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STAZIONI APPALTANTI La validazione del progetto nel contesto normativo italiano Arch. Massimo Capolla Esperto Lavori Pubblici Federcasa

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STAZIONI APPALTANTI

La validazione del progetto nel contesto normativo italiano

Arch. Massimo Capolla

Esperto Lavori Pubblici Federcasa

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Programmazione

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Dalla Programmazione alla Validazione del progetto

Amministrazioni Pubbliche

• Elencazione informale dei lavori pubblici

• Studio programmatico• Redazione degli studi

di fattibilita’ o sintetici studi

• Formazione Programma Triennale

• Adozione PT• Pubblicazione PT 60gg

• Livello politico (Tecnico/amministrativo/politico)

• Studio di accompagnamento preliminare per lo sviluppo degli SdF

• RuP e/o struttura tecnica interna - incarichi esterni a supporto- Verifica/Validazione degli studi

• Individuazione dei RuP• Responsabilita’ del Dirigente al

Programma

• Deliberazione Giunta/Cons. Amm.• Secondo art 14 L.109/94 smi e DM

22/6/2004 n.898/VI- Compilazione schede : 1-2-3-2b

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Dalla Programmazione alla Validazione del progetto

Amministrazioni Pubbliche

• Redazione del DPP

• Calcolo a preventivo incentivo alla progettazione ( max 1,5%) con impegno spesa - Fondo annuale /triennale ( Impegno di spesa previsto nell’anno , secondo elenco annuale)

• Responsabile del procedimento - individuazione unita’ progettazione interne /esterne

• verifica/validazione del DPP

• Definizione del Regolamento interno di parametrazione dell’incentivo in funzione delle fasi progettuali , delle responsabilita’ di firma del progetto , delle Leggi Regionali, ecc...

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Dalla Programmazione alla Validazione del progetto

Amministrazioni Pubbliche

• Incarichi esterni di progettazione

• Incarico esterni servizi a supporto RuP compreso la Verifica e Validazione del Progetto

• Criteri , metodologia, procedura -validazione dei progetti - interni/esterni ( in qualita’)

• RuP accerta e verifica carenza di organico L.109/94 smi art. 17 comma 4 - Fiduciario <100.000 ; gara da 100.000 a 200.000 >di 200.000- attivazione dei procedimenti necessari –

• Fiduciario <200.000 o se > gara

• RuP , eventualmente coadiuvato da una Commissione di Validazione

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Dalla Programmazione alla Validazione del progetto

Amministrazioni Pubbliche

• Progettazione preliminare o redazione SdF ( <1milione euro, MO e MS : stima sommaria)

• Verifica del progetto Preliminare ( DPR 554/99 art. 46)

• Approvazione PP- Inserimento elenco annuale : scheda 3-

• Progettisti interni- Uff. Tecnico- /esterni

• RuP eventualmente coadiuvato da ODI

• Giunta o Cons. Amministrazione

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Dalla Programmazione alla Validazione del progetto

Amministrazioni Pubbliche

• Formazione/Approvazio-ne schema di bilancio con allegato il PT e elenco annuale

• Trasmissione PT all’Autorita Vigilanza

• Responsabili tecnici (formazione)

• Giunta o Cons. Amm.(Approvazione)

• Responsabilita’ : Dirigente al programma

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Principali disposizioni legislative

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Attori del processo di verifica e validazione dei progetti :

-stazioni appaltanti con i RuP : sistema qualita’, metodologia verifiche ,organizzazione , commissione di validazione, ripartizione incentivo, ecc...

-progettisti singoli o in qualsiasi forma societaria prevista : rispondenza ai requisiti richiesti da SA , sistema qualita’, ecc.... ( si veda ad esempio linee guida OICE)

-i soggetti terzi accreditati alle verifiche :ODI e altri soggetti : accreditamento qualificazione ,competenza, metodologia

-gli enti assicurativi : polizze chiare e senza cavilli , massimali adeguati

-i legislatori regionali : riferimento legge tipo LLPP e allegati di ITACA

Introduzione

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Nuove leggi regionali : es. Regione Veneto e Lombardia

ITACANuovo regolamento DPR 554/99

La verifica e validazione del progetto e’ uno strumento nuovo a disposizione delle SA per attestare la conformita’ del progetto agli obiettivi di

programma prefissati secondo i concetti guida estrapolati dai sistemi di gestione per la qualita’

Legge 109/94 smmi- ART. 16 Attività di progettazione

1. La progettazione si articola, nel rispetto dei vincoli esistenti, preventivamente accertati, e dei limiti di spesa prestabiliti, secondo tre livelli di successivi approfondimenti tecnici, in preliminare, definitiva ed esecutiva, in modo da assicurare:a) la qualità dell’opera e la rispondenza alle finalità relative;b) la conformità alle norme ambientali e urbanistiche;c) il soddisfacimento dei requisiti essenziali, definiti dal quadro normativo nazionale e comunitario.2. Le prescrizioni relative agli elaborati descrittivi e grafici contenute nei commi 3, 4 e 5 sono di norma necessarie per ritenere i progetti adeguatamente sviluppati. Il responsabile del procedimento nella fase di progettazione qualora, in rapporto alla specifica tipologia ed alla dimensione dei lavori da progettare, ritenga le prescrizioni di cui ai commi 3, 4 e 5 insufficienti o eccessive, provvede a integrarle ovvero a modificarle.

Introduzione

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La validazione e’ effettuata dal RuP coadiuvato eventualmente

da Organismi di Ispezione accreditati e in prospettiva da nuovi soggetti qualificati dal

nuovo regolamento

Il Rup redige il verbale di validazione e valida indipendentementedall’esito del Rapporto finale dell’organismo di ispezione

Introduzione

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APPENDICE NORMATI VA Estratto delle norme principali e della procedura di verifica e validazione dei progetti Prima stesura di modifica dell'articolo - Collegato Finanziaria 2002) 1)All'art. 30, comma 6, della Legge 109/94e smi " Prima di iniziare le procedure per l'affidamento dei lavori, le stazioni appaltanti devono verificare, nei termini e con le modalità stabiliti dal regolamento, la rispondenza degli elaborati progettuali ai documenti di cui all'articolo 16, commi 1 e 2, e la loro conformità alla normativa vigente. Tale verifica può essere effettuata da organismi di controllo accreditati ai sensi delle norme europee della serie Uni Cei En 45000 o dagli uffici tecnici delle predette stazioni appaltanti, ovvero da altri soggetti autorizzati secondo i criteri stabiliti dal regolamento.Fino alla data in vigore delle norme regolamentari relative alla predetta autorizzazione tale verifica puo' essere effettuata anche da soggetti esperti in possesso di adeguata qualificazione individuata secondo i criteri stabiliti dalle stazioni appaltanti.

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Stesura definitiva dopol’approvazione della Legge 166 , 1/8/2002 1)All'art. 30, comma 6, della Legge 109/94e smi " Prima di iniziare le procedure per l'affidamento dei lavori, le stazioni appaltanti devono verificare, nei termini e con le modalità stabiliti dal regolamento, la rispondenza degli elaborati progettuali ai documenti di cui all'articolo 16, commi 1 e 2, e la loro conformità alla normativa vigente. Gli oneri derivanti dall’accertamento della rispondenza agli elaborati progettuali sono ricompresi nelle risorse stanziate per la realizzazione delle opere. Con apposito regolamento adottato ai sensi dell’articolo 3 , il governo regola le modalita’ di verifica dei progetti, attenedosi ai seguenti criteri : a) per i lavori di importo superiore a 20 milioni di euro, la verifica deve essere effettuata da organismi di controllo accreditati ai sensi della norma europea UNI CEI EN 45004; b) per i lavori di importo inferiore a 20 milioni di euro, la verifica puo’ essere effettuata dagli uffici tecnici delle predette stazioni appaltanti ove il progetto sia stato redatto da progettisti esterni o le stesse stazioni appaltanti dispongano di un sistema interno di controllo della qualita’, ovvero da altri soggetti autorizzati secondo i criteri stabiliti dal regolamento; c) in ogni caso il soggetto che effettua la verifica del progetto deve essere munito di una polizza indennitaria civile per danni a terzi per i rischi derivanti dallo svolgimento dell’attivita’ di propria competenza. 6-bis.Sino all’entrata in vigore del regolamento di cui al comma 6, la verifica puo’ essere effettuata dagli uffici tecnici delle stazioni appaltanti o dagli organismi di controllo di cui alla lettera a) del medesimo comma .Gli incarichi di verifica di ammontare inferiore alla soglia comunitaria possono essere affidati a soggetti di fiducia delle stazioni appaltanti.

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Articolo 10

Verifica e validazione del progetto.

1. La verifica e la validazione del progetto sono effettuate dal responsabile del procedimento, che si avvale degli uffici tecnici, secondo le modalità previste dalla normativa statale.

2. La verifica e la validazione possono essere attribuite anche ad organismi di controllo accreditati ai sensi della normativa europea della serie UNI-CEI-EN 45000, nonché ad altri soggetti esperti in possesso di adeguata qualificazione, individuati, qualora l'importo dell'incarico sia inferiore alla soglia comunitaria, in soggetti di fiducia della stazione appaltante.

3. Per i lavori di speciale complessità o di particolare rilevanza sotto il profilo tecnologico, la validazione del progetto deve dare atto, certificandola, che la progettazione è stata effettuata mediante l'impiego della tecnica dell'analisi del valore.

Regione Veneto L.27/2003 ( in vigore)

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Regione Lombardia ( progetto di legge n. 448 )

a) il RuP effettua verifiche progressive secondo andamento progetto

b)verifica PP , validazione del progetto di appalto , in ogni caso validazione PE

c)Validazione consiste nella redazione di un documento : - conformita’ esigenze/ prestazioni definite nello studio di fattibilita’ , nel PP,PD - applicazione norme tecniche....... - completezza , chiarezza e coerenza dei docuemnti....( regolamento disciplina l’iter)

Per importi >20 mil. euro obbligo ODI , per importi inferiori a validazione puo’ essere affidata ad un operatore economico ..iscritto all’albo regionale collaudatori e validatori

Gli ODI devono avvalersi dei tecnici iscritti all’albo

collaudatori e validatori

( in sintesi)

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All'art.16, comma 6 della Legge 109/94 smi " In relazione alle caratteristiche eall'importanza dell'opera, il regolamento di cui all'articolo 3, con riferimento alle categorie dilavori e alle tipologie di intervento e tenendo presenti le esigenze di gestione e di manutenzione,stabilisce criteri, contenuti e momenti di verifica tecnica dei vari livelli di progettazione."(L.1166/2002 -Art.7 g) comma 2) al comma 6, dopo le parole: "e momenti di verifica" è inserito il seguentetermine: "tecnica";)

L.109/94 smi

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3)Si richiama l'art. 16, comma 2, della Legge 109/94 smi " Le prescrizioni relative agli elaborati descrittivie grafici contenute nei commi 3, 4 e 5 sono di norma necessarie per ritenere i progetti adeguatamentesviluppati. Il responsabile del procedimento nella fase di progettazione qualora, in rapporto alla specificatipologia ed alla dimensione dei lavori da progettare, ritenga le prescrizioni di cui ai commi 3, 4 e 5insufficienti o eccessive, provvede a integrarle ovvero a modificarle."

Questo comma della legge ha una importanza cruciale per l'attività di progetto e delle verifiche in quantoconsente a tutti gli effetti al Responsabile di Procedimento di stabile e modulare il " peso" e la "consistenza"del progetto determinando, secondo una sua valutazione ,che emerge dagli studi di programmazione , qualisiano gli elaborati tecnici assolutamente necessari rispetto a tutti quelli descritti ai punti 3,4,5. Egli puòintegrare o modificare dette prescrizioni , non sembra poter abolire un livello progettuale , ma sicuramentepotrebbe farlo tendere a "zero", o prescrivere ulteriori elaborati tecnici o anche ulteriori livelli progettualisempre in funzione di ragione insite nella complessità dell'intervento, conseguentemente il processo delleverifiche dovra' basarsi su tali decisioni.

L.109/94 smi

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Regolamento di attuazione dPR 554/99 Sezione quinta : verifica e validazione di progetti, acquisizione dei pareri e approvazione dei progetti Art. 46 . Verifica del progetto preliminare Ai sensi dell'articolo 16, comma 6, della Legge i progetti preliminari sono sottoposti, a cura del responsabile del procedimento ed alla presenza dei progettisti, ad una verifica in rapporto alla tipologia, alla categoria, all'entità e all'importanza dell'intervento. 2. La verifica è finalizzata ad accertare la qualità concettuale, sociale, ecologica, ambientale ed economica della soluzione progettuale prescelta e la sua conformità alle specifiche disposizioni funzionali, prestazionali e tecniche contenute nel documento preliminare alla progettazione, e tende all'obiettivo di ottimizzare la soluzione progettuale prescelta. 3. La verifica comporta il controllo della coerenza esterna tra la soluzione progettuale prescelta e il contesto socio economico e ambientale in cui l'intervento progettato si inserisce, il controllo della coerenza interna tra gli elementi o componenti della soluzione progettuale prescelta e del rispetto dei criteri di progettazione indicati nel presente regolamento, la valutazione dell'efficacia della soluzione progettuale prescelta sotto il profilo della sua capacità di conseguire gli obiettivi attesi, ed infine la valutazione dell'efficienza della soluzione progettuale prescelta intesa come capacità di ottenere il risultato atteso minimizzando i costi di realizzazione, gestione e manutenzione.

DPR 554/99

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Art. 47. Validazione del progetto1. Prima della approvazione, il responsabile del procedimento procede in contraddittorio con iprogettisti a verificare la conformità del progetto esecutivo alla normativa vigente ed al documentopreliminare alla progettazione. In caso di appalto integrato la verifica ha ad oggetto il progettodefinitivo.2. La validazione riguarda fra l'altro:a) la corrispondenza dei nominativi dei progettisti a quelli titolari dell'affidamento e la sottoscrizione deidocumenti per l'assunzione delle rispettive responsabilità;b) la completezza della documentazione relativa agli intervenuti accertamenti di fattibilità tecnica,amministrativa ed economica dell'intervento;c) l'esistenza delle indagini, geologiche, geotecniche e, ove necessario, archeologiche nell'area diintervento e la congruenza dei risultati di tali indagini con le scelte progettuali;d) la completezza, adeguatezza e chiarezza degli elaborati progettuali, grafici, descrittivi e tecnico-economici, previsti dal regolamento;e) l'esistenza delle relazioni di calcolo delle strutture e degli impianti e la valutazione dell'idoneità deicriteri adottati;f) l'esistenza dei computi metrico-estimativi e la verifica della corrispondenza agli elaborati grafici,descrittivi ed alle prescrizioni capitolari;g) la rispondenza delle scelte progettuali alle esigenze di manutenzione e gestione;h) l'effettuazione della valutazione di impatto ambientale, ovvero della verifica di esclusione dalleprocedure, ove prescritte;i) l'esistenza delle dichiarazioni in merito al rispetto delle prescrizioni normative, tecniche e legislativecomunque applicabili al progetto;l) l'acquisizione di tutte le approvazioni ed autorizzazioni di legge, necessarie ad assicurare l'immediatacantierabilità del progetto;m) il coordinamento tra le prescrizioni del progetto e le clausole dello schema di contratto e delcapitolato speciale d'appalto nonché la verifica della rispondenza di queste ai canoni della legalità.

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Entrando nel merito delle indicazione dell'art.47 effettuate tutte le verifiche stabilite e programmate siperviene tra il Responsabile del procedimento , in contraddittorio, con i progettisti incaricati a verbalizzarela conformità del progetto esecutivo alla normativa vigente e a quanto prescritto nel documento preliminarealla progettazione. La validazione si configura come un procedimento autonomo del responsabile delprocedimento eventualmente coadiuvato in cui il risultato finale verbalizzato in un documento diaccettazione di conformità, consentendo la successiva approvazione del progetto da parte degli organipreposti e l'avvio delle conseguenti procedure di affidamento dei lavori.Se si esamina il comma 2 sempre dell'Art.47, e le indicazioni corrispondenti all'oggetto delle verifiche, sinota che prevalgono i controlli di tipo formalistico-documentale con alcune eccezioni:-Il termine esistenza e' richiamato 4 volte-Il termine completezza 2 volte-Tutti gli altri : corrispondenza, rispondenza ,acquisizione , coordinamento ed effettuazione, 1 voltaLa prevalenza della azioni di controllo formalistico, da mettere in atto da parte del RP sono evidenti in tuttala terminologia utilizzata, vi sono però delle indicazioni che sembrano far emergere una tipologia di verificheche potrebbero entrare nel merito dei documenti e quindi far assumere un livello piu' sostanziale e dicontenuto al procedimento.Ad esempio si potrebbe entrare nell'analisi di merito :-alla lettera c) quando si parla certamente dell'esistenza delle indagini ma si chiede la valutazione dicongruenza dei risultati con le scelte progettuali-alla lettera e) sulle relazioni di calcolo , in quanto si chiede una valutazione di idoneità dei criteri adottati-alla lettera g) tra rispondenza delle scelte progettuali alle esigenze di manutenzione e gestione-alla lettera m) in riferimento al coordinamento tra progetto, contratto, capitolato, chiedendo la rispondenzadel tutto ai canoni di legalità

Cosiderazioni

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Art. 48 . Modalità delle verifiche e della validazione1. Le verifiche di cui agli articoli 46 e 47 sono demandate al responsabile del procedimento che viprovvede direttamente con il supporto tecnico dei propri uffici, oppure nei casi di accertata carenza diadeguate professionalità avvalendosi del supporto degli organismi di controllo di cui all'articolo 30,comma 6, della Legge, individuati secondo le procedure e con le modalità previste dalla normativavigente in materia di appalto di servizi. Le risultanze delle verifiche sono riportate in verbali sottoscrittida tutti i partecipanti.2. Gli affidatari delle attività di supporto non possono espletare incarichi di progettazione e non possonopartecipare neppure indirettamente agli appalti, alle concessioni ed ai relativi subappalti e cottimi conriferimento ai lavori per i quali abbiano svolto le predette attività.3 Gli oneri economici inerenti allo svolgimento dei servizi di cui al comma fanno carico agli stanziamentiprevisti per la realizzazione dei singoli lavori.

DPR 554/99

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Compiti del responsabile del procedimento

dPR 554/99 Art. 8. Funzioni e compiti del responsabiledel procedimento (si veda anche art.7)

o) effettua, prima dell'approvazione del progetto in ciascuno dei suoi livelli, le necessarieverifiche circa la rispondenza dei contenuti del documento alla normativa vigente,alle indicazioni del documento preliminare e alle disponibilità finanziarie, nonchéall'esistenza dei presupposti di ordine tecnico ed amministrativo necessari perconseguire la piena disponibilità degli immobili;

DPR 554/99

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Il RuP per le attività in genere di progettazione e di supporto tecnico-amministrativo si può avvalere di professionisti esterni singoli o associati , da società di professionisti da società d'ingegneria e anche da raggruppamenti temporanei, ma per l' attività specifica di validazione dei progetti può solo utilizzare un ODI : Organismo di ispezione accreditato ai sensi delle norme UNI EN45004. (in attesa dell'approvazione del nuovo disegno di legge) In generale la validazione e' da intendersi come atto formale che conclude il procedimento delle verifiche pianificate durante il progetto, mediante la verbalizzando in contraddittorio con i progettisti di un documento che racchiude tutti gli atti procedimentali in cui è sono presenti documenti rispondenti, non risultati rispondenti , o parzialmente rispondenti e correggibili , attraverso una procedure di validazione che abbia in se fasi di riesame e di retroazione del procedimento e quando opportuno di rivalidazione . Il RP, in ogni caso, potrebbe validare il progetto anche a fronte del parere negativo di non conformità espresso dall'ODI sia su singole parti sia integralmente su progetto.

Considerazioni

Bozza nuovo regolamento art.10 provvisorio : la validazione viene espressa come atto formale con possibilita’di dissenso da parte del RP

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Principali norme Uni a supporto del processo di programmazione e delle verifiche progettualiA tale proposito il sistema delle norme UNI a supporto delle fasi di programmazione e progettazione fariferimento a:UNI 10914-1-2 : programmazione triennaleUNI 10722-1-2-3 Qualificazione e controllo progetto nuove costruzioni : di cui alla 1 si hanno ledefinizionipreliminari; alla 2, l'articolazione del programma del singolo intervento che è il riferimento disupporto alla redazione del Documento Preliminare alla Progettazione;alla 3, ai punti 5.2.1,2,3 i contenuti a supporto delle verifiche del progettopreliminare , definitivo ed esecutivo.UNI 10721 Edilizia. Servizio di controllo tecnico per nuove costruzioniUNI 10723 processo edilizio

Principali NORME UNI

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Principali NORME UNI : novita’

In via di revisione le norme UNI 10722 con introduzione dello studio di fattibilita’ (al posto del DPP strategico) e formazione

di un DPP operativo che indirizza il Progetto Preliminare e DPP descrittivo che indirizza il progetto definitivo/esecutivo

Inoltre revisione della terminologia e altro.

In fase di redazione le norme di interventi sul costruito : V86000011-V86000012-V86000013

Processo edilizio

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Nuovo Regolamento LL.PP (riscrittura integrale degli art 46-47-48)

- Classificazione dei soggetti abilitati alle verifiche : Tipo A,B,C - stazioni appaltanti tipo B accreditate secondo norma UNI CEI EN 45004- adozione di sistemi di gestione per la qualita’ per tutti - i soggetti- ridefinizione dei principi generali di verifica e documentazione- estensioni dei controlli e momenti di verifica- validazione e’ atto formale - ridefinizione dei requisiti per partecipare alle gare - responsabilita’ e garanzie

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OPERATIVITA’

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Alla luce della complessità del ruolo e delle responsabilità in definitiva da Project Manager dell’intervento in tutti i suoi aspetti ben evidenziati negli articoli : si intuisce che il RuP e’ una figura complessa professionalmente e difficilmente potrebbe operare legittimamente e senza condizionamenti se non avesse la capacità professionale adeguata e i poteri derivanti da posizione apicale nel quadro dell’organizzazione della sua Amministrazione

RuP come Project manager dell’intervento

Strutture semplici Strutture complesse composte da : Direzioni, Settori,Servizi, Uffici

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Art. 15 . Disposizioni preliminari - D.P.R 554/2000 ( si veda Art. 7 e 8 )

1. La progettazione ha come fine fondamentale la realizzazione di un intervento di qualità etecnicamente valido, nel rispetto del miglior rapporto fra i benefici e i costi globali di costruzione,manutenzione e gestione. La progettazione è informata, tra l’altro, a principi di minimizzazionedell’impegno di risorse materiali non rinnovabili e di massimo riutilizzo delle risorse naturaliimpegnate dall’intervento e di massima manutenibilità, durabilità dei materiali e dei componenti,sostituibilità degli elementi, compatibilità dei materiali ed agevole controllabilità delle prestazionidell’intervento nel tempo.

2. Il progetto è redatto, salvo quanto disposto dal responsabile del procedimento ai sensidell’articolo 16, comma 2, della Legge, secondo tre progressivi livelli di definizione: preliminare,definitivo ed esecutivo. I tre livelli costituiscono una suddivisione di contenuti che tra lorointeragiscono e si sviluppano senza soluzione di continuità.

3. Al fine di potere effettuare la manutenzione e le eventuali modifiche dell’intervento nel suociclo di vita utile, gli elaborati del progetto sono aggiornati in conseguenza delle varianti o dellesoluzioni esecutive che si siano rese necessarie, a cura dell’appaltatore e con l’approvazione deldirettore dei lavori, in modo da rendere disponibili tutte le informazioni sulle modalità direalizzazione dell’opera o del lavoro.

4. Il responsabile del procedimento cura la redazione di un documento preliminare all'avvio dellaprogettazione, con allegato ogni atto necessario alla redazione del progetto.

DPR 554/99

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Pianificazione degli incarichi :interni esterni

Funzioni tecnico-amministrative di supporto al Responsabile unico del Procedimento ( sulla base di carenza di organico art.7, comma 4 della Legge llpp)

Si veda Tab. b6 nuove tariffe professionisti

Ripartizione della quota incentivo progettazione

RuP

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RuP

Incarichi interni

Attribuiti dal DG o dal Dirigente Resp. Programma (DT)

La nomina dei RuP e dei collaboratori dovrebbe avvenire inconcomitanza con con la programmazione triennale con equilibrio nell’attribuzione degli interventi

Incentivo “progettazione” pari a max 1,5% (B.A.) dovra’ essere determinato anche in funzione delbilanciamento dei carichi di lavoro ( Si veda regolamento specifico approvato dall’Ente e quadri di ripartizione) per non creare squilibri

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ART. 14 Programmazione dei lavori pubblici     1. L’attività di realizzazione dei lavori di cui alla presente legge si svolge sulla base di un programma triennale e di suoi aggiornamenti annuali che i soggetti di cui all’articolo 2, comma 2, lettera a), predispongono ed approvano, nel rispetto dei documenti programmatori, già previsti dalla normativa vigente, e della normativa urbanistica, unitamente all’elenco dei lavori da realizzare nell’anno stesso.    2. Il programma triennale costituisce momento attuativo di studi di fattibilità e di identificazione e quantificazione dei propri bisogni che i soggetti di cui al comma 1 predispongono nell’esercizio delle loro autonome competenze e, quando esplicitamente previsto, di concerto con altri soggetti, in conformità agli obiettivi assunti come prioritari. Gli studi individuano i lavori strumentali al soddisfacimento dei predetti bisogni, indicano le caratteristiche funzionali, tecniche, gestionali ed economico-finanziarie degli stessi e contengono l’analisi dello stato di fatto di ogni intervento nelle sue eventuali componenti storico-artistiche, architettoniche, paesaggistiche, e nelle sue componenti di sostenibilità ambientali, socio-economiche, amministrative e tecniche. (continua)

Studi di fattibilita’ L.109/94 smi

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I NUVV

L.549/1995 : “ Fondo rotativo per la progettualita” aveva introdotto lo studio di fattibilita ed una relazione tecnico-economica di raccordo con le strategie e gli obiettivi della programmazione

Sintetici studi Stime sommarie

Studi di fattibilita’ Dm 22/6/2004 n.898/IV

2. Il programma triennale costituisce momento attuativo di studi di fattibilità e di identificazione e quantificazione dei propri bisogni che i soggetti di cui al comma 1 predispongono nell’esercizio delle loro autonome competenze e, quando esplicitamente previsto, di concerto con altri soggetti, in conformità agli obiettivi assunti come prioritari. Gli studi individuano i lavori strumentali al soddisfacimento dei predetti bisogni, indicano le caratteristiche funzionali, tecniche, gestionali ed economico-finanziarie degli stessi e contengono l’analisi dello stato di fatto di ogni intervento nelle sue eventuali componenti storico-artistiche, architettoniche, paesaggistiche, e nelle sue componenti di sostenibilità ambientali, socio-economiche, amministrative e tecniche. In particolare le amministrazioni aggiudicatrici individuano con priorità i bisogni che possono essere soddisfatti tramite la realizzazione di lavori finanziabili con capitali privati, in quanto suscettibili di gestione economica. Lo schema di programma triennale e i suoi aggiornamenti annuali sono resi pubblici, prima della loro approvazione, mediante affissione nella sede dei soggetti di cui all’articolo 2, comma 2, lettera a), per almeno 60 giorni consecutivi.

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Studi di fattibilita’ o sintetici studi

Si richiama l’Art.11 DPR 554/2000 . Disposizioni preliminari

1. Le amministrazioni aggiudicatrici elaborano uno studio per individuare il quadro dei bisogni e delle esigenze, al fine di identificare gli interventi necessari al loro soddisfacimento.

2. Sulla base dello studio di cui al comma 1 le amministrazioni aggiudicatrici provvedono alla redazione di studi di fattibilità necessari per l'elaborazione del programma di cui all'articolo 14 della Legge .

3. In materia di programmi di lavori pubblici gli enti locali territoriali applicano le norme previste nei propri ordinamenti compatibili con le disposizioni della Legge e del regolamento

Precedentemente all’entrata in vigore del Regolamento sui lavori pubblici, la legge del 17 /5/1999 N.144 all’art. 4, aveva disposto che lo studio di fattibilità sia lo strumento che costituisce certificazione di utilità dell’investimento per le opere di costo complessivo oltre i 20 miliardi. Se l’importo supera i cento miliardi gli studi dovranno essere sottoposti a valutazione economica specifica. ( Ma non specifica come deve essere redatto) L’entrata in vigore del Regolamento sui lavori pubblici il 28/7/2000, circa un mese prima era stato emanato il D.M. LL.PP.21/6/2000 che all’art.3 ritornava sull’argomento dello studio disponendo che al di sotto dei 20 miliardi potevano essere redatti sintetici studi lasciando ampia discrezionalità alle stazioni appaltanti di come effettivamente redigerli non essendo indicato il livello perlomeno minimo di strutturazione sia dello Studio di Fattibilità , sia del Sintetico Studio. Tra l’altro i costi degli studi sono ricompresi nei costi complessivi di tutta la progettazione nei 3 livelli progettuali, le indagini di qualsiasi tipo sul territorio , i piani di sicurezza

Il nuovo Dm 22/6/2004 n.898 IV indica per gli SdF : per importi < 10 mil. euro deveono esssre indicate le caratteristiche : funzionali, tecniche, gestionali ed economiche finanziarie,analisi dello ststao di fatto per le componenti storico artistiche, architettoniche, paesaggistiche e di sostenibilita’ ambientale,socio-economiche,amministrative e tecniche . Per importi > di10 mil euro ci si riferisce all’art.4 della L.144/99

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IndicePREMESSA: OBIETTIVI E NATURA DELLA “GUIDA”1 CONTENUTI E METODOLOGIE DELLO STUDIO DI FATTIBILITÀ1.1 Il quadro generale e le opzioni di base1.1.1 Componenti e struttura dello studio di fattibilità1.1.2 Articolazione per tipologia di SDF1.2 Analisi propedeutiche e alternative di progetto1.2.1 Quadro conoscitivo generale e obiettivi dell’intervento1.2.2 Analisi della domanda e dell’offerta1.2.3 Modello di gestione dell’opera1.2.4 Individuazione delle alternative progettuali1.3 Fattibilità tecnica1.4 Compatibilità ambientale1.5 Sostenibilità finanziaria1.6 Convenienza economico-sociale1.7 Verifica procedurale1.8 Analisi di rischio e di sensitività1.9 Lo SDF per dimensione dell’opera: sintesi2. CRITERI E MODALITÀ DI CERTIFICAZIONE2.1 Premessa2.2 I criteri2.3 Le modalità applicative

ALLEGATIA .Il diagramma di Gantt: un ausilio per la fattibilità tecnicaB. Tabelle per l’analisi finanziariaC. Tabelle per l’analisi economico-sociale

Guida per la certificazione da parte dei nuclei regionali di valutazione e verifica degli

investimenti pubblici - febb2002- Conferenza delle regione e delle ProvinceAutonome( adottata 8/3/2001)”

Le nuove norme UNI 10722 , indicheranno come impostare uno SdF e le relazioni con le attivita’ progettuali.

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Il Documento Preliminare alla Progettazione ( Programma dell’Intervento)

A questo punto redatti gli Studi di Fattibilità , una parte degli stessi dovranno prioritariamente e con celerità dare avvio alla Progettazione Preliminare per essere inserite nell’Elenco Annuale per poter essere approvato unitamente al Bilancio.Per importi inferiori ad 1 milione di euro e’ sufficiente la redazione dello studio (verificato positivamente) per l’inserimento nell’elenco annuale. Le indicazioni di come redigere il documento sono contenute all’Art.15 del Regolamento

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5. Il documento preliminare, con approfondimenti tecnici e amministrativi graduati in rapporto all’entità, alla tipologia e categoria dell’intervento da realizzare, riporta fra l’altro l’indicazione :

a) della situazione iniziale e della possibilità di far ricorso alle tecniche di ingegneria naturalistica;

b) degli obiettivi generali da perseguire e delle strategie per raggiungerli ;

c) delle esigenze e bisogni da soddisfare;

d) delle regole e norme tecniche da rispettare;

e) dei vincoli di legge relativi al contesto in cui l’intervento è previsto ;

f) delle funzioni che dovrà svolgere l’intervento;

g) dei requisiti tecnici che dovrà rispettare ;

h) degli impatti dell’opera sulle componenti ambientali e nel caso degli organismi edilizi delle attività ed unità ambientali;

i) delle fasi di progettazione da sviluppare e della loro sequenza logica nonché dei relativi tempi di svolgimento;

l) dei livelli di progettazione e degli elaborati grafici e descrittivi da redigere;

m) dei limiti finanziari da rispettare e della stima dei costi e delle fonti di finanziamento;

n) del sistema di realizzazione da impiegare.

Definizione della metodologia , procedura , organizzazione amministrativa

del processo di validazione

Art 15, comma

DPR 554/99

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Definizione della metodologia ,procedura , organizzazioneamministrativa del processo di validazione

( definita nel DPP)

Metodologia: in riferimento a disposizioni legislative : studi specifici, norme ISO,norme UNI, norme internazionali, ecc..Criteri procedurali di espletamento del servizio : interno ed esterno

Documenti della procedura e loro archiviazione : schede , , rapporti ispettivi, chek-list, verbali, atto formale, ecc..

Pianificazione dei controlli e programmazione

Predisposizione di bandi di gara , incarichi fiduciari, ecc..

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La verifica è finalizzata ad accertare la qualità concettuale, sociale, ecologica, ambientale ed economica della soluzione progettuale prescelta e la sua conformità alle specifiche disposizioni funzionali, prestazionali e tecniche contenute nel documento preliminare alla progettazione, e tende all'obiettivo di ottimizzare la soluzione progettuale prescelta.

Accerta altresi’:Congruita’ quadro economicoCompletezza progettazioneMinimizzazione rischi varianti e contenziosoCertezza dei tempi previstiQualita’ dell’opera nel tempo

(Nuovo regolamento)

Normativa vigente: si veda indicazioni nei principi generali

Il concetto di verifica

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Il DPP e aggiornato fino al Progetto Definitivo ( si veda Relazione Descrittiva lett.f)

e dovrebbe essere sottoposto a verifica , almeno nella sue stesura iniziale, alla presenza del Dirigente

responsabile del Programma Triennale

IL DPP (ma anche lo SdF) dovra’ essere verificato per conformita’ e -rispondenza al programma dei lavori -rispondenza agli studi

Definizione della metodologia ,procedura , organizzazioneamministrativa del processo di verifica/validazione

Preludio alla attivita’ di verifica e validazione con atto formale dei tre livelli Progettuali : PP, PD, PE, secondo metodologia

e procedura adottata in qualita’

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Esempi di check-list formaliSdF e DPP

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Programma Triennale 2003-2005 -

Ipotesi di Tipologia di intervento : ..............………………..Via.................…………………..localita............……………..

Ipotesi di Tipologia di Finanziamento : Intervento < di 1.000.000 € : elenco annuale 2003

Responsabile del procedimento: Supporto tecnico : Dirigente Responsabile del Programma Triennale :

STUDIO DI FATTIBILITA’

Verifica

NB. Questo documento accompagna lo studio e attesta che è stato verificato in relazione al programma triennale

Comune di ........................

Data.............

Sviluppo dei contenuti dell’indice sulla base delle linee guida dei NUVV PREMESSA: OBIETTIVI E NATURA DELLA “GUIDA” 1 CONTENUTI E METODOLOGIE DELLO STUDIO DI FATTIBILITÀ 1.1 Il quadro generale e le opz ioni di base 1.1.1 Componenti e struttura dello stud io d i fattibilità 1.1.2 Articolazione per tipologia d i SDF 1.2 Analisi propedeut iche e alternat ive di proget to 1.2.1 Quadro conoscitivo generale e obiettivi dell’intervento 1.2.2 Analisi della domanda e dell’offerta 1.2.3 Modello d i gestione dell’opera 1.2.4 Individuazione delle alternative progettuali 1.3 Fat t ibilità t ecnica 1.4 Compat ibilità ambientale 1.5 Sostenibilità finanz iaria 1.6 Convenienza economico-sociale 1.7 Verifica procedurale 1.8 Analisi di rischio e di sensit iv ità 1.9 Lo SDF per dimensione dell’opera: sintesi 2. CRITERI E MODALITÀ DI CERTIFICAZIONE 2.1 Premessa 2.2 I crit eri 2.3 Le modalità applicat ive ALLEGATI A .Il diagramma di Gant t : un ausilio per la fat t ibilità tecnica B. Tabelle per l’analisi finanz iaria C. Tabelle per l’analisi economico-sociale

Si

Descrizione sintetica o riferimenti nella relazione del Programma triennale in relazione

all’ipotesi d’intervento

Visto, lo Studio Programmatico triennale dei lavori , il Dirigente responsabile del programma triennale congiuntamente al Responsabile del Procedimento, verificata la conformità, dei contenuti dello Studio di Fattibilita’ agli obiettivi e finalità programmate da questa Amministrazione provvedono : di includere l’intervento nell’elenco annuale (<1.000.000 €) ad avviare la fase successiva di stesura del Documento Preliminare alla Progettazione a non dar corso al DPP/all’intervento in merito alle motivazioni espresse a lato . Il Responsabile del procedimento : Il Dirigente del programma : Il supporto tecnico esterno :

No

Motivazioni della non conformità dello studio di fattibilita’

Motivazioni della non opportunità a procedere alla redazione del Dpp dell’intervento

(In allegato relazione delle motivazioni)

NB. Indicare eventuale altro indice su cui e’ basato lo studio di fattibilita’. L’indice proposto e’ riferito alle linee guida dei NUVV , il RP in funzione della tipologia dell’intervento e delle necessita’ specifiche apportera’ modificazioni ed integrazioni all’indice e ai contenuti rispondenti.

Scheda verifica SdF

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Studio di fattibilità Sintetico studio Stima e valutazione sommaria

Intervento di (Manutenzione Straordinaria al Quartiere) ..............………………..Via.................…………………..localita............……………..

Programma Triennale 2002-2004 - Elenco annuale 2002 Finanziamento :

Responsabile del procedimento: Supporto tecnico : Dirigente Responsabile del Programma Triennale :

DOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE

Verifica

NB. Questo documento accompagna il DPP e attesta che è stato verificato.

Comune di ........................

Data.............

Il documento preliminare, con approfondimenti tecnici e amministrativi graduati in rapporto all’entità, alla tipologia e categoria dell’intervento da realizzare, riporta fra l’altro l’indicazione : a) della situazione iniziale e della possibilità di far ricorso alle tecniche di ingegneria naturalistica; b) degli obiettivi generali da perseguire e delle strategie per raggiungerli ; c) delle esigenze e bisogni da soddisfare; d) delle regole e norme tecniche da rispettare; e) dei vincoli di legge relativi al contesto in cui l’intervento è previsto ; f) delle funzioni che dovrà svolgere l’intervento; g) dei requisiti tecnici che dovrà rispettare ; h) degli impatti dell’opera sulle componenti ambientali e nel caso degli organismi edilizi delle attività ed unità ambientali; i) delle fasi di progettazione da sviluppare e della loro sequenza logica nonché dei relativi tempi di svolgimento; * l) dei livelli di progettazione e degli elaborati grafici e descrittivi da redigere; * m) dei limiti finanziari da rispettare e della stima dei costi e delle fonti di finanziamento; n) del sistema di realizzazione da impiegare. *NB. Nell’ambito delle indicazioni i) ed l) dovrà essere definita la metodologia di Validazione e se verrà effettuata internamente o con ODI.

Si

Descrizione sintetica dello Studio di Fattibilità

Visto, lo Studio Programmatico triennale dei lavori e lo Studio di Fattibilità, il Dirigente responsabile del programma triennale congiuntamente al Responsabile del Procedimento, verificata la conformità, dei contenuti del Documento Preliminare alla Progettazione agli obiettivi e finalità programmate da questa Amministrazione provvedono : ad avviare la fase successiva della Progettazione Preliminare interna/esterna , previo affidamento di tutti gli incarichi necessari secondo norme di legge ; a inserire il progetto nell’elenco annuale .............. a non dar corso al PP in merito alle motivazioni espresse a lato . Il Responsabile del procedimento : Il Dirigente del programma : Il supporto tecnico esterno :

No

Motivazioni della non conformità del Documento Preliminare alla Progettazione o della non opportunità a

procedere alla progettazione.

Scheda verifica DPP