Stefano Zago – Dirigente Psicologo I Livello Dipartimento delle Neuroscienze e Salute Mentale

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Stefano Zago – Dirigente Psicologo I Livello Dipartimento delle Neuroscienze e Salute Mentale U.O.C. Neurologia, IRCSS Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico, Università di Milano CERVELLI CHE INVECCHIANO NEL MONDO DEL LAVORO

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Cervelli che invecchiano nel mondo del lavoro. Stefano Zago – Dirigente Psicologo I Livello Dipartimento delle Neuroscienze e Salute Mentale U.O.C. Neurologia, IRCSS Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico, Università di Milano. - PowerPoint PPT Presentation

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Stefano Zago – Dirigente Psicologo I Livello

Dipartimento delle Neuroscienze e Salute Mentale

U.O.C. Neurologia, IRCSS Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico,

Università di Milano

CERVELLI CHE INVECCHIANO NEL MONDO DEL LAVORO

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Nei prossimi anni assisteremo inevitabilmente a una contrazione della quota di giovani che entreranno nel mondo del lavoro e contemporaneamente a un incremento del numero di senior workers tra la forza lavorativa.

I datori di lavoro dovranno contare sempre più su operai e impiegati anziani in grado di lavorare più a lungo e, possibilmente, in modo più efficiente e competitivo.

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‘In Germania la curva parte bassa e si alza raggiungendo il picco fra i 35 e i 45 anni, perché a quell’età i lavoratori hanno già esperienza che si unisce al massimo delle capacità fisiche e mentali. Rendono di più, producono di più, e vengono pagati di più. Da quell’età in poi il cervello comincia a perdere colpi, il fisico pure, rendimento e produttività scende, quindi anche gli stipendi debbono calare. In Italia invece la progressione degli stipendi è una linea retta che con l’età sale dal basso verso l’alto, premiando i lavoratori più vecchi grazie agli scatti di anzianità anche se rendono assai meno’.

Elsa Forneroagosto 2012

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Il declino cognitivo inizia già tra i 45-49 anni.

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PLASTICITA’PLASTICITA’

RIDONDANZA RIDONDANZA

NEUROGENESINEUROGENESI

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‘Il tetto va sistemato quando splende il sole’John Fitzgerald Kennedy

Un’ampia evidenza epidemiologica suggerisce che una buona e regolare attività cognitiva nell’arco della vita previene il declino età-correlato e riduce - o quanto meno posticipa – il rischio di sviluppare un quadro dementigeno.

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STIMOLAZIONE COGNITIVA

ATTIVITÀ FISICA

SOCIALIZZAZIONE

CONTENIMENTO DELLO STRESS

SONNO ADEGUATO

BENESSERE COGNITIVO

ALIMENTAZIONECORRETTA

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Il cervello in esercizio

(1) Il funzionamento cognitivo tende a declinare con il tempo ed è necessario intervenire preventivamente perché questo non avvenga o sia rallentato;

(2) Allo stesso modo in cui è possibile conservare una buona forma fisica, esistono strategie per acquisire un altrettanto buon fitness mentale;

‘Siccome il ferro s’arruginisce, e l’acqua si putrefà, e nel freddo s’agghiaccia; così l’ingegno, sanza esercizio, si guasta’.Leonardo da

Vinci

Due messaggi fondamentali:

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Nuova frontiera salutista?

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La review analizza i risultati di 36 studi randomizzati (a partire da 257 effettuati tra il 1970 e il 2007) includenti un totale di 2.229 partecipanti con 60 anni o più (media 69.90, SD 3.53) con invecchiamento fisiologico o con MCI sottoposti a svariati training mnesici e cognitivi.

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Oltre a eliminare declini cognitivi legati all’età, i farmaci potrebbero comportare una maggiore concentrazione in lavori delicati e un più veloce apprendimento aumentando la produttività lavorativa con benefici sia agli individui che alla società.

Es. Modafinil sonno nei turni di lavoro

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ETÀ

ESPERIENZA

PROCESSI COGNITIVI DI BASE

CAPACITÀ LAVORATIV

E

RELAZIONE TRA ETÀ, PROCESSI COGNITIVI, ESPERIENZA E PERFORMANCE LAVORATIVA

Da Ilmarinen (2001)

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Ecco la fabbrica per operai anziani

La rivoluzione della Bmw: Apre una struttura per mantenere in azienda chi ha più bagaglio professionale. Il ringiovanimento non è più un dogma.

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Nello stabilimento a Dingolfing a 80 Km nord est di Monaco di Baviera è stata creata una linea di montaggio con i lavoratori anziani.

Accorgimenti ergonomici e cognitivi

•Istallazione dei montacarichi con l’intento di non affaticare la schiena e prese adeguate in altezza e profondità;•Banchi di lavoro regolabili in altezza e pavimentazione in legno in luogo di quella in gomma al fine di facilitare i movimenti del bacino negli spostamenti;•Adeguamento dell’illuminazione; •Schermi di istruzioni mobili con grandi lettere e lenti di ingrandimento; •Adozione di un ciclo di rotazione di due ore dei turni di lavoro;•Realizzazione di uno spazio di fitness e riposo e mensa con cibo sano e diversificato.

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IL CERVELL

O DEI SENIOR

WORKERS

• ESPERIENZA DIRETTA MATURATA NEL TEMPO

• DIPENDENTI FEDELI, SAGGI E CONSAPEVOLI, NON PRECARI

• EMOTIVAMENTE PIU’ STABILI

• IN GRADO DI ACQUISIRE NUOVE COMPETENZE TECNICO-PROFESSIONALI

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John Beddington, Cary L. Cooper, JohnField, Usha Goswami, Felicia A. Huppert,Rachel Jenkins, Hannah S. Jones, Tom B. L.Kirkwood, Barbara J. Sahakian and SandyM. Thomas

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Mental Capital‘Bank account of the mind’

Raccolta di lavori pluridisciplinari, inerenti le problematiche relative all’ottimizzazione delle risorse cognitive.

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