Storia Del Saxofono (Sigurd M.rascher)

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  • 7/30/2019 Storia Del Saxofono (Sigurd M.rascher)

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    Dal 1 vol. della STORIA DEGLI STRUMENTI MUSICALI (1973)

    curata da Frederic Fay Swift

    Swift-Dorr Publications

    Oneonta, New York 13820

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    STORIA DEL SAXOFONO

    di Sigurd M.Rascher

    UNIT 14

    Perch mai Adolphe Sax avr inventato ilSaxofono?

    Le supposizioni sono state tanto di cattiva qualit

    quanto sono state abbondanti. Uno scrittore asseriva

    che era pi o meno un casuale sviluppo del Serpentone

    (Darwinismo nell'evoluzione strumentale?), mentre un

    altro suggeriva che l'inventore, "suonando intorno"

    nella sua bottega, mise un bocchino di clarinetto su un

    flicorno, soffi, grid "Eureka!" e si dichiar un genio;

    etc. Nulla potrebbe essere pi lontano dal vero.

    Il padre di Sax era un esperto costruttore di

    strumenti. La famiglia veniva dalla citt di Dinant,

    Belgio, che vantava una reputazione di un secolo per ivari tipi di manufatti in ottone, l fabbricati. Adolphe

    era un piccolo bambino quando Sax Senior spost la

    sua bottega a Bruxelles, dove subito si afferm come

    uno dei migliori uomini nel commercio. Fu naturale

    che il suo figlio pi vecchio imparasse da lui il

    mestiere quando era ancora molto giovane. E siccome

    a quel tempo l'uomo che costruiva uno strumento era

    anche quello che lo provava, Sax Junior impar presto

    a suonare questi strumenti. Presto egli si accorse della

    disparit tonale tra gli archi ed i fiati e, pi in dettaglio,

    di quella tra gli ottoni ed i legni. Cio: gli archi erano

    spesso troppo deboli in un'orchestra, quando suonati

    assieme agli strumenti a fiato, e nello stesso modo i

    legni erano spesso sopraffatti dagli ottoni in una banda.

    Egli sogn di uno strumento che potesse, per mezzo

    delle sue caratteristiche tonali, colmare queste

    mancanze. Per realizzare ci esso deve avere tratti di

    questi gruppi, fusi armonicamente in uno. Deve avere

    la flessibilit degli archi, la variet tonale dei legni, ma

    la potenza degli ottoni.

    Adesso che la sua meta era chiara, la

    sperimentazione pot cominciare. E siccome questo

    nuovo strumento avrebbe dovuto produrre ottave

    quando spinto negli armonici, invece della pi

    complicata dodicesima, come fa il clarinetto, c'erabisogno di un grande tubo conico. Questo poteva

    essere fatto pi facilmente con l'ottone piuttosto che

    col legno; ma il bocchino non doveva essere quello di

    uno strumento d'ottone. Grazie alla sua generale

    conoscenza della fabbricazione degli strumenti, Sax

    sapeva anche che su uno strumento grande tutte le

    proporzioni sono pi grandi, dunque pi facili da

    mettere in correlazione e da controllare. Egli quindi per

    primo costru un saxofono basso. Questo fu lo

    strumento che mostr a Berlioz nella primavera del

    1842, lo strumento che fu incluso nel primo concerto al

    quale partecip un saxofono nel 1844. Fu quello che

    per primo apparve nella partitura di un'opera nellostesso anno. Fu quello ad essere brevettato il 20 Marzo,

    1846.

    Sebbene Sax avesse gi a quel tempo progettatol'intera famiglia, i membri pi piccoli vennero pi

    tardi. Dal 1853 ci fu un contralto - come avrebbe

    potuto altrimenti usarne uno William H. Fry in una

    delle sue sinfonie. Lo stesso compositore us il tenore

    un anno dopo in un breve pezzo per orchestra. Ed il

    bell'assolo, dato al contralto ne L'Arlesienne di Bizet

    (1872) familiare ad ogni appassionato di saxofono.

    Dalla sua prima apparizione nella Parigi del 1840

    il saxofono stimol lo schietto entusiasmo di tutti gli

    amanti della musica. Ma esso stimol anche la

    malvolente opposizione dei costruttori di strumenti pi

    vecchi, che fiutarono un pericoloso nuovo concorrente,

    cos come il diretto sabotaggio da parte di parecchimusicisti, che intuivano un cambiamento. Tuttavia,

    l'entusiasmo per il nuovo strumento prevalse

    sull'opposizione ed il sabotaggio. Il genio di Adolphe

    Sax, come incarnato nel saxofono, prevalse su di tutti.

    E lo stesso Sax, anche se all'epoca tormentato da una

    incurabile forma di cancro, sopravvisse ai suoi

    detrattori (che erano tutti dimenticati all'epoca della sua

    morte nel 1894), lasciandoci eredi dei suoi sogni, dei

    suoi sforzi, della sua perseveranza.

    Ma torniamo ancora una volta nella capitale belga

    dell'anno 1840. Sax aveva appena 26 anni. All'et di

    sei, egli era capace di perforare un corpo di clarinetto e

    di far girare la tazza di un corno. All'et di quindici, nel

    1830, egli mand due flauti ed un clarinetto costruiti in

    avorio alla Mostra Industriale di Bruxelles. Essi furono

    considerati dei modelli estremamente buoni. Egli aveva

    vent'anni quando riusc a costruire il primo clarinetto

    basso veramente usabile. Esso fu grandemente

    ammirato e subito usato in partiture da parecchi dei pi

    grandi compositori dell'epoca. Egli aveva anche

    indagato il principio della valvola a pistone e l'aveva

    applicato al vecchio flicorno, inventando cos la

    famiglia dei Saxhorns, dei quali se ne usano almeno

    due membri in ogni banda, ma con nomi differenti: la

    cornetta ed il flicorno baritono! Difficilmente c' unostrumento nelle nostre bande, che egli non abbia

    migliorato in un modo o nell'altro. La sua abilit a

    suonare questi strumenti indubbiamente aiut il

    maestro costruttore di strumenti, poich poteva egli

    stesso, durante il processo di lavorazione sperimentale,

    determinare immediatamente quanto pratico fosse lo

    strumento modificato. La sua chiara comprensione

    delle leggi fondamentali, determinanti i risultati

    acustici delle proporzioni di uno strumento lo misero in

    grado di formularle cos esattamente che esse sono

    altrettanto valide oggi come lo erano allora.

    Era allora venuto il momento di compiere un

    ulteriore passo. Non continuare il miglioramento diuno strumento esistente, ma la coraggiosa creazione di

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    un attrezzo sonoro completamente nuovo. Ho scritto di

    quello che era la disparit tonale tra archi, legni ed

    ottoni che Sax voleva superare con un nuovo

    strumento. Sembra quasi come se le sue prime

    realizzazioni non fossero altro che una preparazione a

    questo. Non abbiamo di suo pugno una descrizionedelle sue attivit che ci portarono il saxofono. Ma

    sappiamo dal suo amico Kastner che queste devono

    aver avuto luogo a Bruxelles prime che egli andasse a

    Parigi. Altrimenti come potrebbe Kastner aver scritto:

    "Sax aveva mandato il saxofono alla Mostra di

    Bruxelles nel 1841. Esso giaceva completamente

    avvolto in verde quando qualcuno malevolmente prese

    a calci l'imballaggio, danneggiando lo strumento cos

    malamente che fu impossibile per Sax esibirlo." Anche

    per un uomo paziente questo fu troppo. Da allora

    Parigi sarebbe stata la sua casa. Quando egli vi arriv

    aveva quasi 28 anni e vi visse altri 52 anni fino alla

    fine dei suoi giorni.

    Egli apr un negozio a Parigi e continu a

    lavorare. Sax fece visita a compositori e li invit ad

    andare a sentire e vedere i suoi strumenti. Essi

    sarebbero meglio riusciti ad apprezzarli. Uno dei primi

    ad andare fu Hector Berlioz, un uomo vivamente

    interessato delle nuove possibilit. Non aveva egli

    composto solo pochi anni dopo la morte di Beethoven

    una Sinfonia Fantastica e pi recentemente unaSymphonie funebre et triomphale per banda? Nella

    bottega di Sax, Berlioz ascolt ogni strumento e

    rispose a parecchie domande dell'appassionato giovane

    inventore. Deve essere stata grande la gioia di

    quest'ultimo quando vide pochi giorni pi tardi (12

    Giugno 1842) nel Journal des Debats, del quale

    Berlioz era regolare collaboratore, un articolo su questa

    visita. Dopo qualche frase introduttiva, Berlioz d un

    breve abbozzo della personalit di Sax dicendo: "Egli

    pu pensare ed agire", e d una descrizione dei nuovi

    clarinetti soprano e basso, seguito dal "Certificato di

    nascita del Saxofono".

    "Le Saxophon, cos chiamato dal nome del suo

    inventore, uno strumento basso con diciannove

    chiavi, la cui forma abbastanza simile a quella

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    dell'oficleide. Il suo bocchino, a differenza di quello

    degli altri strumenti in ottone , simile al bocchino del

    clarinetto basso. Cos il Saxofono diventa il capo di un

    nuovo gruppo, quello degli strumenti in ottone con

    ancia. Esso ha l'estensione di tre ottave cominciando

    dal Sib basso sotto al rigo (chiave di basso); la sua

    diteggiatura parente con quella del flauto o con laseconda parte del clarinetto. Il suo suono di una

    qualit cos rara che, a mia conoscenza, non c' uno

    strumento basso in uso oggi che potrebbe essere

    paragonato al Saxofono. Esso pieno, morbido,

    vibrante, estremamente potente, e facile da abbassare

    in intensit. Per quanto mi riguarda, io lo trovo molto

    superiore ai suoni bassi dell'oficleide, sia in precisione

    come nella solidit del suono. Ma il carattere di tale

    suono assolutamente nuovo, e non assomiglia a

    nessuno dei timbri fino ad ora ascoltati nelle nostre

    orchestre, con la sola eccezione del MI e FA gravi del

    clarinetto basso. A causa della sua ancia, esso pu

    aumentare e diminuire l'intensit dei suoi suoni. Lenote della sua estensione pi alta vibrano cos

    intensamente che possono essere impiegate con

    successo all'espressione melodica. Naturalmente,

    questo strumento non potr mai essere usato per

    passaggi rapidi, per arpeggi complicati; ma gli

    strumenti bassi non sono destinati ad eseguire leggere

    evoluzioni. Invece di lamentarci, noi dobbiamo

    rallegrarci che sia impossibile dare un cattivo

    trattamento al Saxofono e quindi distruggere la sua

    maestosa natura forzandolo a rendere delle semplici

    frivolezze musicali."

    Come ho scritto sopra, era il saxofono basso, che

    l'inventore aveva costruito all'epoca. La notazione per

    questo strumento fu data un secolo fa in chiave di

    basso, non in chiave di violino, come oggi comune.

    La descrizione dell'estensione data da Berlioz deve

    essere capita con questo in mente. N dovrebbe

    sorprenderci che l'estensione sia data di tre ottave,

    poich Sax era abituato ad ottenere armonici sul

    clarinetto e sul flauto, ed us abitualmente questa

    tecnica sul saxofono. Quando egli dimostr il saxofono

    un'altra volta per un gruppo di compositori e di

    musicisti, egli accenn che sarebbe stato prudente non

    chiedere note sopra l'estensione in parti orchestrali.

    Quanto bene fu seguito questo consiglio! Sembra chenessuno durante la sua vita studi il saxofono

    abbastanza completamente da includere il registro

    acuto! Esso era stato completamente dimenticato e

    considerato per del tempo un errore, anche

    un'anomalia. Oggi noi lo conosciamo meglio: ogni

    studente serio comincia presto a costruire le basi per

    una vasta estensione, suonando giornalmente un po' di

    armonici sullo strumento completamente chiuso.

    Cio: noi diteggiamo il SIb basso ,

    e suoniamo su questa posizione (senza portavoce, per

    favore!) il FA sulla quinta linea , quindi

    anche il SIb sopra ad esso , ed il SIb sotto

    ad esso . "Sentire" il suono prima disuonarlo, accresce grandemente il nostro sforzo. Noi

    potremmo chiamarlo "pre-ascolto". Presto noi

    possiamo suonare pi armonici e combinare questi

    esercizi con altri, fino ad arrivare con sicurezza sopra

    alla "vecchia estensione". Nel mio "Top Tones" (1941)

    ho dato molti esercizi basilari, spiegazioni e

    diteggiature per tutto questo e molto di pi. Ci sono

    state altre pubblicazioni di questa edizione da allora.

    La letteratura del nostro strumento abbonda di

    lavori per i quali l'esecutore abbisogna di un'estensione

    che vada oltre al FA acuto, in alcuni casi solo di pochi

    toni, in altri pi di un'ottava. Ancora non tutti glistudenti che vogliono essere a conoscenza di qualcuno

    di questi lavori hanno gi imparato il registro acuto.

    Questa non necessariamente una ragione per evitarli

    del tutto; ma bisognerebbe avere abbastanza rispetto

    per il compositore, suonandoli solo per scopo di studio,

    cio non in un concerto. Le esecuzioni professionali

    devono attendere fino a quando non possiamo suonare

    quello che il compositore chiede - non importa quale

    la ragione. Allora noi avremo anche il rispetto,

    meritato dagli artisti di altri strumenti.

    La nostra letteratura ricca di lavori di tutte le

    categorie. Ci sono pressoch innumerevoli Sonate,

    Concerti, Suites, cos come tutte le forme di pezzi pi

    piccoli. Fino ad ora parecchi di essi sono per Contralto,

    ancora sempre di pi ci sono forniti da entusiasti

    compositori per Tenore, Soprano, anche Baritono e

    Contrabbasso. C' una vera miniera d'oro di musica

    Barocca ben trascritta e pubblicata per Saxofono e

    Pianoforte. Abbiamo anche un buon inizio di un

    repertorio per Quartetto di Saxofoni, una forma di

    ensemble che ha trovato parecchi amici negli ultimi

    anni. Parecchi di questi lavori sono per SATB, tuttavia

    ci sono anche quartetti AATB. Accanto a questi ci

    sono disponibili parecchi eccellenti arrangiamenti, per

    lo pi lavori pi piccoli per giovani esecutori. In veritc' una bella distanza dalla Berlino del 1932, dove non

    era facile trovare altri tre entusiasti del saxofono per

    formare un quartetto; o la New York del 1940, dove

    era altrettanto difficile. Per formazioni pi grandi la

    letteratura originale fino ad ora piuttosto scarsa; ma

    ci sono parecchie squisite trascrizioni, per lo pi di

    musica Barocca. I compositori di quel periodo

    pensavano in modo predominante a linee melodiche,

    dunque i loro lavori hanno le parti condotte con

    maestria e perci sono la delizia degli amanti della

    musica da camera. Sebbene la formazione SAATBB si

    sia dimostrata soddisfacente per parecchi lavori, sono

    possibili altre combinazioni dal Soprano al Basso. E cisono molti lavori di musica da camera con archi, legni,

    ottoni.

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    Sebbene in orchestra il saxofono non sia ancora

    indispensabile, usato spesso e frequentemente ha

    delle parti importanti. La lista dei compositori che lo

    usarono in questo modo, comincia con Kastner, Fry e

    Bizet, ed include Massenet, Richard Strauss, Hindemit,

    Honegger, Milhaud, Prokofief e letteralmente centinaia

    di altri.

    Come abbiamo visto, per un lungo tempo il

    saxofono fu suonato solo in distinta compagnia

    musicale - in un inno di Berlioz, in un'opera su un tema

    biblico di Kastner, nella Sinfonia di Natale di Fry, in

    musica di scena di Bizet per un nobile lavoro di

    Daudet, in un maggior numero di opere, di sinfonie ed

    in bande famose. Nessuno prima della fine del primodecennio del nostro secolo ebbe l'idea di usarlo nella

    musica da ballo - quando aveva circa 80 anni. Questa

    era una situazione musicale del tutto differente ed il

    suo morbido, ricco suono fu presto cambiato per far

    fronte alla competizione con trombe squillanti, tamburi

    fragorosi, piedi strascicati e forte conversazione.

    Siccome il suono di uno strumento a fiato si forma nel

    bocchino, fu logico cambiare proprio questo - dalla

    camera grande, rotonda sulla quale Sax aveva cos

    chiaramente insistito, ad una stretta, pi spesso con le

    pareti laterali parallele, non come quelle del clarinetto.

    La bella, logica unit di corpo e bocchino, creata da

    Adolphe Sax, stata cambiata in una disparit tra uncorpo conico ed un bocchino con una camera

    essenzialmente parallela. Questo strumento non poteva

    pi produrre il suono ricco con un bilanciato spettro di

    armonici, che aveva tanto deliziato i grandi musicisti

    dei primi giorni. Ma il saxofono adesso poteva, pur con

    un suono tutto suo, ma aggressivo e stridente, trovare il

    suo terreno nelle rumorose orchestre da ballo, delle

    quali divenne subito

    Nella banda indispensabile. Piccola meraviglia!

    Se non ci fosse stato lo sbilanciamento tra legni ed

    ottoni che aveva provocato nella mente di Adolphe Sax

    il desiderio di un altro strumento per collegare questi

    due gruppi? Adesso ha il saxofono, ben adatto a

    prendere il posto dell'oficleide (vedi la citazione di

    Berlioz). Egli perci parl al General Rumigny, che

    comandava le Bande dell'Esercito Francese. Fu

    stabilita una gara tra una "Banda Regolamentare

    dell'Esercito" ed una con l'organico scelto da Sax, da

    tenersi in un campo di esercitazioni della citt. La

    battaglia delle bande attir una folla immensa, e

    sebbene il gruppo di Sax fosse di soli 28 uomini controi 35 della banda dell'Esercito, egli arriv vittorioso alla

    fine della giornata. Dopo di che il saxofono fu

    introdotto con decreto ufficiale nelle bande

    dell'Esercito Francese. Questo fu un esempio

    abbastanza buono da seguire per parecchie famose

    bande in altri paesi, e di l a poco i saxofoni saranno

    usati in ogni banda di prim'ordine, sia in Europa che

    negli USA.

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    un importante membro. D'altro canto, a causa di questo

    sviluppo la sua reputazione si grandemente

    deteriorata tra i musicisti non attivi nella musica da

    ballo. La sua nobile origine fu del tutto dimenticata,

    divenne conosciuto come un chiassoso, lamentoso

    strumento da orchestra da ballo, difficilmente meritorio

    dell'interesse di un musicista serio. Adesso c'erabisogno del paziente, prolungato sforzo proprio di tali

    seri musicisti, combinato con due ingredienti, gi

    menzionati prima: il bocchino corretto, come

    progettato da Adolphe Sax, ed una letteratura

    artisticamente valida. Ora, tuttavia, questi particolari

    dovevano essere forzati e usati accortamente, per

    timore che per qualche occasionale vantaggio fossero

    accettati dei rinnovati compromessi e si perdessero cos

    tutti i guadagni. Ci vollero quattro decenni di sforzo

    costante per realizzare ci, ma ora ogni appassionato di

    saxofono pu godere di: un solido grado di rispetto per

    il suo strumento - se egli lo merita; un bocchino come

    A. Sax lo disegn - se egli lo usa;* ed una vasta

    letteratura di musica meravigliosa di tutti i tipi - se egli

    la suona!!

    Berlioz, Meyerbeer, Kastner, Halevy, Rossini e

    parecchi altri illustri musicisti predissero un futuro

    quando il saxofono con il suo suono "molto delizioso"

    avrebbe potuto rendere "servizi inestimabili". Questo

    futuro arrivato e noi abbiamo il privilegio di viverlo.

    * Il suonatore che ama suonare musiche di

    differenti tipi - e perch non dovrebbe - pu usare due

    bocchini: uno con la camera stretta per un suono

    aggressivo, cos spesso ricercato nella musica da ballo;

    ed uno con l'originale, larga, rotonda camera per il

    suono "classico", adatto ad una Sonata. Simili

    configurazioni faciliteranno tale dualismo.

    L'AutoreSigurd Rascher (Saxofono) come concertista oggi unico. Egli stato solista con pi di centocinquanta orchestre in

    tutto il mondo - la Filarmonica di Berlino, la Royal Philarmonic di Londra, la Boston Simphony, la New York

    Philarmonic, la Philadelphia Orchestra, etc. Compositori entusiasti, fra cui Hindemith, Ibert, Glazounow, Larsson,

    Frank Martin, Harold Husa, etc. hanno creato grande parte della letteratura dello strumento specialmente per lui - pi di

    centoventi lavori; non uno di questi, tuttavia, fu "commissionato". Le sue registrazioni sono considerate classici. Le sue

    tourne lo hanno portato nei quattro continenti, dove egli appare in concerti, recitals e conferenze.

    (Traduzione di G. Parmigiani Piacenza)

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