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Settembre 92

( Giov. 1:1)

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LA CONOSCENZA GONFIA ... (I Coro 8:1)

Giorni fa, mi trovai a leggere que-sto verso e meditandolo, nellamia mente sorse una domanda:

cosa volle dire l'apostolo Paolo conquelle parole? Sapevo molto benecne senza "conoscenza di Dio" nonpuò esservi salute spirituale: cono-scere i poteri di Dio, la Sua onnipo-tenza, onniscienza ed onnipresenza;conoscere le "perfezioni" di Dio, gliaspetti del Suo carattere morale chesi manifestano nelle Sue parole e neiSuoi atti; la Sua santità, il Suo amore,la misericordia, la veracità, la fedel-tà, la bontà, la pazienza, la giustizia.Sapere tutto ciò che Lo offende, chesuscita la Sua collera, che Gli dàsoddisfazione e gioia.

Mi chiedevo: "tutti questi aspettili posso trovare ed approfondire so-lo nella Sua Parola, la Bibbia, edinfme applicarli alla mia vita; ma ~conoscenza lonrm... " !

Mi decisi allora di approfondirequesto argomento .e proprio nellaSua Parola ho potuto scoprire il verosignificato delle parole dell' apostoloPaolo: consideriamolo insieme.

E' fondamentale per un cristianoapprofondirsi nella conoscenza del-la Parola di Dio: non è una realtà chel'amore ve.r la verità divina rivelataed il dèslderio.di sapeme quanto piùè possibile, viene naturale a chiun-que sia "nato di nuovo"? Guardia-mo il Salmo 119: "Insegnami i tuoistatuti"; "apri gli occhi miei ond'iocontem~1i le meraviglie della Tualegge"; 'oh come sondolci le tue pa-role al mio palato! Son ~iù dolci delmiele alla miaboc~a"; 'dammiin-teUetto, perché possa conoscere letue testimonianze" (versetti 12, 18,97, 103, 125). Ogni figlio di Dio.

quindi, anela insieme -31salmista disapeme quanto più riguardo al SuoPadre celeste. Il fatto che abbiaaperto il cuore a Cristo è una provadella sua "nuova nascita", ed è giustoche cerchi di soddisfare appienoq~esto desiderio che gli viene daDIO.

Ma allora si sbagliava l'apostoloPaolo facendo quell'affermazione?Certamente no!

Guardiamo ancora ilSalmo 119 e vedremoche la preoccupazionedel salmista di acquisireconoscenza di Dio nonera solo teorica, ma an-che d'ordine. pratico: èproprio qui il punto cen-trale dell'affermazionedi Paolo. Una conoscen-za teologica fine a sestessa è destinata a dan-neggiarci; ci renderà or-gogliosi e presuntuosifino al punto di arrivarea considerarci superioriagli altri cristiani, eguarderemo dall'alto inbasso coloro le cui ideeteologiche ci sembrano'immature ed inadegua-te, respingendoli comeesemplari assai medio-cri.

Nel Salmo 119, la pre-occupazione del salmi-sta era quella diconoscere sÌ, ma soprat-tutto gustare, sperimen-tare quello che avevaimparato. Voleva com-prendere la verità di Dio

affmché il suo cuore potesse rispon-dere ad essa e la sua vita confonnar-visi.

Notiamo l'accento dei versettid'apertura: "Beati quelli che sonointegri nelle loro vie, che cammina-no secondo la leae dell'Eterno"."Beati quelli che osservano le suetestimonianze, che Lo cercano contutto il cuore...". "Oh, siano liLDlkvie dirette all'os..'iervanza dei tuoistatuti" (versetti l, 2, 5). Il salmistaera interessato alla verità, alla dot-trina biblica e alla teologia non in

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LACONOSCENZAGONFIA...pagl

ULTI pag 2- 3

ASCUOLABmlLICA DOMENI-:ALECOMPIE 25 ANNI pag 3

LE NOSTRE A1TIVITA'... pag 4 - 5

LA RICERCA DI GESU' pag 6

ESTIMO NIANZA pag7

PROGRAMMA TENDE DIVANGELIZZAZIO NE pag8

SSAGGIO EVANG pag 8

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LOGOS N.ro 1 ANNO 1~~---~

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quanto fine a se stesse, ma quali stru-menti per gli ulteriori obiettJvidella vita.Il suo lllteresse supremo era la "cono-scenza" ed il "servizIo"del Sommo Iddiola cui verità egli cercava di capire.

Perciò Paolo diceva ai Corinzi vani-tosi: "La conoscenza gonfia... se alcunosi pensa di conoscere qualcosa, egli nonconosce ancora come si deve conoscere"(1 Cor.8:1-2). Essere preoccupati di ac-quisire una conoscenza teologica fine ase stessa, accostar ci allo studio biblico

con un desiderio di sapere solo tutte lerisposte, porta direttamente ad unOsta-to di auto-compiacimento e di auto-in-ganno.Dobbiamo guardare i nostricuori da un simile atteggiamento, e pre-gare che ne siamo risparmiati.

L'atteggiamento del salmista deveessere l'atteggiamento nostro; lo scoponello studiare la Deità deve essere quel-lo di conoscere meglio Dio stesso. Dob-biamo preoccuparci di allargare la

nostra conoscenza non semplicementedella dottrina degli attributi di Dio, madell'Iddio vivente, di cui sono gli attri-buti. Dato che Egli è il tema del nostrostudio e ne\Jo studio è il nostro aiuto,così Egli stesso deve essere il fine. Stu-diando Dio dobbiamo cercare di farciguidare da Lui. Per questo fu data larivelazione ed è questo l'uso che dob-biamofarne. (Daniele Russo)

PIANETA G l'QVAN I - ANZIAN I - ADU LTI--~ ~~-~-~- ~

Vuole essere una rubrica questa nellaquale verra' esaminata la condizio-ne di vita della societa' moderna con

le sue problematiche. Ci prefiggiamo didare un aiuto a quanti ne hanno bisognoe a quanti accetteranno il consiglio cheviene dalla Parola di Dio.

Scandali, terrorismo, malgoverno, dro-ga, corruzione, mafia, camorra, si po-trebbe continuare all'infinito adelencare i mali della societa' di oggi,Cluelliche ogni giorno con voce inpassi-JjileannunCIalo speaker del telegIOrna-le, quelli che riempiono le pagme delgiornale. Viene quindi naturale da chie-aersi cosa si aspetta una persona dasituazioni cosi poco valide e quali sianole sue delusionI nei confronti di tali re-alta'.

La societa' rimane, nonostante tutti imali, un punto fermo, quasi un genitore,una figura dalla Clualeci si aspetta ilmeglio, cioe' giustizia, possibilita' di vitamigliore, lavoro. In contrapposizione aquest'ultimo la disoccupazIOne invece sipresenta come un problema inquietanteper le giovani generazioni che, nonavendo appunto l'opportunita' di lavo-ro, si sentono negare la loro esistenza;vedersi negare il diritto al lavoro, siapure temporaneamente, provoca pro-fonde delusioni. Venute su all'ombradel boom economico e della successivacrisi, queste giovani leve hanno scoper-to di rItrovarsi, in realta', di fronte aa undomani insicuro.

L'insicurezza economica ed affettiva.sfociano quindi nell'insicurezza socialecaratterizzata dall'impatto con una so-cieta' sempre piu' industrializzata esempre meno protesa allo sforzo uma-nitario, se non a parole. Il problemadegli anziani, degh handicappati, oltreal risr.etto di tutti gli uominI balza cosìalla rIbalta. Si parla di qualità della vitaindividuando sempre l'esigenza di offri-re a tutti sulla scia di motivazioni prati-che ed ideali, la possibilita' di unaesistenza decorosa. Abituati a slanci

umanitari, tipici déll'adolescenza e cre-sciuti col modello di una societa' propa-gandata come giusta e da rispettare, ciscontriamo pero' disorientati controuna realta' che appare diversa e instabi-le inseguendo quei valori ideali e queiconcetti utopistIci che l'educazione, leletture i sogni stessi a volte propongono.

La crisi della famiglia e della coppia!che ci ha coinvolti nel duplice ruolo dIfigli e innamorati, cosi' come il malco-stume dilagante e la disonesta' che re-cepiamo, quasi come una componentecostante, ci inducono ad impegnarcisempre di meno o comunque a sentirela nostra partecipazione come un di-scorso inutile, tempo sprecato.

Emergono così nuovi miti, quali musica!sport, sesso che hanno il pregio di farcisentire diversi. Profondamente delusidella distanza tra i valori ideali e quelliperpetuati dalla Societa', finiamo percercare semr.re piu' accanitamente edunicamente Il nostro vantaggio, diven-tiamo maturi nel momento m cui accet-tiamo le regole del gioco, diverse daquelle in CUIavevamo sperato.

E' nata nelle grandi citta', per questo,l'eta' dell' ansia, l'eta' della fretta,dell' angoscia e soli nel brulicante formi-caio umano, ci sentiamo sempre più bel-licosi, diffidenti e chiusi a rIccio in noistessi. Il mondo trascorre la vita ad oc-chi chiusi, e poi si lamenta della solitu-dine, del soffocamento fisico espirituale giacche' la vita moderna ci fasmarrire il senso della propria' identita'.Non si ha modo di prestare attenzioneai propri simili e alle sofferenze altruiquasi si fa l'abitudine, all'insegna delmotto "ognuno per se, e Dio per tutti".

C'e' un solo grande assente, il rapportoumano; questo fa si che gli anzianI, de-positari degli affetti familiari, si sentanoespulsi dallo scambio umano e intantocresce l'incomunicabilita', condizioneprima questa per l'instaurarsi della soli-tudine.

In un'epoca caratterizzata da ritmi cao-tici e frenetici del nostro tempo, in cuisi e' spesso soli col computer, in cui ladisintegrazione della famiglia scatenasituazioni di insicurezza ed esasperazio-ne,in cui di conseguenza, depressione,frustrazione, stress, mancanza di dialo-go, droga sono contesti di piaghe sociali,e' certo difficile aprirsi agli altri, si e'quindi soli. .

Potra' sembrarti incredibile, ma e' ve-ro: Qualcuno si cura di te!

Qualcuno che conosce la tua vita, la tuasituazione e i tuoi pensieri; Egli rivolgeproprio a te il Suo mvito:"Venite a me voi tutti che sietetrava-

cliati, ed io vi daro' riposo" (MatteoIl:28).

Quel riposo che tanto desideri ti vieneofferto da Gesu'. Si tratta del riposo cheviene dalla liberazione dal timore, dalletensioni, dalle preoccupazioni, dallef~us~razioni,dalla solitudme, dalle delu-SIOm.

Se queste cose sono per te un peso cheti senti costretto a trascinare giorno do-po giorno, ebbene sappi che Gesu' tioffre la liberazione! Egli promette:

"Prendete su voi il mio giogo ed impa-rate da me, perch'io sono mansueto edumile di cuore; e voi troverete riposoalle anime vostre: poiche' il mio giogo e'dolce e il mio carico e' leggero." (Mat-teo 11:29,30).

Se desideri serenita' d'animo, sappi cheGesu' e' pronto a donartela.

Si: Gesu' si cura di te! Egli, il figlio diDIO, si e' fatto uomo per redimerti dalpeccato e dalle sue terribili conseguen-ze terrene ed eterne. Per questo ha su-bito le violenze della crudefta' umana ede' morto sulla croce del Calvario.

" Egli e' stato trafitto a motivo dellenostre trasgressioni, fiaccato a motivodelle nostre iniquita'; il castigo, percui abbiam pace, e' stato su Lui, e

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per le Sue lividure noi abbiamo avutoguarigione" (Isaia 53:5).

Gesu'; pero', ha trionfato sulla morte esul peccato: Egli e' risorto! Questa Suavittoria e questa Sua vita possono essereanche tue; Egli lo ha ,Promesso: "perchèio vivo, voi vivrete' (Giovanni 14:19).InvocaLo, Egli ti esaudira' certamenteperche' "se con la bocca avrai confessa-to Gesu' come Signore, e avrai credutocol cuore che DIO l'ha resuscitato dai

morti sarai salvato" (Romani 10:9).

Si! Gesu' comprende i tuoi sentimenti ele tue necessita' ed e' pronto a donartiserenita' e forza interiori per mezzo delSuo Spirito Santo, incoraggiamento ecalore per mezzo dei credenti, comu-nione intima con Dio attraverso la SuaParola: la Bibbia.

"Accostiamoci dunque con piena fidu-cia al trono della Grazia, affinche' otte-

niamo misericordia e troviamo graziaper essere soccorsi al momento oppor-tuno" (Ebrei 4:16).

Vai oggi stesso a Gesu', riceviLo cometuo Salvatore e Signore; allora anche tusaprai che la verita', la potenza, la com-passione, la giustizia si trovano soltantonella gloriosa Persona del Signore GesùCristo. (RiDO Di LeDa)

LA SCUOLA BIBLICADOMENI CALE

COMPIE 25 ANNI!

Debbo confessarvi, cari lettori, che mi accingo a trattare conuna certa emozione questa meravigliosa attività, che tral'altro è una delle più Importanti dell'intera vita comuni-

tar~a.Perchè cO? emozi~nt; mi direte yoi? Se;ml?lice,perchèscnvete della Scuola BIbhca Domemcale sIgnIfica tornareindietro nel tempo a quando ancor bambino ne fui uno deiprimi alunni seguito a ruota da tutti i miei amici del quartiere;e così mentre continuo a scrivere, nella mia mente affioranovecchi ricordi, tante immagini, come se stessi rivedendo unvecchio film in cui ognuna di essa ha la sua storia, la sua età,ed io a poco a poco nel rivederle, ho ripercorso di nuovo letappe decisive aella mia vita.

La Scuola Biblica Domenicale, nacque nella comunità di Afra-gola al vecchio indirizzo di viaPiave.Le lezioni venivano svoltenella sala di culto ( che per l'occasione veniva divisa in dueclassi tramite un separè) e in una stanzetta adiacente ad essa.Sono passati 25 annI dall'inizio della grande avventura ( volutae perseguita con tanta costanza ed amore dal fratello StefanoD Alessandro tuttora responsabile di quest'opera nonchè Pa-store della Chiesa Evangelica di Casalnuovo) ed ancora oggipossiamo dire che il Signore fin qui ci ha soccorso nel momen-to opportuno.

Tante cose sono cambiate durante il trascorrere di questi anni,sono cambiati gli insegnanti, sono cambiati gli alunni, è cam-biata la sede della S.B.D. (infatti fu trasferita a Casalnuovo inseguito alla costruzione della nuova e più grande Chiesa) maquello che non è cambiato, è lo stesso zelo e lo stesso amoredi tanti anni fa.

La prerogativa di questa scuola è guella di formare nei ragazziuna COSCIezasana, avvicinarli con Impegno costante alla cono-scenza della Bibbia, facendo comprendere loro che in essapossono trovare tutte quelle risposte che il loro cuore ricerca.

Cisono troppi falsi modelli per questi giovani e molte trappoleli attendono nell'affacciarsI alla vita; vivono in età in cUIsonofaciliprede di persone senza scrupoli pronti a manomettere leloro coscienze per facili interessi di parte.

Per questi motivi l'impegno della scuola è sempre alto e graziea Dio i frutti di tanti anni di lavoro non sono mancati; moltiragazzi hanno conosciuto l'amore di Dio nella propria vita, edora a distanza di anni servono il Signore con tanto amore, traquesti mi pregio di essere anch'io.

Riportiamo di seguito la relazione presentata dal fratello Ste-fano D'alessandro in occasione della manifestazione evange-lica svoltasi ad Acerra per la chiusura del corrente annoscolastico.

Iddio continui a benedire la S.B.D ( G.PalladiDo)

ACERRA 07/06/92

"Ma tu persevera nelle cose che hai impa-rato, e delle quali sei stato accertato, sa-pendo da chi tu le hai imparate; e che dafanciullo tu hai conoscenza delle sacre let-tere, le quali ti possono rendere savio asalute, ~er la fede che è in Cristo Gesù"

(2 Tim. 3:15)

Anche quest'anno la Scuola Domenicale Biblica ègiunta al suo traguardo. A tutti voi presenti qui insala ad Acerra I?resso questo Cine/Teatro Italia, imonitori, le momtrici e i collaboratori tutti, vi dannoil benvenuto.

La Scuola Domenicale Biblica istituita ad Afragolanel 66/67 con tre classi, con circa trenta alunni ecinque insegnanti e aiuti, compie stamani il 25/moanno. Essa conta oggi 16 classI con una partecipa-zione di 367 alunni pIÙ35 del corpo insegnante e 20fra. coloro che insegnano il canto e collaborazionivane.

Attraverso quest'opera molti fanciulli, adoloscenti,giovani e non, hanno incontrato la presenza di Dioe diversi attuali insegnanti sono il frutto diquest'opera stessa.

Una buona percentuale di partecipanti è di figli dipersone che non frequentano abitualmente le riu-nioni di culto, ma che per avere più tranquillità ladomenica mattina in casa, li fanno venire e Iddio usaquesto mezzo per salvarli da questo mondo ingan-natore ed evitargli tante dolorose esperienze, nem-piendo diversi ai essi del suo SpIrito Santo perprepararli per il suo Regno Celeste.

Non pochi sono quelli che pregano per i loro genitorie il SIgnore li risponde.

Ringraziato va il nostro Iddio per l'aiuto datoci finqui. Al Signore che ci ha sostenuti diamo lode, ono-re, gloria e ringraziamento per Gesù nostro Salvato-re.

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LOGOS N.ro 1 ANNO 1 pag4

OGNI COSA E' BUONA SE FATTA CONRENDIMENTO DI GRAZIA !

PASSERELLA DI AVVENIMENTI A SFONDO EVANGELISTICO REALIZZATI NEGLI ULTIMI MESIDALLE NOSTRE COMUNIT A'

24/05/92 AICinema-teatro Gelsomino diAfragola si tenuto unincontro musicale"GOSPEL MUSI C"che ha visto una larga par-tecipazione di pubb1icoche ha potuto gustare levalide interpretazioni deifratelli impegnati nei varigruppi musIcali quali ISErA. -GLI ECCLESIA -GLI ARALDI.

I gruppi hanno poi tuttiinsieme concluso il con-certo con un pezzo a piu'voci che ha sottolineato loSpirito unanime che li ac-comuna in questo servizio

Casalnuovo.**************

Domenica 7/6/92Acerra Cine-teatroItalia.

Oggi abbiamo assistitoalla manifestazione dichiusura dell'anno scola-stico 91192 della "ScuolaDomenicale".! corsi si ten-gono annualmente a cu-ra delle comunita' diAcerra, Afragola, Bru-sciano, Casalnuovo, Ca-soria, Pomigliano e Vollanei locali della Chiesa Cri-stiana Evangelica A.D.!.. di Casalnuovo.

Ogni domenica matti-na, per tutta la durata dei

al nostro Signore e Salva-tore Gesu' Cristo.

Al centro dell'incontroè stata predicata la paroladi DIO dal fratello G.Rus-so e tramite il suo servo ilSignore ha parlato con ef-ficacia a tutti i presenti,sottolineando i messaggievangelistici gia' sollevatidai vari canti.

Le stesse autorita', in-tervenute al concerto,hanno manifestato la lorosoddisfazione invitando ifratelli organizzatori a vo-ler ripetere la stessa mani-festazione anche a

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corsi, alle ore 9,30 dei pul-lman partono dalle varie co-munità alla volta diCasalnuovo e durante il breveviaggio dei fratelli e delle so-relle si prendono cura deibambini accompagnandoli di-rettamente alle classi e li at-tendono 'per il rientro adAfragola mtorno alle 12,30.Lascia che anche ai tuoifiglioli ven~a insegnatala parola di Dio che glisara' da scudo e targaper tutto il resto della lo-ro vita.

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teatrali ma la guida dello Spi-rito di Dio non e' mancata, in-fatti pur emozionati hannosaputo calcare le scene consa-pevoli che cio' che stavano re-citando poteva aiutare altri aricercare il Signore.

In conclusione voglioparteciparvi la grande emo-zione che ho provato perso-nalmen te nel vedereraffigurato in maniera dina-mica ed eloquente quel mira-colo della salvezza che Gesu'ha compiuto un giorno nellamia vita,che ha compiuto ungiorno nella vita di ogni Cri-stiano,e che e' sempre prontoa compiere per chiunque siaffidi pienamente a Lui.

Che il Signore benedica erenda efficace ogni operasvolta per l'avanzamento delsuo Regno. (S.Laezza)

Nell'occasione si e' ag-giunta, al canto dei bambinidelle prime classi e alla distri-buzione dei doni a tutti ibambini partecipanti al cor-so 91192, la rappresentazio-ne teatrale "O LIBBRO"commedia in lingua napoleta-na che narra di come sempli-cemente si puo' conoscere ilSignore realizzando il Suoamore nella nostra vita.

Ovviamente i fratelliimpegnati nella recita nonavevano grandi esperienze

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LOGOS N.m l'ANNO l pag6

ALLA RICERCA DI GESU'

GESU' E' VIVENTE,LA SUA TOMBA E' VUOTA,EGLI E' RISORTO.

no ma Maria se ne stava di fuori pr~.;soal sepolcro a piangere. E mentre pian-geva, si chinò per guardare dentro al sepolcro, ed ecco, vide due angeli, vestiti dibianco, seduti uno a capo e l'altro a piedi, là dov'era giaciuto il corpo di Gesù. Edessi le dissero: "Donna perchè piangi?" Ella disse loro "perchè han tolto il mioSignore, e non so dove l'abbi?no posto."Detto questo,si voltò indietro, e vide Gesù in piedi; ma non sapeva che era Gesù.Gesù le disse: "donna perchè piangi? Chi cerchi?" ella pensando che fosse l'orto-lano gli disse: Signore, se tu l'hai portato via, dimmi dove lo hai posto, e io loprenderò. Gesù le disse: "Maria!" Ella rivoltasi gli disse in ebraico: "Rabbunì!" chevuoi dire: Maestro! ... Maria Maddalena andò ad annunziare ai discepoli che aveaveduto il Signore,e rhe Egli le avea dette queste cose. (Giov.20:11-18)

Maria la Maddalena è figura ditutte quelle persone che inqualche modo hanno avuto un

rapporto con la religione e ne sonorimasti delusi, ma Gesù si fa trovaree conoscere da quelli che lo cercanocon amore e fede.

Consideriamo l'atmosfera checircondava coloro che condiviserola vita di Gesù in quell'ultimo perio-do e che erano stati spettatori deldoloroso evento della morte del loromaestro. Senza alcun dubbio si tro-vavano in una fase di confusione;colui in cui avevano creduto essereil Messia, il liberatore d'Israele, eramorto, avevano perduto ogni spe-ranza, non sapevano più cosa fare.Ma Maria aveva ancora un compitoda assolvere, l'ultimo atto d'amoreverso Colui che era stato il suo bene-fattore; desiderava essere tra quelleche avrebbero imbalsamato il corpodi Gesù. Si recò al sepolcro, è lal'rima ad arrivarci, ma per sua gran-oe sorpresa trova l'ingresso oellatomba al'erto e appena entrata siaccorge che il corpo di Gesù non erapiù fi.Sconforto e delusione colpiro-no la vita di Maria. Corre, va allaricerca d'aiuto, va da Pietro, lo trovainsieme a Giovanni, riferisce l'acca-duto ed insieme corrono al sepolcro.Qui non trovano altro che le coseservite per avvolgere il corpo di Ge-sù. Per Pietro e Giovanni non c'eraaltro da fare che andar via,ma Mariarimase fi con il suo dolore, era forseseduta su qualche pietra a piangere,

voleva ancora una volta guardare illuogo che avevaospitato il suo Mae-stro,e quando gli angeli le rivolgonola domanda, la sua rIsposta racchiu-de tutto il suo sentimento; rabbia pernon aver potuto compiere l'ultunoatto d'amore verso il suo Signore;delusione per aver perduto colui incui aveva creduto essere il liberato-re; dolore per aver perduto Coluiche l'aveva liberata da sette demoni(Luca 8:2).

Forse tra i lettori ci sarà qualcunoche si trova (anche se in circostanzediverse) nella medesima condizionedi Maria; "PIANGE". Non un piantovisibile a quelli che lo circondano mail pianto dell'anima, perche? Forseper rabbia perchè gli hanno dettoche Dio è amore ma non ha maipotuto riscontrarlo nella sua vita.Forse per la delusione di aver credu-to in un liberatore ma Costui non loascolta perchè "è morto". Forse perdolore perchè ha perduto ogni spe-ranza di liberazione. Ma in questomomento Gesù è vicino a te, non èun angelo che ti pone la domanda:"Perche piangi, chi cerchi?".

Maria si volta indietro e vede Ge-sù, ma non lo riconosce, come pote-va se lo credeva morto? E Gesù lerifà la domanda "Donna perchel'iangi, chi cerchi?",ma è solo quan-00 VIenechiamata per nome che ellalo riconosce. Che esperienza bella fuper Maria, Colui clie credeva mor-to era vivo, non c'era più rabbia ne

delusione, Gesù era risorto. E' quel-lo che succede ancora oggi a tutticoloro che, perse le speranze nellaloro religione, non si accorgono diavere Gesù con loro. Lo credonolontano, forse morto, ma Egli lichiama per nome, lo fa semprequando trova un cuore disposto.

Gesù chiama tutti coloro che, delu-si nel dolore di aver capito di viverein una religione morta, possono ri-scoprirLo vivente e risorto.

C'è differenza tra religione e fede:la religione è l'insieme oi leggi e ritiformali che, pur mantenendo unacerta importanza, non può assoluta-mente dare all'uomo la salvezza. Lafede è il nostro amore per Dio e lacertezza delle verità della sua Parola(Gesù) che sola dà salvezza.

In guest'ultimo tempo molti parla-no dI Gesù, ma costoro, hanno sco-perto che Gesù è risorto? Non sipuòparlare di Cristo se non si è realizza-to che Gesù è vivo, risorto nel pro-prio cuore, non vi è più tristezza nepianto in coloro che hanno realizza-to la resurrezione di Cristo nella lorovita.

Non continuare a cercare il viventetra i morti, Egli è risorto, la sua tom-ba è vuota, Gesù ti c;hiama.

( Gennaro Russo)

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LOGOS N.ra 1 ANNO 1.

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DAI TRANQUILLANTIDELL'UOMO ...

ALLA TRAN QUILLIT A' DI CRISTO!

Mi chiamo Salvatore ho 40 an-ni,sono padre di tre figlied abi-to ad Afragola.Sia io. che mia

moglie Assunta sentivamo questopaese ostile, fino a quando non ab-biamo conosciuto 11Signore.Og-gi,grazie all'amore che Dio harisvegliato in noi, possiamo dire diamare tutti e che SIamograti a que-sto paese nel quale siamo diventatifigliuoli di Dio.

La nostra storia,dunque,iniziò co-sì: vivevo nell'angoscia e nel terroreche prima o poi avrei dovuto farrinchiudere la mia compagna in unospedale psichiatrico poichè osses-sionata dal pensiero di avere un maleinguaribile alla gola.

Immaginatevi l'atmosfera che re-gnava in casa mia, dal mio volto erascomparso il sorriso, e più volte alritorno dal lavoro, trovando Assuntanel letto che diceva di non sentirsibene, vedevo i miei bambini cheesprimendosi con i loro occhi spa-lancati mi chiedevano "che abbiamo

. fatto di male noi? " quando io scari-cavo su di loro,con rozzi rimproverie botte, lo stress ed il nervosismoaccumulato si in me per quella situa-zione dalla quale non trovavo via diuscita.

Interpellati i medici, ci consiglia-rono di avere pazienza e di usaretranquillanti che se inizialmente lafacevano riposare di notte, ben pre-sto cessarono ogni effetto.

In questi periodi mi ricordo chebestemmiavo più del solito e gridavoa Dio che Egli non esisteva.

La situazione peggiorava ulte-riormente tanto che persino le vicinesi adoperavano per aiutarmi nellefaccende domestiche e più volte do-vevo essere io a preparare la cena

per non andare a letto digiuni.

Ero al limite della sopportazio-ne,ormai il tutto durava da quasi treanni,finchè un giorno le sorelle An-gelina e Carmela, Bibbia alla mano,ci parlarono delle cose meraviglioseche il Signore aveva fatto e che po-teva ancora fare, ci dicevano che ilSignore era potente a guarire Assun-ta dal suo male,e la convinsero adandare in chiesa con loro e a fre-quentare qualche "Riunione evange-lica" a casa di qualche sorella.

Dicevo tra me:"ci mancavano solequeste due a far scimunire ancora dipiù mia moglie", però dovevo am-mettere che il tutto potevacontribui-re a distrarla un pò e mi permettevadi restare qualche ora da solo assie-me ai bambini non sentendomi op-presso e stressato della sua presenzain casa. Grazie a Dio, ogni volta cheandava in chiesa o ad una riunione,la vedevo più gioiosa e non credevoai miei occhi quando non prt'-ndevapiù quelle odiose gocce che ormaitrovavo dappertutto per la casa.

La vedevo ogni giorno più amo-revole e più calma,aveva acquistatouna "pace" che ora voleva trasmet-termi raccontando le cose grandioseche ilSignore fà ad ognuno che apreil cuore a Lui, intervenendo nella suavita senza lasciare nulla in sospe-so.Mi diceva queste cose perche'allora ero io che avevo bisogno diessere calmato dallo stress accumu-lato durante quegli anni.

E grazie a Dio in quei giorni Eglisi e' voluto far conoscere anche dame, servendosi del fratello S. di Pal-ma e della moglie Ida che incomin-ciavano a fraquentarci. lo vedevocon che amore, calma ed intendi-

mento il Signore li guidava nel rac-contarci le loro esperienze fatte daquando avevano conosciuto il Si-gnore.

Alle loro parole è scattato, comeuna molla, in me il desiderio di spe-rimentare se ilSignore era veramen-te così potente da farsi conoscereanche da quel "povero bestemmia-tore angosciato" quale ero io allora.E il Signore non ha esitato un istantea rispondermi, poichè subito ho sen-tito la sua mano potente che amore-volmente mi accarezzava,comeadesso io accarezzo i miei bambinicon l'amore del Signore.Poi Egli miha detto "non temere perchè lostarò sempre con te" e da quelmomento tutto quel peso che misentivo sulle spalle era scomparso,(lo avevo depositato ai piedi dellacroce di Cristo) sentivo lina granvoglia di vivere ricominciando tuttoda capo. Così dopo alcuni mesi io emia moglie ci siamo battezzati inacqua, come Gesù fece circa 2000anni fà,testimoniando la nostra"nuova nascita" a lode e gloria delnostro Signore. Oggi i nostri figli vi-vono nella comunità Cristiana cheprega e si adopera per tenere i gio-vani lontani dalle insidie e dalle ten-tazioni non gradite a Dio ed insiemelodiamo e glorifichiamo il Signoretutti i giorni della nostra vita fmo aquando un giorno saremo con Luiper l'eternità.

(Salvatore Muti)

Page 8: · PDF fileSuo Spirito Santo, incoraggiamento e calore per mezzo dei credenti, comu-nione intima con Dio attraverso la Sua ... D ebbo confessarvi, cari lettori,

'-,.,

LOGOS N.m 1 ANNO 1 pag8

GESU' HA GIA' PROVVEDUTO PER LA TUA SALVEZZA!!!

" Eccolo ora il giorno della salvezza""(2 Corinzi 6:2)

La vita eterna che DIO offre in dono mediante la fede in CRISTO GESU' ,puossere~goduta fin da ora... basta credere nel Salvatore! Scegli la vita che Crist~i off~e!"Scegli Cristo! Cercalo nelle pagine del Vangelo! Chiedigli di dimorar,

'n te e di trasformare la tua vita ... EGLI LO FARA'!

Se vuoi che ti aiutiamo a conoscere GESU', il tuo personale salvatore, vieni a trovarci presse nostre comunità,oppure telefonacial 8601067.Saremolietidi donarti un NuovoTestamentdi raccontarti quello che di meravigliosoGesu' ha fatto nella nostra vita.

DIO TI BENEDICA!

ANNUN CI:TURNI TENDA DI EVANGELIZZAZIONE:

AFRAGOLA: dal 12 al 18 Settembre

VOLLA: dal 19 al 25 Settembre

INGRESSO LIBERO-----------------------

Potrai ascoltare canti, testimonianze e in particolare ilmessaggio della parola di Dio.

Realizzerai quella pace, quella gioia che hai semprecercato; e troverai le .risposte ai tuoi tanti interrogativientranoo in comunione con il nostro Signore e SalvatoreGesù Cristo.

approfitta di questa occasione ",...

LOGOS PERIODICO CRISTIANO EVANGELICO: COLLABORANOALLAREALIZ

ZAZIONE LE COMUNITA' CRISTIANE EVANGELICHE AD.! . DI:

ACERRA VIA LUDOVICO ARIOSTO CULTI :MER-VEN 19,30 DOM 10,30

AFRAGOLA VIA SICILIA n.30 CULTI: MER.19,30 -DOM 10,30

BRUSCIANO VIA VITTORIO VENETO n.49 CULTI: MAR-VEN 19,30

CASALNUOVO VIA S. GIULIANO n.14 CULTI: MER-VEN-SAB 19,30 .DOM 18,30

CASORlA PRIMA TRAV. SALVO D'ACQUISTO CULTI: LUN-GIO 19,30 DOM 18,30POMIGLIANO VIA NAZIONALE n 346 CULTI: LUN-GIO 19,30 - DOM 10,30

VOLLA VIA DANTE ALIGHIERI n.16 CULTI: LUN-MAR 19,30 - DOM 10,30

Coop. Grafica ccETICA.. -Afragola/Cardito