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www.a2a.eu La Centrale Termoelettrica del Mincio La storia della Centrale La Centrale Termoelettrica di Ponti sul Mincio (MN) sorge sulla riva destra del fiume Mincio, pochi chilometri a Sud del lago di Garda, nel cuore di un territorio di grande valore naturalistico e storico. È situata infatti all’interno del Parco Naturale del Mincio, istituito nel 1984, ed è a pochi chilometri dai centri di Peschiera, Monzambano, Valeggio, Solferino, San Martino della Battaglia, Custoza, località legate alla storia del Risorgimento. L’impianto nasce con l’installazione di un primo gruppo ad olio combustibile denso (OCD), della potenza di 80 MW (megawatt), nella prima metà degli anni 60 (inaugurato nel 1966) per iniziativa congiunta delle Aziende Municipalizzate di Brescia (ora A2A S.p.A.) e di Verona (ora AGSM Verona S.p.A.). Le Aziende Municipalizzate di Brescia e Verona, alle quali si aggiunsero successivamente quella di Rovereto (ora Dolomiti Energia S.p.A.) e Vicenza (ora AIM Vicenza S.p.A.), crearono un polo produttivo autonomo che venne potenziato nel 1983 con l’entrata in servizio di un secondo gruppo di potenza pari a 160 MW alimentato a olio combustibile e a gas naturale. Dei due gruppi originari, dal 2004, viene utilizzato solo il ciclo termico del secondo gruppo, che non riceve più vapore da una caldaia convenzionale ma da un generatore di vapore a recupero collegato ad un Turbogas che assieme costituiscono il ciclo combinato. Una Centrale che risponde alle esigenze del mercato Nel tempo, la Centrale Termoelettrica di Ponti sul Mincio ha fortemente modificato il proprio esercizio per rispondere alle sfide del mercato elettrico: attualmente il gruppo immette sul mercato la propria produzione tramite la Borsa elettrica. La Centrale, nei primi anni del suo funzionamento, produceva energia con continuità e con carichi elevati per gran parte del giorno. Ora, una notevole porzione dell’energia prodotta per i consumi nazionali proviene da fonti rinnovabili; queste, però, sono caratterizzate da assenza di programmabilità poiché legate a condizioni meteorologiche variabili e da scarsa capacità di stabilizzazione della rete. In questo mutato contesto, la Centrale non produce più grandi quantitativi di energia, ma interviene in precisi momenti a sostegno della rete elettrica con frequenti avviamenti e fermate degli impianti, oppure rimane “disponibile” all’avviamento in tempi rapidi su richiesta dell’ente nazionale che gestisce la rete di trasmissione. Centrale Termoelettrica di Ponti sul Mincio Via San Nicolò, 26 - 46040 Ponti sul Mincio (MN) T +39 0376-88151 - F +39 0376-88326

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La Centrale Termoelettrica del Mincio

La storia della Centrale La Centrale Termoelettrica di Ponti sul Mincio (MN) sorge sulla riva destra del fiume Mincio, pochi chilometri a Sud del lago di Garda, nel cuore di un territorio di grande valore naturalistico e storico.

È situata infatti all’interno del Parco Naturale del Mincio, istituito nel 1984, ed è a pochi chilometri dai centri di Peschiera, Monzambano, Valeggio, Solferino, San Martino della Battaglia, Custoza, località legate alla storia del Risorgimento.

L’impianto nasce con l’installazione di un primo gruppo ad olio combustibile denso (OCD), della potenza di 80 MW (megawatt), nella prima metà degli anni 60 (inaugurato nel 1966) per iniziativa congiunta delle Aziende Municipalizzate di Brescia (ora A2A S.p.A.) e di Verona (ora AGSM Verona S.p.A.). Le Aziende Municipalizzate di Brescia e Verona, alle quali si aggiunsero successivamente quella di Rovereto (ora Dolomiti Energia S.p.A.) e Vicenza (ora AIM Vicenza S.p.A.), crearono un polo produttivo autonomo che venne potenziato nel 1983 con l’entrata in servizio di un secondo gruppo di potenza pari a 160 MW alimentato a olio combustibile e a gas naturale.

Dei due gruppi originari, dal 2004, viene utilizzato solo il ciclo termico del secondo gruppo, che non riceve più vapore da una caldaia convenzionale ma da un generatore di vapore a recupero collegato ad un Turbogas che assieme costituiscono il ciclo combinato.

Una Centrale che risponde alle esigenze del mercato Nel tempo, la Centrale Termoelettrica di Ponti sul Mincio ha fortemente modificato il proprio esercizio per rispondere alle sfide del mercato elettrico: attualmente il gruppo immette sul mercato la propria produzione tramite la Borsa elettrica. La Centrale, nei primi anni del suo funzionamento, produceva energia con continuità e con carichi elevati per gran parte del giorno. Ora, una notevole porzione dell’energia prodotta per i consumi nazionali proviene da fonti rinnovabili; queste, però, sono caratterizzate da assenza di programmabilità poiché legate a condizioni meteorologiche variabili e da scarsa capacità di stabilizzazione della rete. In questo mutato contesto, la Centrale non produce più grandi quantitativi di energia, ma interviene in precisi momenti a sostegno della rete elettrica con frequenti avviamenti e fermate degli impianti, oppure rimane “disponibile” all’avviamento in tempi rapidi su richiesta dell’ente nazionale che gestisce la rete di trasmissione.

Centrale Termoelettrica di Ponti sul MincioVia San Nicolò, 26 - 46040 Ponti sul Mincio (MN)T +39 0376-88151 - F +39 0376-88326

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L’attenzione per l’Ambiente Particolare attenzione è stata rivolta alla tutela e al rispetto dell’ambiente: il Turbogas non emette polveri di combustione, né composti dello zolfo (del tutto assenti nel combustibile). La strumentazione di analisi in continuo installata al camino verifica il rispetto dei valori di emissione relativamente al monossido di carbonio (CO) e agli ossidi di azoto (NOx), inviando i dati rilevati all’Autorità di controllo (ARPA). Questi dati sono inoltre disponibili sul sito www.a2a.eu. Per il monitoraggio della qualità dell’aria al suolo sono in funzione tre stazioni di rilevamento, site nei comuni limitrofi alla Centrale e date in gestione direttamente alla stessa ARPA. Anche la rumorosità è ridotta a valori minimi, in quanto tutti i macchinari sono stati insonorizzati. Le principali infrastrutture nelle quali alloggiano le parti del Turbogas sono rivestite mediante pannellature fonoassorbenti, che conferiscono anche un aspetto architettonico gradevole e di pregio.La Centrale Termoelettrica del Mincio, oltre ad un sistema certificato per l’ambito qualità (UNI EN ISO 9001) e sicurezza (BS OHSAS 18001), si è dotata di un Sistema di Gestione Ambientale, secondo la norma UNI EN ISO 14001 e secondo il regolamento europeo EMAS. La verifica di rispondenza del Sistema Ambientale rispetto ai requisiti viene certificata, a seguito di visite ispettive, da un istituto esterno accreditato dal Ministero dell’Ambiente. Il Sistema Ambientale richiede l’esame degli impatti ambientali delle varie attività, prevede le procedure di comportamento da attuare per ridurli, codifica le verifiche da effettuare e stabilisce le azioni correttive per migliorare i processi fissando i nuovi obiettivi da raggiungere.

La tecnologia della Centrale Nell’attuale configurazione la Centrale Termoelettrica del Mincio si classifica tra gli impianti di medie dimensioni del nostro Paese, con una potenza pari a circa 380 MW ottenuti dalla combustione del solo gas naturale.La Centrale si distingue anche per l’utilizzo delle migliori tecnologie, che permettono il contenimento dell’impatto ambientale, essendosi dotata di

bruciatori che limitano la formazione di ossidi di azoto (NOx) e di un nuovo sistema atto a ridurre le emissioni stesse in fase di avviamento impianto.Il Turbogas nei suoi elementi principali è costituito da un compressore e da una turbina installati sullo stesso albero. Il Turbogas quindi aspira aria ambiente comprimendola fino a circa a 15 bar, il gas naturale viene immesso e bruciato nel flusso d’aria compressa. La miscela aria/gas espandendosi per effetto della combustione mette in rotazione la turbina azionando l’alternatore collegato, ciò genera energia elettrica fino a una potenza massima di 250 MW. Alla fine del processo avvenuto nel Turbogas, il calore

ancora contenuto nei fumi generati dalla combustione, anziché essere rilasciato in atmosfera alla temperatura circa 600°C, viene recuperato in un generatore di vapore (GVR). Il vapore così prodotto a 540 °C viene convogliato alla turbina a vapore che grazie al relativo alternatore produce un’ulteriore potenza elettrica di circa 130 MW. In questo modo, il gas naturale bruciato mette in rotazione due turbine: la prima direttamente con la combustione del gas naturale (in un motore a reazione simile al motore di un aeroplano) e la seconda grazie al vapore ottenuto recuperando il calore contenuto nei fumi di scarico del Turbogas, elevando così notevolmente il rendimento (circa 56% contro il 38% degli impianti termoelettrici tradizionali). La Centrale funziona grazie a processi fortemente automatizzati; il personale, presente tutti i giorni 24 ore su 24, controlla e gestisce l’insieme dei macchinari sia dalla sala controllo (dove sono installati i terminali di “interfaccia operatore” e le apparecchiature elettroniche di telecomando e di supervisione), sia direttamente sull’impianto.

LegendaA AspirazioneariaTGB CompressoreariaC TurbinaagasmetanoD Generatoredivaporea

recuperoE CorpicilindriciF CaminoG TurbinaavaporeH AlternatoreI Aspirazioneacquafiume

MincioJ ReteelettricaK CondensatoreL Pompecircolazione

M ScaricoacquafiumeMincio

N PompeestrazioneO PompealimentoP Stazioneriduzionegas

metanoQ Sistemacontrollo

emissioni

Vapore Acqua Gasmetano Aria

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