca, la chiamano POPUM4

Cfr. dispense, p. 1.

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ARMENIACUM o ARMENIACAM (termini che restano nei dialetti italiani del nord, fino allAbruzzo, ad es. lomb. mognaga, romag. mugnega). Presso i latini lalbicocca era ritenuta una pesca precoce e quindi poi fu chiamata anche (PERSICUM, cio pesca) PRAECOCUM. Coniano cio una perifrasi allinterno del loro sistema linguistico (questo termine si conserva nellit. precuoco, che per sono le pesche gialle, invece al sud e in Sardegna precuoco sono sia le pesche che le albicocche). Per via commerciale lalbicocca ripass ai greci con il nome latino di PRAECOCUM, che essi adattarono in precokion. Dai greci poi pass agli arabi che la chiamarono (al) barquq da cui sp. albaricoque, fr. abricot, it. albicocca (ispanismo, nota larticolo arabo agglutinato).5 Altri esempi di prestito di necessit sono le terminologie tecniche (parole dello sport: inglese; nomenclatura cinematografica: inglese; terminologia ferroviaria: inglese; commercio (nel periodo tardo medievale e dellinizio dellet moderna): italiano; musica: italiano; arti figurative (Rinascimento): italiano; gastronomia: francese; moda: francese; danza classica: francese; giornalismo moderno: inglese). Ad esempio, in francese interview voleva dire incontro. Linglese carica il termine di un nuovo significato pi specifico, con tale significato tecnico lo riprende litaliano. Il termine torna anche in francese con questo significato (calco semantico). Anche nomi di istituzioni, come ad esempio la dogana. Da diwan (turco), cio il consiglio di stato turco, che poi prese anche il significato di libri dei consigli del divano, che passa a sua volta a significare anche libro di poesie (vedi Goethe). diwan> sp. aduana, it. dogana. Anche termini astratti che designano stili di vita, mentalit ecc che caratterizzano determinati popoli (per stereotipi). Ad esempio nel 1500, quando gli spagnoli dominavo lItalia, entrano nel vocabolario molti termini che riguardano il loro modo di essere: disinvoltura (da desenvoltura), brio, sussiego (da sosiego, serenit, che assume una connotazione abbastanza negativa), creanza (da crianza, buona educazione), etichetta (da etiqueta, saper vivere sociale). Periodo del Gran Tour: entrano alcune parole che descrivono alcune caratteristiche inglese: spleen (malinconia, le signore affettavano questo spleen, questo disincanto), comfort (Silvio Pellico scrive sul Conciliatore nel 1819 che lInghilterra spiega la sua superiorit con il produrre oggetti che favoriscono la comodit e che chiamano con il bel nome di comforts). Dal francese invece verve e viveur.6 5a lezione 7.10.2010 A volte la necessit di un prestito non appare immediatamente. Vediamo un esempio problematico.7 I nomi latini delle parti del corpo vengono sostituiti da termini longobardi. Esempi: zazzera (in lat. CAESARIES), gote (origine celtica) e guance (in lat. GAENAE. BUCCAM era la guancia gonfia, passa a indicare la bocca in molte lingue romanze ma continua a significare guancia in romeno. Vedi Ullmann), strozza (gola), schiena (in lat. TERGUM o DORSUM), tetta, milza, anca, nocca, stinco.Cfr. dispense, p. 1. Vedi meglio nelle dispense, pp. 1 e 2. 7 Vedi anche p. 2 dispense e Ullmann pp. 385-386.5 6

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Walther Warkburg (autore del pi importante vocabolario etimologico delle lingue romanze francese) prova a spiegare il fenomeno per quanto riguarda il termine anca, ma la sua spiegazione risulta secondo Dardi poco convincente. Secondo lui il termine FEMUR, IS sarebbe scomparso perch si sarebbe trovato a essere troppo simile al termine FIMUS, ORIS (sterco) una volta che questo per influenza di STERCUS era diventato *FEMUS. Allora FEMUR sarebbe stato sostituito da COXA (che in origine significava solamente anca, si sarebbe quindi ampliato il significato di questa parola). In seguito si sarebbe introdotto il termine germanico *HANKA per riempire il vuoto rimasto. Fino ad allora, per designare parti del corpo, era entrato solo il germanismo tetta. Si vede per che non pu esserci un conflitto tra FEMUR e FEMUS 1. perch non sono parole che fanno parte dello stesso campo semantico, 2. perch una lingua tollera omonimi, 3. perch FEMUS non era diffuso il tutta la romnia, ma solo nellarea galloromanza. La motivazione resta in sostanza misteriosa. Forse successo per lirregolarit delle forme latine.

Prestiti di lusso Passiamo a trattare dei prestiti di lusso, cio legati a unidea di superfluit. Si tratta di alcuni forestierismi che penetrano seppur la lingua ricevente possegga gi un equivalente. Esempi: regrettare (francesismo per rimpiangere. Ma in realt vediamo che rimpiangere pi tardo! A Lucca troviamo anche un modo di dire che dimostra come il termine sia permeato: meglio un regretto di borsa che un regretto di cuore. DAzeglio per scrive benedetto regretter che non ha equivalenti tra di noi), blaga (da fr. blague. barzelletta, scherzo. Carducci scrive Il Manzoni e il Leopardi, che senza blaga, sono divenuti due nomi europei). difficile dire se si parla di lusso o di necessit. In teoria comunque i prestiti di lusso sono pi interessanti perch non arrivano da qualunque lingua ma solo da quelle lingue che sono considerate prestigiose. Si pensi agli italianismi permeati nelle altre lingue nel corso del 1500. I prestiti di lusso hanno tre funzioni: 1. Funzione nobilitante: ad esempio nel dopoguerra la pelliccia di coniglio si chiamava pelliccia di lapin (lapin vuol dire coniglio in francese). Altri esempi: maitre, chef, barman, decolt, coiffeur, hair stylist, depliant, collant, menu, fare shopping, week-end, flop, gossip, standard, trend, welfare, summit (ora si usa pi vertice, che un calco), audience, target, day-hospital, city-car (nel mondo delluniversit: dipartimento, crediti). Con lo spagnolo non mai scattata una soggezione di questo tipo, pertanto ci sono pochi spagnolismi di questo tipo. Tuttavia il prestigio di una lingua decade e con esso i prestiti: boutique (oggi pi raffinato bottega), mannequin (modella. Il fascismo introdusse modella e indossatrice. Negli anni 80 si cominci a dire top-model, gi in declino), reclame (oggi si preferisce pubblicit). 2. Funzione eufemistica: la parola straniera non ha associazioni con altre parole, inoltre si associa al prestigio della lingua donatrice e si carica di significati positivi. Esempi: gay,10

dshabill, wc, toilette, intelligence, handicap (gi per offensivo nuovamente a partire dagli anni 50. Originariamente era una gara nella quale si dava un vantaggio al pi debole), voyeur, stato interessante e casa di tolleranza (francesismi), escort. Leufemismo ha durata breve e deve essere sostituito frequentemente.8 3. Funzione evocativa. Evoca il colore locale, ad esempio in reportage dallestero. Si tratta di vocaboli che restano al margine della lingua. In francese li chiamano xnismes e in inglese casuals. In determinate circostanze per possono anche entrare nel lessico comune, ad esempio tsunami o harakiri (usato per la prima volta da Dannunzio ne Il piacere nella forma karakiri9), samurai.

Tipologie del prestito 1. Forestierismi: a. Integrali: quando si mantiene intatta la grafia, anche se ci sono grafemi estranei al sistema della lingua darrivo e nessi non consentiti: ad esempio wrstel, stalking, leitmotiv (NB la grafia pu essere sbagliata, ex. un silos). Tuttavia il rapporto grafia pronuncia cambia (e non n quello della lingua donatrice n quello della lingua recettiva). b. Adattati: quando la parola viene adattata al sistema fonologico della lingua ricevente (fr. detail>dettaglio, fr. charnire>cerniera, ing. punc>ponce, ing. to boycott>boicottare). I prestiti adattati si mimetizzano. 2. Calchi: a. Strutturali: quando si riproduce un modello della lingua straniera con i mezzi della propria lingua. La parola straniera deve essere in questo caso analizzabile (ossia riducibile in parti pi piccole e significanti): si riproduce un derivato, un nome composto, un sintagma fisso.... Esempi: fr. fusiller>fuciliere e non *fusiliere (si riconosce che la parola composta da un nome pi un suffisso), fr. parafoudre>parafulmine, ing. skyscraper>grattacielo, ing. brain-washing>lavaggio del cervello, ted. Vergissmeinnicht>nontiscordardime. b. Semantici: quando una parola della lingua donatrice estende il significato della parola corrispondente della lingua ricevente. Non aumentano i lemmi di un vocabolario, solo il numero delle accezioni di un determinato lemma. Esempi: falchi e colombe (nel senso politico, dal significato che avevano assunto in inglese i termini hawks e doves), sofisticato (inizialmente era un aggettivo che accompagnava i nomi olio e vino, con il senso di filtrato) per influsso di sofisticated prende il significato di persona8 9

Vedi anche Ullmann. Sempre di Dannunzio il francesismo irreale Quella notte mi sembrava irreale, lo troviamo ne Il piacere.

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dai gusti raffinati e in seguito anche di tecnologicamente avanzato, splamare che allarga il significato anche in senso temporale, indossare (inizialmente solo nel senso di mettere sul dorso si indossa un cappotto poi in senso pi generico per influsso di wear: indossare gli occhiali, delle scarpe, un anello). Perch si possa parlare di calchi semantici non ci devono essere scalini semantici. Ad esempio in realizzare nel senso di rendersi conto, per influsso di realize, vediamo uno scalino semantico. Si tratta forse piuttosto di un prestito adattato (sul vocabolario sarebbero due lemmi, non due accezioni).

(Le sigle sono un discorso a parte, per casi come lo sp. sida> ing. aids sono da considerarsi dei calchi). [6a lezione 8.10.2010] Si deve fare attenzione a non confondere il forestierismo vero e proprio (dove c scambio di materia linguistica) con il calco (dove non c). Nel momento in cui si attua uninterferenza ci sono quattro possibilit di comportamento (quelle della 5a lezione), ma non tutte sono sempre possibili (ad esempio il calco strutturale possibile solo se la parola analizzabile, per il calco semantico invece necessario poter individuare una parola parallela). Quali sono i motivi per cui si sceglie una o laltra possibilit? Sono motivi impalpabili: linguistici, psicologici difficile capirlo anche nella contemporaneit, nel momento in cui lo scambio avviene. Per importare un forestierismo basta una scarsa conoscenza della lingua straniera, mentre il calco richiede una conoscenza maggiore. Quando pi si conosce la lingua tanto meno si tende ad adattare il termine. La via delladattamento risulta ad oggi atrofizzata, non solo per linglese ma anche per altre lingue (si pensi a jihad). Diverse lingue si possono comportare in modi diversi rapportandosi ad uno stesso forestierismio. Hot-dog una parola del gergo americano che voleva dire originariamente fenomenale. In Canada passa alla versione francese chain-chaud per motivi politici. Mentre in Francia passa il forestierismo integrale. Invece in spagnolo viene calcato come in Canada, perrito caliente. Un forestierismo pu entrare in una lingua attraverso una categoria e poi passare ad unaltra. Vediamo lesempio dellar. kuskus: la prima attestazione in italiano del 1500: cuscuso. Per unaltra attestazione devono passare secoli. Nella prima edizione del libro dellArtusi, La scienza in cucina e larte di mangiar bene (1891), si cita la parola per la prima volta dopo la prima attestazione del 1500 nella forma cuscuss (dal francese couscousu). Successivamente troviamo le forme cuscs o cuscus, oggi anche cous cous (tronca per influsso del francese, infatti in Sicilia dove arrivata direttamente dagli arabi si dice cuscusu). /Dalla met del 1700 penetra ladattamento di routine (fr.): rutina o rotina. Nel 1800 scompare la forma adattata e torna la forma francese, prestito integrale (fatto dovuto alla maggiore conoscenza del francese). /Nel corso del 1600 e del 1700 si trova la forma canot (pronunciata cos), ladattamento canotto solo del 1800.12

/Rubinetto fino al 1900 era nella forma francese robinet. /Bivacco una parola di origine fiamminga (bywatch, cio seconda guardia): prima della forma adatta (dalla discesa di Napoleone in poi) si usava ladattamento francese. Questo fatto non va confuso con il caso di parole che entrano nella lingua in due fasi diverse (il parlante non se ne rende neanche conto): ad esempio dal francese mche derivano litaliano miccia (1500) e litaliano mche (1900) con i due diversi significati che sappiamo, dal francese mannequin derivano litaliano mannequin e litaliano manichino. Ci possono anche essere oscillazioni sincroniche: la parola francese bisturi (che deriva da Pistoia) passa in italiano e allinizio si rileva unoscillazione di forme; dal fr. hublo prima della cristallizzazione in obl troviamo le forme italiane ubl, oblotto, obloide, dalling. skyscreaper troviamo allinizio raschiatore del cielo, pettine delle nuvole; dal fr. libre-maon o franc-maon (calco delling. free-mason, libero muratore) nel 1700 troviamo il francesismo integrale e altre forme come framassone, massone, il calco parziale libero-massone e integrale libero/franco-muratore. Dal neerlandese ysberg si passa alling. iceberg (calco parziale), in italiano troviamo montagna di ghiaccio, ghiaccione, isbergo, iceberg (in francese si oscilla ancora tra due forme). Dopo un po nella maggioranza dei casi si opera una selezione, ma non sempre: dal fr. bleu in italiano si pass alle forme blu, ble, blo, bleu, tra cui ancora non si operata una selezione definitiva (restano blu e bleu). Altro esempio toilette oscillazione solo nella pronuncia (oi in francese pronunciato /oe/ fino alla rivoluzione francese, /ua/ era forma popolare che dopo la rivoluzione si impose)10. Altro esempio: revolver e rivoltella. In alcuni casi si tratta di oscillazioni solo nella grafia: folklore e folcore, jungla e giungla. Alcune parole di una lingua possono diffondersi grazie ad unaltra, ad es. macho (spagnola ma che arriva dallAmerica).

Forestierismi integrali Nei prestiti integrali non ci sono adattamenti grafici e in teoria neanche fonologici, per funzionali s. Prenderemo in considerazione solo due categorie: genere e selezione dellarticolo. Attribuzione del genere Per lattribuzione del genere ci sono vari criteri (individuati a posteriori): 1. Predominanza del genere maschile: il caso pi frequente. Nel dizionario degli anglicismi dellItalia postunitaria (spoglio delle lettere A-C) si rileva solo l8,5% di prestiti femminili, nel Nuevo diccionario de anglicismos (spoglio delle lettere A-B) il 7%, nel francese il 10%.

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Vedi anche dispense, p. 5.

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2. Genere naturale: baby-sitter, vamp, odalisca, pasci, cowboy, ragazzo/ragazza (dallarabo fattorino), il/la single. 3. Desinenza della parola: questo criterio era tenuto molto in considerazione nei secoli passati, ora pochissimo. ar. cabala >gabella, ar. tarifa > tariffa, ar. shabaka >scabica (tipo di pesca), ar. darsena > sulla costa ovest passa a darsena, ma a Venezia a arsenale. Anche per analogia suffissale (-tion sentito come zione, per cui lescalation, la compilation). 4. Analogia semantica: la gag (battuta), la gang (banda), la jeep (la macchina)11, la holding, la leadership, la star, il jet. 5. Identificazione interlinguistica: pop-art (arte), task-force (forza), hot-line (linea), public-relation (relazione), love-story, leit-motiv. 6. Influsso di una lingua mediatrice: ar. funduq passa attraverso il bizantino fundaca > venez. Fondaca (in it. per fondaco); ar. sifr > lat. ZEPHIRUM > it. zero (ma anche cifra). Lo spagnolo stato lingua tramite di molti esotismi determinandone il genere: caimano, amaca, savana, ananas. Pigiama allinizio era femminile, poi passa al maschile per influsso del francese. [7a lezione 13.10.2010]Questi criteri possono entrare in collisione tra loro. Radar, acronimo di Ra[dio] d[etector] a[nd] r[anging]: entr in italiano negli anni 40 come termine femminile per lassociazione a radio. Diventa poi maschile forse per influsso del francese. Parole derivate da una stessa parola straniera possono persino diventare femminili e maschili in italiano: materasso/materassa (dallarabo). divano/dogana.

Attribuzione dellarticolo Larticolo dei prestiti quello che si userebbe con una parola che comincia nello stesso modo in italiano. Ci sono dei problemi con le parole che cominciano con o con . Generalmente lacca si ignora e larticolo si elide: lhobby, lhinterland, lhamburger (per Croce scrive lo Hegel). In italiano abbiamo /w/ a inizio di parola solo se seguita da /o/ (ex. uomo /womo/), che facciamo precedere dallarticolo lo apostrofato (luomo). Ma allora perch non diciamo *lwhisky? Nel 1910 esce lopera di Puccini con titolo La fanciulla del West. 1. Fatto visivo: disturba locchio perch considerato una consonante. 2. Fatto di fono sintassi: /wi/, /wa/, /we/, /wu/ non sono sequenze normali dellitaliano. E anche: perch diciamo il suocero e lo Swatch?12. Di nuovo perch la di Swatch sentita come consonante (le parole che iniziano per esse impura sono precedute dallarticolo lo).

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Etimologia: forse dal personaggio di Braccio di Ferro oppure per GP: G(eneral) P(urpose). Swatch: parola macedonia (termine inventato da Migliorini) di Swiss Watch.

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Adattamento fonetico13 Neanche i prestiti integrali sfuggono alladattamento fonetico perch passare a una altra base articolativa allinterno di un contesto italiano risulta scomodo e difficile per il parlante. Inoltre risulta pi difficile anche la comprensione dellascoltatore. Si cerca anche naturalmente di fare la pi piccola violenza possibile al proprio sistema fonologico. Mancano studi sistematici su questo argomento. Ci sono tre fattori in gioco: 1. Integrazione fonetica. 2. Influsso della grafia 3. Contaminazione Primo punto: Integrazione fonetica. Cominciamo dai fonemi isolati. normale un trasferimento al proprio sistema di fonemi. Vediamo un esempio. Cera la leggenda secondo cui le lingue dei popoli nativi del nord America non fossero molto articolate. Letnologo Franz Boas in Handbook of American Indian Languages in realt dimostr che questa era una percezione errata degli studiosi che precedentemente avevano studiato quelle lingue: essi le avevano ricondotte al proprio sistema tanto che dalle loro trascrizioni possiamo capire quale fosse la loro nazionalit. Insomma: prendendo una parola straniera operiamo una sostituzione dei suoni. Se un fonema manca nella lingua ricevente, attraverso unapprossimazione lo traduciamo con il fonema ad esso pi vicino della nostra lingua. (P. 2 dispense) In latino quando si prendevano dei prestiti dal greco in cui compariva una p spirantizzata () si pronunciava /p/: porphyr>PURPURA, amphoreus>AMPORA, symphonia>SUMPONIA ecc. (P. 3 dispense) Nessuna delle vocali inglesi coincide con una delle vocali italiane, pertanto operiamo delle sostituzioni. Il suono inglese // passa in italiano a /a/ o a //. Con //: flash, gang, match. Con /a/: fan, relax, shampoo, tram, standard, zapping. La pronuncia di jazz oscilla, cos come quella di manager. Nelle altre lingue si ha un comportamento analogo. Il suono // passa a: fr. a nasale o e aperta nasale, spa. /a/, ted. //. (P. 3 dispense) Il suono inglese // (suono posteriore ma avanzato) nel 1700 venne interpretato come //. Punch> ponce. Generalmente ora viene reso con /a/: check-up, buget, trust. Per quanto riguarda invece la pronuncia di club e di bluff, esse dipendono dallinfluenza del francese dove // viene pronunciato /y/ o //. La i breve e leggermente aperta di big passa in italiano a /i/: slip. (esempio di ipodifferenziazione: ship e sheep sono pronunciati diversi in inglese, da un italiano sentiti come uguali. Ipodifferenziazione di fonemi un fenomeno che si ha quando pi fonemi di una lingua ricadono in un solo fonema della lingua ricevente).13

Vedi anche dispense, pp. 2-3.

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(P. 3 dispense) // passa a /t/: thriller. (altra ipodifferenziazione) (P. 3 dispense) /y/ c in alcune parti del nord Italia, ma in italiano standard passa a /u/: wrstel. (P. 3 dispense) // del francese passa a // nel 700. fr. manouvre> it. manovra, fr. pieuvre> it. piovra. (la prima attestazione della parola pieuvre in V. Hugo nel romanzo I lavoratori del mare. In italiano la prima attestazione di piovra nella traduzione del romanzo di Hugo). Per quanto riguarda la pronuncia di bleu, v. lezioni precedenti. Liperdifferenziazione invece un fatto pi raro (consiste nellapplicare differenze presenti nella propria lingua e non esistenti nella lingua donatrice). Pesetas pronunciato da un italiano con una esse sorda e una sonora, invece che con due sorde come avviene in spagnolo. Passiamo alla combinazione di suoni, ovvero alle restrizioni sequenziali (fonotassi: ordine dei suoni). Nella pronuncia dei forestierismi si passa alla fonotassi della lingua ricevente. Ex. slip: problema di esse impura. In italiano la esse impura pronunciata sonora se seguita da una consonante sonora, sorda se seguita da una consonante sorda. Altro esempio: in italiano non prevista esse sonora iniziale seguita da vocale, mentre in francese s: zig-zag (si passa a un altro fonema). Gli spagnoli non prevedono esse impura a inizio di parola, quindi mettono una e di appoggio: it. svelto> sp. esvelto. Tuttavia le regole fonosintattiche cambiano: sequenze di suoni che prima non erano tollerate ora lo sono. Alcune sequenze latine prima venivano assimilate, ora no. OPTHALMIA: prima passava a ottalmia. Molti di questi latinismi senza assimilazione ci vengono passati da altre lingue che li tollerano (fr. o ing.). circumnavigare, istmo, opzione, stigmatizzare, substrato, xilofono, uxoricidio. La tolleranza aumenta anche nei confronti di nessi consonantici finali: nord, est a maggior ragione quando entrano gli anglicismi: best-seller, self-service Ma ci sono anche semplificazioni (legge del minimo sforzo): fast-food /fasfud/. Secondo punto: Influsso della grafia. Prima un contro-esempio: gli emigrati italiani inserivano nel loro italiano anglicismi adattati. Ex. bisinissi (svegliare (EXVIGILARE).

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Questo non vale solo per i francesismi antichi. Esempi: banal>banale, complot>complotto, fantomatique>fantomatico, mannequin>manichino, manouvre>manovra, masacre>massacro, mystifier>mistificare, pirouette>piroetta, rodage>rodaggio, tatuage>tatuaggio. Il passaggio per non sempre cos semplice: il fenomeno complesso e non prevedibile. Fattori: 1. Concorrenza trasmissione orale e scritta 2. Frequenza. Una parola ricorrente si standardizzer prima (eccezioni: toilette, blu) 3. Se entra attraverso il linguaggio speciale si standardizzer prima (nelle lingue speciali serve chiarezza). sempre possibile distinguere tra prestiti integrali e prestiti adattati? Un fattore distintivo, come si visto, non pu essere la fonetica. Restano: 1. Grafia, 2. Morfologia. Esempi pi o meno ambigui: coyote ( un prestito integrale. Grafia: mantiene un grafema straniero. Morfologia: il plurale invariato, non integrato nel sistema, altrimenti darebbe *coyoti), papaya (morfologicamente integrato le papaye ma a livello grafico no), folclore-folklore (graficamente, il primo adattato, laltro no. Morfologicamente non si possono avere informazioni perch la forma non ha un plurale), stesso discorso per polka-polca, paella e camarilla (morfologia integrata, grafia no), burqa (integrale, sia dal punto di vista della grafia che della morfologia), dfil>defil (adattato graficamente ma non morfologicamente), behaviorismo (adattato graficamente ma rimane ), garage (nella forma fiorentina che pronuncia la e finale la forma adattata si rispetta il rapporto grafia-pronuncia dellitaliano ma la morfologia no), golpe (morfologia non adattata), zoo da zoo[logic garden] nella fonetica integrato (il rapporto grafia-pronuncia dellitaliano rispettato) ma nella grafia no (vs pronuncia di zoom e boom). La distinzione talvolta artificiosa. Altri esempi ambigui: cargo, sequoia, corrida (nessun cambiamento grafico, ma adattati a livello morfologico) samurai (attraverso il fr. samura), tramvai

Aspetti dei prestiti adattati15 Divergenze fonologiche. Andrebbero confrontati i rispettivi sistemi fonematici. Il bilingue interpreta la sostanza sonora alla luce del suo sistema fonematico. La sostituzione di allofoni un processo naturale. Ex. di sostituzione di fonemici /y/ greco > /u/ oppure /i/ latino. Gr. Pyxos > lat. BUXUS, gr. kybernan > lat. GUBERNARE, gr. crypta > CRUPTA, gr. tynnus > TUNNUS, kuma > cima ecc Questo avvenuto anche in lingue moderne. Esempi: ted. Frhstck > slov. frustuk, fr. bureau > russo bjuro, fr. cognac > ted. Kogniak /konjac/

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Vedi p. 4 delle dispense.

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Ma con i fonemi comuni non si rileva nessuno problema? Io realt s. Perch il prestito un fenomeno sottoposto a diverse spinte. Vediamo come si comporta il fonema francese palatale corrispondente alla grafia esistente in italiano (suono iniziale di scena). Posizione iniziale: chaloupe> scialuppa, charpe>sciarpa, cherniere> cerniera, chinille> ciniglia, chle> scialle, charade> sciardara, chacalle> sciacallo, cheminiere> ciminiera, chique> cicca, chimpanz> scimpanz, chovinisme> sciovinismo, chanteusei> sciantosa, chinchilla> cincill. Si comportano in modo strano la parole evidenziato in grassetto. Ciniglia e cincill si spiegano forse con fenomeni di assimilazione o dissimilazione. La prima attestazione di ciniglia a Bologna dove il suono palatale in questione non mai accettato in sede iniziale, il tramite forse stato il dialetto (attraverso il fonema /s/). (anche per cicca). [11a lezione 22.10.2010] Sede centrale: fr. meche > it. miccia, fichu> fisci (foulard), bechamel>besciamella, brochure> brosciura e brossura (forma che ha prevalso). Analizziamo i casi anomali: 1. Miccia: nel francese pi antico corrispondeva a un suono affricato che avrebbe potuto dare miccia, per la prima attestazione del termine tarda (in Cellini, cio prima del 1571, anno della morte). Ci sono due possibilit: 1. Che il termine ci sia arrivato attraverso lo spagnolo (mecha), 2. Che lattestazione sia molto tarda rispetto al momento in cui arrivato il prestito. 2. Brossura. A Venezia (nel 1700 citt dei libri) attestata lespressione a la brossura. La forma veneta. Vediamo ora cosa succede in sede finale. Caleche> calesse, caloche> calosce (nota: in francese coppia minima, in italiano no), dbouche>deboscia da cui debosciato, fiche>fiscia, babouche>babbuccia, fetiche>feticcio (forma odierna), fetiscio, fetisso (parola di origine portoghese ma che si europeizza attraverso il francese), brioche>brioscia. Analizziamo i casi anomali: 1. Calesse e babbuccia: sostituzione suffissale (si mettono dei suffissi italiani). (Per calesse per pi probabile che si tratti di una forma settentrionale) 2. Fetisso: forma settentrionale 3. Feticcio: sostituzione suffissale Conclusioni circa il metodo: quando non abbiamo la forma attesa dobbiamo cercare delle giustificazioni (dialetto, dissimilazione). (Pp. 4-5 delle dispense) Divergenze fonotattiche tra le lingue (ordine accettabile dei suoni). Come ci si regola di fronte a nessi non tollerati nella lingua ricevente? Assimilazione o suono inserito per sciogliere il nesso. Vediamo degli esempi di prestiti greci nel latino (il latino scioglie alcuni nessi greci): drachm> DRACHUMA (inserita una vocale di transizione), techn> TECHINA, mna> MINA.23

Il latino si comporta cos anche accogliendo parole germaniche: SLAITHS (semplice. Attestato nella Bibbia gotica di Ulfila)>SCLETTUS, *SLAHTA>SCLATTA (1. Inserimento, 2. Assimilazione), SLAVO>SCLAVUS. Ant. fr. blasmare> biasimare, oland. Stockvis> stoccafisso, fr. fiacre> fiacchere (carrozze), boucle> buccole, ted. Kroderl> canederli, pfifferling> finferli (gallinacci), krapfen> crafen. Anche le parole prese dal latino e dal greco fino al 700 assimilano: ENIGMA>enimma. Cristoforo Landino nella traduzione di Plinio scrive insettocresima. Fino al 700 i latinismi e i grecismi integrali sono pochissimi. Uno dei pochi esempi caos (in Dante. Ma Petrocchi corregge in caosso), lapis (in Leonardo da Vinci) e alcuni termini medici: pancreas, colon. Il cambiamento di tendenza stato dato da: 1. Trasmissione scritta, 2. Fatto che i nuovi termini erano internazionali. Generalmente, quando un suono nella lingua ricevente non permesso in una certa posizione, viene sostituito. Fr. zoulos>zul (sostituito con laffricata), zouave>zuavo. La situazione pu cambiare quando i rapporti di convivenza sono prolungati (ad esempio tra linglese e il francese). Germanico VANNUS> ing. fan (nota sostituzione del fonema). Ma: ant. fr. verai> ing. very, veel> veal, vain>vain. Una serie di prestiti dal francese fa s che il fonema /v/ ridiventi fonema a tutto tondo, possibile anche in sede iniziale. In italiano normalmente le parole ossitone sono in e in (ex. citt e virt. Lultima sillaba cade per semplificazione ricorrendo spesso in espressioni del tipo: cittade di Roma). Le parole ossitone in , , sono parole grammaticali o della flessione verbale. Nei prestiti non c nessun problema ad accogliere nomi terminanti in e in : fr. armoire>arm e dallarabo: pasci, sof; gris, rag, tab, zeb. Le altre vocali invece non sono sempre accettate: laquais>lacch, comod>com MA minuet>minuetto, canot>canotto, complot>complotto, robinet>robinetto (aggiunta di una sillaba), haut-bois>obo>oboe, bisturi>bistur>bisturi (ritrazione dellaccento). Nel XIX secolo aumenta la tolleranza: paletot>palt (soprabito). Lepre in salm, corv, scimpanz, frapp, flamb, risci (>rick-show), obl.

Evoluzione fonetica e prestito Le lingue sono in continuo movimento. Ogni atto di interferenza (prestito) si colloca in un preciso momento. La cronologia dei mutamenti fonetici pu servire per la datazione di un prestito (e viceversa). Bisogna considerare i fenomeni della lingua prestante e della lingua ricevente. Nellitaliano per ci sono stati pochi cambiamenti (lingua solo scritta per secoli).24

Germanismo WANGA>vanga MA WARDON>guardare, WANKJA>guancia, WANT>guanto (tutti cos tranne vanga). Si spiega con il passaggio in latino da /w/ a b spirantizzato. Allora /w/ germanico passa a /gu/ (/w/ non esisteva pi). Vanga anteriore a questo fenomeno. Possiamo quindi datare il prestito. Fr. blasmer>biasimare, flocon>flacone. Passaggio di consonante + L a consonante + I: biasimare antecedente al fenomeno (lo subisce). dn> dein, hs> haus. Dittongamento delle lunghe. Alcune parole latine hanno partecipato a questo cambiamento. SCRIBERE>schreiben, MULUS>maul (il prestito necessariamente avvenuto prima del fenomeno del dittongamento, in quanto lo subiscono). PIPER>ted. pfeffer (pf: sorta di affricata). In ing. no (pepper). PONDUS> pfund. (Questi sono prestiti anteriori alla seconda rotazione consonantica (V sec.) in quanto partecipano al fenomeno. Cambiamenti della lingua prestante. in latino indicava sempre velare. CELLARIO> ted. Keller, CISCA>kiske (prestiti anteriori al fenomeno della palatalizzazione del latino), CELLA>zelle (posteriore). CAESAR>ted. Caesar (prima del monottongamento). CAPUT>ant. fr. chief > it. ceffo. ROCCA>roche>roccia. CARA>chiere>cera. Laffricata passa a esse palatale. Prestiti molto antichi (prima del XIII secolo). Successivamente il suono francese diventer una fricativa. Se nota lepoca di un prestito possiamo datare un cambiamento fonetico. Ant. fr. beste>beast, fest>feast (ancora non era caduta la esse). Nella stessa epoca: mascle>male, disner>diner, blasme>blame. Sappiamo allora che in francese aveva cominciato a cadere la esse prima davanti a liquida e nasale. [12a lezione 27.10.2010] Si trovano casi anomali anche nel senso inverso, ad esempio lit. ambasciata passa al fr. ambassade, quando avrebbe potuto fare ambachade. Il fr. partito da una forma settentrionale ambassade. Mutamenti diacronici della lingua prestante possono spiegare oscillamenti nella forma del prestito nella lingua darrivo16. Nel 6-700 la pronuncia francese di era /we/ (parlata pi civile) vs /wa/ (pi popolare). La pronuncia ancora pi antica era /oe/ ed era quella raccomandata dai grammatici nei manuali per insegnare il francese agli italiani. (vedi anche hautbois>oboe oppure boite>boetta scatoletta). I vari esiti di in toilette mostrano oscillazioni sincroniche o diacroniche anche nella lingua di partenza (livello di sociolinguistica e evoluzione diacronica). Formule di conversione automatica: fenomeno a met strada tra la fonetica e la morfologia. In comunit in contatto con un grande numero di scambi si creano equivalenze formali nei suffissi. Tra litaliano e il francese il flusso stato costante: nella morfologia verbale si crea unequivalenza tra are e ere. Abandoner>abbandonare, adouber>addobbare (dal franco *DUBBAN, colpire, nel senso di investire un cavaliere), dancer>danzare, gualoper>galoppare ( di origine germanica. Da *WALA HLAUPAN saltare bene). In verbi in ir16

Cfr. p. 5 delle dispense.

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corrispondono a ire: guarantir>garantire. I vocabolari italiani in accio passano a ache: bravaccio>bravache; quelli in iccio a iche: pasticcio>pastiche, posticcio>postiche; quelli in occio a oche: bamboccio>bamboche, fantoccio>fantoche; quelli in uccio a uche: scaramucchia>escaramuche, cartuccia>cartuche, cartoccio>cartouche (elemento architettonico), cappuccio>capuche. Ci sono anche eccezioni a queste corrispondenze meccaniche: popolaccio>populace, capriccio>caprice (probabilmente queste forme sono state prese dai dialetti settentrionali). Le equivalenze suffissali non sono necessariamente funzionali. Ad es. in francese on un suffisso diminutivo (corrisponderebbe a ino), invece si crea una corrispondenza con one: marmiton>marmittone (sguattero), blason>blasone, fanfaron>fanfarone. Lequivalenza formale, non funzionale. Queste equivalenze hanno una loro inerzia. Tendono a rimanere le stesse anche quando dovrebbero a logica cambiare. ot francese passo a otto italiano. Bigot>bigotto, canot>canotto, complot>complotto, lingot>lingotto, brlot>brulotto (nave incendiaria). La t finale era pronunciata fino alla fine del 600, poi non pi, ma la corrispondenza rimane. (cfr. quanto si diceva circa le parole terminanti con vocale accentata diversa da e . Questa terminazione era pi comoda). et>etto: casquet>caschetto (casco una retroformazione), jaquette>giacchetta (giacca retroformazione. Viene da Jaque, capo della rivolta dei contadini, la jaquerie. In fr. jaque prende anche il significato di sciocco), bouquet>bucchetto. e passa a ea: alle>(al)lea (viale alberato, settentrionalismo), pure>purea, fricasse>fricassea, guine>ghinea, haquene>chinea (cavallo bianco in dono al papa). Poi la seconda e in francese diventa muta. In italiano invece si conserva. Tranche>trincea.

Prestito di fonemi un prestito di secondo grado. Il fonema non pu passare come unit. Ha senso solo allinterno di un sistema di corrispondenze. Passa attraverso una serie di prestiti di parole. Il prestito di fonemi si ha tra lingue in contatto intimo (non basta il contatto culturale). Unico esempio in cui bastato il contatto culturale: tra il greco e il latino. Il latino arcaico aveva la esse sonora, . La esse sonora si rotacizzata: CORPOS(z?)IS>CORPORIS. La esse sonora allora non serve pi, scompaiono il fonema e il grafema. Nei prestiti dal greco passava a/s/. Ad esempio zone>SONA, maza>MASSA (intenso). In seguito: maggiore conoscenza del greco. Si prende allinterno di parole un nuovo fonema: zizania>ZIZANIA, zelos>ZELUS. /z/ torna ad essere fonema e grafema latino.

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Prestito di morfemi17 Pi comune il prestito di morfemi. Quando una lingua utilizza autonomamente un affisso che appartiene in origine ad unaltra lingua. (Altro passaggio allinterno di prestiti lessicali. un prestito di secondo grado. Poi pu diventare produttivo). Il prestito di morfemi (sempre prestito di lusso) pu avvenire in tre modi: 1. [caso pi raro] Quando una lingua mutua da unaltra due forme. Tipo: DIACONUS < gr. diconos (forma base), DIACONISSA ISMUS. Barbarisms>BARBARISMUS, catekisms>CATECISMUS, syllogisms>SYLLOGISMUS, cristianisms>CHRISTIANISMUS Uno di origine germanica invece ing (probabilmente longobardo. La i breve). Esprime appartenenza alla base. Frequente nei toponimi (li troviamo anche in Italia del nord): albarengo (parenti di Albhari), adalengo (parenti di Odilo). Poi si applica anche a nomi latini: martinengo, pedrelengo. In toscanala forma ingo e non passa, come sarebbe normale, a engo (ha partecipato allanafonesi di secondo tipo IV-V sec, ma a quanto pare continua fino al VI longobardi non prima). Terra anselminga, beringhe, gulateringo ecc. Il suffisso diventato produttivo nella forma toscana: solingo, guardingo, ramingo (da ramo. un provenzalismo. uccello giovane che vola di ramo in ramo). Ad oggi il suffisso non pi produttivo. ATICUS>it. atico, prov. atge, fr. age. Ma il prov. Coratge>coraggio e fromatge>fromaggio (CAESEUS FORMATICO), lignage>lignaggio, message>messaggio (da mesostaggio (HOSPES), viatge>viaggio (VIATICUM). Confrontando prestiti di questo tipo con termini quali cuore e messo il suffisso aggio diventa analizzabile. un suffisso ancora produttivo: depistaggio (con verbi in are). ARIUS> it. -aio, prov. ier. CANCELLARIUS>chancelier>cancelliere. Molte parole in iere e ere nella societ cavalleresca: cavaliereshame). Questo elemento lessicale diventato in inglese suffissale (come ship, hart o in italiano mente): seascape (XVIII sec), skyscape, cityscape, moonscape, winterscape (XIX sec). Modo di diffusione a catena (vedi dispense pp. 7-8). Al prestito segue il lavoro interno della lingua ricevente. Cafetera un termine che prima si trovava solo in America del Sud. Entra negli Stati Uniti e si diffonde soprattutto nel XX sec. teria sentito come suffisso e diventa produttivo: lunchteria, snacketeria, caketeria Si estratta una parte della parola con un taglio brutale (che non corrisponde a nessuna divisione tra parti della parola nella lingua dorigine: il suffisso sarebbe stato a). Lo stesso avviene ad esempio con harmurger: la prima parte della parola si identificata con ham (prosciutto) e si creato: cheeseburger, beafburger, fishburger ecc. burger diventa anche morfema sciolto e le precedenti parole possono essere considerate parole composte. Sputnik era il nome di un satellite artificiale russo (compagno di viaggio). Negli anni 50 Kerouac crea lespressione beat-generation (da beat[itude]) e un beatnik era un aderente alla28

beat-generation. nik era un suffisso anche nello yiddish, pu darsi che questo abbia influito favorendo questa formazione. Bikini un nome geografico di un atollo in cui vennero fatti esperimenti atomici. Per il valore esplosivo e per la prima sillaba associata al senso di due, i francesi hanno dato alla parola il suo significato odierno. Con questo significato si diffuso in italiano, spagnolo, inglese. La parola monokini la troviamo gi dagli anni 60. In francese troviamo anche sexykini. Kini assume il senso di costume succinto (ma non morfema sciolto, non lo troviamo da solo). Nel 1972 Nixon e i suoi avevano messo delle cimici in un residence (chiamato Watergate) di democratici, watergate assunse il significato di scandalo politico. In italiano gate ha assunto il senso di scandalo politico. Negli anni 80 troviamo irpiniagate, torinogate, gianduiagate, cirillogate (rappresentante della DC rapido dalle BR a cui la DC pag un riscatto segretamente). Con Clinton si parlato di monigate, fornigate, jaibailgate (jailbail vorrebbe dire lettaralmente esca per la prigione, in gergo una giovane molto attraente). In Italia si parlato di sexgate e papigate. Gate divenuto un morfema. (vd. Anche tangentopoli). Una parola di successo pu insomma scindersi e diventare formante. un procedimento essenzialmente giornalistico. Ma linterferenza solo in fase iniziale.

Lingue veicolari18 A volte lasciano traccia della loro azione, altre volte no. Lat. SPORTA< gr. spyrda (acc) (sincope della tonica, desonorizzazione), lat. ORCA< gr. ruga (acc) (sincope dellatona, desonorizzazione). Questi mutamenti non avvengono nel latino. Sono avvenuti nelletrusco. Altro esempio: gr. skn> lat. SCAENA, come mai? Ancora di nuovo attraverso letrusco: SKAINA. (Gran parte delle parole del teatro sono etrusche). Il franco GARD passa a giardino attraverso il francese jardin, feticcio di origine portoghese (feitio) passa anchesso attraverso il francese. Lo spagnolo criollo (nato in India da padre europeo) passa in italiano per prestito a orecchio a crioglio, ma attraverso il francese passano anche le forme creolo (che ha prevalso) e criolo. Dannunzio nel Piacere parla del buen retiro. Lespressione ovviamente ripresa dal Retiro di Madrid, ma in francese aveva assunto il senso di appartamento dove ci si ritirava per incontri amorosi. Con questo senso lo usa Dannunzio. [14a lezione 29.10.2010] frequentissimo che un prestito passi attraverso lingue veicolari. Ad esempio la parola russa steppa arriva in italiano attraverso il francese che per non lascia tracce formali. Sappiamo che ci arrivata dal francese perch conosciamo la storia della parola. Buffon scrisse una storia naturale alla fine del 1700: nella traduzione italiana del testo abbiamo la prima attestazione di steppa.

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Cfr. pp. 8-10 delle dispense.

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Invece il termine tundra viene dal lappone o dal finnico attraverso il russo. ( una voce pi tarda rispetto a steppa). I vocaboli di origine orientale o nord Americana (parole dei indiani dAmerica) passano attraverso le lingue coloniali, ad esempio gong ci arriva attraverso linglese, moscassino ci arriva dal francese e dallinglese, piroga (parola delle Antille) ci arriva dallo spagnolo e dal francese (sp. pirogua>pirogua; fr. pirogue>piroga, forma che ha prevalso). Lingue dellAmerica. Le lingue esotiche propongono problemi enormi perch non le conosciamo. (vedi dispense) Le lingue veicolari generalmente sono lingue nazionali ma a volte sono lingue interne (dialetti). Per esempio anagrafe (dal bizantino): la prima attestazione veneziana (lanagrafi, nel greco bizantino eta si leggeva /i/), cambusa< fr. cambuse passa dal genovese (come anche scoglio e boa). Alcuni arabismi passano dal siciliano: alcune voci si fermano l, altre entrano nellitaliano, ad esempio ammiraglio che viene da amir comandare si pensi a un altro esito: emiro, la specializzazione marinaresca avviene in Sicilia. Altri arabismi dalle citt marinare sono facchinoaccesso, tumore>timore. Il pipistrello (un altro di quegli animali temuti), che in latino si chiamava VESPERTILIUM si chiama in Abruzzo scacciadiavol, sacrspin, cacciaruoecchia, ppstrennal (incrocio con rinnl, rondine); nelle Marche si chiama spiriticolo, a Viareggio pellistrello, nel Lucchese pilustrello o pilistrello, nel settentrione si chiama barbastrel, in Veneto barbastregio (lo stregio il gufo) [queste ultime sono paraetimologie]. Paraetimologie si hanno, oltre che con le parole difficili, con i forestierismi. Si cerca di rendere la parola meno estranea. Gr. ancne (soffocamento)> lat. ANGINA (perch questa sonorizzazione? data da un incrocio con il verbo ANGRE (soffocare). Gr. pulypus> lat. PULPUS (incrocio con PULPA). Gr. glycyrriza (composto di dolce e radice)> LIQUIRITIA (per una falsa relazione con LIQUERE. Fr. reglisse, sp. regaliz, it. regionale regolizia per associazione a REGULA (bastoncino). Gelsominoted. Endecrist (Cristo della fine del mondo). CARBUNCULUS>ted. Karbunkel, jarfukel (fukel scintilla). Hamac (paraola caribica)> ted. Hngematte (stuoia appesa). Esiste anche un tipo di paraetimologia dotta. Gr. typhon (nome di un mostro pre-ellenico)> lat. TYPHON e allarabo tufan (parole dotte). Nel commento del Boccaccio alla Divina Commedia troviamo la forma tifone per tempesta. La parola torna poi attraverso il port. tufo nelle forme tuffone o tufone. Con Sassetti nel 1582 si torna alla forma dotta tifone. [15a lezione 3.11.2010] Gli accostamenti paraetimologici a volte non modificano la parola ma la fanno coincidere con una gi esistente. Daktylos in greco significa dito e anche dattero. Il dattero stato preso dai greci da una civilt precedente, il nome con cui lo chiamavano doveva essere simile allarabo dakal o allebraico dequel e sar entrato in greco in una forma simile a *dakalos. Poi si fuso con daktylos anche per la somiglianza tra il dattero e un dito. Mar Nero: si chiamava in iranico axsaina, passa in gr. a axeinos (inospitale), lo si trasforma in euxeinos (ospitale). In latino passa attraverso questa forma (PONTO EUSINU) Gr. malaka (debolezza) > lat. MALACIA (calma di mare, assenza di vento). Sentito vicino a MALUS> BONACIA> it. bonaccia

Composti chiarificanti20 un fenomeno presente soprattutto nelle lingue germaniche che tendono alla trasparenza. La parola, sentita come non motivata, viene riqualificata con una parola indigena. PAVO> anglosassone pea + cock = peacock MULUS> maul + esel = maulesel (asino-mulo) TUTURA (tortora)> turteltaube STRUTHIO>stranssvogel Hreinn (cervo)> ted. Reen + tier (cervo-animale) TUFUS>tuf + stein (pietra) Anche esempi recenti: guerrilla + knieg (guerra) ASPARAGUS> ing. popolare sparrow> sparrow grass (per distinguere da sparrow = passero) *marmotta (lingua alpina. Probabilmente si tratta di una forma onomatopeica)> lat. MUS MONTIS (topo di montagna)> MUREM MONTIS> ant ted. Murmunto. La parola viene accostata a murmelmn> murmeltier (animale che mormora).

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Cfr. p. 11 delle dispense.

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Spesso si trovano formazioni di questo tipo nei toponimi. Mongibello, nome dellEtna. In Sicilia lo chiamavano MONS per antonomasia. Quando arrivano gli arabi nasce il composto tautologico Mongibello (MONS + giabal). Giabal = monte in arabo. A Malta localit chiamata Marsascala (marsa= porto, lat. SCALA= porto). Quando i latini sono arrivati in Gallia: dunom (castello fortificato) + CASTELLUM (castello fortificato)= castellodunum RIVUS> normanno ru + beck (fiume)= rubec I popoli sopravvenuti cercano di riqualificare i toponimi con composti tautologici.

Variazioni nel grado di integrazione Il grado di integrazione pu aumentare o diminuire. Si parla di integrazione regressiva quando una parola ben integrata viene sostituita da una pi vicina alloriginale. Pu succedere quando aumenta la conoscenza della lingua da cui si preso il prestito. Es. bouquet passa a bucchetto, bucch, bocch. Nel 1900 si torna alla forma integrale. Gr. castanon> lat. CASTINEA>it. settentrionale castegna. Poi passa in latino a CASTANEA da cui lit. castagna. Vedi anche routine o ponch. lat. Versus>pfers>verse (riavvicinamento) lat. IANUARIUS>jnner>januar [attenzione: non confondere con casi come miccia e meche] Integrazione progressiva: quando un forestierismo circola in una cerchia e poi si diffonde, ad esempio nel calco (prima lessico inglese, poi italiano). Esempi: sp. cumpleaos > it. compleagnos (prima attestazione a Napoli nel 1670). Ancora nel 1900 lo troviamo con la esse finale in alcuni dialetti. Fr. ressource>risorsa, ing. tramway>tranvai, selfcontrol> autocontrollo ecc.. Questo succede anche per reazioni nazionaliste. Si tratta di un fenomeno culturale di vasta portata. Nel 1700 (ma soprattutto durante il Romanticismo) si legano i concetti di lingua e di patria. La lingua rappresenta il cemento dellidentit nazionale. Quando la Grecia recupera lindipendenza, si espellono tutti i turchismi. In Iran si cercarono di abolire gli arabismi che per tuttora costituiscono il 35% del lessico. Il tedesco una lingua antieuropea per struttura (tendenza alla trasparenza: gramatik vs sprachlehre, continent vs festland (terra ferma), lexikon vs wortebuch, insektus vs kerltier (animale segmentato), labyrinth vs irrgarten (giardino dove si erra) e intenzioni. Francia: il francese era lingua internazionale nel 7-800. Era largamente diffusa. Dalla fine del 600 era la lingua della diplomazia. Smise di esserlo solo dopo la prima guerra mondiale (il trattato di Parigi fu redatto in inglese e francese). Si sviluppa allora in Francia una reazione puristica. Ci sono organismi specializzati nella difesa della lingua come la Commision du vocabulaire e lHaut comit pour la dfense et lexpansion de la langue francaise. Si scrisse un appello (Vie et langue) per la sostituzione di speaker con annonceur. Al 1975 risale la legge Bas-Hauriol che impose il francese nella pubblicit e nei contratti di lavoro. invece del 1993 il Diccionaire de termes oficiels.32

Nelle sigle i francesi si comportano come gli spagnoli (anche questa una dimostrazione di indipendenza dallinglese). [16a lezione 4.11.2010] Cosa si fatto in Italia per la difesa della lingua?21 Quando scende Napoleone ovviamente non si sent minacciata lunit dello stato ma s quella della lingua e ci furono delle reazioni puristiche. Cesarini sosteneva che tutto si poteva esprimere con la lingua del 300 (ma in realt quella lingua era gi piena di forestierismi). Il purismo era un movimento intellettualmente modesto ma che attecch grazie al pathos patriottico. Vedi p. 12. Delle dispense. Burocrazia un franco-grecismo (buro- viene da bureau, crazia un morfema legato greco). La lingua degli uffici era particolarmente francesizzata. I vocabolari di barbarismi nel secolo XIX sono ben 95. Il purismo ottocentesco patriottico, quello del fascismo nazionalista, xenofobo. Gi dal 23 un decreto legge quadruplica le tasse sulle insegne in lingua straniera. Nel 40 si vietano espressioni nelle insegne ecc (arresto e multe salatissime). LAccademia dItalia fu incaricata di stilare liste di barbarismi con proposte di traduzione. Migliorini sapeva che il motivo principale del successo del prestito il prestigio della civilt ma non poteva dire esplicitamente queste cose, allora ci gira intorno. Il metodo di Migliorini strutturalista. Lui parla di neopurismo.

I calchi [17a lezione 5.11.2010] I calchi si dividono in due tipi: calchi strutturali e calchi semantici. Il calco un fenomeno per cui un bilingue riproduce per mezzo di elementi della propria lingua non laspetto di un vocabolo ma la sua forma interna. unoperazione pi raffinata di quella che porta al prestito adattato e richiede un grado maggiore di bilinguismo. Si deve analizzare la parola. Si trovano molti calchi nelle terminologie tecniche di discipline che sono gi ben sviluppate in altre culture (ad esempio della filosofia, della medicina, della grammatica). Fanno parte di unarea alta, colta del lessico. La condizione necessaria per creare un calco che la parola della lingua originaria sia analizzabile, cio riducibile a entit minori. Deve essere analizzabile sincronicamente. Esistono calchi di derivazione, calchi di composizione e calchi fraseologici. Il procedimento con cui si forma un calco molto diverso da quello con cui si forma un forestierismo: non c importazione di materia linguistica. Ci sono per anche categorie intermedie tra i due tipi: tramway > tranvia (tran adattamento, via calco), sandwich man>uomo sandwich (sandwich prestito integrale, uomo calco), brain trust>trust di cervelli, puit artesien>pozzo artesiano (artesien: regione di Artois). Luna park sembrerebbe una formazione ibrida ma cos anche in inglese (luna latinisimo).

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Vedi dispense, pp. 12-20.

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Gli studiosi distinguono fra calchi omonimici (somiglianza tra significanti. Ad esempio: lune de miel>luna di miele, abolitionism>abolizionismo) e calchi sinonimi (somiglianza tra significati: outlaw>fuorilegge, skyscreaper>grattacielo). Questo tipo di distinzione non scientifica perch si basa su criteri soggettivi: fin quando si pu parlare di somiglianza? High treason>alto tradimento: come lo classifichiamo? E coup de foudre>colpo di fulmine? Alcuni sono un misto tra i due: salvation army>esercito della salvezza, birth control>controllo delle nascite, mot dordre>parole dordine. Se il calco fatto con materiali della lingua ricevente come facciamo a dire che dipende dalla lingua straniera? Come possiamo esserne sicuri? Non potrebbe essere nato indipendentemente? Un caso certo di dipendenza si ha quando il significato della nuova unit lessicale non deducibile dai suoi componenti. Loudspeaker> haut parleur>altoparlante, tuer le temps>ammazzare il tempo, honeymoon (mese di miele. 1546)>lune de miel (1700). Ci aiutano anche gli stacchi cronologici. Nei casi in cui il significato globale sia ricostruibile difficile capire se si tratta di formazioni indipendenti. Se le troviamo in traduzioni o evidenziate da elementi grafici per probabile che si tratti di prestiti: vedi Dannunzio, irreale (calco dal francese). Non si tratta solo di fattori linguistici ma anche culturali, che possono aiutarci. Vedi fotocopie. A volte impossibile distinguere tra adattamento e calco. Prov. Escudier>scudiero, fr. panier>paniere. Quello che fa la differenza il processo mentale allorigine, non la forma. Per creare un calco di derivazione la lingua ricevente deve essere in grado di ricostruire la parola con la sua morfologia che pu essere molto diversa da quella della lingua prestante (si pensi allinglese). Ci sono due possibilit: o si riproduce passivamente il modello (ottenendo composti anormali. Una lunga lista di questi pu attivare una nuova regola, diventano produttivi), altrimenti le strutture indigene rimodellano la parola. Calchi approssimatici e semicalchi (quando la lingua si prende maggiori libert). Calchi di derivazione. Esempi: gr. mesos: mesotes = lat. MEDIUS : MEDIETAS (calco), gr. entomon (insetto. Animale segmentato)>INSECTUM (da SECO), gr. sumpateia>COMPASSIO, ing. stralet>stellina, fr. capitaliste>capitalistam (met del 1700), jardinage>giardinaggio, fr. spiritisme>spiritismo, fr. autoritarism>autoritarismo, fr. globale>globale, ted. Narzissmus (Freud)>fr. narcissisme>narcisismo, ing. atomize>atomizzare, fr. culturiste>culturista, ing. reliable>affidabile. Una serie di calchi pu cambiare il campo delle combinazioni associative. In italiano normalmente: con + vocale = co (coabitare, coesistere, cooperare, coinquilino) con + b/p = com (compatire, compiangere) con + l = col (collaborare) con + r = cor (corripondere) Durante la seconda guerra mondiale entra in italiano il calco di cobeligerant>cobelligerante. La popolarit della parola ha indotto la formazione di cofattore, cogarante, cofirmatario, cofinanziatore. La regola cambiata.

18a lezione 10.11.201034

Un altro caso del genere quello del suffisso ese usato per indicare in modo ironico un linguaggio appartenente a una categoria specifica (sindacalese, dipietrese). Il suffisso ese tradizionalmente in italiano serviva solo per indicare nomi etnici o abitanti di citt. Nel 1977 esce Il piccolo sinistrese illustrato (vedi fotocopie) che d inizio a una serie di nuove formazioni. Il modello importato dallinglese che da chinese (lingua per antonomasia incomprensibile) crea commercialese, journalese. Calchi derivati, se in buon numero, rendono attivi certi suffissi prima poco produttivi. Ad esempio izzare (si diffonde dal XVIII secolo per influenza del francese). Il prefisso super era poco usato nellitaliano dellottocento e non era neanche sentito come prefisso (superficie, superstite), oppure in un linguaggio estremamente letterario (supereccelso, supereminente) o nei linguaggi tecnici, come per esempio in quello della medicina (superfetazione). Altrimenti cerano le forme sur o sor, molto pi frequenti (sorprendere, sorpassare, sormontare, sorvolare, surclassare), e la forma sopra (soprastare). Nel 1885 Nietzsche scrive Cos parl Zarathustra dove compare la famosa formazione Uebermensch (superuomo). La prima volta che troviamo superuomo in italiano nel 1894 ne Il trionfo della morte di Dannunzio. La parola diventa popolarissima e seguita da molte altre formazioni. Nel linguaggio della pubblicit: supervini, superpila, superpandoro; nel linguaggio dello spettacolo: supercolossal, supercinema; nel linguaggio amministrativo: superalcolici (1928), supermutilati, superdecorati, supercarceri, superstrada. Sigillo fondamentale al successo del prefisso il calco dallinglese supermercato. La grande fortuna del prefisso ne brucia anche lintensit del significato, tanto che adesso super affiancato da iper (ipermercato, iperrealismo, ipervitaminizzato) che fino a poco tempo fa era usato solo in medicina. Il suffisso ale era in italiano scarsamente produttivo prima che alcuni calchi dallinglese e dal francese lo riattualizzassero. Sensazionale