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Stato Maggiore dell’Aeronautica 1° Reparto L’ORDINAMENTO IN AERONAUTICA MILITARE Strutture organizzative e strumenti ordinativi Anno Accademico 2017 – 2018

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Stato Maggiore dell’Aeronautica 1° Reparto

L’ORDINAMENTO IN

AERONAUTICA MILITARE

Strutture organizzative e strumenti

ordinativi

Anno Accademico

2017 – 2018

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PREMESSA

Negli ultimi anni la comunità internazionale è stata interessata da

numerosi e repentini mutamenti geopolitici che hanno influenzato in maniera

significativa le relazioni internazionali tra Stati. Lo scenario strategico globale è

orientato a perseguire un nuovo ordine internazionale più democratico, più

libero e più attento al rispetto dei diritti umani.

Nel periodo storico caratterizzato dal dualismo Est-Ovest la minaccia era

chiara e le risposte a eventuali situazioni di crisi erano pianificabili in termini

quantitativi e qualitativi. L’insicurezza e l’instabilità che hanno caratterizzato il

panorama internazionale post 1989, per molti osservatori del tutto inattese,

hanno indotto un significativo ripensamento dei modelli di Difesa delle nazioni

occidentali. Ogni Stato ha, quindi, dato corso a profonde ristrutturazioni per

adattare le organizzazioni difensive ai nuovi concetti strategici necessari per

fronteggiare le emergenti minacce multiformi, diffuse, multi-direzionali e

asimmetriche. Eserciti numerosi hanno lasciato il posto a componenti militari

assai più ridotte in grado di operare a grande distanza dalla madrepatria.

Contestualmente, sono aumentati gli interventi di carattere operativo

della compagine militare nell’ambito di operazioni di pace multinazionali (Crisis

Response Operations - CRO) sotto l’egida dell’Organizzazione delle Nazioni

Unite (ONU), della North Atlantic Treaty Organization (NATO) o dell’Unione

Europea (UE) per salvaguardare la sicurezza internazionale.

Nel contempo, la crescente professionalità richiesta allo strumento

militare e la continua contrazione delle risorse hanno determinato la necessità

di riorganizzazione del Dicastero Difesa. In tale contesto, l’Aeronautica Militare,

da un ventennio è in continua trasformazione.

Il presente testo è stato redatto con l’intento di descrivere in una sinossi

le strutture, i processi e le direttive che regolano il funzionamento di

un’organizzazione complessa quale quella costituita dalla FA. Quanto sopra

viene sintetizzato con il termine Ordinamento che, in linea con la Direttiva

SMA-ORD-001 “La Politica del Personale dell’Aeronautica Militare”, stabilisce le

relazioni, attribuisce le competenze e le responsabilità e disciplina le mansioni

specifiche del personale.

Considerata la portata dell’ambito di trattazione, il testo rappresenta un

documento di sintesi dei provvedimenti ordinativi della FA e un punto di

situazione aggiornato sulla realtà organizzativa per i frequentatori dei corsi di

formazione. Inoltre, può essere d’ausilio per gli insegnanti in quanto delinea un

collaudato percorso formativo per le lezioni sulla materia. Infine può essere un

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utile riferimento anche a coloro i quali, a tutti i livelli, desiderano seguire con

puntuale attenzione e partecipazione il processo di riorganizzazione.

I contenuti del testo sono stati elaborati dal personale del 1° Ufficio

“Ordinamento” del 1° Reparto dello Stato Maggiore dell’Aeronautica, che

rappresenta l’articolazione dello staff del Capo di SMA chiamata a gestire

proprio gli aspetti ordinativi delle riorganizzazioni. L’aggiornamento del testo,

pertanto, è continuo e, considerato che parte del personale che si occupa della

redazione svolge attività di insegnamento della materia presso gli istituti di

formazione della FA, tiene conto dei commenti e dei bisogni formativi

rappresentati dai frequentatori.1

1 La presente sinossi è distribuita presso gli Istituti di Formazione dell’Aeronautica Militare allo scopo di integrare gli interventi

in aula dei formatori e non sostituisce i documenti ordinativi ufficiali della FA. In caso di riproduzione parziale dei suoi contenuti deve essere sempre indicata la fonte. Non può essere oggetto di alterazione rispetto al formato originario di

distribuzione o di pubblicazione, a nessun titolo, su siti internet.

La sinossi è oggetto di revisione annuale e/o in occasione di significative variazioni organizzative.

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SOMMARIO

PREMESSA .............................................................................................................................. 1

SOMMARIO ............................................................................................................................. 3

1. L’ORDINAMENTO DELLE DIFESA - Il vertice politico-strategico. ................................. 6

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ........................................................................................... 6 a.

CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA ............................................................................................... 7 b.

IL PARLAMENTO.......................................................................................................................... 8 c.

IL GOVERNO ............................................................................................................................... 8 d.

IL MINISTRO DELLA DIFESA ..................................................................................................... 10 e.

SOTTOSEGRETARI DI STATO ALLA DIFESA ............................................................................... 12 f.

2. CENNI STORICI ........................................................................................................ 13

RIDUZIONE STRUTTURALE IN ATTO.......................................................................................... 15 a.

3. RIFERIMENTI NORMATIVI ........................................................................................ 17

AREA TECNICO-OPERATIVA ...................................................................................................... 20 a.

(1) Stato Maggiore della Difesa (SMD) ............................................................................................................... 22

(2) Il Comando Operativo di vertice Interforze (COI) ......................................................................................... 23

(3) Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali (COFS) .............................................................. 25

(4) Centro Alti Studi per la Difesa (CASD) ........................................................................................................... 26

COMITATO DEI CAPI DI STATO MAGGIORE ............................................................................... 28 b.

AREA TECNICO-AMMINISTRATIVA ............................................................................................ 28 c.

AREA TECNICO-INDUSTRIALE ................................................................................................... 31 d.

(1) Agenzia Industrie Difesa (AID) ...................................................................................................................... 31

(2) Stabilimenti e Arsenali militari ...................................................................................................................... 32

4. MISSIONE DELLE FORZE ARMATE ............................................................................. 33

5. ORDINAMENTO DELL’AERONAUTICA MILITARE ........................................................ 37

LA NASCITA DELL’AERONAUTICA MILITARE ............................................................................. 37 a.

INFLUENZA DELLA 2ª GUERRA MONDIALE SULL’ORDINAMENTO POSTBELLICO ........................ 40 b.

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’AM. .................................................................................... 41 c.

MISSION E COMPITI DELL’AERONAUTICA MILITARE ................................................................ 42 d.

STRUTTURA ORDINATIVA DELL’AERONAUTICA MILITARE ........................................................ 45 e.

6. IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELL’AERONAUTICA (CaSMA) ................................... 47

7. ORGANISMI DI VERTICE DELL’AERONAUTICA MILITARE ......................................... 50

STATO MAGGIORE DELL’AERONAUTICA (SMA) ......................................................................... 52 a.

(1) I Reparti/Uffici Generali dello SMA ............................................................................................................... 54

UFFICIO GENERALE CENTRO DI RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA – AERONAUTICA b.

MILITARE (UCRA – AM) ............................................................................................................ 59

UFFICIO GENERALE DI COORDINAMENTO DELLA PREVENZIONE ANTINFORTUNISTICA E DELLA c.

TUTELA AMBIENTALE ............................................................................................................... 60

UFFICIO GENERALE DI COORDINAMENTO DELLA VIGILANZA ANTINFORTUNISTICA (UCOVA) . 61 d.

DIREZIONE PER L’IMPIEGO DEL PERSONALE MILITARE DELL’AERONAUTICA (DIPMA) ............ 62 e.

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ISPETTORATO PER LA SICUREZZA DEL VOLO (ISV) .................................................................. 63 f.

ISTITUTO SUPERIORE PER LA SICUREZZA DEL VOLO (ISSV) .................................................... 63 g.

GENERALE DEL RUOLO DELLE ARMI E CAPI DEL CORPO DEL GENIO, DI COMMISSARIATO E h.

SANITARIO AERONAUTICO ...................................................................................................... 64

COMANDO 1ª REGIONE AEREA .................................................................................................. 64 i.

COMANDO AERONAUTICA MILITARE ROMA (COMAER) ............................................................. 66 j.

UFFICIO DEL VICARIO EPISCOPALE PER L’AM .......................................................................... 67 k.

8. COMANDI DI VERTICE DELL’AERONAUTICA MILITARE ............................................. 68

COMANDO DELLA SQUADRA AEREA ........................................................................................... 68 a.

(1) Il Vice Comandante ....................................................................................................................................... 70

(2) Lo Stato Maggiore ......................................................................................................................................... 70

(3) Comando Operazioni Aeree (COA) ............................................................................................................... 72

(4) Comando Forze da Combattimento .............................................................................................................. 75

(5) Comando Forze di Supporto e Speciali ......................................................................................................... 79

(6) 9ª Brigata Aerea ISTAR-EW ........................................................................................................................... 85

COMANDO LOGISTICO DELL’AM ................................................................................................ 88 b.

(1) Il Vice Comandante ....................................................................................................................................... 89

(2) Lo Stato Maggiore ......................................................................................................................................... 90

(3) 2ª Divisione Supporto Tecnico Operativo Aeromobili, Armamento e Avionica ............................................ 90

(4) 3ª Divisione Supporto Tecnico Operativo Sistemi Comando e Controllo, Comunicazioni e Telematica ...... 93

(5) Servizio dei Supporti ..................................................................................................................................... 95

(6) Servizio di Commissariato e di Amministrazione .......................................................................................... 98

(7) Servizio Infrastrutture ................................................................................................................................... 98

(8) Servizio Sanitario AM .................................................................................................................................. 100

(9) Centro Sperimentale di Volo ....................................................................................................................... 102

(10) Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di Salto di Quirra (PISQ) – Perdasdefogu ............. 103

COMANDO DELLE SCUOLE DELL’AM/3ª REGIONE AEREA (CSAM/3ªRA) .................................. 103 c.

(1) Lo Stato Maggiore ....................................................................................................................................... 105

(2) Istituto di Scienze Militari Aeronautiche (ISMA) - Firenze .......................................................................... 106

(3) Accademia Aeronautica - Pozzuoli .............................................................................................................. 107

(4) Scuola Specialisti AM - Caserta ................................................................................................................... 107

(5) Scuola Marescialli AM/Comando Aeroporto – Viterbo .............................................................................. 108

(6) Scuola Volontari di Truppa AM – Taranto (verrà rinominata “Scuola Volontari AM”) ............................... 108

(7) Scuola di Aerocooperazione – Guidonia ..................................................................................................... 108

(8) Centro Selezione AM – Guidonia ................................................................................................................ 108

(9) 60° Stormo – Guidonia ................................................................................................................................ 109

(10) Centro di Formazione Aviation English – Loreto ......................................................................................... 109

(11) 61° Stormo – Lecce ..................................................................................................................................... 110

(12) 70° Stormo – Latina ..................................................................................................................................... 110

(13) 72° Stormo – Frosinone .............................................................................................................................. 110

(14) Centro Addestramento Equipaggi Multi Crew - Pratica di Mare ................................................................ 110

9. ORGANIZZAZIONE PERIFERICA DELL'AM (Enti “Tipo”) .......................................... 112

LO STORMO ............................................................................................................................. 112 a.

QUARTIER GENERALE DI ALTO COMANDO/ORGANISMO DI VERTICE (QG) ............................. 113 b.

IL COMANDO AEROPORTO ...................................................................................................... 113 c.

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TELEPOSTI AM ........................................................................................................................ 115 d.

TIPOLOGIE DI DISTACCAMENTO ............................................................................................. 115 e.

10. RAPPRESENTANZE DELL’AERONAUTICA MILITARE (RAMi) ..................................... 117

11. ELEMENTI DI ORGANIZZAZIONE EXPEDITIONARY/DEPLOYABLE ........................... 118

12. CIRCOSCRIZIONE AEROPORTUALE ......................................................................... 120

13. PRESIDIO MILITARE .............................................................................................. 121

14. PRESIDIO AERONAUTICO ....................................................................................... 122

15. GLI ORGANI COLLEGIALI DELL’AERONAUTICA MILITARE ...................................... 123

LE RIUNIONI DI VERTICE DI FA .............................................................................................. 123 a.

I CONSIGLI DI COORDINAMENTO ........................................................................................... 123 b.

I CONSIGLI DI ALTO COMANDO .............................................................................................. 123 c.

16. POLITICA E FONDAMENTI ORDINATIVI DELL’AM ................................................... 125

POLITICA DELL’ORDINAMENTO (SMA-ORD-001) .................................................................... 125 a.

(1) Che cos’è l’ordinamento ............................................................................................................................. 125

(2) Scopo della politica ..................................................................................................................................... 125

(3) I Responsabili .............................................................................................................................................. 125

(4) Attuazione della politica ............................................................................................................................. 127

(5) Sviluppo delle attività ................................................................................................................................. 127

FONDAMENTI ORDINATIVI DELL’AM ....................................................................................... 129 b.

(1) Il concetto di “dipendenza” ........................................................................................................................ 129

(2) La dipendenza gerarchica ........................................................................................................................... 129

(3) Il collegamento tecnico ............................................................................................................................... 130

(4) Il supporto logistico-amministrativo ........................................................................................................... 131

(5) Il Comandante di Corpo .............................................................................................................................. 131

(6) La continuità di comando ............................................................................................................................ 135

(7) La potestà ordinativa e gli strumenti ordinativi .......................................................................................... 136

(8) Decreto Ministeriale ................................................................................................................................... 137

(9) La Circolare Ordinativa ................................................................................................................................ 137

(10) Le Tabelle Ordinative e Organiche (TOO) ................................................................................................... 139

(11) Tipologia degli incarichi previsti nelle TOO ................................................................................................. 140

(12) La potestà ordinativa decentratata............................................................................................................. 141

(13) L’Ufficio Stralcio .......................................................................................................................................... 142

(14) Il comprensorio operativo ........................................................................................................................... 142

(15) La posizione quadro .................................................................................................................................... 142

(16) Le posizioni di forza del personale .............................................................................................................. 143

ALLEGATI ........................................................................................................................... 145

Allegato “A” – Glossario….............................................................……………………………… A-1

Allegato “B” – Acronimo…….............…………………………………………….……………..……………………… B-1

Allegato “C” – Reparti Operativi e Sistemi d’Arma associati..……………………….………...………… C-1

Allegato “D” – Organigramma Generale dell’Aeronautica Militare.................................. D-1

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1. L’ORDINAMENTO DELLE DIFESA - Il vertice politico-strategico.

Nell'organizzazione militare di uno Stato occorre distinguere due

livelli: il primo è di natura politica, coinvolge le supreme istituzioni dello

Stato e richiede un coordinamento interministeriale risalente al capo del

governo, e nelle repubbliche presidenziali, al capo dello Stato (vertice

politico-strategico); il secondo è relativo all'organizzazione del vertice

tecnico-militare, cioè delle forze armate e dell'amministrazione della

difesa2. Per quanto riguarda l’Italia, nel primo livello possiamo annoverare il

Presidente della Repubblica, il Consiglio Supremo di Difesa, il Parlamento, il

Governo, di cui fa parte il Ministro della Difesa, e i Sottosegretari di Stato

alla Difesa.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA a.

Il Presidente della Repubblica, secondo la Costituzione, è il Capo

dello Stato e rappresenta l'unità nazionale. L’art. 87 della Costituzione

assegna al Presidente il “comando delle Forze Armate e la presidenza del

Consiglio supremo di difesa”3.

Il “comando” non conferisce tuttavia al Presidente della Repubblica

il potere di dare ordini alle FFAA e quindi di disporre concretamente

dell’apparato militare. La funzione di difesa è nell’integrale disponibilità

del Governo. L’art. 87 intende invece valorizzare l’adesione (e

sottomissione) delle FFAA ai valori repubblicani, ponendo formalmente a

capo l’autorità che rappresenta l’unità nazionale. L’art. 87, più che

conferire un potere gerarchico in ambito militare, assegna al Presidente

un ruolo di garanzia, al fine di assicurare che il ricorso alle FFAA avvenga

nel rispetto delle disposizioni costituzionali

Per esercitare il delicato ruolo di garante, il Presidente si avvale

delle funzioni di Presidente del consiglio supremo di difesa, organo a

rilevanza costituzionale.

Sempre l’art. 87 della Cost. recita che il Presidente della

Repubblica “dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere”; alla

deliberazione delle Camere, consegue la dichiarazione formale di guerra

da parte del Presidente che fa scaturire una pluralità di “torsioni”

2 C. Jean, Organizzazione Militare, Enciclopedia delle scienze sociali - 1996 3 Art. 87 Cost. “Il Presidente della Repubblica è il capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale. Può inviare messaggi alle

Camere. Indice le elezioni delle nuove Camere e ne fissa la prima riunione. Autorizza la presentazione alle Camere dei

disegni di legge di iniziativa del Governo. Promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti. Indice

il referendum popolare nei casi previsti dalla Costituzione. Nomina, nei casi indicati dalla legge, i funzionari dello Stato.

Accredita e riceve i rappresentanti diplomatici, ratifica i trattati internazionali, previa, quando occorra, l’autorizzazione delle Camere. Ha il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiara lo

stato di guerra deliberato dalle Camere. Presiede il Consiglio superiore della magistratura. Può concedere grazia e

commutare le pene. Conferisce le onorificenze della Repubblica”.

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dell’ordinamento: si può prorogare la durata di una o entrambe le

Camere, si può sopprimere il ricorso per Cassazione rispetto ai

provvedimenti in merito alla libertà personale pronunciata dai Tribunali

miliari, si poteva, in passato, introdurre anche la pena di morte.4

CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA b.

Il Consiglio Supremo di Difesa è un organo istituito dall'articolo

87 della Costituzione che precisa che il Presidente della Repubblica "ha

il comando delle Forze Armate, presiede il Consiglio Supremo della

Difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato

dalle Camere". Il Consiglio, pertanto, è l’unico Organo del Dicastero

Difesa a “rilevanza costituzionale”.

Il COM ne definisce le funzioni e la composizione.

L'art. 2 stabilisce che il Consiglio esamina i problemi generali

politici e tecnici attinenti alla difesa nazionale, determina i criteri e fissa

le direttive per l'organizzazione e il coordinamento delle attività che

comunque la riguardano.

L'art. 3 stabilisce che esso è presieduto dal Presidente della

Repubblica ed è composto dal:

Presidente del Consiglio dei Ministri, con funzioni di vice-

presidente;

Ministro degli Affari Esteri;

Ministro dell'Interno;

Ministro dell’Economia e delle Finanze;

Ministro della Difesa;

Ministro dello Sviluppo Economico;

Capo di Stato Maggiore della Difesa.

Il Segretario del Consiglio, nominato dal Consiglio stesso e scelto al

di fuori dei suoi componenti, partecipa alle sedute.

L’art. 4 aggiunge che possono essere convocati alle riunioni i Capi

di Stato Maggiore delle FA, nonché persone di particolare competenza

nel campo scientifico, industriale ed economico ed esperti in problemi

militari.

L'art. 8 afferma che il Consiglio si riunisce almeno due volte l'anno

ed è, inoltre, convocato tutte le volte che se ne ravvisi la necessità, dal

4 V. Poli, V. Tenore, op. cit.

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Presidente della Repubblica, di propria iniziativa o su proposta del

Presidente del Consiglio dei Ministri.

Il Consiglio Supremo è dunque un organo consultivo del

Governo, ovvero di un organo costituzionale, i cui interessi e le cui

finalità esulano dalla concreta competenza di un singolo Ministero ma

investono, invece, la vita sociale, economica, politica dello Stato, in

relazione al problema della Difesa del Paese. Il Consiglio Supremo è

un organo di carattere collegiale i cui atti deliberativi hanno la veste

di criteri e direttive, che investendo anche attività estranee al

quadro istituzionale della difesa, sono destinate a soddisfare le esigenze

generali, di natura politica e tecnica della Difesa (es. produzione

industriale, servizi, ricerca scientifica e tecnologica ecc.).

IL PARLAMENTO c.

“Il Parlamento è l’organo costituzionale che direttamente

rappresenta la volontà popolare. La Costituzione (artt. 56, 57, 70 e 71)

conferisce al Parlamento una posizione ed un ruolo centrale nel sistema

politico-costituzionale configurandolo come l’anello di congiunzione più

importante tra collettività e governati. La sua centralità nell’assetto

costituzionale si svolge attraverso la titolarità di funzioni di preminente

rilievo, tra cui quelle fondamentali sono la funzione legislativa e quella di

indirizzo e controllo politico del Governo. Appare evidente come le due

fondamentali funzioni del Parlamento si inseriscono in modo

determinante ed incisivo nella politica generale del Governo e quindi in

quella della sicurezza dello Stato”.5

L’art. 78 Cost. conferisce poi alle Camere la competenza a

“deliberare lo stato di guerra” prevedendo al contempo che le stesse

conferiscano al Governo i poteri necessari per la pratica attuazione; resta

inteso che la dichiarazione formale dello “stato di guerra” spetta, come

già detto, al Presidente della Repubblica.

IL GOVERNO d.

La Costituzione dedica il Titolo III della parte seconda al Governo e

in particolare all’art. 92, recita che “il Governo della Repubblica è

composto dal Presidente del consiglio e dai Ministri che costituiscono

insieme il Consiglio dei ministri”.

5 La Difesa, Libro Bianco 2002, pagg. 44-45.

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Secondo l’art. 95 della Costituzione, “Il Presidente del consiglio dei

ministri dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile.

Mantiene l’unità di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo e

coordinando l’attività dei Ministri”. In questo articolo la politica militare

non è espressamente citata; essa però rientra sicuramente nell’ambito

della politica generale che, di conseguenza, è responsabilità diretta del

Governo il quale, peraltro, in base al citato art. 78, diviene in guerra

l’organo supremo responsabile della sua condotta.

Nel nostro ordinamento non esiste una legge specifica e

conseguente alla Costituzione che stabilisca le responsabilità del Governo

quando la Nazione è in guerra; l’unico riferimento possibile è quello alla

L. 415 del 12/05/1940 intitolata “Organizzazione della Nazione per la

guerra” che è da ritenersi ancora in vigore perché non abrogata. Essa

assegna al Governo il compito di preparare, fin dal tempo di pace,

l’organizzazione dello Stato per la guerra e di attivare, dirigere,

coordinare e controllare la mobilitazione.6

Abbiamo visto quindi che la politica generale del Governo viene

fissata dal Consiglio dei ministri, attuata dai singoli ministri e coordinata

e diretta dal Presidente del Consiglio. Quest’ultimo non può impartire

ordini ai Ministri, né avocare a sé funzioni proprie di un dato Ministro ma,

nella sua veste di responsabile della politica generale del Governo:

dirige implicitamente e ne è responsabile, la politica attinente la

Difesa militare dello Stato;

promuove e coordina l’attività del Ministro della difesa;

è costituzionalmente al vertice della gerarchia della

responsabilità e, come tale, deve rispondere dell’opera propria e

di quella che tutto il potere esecutivo svolge per la efficiente

predisposizione della difesa interna dello Stato;

evita che la politica ignori e sottovaluti le esigenze militari

assicurando che le Forze Armate possano assolvere con il

dovuto prestigio i compiti che sono loro affidati in campo

nazionale e nel quadro dei vincoli delle alleanze politico-

militari.7

Oltre alle funzioni istituzionali previste dalla Costituzione, la legge

ordinaria definisce altre particolari attribuzioni del Presidente del

Consiglio dei Ministri in materia di Difesa Nazionale, infatti:

6 Organizzazione Centrale della Difesa – Ed. Scuola di guerra Aerea, febbraio 1998. 7 Organizzazione Centrale della Difesa – Ed. Scuola di guerra Aerea, febbraio 1998.

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“Al presidente del Consiglio dei Ministri sono attribuiti, in via

esclusiva:

l'alta direzione e la responsabilità generale della politica

dell'informazione per la sicurezza, nell'interesse e per la

difesa della Repubblica e delle istituzioni democratiche poste

dalla Costituzione a suo fondamento;

l'apposizione e la tutela del segreto di Stato;

la conferma dell'opposizione del segreto di Stato;

la nomina e la revoca del direttore generale e di uno o più

vice direttori generali del Dipartimento delle informazioni per

la sicurezza;

la nomina e la revoca dei direttori e dei vice direttori dei

servizi di informazione per la sicurezza;

la determinazione dell'ammontare annuo delle risorse

finanziarie per i servizi di informazione per la sicurezza e per

il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza.8

“Al Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro

per l'interno, e anche su richiesta degli organi della regione o

degli enti locali, spetta il compito di emanare apposito decreto

per la dichiarazione di catastrofe o di calamità naturale, salvo i

casi di evento non particolarmente grave cui provvedono gli

organi locali elettivi e gli organi ordinari della protezione civile”.9

IL MINISTRO DELLA DIFESA e.

Tra i due livelli che abbiamo citato all’inizio del paragrafo (quello di

natura politica e quello tecnico-militare) si colloca il Ministro della Difesa.

Il suo ruolo e le sue attribuzioni sono generalmente diversi in tempo di

pace e in caso di emergenza o conflitto. In tempo di pace il Ministro della

Difesa rappresenta il punto di collegamento fra il potere politico e le

forze armate e ha piena autorità su di esse. Invece, in caso di

emergenza o conflitto in quasi nessuno Stato è previsto questo anello

intermedio fra il vertice politico-strategico e il comando supremo delle

operazioni, anche per evitare inutili duplicazioni e garantire maggiore

tempestività alle decisioni e alla trasmissione degli ordini fra il vertice

8 Art. 1, Legge 3 agosto 2007, n. 124 “Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e nuova disciplina del

segreto”. Con la legge 124/2007 è stato istituito il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e riformato il

comparto dell’intelligence italiana che, fino a quel momento, aveva operato sotto la vigenza della legge 801/1977. La

riforma del 2007 ha introdotto significative novità, prima fra tutte l’attribuzione della responsabilità politica dell’intero

settore al solo Presidente del Consiglio dei ministri. In questo modo è stata superata la condivisione di responsabilità

gestionale con i Ministri della difesa e dell’interno che era prevista dalla legge 801/1977. In base alla riforma, il Presidente

del Consiglio può delegare tutti i compiti, a lui attribuiti in via non esclusiva, all’Autorità delegata individuata nella figura di un Sottosegretario di Stato o di un Ministro senza portafoglio.

9 Legge 8 dicembre 1970, n. 996, “Norme sul soccorso e l’assistenza alle popolazioni colpite da calamità – Protezione civile”,

(art. 5).

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politico-strategico e quello tecnico-militare. Quest'ultimo, a cui viene

attribuita la direzione strategica delle operazioni, passa in tal caso alle

dipendenze dirette del capo del governo.10

I compiti istituzionali del Ministro della Difesa sono disciplinati

all'articolo 10 del COM.

Il Ministro della Difesa, preposto all'amministrazione militare e

civile della difesa, è massimo organo gerarchico e disciplinare:

attua le deliberazioni in materia di difesa e sicurezza adottate

dal Governo, sottoposte all'esame del Consiglio Supremo di

Difesa e approvate dal Parlamento;

emana le direttive in merito alla politica militare, all'attività

informativa e di sicurezza e all'attività tecnico-amministrativa;

partecipa direttamente o tramite un suo delegato a tutti gli

organismi internazionali ed europei competenti in materia di

difesa e sicurezza militare o le cui deliberazioni comportino

effetti sulla difesa nazionale;

approva la pianificazione generale e operativa interforze con i

conseguenti programmi tecnico-finanziari, nonché la

pianificazione relativa all'area industriale, pubblica e privata, di

interesse della Difesa;

propone al Presidente del Consiglio dei Ministri la relazione

annuale da presentare al Parlamento, in ordine allo stato della

disciplina militare e allo stato dell'organizzazione delle Forze

Armate;

può sopprimere o riorganizzare, con proprio decreto, emanato

su proposta del CaSMD, enti e organismi nell'ambito del

processo di ristrutturazione delle Forze Armate.

Il Ministro delle difesa oltre ad attuare le decisioni governative per

quanto di competenza del proprio Dicastero e ad approvare le attività di

pianificazione, ha una sfera di responsabilità propria e precisamente

definita, che sostanzia la “funzione d’indirizzo politico” che comprende,

ma non si limita ai settori della politica militare, delle politiche di sviluppo

ed impiego dello Strumento militare, delle politiche per il personale, delle

politiche industriali e delle relazioni a livello internazionale.11

10 C. Jean, op. cit. 11 Libro bianco per la sicurezza internazionale e la difesa – 2015, art. 152.

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L’Ordinamento in AM

12

SOTTOSEGRETARI DI STATO ALLA DIFESA12 f.

I Sottosegretari di Stato sono nominati con decreto del Presidente

della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, di

concerto con il ministro che il sottosegretario è chiamato a coadiuvare,

sentito il Consiglio dei ministri. Prima di assumere le funzioni i

sottosegretari di Stato prestano giuramento nelle mani del Presidente del

Consiglio dei ministri.

I sottosegretari di stato coadiuvano il ministro ed esercitano i

compiti ad essi delegati con decreto ministeriale pubblicato nella

Gazzetta Ufficiale. Essi possono intervenire, quali rappresentanti del

Governo, alle sedute delle Camere e delle Commissioni parlamentari,

sostenere la discussione in conformità alle direttive del ministro e

rispondere ad interrogazioni ed interpellanze.

12 Art. 10, Legge 23 agosto 1988, n. 400 “Disciplina dell'attività' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei

Ministri”.

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L’Ordinamento in AM

13

2. CENNI STORICI

Dopo la seconda Guerra Mondiale l’evolversi della dottrina militare e

dei criteri di impiego delle forze terrestri, marittime ed aeree portò

gradualmente ad unificare l’organizzazione delle FFAA. In sintesi, si è

sempre maggiormente sviluppato il criterio che la difesa di un Paese non

possa essere affrontata settorialmente, ma deve essere vista con una

visione unitaria e unitarie devono perciò essere le forme di

organizzazione.13

In Italia il processo di unificazione ebbe inizio con l’emanazione del

DCPS 4 febbraio 1947, n. 17, che riunì in un Ministero della Difesa i

Ministeri della Guerra, della Marina Militare e dell’Aeronautica, lasciando

però immutato il numero di segretari generali, direttori generali e

ispettorati. Conseguentemente, in molti settori, attività analoghe venivano

svolte da più organizzazioni sicché era particolarmente difficile, se non

addirittura impossibile, che si seguisse una uniformità di indirizzo. Si può

dire che l’unificazione venne quindi inizialmente limitata nella forma

strettamente indispensabile a consentire uno stesso indirizzo politico ed un

limitato coordinamento per alcune delle più importanti attività delle singole

amministrazioni militari.

Nel 1965 vennero alla luce i due decreti legislativi del Ministero della

Difesa e cioè:

DPR 18 novembre 1965, n. 1477 “Ordinamento dello Stato Maggiore

della Difesa e degli Stati Maggiori dell’Esercito, della Marina e

dell’Aeronautica, in tempo di pace”;

DPR 18 novembre 1965, n. 1478 “Riorganizzazione degli Uffici Centrali

del Ministero della Difesa”.

A seguito di tali provvedimenti si è avuto finalmente un radicale

mutamento di indirizzo, nel senso di una sostanziale unificazione delle Forze

Armate, pur nel rispetto delle tradizioni e delle esigenze tecnico-operative

proprie di ciascuna di esse.

Negli anni ‘90 fu percepita a livello politico la necessità di

riorganizzare il Dicastero della Difesa, la cui configurazione era ancora

disciplinata dai DPR 1477 e 1478 del 1965, per razionalizzarne la struttura

tecnico-operativa, quella tecnico-amministrativa e quella tecnico-industriale

allo scopo di individuare un'organizzazione più snella, funzionale e

sinergicamente rispondente ai compiti istituzionalmente affidati.

13 Organizzazione Centrale della Difesa – Ed. Scuola di guerra Aerea, febbraio 1998.

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L’Ordinamento in AM

14

Con la legge 28 dicembre 1995, n. 549 (cd. legge finanziaria), il

Governo è stato delegato a predisporre uno o più decreti legislativi per

riordinare l'Amministrazione Difesa.

Furono pertanto emanati i seguenti provvedimenti:

D.Lgs. 464/97 relativo all’area Tecnico-Operativa;

D.Lgs. 264/97 relativo all’area Tecnico-Amministrativa;

D.Lgs. 459/97 relativo all’area Tecnico-Industriale;

D.Lgs. 265/97 relativo alla componente Civile della Difesa,

che hanno ridisegnato le strutture centrali e periferiche.

In particolare, per l’AM furono previsti e adottati, in un arco

temporale di sette anni (dal 1997 al 2003), una serie di provvedimenti di

riorganizzazione14 e soppressione15 di Enti/Reparti operativi di cui si

elencano i più significativi:

3° Stormo – Villafranca (soppressione e riconfigurazione in Reparto

Mobile di Supporto – Villafranca nel 1999, nel 2008 3° Stormo Supporto

Operativo e 3° Stormo nel 2012);

53° Stormo – Cameri (soppressione);

30° Stormo – Cagliari Elmas (soppressione e riconfigurazione in

Distaccamento Aeroportuale);

2ª Regione Aerea (soppressione);

Ispettorato Logistico (ILOG) e Ispettorato Telecomunicazioni e

Assistenza al Volo (ITAV) (soppressione e riconfigurazione in Comando

Logistico AM);

Soppressione di 2 Gruppi IT e di 10 Gruppi Radar AM;

Soppressione di numerosi Distaccamenti Aeroportuali e Aeronautici.

A completamento della cornice legislativa in cui inquadrare la

profonda attività di riordino iniziata in quegli anni, ai citati provvedimenti

normativi si aggiungano quelli relativi al personale civile della Difesa

(Accordi e/o Contratti Collettivi Nazionali), nonché quelli concernenti la

riorganizzazione strutturale della FA in chiave gerarchico-funzionale

attraverso la costituzione dei cd Alti Comandi (di cui si tratterà più

diffusamente nel successivo Cap. 5 "Ordinamento dell'Aeronautica

Militare").

Il riordino del Dicastero ha trovato, inoltre, il suo naturale

compimento nella Legge 25/97 e relativo DPR attuativo 556/99

14 Riorganizzazione, qualsiasi provvedimento connesso alla revisione o all'integrazione della missione dell'ente ovvero

qualsiasi determinazione volta ad accentrare in nuovi organismi funzioni svolte da enti soppressi o ridefiniti. 15 Soppressione, qualsiasi provvedimento connesso all'esaurita missione dell'ente da cui consegue lo scioglimento o la

ridefinizione dell'organismo per altra missione.

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L’Ordinamento in AM

15

concernente le “Attribuzioni del Ministro della Difesa, ristrutturazione dei

vertici delle Forze Armate e dell’amministrazione Difesa”, riformando in

senso verticistico l’intero apparato del Dicastero.

Altro momento fondamentale è costituito dalla Legge 331/2000 (cd.

“Professionale”), con la quale è stata attuata una profonda e radicale

modifica delle Forze Armate, introducendo due novità sostanziali:

la sospensione della leva in tempo di pace;

il contingentamento degli organici a 190.000 unità.

La Legge prevedeva la progressiva trasformazione dello strumento

militare, da implementare entro il 31 dicembre 2006 (anticipata poi al

2004), in senso completamente professionale. Nell’ambito delle 190.000

unità, il D.Lgs. 215/01 ha assegnato all’AM 44.000 unità così ripartite:

5.700 Ufficiali, 9.480 Marescialli, 16.800 Sergenti, 7.049 Truppa in servizio

permanente e 4.971 Truppa in ferma volontaria.

RIDUZIONE STRUTTURALE IN ATTO a.

Recentemente sono stati adottati due provvedimenti normativi

finalizzati ad operare un’ulteriore significativa ristrutturazione in chiave

riduttiva dell’organizzazione militare.

Il primo, denominato “Spending Review” (D.L. 6 luglio 2012, n. 95

“Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza

dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle

imprese del settore bancario”, convertito, con modificazioni, dalla Legge

7 agosto 2012, n. 135), ha previsto la contrazione del volume organico

complessivo delle Forze Armate con una diminuzione dei dirigenti pari al

-20% per i Generali ed al -10% per i Colonnelli, da realizzarsi entro il 1

gennaio 2016. Con il DPCM 11 gennaio 2013 "Riduzione dell'entità

complessiva delle dotazioni organiche delle Forze Armate e

rideterminazione della relativa ripartizione" è stata fissata la riduzione a

170.000 unità dell'entità complessiva delle Forze Armate con la relativa

ripartizione (EI 100.211, MM 30.421 e AM 39.368) a decorrere dal 1°

gennaio 2016 e con il DPCM 22 gennaio 2013 le complessive dotazioni

organiche del personale civile del Ministero della Difesa sono state

rideterminate fissando la riduzione a 27.894 unità.

Il secondo, Legge 31 dicembre 2012, n. 244 “Delega al Governo

per la riduzione dello strumento militare nazionale e norme sulla

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L’Ordinamento in AM

16

medesima materia” e discendenti Decreti Legislativi n. 7 e n. 8 del 28

gennaio 201416, disciplina la revisione in senso riduttivo:

dell’assetto strutturale ed organizzativo dello Strumento

Militare, secondo principi e criteri direttivi che prevedono, tra

l’altro: la riduzione strutturale complessiva non inferiore al

30%17 da realizzare in 6 anni, l’accentuazione del ruolo di

preminenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa, il

potenziamento del collegamento fra il COI ed i Comandi

Operativi di Componente, la standardizzazione organizzativa

dell’Area di Vertice e Centrale interforze e delle Forze Armate,

una diversa ripartizione di competenze fra l’Area Tecnico-

Operativa e l’Area Tecnico-Amministrativa, la revisione in ottica

interforze dei settori “sanità” e “infrastrutture”, entro il 2020;

delle dotazioni organiche complessive del personale militare a

150.000 unità (di cui circa EI 89.400 MM 26.800 AM 33.800),

entro il 2024;

delle dotazioni organiche complessive del personale civile a

20.000 unità, entro il 2024.

16 In vigore dal 26 febbraio 2014. 17 Sono previsti 368 provvedimenti di riorganizzazione.

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L’Ordinamento in AM

17

3. RIFERIMENTI NORMATIVI

Il fondamento giuridico dell’ordinamento del Ministero della Difesa è

rappresentato dal D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66 “Codice

dell’Ordinamento Militare” (cd. “COM”) e dal DPR 15 marzo 2010, n.

90 “Testo Unico delle disposizioni regolamentari in materia di

Ordinamento Militare a norma dell’articolo 14 della legge 28

novembre 2005, n. 246” (cd. “TUOM”).

Il COM ed il TUOM sono il frutto di una intensa attività di ricognizione

e di analisi delle norme di interesse del Ministero della Difesa con lo scopo

di verificarne l’utilità e l’attualità. E’ stata all’uopo costituita una

commissione di studio denominata “Comitato scientifico per il

coordinamento delle attività del Ministero della Difesa in materia di

semplificazione della legislazione”, che ha proceduto al riassetto delle

norme di interesse della Difesa. In particolare, tutte le norme non più utili

sono state espressamente abrogate, facendo invece confluire le norme di

rango primario quali leggi, decreti legislativi, decreti legge e relative leggi

di conversione, regi decreti legge, decreti legislativi luogotenenziali e

decreti legislativi del Capo provvisorio dello Stato nel COM e le norme di

rango secondario quali decreti del Presidente della Repubblica, decreti del

Presidente del Consiglio dei Ministri, decreti del Capo provvisorio dello

Stato, decreti interministeriali, decreti ministeriali di natura regolamentare,

regi decreti, decreti luogotenenziali e regie patenti nel TUOM. I decreti del

Presidente della Repubblica e i Regi Decreti sono confluiti, in virtù della loro

valenza giuridica, nel COM quelli aventi forza di legge ovvero nel TUOM

quelli aventi natura regolamentare. Sul piano della semplificazione

normativa, si è passati da circa 1.600 fonti primarie e secondarie a una sola

fonte primaria e una sola fonte secondaria; da circa 17.000 articoli a 3.398

articoli complessivi.

L'organizzazione del Ministero della difesa è oggi articolata nelle

seguenti componenti:

uffici di diretta collaborazione del Ministro della difesa;

area tecnico-operativa;

area tecnico-amministrativa;

area tecnico-industriale;

due uffici centrali;

Servizio assistenza spirituale;

Commissariato generale per le onoranze ai Caduti;

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L’Ordinamento in AM

18

Circolo ufficiali delle Forze armate.18

Nell’organigramma del Ministero troviamo anche i cosiddetti Enti

vigilati, si tratta di enti pubblici istituiti, vigilati e finanziati

dall'Amministrazione Difesa ovvero per i quali l'Amministrazione ha il potere

di nomina degli amministratori dell'ente, per i quali vi è l'indicazione delle

funzioni attribuite e delle attività svolte in favore dell'amministrazione. Gli

enti vigilati sono:19

l'Agenzia industrie difesa;

la Difesa servizi spa;

l'Unione nazionale ufficiali in congedo d'Italia;

l'Opera nazionale per i figli degli aviatori;

l'Unione italiana tiro a segno;

la Lega navale italiana;

l'Associazione italiana della Croce rossa, per le componenti ausiliarie

delle Forze armate;

la Cassa di previdenza delle Forze armate.

MINISTRO DELLA DIFESAPORTAVOCE DEL MINISTRO1

CONSIGLIERE MILITARE1

UFFICIO DI GABINETTO

UFFICIO LEGISLATIVO

SEGRETERIA PARTICOLARE

SEGRETERIE DEI SOTTOSEGRETARI DI STATOUffici di diretta collaborazione

UFFICIO DEL CONSIGLIERE DIPLOMATICO

NOTE:1 = qualora nominato dal Ministro 2 = per il tramite del CaSMA 3 = dipende direttamente dal Ministro per attribuzioni amministrative e dal CaSMD per attribuzioni militari

COMMISSAR. GEN. ONOR. CADUTI

RMI ITALBREGUET2

RMI El Alamein

ONFAUNUCI

UNIONE ITALIANA TIRO A SEGNO LEGA NAVALE ITALIANA

CASSA DI PREVIDENZA DELLE FF.AA.

Enti vigilati

ASS. ITAL. DELLA CROCE ROSSA

DIFESA SERVIZI SPAAGENZIA INDUSTRIE DIFESA

BILANDIFE

ISPEDIFE

CAPO DI STATO MAGGIOREDELLA DIFESA

SEGRETARIO GENERALEDELLA DIFESA/DNA3

Area Tecnico Amministrativa Area Tecnico Operativa

CONSIGLIERE GIURIDICO1

CONSIGLIERE PER LA SANITA’ MIL. 1

ORGAN. IND. DI VALUT. PERFORM.

ORDINARIO MILITARE

Il Ministro della Difesa per l’esercizio delle proprie funzioni si avvale di

Uffici di diretta collaborazione. Per definizione gli Uffici di diretta

collaborazione sono Elementi di Organizzazione aventi esclusive

18 Art. 16 comma 1 del COM. 19 Art. 20 del COM.

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L’Ordinamento in AM

19

competenze di supporto dell’Autorità posta al vertice di un Organismo e di

raccordo di questo con l’esterno. Fra questi va citato l’Ufficio di Gabinetto,

che coadiuva il Ministro per lo svolgimento delle funzioni d’indirizzo politico-

amministrativo e per la cura dei rapporti con le strutture degli Stati

Maggiori, del Segretariato Generale della Difesa e degli enti e organismi del

Ministero, assistendolo nelle relazioni con gli organi costituzionali e nelle

altre attività istituzionali di interesse del Dicastero. Il Capo dell’Ufficio di

Gabinetto è nominato dal Ministro tra gli Ufficiali Generali o Ammiragli delle

Forze Armate in Servizio Permanente.

Riveste una particolare rilevanza anche l’Ufficio Legislativo, che cura

la definizione delle iniziative legislative e regolamentari, collaborando,

anche ai fini dello studio e della progettazione normativa, con i competenti

Uffici del Ministero e garantendo la qualità del linguaggio normativo, la

fattibilità delle norme introdotte, lo snellimento e la semplificazione

normativa, nonché l’analisi dell’impatto della regolamentazione. L’Ufficio

Legislativo, inoltre, esamina i provvedimenti sottoposti al Consiglio dei

Ministri e quelli d’iniziativa parlamentare, segue l’andamento dei lavori

parlamentari e assicura il raccordo con l’attività normativa delle Camere e

con le altre attività parlamentari. Tra l’altro, sovrintende al contenzioso

internazionale, comunitario, costituzionale nonché agli adempimenti relativi

al contenzioso sugli atti del Ministro (ferme restando le attuali competenze

in materia di contenzioso degli Uffici del Ministero), predispone le risposte

agli atti parlamentari di controllo e di indirizzo politico, svolge attività di

consulenza giuridica anche nei confronti degli Uffici dell’organizzazione

centrale del Ministero.

Inoltre, va evidenziato che i due Uffici Centrali (BILANDIFE20 e

ISPEDIFE21), ancorché inquadrati nell’ambito dell’Area Tecnico-

Amministrativa, dipendono direttamente dal Ministro. Del loro operato,

comunque, si avvale il Segretario Generale della Difesa/Direttore Nazionale

degli Armamenti per l’assolvimento delle proprie attribuzioni in campo

nazionale, internazionale e tecnico-scientifico.

Dal Ministro della Difesa dipendono il Capo di Stato Maggiore della

Difesa (Autorità di Vertice dell’Area Tecnico-Operativa) e il Segretario

Generale della Difesa (Autorità di Vertice dell’Area Tecnico-Amministrativa e

Tecnico-Industriale).

20 Ufficio Centrale del Bilancio e degli Affari Finanziari. 21 Ufficio Centrale per le Ispezioni Amministrative.

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L’Ordinamento in AM

20

In aderenza a quanto previsto dal COM, il Capo di SMD è

gerarchicamente sovraordinato al Segretario Generale della Difesa (per le

attribuzioni tecnico-operative a quest’ultimo affidate), ai Capi di Stato

Maggiore di Forza Armata e al Comandante Generale dell’Arma dei

Carabinieri, limitatamente ai compiti militari devoluti all’Arma stessa (la

dipendenza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri dal Capo di

SMD è conseguenza dell’elevazione a rango di Forza Armata dell’Arma dei

Carabinieri ai sensi della legge 31 marzo 2000, n. 7822). Il ruolo

sovraordinato del Capo di SMD rispetto ai Capi di Stato Maggiore delle FA

rappresenta uno dei più importanti elementi di discontinuità rispetto al

passato quando, invece, il Capo di SMD era solo un primus inter pares.

CaSMD

CaSME CaSMM

Per le attribuzioni tecnico-operative

Limitatamente ai compiti militari

MINISTRO DELLA DIFESA

SGD-DNA

CaSMA Comte CC

AGENZIA INDUSTRIE DIFESA

ARSENALI E STABILIMENTI

AREA TECNICO-INDUSTRIALE

AREA TECNICO-AMMINISTRATIVA AREA TECNICO-OPERATIVA

L’Agenzia Industrie Difesa è posta sotto vigilanza del Ministro che può esercitarla anche avvalendosi del SGD/DNA

L’architettura organizzativo-funzionale del Ministero delinea un

sistema fortemente caratterizzato dalla sua specificità, nel quale i principi

generali dell’azione amministrativa, derivanti dall’attività di indirizzo politico

del Ministro, sono combinati con le peculiarità dell’ordinamento militare.

AREA TECNICO-OPERATIVA a.

Dell’Area T/O della Difesa fanno parte:23

il CaSMD;

lo Stato Maggiore della Difesa e gli Organismi/Comandi

interforze;

22 Parzialmente abrogata dal COM. 23 D.Lgs. 66/2010, Libro Primo Titolo III Capo III “Area Tecnico-Operativa”.

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L’Ordinamento in AM

21

il Comitato dei Capi di Stato Maggiore delle Forze Armate;

le Forze Armate e l’Arma dei Carabinieri, limitatamente ai

compiti militari dell’Arma;

gli Addetti delle Forze Armate in servizio all’estero.

Il Capo di Stato Maggiore della Difesa24 ha la responsabilità

della Pianificazione, della Predisposizione e dell’Impiego delle FA nel loro

complesso. Egli emana direttive ai fini dell’esercizio di tutte le

attribuzioni dei Capi di Stato Maggiore di Forza Armata e del

Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri (per i compiti militari) e

delle attribuzioni tecnico-operative del Segretario Generale della

Difesa/DNA. Inoltre, sulla base delle direttive del Ministro, il Capo di SMD

predispone, sentiti i Capi di SM di FA e il Comandante Generale dell’Arma

dei Carabinieri (limitatamente ai compiti militari dell’Arma), la

pianificazione generale finanziaria e quella operativa interforze,

definendo i conseguenti programmi tecnico-finanziari. Il CaSMD, inoltre,

è organo centrale di sicurezza per la Difesa.

CAPO DI SMD

Ufficio Generale del Capo di SMD

Centro Alti Studi per la DifesaComando Operativo di vertice Interforze

Stato Maggiore della Difesa

Scuola TLC delle FF.AA.2

Scuola Interforze per la Difesa NBC3

Scuola di Aerocooperazione4

NOTE:

1 Organo di consulenza del CaSMD.

2 Dipende dall’Ispettore delle Scuole della MM, su delega del CaSMD, ad eccezione emanazione direttive didattiche e formative in campo interforze e potestà ordinativa.

3 Dipende dal Comandante della Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’EI, su delega del CaSMD, ad eccezione emanazione direttive didattiche e formative in campointerforze e potestà ordinativa.

4 Dipende dal Com.te delle Scuole AM/3ª RA, su delega del CaSMD, ad eccezione emanazione direttive didattiche e formative in campo interforze e potestà ordinativa.

5 Rappresentanza Militare Italiana presso Comando Supremo Potenze Alleate in Europa

6 Ufficio dell’Addetto per la Difesa e Consigliere Militare presso la Rappresentanza Permanente d’Italia in seno all’ONU

7 Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea

8 Ufficio degli Addetti dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica presso la Rappresentanza Permanente d’Italia presso il Consiglio Atlantico

9 Rappresentanza Militare Italiana presso il Comitato Militare della NATO e della UE

5-9 Gli Addetti delle F.A. presso le Rappresentanze Permanenti d’Italia in seno alle Organizzazioni Internazionali dipendono per l’impiego dal Rappresentante permanente(Ambasciatore) presso le organizzazioni e per gli aspetti disciplinari dal Ca.SMD

Comitato dei Capi di Stato Maggiore1

ITALUE7

ITALDELEGA5

Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali

ITALSTAFF9

ITALONU6

ITALNATO8

CUFA RAMDIFE

Le competenze del CaSMD sono riconducibili a due macro-funzioni:

operativa, in quanto ha la responsabilità della pianificazione,

predisposizione e impiego delle FA nel loro complesso;

24 Art. 26 del COM.

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L’Ordinamento in AM

22

finanziaria, poiché predispone la pianificazione generale e

finanziaria e quella operativa interforze e definisce i conseguenti

programmi tecnico-finanziari.

In definitiva, si può ritenere che il Capo di SMD sia il Comandante

Operativo delle Forze Armate.

Per l’esercizio delle sue attribuzioni:

dispone dello Stato Maggiore della Difesa (SMD);

si avvale del Comando Operativo di vertice Interforze (COI).

(1) Stato Maggiore della Difesa (SMD)25

Lo SMD, competente per la pianificazione, il coordinamento e il

controllo nei vari settori di attività, è retto dal Sottocapo di Stato

Maggiore (SCaSMD), nominato con decreto del Ministro della Difesa,

su indicazione del Capo di SMD, scelto tra gli Ufficiali con grado di

Generale di Corpo d’Armata, Ammiraglio di Squadra o Generale di

Squadra Aerea in Servizio Permanente, appartenente a Forza Armata

diversa da quella del CaSMD. Il SCaSMD indirizza e coordina le attività

di 6 Reparti (Personale; Informazioni e Sicurezza; Politica Militare e

Pianificazione; Logistica ed Infrastrutture; Affari Generali; Sistemi C4I

e Trasformazione) e 2 Uffici Generali (Pianificazione, Programmazione

e Bilancio; Affari Giuridici), strutturati in senso interforze con organico

determinato su base di equilibrata rappresentatività delle Forze

Armate.

25 Art. 27 del COM e art. 92 del TUOM.

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L’Ordinamento in AM

23

1° REPARTO Personale

5° REPARTO Affari Generali

SCaSMD

2° REPARTO Informazioni e

Sicurezza

Ce.Va CITS

4° REPARTO Logistica ed

Infrastrutture

3° REPARTO Politica Militare e

Pianificazione

Ufficio del SCaSMDSegreteria Particolare del

SCaSMD

CIFIGECII

Ufficio Protocollo Unico

Ufficio Amministrazione

Reparto Carabinieri dello SMD *

Ufficio Generale Pianificazione

Programmazione e Bilancio

6° REPARTO Sistemi C4I e

Trasformazione

Comando C4 Difesa

CIGC SICRAL

Ufficiale Generale Affari Giuridici

CUSI

IGESAN

CID

Centro JM&S

Dal 2° Reparto dello SMD (RIS) dipendono, tra gli altri, i

seguenti Enti, la cui missione riveste particolare interesse ai fini

dell’impiego dello strumento aerospaziale:

CII (Centro Intelligence Interforze): il Centro ha il compito di

assicurare le attività di ricerca, acquisizione, analisi,

valorizzazione, valutazione e disseminazione degli elementi di

informazione necessari per la configurazione dello strumento

militare nel suo complesso e per la pianificazione e la condotta

delle operazioni militari. Il Comandante del CII coincide con il Vice

Capo Reparto per le Informazioni Operative del RIS.

CITS (Centro Interforze Telerilevamento Satellitare): il Centro è

responsabile dell’esecuzione delle missioni nazionali del sistema

militare di osservazione satellitare HELIOS26 e del sistema di

osservazione satellitare COSMO-SKYMED27.

(2) Il Comando Operativo di vertice Interforze (COI)28

Il COI è l’Elemento di Organizzazione mediante il quale il Capo

di SMD svolge le funzioni di pianificazione e di direzione delle

operazioni nonché delle esercitazioni internazionali e multinazionali.

26 Helios è una famiglia di satelliti da ricognizione francese progettato insieme a Italia, Spagna, Belgio e Grecia, messo in

orbita tra il 1995 e il 2009. Esso comprende quattro satelliti: due satelliti (Helios 1) lanciati tra il ‘95 e ‘99 e due satelliti

(Helios 2), più sofisticati, lanciati nel 2004 e il 2009. Nel 2016, due satelliti sono ancora operativi: Helios 2A e Helios 2B. 27 COSMO-SkyMed (COnstellation of small Satellites for Mediterranean basin Observation) è il primo sistema duale (civile e

militare) di satelliti radar di osservazione terrestre; il sistema è promosso dall'Agenzia Spaziale Italiana e dal Ministero

della Difesa. COSMO-SkyMed è la componente italiana di un sistema italo-francese risultato di un accordo intergovernativo bilaterale Italia-Francia siglato nel 2001 – Accordo di Torino – e ratificato con la Legge 10 gennaio 2004, n. 20; è realizzato

dall'azienda italiana Thales Alenia Space Italia (ex Alenia Spazio) per conto dell'Agenzia Spaziale Italiana. 28 Art. 29 del COM e art. 94 del TUOM

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L’Ordinamento in AM

24

In tale quadro, il Comandante del COI, nominato con DM e

scelto, su indicazione del CaSMD, tra i Generali di Corpo d’Armata,

Ammiragli di Squadra e Generali di Squadra Aerea, ha le seguenti

attribuzioni:

Capo dello Staff del Comandante Operativo delle Forze (CaSMD)

per l’esercizio del comando operativo;

Comandante Interforze in operazioni nazionali convenzionali

(COMINFOR) esercitando il controllo operativo sulle forze

assegnate all’operazione stessa, quando delegato dal CaSMD;

Comandante dell’Operazione (COPER) di operazioni multinazionali,

di cui l’Italia ha la leadership e, come tale, esercita il controllo

operativo sulle forze multinazionali assegnategli dalle Nazioni

partecipanti.

Il COI ha un Capo di Stato Maggiore il quale è responsabile dello

sviluppo delle attività dello Stato Maggiore secondo le direttive e gli

obiettivi fissati dal Comandante. A tal fine indirizza, coordina e

controlla l’attività dei 2 Reparti dipendenti: Reparto Operazioni e

Reparto Supporto Operativo.

RepartoSupporto Operativo

COMANDANTE

Joint Force Headquarters

VICE COMANDANTE

CAPO DI STATO MAGGIORE

RepartoOperazioni

Centro Operativo Interforze

Divisione J2Informazioni

Divisione J3Operazioni

Divisioni J5Piani

Divisione J7Esercitazioni

DivisioneJMED

Divisione J9 Cooperazione Civile

e MilitareJMCC

Divisione J1 Personale

Divisione J4Logistica

Divisione J8Finanziaria

DivisioneJ6Comunicazione

Aiutante di campo/ bandiera/volo

Segreteria Particolare

Ufficio del Comandante

Ufficiale Generale di Collegamento CC

Ufficiale Generale di Collegamento G. di F.

Ufficio Legale

Quartier Generale

Ufficiale Generale di Collegamento AM

Ufficiale Generale di Collegamento MM

Ufficiale Generale di Collegamento EI

Ufficio del Capo di Stato Maggiore

Divisione Joint Effects e Targeting

Dal Comandante del COI dipende il Joint Force Headquarters

italiano, Comando interforze a livello di Brigata. Il Joint Force

Headquarters è preposto alla pianificazione e alla conduzione di

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L’Ordinamento in AM

25

operazioni di limitata entità (small operations), è posto in prontezza

operativa ed ha un assetto organizzativo molto flessibile al fine di

assicurarne la capacità “deployable”.

(3) Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali

(COFS)

Il COFS è responsabile della concezione, organizzazione e

condotta delle Operazioni delle Forze Speciali Interforze, nonché

dell’elaborazione e dell’armonizzazione della dottrina d’impiego e

dell’addestramento interforze delle Forze Speciali, sia in ambito

nazionale sia in contesti multinazionali.

Le Operazioni Speciali29 consistono in attività militari condotte

da forze appositamente designate, addestrate, organizzate ed

equipaggiate mediante l’impiego di tecniche operative non standard

per le forze convenzionali. Tali attività sono condotte in tutto lo

spettro delle operazioni militari, in maniera coordinata o indipendente

rispetto alle operazioni delle forze convenzionali, con lo scopo di

conseguire obiettivi politici, militari, psicologici o economici. Le

Operazioni Speciali si caratterizzano per essere svolte in ambienti

ostili o non permissivi, anche a grande distanza dalle unità amiche.

Il COFS è responsabile della concezione, organizzazione e

condotta delle operazioni nei principali e più delicati teatri operativi

avvalendosi del 9° Reggimento d'Assalto paracadutisti "Col Moschin"

dell'Esercito Italiano; del Gruppo Operativo Incursori (GOI) della

Marina Militare; del 17° Stormo Incursori dell'Aeronautica Militare

(che trae le proprie origini e tradizioni dagli ADRA - Arditi Distruttori

Regia Aeronautica); del Gruppo Intervento Speciale (GIS) dei

Carabinieri.

29 AAP-6 (Nato Glossary of Term and Definitions).

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L’Ordinamento in AM

26

CAPO DI STATO MAGGIORE

Ufficio Amministrazione

COMANDANTE

Segreteria ParticolareConsulente

Giuridico-Legale

Ufficio J2Intelligence

Sottocapo di SM Operativo

Ufficio J3Operazioni

Ufficio J5Piani

Ufficio J6Comunicazione e

Informatica

Ufficio J7Addestramento e

Esercitazioni

Sottocapo di SM Supporto

Ufficio J4Logistica

Ufficio J1Personale

Ufficio J8Pianificazione Finanziaria

Sottocapo di SM Addestramento, Innovazione e

Interoperabilità

Ufficio J10Innovaz., Interop.

e Dottrina

Consulente Sanitario

(4) Centro Alti Studi per la Difesa (CASD)

Il CASD rappresenta l'organismo di studio di più alto livello nel

campo della formazione dirigenziale e degli studi di sicurezza e di

difesa. Da ciò discende la sua missione:

migliorare il background professionale e culturale degli Ufficiali di

alto rango e dei Funzionari e Dirigenti civili della difesa;

perfezionare la formazione professionale e la preparazione

culturale degli Ufficiali in uno spirito interforze;

elaborare studi relativi alle problematiche inerenti

all'organizzazione della difesa nazionale e alla preparazione dello

strumento militare.

Il CASD è strutturato in una Presidenza, in uno Stato Maggiore e

in tre istituti: l’Istituto Alti Studi per la Difesa (IASD), l’Istituto

Superiore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI) e il Centro Militare di

Studi Strategici (CeMiSS).

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L’Ordinamento in AM

27

Centro Militare Studi Strategici (CeMiSS)

Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze

(ISSMI)

Istituto Alti Studi per la Difesa (IASD)

Sezione di Amministrazione

PRESIDENTE

STATO MAGGIORE

Aiutante di campo/ bandiera/volo

Segreteria Particolare

Ufficio Segreteria Personale e Benessere

Ufficio Coordinamento

Quartier Generale

Centro per la Formazione Logistica Interforze (Ce.FLI)

(1) (2)

(1) Collegamenti tecnici: dal I Reparto di SMD per gli aspetti formativi e dal IV Reparto di SMD per gli aspetti nella materia di pertinenza.(2) Ente dotato di autonome TOO

Sezione Servizio Prevenzione e Protezione

Lo IASD programma e conduce sessioni di aggiornamento

professionale annuali che vertono sull'analisi della politica militare,

sull'organizzazione delle Forze Armate e sullo studio di strategie di

sicurezza e difesa, al fine di:

aggiornare il background professionale e culturale degli Ufficiali di

alto rango e dei Dirigenti civili della Difesa nel campo della difesa e

sicurezza;

curare la diffusione della cultura militare e promuovere l'osmosi

culturale e scientifica con le maggiori realtà istituzionali e

produttive del Paese organizzando, a tale scopo, una "Sessione

Speciale" di studi.

L’ISSMI ha il compito di sviluppare e perfezionare la formazione

professionale e la preparazione culturale degli Ufficiali delle FA e della

Guardia di Finanza, al fine di consentire loro di ricoprire incarichi di

rilievo negli ambiti di Forza Armata, interforze e internazionale.

Il CeMiSS ha il compito di effettuare studi e ricerche di

carattere politico-militare e strategico-militare, promuovendo la

formazione e la specializzazione dei ricercatori scientifici nello

specifico settore. Nell’espletamento dei propri compiti istituzionali, può

collaborare con le Università e con i Centri di Ricerca italiani e

stranieri.

Dal Presidente del CASD dipende il Centro per la Formazione

Logistica Interforze (Ce.FLI) che opera nel campo della formazione

avanzata logistica coordinando i corsi e indirizzando gli studi per

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L’Ordinamento in AM

28

istruire il personale di tutte le FF.AA. sulle procedure logistiche

interforze, nazionali e NATO UE.

COMITATO DEI CAPI DI STATO MAGGIORE b.

Il Comitato dei Capi di Stato Maggiore delle FA, istituito con legge

8 marzo 1968, n. 200, è adesso disciplinato dall’art. 28 del Codice

dell’Ordinamento Militare, che lo definisce quale “organo di consulenza

del Capo di Stato Maggiore della Difesa”.

Sono Membri del Comitato:

il Capo di Stato Maggiore della Difesa (Presidente);

il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito (Membro);

il Capo di Stato Maggiore della Marina (Membro);

il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica (Membro);

il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri (Membro);

il Segretario Generale e Direttore Nazionale degli Armamenti

(Membro).

In caso di indisponibilità, i Membri possono essere sostituiti dai

rispettivi Sottocapi di SM, dal Vice Comandante Generale dell’Arma o dal

Vice Segretario Generale.

Possono partecipare alle riunioni del Comitato:

in qualità di uditori ordinari, il Sottocapo di Stato Maggiore

della Difesa e il Capo Ufficio Generale del Capo di Stato

Maggiore della Difesa;

in qualità di relatori ordinari, i Capi Reparto/Uffici Generali

incaricati dell’esposizione degli argomenti in Ordine del Giorno

eventualmente accompagnati dal proprio personale di staff e

comunque limitatamente agli argomenti di competenza;

come relatori straordinari, gli Ufficiali delle FA, i funzionari

dell’Amministrazione Pubblica, nonché le personalità di

particolare competenza nel campo scientifico, industriale,

economico, giuridico e militare invitati dal Presidente del

Comitato, anche su proposta dei Membri, per essere ascoltati

sulle questioni all’Ordine del Giorno.

AREA TECNICO-AMMINISTRATIVA c.

L’Area Tecnico-Amministrativa cura la politica degli armamenti e

dei relativi programmi di cooperazione internazionale; il conseguimento

degli obiettivi di efficienza fissati per lo strumento militare; gli affari

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L’Ordinamento in AM

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giuridici, economici, contenzioso, disciplinari e sociali del personale

militare e civile; gli armamenti terrestri, navali ed aeronautici;

telecomunicazioni, informatica e tecnologie avanzate; lavori e demanio;

le attività di commissariato e dei servizi generali; la leva ed il

reclutamento; la sanità militare; le attività di ricerca e sviluppo,

l’approvvigionamento dei materiali e di sistemi d’arma.

Al vertice dell’area è collocato il Segretario Generale della Difesa

che ricopre anche la funzione di Direttore nazionale degli armamenti

(DNA).30

Il Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale

degli Armamenti (SGD/DNA) è il responsabile, nel quadro della

pianificazione generale dello strumento militare, dell’organizzazione e del

funzionamento delle Aree Tecnico-Amministrativa e Tecnico-

Industriale31; è posto alle dipendenze del Ministro della Difesa, per le

attribuzioni amministrative, e del Capo di SMD per quelle tecnico-

operative.

In qualità di Segretario Generale, figura che si inquadra nel

contesto generale della Pubblica Amministrazione, assicura il

coordinamento dell’azione amministrativa, avvalendosi di due Vice

Segretari, di cui uno civile. Come Direttore Nazionale degli

Armamenti, esplica la propria funzione nei settori della ricerca, dello

sviluppo e dell’approvvigionamento dei materiali. Proprio in quest’ultimo

settore il DPR 270/1032 ha apportato le modifiche alla struttura

ordinativo-organica esistente, prevedendo, fra l’altro, la soppressione di

quattro Direzioni Generali33 (DIFESAN34, ARMAEREO35, NAVARM36 e

TERRARM37). In particolare, per quanto concerne la parte degli

armamenti, le attribuzioni delle soppresse TERRARM, NAVARM e

ARMAEREO, nonché di TELEDIFE, sono state allocate presso apposite

articolazioni (denominate “Direzioni”) del Segretariato Generale della

Difesa/Direzione Nazionale degli Armamenti (SEGREDIFESA), che si

configura come la principale “Agenzia di procurement” della Difesa. Sul

piano funzionale, è stata altresì confermata la previsione normativa che

30 V. Poli, V. Tenore, L’Ordinamento Militare, L’Ordinamento Militare. Fonti, Organizzazione, Funzioni, Mezzi, Giuffrè Editore,

2006. 31 Fanno parte dell’Area T-I gli stabilimenti e gli arsenali militari, gestiti dall’Agenzia Industrie Difesa, dipendenti dal

Segretariato Generale della Difesa, dai Comandi e dagli Ispettorati Logistici di FA. 32 “Regolamento recante modifiche al TUOM”. 33 TELEDIFE (Direzione Generale delle Telecomunicazioni, dell’Informatica e delle Tecnologie Avanzate) era stata soppressa

con il DPR 145/09. 34 Direzione Generale della Sanità Militare. 35 Direzione Generale degli Armamenti Aeronautici e per l’Aeronavigabilità. 36 Direzione Generale degli Armamenti Navali. 37 Direzione Generale degli Armamenti Terrestri.

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L’Ordinamento in AM

30

permette ai Capi di Stato Maggiore di FA, per l’ottimale realizzazione dei

programmi tecnico-finanziari approvati, di avvalersi delle citate Direzioni,

alle quali possono fornire anche specifiche indicazioni. Infine, con il DPR

191/12 è stata attuata una ulteriore razionalizzazione dell’Area Tecnico-

Amministrativa, con la riconfigurazione anche di GENIODIFE da Direzione

Generale dei Lavori e del Demanio a Direzione dei Lavori e del Demanio.

Il Segretariato Generale della Difesa/Direzione Nazionale degli

Armamenti è articolato in 5 Direzioni e 6 Reparti, presso i quali sono

attestate le attribuzioni e le attività concernenti la politica industriale e le

relazioni internazionali, la ricerca e lo sviluppo tecnologico ed il

contenzioso; a tali articolazioni è inoltre demandato, negli ambiti di

rispettiva competenza, il compito di supportare il SGD/DNA nell’attività

di predisposizione delle linee di indirizzo programmatico e di

coordinamento dell’Area Tecnico-Amministrativa.

SEGRETARIO GENERALE DELLA DIFESADIRETTORE NAZIONALE DEGLI ARMAMENTI

PERSOMIL PERSOCIV

COMMISERVIZIPREVIMIL

2 UTT (FI-NA)

II REPARTOCoordinamento Amministrativo

VI RepartoContenzioso e Affari Legali

III RepartoPolitica

Industriale Relazioni Intern.li

IV RepartoCoordinamento dei Programmi d’Armamento

VICE SEGRETARIO GENERALE VICE SEGRETARIO/ VICE DNA

V REPARTO Innovazione Tecnologica

funzioni di indirizzo, controllo e coordinamento

DirezioneTELEDIFE

STT Roma

STT Milano

DirezioneTERRARM

UTT Nettuno

UTT Torino

DirezioneNAVARM

UTT Roma

UTT Genova

DirezioneARMAEREO

UTT Milano

UTT Torino

UTT Napoli

DIRAMINTER

DIFEAMMISPEC

Aiutante di Campo

Segreteria Particolare

Ufficio Generale del Segretario Generale

Ufficio Generale CRA

DirezioneGENIODIFE

I RepartoPersonale

Ufficio formazione specialistica e

didattica

Sotto il Vice Segretario Generale/Vice Direttore Nazionale degli

Armamenti operano l’Ufficio Amministrazioni Speciali (UAS) e il

Circolo Ufficiali delle FA (CUFA) mentre sotto il Vice Segretario

Generale opera l’Ufficio formazione specialistica e didattica. Dal Capo del

II Reparto dipende la Direzione di Amministrazione Interforze

(DIRAMINTER).

Le 4 Direzioni Generali, di seguito elencate, rispondono

direttamente al Ministro, da cui dipendono per l’attuazione delle

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L’Ordinamento in AM

31

Direttive Ministeriali ma, nell’espletamento delle proprie attività, sono

indirizzate, controllate e coordinate dal SGD-DNA:

PERSOMIL (Direzione Generale per il Personale Militare);

PERSOCIV (Direzione Generale per il Personale Civile);

PREVIMIL (Direzione Generale della Previdenza Militare e della

Leva);

COMMISERVIZI (Direzione Generale di Commissariato e di

Servizi Generali).

AREA TECNICO-INDUSTRIALE d.

Branca del Ministero della Difesa cui sono attribuite le funzioni e i

compiti in materia di:

pianificazione relativa all’area industriale di interesse della

Difesa;

programmi di studio nel settore delle nuove tecnologie per lo

sviluppo dei programmi d’armamento;

pianificazione dell’area industriale pubblica e privata.

Costituiscono l’Area T/I:

gli Stabilimenti e Arsenali militari e le sezioni staccate;

l’Agenzia Industrie Difesa;

gli Enti dipendenti dai comandi e dagli ispettorati logistici di

Forza Armata.

Gli enti dell’Area T/I e i Centri tecnici inquadrati nell’Area T/O del

Ministero della difesa si distinguono in:

enti gestiti dall’Agenzia industrie difesa, denominati unità;

enti dipendenti dal Segretariato generale della difesa;

enti dipendenti dai Comandi e dagli Ispettorati logistici di Forza

Armata.

(1) Agenzia Industrie Difesa (AID)

L’Agenzia Industrie Difesa, istituita con personalità giuridica di

diritto pubblico, è posta sotto la vigilanza del Ministro della Difesa, che

può esercitarla anche avvalendosi del Segretario Generale della

Difesa.

Scopo dell’Agenzia è quello di gestire unitariamente le attività

delle unità produttive e industriali della difesa indicate con uno o più

decreti del Ministro della Difesa. Sono organi dell’Agenzia il Direttore

generale, il Comitato direttivo e il Collegio dei revisori dei conti.

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L’Ordinamento in AM

32

L’Agenzia utilizza le risorse finanziarie, materiali e umane delle unità

dalla stessa amministrate.

La responsabilità della manutenzione e della sperimentazione

dei beni funzionali all’impiego dello strumento militare rimane affidata

ai competenti comandi o ispettorati di Forza Armata.

(2) Stabilimenti e Arsenali militari

Gli Stabilimenti e gli Arsenali militari sono organi di produzione e

di lavoro a carattere industriale del Ministero della difesa, per il

supporto tecnico e logistico delle Forze Armate. Assolvono di massima

i seguenti compiti:

produzione di mezzi e materiali;

riparazioni, manutenzioni e trasformazioni di mezzi e materiali non

eseguibili presso gli organi logistici di Forza Armata;

conferimento di commesse esterne, con tutte le conseguenti

attività di controllo e collaudo;

studio ed esperienze;

realizzazione di prototipi;

analisi, studio e controllo in materia di costi e prezzi anche ai fini

di un’azione calmieratrice dei prezzi di mercato;

formazione e aggiornamento ai diversi livelli e per specialità del

personale tecnico dipendente dal Ministero della difesa.

Concorrono inoltre allo studio, nel rispettivo settore, dello

sviluppo di attività industriali di particolare interesse militare e della

loro eventuale conversione ai fini della produzione bellica.

Con decreto del Ministro della Difesa sono stabiliti tipo, finalità,

numero, dislocazione, ordinamento e ripartizione interna dei compiti

di ciascuno stabilimento e arsenale militare e delle rispettive sezioni

staccate.

Gli Stabilimenti e Arsenali militari sono retti, a seconda della

loro potenzialità, da Ufficiali Generali o Ufficiali superiori, il cui incarico

è conferito con decreto ministeriale. Sono strutturati sulla base di una

Direzione e di uno o più Servizi.

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L’Ordinamento in AM

33

4. MISSIONE DELLE FORZE ARMATE

La missione delle Forze Armate ha il proprio fondamento giuridico nel

testo della Costituzione (articoli 1138, 5239 e 8740) e nel COM, in cui viene

stabilito (art. 87) che sono al servizio della Repubblica. Nel COM viene

altresì specificato che le Forze Armate (art. 89):

hanno come compito prioritario la difesa dello Stato;

devono operare al fine della realizzazione della pace e della sicurezza, in

conformità alle regole del diritto internazionale e alle determinazioni

delle organizzazioni internazionali delle quali l’Italia fa parte;

concorrono alla salvaguardia delle libere istituzioni e svolgono compiti

specifici in circostanze di pubblica calamità e in altri casi di straordinaria

necessità e urgenza.

Inoltre, in caso di conflitti armati e nel corso delle operazioni di

mantenimento e ristabilimento della pace e della sicurezza internazionale, i

Comandanti delle Forze Armate hanno il compito di vigilare, in concorso con

gli organismi internazionali competenti, sull’osservanza delle norme di

diritto internazionale umanitario.

Alle FA sono, altresì, assegnati dal quadro normativo vigente compiti

ulteriori, di seguito declinati:

fornire, compatibilmente con le capacità tecniche del personale e dei

mezzi in dotazione, il proprio contributo nei campi della pubblica utilità

e della tutela ambientale41;

garantire la sorveglianza e il controllo di obiettivi fissi, quali edifici

istituzionali e altri di interesse pubblico42.

Sulla base di tale disposizioni di legge e in esito alle linee di indirizzo

del livello Politico Militare (“Direttiva Ministeriale”), in cui vengono fissati gli

obiettivi e i criteri di sviluppo dello Strumento Militare, il Capo di Stato

Maggiore della Difesa:

fornisce la visione strategica del contesto di sicurezza;

definisce gli elementi di riferimento concettuali per il processo di

trasformazione delle FA;

38 “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle

controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie a un

ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a

tale scopo.” 39 “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge. Il

suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l'esercizio dei diritti politici. L'ordinamento delle

Forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica.” 40 “Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l'unità nazionale. omissis... Ha il comando delle Forze

Armate, presiede il Consiglio Supremo di Difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere.”

41 Art. 92 del COM. 42 Art. 18 della Legge 128/01.

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L’Ordinamento in AM

34

indica gli obiettivi generali da conseguire nel breve, medio e lungo

termine.

In questa ottica, il CaSMD ha individuato le “missioni delle Forze

Armate”, che si possono così sintetizzare (riportate in ordine di importanza

strategica, che non riflette necessariamente la probabilità di occorrenza):

1ª missione

Difesa dello Stato contro ogni possibile aggressione, al fine di

salvaguardare l’integrità del territorio nazionale - inteso come piattaforma

terrestre, spazio aereo e acque territoriali - la sicurezza e la libertà delle vie

di comunicazione, la sicurezza delle aree di sovranità nazionale e dei

connazionali all’estero, ovunque siano minacciati.

Questa missione implica per lo Strumento Militare la capacità di far

fronte a tutte le potenziali forme di minaccia realisticamente ipotizzabili -

dall’azione militare convenzionale all’attacco terroristico, all’impiego di armi

di distruzione di massa, alle forme di lotta non convenzionale e

asimmetriche – sul territorio nazionale e/o oltre confine.

Essa implica, inoltre, per quel che concerne la configurazione delle

capacità militari nazionali nel loro complesso, la disponibilità di uno

Strumento completo e bilanciato in tutte le sue componenti, ossia in grado

di assicurare, se necessario autonomamente, in un contesto esclusivamente

nazionale, la Difesa dello Stato contro ogni tipo e livello di aggressione

realisticamente possibile.

La rispondenza ai requisiti indicati consente allo Strumento Militare di

perseguire i fini della prima missione anche attraverso gli effetti dissuasivi

della deterrenza.

2ª missione

Salvaguardia degli spazi euro-atlantici, nel quadro degli interessi

strategici e/o vitali del paese, attraverso il contributo alla difesa collettiva

della NATO.

Questa missione, che può essere condotta sul territorio nazionale e/o

oltre confine, trova il proprio fondamento nel Trattato costitutivo

dell’Alleanza Atlantica e negli altri accordi sottoscritti e ratificati dal

Parlamento, e, più in dettaglio, nelle enunciazioni del Concetto Strategico

dell’Alleanza Atlantica “Active Engagement, Modern Defence” approvato nel

corso del Summit di Lisbona del novembre 2010.

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L’Ordinamento in AM

35

3ª missione

Contributo alla gestione delle crisi internazionali, mediante la

partecipazione a operazioni di prevenzione e gestione della crisi, al fine di

garantire la pace, la sicurezza, la stabilità e la legalità internazionale,

nonché l’affermazione dei diritti fondamentali dell’uomo nello spirito della

Carta delle Nazioni Unite, nell’ambito di organizzazioni internazionali – in

primis la NATO, l’UE e l’ONU – e/o di accordi bi-multilaterali.

4ª missione

Concorso alla salvaguardia delle libere istituzioni e svolgimento di

compiti specifici in circostanze di pubblica calamità e in altri casi di

straordinaria necessità e urgenza.

Questa missione comprende alcuni compiti non direttamente connessi

con le responsabilità primarie della Difesa, ai quali le Forze Armate

provvedono compatibilmente con le capacità tecniche del personale e dei

mezzi in dotazione. Essa richiede adeguate predisposizioni organizzative e

comporta oneri di non trascurabile entità, sia di carattere finanziario sia in

termini di risorse umane.

È possibile affermare che dette missioni sono strettamente

interdipendenti, perché utilizzano le stesse capacità e risorse, e fortemente

sinergiche negli effetti. Esse vanno sempre considerate in prospettiva

sistemica e con visione unitaria (4 missioni - 1 strategia).

Dal Modello di Difesa sopra delineato, discende la necessità che lo

Strumento Militare sia configurato per esprimere le seguenti CAPACITÀ:

comando, controllo, comunicazioni e consultazione di livello strategico e

di livello operativo;

interoperabilità in ambito interforze e multinazionale;

intelligence;

sfruttamento massimo dell’informazione mediante la disponibilità di

centri e di piattaforme terrestri, navali, aeree (pilotate e non);

targeting joint & combined;

mobilità strategica in grado di contribuire all’immissione e al supporto di

aliquote di forze in Teatro;

rilevazione e difesa CBRN;

condotta di operazioni speciali;

difesa integrata contro Theatre Ballistic Missile;

cooperazione civile-militare (CoCiM/CiMiC).

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L’Ordinamento in AM

36

In tale quadro l’Aeronautica Militare deve essere in grado di

effettuare:

operazioni di Difesa Aerea contro minacce aeree pilotate e non,

tradizionali o emergenti (terroristiche), anche con capacità contro

Theatre Ballistic Missile;

operazioni Aeree Strategiche (simultanee, di concorso e autonome),

ovvero operazioni mirate a conseguire risultati con effetto strategico,

quali il bombardamento di precisione, il trasporto aereo ecc.;

operazioni Aeree Offensive e Difensive;

operazioni nello Spazio;

operazioni di Combat Search and Rescue, anche in contesti e con

formazioni interforze, ferme restando le capacità autonome di ciascuna

Forza Armata;

attività di concorso alle altre Istituzioni dello Stato.

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L’Ordinamento in AM

37

5. ORDINAMENTO DELL’AERONAUTICA MILITARE

LA NASCITA DELL’AERONAUTICA MILITARE a.

Le origini dell’aviazione in Italia risalgono alla fine dell’800, quando

in Europa si comprese l’importanza dell’uso dei palloni aerostatici per

esigenze di carattere militare. Ciò orientò molti paesi a investire nel

settore; tra questi l’Italia che, nel 1884, con una Circolare del Ministero

della Guerra, autorizzò la costituzione di un “Servizio Aeronautico”

nell’ambito del 3° Reggimento Genio Militare trasformatosi, nel gennaio

dell’anno successivo, in “Sezione Aerostatica” del medesimo Reparto.

Con l’avvento dell’aeroplano e i successi del mezzo aereo nella

guerra di Libia (1911), si diffuse il convincimento che l’aviazione dovesse

essere un’arma autonoma, riorganizzando il settore con relativo

ampliamento delle competenze. Ciò portò all’emanazione della Legge 27

giugno 1912, n. 698 che istituì il “Servizio Aeronautico” presso la

Direzione Generale Genio e Artiglieria del Ministero della Guerra.

La costante ascesa dell’uso del mezzo aereo per scopi militari

indusse una rivisitazione ordinativa del settore aeronautico che

puntualmente si realizzò con la costituzione della “Direzione Servizio

Aeronautico” presso il citato 3° Reggimento Genio

e con la successiva istituzione, in luogo del

Servizio Aeronautico, del “Corpo Aeronautico

Militare” autonomo, ovvero equiparato con le altre

armi e corpi dell’Esercito e con organizzazione

indipendente dall’arma del genio (RD 7 gennaio

1915, n. 11).

Tuttavia, è solo nel 1923 che la componente

aerea militare italiana fu elevata al rango di Arma

indipendente rispetto alle altre forze armate con la

costituzione, dapprima, del “Commissariato per

l’Aeronautica43”, avvenuta con il RD 24 gennaio

1923, n. 62 e, successivamente, con la costituzione, proprio alle

dipendenze del neo Commissariato, della “Regia Aeronautica44” (RA),

43 Tale istituto aveva la funzione di coadiuvare il Ministro nella discussione dei provvedimenti normativi che richiedevano

particolari conoscenze tecniche. Il Commissario per l’Aeronautica esercitava tutte le attribuzioni del Governo per quanto

concerneva l’Aeronautica civile e militare. Il Commissariato era articolato in un Comando Generale, al quale facevano capo

le forze aeronautiche del territorio metropolitano e delle colonie nonché un’Intendenza Generale che sovraintendeva a tutti i servizi tecnici.

44 La Royal Air Force (1918) e la Regia Aeronautica sono state le prime aeronautiche militari al mondo a nascere come forze

armate indipendenti. La Luftwaffe, ad esempio, nacque solo nel 1935 e l’USAF nel 1947.

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L’Ordinamento in AM

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avvenuta con il RD 28 marzo 1923, n. 645 alla quale erano subordinate

tutte le forze aeree militari del Regno e delle Colonie.

La Regia Aeronautica era costituita da un Comando Generale della

Regia Aeronautica dal quale dipendevano i Comandi di Squadra Aerea e

di Divisione Aerea costituiti da:

stormi di aeroplani da bombardamento notturno o diurno, da

caccia, da ricognizione;

stormi di idrovolanti;

un gruppo dirigibili;

Regia Accademia e da una scuola di applicazione alle specialità;

centri (depositi di aeronautica) e servizi.

Gli aspetti tecnico-amministrativi erano competenza

dell’Intendenza Generale dell’Aeronautica (organizzata in Direzioni

Superiori) che rappresentava, pertanto, l’organo tecnico-amministrativo

del Commissariato dell’Aeronautica.

Il personale della RA, costituito da Ufficiali e Sottufficiali (naviganti

e non naviganti), e da personale di Truppa, venne interessato da una

serie di provvedimenti adottati nel 1923 e negli anni immediatamente

successivi che contribuirono a definire nei dettagli le professionalità

necessarie affinché la nuova Arma fosse efficace ed efficiente.

Il 31 luglio 1923 con apposito Decreto Commissariale (DC) venne

costituito il Regio Corpo del Genio Aeronautico che esercitava tutte le

“funzioni tecniche, direttive, ispettive e sperimentali inerenti al progetto,

alla costruzione, all’allestimento e alla manutenzione del materiale

aeromobile, mobile e immobile dell’Aeronautica di Stato”.

Con altro DC, emanato sempre in data 31 luglio 1923, venne

costituito il Corpo di Commissariato militare dell’Aeronautica per

esercitare le “funzioni amministrative di carattere direttivo, sia per

quanto riguarda il bilancio dell’Aeronautica, l’approvvigionamento e la

gestione del materiale necessario così allo svolgimento delle varie attività

aeree, come alla vita dei reparti e sia per quanto riguarda la gestione

economica delle direzioni e dei servizi dipendenti”.

Il Corpo di Stato Maggiore della RA, attuale Ruolo Naviganti, venne

istituito con il Decreto Commissariale 12 ottobre 1923, n. 7. Il personale

appartenente a tale corpo esercitava tutte le funzioni devolute al

comando degli aeromobili, nonché tutte le altre funzioni tecnico-militari

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L’Ordinamento in AM

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sull’impiego dei mezzi aerei e sull’addestramento e impiego di tutte le

forze in attività di servizio e di riserva.

Il Regio Corpo degli Aeroporti, attuale Ruolo delle Armi, fu

costituito con DC 10 dicembre 1923 per “presiedere tutti i servizi degli

aeroporti assicurandone il regolare funzionamento” e per evitare di

distogliere il personale navigante dalle attività di volo.

Il quadro dei provvedimenti di costituzione dei ruoli del personale

della RA venne completato con l’emanazione del Decreto Commissariale

25 agosto 1924, n. 200 che istituì il Corpo degli Equipaggi della Regia

Aeronautica, e del Decreto Commissariale 27 agosto 1924, n. 183 che

costituì il Corpo Ufficiali degli Equipaggi della Regia Aeronautica.

La bandiera dell’Aeronautica fu concessa con RD 17 ottobre 1920,

n. 1485 all’allora Corpo Aeronautico e successivamente venne

consegnata alla neo-costituita Regia Aeronautica il 4 novembre 1923 nel

corso del primo raduno generale dell’arma azzurra tenutosi presso

l’aeroporto di Centocelle (Roma). In questa occasione la Bandiera venne

consegnata nelle mani del Comandante Generale pro-tempore, il Gen.

Piccio.

L’ulteriore sviluppo dell’arma aerea, il significativo livello raggiunto

dai singoli servizi e l’autorevolezza dimostrata dalla RA indussero a

elevare il Commissariato a livello di Ministero. Si trattò, di fatto, di un

provvedimento che tradusse in precisi termini ordinativi la realtà dei fatti

che vedeva, in concreto, il Commissariato operare come un vero e

proprio Ministero pur non avendone il rango e, pertanto, incontrando una

serie di inconvenienti sia in materia di bilancio sia nei rapporti con le

altre amministrazioni militari45. Il passaggio da Commissariato a

Ministero si realizzò con l’emanazione del RD 30 agosto 1925, n. 1513.

Tale provvedimento rappresentò il culmine di una serie di atti adottati

per assicurare all’Aviazione Militare il posto che le competeva e per

stabilire le condizioni necessarie per il futuro sviluppo.

L’ordinamento della RA subì negli anni tra le due Guerre Mondiali

una serie di modifiche, trovando la sua ultima espressione legislativa nel

RDL 22 febbraio 1937, n. 220.

Tale provvedimento prevedeva per la RA:

1 Ufficio di Stato Maggiore;

4 Comandi di Zona Aerea Territoriale;

45 Tratto dalla relazione del Commissario per l’Aeronautica al Re relativa al RD per l’elevazione a rango di Ministero del

Commissariato.

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L’Ordinamento in AM

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6 Comandi di Aeronautica (Sicilia, Sardegna, Egeo, Libia, Africa

Orientale Italiana e Albania).

Inoltre, l’articolo 6 del RDL definiva gli elementi della Regia

Aeronautica come segue:

l’Arma Aeronautica;

il Corpo del Genio Aeronautico;

il Corpo di Commissariato Aeronautico;

il Corpo Sanitario Aeronautico46;

le Scuole Militari della Regia Aeronautica.

È rilevante sottolineare che la locuzione “Arma Aeronautica”

comprendeva:

l’Arma Aerea, ovvero il complesso delle forze aeree destinate ad

assolvere i compiti della guerra aerea, compresa la difesa aerea

del regno e dei territori comunque soggetti alla sovranità dello

Stato;

l’Aviazione per il Regio Esercito (RE), costituita dalle forze aeree

destinate ad assolvere i compiti assegnati in pace e in guerra ai

comandi del RE;

l’Aviazione per la Regia Marina (RM), costituita dalle forze aeree

destinate ad assolvere i compiti di impiego assegnati in pace e

in guerra ai comandi della RM;

Aviazione Coloniale, costituita dalle forze aeree dislocate nei

territori delle colonie destinate esclusivamente ad assolvere i

compiti di presidio assegnato in pace e in guerra.

INFLUENZA DELLA 2ª GUERRA MONDIALE SULL’ORDINAMENTO b.

POSTBELLICO

Le unità aeree della RA erano state organizzate in modo da dover

necessariamente contare su una rigida organizzazione di supporto a

terra. La 2ª Guerra Mondiale si rivelò una guerra di movimento e ciò

mise in crisi le nostre unità aeree, costrette a spostarsi su basi di fortuna

affrettatamente approntate e sprovviste delle strutture organizzative di

supporto logistico indispensabili per garantirne l’operatività.

Da questa esperienza derivò, da una parte, la tendenza a rendere

autonomi, almeno per un certo periodo di tempo, i reparti di maggiore

valenza operativa, dotandoli dei necessari mezzi tecnici e, dall’altra,

46 Il RDL 22 febbraio 1937, n. 220 costituisce per la prima volta il Corpo Sanitario che, pertanto, viene costituito con ritardo

rispetto agli altri Corpi istituiti nel 1923.

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L’Ordinamento in AM

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quella di predisporre, sin dal tempo di pace, aeroporti di rischieramento

in grado di garantire l’immediata operatività ai reparti di volo.

Anche nei settori della difesa aerea e terrestre, i reparti furono resi

maggiormente autonomi mettendo loro a disposizione uomini e mezzi.

Rispetto alla legge ordinativa fondamentale del 22 febbraio 1937, furono

soppressi i Comandi di Armata e Squadra Aerea.

Per quanto concerne invece l’ordinamento territoriale, in luogo

delle Zone Aeree Territoriali (ZAT), furono costituiti, con la legge 8

giugno 1961, n. 509 i Comandi di Regione Aerea e le Circoscrizioni

Aeroportuali. A queste modifiche si sono poi aggiunte quelle derivanti

dall’applicazione del DPR 18 febbraio 1965, n. 1477 relativo alla

ristrutturazione dello Stato Maggiore della Difesa a degli Stati Maggiori di

FA.

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’AM. c.

Nella cornice legislativa delineata nei precedenti paragrafi, anche

l’Aeronautica Militare ha ridefinito il proprio ordinamento,

tradizionalmente incentrato su un'organizzazione di tipo

“territoriale”, ed ha riconfigurato la propria struttura in base alle

principali funzioni di FA (operativa, addestrativa, logistica e

formativa) attestandole a Comandi appositamente istituiti.

Alla fine degli anni ’90 l’Aeronautica Militare, in attuazione delle

disposizioni del D.Lgs. 464/97, ha assunto una struttura organizzativa di

tipo gerarchico-funzionale con la costituzione dei Comandi di Vertice (cd.

Alti Comandi): il Comando della Squadra Aerea (CSA), il Comando

Logistico dell’AM (CLOG AM) e il Comando Operativo delle Forze

Aeree (COFA) che si sono aggiunti al pre-esistente Comando

Generale delle Scuole (CGS) che è stato riorganizzato. A tali Alti

Comandi sono state assegnate, rispettivamente, la funzione

“addestrativa”, quella “logistica”, quella “operativa” e quella “formativa”.

La riorganizzazione della FA ha interessato nel 2008 il Comando

Generale delle Scuole che, con il cambio di sede da Guidonia a Bari, è

stato oggetto di accorpamento con la 3ª Regione Aerea e ridenominato

Comando delle Scuole dell’AM/3ª Regione Aerea (CSAM/3ªRA).

Successivamente, alla luce della piena funzionalità del Comando

Operativo di vertice Interforze e considerata la necessità di ottimizzare la

struttura della Forza Armata, nel dicembre 2010 è stato soppresso il

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L’Ordinamento in AM

42

COFA, attestando al CSA (riorganizzato di conseguenza) sia la funzione

“addestrativa” sia la funzione “operativa”.

Inoltre, nel tempo alle funzioni sopracitate si è aggiunta in maniera

autonoma e peculiare la funzione “territoriale”, che è stata attestata, con

il D.Lgs. 253/2005, ai due Comandi di Regione Aerea, transitati perciò

alle dirette dipendenze dal Capo di Stato Maggiore dell’AM, e

(recentemente) al Comando Aeronautica Militare Roma.

COMANDO DELLA SQUADRA AEREA (2)

CAPO DI SMA

COMANDO 1ª REGIONE AEREA (1)

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’AMPER AREE FUNZIONALI

COMANDO LOGISTICO DELL’AM (3)

COMANDO DELLE SCUOLE DELL’A.M./3ª REGIONE AEREA

(1) (4)

NOTE:(1) Funzione Territoriale(2) Funzione Operativo/Addestrativa(3) Funzione Logistica(4) Funzione Formativa

COMANDO AERONAUTICA MILITARE ROMA(1)

MISSION E COMPITI DELL’AERONAUTICA MILITARE d.

Nell’ambito della cornice di riferimento normativo illustrata vanno

inquadrate la Vision e la Mission dell’AM, che si riportano di seguito:

Vision:

Una Aeronautica sempre più coesa e sempre più utile al

Paese.

Un unico grande Stormo di solidi valori che con unità di intenti

sappia porre la propria professionalità al servizio esclusivo del

bene dell’Italia anteponendo l’interesse comune a qualsiasi

considerazione personale.

Un’Aeronautica sempre più efficiente ed integrata a livello

interforze, che oltre a garantire la difesa del territorio e la tutela

della sovranità nazionale, possa esprimere significative capacità

operative del sistema geopolitico di sicurezza internazionale e

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L’Ordinamento in AM

43

contribuire, nel contesto interdisciplinare, alla salvaguardia delle

persone, delle cose, della cultura e dei valori del Paese.

Mission:

Evolvere coniugando le peculiari caratteristiche del potere

aerospaziale e le capacità operative già conseguite verso

un’Aeronautica che sia in grado di sviluppare prioritariamente

persistenti capacità di sorveglianza e consapevolezza della

situazione operativa, elevata mobilità, più estese capacità di

difesa aerea integrata e ingaggio di precisione. Oltre l’Air

Superiority ed all’Ingaggio di Precisione, sviluppare persistenti

capacità Information Superiority, Strategic Awereness e Mobilità

Strategica.

Ampliare i campi d’azione delle singole specialità alle componenti

attigue nell’ambito di una sempre più elevata sostenibilità

finanziaria ed efficienza complessiva nell’ambito reale e sinergica

integrazione interforze ed interagenzia per garantire al contempo

l’assolvimento dei compiti assegnati ed elevata utilità complessiva

al sistema paese.

Ridisegnare l’intera pianta dell’aeronautica ponendo al centro

dell’organizzazione l'unità operativa fondamentale - lo STORMO –

a cui conferire priorità organica, sostenibile efficacia operativa e

logistica in una organizzazione più agile e snella a partire dalle

strutture di staff e di comando.

Realizzare una sorta di “palestra del pensiero aeronautico”

esteso a tutto il personale della Forza Armata che consenta di

dare sostenibilità morale e vivacità alle idee per favorire

ispirazione, creatività, innovazione e cambiamento condiviso, al

fine di rafforzare gli elementi di riferimento e di valori etici propri

dell’organizzazione.

Creare un ambiente dove il personale possa realizzare se stesso,

dove il benessere fisico ed intellettuale di ognuno,

congiuntamente alla soddisfazione nel lavoro, costituisca la base

della considerazione, della premura, del rispetto e della dignità di

tutti gli altri.

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L’Ordinamento in AM

44

Dalla missione dell’Aeronautica Militare e ai fini didatti della

presente pubblicazione, discendono i compiti della FA che possono

essere, a titolo esemplificativo, così schematizzati:

compiti operativi, derivanti da esigenze nazionali;

compiti operativi derivanti da accordi internazionali;

altri compiti di interesse nazionale;

compiti complementari derivanti da accordi internazionali.

I compiti operativi derivanti da esigenze nazionali sono:

assicurare la difesa dello spazio aereo; mantenere la necessaria

prontezza per condurre operazioni aeree di attacco; assicurare

la ricerca e il soccorso aereo; assicurare l’attività di supporto

alle operazioni aeree; concorrere con la MM nelle attività di

ricerca antisommergibile; partecipare ad azioni congiunte con le

altre FA; svolgere attività informativa; assicurare la protezione

delle installazioni aeronautiche; concorrere alla difesa del

territorio.

I compiti operativi derivanti da accordi internazionali sono:

integrare la difesa aerea nazionale nel sistema NATO; condurre

le operazioni aeree previste dai piani operativi

alleati/internazionali; mantenere in prontezza gli assetti

operativi resi disponibili a seguito di accordi ONU, NATO, UE,

nonché bi e multilaterali; assicurare il necessario sostegno

logistico alle unità alleate stabilmente costituite, ovvero

operanti temporaneamente, sul territorio italiano in base a

specifici accordi; garantire la prontezza e il mantenimento in

efficienza nel corso delle operazioni, degli assetti operativi

designati per la partecipazione ad operazioni combinate di

Peace Support Operations (PSO)/Crisis Response Operations

(CRO), sulla base degli impegni assunti nell’ambito della politica

estera nazionale.

Altri compiti di interesse nazionale sono:

assicurare l’alta direzione tecnica, operativa e di controllo dei

servizi di assistenza al volo; presiedere all’alta direzione tecnica

operativa e di controllo dell’intero servizio meteorologico;

provvedere alla formazione dei piloti di aeroplano e di elicottero

delle altre FA e al rilascio dei relativi brevetti; assicurare i

collegamenti aerei per esigenze militari e civili nei casi previsti

dalla normativa vigente; delineare gli indirizzi e i criteri generali

della sicurezza del volo; concorrere a studi, ricerche e

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L’Ordinamento in AM

45

sperimentazioni nel campo aerospaziale; concorrere, quando

richiesto, alle operazioni di difesa civile, di ordine pubblico, di

soccorso e assistenza alle popolazioni in caso di pubbliche

calamità e assicurare i servizi essenziali di pubblica necessità.

I compiti complementari derivanti da accordi internazionali

sono:

diffondere gli elementi di situazione meteorologica; sviluppare il

necessario coordinamento con gli organismi non governativi che

partecipano alle PSO/CRO; partecipare alle attività di studio

ricerca e sperimentazione di interesse nel settore aerospaziale.

STRUTTURA ORDINATIVA DELL’AERONAUTICA MILITARE e.

L’Aeronautica Militare è organizzata secondo un modello

gerarchico-funzionale47.

COMANDI COMP. OPER.VA

COMANDI COMP. LOG.CA

ORGANISMI DI VERTICE

SMA, UCOPRATA, UCOVA, UCRA-AM, DIPMA, ISV, ISSV, Uffici Gen. Ruolo delle Armi e dei Capi dei Corpi, CommissioniAvanzamento e Segreteria Permanente e UCSMA.

Com. 1ªRA COMAER

COMANDI DI VERTICE

CSA COMLOG CSAM/3ª RA

EdO Operativi EdO Logistici EdO TerritorialiEdO Formativi

47 Un'organizzazione è costituita da diverse entità, grandi o piccole, orientate ai risultati, relativamente autoregolate, capaci

di cooperare con gli altri e di interpretare gli eventi esterni. Le connessioni che collegano queste entità in modo

semplicistico determinano la tipologia di organizzazione. La struttura organizzativa consta sostanzialmente di due

dimensioni: una dimensione verticale e una orizzontale. La dimensione verticale esprime l’attribuzione del potere

gerarchico all’interno dell’organizzazione e si sostanzia nella creazione di vincoli di cultura organizzativa e connessioni di

subordinazione/dipendenza. I collegamenti verticali vengono creati per coordinare le attività tra il vertice e la base

operativa; la dimensione orizzontale consente di superare le barriere tra le varie unità organizzative e fornisce il supporto

necessario tra i dipendenti. Nell’ambito di organizzazioni complesse possono essere create delle unità organizzative,

mediante la riunione di più persone dotate di competenze comuni, alle quali viene affidato il raggiungimento di un

determinato obiettivo. Si sviluppa così una dimensione orizzontale (divisione del lavoro, specializzazione delle mansioni, formazione di unità organizzative che prendono il nome di funzioni aziendali) e una dimensione verticale (introduzione di

uno o pii livelli gerarchici tra vertice strategico e nucleo operativo). Si passa in sostanza alla forma organizzativa

gerarchico-funzionale.

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L’Ordinamento in AM

46

Oltre ad essere suddivisa per funzioni (operativa/addestrativa,

logistica, formativa e territoriale), descritte in precedenza, la FA

strutturata su 3 livelli gerarchici:

livello centrale, composto da:

Organismi di Vertice direttamente dipendenti dal Capo di Stato

Maggiore con funzioni di indirizzo generale, deputati a fornire

supporto decisionale al CaSMA nell’espletamento delle funzioni

attribuitegli e a tradurre in direttive gli obiettivi necessari per

conferire allo strumento militare la capacità di assolvere le

missioni affidategli;

Comandi di Vertice che assicurano la direzione unitaria di ogni

singolo settore di attività (“operativo/addestrativa”, “logistica” e

“formativa”);

livello intermedio, al quale appartengono tutti quegli

organismi i cui compiti, riferiti a uno specifico settore di attività

(es. addestrativo, operativo, logistico, tecnico, manutentivo,

amministrativo, infrastrutturale, sanitario) comportano

l’esercizio di un’azione di comando, indirizzo, coordinamento e

controllo di Enti, Comandi e Reparti dipendenti, anche

complessi, di livello periferico. Di fatto, fungono da demoltiplica

tra gli enti periferici e i Comandi di Vertice. Gli Organismi di

livello intermedio possono avere una propria sede, distinta da

quella dell’Alto Comando dal quale dipendono, o, in alternativa,

possono essere embedded se co-ubicati sullo stesso sedime del

Comando sovraordinato. Tale livello non è presente nell’area

organizzativa dello CSAM/3ª RA.

livello periferico, composto da tutti quei Comandi/Enti che

costituiscono la base dell’organizzazione in quanto assolvono

compiti di carattere esecutivo nei vari settori di attività.

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L’Ordinamento in AM

47

6. IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELL’AERONAUTICA (CaSMA)48

I compiti e le relative attribuzioni, nonché i rapporti con gli organismi

militari e civili nazionali, sono disciplinati nel COM e nel TUOM.

Il CaSMA è scelto tra gli Ufficiali Generali di grado non inferiore a

quello di Generale di Squadra Aerea, viene nominato con DPR, previa

deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della

Difesa, sentito il Capo di SMD. Ha rango gerarchico preminente nei riguardi

di tutto gli Ufficiali Generali dell’AM e dispone delle seguenti articolazioni

poste alle proprie dipendenze: Ufficio Generale del CaSMA, Consulente

Giuridico del CaSMA, Aiutante di Volo, Segreteria Particolare e Ufficio del

Vicario Episcopale per l’AM.

Il CaSMA detiene il comando della Forza Armata e, in questa veste, è

il Comandante delle Forze Aeree (CFA) ed è responsabile

dell’organizzazione e dell’approntamento della Forza Armata, nonché delle

attività relative all’impiego e al governo del personale, all’addestramento e

alla logistica.

Egli propone al Capo di SMD il programma relativo alla FA ai fini

della pianificazione generale interforze, i piani operativi dell’AM,

l’aggiornamento delle normative relative a reclutamento, selezione,

formazione, stato giuridico, avanzamento, trattamento economico,

disciplina e mobilitazione del personale, gli Ufficiali Gen. di SA per gli

incarichi di FA, gli Ufficiali per incarichi in ambito internazionale o presso

altri dicasteri.

Il CaSMA è sentito dal Capo di SMD per:

la predisposizione della pianificazione generale finanziaria dello

strumento militare, della pianificazione operativa interforze e dei

conseguenti programmi tecnico finanziari;

l’individuazione degli obiettivi operativi dell’AM;

la definizione degli obiettivi e lo sviluppo della ricerca informativa

dell’AM, la direzione, il coordinamento e il controllo delle attività volte

alla tutela del segreto e di polizia militare in ambito AM;

la predisposizione dei piani operativi e contingenti, nonché delle linee

guida per il necessario supporto logistico e di mobilitazione;

la formulazione di direttive concernenti la configurazione complessiva

della struttura ordinativa e dei relativi organici, lo schieramento, la

prontezza e l’impiego operativo dell’AM;

48 Artt. 32 e 33 del COM.

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L’Ordinamento in AM

48

la stesura delle direttive relative alla difesa dello spazio aereo nazionale,

nonché delle vie di comunicazione aeree;

la definizione delle linee generali dell’ordinamento dell’AM da proporre al

Ministro della Difesa;

la ripartizione delle risorse del personale militare e civile da assegnare

agli organismi tecnico-operativi nonché di quelle del personale militare

da assegnare agli organismi amministrativi e tecnico-industriali della

Difesa, da proporre al Ministro della Difesa;

l’emanazione di disposizioni, a carattere interforze, che investono le

attività generali e territoriali dell’AM;

la formulazione di direttive concernenti la mobilitazione e le relative

scorte;

la definizione di disposizioni di carattere generale sugli obiettivi del

reclutamento, della selezione, della formazione e dell’addestramento;

l’impiego degli Ufficiali dell’AM presso organismi interforze;

la definizione degli obiettivi, degli indirizzi e delle priorità degli studi e

delle sperimentazioni tecnico scientifiche di interesse dell’AM.

Il CaSMA nell’esercizio delle sue attribuzioni:

si avvale delle Direzioni di SEGREDIFESA interessate, per

l’ottimizzazione dei programmi tecnico finanziari approvati, di cui segue

lo stato di avanzamento tenendo informati il Capo di SMD e il Segretario

Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti;

provvede all’impiego operativo dei fondi del settore investimento per la

realizzazione dei programmi di competenza AM e del settore

funzionamento;

provvede alla diretta amministrazione dei fondi del settore finanziario

finalizzati ad assicurare l’efficienza dei mezzi, degli equipaggiamenti, dei

materiali e delle infrastrutture, anche avvalendosi delle competenti

Direzioni Generali, nei limiti degli stanziamenti approvati dal Ministro;

è organo centrale di sicurezza dell’AM;

determina l’ordinamento, gli organici e il funzionamento dei comandi e

dei reparti, le esigenze del personale civile per i comandi e i reparti, le

giurisdizioni territoriali delle Circoscrizioni e dei Presidi, le modalità

attuative della mobilitazione e delle relative scorte;

emana le direttive per il reclutamento, la selezione, la formazione,

l’addestramento e l’impiego del personale;

assicura, per l’esecuzione di operazioni ed esercitazioni nazionali ovvero

multinazionali interforze, la disponibilità qualitativa e quantitativa delle

forze, stabilita dal Capo di SMD, individuando i relativi reparti;

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L’Ordinamento in AM

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definisce l’attività addestrativa ed esercita le funzioni delegate di

comando operativo in relazione alle operazioni ed esercitazioni di Forza

Armata;

esercita le attribuzioni connesse all’attività logistica, esercita la

gestione, il controllo, la determinazione e il ripianamento delle

dotazioni, delle scorte e dei materiali di consumo, provvede alla

gestione dei fondi occorrenti per l’espletamento delle correlate attività

logistiche e tecnico amministrative.

Il CaSMA in campo tecnico-scientifico individua le esigenze e

definisce i requisiti militari e operativi dei sistemi d’arma, i mezzi, i materiali

e gli equipaggiamenti e ne valuta l’idoneità all’impiego operativo; è

responsabile in materia di valutazione tecnico-operativa dei propri sistemi

d’arma, dei mezzi e dei materiali e, in caso di peculiari o particolari

esigenze operative, della certificazione e omologazione tecnico-operativa di

quelli sottoposti a modifica o integrazione presso strutture tecniche dell’AM

e ne autorizza l’impiego operativo; a tale scopo si avvale di appositi

comandi od organismi tecnico logistici di FA. Egli è responsabile

dell’approntamento e dell’impiego del dispositivo per la difesa dello spazio

aereo nazionale e coordina tutti i mezzi che a essa concorrono, predispone,

con gli altri organi competenti, i piani per l’impiego dell’aviazione civile in

caso di emergenza. Delinea gli indirizzi e i criteri generali della sicurezza del

volo, presiede, tramite appositi comandi, all’alta direzione tecnica operativa

e di controllo dei servizi di assistenza al volo e dell’intero servizio

meteorologico.

Il CaSMA, per l’esercizio delle sue attribuzioni, dispone di uno Stato

Maggiore, ordinato in Reparti e Uffici, competente per la pianificazione, il

coordinamento e il controllo dei vari settori di attività e si avvale di Alti

Comandi/Ispettorati per l’esercizio delle sue attribuzioni.

In caso di assenza improvvisa o impedimento all’esercizio delle

funzioni è sostituito dall’Ufficiale Generale più anziano tra i Comandanti di

Vertice e il Sottocapo di SMA, mentre in caso di assenza programmata il

CaSMA designa un sostituto tra gli Ufficiali Generali di Squadra Aerea.

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L’Ordinamento in AM

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7. ORGANISMI DI VERTICE DELL’AERONAUTICA MILITARE

Gli Organismi di Vertice dell’AM sono enti direttamente dipendenti

dal Capo di Stato Maggiore con funzioni di indirizzo generale, deputati a

fornire supporto decisionale al CaSMA nell’espletamento delle funzioni

attribuitegli e a tradurre in direttive gli obiettivi necessari per conferire allo

strumento militare la capacità di assolvere le missioni affidategli. Sono

Organismi di Vertice:

lo Stato Maggiore dell’Aeronautica (SMA);

la Direzione per l’Impiego del Personale Militare dell’Aeronautica

(DIPMA);

l’Ufficio Generale di Coordinamento della Prevenzione

Antinfortunistica e della Tutela Ambientale (UCOPRATA)

l’Ufficio Generale di Coordinamento della Vigilanza

Antinfortunistica (UCOVA);

l’Ufficio Generale Centro di Responsabilità Amministrativa –

Aeronautica Militare (UCRA-AM);

l’Ispettorato per la Sicurezza del Volo (ISV);

l’Istituto Superiore per la Sicurezza del Volo (ISSV);

l’Ufficio del Generale del Ruolo delle Armi;

gli Uffici dei Capi dei Corpi;

le Commissioni di Avanzamento e la Segreteria Permanente;

il Comando 1ª Regione Aerea;

il Comando Aeronautica Militare Roma (COMAER);

l’Ufficio Generale del Capo di SMA.

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L’Ordinamento in AM

51

CAPO DI SMA

1° Reparto

Ufficio Generale del CaSMA Aiutante di Volo del CaSMA

Ufficio Generale Consulenza e Affari Giuridici dell’AM

Ufficio Generale per l’Innovazione Manageriale

Segreteria Particolare CaSMA

Ufficio Generale Centro Responsabilità Amministrativa - AM

RGS

3° Reparto

4° Reparto 6° Reparto

Ufficio Generale per la Circolazione Aerea Militare

Ufficio Generale di Coordinamento Prevenz. Antinf. e Tutela Ambientale

Direzione per l’Impiego del Personale Militare Aeronautica

Ufficio Vicario Episcopale per l’AM

Comando 1ª Regione Aerea

SOTTOCAPO DI SMA

5° Reparto

Collegamento diretto in relazione alle attribuzioni del Capo di SMA quale Organo Centrale di Sicurezza.

Collegamento Tecnico per i compiti istituzionali.

Ispettorato per la Sicurezza del Volo

Istituto Superiore per la Sicurezza del Volo

Ufficio del Generale del Ruolo delle Armi e dei Capi dei Corpi

Commissioni di Avanzamento e Segreteria Permanente

Ispettore dell’Aviazione per la Marina

Comando Aeronautica Militare Roma

Comando Carabinieri per l’AM

Ufficio Generale di Coordinamento della Vigilanza Antinfortunistica

Consulente Giuridico del CaSMA

Presidente Capo dei Sottufficiali, Graduati e Militari di Truppa per l’AM

Consulente Tecnico Militare Problematiche d’Avanzamento

Ufficio Generale per lo Spazio

Inoltre, dal Capo di SMA dipendono:

l’Aiutante di Volo del Capo di SMA;

la Segreteria Particolare del Capo di SMA;

il Consulente Giuridico del Capo di SMA;

il Consulente Tecnico Militare Problematiche d’Avanzamento;

il Presidente Capo dei Sottufficiali, Graduati e militari di Truppa

per l’AM;

l’Ufficio Vicario Episcopale per l’AM;

il Comando Carabinieri per l’AM.

Dal Capo di SMA dipende anche, per quanto attiene alle attività di

specifica competenza dell’AM, l’Ispettore dell’Aviazione per la Marina

(ISPAVIAMAR), Ufficiale Generale del ruolo naviganti dell’AM, che

sovrintende alle attività tecniche e logistiche dei reparti di aviazione

antisommergibile e al relativo addestramento tecnico professionale.

Dall’Ispettore dipende il 41° Stormo AS di Sigonella, l’Ente dell’AM deputato

allo svolgimento di attività operativa nel ruolo antisom.

La missione assegnata allo Stormo è la seguente: “Conseguire e

mantenere la prontezza operativa dei velivoli da pattugliamento marittimo

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L’Ordinamento in AM

52

in dotazione, assicurando la capacità di assolvere tutte le missioni operative

ad esso assegnabili”.

L’aviazione antisommergibile è costituita dal complesso degli aerei e

degli equipaggi, dei mezzi e del personale tecnico a terra, specificamente

destinati a condurre azioni aeree nella lotta contro i sommergibili e di

concorso alle Forze Navali di superficie impiegando velivoli da

pattugliamento marittimo.49 I comandanti dei gruppi e delle squadriglie

antisommergibile sono ufficiali dei ruoli naviganti dell'Arma Aeronautica. Il

pilotaggio di ciascun aereo è affidato a ufficiali dei ruoli naviganti dell'Arma

Aeronautica e a ufficiali di Marina piloti e le funzioni di primo pilota e il

comando dell'aereo sono affidati al più elevato in grado o più anziano di

detti ufficiali50. L’aviazione antisom fa parte organicamente dell'Aeronautica

Militare e dipende per l'impiego dalla Marina Militare.51

L'Ispettore dell'Aviazione per la Marina è un Ufficiale Generale AArnn

che sovrintende alle attività dei reparti antisom e sul quale convergono le

responsabilità che il Codice dell’Ordinamento Militare assegna all’AM e alla

MM. L’Ispettore ha pertanto una doppia dipendenza (dal Capo di SMA e dal

Capo di SMM). Le sue attribuzioni sono:

sovrintendere, per conto del CaSMA, alle attività tecniche e logistiche

dei reparti di aviazione antisommergibile ed al relativo addestramento;

fornire allo SMM il necessario contributo specialistico per assicurare il

miglior impiego della componente antisom e per il conseguimento e

mantenimento delle desiderate capacità operative.

L’Ispettore, per l’espletamento delle proprie attribuzioni, si avvale

dell’Ufficio dell’Ispettore dell’Aviazione per la Marina (UIAV) che è posto

alle sue dipendenze ed è parte dell’organizzazione centrale della MM.

L’UIAV dipende gerarchicamente dal Capo di SMM. L’ordinamento della

Marina prevede altresì un “coordinamento funzionale” fra l’UIAV ed il

Sottocapo di SMM.

STATO MAGGIORE DELL’AERONAUTICA (SMA)52 a.

La missione dello SMA, che è retto dal Sottocapo di SMA

(SCaSMA), è la seguente:

“Supportare il Capo di Stato Maggiore nella pianificazione,

organizzazione, coordinamento e controllo dei vari settori di attività

dell’AM”.

49 Art. 152 del COM. 50 Artt. 125 e 152 del COM.

51 Art. 125 del COM. 52 Art. 34 del COM.

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L’Ordinamento in AM

53

Lo Stato Maggiore fornisce al Capo di SMA gli elementi per le

decisioni di sua competenza, predispone regolamenti, direttive, piani,

programmi e ordini e ne controlla l’attuazione.

Il Sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di

Squadra Aerea/Divisione Aerea, è responsabile di tutte le attività di

competenza dello SMA. In caso di assenza è sostituito dal Capo

Reparto/Ufficio Generale più elevato in grado/più anziano.

1° RepartoOrdinamento e

Personale

4° RepartoLogistica

SOTTOCAPO DI SMA

Reparto Generale Sicurezza

5° RepartoComunicazione

3° RepartoPianificazione dello

Strumento Aerospaziale

6° RepartoAffari Economici e

Finanziari

Ufficio del SCaSMA Ufficiale Addetto al SCaSMA

Segreteria Particolare del SCaSMA

Ufficio Generale per la Circolazione Aerea Militare

Ufficio Generale per l’Innovazione Manageriale

Ufficio Generale Consulenza e Affari Giuridici dell’AM

Ufficio Generale per lo Spazio

Dal SCaSMA dipendono, oltre l’Ufficio del Sottocapo, la Segreteria

Particolare e l’Ufficiale Addetto:

il 1° Reparto “Ordinamento e Personale” (SMA-ORD);

il Reparto Generale Sicurezza (SMA-SEC);

il 3° Reparto “Pianificazione dello Strumento Aerospaziale”

(SMA-PIANI);

il 4° Reparto “Logistica” (SMA-LOG);

il 5° Reparto “Comunicazione” (SMA-COM);

il 6° Reparto “Affari Economici e Finanziari” (SMA-FIN);

l’Ufficio Generale per la Circolazione Aerea Militare (SMA-

UCAM);

l’Ufficio Generale per l’Innovazione Manageriale (SMA-UIM);

l’Ufficio Generale Consulenza e Affari Giuridici dell’AM (SMA-

UCAG);

l’Ufficio Generale per lo Spazio (SMA-SPAZIO).

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L’Ordinamento in AM

54

I Reparti/Uffici Generali sono strutturati in Uffici che sono, a loro

volta, articolati in Sezioni. I citati Elementi di Organizzazione sono retti,

rispettivamente, da Ufficiali Generali, Colonnelli e Tenenti Colonnelli.

(1) I Reparti/Uffici Generali dello SMA

1° Reparto “Ordinamento e Personale”

Il Reparto si articola su:

Responsabili di Progetto (dipendenti dal Vice Capo

Reparto);

Organi di staff del Capo Reparto;

Ufficio di Programma per la Politica del Personale;

1° Ufficio: Ordinamento;

2° Ufficio: Reclutamento, Stato Giuridico e

Avanzamento;

3° Ufficio: Formazione e Impiego del Personale Militare;

4° Ufficio: Personale Civile e Relazioni Sindacali;

5° Ufficio: Condizione militare e accordi di

collaborazione;

6° Ufficio: posizione quadro;

7° Ufficio: Trattamento Economico.

Il compito assegnato al Reparto può essere così

sintetizzato: definire la struttura ordinativa e organica degli

Enti/Reparti della FA; concorrere a elaborare quella interforze e

internazionale; trattare gli aspetti connessi con il personale

militare e civile (reclutamento, stato giuridico, avanzamento,

trattamento economico, formazione e impiego) e seguire

l’evoluzione della legislazione vigente di interesse della FA.

Reparto Generale Sicurezza

Il Reparto si articola su:

Responsabili di Progetto (dipendenti dal Vice Capo

Reparto);

Organi di staff del Capo Reparto;

1° Ufficio: Attività informative difensive e abilitazioni di

sicurezza;

2° Ufficio: INFOSEC;

3° Ufficio: Sicurezza e Segreteria Speciale principale

COSMIC/ATOMAL-UE/SS;

Gruppo Carabinieri Sicurezza.

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L’Ordinamento in AM

55

Il compito assegnato al Reparto può essere così

sintetizzato: supportare il Capo di SMA nell’esercizio delle

attribuzioni di Organo Centrale di Sicurezza della FA; curare gli

adempimenti relativi al procedimento di rilascio del NOS; svolgere

attività di ricerca e controllo dei fatti afferenti alla sicurezza

nell’ambito dell’AM; supportare le Superiori Autorità nell’esercizio

in FA delle attribuzioni di sicurezza.

Il Reparto mantiene un collegamento tecnico con il Capo di

SMA in relazione alle sue attribuzioni quale Organo Centrale di

Sicurezza. Dal Capo Reparto dipende il Centro Coordinamento

Sicurezza AM di Ciampino, deputato a svolgere attività di ricerca e

controllo dei fatti afferenti la sicurezza in ambito AM e di concorso

nel settore delle informazioni operative. Dal Comandante del

Centro dipendono due Gruppi Sicurezza, che dirigono, coordinano

e controllano i Nuclei Sicurezza dipendenti, sia in Italia

(complessivamente 30, suddivisi per aree geografiche di

responsabilità) sia quelli all’estero53 inseriti nell’ambito di unità AM

in OFCN.

3° Reparto “Pianificazione dello Strumento Aerospaziale”

Il Reparto si articola su:

Responsabili di Progetto (dipendenti dal Vice Capo

Reparto);

Organi di staff del Capo Reparto;

1° Ufficio: Pianificazione Generale e Trasformazione;

2° Ufficio: Politica di Generazione e Impiego delle Forze

Aerospaziali;

3° Ufficio: Politica Spaziale Aeronautica;

4° Ufficio: Politica Internazionale Aeronautica;

5° Ufficio: Addestramento al Volo, Esercitazioni e

Valutazioni;

6° Ufficio: Forze Speciali, Non Convenzionali e di

Protezione.

Il compito assegnato al Reparto può essere così

sintetizzato: formulare gli indirizzi per la preparazione e l’impiego

dello strumento aerospaziale; concorrere alla definizione della

politica di sicurezza e difesa nazionale; curare gli aspetti connessi

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L’Ordinamento in AM

56

con la cooperazione tecnico-militare della FA in ambito

internazionale.

Dal Capo Reparto dipendono il Centro di Eccellenza per

Aeromobili a Pilotaggio Remoto (CdE APR), la RAMi EAG di High

Wycombe (GBR), la RAMi presso il Pentagono – Washington DC

(USA), la RAMi presso il Quartier Generale dello Stato Maggiore

della Difesa di Kuwait City (KWT) e la RAMi USAFE A2 di Ramstein

(DEU).

Il CDEAPR, con sede presso l’aeroporto di Amendola, ha il

compito di supportare lo sviluppo interforze del settore aeromobili

a pilotaggio remoto, ricercando soluzioni integrate a vantaggio

dell’interoperabilità e perseguendo l’efficace condotta delle

operazioni di settore.

4° Reparto “Logistica”

Il Reparto si articola su:

Responsabili di Progetto (dipendenti dal Vice Capo

Reparto);

Organi di staff del Capo Reparto;

1° Ufficio: Programmi C4 ISTAR;

2° Ufficio: Programmi Mezzi Pilotati, Sistemi ed

Armamento Aereo;

3° Ufficio: Velivoli a Pilotaggio Remoto, Sistemi Spaziali,

Mezzi e Sistemi per il Combat Support;

4° Ufficio: Servizi di Supporto e Infrastrutture;

5° Ufficio: Programma F-2000;

6° Ufficio: Programma JSF.

Il compito assegnato al Reparto può essere così

sintetizzato: fornire gli indirizzi per l’acquisizione dei mezzi, dei

sistemi, degli equipaggiamenti, delle infrastrutture e dei servizi

della FA, nonché per il loro mantenimento; seguire i programmi

nazionali e internazionali assegnati e mantenere i contatti con

l’industria aerospaziale.

Dal Capo Reparto dipende l’Esperto Nazionale presso

l’Agenzia NACMA54 di Bruxelles (BEL).

5° Reparto “Comunicazione”

54 NATO ACCS (Air Command and Control System) Management Agency.

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L’Ordinamento in AM

57

Il Reparto si articola su:

Responsabili di Progetto (dipendenti dal Vice Capo

Reparto);

Organi di staff del Capo Reparto;

1° Ufficio: Strategie di Comunicazione;

2° Ufficio: Relazioni esterne;

3° Ufficio: Pubblicistica, editoria e multimedialità;

4° Ufficio: Storico;

5° Ufficio: Cerimoniale.

Il compito assegnato al Reparto può essere così

sintetizzato: promuovere i valori, il ruolo e l’immagine dell’AM

secondo le linee evolutive della società, sviluppando politiche

comunicative e strategie di comunicazione calibrate alla

dimensione militare; curare gli aspetti connessi al cerimoniale che

prevedono la partecipazione del Capo di SMA e del Sottocapo di

SMA e assolvere le funzioni di collegamento con le Associazioni

aeronautiche curando la sincronizzazione delle iniziative da queste

provenienti con gli intenti di FA.

6° Reparto “Affari Economici e Finanziari”

Il Reparto si articola su:

Responsabili di Progetto (dipendenti dal Vice Capo

Reparto);

Organi di staff del Capo Reparto;

1° Ufficio: Pianificazione, Programmazione Integrata e

Bilancio;

2° Ufficio: Gestione Bilancio;

3° Ufficio: Controllo di Gestione;

4° Ufficio: Accordi e Studi Economico – Finanziari.

Il compito assegnato al Reparto può essere così

sintetizzato: predisporre gli strumenti finanziari e di bilancio

necessari per la pianificazione strategica dell’AM e per la

realizzazione dello Strumento Aerospaziale.

Ufficio Generale per la Circolazione Aerea Militare

L’Ufficio si articola su:

Organi di staff del Capo Ufficio Generale;

1º Ufficio: Regolamentazione e Certificazione dei Servizi

della Navigazione Aerea e delle Procedure di Volo;

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L’Ordinamento in AM

58

2º Ufficio: Regolamentazione e Certificazione operazioni

volo e Aeroporti;

3º Ufficio: Supervisione e Sicurezza ATM.

Il compito assegnato all’Ufficio Generale può essere così

sintetizzato: supportare il Capo di SMA nell’espletamento delle

funzioni di alta direzione tecnica, di regolamentazione, di

certificazione, di vigilanza e controllo attinenti la circolazione aerea

militare e la fornitura dei servizi per la navigazione aerea.

Ufficio Generale per l’Innovazione Manageriale

L’Ufficio si articola su:

Organi di staff del Capo Ufficio Generale;

1° Ufficio: Sviluppo Sistema Gestione Qualità;

2° Ufficio: Gestione Progetti (P3O).

Il compito assegnato all’Ufficio Generale può essere così

sintetizzato: assistere gli Alti Comandi e gli Organismi di Vertice

della FA nel settore dell’Innovazione Manageriale al fine di attuare

il costante miglioramento dei processi decisionali finalizzati

all’attuazione sinergica di programmi e progetti.

Ufficio Generale Consulenza e Affari Giuridici dell’AM

L’Ufficio si articola su:

Organi di staff del Capo Ufficio Generale;

1° Ufficio: Affari giuridici amministrativi, civili e

internazionali;

2° Ufficio: Affari giuridici penali, disciplina e legislazione

aeronautica.

Il compito assegnato all’Ufficio Generale può essere così

sintetizzato: assicurare univocità di indirizzo alla consulenza

giuridica, finalizzata alla omogenea trattazione delle pratiche in

materia di diritto. Fornire, nel settore della potestà disciplinare e

delle inchieste, consulenza per il CaSMA, SCaSMA, Alti Comandanti

e gli Organismi di Vertice della FA; curare la trattazione delle

pratiche giuridiche di maggiore rilievo per la FA, delle pratiche in

materia disciplinare riguardanti il personale in servizio presso gli

AACC e OOVV e delle pratiche connesse all’esercizio della funzione

di Polizia Giudiziaria Militare dell’Autorità di Vertice di FA e degli

AACC e OOVV.

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L’Ordinamento in AM

59

Ufficio Generale per lo Spazio

L’Ufficio si articola su:

Organi di staff del Capo Ufficio Generale;

1° Ufficio: Innovazione per l’aerospazio;

2° Ufficio: Politica spaziale e operazioni.

Il compito assegnato all’Ufficio Generale può essere così

sintetizzato: definire la policy di FA nel settore spaziale e

aerospaziale nonché la strategia e le risorse necessarie al

conseguimento degli obiettivi dell’AM; delineare le linee di

sviluppo capacitivo del settore e le tecnologie abilitanti; assicurare

l’utilizzo integrato, coordinato e sincronizzato dei servizi e delle

capacità aerospaziali e spaziali; mantenere i rapporti con le

Istituzioni coinvolte nello sviluppo e ammodernamento dei sistemi

spaziali e con l’Agenzia Spaziale Italiana; definire i profili di

addestramento del personale impiegato nel settore.

UFFICIO GENERALE CENTRO DI RESPONSABILITÀ b.

AMMINISTRATIVA – AERONAUTICA MILITARE (UCRA – AM)

L'Ufficio Generale ha sede presso il comprensorio di Palazzo AM

(PALAM) ed è retto da un Gen. SA/DA.

La missione è la seguente:

“Curare il complesso delle attività tecnico-amministrative per la gestione

delle risorse finanziarie iscritte nei capitoli delle Unità Previsionali di Base

(UU.PP.BB.) del CRA dell’AM, nell’ambito della programmazione

finanziaria approvata ed in linea con le direttive impartite dal CaSMA.

Assicurare il finanziamento degli Enti/Distaccamenti/Reparti di FA, la resa

dei relativi conti amministrativi e patrimoniali ed esercitare l’azione di

controllo amministrativo nei confronti degli Enti stessi.

Svolgere gli adempimenti amministrativo-contabili relativi alla

liquidazione delle fatture nell’ambito della contabilità ordinaria”.

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L’Ordinamento in AM

60

1° UfficioPrevisione dei Fabbisogni e

Gestione Cassa

4° UfficioConsulenza, Controllo e

Contenzioso

CAPO UFFICIO GENERALE

2° UfficioContratti beni e Servizi

5° UfficioLiquidazione Fatture

3° UfficioContratti Lavori del Genio

Miliare

Ufficio Coordinamento Generale

Vice Capo Ufficio GeneraleSegreteria

DIREZIONE DI AMMINISTRAZIONE (1)

(1) ENTI DOTATI DI AUTONOME TOO

CENTRI CONTRATTUALI(1)

Gli Uffici sono posti alle dipendenze di un Ufficio di Coordinamento

Generale retto da un Brig. Gen. CCrn, da cui dipendono la Direzione di

Amministrazione (DIRAMM) e i Centri Contrattuali.

UFFICIO GENERALE DI COORDINAMENTO DELLA PREVENZIONE c.

ANTINFORTUNISTICA E DELLA TUTELA AMBIENTALE

L'Ufficio Generale ha sede presso il comprensorio di PALAM ed è

retto da un Gen. DA/BA (o gradi corrispondenti).

La missione è la seguente:

“Formulare la politica della FA nel settore della tutela della salute e della

sicurezza nei luoghi di lavoro e della tutela ambientale, favorendo la

creazione e condivisione di una cultura antinfortunistica; definire le linee

di indirizzo per l’attività di prevenzione nei settori di competenza”.

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L’Ordinamento in AM

61

CAPO UFFICIO GENERALE

2° UfficioAmbiente

1° UfficioPrevenzione

Consulente Giuridico

Vice Capo Ufficio Generale

Segreteria

Comandante della Squadra Aerea, del Comando Logistico, della 1ª RA e del COMAER (1)

(1) Collegamento tecnico per le attività consulenza antinfortunistica e ambientale

UFFICIO GENERALE DI COORDINAMENTO DELLA VIGILANZA d.

ANTINFORTUNISTICA (UCOVA)

L'Ufficio Generale ha sede presso il comprensorio di PALAM ed è

retto da un Gen. DA/BA (o gradi corrispondenti).

La missione è la seguente:

“Svolge le attività di vigilanza ispettiva e tecnico-amministrativa nel

campo della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro degli Enti

di Forza Armata e conduce, su delega, le indagini in materia”.

L’attività ispettiva è condotta da personale qualificato Ufficiale di

Polizia Giudiziaria (UPG).

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L’Ordinamento in AM

62

CAPO UFFICIO GENERALE

2° UfficioVigilanza Tecnico-Amministrativa

1° UfficioVigilanza Ispettiva

Consulente Giuridico

Vice Capo Ufficio Generale

Segreteria

DIREZIONE PER L’IMPIEGO DEL PERSONALE MILITARE e.

DELL’AERONAUTICA (DIPMA)

LA Direzione ha sede presso il comprensorio di PALAM ed è retta da

un Gen. SA/DA.

La missione è la seguente:

“Attuare gli indirizzi di politica formativa e di impiego del Capo di SMA

attraverso la gestione e la finalizzazione dei programmi e delle pratiche

relative all’impiego del personale militare dell’AM”.

DIRETTORE

Segreteria Particolare

2° UfficioImpiego Ufficiali

Direttivi

4° UfficioImpiego Personale

non Direttivo

5° UfficioGenerazione Forze

di Crisi

1° UfficioImpiego Ufficiali

Dirigenti

Ufficiale addetto

Consulente Medico Legale

Ufficio del DirettoreUfficio Contenzioso e

Consulenza Giuridica per l’Impiego

3° UfficioImpiego Enti

Internazionali e Organismi di

Sicurezza

Vice Direttore

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L’Ordinamento in AM

63

ISPETTORATO PER LA SICUREZZA DEL VOLO (ISV)55 f.

L'Ispettorato ha sede presso il comprensorio di PALAM ed è retto

da un Gen. DA/BA.

La missione è la seguente:

“Formulare la policy di FA nel settore della Sicurezza del Volo (SV),

svolgere attività di prevenzione ed osservazione presso Reparti ed Enti

della FA e definire le linee guida per l’attività di investigazione sugli

incidenti di volo”.

ISPETTORE SV

Segreteria

1° UfficioPrevenzione

2° UfficioInvestigazione(1)

3° UfficioGiuridico

Vice Ispettore

COMANDANTI DI VERTICE

(1) Collegamento tecnico: il Capo del 2º Ufficio con i Comandanti di Vertice, per gli aspetti connessi alla investigazione degli incidenti/inconvenienti di volo occorsi ad aeromobili appartenenti ai rispettivi Alti Comandi

ISTITUTO SUPERIORE PER LA SICUREZZA DEL VOLO (ISSV) g.

L'Istituto ha sede presso il comprensorio di PALAM ed è presieduto

da un Gen. DA/BA che si identifica con l'Ispettore per la Sicurezza del

Volo.

La missione è la seguente:

“Assicurare la formazione del personale operatore nel settore della

Sicurezza del Volo a livello nazionale riguardo aeromobili militari e di

Stato”.

55 Art. 140 del COM.

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L’Ordinamento in AM

64

PRESIDENTE

1ª SezioneFormazione e Corsi SV

2ª SezioneRivista Sicurezza Volo

Segreteria Corsi

Ufficio Formazione e Divulgazione

3ª SezioneStudi, Ricerca e Analisi

GENERALE DEL RUOLO DELLE ARMI E CAPI DEL CORPO DEL h.

GENIO, DI COMMISSARIATO E SANITARIO AERONAUTICO56

Sono consulenti del Capo di SMA per le questioni attinenti al

rispettivo Ruolo/Corpo, con particolare riguardo alla formazione e ai

profili d’impiego del personale, fornendo un parere tecnico non

vincolante in termini d’impiego e, quando richiesto, per le questioni

tecniche di competenza dei ruoli citati.

Sono altresì membri della Commissione Superiore di Avanzamento

quando la valutazione riguarda gli Ufficiali del rispettivo Ruolo/Corpo.

Per quanto riguarda il Capo del Corpo di Commissariato è referente

dell’AM per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza.

Per assolvere alle proprie funzioni, dispongono di un apposito

Ufficio.

COMANDO 1ª REGIONE AEREA i.

Il Comando della 1ª Regione Aerea ha sede a Milano ed è retto da

un Gen. SA/DA.

La missione è la seguente:

“Assicurare le funzioni territoriali e di collegamento con gli Enti e le

Amministrazioni Territoriali/Locali. Garantire l'espletamento delle attività

56 Artt. da 147 a 150 del COM.

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L’Ordinamento in AM

65

di natura presidiaria e costituire il naturale anello di congiunzione tra la

FA e gli enti governativi locali. Trattare le pratiche del personale in

congedo che risiede nell'area di giurisdizione. Curare gli aspetti previsti

per norma in materia di mobilitazione, servitù57, servizi e vincoli militari,

territorio e patrimonio. Concorrere con le autorità governative alla

organizzazione e gestione nelle situazioni di pubbliche calamità”.

COMANDANTE

Ufficio Comando

Ufficiodel Cappellano Militare

Vice Comandante

Segreteria Particolare

Ufficio Territoriale Personale

Ufficio Territorio e Patrimonio

Ufficio Affari Generali

Sezione Pubblica Informazione, Relazioni Esterne e Cerimoniale

Centro Logisticoe Sportivo di Presidio

Ufficiale Addetto

Organo Periferico di Sicurezza

Di seguito sono elencati gli Enti dipendenti dal Comandante della 1ª

Regione Aerea.

57 Una servitù (o servitù prediale nel caso di terreni), nel lessico giuridico, indica un diritto reale minore di godimento su cosa

altrui, consistente nel peso o limitazione imposto a un fondo (detto servente) per l'utilità di un altro fondo (detto

dominante) appartenente a un'altra persona (art. 1027 del Codice Civile italiano).

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L’Ordinamento in AM

66

COMANDANTE1ª REGIONE AEREA

Comando Aeroporto /Quartier Generale della

1ª Regione Aerea - Linate

Centro Logistico di Supporto Areale Istituto

U. Maddalena - Cadimare

Distaccamento AM Capo Mele

Distaccamento Aeroportuale Dobbiaco

In particolare, il Centro Logistico di Supporto Areale / Istituto U.

Maddalena - Cadimare garantisce "il supporto logistico ai corsi

addestrativi per il personale della FA, delle altre FF.AA. e corpi Armati

dello Stato, svolti sul sedime di Cadimare", provvede "alle azioni di

competenza derivanti dall'applicazione della normativa concernente la

gestione degli organismi che espletano attività di protezione sociale" e

garantisce "il corretto funzionamento dell'Istituto U. Maddalena",

curando la formazione etica, morale e culturale dei giovani volontari in

ferma speciale".

COMANDO AERONAUTICA MILITARE ROMA (COMAER) j.

Il Comando Aeronautica Militare di Roma (COMAER) ha sede

presso l’Aeroporto di Centocelle (Roma) ed è retto da un Generale di

Squadra AAran.

La missione è la seguente:

“Assicurare le funzioni territoriali e di collegamento con Enti e

Amministrazioni Territoriali nell’area della Capitale.

Assolvere le funzioni previste dalla Pubblicazione OD.1 in merito ai

compiti assegnati quale organismo presidiario nell’ambito del territorio

dell’area della Capitale.

Assicurare il supporto amministrativo agli enti di FA e a quelli interforze

ubicati nel comprensorio di Palazzo AM (PALAM), dell’Aeroporto di

Centocelle e dell’Aeroporto di Vigna di Valle”

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L’Ordinamento in AM

67

Dal Comandante del COMAER dipendono:

il Comando Supporti Enti di Vertice (COMSEV);

il Comando Aeroporto di Centocelle – Quartier Generale del

COMAER;

il Comando Aeroporto Vigna di Valle / Centro Storiografico e

Sportivo dell’AM.

In particolare, il COMSEV è l’Ente deputato a assicurare il supporto

logistico agli Enti di FA e interforze ubicati nel comprensorio di PALAM.

Dal Comandante del COMSEV dipende il Distaccamento Aeronautico

Terminillo.

COMANDANTE

Ufficio Amministrazione

Ufficio del ComandanteComando Supporti Enti di Vertice (1)

Segreteria Particolare

Comando Aeroporto Vigna di Valle/Centro Storiografico e

Sportivo dell’AM (1)

Ufficio Presidio e Cerimoniale

Servizio Amministrativo PALAM

Servizio Amministrativo Vigna di Valle

Comando Aeroporto di Centocelle/Quartier Generale del

COMAER (1)

Servizio Amministrativo Centocelle

Distaccamento Aeronautico -Terminillo (1)

Ufficio Coordinamento Tecnico-Logistico

(1) ENTE DOTATO DI AUTONOME TOO

Ufficiale Addetto

UFFICIO DEL VICARIO EPISCOPALE PER L’AM k.

L’Ufficio, costituito nel 2008 e posto alle dirette dipendenze del

Capo di SMA, ha il compito di coordinare l’azione pastorale dei Cappellani

militari della FA e di curare l’assistenza spirituale del personale militare e

civile in servizio presso gli enti di FA e interforze con sede nel

comprensorio di Palazzo AM e aree adiacenti.

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L’Ordinamento in AM

68

8. COMANDI DI VERTICE DELL’AERONAUTICA MILITARE

I Comandi di Vertice dell’AM (cd. Alti Comandi), retti da Generali di

Squadra Aerea, sono il risultato della profonda opera di trasformazione

organizzativa che ha interessato il Dicastero e, in particolare, l’area

Tecnico/Operativa delle tre Forze Armate alla fine degli anni ’90. Tale

ristrutturazione, che da un punto di vista normativo è stata originariamente

introdotta con il D.Lgs. 464/97, trova adesso il proprio fondamento giuridico

nel COM.

Essi dipendono dal Capo di Stato Maggiore dell’AM.

COMANDO DELLA SQUADRA AEREA58 a.

Retto da un Generale di Squadra Aerea, il CSA è stato oggetto di

una complessa riorganizzazione ordinativa mirata a:

razionalizzare le funzioni di generazione, addestramento e

sostentamento delle Forze;

attestare presso il COA la capacità di “Component Command” ai

fini della pianificazione e della condotta delle operazioni aeree

mediante il trasferimento degli uffici “A” da Centocelle a Poggio

Renatico.

Contestualmente il CSA, in aderenza a quanto previsto nel

“Progetto Governance”, è stato rilocato presso PALAM.

Il processo di riordino ha reso possibile la costituzione di una

struttura in grado di esprimere le 7 capacità operative fondamentali

(prepare, operate, project, inform, protect, sustain, command) nel

processo di generazione, approntamento e impiego dei Force Elements,

in linea con quanto stabilito dagli indirizzi di carattere interforze59.

La recente ristrutturazione del settore METEO, finalizzata a

incrementarne efficacia e efficienza tramite una razionalizzazione di

strutture e funzioni, ha comportato per l’AC:

la costituzione nello SM del CSA del “Reparto per la Meteorologia”,

articolato su una Sezione in posizione di staff (“Coordinamento e

Rivista Meteorologica Aeronautica”) e 2 Uffici (“Sistemi e Risorse” e

“Regolamentazione e Cooperazione”). Il Capo Reparto per la

Meteorologia è, nel rispetto degli indirizzi di policy definiti dallo SMA,

il Rappresentante Nazionale presso l’Organizzazione Meteorologica

58 Art. 142 del COM. 59 “Direttiva per la Pianificazione Generale della Difesa” SMD-PG-001.

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L’Ordinamento in AM

69

Mondiale e gli Organismi Direttivi delle Agenzie Internazionali di

settore;

il riordino della “Sezione Meteorologia” in “Ufficio Meteorologico”

nell’AOC del COA;

la rivisitazione di funzioni e competenze del Centro Nazionale di

Meteorologia e Climatologia Aeronautica (CNMCA) e la contestuale

costituzione, alle dipendenze della 9ª Brigata Aerea ISTAR- EW, del

Centro Operativo per la Meteorologia (COMET);

la riorganizzazione del “Centro AM di Montagna” Monte Cimone

(CAMM) e del “Reparto Sperimentazioni di Meteorologia Aeronautica”

(ReSMA) ridenominato “Centro Tecnico per la Meteorologia” che

diventano Reparti del Comando Logistico dell’AM.

Il CSA, in estrema sintesi, si configura quale staff operativo del

CFA e sovraintende alla preparazione e all’impiego delle forze. È altresì

l’Alto Comando mediante il quale viene esercitato il Comando e Controllo

sugli assetti dell’AM impegnati in attività operativa ed esercitativa.

La missione è la seguente:

“Assicurare la generazione delle forze in accordo agli intendimenti delle

SS.AA., nel pieno rispetto dei requisiti e degli standard previsti per i

singoli Force Elements.

Assicurare, avvalendosi delle articolazioni dipendenti, l’efficace impiego

delle Forze Aeree, attraverso un processo di pianificazione operativa e di

gestione delle operazioni, sulla base delle direttive e per il livello di

comando e controllo attribuito alle Superiori Autorità.

Generare, approntare ed impiegare con efficacia ed efficienza le capacità

aero-spaziali disponibili per l'assolvimento dei compiti assegnati alla

Forza Armata e per contribuire alle operazioni interforze e interalleate

dentro e fuori il territorio nazionale.

Costituire, attraverso la produzione di capacità, competenza e cultura

aero-spaziale, efficace riferimento verso il COI/COFS per le esigenze

operative/esercitative interforze.

Gestire il Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare e i Servizi di

Assistenza al Volo e della Difesa Aerea”.

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L’Ordinamento in AM

70

COMANDANTE

Ufficiale Addetto

Segreteria Particolare

Vice Comandante

Segreteria

Responsabili di Progetto

Ufficio Generale del Com.te della S.A.

Segreteria

Ufficio Comando

Ufficio Personale

Stato Maggiore del CSA

R.A.M.I.ALBACETE

Comando Operazioni Aeree

Comando delle Forze da Combattimento

Comando Forze di Supporto e Speciali

9ª Brigata Aerea ISTAR-EW

Il COMCSA è quindi chiamato a svolgere i compiti relativi alle

seguenti attività:

Generazione e preparazione delle Forze mediante:

addestramento ed esercitazioni;

supporto tecnico, logistico e amministrativo.

Impiego delle Forze attraverso una struttura di comando e

controllo in grado di dirigere e controllare lo svolgimento delle

operazioni aeree, interoperabile in ambito interforze e

internazionale.

(1) Il Vice Comandante

È un Generale di Squadra Aerea, la cui posizione è attivabile in

relazione a esigenze determinate dal Comandante del CSA, che svolge

le funzioni vicarie di comando. Coadiuva il Comandante in ogni

attività, partecipando alle attività informative e decisionali.

(2) Lo Stato Maggiore

E’ responsabile dello sviluppo delle attività dello Stato Maggiore,

secondo le direttive e gli obiettivi fissati dal Comandante del CSA.

Indirizza, coordina e controlla l’attività degli Uffici e dei Reparti

dipendenti.

Individua le esigenze di adeguamento degli organici dei

Reparti/Enti dipendenti.

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L’Ordinamento in AM

71

Definisce le esigenze di risorse tecnico-finanziarie e materiali, le

modalità di ripartizione, per l’Alto Comando e per i Reparti/Enti

dipendenti, nonché i criteri e le priorità per la gestione e il

sostentamento delle Forze.

Emana direttive per la difesa e la sopravvivenza al combattimento

delle forze, contribuendo all'individuazione di equipaggiamenti,

dotazioni materiali e mezzi, per l’addestramento e l’impiego dei

Reparti/Enti dipendenti, definendo programmi, procedure

esecutive, tecniche e tattiche di impiego, per il conseguimento e il

mantenimento della prevista capacità operativa.

Coordina e controlla l’attività dei Reparti/Enti del CSA, verificando

che il livello addestrativo conseguito sia in linea con gli standard

fissati dal Comandante del CSA.

Coordina con il Comando Scuole dell’AM/3ª RA i programmi

addestrativi e operativi dei Reparti di Volo.

Definisce, in coordinamento con ISPAVIAMAR, le norme per

l’addestramento tecnico-professionale dei piloti e degli equipaggi

di volo dell’Aviazione per la Marina.

Coordina con gli altri Alti Comandi le attività di interesse in ambito

interforze e internazionale.

Svolge azione di controllo sull’applicazione delle direttive relative

alla condotta ed il controllo delle ispezioni reali e simulate

connesse all’Arms Control ed alle misure CSBM, ponendo in essere

le azioni per la risoluzione delle diverse problematiche.

In qualità di Referente Unico dei Servizi per la Navigazione Aerea

assicura, sulla base delle disposizione del ComCSA, la

predisposizione ed il coordinamento delle azioni per la fornitura

standardizzata dei SNA della Forza Armata, assicura il

coordinamento tecnico e la cooperazione tra AACC/OOVV/OTC per

l’erogazione del Servizio Meteorologia Aeronautica (MET), servizio

informazioni aeronautiche (AIS), servizio traffico aereo (ATS),

comunicazione navigazione e sorveglianza (CNS), inoltre cura i

rapporti con i fornitori dei SNA civili per gli aspetti tecnico-

operativi di mutuo interesse.

Esercita le funzioni di responsabile della formazione (Training

Manager), per la formazione Specialistica e l’Addestramento dei

controllori militari del traffico aereo, nei confronti dell’ENAC.

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L’Ordinamento in AM

72

CSA –CAPO DI STATO MAGGIORE

Ufficio Logistica & C.I.S.

Ufficio Risorse Umane e Ordinamento

Ufficio del CaSM

RAMI TLP Albacete (E)

Vice Capodi Stato Maggiore

Ufficio Coordinamento Operazioni

Sala Situazioni di Vertice

Ufficio Supporti Sistema d’Arma

UfficioAddestramento

UfficioSpazio Aereo

Ufficio Risorse Finanziarie

Uff. Implement. Prog./Prog. e Sist. di Gest. Qualità

Sezione Visite ConoscitiveSezione Protocollo

e Segreteria

Repartoper la Meteorologia

(3) Comando Operazioni Aeree (COA)

Comando Intermedio retto da un Gen. SA/DA posto alle

dipendenze del Comandante della Squadra Aerea. Ha sede presso il

sedime di Poggio Renatico (FE)

La missione è la seguente:

“Assicurare l’efficace impiego delle Forze, attraverso un processo di

pianificazione operativa e di gestione delle operazioni/esercitazioni.

Assicurare la condotta delle Operazioni Aeree al fine di assolvere i

compiti assegnati dal Comandante della Squadra Aerea nell’ambito

dell’impiego delle Forze. In tale contesto e per il tramite dell’Air

Operation Centre (AOC) Nazionale sono esercitati gli opportuni e

commisurati livelli di Comando e Controllo sugli assetti della D.A., del

T.A., e del S.A.R.

Addestrare il personale a operare all’interno delle strutture di

Comando e Controllo nell’ambito di impiego nazionale, di coalizione,

multinazionale ovvero all’interno delle organizzazioni NATO e UE.

Approntare un nucleo iniziale di Joint Force Air Component Command

(Core JFACC).

Assicurare la preparazione, direzione/supervisione di tutte le attività

esercitative nelle diverse fasi di organizzazione e di gestione

esecutiva.

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L’Ordinamento in AM

73

Provvedere alla pianificazione e all’impiego operativo dei sistemi e del

personale delle Unità ASACS (Air Surveillance And Control System) e

GBAD (Ground Based Air Defence), curando il conseguimento e

mantenimento dell'efficienza tecnico-operativa dei sistemi di Difesa

Aerea.”

COMANDANTE

Reparto Preparazione alle Operazioni

Vice Comandante (2)

Ufficio Affari Giuridici, Cons. legaleStudi e Ricerca (U.A.Gi.Co.)

Reparto Supporto Servizi Generali

(RSSG) (1)

Reparto Servizi Coord. e Controllo AM CIAMPINO

(RSCCAM) (1)

RAMI CDAOA Parigi (FRANCIA)

Segreteria Particolare (3)

Ufficiale Addetto (3)

NOTE:(1) Enti dotati di autonome TOO.(2) P.O. ricoperta dall’Ufficiale Generale più anziano tra il Comandante R.P.O. e il Comandante AOC Nazionale.(3) Articolazioni attive solo quando il Com.te del COA è Gen. S.A.(4) Reparto D.A.M.I. (Reparto Difesa Aerea Missilistica Integrata)

Ufficio Comando

Reparato Mobile Comando e Controllo

(RMCC) (1)

Ufficiale alla S.V.

Ufficio Coordinamento Operativo

Air Operation Centre(AOC) Nazionale

REPARTO D.A.M.I. (4)

RAMI EATC Eindhoven (OLANDA)

22° GRAM(Licola) (1)

In particolare, Il Comandante del COA:

esercita il Controllo Operativo (OPCON) sugli assetti dedicati alla

Difesa Aerea Nazionale, al SAR, al Trasporto Aereo militare

(esclusi i voli di stato) e quelli dedicati a Operazioni nazionali di FA

e interforze;

impiega le Forze assegnate attraverso delle strutture di

Pianificazione dedicate;

emana l'Ordine di Operazioni (OPORDER) relativo alla fase di

"pianificazione operativa discendente";

assicura la supervisione, il coordinamento e l'approvazione

dell'attività di Traffico Aereo Operativo (Operational Air Traffic-

OAT);

è responsabile della predisposizione e del funzionamento

operativo del sistema di Difesa Aerea60 quale complesso delle

60 La Difesa Aerea è costituita da una rete di sensori elettronici - a terra, fissi o mobili - per l’avvistamento, il riporto e il

controllo di aeromobili in volo. La dislocazione tattica degli Enti Difesa Aerea è attuata in modo da consentire la totale copertura radar dello spazio aereo e la parziale sovrapposizione della copertura di due o più postazioni radar confinanti, allo

scopo di sopperire all’eventuale inoperatività di una postazione con la copertura radar dell’unità vicina. La rete radar

nazionale, basata a terra, è costituita da GrRAM (Gruppo Radar Aeronautica Militare) e SqRR (Squadriglia Radar Remota).

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L’Ordinamento in AM

74

unità ASACS (Air Surveillance and Control System) e SBAD

(Surface Based Air Defence).

(a) REPARTO MOBILE DI COMANDO E CONTROLLO – Bari Palese

Retto da un Colonnello AAran C.S.A.D.A.M.I., dipende

gerarchicamente dal Capo Reparto Preparazione alle Operazioni del

COA.

La missione è la seguente:

“Assicurare al Comandante del COA l’esercizio della funzione di

Comando e Controllo mediante uno strumento rischierabile61 di tipo

modulare, trasportabile, flessibile, sicuro, tecnicamente

autosufficiente, integrato con i sistemi nazionali di Forza Armata e

interoperabile con quelli interforze, NATO e dei Paesi Alleati”.

(b) REPARTO SUPPORTO SERVIZI GENERALI – Poggio Renatico

Retto da un Colonnello AArnn/AAran, dipende

gerarchicamente dal Comandante del COA.

La missione è la seguente:

“Assicurare il supporto logistico-amministrativo e la sicurezza delle

installazioni al Comando Operazioni Aeree e agli organismi

coubicati Nazionali e NATO”.

Assolve le funzioni di Quartier Generale Interforze a supporto dei

Comandi NATO/Internazionali coubicati.

(c) REPARTO SERVIZI COORDINAMENTO E CONTROLLO AM –

(RSCCAM) – Ciampino

Retto da un Colonnello AAran C.S.A.T.A., dipende

gerarchicamente dal Comandante dell’AOC Nazionale del COA. Ha

alle dipendenze tre SCCAM di Milano Linate, Abano Terme e

Brindisi, retti da Tenenti Colonnelli AAran C.S.A.T.A.

La missione comune è la seguente:

“Assicurare, nello spazio aereo di competenza, il supporto alle

operazioni aeree, attraverso il controllo e il coordinamento del

Traffico Aereo Operativo (OAT), la gestione dello spazio aereo a

61 Il Reparto ha il requisito operativo della mobilità, ed è pertanto dotato di equipaggiamenti (container mobili attrezzati) che

consentono di assicurare le funzioni di Comando e Controllo. É rischierabile per operazioni fuori area e viene periodicamente attivato per la conduzione di operazioni/esercitazioni al fine di addestrare il personale e mantenere

l’efficienza.

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L’Ordinamento in AM

75

livello pre-tattico e tattico ed il coordinamento delle attività della

Difesa Aerea nel contesto del Traffico Aereo Generale.”

In aggiunta il RSCCAM di Ciampino, quale Ente sovraordinato

agli altri tre Servizi:

“Assicura l’efficienza operativa dei Servizi dipendenti provvedendo

alla regolamentazione della fornitura del servizio, alla

standardizzazione delle procedure operative, al coordinamento e al

controllo delle attività/compiti operativi assegnati”.

(d) 22° GRUPPO RADAR AM (GrRAM) - Licola

Retto da un Tenente Colonnello AAra, dipende

gerarchicamente dal Comandante dal Reparto D.A.M.I.

La missione è la seguente:

"Sorvegliare lo Spazio Aereo nell'area assegnata/di responsabilità.

Identificare il traffico nell'area di responsabilità. Svolgere quando

delegato le funzioni del controllo tattico dei mezzi attivi di Difesa

Aerea. Condurre le azioni tattiche. Diffondere le informazioni

relative alla situazione aerea nell'area di responsabilità agli altri

Centri della rete di Comando e Controllo della F.A. Concorrere alle

operazioni aeree ed in particolare alle operazioni SAR.

Sovraintendere all’attivitò tecnico-operativa svolta dalle dipendenti

Squadriglie R.R.".

(4) Comando Forze da Combattimento

Comando Intermedio retto da un Generale di Divisione Aerea

alle dirette dipendenze del Comandante della Squadra Aerea. Ha sede

a Milano.

La missione è la seguente:

“Acquisire e mantenere la prontezza operativa di tutti gli organismi

della difesa aerea, di attacco e di ricognizione, provvedendo

all’efficienza operativa dei sistemi d’arma, dei mezzi e dei materiali,

all’addestramento e standardizzazione del personale ed al costante

aggiornamento ed ottimizzazione delle procedure operative.”

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L’Ordinamento in AM

76

COMANDANTE

Ufficio Forzedi Attacco e Ricognizione

Ufficio Gestione Risorse

Ufficio Comando

Vice Comandante

UfficialeSicurezza Volo

Consulente Giuridico

Ufficio Forzedella Difesa Aerea

Di seguito sono elencati gli Enti dipendenti dal Comandante delle

Forze da Combattimento.

COMANDANTECOMANDO FORZE

DA COMBATTIMENTO

2° StormoRivolto

RAMIMoody (USA)

Comando Aeroportodi Aviano

RAMIHolloman (USA)

6° StormoGhedi

37° StormoTrapani

36° StormoGioia del Colle

4° StormoGrosseto

32° StormoAmendola

51° StormoIstrana

313° G.A.A.Rivolto

Squadriglia Collegamenti

Linate

(a) 2° STORMO – Rivolto

Retto da un Col. AArnn.

La missione è la seguente:

“Assicurare e mantenere la prevista prontezza operativa della

componente missilistica della F.A.

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L’Ordinamento in AM

77

Assicurare il regolare svolgimento dei servizi aeroportuali ed il

mantenimento delle infrastrutture e degli impianti anche a favore

del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico operante sulla base e

quant’altro necessario per il transito di altri velivoli.

Concorrere nel rispetto delle direttive emanate dalle SS.AA., al

servizio di Difesa Aerea.”

(b) 4° STORMO - Grosseto

Retto da un Col. AArnn.

La missione è la seguente:

“Assicurare la difesa aerea dell’area d'interesse nazionale,

concorrendo al controllo, sin dal tempo di pace, dello spazio aereo

relativo.

Effettuare operazioni di difesa aerea nelle aree assegnate, nel

quadro della partecipazione a operazioni internazionali di

prevenzione e gestione della crisi.

Assicurare la conversione operativa dei piloti della F.A. da

impiegare nella linea EF2000”.

(c) 6° STORMO - Ghedi

Retto da un Col. AArnn.

La missione è la seguente:

“Acquisire e mantenere la capacità di effettuare operazioni di

attacco, ricognizione e supporto alle forze di superficie, ricognizione

elettronica e di supporto alle forze di attacco contro obiettivi relativi

alle forze e al potenziale nemico.

Assicurare l’attività di conversione operativa e di standardizzazione

per gli equipaggi di volo assegnati alla linea Tornado IDS/ECR per il

loro successivo inserimento nei Reparti Operativi.”

Il 6° Stormo ha alle dipendenze il Distaccamento

Aeroportuale di Piacenza.

(d) 32° STORMO - Amendola

Retto da un Col. AArnn.

La missione è la seguente:

“Acquisire e mantenere la capacità di effettuare operazioni di

attacco, combinate e di supporto alle forze di superficie contro

obiettivi relativi alle forze e al potenziale bellico nemico.

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L’Ordinamento in AM

78

Svolgere l’attività operativa, addestrativa e tecnica degli aeromobili

a pilotaggio remoto, al fine di acquisire e mantenere la capacità di

effettuare operazioni ISTAR nazionali e di coalizione.”

Il 32° Stormo ha alle dipendenze il Distaccamento

Aeronautico di Jacotenente (FG).

(e) 36° STORMO - Gioia del Colle

Retto da un Col. AArnn.

La missione è la seguente:

“Assicurare la difesa aerea dell’area d'interesse nazionale

concorrendo al controllo, sin dal tempo di pace, dello spazio aereo

relativo.

Effettuare operazioni di difesa aerea nelle aree assegnate, nel

quadro della partecipazione a operazioni internazionali di

prevenzione e gestione della crisi”.

(f) 37° STORMO - Trapani

Retto da un Col. AArnn.

La missione è la seguente:

“Assicurare la difesa aerea dell’area d’interesse nazionale,

concorrendo al controllo, sin dal tempo di pace, dello spazio aereo

relativo”.

Il 37° Stormo ha alle dipendenze il Distaccamento

Aeroportuale di Pantelleria (TP) e il Distaccamento AM di

Lampedusa (AG).

(g) 51° STORMO - Istrana

Retto da un Col. AArnn.

La missione è la seguente:

“Assicurare e mantenere la prevista prontezza ed efficienza

operativa dell’Ente, necessaria per effettuare operazioni di attacco

e ricognizione contro obiettivi relativi alle forze e al potenziale

bellico nemico, nonché operazioni combinate di supporto alle forze

di superficie.

Assicurare l’addestramento operativo dei piloti e la

standardizzazione delle procedure d’impiego per la linea AMX.

Concorrere all'attività SAR, per esigenze di copertura aerea, ad

integrazione del servizio SAR nazionale.”

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L’Ordinamento in AM

79

Il 51° Stormo ha alle dipendenze il Distaccamento

Aeroportuale di S. Nicolò (VE)

(h) Comando Aeroporto – Aviano

Retto da un Col. AArnn.

La missione è la seguente:

“Sovrintendere all’applicazione degli Accordi Bilaterali relativi alla

presenza dei reparti USA rischierati sull’Aeroporto.

Assicurare le funzionalità di tutti i servizi generali dell’Aeroporto.

Fornire il supporto tecnico-logistico agli enti rischierati”.

(i) 313° Gruppo Addestramento Acrobatico - Rivolto

Retto da un Ten.Col. AArnn.

La missione è la seguente:

“Rappresentare l’Aeronautica Militare e l’Italia in manifestazioni

aeree in Patria e all’estero con programmi di volo acrobatico

collettivo. In tali occasioni il Gruppo assume la denominazione di

PATTUGLIA ACROBATICA NAZIONALE (PAN).

Acquisire e mantenere la capacità di concorrere alle operazioni

belliche con azioni di Supporto Aereo Offensivo in appoggio alle

forze terrestri.”

(5) Comando Forze di Supporto e Speciali

Comando Intermedio retto da un Generale di Divisione Aerea

alle dirette dipendenze del Comandante della Squadra Aerea. Ha sede

sull’Aeroporto di Centocelle.

La missione è la seguente:

“Acquisire e mantenere la prontezza operativa di tutti gli organismi di

Proiezione, Protezione ISTAR-EW, Personnel Recovery62 e Operazioni

Speciali, provvedendo all’efficienza operativa dei sistemi d’arma, dei

mezzi e dei materiali, all’addestramento del personale e al costante

aggiornamento e standardizzazione delle procedure operative”.

62 Nel passato, il concetto di Personnel Recovery (PR) tendeva ad indentificarsi con quello di Combat Search and Rescue

(CSAR) ma tale visione, alla luce dei moderni scenari, in cui assetti militari conducono operazioni distribuite all’interno d i

teatri di crisi in presenza di minaccia ibrida, non appare più valida. Quindi è necessario un nuovo approccio alla

problematica in un’ottica interforze e multidisciplinare che consenta il recupero del personale isolato o in pericolo in tempi

brevi mediante interventi mirati e tempestivi.

Il “Sistema” del Joint Personnel Recovery (JPR) abbraccia una serie di opzioni di intervento rivolte a favore del personale posto sotto la responsabilità del Comandante. In determinati casi, quando l’Autorità Politica lo ritiene opportuno, le

procedure del JPR possono essere rivolte a favore di personale civile appartenente a IO/GO/NGO e quindi, coinvolgendo

altri Dicasteri, è necessario un coordinamento con gli altri strumenti del potere nazionale.

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L’Ordinamento in AM

80

COMANDANTE

Ufficio Operazioni Linee di Supporto

Ufficio ComandoUfficiale alla

Sicurezza Volo

ConsulenteGiuridico

Ufficio Addestramento

Linee di Supporto

Ufficio Forzedi Superficie

Ufficio Efficienza Sistemi d’Arma

Ufficio Supporto Logistico

L’organigramma che segue riporta gli Enti dipendenti dal

Comandante delle Forze di Supporto e Speciali.

COMANDANTECOMANDO FORZE

DI SUPPORTO E SPECIALI

46ª Brigata Aerea 31º StormoComando Aeroporto

di Capodichino

1ª Brigata Aerea Operazioni Speciali

RAMI NAEWGeilenkirchen (DEU)

14º StormoComando Aeroporto

di Sigonella

RAMILittle Rock (USA)

RAMIBrize Norton (UK)

RAMI presso ETAC Saragozza (ESP)

(j) 1ª Brigata Aerea “Operazioni Speciali” – Cervia

Retta da un Generale di Brigata Aerea, è un Comando di

Specialità competente per le Forze Speciali e di Supporto alle

Operazioni speciali, per la Force Protection (FP) e il Personnel

Recovery (PR).

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L’Ordinamento in AM

81

La missione è la seguente:

“Assicurare la specializzazione, l’addestramento e la qualificazione

delle dipendenti Forze di superficie e delle Forze per il Supporto

aereo alle Operazioni Speciali e per le attività di PR, garantendo il

costante aggiornamento delle procedure, la standardizzazione e

l’integrazione dell’attività addestrativa, nonché l'efficienza dei

sistemi d’arma e dei mezzi necessari.

Assicurare la specializzazione, la qualificazione, l’addestramento e

l’organizzazione della componente di Force Protection di FA e della

componente cinofila dell’AM, espletando funzioni di studio e

standardizzazione nei citati settori.

Fornire elementi per l’elaborazione della dottrina e la definizione

delle procedure d’impiego delle Unità dipendenti.

Esprimere le capacità necessarie a comporre il framework di uno

Special Operation Air Task Group in operazioni ed esercitazioni sia

a livello di F.A. che a livello interforze e internazionale”63.

L’organigramma che segue riporta gli Enti dipendenti dal

Comandante della 1ª Brigata Aerea Operazioni Speciali.

9º Stormo

COMANDANTE1ª BRIGATA

AEREA OPERAZIONI SPECIALI

15º Stormo16º Stormo

Protezione delle Forze17º StormoIncursori

i. 9° STORMO – Grazzanise

Retto da un Col. AArnn.

La missione è la seguente:

63 SOATG brevemente descritto nel capitolo 11 “Elementi di Organizzazione expeditionary/deployable”

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L’Ordinamento in AM

82

“Assicurare e garantire il supporto aereo alle Operazioni delle

Forze Speciali nazionali, NATO o di coalizione in Patria e

all’estero.

Assicurare le operazioni CSAR, SMI (Slow Mover Intercept) e

qualora richiesto, concorrere alle operazioni SAR.

Concorrere con l'impiego dei Fucilieri dell'Aria, alla protezione

delle installazioni delle Forze rischierate in Patria e all'estero.

Assolvere alle funzioni di Quartier Generale Interforze a

supporto dei Comandi NATO coubicati.”

Gestire la pista semipreparata a supporto dell’attività

addestrativa di Forza Armate straniere autorizzate.

ii. 15° STORMO – Cervia

Retto da un Col. AArnn.

La missione è la seguente:

“Provvedere al recupero di equipaggi di aeromobili militari

incidentati o abbattuti, nonché di altro personale militare isolato

in pericolo anche in territorio ostile, attraverso operazioni

autonome o in concorso con altri assetti terrestri, aeromobili o

navali, ovvero Reparti di Forze Speciali.

Integrare il dispositivo di Difesa Aerea Nazionale attraverso

operazioni di controllo dello spazio aereo e contrasto della

minaccia proveniente da aeromobili a basse e bassissime

prestazioni.

Concorrere alle operazioni di soccorso per la salvaguardia della

vita umana e provvedere alla qualificazione di piloti ed

equipaggi di volo destinati a unità di volo con compiti di

soccorso”.

Concorre a garantire il supporto areo alle Operazioni delle Forze

Speciali nazionali, NATO o di coalizione in Patria e all’estero.

Costituiscono parte integrante del 15° Stormo:

80° Centro CSAR - Decimomannu;

82° Centro CSAR - Trapani Birgi;

84° Centro CSAR - Gioia del Colle;

85° Centro CSAR - Pratica di Mare

iii. 16° STORMO Protezione delle Forze - Martina Franca

Retto da un Col. AAran.

La missione è la seguente:

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L’Ordinamento in AM

83

“Provvedere alla protezione di personale, sistemi d’arma, mezzi

e materiali nonché aree, sedimi e infrastrutture ubicati sul

territorio nazionale o all’estero, anche in ambiente contaminato

o sotto minaccia Chimica, Batteriologica, Radiologica e Nucleare

(CBRN), integrando l’eventuale preesistente sistema di

Protezione delle Forze o attivandolo in toto sui sedimi

d’interesse anche in operazioni interforze, nazionali e

internazionali.

Effettuare, in qualità di Polo Addestrativo Nazionale di Forza

Armata, corsi per il conseguimento della specialità Difesa

Terrestre e nel settore STO (Survive To Operate)/FP.

Proiettare componenti di Force Protection anche tramite

l'attività aviolancistica.

Assicurare supporto alle Forze Speciali”.

Il 16° Stormo ha alle proprie dipendenze il Centro Cinofili

dell’Aeronautica Militare – Grosseto.

iv. 17° STORMO Incursori - Furbara

Retto da un Col. AAran.

La missione è la seguente:

“Condurre Operazioni Speciali in ogni condizione ambientale e

in presenza di minaccia in territorio ostile, operare in qualità di

Combat Controller, condurre operazioni CSAR in autonomo o in

concorso ad altri Reparti, fornire supporto alle operazioni

condotte dalle Forze Aerotattiche.

Provvedere all’addestramento del personale, della FA e non, in

specifici settori di interesse”.

(b) 46ª BRIGATA AEREA – Pisa

Retta da un Gen.BA. AArnn

La missione è la seguente:

“Assicurare la mobilità tattica e strategica per via aerea di forze e

risorse nelle aree di interesse nazionale, attraverso la

predisposizione, il trasporto, il rifornimento e il recupero di

personale, equipaggiamenti e materiali”.

La 46ª Brigata Aerea ha alle dipendenze il Distaccamento

Aeroportuale di Sarzana Luni (SP).

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L’Ordinamento in AM

84

(c) 14° STORMO - Pratica di Mare

Retto da un Col. AArnn.

La missione è la seguente:

“Condurre missioni aeree di supporto nel settore del trasporto,

rifornimento in volo, radiomisure e SIGINT”.

(d) 31° STORMO – Ciampino

Retto da un Col. AArnn.

La missione è la seguente:

“Effettuare attività di trasporto aereo per soddisfare le esigenze

dell’Autorità di Stato, Interforze e di FA.

Provvedere all’addestramento per la prontezza operativa degli

equipaggi di volo e alla standardizzazione delle procedure

d’impiego per le linee volo in dotazione al Reparto”.

(e) Comando Aeroporto – Sigonella

Retto da un Col. AArnn.

La missione è la seguente:

“Fornire il supporto tecnico, logistico, amministrativo e operativo al

41° Stormo A/S, agli Enti co-ubicati e ai Reparti in

transito/rischierati sulla Base, assicurando i servizi necessari per il

sicuro ed efficace svolgimento dell’attività di volo”.

(f) Comando Aeroporto – Capodichino

È retto da un Col. AArnn/AAran.

La missione è la seguente:

"Assicurare la funzionalità di tutti i servizi generali d'Aeroporto e lo

svolgimento dell'attività degli aeromobili militari nazionali,

appartenenti a Paesi Terzi o alla NATO, nonché degli aeromobili di

Stato. Assicura il supporto logistico-operativo agli Elementi di

Organizzazione Internazionali coubicati in ossequio a quanto

stabilito dagli Accordi".

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L’Ordinamento in AM

85

(6) 9ª Brigata Aerea ISTAR-EW

Comando Intermedio retto da un Gen. BA posto alle dipendenze

del Comandante della Squadra Aerea. Ha sede presso l’aeroporto di

Pratica di Mare (RM),

La missione è la seguente:

“Condurre attività operativa, informativa e di supporto nei settori

Intelligence, Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance

(ISTAR) and Electronic Warfare (EW) anche a supporto della

componente interforze/alleata/di coalizione;

Assicurare il conseguimento e il mantenimento della prontezza

operativa dei Reparti dipendenti, provvedendo all’efficienza operativa

dei sistemi in dotazione, alla standardizzazione e all’addestramento

del personale”.

COMANDANTE DELLA9ª BRIGATA AEREA ISTAR-EW

Ufficio Coordinamento ISTAR/EW

Ufficio FusioneISTAR/EW

Segreteria

Vice Comandante

Organo di Sicurezza

Consulente Giuridico

Ufficiale P.I.e Comunicazione

CIFRA

L’organigramma che segue riporta gli Enti dipendenti dal

Comandante della 9ª Brigata Aerea ISTAR-EW.

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L’Ordinamento in AM

86

COMANDANTE DELLA9ª BRIGATA AEREA ISTAR-EW

Comando AeroportoPratica di Mare

Centro Nazionale Meteorologia e

Climatologia Aeronautica (CNMCA)

Reparto Addestramento Controllo Spazio Aereo (RACSA)

Centro Informazioni Geotopografiche Aeronautiche

(CIGA)

Reparto Supporto Tecnico Operativo alla Guerra Elettronica

(ReSTOGE)

Centro Operativo per la Meteorologia

(COMET)

(a) Comando Aeroporto Pratica di Mare

Retto da un Gen. BA/B o Col. AArnn/AAran.

La missione è la seguente:

“Assicurare il supporto tecnico-logistico, amministrativo e operativo

agli Enti/Reparti dell’AM ubicati sul sedime aeroportuale, nonché

agli Enti di altre FF.AA./Corpi Armati dello Stato presenti.

Assicurare i servizi necessari per il sicuro ed efficace svolgimento

delle attività di volo.

Assicurare la gestione delle attività connesse alla ricezione, imbarco

e sbarco di uomini materiali e mezzi”.

(b) Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia

Aeronautica (CNMCA) – Pratica di Mare

Retto da un Direttore che riveste il grado di Col. GArn Fis.

La missione è la seguente:

“Supporta la Protezione Civile, elaborando dati e prodotti

meteorologici ricevuti dalle competenti articolazioni di FA.

Fornisce i richiesti servizi di supporto alle attività produttive del

Paese in aderenza a quanto previsto da accordi o convenzioni per

scopi di meteorologia generale”.

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L’Ordinamento in AM

87

(c) Centro Operativo per la METeorologia (COMET) – Pratica di

Mare

È retto da un Col. AArnn.

La missione è la seguente:

“Fornire supporto meteorologico agli assetti dell’Aeronautica

Militare, della Difesa, della NATO, dell’UE ovunque impegnati sia sul

territorio nazionale che in teatro operativo.

Sviluppare e mantenere la capacità autonoma di elaborare dati

meteorologici e climatologici per generare prodotti ed informazioni

meteorologiche, necessari per lo svolgimento dei compiti sia

assegnati alla Difesa sia derivanti da accordi Nazionali ed

Internazionali.

Fornire supporto meteorologico ad Amministrazioni dello Stato

esterne all’A.D. sulla base di accordi o convenzioni.

Fornire il servizio di meteorologia aeronautica a beneficio del

traffico aereo operativo (OAT) e del traffico aereo generale (GAT).

Subentrare ad altre articolazioni dell’AM, in caso di necessità,

nell’erogazione dei servizi e nella generazione dei prodotti di

carattere meteorologico”.

(d) Centro Informazioni Geotopografiche Aeronautiche (CIGA)

– Pratica di Mare

Retto da un Direttore che riveste il grado di Colonnello

AArnn/AAran.

La missione è la seguente:

“Assicurare il supporto alle operazioni aeree attraverso la

produzione, l’elaborazione e la disseminazione delle informazioni

geotopografiche, aeronautiche e dei dati immagine provenienti dai

sensori di ricognizione, sorveglianza e acquisizione bersagli della

FA, promuovendo nel contempo lo sviluppo tecnico-scientifico e

tecnico-operativo nel relativo settore”.

(e) Reparto Addestramento Controllo Spazio Aereo (RACSA) –

Pratica di Mare

Retto da un Colonnello AAran.

La missione è la seguente:

“Assicurare l’addestramento del personale impiegato nei settori del

Traffico Aereo, della Difesa Aerea e della Meteorologia, in relazione

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L’Ordinamento in AM

88

alle esigenze di impiego dello strumento aereo, svolgendo corsi di

specializzazione e qualificazione, nonché attività di studio tese al

miglioramento professionale e a una più elevata

standardizzazione”.

(f) Reparto Supporto Tecnico Operativo alla Guerra Elettronica

(RESTOGE) - Pratica di Mare

Retto da un Colonnello AArnn.

La missione è la seguente:

“Fornire il supporto tecnico-operativo di Guerra Elettronica (GE) ai

Reparti dell’AM attraverso attività operative, tecniche e

addestrative finalizzate a migliorare l’autoprotezione degli

aeromobili e ad assicurare una tempestiva risposta alle evoluzioni

della minaccia presente in uno scenario operativo.

Fornire supporto operativo ai sistemi di Difesa Aerospaziale,

concorrere allo sviluppo delle tattiche di impego operativo e

addestrativo, in concorso e in modo integrato, in ambito Joint e

Combined.

Pianificare e condurre attività operativa di volo nella capacità

Electronic Warfare Support (EWS)”.

Il RESTOGE ha alle dipendenze il Nucleo Iniziale di

Formazione del Centro Interforze per il Supporto Operativo alla

Guerra Elettronica (NIF CISOGE).

COMANDO LOGISTICO DELL’AM b.

Retto da un Generale di Squadra Aerea, ha sede nel comprensorio

di PALAM.

La missione è la seguente:

“Assicurare l’efficienza e i supporti tecnici, logistici dei sistemi d’arma,

degli apparati, degli equipaggiamenti, dei mezzi, delle infrastrutture, dei

materiali, dei beni e servizi in dotazione, nonché l’assistenza sanitaria al

personale, attraverso l’opera dei Reparti ed Enti dipendenti e in sinergia

con gli altri Alti Comandi”.

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L’Ordinamento in AM

89

4° Ufficio Standardizzazione

e Materiali

1° Ufficio Pianificazione, Organizzazione

Logistica Infrastrutture

5° Ufficio Bilancio

COMANDANTE

Vice Comandante

3° Ufficio Operazioni e

Addestramento

Segreteria

Ufficiale Addetto

Segreteria Particolare

Responsabili di Progetto

Ufficio Generale del Comandante Logistico

Ufficiale SV/ATM

Ufficiale Addetto

Capo di Stato Maggiore

Vice Capo di SM

Segreteria

Ufficio Implementazione Progr./Prog. e Sist. di Gestione per la Qualità

Ufficio Certificazione

L’organigramma che segue riporta gli Enti dipendenti dal

Comandante Logistico dell’AM.

Servizio Infrastrutture

2ª DivisioneSupp. Tecn. Operativo

Aeromobili/ Armamento/Avionica

Servizio dei Supporti

COMANDANTE LOGISTICO DELL’AM

VICE COMANDANTE

Servizio di Commissariato e Amministrazione

3ª DivisioneSupp. Tecn. Operativo Sistemi Com. Controllo Comunic. e Telematica

Centro Sperimentale di Volo

Servizio Sanitario AM

Poligono Sperimentale di Add.to Interforze (PISQ)

(1) Il Vice Comandante

È un Generale SA/DA che svolge le funzioni vicarie di comando e

coadiuva il Comandante partecipando alle attività informative e

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L’Ordinamento in AM

90

decisionali. Assolve, inoltre, gli incarichi particolari che il Comandante

ritiene di assegnargli.

(2) Lo Stato Maggiore

Retto da un Gen. DA/BA, ha tra i principali compiti: assistere il

Comandante Logistico dell’AM indirizzando e controllando le attività

dei Reparti dipendenti; predisporre le proposte di programmazione

finanziaria; individuare gli obiettivi da assegnare alle Divisioni/Servizi

del COMLOG; verificare il raggiungimento del livello addestrativo

conseguito dai Reparti ed Enti della Comando Logistico, anche

attraverso l’effettuazione di esercitazioni, propedeutiche alle

esercitazioni programmate nazionali, interforze e/o multinazionali e

alle valutazioni tattiche; elaborare i piani di contingenza per

assicurare il supporto tecnico e logistico ai reparti Operativi.

(3) 2ª Divisione Supporto Tecnico Operativo Aeromobili,

Armamento e Avionica

Comando Intermedio retto da un Gen.DA/BA. Ha sede presso il

presso il Palazzo AM.

La missione è la seguente:

“Assicurare l’efficienza tecnica e il supporto logistico dei sistemi

d’arma e dei materiali d’armamento dei Reparti dell’AM, attraverso

l’opera dei Reparti ed Enti dipendenti e in sinergia con le strutture

tecniche degli altri Alti Comandi”.

COMANDANTE

Segreteria

Ufficio Gestione Risorse

Ufficio Coordinamento Tecnico

Ufficio Contratti e Amministrazione

1° RepartoSupp.to Aeromobili

2° RepartoSupp.to Sistemi

Avionici/Armamento

6° RME – Pratica di Mare

5° GMV - Capodichino

10° RMV - Lecce

11° RMV - Sigonella

Centro Logistico Munizionamento e Armamento - Orte

RAMI IEST C/O CASA Madrid (SP)

RAMI IAFFT C/O IWSCC Hallbergmoos (GE)

RMV: Reparto Manutenzione Velivoli RMM: Reparto Manutenzione MissiliGMV: Gruppo Manutenzione Velivoli RME: Reparto Manutenzione Elicotteri

Ufficio Supporto Logistico e Operazioni

3° RMV - Treviso

Centro Polifunzionale Velivoli Aerotattici - Cameri

2° RMM - Padova

Comando Aeroporto Cameri

1° RMV Cameri

RAMI IEST (BAE) Warton (UK)

RAMI C130J C/O WPAFB Dayton -OHIO(USA)

Vice Comandante

1° Servizio Tecnico Distaccato di Caselle Torinese (TO)

Nucleo Iniziale di formazione JSF Cameri

Centro Logistico Polivalente di Guidonia

Ufficio Straord. Coord. Tecn. Log.

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L’Ordinamento in AM

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(a) Centro Polifunzionale Velivoli Aerotattici (CEPVA) – Cameri

Retto da un Generale Ispettore GArn/Gen.DA, il CEPVA

assicura la gestione unitaria della base di Cameri e degli Enti

coubicati, costituendosi come polo unico per la gestione delle

molteplici attività tecnico-logistico-amministrative connesse con

l’introduzione in servizio del velivolo Joint Strike Fighter.

(b) 2° Reparto Manutenzione Missili - Padova

Retto da un Col. GArn.

La missione è la seguente:

“Assicurare la gestione tecnico-logistico-manutentiva dei Sistemi di

Difesa Aerea Terra/Aria, dell’Armamento di Bordo e dell’Armamento

Terrestre in dotazione all’AM, assicurano inoltre la manutenzione

(revisione generale) degli Elicotteri AB/212”.

(c) 5° Gruppo Manutenzione Velivoli - Napoli

Retto da un Ten.Col. GArn.

La missione è la seguente:

”Effettuare ispezioni periodiche, revisioni motori e riparazioni

velivoli a reazione e alternativi”.

(d) Reparti Manutenzione Velivoli – Sedi Varie

Retti da un Col. GArn.

La missione è la seguente:

“Assicurare la gestione tecnico-logistica-manutentiva del Sistema

d’Arma ad ala fissa secondo le direttive tecnico-operative emanate

dal Comando Logistico dell’AM nell’ambito della pianificazione

generale della Forza Armata”.

(e) 6° Reparto Manutenzione Elicotteri – Pratica di Mare

Retto da un Col. GArn.

La missione è la seguente:

”Assicurare la gestione tecnica logistica e contrattuale degli

elicotteri HH/3F, NH/500 a AB/212 (contestualmente alla riduzione

in FA delle attività manutentive sui precitati elicotteri) nonché deve

acquisire gradualmente tale capacità anche per la flotta dei velivoli

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L’Ordinamento in AM

92

di stato e dei P/180, secondo le disposizioni del Comando Logistico

dell’AM”.

(f) Centro Logistico Munizionamento e Armamento – Orte (VT)

Retto da un Col. AAran.

La missione è la seguente:

“Assicurare l'approvvigionamento, il rifornimento, il trasporto, la

gestione, l'alienazione dei materiali del settore armamento e

munizionamento, comprensivo dei materiali presenti in ditta,

garantendo anche il necessario supporto tecnico, amministrativo e

regolamentare, nonché il servizio di manutenzione dei materiali di

armamento e munizionamento”.

(g) Centro Logistico Polivalente – Guidonia (RM)

Retto dal un Col. AArnn/AAran.

La missione è la seguente:

“Assicurare l’approvvigionamento, il rifornimento, il trasporto, la

gestione, l’alienazione dei materiali del settore efficienza linea,

comprensivo dei materiali presenti in ditta, e della gestione e

concessione dei materiali di interesse storico didattico, garantendo

anche il necessario supporto tecnico, amministrativo e

regolamentare, sia nei confronti di Enti/Reparti di FA che di parti

terze, nonché il servizio di calibrazione e la manutenzione dei

materiali di sopravvivenza”.

(h) 1° Servizio Tecnico Distaccato – Caselle Torinese (TO)

Retto dal un Ten.Col. GArs.

La missione è la seguente:

“Verificare la corretta esecuzione dei contratti stipulati dagli Enti

committenti del Comando Logistico dell'AM per i sistemi d'arma e

per l'Air Ground Equipment (AGE) con le ditte contraenti".

(i) Ufficio Straordinario per il Coordinamento Tecnico Logistico

– Roma

Retto dal un Col. GArn.

La missione è la seguente:

“Svolgere compiti di sorveglianza, coordinamento e management

per le flotte prive di specifico Ente tecnico logistico di riferimento".

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L’Ordinamento in AM

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(4) 3ª Divisione Supporto Tecnico Operativo Sistemi Comando e

Controllo, Comunicazioni e Telematica

Comando Intermedio retto da un Gen. DA/BA (o gradi

equivalenti), ha sede presso il Palazzo AM.

La missione è la seguente:

“Assicurare l’efficienza tecnica e il supporto logistico dei sistemi di

Comando e Controllo, nonché degli Impianti, Sistemi e Mezzi

DA/AV/METEO/EAD, di Comunicazione e Telematici degli Enti e Reparti

dell’AM, attraverso l’opera dei Reparti ed Enti dipendenti e in sinergia

con le strutture tecniche degli altri Alti Comandi”.

COMANDANTE

Reparto Sistemi Informativi Automatizzati - (ReSIA)

Roma

Segreteria

Ufficio Gestione RisorseUfficio Coordinamento

Tecnico Operativo

Ufficio Contratti ed Amministrazione

2° RepartoSistemi Automatizzati

4ª Brigata Telecomunicazioni e

Sistemi per la D.A. e A.V.Borgo Piave (LT)

Reparto Gestione ed Innovazione Sistemi

Comando e Controllo -(ReGISCC) Pratica di Mare

Ufficio Sistemi Comando e Controllo

VICE COMANDANTE

Squadriglie Radar Remote

1° RepartoSistemi D.A./A.V./TLC

1°/2° RTC

CENTRO TECNICO PER LA METEOROLOGIA

(a) Reparto Gestione e Innovazione Sistemi Comando e

Controllo (ReGISCC) – Pratica di Mare (RM)

Retto da un Col. AA/GA.

La missione è la seguente:

“Assicurare la gestione dei sistemi di supporto alle funzioni di C2 e

alle capacità C4-ISR della Forza Armata garantendo altresì il

controllo di configurazione e promuovendo l’innovazione attraverso

lo sviluppo e la sperimentazione”.

(b) Reparto Sistemi Informativi Automatizzati (ReSIA) –

Acquasanta(RM)

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L’Ordinamento in AM

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Retto da un Colonnello AAran.

La missione è la seguente:

“Progettare, realizzare e mantenere procedure applicative per

l’automazione delle aree funzionali della Logistica, al fine di

incrementare l’operatività della FA assicurando sia la gestione e il

controllo di configurazione del software e delle correlate banche

dati e l’addestramento/assistenza agli utenti dei sistemi

automatizzati, sia l’interoperabilità degli stessi con quelli presenti

presso altri Enti dell’AM e/o interforze/internazionali e la gestione e

il controllo di configurazione della rete AERONET”.

(c) 4ª Brigata Telecomunicazioni e Sistemi per la D.A. e A.V. (4ª

BTS) – Borgo Piave (LT)

Retto da un Gen. B.A. AArn /Gen. B. AAran

La missione è la seguente:

“Progettazione, realizzazione, installazione, manutenzione sia sul

territorio nazionale che in operazioni fuori dai confini nazionali:

- di 3° livello tecnico per i sistemi di telecomunicazioni ed

elettronica;

- fino al 3° livello tecnico per i sistemi radar e dei relativi

sistemi automatizzati e d'integrazione;

- di 3° livello tecnico per i sistemi per le radio assistenze al

volo e di aiuto alla navigazione aerea;

- di 3° livello tecnico per i sistemi di supporto alla meteorologia

della F.A.;

Qualificazione e addestramento del personale assegnato al settore

TLC/AV/DA/MET e Rifornimenti;

Analisi e validazione dei sistemi/appartati di telecomunicazioni,

elettronica e informatica di nuova introduzione in Forza Armata non

connessi con il vettore aereo.”.

Da esso dipendono il 1° RTC di Milano Linate (con alle

dipendenze il Centro AM di Montagna di Monte Cimone -MO), il 2°

RTC di Bari Palese, il Centro Tecnico per la Meteorologia di Vigna di

Valle (RM) e le Squadriglie Radar Remote.

i. 1° e 2° Reparto Tecnico Comunicazioni (RTC) - Milano e

Bari

Retti da un Col. AAran.

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L’Ordinamento in AM

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La missione è la seguente:

“Assicurare, nel territorio di giurisdizione, nei settori di

pertinenza e nell’ambito delle competenze definite dalla 4ª BTS

di Borgo Piave, il supporto tecnico-operativo e logistico generale

fino al 2° livello di manutenzione.

ii. Centro Tecnico per la Meteorologia (CTM) - Vigna di Valle

Roma

Retto da un Ten.Col. GArn.

La missione è la seguente:

“Porre in essere le attività necessarie a garantire un adeguato

livello di efficienza della rete osservativa, il mantenimento degli

standard prestazionali previsti per le osservazioni

meteorologiche, la redazione ed aggiornamento della

documentazione tecnico/logistica per gli assetti meteorologici, la

sperimentazione ed il test di strumentazione, l'individuazione

del corretto posizionamento presso i siti, il supporto

tecnico/procedurale all'automatizzazione della rete."

(5) Servizio dei Supporti

Comando Intermedio retto da un Gen. D./B. AAran (o gradi

equivalenti). Ha sede presso il Palazzo AM.

La missione è la seguente:

“Assicurare l’efficienza tecnica e il supporto logistico nei settori

trasporti, dogane, motorizzazione, carbolubrificanti avio/auto,

ossigeno avio, antincendi, NBC, cinefototipografico e controlli chimico-

fisici ecologici/ambientali degli Enti e Reparti dell’AM, attraverso

l’opera dei Reparti ed Enti dipendenti e in sinergia con le strutture

tecniche degli altri Alti Comandi”.

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L’Ordinamento in AM

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4° Ufficio Standardizzazione

e Materiali

1° Ufficio Pianificazione, Organizzazione

Logistica Infrastrutture

5° Ufficio Bilancio

COMANDANTE

Vice Comandante

3° Ufficio Operazioni e

Addestramento

Segreteria

Ufficiale Addetto

Segreteria Particolare

Responsabili di Progetto

Ufficio Generale del Comandante Logistico

Ufficiale SV/ATM

Ufficiale Addetto

Capo di Stato Maggiore

Vice Capo di SM

Segreteria

Ufficio Implementazione Progr./Prog. e Sist. di Gestione per la Qualità

Ufficio Certificazione

(a) 3° STORMO – Villafranca

Retto da un Col. AAran.

La missione è la seguente:

“Assicurare le capacità di Sopravvivenza Operativa e il Sostegno

Logistico ai Reparti di Volo, alle Unità mobili sistemi missilistici e a

componenti mobili del sistema di Comando e Controllo proiettati ad

operare, in tutto o in parte, al di fuori delle proprie sedi stanziali.

Assicurare la proiezione di capacità logistiche aeroportuali,

autonome, integrabili e scalabili, dimensionate al supporto della

Forza Integrata Nazionale, sia sul territorio nazionale sia fuori dai

confini nazionali, tanto in operazioni militari quanto in esercitazioni,

garantendo gli effetti necessari, al momento giusto e nel luogo

richiesto.

Curare la predisposizione di procedure, metodologie, attrezzature

idonee ad ottimizzare e razionalizzare l’attività delle dipendenti

articolazioni in occasione di rischieramenti campali, assicurando la

manutenzione degli equipaggiamenti/attrezzature in dotazione.”

(b) Centro Tecnico Rifornimenti (CTR) – Fiumicino

Retto da un Col. AAran.

La missione è la seguente:

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L’Ordinamento in AM

97

”Assicurare, sulla base delle direttive ricevute dal Servizio dei

Supporti del Comando Logistico, l’acquisizione, il rifornimento e la

gestione dei materiali e mezzi nei settori motorizzazione, trasporti,

carbolubrificanti avio/auto, ossigeno, controlli chimico/fisici,

antincendi, CBRN e cinefototipografico, garantendo la relativa

assistenza tecnica, logistica e doganale agli Enti e Reparti della FA”.

i. Comando Rete POL – Parma

Retto da un Tenente Colonnello AAran che dipende dal

Comandante del CTR.

La missione è la seguente:

“Curare la ricezione, l'immagazzinamento, il trasporto e la

distribuzione dei carburanti assegnati agli Enti utilizzatori”.

ii. Gruppi Manutenzione Autoveicoli – Forlì e Mungivacca

Retti da un T.Col. AAran/GArs Mot. Auto, sono posti alle

dipendenze del Comandante del CTR di Fiumicino.

La missione è la seguente:

“Assicurare la manutenzione di 3° LT di autoveicoli e Gruppi

Elettrogeni.

(c) Laboratori Tecnici AM di Controllo

I Laboratori sono posti alle dipendenze del Capo del Servizio

dei Supporti e sono gli EdO di FA preposti ai controlli a carattere

chimico-fisico e chimico-tecnologico. Il Capo Laboratorio è un

Ufficiale Superiore GArn Chim. (con l’eccezione del 5° e del 6° LTC

per i quali è invece previsto un Cap. GArn Chim.).

I Laboratori sono 6 e hanno sede:

1° Laboratorio a Padova;

2° Laboratorio a Fiumicino (RM);

3° Laboratorio a Mungivacca (BA);

4° Laboratorio a Parma;

5° Laboratorio a Decimomannu (CA);

6° Laboratorio a Trapani.

(d) Distaccamento Aeroportuale – Brindisi

Retto da un Col. AArnn/AAran.

La missione è la seguente:

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L’Ordinamento in AM

98

“Assicurare il supporto logistico amministrativo agli Edo/Organismi

Internazionali coubicati sul sedime aeroportuale.

Assicurare i servizi di assistenza al volo, controllo traffico aereo e

meteo per tutto il traffico aereo militare e civile operante sulla

base.

Assicurare l’efficienza del poligono di tiro di Punta della Contessa

coordinandone e gestendone l’utilizzo".

(6) Servizio di Commissariato e di Amministrazione

Comando Intermedio retto da un Gen. Isp./Brig. Gen. CCrn. Ha

sede presso il Palazzo AM.

La missione è la seguente:

“Assicurare il soddisfacimento delle esigenze relative ai settori del

contante, del vettovagliamento, del vestiario-equipaggiamento, del

materiale ordinario, dei servizi generali di supporto degli Enti e

Reparti dell’AM, nonché della corresponsione dei trattamenti

economici al personale della FA in servizio e in ausiliaria, attraverso

l’opera dei Reparti ed Enti dipendenti e in coordinamento con gli Alti

Comandi dell’AM”.

Repartodi Amministrazione

CAPO

Repartodi Commissariato

Segreteria

Segreteria

1° Ufficio

2° Ufficio

Sez. Dist. Coord. Log.

Vice Capo

Segreteria

1° Ufficio

2° Ufficio

Ufficio Gestione Risorse e Coordinamento Operativo

3° Ufficio

3° Ufficio

4° Ufficio

(7) Servizio Infrastrutture

Comando Intermedio retto da un Gen. Isp./Brig. Gen. GArn Infr.

Imp.. Ha sede presso il Palazzo AM.

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L’Ordinamento in AM

99

La missione è la seguente:

“Assicurare il soddisfacimento delle esigenze relative al settore delle

infrastrutture comunque in uso agli Enti e Reparti dell’AM, con

particolare riguardo alle piste e alle infrastrutture di volo, attraverso

l’opera dei Reparti ed Enti dipendenti e in sinergia con le strutture

tecniche degli altri Alti Comandi.

Collaborare alla definizione dei programmi per l’acquisizione, la

dismissione e l’utilizzazione del patrimonio immobiliare in uso all’AM”.

2° RepartoLavori

CAPO

1° RepartoProgrammi

SegreteriaUfficio Gestione Risorse e Coordinamento Operativo

Ufficio Contratti e Amministrazione

Ufficio Collaudi e Certificazioni

Reparti Genio AMReparti Genio AMReparti Genio AM

(e) Reparti Genio AM – RGAM

Retti da un Col. GArn Infr. Imp., hanno sede presso

Villafranca (1°), Ciampino (2°) e Bari Palese (3°).

La missione è la seguente:

“Finalizzare studi, indagini, progettazioni, appalti ed esecuzione di

lavori necessari per assicurare la disponibilità e l’efficienza delle

infrastrutture in uso all’AM anche in situazione di crisi.

Progettare, appaltare e curare, su delega di GENIODIFE,

l’esecuzione dei lavori di FA, SMD e SGD, nonché dei lavori di

manutenzione per le aree SMD e SGD”.

I Reparti hanno alle proprie dipendenze i Servizi Tecnici

Distaccati Infrastrutture collocati nel proprio territorio di

giurisdizione.

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L’Ordinamento in AM

100

(8) Servizio Sanitario AM

Comando Intermedio retto da un Gen. Isp./Brig. Gen. CSArn. Ha

sede presso il Palazzo AM.

La missione è la seguente:

“Assicurare l’attività di prevenzione e di assistenza sanitaria nei

confronti del personale dell’AM, comprensiva degli accertamenti di

specifiche idoneità operative, a beneficio anche di altre FA e/o di

organismi esterni alla FA, attraverso l’opera dei Reparti ed Enti

dipendenti e in sinergia con le strutture tecniche degli altri Alti

Comandi”.

La sanità di aderenza64 è assicurata dalle Infermerie Principali

AM e dalle Infermerie di Corpo, alle quali si fa cenno nel prosieguo

della presente pubblicazione.

CAPO

1° UfficioApprovvigionamento e

Amministrazione

Vice Capo Segreteria

3° UfficioIgiene e Assistenza Sanitaria

2° UfficioMedicina Legale, Medicina del Lavoro

e Medicina Aeronautica e Spaziale

Ufficio Gestione Risorse Umane Ufficio Coordinamento Tecnico

64 Attività espletata prevalentemente dalle “Infermerie di Corpo” nell’ambito delle seguenti aree: assistenza sanitaria di

urgenza, attività diagnostica/prevenzione al personale degli Enti ove sono dislocate; compiti medico legali di accertamento

dell’idoneità al servizio, follow up sanitario pre e post deployment, provvedendo altresì alle pratiche vaccinali; cura

dell’efficienza psico-fisica del personale navigante attraverso controlli periodici e straordinari, aggiornamenti sull’aerofisiologica, aspetti connessi al volo e norme dietetiche/igieniche; attuazione, in collaborazione con il datore di

lavoro e con il Servizio di Prevenzione e Protezione, delle misure per la tutela della salute e dell’integrità psico-fisica del

personale militare e civile, assicurando un’azione capillare sul territorio di competenza

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L’Ordinamento in AM

101

CAPO

Infermeria PrincipalePratica di Mare

Istituto di Perf.to e Add.to Med. Aeron. e Spaziale -

Roma

Commissione Sanitaria d’Appello Roma

Istituto di Medicina Aerospaziale AM

Milano

Istituto di Medicina Aerospaziale AM

Roma

Centro AeromedicoPsicofisiologico Bari

DMML Bari

(a) Istituto di Medicina Aerospaziale dell’AM – Milano e Roma

Retti da un Brig. Gen. CSarn, sono posti alle dipendenze del

Capo del Servizio Sanitario AM.

La missione è la seguente:

“Svolgere i compiti previsti nel Libro I, titolo V del D.Lgs. 66/10

della Sanità Militare, nei confronti di tutto il personale militare

aeronavigante e non, secondo le procedure consolidate, nelle more

dell’adozione da parte del Ministero della Difesa di decreti aventi

natura non regolamentare in cui potrà essere recepita la

regolamentazione prevista nel RD 2410/1926 -Regolamento sul

Servizio Sanitario Aeronautico-.

Svolgere i compiti previsti dalla normativa sanitaria nazionale, con

particolare riguardo a quella riguardante l’Aviazione Civile e quelli

comunque assegnati dalle SA”.

Gli Istituti, inoltre, svolgono tutte le altre attività sanitarie

sulla base di appositi protocolli di intesa fra l’AM e altri soggetti

giuridici; trattano e definiscono le pratiche medico-legali relative al

personale di FA (visite mediche preventive, periodiche e

straordinarie); effettuano attività diagnostica, terapeutica e

preventiva finalizzata al mantenimento, potenziamento e recupero

dell’efficienza psicofisica del personale.

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L’Ordinamento in AM

102

(b) Infermeria Principale - Pratica di Mare

L'Infermeria Principale assicura la funzione sanitaria di

aderenza. Essa garantisce le operazioni di supporto alle operazioni

Fuori Area contribuendo in attività specifiche di assistenza sanitaria

avanzata e di evacuazione aeromedica – CASEVAC, MEDEVAC e

STRATEVAC - (IP di Pratica di Mare).

L'Infermeria Principale di Pratica di Mare dipende dal Capo

del Servizio Sanitario AM.

(c) Istituto di Perfezionamento e Addestramento in Medicina

Aeronautica e Spaziale - Roma

Retto da un Direttore Brig. Gen. CSArn che dipende dal Capo

del Servizio Sanitario AM.

La missione è la seguente:

“Assicurare la corretta organizzazione di tutte le attività formative e

addestrative in campo sanitario, svolgendo le attività connesse con

la qualifica di unico Provider di Forza Armata di Educazione

Continua in Medicina”.

(9) Centro Sperimentale di Volo

Ente retto da un Gen.DA/BA. Ha sede presso l’aeroporto di

Pratica di Mare.

La missione è la seguente:

“Affrontare con metodologie interdisciplinari (tecnico-operative,

ingegneristiche e mediche del settore aeronautico, chimico - fisiche

e sanitarie) ed in sinergia con le eccellenze aeronautiche nazionali

ed internazionali, le attività di studio, ricerca, sperimentazione,

collaudo e valutazione tecnico-operativa, dei nuovi sistemi d’arma

aeronautici, anche a beneficio di altre FF.AA. e/o C.A. dello Stato,

quando richiesto”.

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L’Ordinamento in AM

103

COMANDANTE

Reparto Medicina Aeronautica e

Spaziale

Sezione Locale Prevenzione e Protezione e Tutela

AmbientaleUfficio Comando

Reparto Sperimentale Volo

RepartoTecnologie Materiali

Aeronautici e Spaziali

Ufficio Coordinamento Risorse e Attività

Ufficio Contratti e Amministrazione

RAMI SCUOLA EPNER ISTRES

CEDEX (FR)

(10) Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di Salto

di Quirra (PISQ) – Perdasdefogu

Retto da un Gen. BA, comprende la base e il poligono “a terra”

di Perdasdefogu e il distaccamento AM di Capo S. Lorenzo. Il poligono,

alimentato con personale AM (50%), EI (35%) e MM (15%), è stato

costituito nel 1956 ed è l’unico del genere in Italia.

La missione è la seguente:

“Condurre attività di sperimentazione e addestramento con sistema

d'arma delle Forze Armate (FA), sia nazionali che estere nonché, ditte

civili, raccogliendo ed elaborando i relativi dati. Tale missione è svolta

secondo gli adempimenti previsti dalle direttive interforze in vigore".

COMANDO DELLE SCUOLE DELL’AM65/3ª REGIONE AEREA c.

(CSAM/3ªRA)

Retto da un Gen. SA, il CSAM/3ªRA ha assunto l’attuale

denominazione e sede di servizio (Bari) dal 1° luglio 2008 a seguito di

una profonda trasformazione ordinativa che ha visto l’accorpamento con

il Comando della 3ª RA.

La missione è la seguente:

65 Art. 146 del COM.

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L’Ordinamento in AM

104

“Assicurare sulla base delle direttive e delle deleghe ricevute, la selezione

e le attività correlate al reclutamento del personale da immettere in Forza

Armata.

Provvedere, per il suddetto personale, alla formazione militare e culturale

propedeutica al successivo addestramento e impiego, ivi compreso quello

dirigenziale e, nei casi contemplati, del personale di altre Forze Armate,

Corpi e Organismi nazionali ed esteri.

Assicurare le funzioni territoriali e di collegamento con gli enti e le

amministrazioni territoriali”.

Tutto il settore formativo della FA è stato oggetto di una profonda

ristrutturazione, in attuazione del D.Lgs. 464/97 e successive

integrazioni (D.Lgs. 253/05) nonché Legge 7 agosto 2012 n. 135 (cd.

Spending Review), mediante soppressione, accorpamento e

razionalizzazione degli Istituti di Formazione.

COMANDANTE

1° Ufficio Pianificazione

Generale

Ufficio Comando

Segreteria

VICE COMANDANTE

Segreteria Particolare

Ufficiale Addetto

UfficioConsulenza Affari Giuridici

UfficioSicurezza Volo

UfficioPersonale

Responsabili di Progetto

Ufficio Territorio e Patrimonio

Ufficio Territoriale Personale

Ufficio Affari Generali

Ufficio del Servizio Intermedio Prevenzione

e Protezione

Cappellano MilitareUfficiale Sicurezza

Volo/ATM

CAPODI STATO MAGGIORESala Situazioni e

Operazioni

Sezione Coordinamento e Segreteria

2° Ufficio Ordinamento

Personale e Affari Amministrativi

3° UfficioFormazione

Addestramento e Standardizzazione

4° UfficioTecnico Logistico

Sezione EAD

Ufficio Implementazione Programmi/Progetti e Sistema di Gestione

della Qualità

Sezione Pubblica Informazione e Comunicazione

Organo Periferico di Sicurezza

L’organigramma che segue riporta gli Enti/Reparti dipendenti dal

Comandante delle Scuole dell’A.M./3ª RA.

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L’Ordinamento in AM

105

COMANDANTE delle SCUOLE dell’AM/3ª RA

61° Stormo(Lecce)

Scuola di Aerocooperazione(Guidonia)

VICE COMANDANTE

Scuola Specialisti AM

(Caserta)

70° Stormo(Latina)

72° Stormo(Frosinone)

RAMI SHEPPARD(USA)

RAMI KALAMATA(GRECIA)

Scuola Volontari di Truppa AM

(verrà rinominata «Scuola Volontari

AM»)(Taranto)

Scuola Marescialli AM/Com. Aeroporto(Viterbo)

Quartier Generale CSAM / 3ª RA (Bari)

Distacc. Aeroportuale(Alghero)

Distacc. Aeronautico(Montescuro)

Centro Selezione A.M. (Guidonia)

Distacc. Aeronautico(Otranto)

Distacc. Aeronautico(Siracusa)

CAE MULTI CREW(Pratica di Mare)

Accademia Aeronautica (Pozzuoli)

Centro di Formazione Aviation English (Loreto)

Istituto di Scienze Militari Aeronautiche

(Firenze)

Scuola Militare Aeronautica «G. Douhet»

60° Stormo(Guidonia)

RAMI Cazaux (FRA)

(1) Lo Stato Maggiore

1° Ufficio Pianificazione

Generale

CAPODI STATO MAGGIORE

Sala Situazioni e Operazioni

SezioneCoordinamento e Segreteria

2° Ufficio Ordinamento

Personale e Affari Amministrativi

3° UfficioFormazione

Addestramento e Standardizzazione

4° UfficioTecnico Logistico

Sezione EAD

Ufficio Implementazione Programmi/Progetti e

Sistema di Gestione della Qualità

Accentra le funzioni di coordinamento di tutte le

attività/responsabilità del settore formativo, assistendo il Comandante

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L’Ordinamento in AM

106

nell’espletamento dei suoi compiti per l’assolvimento della missione

assegnata all’Ente.

I compiti consistono nello sviluppare le attività di studio in

materia di ordinamento e impiego del personale in forza al Comando

delle Scuole e fornire gli indirizzi e le priorità per la gestione delle

risorse umane assegnate; fornire supporto al processo decisionale

delle SA per la direzione, il coordinamento e il controllo delle attività

dei Comandi ed Enti dipendenti; predisporre l’emanazione delle

direttive nel settore della formazione e della selezione finalizzate al

conseguimento degli obiettivi del Comando delle Scuole; proporre

modifiche, varianti o correttivi da attuare al fine di ottimizzare

l’attività formativa e selettiva, nonché l’impiego delle risorse

assegnate per l’assolvimento della missione.

(2) Istituto di Scienze Militari Aeronautiche (ISMA) - Firenze

Retto da un Gen. DA/BA.

La missione è la seguente:

“Elevare il livello culturale generale, tecnico-scientifico e professionale

degli Ufficiali e, per specifiche competenze professionali, del personale

appartenente alle altre Forze Armate (FA) e personale civile

dell’Amministrazione Difesa (AD), sviluppandone e perfezionandone la

preparazione professionale nelle mansioni direttive e dirigenziali della

FA mediante la pianificazione e lo svolgimento di specifici Corsi di

formazione avanzata, di tipo tecnico – manageriale e metodologico –

didattico, anche, nei casi previsti, di livello universitario.

Pianificare e svolgere Corsi per Ufficiali responsabili dei settori

istruzionali e per Ufficiali e Sottufficiali insegnanti e istruttori a terra

delle Scuole AM e personale di altre FA o Corpi dello Stato e personale

Civile della Difesa.

Svolgere la prima fase dei Corsi per Istruttore di Volo e di Specialità

(formazione teorica a terra) per Ufficiali Piloti.

Svolgere attività di focal point AM per gli aspetti delle discipline

leadership, comunicazione e Project Management e per ciò che

concerne la progettazione e produzione della formazione e-learning.

Svolgere attività di ricerca e sviluppo sulle metodologie innovative ed

esperienziali in AM. Esercitare azione direttiva, coordinatrice e di

controllo sulle attività svolte presso la dipendente Scuola Militare

Aeronautica G. Douhet”.

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L’Ordinamento in AM

107

COMANDANTE

DirezioneStudi

Ufficio Comando

Ufficio del Cappellano Militare

Consulente Giuridico

Infermeria di CorpoServizioAmministrativo

VICE COMANDANTE

NUCLEOCC PM

Ufficio Presidio

Sezione PUMASSServizio Locale Comprensoriale

Prevenzione e Protezione

SezionePubblica Informazione e Cerimoniale

ComandoCorsi

RepartoServizi Tecnici e

Generali

Psicologo

CIFRA

SCUOLAMILITARE AERONAUTICA “G.

DOUHET”

REPARTOPER LA FORMAZIONE

DIDATTICA E MANAGERIALE (REFODIMA)

La Scuola G. DOUHET, retta da un Colonnello AArnn/AAran, è

posta alle dipendenze dell’Istituto ed è ubicata sullo stesso sedime.

(3) Accademia Aeronautica - Pozzuoli

L’Accademia Aeronautica, Retta da un Gen. DA/BA, è il

principale Istituto di Formazione degli Ufficiali in SPE. Istituita il 5

novembre 1923, ha iniziato la propria attività nella sede attuale di

Pozzuoli (NA) dal Dicembre 1962.

La missione è la seguente:

“Provvedere alla formazione militare e morale dei giovani destinati a

diventare Ufficiali dell’AM nonché alla loro istruzione professionale

specifica e, nei casi previsti, a quella universitaria, propedeutiche

all’esercizio del comando nelle mansioni direttive e dirigenziali della

FA.”

(4) Scuola Specialisti AM - Caserta

Retta da un Col. AArnn/AAran.

La missione è la seguente:

“Provvedere alla formazione militare e morale degli Specialisti

destinati a prestare servizio nell’Aeronautica Militare, nonché del

personale specialista di altre Forze Armate (FA), Corpi Armati e Forze

di Polizia legato all’assistenza dei mezzi aerei”.

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L’Ordinamento in AM

108

(5) Scuola Marescialli AM/Comando Aeroporto – Viterbo

Retta da un Col. AArnn Nav./AAran.

La missione è la seguente:

“Provvedere alla formazione militare e morale nonché all’istruzione

professionale specifica degli Allievi Marescialli e dei Sottufficiali del

Ruolo Marescialli dell’AM.

Assicurare la fornitura dei Servizi della Navigazione Aerea e garantire,

in accordo a quanto previsto nei piani operativi di settore, l’efficienza

delle installazioni aeroportuali funzionali all’attività di volo”.

(6) Scuola Volontari di Truppa AM – Taranto (verrà rinominata

“Scuola Volontari AM”)

Retta da un Col. AArnn Nav. Pil./AAran.

La missione è la seguente:

“Provvedere alla formazione militare e morale del personale di Truppa

destinato a prestare servizio in AM, nonché alla relativa istruzione

professionale specifica”.

(7) Scuola di Aerocooperazione – Guidonia

Retto da un Gen. BA, è un Istituto a carattere Interforze.

Dipende dal Capo di Stato Maggiore della Difesa e, per

l’impiego, dal Comandante delle Scuole dell’AM/3ª RA, su delega del

CaSMD, a eccezione dell’emanazione di direttive didattiche e

formative in campo interforze e della potestà ordinativa, che risalgono

esclusivamente al Capo di SMD.

La missione è la seguente:

“Qualificare il personale delle FA e dei Corpi Armati dello Stato nel

campo dell’interpretazione delle immagini telerilevate (aeree e

satellitari) e in quello dell’aerocooperazione. Qualificare nei suddetti

settori anche personale esterno all'Amministrazione della Difesa e

personale appartenente a Forze Armate dei Paesi NATO PfP, previa

autorizzazione dello Stato Maggiore della Difesa. Fornire

collaborazione per l'elaborazione della normativa d'impiego negli

specifici settori del telerilevamento e dell'aerocooperazione”.

(8) Centro Selezione AM – Guidonia

Retto da un Col. AAra/AArn.

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L’Ordinamento in AM

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La missione è la seguente:

“Provvedere allo svolgimento delle attività selettive e di orientamento

professionale relative ai concorsi di interesse dell’Aeronautica

Militare”.

(9) 60° Stormo – Guidonia

Retto da un Col. AArnn.

La missione è la seguente:

“Assicurare il supporto logistico–amministrativo agli Enti/Reparti

ubicati sul sedime aeroportuale, nonché tutti i servizi necessari per il

sicuro ed efficace svolgimento dell’attività di volo.

Svolgere i Corsi di Volo a Vela per i frequentatori dei Corsi Normali

dell’Accademia Aeronautica per il conseguimento dell’abilitazione

aliante prevista dall’iter Brevetto Pilota Militare nonché l’attività

volovelistica prevista per il Personale Militare e concorrere nell’attività

promozionale dell’immagine della Forza Armata, mediante lo

svolgimento dei Corsi di Cultura Aeronautica.

Supportare l’attività di volo del Comando delle Scuole dell’AM

mediante voli di collegamento e trasporto, assicurando, per quanto di

competenza, le attività tecniche di manutenzione assegnate.

Sviluppare e supportare l’attività semestrale di volo minima e/o

complementare per il personale del Ruolo Naviganti in FEO presso gli

Enti Centrali che sia stato assegnato per tale attività presso il 60°

Stormo”.

(10) Centro di Formazione Aviation English – Loreto

Retto da un Col. AArnn Nav./AAran.

La missione è la seguente:

“Curare la formazione nel settore dell’Aviation English del personale

aeronavigante dell’Aeronautica Militare e di altre Forze Armate e

dicasteri e del personale non navigante (quali Controllori di volo), per

la successiva certificazione ENAC ai fini del rilascio della licenza di

pilota commerciale standard EASA e della licenza comunitaria dei

controllori del traffico aereo e del personale appartenente a precise

specialità che, in accordo a normative europee di settore, impongono

un adeguato livello di conoscenza tecnico–linguistica per il

conseguimento della licenza di manutentore aeronautico."

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L’Ordinamento in AM

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(11) 61° Stormo – Lecce

Retto da un Col. AArnn Nav. Pil.

La missione è la seguente:

“Provvedere alla formazione degli Allievi Piloti e del personale

navigante dell’Aeronautica Militare e dei paesi stranieri, in ossequio

agli accordi bilaterali/multinazionali decretati dalle SSAA, ai fini del

conseguimento del Brevetto di Pilota Militare (BPM) e

dell'addestramento alla fase pre-operativa. Concorrere con i propri

assetti all'attività operativa della Forza Armata secondo le modalità

richieste”.

(12) 70° Stormo – Latina

Retto da un Col. AArnn Nav. Pil.

La missione è la seguente:

“Svolgere le previste selezioni e corsi per il conseguimento del

brevetto di pilota/navigatore d’aeroplano e per l’addestramento

iniziale su velivoli a elica, per gli allievi naviganti dell’AM, delle altre

FA e Corpi Armati dello Stato.”

(13) 72° Stormo – Frosinone

Retto da un Col. AArnn Nav. Pil.

La missione è la seguente:

“Svolgere i previsti corsi per il conseguimento dell’abilitazione di pilota

d’elicottero per i piloti militari dell’AM, nonché i corsi per il

conseguimento del brevetto di pilota di elicottero per il personale delle

altre FA e Corpi dello Stato”.

(14) Centro Addestramento Equipaggi Multi Crew - Pratica di Mare

Retto da un Col. AArnn.

La missione è la seguente:

“Svolgere i corsi per l’addestramento avanzato su velivoli plurimotore,

per gli allievi naviganti dell’AM, delle altre FA e Corpi Armati dello

Stato al fine del conseguimento del brevetto di pilota militare (BPM).

Assicurare l’addestramento basico del personale neo assegnato

reimpiegato alle linee Multi Crew, assicurando la standardizzazione

dell’addestramento delle varie linee operative. Effettuare i corsi per il

conseguimento delle qualifiche e delle licenze riconosciute dall’autorità

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L’Ordinamento in AM

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civile competente (ENAC) secondo le direttive dello Stato Maggiore

Aeronautica”.

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L’Ordinamento in AM

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9. ORGANIZZAZIONE PERIFERICA DELL'AM (Enti “Tipo”)

L’organizzazione periferica dell’AM comprende tutti i Reparti ed Enti,

dipendenti dai tre Comandi di Vertice e dislocati sul territorio nazionale,

attraverso il cui operare l’Aeronautica Militare porta a compimento i compiti

istituzionali assegnati.

LO STORMO a.

Gli Stormi sono unità operative di riferimento per la F.A.

organicamente costituite e dotate della necessaria autonomia nel campo

dell’impiego, logistico, tecnico ed amministrativo, al fine di consentire

loro l’assolvimento della missione assegnata. Di seguito si riporta

l’organigramma tipico. Corre, tuttavia, l’obbligo di precisare che alcuni

Reparti hanno strutture diverse in funzione degli assetti/sistemi d’arma

assegnati.

Gruppo/i Volo

COMANDANTE

Reparto Logistica

Gruppo Efficienza Aeromobili

Gruppo Protezione delle Forze

Ufficio Operazioni

Ufficio Sicurezza Volo

Consulente Giuridico S.L.P.P.e Tutela Ambientale

Nucleo CC A.M.

Infermeria di Corpo

Organo Perifericodi Sicurezza

Ufficio Comando

Servizio Amministrativo

Cappellano Militare

Gli Stormi sono sede di Comando di aeroporto armato, di Presidio

Aeronautico e alcuni di essi fungono anche da Capoluogo di

Circoscrizione.

La missione è fissata dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica,

ed enunciata nei suoi elementi essenziali nelle TOO dello Stormo.

La denominazione è fissata nella Circolare Ordinativa di

costituzione e nella rispettiva TOO nella quale sono riportati anche i

compiti di dettaglio che il Comandante di Stormo deve assolvere.

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L’Ordinamento in AM

113

È d’obbligo evidenziare che presso il 32° Stormo di Amendola si è

provveduto, sulla base delle risultanze di uno specifico Gruppo di Lavoro

(GdL) e nel rispetto delle specificità operative distintive del Reparto, a

calare una struttura sperimentale/prototipale66 studiata per avere in un

prossimo futuro uno Stormo:

- più snello nella struttura per agevolare un’efficace azione di comando,

mantenendo l’attuale livello di capacità;

- che operi nel concetto “train as you fight, fight as you train”;

- ideato per facilitare l’integrabilità e l’interoperabilità in ambito

NATO/Multinazionale.

QUARTIER GENERALE DI ALTO COMANDO/ORGANISMO DI b.

VERTICE (QG)

Il QG è l’Ente di FA preposto ad assicurare il supporto logistico o

logistico/amministrativo al Comando/Organismo di Vertice coubicato e

agli altri Enti AM/Interforze/Direzioni Generali/Enti dell’area TA della

Difesa coubicati.

Sono unità organicamente costituite e dotate di autonomia nel

campo dell’impiego e in quello logistico, tecnico e amministrativo, tale da

consentire l’assolvimento dei compiti assegnati.

Al QG possono essere assegnati compiti di natura “presidiaria”, ma

non di capoluogo di circoscrizione. In tal caso si avvarrà di un apposito

Ufficio Presidio.

Attualmente sono costituiti i seguenti QG:

Comando Aeroporto/QG della 1ª Regione Aerea – Linate

(MI):

Comando Aeroporto di Centocelle/QG del COMAER;

QG Comando delle Scuole dell’AM/3ª Regione Aerea (BA).

IL COMANDO AEROPORTO c.

Il Comando Aeroporto ha il compito di assicurare il supporto

logistico-amministrativo agli EdO di Forza Armata/Interforze ubicati sul

proprio sedime o nella circoscrizione di competenza. Inoltre garantisce il

coordinamento e il controllo dell’attività di volo svolta sull’aeroporto

assicurando, di norma, i Servizi alla Navigazione Aerea.

66 La sperimentazione è terminata il 1° giugno 2016.

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L’Ordinamento in AM

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Il Comando Aeroporto ha un’architettura simile a quella dello

Stormo, dal quale si differenzia per l’assenza sia di assetti di volo

organicamente costituiti e permanentemente assegnati sia delle altre

articolazione direttamente correlate all’impiego del mezzo aereo (Gruppi

di Volo, Gruppo Efficienza Aeromobili, Ufficiale SV, ecc…).

È Comandato da un Col. AArnn/AAran, fatta eccezione per il

Comando Aeroporto – Pratica di Mare che invece è retto da un Gen. B.A.

(o, in alternativa, Gen. B. AAran).

Attualmente sono costituiti i seguenti Comandi Aeroporto:

Comando Aeroporto – Pratica di Mare (RM);

Comando Aeroporto – Aviano (PN);

Comando Aeroporto – Cameri (NO);

Comando Aeroporto – Capodichino (NA);

Comando Aeroporto - Sigonella (SR);

Comando Aeroporto Vigna di Valle/Centro Storiografico e

Sportivo dell’AM;

Scuola Marescialli AM/Comando Aeroporto – Viterbo.

Servizio/Sezione Amministrativo

Reparto/ServizioLogistica

Gruppo/Compagnia Protezione delle Forze

COMANDANTE

Cappellano Militare

Infermeriadi Corpo

Ufficio Comando

Servizio Locale Prevenzione e Protezione e Tutela

Ambientale

Organo Perifericodi Sicurezza

Ufficio Presidio e Circoscrizione (1)

Ufficio Operazioni

(1) Ove previsto da SMA – 1° Reparto

UfficioSicurezza Volo

Ufficiale P.I. e Comunicazione

Nucleo CC AM

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L’Ordinamento in AM

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TELEPOSTI AM d.

I Teleposti possono essere:

Teleposti Meteorologici (METEO);

Teleposti per Telecomunicazioni (TLC);

Teleposti misti TLC/METEO.

I Teleposti Meteo assicurano i rilievi meteorologici e l’inoltro dei

dati relativi, nonché l’efficienza dei sistemi e degli apparati in dotazione.

Sono dislocati sul territorio al fine di garantire la necessaria copertura.

I Teleposti TLC assicurano Il regolare flusso del traffico (voce e

dati) in transito presso l’E.d.O. e l’efficienza dei sistemi di

telecomunicazione in dotazione.

Sono retti da 1° Marescialli Lgt e dipendono, in ragione della loro

specificità (Meteo, TLC o TLC/Meteo) rispettivamente dagli Stormi che

forniscono loro Supporto Logistico-Amministrativo i primi e dal 1° e 2°

RTC, in base alla loro dislocazione geografica, gli altri.

È in itinere un progetto di remotizzazione dei teleposti mediante

l’implementazione di sistemi di gestione automatizzata.

TIPOLOGIE DI DISTACCAMENTO e.

I Distaccamenti sono Edo autonomi costituiti per esigenze

operative, tecniche, logistiche e amministrative.

Esistono 3 tipologie di Distaccamenti:

Distaccamento Aeroportuale: assicura il supporto logistico-

amministrativo agli E.d.O. di Forza Armata/interforze come

riportato nelle T.O.O.; garantisce il coordinamento e il controllo

dell’attività di volo svolta sull’aeroporto assicurando, di norma,

tutti o parte dei Servizi alla Navigazione Aerea; ha

un’architettura simile a quella del Comando Aeroporto ma

ridimensionata negli organici e nelle strutture organizzative.

È comandato da un Col./T.Col. A.A.r.n.n./A.A.r.a.n.

Distaccamento Aeronautico: assicura il supporto logistico-

amministrativo agli E.d.O. di Forza Armata/interforze come

riportato nelle T.O.O. Può essere spesso sede di Organismo di

Protezione Sociale e in tal caso assicura tutte le funzioni legate

al relativo supporto; ha un’architettura simile a quella del

Distaccamento Aeroportuale dal quale si differenzia per

l’assenza di infrastrutture per l’attività di volo e

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L’Ordinamento in AM

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conseguentemente ridimensionato negli organici e nelle

strutture organizzative. È generalmente comandato da un Ten.

Col. AAran.

Distaccamento Straordinario: costituito per garantire

l’esecuzione di attività di natura logistica circoscritte nella

dimensione temporale e spaziale. Viene costituito con Circolare

Ordinativa a cura dello S.M.A. o degli di A.C./R.A. (per questi

ultimi di durata non superiore a 170 giorni e limitatamente al

territorio nazionale – vedasi al riguardo la potestà ordinativa

decentrata). La struttura organizzativa è estremamente snella e

generalmente le posizioni sono previste in secondo incarico.

Presso alcuni Distaccamenti sono attivati Organismi di Protezione

Sociale (OPS) a favore degli appartenenti alle FA e ai loro familiari.

Attualmente sono costituiti i seguenti Distaccamenti:

Distaccamento Aeroportuale – Brindisi;

Distaccamento Aeroportuale – Alghero (SS);

Distaccamento Aeroportuale – Dobbiaco (BZ);

Distaccamento Aeroportuale – Pantelleria (TP);

Distaccamento Aeroportuale – S. Nicolò (VE);

Distaccamento Aeroportuale– Sarzana Luni (SP);

Distaccamento Aeroportuale– Piacenza (PC);

Distaccamento AM – Capo Mele (SV);

Distaccamento AM – Lampedusa (AG);

Distaccamento – Capo S. Lorenzo (CA);

Distaccamento Aeronautico – Jacotenente (FG);

Distaccamento Aeronautico – Montescuro (CS);

Distaccamento Aeronautico – Terminillo (RI):

Distaccamento Aeronautico – Otranto (LE);

Distaccamento Aeronautico – Siracusa.

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10. RAPPRESENTANZE DELL’AERONAUTICA MILITARE (RAMi)

La complessità dei moderni sistemi d’arma, unitamente agli alti costi

associati alle attività di ricerca e sviluppo, hanno spinto molti Paesi a

ricercare sinergie industriali e logistiche per gestire programmi che

altrimenti sarebbero troppo complessi e onerosi per una singola nazione e

conseguire, in tal modo, economie di scala.

L’Aeronautica Militare partecipa in maniera attiva alle iniziative di cui

sopra inviando il proprio personale all’estero sia presso organismi

internazionali sia presso strutture costituite ad hoc e denominate

Rappresentanze dell’Aeronautica Militare (RAMi). Le Rappresentanze

dell’Aeronautica Militare all’estero sono Elementi di Organizzazione costituiti

per seguire attività di cooperazione in paesi stranieri regolate da accordi

internazionali (Memorandum of Understanding, Lettera di Intenti, Accordo

Tecnico etc.). Le citate attività riguardano, di norma, lo sviluppo,

l’acquisizione, l’ammodernamento e la gestione di sistemi d’arma, la

cooperazione nel campo logistico ed in quello dell’addestramento del

personale finalizzato alla standardizzazione di procedure, tecniche e tattiche

di combattimento, la standardizzazione degli armamenti, la definizione di

dottrine operative comuni.

La costituzione di tali elementi di organizzazione all’estero è

autorizzata dal Ministro della Difesa a fronte di richiesta formulata dallo

Stato Maggiore della Difesa, sulla base delle esigenze prospettate dallo

Stato Maggiore dell’Aeronautica.

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11. ELEMENTI DI ORGANIZZAZIONE EXPEDITIONARY/DEPLOYABLE

Lo strumento Militare, alla luce degli impegni internazionali assunti

dall’Italia e dei nuovi scenari geopolitici, dovrà essere in grado di

fronteggiare improvvise minacce e di operare a distanza dalla Madrepatria.

Per queste ragioni, la FA ha deciso di dotarsi di strumenti

“expeditionary/deployable” in grado di operare tanto sul territorio nazionale

quanto all’estero. Tali organismi sono strutturati secondo criteri di

modularità organizzativa ed in maniera tale da esprimere capacità

operative/logistiche interoperabili ed integrabili in contesti interforze e

internazionali. Gli Elementi di Organizzazione (EdO) che soddisfano i

suddetti criteri appartengono alle tipologie di seguito elencate.

Deployment/Redeployment Team (D/R Team): Unità leggera di

proiezione logistica che assicura la capacità di dispiegare gli elementi

abilitanti del Combat Service Support (CSS) per supportare operazioni

nella terza dimensione, mediante l’implementazione dei servizi

aeroportuali e di supporto indispensabili per consentire al Potere Aereo

di esprimersi secondo dottrina. Al termine dell’esigenza operativa

provvede al ripiegamento e recupero dei componenti, sistemi ed assetti

riutilizzabili.

Air Mobility Operation Unit (AMOU): Unità in grado di assicurare, stand-

alone o in maniera integrata con i “Deployment/Redeployment Team”,

le funzioni di Air Terminal Operations, provvedendo alla gestione di

ponti aerei e/o trasporti multimodali, in ambiente Joint & Combined, per

l’attivazione di insediamenti aeronautici e per il supporto specifico di

componenti/elementi del Potere Aereo di particolare rilevanza (quali, a

titolo esemplificativo, JFACC e SOATG).

Forward Support Base (FSB): Insediamento aeronautico avanzato

nell’Area of Operation (AoO) idoneo a operare per periodi di tempo

circoscritti. Comprende elementi di proiezione logistica in grado di

assicurare i livelli basici dei servizi CSS a supporto delle operazioni

aeree.

AirPort Of Debarkation (APOD): Insediamento aeronautico avanzato,

generalmente collocato all’interno dell’Area of Operation (AoO),

rispondente a esigenze di intervento sostenute nel tempo per

l’immissione nell’AoO delle forze e dei materiali necessari. Rappresenta

il punto di ingresso/uscita in/dall’AoO per via aerea.

Deployable Operating Base (DOB): Insediamento aeronautico avanzato

nell’AoO rispondente a esigenze di intervento sostenuto nel tempo ed

avente configurazione ordinativa di tipo modulare, attivabile in funzione

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L’Ordinamento in AM

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delle esigenze operative. Comprende componenti CS/CSS ad elevata

prontezza ed in grado di assicurare tutti i servizi aeroportuali

indispensabili per il supporto alle forze aeree nazionali e di coalizione e

di soddisfare le esigenze di Real Life Support del contingente

rischierato.

Joint Force Air Component Command (JFACC): Comando in grado di

condurre la pianificazione e l’esecuzione di operazioni aeree complesse.

Il Comando riceve supporto da un QG che comprende componenti

CS/CSS. Il Comando deve essere in grado di mantenere il controllo

centralizzato delle operazioni aeree nell’AoO e la sua attivazione si

rende necessaria per la conduzione di operazioni sostenute nel tempo.

Struttura e funzioni del JFACC sono disciplinate nel dettaglio nella

pubblicazione NATO AJP-3.3.

Task Force Air (TFA): Raggruppamento di unità di carattere

Operativo/Combat, posti alle dipendenze di un unico Comandante,

costituito con lo scopo di portare a termine una determinata operazione

o missione. La Task Force è dimensionabile in funzione della missione

assegnata ed in grado di operare autonomamente o all’interno di un più

ampio dispositivo Joint e/o Combined.

Reparto Autonomo di Volo (RAV): Reparto costituito allo scopo di

assicurare la cornice ordinativa necessaria per inquadrare Forze,

provenienti da uno o più Enti, deputate allo svolgimento di attività di

volo, di tipo addestrativo e/o operativo, in scenari complessi ed in

contesti a carattere internazionale. L’EdO, oltre alle unità di volo,

comprende di norma le componenti necessarie per il rischieramento

degli assetti, per la trattazione di aspetti di carattere amministrativo e

per il sostegno logistico e manutentivo degli aeromobili.

Special Operations Air Task Group (SOATG): EdO costituito per

assicurare il supporto aereo alle operazioni delle Forze Speciali. E’

organizzato in un Headquarters (HQ) con funzioni di C2 ed in

componenti operative (Special Operation Air Task Unit). Il Task Group

comprende inoltre gli elementi di CS/CSS necessari in funzione della

missione assegnata.

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L’Ordinamento in AM

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12. CIRCOSCRIZIONE AEROPORTUALE

Per Capoluogo di Circoscrizione si intende un aeroporto armato al

quale sono attribuiti compiti non attinenti alla “missione operativa”

istituzionale, ma relativi alla gestione del personale, alle predisposizioni

operative e alla supervisione di altri Enti AM presenti nell’area di

competenza.

I Capoluoghi di Circoscrizione, e le rispettive giurisdizioni territoriali,

sono determinati dal Capo di SMA, anche su proposta dei Comandi di

Vertice, con apposita CO predisposta dallo SMA - 1° Reparto. La

giurisdizione territoriale coincide con una o più province amministrative, in

modo da assicurare, senza soluzione di continuità, la copertura dell’intero

territorio nazionale.

Gli aeroporti “Capoluogo di Circoscrizione” sono individuati tra quelli

sede permanente di Brigata/Stormo in quanto strutturati con elementi di

organizzazione in grado di ottemperare efficacemente ai compiti assegnati, i

principali dei quali sono:

l’elaborazione e l’attuazione dei piani di dettaglio per l’attivazione degli

aeroporti non attivati, la preparazione delle zone di terreno

predesignate quali sedi di reparti operativi e il relativo mantenimento in

funzione e sorveglianza;

l’implementazione delle misure previste nei sistemi di allarme

nell’ambito degli Enti/Reparti dislocati sul territorio di giurisdizione;

il coordinamento ed il controllo delle attività relative alla protezione del

personale, delle installazioni aeronautiche, dei mezzi in dotazione

nell’ambito degli Enti/Reparti dislocati sul territorio di giurisdizione;

l’attuazione dei provvedimenti connessi con la mobilitazione, anche per

quanto riguarda gli Enti/Reparti dislocati sul territorio di giurisdizione.

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L’Ordinamento in AM

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13. PRESIDIO MILITARE

Si intende per Presidio Militare una porzione di territorio sede

stanziale o temporanea di unità militari che per consistenza e livello di

comando consentono l’assolvimento delle attribuzioni presidiarie.

Nelle località in cui coesistono Comandi di Presidio di diverse FA, essi,

ai fini delle attribuzioni presidiarie, sono tra loro indipendenti. Ciascun

Comandante assolve le proprie funzioni limitatamente al personale e agli

Enti della propria FA. Il Comandante di Presidio più elevato in grado (o più

anziano), purché con dipendenza dal Ministero della Difesa, dà disposizioni

per il coordinamento e la direzione, nel campo delle esigenze presidiarie di

interesse comune, alle singole FA ed entro i limiti territoriali di Presidio

concordati tra i singoli Comandanti.

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L’Ordinamento in AM

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14. PRESIDIO AERONAUTICO

Si intende per Presidio Aeronautico una determinata area geografica

nella quale sono insediati stabilmente Enti AM retti da un Ufficiale. Il

Presidio Aeronautico può anche avere carattere di temporaneità qualora

Reparti di volo o Enti AM siano provvisoriamente rischierati in una

determinata località non facente parte di altro Presidio Aeronautico.

I Capoluoghi di Circoscrizione Aeroportuale svolgono anche le funzioni

di Presidio Aeronautico per tutto il territorio della Circoscrizione. In talune

province, tuttavia, le funzioni presidiarie sono sottratte alle competenze del

Comando Capoluogo di Circoscrizione Aeroportuale e sono assegnate a

Comandi specifici.

Il Comandante di Presidio Aeronautico:

rappresenta l’Autorità aeronautica nei rapporti con le Autorità religiose,

civili e delle altre Forze Armate;

impartisce disposizioni ai Corpi, Reparti ed Enti di F.A. dislocati nel

Presidio in occasione di riviste, parate, onori militari e onori funebri

militari nel Presidio;

regola l’alternarsi dei reparti nell’uso degli impianti comuni (campi

sportivi, palestre, ecc.);

dispone per l’impiego delle Forze disponibili e dislocate nel territorio del

Presidio Aeronautico, nel servizio di ordine pubblico o in occasione di

pubbliche calamità o in caso di sciopero dei servizi di pubblica utilità,

secondo le norme vigenti in materia;

è responsabile della disseminazione nell’ambito del proprio presidio

delle circolari e/o comunicazioni d’interesse della FA.

Il Comandante di Presidio Aeronautico disimpegna di massima il

suo servizio nello stesso Ufficio del proprio incarico primario e si avvale del

personale di detto Ufficio. Terrà però distinti i carteggi dei due incarichi

ricoperti.

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L’Ordinamento in AM

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15. GLI ORGANI COLLEGIALI DELL’AERONAUTICA MILITARE

LE RIUNIONI DI VERTICE DI FA a.

Il CaSMA, periodicamente, convoca le Riunioni di Vertice di FA. In

tale sede sono valutati aspetti di interesse per la Forza Armata relativi ai

vari settori di attività.

I Consigli sono presieduti dal CaSMA che ne stabilisce i componenti

e le procedure di funzionamento.

L’ufficio del CaSMA funge da organo di coordinamento per

l’attuazione di tutte le predisposizioni connesse allo svolgimento dei

Consigli di Vertice.

I CONSIGLI DI COORDINAMENTO b.

I Consigli di Coordinamento sono convocati per esaminare una

specifica problematica e prevedono la partecipazione dei rappresentanti

dell’AM che, nelle diverse sedi dell’AD, sono direttamente coinvolti nello

specifico settore.

I Consigli di Coordinamento sono, di norma, convocati dal

Sottocapo di SMA e si volgono presso il Palazzo AM.

I CONSIGLI DI ALTO COMANDO c.

L’alto Comandante, per favorire la condivisione degli obiettivi di FA

e agevolare la “comunicazione orizzontale”, si avvale del “Consiglio di

Alto Comando”. Tale organismo collegiale si compone, oltre che dell’Alto

Comandante, del Vice Comandante, del Capo di Stato Maggiore, dei

Comandanti dei livelli Intermedi e di eventuali altri dirigenti della FA che

saranno appositamente convocati. In funzione degli argomenti previsti

nell’agenda, l’Alto Comandante può convocare esperti/consulenti

specialisti dello specifico settore, sia di FA sia di altre strutture della

Difesa coordinando opportunamente con lo SMA per le questioni di

competenza.

Il Consiglio, oltre a rappresentare un consesso ottimale per il

coordinamento orizzontale tra i Dirigenti dell’Alto Comando, consente al

Vice Comandante la diretta e sistematica partecipazione nei processi

decisionali. Tale interazione fornisce all’Alto Comandante l’opportunità di

acquisire contributi di pensiero che, attraverso la condivisione e il

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L’Ordinamento in AM

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consenso sin dalla fase di impostazione delle iniziative, sono utili per

migliorare e snellire l’analisi e velocizzare i processi decisionali.

Lo Stato Maggiore dell’Alto Comando è l’organismo responsabile

per il coordinamento, la predisposizione e lo svolgimento dei Consigli di

Alto Comando.

I Consigli di Alto Comando introducono nell’organizzazione una

nuova metodologia di lavoro, basata sul concetto “rete”, tesa alla

continua e sistematica condivisione delle informazioni con lo scopo di

migliorare l’efficacia dell’organizzazione.

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L’Ordinamento in AM

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16. POLITICA E FONDAMENTI ORDINATIVI DELL’AM

POLITICA DELL’ORDINAMENTO (SMA-ORD-001) a.

(1) Che cos’è l’ordinamento

L’ordinamento è l’insieme dei provvedimenti e delle direttive

necessari per definire la struttura ed i processi che regolano il corretto

ed efficace funzionamento della Forza Armata. Esso stabilisce le

relazioni, attribuisce competenze e responsabilità a tutti gli Elementi

di Organizzazione (EdO) ed evidenzia le mansioni specifiche del

personale.

(2) Scopo della politica

La politica dell’ordinamento è quindi volta ad ottimizzare e

razionalizzare l’organizzazione dell’Aeronautica Militare, per

migliorarne l’efficacia e l’efficienza salvaguardandone le peculiarità.

Essa individua gli obiettivi del settore, definisce le linee guida alle

quali informare l’azione ordinativa, identifica le responsabilità, delinea

le strutture e le metodologie.

(3) I Responsabili

Gli organismi della Forza Armata che hanno specifiche

competenze nell’ordinamento sono:

STATO MAGGIORE AERONAUTICA – 1° Reparto:

propone al CaSMA la politica dell’ordinamento e le direttive

attuative definendo, in coordinamento con tutti gli altri

responsabili, gli indicatori di processo e di risultato;

concorre con gli altri reparti dello SMA alla definizione della

struttura della FA proponendo eventuali adeguamenti;

predispone gli atti ordinativi necessari alla costituzione ed al

funzionamento dei diversi EdO dell’Aeronautica Militare, attraverso

i quali il Capo di SMA esercita, in armonia con le Direttive del Capo

di SMD e conformemente al quadro giuridico vigente, la potestà

ordinativa;

condivide, formula ed aggiorna gli Obiettivi della Politica del

Personale (OPP) della FA nel settore dell’ordinamento proponendo

e concertando con gli altri responsabili gli opportuni indicatori;

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L’Ordinamento in AM

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partecipa, quando necessario, al processo di pianificazione e

programmazione finanziaria proponendo gli elementi necessari al

conseguimento degli OPP.

Il Capo del 1° Reparto è il responsabile del coordinamento tra la

politica ordinativa e le altre politiche del personale, nonché delle

relazioni tecniche con le altre componenti del Dicastero Difesa.

Il Capo Ufficio Ordinamento dello SMA è il “Responsabile del

Processo” della politica dell’ordinamento ed è responsabile delle

direttive ordinative e della verifica sulla coerenza ordinativa della FA.

STATO MAGGIORE AERONAUTICA – 3° Reparto:

elabora le esigenze operative generali dello strumento

aerospaziale sulla scorta delle quali concorre, con gli altri Reparti

dello SMA, alla definizione della struttura della FA (struttura delle

forze, struttura di comando, struttura logistica ecc.);

contribuisce alla definizione, in coordinamento con gli altri Reparti

SMA, la pianta organica dei diversi EdO dell’Aeronautica Militare;

elabora concetti operativi di impiego delle forze evidenziandone gli

aspetti di natura ordinativa.

ORGANISMI DI VERTICE E ALTI COMANDI:

assicurano che gli atti di propria competenza siano coerenti con la

politica del personale della FA e con i principi della politica

ordinativa;

propongono allo SMA variazioni afferenti il proprio assetto

ordinativo e quello degli Elementi di Organizzazione (EdO)

subordinati dopo averne valutato la necessità e verificato la

coerenza con la politica ordinativa;

partecipano con lo SMA 1° Reparto all’individuazione degli

indicatori e delle priorità necessari alla concretizzazione degli OPP;

identificano ed assicurano le risorse (personale e materiale)

richieste dal “Governo del Progetto”;

emanano, nei limiti previsti della potestà ordinativa decentrata (AC

e RA), gli atti ordinativi di propria competenza nel rispetto delle

linee guida in materia di politica ordinativa;

assicurano lo scambio informativo necessario alla misurazione

dell’efficacia.

COMANDANTI DI CORPO A TUTTI I LIVELLI ORGANIZZATIVI:

Sono i responsabili delle attività ordinative nell’ambito della loro

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L’Ordinamento in AM

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area di competenza e, pertanto:

verificano l’efficacia, l’efficienza e l’economicità della struttura

organizzativa di pertinenza rispetto alla missione assegnata;

garantiscono la coerenza dell’azione di comando con la politica

ordinativa della FA;

rappresentano il “dispositivo di controllo sul campo” della politica

ordinativa fornendo i ritorni in merito alla sua efficacia.

(4) Attuazione della politica

Gli OPP dell’ordinamento delineano l’orientamento generale della

FA nel settore ordinativo. Essi sono:

verificare l’adeguatezza dell’attuale struttura ordinativa rispetto

alle esigenze operative. Tale studio, da attuare secondo un

approccio modulare, deve individuare le criticità

dell’organizzazione proponendo adeguamenti alle strutture, ai

processi, ai flussi informativi e alle procedure;

adeguare le “posizioni organiche” alle dotazioni di legge

razionalizzando le strutture per consentire un’ottimale impiego

delle risorse umane a disposizione della FA;

promuovere la conoscenza dei principi ordinativi in FA. In

particolare l’azione formativa deve coinvolgere sia il personale dei

Comandi di Vertice direttamente impiegato nel settore sia i

Comandanti di Corpo in quanto responsabili delle attività

ordinative dei loro EdO;

studiare efficaci ed efficienti soluzioni ordinative funzionali a

rispondere prontamente all’estrema variabilità delle esigenze

operative. L’ordinamento è al servizio dell’operatività e, quindi,

deve contemperare la ridotta flessibilità degli strumenti normativi

con la pronta ed efficace risposta alle necessità operative;

verificare il corretto bilanciamento nella distribuzione delle risorse

umane tra quelle dedicate all’assolvimento delle missioni specifiche

di FA rispetto a quelle impiegate in ambito interforze,

internazionale e presso altri Dicasteri.

(5) Sviluppo delle attività

Per concretizzare la politica dell’ordinamento è opportuno fornire

le linee guida cui informare l’azione ordinativa di FA:

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L’Ordinamento in AM

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rispettare, nelle proposte di revisione delle TOO, i criteri disposti

dal Capo di SMA avendo cura di promuovere l’ottimale impiego

delle risorse umane disponibili;

applicare gli studi di settore nell’elaborazione delle proposte

ordinative. Nel caso non fossero disponibili tali studi, proporre

strutture snelle indicando il livello di capacità esprimibile e

l’organico minimo necessario al regolare assolvimento della

missione assegnata;

ridurre le possibilità di errata interpretazione dei provvedimenti

ordinativi, utilizzando terminologia condivisa e specificando nel

dettaglio eventuali scostamenti;

promuovere l’utilizzo di procedure e metodologie mirate alla

diffusione delle informazioni e alla condivisione delle scelte

(consigli, comitati, gruppi di studio, reti locali, posta elettronica

ecc.). L’impiego di strumenti informatici e la propensione al loro

utilizzo concretizza il principio del “need to share” in luogo del

“need to know”, rappresentando un fattore abilitante dei processi

decisionali;

tendere verso una struttura organizzativa che ripartisca le risorse

(Ufficiali, Sottufficiali, Truppa) in linea con il “modello” previsto per

il comparto Difesa;

delineare strutture ordinative flessibili in grado di rispondere

efficacemente alle crescenti esigenze organiche in ambito

internazionale. Il contributo di risorse per tali esigenze non deve

pregiudicare la funzionalità dell’ente ovvero deve essere

quantificata la riduzione della capacità;

costituire le strutture ordinative in funzione della missione

prevedendo il numero minimo di EdO, evitando di proporre

strutture solo per salvaguardare lo status quo e il personale in

FEO. Le esigenze del personale saranno salvaguardate per altre

vie, evitando di distorcere l’organizzazione della FA;

integrare nelle strutture la componente civile valorizzandone le

peculiarità e promuovendo lo scambio professionale con il

personale militare;

salvaguardare il principio dell’unicità di comando e della

semplificazione (riduzione) dei livelli gerarchici;

tendere a realizzare strutture organizzative uniformi a quelle

adottate a livello interforze e internazionale, salvaguardando le

peculiarità di FA.

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FONDAMENTI ORDINATIVI DELL’AM b.

(1) Il concetto di “dipendenza”

Le fonti giuridiche del concetto di dipendenza sono costituite dal

COM67 e dal TUOM68. Poiché tali norme discendono dal concetto di

disciplina, è frequente l’assimilazione di quest’ultimo con il rapporto di

dipendenza.

Sovente, però, si tende ad attribuire al termine disciplina

un’accezione riduttiva, riferita unicamente agli istituti sanzionatori. Al

contrario, per avere la piena cognizione del termine, è necessario

rifarsi al citato TUOM il quale indica l’ampio spettro di ricadute che la

disciplina militare determina in ogni aspetto della vita militare,

imponendo principi che trascendono il semplice dovere

dell’obbedienza. La disciplina militare, infatti, oltre a comprendere il

dovere di obbedienza, compendia anche i principi della gerarchia e del

rapporto di subordinazione, e, pertanto, identifica i parametri

organizzativi primari delle FA.

La disciplina militare rappresenta, quindi, una regola

fondamentale per i cittadini alle armi in quanto costituisce il principale

fattore di coesione e di efficienza.

Appare consequenziale affermare che – avuto riguardo all’art.

715 del TUOM, in cui si materializza la trasposizione tra il principio di

gerarchia (concetto ideale) e la dipendenza gerarchica (rapporto

concreto) – la disciplina militare costituisce patrimonio genetico della

dipendenza gerarchica.

(2) La dipendenza gerarchica

Per dipendenza gerarchica si intende il rapporto sancito dall’art.

1346 del COM: “Per il conseguimento e il mantenimento della

disciplina sono determinate le posizioni reciproche del superiore e

dell’inferiore, le loro funzioni, i loro compiti e le loro responsabilità. Da

ciò discendono il principio di gerarchia e quindi il rapporto di

subordinazione e il dovere dell’obbedienza”. Inoltre, ai sensi dell’art.

715 comma 1 del TUOM “Dal principio di gerarchia derivano per il

militare (…) i doveri inerenti al rapporto di subordinazione nei

confronti dei superiori di grado e dei militari di pari grado o di grado

67 Art. 626. 68 Titolo VIII “Disciplina militare”.

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inferiore investiti di funzioni di comando o di carica direttiva, nei limiti

delle attribuzioni loro conferite”.

In altri termini, il rapporto di subordinazione scaturisce dal

principio di gerarchia e ne consente la concretizzazione sul piano

dell’esercizio del comando o di carica direttiva, divenendo lo

strumento per il conseguimento del fine.

Il citato art. 71569 costituisce conferma della indivisibilità dei

concetti di dipendenza gerarchica e di disciplina militare.

La dipendenza gerarchica implica la supremazia da parte

dell’autorità individuata sui subordinati, al fine di conseguire la

missione assegnata. Al titolare della supremazia gerarchica risalgono

infatti i poteri di:

assegnare compiti, impartendo ordini e direttive attinenti al

servizio e alla disciplina, nei limiti dei compiti di istituto;

controllare e verificare il raggiungimento degli obiettivi e

intraprendere le azioni ritenute necessarie;

impiegare il personale subordinato, nei limiti delle norme vigenti,

in relazione alla missione assegnata;

valutare l’operato dei dipendenti attraverso la redazione della

documentazione caratteristica, secondo la normativa vigente;

esercitare la potestà sanzionatoria nel campo disciplinare, secondo

quanto previsto dal TUOM e dalla Direttiva SMA-ORD-013;

delegare ovvero avocare l’autorità per l’espletamento di particolari

mansioni.

(3) Il collegamento tecnico

La configurazione organizzativa dell’AM è il risultato della

combinazione fra due tipologie di strutture: gerarchica e funzionale.

Ne consegue che l’ordinamento dell’AM prevede apposite relazioni di

servizio che permettono di combinare la dipendenza gerarchica con le

69 1. Dal principio di gerarchia derivano per il militare:

a) il dovere di obbedienza nei confronti del Ministro della difesa e dei Sottosegretari di Stato per la difesa quando esercitano le funzioni loro conferite per delega del Ministro;

b) i doveri inerenti al rapporto di subordinazione nei confronti dei superiori di grado e dei militari pari grado o di

grado inferiore investiti di funzioni di comando o di carica direttiva, nei limiti delle attribuzioni loro conferite.

2. Nelle relazioni di servizio e disciplinari il militare è tenuto a osservare la via gerarchica.

3. Per la sostituzione del militare investito di comando o di carica direttiva in caso di morte, assenza o impedimento si

applicano le disposizioni previste da ciascuna Forza armata o Corpo armato. In mancanza di particolari disposizioni, al

militare investito di comando o di carica direttiva deceduto, assente o impedito, subentra di iniziativa, fino alla nomina del

successore da parte dell'autorità competente, il militare, che ne ha titolo, in servizio presso lo stesso comando o reparto più

elevato in grado, e, a parità di grado, più anziano, tenendosi presente che il militare in servizio permanente ha il dovere di

esercitare il comando sui militari pari grado delle altre categorie, prescindendo dalle anzianità. 4. In ogni atto riferito al servizio o compiuto in servizio che comporta l'assunzione di responsabilità con conseguente

emanazione di ordini il militare delle categorie in servizio permanente ha il dovere di esercitare il comando sui militari pari

grado delle altre categorie, prescindendo dall'anzianità.

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esigenze di carattere funzionale. Tali relazioni di servizio, che esulano

dal rapporto di dipendenza gerarchica in senso stretto, sono

denominate “collegamento tecnico”.

Ciò avviene, in particolare, nei settori a spiccata connotazione

tecnica (quali, ad esempio, quello logistico, manutentivo, sanitario,

amministrativo e infrastrutturale) per i quali esistono organismi,

collocati al di fuori della linea gerarchica, deputati a disciplinare le

specifiche attività. Il rapporto esistente tra questi organi e i

destinatari delle norme da essi prodotte è chiamato collegamento

tecnico e si sostanzia con l’emanazione, da parte dell’organo preposto,

di manuali, procedure, prescrizioni e normative tecniche.

Questi documenti – compatibilmente con gli ordini che

promanano dall’autorità gerarchicamente sovraordinata –

costituiscono direttive per i destinatari. In nessun caso il titolare della

regolamentazione tecnica in uno specifico settore assume nei

confronti del destinatario le potestà esclusive del superiore gerarchico.

Qualora gli ordini ricevuti dal superiore gerarchico risultino

incompatibili con le sopracitate prescrizioni dell’organo deputato alla

trattazione degli aspetti tecnico-funzionali, prevale la direttiva del

superiore gerarchico; qualora l’incompatibilità sia insormontabile

occorre risalire ai comuni superiori delle due catene al fine di dirimere

le incongruenze.

(4) Il supporto logistico-amministrativo

Quando un Reparto dell’AM non è autonomo sotto l’aspetto

logistico, ma fruisce dei beni e dei servizi forniti da un altro reparto, si

parla di “supporto logistico-amministrativo”. Questo tipo di rapporto di

servizio non rientra nel rapporto di dipendenza gerarchica né di

collegamento tecnico e nella stesura delle TOO vengono riportati,

qualora esistenti, gli Elementi di Organizzazione supportati o che

forniscono tale servizio.

(5) Il Comandante di Corpo

Il Comandante di Corpo è “l’Ufficiale preposto, secondo le

disposizioni in vigore, al comando o alla direzione di unità, di ente o

servizio organicamente costituto e dotato di autonomia nel campo

dell’impiego e in quello logistico, tecnico e amministrativo”. Per

l’Aeronautica Militare il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica

individua con propria direttiva (SMA-ORD-013) gli incarichi che

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comportano l’esercizio della potestà sanzionatoria nel campo della

disciplina militare.

Per individuare gli Ufficiali che esercitano le funzioni di

Comandante di Corpo, i fattori che devono essere presi in

considerazione sono:

la dipendenza gerarchica, significando che l’autorità designata

quale Comandante di Corpo ricopre un incarico lungo la linea

gerarchica di ciascuna struttura organizzativa;

la dipendenza disciplinare, intesa come potestà sanzionatoria

attribuita ai Comandanti di Corpo, allorquando si renda necessario

individuare un’autorità militare al di fuori della linea di impiego nel

caso in cui questa faccia capo ad un funzionario civile oppure

straniero;

particolari condizioni in cui il personale militare potrebbe trovarsi:

ricoverato in ospedale civile oppure presso struttura

sanitaria militare il cui direttore è di grado inferiore;

sospeso dall’impiego, dalle funzioni del grado, dal

servizio e dalle attribuzioni del grado.

La Direttiva SMA-ORD-021 “Manuale del Comandante di Corpo”

fornisce agli Ufficiali designati per l’esercizio delle relative funzioni una

guida teorico-pratica per l’esercizio dell’azione di comando e per la

risoluzione di casi concreti. Il manuale compendia le norme relative ai

settori della disciplina militare, delle funzioni di polizia giudiziaria

militare e ordinaria (compresa quella relativa agli illeciti amministrativi

e penali connessi all’uso di sostanze stupefacenti) dello svolgimento di

alcune peculiari attività amministrative concernenti: il diritto di

accesso alla documentazione amministrativa; la tutela dei dati

personali e sensibili; l’attività certificativa militare; la tutela della

salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro; la vigilanza sull’esercizio

di attività extraprofessionali; l’avvio delle pratiche per la tutela legale

del personale dipendente.

Il Comandante di Corpo è tenuto, innanzitutto, a rispettare i

doveri generali imposti a tutti i superiori. Quanto ai doveri particolari,

il Comandante di Corpo, nell’ambito del Reparto, è direttamente

responsabile:

della disciplina;

dell’organizzazione;

dell’impiego;

dell’addestramento del personale;

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della conservazione dei materiali e della gestione amministrativa,

nei limiti previsti da apposite norme.

Inoltre, ai sensi dell’art. 301 del cpmp, il Comandante di Corpo

(così come il Comandante di distaccamento o di posto) esercita le

funzioni di polizia giudiziaria militare per i reati soggetti alla

giurisdizione militare.

Al Comandante di Corpo spetta, altresì, la potestà sanzionatoria

di corpo.

Il Comandante di Corpo ha, quindi, la potestà di comando, di

direzione e di coordinamento nei confronti del personale dipendente,

nonché quella di regolare e organizzare tutte le attività che si

svolgono nell’ente a cui è preposto, assicurandone il funzionamento,

l’efficienza e l’efficacia, cioè il raggiungimento della missione e degli

obiettivi assegnati all’ente stesso.

Al Comandante di Corpo sono devolute anche le seguenti

ulteriori attribuzioni:

disporre l’adozione, se ritenuto necessario per la sicurezza delle

installazioni militari, di particolari controlli del personale in uscita o

in entrata con lo scopo di impedire che dall’ente sia asportato

materiale dell’Amministrazione militare o che sia introdotto

materiale che possa nuocere al singolo o alla comunità. Tali

controlli sono eseguiti dal personale impiegato nelle articolazioni

preposte alla protezione locale;

curare l’inoltro, per via gerarchica, delle istanze di conferimento

con le SA e dei plichi chiusi diretti al Ministro della Difesa;

adottare i provvedimenti di riesame, sospensione e condono delle

sanzioni disciplinari di corpo;

esprimere il parere sulle istanze intese ad ottenere la cessazione

degli effetti delle sanzioni disciplinari di corpo;

concedere e/o promuovere le ricompense per lodevole

comportamento e particolare rendimento in servizio (elogi ed

encomi);

esprimere il proprio parere nell’ambito delle inchieste formali

disciplinari previste dalle leggi di stato del personale militare e

dall’esame del giudicato penale;

proporre la sospensione precauzionale facoltativa dall’impiego o

dal servizio, nei casi di gravi trasgressioni che impongano

l’immediato allontanamento dal servizio, in quanto gravemente

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lesive del prestigio delle Forze Armate o siano incompatibili con lo

status di militare in servizio permanente;

avviare il procedimento per proporre il proscioglimento dalla ferma

dei Volontari in ferma prefissata per “gravi mancanze disciplinari”

o la dispensa dal servizio permanente del personale non direttivo e

non dirigente (Sottufficiali e Volontari in servizio permanente), per

inidoneità a disimpegnare le attribuzioni del proprio grado, per

insufficienza delle qualità necessarie e/o per scarso rendimento;

esercitare il potere discrezionale di richiesta di procedimento

penale davanti al giudice militare ai sensi dell’art. 260 cpmp;

esercitare, qualora rivesta il grado di Ufficiale Superiore, le

funzioni di polizia giudiziaria ordinaria in relazione alle misure di

prevenzione e repressione dei reati previsti dal TU delle leggi in

materia di sostanze stupefacenti e psicotrope (D.P.R. 309/90), ove

commessi da militari in luoghi militari, ai sensi dell’art. 1499 del

COM;

redigere la relazione tecnica sugli eventi di particolare gravità o

risonanza verificatisi nel proprio ente, prevista dal DPR n.

83/2005;

esercitare le funzioni di “Titolare” in materia di tutela dei dati

personali e sensibili ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003;

esercitare le funzioni di “Datore di lavoro” ai sensi del D.Lgs. n.

81/2008 e successive modificazioni;

predisporre e gestire, nell’ambito del proprio ente, gli atti di

competenza in materia di attività certificativa militare, con

particolare riguardo alla legalizzazione di firme, ai sensi del DPR n.

445/2000, nominando i funzionari (militari e/o civili) incaricati di

svolgere tali compiti;

esprimere il parere sulle istanze finalizzate all’esercizio di attività

extraprofessionali, compatibili con lo status di Ufficiale,

Sottufficiale e Volontario di Truppa;

esprimere il parere sulle eventuali richieste di gratuito patrocinio

da parte dell’Avvocatura dello Stato avanzate da personale

dipendente interessato da procedimenti giudiziari per fatti correlati

al servizio;

esercitare, nei riguardi del personale civile dipendente, la potestà

sanzionatoria prevista per i “Capi della Struttura” ai sensi del

D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 “Norme generali sull’ordinamento

del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” e

successive modifiche ed integrazioni.

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Indipendentemente dall’assunzione o meno delle funzioni di

Comandante di Corpo, il militare investito di comando o carica

direttiva è responsabile di tutte le attività e di tutti i provvedimenti

posti in essere nell’ambito dell’ente cui egli è preposto, in relazione

all’assolvimento della missione assegnata. Sotto l’aspetto

organizzativo – in particolare nell’ambito dell’area di vertice della FA –

può rendersi necessario formalizzare procedure che consentano di

decentrare e snellire la trattazione e la gestione delle singole

problematiche. Tali procedure sono regolamentate dall’Autorità posta

al vertice.

(6) La continuità di comando

La mancata designazione del titolare dell’incarico, la sua

assenza od anche l’impossibilità di esercitare le proprie funzioni

determinano la necessità di individuare il sostituto per garantire

continuità nell’azione di comando. Gli enti e i comandi

dell’organizzazione di vertice dell’A.M. – sulla base delle linee guida di

seguito dettate – determinano i criteri e disciplinano le modalità per

assicurare la continuità di comando nell’ambito dei reparti dipendenti.

La sostituzione del titolare di comando o di carica direttiva

avviene, di norma, qualora egli si assenti dalla sede del reparto per un

periodo superiore alle 72 ore, a qualsiasi titolo (anche per servizio) e

deve essere oggetto di notifica anche nell’Ordine del Giorno. Nel caso

il Comandante/Direttore si rechi fuori dal territorio nazionale la

sostituzione avviene all’atto dell’effettiva partenza.

Solo se le condizioni di distanza e di durata dell’assenza del

titolare non pregiudicano l’efficacia dell’azione di comando, l’Ente

gerarchicamente superiore, preventivamente informato, può

autorizzare il titolare a mantenere il comando.

Negli altri casi, vale a dire nelle circostanze in cui avviene un

formale, anche se temporaneo, passaggio nell’esercizio del comando,

l’Ufficiale investito di funzione vicaria:

rileva tutte le responsabilità che caratterizzano l’incarico, se non

diversamente previsto dalla normativa in vigore e da disposizioni

particolari emanate dal titolare;

si astiene dal modificare sostanzialmente le istruzioni e le

disposizioni date dal titolare, al quale si deve rivolgere per ricevere

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istruzioni, qualora si trovi nelle circostanze di dover modificare gli

ordini in vigore;

esercita pienamente il comando/funzione direttiva nei confronti di

tutti i militari di grado inferiore ovvero meno anziani nel grado ma

può impartire solo istruzioni od ordini di servizio ad Ufficiali più alti

in grado o più anziani dipendenti dal titolare, tanto effettivi all’ente

quanto temporaneamente ivi presenti, per fatti specifici

determinati dalla necessità di perseguire il principio di efficienza e

buon andamento dell’amministrazione, informandone quanto

prima il titolare;

non può fare nomine ad incarichi, ovvero proposte per nomine o

destinazioni fuori l’Ente, senza il consenso del titolare o, nel caso

in cui questi sia impossibilitato, del Comandante gerarchicamente

superiore.

(7) La potestà ordinativa e gli strumenti ordinativi

La potestà ordinativa è l’autorità di definire, attraverso

appropriati strumenti ordinativi, l’ordinamento, gli organici e il

funzionamento degli EdO di FA.

Lo strumento ordinativo è il provvedimento adottato dall’autorità

titolata attraverso il quale si sostanzia tale potestà, allo scopo di

“legiferare” (in senso ordinamentale) in tema di strutture e organica

di un elemento di organizzazione.

Normalmente i processi ordinativi vengono innescati da norme

di rango primario o secondario (leggi, decreti legislativi, decreti del

Presidente della Repubblica, decreti ministeriali/interministeriali) con i

quali il Legislatore o l’Autorità Governativa delineano i principali

lineamenti organizzativi. La posizione occupata dalla norma nella

gerarchia delle fonti è funzione della rilevanza dell’organismo oggetto

del provvedimento stesso. Successivamente all’emanazione del

provvedimento ed allo scopo di renderlo “operativo” è sempre

necessario produrre un documento ordinativo, a livello di FA, che

consenta di precisare tutti gli aspetti rilevanti per il funzionamento

dell’organizzazione.

La potestà ordinativa in ambito FA è del Capo di SMA, che la

esercita in armonia con le direttive del Capo di SMD e conformemente

al quadro giuridico vigente. Pertanto, ferma restando l’autonomia

riconosciuta dalle normative, tale attività organizzativa deve essere

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armonizzata con i provvedimenti posti in essere nel campo della

Difesa dagli organi istituzionalmente preposti.

I provvedimenti ordinativi che possono essere emanati per gli

Enti di FA sono:

il Decreto Ministeriale (DM), di competenza del Ministro;

le Circolari Ordinative (CO);

le Tabelle Ordinative e Organiche (TOO);

le Aggiunte e Varianti alle Tabelle Ordinative e Organiche (AAVV);

Messaggio Ordinativo (MO);

Disposizioni particolari (atti dispositivi/decretazioni).

(8) Decreto Ministeriale

Nel settore ordinativo, il Decreto Ministeriale (cosiddetto

“decreto di struttura” per i suoi contenuti e finalità organizzative) è

l’atto amministrativo tipico con cui il Ministro della Difesa interviene

nel processo di ristrutturazione delle Forze Armate (ai sensi dell’art.

10 del COM).

Normalmente questo strumento è impiegato per la modifica di

organismi istituiti con analogo atto ministeriale, oppure per particolari

provvedimenti di interesse per l’intera struttura dell’Amministrazione

Difesa sanciti in norme di rango superiore.

È lo strumento ordinativo indispensabile nei casi di

provvedimenti che coinvolgono gli interessi di diverse FF.AA. o che

riguardano diversi settori del Dicastero (area tecnico-operativa e

tecnico-amministrativa).

(9) La Circolare Ordinativa

La Circolare Ordinativa (CO) è lo strumento interno di FA

attraverso il quale il Capo di SMA esercita la potestà ordinativa

conferitagli per legge e viene adottata nei casi di:

costituzione;

soppressione;

riorganizzazione;

trasferimento di sede/rilocazione;

cambio di dipendenza gerarchica di Enti/Reparti dell’AM.

Gli elementi essenziali che devono disciplinati mediante CO sono

differenti a seconda del motivo che ne ha comportato l’emanazione. In

particolare:

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in caso di “costituzione” di un nuovi Ente, nella CO devono essere

riportati gli elementi salienti per il funzionamento del nuovo

organismo, demandando alla stesura delle relative TOO la

dettagliata definizione di compiti, struttura, ordinamento e

organici;

in caso di “soppressione” di un Ente, con la CO devono essere

fornite tutte le indicazioni di dettaglio relative al reimpiego del

personale militare e civile, l’eventuale transito delle funzioni svolte

dall’Ente soppresso e tutte le previsioni ordinative necessarie al

funzionamento degli “uffici stralcio” che saranno costituiti a cura

dell’AC competente;

in caso di “riorganizzazione” di un Ente, con la CO vanno

disciplinate le caratteristiche fondamentali dell’organismo

(denominazione, struttura di base, ,missione) come pure la

cessazione o transito di funzioni ad altri Elementi di

Organizzazione.

Le Circolari Ordinative sono elaborate a cura dello SMA 1°

Reparto e poste all’approvazione del Capo di SMA.

La CO deve contenere le seguenti disposizioni e informazioni:

generalità (norme di rango primario e secondario, precedenti

provvedimenti ordinativi, ecc.);

missione e compiti;

dipendenza gerarchica (ed eventuali collegamenti tecnici);

il supporto logistico e amministrativo (fornito ad altri enti e reparti

ovvero ricevuto da altri enti e reparti);

sede ed indirizzi;

“posizioni di forza” del personale;

Comandante di Corpo;

ordinamento e organici;

disposizioni particolari.

La CO è altresì utilizzata per definire modifiche ordinative

trasversali a specifici settori (ad esempio: amministrativo, sanitario,

etc..) presenti in molteplici realtà organizzative della F.A. In questi

casi essa assume la denominazione di CO “quadro” perché non è

immediatamente esecutiva, ma definisce la cornice di riferimento,

l’end state desiderato, nonché i limiti ed i vincoli da rispettare nel

processo di riordino.

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(10) Le Tabelle Ordinative e Organiche (TOO)

Le TOO costituiscono l’atto ordinativo più completo mediante il

quale il Capo di SMA esercita la potestà ordinativa conferitagli per

legge. Le TOO di ogni Ente disciplinano tutti gli aspetti ordinativi e

organici necessari per il suo completo funzionamento. Le TOO sono

composte da tre parti:

I Parte “Generalità”, in cui sono indicati:

l’elenco dei provvedimenti ordinativi che si sono succeduti nel

tempo riguardanti l’ente;

la missione;

i compiti (ove previsto);

la sede (o le sedi, qualora trattasi di ente dislocato su più aree)

e gli indirizzi (postale, telegrafico e telematico);

la dipendenza gerarchica;

il collegamenti tecnici (ove previsti);

il supporto tecnico, logistico e amministrativo fornito ad altri

Enti e Reparti;

il supporto tecnico, logistico e amministrativo eventualmente

ricevuto da altri Enti unitamente alla configurazione

amministrativa (ente amministrativo, distaccamento

amministrativo o reparto amministrato);

le “posizioni di forza” del personale;

l’autorità che esercita le funzioni di Comandante di Corpo;

particolari delle articolazioni.

II Parte “Ordinamento e Organici”, in cui sono indicate per

ciascuna articolazione dell’EdO, l’organigramma, i compiti e le

“posizioni organiche” con il relativo profilo professionale,

necessarie per assolvere i compiti assegnati.

Per ogni posizione organica (po) sono indicati:

incarico;

numero della po;

grado, categoria e specialità richiesti;

livello di NOS richiesto;

requisiti aggiuntivi in cui si precisano gli eventuali titoli richiesti

(livello di conoscenza della lingua straniera, qualifiche ecc.);

note aggiuntive in cui vengono riportate ulteriori informazioni.

III Parte “Riepiloghi”, in cui sono riportate le dotazioni

organiche complessive del personale (suddiviso tra Ufficiali,

Sottufficiali, Truppa, Personale civile) distinto per ruolo, categoria

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e specialità, oltre al riepilogo finale delle articolazioni

precedentemente dettagliate.

Le TOO in genere sono proposte dai singoli Enti/Reparti al

rispettivo Comando di Vertice e successivamente da questi inoltrate

allo SMA-ORD il quale, dopo averle analizzate ed elaborate, le pone

all’approvazione del Capo di SMA.

(11) Tipologia degli incarichi previsti nelle TOO

Con il termine incarico si indica la denominazione ordinativa che

sintetizza il livello di responsabilità, le competenze, i compiti specifici

e le attività connesse con una particolare posizione definita con

apposito atto amministrativo.

Di norma gli incarichi delineati nelle TOO sono strutturati per

impiegare il personale con continuità durante tutta l’attività

giornaliera; tali incarichi sono indicati come “incarichi esclusivi”. Per

questa tipologia di incarico nella parte Organica delle TOO non è

prevista alcuna simbologia particolare di fianco alla relativa po.

Solo per quelle attività che non prevedono un continuo e

costante impegno del personale durante l’intera attività lavorativa

giornaliera, sono istituite posizioni organiche particolari (denominate

Principale “P” e Secondario “S”) tali da suddividere l’attività del

medesimo individuo su distinte funzioni. Tali funzioni sono correlate

tra loro ed indicate in modo esplicito nelle TOO. Questa è la tipologia

definita dal binomio “incarico principale” (lettera “P” sulle TOO accanto

al numero di po), ed “incarico secondario” (lettera “S” sulle TOO

accanto allo stesso numero di po previsto come principale).

Per consentire il giusto livello di flessibilità, l’ordinamento

dell’AM prevede posizioni organiche particolari attivabili in determinati

periodi o per specifiche circostanze. Tali PO sono individuate mediante

la simbologia sotto descritta:

(T): posizione organica, attivata per periodi limitati in ragione di

specifiche esigenze, solitamente di impiego. Viene istituita dal 1°

Reparto di SMA di iniziativa o, in alternativa, su richiesta della

DIPMA o del Comandante di Corpo, per via gerarchica;

(R): posizione organica che individua un incarico assolto

normalmente da personale dello stesso Ente, identificato di volta

in volta secondo specifiche esigenze o regole pre-codificate (es. il

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più anziano dei Capi Ufficio). L’incarico è svolto dal personale

individuato in aggiunta alle normali attribuzioni.

La posizione si configura al pari di un incarico secondario “S” per il

quale, non essendo possibile o appropriato definire a priori ed in

maniera univoca il corrispettivo incarico principale in TOO, il

soggetto è discrezionalmente individuato per l’attestazione dei

compiti previsti per la posizione “R”. Ove sia necessario individuare

peculiari professionalità, può essere ricoperta da personale di altri

Enti.

Nel caso si verifichino particolari esigenze organizzative ad una

stessa persona possono essere assegnati contemporaneamente

più incarichi tabellari; in questo caso si parla di “incarichi plurimi”.

Questa particolare situazione di “anomalia organizzativa” non va

confusa con quanto previsto per le posizioni tabellari “P” ed “S”

(che si riferiscono ad un solo incarico diviso in due funzioni).

Gli incarichi plurimi sono attribuiti con apposito atto dell’autorità

competente che avrà cura di specificare, nel relativo atto la

numerazione dell’incarico (le diciture da utilizzare sono: “primo

incarico”, “secondo incarico”, ecc.).

Solo in caso di incarichi plurimi, è inoltre competenza

dell’autorità responsabile del conferimento degli stessi, stabilire

formalmente quale sia l’ “incarico preminente”.

(12) La potestà ordinativa decentratata

I Comandanti di Vertice, il Comandante della 1ª Regione Aerea

ed il Comandante del COMAER possono costituire con apposita

Circolare Ordinativa, nell’ambito dell’area funzionale di propria

competenza e per un periodo non superiore a 170 giorni

(eventualmente rinnovabili su autorizzazione del Capo di SMA),

organismi denominati “Straordinari” per soddisfare esigenze

temporanee.

Tali organismi consentono di fare fronte ad esigenze di carattere

operativo, addestrativo, tecnico, logistico e amministrativo il cui

soddisfacimento è strumentale al conseguimento della missione

assegnata.

Gli organismi straordinari devono essere costituiti utilizzando

risorse interne alla propria area organizzativa o presso gli enti co-

ubicati ed impiegando in secondo incarico personale già assegnato.

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L’Ordinamento in AM

142

Per la costituzione dell’organismo straordinario è necessaria una

Circolare Istitutiva redatta secondo lo schema tipo di CO.

La potestà ordinativa decentrata non è delegabile e può essere

esercitata solo sul territorio nazionale.

(13) L’Ufficio Stralcio

Per far fronte alle incombenze tecnico-amministrative

conseguenti alla soppressione, trasferimento di sede o rilocazione di

un Ente si provvede alla temporanea costituzione di un Ufficio Stralcio

a cui viene assegnato il compito di assicurare l’espletamento delle

connesse attività logistiche-amministrative e delle conseguenti

rendicontazioni finali.

L’organismo viene costituito con Circolare Ordinativa.

La costituzione dell’Ufficio Stralcio è facoltà del Capo di SMA o,

su sua delega, degli Alti Comandanti/Comandanti di Regione Aerea

che la possono esercitare con le stesse limitazioni previste per gli

Organismi Straordinari.

(14) Il comprensorio operativo

Il Comprensorio Operativo è riferito ad una particolare esigenza

operativa o logistica e deriva dalla dislocazione geografica di un ente o

reparto dell’AM le cui articolazioni insistono, per ragioni di varia

natura, su aree geografiche anche non contigue.

In tali condizioni – fermo restando il presupposto che ciascuna

articolazione concorre, attraverso l’assolvimento dei propri compiti

specifici, alla corretta esecuzione della missione generale – la sede

dell’ente è costituita dall’insieme di tutte le aree di cui trattasi e

assume la connotazione di Comprensorio Operativo. La “sede legale”

dell’ente si identifica nella sede dove è ubicato il Comandante

(“rappresentante legale” dell’ente).

Il Comprensorio Operativo è istituito da SMA-ORD,

autonomamente o su proposta dell’Alto Comando interessato.

(15) La posizione quadro

La “posizione quadro” è una particolare condizione ordinativa di

un elemento di organizzazione della Forza Armata per il quale –

ancorché sia stata definita la struttura con l’indicazione di tutti i

riferimenti ordinativi (compiti, sede, dipendenza, Comandante di

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L’Ordinamento in AM

143

Corpo, posizioni di forza) – le funzioni sono sospese e,

conseguentemente, non viene assegnato personale.

Questo particolare assetto organizzativo è generalmente

adottato nei seguenti casi:

mantenere la struttura ordinativa di un EdO le cui funzioni, non

avendo più carattere continuativo, vengono sospese;

predisporre la configurazione ordinativa di un EdO le cui funzioni

potranno essere attivate al verificarsi di determinate circostanze.

La “posizione quadro” è istituita dallo SMA-ORD,

autonomamente o su proposta dell’Alto Comando interessato.

(16) Le posizioni di forza del personale

Le “posizioni di forza” del personale sono riferimenti ordinativi

necessari per consentire gli adempimenti di natura matricolare e

amministrativa, da parte degli organismi preposti, connessi al servizio

e all’impiego di ogni singolo militare. In particolare:

la Forza Effettiva Organica (FEO) indica la consistenza di personale

militare assegnato ad un Ente per prestare servizio con continuità.

la Forza Matricolare (FoMa) indica la consistenza di personale

militare assegnato ad un Ente soltanto ai fini della tenuta dei

documenti matricolari e personali;

la Forza Amministrativa (FoAm) indica la consistenza di personale

militare assegnato ad un Ente solamente ai fini della gestione

amministrativa (corresponsione delle competenze e la trattazione

delle relative pratiche);

la Forza Addestrativa di Volo (FoAV), indica la consistenza di

personale assegnato ad un Reparto di volo per lo svolgimento

dell’attività di volo e per la trattazione delle attività da essa

derivanti (indumenti di volo e del materiale speciale aeronautico

connesso al volo);

la Forza Amministrata Non Effettiva (FANE), indica la consistenza

di personale militare che, pur essendo assegnato in forza

matricolare (FoMa) e in forza amministrativa (FoAm) ad un Ente

non è in FEO allo stesso né ad altri Enti. Questa condizione si

verifica in occasioni di particolari tipologie di stato giuridico o di

impiego (es. personale sospeso dal servizio, allievi in forza agli

Istituti di Formazione privi di prima assegnazione, ecc).

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L’Ordinamento in AM

144

Tali previsioni non vanno confuse con quanto previsto nel Libro

Terzo del T.U.O.M. al Titolo I “Disciplina dell’Amministrazione e

contabilità degli organismi della Difesa” Capo IV “Amministrazione del

personale”, art. 455, che prevede la composizione della “Forza

Amministrata”, ripartendola tra forza effettiva, forza aggregata e forza

potenziale.

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L’Ordinamento in AM

145

ALLEGATI

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L’Ordinamento in AM

Allegato “A”

A-1

GLOSSARIO

AMPIEZZA DELL’AREA DI GESTIONE (o DI CONTROLLO/D’AUTORITÀ)

(SPAN OF MANAGEMENT/OF CONTROL/OF AUTHORITY): Numero di

subordinati che si riferisce a un dato manager.

AREA FUNZIONALE: Articolazione del Dicastero Difesa in macro Aree che

identificano la funzione assolta dagli Enti o dagli Organismi Atipici afferenti una

determinata area. La suddivisione si articola in area: Tecnico-operativa,

Tecnico Amministrativa e Tecnico Industriale; ad esse si affiancano, per motivi

organizzativi, l’Area Ministeriale, Altri Dicasteri, nonché Internazionale. In AM

si identificano le seguenti aree funzionali: Operativa/Addestrativa, Logistica,

Formativa e Territoriale.

ARTICOLAZIONE: Elemento di Organizzazione (EdO) non dotato di un

autonomo atto ordinativo di costituzione, non ha un assetto organizzativo

indipendente. L’EdO è quindi parte di un Ente e la sua configurazione

ordinativa ed organica è definita nell’atto costitutivo o nelle TOO dell’Ente

medesimo.

AUTORITÀ: Il potere concesso al singolo affinché possa adottare le decisioni

finali in uno specifico settore, ovvero potere di fare qualcosa, o di farlo fare a

qualcun altro, al fine di conseguire gli obiettivi dell’organizzazione.

CATENA DI COMANDO: Indica le relazioni d’autorità e di responsabilità che

legano superiori e subordinati nell’intera organizzazione.

COLLEGAMENTO TECNICO: Oltre alla dipendenza gerarchica, nell’ambito

dell’A.M. – in quanto organizzazione complessa derivante dalla combinazione

dei due tipi fondamentali di struttura (gerarchica e funzionale) – si sviluppano

anche relazioni di servizio che esulano dal rapporto di dipendenza gerarchica.

Ciò avviene, in particolare, nei settori a spiccata connotazione tecnica (quali,

ad esempio, quello logistico, manutentivo, sanitario, amministrativo ed

infrastrutturale) per i quali esistono organismi, collocati al di fuori della linea

gerarchica, deputati a disciplinare le specifiche attività. Il rapporto esistente tra

questi organi ed i destinatari delle norme da essi prodotte è chiamato

collegamento tecnico e si sostanzia con l’emanazione, da parte dell’organo

preposto, di manuali, procedure, prescrizioni e normative tecniche. Questi

documenti – compatibilmente con gli ordini che promanano dall’autorità

gerarchicamente sovraordinata – costituiscono direttive per i destinatari. In

nessun caso il titolare della regolamentazione tecnica in uno specifico settore

assume nei confronti del destinatario le potestà esclusive del superiore

gerarchico. Qualora gli ordini ricevuti dal superiore gerarchico risultino

incompatibili con le sopraccitate prescrizioni dell’organo deputato alla

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L’Ordinamento in AM

Allegato “A”

A-2

trattazione degli aspetti tecnico-funzionali prevale la direttiva del superiore

gerarchico; qualora l’incompatibilità sia di difficile soluzione occorre risalire ai

superiori comuni delle due catene al fine di dirimere le incongruenze.

COMANDARE: La funzione di influenzare e determinare comportamenti e

azioni del personale con lo scopo di conseguire gli obiettivi assegnati. Include

la qualità, lo stile e il potere del leader, nonché tutti i fattori che definiscono la

capacità di leadership quali la comunicazione, la motivazione e la disciplina.

COMITATO: Gruppo formato per coordinare e per scambiare informazioni, per

consigliare l’alta direzione o anche per decidere direttamente.

CONTROLLARE: La funzione manageriale di predeterminazione di modi e

mezzi per assicurare che la performance pianificata sia effettivamente

ottenuta.

CONTROLLO: Il processo con il quale si garantisce il conseguimento degli

obiettivi generali dell’organizzazione e degli obiettivi particolari dei singoli.

CONTROLLO DI QUALITÀ: Attività coordinate per guidare e tenere sotto

controllo un’organizzazione in materia di qualità.

DELEGA: Processo con il quale si affidano alcune attività ad altre persone

conferendo loro l’autorità necessaria ad effettuarle. Il processo di delega è

basato sul principio secondo il quale colui che esercita attività delegate non

può, a sua volta, delegarle.

DOWNSIZING: l’aumento dell’efficienza con il ridimensionamento degli

organici.

ELEMENTO DI ORGANIZZAZIONE (EdO): Struttura organizzativa

riconducibile alle seguenti fattispecie: Ente, Articolazione, Organismo Atipico.

ENTE: Elemento di Organizzazione (EdO), che risponde contemporaneamente

a tutti i requisiti sotto elencati:

- esiste una circolare ordinativa di costituzione e una tabella ordinativa

organica autonoma che ne delinea un assetto organizzativo indipendente e

una missione specifica e univoca;

- la struttura ordinativa deve prevedere almeno un comando (dotato o meno

d’organi di staff) e due articolazioni dipendenti;

- al vertice vi è posto un comandante di corpo cui è attribuita, tra le altre

competenze, anche la responsabilità amministrativa prevista per gli enti,

distaccamenti e reparti come definiti nel COM e TUOM. La specificità delle

funzioni attribuite al Comandante di Corpo, garantiscono il necessario livello

di autonomia in tutti i settori (impiego, logistico, tecnico e amministrativo).

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L’Ordinamento in AM

Allegato “A”

A-3

FUNZIONI DI SUPPORTO: Funzioni necessarie a mantenere operative quelle

primarie.

FUNZIONI PRIMARIE: Le tre funzioni essenziali alla sopravvivenza delle

organizzazioni: operativa, logistica e amministrativa.

INCARICO TABELLARE: Denominazione ordinativa che sintetizza il livello di

responsabilità, le competenze, i compiti specifici e le attività connessi con una

particolare posizione ordinativa. Alla posizione ordinativa di norma è associata

una determinata figura professionale.

INCARICO EXTRA-TABELLARE: Incarico che non ha diretta correlazione con

posizioni ordinative definite in TOO, ma che è attribuito a seguito di norme o

atti amministrativi di diversa natura. È questo il caso, ad esempio, delle

nomine dei gruppi di lavoro o delle commissioni formalizzate con apposito atto

o decretazione (atti dispositivi, decretazioni dirigenziali, etc.).

GRUPPO DI LAVORO: I Gruppi di Lavoro sono una metodologia per la

risoluzione di problematiche specifiche, istituiti temporaneamente, con

personale scelto per le proprie competenze professionali e con il compito di

produrre un risultato tangibile in tempi relativamente brevi (non superiori ad

un anno). Possono essere costituiti a qualunque livello organizzativo con atto

dispositivo dell’Autorità di Vertice dell’E.d.O., che definisce compiti,

dipendenza, durata, nominativi dei partecipanti, modalità di lavoro, sede. Nel

caso siano interessati differenti Comandi/Organismi di Vertice, l’atto dispositivo

è firmato dal Sottocapo di S.M.A., coinvolgendo lo S.M.A. 1° Reparto per un

parere di merito. Non hanno dignità ordinativa propria e non danno luogo a

documentazione caratteristica.

GRUPPO DI PROGETTO: I Gruppi di Progetto sono organi collegiali

temporanei costituiti per la risoluzione di problematiche complesse tutte

attinenti ad una medesima tematica, che necessitano della partecipazione di

rappresentati di enti e reparti diversi della F.A. e richiedono periodi

relativamente medio/lunghi (solitamente maggiori di un anno). Si configurano

come E.d.O. con propria dignità ordinativa costituiti con Circolare Ordinativa a

firma del Capo di S.M.A., predisposta dallo S.M.A. 1° Reparto su proposta dei

Reparti/U.G. dello S.M.A., degli Alti Comandi o degli altri Organismi di Vertice.

In ragione della peculiarità della tematica da trattare, sono posti alle

dipendenze dei Capi Reparti dello S.M.A., dei Comandanti di Vertice o Capi di

Articolazioni interne all’A.C., delle cariche di vertice degli altri OO.VV. Gli

incarichi di Presidente, Vice Presidente (ove previsto), Addetto e Segretario

(ove previsto) non sono esclusivi (“secondi incarichi”), significando che il

personale interessato mantiene l’incarico prevalente presso l’Ente di

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L’Ordinamento in AM

Allegato “A”

A-4

appartenenza. Nel caso la problematica sia di esclusiva competenza di un A.C.,

possono essere costituiti anche con potestà ordinativa decentrata, nel rispetto

delle previsioni ordinative indicate in precedenza.

MISSIONE (MISSION): Stabilisce il fine ultimo dell’organizzazione.

Rappresenta la ragione di esistenza dell’Ente, ne esprime l’identità ovvero

definisce chi è, cosa fa, dove opera e perché. Essa è specifica per ogni Ente ed

è riportata nelle TOO.

OBIETTIVO: Risultato, conclusione desiderata in un tempo finito da parte

dell’organizzazione (o servizio o anche individuo). Un obiettivo per essere tale

deve essere SMART ovvero Specific, Measurable, Agreed to/Achievable,

Realistic/Rewarding/Relevant, Time-Related.

ORDINAMENTO: L’ordinamento è l’insieme dei provvedimenti necessari per

definire la struttura, i processi e le direttive che regolano il corretto ed efficace

funzionamento di un Elemento di Organizzazione o di un’attività. Esso

stabilisce le relazioni, attribuisce competenze e responsabilità a tutti gli

Elementi di Organizzazione (EdO) ed evidenzia le mansioni specifiche del

personale. Componenti essenziali dell’ordinamento sono le risorse umane, le

norme, le strutture organizzative.

ORGANISMO ATIPICO: Per specifiche e ricorrenti esigenze di Forza Armata è

necessario costituire degli EdO che per loro natura non rispondono a tutti i

requisiti richiesti nella definizione di Ente ma solo ad alcuni. Tali EdO non

risultano neanche catalogabili tra le Articolazioni perché, in molti casi, hanno

una configurazione ordinativa autonoma anche se con compiti direttamente

funzionali ad altri Enti. È questo il caso degli organismi con una durata

prestabilita, degli Uffici Stralcio, dei NIF e di molte altre realtà organizzative

costituite, in generale, per specifiche esigenze e necessità delle FA.

ORGANIZZAZIONE: Funzione manageriale che consiste nello stabilire le

risorse e le attività occorrenti per raggiungere gli obiettivi dell’organizzazione,

nel combinarle nell’ambito di una struttura formale, nell’assegnare le

responsabilità e delegare autorità per svolgere gli incarichi affidati.

ORGANIZZARE: Determinare le risorse e le attività occorrenti al

conseguimento degli obiettivi dell’organizzazione, combinarle in una struttura

formale, assegnare a individui capaci la responsabilità del conseguimento dei

singoli obiettivi, delegando ad essi l’autorità necessaria.

PIANIFICARE: Funzione manageriale che consiste nello scegliere e definire gli

obiettivi e, quindi, nel determinare le azioni occorrenti per il loro

raggiungimento.

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L’Ordinamento in AM

Allegato “A”

A-5

PIANIFICAZIONE: Il processo con il quale si stabiliscono gli obiettivi e si

determina qual è il modo migliore per conseguirli.

PIANIFICAZIONE STRATEGICA: Comprende le attività con le quali si

definisce la mission dell’organizzazione, si stabiliscono i suoi obiettivi generali e

si elaborano le strategie che le consentiranno d’agire con successo nel suo

ambiente.

POSIZIONE DI FORZA: Riferimento ordinativo necessario a consentire gli

adempimenti di natura matricolare ed amministrativa, da parte degli organismi

preposti, connessi all’impiego di ogni singolo militare. Rientrano nelle posizioni

di Forza sia termini quali la Forza Effettiva Organica, quella Matricolare, quella

Amministrativa, quella Addestrativa al Volo, quella Amministrata non Effettiva,

ecc., sia quelli di Comando e Distacco disciplinati dalla SMD-P-103.

POTERE DECISIONALE: Responsabilità nel completamento soddisfacente di

un compito specifico (potere decisionale = autorità + responsabilità).

PROCEDURA: Piano dettagliato che specifica gli standard di performance e le

tecniche esecutive. Le procedure riguardano generalmente le attività ripetitive.

QUALITÀ: Insieme delle proprietà e delle caratteristiche di un prodotto e/o di

un servizio che gli conferiscono la capacità di soddisfare i bisogni espliciti e

impliciti del fruitore.

RESPONSABILITÀ: L’obbligo contratto dai singoli nei rispettivi ruoli

nell’organizzazione formale per eseguire con efficacia i compiti assegnati.

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ (SGQ): É un insieme di

procedure, comportamenti, risorse che coerentemente concorrono a definire ed

attuare attraverso tutti i processi, la Qualità dell’output dell’organizzazione (sia

esso un prodotto od un servizio). Il SGQ spinge l’organizzazione ad analizzare i

requisiti del cliente e a migliorare continuamente la propria capacità di

soddisfare le parti.

STAFF: Articolazioni inserite in una struttura organizzativa che aiutano le unità

di linea a conseguire con maggiore efficacia e efficienza gli obiettivi

dell’organizzazione. Comprende quindi tutti i dipendenti che non sono

direttamente coinvolti nelle attività fondamentali dell’organizzazione. Si

suddivide in staff personale e specialistico.

STAFF PERSONALE: Riguarda l’assistenza, l’aiuto e il servizio a un certo

manager.

STAFF SPECIALISTICO: Riguarda la consulenza, l’assistenza, l’aiuto e il

servizio dell’organizzazione nel suo complesso in un particolare ambito.

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L’Ordinamento in AM

Allegato “A”

A-6

STRUTTURA FUNZIONALE: Struttura organizzativa nella quale le attività

sono raggruppate, dalla base fino al vertice dell’organizzazione, secondo una

funzione comune. Tale struttura facilità le economie di scala, premette lo

sviluppo di conoscenze e capacità approfondite, permette all’organizzazione di

conseguire obiettivi funzionali. Per contro ha lenti tempi di risposta rispetto ai

cambiamenti ambientali che richiedono coordinamenti tra le unità

organizzative, la gerarchia è sovraccarica dalle decisioni da prendere, mostra

lentezza nell’innovazione e comporta una limitata visione degli obiettivi

generali da parte dei dipendenti.

STRUTTURA GERARCHICA: Struttura organizzativa caratterizzata da una

linea diretta di autorità dal dirigente supremo fino ai livelli intermedi e agli

esecutori e da una corrispondente linea di subordinazione dal basso verso

l’alto. Di norma è adottata per le unità operative. Tale struttura da il massimo

rilievo al principio organizzativo secondo il quale bisogna assicurare in ogni

unità operativa l’unitarietà d’azione e, nel contempo, da scarsa rilevanza alla

divisione del lavoro secondo il criterio delle competenze specialistiche.

STRUTTURA GERARCHICO-FUNZIONALE (oppure line-staff): Struttura

organizzativa in grado di contemperare le esigenza di specializzazione con

quella della esatta definizione dei rapporti di autorità. Tale struttura si

caratterizza per l’innesto di organi specialistici – di staff – sulla linea

gerarchica. Le unità operative sono poste lungo la linea gerarchica (in line)

volta ad assicurare unitarietà d’azione e di comando, a cui si affianca lo staff,

organismi funzionali o operativi indiretti, ciascuno con funzioni specializzate.

Nasce con l’ambizioso obiettivo di coniugare i vantaggi delle strutture

gerarchiche e di quelle funzionali cercando di ridurne i rispettivi svantaggi.

STRUTTURA MATRICIALE (o PER MATRICE): É un ibrido nel quale, oltre

alla tradizionale divisione per funzioni, viene anche adottata una ripartizione

per compiti o prodotti (riferiti generalmente a progetti o a iniziative di durata

limitata). Serve principalmente per combinare le specializzazioni di diverse

unità organizzative nel conseguimento d’un obiettivo specifico. Di solito una

struttura matriciale offre il vantaggio di essere flessibile, articolata, polimorfa e

temporanea. Incrementa i punti decisionali, privilegia il coordinamento e

l’operazione rispetto al controllo realizza dei coordinamenti efficaci. Raggiunto

l’obiettivo il gruppo si scioglie e i membri ritornano nell’ambito dell’unità

organizzativa di appartenenza. Tale struttura è utilizzata quando sia

l’esperienza, sia l’innovazione e il cambiamento sono importanti per

raggiungere gli obiettivi organizzativi e si è constatato che le altre tipologie di

strutture non garantiscono lo stesso risultato.

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L’Ordinamento in AM

Allegato “A”

A-7

SUPPORTO LOGISTICO-AMMINISTRATIVO: Al fine di ottimizzare l’effettiva

erogazione di particolari servizi (logistici e/o amministrativi) e di ridurre la

quantità di E.d.O. omologhi è possibile costituire Enti che non dispongono di

tutte le strutture logistiche/amministrative necessarie al regolare svolgimento

delle attività. In questo caso un altro Ente avrà il compito di fornire il

necessario “supporto logistico e/o amministrativo”. Questo tipo di rapporto di

servizio non rientra nel rapporto di dipendenza gerarchica né di collegamento

tecnico. Nella stesura degli atti ordinativi sono riportati sia gli E.d.O. supportati

sia quelli che sono deputati a fornire il supporto logistico – amministrativo.

Tale supporto non ha attinenza con l’autonomia nel settore

logistico/amministrativo di ogni Ente.

TABELLA ORDINATIVA E ORGANICA (TOO): La TOO costituisce l’atto

ordinativo più completo di un Ente mediante il quale il Capo di SMA definisce

tutti gli aspetti ordinativi ed organici necessari al corretto funzionamento della

struttura. É organizzata in tre parti distinte: Generalità; Ordinamento e

Organici; Riepiloghi.

UNITÀ DI COMANDO: Principio secondo il quale ogni individuo in

un’organizzazione deve dipendere solo da un capo diretto e deve rispondere

solo a lui.

UNITÀ DI LINEA: Le unità che svolgono le attività più strettamente connesse

alla mission o al fine dell’organizzazione.

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L’Ordinamento in AM

Allegato “B”

B-1

ACRONIMI

AAran Arma Aeronautica ruolo delle armi normale

AAras Arma Aeronautica ruolo delle armi speciale

AArnn Arma Aeronautica ruolo naviganti normale

AArns Arma Aeronautica ruolo naviganti speciale

AC Alto Comando/Alti Comandi

AD Amministrazione Difesa

AOC Air Operation Center

APR Aeromobile a Pilotaggio Remoto

ATOC Air Terminal Operation Center

AVAC Analisi, Valutazioni, Ammaestramenti e Correttivi

AWC Air Warfare Center

CAE Centro Addestramento Equipaggi

CASD Centro Alti Studi per la Difesa

CASEVAC CASualty EVACuation

CeMiSS Centro Militare Studi Strategici

CCrn Corpo Commissariato ruolo normale

CCrs Corpo Commissariato ruolo speciale

CFA Comandante Forze Aeree

CII Centro Intelligence Interforze

CiMiC Civil and Military Cooperation

CIS Communication and Information System

CITS Centro Interforze Telerilevamento Satellitare

CO Circolare Ordinativa

CoCiM Cooperazione Civile e Militare

COFS Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali

COI Comando Operativo di vertice Interforze

COM Codice dell'Ordinamento Militare

CPMG/cpmg Codice Penale Militare di Guerra

CPMP/cpmp Codice Penale Militare di Pace

CPP/cpp Codice di Procedura Penale

CRO Crisis Response Operations

CS Combat Support

CSAR Combat Search And Rescue

CSArn Corpo Sanitario Aeronautica ruolo normale

CSArs Corpo Sanitario Aeronautica ruolo speciale

CSS Combat Service Support

C2 Comando e Controllo

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L’Ordinamento in AM

Allegato “B”

B-2

C4ISTAR Command, Control, Communications, Computers, Intelligence,

Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance

DIS Dipartimento Informazioni per la Sicurezza

DM Decreto Ministeriale

DMML Dipartimento Militare Medicina Legale

DT Deposito Territoriale

EAD Elaborazione Automatizzata Dati

EdO Elemento/i di Organizzazione

FA Forza/e Armata/e

FANE Forza Assegnata Non Effettiva

FEO Forza Effettiva Organica

FO Foglio d’Ordine

FOA Foglio d’Ordine Aeronautica

FoAV Forza Addestrativa di Volo

FoAm Forza Amministrativa

FoMa Forza Matricolare

Garn Genio Aeronautico ruolo normale

Gars Genio Aeronautico ruolo speciale

GBAD Gruond Based Air Defence

GMA Gruppo Manutenzione Autoveicoli

GRS Gruppo Ricezione e Smistamento

ICT Information and Communication Technology

IASD Istituto Alti Studi Difesa

INFOSEC INFOrmation SECurity

ISSMI Istituto Superiore Stato Maggiore Interforze

JFACC Joint Forces Air Component Command

JSF Joint Strike Fighter

LTC Laboratorio Tecnico di Controllo

MEDEVAC MEDical EVACuation

MEF Ministero dell’Economia e Finanze

NACMA NATO Air Command and Control System Management

NATO North Atlantic Treaty Organization

NBC Nucleare, Biologico e Chimico

NBCR Nucleare, Biologico, Chimico, Radiologico

OAT Operative Air Traffic

OFCN Operazioni Fuori dai Confini Nazionali

ONFA Opera Nazionale Figli degli Aviatori

ONU Organizzazione delle Nazioni Unite

OPCON OPerational CONtrol

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L’Ordinamento in AM

Allegato “B”

B-3

OPORDER Operation ORDER

OV Organismo di Vertice/Organismi di Vertice

PCN Punto di Controllo NATO

POL Petroleum Oil Lubrificant

PSO Peace Support Operations

QG Quartier Generale

RA Regione Aerea

RAMDIFE Raggruppamento Autonomo Ministero Difesa

RAMi Rappresenzanza dell’Aeronautica Militare

RIS Reparto Informazioni e Sicurezza

RMI Rappresentanza Militare Interforze

RM-PUmaSS Rappresentanza Militare – Promozione UMAna, Sociale e Sportiva

R&S Ricerca e Sviluppo

SAC Scuola di Aerocooperazione

SAR Search And Rescue

SGD/DNA Segretario Generale della Difesa/Direttore Nazionale degli

Armamenti

SIV Sistema Informativo di Vertice

SLCPP Servizio Locale Comprensoriale Prevenzione e Protezione Rischi

SLPP Servizio Locale Prevenzione e Protezione Rischi

SMA Stato Maggiore Aeronautica

SMD Stato Maggiore Difesa

SME Stato Maggiore Esercito

SMM Stato Maggiore Marina

SOATG Special Operations Air Task Group

STRATEVAC STRATegical EVACuation

TOO Tabelle Ordinative e Organiche

TU Testo Unico

TUOM Testo Unico disposizioni regolamentari in materia di Ordinamento

Militare

UAS Ufficio Amministrazioni Speciali

UGAG Ufficio Generale Affari Giuridici

UGPPB Ufficio Generale Pianificazione, Programmazione e Bilancio

UIAV Ufficio dell’Ispettore per l’Aviazione della Marina

UPI Ufficio Pubblica Informazione

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Allegato “C”

C-1

REPARTI OPERATIVI E SISTEMI D’ARMA ASSOCIATI

Di seguito l’elenco che riporta l’abbinamento tra i sistemi d’arma e i Reparti

della F.A. presso i quali sono dislocati. I sistemi d’arma sono indicati con la

denominazione disciplinata dalla direttiva SMA-LOG-006. Tra parentesi è stata

riportata la denominazione comune.

Reparto SEDE SISTEMA D’ARMA

46ª BRIGATA AEREA PISA C 27J, YEC-27J, C-130J, C-130J-30

2° STORMO RIVOLTO (UD) Sistema missilistico Spada - missile

Aspide

4° STORMO GROSSETO F-2000A (EFA- Typhoon), TF-2000A

6° STORMO GHEDI (BS)

A-200A (MRCA Tornado), TA-200A

(Tornado Trainer), A-200C (Tornado

MLU), TA-200B (Tornado MLU Trainer),

EA-200B (Tornado ECR), EA-200D

(Tornado ECR MLU)

9° STORMO GRAZZANISE (CE) HH 212 (AB-212), RQ-10C (STRIX)

14° STORMO PRATICA DI MARE (RM) KC 767A, VC-180A, VC180B (P-180).

15° STORMO CERVIA (RA) HH101, HH-139A, HH-212A, TH-500B

31° STORMO CIAMPINO (RM)

VC 50A (Falcon 50), VC 900A e B

(Falcon 900 Ex e Easy), VC 319A

(Airbus A 319CJ), VH 139A, UH-139A

32° STORMO AMENDOLA (FG) MQ-1C PREDATOR A+, MQ-9A

PREDATOR B, T-339A, FT-339C, F35A

36° STORMO GIOIA DEL COLLE (BA) F-2000A (EFA- Typhoon)

37° STORMO TRAPANI F 2000A (EFA- Typhoon)

41° STORMO SIGONELLA (SR) P 1150A (Breguet Br. 1150 Atlantic)

51° STORMO ISTRANA (TV) A-11B (AM-X), TA-11A, TA-11B (AMX-

T)

60° STORMO GUIDONIA (RM)

Grob Twin Astir, Nimbus 4D, Nimbus

4DM, LAK 17, U 208A, TH 500B,

T339A, FT339C

Page 158: Stato Maggiore dell’Aeronautica€¦ · Stato e richiede un coordinamento interministeriale risalente al capo del governo, e nelle repubbliche presidenziali, al capo dello Stato

L’Ordinamento in AM

Allegato “C”

C-2

61° STORMO LECCE T346A (M346), FT 339 C (MB339CDII),

T 339A

70° STORMO LATINA T 260B (SF.260 EA), T2006A (TECNAM

P2006)

72° STORMO FROSINONE TH 500B (NH 500E),

OH 500B (NH500D), HH-139A

313° GRUPPO

ADDESTRAMENTO

ACROBATICO

RIVOLTO (UD) AT 339A (MB.339PAN)

80° CENTRO C/SAR DECIMOMANNU (CA) HH 212A (AB-212)

81° CENTRO

ADDESTRAMENTO

EQUIPAGGI

CERVIA (RA) HH101, HH-139

82° CENTRO C/SAR TRAPANI HH 139A

83° CENTRO C/SAR CERVIA (RA) HH 139A

84° CENTRO C/SAR GIOIA DEL COLLE (BA) HH 139A, TH 500B

85° CENTRO C/SAR PRATICA DI MARE (RM) HH 139A, TH 500B

SQUADRIGLIA DI

COLLEGAMENTI LINATE (MI) TH-500B, U-208A

RSV PRATICA DI MARE (RM)

T 260A,

T 339A,FT 339C,

TA 11B,

A 200A, A 200C

F 2000A,TF2000

VC 180,

C 27J,

TH 500B,

HH 212

Page 159: Stato Maggiore dell’Aeronautica€¦ · Stato e richiede un coordinamento interministeriale risalente al capo del governo, e nelle repubbliche presidenziali, al capo dello Stato

L’Ordinamento in AM

Allegato “D”

D-1

CAPO DI STATO MAGGIORE

SOTTOCAPO DI SMA

Ufficio del Sottocapo

SMAUFFICIO DEL GENERALE DEL RUOLO DELLE ARMI DELL’ARMA AERONAUT.

UFFICIO DEL CAPO DEL CORPO DEL GENIO AERONAUTICO

UFFICIO DEL CAPO DEL CORPO DI COMMISSARIATO AERONAUTICO

UFFICIO DEL CAPO DEL CORPO SANITARIO AERONAUTICO

DIREZIONE PER L’IMPIEGO DEL PERSONALE MILITARE DELL’AERONAUTICA

ISTITUTO SUPERIORE PER LA SICUREZZA DEL VOLO

ISPETTORATO PER LA SICUREZZA VOLO

COMMISSIONE ORDINARIA D’AVANZAMENTO UFFICIALI

SEGRETERIA PERMANENTE COMMISSIONE SUPERIORE DI AVANZAMENTO

COMMISSIONI PERMANENTI DI AVANZAMENTO DELL’A.M.

UFFICIO GENERALE DEL CAPO DI S.M.A.

UFFICIO DEL VICARIO EPISCOPALE PER L’A.M.

1� Rep. Ordinamento e

Personale

1� Ufficio Ordinamento

2� Uff. Reclutamento

Stato Giur. e Avanz.to

3� Uff. Formazione

Impiego Pers.Militare

4� Uff. Personale Civile

e Relazioni Sindacali

5� Uff. Condizione Mil. e

Accordi di Collaboraz.

Uff. di Programma per la

Politica del Personale

6� Ufficio** in posizione quadro

7� Ufficio

Trattamento Economico

6� Rep. Affari Economici

e Finanziari

3� Ufficio

Controllo di Gestione

1� Uff. Pianificazione,

Programmazione

Integrata e Bilancio

2�Ufficio

Gestione Bilancio

4� Uff. Accordi e Studi

Economico-Finanziari

SERVIZIO CARABINIERI PER L’A.M.

Situazione aggiornata al 01 settembre 2017

Organigramma Generale dell’A. M.

ISPETTORE DELL’AVIAZIONE PER LA MARINA

41� Stormo A/S (Sigonella)

UFF.GEN. COORD. PREV.NE ANTINFORTUNISTICA E TUTELA AMBIENTALE

Distaccamento Aeroportuale (Dobbiaco)

COMANDO 1ª REGIONE AEREA

Comando Aeroporto/Q.G. della 1ª Regione Aerea (Linate)

Centro Logistico di Supporto Areale/Istituto U. Maddalena (Cadimare)

Distaccamento Aeronautica Militare (Capo Mele)

COMANDO AERONAUTICA MILITARE ROMA

Comando Aeroporto/Centro Storiografico e Sportivo dell’A.M. (Vigna di Valle)

Comando Aeroporto/Quartier Generale del COMAER (Roma - Centocelle)

Comando Supporti Enti di Vertice (Roma)

Distaccamento Aeronautico (Terminillo)

UFF.GEN. COORD. VIGILANZA ANTINFORTUNISTICA

61� Stormo (Galatina)

RAMi Scuola AJETS Cazaux (FRA)

70� Stormo (Latina)

72� Stormo (Frosinone)

Istituto Scienze Militari Aer.(Fi)

Scuola Militare Aeronautica DOUHET (Firenze)

Centro di Formazione AviationEnglish (Loreto)

Accademia Aeron. (Pozzuoli)

VICE COMANDANTE

Centro di Selez. AM (Guidonia)

Dist. Aeroportuale (Alghero)

Quartier Generale del

CSAM/3ª RA (Bari Pal.)

Dist. Aeronautico (Montescuro)

Sc. Maresc.AM/Com. Aerop.

(Vt)

Scuola Volont. Truppa AM (Ta)

RAMi ENJJPT Sheppard (USA)

RAMi Kalamata (GRC)

Scuola di Aerocooperazione1 (Guidonia)

1 La potestà ordinativa e i programmi didattici sonoresponsabilità del Capo di SMD.

Dist. Aeronautico (Otranto)

Dist. Aeronautico (Siracusa)

COMANDANTE DELLE

SCUOLE DELL’AM/3ª R.A.

CAE MC (P.Mare)

60� Stormo (Guidonia)

Scuola Specialisti AM (Caserta)

CAPO DI STATO MAGGIORE

3� Uff. Formaz., Addestram. e Standardione

1� Uff. Pianificaz. generale

2� Uff. Ordinam., Person. e Aff. Amminstr.

4� Uff. Tecnico Logistico

Sala Situazioni

Sezione EAD

Ufficio Implementazione P2O e S.G.Q.

TELEPOSTI METEO

Dipendono gerarchicamente dagli

Stormi/Comandi Aeroporto che

forniscono loro Supporto Logistico-

Amministrativo.

VICE COMANDANTE

Com. Aerop. (Aviano)

2� Stormo (Rivolto)

4� Stormo (Grosseto)

6� Stormo (Ghedi)

32� Stormo (Amendola)

Dist. Aeron. (Jacotenente)

36� Stormo (Gioia d Colle)

Dist. A.M. (Lampedusa)

Dist. Aerop.le (Pantelleria)

37� Stormo (Trapani Birgi)

Dist.Aerop.le (S. Nicolò)

313� Gr. Add. Acrob. (Rivolto)

Squad. Collegam. (Linate)

RAMi Holloman (USA)

RAMi Moody (USA)

51� Stormo (Istrana)

Comando delle Forze da

Combattimento

COMANDANTE DELLA

SQUADRA AEREA

NIF CISOGE (Pratica di Mare)

Com. Aerop. (Pratica di Mare)

RESTOGE (Pratica di Mare)

RACSA (Pratica di Mare)

CIGA (Pratica di Mare)

CNMCA (Pratica di Mare)

9ª Brigata Aerea

ISTAR-EW

COMET (Pratica di Mare)

RAMi TLP Albacete (ESP)

Vice Capo di S.M.

Ufficio Logistica & CIS

Ufficio Risorse Finanziarie

Ufficio Supp.ti Sistemi d’Arma

Ufficio Addestramento

Ufficio Spazio Aereo

Ufficio Risorse Umane e Ord.to

Sala Situazioni di Vertice

CAPO STATO MAGGIORE

Ufficio del C.S.M.

Uff. Coordin.to Operazioni

Ufficio Implementazione P2O e S.G.Q

Reparto per la Meteorologia

Ufficio Comando

Ufficio Personale

Ufficio Generale del Com.te

della Squadra Aerea

Comando Operazioni

Aeree

R.M.C.C. (Bari )

RAMi CDAOA di Parigi/

CASPOA di Lione (FRA)

RAMi EATC Eindhoven (NLD)

RSCCAM (Ciampino)

SCCAM (Linate)

SCCAM (Abano Terme)

SCCAM (Brindisi)

RPOAOC

Rep. Supp. Serv. Gen.li (P.Ren.)

22� GrRAM

(Licola)

Ufficio Generale del

Com.te Logistico dell’A.M.

Ufficio Area Personale

Ufficio Area Comando e Sicurezza

COMANDANTE LOGISTICO

DELL’AM

Is.Perf.Ad.Med.Aer.Sp. (Roma)

Comm. San. Appello (Roma)

Inf. Principale (P. di Mare)

Ist.Medic.Aerosp.A.M. (Milano)

Ist.Medic.Aerosp.A.M. (Roma)

Dip. Mil. Med. Leg. (Palese M.)

Centro AeromedicoPsicofisiologico (Bari)

Servizio Sanitario A.M.

(Roma)

Servizio Commissariato e

Amministrazione (Roma)

Direzione di Commissariato

(Guidonia)

RAMi EPNER Istres (FRA)

Centro Sperimentale Volo (P. Mare)

3� Rep. Genio A.M.(Palese M.)

2� Rep. Genio A.M.(Ciampino)

1� Rep. Genio A.M.(Villafranca)

Servizio Infrastrutture

(Roma)

301 S.T.D.I. (Amend.)

302 S.T.D.I. (G.d.Col.)

304 S.T.D.I. (Sigonella)

201 S.T.D.I. (Pisa)

205 S.T.D.I. (Decimo.)

208 S.T.D.I. (P.di M.)

209 S.T.D.I. (Grosseto)

308 S.T.D.I. (Pozzuoli)

101 S.T.D.I. (Cameri)

102 S.T.D.I. (Ghedi)

108 S.T.D.I. (Istrana)

113 S.T.D.I. (P.Renat)

Distac. AM Capo S.Lorenzo

PISQ (Perdasdefogu)

RSSTA (Decimomannu)

Poligono Capo Frasca

ReGISCC (P.di M.)

Re.S.I.A. (Roma Acquasanta)

1� R.T.C. (Milano)

2� R.T.C. (Palese M.)

4^ Brig. TSDAAV.(B.Piave)

Squadriglie Radar Remote

112ª Sq. Radar R. (Mortara)

113ª Sq. Radar R. (L.di Conc.)

114ª Sq. Radar R. (P. Picena)

115ª Sq. Radar R. (C. Mele)

121ª Sq. Radar R. (Poggio Ballone)

123ª Sq. Radar R. (C.Frasca)

131ª Sq. Radar R. (Jacotene.)

132ª Sq. Radar R. (Crotone)

133ª Sq. Radar R. (S.G.Teat.)

134ª Sq. Radar R. (Lamped.)

135ª Sq. Radar R. (Marsala)

136ª Sq. Radar R. (Otranto)

137ª Sq. Radar R. (Mezzogregorio)

Centro Tecnico Meteor.

(Vigna Valle)

CAMM – M. Cimone

3ª Divisione

S.T.O.S.C2.C.T.(Roma)

VICE COMANDANTE CAPO DI STATO MAGGIORE

1� Uff Pianif., Organizzazione Logistica e Infrastrutture

3� Uff Operazioni e Addestramento

4� Uff Stand e materiali

5� Uff Bilancio

Vice Capo

Ufficio Implementazione P2O e S.G.Q.

9� Stormo (Grazzanise)

Distacc Aerop. (Sarzana L.)

46ª Brigata Aerea (Pisa)

14� Stormo (P. di Mare)

15� Stormo (Cervia)

17� Stormo (Furbara)

16� Stormo (Martina Fr.)

31� Stormo (Ciampino)

RAMi NAEW (Geilenk. DEU)

RAMi Brize Norton (GBR)

RAMi Little Rock (USA)

Com. Aerop. (Sigonella)

1ª BAOS (Cervia)

Centro Cinofili AM (Grosseto)

Com Aerop (Capodichino)

Comando Forze di

Supporto e Speciali

Ufficio Generale

Consulenza e Affari

Giuridici dell’AM

1� Uff. Aff.giur.

Amm.vi, civ. e int.li

2� Uff. Aff. Giur. Pen., disciplina e legisl. aer.

Ufficio Generale per

l’Innovazione

Manageriale

1� Uff. Sviluppo Sist.

Gestione Qualità

2� Uff. Gestione

Progetti (P3O)

RAMi EAG HIGH

Wycombe (GBR)

RAMi Pentagono

Washington (USA)CDE APR (Amendola)

RAMi Kuwait City

(KWT)

RAMi USAFE A2

Ramstein (DEU)

3� Rep. Pianif.ne dello

Strumento Aerospaziale

1� Uff. Pianificazione

Generale e Trasform.ne

3� Uff. Politica

Spaziale Aeronautica

4� Uff. Politica

Internaz.le Aeronautica

5� Addestramento al

Volo, Esercitazioni e

Valutazioi

6� Uff. Forze Speciali,

non Conv. e di Protez.

2� Uff. Politica di

Generazione e Impiego

delle Forze Aerospaziale

10� R.M.V. (Galatina)

2ª Divisione

S.T.O.A.A.A.(Roma)

11� R.M.V. (Sigonella)

11� S.T.D. (Frosinone)

10� S.T.D. (Pomezia)

8� S.T.D. (Campi Bisenzio)

6� R.M.E. (P.di Mare)

9� S.T.D. (Foligno)

Centro Logistico

Munizionamento e Armamento

(Orte)

13� S.T.D. (Brindisi)

2� R.M.M. (Padova)

Centro Logistico Polivalente

(Guidonia)

1� S.T.D. (Caselle)

5�G.M.V.(Capodichino)

1� R.M.V. (Cameri)

3� S.T.D.(Villanova)

I.E.S.T. (Torino)

Comando Aerop. (Cameri)

Centro Polifunzionale Velivoli

Aerotattici

NIF JSF

7� S.T.D. (Barlassina)

3� R.M.V.(S. Angelo TV)

4� S.T.D.(Casc.Costa)

6� S.T.D.(Venegono)

RAMi DIPENDENTI

RAMi IEST Hallbergmoos (GER)

RAMi IEST Warton (GBR)

RAMi IEST Madrid (SPA)

RAMi C130J WPAFB-Dayton (USA)

Uff. Straord. Coordinamento

Tecnico Logistico

(Roma – Palam)

Reparto Generale

Sicurezza

Centro Coordin.to

Sicurezza AM

1� Uff. Attiv. Inform.ve

Difensive e Abilitazioni

di Sicurezza

2� Ufficio INFOSEC

30 Nuclei Sicurezza

3� Uff. Sicurezza e Segr.

Speciale Principale

COSMIC/ATOMAL-UE/SS

Gruppo Carabinieri

Sicurezza

4� Rep.

Logistica

1� Ufficio Programmi

C4ISTAR

2� Uff. Progr. Mezzi

Pilotati, Sistemi ed

Armamento Aereo

3� Uff. Vel. Pilotaggio

Rem., Sistemi Spaz.,

Mezzi e Sist. per il CS

4� Uff. Servizi Supporto

e Infrastrutture

5� Ufficio Programma

F2000

6� Ufficio Programma

JSF

Uff. NATEX NACMA

Bruxelles (BEL)

Servizio dei Supporti

(Roma)

Centro Tecn. Riforn. (Fiumic.)

Comando Rete POL (Parma)

1� Gr. Ric. Smist. (Novara)

65� Dep. Ter. A.M. (Taranto)

2� Gr. Manut. Autov. (Forlì)

3� Gr. Manut. Autov. (Mungiv.)

1� Lab.Tec. A.M. Contr.(Padova)

2� Lab.Tec.A.M. Contr.(Fiumicino)

3� Lab.Tec.A.M. Contr. (Mungivacca)

4� Lab.Tec.A.M. Contr.(Parma)

5� Lab.Tec.A.M. Contr.(Decimoman.)

6� Lab.Tec.A.M.Contr.(Tr. Birgi)

3� Stormo (Villafranca)

Distaccamento Aeroport.le (BR)

RAMi DIPENDENTI

RAMi EF2000 Torrejon De Ardoz (SPA)

RAMi PA200-EF2000 Bicester (GBR)

RAMi MRCA-EF2000 Diepholz (DEU)

Stato Maggiore

Area di vertice

Area Operativa

Area Logistica

Area Formativa

Area Territoriale

CODICE COLORI:

Marina Militare

Carabinieri

5� Rep.

Comunicazione

1� Ufficio Strategie di

Comunicazione

2� Ufficio Relazioni

Esterne

3� Uff. Pubblicistica,

Editoria e Multimedialità

4� Ufficio Storico

5� Ufficio Cerimoniale

Ufficio Generale

per la Circolazione

Aerea Militare

1� Ufficio Regol.ne e

Cert.ne dei S.N.A. e

delle Procedure di

Volo

2� Uff. Regol.ne e

cert.ne Oper.ni Volo

e Aeroporti

3� Uff. Supervione e

Sicurezza ATM

UFFICIO GENERALE CENTRO DI RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA – AM

Direzione di Amministrazione (Roma)

Centro Contrattuale-Roma

Rep. D.A.M.I.

Ufficio Generale per

lo Spazio

1� Uff. Innovazione

per lo Spazio

2� Uff. Politica

spaziale e operazioni

Dist. Aeron. (Piacenza)

RAMi Saragozza (ESP)