Sterilità e Tecniche di PMA

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Sterilità e Sterilità e Tecniche di PMA Tecniche di PMA Università degli Studi di Padova

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Sterilità e Tecniche di PMA. Università degli Studi di Padova. Definizioni FERTILITÀ : capacità di riprodursi degli esseri viventi con conservazione delle caratteristiche della specie; - PowerPoint PPT Presentation

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Sterilità e Sterilità e Tecniche di PMATecniche di PMA

Università degli Studi di Padova

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Definizioni

FERTILITÀ: capacità di riprodursi degli esseri viventi con conservazione delle caratteristiche della specie;

STERILITÀ: incapacità di concepire dopo almeno 12 mesi di rapporti sessuali non protetti (tempo ridotto a 6 mesi nei soggetti di età più avanzata);

INFERTILITÀ: incapacità di portare a termine una gravidanza;

Sterilità primaria: assenza di precedente concepimentoSterilità secondaria: instauratasi dopo un periodo di documentata fertilità.

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Nella specie umana la fecondità media non è molto elevata: solo il 25% delle coppie che ha rapporti regolari non protetti ottiene una gravidanza nel corso del primo mese ed occorre circa 1 anno perché la gravidanza si verifichi nel 90% dei casi.

probabilità di grav.

tempo

90%

50%

3%

1 anno 5 anni2 anni

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Epidemiologia

Nel mondo occidentale il 15% delle coppie ha un problema di infertilità

L’incidenza è in aumento: età media in cui si ricerca una gravidanza incidenza delle malattie sessualmente trasmesse incidenza delle OTA (oligoteratoastenozoospermia)

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Cause di sterilità

- Fattori maschili

- Fattori femminili

- Fattori immunologici e di coppia

- Sterilità idiopatica (alla fine del percorso diagnostico non si ottiene una diagnosi)

35%

40%

10%

15%

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Cause femminili di sterilità

Cause endocrine 40% Cause tubarico-pelviche 35% Cause uterine 10% Cause cervicali 5-10% Cause vaginali 5%

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CAUSE FEMMINILI DI STERILITÀ

Cause endocrine 40%

Anovulatorietà Alterata funzione del corpo luteo Alterazioni endocrine extraovariche (iperPRL,

iperA, distiroidismi)

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Anovulatorietà

- da causa ipotalamica (di natura organica – neoplasie, malformazioni, infiammazioni - /funzionale – anoressia nervosa, amenorrea postpillola)

- da causa ipofisaria (soprattutto adenomi, iperPRL, raramente sdr. di Sheean)

- da causa ovarica:

sindrome dell’ovaio policistico

insufficienza ovarica precoce

anomalie genetiche (sdr. di Turner e mosaicismi)

esiti di chemio- e radioterapia

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PCO Syndrome

rapporto LH/FSH Testosterone libero DHEAS (di origine surrenalica)

SHBG Estrone (di origine surrenalica)

Estradiolo

Alterazione dei meccanismi di feed-back

Anovulatorietà cronica

Page 10: Sterilità e  Tecniche di PMA

Alterazioni dell’attività endocrina del corpo luteo

Dovuta ad alterata maturazione follicolare e/o inadeguato picco di LH.

Determina insufficiente produzione di Progesterone ostacola l’annidamento e lo sviluppo dell’embrione.

L’ovulazione non avviene, come pure non avviene la liberazione dell’ovocita.

Il follicolo non rotto subisce luteinizzazione.

I livelli di Progesterone plasmatico sono normali.

INSUFFICIENZA DEL CORPO LUTEO

LUF SYNDROME

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IperprolattinemiaPROLATTINA: ormone coinvolto in:

- steroidogenesi ovarica (determina riduzione della secrezione di GnRH)

- maturazione follicolare

- formazione e mantenimento del corpo luteo

IPERPROLATTINEMIA

(da causa funzionale/organica)

ANOVULATORIETA’ +/- AMENORREA[PRL] tra 21-29,9 µg/L disordini mestruali nel 30% dei casi

[PRL] tra 30-49,9 µg/L cicli anovulatori nel 67,5% casi

[PRL] tra 50-99,9 µg/L cicli anovulatori nel 90% casi

[PRL] > 100 µg/L cicli anovulatori nel 100% casi

Page 12: Sterilità e  Tecniche di PMA

Alterazioni della funzione tiroidea

IpotiroidismoIpotiroidismo

Deficit di funzionalità tiroidea

FSH e PRL

Anovulatorietà

IpertiroidismoIpertiroidismo Iperfunzionalità tiroidea

estrogeni circolanti

Alterazione dei meccanismi di feedback

Anovulatorietà

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Cause endocrine: INDAGINI DIAGNOSTICHE (1)

Scopo: accertare la presenza di ovulazione e di un adeguato clima ormonale.

Indagini di laboratorio:

Dosaggi ormonali il 3° giorno del ciclo mestruale per valutare FSH, LH, E2, P, T libero, androgeni surrenalici, PRL e TSH;

Dosaggi plasmatici seriati di estradiolo, progesterone, LH per identificare il picco ovulatorio di LH;

Dosaggio plasmatico del progesterone in fase luteale per accertare un corretto funzionamento del corpo luteo;

Metodi alternativi ai dosaggi ormonali (meno sensibili):

valutazione delle modificazioni cicliche, quanti- e qualitative del muco cervicale;

Test di ovulazione urinari (per la valutazione del picco di LH);

Misurazione della temperatura basale ( t corporea 0.3°C dopo l’ovulazione)

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Cause endocrine: INDAGINI DIAGNOSTICHE (2)

Indagini strumentali:

ecografia pelvica transvaginale: valutazione morfologica di utero ed annessi; monitoraggio della presenza, numero e sviluppo dei

follicoli ovarici; valutazione delle modificazioni dell’endometrio durante

il ciclo mestruale (lo spessore adeguato ai fini dell’impianto in fase luteinica è compreso tra 8-13 mm);

biopsia endometriale: consente di valutare la funzionalità ovarica e di fare diagnosi di avvenuta ovulazione.

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CAUSE FEMMINILI DI STERILITÀ

Cause tubarico-pelviche 35%Alterazioni strutturali delle salpingi: obliterazioni (prev. post-infiammatorie), stenosi, fimosi terminale, fibrosi della tonaca muscolare, alterazioni dell’epitelio ciliato, agenesia;

Alterazioni funzionali delle salpingi: peristalsi anomala, spasmi.

Eziologia: prev. dovuta a processi infiammatori (PID, infezioni ascendenti da N.Gonorrheae, C. Trachomatis, TBC); endometriosi; pregresse GEU, esiti cicatriziali di chirurgia addomino-pelvica.

Page 16: Sterilità e  Tecniche di PMA

CAUSE FEMMINILI DI STERILITÀ

Cause uterine 10%

Malformazioni (setti, utero bicorne..)

Polipi endometriali

Miomi (sottomucosi, intramurali)

Sinechie

Cause vaginali 5%

Malformazioni (setti, stenosi)

Vaginiti (alterazioni del PH)

Vaginismo

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CAUSE FEMMINILI DI STERILITÀ

Cause cervicali 5-10%Alterazioni quantitative del muco cervicale per:

Deficit di stimolazione estrogenica Scarsità dell’epitelio secernente (conizzazione , DTC)

Acidificazione del PH vaginale e ridotta capacitazione degli spermatozoi

Alterazioni qualitative del muco cervicale per: Cerviciti Deficit estrogenico Anticorpi anti-spermazoi

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Indagini diagnostiche per sterilità femminile

ESAME OBIETTIVO ESAMI EMATO-CHIMICI (ovulazione, PRL, TSH) INDAGINI STRUMENTALI:

– Ecografia pelvica– Isterosalpingografia/ Sonoisterografia : valutazione di

anomalie della cavità uterina e della pervietà tubarica– Isteroscopia: valutazione di canale cervicale, cavità uterina e

osti tubarici– Laparoscopia

INDAGINI DI LABORATORIO– Tamponi vaginale e cervicale– Test di compatibilità muco-cervicale

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Isterosalpingografia

Immagine precoce Immagine tardiva

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Isterosalpingografia

Utero bicorne

Mioma

Polipi

Asherman

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Sonoisterosalpingografia

Mioma sottomucos

o

Polipo endometrial

e

Page 22: Sterilità e  Tecniche di PMA

Isteroscopia Cavità normale

Polipo endometriale Sinechia Setto uterino

Page 23: Sterilità e  Tecniche di PMA

Terapia della sterilità femminile

(variabile a seconda dell’eziologia) Anovulatorietà induzione farmacologica dell’ovulazione Patologia uterina correzione chirurgica Patologia tubarica correzione chirurgica +/- conservativa,

FIVET Patologia cervicale terapia antibiotica/estrogenica, IUI Endometriosi terapia medica, terapia chirurgica, FIVET

Page 24: Sterilità e  Tecniche di PMA

Cause maschili di sterilità

Si distinguono 3 categorie: Problemi ormonali: alterata steroidogenesi da

causa ipotalamica, ipofisaria o testicolare (sterilità secretoria)

Problemi testicolari: alterata produzione e/o maturazione degli spermatozoi (sterilità secretoria)

Problemi post-testicolari: alterato trasporto degli spermatozoi, da causa congenita, infiammatoria, traumatica (sterilità escretoria)

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CAUSE MASCHILI DI STERILITÀ

Cause ormonaliIpogonadismo primario i testicoli non producono testosterone ipogonadismo ipergonadotropo

Ipogonadismo secondario l’ipofisi non produce FSH e LH ipogonadismo ipogonadotropo

Ipogonadismo terziario l’ipotalamo non produce GnRh ipogonadismo ipogonadotropo

CAUSE DI IPOGONADISMO IPERGONADOTROPO:- CONGENITE: malattie genetiche o cromosomiche (sdr. di Klinefelter)- ACQUISITE: traumi, interventi chirurgici, tumori, radio e chemioterapia

Page 26: Sterilità e  Tecniche di PMA

CAUSE MASCHILI DI STERILITÀ

Altre cause ormonaliIperprolattinemia: la causa più frequente, come nella donna, è la presenza di un ADENOMA ipofisario.

CONSEGUENZE:

Ipogonadismo, impotenza, oligospermia, galattorrea, riduzione della libido, cefalea, emianopsia bitemporale.

Disfunzioni tiroidee:

IPERTIROIDISMO: può associarsi a malfunzionamento dell’ipofisi e causare quindi alterazioni della spermatogenesi

IPOTIROIDISMO: spesso si associa a iperPRL

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CAUSE MASCHILI DI STERILITÀ

Problemi testicolariCause congenite/acquisite

Le cause più frequenti sono:

- criptorchidismo

- torsione testicolare

- varicocele

- infiammazioni e infezioni

- sostanze tossiche e calore

- anticorpi antispermatozoo

Page 28: Sterilità e  Tecniche di PMA

CAUSE MASCHILI DI STERILITÀ

Problemi post-testicolari (1)OSTRUZIONE delle vie escretrici:

- Infezioni (Clamydia e Gonorrhea)

- Vasectomia

- Assenza congenita dei deferenti

DISTURBI DELL’EREZIONE:

- Problemi neurologici

- Traumi genitali

- Cause endocrine (iperPRL)

- Farmaci

- Abuso di alcool-droghe

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CAUSE MASCHILI DI STERILITÀ

Problemi post-testicolari (2)DISTURBI DELL’EIACULAZIONE:

- Eiaculazione precoce: cause organiche/psicologiche

- Eiaculazione ritardata: cause per lo più psicologiche

- Eiaculazione retrograda: sempre da causa organica (interventi chirurgici a prostata o vescica, diabete, neuropatie, farmaci)

- Aneiaculazione: cause psicologiche/organiche (traumi spinali)

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Indagini diagnostiche per sterilità maschile ANAMNESI:

- esposizione ad inquinanti ambientali, sostanze tossiche, malattie croniche, uso abituale di farmaci, fumo, alcool…

- traumi addominali

- interventi chirurgici, es. ernie, torsioni testicolari, criptorchidismo ESAME OBIETTIVO: ipotrofia testicolare, varicocele, testicolo retrattile, ecc.. INDAGINI DI LABORATORIO:

- spermiogramma

- spermiocoltura

- dosaggi ormonali (testosterone, PRL, LH, FSH)

- cariotipo e fibrosi cistica INDAGINI STRUMENTALI:

- ecografia/ecodoppler scrotale, ecografia transrettale

- eventuale agoaspirato-biopsia testicolare

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SPERMIOGRAMMA

PARAMETRI MACROSCOPICI DELL’EIACULATO: caratteristiche reologiche (aspetto,viscosità, fluidificazione) volume pH seminale

PARAMETRI MICROSCOPICI DEL LIQUIDO SEMINALE: concentrazione nemaspermica (ml) numero totale di spermatozoi per eiaculato % motilità differenziata per tipo morfologia nemaspermica valutazione della componente cellulare non nemaspermica (leucociti, cellule

della linea germinativa, cellule epiteliali, emazie, zone di spermioagglutinazione, corpuscoli prostatici)

Page 32: Sterilità e  Tecniche di PMA

SPERMIOGRAMMA

Parametri seminali standard Range di normalità

Volume seminale > 2 ml e < 6 ml

pH > 7,2

Concentrazione spermatozoi > 20 x 106/ml

N° totale > 40 x 106/eiaculato

Motilità (%) > 50% con motilità progressiva (grado a e b) o > 25% con motilità rapidamente progressiva (grado a)

Morfologia (%) > 30% normali

Vitalità (%) > 50%

Leucociti < 1 x 106/ml

Immunobead test o MARtest < 50% spermatozoi mobili con particelle adese

< 50% spermatozoi con particelle adese

WHO 1999

Page 33: Sterilità e  Tecniche di PMA

WHO 2000

Terminologia utilizzata per la classificazione delle caratteristiche del liquido seminale

Normozoospermia Normale eiaculato

Oligozoospermia Concentrazione spermatica < 20 x 106/ml

Astenozoospermia < 50% spermatozoi con motilità progressiva (grado a e b) o < 25% con motilità rapidamente progressiva (grado a)

Teratozoospermia < 30% spermatozoi con morfologia normale

Oligo-asteno-terato-zoospermia Alterazione dei 3 parametri suddetti

Criptozoospermia Assenza di spermatozoi nell’eiaculato ma presenza di qualche spermatozoo dopo centrifugazione

Azoospermia Assenza di spermatozoi nell’eiaculato anche dopo centrifugazione

Aspermia Assenza di eiaculato

SPERMIOGRAMMA

Page 34: Sterilità e  Tecniche di PMA

Terapia della sterilità maschile

(variabile a seconda dell’eziologia) Patologia infettiva, infiammatoria antibioticoterapia Ipogonadismo Gonadotropine (FSH, hCG) Alterazioni anatomiche (criptorchidismo, varicocele)

correzione chirurgica Azoospermia biopsia testicolare per il recupero degli

spermatozoi e poi ICSI.

Page 35: Sterilità e  Tecniche di PMA

STERILITA’ IDIOPATICA

Impossibilità di mettere in evidenza una causa responsabile della condizione di sterilità dopo l’esecuzione di indagini di I e II livello.

Hanno valore prognostico: Età della donna Durata dell’infertilità

Attitudine: attesa se la partner ha < 35 anni 3 cicli di IUI con blanda stimolazione

ovarica. Se nessun risultato FIVET

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Approccio clinico alla coppia infertile

QUANDO?Nelle coppie infertili con > 12 mesi di ricerca della gravidanza in assenza di fattori di rischio (è giustificato intervenire prima, entro i 6 mesi, in relazione all’età della donna > 35 anni).

COME?Sempre entrambi i partners!Applicando l’iter diagnostico già illustrato, modulandolo in funzione del quadro presentato sulla base della storia clinica.Esecuzione degli esami preconcezionali secondo DM

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Tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita

I livello– Rapporti sessuali programmati– Inseminazione intrauterina

II livello– Fecondazione in Vitro ed Embryo Transfer (FIVET)– Intracytoplasmic Sperm Injection (ICSI)

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Tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita

INSEMINAZIONI INTRAUTERINEConsiste nell’introduzione all’interno della cavità uterina, mediante apposito catetere, del liquido seminale capacitato.

SCOPO: la concentrazione di spermatozoi mobili all’interno della cavità uterina al momento dell’ovulazione.

INDICAZIONI:- oligoastenozoospermia lieve/moderata- sterilità disovulatoria- sterilità vaginale- sterilità cervicale- sterilità inspiegata

Page 39: Sterilità e  Tecniche di PMA

Inseminazioni Intrauterine

In genere per 3-6 cicli Su ciclo naturale (raramente) o stimolato (stimolazione ormonale

blanda) Utilizzo di gonadotropine (rFSH, hp-uFSH, hMG) per la crescita

follicolare e di hCG per l’induzione dell’ovulazione

Page 40: Sterilità e  Tecniche di PMA

Inseminazioni Intrauterine

TAPPE: Monitoraggio dell’ovulazione Stimolazione ovarica (eventuale) Induzione dell’ovulazione (eventuale) Pretrattamento del liquido seminale Inseminazione intrauterina Sostegno alla fase luteale (eventuale)

% DI SUCCESSO: circa il 13% per tentativo

TIMING DELL’INSEMINAZIONE: vista la ridotta sopravvivenza degli spermatozoi capacitati all’interno delle vie genitali femminili, il timing dell’inseminazione è FONDAMENTALE:

entro 24 h se ovulazione spontanea entro 36 h se ovulazione indotta (hCG)

Page 41: Sterilità e  Tecniche di PMA

Inseminazioni Intrauterine

FATTORE PROGNOSTICO: N° DI CICLI DI TRATTAMENTOCorrelato a:

Indicazioni all’IUI Età della partner Durata della sterilità

Dalla letteratura si evince che:• Pregnancy Rate /ciclo massimo al 1° tentativo • Pregnancy Rate/ciclo cala ma resta costante nei primi 3-4 cicli• la quasi totalità delle gravidanze si manifesta durante i primi 4-6 cicli

4 max 6 IUI IVF

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Crescita follicolare e induzione dell’ovulazione

CLOMIFENE CITRATO

Antiestrogeno, 50-150 mg/die per 5 gg, da J3/J5, Vantaggi: semplicità di assunzione, 70% cicli ovulatori, bassi costi. Limiti: scarso controllo della crescita follicolare, possibile effetto su muco cervicale e spessore endometriale, > 12 mesi di utilizzo R ca ovarico

FARMACO DI PRIMA LINEA MASSIMO PER 3 CICLI

Page 43: Sterilità e  Tecniche di PMA

Crescita follicolare e induzione dell’ovulazione

GONADOTROPINE

Molecole di derivazione urinaria o di sintesi

Dose iniziale 50-75 UI/die per almeno 5 gg

FSH: plateau dopo 3-5 gg emivita 24 ore

Possibilità di modificare dose

Somministrazione sottocutanea

Azione diretta sui follicoli dotati di recettori

Vantaggi: buon controllo stimolazione, max risultati in termini di PR, dose adattabile

Limiti: costi elevati, iniezioni, stretto monitoraggio

Page 44: Sterilità e  Tecniche di PMA

Crescita follicolare e induzione dell’ovulazione

MONITORAGGIO

Dosaggi ormonali plasmatici: E2, P, LH

Ecografie pelviche transvaginali

Sospendere trattamento se 3 follicoli ovarici Ø 15 mm

R gravidanza gemellare!

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Inseminazioni intrauterine

Vantaggi:Semplicità di esecuzioneScarsa invasivitàBassi costiRispetto della fisiologia della fecondazione ovocitaria

Svantaggi:(rischio di gravidanza multipla in caso di superovulazione)

N.B.: -80% di gravidanze multiple iatrogene legata ad IUI. -20% ad IVF.

N.B.: superovulazione necessaria per l’imprecisione nella temporizzazione dell’IUI

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Tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita

FIVETConsiste nella fecondazione in vitro degli ovociti recuperati dopo stimolazione ovarica farmacologica e successivo trasferimento degli embrioni in cavità uterina.

INDICAZIONI:- occlusione tubarica bilaterale- endometriosi moderata-severa- oligoastenozoospermia grave- fallimento di precedenti trattamenti di I livello

Page 47: Sterilità e  Tecniche di PMA

FIVET

Page 48: Sterilità e  Tecniche di PMA

Protocollo di stimolazione con analoghi GnRH

rhCG OPU

150 (-225) UI rFSH

GnRH Agonist

-14 0 ca. 14 21-7 7

Stimulation days

OPU

hC

G

GnRH analoghi saturano i recettori per il GnRH e ne inibiscono

l’espressione (DOWN REGULATION) inducendo un blocco

dell’attività ipofisaria

Page 49: Sterilità e  Tecniche di PMA

0,25 mg GnRH Antagonist

150 (-225) I.E. FSH / HMG

1 Stimulation days2 3 4 5

OPUhC

G

Si legano competitivamente con il recettore per il GnRH

immediata soppressione delle gonadotropine endogene, senza il

fenomeno del flare up degli agonisti

Protocollo di stimolazione con antagonisti GnRH

Page 50: Sterilità e  Tecniche di PMA

Tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita

FIVET: RISCHI E COMPLICANZE

Complicanze legate alla STIMOLAZIONE OVARICA: cefalea, gonfiore, sdr da iperstimolazione ovarica

Complicanze legate al PRELIEVO OVOCITARIO: infezioni, puntura accidentale di strutture vascolari, anse intestinali, uretere, vescica

Complicanze legate all’ EMBRYO-TRANSFER: gravidanze multiple, gravidanze extrauterine

Page 51: Sterilità e  Tecniche di PMA

 

  OHSS lieve OHSS moderata OHSS grave

Grado 1 Gonfiore e tensione addominale

   

Grado 2 Grado 1 + nausea, vomito e/o diarrea. Ovaie di diametro tra

5-12 cm.

   

Grado 3   OHSS lieve + presenza di ascite all’ecografia

 

Grado 4     OHSS moderata + evidenza clinica di ascite o versamento

pleurico con dispnea

Grado 5     Grado 4 + alterazioni dei parametri coagulativi,

contrazione della diuresi, emoconcentrazione,

ipotensione.Ovaie di diametro 12 cm.

 

Classificazione clinico-strumentale della OHSS secondo Golan (1989).

Sindrome da Iperstimolazione Ovarica - OHSS

Page 52: Sterilità e  Tecniche di PMA

OHSS

COMPLICANZEDistress Respiratorio ARDSEventi TromboemboliciTorsione OvaricaInuff. renale acutaCitolisi ed Insufficienza EpaticaMorte

FATTORI DI RISCHIOEtà (inversamente proporzionale al rischio di OHSS);E2 Plasmatico (direttamente proporzionale al rischio; non è stato individuato un livello soglia assoluto, si suggerisce cautela con E2>3000 pg/ml)

• N° di follicoli con ø<10mm (direttamente proporzionale al rischio;particolare attenzione per le PCOs)

• Precedenti anamnestici di OHSS

Page 53: Sterilità e  Tecniche di PMA

Tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita

ICSIConsiste nella fecondazione in vitro mediante MICROMANIPOLAZIONE degli ovociti recuperati dopo stimolazione ovarica farmacologica e successivo trasferimento degli embrioni in cavità uterina.

INDICAZIONI:- oligoastenozoospermia grave (< 500.000 sptzoi mobili nell’eiaculato)- mancata fecondazione con FIVET - utilizzo di gameti congelati:

MESA: microsurgical epididymal sperm aspirationTESE: testicular sperm extraction

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ICSI

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Tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita

ARTICOLO 5: “Possono accedere alle tecniche di PMA solo coppie di maggiorenni di sesso diverso, coniugate o conviventi, in età potenzialmente fertile, entrambi viventi...”

ARTICOLO 4: “Il ricorso a tecniche di PMA è consentito solo nei casi di accertata impossibilità di rimuovere altrimenti le cause impeditive della procreazione e comunque nei casi di sterilità o infertilità inspiegate documentate da atto medico nonché ai casi da causa accertata e certificata da atto medico...”“E’ vietato il ricorso a tecniche di PMA di tipo eterologo”

ARTICOLO 14: “Le tecniche di produzione degli embrioni (…) non devono creare un numero di embrioni superiore a quello strettamente necessario ad un unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre...”

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Tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita

ARTICOLO 14: “E’ vietata la crioconservazione di embrioni...”

Unica eccezione: Art.14, comma 3: “… qualora il trasferimento nell’utero non risulti possibile per grave e documentata causa di forza maggiore relativa allo stato di salute della donna…”

Art. 14 comma 4: “E’ vietata la riduzione embrionaria di gravidanze plurime, salvo nei casi previsti dalla legge n.194,22 Maggio 1978...”