STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio...

56
Gestione del rischio ambientale e cambiamento climatico Storie di progetti del Programma CENTRAL EUROPE STORIE

Transcript of STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio...

Page 1: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Gestione del rischio ambientale e cambiamento climatico

Storie di progetti del Programma CENTRAL EUROPE

STO

RIE

Page 2: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Sebbene si sia profuso il massimo impegno per assicurare

l’accuratezza e veridicità delle informazioni riportate nella

presente pubblicazione, il Programma CENTRAL EUROPE

non potrà in alcun caso essere ritenuto responsabile

dell’accuratezza e veridicità delle informazioni provenienti

da fonti esterne, né di eventuali imprecisioni tecniche, refusi

e altri errori. Le informazioni e i link possono nel frattempo

essere cambiati senza preavviso.

La presente pubblicazione è finanziata dal programma CENTRAL EUROPE - Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR).

Pubblicato da: CENTRAL EUROPE Programme

Joint Technical Secretariat

Museumstrasse 3/A/III

1070 Vienna

Austria

Progettazione e redazione: CENTRAL EUROPE Programme

Assistente editoriale: Tom Popper

Testi e immagini: CENTRAL EUROPE Projects

Grafica: Hermann Kienesberger

Carta: Biotop (FSC-certified)

Aggiornamento: Maggio 2013

Page 3: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Gestione del rischio ambientale e cambiamento climatico

Storie di progetti del Programma CENTRAL EUROPE

Page 4: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

4 Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE

Indice

CENTRAL EUROPE Cooperare attraverso le frontiere per le regioni 6 Cooperare nel settore ambientale nell’EUROPA CENTRALE 10

Gestione del rischio ambientale e cambiamento climatico 12

ACT CLEAN – Rendere l’Europa centrale pulita e competitiva 14

CEframe – Cooperare per migliorare la protezione dalle inondazioni 16

CircUse – Riutilizzo del suolo per preservare l’ambiente 18

COBRAMAN – Formazione della figura professionale di “manager di aree industriali dismesse” 20

EULAKES – Protezione dei laghi durante i cambiamenti climatici 22

FOKS – Affrontare l’inquinamento delle acque sotterranee a partire dalle sue cause 24

HABIT-CHANGE – Salvare gli habitat protetti dal cambiamento climatico 26

INARMA – Prevedere le inondazioni per ridurre il rischio 28

INCA-CE – Riduzione dei rischi di condizioni atmosferiche estreme 30

LABEL – Unire le forze per combattere le inondazioni 32

ReSource – Scoperta del nuovo oro nelle ex regioni minerarie 34

REURIS – Salvaguardia dei fiumi che delimitano le nostre città 36

SALVERE – Piantare i semi della biodiversità 38

TransEcoNet – Costruzione di reti di paesaggi protetti 40

TransWaste – Dal commercio informale di rifiuti al riutilizzo formale 42

URBAN SMS – Migliorare le città dalle fondamenta 44

UrbSpace – Creazione di grandi spazi urbani per tutti 46

VITAL LANDSCAPES – Mantenimento della vitalità dei nostri paesaggi 48

Le Prossime storie di progetti 50

Page 5: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5

L’Europa centrale vanta un’impressionante diversità di risorse naturali, tra cui il Danubio, le Alpi, i Carpazi, il Mar Baltico e il Mar Adriatico. Questo straordinario patrimonio naturale costituisce uno dei beni maggiori dell’area per quanto concerne il raggiungimento di uno sviluppo sosteni-bile.Purtroppo, negli ultimi anni, l’Europa centrale è stata esposta a pesanti inondazioni fluviali e a un uso intensivo e spesso insostenibile del suolo. I rischi naturali e gli impatti dell’uomo costituiscono una minaccia considerevole per quest’area.

Come risposta, i progetti CENTRAL EUROPE aiutano le regioni a gestire e ridurre i rischi e gli impatti dei pericoli ambientali e ad adeguarsi ai cambiamenti climatici. CEframe (pag.16), per esempio, rafforza la gestione transazionale della protezione dalle inondazioni nei bacini fluviali. Progetti come HABIT-CHANGE (pag. 26) e EULAKES (pag. 22) prepa-rano strategie di adeguamento ai cambiamenti climatici.

Le attività umane come l’industrializzazione, l’agricoltura in-tensiva, il maggiore traffico veicolare e il turismo minacciano di trasformare in maniera sostanziale gli ecosistemi attuali in Europa, riducendo il numero delle specie sopravvissute e cambiando drasticamente il luogo in cui queste specie vivono e il modo in cui esse interagiscono. Pertanto, proteg-gere la biodiversità e gli ecosistemi e rivitalizzare i paesaggi naturali sono argomenti importanti nell’Europa centrale.

In risposta, i progetti CENTRAL EUROPE come TransEcoNet (pag. 40) sviluppano e proteggono la biodiversità in reti ecologiche o visualizzano scenari di sviluppo del paesag-gio in 3D, come Vital Landscapes (pag. 48). REURIS (pag. 36) presenta strategie di rivitalizzazione urbana delle zone fluviali, mentre URBAN SMS (pag. 44) e progetti analoghi valutano la qualità del suolo e migliorano la gestione dello stesso. Altri progetti come TransWaste (pag.42) promuovono la raccolta dei rifiuti e il riutilizzo tra i confini.

Questo opuscolo introduce il lettore alla storia di CENTRAL EUROPE, illustrando in particolare i 18 progetti ambientali cofinanziati a seguito dei primi due bandi per la presentazio-ne di idee progettuali del 2008 e 2009. Ci auguriamo che questo documento possa essere un valido punto di partenza per la discussione dei risultati dei nostri progetti e che sia d’ispirazione per lo sviluppo di nuove idee sulle possibili azioni future e sulle strade da seguire per il prossimo perio-do 2014-2020.

Editoriale

Christiane Breznik Città di Vienna,Autorità di Gestione diCENTRAL EUROPE

Page 6: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

6 Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE

Le città e le regioni rurali dell’Europa centrale sono accomunate dalla storia e da

reciproche analogie socioculturali. L’area si estende per oltre un milione di chilometri

quadrati, dal Mar Baltico a nord fino al Mar Mediterraneo a sud, con confini sfumati a

est e a ovest. I 150 milioni di persone che popolano l’area sono i beneficiari cui si rivolge

la cooperazione transnazionale avviata dal programma CENTRAL EUROPE.

Cooperare attraverso le frontiere per le regioni

CENTRAL EUROPE

Pur nella comunanza di molte caratteristiche, le regioni dell’Europa centrale si distinguono reciprocamente per diversi aspetti. Le differenze maggiori si notano in termini di condizioni climatiche, utilizzo del suolo, insediamenti e strut-ture economiche, accessibilità e sfide ambientali. Vi sono inoltre significative differenze nella strutturazione dei sistemi politici e amministrativi, tra i più eterogenei in seno all’U-nione europea. La sfida consiste nello sfruttare le diversità che coesistono nell’Europa centrale come opportunità per la promozione di uno sviluppo più sostenibile nell’intera area, sollecitando una maggiore cooperazione tra la vasta gamma di attori dei diversi Stati e regioni.

Il programma CENTRAL EUROPE

Il programma CENTRAL EUROPE genera ampie opportuni-tà per una più stretta cooperazione tra gli enti pubblici, le istituzioni e le imprese private dei nove Paesi dell’Europa centrale: Austria, Repubblica Ceca, Germania, Ungheria, Italia, Polonia, Slovacchia, Slovenia e Ucraina. Mediante gli oltre 120 progetti cofinanziati, il programma CENTRAL EU-ROPE contribuisce a migliorare il livello d’innovazione locale e regionale, ad accrescere l’accessibilità dei luoghi, a tutelare

l’ambiente e a promuovere la competitività e l’attrattività delle regioni centroeuropee.Dal 2007, anno d’inizio del periodo di programmazione attualmente in corso, il programma CENTRAL EUROPE ha investito più di 230 milioni di Euro in progetti transnazionali sui seguenti temi:

patrimonio culturale e risorse creative

trasferimento tecnologico e innovazione per l’impresa

trasporto pubblico e logistica sostenibili

gestione del rischio ambientale e del cambiamento climatico

efficienza energetica ed energie rinnovabili

cambiamento demografico e sviluppo della conoscenza

Page 7: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 7

Programma: CENTRAL EUROPEFondi FESR: € 231 milioniDurata: 2007 – 2013Sito internet: www.central2013.eu

Page 8: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

8 Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE

Cooperare per i cittadini

I progetti CENTRAL EUROPE prevedono, senza eccezione, l’impegno congiunto degli stakeholder dei diversi Paesi. Tale approccio mira a migliorare la vita quotidiana dei cittadini affrontando problemi che non si esauriscono necessaria-mente entro i confini nazionali. I problemi sono affrontati a livello territoriale là dove emergono, ovvero nelle regioni dell’Europa centrale. La cooperazione transnazionale con-sente ai partner di beneficiare del valore aggiunto dell’agire insieme, con l’effetto di evitare la duplicazione delle azioni e di rendere più rapidi gli sviluppi positivi, con un impatto maggiore.

In concreto, i progetti CENTRAL EUROPE:

498 000 000 Euro l’ammontare degli investimenti in preparazionea cura dei progetti CENTRAL EUROPE

supportano l’adeguamento delle direttive UE ai contesti regionali

implementano investimenti e azioni pilota

catalizzano nuovi investimenti e contributi finanziari

propongono nuove strategie economiche e coinvolgono le comunità locali

aumentano l’efficienza a vari livelli

migliorano l’utilizzo dei fondi pubblici

rafforzano le reti regionali e coinvolgono le comunità locali

1 331i partner coinvolti nei progettiCENTRAL EUROPE

influenzano l’agenda politica a tutti i livelli

22centesimi di Euro il costo annuale pro capite per il finanziamento dei progetti CENTRAL EUROPE

Page 9: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 9

Foto

: Dre

amst

ime

Foto

: Sax

on S

tate

Min

istr

y of

the

Inte

rior

Foto

: Mon

ika

Kyt

licov

aKrin

ke

Contributo a Europa 2020

Nell’ambito del programma CENTRAL EUROPE, la coopera-zione transnazionale è saldamente radicata nel quadro delle politiche strategiche recentemente lanciate a livello europeo, nazionale e regionale. Molti dei progetti CENTRAL EUROPE stanno già manifestando concretamente il proprio contributo alla Strategia Europa 2020 e ai suoi obiettivi (mutualmente interdipendenti), volti a una crescita europea intelligente, inclusiva e sostenibile. Tale approccio allo sviluppo dovrebbe portare l’UE e gli Stati Membri a livelli di occupazione, pro-duttività e coesione sociale maggiori. Le azioni della Strategia 2020 si pongo obiettivi ambiziosi in 5 diverse aree; occupa-zione, innovazione, istruzione, integrazione sociale, clima ed energia. Il programma CENTRAL EUROPE, generando coope-razione di livello transnazionale tra gli attori coinvolti, ha un ruolo fondamentale nel conseguimento degli obiettivi a livello regionale, anche se impiega solo lo 0,07 percento del budget stanziato per la Politica di coesione dell’UE.

CENTRAL EUROPE 2014-2020

Nel prossimo periodo di programmazione 2014-2020 il programma CENTRAL EUROPE continuerà la propria opera di supporto alla cooperazione regionale tra i Paesi centro-europei. L’area geografica eleggibile, le priorità tematiche, il budget e le altre (numerose) variabili del nuovo programma sono attualmente in discussione, anche con il coinvolgi-mento degli stakeholder attraverso apposite consultazioni. Il nuovo Programma Operativo dovrebbe essere approvato dalla Commissione europea nella prima metà del 2014, con la pubblicazione di un bando per la presentazione di propo-ste progettuali a seguire nello stesso anno.

Dobbiamo far tesoro della ricca e

validissima esperienza che ci viene

dalla cooperazione transnazionale. È

assolutamente evidente che la serie

di sfide che ci si pone non può essere

affrontata individualmente dai singoli

Stati Membri ne’ dalle singole regioni

ma va affrontata in un contesto

transnazionale.

Johannes Hahn, Commissario europeo per le Politiche Regionali

Page 10: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

10 Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE

PROGETTI

L’EUROPA CENTRALE IN BREVE

COOPERAZIONE NEL SETTORE AMBIENTALENELL’EUROPA CENTRALE

Investimento futuropredisposto dai progetti

0.17milioni di euro

CONTRIBUTO A EUROPA 2020

DENARO PUBBLICO BEN INVESTITO

DURATA DEL PROGRAMMA

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

BUDGET INVESTITO

3.15 Investimento totale effettuato dai progetti

posti dilavorocreati

attivitàpilota alivellolocalesvoltedai progetti

reti permanentidi cooperazionecreate 9

114

80

STATI, REGIONI/CITTÀ E ABITANTI INTERESSATI

9 Stati148 80città e regioni

0.05Con circa

spesi all’anno per cittadino,il programma ottiene:

milioni di cittadini

CENTRAL EUROPE contribuisce alla Strategia 2020dell’Unione europea e al conseguimento dei suoiobiettivi di crescita intelligente, inclusiva e sostenibile.Si sono stabiliti, a livello europeo, degli obiettivi concretiper l’occupazione, l’innovazione, l’istruzione,l’inclusione sociale., il cambiamento climatico e l’energia;i risultati dei progetti CENTRAL EUROPE contribuisconoal conseguimento di tali obiettivi a livello locale e regionale

Data: Marzo 2013

milionidi euro

1

Numero dei contributi progettualialle iniziative prioritarie di UE 2020

Crescitasostenibile

28

Crescitaintelligente

9

Crescitainclusiva

2

6Unione innovativa

2Agenda digitale

2Piattaforma europea contro la povertà

Numero deicontributi dei

progettialle prioritàdi UE 2020

2Un’Europa efficiente

sotto il profilo delle risorse

26Politica industriale

per la globalizzazione

del budget di programma complessivo pari a 231 milioni di euro 55 = 23 %

milioni di euro

1Youth onthe move

PROGETTI NEL SETTORE AMBIENTALE COFINANZIATI

progetti nel settoreambientalesu 124 in totale

26partner di progetti nel settoreambientale su 1331 partner in totale

272 dei 6 temidel programma1

Page 11: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 11

PROGETTI

L’EUROPA CENTRALE IN BREVE

COOPERAZIONE NEL SETTORE AMBIENTALENELL’EUROPA CENTRALE

Investimento futuropredisposto dai progetti

0.17milioni di euro

CONTRIBUTO A EUROPA 2020

DENARO PUBBLICO BEN INVESTITO

DURATA DEL PROGRAMMA

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

BUDGET INVESTITO

3.15 Investimento totale effettuato dai progetti

posti dilavorocreati

attivitàpilota alivellolocalesvoltedai progetti

reti permanentidi cooperazionecreate 9

114

80

STATI, REGIONI/CITTÀ E ABITANTI INTERESSATI

9 Stati148 80città e regioni

0.05Con circa

spesi all’anno per cittadino,il programma ottiene:

milioni di cittadini

CENTRAL EUROPE contribuisce alla Strategia 2020dell’Unione europea e al conseguimento dei suoiobiettivi di crescita intelligente, inclusiva e sostenibile.Si sono stabiliti, a livello europeo, degli obiettivi concretiper l’occupazione, l’innovazione, l’istruzione,l’inclusione sociale., il cambiamento climatico e l’energia;i risultati dei progetti CENTRAL EUROPE contribuisconoal conseguimento di tali obiettivi a livello locale e regionale

Data: Marzo 2013

milionidi euro

1

Numero dei contributi progettualialle iniziative prioritarie di UE 2020

Crescitasostenibile

28

Crescitaintelligente

9

Crescitainclusiva

2

6Unione innovativa

2Agenda digitale

2Piattaforma europea contro la povertà

Numero deicontributi dei

progettialle prioritàdi UE 2020

2Un’Europa efficiente

sotto il profilo delle risorse

26Politica industriale

per la globalizzazione

del budget di programma complessivo pari a 231 milioni di euro 55 = 23 %

milioni di euro

1Youth onthe move

PROGETTI NEL SETTORE AMBIENTALE COFINANZIATI

progetti nel settoreambientalesu 124 in totale

26partner di progetti nel settoreambientale su 1331 partner in totale

272 dei 6 temidel programma1

Des

ign:

stu

dioQ

.at

Page 12: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

12 Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE

Cooperare per ridurre i rischi ambientalie ridurre gli effetti negativi del cambiamentoclimatico

Cooperare per proteggere e preservarela natura e i paesaggi

Gestione del rischioambientale ecambiamento climatico

Page 13: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 13

Cooperare per ridurre i rischi ambientalie ridurre gli effetti negativi del cambiamentoclimatico

Cooperare per proteggere e preservarela natura e i paesaggi STORIE dI pROgETTI

Page 14: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

14 Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE

Rendere l’Europa centrale pulita e competitiva

La rete ACT CLEAN nunziona grazie alla cooperazione dei “punti di contatto” nazionali ACT CLEAN (PCN), che hanno sviluppato strutture stabili di cooperazione e servizi perma-nenti a supporto delle piccole e medie imprese (PMI) nell’uso e nell’applicazione di tecnologie di produzione e sistemi di gestione più puliti. L’accidentato sentiero della conformità agli standard UE

Una produzione più pulita non solo aumenta l’efficienza e riduce l’inquinamento, ma costituisce anche un obbligo le-

Le aziende dell’Europa centrale possono ridurre enormemente ogni impatto ambientale

negativo creato dall’industria e dal commercio se sanno come trarre vantaggio dalle

tecnologie all’avanguardia. Per far sì che le imprese locali dispongano delle conoscenze

necessarie per essere più ecologiche, il progetto ACT CLEAN ha creato la prima rete

territoriale per una produzione più pulita.

gale: le direttive e i regolamenti UE impongono alle imprese di conformarsi alle norme ambientali e di assicurare processi di produzione efficienti in termini di rispetto dell’ambiente. Molte PMI non hanno accesso alle tecnologie di “produzio-ne più pulita” sviluppate e implementate da altre regioni. Al contempo, molte PMI capaci di fornire tali tecnologie ai propri clienti non hanno un adeguato accesso al mercato. ACT CLEAN affronta questi problemi offrendo alle PMI una gamma di prodotti e servizi utili a rendere i processi pro-duttivi più efficienti in termini ambientali e ad assicurare la conformità alla legislazione UE.

Foto

: iSt

ock

Page 15: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 15

Per esempio, in qualità di partner del progetto, l’Università Corvinus (Ungheria) ha compiuto un’opera di adeguamento di uno degli strumenti forniti dal Cleaner Production Center slovacco, un database dei regolamenti UE “Complex”, creando un database più semplice, il “Greenlex”, uno strumento interattivo che consente alle PMI di consultare rapidamente i regolamenti UE e le norme ungheresi e quindi di verificare la propria conformità. Non serve reinventare la ruota

Oltre a raccogliere strumenti nel “toolbox” di ACT CLEAN, il progetto ha individuato e propagandato esempi di buone prassi. Molto si può apprendere dallo scambio transnaziona-le di queste buone prassi, denominate “Cleaner Production Highlights”.In uno degli esempi proposti, una società tedesca ha svilup-pato un refrigeratore ad “adsorbimento”, una tecnologia di raffreddamento solare che utilizza molta meno elettri-cità rispetto alle usuali tecniche di raffreddamento ad aria condizionata. L’acqua sostituisce il consueto refrigerante, un idrofluorocarburo altamente dannoso per il riscaldamen-to globale. In inverno, il dispositivo può fungere anche da pompa di calore a supporto dell’impianto di riscaldamento. Ne risulta non solo una maggiore sicurezza ambientale ma anche una maggiore efficienza in termini energetici, con un immediato risparmio per le PMI.ACT CLEAN ha raccolto e valutato esempi analoghi e ha costruito un pool di soluzioni innovative per le PMI. Per il da-tabase del progetto sono stati selezionati circa 500 esempi, disseminati anche mediante opuscoli e altri strumenti. Il supporto diretto degli eventi di “matching”

The ACT CLEAN network has established a continuing programme of industry workshops and business-to-business training on cleaner production. In the last three years, the

Progetto: ACT CLEAN

Fondi FESR: € 2 146 606

Durata: 2008 – 2012

Sito internet: www.act-clean.eu

La rete ACT CLEAN ha introdotto

le nostre imprese a questioni ad

alto contenuto d’innovazione, cui ora

le aziende lavorano. Il concetto di ‘eco-

design’ si è dimostrato particolarmente

interessante e ha portato a iniziative

concrete quali l’organizzazione di eventi

formativi con cadenza regolare.

Carlotta Ranieri, CNA Bologna,Confederazione nazionale per l’artigianato e le piccole e medie imprese, Coordinatrice per le politiche, l’energia e l’ambiente, Italia

main subjects covered by this training work have included resource efficiency, waste management and environmen-tal management systems, but the network can also meet specific requests of SMEs by addressing any important topics pertaining to cleaner production. Promozione della “produzione più pulita” su scala regionale

Il progetto ha inoltre sviluppato l’agenda transnazionale ACT CLEAN, attualmente promossa come strumento a supporto delle politiche per il potenziamento, sviluppo e sfruttamento della “produzione più pulita”. Il piano d’azione dell’agenda si concentra su tre aree:l facilitazione delle attività di rete,l disseminazione delle informazioni sulle soluzioni per una

“produzione più pulita”,l miglioramento del quadro finanziario.

Le raccomandazioni di ogni singolo piano d’azione sono indirizzate all’istituzione responsabile dell’eventuale imple-mentazione. Come proseguire?

Il meccanismo di cooperazione della rete ACT CLEAN è ormai sufficientemente consolidato e robusto da poter continuare anche dopo la conclusione del progetto che l’ha generato. Il sito di ACT CLEAN rimarrà attivo e continuerà a fungere da interfaccia tra i Paesi e le imprese centroeuropei. Le raccomandazioni dei piani d’azione saranno accolte per plasmare e migliorare ulteriormente il quadro della “produ-zione più pulita” nell’Europa centrale. La continua sensibi-lizzazione delle imprese è necessaria non solo per educare le PMI alla “produzione più pulita” ma anche per promuovere e commercializzare gli strumenti già sviluppati.

1990Anno in cui l’UNEP ha coniato l’espressione “produzione più pulita”

Foto

: iSt

ock

Page 16: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

16 Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE

Cooperare per migliorare la protezione dalle inondazioni

Negli ultimi 10-15 anni anni si sono verificate inondazioni particolarmente gravi nell’Europa centrale e come reazione ci si è concentrati in maniera massiccia sul controllo dei baci-ni fluviali. Esperienze recenti hanno tuttavia dimostrato che, anche se i fiumi condivisi appartengono ad un unico territo-rio nazionale, i progetti di controllo delle inondazioni hanno un impatto su un’area più vasta, transazionale. E’ chiaro, ormai, che un controllo efficace delle inondazioni può essere raggiunto solo mediante una cooperazione transazionale.Sono pertanto essenziali dei masterplan ben coordinati per i bacini fluviali transfrontalieri.CEFrame rappresenta la prima occasione in cui le autorità

Negli ultimi anni, piogge da record e inondazioni che capitano “una volta ogni 100

anni” hanno messo in ginocchio gli abitanti e le economie dell’Europa centrale. Ogni

Stato interessato sta adottando precauzioni per una migliore gestione degli argini,

correndo però il rischio di spingere il problema verso i propri vicini, a valle. Per questo

motivo, quattro paesi dell’Europa centrale stanno collaborando per venire incontro alle

esigenze dei loro fiumi e delle loro pianure alluvionali interconnesse.

pubbliche responsabili per le misure di protezione dalle inon-dazioni in Austria, Repubblica ceca, Ungheria e Slovacchia hanno collaborato in un progetto multilaterale comune, volto a sviluppare futuri sistemi di gestione degli argini. Il progetto è specificamente rivolto alle esigenze di controllo delle inondazioni per i fiumi Danubio, Morava, Thaya e Leita, che attraversano, tutti, diversi Paesi.

Un nuovo sguardo ai rischi di inondazione

La prima fase del progetto ha coinvolto la definizione della situazione attuale della protezione dalle inondazioni in pros-

Foto

: Sax

on S

tate

Min

istr

y of

the

Inte

rior

Page 17: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 17

simità dei fiumi interessati. Si è proceduto a una registrazione dei sistemi di protezione e delle aree di ritenzione esistenti e a una valutazione delle loro funzioni. Un’altra parte di questa ricerca iniziale è consi-stita nella delimitazione delle aree a rischio di inondazione.La fase successiva ha riguardato l’elaborazione congiunta di piani di gestione per misure future di protezione con-tro le inondazioni. Per esempio, progettisti provenienti da tutti i paesi interessati hanno collaborato per coordinare la progettazione e il funzionamento dei sistemi di protezione e la gestione delle aree di ritenzione. L’approccio congiunto è volto a garantire che non vi siano azioni unilaterali che pro-vochino il peggioramento della situazione per una regione confinante. Coinvolgimento di attori chiave per un impatto migliore

Al fine di garantire che il progetto possa avere un impatto e un risultato ottimali con un’azione efficace, CEframe ha coinvolto sin dall’inizio gli enti preposti alla gestione delle acque degli Stati partecipanti. Questi enti hanno concor-dato su uno dei maggiori risultati del progetto, il CEframe Memorandum of Flood Protection (CEframe - Memorandum sulla protezione dalle inondazioni), che definisce le misure necessarie per il coordinamento futuro e la migliore gestione delle inondazioni in tutti i paesi coinvolti.Questa cooperazione avanzata richiede un elevato livello di comunicazione transnazionale tra tutti i paesi partner.Per far sì che ciò avvenga, il progetto ha prodotto una termi-nologia comune nonché un glossario in cinque lingue.Un altro importante prodotto multilinguistico del progetto è rappresentato da un manuale di emergenza, che sottolinea le misure pratiche da adottare in caso di inondazione.

Il progetto CEframe offre un valido

contributo che lascerà il segno nella

prossima cooperazione intergovernativa

nelle acque di confine.

Konrad Stania, Comitato transfrontaliero sulle acque, Repubblica Ceca-Austria

Progetto: CEframe

Fondi FESR: € 2 393 693

Durata: 2010 – 2013

Sito internet: www.ceframe.eu

680milioni di Euro di danni causati dall’inondazione nella Bassa Austria nel 2002

600chilometri di rive fluviali transazionali comuni nell’area di progetto

200termini comuni definiti nel glossario CEframe sulla gestione delle inondazioni

Foto

: Sax

on S

tate

Min

istr

y of

the

Inte

rior

Foto

: Dis

tric

t Fi

re B

rigad

e G

änse

rndo

rf, A

ustr

ia

Page 18: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

18 Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE

Riutilizzo del suolo per preservare l’ambiente

Preservare gli spazi vitali naturali richiede un approccio a lungo termine alla pianificazione, che anticipi i cambiamenti di fattori come la demografia e il clima. CircUse (acronimo di Circular Flow Land Use Management) è un progetto che cerca di anticipare e limitare l’impatto ambientale dello sviluppo mediante una pianificazione che riutilizza il suolo precedentemente occupato. Il motto di CircUse “riduci, riutilizza e compensa” si basa su tre principi di azione:l devono essere stabilite regole più stringenti per ridurre la

creazione di aree edificabili a partire dal suolo precedente-mente non utilizzato;

l il suolo non adatto per il riutilizzo non deve essere ulterior-

L’Europa Centrale sta soffrendo degli impatti negativi di una rapida espansione urbana.

Mentre la terra vergine viene divorata per lo sviluppo, i vecchi cantieri sono abbandona-

ti e lasciati deteriorare. Un nuovo approccio promosso da CircUse coinvolge il riutilizzo

di suolo precedentemente occupato e la conservazione della natura. Tale pianificazione

orientata al futuro va a beneficio dell’ambiente e riduce i costi dell’espansione delle reti

infrastrutturali.

mente reso edificabile;l il potenziale del suolo esistente già utilizzato deve essere

incrementato incoraggiando l’uso di siti industriali in disu-so, lo sviluppo negli spazi vuoti tra edifici esistenti e, non da ultimo, il rinnovo urbano.

Cooperazione regionale

L’approccio di CircUse riguarda l’utilizzo del suolo in regioni di Polonia, Austria, Italia, Repubblica Slovacca, Repubblica Ceca e Germania. Ogni regione partecipante sta intrapren-dendo un progetto pilota per sviluppare un piano di azione

Foto

: Ver

a Fi

rmlo

va

Page 19: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 19

per l’attuazione della “gestione circolare” dell’uso del suolo, in maniera da poter consolidare centri città, dare un nuovo impulso a siti in disuso, sviluppare lotti di costruzione vacanti e preservare gli spazi aperti nella loro zona. Questo processo consente a diverse regioni di definire un percorso di sviluppo tale da soddisfare le loro specifiche esigenze. In ciascuna regione, il processo coinvolge diversi gruppi di persone e richiede soluzioni creative per garantire la massima parteci-pazione di attori pubblici e privati. Coinvolgere tutti

In questo sforzo di coinvolgere tutti nel garantire un uso migliore del suolo, il progetto CircUse presenta una varietà di risultati che trae beneficio da diversi attori. Per esempio, il progetto ha sviluppato un corso pilota per esperti in modo tale che dei professionisti possano apprendere questo approc-cio innovativo alla gestione sostenibile del suolo. I decisori hanno l’opportunità di trarre vantaggio da uno strumento di gestione dei dati che li aiuta a realizzare il potenziale di svilup-po del suolo su cui si è precedentemente costruito.I piani di azione prodotti dal progetto consentono alle regio-ni partner di definire un corso per il loro processo futuro di utilizzo del suolo.Un documento programmatico offre una panoramica sulle nuove strategie politiche necessarie per supportare la “ge-stione circolare” dell’uso del suolo.Il progetto ha anche sviluppato materiali per gli studenti del-la scuola secondaria in modo tale che essi possano studiare il concetto di uso sostenibile del suolo. Un risultato finale del progetto sarà il “CircUse Compendium”, un manuale che illustra nel dettaglio i risultati dell’iniziativa in un formato utile per gli esperti. Definire un precedente

I risultati di CircUse offrono lezioni chiave per altre regioni che intendano applicare questo nuovo approccio. Il progetto definisce un precedente per dare a vita a strutture di uso sostenibile del suolo e incoraggia la cooperazione per gli anni a venire. I cittadini e gli enti pubblici trarranno vantag-gio dagli sforzi volti a rivitalizzare le strutture urbane e gli immobili per portare nuovi benefici e nuovi servizi alle città e alle regioni dell’Europa centrale.

La nostra partecipazione al progetto

consente ai residenti locali di dis-

cutere di problematiche comuni a tutti in

Europa, il recupero dei siti in disuso e la

rivitalizzazione dei suoli dismessi.

Davide Arri, Vice Sindaco del Comune di Asti, Italia

Progetto: CircUse

Fondi FESR: € 1 923 729

Durata: 2010 – 2013

Sito internet: www.circuse.eu

1 000numero stimato di chilometri quadrati coperti da superfici artificiali in Europa

6progetti pilota CircUse per attuare la gestione sostenibile del suolo

6Piani di azione sviluppati da CircUse per ridefinire la cooperazione degli stake-holder

Foto

: Ver

a Fi

rmlo

va

Foto

: Circ

Use

pro

ject

Page 20: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

20 Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE

Formazione della figura professionale di “manager di aree industriali dismesse”

In tutta Europa, la rivitalizzazione dei siti in disuso occupa un ruolo importante nel combattere l’espansione urbana e migliorare la qualità dello sviluppo nelle città, facilitando uno sviluppo sostenibile. I siti in disuso spesso minaccia-no la salute pubblica e creano rischi ambientali. Inoltre, se abbandonati, possono creare segregazione sociale e spaziale, minacciando la competitività delle città europee. La riabilitazione dei siti in disuso è destinata a diventare sempre più importante nell’Europa centrale, con opere che richiederanno grandi investimenti. Accanto agli aiuti UE per la rigenerazione dei siti in disuso, è importante fornire le

La rigenerazione di siti in disuso, vale a dire edifici industriali o commerciali dismessi,

rappresenta spesso un processo complesso e a lungo termine che coinvolge un’ampia

serie di professionisti. L’Europa ha bisogno di figure professionali dedite alla

rigenerazione dei siti in disuso, dotati di capacità di coordinamento e comunicazione per

fornire i piani migliori e guidare il processo di rivitalizzazione. Il progetto COBRAMAN

aiuta a sviluppare la figura professionale del “manager di aree industriali dismesse” e a

formare tali manager.

conoscenze necessarie per attuare tali investimenti mediante un trasferimento di know-how dai paesi occidentali a quelli orientali nonché un trasferimento dalla ricerca alla pratica. Gestione professionale: la chiave per il successo

Una delle lezioni più importanti apprese dalle precedenti attività europee nel campo della rigenerazione dei siti in disuso è che la gestione professionale è il fattore chiave per il successo del processo. Per questo motivo, il progetto COBRAMAN sta cercando di introdurre la figura professio-

Foto

: Dre

amst

ime

Page 21: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 21

nale del “manager di aree industriali dismesse”.La creazione di manager qualificati della rigenerazione dei siti in disuso nelle città europee consentirà processi di rinnovo e conversione efficaci e di successo. La formazione per i professionisti è stata condotta in una serie di corsi, tutti imperniati sulle caratteristiche pratiche dei progetti locali pilota già in essere. I partner hanno condiviso le migliori prassi, definito metodi che si sono rivelati efficaci, applicato questi metodi a casi pratici e ora offrono queste informazio-ni ad altri soggetti che necessitino di formazione. Definizione di standard formativi

Per la figura professionale del “manager di aree industriali dismesse” non esistono norme specifiche professionali o formative. Le cose, però, stanno cambiando, con riferimen-to alle facoltà universitarie di pianificazione e ingegneria ambientale/civile nonché agli enti che offrono formazione in campo immobiliare. La creazione di schemi formativi trae beneficio dalla cooperazione transnazionale tra accademici con esperienza, professionisti delle città partner e fornitori di servizi. Un master, un post-dottorato e altri corsi di appren-dimento online sono stati istituiti per supportare gli studenti e lo staff che sta già lavorando sul campo.

Nella pianificazione urbana, ab-

biamo acquisito conoscenze dal

progetto COBRAMAN relativo alla rigen-

erazione dei siti in disuso, che stiamo

integrando nel nostro lavoro

quotidiano

Liljana Jankovi c Grobelšek, Architetto e responsabile della pianificazione urbana, Acer d.o.o., Novo mesto, Slovenia

Progetto: COBRAMAN

Fondi FESR: € 2 982 138

Durata: 2008 – 2012

Sito internet: www.cobraman-ce.eu

150anni di uso industriale dell’area vicino al fiume Brda a Bydgoszcz (Polonia) prima di essere riconvertito per attività del tempo libero

30“manager di aree industriali dismesse” formati e muniti di attestato

3schemi formativi definiti per la rigenerazione dei siti in disuso

Foto

: Dre

amst

ime

Foto

: City

of

Bydg

oszc

z

Page 22: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

22 Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE

Protezione dei laghi durante i cambiamenti climatici

Al fine di garantire che le persone incaricate della gestione dei laghi d’Europa siano ben informate e preparate ad af-frontare le sfide future, il progetto EULAKES coinvolge scien-ziati impegnati a sviluppare le strategie migliori per mitigare e adeguarsi al cambiamento climatico. Questa straordinaria collaborazione è volta a produrre una strategia comune transnazionale per la gestione dei laghi a livello di bacino idrografico e si occupa di questioni ambientali, economiche e socio-culturali. Idealmente, la strategia sarà integrata in un accordo internazionale sottoscritto da ciascun rappresentan-te dell’area partner per definire le linee guida di un’iniziativa e un processo di pianificazione comuni.

Gli scienziati sono consapevoli del fatto che le pressioni in continuo peggioramento dei

cambiamenti climatici e gli effetti collaterali dell’attività umana stanno minacciando i

laghi d’Europa. I politici responsabili della gestione dei bacini lacustri dovrebbero essere

consapevoli di queste minacce e così cercare soluzioni possibili. Grazie a EULAKES, gli

scienziati e le autorità si stanno adoperando per prepararsi agli impatti del

cambiamento climatico sui laghi.

Accanto al cambiamento climatico, i gestori dei laghi europei sono chiamati ad affrontare problematiche comuni, tra cui l’inquinamento, la necessità della gestione soste-nibile dei litorali e di altre aree e la pianificazione di varie attività. Il progetto Eulakes si occupa di tali problematiche relativamente a quattro laghi diversi: Balaton in Ungheria, Charzykowskie in Polonia, Lago di Garda in Italia e Neusiedl in Austria.

Ricerca e attività sui laghi

La ricerca condotta su questi laghi impone una valutazione

Foto

: Com

unità

del

Gar

da

Page 23: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 23

della loro salute, tra cui uno studio dei sistemi di monito-raggio esistenti e lo sviluppo di nuovi sistemi. È stato altresì necessario migliorare le conoscenze relative alle debolezze ambientali dei laghi e ai rischi connessi e condurre diverse indagini per lo studio degli impatti del cambiamento climati-co specificamente impattanti sui laghi.Il progetto si è focalizzato sul ruolo della gestione locale dei laghi in maniera tale che le comunità locali vengano coin-volte nell’approccio transazionale. Le indagini riguardano quattro diverse azioni pilota, una per lago:

l Balaton: lo studio si è concentrato sulla presenza di specie invasive, come la sinanodont woodiana e il carassius gib-belo, concentrandosi sul loro impatto ecologico. Si prevede che queste e altre specie non autoctone divengano domi-nanti in futuro, mettendo l’ecosistema del lago a rischio e compromettendo le specie ittiche native.

l Charzykowskie: è stata valutata la presenza di pesticidi e e metalli pesanti. Esempi rilevanti mostrano un contenuto di azoto, fosforo, pesticidi e metalli pesanti che potrebbe accelerare l’eutrofizzazione del lago.

l Garda: lo studio è dedicato ai rischi associati alla presenza di cianotossine nell’acqua. Queste sostanze possono essere pericolose per gli animali e per l’uomo. Un risultato signi-ficativo è la scoperta di microcisti nei muscoli del pesce Coregonus lavaretus.

l Neusiedl: lo studio indaga la gestione dei pascoli e delle pratiche agricole per controllare i nutrienti nelle acque del lago. Un nuovo piano di uso del suolo viene proposto per rivedere l’utilizzo dei terreni circostanti e creare una zona tampone tra la riva e le zone agricole.

Il progetto è insolito in quanto trae vantaggio dalla sinergia di ricercatori, autorità locali ed enti di gestione territoriali

Grazie al progetto EULAKES, le sfide

del cambiamento climatico rappre-

sentano una delle questioni più importanti

per le comunità che vivono lungo i laghi

e le comunità locali stanno considerando

molto attentamente le azioni da

intraprendere.

Giorgio Passionelli, Sindaco di Torri del Benaco, Lago di Garda, Italia

Progetto: EULAKES

Fondi FESR: € 2 208 772

Durata: 2010 – 2013

Sito internet: www.eulakes.eu

3tecniche innovative per il monitoraggio delle condizioni di salute degli ecosistemi acquatici del lago

4grandi laghi europei coinvolti nel progetto

2100ultimo anno coperto dalle previsioni sul cam-biamento climatico

Foto

: Com

unità

del

Gar

da nell’affrontare le esigenze dei laghi europei. Il progetto offre altresì confronti a livello europeo, in maniera tale che i risultati scientifici e le migliori prassi individuate da EULAKES acquisiscano un valore internazionale.

Foto

: Com

unità

del

Gar

da

Page 24: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

24 Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE

Affrontare l’inquinamento delle acque sotterranee a partire dalle sue cause

Poiché sono numerose le cause che spesso contribuiscono alle larghe chiazze di inquinamento che seguono il flusso delle acque sotterranee, le autorità idriche che stanno ge-stendo le problematiche derivanti dalle attività industriali del presente e del passato stanno affrontano la sfida dell’attua-zione del principio “chi inquina paga” per le attività di puli-zia. Se esse riescono a individuare le fonti principali, ovvero chi sono i pochi siti che rilasciano la maggior parte del carico contaminante in queste vecchie aree industriali, è possibile semplificare il chiarimento delle responsabilità e dei processi decisionali e consentire azioni di recupero ben mirate ed efficaci in termini economici.Nuove tecnologie di misurazione e interpretazione sul

Come in molte città dell’Europa centrale, l’inquinamento industriale ha comportato

gravi impatti negativi sulle acque sotterranee a Jaworzno (Polonia), Novy Bydzow

(Repubblica ceca), Stoccarda (Germania), Milano e Treviso (Italia). FOKS ha definito per

queste città piani di gestione e di recupero delle acque sotterranee e ha fornito alle

autorità un pacchetto di strumenti e un elenco di buone prassi di aiuto nell’applicazione

di nuove soluzioni.

campo hanno consentito una caratterizzazione aerea della qualità delle acque sotterranee.I carichi inquinanti sono stati valutati in diversi luoghi, con-sentendo di evidenziare i punti “caldi” della contaminazione nelle aree di studio. Idrogeologi e chimici sono stati in grado di dimostrare che la chiazza di inquinamento trae origine da questi punti “caldi”. L’applicazione di nuove tecnologie in diversi contesti idrogeologici con diverse caratteristiche di contaminazione ha fornito validi input per il pacchetto di strumenti FOKS.I risultati di queste misure di inquinamento offrono un orientamento per i tecnici esperti che intendono applicare tali nuove tecnologie in futuro.

Foto

: eev

l - F

otol

ia.c

om

Page 25: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 25

Gestione del rischio e bonifica

Una volta individuate le fonti principali dell’inquinamento, gli esperti che lavorano con FOKS hanno pianificato azioni mirate di bonifica che comprendono la valutazione e la spe-rimentazione di tecnologie innovative. Le azioni di recupero sono integrate nei concept per la gestione dei rischi delle acque sotterranee proposti dalle autorità idriche locali, i quali sono basati sui principi della nuova direttiva europea in materia di acque sotterranee. L’esperienza maturata con le azioni di recupero fornisce esempi di buone prassi per coloro che sono agli inizi del processo di coordinamento dell’attua-zione naturale della menzionata direttiva UE. Garantire il massimo beneficio dai risultati

Le autorità si trovano ora nella fase di richiesta di approva-zione e finanziamento da parte dei programmi operativi e dei fondi nazionali per i loro piani di recupero specifici per i siti, sviluppati attraverso le conoscenze ottenute da FOKS. Nel complesso, i risultati del progetto FOKS sono stati utili per una serie di attori:l le autorità idriche beneficiano dell’introduzione di recuperi

e assistenza innovativi nello sviluppo di concept per la ge-stione dei rischi delle acque sotterranee, i quali supportano il processo decisionale;

l gli esperti in materia traggono vantaggio dai documenti tecnici di orientamento che vengono prodotti;

l chi inquina trae vantaggio dalle azioni di bonifica;l i cittadini benediciano del miglioramento delle risorse

idriche. Le informazioni raccolte nell’ambito del progetto sono state condivise mediante seminari formativi e conferenze pubbli-che. Tra gli altri, 110 esperti italiani hanno partecipato a un seminario sulle azioni di recupero a Treviso e a una confe-renza intitolata “Innovative Solutions for Revitalisation of Degraded Areas” (Soluzioni innovative per la rivitalizzazione delle aree in degrado) a Ustro, Polonia, che ha coinvolto più di 100 scienziati e professionisti provenienti da tutta Europa in una sessione speciale sul progetto FOKS.

Il progetto FOKS ha sottolineato

l’elevato rischio di inquinamento

delle acque sotterranee e ha fornito

soluzioni tecniche ed economiche ap-

propriate per affrontare il problema

della contaminazione.

Jerzy Buzek, Membro del Parlamento europeo, Polonia

Progetto: FOKS

Fondi FESR: € 2 662 025

Durata: 2008 – 2012

Sito internet: www.projectfoks.eu

100 192 000litri di acque sotterranee pompate durante le campagne di indagine a Jaworzno,Stoccarda, Milano e Treviso

645ettari di terreno analizzati sui siti del progetto pilota

1 350Esperti in acque sotterranee che partecipano a eventi pubblici del progetto

Foto

: eev

l - F

otol

ia.c

om

Page 26: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

26 Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE

Salvare gli habitat protetti dal cambiamento climatico

Il progetto HABIT-CHANGE ci aiuta a meglio comprendere gli effetti che il cambiamento climatico probabilmente avrà sugli habitat più sensibili all’interno di parchi nazionali e riserve della biosfera, creando inoltre strategie per affron-tare tali impatti. Il progetto raggruppa manager e agenzie di conservazione nonché istituti di ricerca provenienti da tutta l’Europa centrale. Questa straordinaria partnership di scienziati e professionisti lavora assieme sull’analisi degli effetti locali del cambiamento climatico e sulle risposte degli habitat naturali e degli ecosistemi.Nell’ambito di HABIT-CHANGE è stata installata una rete di stazioni meteorologiche in aree protette dell’Europa

Il cambiamento climatico presenta impatti negativi su importanti siti di conservazione

naturale, dove assistiamo al prosciugamento delle zone umide, all’innalzamento del

livello del mare, al dilagare di specie invasive e si prevede che questi fenomeni siano

destinati a peggiorare ulteriormente. Il progetto HABIT-CHANGE mira a migliorare la

gestione della conservazione misurando gli effetti attuali e futuri del cambiamento

climatico in punti nevralgici e cercando strategie di adattamento a questa minaccia.

centrale. Il progetto applica tecnologie all’avanguardia per l’osservazione satellitare e il monitoraggio sul campo. Ciò offre il background scientifico e dati affidabili per individuare i cambiamenti in natura le sfide attuali per la conservazione della biodiversità. Modelli di proiezione dei cambiamenti futuri

Oltre all’individuazione delle tendenze attuali nel cambia-mento climatico e nell’uso del suolo, il progetto ha anche analizzato gli impatti del futuro cambiamento climatico. Modelli predittivi sui cambiamenti regionali climatici e sugli

Foto

: Mag

da J

akab

Page 27: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 27

impatti locali sono usati per prevedere gli effetti potenziali su specifici habitat fino all’anno 2050 e oltre. I ricercatori del progetto hanno condotto discussioni intense con esperti locali per validare le valutazioni dei loro modelli e accertarsi che queste valutazioni considerino attentamente le caratte-ristiche locali. Le proiezioni risultanti sono presentate in car-tine che indicano la sensibilità degli habitat e i cambiamenti potenziali futuri. Il progetto fornisce altresì un orientamento per individuare le strategie locali di adattamento al fine di garantire che i risultati delle valutazioni sugli impatti climatici siano riflesse nelle decisioni di gestione future. Condivisione del sapere

La necessità di anticipare e adattarsi agli impatti del cam-biamento climatico non è solo vitale per i manager della conservazione. La questione riguarda un’ampia serie di stakeholder e utilizzatori quali agricoltori, silvicoltori, pesca-tori e coloro che sono coinvolti nell’imprenditoria turistica. Per questo motivo, HABIT-CHANGE punta all’aumento della consapevolezza e al coinvolgimento degli attori. Le pro-blematiche presenti e future sono discusse con il pubblico locale nell’ambito di workshop, prove sul campo e contatto personale. Il personale forestale e amministrativo viene formato per la comunicazione delle problematiche relative al cambiamento climatico e la spiegazione di idonee strategie di adattamento, mentre esibizioni e presentazioni alle fiere locali hanno lo scopo di informare i visitatori dei parchi e l’ampio pubblico sulla tematica.Le lezioni apprese dalla cooperazione tra amministratori locali e scienziati all’interno di HABIT-CHANGE sono state documentate sotto forma di raccomandazioni e linee guida in modo tale da poter essere usate da altri manager della conservazione che cercano di preparare strategie per le conseguenze ambientali del cambiamento climatico. Questi manager possono trarre vantaggio anche dallo strumento di supporto al processo decisionale basato su web di HABIT-CHANGE, arricchito delle conoscenze maturate nell’esecu-zione del progetto.

Trovo che HABIT-CHANGE sia un

progetto interessante per il delta del

Danubio, in quanto intende aumentare la

consapevolezza pubblica tra gli abitanti

della regione. Vedo attorno a me persone

che hanno iniziato a comprendere gli ef-

fetti del cambiamento climatico sulle

loro vite quotidiane.

Adnana Mihaela Patrascoiu, Direttrice di Scoala cu clasele I-VIIISfintu Gheorghe/Tulcea, Romania

Progetto: HABIT-CHANGE

Fondi FESR: € 2 812 784

Durata: 2010 – 2013

Sito internet: www.habit-change.eu

18 percentuale di terreno nell’UE all’interno di aree protette da Natura 2000

89tipi di habitat dell’importanza europea (Natura 2000) che si rilevano nelle aree di indagine e che sono stati analizzati nell’ambito del progetto HABITAT-CHANGE

Foto

: Mag

da J

akab

Foto

: Mar

co N

eube

rt

2050anno fino al quale arrivano le previsioni di progetto

Page 28: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

28 Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE

Prevedere le inondazioni per ridurre il rischio

Le strategie per ridurre al minimo l’impatto delle inonda-zioni sulle principali pianure alluvionali sono migliorate, ma molti bacini più piccoli non sono governati da alcun tipo di disposizioni specifiche per la prevenzione delle alluvioni.Ciò significa che grandi gruppi di popolazione sono lasciati senza protezione contro le “flash flood”, queste inonda-zioni improvvise che si verificano con maggiore frequenza nell’Europa centrale, portando con sé talvolta tragiche conseguenze. In una strategia di gestione delle inondazioni moderna, efficace e consapevole sotto il profilo ambientale, è necessario porre rimedio a questa carenza di preparazione. Le soluzioni offerte dal progetto INARMA comprendono

Poiché la maggior parte dei progetti di prevenzione delle inondazioni in Europa si

concentra su fiumi di grande portata, sappiamo ancora troppo poco sulle calamità

incombenti nei bacini di dimensioni inferiori. Questa lacuna dev’essere colmata,

specialmente ora che il cambiamento climatico sta creando delle variazioni climatiche

più estreme che rendono le gravi minacce ambientali più comuni. INARMA affronta

questa sfida in un impegno transnazionale.

tecnologia per la mappatura degli impatti delle inondazioni future.

Raccolta di dati su bacini fluviali più piccoli

INARMA raggruppa rappresentanti di Austria, Germania, Ungheria, Italia e Polonia. In ciascuno di questi paesi, i parte-cipanti al progetto si sono focalizzati su una regione con un bacino fluviale ridotto, generalmente un tributario rispetto a un fiume più grande, per i quali non esistono misurazioni finalizzate alla prevenzione delle inondazioni o solo misure insufficienti. I partner hanno raccolto una grande mole di

Foto

: ©iS

tock

phot

o.co

m /

Dav

or L

ovin

cic

Page 29: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 29

informazioni su questi bacini. inondazioni passate, aree vulne-rabili, regolamenti in vigore in materia di gestione delle risorse idriche, ecc. Utilizzando questi dati, sono stati sviluppati mo-delli digitali di previsione per creare caratterizzazioni grafiche delle aree esposte a inondazioni, in modo tale che queste aree possano essere rappresentate in un ambiente software.

Un nuovo strumento per la previsione delle inondazioni

Sulla base dei modelli digitali che sono stati predisposti, i partner hanno creato l’INARMA GIS, uno strumento di previsione e visualizzazione delle inondazioni mirato alla sicurezza, affidabile e di facile uso, costruito su un sistema di informazione geografica (GIS). Lo strumento viene messo a disposizione di sindaci, unità di soccorso e salvataggio, professionisti della difesa civile, volontari e chiunque possa essere coinvolto nella gestione dei rischi di inondazione. Il valore aggiunto è che INARMA GIS è specificamente creato su misura per eventi generati su una scala temporale e spaziale ridotta in maniera tale da meglio conoscere il rischio di flash flood. GIS INARMA testato con successo

Lo strumento GIS del progetto è stato già testato in condi-zioni reali in due simulazioni di emergenza della difesa civile in Polonia, lungo un tributario del fiume Vistula, e nella Provincia di Alessandria in Italia. I risultati di queste prove sono stati rappresentati a beneficio degli stakeholder di altre regioni, che vogliono sapere di più sull’uso del GIS INARMA.Utilizzando tutti i risultati del lavoro dei progetti INARMA, le comunità locali, i governi e le istituzioni per la protezione del suolo dispongono di potenti nuove armi da aggiungere al loro arsenale nella lotta per il controllo delle inondazioni impreviste.

La nostra città è rimasta per troppo tempo

sotto la minaccia delle inondazioni.

Ho fiducia nel fatto che gli strumenti

innovativi e le pratiche elaborati dal pro-

getto INARMA creeranno un ambiente più

sicuro per i miei cittadini.

Maria Rita Rossa, Sindaco di Alessandria, Italia

Progetto: INARMA

Fondi FESR: € 840 420

Durata: 2010 – 2012

Sito internet: www.inarma.eu

22Unità operative decentrate per la gestione delle emergenze nella Provincia di Alessandria

4 200chilometri di argini lungo i fiumi dell’Ungheria

2Simulazioni di emergenze organizzate per testare il software GIS INARMA

Foto

: ©iS

tock

phot

o.co

m /

Dav

or L

ovin

cic

Foto

: Sax

on S

tate

Min

istr

y of

the

Inte

rior

Page 30: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

30 Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE

Riduzione dei rischi di condizioni atmosferiche estreme

Il progetto INCA-CE effettua importanti collegamenti tra governance e meteorologia unendo previsioni e allarmi meteo ad applicazioni pratiche previste per la gestione della protezione civile, dell’idrologia e della sicurezza stradale in varie località dell’Europa centrale. INCA, acronimo di Integrated Nowcasting through Comprehensive Analysis, è un modello meteorologico che processa i dati per mostrare le attuali condizioni e creare previsioni sulle caratteristiche meteo a venire. Il sito web del progetto consente al vasto pubblico di vedere un esempio basilare del tipo di visualizza-zione che il modello è in grado di offrire.

Ogni anno, eventi atmosferici estremi nell’Europa centrale pongono di fronte a grandi

sfide le autorità della protezione civile, gli idrologi e i servizi di manutenzione delle

strade di fronte a grandi sfide. Ciascuno di essi necessita di essere avvertito per tempo di

potenziali problemi. Intensificando la cooperazione transazionale tra i metereologi e le

agenzie pubbliche interessate, il progetto INCA-CE migliora il grado di preparazione a

gravi emergenze atmosferiche.

Poiché esso mira a un’ampia gamma di utilizzatori prove-nienti da settori diversi, il lavoro del progetto promuove prodotti meteorologici che sono intuitivi. E poiché si rivolge a diversi paesi, il progetto contribuisce inoltre a sviluppare uno scambio di informazione standardizzato oltre confine, per una migliore cooperazione internazionale in caso di emergenze meteo. INCA-CE è attualmente l’unico progetto al mondo che offre questo tipo di disciplina trasversale este-sa e una cooperazione transnazionale su tematiche correlate a condizioni atmosferiche estreme. Grazie alla sua unicità, il progetto ha già ottenuto un riconoscimento internazionale e

Foto

: NLK

Rei

nber

ger

Page 31: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 31

attira l’interesse di paesi provenienti da tutto il mondo. Catene di allarme migliorate

Il modello atmosferico INCA è ora diffuso in tutti gli stati partecipanti al progetto e ha ottimizzato la sua capacità di prevedere condizioni atmosferiche estreme. Al fine di garantire che il modello sia continuamente rivisto per meglio soddisfare le esigenze delle tre aree di applicazione (pro-tezione civile, idrologia e sicurezza stradale) esso include un circuito di feedback tra sviluppatori e utilizzatori finali. L’input di diversi utilizzatori ha consentito di mettere a punto un modello molto più capillare di quanto avrebbe potuto qualsiasi singolo istituto.La capacità del sistema di assistere la gestione di crisi e la prevenzione dei rischi è anche facilitata dalla cooperazione transazionale coinvolta nel progetto. Poiché le informazioni fluiscono a livello internazionale, il modello è ben adatto a servire le regioni di confine ed è in grado di migliorare azioni tempestive da parte di una serie di autorità, in diversi paesi e campi per prepararsi a un evento atmosferico pericoloso. I vantaggi sono risultati evidenti in molteplici studi pilota. INCA-CE gode di fama internazionale

Il prezioso potenziale di INCA-CE è stato riconosciuto dall’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM), che ha scelto il progetto come “Programma di ricerca meteorologi-ca mondiale / Progetto dimostrativo delle previsioni”. Con il supporto dell’OMM, il modello INCA è stato adattato ai vari paesi nel mondo, consentendo uno scambio di know-how, esperienza e conoscenze. Si prevedono nuove collaborazio-ni con i paesi in via di sviluppo per contribuire a garantire una ricerca e uno sviluppo a basso costo a livello locale. Nel complesso, il modello è già usato e analizzato da 24 partner provenienti da Austria, Repubblica ceca, Germania, Ungheria, Italia, Polonia, Slovacchia e Slovenia, oltre che da partner provenienti da Belgio, Cina, Croazia, Israele, Svizzera e Turchia.

Grazie al progetto INCA-CE siamo in

grado di fare ricorso a modernissimi

sistemi di previsione atmosferica e quindi

migliorare la manutenzione invernale delle

strade e la sicurezza sulle autostrade

slovene.

Marko Korošec, Supervisore del sistema di informazione meteorologica per la mobilità stradale (RWIS) della società autostrade slovenaDARS, Slovenia

Progetto: INCA-CE

Fondi FESR: € 2 470 453

Durata: 2010 – 2013

Sito internet: www.inca-ce.eu

10minuti sono sufficienti perché eventi atmosferici estremi causino danni significativi

8azioni pilota dettagliate di INCA-CE che consentono un ampio feedback

1 449visitatori che hanno consultato i dati meteo ad alta risoluzione del portale web in estate e autunno 2012

Foto

: NLK

Rei

nber

ger

Foto

: ©iS

tock

phot

o.co

m /

Mic

hael

Krin

ke

Page 32: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

32 Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE

Unire le forze per combattere le inondazioni

Per prevenire le inondazioni del fiume Elba, diversi paesi e regioni hanno espresso il loro consenso ad azioni di pianificazione congiunte nell’ambito del progetto finan-ziato dall’UE, ELLA (2003-2006). Gli enti di pianificazione territoriale e le autorità idriche in questi paesi hanno inoltre sviluppato cartine dei punti esposti al pericolo di inonda-zioni e piani di azione basilari per questo importante fiume dell’Europa centrale. L’iniziativa ora continua con LABEL, un progetto che unisce partner chiave provenienti da Germa-nia, Repubblica ceca, Austria e Ungheria.I 20 partner del progetto LABEL stanno collaborando allo

L’Europa centrale ha avuto un risveglio terribile nell’agosto 2002, quando inondazioni

da record in otto paesi hanno portato alla morte di decine di persone e causato miliardi

di euro di danni. Un decennio più tardi, le autorità locali sono meglio preparate a simili

catastrofi, grazie alla cooperazione internazionale guidata dal principio secondo cui le

inondazioni non conoscono confini. LABEL permette a questa cooperazione di

continuare.

sviluppo di una prima strategia comune per affrontare il pro-blema della prevenzione delle inondazioni e l’adattamento ai rischi di inondazione in tutto il bacino fluviale dell’Elba.. L’approccio a questo progetto transazionale comprende valutazioni dei rischi locali, cartine comuni, un sistema di gestione dei rischi e misure per la sensibilizzazione ai rischi di inondazioni. Il progetto ha anche presentato un piano congiunto per l’attuazione a livello di bacino della diret-tiva UE in materia di rischio d’inondazioni. Questo piano sarà considerato dalla Commissione internazionale per la Protezione dell’Elba (ICPE) che inserirà il lavoro e i risultati

Foto

: Sax

on S

tate

Min

istr

y of

the

Inte

rior

Page 33: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 33

del progetto nell’attuazione della sua strategia di protezione dalle inondazioni.Oltre alla protezione dalle inondazioni, LABEL si concentra sull’individuazione di un equilibrio tra le esigenze in conflitto di utilizzo delle risorse idriche per attività quali la preven-zione dei rischi, il turismo, attività ricreative, trasporto e sviluppo di insediamenti lungo i fiumi. L’Elba e i suoi tributari rappresentano importanti aree ricreative, il che significa che le infrastrutture ciclabili e le strutture turistiche affac-ciate sui corsi d’acqua necessitano sempre più di terreno lungo le rive dei fiumi. Inoltre, l’Elba è anche un percorso di trasporto transnazionale (TEN-T), parte di un sistema di trasporto intermodale, collegata a strade e altre infrastrut-ture di trasporto. Un ulteriore sviluppo delle rive dei fiumi comprende case ed edifici commerciali, in quanto sempre più persone scelgono di vivere sul fiume. Gli insediamenti stanno crescendo in zone esposte al rischio di inondazioni e questa costruzione spesso collide con la prevenzione dei ri-schi. Per garantire una protezione dalle inondazioni davvero affidabile, le pianure alluvionali dovrebbero essere mantenu-te sgombre e libere.

Coordinamento delle domande concorrenti

Gli usi e le domande di spazio concorrenti lungo l’Elba impongono un coordinamento lungimirante. Un metodo per ottenere ciò è rappresentato da buone misure di pianifica-zione territoriale. Il progetto ha contribuito a sviluppare azio-ni pilota volte a coordinare domande concorrenti e questo lavoro è stato incluso nella creazione di una vasta strategia per il bacino dell’Elba.

L’inondazione che abbiamo visto a

Görlitz nel 2010 ha causato danni

enormi. Nel gestire la situazione, una

delle nostre principali risorse proveniva

dal progetto LABEL, che ha prodotto

cartine e software interattivi che ci han-

no aiutato a informare i nostri cittadini

sulla situazione in modo più rapido

ed efficiente

Uwe Restetzki, Capo del Corpo dei Vigili del Fuoco di Gorlitz , Sassonia, Germania.

Progetto: LABEL

Fondi FESR: € 3 317 246

Durata: 2008 – 2012

Sito internet: www.label-eu.eu

10anni di cooperazione transazionale sulla gestione del rischio di inondazionilungo l’Elba

7tappe della mostra itinerante LABEL nel 2012

12giorni in media necessari perché l’acqua attraversi l’Elba dalla sorgente all’estuario

1 094lunghezza dell’Elba in km

Foto

: Sax

on S

tate

Min

istr

y of

the

Inte

rior

Foto

: Sax

on S

tate

Min

istr

y of

the

Inte

rior

Page 34: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

34 Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE

Scoperta del nuovo oro nelle ex regioni minerarie

Le miniere si trovano ovunque in Europa centrale, ma solo poche sono ancora attive. Alcune ex miniere sono comple-tamente esaurite, altre sono state costrette a chiudere per ragioni politiche, economiche o ambientali. Le regioni che contengono queste miniere sono ora afflitte da grossi pro-blemi economici e ambientali. L’attività mineraria spesso è causa di danni al suolo e alle acque di falda, dovuti all’inqui-namento che può permanere per anni. La cessazione delle miniere è anche causa di problemi sociali come l’emigrazio-ne, il degrado urbano e la stagnazione economica.Il progetto ReSource mira a trasformare le caratteristiche

Per decenni il carbone è stato l’oro nero e le miniere hanno rappresentato un simbolo di

prosperità. Nelle aree periferiche dell’Europa centrale, l’attività mineraria spesso è

divenuta il pilastro dello sviluppo economico locale e intere regioni hanno preso forma

per soddisfare le esigenze del settore. Nell’era post-industriale, il boom è imploso: le ex

regioni minerarie soffrono di danni ambientali e di una perdita di posti di lavoro.

ReSource mira a trovare una soluzione a questo problema.

uniche di sette ex distretti minerari dell’Europa centrale in risorse positive per la promozione di uno sviluppo sostenibi-le. Il supporto scientifico per le attività progettuali è offerto da istituti ben noti specializzati nello sviluppo ecologico e regionale e nella pianificazione urbana. Le lezioni apprese durante l’impegno nell’aiutare queste aree minerarie posso-no essere tra trasferite a siti analoghi in Europa. Azioni locali

In alcuni luoghi, i partner ReSource hanno esplorato l’idea

Foto

: Lov

ro R

ozin

a

Page 35: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 35

di ricavare energia geotermica dall’acqua delle miniere. In Lusazia, Germania, piantagioni pilota hanno mostrato che le aree minerarie degradate possono essere ricoltivate con successo con colture bioenergetiche.L’infrastruttura delle ex aree minerarie fornisce inoltre opportunità. Per esempio, a Sokolov, Repubblica ceca, sono stati preparati piani per convertire il macchinario minerario in una torre d’osservazione. E nel centro della città unghe-rese di Salgótarján, il patrimonio minerario locale è stato trasformato in un’esibizione pubblica: una mostra sotterra-nea è esposta, da visitare sotto un passaggio pubblico. Nella regione slovena di Zasavje, un progetto pilota di ReSource ha compilato un “dizionario minerario” che contiene termini del dialetto minerario, ormai estinto, della regione. Collaborazione e scambio

Una scuola estiva internazionale svolta nell’ambito del pro-getto re-Source ha consentito la collaborazione e lo scambio a livello europeo per potenziare l’attrattività delle ex regioni minerarie. Giovani provenienti da vari ambiti di interesse e diversi paesi hanno esplorato collettivamente queste regioni dell’Europa centrale. Assieme, essi hanno individuato per-corsi minerari turistici e hanno proposto idee per un turismo attraente. Un numero selezionato di queste idee è stato preparato per l’investimento.Uno dei risultati centrali del progetto ReSource è un databa-se basato su Internet che comprende 70 casi di buona prassi ed elenca i centri del sapere. Il database presenta approcci interessanti allo sviluppo post-minerario per professionisti e scienziati.Considerate la complessità e la portata del lavoro coinvolto nell’effettivo riutilizzo delle ex aree minerarie, ogni sforzo di recupero richiede il supporto di un più ampio contesto socio-politico. Per contribuire a costruire questo supporto, il partenariato del progetto ReSource ha formulato richieste politiche per lo sviluppo post-minerario, compilando tali richieste in uno studio. Quest’iniziativa attira l’attenzione dei decisori politici nazionali ed europei a sfide e opportunità che interessano le regioni post-minerarie.

Con lo studio ReSource, non solo

abbiamo scoperto informazioni

sulla domanda di calore delle imprese

locali ma siamo stati anche in grado

di indagare a fondo una soluzione

tecnica

Jörg Hilbig, Sindaco della Città di Aue, Germania

Progetto: ReSource

Fondi FESR: € 2 477 606

Durata: 2009 – 2012

Sito internet: www.resource-ce.eu

32le raccomandazioni fornite in una risoluzione finalizzata a uno sviluppo proattivo di regioni reduci da intensa attività minerari

70Good practises collected in the ReSource post-mining knowledge database

147 000 000 le tonnellate di carbon fossile prodotto nel 1962 in Germania

132 000 000le tonnellate di carbon fossile prodotto nel 2009 negli allora 27 Stati Membri dell’UE

Foto

: Lov

ro R

ozin

a

Foto

: Rad

ke L

MBV

Page 36: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

36 Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE

Salvaguardia dei fiumi che delimitano le nostre città

I corsi d’acqua nel paesaggio urbano e rurale rappresen-tano risorse insostituibili che determinano la diversità delle specie viventi e la stabilità ecologica della zona circostante.L’acqua è uno dei principali elementi estetici che possono contribuire enormemente all’aspetto del paesaggio. Fino a poco tempo fa, tuttavia, il bisogno di gestione degli spazi urbani fluviali non aveva ricevuto l’attenzione necessaria. I partner del progetto REURIS hanno collaborato per cambiare questa situazione, migliorando la gestione al fine di ripristi-nare le condizioni naturali degli ecosistemi acquatici e delle zone umide, rivitalizzando il carattere naturale e l’aspetto

Vi è una crescente domanda di attività che contribuiscono a sviluppare e proteggere

l’attrattività e l’accessibilità dei fiumi che scorrono lungo le aree urbane. Il progetto

REURIS mira a soddisfare questa domanda ricorrendo alla cooperazione transazionale

per attuare strategie e attività volte alla ricostruzione delle risorse naturali e culturali

negli spazi urbani fluviali nonché alla gestione sostenibile di questi spazi.

originario dei fiumi urbani trasformandoli in “spazi vitali”.Usando le buone prassi raccolte dai paesi oggetto di studio attorno alla regione, i partner REURIS hanno pianificato e attuato azioni pilota per la rivitalizzazione degli spazi urbani fluviali in sei zone dell’Europa centrale: Old Ponavka a Brno e l’isola di Božkov a Plzen (Repubblica ceca), Tho-stgrundbach a Grimma e Feuerbach a Stoccarda (Germa-nia), nonché il vecchio canale di Bydgoszcz Bydgoszcz e S´ lepiotka a Katowice (Polonia). Il lavoro svolto dai partner di REURIS era concentrato sul recupero e il mantenimento della funzionalità ecologica del corso d’acqua come ecosistema.

Foto

: City

of

Bydg

oszc

z: M

arta

Mró

z

Page 37: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 37

Ciò ha comportato l’adozione di azioni mirate a:l aumentare la diversità morfologica di ciascun alveo; l aumentare la biodiversità dei biotopi nelle pianure alluvio-

nalil aumentare la qualità dell’acqua; e l rinnovare e migliorare la vegetazione supplementare.

In ciascuno schema di rivitalizzazione sono state incluse an-che soluzioni per la protezione dalle inondazioni. I progetti pilota REURIS hanno coinvolto la partecipazione pubblica e l’accettazione politica della rivitalizzazione sostenibile degli spazi urbani fluviali e hanno contribuito in modo importante a un’analisi dei costi/benefici del lavoro necessario per dare nuova vita a questi corsi d’acqua.

Lezioni apprese

Tre anni di progetto, due in diverse condizioni locali, le azioni pilota si sono trovate in una varietà di diverse fasi di attuazione, dalla piena rivitalizzazione di parte del fiume S´lepiotka, come da progetto, alla visione di un asse blu ver-de lungo il vecchio canale Ponavka a Brno. Tuttavia, tutto il lavoro svolto nei progetti pilota offre apprezzabili lezioni per la rivitalizzazione degli spazi urbani fluviali. Tali lezioni sono state pubblicate in due guide, destinate all’utilizzo da parte di altri soggetti: il “REURIS Manual for Urban River Revitali-sation” e il manuale “Urban Rivers – Vital Spaces. Guide for Urban River Revitalisation”.

Abbiamo bisogno di obiettivi con-

divisi, cooperazione e partecipazio-

ne per la gestione sostenibile degli spazi

fluviali urbani.

Tuttavia, continuiamo a percepire ostacoli

di natura economica e amministrativa a

una buona gestione delle risorse idriche.

REURIS mostra che è possibile

superarli

Waldemar Szendera, Pracownia Zywokost S.C., Suszec, Polonia

Progetto: REURIS

Fondi FESR: € 2 753 798

Durata: 2008 – 2012

Sito internet: www.reuris.gig.eu

6azioni pilota svolte da REURIS, di cui 5 che includono investimenti

145lunghezza in km del canale Warta-Bydgoszcz

12 430Piante e alberi piantati come parte del progetto di rivitalizzazione del fiume S´lepiotka a Katowice

Foto

: City

of

Bydg

oszc

z: M

arta

Mró

z

Page 38: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

38 Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE

Piantare i semidella biodiversità

Per quanto riguarda il recupero dell’habitat di una prateria seminaturale, l’unica fonte di materiale di semina che può garantire una riuscita conservazione specifica del luogo è la prateria seminaturale esistente. I luoghi in cui questo tipo di ambiente continua a sopravvivere forniscono una fonte na-turale di biodiversità per un recupero di altre zone all’interno di una regione. Poiché gli habitat sopravvissuti di praterie seminaturali possono contribuire allo sviluppo e al recupero dei terreni agricoli dall’elevato valore naturale, la protezione, la gestione e il recupero di questi habitat sono diventati un punto focale della politica agricola e ambientale. Il progetto SALVERE ha cercato di incoraggiare l’uso di sementi di provenienza locale per il recupero di praterie

Fino a vent’anni fa, era considerato pressoché impossibile recuperare lo stato originario

delle praterie seminaturali. Da allora, numerosi sono stati gli sforzi compiuti, che

coinvolgono diversi livelli di terreno, dal bassopiano fino alle zone alpine. Il progetto

SALVERE promuove il recupero delle praterie seminaturali ricorrendo alle diverse

tecniche disponibili per lo svolgimento di questo lavoro.

seminaturali catalogando tutte le tecniche disponibili per la raccolta dei semi, la propagazione e il commercio per rista-bilire questo tipo di habitat nell’Europa centrale. I metodi esplorati dal progetto includono quanto segue. Sfruttamento

Diversi metodi di successo per la raccolta di materiale di semina regionale sono stati sviluppati negli ultimi anni. La scelta migliore del metodo di raccolta è interessata da fattori quali la topografia, il tempo di recupero rispetto al tempo di raccolta e l’efficacia. Le proporzioni dei semi e il rendimento possono differire a seconda della tecnica di raccolta, del tipo di vegeta-

Foto

: Ber

nhar

d K

raut

zer

Page 39: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 39

zione e delle fasi di maturazione delle singole specie. Un’alter-nativa alla raccolta delle sementi da siti idonei è rappresentata dalla propagazione dei semi di provenienza regionale sui terreni agricoli. In questo caso, singole specie sono raccolte a mano in natura e riprodotte separatamente con l’ausilio di tecniche agricole. Dopo una riuscita raccolta sui campi di propagazione, i semi possono essere piantati su aree di dimensioni più vaste. Questo metodo è già praticato su ampia scala in Austria, Ger-mania e Svizzera. Trattamento e commercio

Considerati i limiti regionali nell’introduzione di piante sel-vatiche, si è sviluppato un commercio di sementi selvatiche. Il mercato commerciale di sementi già offre specie idonee al recupero della prateria seminaturale, ma esse sono gene-ralmente descritte come di provenienza non locale. Si può garantire il recupero dell’ecosistema locale originale solo raccogliendo materiale e sementi provenienti dalla stessa regione. Nel 2010, una nuova direttiva della Commissione (CCE 60/2010) ha approvato il commercio di sementi “selva-tiche” provenienti da piante coltivate. Questa direttiva segna l’inizio di una concorrenza a livello commerciale tra sementi veramente selvatiche e sementi coltivate.

Attecchimento

Un fattore importante per il riuscito recupero è la valutazione e la preparazione di siti ricettori al fine di creare le condizioni ottimali per la germinazione e l’attecchimento delle specie introdotte. La valutazione deve determinare, nel modo più preciso possibile, le richieste speciali e le minacce all’habitat da creare in termini di proprietà del terreno, fornitura di nutrienti, tendenza all’erosione, competizione con altre specie vegetali, tempo di semina e di coltivazione, disponibilità delle sementi e del materiale di coltivazione, ecc. Le praterie semi-naturali sono generalmente create in un periodo di tempo

SALVERE ha un impatto importante

sull’aumento della biodiversità

nell’Europa centrale. Le tecniche descritte

sono ora già attuate in diversi altri pro-

getti, per esempio l’utilizzo di materiale di

trebbiatura per il rinverdimento di tetti e

rotaie del tram con semine specifiche

del luogo

Ulrike Pitha, Assistente dell’Istituto di bioingegneria del suoloFacoltà di scienze naturali dell’Università di Vienna, Austria

Progetto: SALVERE

Fondi FESR: € 1 281 249

Durata: 2009 – 2011

Sito internet: www.salvereproject.eu

molto lungo, attraverso varie forme d’uso. Il successo degli sforzi compiuti per ricreare questi habitat dipende dal livello di copertura derivato dalle specie target e dalla somiglianza della vegetazione al riferimento o allo stato target.

16esempi di riuscito recupero svolto da SALVERE

6lingue in cui è disponibile il manuale SALVERE sulla raccolta dei semi e il recupero ecologico

220test di capacità di germinazione su singole specie svolti da SALVERE

Foto

: Ber

nhar

d K

raut

zer

Foto

: Ber

nhar

d K

raut

zer

Page 40: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

40 Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE

Costruzione di reti di paesaggi protetti

Ai fini di di una migliore conoscenza delle reti ecologiche nell’Europa centrale, TransEcoNet ha analizzato i cambia-menti nell’utilizzo della terra degli ultimi due secoli, determi-nando il valore di quelle aree e le minacce al loro patrimonio culturale e naturale. I partner inoltre hanno quindi sviluppa-to misure per mantenere o recuperare la funzione ecologica di questi spazi, nella speranza di creare un migliore collega-mento dei paesaggi protetti e non protetti all’interno delle reti ecologiche transnazionali.L’inventario delle reti ecologiche esistenti eseguito dal pro-getto ha rivelato che vi sono aree caratterizzate da una forte

Le aree naturali protette sono spesso luoghi isolati di biodiversità, collegati l’uno l’altro

da aree non protette, paesaggi che possono contenere corridoi per il traffico o terreni

agricoli ma anche avere ecosistemi intatti che forniscono a piante e animali lo spazio

necessario per la migrazione, la dispersione e la riproduzione. TransEcoNet mira a

mantenere o recuperare la funzione ecologica di quelle aree.

connettività di zone protette ma anche aree non protette che ospitano specie animali e vegetali a rischio. TransEcoNet ha elaborato raccomandazioni su come eliminare queste zone non protette, mediante misure quali l’allargamento delle aree protette o l’applicazione di metodi di agricoltura o silvicoltura estensiva. Ha inoltre rivisto il quadro normativo e politico nazionale in materia di reti ecologiche.Al fine di determinare le pressioni su specie e habitat, il progetto ha analizzato lo stato attuale delle aree protette, degli accordi internazionali e delle misure regionali di con-

Foto

: Tho

mas

Wrb

ka

Page 41: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 41

servazione della natura. Ha utilizzato queste informazioni per simulare scenari paesaggistici che riflettano il livello di sostenibilità degli habitat e la connettività delle aree sele-zionate. TransEcoNet ha altresì valutato i benefici che le reti ecologiche offrono, quali acqua, cibo e risorse mediche, per diversi tipi di paesaggi.Creando serie temporali delle cartine storiche di aree di con-fine selezionate, i ricercatori di progetto sono stati in grado di tracciare i cambiamenti nell’uso del suolo fino al XVIII secolo. Queste analisi hanno rivelato la perdita di biodiver-sità e la frammentazione delle reti ecologiche, in particolare nella seconda metà del XX secolo. Consapevolezza pubblica

I paesaggi di confine rappresentano ben più che semplici aree di transizione o periferie urbane per attività ricreative e la fornitura di cibo. Interviste agli abitanti locali hanno evi-denziato forti rapporti personali con il paesaggio, con i gio-vani che scoprono una nuova qualità della vita. Workshop, mostre ed escursioni locali sono stati svolti per presentare le tradizioni culturali di queste aree ed mettere in luce il feno-meno del cambiamento di paesaggio. Un opuscolo tematico che rappresenta lo stato attuale degli strumenti di pianifica-zione utilizzati per considerare le reti ecologiche aiuta coloro che sono impegnati nella pianificazione territoriale, nella conservazione della natura e nello sviluppo rurale a essere più consapevoli della “funzione vitale della biodiversità”.I risultati di TransEconet sono stati divulgati in tutta l’Europa centrale. Progetti locali di follow-up aiutano a colmare le lacune delle reti e attuare altre raccomandazioni di progetto. A livello internazionale vi è la necessità di maggiori iniziative che coinvolgano tutti gli stakeholder nonché uno sforzo comune per armonizzare metodi per la costruzione di una rete ecologica europea.

Progetto: TransEcoNet

Fondi FESR: € 2 293 617

Durata: 2009 – 2012

Sito internet: www.transeconet.eu

221interviste condotte con residenti locali ed es-perti che riguardano i cambiamenti di paesag-gio e le reti ecologiche

5documentari preparati da TransEcoNet, che accompagnano la percezione del cambia-mento di paesaggio in sei paesi dell’Europa centrale

1747anno di pubblicazione della cartina più antica analizzata da TransEcoNet

La raccolta di dati spaziali riguar-

danti le reti ecologiche e la rela-

tiva armonizzazione e interconnessione

transnazionale è il risultato più impor-

tante del progetto.

In particolare, l’analisi delle lacune nelle

reti ecologiche fornisce risultati

interessanti

Ondrej Vítek, Agenzia per la conservazione della natura ela protezione del paesaggio, Repubblica ceca

Foto

: Tho

mas

Wrb

ka

Foto

: Han

a Sk

okan

ová

Page 42: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

42 Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE

Dal commercio informale di rifiuti al riutilizzo formale

Esattamente come nei paesi in via di sviluppo, molti citta-dini dell’Europa centrale sono coinvolti nella raccolta e nel riciclo informale di rifiuti. Viaggiando per lunghe distanze, spesso attraversano i con-fini verso paesi più ricchi nei quali raccolgono oggetti che possono essere venduti o riutilizzati nel loro paese. Il carat-tere informale di questo lavoro è svantaggioso per chi si oc-cupa della raccolta, che versa in precarie condizioni di lavoro senza alcuna sicurezza sociale, e per le autorità di gestione dei rifiuti nei loro paesi di destinazione in cui la raccolta può distorcere le quotazioni dei rifiuti e causare possibili perdite di reddito. Chi effettua la raccolta informale può aiutare

La raccolta informale di rifiuti è cosa comune nell’Europa centrale, dove molte persone

si guadagnano da vivere riparando e rivenendo oggetti di scarto. Quest’attività può

essere vantaggiosa, ma se non è controllata presenta dei rischi. TransWaste mira a

formalizzare questa raccolta di rifiuti in maniera tale da affrontare con successo sfide

economiche, ambientali e sociali.

l’ambiente riciclando beni che altrimenti sarebbero gettati via, ma tale attività può essere pericolosa se parti pericolose degli oggetti raccolti vengono smaltite in modo improprio. Eppure, vi è poca informazione sulla raccolta informale di rifiuti.

Lavoro pionieristico

Poiché l’UE mira ad armonizzare le strutture di gestione dei rifiuti tra i suoi paesi partner, le autorità necessitano di apprezzare e comprendere le sfide che derivano dal settore della raccolta informale di rifiuti. TransWaste si propone di

Foto

: ABF

-BO

KU

Page 43: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 43

colmare le lacune nelle conoscenze in questo settore. Il team di progetto consiste di sette partner provenienti da cinque paesi che sono interessati dalla raccolta informale: Austria, Germania, Ungheria, Polonia e Slovacchia.TransWaste ha analizzato il settore della raccolta informale di rifiuti mediante tecniche quali interviste, questionari, osservatori dei siti e conteggi del traffico sui confini.Sulla base delle misurazioni nell’ambito del progetto, la quantità di rifiuti raccolti informalmente in Austria ammonta a 100.000 tonnellate all’anno, il che è pari a circa il 15-21% dei rifiuti sciolti ufficialmente raccolti nel paese e dei rifiuti elettrici ed elettronici. Circa 70.000 tonnellate di rifiuti raccolti in maniera informale in Austria sono state trasporta-te in Ungheria e la maggior parte di chi effettua la raccolta in Austria (69%) proviene dall’Ungheria. In Germania, la maggior parte di chi effettua la raccolta informale proviene dalla Polonia (27%) e dalla Repubblica ceca (14%), men-tre in Slovacchia la maggior parte di essi proviene da loro paese. In generale, oggetti di raccolta informale sono mobili, elettrodomestici e apparecchiature elettriche ed elettroniche seguite da altri oggetti, tra cui pneumatici, vestiti e legno.

Conservazione mediante riutilizzo

Con una normativa simile alla direttiva quadro in materia di rifiuti 82008), l’UE sta ponendo l’accento sulla necessità del riutilizzo dei rifiuti. TransWaste ha individuato diversi approcci alla gestione informale dei rifiuti, che considera l’importanza del riutilizzo e il suo crescente potenziale di mercato. In un processo che ha coinvolto tutti gli stakeholder, ogni partner ha sviluppato almeno un piano per la formalizzazione, basato su soluzioni specifiche per paese.Tali idee e azioni pilota sono valutate a livello ambientale, sociale ed economico per garantire soluzioni sostenibili. Il “piano di azione transnazionale” offre delle linee guida sull’argomento e fa parte del contributo del progetto a una migliore comprensione della conoscenza informale dei rifiuti e dei mezzi per formalizzarla.

Supporto il progetto TransWaste

perché spero che in futuro mi

aiuti a fare meglio il mio lavoro senza

contrasti con la polizia. La formalizzazi-

one della raccolta di rifiuti è utile perché

così sarò meglio accettato dalla gente

e auspicabilmente riceverò oggetti

migliori più facilmente

Anonimo ungherese che esegue la raccolta informale dei rifiuti

Progetto: TransWaste

Fondi FESR: € 2 423 190

Durata: 2009 – 2012

Sito internet: www.transwaste.eu

2008anno di pubblicazione della direttiva quadro UE in materia di rifiuti

69percentuale di raccolta informale di rifiuti in Austria svolta da ungheresi

80 000vetture che trasportano oggetti raccolti dall’Austria in Ungheria ogni anno

Foto

: ABF

-BO

KU

Foto

: ABF

-BO

KU

Page 44: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

44 Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE

Migliorare le cittàdalle fondamenta

Il suolo presenta molte funzioni essenziali nello sviluppo della società umana: sostentamento degli organismi viventi, regolazione della circolazione dell’acqua, eliminazione dell’impatto dell’inquinamento, ciclicità dei nutrienti, produ-zione di piante e controllo microclimatico. Una scarsa com-prensione dell’importanza del suolo comporta un consumo e un’impermeabilizzazione del suolo incontrollati. La conseguente riduzione di suolo sano ha un impatto tre-mendo sulla qualità dell’ambiente nelle aree urbane, causan-do una perdita di biodiversità, un aumento di ruscellamento e inondazioni, contaminazione del suolo, deterioramento microclimatico e inquinamento dell’aria dovuto a particolato.

Con l’espandersi delle città, il “consumo di suolo” (land take), che equivale all’aumento

degli insediamenti, e l’“impermeabilizzazione dei suoli” (sealing), vale a dire la

copertura di suolo con superfici artificiali, stanno mettendo a rischio le risorse del suolo

nelle aree urbane. Per aiutare a combattere questo problema, URBAN SMS ha sviluppato

una strategia di gestione del suolo applicabile alla pianificazione urbana che consente di

considerare il valore del suolo e di coinvolgere la salvaguardia dello stesso nel processo

di pianificazione.

Un approccio sostenibile alla gestione del suolo è necessario per evitare questi problemi. Tale necessità è stata ricono-sciuta alla conferenza del 2007 dell’Alleanza europea per il suolo (ELSA) di Stoccarda ed è stata definita nella “Dichiara-zione di Stoccarda”.Al fine di prestare un contributo all’attuazione degli obiettivi di questa dichiarazione, un team di 11 partner - tra cui cinque istituti di ricerca, due autorità regionali e quattro comuni, provenienti da sette paesi dell’Europa centrale – uniti sotto la direzione del Dipartimento per la protezione ambientale della città di Stoccarda, hanno sviluppato il progetto URBAN SMS.

Page 45: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 45

Due principali risultati del progetto sono il “Municipal Soil Manager” e il “Soil Management Suite”. Il “Municipal Soil Manager” è una guida basata su una valutazione degli approcci esistenti a tematiche legate al suolo nei paesi dell’Europa centrale e della legislazione europea e nazionale in materia. Fornisce un orientamento per l’integrazione della protezione del suolo nella pianificazione urbana.Il “Soil Management Suite” è un insieme di strumenti informatici per la valutazione del suolo e il trattamento di dati territoriali sul suolo come informazioni necessarie per la pianificazione dell’uso del suolo urbano.Comprende un semplice “desktop tool” per l’analisi non spaziale dei dati del suolo, che è stato progettato per gli addetti alla pianificazione urbana e altri esperti che non hanno familiarità con la scienza del suolo. “Soil Manage-ment Suite” comprende anche uno strumento di informa-zioni georeferenziate basato su web per un’analisi spaziale e un’interpretazione dei dati del suolo più ampia e include diversi strumenti specialistici.

Fornire orientamento

Altri risultati comprendono le “Linee guida per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e la Valutazione dell’Impatto Am-bientale (VIA)” che descrive un approccio per il miglioramento della considerazione del suolo negli studi correlati. Il “Pilot Action Case Study Book” sintetizza i risultati di selezionati progetti pilota che hanno testato l’approccio di gestione del suolo del progetto URBAN SMS e fornisce esempi reali di at-tuazione della gestione del suolo in città dell’Europa centrale.

Sensibilizzazione

Il progetto ha inoltre prodotto un “pacchetto di sensibilizza-zione” che si compone di un filmato e una serie di documenti che dimostrano l’importanza di un’appropriata gestione del suolo nelle città, nonché un opuscolo globale intitolato “Suoli in città: URBAN Soil Management Strategy”.

Gli strumenti URBAN SMS sono

stati sviluppati per la valutazione

del suolo, in particolar modo lo stru-

mento sulla qualità del terreno agricolo,

che aiuta a individuare i suoli di elevato

livello qualitativo da proteggere e quelli

di basa qualità dove si concentrano

le costruzioni

Dr. Blanka Ilavská, Scienziato del suolo presso l’Ufficio regionale territorialedel distretto di Bratislava, Slovacchia

Progetto: URBAN SMS

Fondi FESR: € 1 741 390

Durata: 2008 – 2012

Sito internet: www.urban-sms.eu

0.61percentuale di aumento del consumo di suolo per area urbana e dell’uso d’infrastruttura in Europa tra il 2000 e il 2006

2020anno entro il quale la Germania mira a ridurre il consumo di suolo urbano a 30 ettari al giorno

8azioni pilota in cui URBAN SMS ha testato nuovi strumenti sviluppati

Page 46: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

46 Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE

Creazione di grandi spazi urbani per tutti

Gli spazi urbani hanno un’influenza diretta sul modo in cui la popolazione locale e i visitatori percepiscono l’area ur-bana, s’identificano con essi e sul funzionamento della vita sociale. Essi influiscono anche sulla prosperità economica. La loro importanza ambientale è sottolineata dal loro potenzia-le nel mitigare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici, che è probabile divengano prevalenti nelle aree urbane.Lo sviluppo urbano non riguarda solo la pianificazione di edifici e attività, ma anche la creazione di posti che abbiano un impatto positivo sull’ambiente circostante. La proget-tazione di spazi urbani d’alta qualità, che implica apporti dai gruppi di comunità, è pertanto un aspetto sempre più importante del processo di pianificazione.

Con il 75% della popolazione dell’Europa centrale che vive in città o nei dintorni, gli

spazi pubblici urbani acquistano un’importanza vitale. Il progetto UrbSpace ha

rinnovato 15 aree aperte in un processo innovativo che ha coinvolto i cittadini locali e

concesso una considerazione speciale a preoccupazioni ambientali, aspetti sociali,

necessità specifiche per genere, accessibilità, prevenzione dei crimini e requisiti

progettuali.

Impatti a lungo termine

Durante il rinnovo di 15 spazi urbani aperti in Polonia, Slovacchia, Repubblica ceca, Ungheria e Italia, UrbSpace si è focalizzato sulla preparazione di documenti di pianifica-zione strategica, come il “Piano di accessibilità per la città di Erfurt”, di aiuto anche ad altri che intendono seguire simili passi. Il coinvolgimento dei cittadini, a un livello che non rappresenta la norma nell’Europa centrale, ha comportato il rinnovo di spazi pubblici che sono ampiamente accettati dalla comunità locale. In molti luoghi pilota, i comuni hanno investito cifre considerevoli delle loro risorse economiche per il co-finanziamento accanto ai fondi del FESR. È questo il

Foto

: Zuz

ana

Gro

šaft

ová

Page 47: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 47

caso dei progetti pilota in l Sidlisko II Prešov, Slovacchial Brno–Novy Liskovec, Repubblica cecal Sentiero alberato urbano a Sopot, Polonial Parco Harangod a Nagykallo, Ungherial Parco dei Comuni vicino a Milano, Italia

Al di là del miglioramento fisico degli spazi aperti, il pro-getto è riuscito a coinvolgere la gente locale nel processo di pianificazione, ha contribuito a cambiare l’approccio dei decisori e ha introdotto nuovi strumenti per gli addetti alla pianificazione urbana, gli architetti, i politici e le autorità locali. Benefici per i cittadini

Gli spazi aperti rinnovati vengono ora usati da cittadini, famiglie, bambini e visitatori. A Erfurt, il vantaggio più evi-dente della pianificazione all’insegna dell’accessibilità è che lo spazio pubblico può essere usato da un certo numero di persone che presentano varie disabilità, da persone anziane e famiglie con bambini in passeggino.Gli strumenti creati, come una “Strategia e metodologia comuni”, sono stati tradotti in otto lingue e sono usati per formare professionisti e dipendenti pubblici su come meglio raggiungere una qualità dello spazio pubblico migliore. Prossimi passi e utilizzo dei risultati

I risultati di UrbSpace sono alla base di continue discussioni nei comuni coinvolti. Per esempio, a Nagykallo, in Ungheria, la metodologia di pianificazione sviluppata assieme all’e-sperienza maturata nel progetto hanno aiutato il comune a preparare il “piano di sviluppo degli spazi pubblici di Nagykallo” che guiderà un sviluppo strategico degli spazi urbani all’interno della città. E il “piano di accessibilità di Erfurt” sarà usato per incoraggiare uno sviluppo più accessi-

La comunità locale dovrebbe essere

al centro di tutti i nostri sforzi nella

pianificazione mirata a rivitalizzare spazi

aperti.

Non ho mai pensato prima che aspetti

ambientali, sociali, progettuali, di sicurez-

za e di genere potessero essere presi in

considerazione nel rinnovo dello

stesso posto

Vladimír Ligus, Capo architetto della città di Prešov, Slovacchia

Progetto: UrbSpace

Fondi FESR: € 1 966 576

Durata: 2008 – 2011

Sito internet: www.urbanspaces.eu

10Spazi urbani rinnovati in cinque città dell’Europa centrale

75percentuale di cittadini dell’Europa centrale che vivono in spazi urbani

bile altrove nella città. Inoltre, i risultati del progetto sono stati presi come pun-to di partenza dalla “Rete europea di esperti degli spazi pubblici” che è attualmente in fase di sviluppo. Le buone pratiche maturate nell’ambito del progetto faranno parte di un processo standardizzato previsto per migliorare la qualità degli spazi pubblici in Europa. Gli esperti che hanno lavorato al progetto trarranno beneficio dalle lezioni apprese e le ap-plicheranno nel loro operato quotidiano con risultati positivi per i cittadini.

Foto

: Zuz

ana

Gro

šaft

ová

Foto

: Zuz

ana

Gro

šaft

ová

Page 48: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

48 Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE

Mantenimento dellavitalità dei nostri paesaggi

Il progetto VITAL LANDSCAPE comprende otto partner, provenienti dalle sfere accademica e professionale, che condividono il desiderio di preservare la qualità, la bellezza e la diversità dei nostri paesaggi. Il progetto testa forme innovative di coinvolgimento dei cittadini, tra cui eventi transnazionali come conferenze, meeting di gruppi di lavoro e tour di studio. L’approccio trasferisce agli abitanti locali la responsabilità per l’ambiente circostante apportando esperienza internazionale. Gli attori provenienti dall’Europa centrale discutono approcci per la conservazione del pae-saggio in modo tale da poter apprendere reciprocamente e aumentare la rosa di soluzioni possibili.

Le risorse naturali e il patrimonio storico che costituiscono i nostri paesaggi sono una

parte essenziale della nostra identità territoriale. Eppure, lo sviluppo nella maggior

parte dei paesi europei tiene poco conto dell’importanza dei paesaggi culturali. VITAL

LANDSCAPES intraprende una serie di attività per far sì che questa tematica diventi un

aspetto cruciale del discorso regionale e internazionale.

Consenso attraverso la partecipazione

VITAL LANDSCAPES pone particolare attenzione al coinvol-gimento della popolazione locale nelle decisioni relative allo sviluppo futuro del loro paesaggio. A Unteres Saaletal in Germania, il progetto forma guide culturali paesaggistiche che fungano da ambasciatori della regione, informando il pubblico sulla qualità del panorama di quest’area. Il team di Unteres Saaletal collabora anche con esperti locali per individuare i siti adatti in cui l’ambiente naturale può essere supportato come controbilancia per le aree circostanti sottoposte a uno sviluppo del suolo più intensivo. Nella re-

Foto

: Mon

ika

Kyt

licov

a

Page 49: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 49

gione austriaca di Muhlviertel il progetto organizza dialoghi paesaggistici per accertare le aspettative dei cittadini locali riguardanti lo sviluppo del loro paese e dintorni. Gli esperti di progetti raccolgono opinioni e conducono meeting in cui i partecipanti sono invitati a formulare priorità per la loro comunità e discutere scenari di sviluppo.Nei monti Sumava nella Repubblica ceca, per esempio, incontri periodici aiutano a rafforzare il collegamento dei cit-tadini locali con la nuova riserva della biosfera. A Ljubljansko Barje in Slovenia, gli agricoltori locali insegnano alle famiglie della periferia urbana il valore del cibo locale e spiegano ai bambini l’importanza di un paesaggio naturale intatto.

Rendere invisibili i cambiamenti paesaggistici

I cambiamenti che riguardano il nostro paesaggio spesso si verificano così lentamente da essere difficili da percepire. Possiamo dimostrare più chiaramente il processo di cam-biamento mediante immagini o simulazioni che aiutano gli stakeholder a visualizzare le minacce al paesaggio. Il pro-getto usa una serie di tecniche di visualizzazione come base oggettiva per la discussione. Esamina metodi avanzati per la visualizzazione assieme a metodi convenzionali, come il confronto di immagini storiche, mappe e “orthophoto”, così com’è stato fatto a Male Karpaty in Slovacchia. Tecnologie più all’avanguardia includono lo sviluppo di applicazioni GoogleEarth che rendono possibile creare rappresentazioni dei cambiamenti degli elementi paesaggistici in 3D nella regione Nagyberek in Ungheria. A Msciwojow in Polonia, il progetto collabora con attori locali usando lo strumento di modellizzazione 3dsmax per aiutare i residenti a formulare una visione per il loro villaggio dopo la riabilitazione.Nel suo sforzo di preservare i paesaggi culturali, il progetto sta comunicando modalità per collegare le diverse esigenze dello sviluppo economico, della protezione della natura e del welfare sociale. Incoraggia il dialogo tra gli incaricati alla conservazione paesaggistica, tra cui agricoltori, investitori, ambientalisti e residenti, a livello regionale ed europeo.

Con l’aiuto di VITAL LANDSCAPES

abbiamo completato la nostra banca

dati di misure di manutenzione di aree e

paesaggi a Unteres Saaletal. Oltre a nu-

merosi workshop con cittadini e attori,

abbiamo prodotto nuove idee su come

sviluppare il nostro paesaggio.

Gerd Villwock, Vice presidente del parco naturale Unteres Saaletal,Germania

Progetto: VITAL LANDSCAPES

Fondi FESR: € 1 694 134

Durata: 2010 – 2013

Sito internet: www.vital-landscapes.eu

6Filmati prodotti da bambini che documentano il modo in cui gli agricoltori contribuiscono alla preservazione paesaggistica

25persone formate per diventare guide culturali paesaggistiche

1 050km quadrati dei paesaggi culturali eu-ropei degni di essere gestiti in maniera sostenibile

Foto

: Mon

ika

Kyt

licov

a

Foto

: Ine

s Po

zim

ski

Page 50: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

50 Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE

LE pROSSImE STORIE dI pROgETTI

Page 51: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 51

LE pROSSImE STORIE dI pROgETTI

Page 52: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

52 Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE

Ridurre i rifiuti riutilizzandoli

Progetto: CERRECinternet: www.cerrec.eu

Dalla cortina di ferro alla cintura del verde naturale

Progetto: Greennetinternet: www.greennet-project.eu

Migliorare la qualità della carta per il riciclo

Progetto: ECOPAPERLOOPinternet: www.ecopaperloop.eu

Prodotti più verdi grazie a minor utilizzo di risorse

Progetto: PRESOURCEinternet: www.central2013.eu/ environment

Foto

: Sim

kova

Foto

: ©iS

tock

phot

o.co

m /

MA

CIE

J N

OSK

OW

SKI

Foto

: Kla

us L

eido

rf

Foto

: ©iS

tock

phot

o.co

m /

Mar

os M

arko

vic

Page 53: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 53

La cooperazione transnazionale aiuta le regioni a ottenere un’aria più pulita

Progetto: TABinternet: www.tabproject.eu

Isole urbane di calore: le città impegnate a ridurre il caldo

Progetto: UHIinternet: www.eu-uhi.eu

Le particelle ultrafini fanno male?

Progetto: UFIREGinternet: www.ufireg-central.eu

Un nuovo approccio alla gestione urbana delle risorse idriche

Progetto: URBAN_WFTPinternet: www.urban-wftp.eu

Foto

: Fra

nk A

ndra

czek

Foto

: Uni

vers

ità IU

AV

di V

enez

ia

Foto

: Ale

x Lo

idl

Foto

: Fab

io G

iann

etti

Page 54: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta
Page 55: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta

Il Segretariato Tecnico Congiunto (STC) del programma CENTRAL EUROPE ha sede a Vienna (Austria) e d è possibile contattarlo in qualsiasi momento per domande relative ai finanziamenti, alla gestione dei pro-getti e alla comunicazione.Potete contattarci anche per telefono o e-mail. Con la speranza e l’augurio di una cooperazione proficua,

CENTRAL EUROPE ProgrammeJoint Technical SecretariatMuseumstrasse 3/A/III, A-1070 Vienna, Austria Phone: +43-1-4000-76 142 Fax: +43-1-4000-99 76 [email protected]

www.facebook.com/CentralEuropeProgramme

La traduzione italiana di questa pubblicazione è stata curata dal Punto di Contatto Nazionale del Programma CENTRAL EUROPE.Regione del Veneto – Unità di Progetto Cooperazione TransfrontalieraDorsoduro 3494/A – 30123 VeneziaTel. +39-041 279.1495/1497Fax +39-041 [email protected]

Page 56: STORIEcoopterritoriale.regione.veneto.it/Central-Europe/wp...2014/01/03  · Gestione del Rischio ambientale e Cambiamento Climatico nell’EUROPA CENTRALE 5 L’Europa centrale vanta