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Marco Caiazza nasce a Napoli nel 1976 intraprendendo giovanissimo lo studio della chitarra classica con il padre. Nel 2000 consegue il Diploma con il Massimo dei Voti e la Lode presso il Conservatorio di Musica “S. Pietro a Majella” di Napoli con Francesco De Sanctis. Si perfeziona successivamente con Sergio Cantella, Frédéric Zigante, Lucio Matarazzo ed Aniello Desiderio. Nel 2012 consegue la Laurea Specialistica in Discipline Musicali – indirizzo solistico – con 110/110 e Lode presso il Conservatorio di Musica “G. Martucci” di Salerno con Antonio Grande. Inizia giovanissimo un'intensa attività concertistica esibendosi in prestigiosi festival e rassegne nazionali ed internazionali riscuotendo ovunque unanimi consensi di critica e di pubblico. Considerato da Lady Susanna Walton, moglie del celebre compositore inglese William Walton, "...uno dei migliori esecutori delle Cinque Bagatelle per chitarra...", partecipa nel 2000 alla registrazione di un Video-Documentario per la Fondazione Walton e si esibisce nel 2001 ad Ischia nel “Friends of the Philarmonia Orchestra”, un concerto patrocinato dalla Philharmonia Orchestra di Londra. Nel 1999 partecipa ad una registrazione radiofonica nell'ambito del programma RadioTre Suite per la RadioRai. Dal 2001 inizia la sua collaborazione con il Direttore d’Orchestra Francesco Vizioli eseguendo, con l'Orchestra Filarmonica del Conservatorio S. Pietro a Majella e con l'Orchestra Filarmonica Salernitana, il "Concierto de Aranjuez" per Chitarra e Orchestra di Joaquin Rodrigo presso prestigiose Sale da Concerto, tra cui la "Sala Scarlatti" e "Villa Doria D'Angri" a Napoli, e il "Teatro G. Verdi" di Salerno. Nel 2005 forma il Retratos Guitar Duo con il chitarrista napoletano Ronnie Petrucciano e nel 2010 forma il Duo Ethos con il flautista napoletano Danilo De Luca, occupando con queste formazioni da camera un posto di rilievo nel panorama concertistico internazionale. E' vincitore di numerosi concorsi nazionali ed internazionali, tra i quali: Primo Premio Assoluto al IV Concorso Internazionale di musica da camera "Valeria Martina", Primo Premio Assoluto al IX Concorso di musica da camera "Euterpe", Primo Premio Assoluto XI Concorso di musica da camera "Città di Bacoli, Primo Premio al V Concorso Nazionale di chitarra "Città di Ercolano", Primo Premio al XIII Concorso Nazionale di chitarra "G. B. Pergolesi", Primo Premio al III Concorso "S. Cecilia", Primo Premio all’edizione 2010 del “Premio G. Bottiglieri” di Salerno, Secondo Premio al X Concorso Internazionale di musica da camera "Pietro Argento", Secondo Premio al II Concorso Internazionale di chitarra "Premio Città di Isernia", Secondo Premio al XV Concorso Nazionale di chitarra "Città di Parma", Premio Straordinario della giuria al VII Concorso Nazionale di chitarra "E. C. Ansalone" di Abbiategrasso. Il suo particolare stile esecutivo ha ispirato alcuni compositori, tra cui Antonio Grande, Marcello Parisi e Gabriel Malancioiu che gli hanno dedicato proprie opere. Il pianoforte è gentilmente concesso dalla ditta Prossimi appuntamenti 27 Gennaio 2013 Trio Giuseppe D'Antuono (clarinetto) – Francescopaolo Balestrieri (fagotto) – Rossella Palumbo (pianoforte) Musiche di Kreutzer, Mendelssohn, Glinka, Goepfart 28 Aprile 2013 Duo Fabrizio Falasca (violino) – Gianluigi Giglio (chitarra) Musiche di Paganini Ingresso: euro 10 Info: 339 4861984 Organizzazione Dir. artistica Dario De Simone Rossella Palumbo ASSOCIAZIONE AMICI DELLA MUSICA Castellammare di Stabia “Stabiae classica” Concerto di M ARCO C AIAZZA CHITARRA Domenica, 28 Ottobre 2012 ore 19.00

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Marco Caiazza nasce a Napoli nel 1976 intraprendendo giovanissimo lo studio della chitarra classica con il padre.Nel 2000 consegue il Diploma con il Massimo dei Voti e la Lode presso il Conservatorio di Musica “S. Pietro a Majella” di Napoli con Francesco De Sanctis.Si perfeziona successivamente con Sergio Cantella, Frédéric Zigante, Lucio Matarazzo ed Aniello Desiderio. Nel 2012 consegue la Laurea Specialistica in Discipline Musicali – indirizzo solistico – con 110/110 e Lode presso il Conservatorio di Musica “G. Martucci” di Salerno con Antonio Grande.Inizia giovanissimo un'intensa attività concertistica esibendosi in prestigiosi festival e rassegne nazionali ed internazionali riscuotendo ovunque unanimi consensi di critica e di pubblico.Considerato da Lady Susanna Walton, moglie del celebre compositore inglese William Walton, "...uno dei migliori esecutori delle Cinque Bagatelle per chitarra...", partecipa nel 2000 alla registrazione di un Video-Documentario per la Fondazione Walton e si esibisce nel 2001 ad Ischia nel “Friends of the Philarmonia Orchestra”, un concerto patrocinato dalla Philharmonia Orchestra di Londra. Nel 1999 partecipa ad una registrazione radiofonica nell'ambito del programma RadioTre Suite per la RadioRai.Dal 2001 inizia la sua collaborazione con il Direttore d’Orchestra Francesco Vizioli eseguendo, con l'Orchestra Filarmonica del Conservatorio S. Pietro a Majella e con l'Orchestra Filarmonica Salernitana, il "Concierto de Aranjuez" per Chitarra e Orchestra di Joaquin Rodrigo presso prestigiose Sale da Concerto, tra cui la "Sala Scarlatti" e "Villa Doria D'Angri" a Napoli, e il "Teatro G. Verdi" di Salerno.Nel 2005 forma il Retratos Guitar Duo con il chitarrista napoletano Ronnie Petrucciano e nel 2010 forma il Duo Ethos con il flautista napoletano Danilo De Luca, occupando con queste formazioni da camera un posto di rilievo nel panorama concertistico internazionale.E' vincitore di numerosi concorsi nazionali ed internazionali, tra i quali: Primo Premio Assoluto al IV Concorso Internazionale di musica da camera "Valeria Martina", Primo Premio Assoluto al IX Concorso di musica da camera "Euterpe", Primo Premio Assoluto XI Concorso di musica da camera "Città di Bacoli, Primo Premio al V Concorso Nazionale di chitarra "Città di Ercolano", Primo Premio al XIII Concorso Nazionale di chitarra "G. B. Pergolesi", Primo Premio al III Concorso "S. Cecilia", Primo Premio all’edizione 2010 del “Premio G. Bottiglieri” di Salerno, Secondo Premio al X Concorso Internazionale di musica da camera "Pietro Argento", Secondo Premio al II Concorso Internazionale di chitarra "Premio Città di Isernia", Secondo Premio al XV Concorso Nazionale di chitarra "Città di Parma", Premio Straordinario della giuria al VII Concorso Nazionale di chitarra "E. C. Ansalone" di Abbiategrasso.Il suo particolare stile esecutivo ha ispirato alcuni compositori, tra cui Antonio Grande, Marcello Parisi e Gabriel Malancioiu che gli hanno dedicato proprie opere.

Il pianoforte è gentilmente concesso dalla ditta

Prossimi appuntamenti

27 Gennaio 2013 Trio Giuseppe D'Antuono (clarinetto) – Francescopaolo Balestrieri (fagotto) – Rossella Palumbo (pianoforte)Musiche di Kreutzer, Mendelssohn, Glinka, Goepfart

28 Aprile 2013Duo Fabrizio Falasca (violino) – Gianluigi Giglio (chitarra) Musiche di Paganini

Ingresso: euro 10Info: 339 4861984

Organizzazione Dir. ar t is t icaDario De Simone Rossel la Palumbo

ASSOCIAZIONE

AMICI DELLA MUSICA

Castellammare di Stabia

“Stabiae classica”

Concertodi

MARCO CAIAZZA CHITARRA

Dom en i ca , 28 Ot tob re 2012 ore 19 .00

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PROGRAMMA

1a parte

Johann Kaspar Mertz (1806-1856) Fantasia Ungherese op. 65 n° 1

Giulio Regondi (1822-1872) Introduzione e Capriccio op. 23 Johann Sebastian Bach (1685-1750) Ciaccona dalla II partita BWV 100 (trascrizione di M. Caiazza)

2a parte

Agustin Barrios-Mangorè (1885-1944)

Julia Florida Valse op. 8 n° 4

Preludio op. 5 n° 1

Maxixe

La Catedral preludio andante religioso allegro solenne El Ultimo Tremolo

Si può certamente affermare che la chitarra sia “sopravvissuta” a tutto il periodo romantico grazie a personalità come Johann Kaspar Mertz, Giulio Regondi e Napoleon Coste.

Giulio Regondi (1822-1872) fu un musicista votato al concertismo. Bambino prodigio, uno dei pochi della storia della chitarra, per le sue straordinarie doti divenne ben presto un nome di spicco nel mondo musicale. Verso il 1835 cominciò ad interessarsi ad un nuovo strumento, la concertina, e dal 1850 abbandonò quasi definitivamente la chitarra per dedicarsi a questo strumento, divenendone un esecutore eccezionale. Ha lasciato pochi lavori per chitarra ma tutti di grande pregio artistico.

Johann Kaspar Mertz (1806-1856) evidenzia, nelle sue numerose composizioni, a differenza di molti suoi contemporanei, uno stile “pianistico”, ispirato dal repertorio di Liszt, Chopin, Mendelssohn, Schubert e Schumann. Alcune delle sue composizioni sono oggi considerate simbolo del romanticismo per chitarra e il suo virtuosismo esecutivo avvalorava la sua fama.

Numerosi autori, da Alexandre Tansman (1897-1986) a Luciano Berio (1925-2003), passando per Heitor Villa-Lobos (1887-1959), hanno dichiarato che il loro primo approccio con la chitarra è stato attraverso l’ascolto di un brano di Johann Sebastian Bach (1685-1750). E come immaginare una musica che meglio illustri le potenzialità polifoniche della chitarra? A Francisco Tarrega (1852-1909), sono attribuite le prime trascrizioni per chitarra di Bach. Egli non trascrisse musiche per liuto, che erano ancora sconosciute all’epoca, ma attinse soprattutto dal repertorio delle Sonate e Partite per Violino Solo e alle Suites per Violoncello. Tarrega dunque individuò nelle opere per archi del Kantor una fonte di brani tra i più idonei ad essere adattati alla chitarra. Quando ci si riferisce alla Ciaccona di Johann Sebastian Bach si intende universalmente l’ultimo movimento della Partita in re minore per violino solo BWV 1004 tratta dalle Sonate e Partite BWV 1001-1006 per violino solo, il cui titolo originale è “Sei Solo. A Violino senza Basso accompagnato. Libro Primo. Da Joh: Seb: Bach. ao. 1720”. Divenuta celebre a partire dalla seconda metà del XIX

secolo la Ciaccona ha subito innumerevoli trascrizioni, elaborazioni, parafrasi, destinate ai più svariati strumenti: è stata così trasformata in una composizione priva di connotati storici, per assumere il ruolo di brano simbolo, sintesi estrema di ingegno, poesia, virtuosismo e di profondità espressiva, considerata una delle pagine più belle della storia della musica. Fu soprattutto attraverso la versione elaborata dal chitarrista spagnolo Andrés Segovia (1893-1987) che la Ciaccona divenne un brano fondamentale del repertorio chitarristico. Dalla fine degli anni ’20 ad oggi, come affermava il chitarrista Italiano Ruggiero Chiesa (1933-1993), suonare Bach sulla chitarra è diventata una “tradizione che ci sembra inopportuno infrangere”. La caratteristica distintiva della musica di Agustin Barrios-Mangoré (1885-1944), chitarrista paraguayano, è l’equilibrio dei fattori musicali, tecnici ed emozionali. La varietà nella sua musica testimonia il suo genio. Barrios è stato definito un eroe romantico della chitarra, e, come afferma il chitarrista-compositore Cubano Leo Brouwer, “Egli colma un vuoto mai completato dai romantici. Alcuni possono arguire che siccome scriveva musica romantica in un periodo contemporaneo, era fuori moda. Forse, ma allora lo erano anche Sibelius e Rachmaninoff”. Oggi Barrios viene apprezzato come uno dei più grandi virtuosi chitarristi-compositori, nei suoi brani ritroviamo tutte le aree della tecnica e dell’espressività della chitarra. Crebbe in un paese ricco di mitologie e dal 1930 al 1934 si presentava al pubblico come “Nitzuga Mangorè”, il “Paganini della chitarra delle foreste del Paraguay”, una sorta di virtuoso indigeno Guaranì, che si esibiva a petto nudo, completo di copricapo e piume (Mangoré era il capo dei timbùes, una delle tribù che costruì la Nazione Guaranì, e Nitzuga è semplicemente Agustin al rovescio). Forse dopo il rifiuto di una certa parte della critica del suo tempo, cercò ispirazione ed identità nelle sue radici. Se fosse stato più sollecito a mettere per iscritto e pubblicare la sua musica, non sarebbe morto dimenticato e povero. Malgrado ciò la sua musica è sopravvissuta semplicemente per il suo valore intrinseco ed oggi è un lascito senza prezzo.