Stato e organizzazione - Repubblica e Cantone Ticino - Interne norl · 2014-02-27 · di lavoro...

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14 Interne e m norl di Luigi Bianchi* Un numero sempre crescente di bam- bini e di giovani di spone a casa pro - pria di un computer multimediale allacciato ad Internet. Ad Internet sono coll egate molte scuole elemen- tari del nos tro cantone (Swisscom, Scuole in rete) e da l 2003 lo sono anche tutte le 35 sedi di scuola media con 24 postazioni ciascuna (rete del- l'Amministrazione cantonale). Se da un lato Internet offre una ster - minata messe di informazioni e il suo uso ai fini didattici è in costante aumento, una navigazione senza una giusta bussola può comportare insi- die e pericoli dai quali non è sempre facile tutelarsi anche perché spesso non vengono riconosciuti come tali. Le situazioni a r ischio sulle quali si concentra solitamente l'attenzione comune sono certamente la porno- grafia e la pedofilia, ma il cyberspazio presenta altre situazioni di pericolo , quali l'esaltazione della violenza e della crudel tà, la disinformazione e l'istigazione all'odio, la pubblicità di tabacco e alcool, siti che raccolgono e vendono informazioni private, che us ano strategie di mar keting int erat- tivo. Poiché una semplicistica messa al bando di uno strumento, peral tro ormai assai pervasivo, è inimmagina- bile, si impone un'educazione a un suo uso corretto e consapevole: l'in- formazione deve coinvolgere non sol- t anto scolari e giovani, ma anche i loro genitori, i loro docenti, l'opinione pubblica in generale l . Innumerevoli le iniziative intraprese in Svizzera e in vari Stati per far fronte alle situazioni problematiche: ci limi- tiamo qui a citare il Servizio nazionale di coordinamento per la lotta contro la criminalità su Internet (SCOCF, attivo dall'inizio 2003), le iniziative di forma- zione intraprese da Educanet2 3 e da Swissc om con le 6 guide sinora pubbli- cate nell'ambito della «SchooINetGui- de»4; in Italia un accordo tra governo, provider e aziende di contenuti ha por- tato alla sottoscrizione di un codice di autoregolamentazione per difendere i minori, che vincola i siti alla presenza di un rimando a informazioni sulla sicurezza, all'offerta di servizi di navi- gazione differenziata (la possibilità cioè di escludere l'accesso a certi con- tenuti) e alla classificazione dei conte- nuti, che vanno subordinati ad un accesso condizionat0 5 Anche in Ticino enti, associazioni e uffici sono sensibili al problema della formazione dei più giovani ad un uso corretto dei nuovi media e di Internet in particolare. Con l'obiettivo prioritario di promuo- vere e coordinare le varie iniziative di sensibilizzazione, formazione e infor- mazione, il Consiglio di Stato ha costi - tuito nell'agosto 2003 il gruppo «Inter- net e minori » di cui fanno parte i rap- presentanti delle Associazioni Demetra, Telefono Amico e 147, Tele- fono SOS Infanzia, Terre des Hommes, dell'Associazione svizzera per la pro - tezione dell'infanzia, dell'Associazio- ne internazionale contro la violenza e il rapimento di minori, di Pro Juventu- te, dell'Ufficio delle scuole comunali , dell'Ufficio dell'insegnamento medio e della Conferenza cantonale dei Genitori. Partecipa ai lavori anche il Del egato cantonale per i problemi delle vi ttime e per la prevenzione dei maltrattamenti. Il coordinamento operativo e il punto di riferimento per l'informazione sono stati affidati all'Ufficio della gestione del governo elettronico (e-government). Presentiamo qui brevemente alcune iniziative che si sono potute realizza - re nei primi 10 mesi di attività del gruppo. a) È stato inserito nell'agenda scola - stica 2004-05 allestita dal DECS e dal DSS un momento di riflessione dal titolo «Chattare sicuri», in stretta relazione col tema di fondo dell' amicizia e del rapporto con gli altri. Sono presentati alcuni consi- gli su comportamenti da evitare nelle chiacchierate online, accom- pagnati da una vignetta con una curiosa situazione «a rischio»: que- sto come possibile spunto per riflessioni e approfondimenti con gli allievi in classe. b) Vi è stato un incontro f ormativo all'Alta Scuola Pedagogica nel qua - le il capo servizio SG/informatica della Polizia cantonale e il Delegato per i problemi delle vittime hanno presentato ai docenti in formazio- ne l'attività del gruppo e più in generale i problemi riguardanti Internet e i minori . Questa tematica è pure stata trattata e discussa in più occasioni in varie serate pubbli- che da parte di alcune Associazioni che fanno parte del gruppo. c ... d• ., ' .... 1:'1. ",'::'; L'unnf.'it! .. ledir.:li:zi.iltàl>3r .... ,..;.., .• •• I.di< dir ... d ..... "IU ... In:r..et.t.:<olr:ill .. .. jujo CltTI,..:..:Ii , • .:rnutll " ..I .... .... f ....... CC ... ............ . .... ·orS ... .... !.I&·_dd; .. · ·e+ ... ..- ..... _I .. ' ....... c .' .. " ..:0:..11 ""'.61 .;' 'V ' ..? C "QI_ "-I.h;- .- _ C"oo •• "n. .. ............. .... . r .1L ' .. lI.i",· 'Il .. .w... ... ".Io.

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Interne • • e m norl

di Luigi Bianchi*

Un numero sempre crescente di bam­bini e di giovani dispone a casa pro­pria di un computer multimediale allacciato ad Internet. Ad Internet sono collegate molte scuole elemen­tari del nostro cantone (Swisscom, Scuole in rete) e dal 2003 lo sono anche tutte le 35 sedi di scuola media con 24 postazioni ciascuna (rete del­l'Amministrazione cantonale). Se da un lato Internet offre una ster­minata messe di informazioni e il suo uso ai fini didattici è in costante aumento, una navigazione senza una giusta bussola può comportare insi­die e pericoli dai quali non è sempre facile tutelarsi anche perché spesso non vengono riconosciuti come tali. Le situazioni a rischio sulle quali si concentra solitamente l'attenzione comune sono certamente la porno­grafia e la pedofilia, ma il cyberspazio presenta altre situazioni di pericolo, quali l'esaltazione della violenza e della crudeltà, la disinformazione e l'istigazione all 'odio, la pubblicità di tabacco e alcool, siti che raccolgono e vendono informazioni private, che usano strategie di marketing interat­tivo. Poiché una semplicistica messa al bando di uno strumento, peraltro ormai assai pervasivo, è inimmagina­bile, si impone un'educazione a un suo uso corretto e consapevole: l'in­formazione deve coinvolgere non sol­tanto scolari e giovani, ma anche i loro genitori, i loro docenti, l'opinione pubblica in generalel .

Innumerevoli le iniziative intraprese in Svizzera e in vari Stati per far fronte alle situazioni problematiche: ci limi­tiamo qui a citare il Servizio nazionale di coordinamento per la lotta contro la criminalità su Internet (SCOCF, attivo dall'inizio 2003), le iniziative di forma­zione intraprese da Educanet23 e da Swisscom con le 6 guide sinora pubbli­cate nell'ambito della «SchooINetGui­de»4; in Italia un accordo tra governo, provider e aziende di contenuti ha por­tato alla sottoscrizione di un codice di autoregolamentazione per difendere i minori, che vincola i siti alla presenza di un rimando a informazioni sulla sicurezza, all'offerta di servizi di navi­gazione differenziata (la possibilità cioè di escludere l'accesso a certi con­tenuti) e alla classificazione dei conte­nuti, che vanno subordinati ad un accesso condizionat05•

Anche in Ticino enti, associazioni e uffici sono sensibili al problema della formazione dei più giovani ad un uso corretto dei nuovi media e di Internet in particolare. Con l'obiettivo prioritario di promuo­vere e coordinare le varie iniziative di sensibilizzazione, formazione e infor­mazione, il Consiglio di Stato ha costi­tuito nell'agosto 2003 il gruppo «Inter­net e minori» di cui fanno parte i rap­presentanti delle Associazioni Demetra, Telefono Amico e 147, Tele­fono SOS Infanzia, Terre des Hommes, dell'Associazione svizzera per la pro­tezione dell'infanzia, dell'Associazio­ne internazionale contro la violenza e il rapimento di minori, di Pro Juventu­te, dell'Ufficio delle scuole comunali, dell'Ufficio dell'insegnamento medio e della Conferenza cantonale dei Genitori. Partecipa ai lavori anche il Delegato cantonale per i problemi delle vittime e per la prevenzione dei maltrattamenti. Il coordinamento operativo e il punto di riferimento per l'informazione sono stati affidati all'Ufficio della gestione del governo elettronico (e-government) . Presentiamo qui brevemente alcune iniziative che si sono potute realizza­re nei primi 10 mesi di attività del gruppo. a) È stato inserito nell'agenda scola­

stica 2004-05 allestita dal DECS e dal DSS un momento di riflessione dal titolo «Chattare sicuri», in stretta relazione col tema di fondo dell'amicizia e del rapporto con gli altri. Sono presentati alcuni consi­gli su comportamenti da evitare nelle chiacchierate online, accom­pagnati da una vignetta con una curiosa situazione «a rischio»: que­sto come possibile spunto per riflessioni e approfondimenti con gli allievi in classe.

b) Vi è stato un incontro formativo all'Alta Scuola Pedagogica nel qua­le il capo servizio SG/informatica della Polizia cantonale e il Delegato per i problemi delle vittime hanno presentato ai docenti in formazio­ne l'attività del gruppo e più in generale i problemi riguardanti Internet e i minori. Questa tematica è pure stata trattata e discussa in più occasioni in varie serate pubbli­che da parte di alcune Associazioni che fanno parte del gruppo.

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c) Il riferimento per l'informazione, come previsto dalla risoluzione del Consiglio di Stato, è stato affidato all'Ufficio del governo elettronico che ha allestito, all'interno del sito ufficiale dell'Amministrazione cantonale, il sito «Ragazzi e Inter­net»6. Esso ha come destinatari in primo luogo i più giovani, e per questo motivo è stato scelto un lin­guaggio semplice e chiaro; i con­cetti sono ristretti alla loro essen­za. L'obiettivo fondamentale è quello di far nascere un dialogo costruttivo tra i più giovani e gli adulti, siano essi i genitori o gli educatori: infatti il gruppo ritiene che una corretta conoscenza delle situazioni è da considerarsi come la miglior garanzia a protezione da eventuali pericoli. Il sito si articola in tre sezioni prin­cipali: La Presentazione, che si suddivide a sua volta in 5 capitoli dedicati ai pericoli della rete, ai possibili modi per tutelarsi da situazioni perico­lose e alle difese «tecniche» che si possono mettere in atto. Essa com­prende inoltre informazioni sul Cybercrime con il rinvio al s'ervizio nazionale di coordinamento per la lotta contro la criminalità su Inter­net e la presentazione del gruppo di lavoro «Internet e minori» attivo in Ticino. Un'occasione di approfondimento è offerta dalla sezione Informazione, che presenta una selezione di Guide e Portali espressamente rivolti ai minori, un elenco di pubblicazioni incentrate sui rapporti tra giovani, multimedialità e Internet e infine una cospicua serie di rinvii a risorse disponibili online (manuali, guide, approfondimenti). La terza sezione è costituita da una Guida ad un uso intelligente di Internet, che attraverso un percor­so interattivo fornisce le conoscen­ze di base periI «provetto navigato­re». Movendo dagli strumenti fon­damentali (uso di mouse e tastiera) esso presenta i mondi che com­pongono Internet: la connessione, la struttura del world wide web (il browser, indirizzi e pagine, la liber­tà di espressione in Internet con gli aspetti positivi e problematici che essa implica).

In corrispondenza con ogni capito­lo vengono offerti parecchi spunti per interessanti approfondimenti.

Si prevede di continuare il discorso iniziato attraverso l'Agenda scolasti­ca con la presentazione, nei prossimi anni scolastici, di nuove tematiche e di rendere visibile l'attività del gruppo con interventi nelle scuole pubbliche e private, per mezzo della stampa, della radio e della televisione. A fine giugno 2004 il gruppo Internet e minori ha presentato al Consiglio di Stato il rapporto sul lavoro svolto: i partecipanti ritengono importante proseguire nell 'impegno per la crea­zione di un punto di riferimento a livello cantonale e si propongono in prospettiva come obiettivo prioritario la promozione e il coordinamento del­l'informazione, insieme con la valo­rizzazione delle iniziative promosse in modo autonomo da enti e associa­zioni già attivi nel Cantone.

*Già Esperto per l'integrazione dell'informatica nell'insegnamento

Note Le pagine web http://www.tLch/ragazzi sono

dedicate sia ai giovani sia ai genitori o agli insegnanti che vogliono avvicinarsi alla tematica. 2 http://www.cybercrime.admin.ch 3 http://www.educanet2.ch 4 http://www.swisscom.com/GHQ/content/Schu­len_ans_lnternet 5 In assenza di un dato locale, si ricorda qui a titolo indicativo che in Italia nel terzo trimestre 2003 oltre 1,7 milioni di minori hanno usato la rete e ben 548 mila erano sotto i 12 anni, i13% in più rispetto al terzo trimestre 2002; cfr. www.i-dome.com/mercato/noti­zie/pagina.phtml? _id_articolo=5007 6 http://www.tLch/ragazzi

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