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Transformers: La Vendetta del Caduto

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DAL 26 GIUGNO AL CINEMA

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DAL 26 GIUGNO AL CINEMA

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Grazie ai 708 milioni di dollari incassati nel 2007 dal primo capitolo, questo secondo ha po-tuto contare su un budGet di produzione di 200 milioni di dollari, e su un livello tecnoloGico nell’animazione dei robot - che possono moltipli-carsi o compattarsi - semplicemente stupefacente. lo firmano ancora una volta michael bay come reGista e steven spielberG come produttore.

26 GiuGno

Transformers: La Vendetta del Caduto

Transformers: La Vendetta del Caduto(Transformers: Revenge of the Fallen, Usa, 2009) Regia di Michael Bay con Shia LaBeouf, Megan Fox, Josh Duhamel, Tyrese Gibson, Kevin Dunn, Julie White, John Benjamin Hickey, Ramon Ro-driguez, Isabel Lucas, John Turturro147’, Universal Pictures, azione/avventura

Il film inizia dove finiva il primo ca-pitolo. Una volta distrutto l’Allspark (il cubo della vita robotica, capace di

dare vita ai robot) gli Autobots sopravvis-suti all’ultimo conflitto sono rimasti sulla Terra, come guardiani della specie umana. Ma la battaglia per la Terra, proprio quando sembrava finita, è appena cominciata. Do-po essere tornato a Cybertron, infatti, Star-scream, diventato il capo dei Decepticon, è tornato sulla Terra con i nuovi rinforzi (come i Constructicons), alla ricerca di un alleato che li potrà portare verso una nuova vittoria sicura contro gli Autobot: il Caduto. Gli Autobot scoprono che il corpo morto di Megatron è stato rubato dai militari ameri-cani Nel frattempo Sam (Shia LaBeouf) è in partenza per il college. E’ triste perché deve allontanarsi sia dalla fidanzata Mikaela (la superbella Megan Fox), che dal suo migliore amico, la Camaro Bumblebee, costretta a restare automobile dopo la dura battaglia della prima avventura. Sulle tracce di Sam, però, ci sono i Decepticons, intenzionati a farlo prigioniero dopo che il ragazzo ha fatto un’eccezionale scoperta sulle origini dei Transformers.

Transformers: La Vendetta del Caduto

transformers: la vendetta del caduto uscirà nelle sale giusto in tempo per festeggiare il 25° anniversario del debutto in tv dei robottoni Hasbro, già cartoon di culto negli anni ’80 e diventati anche fumetto. Alla sceneggiatura del film hanno lavorato due mostri sacri come Roberto Orci e Alex Kurtzman, ai quali si è aggiunto Ehren Kruger, esperto enciclopedico di vita, morte, miracoli e mutazioni dei Transformers originali. Il regista michael bay ha detto: “E’ il film più cupo, più forte, più gigantesco che abbia fatto. Ha un impatto più epico e si muove intorno al mondo. Il livello di azione dei robot ha raggiunto una perfezione che nell’altro film non potevamo nemmeno immaginarci. Stavol-ta le macchine che si animano riescono quasi ad esprimere emozioni. Ci sono esplosioni magnifiche e anche pericolose, ho temuto per gli attori. Il Caduto è il più temibile ma anche Devastator, un Transformer dalle dimensioni titaniche composto da altri sette robot (i Constructicon) è, come si capisce dal nome, cattivissimo. Devastator è il modello più complicato che la compagnia di George Lucas (la ILM - Industrial Light and Magic) abbia mai creato in 30 anni”. shia labeouf è oltre che il protagonista uno dei produttori esecutivi e ha affer-mato: “Sono sicuro che il pubblico rimarrà terrorizzato perché la tecnologia ha ormai invaso le nostre vite. Anche nella realtà.” megan fox, eletta nel 2008 la donna più sexy del mondo dal magazine ‘FHM’, torna nel ruolo della ragazza mozzafiato, capace di aggiustare qualsiasi marchingegno. A causa della crisi economica, il film ha perso uno dei partner promozionali: la General Motors di cui è possibile vedere nella pellicola le nuove Chevy Camaro.

Transformers: La Vendetta del Caduto

Transformers: La Vendetta del Caduto

Concorso valido dal 25 marzo al 27 giugno 2009. Prima estrazione entro il 27 aprile 2009. Seconda estrazione entro il 4 giugno 2009.Terza estrazione entro il 30 giugno 2009.Valore complessivo montepremi 4.200,00 € (Iva inclusa). Regolamento completo su www.wellcome.it

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TRANSFORMERS.

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shia labeoufcome è stato tornare a lavorare in un film legato nuovamente ai personaggi di transformers?Molto eccitante, perché vivevamo costantemente una grande atten-zione da parte dei fans del primo. Fisicamente è stato molto duro, ma, al tempo stesso, estremamente interessante. Il mio personaggio, Sam, ha salvato il mondo ed è diventato rapidamente molto famoso. Al tempo stesso, però, lui non ha mai voluto essere quel tipo di persona che tutti conoscono. Adesso sta provando a vivere una vita normale, andando al college e mantenendo una relazione a lunga distanza con la ragazza che ama e un’amicizia con un essere che non è umano. Sam cerca di restare normale in una situazione folle. Sembra riuscirci quando viene ‘chiamato’ ancora una volta: inizia ad avere delle visioni e sembra perdere ogni traccia di sanità mentale. Il film inizia quando ha perso la testa...

cosa pensa di transformers 2?E’ un film in cui la realtà viene raccontata con lo stile dei carto-ni animati: grandi esplosioni, donne bellissime, macchine veloci e tantissima follia. Rispetto al precedente è più grande, più veloce e più forte. E’ anche molto più intelligente e ha una dose maggiore di humour rispetto al primo capitolo, perché le persone avevano molto apprezzato questo elemento.

lei sembra avere sempre i piedi per terra e al tempo stesso sem-pre capace di ridere di se stesso…Film diversi ti richiedono di mettere in evidenza elementi differenti del tuo carattere e della tua recitazione. Un film come Transfomers dove c’è così tanto humour ti obbliga a cercare un tono più leggero ed umoristico.

quali sono gli attori che lei ha amato di più e che – ritiene – possano avere influenzato o ispirato la sua recitazione?Dustin Hoffman, Daniel Day Lewis, Jon Voight, Gary Oldman, John Hurt sono i miei attori preferiti. In particolare quando vedi Dustin Hoffman sullo schermo ti accorgi come tante cose di quelle che lui fa sono frutto di improvvisazione e non erano presenti, originaria-mente, nella sceneggiatura. Questo è il lavoro dell’attore: riempire e colorare gli spazi. Tutti i registi con cui ho lavorato, per il momento, mi hanno lasciato la possibilità di creare qualcosa nel bel mezzo di una scena. Soprattutto per quello che riguarda i dialoghi.

in che senso?In genere gli sceneggiatori sono dei quarantenni che scrivono i dialo-ghi per ragazzi della mia età. Persone che non parlano come noi e che – talora – hanno solo una vaga idea del modo in cui parlano i ragazzi di oggi. Il ventenne sono io e, spesso, ho la consapevolezza se non

la certezza di essere io quello che sa quali sono le parole giuste da utilizzare in determinate situazioni. Quando hai certe idee e il regista davanti a te non ti permette di alterare lo script ecco che tutto inizia a complicarsi diventando un po’ frustrante. Non si tratta di presunzione, ma di avvicinarsi alla realtà. Non si può pretendere di raggiungere un certo grado di realismo se i personaggi parlano in maniera non credibile o inadeguata. Credo che quando i registi ti permettono di esprimerti, i film ne traggono beneficio arricchendosi delle esperienze personali degli attori e delle loro personalità. E’ così che tutti contribu-iscono e uno dei compiti richiesti all’attore è proprio quello di contribuire alla verità di un film.

come?Offrendo un’interpretazione vera e onesta: un attore deve avere fiducia sufficiente in se stesso per parlare in maniera franca e diretta con il regista del film. In realtà molti attori della mia età non si sentono così sicuri di sé dal farlo, credono di non essere in grado o di non conoscere a sufficienza le regole del gioco. Lavorando, invece, con Jon Voight ho avuto la conferma di come ci si debba comportare in determinate situazioni e quanto sia fondamentale esprimere le proprie idee fino in fondo.

quale qualità apprezza di più in questi attori?Soprattutto l’onestà.

e in che modo ci si arriva?Vivendo in profondità le bugie che si raccontano davanti alla macchina da presa. L’importante è essere così onesto nel raccontare bugie al punto da fare in modo che queste non siano più menzognere. Devi accettarle come verità e per farlo devi conoscere così bene la sceneggiatura da fare in modo che sul set il tuo pensiero emerga in maniera libera e connaturata al personaggio che interpreti. Il segreto sta nel leggere molto e conoscere lo script come la tua mano.

qual è il suo obiettivo?La mia sfida personale è quella di lavorare non in un solo genere, ma di potere affrontare una grande varietà di ruoli, personaggi e situa-zioni diretto sempre da persone che stimo e da cui posso imparare. Mi interessa raggiungere come obiettivo sia la varietà che la qualità dei film che faccio.

due come noiintervista a shia labeouf & megan fox Due anni dopo il grande successo del primo film shia labeouf e megan fox riprendono i loro ruoli in transformers 2 – la vendetta del caduto, diretti ancora una volta dal regista michael bay. Una coppia di giovani attori poco più che ventenni dall’innegabile fascino e dall’evidente alchimia che grazie a transformers hanno avuto la possibilità di mettere in mostra tutto il loro grande talento e fascino, diventando, così, delle Star internazionali.

Transformers: La Vendetta del Caduto

megan foxcome ci si sente ad essere parte di un film così atteso come transformers?Molto fortunata, anzi, direi di più: ‘benedet-ta’ dalla fortuna ad esserne stata parte. E’ una pellicola così enorme e io ho avuto un personaggio straordinario.

come è cambiato il rapporto tra il suo per-sonaggio e quello di shia?

Sono passati due anni e la parte più ro-mantica della loro relazione è accaduta

al di fuori dello schermo. Quando li ritroviamo oggi, la passione ha

lasciato un po’ di spazio a litigi e alle discussioni. Alle volte si comportano come una vec-chia coppia...

parte del film è stata gi-rata nel sito delle pira-midi in egitto…E’ stata un’esperienza stra-ordinaria: francamente mi sentivo un po’ in sogge-zione del luogo dove sta-vamo lavorando. E’ un posto incantato: l’unica cosa che mi ha un po’ fatto impressione è che le Piramidi, oggi, sono coperte di scritte…è

vergognoso che si sia permesso ai graffitari di

deturpare un sito archeolo-gico così importante per la storia

dell’umanità.

qual è il suo rapporto con il cinema di fantascienza e con quello fantastico?Ho sempre amato la fantascienza, anche se non ho mai guardato la serie animata che ha ispirato il nostro film. Il mio film preferito di tutti i tempi è Il Signore degli Anelli. Quando ho conosciuto Spielberg ero molto tesa. Tutti sono fans dei suoi film e io mi

sentivo un’imbecille mentre gli parlavo. Ad un certo punto ho perfino pensato di non guardarlo negli occhi, perché “non ne ero degna…”. Adoro il suo cinema: è un regista fenomenale.

come è stata la sua esperienza sul set di questo film?Sinceramente molto ‘tosta’, ma anche diver-tentissima. Quindi posso dire che nonostante la durezza di certe situazioni tutto è andato per il meglio.

come spiega la perfetta alchimia con shia?Shia è un ragazzo straordinario e un attore molto capace. Mi ha fatto ridere così tanto da farmi sentire sempre a mio agio. Se c’è davvero questa alchimia e la macchina da presa l’ha potuta cogliere credo si debba in-teramente alle risate che mi sono fatta.

che ne pensa di michael bay?E’ un regista molto determinato, perché si muove in maniera molto veloce e tu devi – continuamente – stargli dietro. Mi piace mol-to come persona, anche perché è un uomo molto divertente.

cosa l’affascinava della storia di transfor-mers 2?Come per il primo, sicuramente l’idea che il nostro mondo fosse in pericolo diventando una sorta di campo di battaglia per lo scon-tro tra due civiltà aliene di robot. Le scene di battaglia sono spettacolari e straordinarie. Qualcosa che non si è mai visto prima.

si parla già di un terzo e di un quarto ca-pitolo…Penso che sarà sufficiente avere il tempo e la possibilità di ‘ricaricare’ le batterie per poi iniziare a lavorarci su. Questi sono film di-vertentissimi da realizzare.

Transformers: La Vendetta del Cadutodi Marco Spagnoli