Sport U Versilia n°10

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1 N°10 - BIMESTRE GENNAIO/FEBBRAIO 2015 TITANICO FOCUS RUGBY GLI AZZURRI, ILSEI NAZIONI, LE NOSTRE SQUADRE BERGAMASCO & DALLAN DUE TITANI A CONFRONTO COSTANZA CARACCIOLO TRA CALCIO E TV? SOGNO IL SURF LUCA ANDREANI IL GUERRIERO APUANO SPORT&CARE IL LEGAMENTO CROCIATO DALL’INTERVENTO ALLA RIABILITAZIONE

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Sport U Edizioni

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FOCUS RUGBYGLI AZZURRI, ILSEI NAZIONI,LE NOSTRE SQUADRE

BERGAMASCO & DALLANDUE TITANI A CONFRONTO

COSTANZA CARACCIOLOTRA CALCIO E TV? SOGNO IL SURF

LUCA ANDREANIIL GUERRIERO APUANO

SPORT&CAREIL LEGAMENTO CROCIATO DALL’INTERVENTO ALLA RIABILITAZIONE

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ATTIVITÀ EXTRA CURRICOLARI Esami di danza classica (Royal Academy of dance)Esami di danza moderna (Imperial Society of Teachers of Dancing)Concorsi anche in trasfertaSpettacoli e saggio fine annoStage con docenti di prestigioScuola estiva di una o due settimane in TrentinoCampus estivo al mattino dalla chiusura delle scuole

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All’interno della scuola è presente un team specializzato composto da Nicola Santobanchi, dott. in fisioterapia e Tommaso Ferrari dott. in scienze motorie che seguono da vicino il percorso di recupero funzionale e offrono un supporto per la prevenzione degli infortuni. Inoltre sono attualmente in col-laborazione con l’ASL per promuovere i protocolli AFA e AFA SPECIALE nell’anno 2014-2015.

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bimestrale a distribuzione gratuita

Sport U sas di Giusti G. & C.

sede e redazione:Quart. Duca d’Aosta 11, ViareggioT. 0584 407413 - 335 [email protected]: Sport U Versilia-SPORT U VersiliaAut. Tribunale di Lucca n.1371/2013

Amministratore delegato: Gianluca GiustiDirettore responsabile: Luigi Grassoart director: Tommaso Signorini/umidStampa: Vanzi Tipografia/Colle di Val d’Elsa

Hanno collaborato: Daniele Piervincenzi, Simone Pierotti, Gianluca Barca, Daniele Masseglia, Simone Ferro, Filippo Troiani, Andrea Biagini, Andrea Battella, Damiano Fiorucci, Stefano Guidoni,

In copertina: Mauro Bergamasco

con il patrocinio di

Il 2015, un anno di passione e di Sport migliore…

Negli ultimi 12 mesi abbiamo raccolto sulle nostre pagine, storie, interviste e immagini, per raccontarvi le potenzialità sportive che il nostro territorio offre.

Un lungo anno passato a correre insieme, immersi in discipline spesso al di fuori del clamore mediatico.

Ci siamo avvicinati, speriamo, alla gente e alle famiglie tenendo gli occhi aperti su tutto quello che succede al di là dei nostri confini, ospitando voci di personaggi che con la loro testimonianza hanno voluto omaggiare la nostra terra.

Fa parte della nostra cultura di sportivi percorrere la strada più irta, con sacrificio, impegno e passione. Una strada che unisce sport e alimentazione, benessere e sa-lute, soprattutto sul fronte della prevenzione, attraverso uno stile di vita sano.

Nello sport la distribuzione dei fondi alle varie feder-azioni, probabilmente andrebbe ridisegnata attraverso

un modello più equo. Noi non possiamo intervenire su questo aspetto ma, il nostro proposito per il 2015 sarà quello di impegnarci a valorizzare e incentivare tutte quelle discipline meno diffuse, ma non per questo meno appassionanti.

Siamo giovani, Sport U ha solo un anno e mezzo di vita, abbiamo appena iniziato a percorrere una strada che sappiamo essere ancora lunga, consapevoli che il nostro impegno sarà di continuare a tenere accesa l’attenzione su quegli sport che per molti sono considerati minori ma che per noi sono spesso i migliori.

editoriale

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L’ARTE DEL PILATESLa forma fisica e mentale non è sempre facile da recuperare ma se ci si affida all’esperienza di professionisti il traguardo è sicuramente più vicino.Una delle attività motorie che meglio soddisfa il maggior numero di esigenze è il Pilates, che non si limita alla tonificazione muscolare ma interviene su postura, rieducazione post traumatica, equilibrio e presa di coscienza del corpo.

Inizia un nuovo percorso con noi..

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EXTREMEEXTREME SPORTS

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I NOSTRI EROILUCA ANDREANI

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ATTUALITÀFOCUS RUGBY

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IL CALENDARIO

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SPORT&CAREIL CROCIATO ANTERIORE

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VSDALLAN / BERGAMASCO

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sommario

BELLEZZACOSTANZA CARACCIOLO

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I NOSTRI EROINICOLA CIANI

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IL PERSONAGGIOGIOVANNI SANGUIN

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bellezza

COSTANZA

Abbiamo incontrato Costanza Caracciolo ex Velina oggi affermata show girl del programma Tiki Taka su Italia 1. La biondissima venti-quattrenne oltre alla Tv si dedica al fitness e confessa a Sport U Versilia le sue passioni

sportive, i peccati nell’alimentazione e i suoi segreti di bellezza.

Che sport hai fatto da bambina? Ho fatto danza classica e moderna dai 5 ai 18 anni. Poi diciamo che a scuola praticavo praticamente tutti gli sport dal calcio alla pallamano. Comunque non ho mai smesso di ballare. Sono 20 anni che ballo!

E oggi? Oggi pratico il fitness e vado regolarmente in palestra.

Come ti alleni? Dopo un lungo periodo, quasi un anno, in cui ho fatto da sola senza ottenere grandi risultati mi sono decisa a prendere un personal trainer che mi organizza l’allenamento. In pochi mesi ho fatto passi da gigante. Lo consiglio davvero a tutti soprattutto a chi non ha grande esperienza e ha appena iniziato. Aiuta molto anche a vincere la pigrizia!

Lo sport che vorresti praticare? Il running: è difficile, richiede impegno e mi piacerebbe crescere in questa disciplina. Magari in primavera ci riuscirò, visto che mi piace correre all’aperto. E poi il surf! Prima o poi avrò l’occasione per imparare.

Lo sport che segui in tv?Il calcio.

Squadra del cuore?L’ Inter è la mia squadra.

Il tuo mito quando eri piccola?Facendo danza classica, avevo Carla Fracci come grande riferimento.

E nel calcio?Se penso però a un mito del pallone mi viene in mente Maradona.

Un evento sportivo che ricordiI miei primi Giochi della Gioventù.

E in tv?I mondiali di calcio in assoluto. Era un evento al quale partecipava tutta la famiglia e si stava con gli amici. Anche oggi li seguo. È sempre un momento di festa.

Le tue vacanze: al mare, in montagna, sulla spiaggia o in campagna?Mare e spiaggia! Adoro gli sport acquatici. Dallo snor-keling allo sci d’acqua. E come ho detto mi piacerebbe imparare il surf da onda!

Parliamo di alimentazione…Tasto dolente! Praticamente una tragedia. Il fatto è che mangio molta pasta, anche alla sera. So che non è cor-retto ma non posso farne a meno. Per questo compenso con tanta attività fisica. Diciamo che mi salvo perché al dolce preferisco il salato. Spesso anche a colazione.

Sei attenta alla qualità del cibo, per esempio man-giando bio?Il bio è sicuramente una cosa ottima a patto che non si rinunci al sapore. Forse si è capito che non sono per le cose insipide.

Per il tuo relax?Adoro i massaggi. Sia quelli rilassanti che quelli linfodrenanti alle gambe. Soprattutto cerco di farli dopo la palestra. Un ottimo metodo per “non morire” il giorno dopo...

Per la cura del corpo?Un consiglio che vale su tutto è bere tanta acqua. Fa davvero bene a tutto l’organismo.

Un tuo segreto per la cura dei capelli?Tengo tantissimo ai miei capelli. Credo che siano la vera cornice del viso. Un consiglio che posso dare è non eccedere con i trattamenti. Un domani potreste pagarlo. Rivolgetevi a professionisti e non affidatevi a chiunque. Una cosa che fa benissimo è uno sciaquo con acqua fredda dopo lo shampoo. Li rende lucidi.

Ti abbiamo vista spesso in Versilia…Si, sono stata la prima volta 6 anni fa e da allora sono tornata un sacco di volte. Diciamo che una tappa al Forte d’estate me la concedo sempre. Non ho la casa, vado in hotel e al mare al The Beach. Ormai sono degli amici.

LG

PER ESSERE BELLE? CI VUOLE COSTANZA…

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CARACCIOLO

“Il running: è difficile, richiede impegno e mi piacerebbe crescere in questa disciplina”

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Il 2015 è l’anno che tutti gli appassionati di rugby aspettavano. Un lungo viaggio che per gli azzurri comincia il 6 febbraio con il Sei Nazioni, il torneo più antico del mondo, e si conclude con la sfida mondiale in Inghilterra. Due appuntamenti che misureranno

le ambizioni di questo sport in un paese a trazione calcistica come il nostro. Gli stadi sono pieni, e il modello alternativo del rugbysta continua a coinvolgere e ad appassionare nonostante una lunga serie negativa (13 k.o su 15 partite). Un ruolino negativo che la nostra nazionale ha interrotto ad ottobre vincendo contro le Samoa nei test match novembrini. Troppo poco per le aspettative del pubblico italiano. Lo Stadio Olimpico di Roma ospiterà tre incontri del torneo, il 7 febbraio con l’Irlanda campione in carica, il

15 marzo con la Francia che è a caccia di rivincita dopo la sconfitta rimediata a Roma due edizioni fa e la sfida con il Galles il 21 marzo nell’ultima giornata del torneo. Tre match di altissimo livello e biglietti quasi esauriti. Per questo il capitano Sergio Parisse fissa già gli obiet-tivi, arrivare al mondiale battendo almeno una di queste corazzate del rugby europeo. Il capitano è convinto che il gruppo scelto dal tecnico Jaques Brunel, nonostante la giovane età, possa tornare ad essere la squadra rivelazione del torneo, come due anni fa. Ci sono alcuni ragazzi da tenere d’occhio, come il giovane centro di Treviso Michele Campagnaro che ha affinato le proprie doti in due stagioni di Pro 12 (il campionato europeo per club) e nella passata edizione del Sei Nazioni, o Francesco Minto potente terza linea che

L’ITALIA PRONTA AD UNA NUOVA SFIDA NEL TORNEO DEI GRANDI DEL RUGBY CHE PRENDEIL VIA IL 6 FEBBRAIO

SEI NAZIONI...SI attualità

CARIPARMA TEST MATCH 2014, PADOVA, STADIO EUGANEO, ITALIA VS SUDAFRICA, MARTIN CASTROGIOVANNI GUARDA L’ARBITRO DURANTE UNA MISCHIA

a cura di DANIELE PIERVINCENZI

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è tornato al rugby giocato dopo un complicato infortunio alla cervicale. Ma le stelle della nostra nazionale restano Sergio Parisse, il capitano, numero 8 che tutto il mondo ci invidia e il pilone Martin Castrogiovanni, tornato in grandissima forma dopo il suo trasferimento a Tolone, il miglior club europeo. Sarà un esame di maturità invece per Kelly Haimona, nato in Nuova Zelanda che ha vestito la maglia azzurra per la prima volta a novembre conqui-stando la fiducia del ct Jaques Brunel e dei compagni. Dall’altra parte della barricata ci sono le nazionali più forti del mondo, con l’Inghilterra che vuole arrivare alla Coppa del Mondo in patria forte di una vittoria al Sei Nazioni. L’Irlanda orfana di Brian O’Driscoll che tuttavia ha già dimostrato di essere una delle squadre meglio preparate alle sfide importanti, grazie alla guida di Joe

Smidht. La Francia e il Galles invece cercheranno di ritrovare un gruppo di giocatori da portare al mondiale rodando la squadra durante il torneo. La competizione interna fra i giocatori che vorranno conquistarsi la con-vocazione per la rassegna iridata farà il resto e renderà le due nazionali pericolose avversarie. Con la Scozia gli azzurri hanno un conto aperto. Lo scorso anno un drop nell’ultimo minuto di gioco ha consegnato agli highlanders una vittoria fra le mura dello Stadio Olimpico che brucia an-cora. La rivincita è annunciata il 28 febbraio ad Edimburgo dove gli azzurri cercheranno di violare il tempio del rugby scozzese, Murrayfield.

ACCENDE LA MISCHIA

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TUTTO IL SEI NAZIONI IN DIRETTA E IN ESCLUSIVA SU DMAXDopo il record di ascolti dello scorso anno, Dmax si con-ferma la televisione del rugby e della nazionale italiana. Tutte e 15 le partite del Sei Nazioni, in alta definizione e in esclusiva, raccontate dalla voce di Antonio Raimondi e Vittorio Munari. Con le incursioni di Chef Rubio, ex rugbista e volto della rete, nel raduno degli azzurri e la giovane e bella Beatrice Benvenuti, arbitro internazionale in studio per illuminare i telespettatori sul regolamento. Il programma Rugby Social Club condotto da Daniele Piervincenzi raddoppia, prima e dopo gli incontri, con interviste e approfondimenti in compagnia dell’ex azzurro Paul Griffen e numerosi ospiti del mondo del rugby.

Uno sport sì rude, ma anche nobile: nel rugby i giocatori si danno battaglia senza mai perdere di vista la lealtà e il rispetto dell’avversario, al punto che altre discipline hanno provato a

mutuare il «terzo tempo», il tradizionale incontro dopo-gara tra le due squadre che si sono affrontate sul campo di gioco. Ci hanno provato, ma senza riuscirvi. Perché nel rugby non c’è nulla di artefatto: la convivia-lità del «terzo tempo» è spontanea, non si può forzare o imporre in qualche modo. Lo sanno i rugbisti, naturalmente. Ma lo sanno anche tutti quegli autori, registi e scrittori rimasti talmente affascinati dalla palla ovale e dal suo universo di valori genuini tanto da spingersi a dedicare film e spettacoli teatrali al rugby e all’etica che lo contraddistingue.Una delle opere più conosciute è certamente «Invictus», pellicola del 2009 diretta da Clint Eastwood e tratta dal libro «Ama il tuo nemico»: qui il rugby si intreccia con la politica e i cambiamenti socioculturali in atto nel Sud-africa alla metà degli anni Novanta. Chiusa la dolorosa parentesi dell’apartheid, per il paese si apre una nuova era con l’insediamento del Nelson Mandela quale nuovo presidente e soprattutto con l’organizzazione nel 1995 i Mondiali di rugby: a trionfare sarà proprio la nazione ospitante in un clima di festa che riavvicina la popola-zione bianca a quella nera. Pochi mesi dopo l’uscita di «Invictus» il canale televisivo Espn lancia «The 16th

man» («Il sedicesimo uomo»), un documentario che prende in esame le ripercussioni sulla Rainbow Nation della vittoria di Mandela alle elezioni e del Sudafrica nel rugby.Anche l’Italia vanta la sua produzione di opere legate al mito della palla ovale: tutto da seguire è «Chi ga vinto?», documentario realizzato dal drammaturgo Marco Paolini che ha scelto il rugby anche per alcune puntate dei suoi «Album», racconti teatrali costruiti lungo un arco temporale che va dal 1964 al 1984.

“Chi ga vinto?”

F.I.R.

CLUB ITALIA AM ATORI RUGBY

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IN MEMORIIS PROGRESSUS

MUSCOLI, FANGO E…RISPETTO a cura di SIMONE PIEROTTI

IL RUGBY UNO SPORT RUDE MA ANCHE NOBILE

un ringraziamento particolare a

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SEI NAZIONI 2000, GALLES VS ITALIA, CAOTICO RAGGRUPPAMENTO CON SCOTT QUINNELL E MAURO BERGAMASCO

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i personaggi

Il ricordo più bello in campo?Il debutto contro la Francia in maglia azzurra sicuramente è un ricordo molto forte e bellissimo.La sera prima della partita avevo la febbre a 39, credo per l’emozione; era in dubbio se fossi riuscito o meno a giocare, ma alla fine sono entrato in campo e sono stato tra i migliori giocatori della partita.Il ricordo più bello fuori dal campo?Un momento molto suggestivo per me è stato quando ho cantato l’inno di Mameli a San Siro, in occasione della partita tra Italia e Nuova Zelanda. Doppia emozione perché da ex giocatore ero in campo insieme ai miei compagni di sempre… lo stadio gremito che cantava con me, un momento straordinario.Esiste la “meta perfetta”? Se si quale?Quando si fa

meta è sempre perfetta. Un mia meta perfetta è stata a Twikenham, l’Olimpo del rugby, in occasione di Inghilterra vs Italia. In tutti i pub di Londra la birra era gratis fino alla prima meta dell’Inghilterra che ovviamente tutti credevano arriv-asse immediata-mente…

DENIS DALLANinvece la prima meta è stata proprio la mia, ricordo ancora la sensazione di forza che avevo mentre raggiungevo la linea di meta con gli avversari che cercavano di placcarmi in tutti i modi, ma ero talmente carico di adrenalina che ero certo di andare in meta. Per 40 minuti gli inglesi hanno bevuto gratis..ah ah.Alimentazione: la scelta vegana perché?Una domanda la cui risposta potrebbe dilungarsi molto. Prima di tutto la mia è anche una scelta etica. Amo il

mio cane, il mio gatto e non trovo distinzione con le altre specie di esseri viventi. Ho avuto proprio uno scatto, dove mi sono reso conto di questo. Da lì in poi il percorso è stato d’informazione e il libro “The China Study” mi ha sicuramente permesso di fare delle scelte consapevoli, ora posso dire che sono

vegano per la mia salute.Se non fossi stato rugbista, che sport

avresti scelto?Mi piace il contatto quindi penso uno

sport tipo lotta greco romana.Un consiglio ai ragazzi he iniziano a giocare a rugby?Ai miei ragazzi dico che lo sport è lo strumento per crescere come uomini. Le regole e il sacrificio sono fondamentali anche per la vita. Si creano legami che durano per tutta la vita.Il tuo idolo nello sport?

Non ho un vero e proprio idolo, ma rispetto e ammirazione per tutti i

grandi sportivi che hanno raggiunto i massimi livelli, perché capisco quanti sacrifici

siano stati fatti; soprattutto atleti che anche dopo gli infortuni non hanno mai mollato e sono tornati ai

vertici. Sicuramente una persona come Zanardi ne è la dimostrazione. Lottare senza piangersi addosso.

Che cosa ti fa paura in campo?Prima della partita una sorta di paura ci deve sempre es-sere, perché è una fase importante di preparazione men-tale, dove “paura” è sinonimo di rispetto per l’avversario. Appena si scende in campo, la “paura” si trasforma in adrenalina.E fuori dal campo?Fuori dal campo mi fa paura l’ignoranza e l’indifferenza delle persone. Essendo un atleta abituato ai massimi livelli per me sono basilari le parole come il rispetto, la determinazione, la lealtà. Lo sport è diventato negli anni per me il mio stile di vita, dove i valori ne sono diventati i principi fondamentali.

“Quando si fa meta è sempre perfetta”

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MAURO BERGAMASCOIl ricordo più bello in campo?In 16 anni da professionista e praticamente 30 anni di rugby di bei ricordi ce ne sono molti, anzi, direi moltissimi.Ma se devo ricordarne uno, potrei dire quando abbiamo giocato assieme per la prima volta in Nazionale, io e mio fratello. Nel 6 Nazioni del 2002 in Francia vs Italia, sotto la gestione Kirwan. Condividevamo anche la stessa camera, lui un ragazzino, io appena un ometto.

Il ricordo più bello fuori dal campo?Com’è possibile sintetizzare 35 anni in un bel ricordo di vita… difficilissimo, per fortuna. Ma ogni Natale, quando attorno a un tavolo si stringe tutta la famiglia, tutte le generazioni che ne disegnano la storia… ecco quello è un bellissimo ricordo ogni anno.Esiste la “meta perfetta”? Se si quale?Ogni meta è quella perfetta, perché quando sorpassi quella linea e appoggi a terra quell’ovale, è una squadra intera, un gruppo di uomini che oltrepassa l’ostacolo e finalizza l’obiettivo comune e vi assicuro che non è così facile.Alimentazione: la scelta vegana perché?Non ho scelto l’alimentazione ve-gana. Per me l’equilibrio sta nel mezzo. Cerco di equilibrare su di me i diversi modi di pensare, non mi piacciono gli estremismi.Se non fossi stato rugbista, che sport avresti scelto?Non me lo sono mai chiesto, perché questa vita mi ha travolto fin dall’inizio. Probabilmente qualcosa che m’avrebbe sommerso d’adrenalina come ora, nelle vittorie e nelle sconfitte. Il ballerino?

Un consiglio ai ragazzi che iniziano a giocare

a rugby?L’unico consiglio che potrei suggerire a un giovane che si avvicina al rugby è…divertiti, trova la gioia di crescere come uomo e come atleta con quella palla ovale. Fai sport, perché ti completa anche nello spirito.Il tuo idolo nello sport?Idolo… potremmo discutere ore, giorni, su ciò che vuol dire la parola idolo. Molti anni fa dicevano che non avrei mai potuto giocare terza linea, il mio ruolo, perché ero troppo piccolo. Nello stesso periodo un colosso del rugby mondiale, Neil Back, era uno tra le terze linee più considerate nel panorama rugbistico. Era alto 1 metro e 79, 4 centimetri meno di me. Secondo voi, lui è stato un mio idolo?

Che cosa ti fa paura in campo?La paura è un sentimento che ha la sua utilità e alle vol-te non si chiama nemmeno così. Amplia e velocizza le per-cezioni, ti rende più attento e ti aiuta a superare te stes-so, ogni volta di più. Il mio più grande avversario sono pro- prio io. Il mio obiettivo è superare

me stesso. Questo è il mio ostacolo.

E fuori dal campo?Giochi come ti al-leni. Secondo voi?

TITANI A CONFRONTO

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il nostro mondo a cura di SIMONE PIEROTTI

Poteva la Versilia restare immune alla febbre da rugby che ha contagiato l’Italia dopo l’ingresso degli azzurri nel Sei Nazioni e dopo i buoni risultati ottenuti contro le potenze mondiali? Certo che no.

L’anno che segna l’avvento della palla ovale in questo scorcio di Toscana è il 2007: il merito è stato del Viareggio Rugby, società che oggi non è più attiva, a cui si sono via via aggiunte altre realtà.A raccogliere, di fatto, il testimone di quelli che furono i «pescediavoli» sono stati I Titani, il progetto che vede coinvolti campioni di fama mondiale (Mauro Bergamasco, Michele Campagnaro, Martin Castrogiovanni, Fabio Ongaro e Sergio Parisse) guidati dall’ex nazionale italiano Denis Dallan. Una realtà giovanissima - l’avventura è partita poco più di un anno fa - ma subito ambiziosa: i Titani sono stati presentati ufficialmente lo scorso marzo durante una sfilata del Carnevale di Viareggio e hanno già organizzato un torneo di beach rugby sull’arenile della centralissima Piazza Mazzini. La società conta al momento un centinaio di iscritti tra Under 10, Under 12, Under 14, Under 16 e Under 18: al suo interno sono attive anche le sezioni di muay thai e di atletica leggera.Nella vicina Pietrasanta è operativo dall’estate 2012 il Rugby Union Versilia, nato dall’idea di cinque persone Stefano Di Figlia, Daniele Bertini, Andrea Bertini, Elia Schi-oppetto, Giulia Di Fraia e Matteo Speca, attuale presidente - che hanno conquistare l’inesplorato entroterra versiliese: sono tesserati ragazzi provenienti da Camaiore dai quattro comuni della Versilia storica. I «calamari» sono rappre-sentati in svariate categorie, dall’Under 6 fino all’Under 16,

per un totale di 55 praticanti: tra questi vanno considerati anche alcuni giovani dell’Under 18 e un bel gruppo di ragazze che giocano in prestito rispettivamente con Cus Pisa e Allupins Prato. Peraltro, una atleta versiliese è stata

recentemente selezionata dal Bologna Rugby per giocare nel massimo campionato italiano. Il 2011, infine, è l’anno che ha segnato la rinascita della palla ovale a Massa: gli Apuani Rugby hanno infatti proseguito il cammino intrapreso dal vecchio gruppo dei Magnaorecchi prendendo parte al campionato regionale di Serie C, dove stanno ben figurando, e nelle categorie Under 10 e Under 12.

RUGBY UNION VERSILIA APUANI MASSA RUGBY

VERSILIA A TUTTO RUGBYViaggio nel mondo della palla ovale dai Titani di Viareggio al Rugby Union Versilia di Pietrasanta fino agli Apuani Rugby di Massa

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Giovanni Sanguin, 44 anni, padovano è stato per oltre vent’anni uno dei migliori lanciatori di martello a livello italiano. Membro della squadra di atletica della Polizia, di cui è stato anche capitano, ha indossato diciotto volte la

maglia della nazionale di atletica leggera partecipando agli Europei di Helsinki del 1994. Ha un record personale di m 74,52. Come preparatore atletico ha lavorato nel rugby con l’Accademia U19 di Tirrenia e le squadre del Petrarca Padova, del Rovigo e del Calvisano, vincendo con quest’ultima lo scudetto del 2008. Dall’estate del 2013 è il responsabile della preparazione fisica della Nazionale di rugby mentre continua la sua collaborazi-one con le FFOO sia per quanto riguarda il rugby che i giovani lanciatori dei diversi settori.

Sanguin quali sono le caratteristiche del rugbista dal punto di vista delle perfomance atletiche?Il rugbista è uno sportivo che deve combinare in sé diverse qualità: essere un buon velocista, un buon sol-levatore di pesi e anche un buon ostacolista, in sintesi deve avere forza resistente, forza esplosiva e velocità. L’ostacolista ha le caratteristiche muscolari adatte al cambio di velocità e di angolo di corsa che nel rugby sono essenziali. A queste caratteristiche va aggiunta quella della attitudine al combattimento. Perché non basta es-sere un atleta per essere un buon rugbista.Ma non è finita: tutto questo poi va con-dito con dosi di destrezza personale, abilità, coordinamento dalle quali non si può prescindere per una prestazione sul campo.

Stiamo parlando quindi di un super atleta?Diciamo che il rugby, per le caratteristiche stesse del gioco, resta fino a certi livelli uno sport per tutti, grossi, meno grossi, veloci, meno veloci. Per emergere fra i più forti, invece, cioè per diventare un giocatore internazi-onale, ci vuole tutto quello che abbiamo detto prima, innestato su un telaio di dimensioni extralarge. Perché è

chiaro che se quelle doti di cui abbiamo parlato prima le trovi poi su un giocatore di 1.90 per 110 kg, il confronto con uno che pesa trenta chili di meno e è alto 1.70 diventa impari.

Però la storia è piena di “piccoletti” eccezionali, l’ultimo è stato il gallese Shane Williams…Giusto, eccezionali: Shane Williams aveva una reattività mostruosa, un’elasticità muscolare altrettanto fuori dal comune. Non dico che nel rugby se sei piccolo non puoi eccellere. Ma ad alto livello, dove ci si confronta gente con qualità straordinarie, se tu pesi molto meno di un avversario devi compensare con altre doti, altrettanto straordinarie. I grandi campioni, purtroppo, non hanno niente di normale. Questo deve essere chiaro a tutti, in tutti gli sport.

E quindi un ragazzino che aspira a diventare un gioca-tore professionista cosa deve fare?Allenarsi con equilibrio, senza che qualcuno gli crei false e inutili aspettative. Rispettando le proprie caratteris-tiche fisiche e muscolari. L’intelligenza di un allenatore, di un preparatore, sta nel proporgli traguardi raggiungi-bili, senza pensare di poter fare di qualcuno quello che non è.

Alla fase di tutto però c’è la disponibilità al sacrificio...Senza quella è inutile persino mettersi a parlare.È un

prerequisito imprescindibile. Senza fatica non si va da nessuna parte.

Altri consigli a gioca a rugby e nutre qualche piccola ambizione?Sembrerà banale, ma ai ragazzi, tanto per cominciare, va detto che non devono nè bere e nè fumare, oppure devono farlo con molta moderazione. E alimentarsi in modo corretto. Ma questo non vale per il rugby, vale per tutti gli atleti, di tutti gli sport.

il personaggio

GIOVANNI SANGUIN

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44 ANNI, CAMPIONE DEL LANCIO DEL MARTELLO E OGGI PREPARATORE ATLETICO DELLA NAZIONALE ITALIANA RUGBY

a cura di GIANLUCA BARCA (direttore All Rugby)

“Senza fatica non si va da nessuna parte.”

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IL 2 FEBBRAIO PRENDE IL VIA LA 67° EDIZIONE DELLA COPPA CARNEVALE

Cavani, Balotelli, Immobile. “Torneo di Viareggio 2004-2014: storia di una nuova era” racconta di chi come loro ha spiccato il volo passando dalla prestigiosa competizione mondiale di calcio giovanile. L’ebook scritto da Simone Ferro, Gabriele Noli e Simone Pierotti (tre giornalisti viareggini con esperienza anche nell’ufficio stampa del Torneo), offre un dettagliato resoconto delle ultime undici edizioni, attraverso interviste ai grandi protagonisti (Bonaventura, Cerci, El Shaarawy, Icardi, Immobile, Okaka, Ranocchia, Zaza e molti altri), risultati completi, carrellata di foto, curiosità, aneddoti e ap-profondimenti.

“Torneo di Viareggio 2004-2014: storia di una nuova era”, edito da Narcissus Self Publishing, è la prima pubblicazione in formato digitale che intende proseguire

TORNEO DI VIAREGGIO: ECCO IL NUOVO ALMANACCOFERRO, NOLI E PIEROTTI FIRMANO LA NUOVA EDIZIONE DELLA STORICA PUBBLICAZIONE CON UN RESOCONTO DETTAGLIATO DELLE ULTIME UNDICI EDIZIONI

- con una lettura in chiave moderna - sulla strada trac-ciata dai colleghi Massimo Guidi, Roy Lepore e Giovanni Lorenzini, con il loro “Almanacco della Coppa Carnevale” che copre la storia della manifestazione dalle origini fino al 2003.

Il libro è acquistabile al prezzo di 5,99 euro sui circuiti Amazon Kindle Store, Google PlayStore, KoboBooks, Ultima Books, L’Unità, Libreria Rizzoli, Book Republic, Il Fatto Quotidiano e molti altri.

VIAREGGIO: CAPITALE DEL PALLONE a cura di SIMONE FERO

L’INTER VINCE IL TORNEO NEL 1962

il nostro mondo

Dal 2 al 16 febbraio, in pieno periodo di Carnevale, Viareg-gio come ogni anno torna ad essere capitale internazi-onale del grande calcio giovanile. Il prestigioso Torneo (il nome ufficiale è «Viareggio Cup» ma per tutti rimane la «Coppa Carnevale») quest’anno è giunto alla sua 67a edizione. A sfidarsi nell’importante vetrina ci saranno 32 squadre Primavera provenienti da tutto il mondo: 21 italiane e 11 straniere (coi 5 continenti rappresentati). La prima settimana (da lunedì 2 a sabato 7 febbraio) si terrà la fase eliminatoria con otto gironi da quattro squadre. Nella seconda settimana spazio a ottavi di finale (martedì 10), quarti (giovedì 12) e semifinali (sabato 14) fino a giungere alla finalissima di lunedì 16 febbraio.L’anno scorso a vincere il Torneo fu il Milan allenato da

Pippo Inzaghi, poi promosso in estate alla guida della prima squadra. E proprio i rossoneri, detentori del trofeo nonché club più titolato al “Viareggio” con 9 coppe, si annunciano fra i protagonisti pure di questa 67a edizione insieme a Inter, Fiorentina e Roma. Fra le big italiane spicca l’assenza della Juventus. E non ci saranno nep-pure Lazio e Sampdoria. Prosegue invece la scia delle formazioni belghe: dopo i recenti exploit dell’Anderlecht (finalista nelle ultime due edizioni) questw’anno toccherà a Bruges e Genk tentare la scalata al successo. Fra le straniere ci sono anche il Psv Eindhoven, club olandese di grande tradizione, e il Belgrano, team argentino da cui sono usciti tanti talenti. Curiosità attorno agli africani del Salitas (Burkina Faso) e agli indonesiani del Pro Duta.

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LUCCA presso “IL TEMPIO” - via Sottopoggio, 12/A, Guamo - Tel. 392.6602593VIAREGGIO presso “FACE & BODY” - via Vespucci, 167 - Tel. 329.8020391PIETRASANTA presso “VIZI & CAPRICCI” - via XX Settembre, 23 - Tel. 0584.630441FORTE DEI MARMIpresso “VIZI & CAPRICCI” - via G. Mazzini, 76 - Tel. 0584.632171

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UIDA

CORRO O SON DESTO? “Amo l’atletica perché è poesia. Se la notte sogno, sogno di essere un mara-toneta”. Questa frase di Eugenio Montale potrebbe condensare i pensieri dei tanti runners che anche quest’anno, il 18 gennaio, affronteranno i 21,097 km su distanza omologata dalla Federazione di Atletica Leggera della 11° Puccini Half Marathon.Il percorso di gara si snoda dal Belvedere Puccini a Torre del Lago (partenza ore 10), attraverso il bellissimo viale dei Tigli cantato dal poliedrico artista, giornalista e autore Egisto Malfatti, viale Regina Margherita a Viareggio per poi tornare al traguardo localizzato al punto di partenza. Una gara caratterizzata da percorso pianeggiante e veloce su strade citta-dine asfaltate, utilizzato da tanti corridori come preparazione per importanti maratone internazionali che si svolgeranno a primavera.La partecipazione di maratoneti provenienti dal Kenya, dal Marocco e dalla Grecia attribuiscono alla Puccini Marathon il merito di essere cresciuta negli ultimi anni in maniera esponenziale, merito di un organizzazione attenta e professionale curata dall’ASD Versilia Sport, da sponsor come Mizuno e Alf Run. Il resto lo fa sicuramente lo scenario naturale e cittadino unico.Il cuore pulsante della gara però sono le centinaia di concorrenti che in pieno spirito carnevalesco affrontano la competizione mascherati. Infatti la Puc-cini Marathon fa parte di quelle manifestazioni a contorno del Carnevale di Viareggio e Torre del Lago che monopolizzeranno tutto il mese di febbraio.Una volta calzate le vostre scarpe da running, sognare di essere un marato-neta non sarà poi così difficile.

ISCRIZIONI:www.puccinimarathon.it o presso Alf Run di Viareggio

IL 18 GENNAIO SI TIENE LA CONSUETA MEZZA MARATONA “PUCCINI MARATHON”. UN EVENTO DI GRANDE RICHIAMO CITTADINO CHE RACCOGLIE ATLETI DA TUTTO IL MONDO.

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calendario

Invia a [email protected] o sul nostro profilo Facebook il calendario delle tue manifestazioni sportiveLe date sul calendario potrebbero subire variazioni a discrezione degli organizzatori.Sulla nostra pagina Facebook (SPORT U Versilia) il calendario è sempre aggiornato.

ANNIVERSARIO1 9 6 4 - 2 0 1 4

Punti Vendita Viareggio:Via A. Rosmini ang. Via M. Bertini

Via V. Veneto, 15Tel. 0584-407535 www.soloestetica.it

GENNAIO05 – HOCKEY A1: Alimac FdM vs Bassano – Palazzetto FdM, ore 21

10 – HOCKEY A1: Alimac FdM vs Lodi – Palazzetto FdM, ore 21

11 – CALCIO: Camaiore vs Pietrasanta – Stadio Comunale, ore 14:30

17 – HOCKEY B: Hockey FdM vs SPV Viareggio – Palasport FdM

18 – 11° Puccini Marathon km 21,097 – Belvedere G.Puccini Torre del Lago - www.puccinimarathon.it [email protected] - tel.339 5494845

18 – CALCIO: Pietrasanta vs Real Forte Querceta – Stadio Comunale Pietrasanta, ore 14:30

20 – HOCKEY A1: CGC Viareggio vs Valdagno – Pala Barsacchi, ore 21

24 – HOCKEY A1: Alimac FdM vs Giovinazzo – Palazzetto FdM, ore 21

24 – HOCKEY B: CGC Viareggio vs Hockey FdM – Pala Barsacchi

24 – BASKET femminile serie B: PFViareggio vs Le Mura Spring Basketball, ore 18:30

24 – VOLLEY D masch.: UPC Volley vs S.V. Cecina – Palestra sc.med. Lido di Camaiore, ore 21

25 – VOLLEY B1 masch.: Pallavolo Massa vs Cielo Verde Edilfox Gr. – Palasport Avenza, Carrara, ore 17

25 – CALCIO: Camaiore vs Seravezza – Stadio Comunale, ore 14:30

25 – 5° Trofeo T.I.A.M.O. Carnevale 10km competitiva strada + 5km non competitiva – P.zza Mazzini, Viareggio ore 9:30 – info www.tiamocarnevale.com, [email protected]

31 – 2° Retroburlamacco km 1,6 – info www.straviareggio.com

31 – HOCKEY A1: Alimac FdM vs Correggio Hockey – Palazzetto FdM, ore 21

31 – BASKET femminile serie B: PFViareggio vs Soc. Cestistica Spezzina, ore 18:30

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ANNIVERSARIO1 9 6 4 - 2 0 1 4

Punti Vendita Viareggio:Via A. Rosmini ang. Via M. Bertini

Via V. Veneto, 15Tel. 0584-407535 www.soloestetica.it

FEBBRAIO01 – 20° Riocarneval km 6/12 – 1° Fitwalking e Nordic walking km 6/12

01 – 2° Ciclo pedalata Biciamici km 20 – 2° Dog runner km 3,5/6

01 – 2° Burla Illegal Triathlon - info www.straviareggio.com

01 – CALCIO: Seravezza vs Real Forte Querceta – Stadio Necchi Balloni FdM, ore 14:30

01 – CALCIO: Viareggio vs Camaiore - Stadio dei Pini, ore 14:30

01-16 – 67° Viareggio Cup World Football Tournament Coppa Carnevale – info www.viareggiocup.com

07 – BASKET serie D: asd Vela Basket vs Versilia Basket 2002 – Palasport Piscina Camaiore, ore 18:30

08 – CALCIO: Real Forte Querceta vs Viareggio – Stadio Necchi Balloni FdM, ore 14:30

10 - HOCKEY A1: CGC Viareggio vs Bassano – Pala Barsacchi, ore 21

14 – HOCKEY A1: CGC Viareggio vs Hockey Trissino – Pala Barsacchi, ore 21

14 – VOLLEY B1 masch.: Pallavolo Massa vs Ama San Martino Re – Palasport Camaiore, ore 17:30

14 – VOLLEY D maschile: UPC Volley vs Firenze Volley – Palasport Camaiore via Stadio, ore 21

21 – HOCKEY A1: Alimac FdM vs Hockey Pieve 010 – Palazzetto FdM, ore 21

21 – HOCKEY B: CGC Viareggio vs SPV Viareggio – Pala Barsacchi

28 – VOLLEY B1 masch.: Pallavolo Massa vs Forisindex CM Glomex Ra – Palasport Camaiore, ore 17:30

MARZ.. 07 – HOCKEY A1: Alimac FdM vs Breganze – Palazzetto FdM, ore 21

08 – CALCIO: Camaiore vs Real Forte Querceta – Stadio Comunale, ore 14:30

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THE DESERT RUNNER

“Per la prima volta ho mangiato cibi disidratati,eppure credetemi: non vedo l’ora di ripartire”

NICOLA CIANI 44 ANNI MASSESE SI È CLASSIFICATO PRIMO TRA GLI ITALIANI NELLA EPICA “KALAHARI AUGRABIES EXTREME MARATHON” CORRENDO NEL DESERTO AFRICANO PER 7 GIORNI CONSECUTIVI

La prima ultramaratona non si scorda mai, neanche se il sole cuoce a 48° e corri con dodici vesciche. Anzi, quando hai cuore e gambe che ti portano a superare

ostacoli inimmaginabili non vedi l’ora di ripartire per una nuova avventura. Come quella, indimen-ticabile, vissuta dall’imprenditore massese Nicola Ciani, 44 anni, atleta della “Free Run”, seguito dal punto di vista medico-fisioterapico dal centro medico Fisiorehab360 di Marina di Carrara, reduce da un’impresa epica e galvanizzante. È stato il primo degli italiani in gara ad arrivare al traguardo della “Kalahari Augrabies Extreme Marathon”, evento che da 15 anni porta nel deserto africano chi ha voglia di misurarsi con il mondo e con se stesso. Allenato da Paolo Barghini, noto world runner, Nicola è giunto undicesimo, impiegando oltre 29 ore spalmate in sette giorni consecutivi, coronando un sogno che cullava da tempo. “Ho iniziato a correre nel 2004, partecipando a tante maratone in giro per il mondo, come quella di New York. Quella della Kaem è stata un’esperienza di vita, oltre che sportiva, lo capisci quando ti ritrovi da solo e puoi contare solo sulla tua forza di volontà e su quella fisica. È accaduto quando mi sono perso, oppure quando alla prima tappa pensavo di scoppiare dopo aver corso su un piano inclinato di pietre intervallato da sabbia pesante, saltando da una roccia all’altra. Ho provato l’ebbrezza e la difficoltà di correre di notte, lo spettacolo del cielo stellato, la conoscenza di persone eccezionali e un’attrezzatura preparata con estrema cura visto che avevo soltanto zaino e sacco a pelo, con un kit obbligatorio e uno medico. Per la prima volta ho mangiato cibi disidratati, eppure credetemi: non vedo l’ora di ripartire”.

i nostri eroi a cura di DANIELE MASSEGLIA

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Fisiorehab 360, centro di fisioterapia, medicina e riabilitazione, certificato di Massa Carrara offre 8 ambulatori medico fisoterapici e uno spazio di

oltre 160 m quadrati per la riabilitazione post intervento o infortunio.

Le nostre terapie fisiche:_Tecarterapia- Laserterapia ad alta potenza Yag 1064- Onde d’urto- ultrasuoni- magnetoterapia

Dalle patologie più comuni:- Mal di schiena- Artrosi- Cervicalgia- Epicondiliti- Lesioni muscolari- Tendiniti

Alla valutazione dell’atleta:- test isocinetico

- valutazione della forza degli arti inferiori per sportivi- Valutazione delle componenti aerobiche tramite test lattacidi

I nostri trattamenti:- Massoterapia (teraupetico e sportivo)- Bendaggi terapeutici e sportivi- Kinesiotaping- Osteopatia- Riabilitazione del pavimento pelvico

Programmi specifici di attività fisica:- Preparazione atletica- Ginnastica per l’età evolutiva- Attività fisica adattata

Rieducazione posturale

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sport&care

La rottura del legamento crociato anteriore (LCA) è tipica dello sportivo. La Rmn, esame

strumentale più specifico e comunemente usato per evidenziare la lesione, non è sufficiente per porre diagnosi ma questa deve essere sempre confermata dall’esame clinico che ci consente di valutare e confer-mare l’instabilità del ginocchio a seguito del trauma. Il trattamento della lesione è solitamente chirurgico. Quella del crociato è una chirurgia di tipo ricostruttivo, infatti, il crociato non può essere riparato ma deve essere ricostruito. Solitamente per prima ricostruzione gli innesti più comunemente usati sono il terzo medio del tendine rotuleo o i tendini dei muscoli gracile e semi tendine. La scelta dell’innesto risultata tuttora controversa. Il tendine rotuleo è prelevato con due pic-cole porzioni di osso rispettivamente dalla rotula e dalla tibia. Queste porzioni di osso permettono un più veloce processo d’integrazione del neo legamento consentendo dei carichi di lavori più precoci e possibilmente un più veloce ritorno all’attività sportiva. La ricostruzione con gracile e semi tendine ha un’integrazione più lenta, solo nei primi sei mesi, ma permette un posizionamento più anatomico del neo legamento consentendo un ripristino della biomeccanica articolare più vicina a quella natu-rale. La scelta avviene in base alle richieste funzionali e lavorative del paziente. L’intervento chirurgico si esegue in artroscopia, eccetto la parte del prelievo dell’innesto che avviene a “cielo aperto”. In artroscopia, con l’utilizzo di strumentari dedicati, si preparano i due tunnel, uno nel femore e una nella tibia, attraverso i quali saranno fatto passare l’innesto che in seguito è fissato con degli appositi sistemi di ancoraggio. Durante l’intervento è possibile trattare eventuali lesioni meniscali o cartilagi-nee associate.

IL LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE..

DALLA DIAGNOSI ALL’INTERVENTO Dott. Filippo Troiani

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LA RIABILITAZIONE.DAL 1° AL 90° GIORNO CIRCA POST OPERATORIO Dott. Andrea Biagini

La riabilitazione dopo lesione del lega-mento crociato anteriore è drasticamente cambiata negli ultimi anni, e ciò ha portato a un’accelerazione dei programmi riabilitativi che devono essere utilizzati solo come linee guida all’interno delle quali muoversi poiché ogni paziente ha problematiche specifiche che vanno da danni accessori a cartilagine, stifness del ginocchio e all’aderenza del paziente stesso al protocollo terapeutico. Fondamentale sarebbe effettuare un programma pre-operatorio mirato al recupero del ROM articolare e al rinforzo muscolare. Possiamo dividere la prima parte della riabilitazione (fino al 90 giorno circa) in 2 fasi. Nella prima fase si pone attenzione al

La valutazione isoci-netica è una metodica all’avanguardia che ci permette di valutare la condizione articolare

e muscolare dell’arto operato e dell’arto sano,

quantificando la forza e la resistenza dei muscoli ante-

riori e posteriori della coscia. Il vantaggio di avere a dispo-

sizione un macchinario cosi par-ticolare e preciso è quello di avere

già alla metà del percorso riabilita-tivo un quadro preciso sull’andamento

e sulle mancanze muscolari rispetto alle percentuali fisiologiche ottimali. Questo

test è ripetuto ogni 15 giorni fino al termine della riabilitazione. La seconda parte della

riabilitazione è basata sul recupero della corsa e delle caratteristiche fisiologiche. Nel primo step

le esercitazioni sono svolte prevalentemente in palestra per il recupero della forza muscolare e della

coordinazione. Oltre ai classici esercizi isotonici ed elastodinamici è introdotto l’allenamento isocinetico. Sono incrementate le esercitazioni propriocettive mono podaliche con l aumento della gestualità.Nello sportivo, l’ultimo step è dedicato al recupero del gesto sportivo specifico. Si svolge in palestra

controllo del dolore, al recupero del ROM articolare, in particolare l’estensione e all’educazione del paziente a un cammino corretto. In questa fase si alternano sedute di tecar terapia, elettroterapia antalgica e stimolazione muscolare a kinesiterapia ed esercizi attivi con il fisioterapista. Soddisfatti tutti i criteri, si passa alla fase 2 nella quale si mira al recupero completo del ROM, al recupero della propriocettiva e del controllo motorio e in particolare della forza di tutti i muscoli della coscia, gamba e bacino, tramite l’utilizzo dei moderni macchinari disponibili. Nel nostro centro utilizziamo oltre ai macchinari isotonici classici anche macchinari innovativi come la pressa elastica computerizzata, l isocinetica, la propriocettiva elettronica, leg extension e leg curl elastiche. Al 90° giorno circa, la nostra metodica riabilitativa prevede un test isocinetico per passare alla seconda parte della riabilitazione.

LA RIABILITAZIONE.DAL 90° GIORNO CIRCA ALLA RIPRESA DELL’ATTIVITÀSPORTIVA Dott Andrea Battella, Dott. Damiano Fiorucci

Filippo Troiani: medico chirurgo specializzato in ortopedia. Medico interno Casa di cura San Camillo Forte dei Marmi.Andrea Biagini: laureato in fisioterapia, specializzato in osteopatia posturale, fisioterapista della prima squadra dello Spezia Calcio, responsabile fisioterapisti Fisiorehab360.Andrea Battella: laureato in scienze motorie e responsa-bile del recupero degli infortunati della Carrarese Calcio prima squadra.Damiano Fiorucci: laureato in scienze motorie, diplo-mato in massofisioterapia a Perugia, responsabile dei preparatori atletici del settore giovanile della Carrarese Calcio.

ricercando il completo riequilibrio muscolare dx vs sx sempre con esercizi isotonici ed esercitazioni specificatamente propriocettive e prevalentemente su campo con esercitazioni mirate a rieducare la corretta esecuzione delle gestualità sportive, arrivando a superare il “limite psicologico’’ del ritorno in sicurezza allo sport.

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i nostri eroi a cura di STEFANO GUIDONI

Un poker di cinture iridate difficile da mettere in bacheca, per di più in così poco tempo e a soli vent’anni. A riuscire in quella che può essere definita «una vera impresa sportiva», è Luca Andreani. Atleta apuano purosangue tra i più

forti combattenti al mondo di muay thai, antica tecnica di lotta, meglio conosciuta come «boxe thailandese». Andreani ha tirato i primi pugni e calci all’età di 16 anni, andando a segno così tante volte da meritarsi la maglia azzurra della nazionale italiana. Oggi ha al suo attivo 4 titoli Mondiali, 5 titoli Italiani e una medaglia di bronzo sempre ai Mondiali; conquistati in diverse Federazioni e Categorie nazionali e internazionali.

Luca, con quale sport hai iniziato e come sei arrivato alla Muay Thai?Il mio primo sport è stato il calcio, come del resto per la maggior parte dei bambini italiani e a cui poi ho preferito uno sport individuale. Fino a quattro anni fa non sapevo dell’esistenza della muay thai, poi ho iniziato quasi per scherzo e adesso eccomi qui, soddisfatto più che mai.

Dove avviene la tua preparazione fisica e tecnica?«Mi alleno alla palestra "Futura 3000" di Massa con il mio allenatore Massimiliano Ricci. Non solo un eccellente coach ma anche un secondo padre, dentro e fuori dal ring. Una vera garanzia per la mia formazione sportiva e non solo.

THE APUAN WARRIORLUCA ANDREANI 20 ANNI. CON 4 TITOLI MONDIALIE 5 TITOLI ITALIANI È UNO DEI PIÙ FORTI COMBATTENTI AL MONDO DI MUAY THAI

“Fino a quattro anni fa non sapevo dell’esistenza della muay thai, poi ho iniziato quasi per scherzo e adesso eccomi qui, soddisfatto più che mai”

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Qual’ è stata l’ultima grande soddisfazione sul ring e l’ultimo importante incontro del 2014?Nell’ottobre scorso ho conquistato la cintura italiana “Pro 93 kg”, un’altra grande soddisfazione. Mentre un mese più tardi a Praga nella Repubblica Ceca, ho affrontato Ondrej Hutnik classe 1983, tra i più grandi combattenti al mondo. La sua esperienza e in parte anche il peso superiore al mio hanno giocato a mio sfavore. Ma c’è sempre tempo per una rivincita, chi vivrà vedrà.

Tra quelli disputati finora qual è l'incontro che ti ha maggiormente emozionato?Ogni incontro a modo suo è emozionante ma quello in Thailandia dello scorso anno con la nazionale azzurra, lo è stato particolarmente. Tanto più che al gong finale mi sono

laureato campione del mondo.

Quali saranno i tuoi prossimi impegni?Mi sto allenando moltissimo in attesa del primo match dell’anno, che probabilmente combatterò in Cina. In Italia purtroppo, dove si vive solo di calcio, sport come la muay thai economicamente non rendono ed io oltre ai titoli, devo pensare anche a quello.

I tuoi hobby e i tuoi sogni per il futuro?Con gli amici nel tempo libero pratichiamo skateboard, andiamo in motocicletta e da poco ci cimentiamo con lo snowboard. In futuro invece sogno di aprire un locale all'estero, o chi lo sa, di riprendere a studiare.

Luca Andreani oggi è un’atleta professionista.

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la tecnologia al servizio della passione

Una volta la gita della domenica si organizzava utilizzando una cartina stradale, per sentito dire, utilizzando informazioni approssimate e chiedendo una volta sul posto. Oggi la tecnologia ci permette di partire più tranquilli potendo scegliere : • se organizzare nel minimo dettaglio la nostra escursione…oppure • se lanciarci con un pizzico di avventura … ma sempre nella massima sicurezza Bussola, carta topografica, macchina fotografica…non abbiamo la prensuzione di sostituirli….ma Terra Map può essere un ottima riserva.

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• Memorizza la posizione dell’auto •Accendi Terra Map e segui l’itinerario • Fai partire la traccia GPS • Chiudi il telefono per risparmiare la batteria…la traccia continuerà anche in background

• Controlla l’itinerario per scegliere il percorso corretto • Dai un’occhiata al profilo altimetrico per vedere quanta salita e quanta discesa hai fatto finora

• Salva la traccia GPS • Condividi su Facebook e Twitter • Rivivi l’esperienza a casa con gli amici

• Scatta foto georeferenziate • Aggiungi marker sui tuoi punti preferiti • Controlla la mappa topografica

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la tecnologia al servizio della passione

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IL TENNIS : da ottobre a maggio la scuola addestramento tennis (SAT) diventa la cornice del RAFFAELLI. Il Circolo per i risultati otte-nuti, la qualità dell’insegnamento, la formazione degli insegnanti e per gli spazi messi a disposizione per i ragazzi è segnalato dalla Federazione e dal Coni come:STANDARD SCHOOL ***.La scuola è curata dai maestri federali BUSELLI MAU-RIZIO e VIGNALI PIETRO e da preparatori fisici laureati in scienze motorie. La tipologia dei corsi viene sud-divisa in : Propedeutica ( 4-6 ) anni: questo corso è pensato per favorire la crescita motoria dei piccoli parteci-panti e permettere loro di scoprire ed usare in modo creativo il proprio corpo, la pallina da tennis, la rac-chetta e il campo.Mini tennis ( 6-8 ) anni: studiato per permettere ai piccoli di apprendere le prime nozioni tecniche attraverso un’attività divertente ludico motoria dove gli spazi e i materiali sono a “misura di bambino”.Preagonistica (8-12) anni: completa la formazione dei ragazzi, avvicinandoli all’attività agonistica, sviluppando ulteriormente

gli obiettivi tattici (abilità, rotazione e anticipo dei colpi), obiet-tivi fisici (gioco di gambe), obiettivi coordinativi (anticipazione motoria, ritmo).Agonistica ( 12-18 ) anni: è quella fase atta ad esaltare i colpi

e gli schemi di gioco maggiormente consoni all’allievo, attraverso un programma di allena-mento preciso con carichi di lavoro proporzionali alle caratteristiche organico muscolari degli al-lievi.CORSI DI TENNIS PER ADULTI: dedicato a tutti coloro che vogliono imparare, perfezionare o specializzarsi nel gioco del tennis. I gruppi sono composti da un massimo di 4 persone e vengono formati in base al livello di gioco. Si svolgono in orari consoni alle esigenze dei partecipanti.

Via dell’Acqua, 76 - 55042 Forte dei Marmi (LU)Tel. 0584 - 89.167 - Fax 0584 -78.74.18email: tennisraffaelli53@gmail. com

NEL PROSSIMO NUMERO

RUNNING: "MY FEET IS MY ONLY CARRIAGE" (I miei piedi sono il mio unico mezzo di trasporto) Bob Marley

RUNNING: Come aumentare la forza del runner

VEGANO VS ONNIVORO: 2 piatti a confronto per il tuo allenamento

BICICLETTA: hai voluto la bicicletta e allora pedala!

CICLISMO: programma delle Granfondo in Toscana da marzo a settembre

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WHITETIGERS AMERICAN FOOTBALL ASDvia Marina Vecchia 118 c/o C.S.I.54100 Massa Tel: 338.4315813 - 329.3959268 [email protected]

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La danza del ventre è probabilmente la forma più primitiva di danza; le sue origini vanno ricercate nelle antiche società matriarcali della Mesopo-tamia. Nonostante molti tendano ad associare la danza del ventre all'erotismo e ad un mezzo di

seduzione, per tradizione questa era ed è una danza in-tima e sacra un tempo eseguita dalle donne per le donne durante i rituali di fertilità e cerimonie religiose.

Il merito della diffusione e dell'arricchimento di questa danza è da attribuirsi alle popolazioni nomadi che dall'india si spostarono in varie direzioni, apportando elementi nuovi alla danza a seconda dei diversi popoli con i quali fondevano cultura e tradizioni.

La danza del ventre è adatta a tutte le donne, non richiede una particolare conformazione fisica ne di un età specifica, si adatta perfettamente ad ogni corpo esaltando sinuosità ed armonia.È un vero e proprio esercizio fisico ed i benefici sono numerosi purchè venga eseguita in maniera corretta e continuativa.

Particolarmente intenso è il lavoro su fianchi e ventre, le oscillazioni dell'addome agiscono sugli organi interni con un continuo e dolce massaggio, inoltre migliora la circolazione in generale e diminuiscono i dolori mestruali.

Si ha un potenziamento della muscolatura su gambe e

petto , aumenta l' elasticità e l'agilità delle articolazioni, migliora la postura ed influisce positivamente sulla cervicale.

I benefici psicofisici della danza del ventre sono tali che si parla di vera e propria danzaterapia.

Aiuta a superare la timidezza, a prendere consapevolezza del proprio corpo ed è un modo per migliorare l'umore, tanto da essere definita danza della serenità.

tendenze

LA DANZA DELLA SERENITÀADATTA A TUTTE LE DONNE E A TUTTE LE ETÀ. CRESCE ANCHE IN VERSILIA LA MODA DELLA DANZA DEL VENTRE

“È un vero e proprio esercizio fisico e i benefici sono numerosi purchè venga eseguita in maniera corretta e continuativa”

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EXTREME UNIVERSE è lo «special space» che la nostra rivista dedica al fantastico mondo dei cosiddetti sport «estremi», o «non convenzionali». Sempre meno sport di nicchia e sempre più attività di grande diffusione. Discipline sportive più o meno conosciute e praticate con eccellenti risultati anche da numerosi atleti locali, sia sul territorio apuo-versiliese che altrove. Dal mare alla montagna attraverso pianura e colline, ogni paesaggio è buono per incrociare atleti che in tutte le stagioni si dilettano in solitaria o in gruppo, praticando dall’alba al tramonto quello che per molti non è semplicemente sport ma un vero e proprio “status symbol”. Neofiti ed esperti legati tra loro dalla solita irrefrenabile passione per l’estremo e con la stessa adrenalina in corpo, che li rende diversi da tutti gli altri atleti. Per molti sport estremo fa rima con incoscienza ma chi lo pratica, oltre a farlo in totale sicurezza e responsabilità, ha sempre un occhio di riguardo per l’incolumità altrui. Dagli sport

extreme a cura di STEFANO GUIDONI

EXTREME UNIVERSELA NUOVA RUBRICA DI SPORT U VERSILIA DEDICATA AL MONDO DEGLI SPORT ESTREMI

dell’aria veleggiando tra paracadutismo, parapendio e deltaplano, a quelli acquatici cavalcando le onde del mare sulla tavola da surf, o in sella a una potente moto d’acqua. C’è chi affronta le rapide dei fiumi con il rafting, chi percorre torrenti con il canyoning e chi si lancia sugli sci d’acqua, o con il wake board nel lago. Sulle strade di montagna gli atleti distesi su streetluge o alla guida di trike. Avventurosi fuoristrada in mountain bike, in sella alla moto da cross, o per tornanti e ret-tilinei al volante delle auto da rally. Chi sceglie le pareti per free climbing mozzafiato, chi scende sulla neve in snowboard, chi corre a piedi in salita e chi si avventura

nell’ultramaratona. Tra vie e piazze cittadine acrobazie ed evoluzioni sullo skateboard ed i percorsi ad ostacoli del parkour. Questi gli sportivi di Extreme Universe. «L’estremo è ricerca. Del limite da superare, della meta più lontana che un uomo può proporsi di raggiungere. E, una volta che l’ha raggiunta, l’estremo diventa un ulteriore limite, una meta ancor più lontana». (Patrick De Gayardon 23.01.1960 – 13.04.1998 paracadutista estremo)

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