Speciale Metro

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SPECIALE METRO VENERDÌ 30 NOVEMBRE 2012 SUPPLEMENTO AL NUMERO 331 Il Il Il Il Il Il Il Il Il Il futuro futuro futuro futuro futuro futuro futuro futuro futuro futuro Il futuro è in in in in in in in in in in arrivo arrivo arrivo arrivo arrivo arrivo arrivo arrivo arrivo arrivo è in arrivo J29zUADX1z7eB+vGCjKDj+zc7jn25M1HQoElRMnb7r0=

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Approfondimento sulla nuova metropolitana di Brescia

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Page 1: Speciale Metro

SPECIALE

METRO

VENERDÌ 30 NOVEMBRE 2012 S U P P L E M E N T O A L N U M E R O 3 3 1

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SOMMARIO- Vademecum per orientarsi alla scoperta del metrò dei bresciani 4

PrealpinoPorta settentrionale della città 6

CasazzaAl servizio del quartiere e di chi punta su Brescia dalla Valsabbia 8

Mompiano La piazza della stazione fulcro urbano del quartiere di domani 10

Europa Il cardine della mobilità per il campus universitario della zona nord 12

Ospedale Snodo nevralgico per dipendenti, pazienti e visitatori del Civile 14

Marconi Stazione profonda nel cuore verde di un giardino urbano 16

S. Faustino L’intervento più difficile tra le tracce antiche della storia cittadina 18

VittoriaApprodo nel centro del centro e ripartenza in direzione del futuro 20

StazioneFsCardine dell’intermodalità che collega Brescia al resto del mondo 22

BresciaDue La «cittadella degli uffici» ha una fermata tutta per sé 24

Lamarmora Studiata pensando al futuro come «snodo» per la seconda linea 26

Volta L’ingresso a sud della città per quartieri ad alta densità residenziale 28

PoliambulanzaPer la clinica e per chi giunge da autostrade e tangenziali 30

S.PoloParco In mezzo al verde collegata da una pista ciclopedonale 32

S.PoloCimabue «Cerniera» tra i palazzi di quartiere e il nuovo verde 34

Sanpolino L’ultimo nato dei quartieri con il metrò si fa più vicino al centro 36

Buffalora S. Eufemia, accesso alla città per chi viene dall’hinterland 38

Direttore responsabile e della linea editoriale del Gruppo:GIACOMOSCANZI

Vice Direttori:ClaudioBaroni,NunziaVallini

Caporedattore centrale del Gruppo:LucioDall’Angelo

CaporedattoreGianfrancoBertoli

Repertorio fotografico:

NewEdenGroup;BresciaMobilità

3GIORNALE DI BRESCIA METROVENERDÌ 30 NOVEMBRE 2012

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UNOSGUARDOVERSOILFUTURO

Vademecumperorientarsiallascopertadelmetròdeibresciani17 schede,unaper stazione, adescriveredi ciascuna

la funzione. Per capire comeeperché ilmetròpotrebbe

cambiare lenostreabitudini dimobilità

Quandolafunzionalitàsifonde

conun’architetturatutta«madeinBrescia»

■ Quando i primi cantieri del Metro-bus, poco meno di dieci anni fa, ebberoinizio e la futura metropolitana venivamostrata su prospetti e carte progettuali,l’imponenza della sfida rendeva incredu-li molti bresciani e non consentiva ai piùdi farsi un’idea compiuta di quello chequella teoria di scavi avrebbe lasciato die-tro di sé. Era difficile immaginare in altreparole quello che il Metrobus stesso sa-rebbe stato.I bresciani hanno preso contatto da vici-no con il futuromezzo dellamobilità citta-dina col passare deimesi, quando venne-ro organizzate visite ai cantieri o piccolecerimoniemanmano la «talpa» - la gran-de fresa che ha attraversato in profonditàla città a definire il tracciato del metrò -approdava con il fragoroso collasso diuna parete che sembrava inviolabile nelcratere immenso di una futura stazione.Sono passati i giorni, i mesi, gli anni. Eora la metropolitana ha preso forma. Lestazioni, da vuoti scatoloni di cementoarmato, si sono trasformati negli avveniri-stici spazi che proprio in queste settima-ne i bresciani stanno scoprendo più davicino, un’inaugurazione dopo l’altra.Quelli che eranodiaframmi di calcestruz-zo e nudi volumi strappati in levare al sot-tosuolo della città, o ancora improbabilirettangoloni sospesi su un viadotto, si ri-velano oggi ambienti organizzati, funzio-nali all’annunciata rivoluzione dellamobi-lità ormai prossima. Ecco allora, in vistadella entrata in funzione del nuovo siste-ma di trasporto, che nelle previsioni mo-difica distanze e tempi del muoversi at-traverso la città, l’idea di una breve guidache raccolgamolto di quello che in anni eanni di cronache e dibattiti attorno alMe-trobus è stato detto e scritto. Un breve edessenziale "portolano", come quello deinavigatori, che ripercorre in sintesi estre-ma il senso e la vocazione di ciascunadelle diciassette stazioni che si susse-guono lungo i tredici chilometri del trac-ciato. Un piccolo contributo rivolto ai let-tori e futuri utenti del Metrobus per fami-liarizzare con la nuova metropolitana,scoprirne le forme e iniziare a immagina-re come, nella vita di ciascuno di noi, que-sto nuovo mezzo possa incidere, mutan-do le nostre abitudini di spostamento.Per favorire ciò, accanto a brevi articoli

chedescrivono inmodo essenziale la fun-zione per la quale è stata concepita ognisingola stazione e ripercorrono il corredodi opere complementari che integrano lestazioni medesime nel tessuto urbano,esaltandone talvolta l’efficienza (si pensiai parcheggi scambiatori destinati ad in-tercettare l’utenza dell’hinterland), perogni fermata è stata inserita una brevescheda tutta dedicata alle soluzioni inte-gratedi trasporto emobilità previste: qua-li linee di autobus sono disponibili neipressi della stazione trattata, quali oppor-tunità sono offerte per la sosta o vicever-sa per chi all’auto preferisce la bicicletta.Maanche quali tra i principali poli attratti-vi (università, impianti sportivi, uffici pub-blici, ecc.) siano più facilmente raggiungi-bili «scendendo» a quella stazione.Un piccolo vademecum che, proponen-do in qualche caso immagini d’antepri-ma di alcune delle stazioni che ancoranon sono state svelate al pubblico dei bre-sciani (S. Faustino e Vittoria su tutte),vuol essere, senza pretese, un primo es-senziale strumento per approcciarsi allametropolitana, tralasciando gli aspettipiù squisitamente tecnici a favore delleesigenze pratiche di chi domani, dellastoria delmetrò diverrà protagonista, sa-lendovi a bordo: il passeggero. In un’otti-ca di mobilità che nelle intenzioni di chiha curato il progetto ben si riassume nel-lo slogan che impronta la campagna dilancio voluta da Loggia e BresciaMobili-tà: «Metrobus, dove vai, dove vuoi».

■ Molti bresciani affacciandosi per la prima volta alla stazione «sotto casa» nonnascondono lo stupore. Per la vastità degli ambienti, specie nelle stazioni profon-de, e per la presenza della luce naturale fino in banchina, 26 metri sotto la città.Caratteristica che fa del Metrobus un unicum nel panorama nazionale. Scelte, chesposano una logica di sicurezza, funzionalità ancor prima che di piacevolezza,frutto dello studio dell’ing. Lamberto Cremonesi (CreW), che nella progettazionedelle stazioni profonde, ha saputo imprimere alle soluzioni tecniche elaborate daAti Metrobus e Brescia Mobilità, forme modernissime e accattivanti che fannoperno su dissimmetria, lucernari piramidali, pareti inclinate, grandi travi oblique epasserelle sospese. In un gioco di volumi che rende le stazioni più simili a hall digrandi hotel che a fermate di un mezzo pubblico.

INTRODUZIONE

LUCENATURALE26METRISOTTOTERRA

LE STAZIONI

PREALPINO

CASAZZA

MOMPIANO

EUROPA

OSPEDALE

MARCONI

SAN FAUSTINO

PIAZZA VITTORIA

STAZIONE FS

BRESCIA DUE

LAMARMORA

VOLTA

POLIAMBULANZA

S. POLO PARCO

S. POLO CIMABUE

SANPOLINO

S. EUFEMIA-BUFFALORA

DEPOSITO

info

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CAPOLINEANORD

Prealpino,portasettentrionaledella cittàIlprimovarcoallamobilità sostenibile

Nel disegno complessivo dell’area èpresente ungrande

parcheggiodi interscambioper chiarriva con l’auto

Maancheconbusdelle lineeurbaneedextraurbane

■ La parola fondamentale, anche alla stazione Prealpino, è «intermodalità».Da un lato, la metropolitana. Dall’altro gli autobus: per la rete urbana è statostudiato un restyling complessivo in vista dell’arrivo delMetrobus. Da lì passeràla linea 11 «Collebeato-Botticino». E nella vasta area che affiancherà il parcheg-gio si attesteranno i bus delle linee extraurbane, con stalli dedicati.Sul metrò si potrà salire anche in bicicletta, in una logica di mobilità sostenibilee rispettosa dell’ambiente. Pure al Prealpino, ci sarà una postazione Bicimia. Eper chi arriva con l’auto? Un parcheggio scambiatore da 488 posti auto.

■ VICINO A: Tangenziale Ovest, Teatro Santa Giulia.

UngrandeparcheggioscambiatoreoltreadunapostazioneBicimia

■ La stazione Prealpino è la prima fer-mata da Nord del percorso delMetrobus.Si colloca perciò nel punto di congiunzio-ne tra la viabilità che entra in città danord, proveniente dalla Valtrompia e lanuova metropolitana. È dunque il primoapprodo non solo del traffico extraurba-no ma anche punto di interscambio tradiverse modalità di trasporto. La nuovastruttura sorge in un’area di circa 54milametri quadrati, stretta a ovest tra via Ar-senale e via Montelungo e a est dellaTriumplina da via Zola, via Passo delSempione e via Tamburini. Un interventoche cambia il profilo della zona e diventaoccasione per una più vasta riqualifica-zione di questa porzione di città. Nellatrasformazione che haportato consé l’ar-rivo della metropolitana, ci sono aspettitrasportistici, come ad esempio i par-cheggi, viabilistici e paesistici. La stazio-ne è infatti collocata (7 metri sotto la su-perficie della città e illuminata da quattrograndi lucernari) in un contesto che vedesia residenzialità a bassa emedia densi-tà, come le casette a schiera del VillaggioPrealpino nel primo caso e le palazzine diCasazza nel secondo, campagna coltiva-ta, zone produttive, una strada trafficatacome via Triumplina e la grande viabilitàcome la Tangenziale Ovest.Nella progettazione, si è tenuto conto dialcuni obiettivi come la riduzione dell’im-patto ambientale delle infrastrutture, ren-dere la fermata nodo di interscambio au-to-Metrobus, oltre che bici-metrò, e il col-legamento con i quartieri per unamiglio-re fruizione del servizio e l’accesso age-

vole alla stazione. Nel disegno complessi-vo è quindi presente un grande parcheg-gio di interscambio per chi arriva con l’au-to (488 i posti previsti). In una logica diintermodalità qui approderanno sia i busurbani che extraurbani. Immancabile poila postazione di Bicimia. L’orizzonte, conquesto trittico dimodalità di trasporto, sugomma, sui binari del metrò e sulle dueruote, è trasformare il metrò nella dorsa-le dellamobilità urbana. Chi salirà sui va-goni del Metrobus al Prealpino, dove èprevisto che all’ora di punta si muovanofino a 3.800 utenti? Certamente chi danord vuole raggiungere il centro o il suddella Leonessa, che sia residente in zonao arrivi dall’esterno della città.

STAZIONE1

COMECIARRIVO

Stazione Prealpino, «testata» nord del sistema: sopra la luce che penetra in banchina dai lucernari. A sinistra una veduta esterna

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TRA«PREALPINO»E«MOMPIANO»

Casazza,al serviziodelquartiereedi chipuntasuBresciadallaValsabbia

Lastazioneè il punto focalediunanuovapiazza

aventaglio chesi incunea tra il piano stradale aEst

egli edifici del complesso Futura sul latoOvest

■ In una logica di interscambio bus-Metrobus che contraddistingue l’interotragitto della metropolitana leggera, nell’area della stazione Casazza gli utentipotranno usufruire di tre linee di autobus: la 7 (Caino-Nave-Roncadelle), la 10(Concesio-Poncarale) e la 11 (Collebeato-Botticino): quest’ultima, proseguen-do verso Nord raggiunge anche la stazione Prealpino; 166 i posti auto previstinel parcheggio sottostante il Complesso Futura. Nella dotazione della stazione,troveranno posto pure gli stalli di Bicimia.

■ VICINO A: Centro Futura, area commerciale della controstrada nord divia Triumplina.

AccantoalbivioperNavepermettel’interscambiodeibusperl’hinterland

■ La stazione Casazza, seconda daNord nel tragitto della metropolitana leg-gera, è una delle fermate «in trincea».Si trova a lato dell’incrocio tra via Trium-plina e via Conicchio, al confine dei quar-tieri di Casazza e Prealpino. La stazione èstata costruita in un’area complessiva di10.850 metri quadrati. Anche in questocaso, comeper la stazione Prealpino, fun-ge da «porta» di ingresso in città per chi,venendo da nord, sceglie il metrò perpuntare sul centro. Intercetterà in partico-lare il traffico che arriva dalla Valsabbia,attraverso la statale del Caffaro che ter-mina proprio sulla grande rotonda atti-gua. La stazione sotterranea è il puntofocale di una nuovapiazza a formadi ven-taglio che si incunea come una sorta dicatino tra il piano stradale a Est e gli edifi-ci del complesso Futura a Ovest. Piazzacomposta da tre livelli. Il risultato, per chiesce dalla stazione (profonda 11 metri eilluminata da cinque lucernari piramida-li), è di trovarsi al centro del palcoscenicodi una specie di cavea di teatro. Un pianoinclinato verso ovest sale dal livello del-l’uscita al piano intermedio della piazza.Un’altra rampa sale dal piano inferiore indirezione nord e alla quota intermedia einfine al piano stradale. Dal piano inter-medio altre rampe verso Sud e una scalaversoNord portano al terzo e ultimo livel-lo. Come le altre stazioni, Casazza è statarealizzata con particolare attenzione agliaspetti funzionali degli ambienti. Pensan-do all’esterno delle fermate anche comeluoghi di incontro e di scambio, piazze

virtuali che trasformano i diversi quartie-ri della città. Nel vicino Complesso Futu-ra, centro residenziale e commercialesorto sull’ex area industriale, sono statiindividuati 166 posti dedicati agli utentidel metrò.Il raggio d’influenza della stazione arrivaai centri abitati di Casazza e del Prealpi-no. Gli abitanti del villaggio e del quartie-re saranno certamente tra i fruitori delmetrò, così comepure gli utenti che giun-gono, in questa porzione cittadina, da al-tri Comuni. A questo snodo del metrò siapproderà anchee con l’autobus. E pergli amanti delle due ruote e di unamobili-tà dolce ci sarà, come nelle altre stazioni,una postazione Bicimia.

STAZIONE2

COMECIARRIVO

La stazione Casazza, destinata ad essere «porta» alla città per l’utenza che viene dalla exSs del Caffaro. A sinistra, il centro Futura

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TRA«CASAZZA»ED«EUROPA»

Mompiano, lapiazzadellastazionefulcrourbanodelquartieredidomani

Areediparcheggio ampliate e il nuovovolto

da«giardinourbano» conferitoapiazzaleKossuth

caratterizzano la rivoluzionedell’areaVivanti

■ Per chi volesse usare la metropolitana di Brescia provenendo dall’hinter-land nord della città, la stazione delMetrobus diMompiano offre diverse oppor-tunità di parcheggio, sia nell’ampia area tra via Vivanti e viale Europa, dovesono stati aggiunti 18 nuovi posti auto a lisca di pesce e uno per disabili, sialungo le vie che costeggiano il piazzale. Le postazioni Bicimia sorgono sullapiazza, mentre le fermate dei bus più vicine sono quelle della linea 15 (Noce-Montini) di via Boccacci e viale Europa. Va ricordata in zona la principale rivolu-zione per gli utenti dei bus: con l’avvio del metrò, sparirà la linea 1.

■ VICINO A Campus via Valotti, Ust, stadio Rigamonti, Parco Castelli

Diciottonuovipostiperleauto,Bicimiaelalinea15deibus

■ Un’area verde dalla forma trapezioi-dale solcata in direzione nord-ovest/sud-est da due ampi percorsi pedonali checolleganogli attraversamenti per chi pas-seggia alla zona centrale, da cui si acce-de, tramite i due ascensori e le scalinate,al tunnel sotterraneo.Si presenta così esternamente la stazio-ne Metrobus di Mompiano, che sorge inpiazzale Vivanti, inaugurata ufficialmen-te insieme a quella di viale Europa il 3novembre. Terza fermata per i convogliche procedono in direzione Nord-Sud, lapiazza d’accesso rappresenterà, appenala metro entrerà in funzione, il nuovo ful-cro sociale e urbano del quartiere, su cuigià si affacciano numerosi negozi, bar,condomini ed attività sportive.L’area interessata dalla sistemazione,delimitata a Sud-Ovest da via Vivanti, anord da via Boccacci e ad est da un am-pio parcheggio già esistente, è di circa5.300 mq e le opere, affidate a maggioscorso alla Orione Costruzioni e ultimatea ottobre, hanno cercato di armonizzarela stazione con l’ambiente circostante, inparticolare piazzale Kossuth, come un«giardino di quartiere». Otto le piramiditrasparenti, elemento che accomunagran parte delle stazioni, che svettanonella piazza portando la luce nei sotterra-nei per illuminare la banchina dove i pas-seggeri attenderanno i convogli. In dire-zione Nord-Sud alcuni percorsi pedonalisecondari delimitano le aree verdi e infuturo smisteranno i flussi pedonali ver-so le zone circostanti del quartiere. Peraumentare la sicurezza dei cittadini che

usufriranno del nuovomezzo di trasportol’attraversamento pedonale su via Fratel-li Boccacci, già esistente, è stato protettoda una nuova isola salvagente, mentrel’illuminazione pubblica, a seguito di unostudio tecnico, è stata incrementata conlampade a led dalle massime prestazio-ni.Anche per la pavimentazione della piaz-za è stato scelto il granito, con una super-ficie martellinata che consente la pienapercorribilità anche in caso di pioggia,ghiaccio e neve. I percorsi pedonali, tuttiprivi di barriere e corredati da segnalazio-ni tattili per ipovedenti, sono contornatida cespugli e aiuole verdi, con appositoimpianto di irrigazione.

STAZIONE3

COMECIARRIVO

Le otto piramidi e la scala di accesso al centro di piazzale Vivanti: i segni «identificativi» della stazioneMompiano

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TRA«MOMPIANO»E«OSPEDALE»

Europa, il cardinedellamobilitàper il campusuniversitario della zonanord

All’angolo tra viaBranzee il viale cuideve il nome,

sarà laportad’accessoadaulee servizi accademici

pergli studenti delle FacoltàdiMedicinae Ingegneria

■ Il contesto della stazione Europa è la cittadella universitaria che sorge neiquartieri nord della città. Gli studenti e gli abitanti della zona, potranno servirsidi unamobilità all’insegna dell’intermodalità: oltre che della metropolitana leg-gera, dei bus - la linea15,Montini-Mompiano-Girelli (che ha il capolinea appun-to alla stazione Mompiano del metrò) è quella che transita più vicino - e dellapostazione BiciMia, troverà posto nelle immediate vicinanze delle scale d’ac-cesso alla stazione, alla pari di tutte le altre fermate. Accanto alla stazioneEuropa, infine, è presente il parcheggio dell’università.

■ VICINO A: Medicina, Ingegneria, Ospedale Satellite e P. Soccorso

Afiancodelparcheggiodell’ateneo,aduepassidallafermatadellalinea15

■ É nel cuore della cittadella universi-taria che racchiude le Facoltà di Ingegne-ria eMedicina. E proprio gli studenti, nel-le attese, saranno tra i suoi principali uti-lizzatori. Senza dimenticare il quartiereche si affaccia a pochi passi dal suo in-gresso.La stazione Europa è collocata proprio adue passi dall’incrocio tra via Branze e ilviale cui deve il nome. Affacciata com’èsul parcheggio dell’Università, è destina-ta a trasformare quell’angolo per annisottratto alla vista dalla presenza dei can-tieri nell’accesso forse principale al«quartiere» accademico, in cui insistonoaule, laboratori, strutture sportive, men-sa, alloggi e altri servizi. E in questa pro-spettiva, è stata studiata: la piazza di ac-cesso alla stazione, dalla forma allunga-ta, testimonia la vocazione della zona incui è inserita, non solo perché si proponequale naturale luogo di sosta e incontropergli studenti,maanche perché si allun-ga, con percorsi chiari, riconoscibili eagevoli, verso il «campus» universitario.Per la pavimentazione è stata scelta lapietra Diorite, che crea uniformità con icromatismi della stazione inserita 7 me-tri più sotto. A ovest, verso l’area universi-taria, un muro verde funge da elementoseparatore rispetto al parcheggio: è rea-lizzato con una struttura metallica sullaquale troveranno appiglio delle piante.La stazione all’interno, èmodello di quel-le realizzate «in trincea». Si accede condue rampe di scale parallele. Lungo i latici sono due pratici scivoli, ritagliati negliscalini per consentire, come nelle altre

stazioni, l’accesso delle bici. Non c’ènes-sunmezzanino: ciascuna delle due scali-nate conduce direttamente in banchina.Una per i treni che vanno a Nord, l’altraper i convogli che si dirigono a Sud. Ma ipasseggeri, per arrivare alle banchine,potranno anche utilizzare i due ascensoriposti sul lato opposto a quello in cui siimboccano le scale, a una quarantina dimetri di distanza. Accanto, trovano postoanche le scale di sicurezza. Il tutto badan-do a evitare barriere architettoniche.Chi si servirà di questa fermata quotidia-namente? Oltre a chi abita e lavora nellazona, naturalmente gli studenti, comedetto: sia quelli che arrivano dalla stazio-ne ferroviaria sia quelli che raggiungonole facoltà da altre zone della città.

STAZIONE4

COMECIARRIVO

La stazione Europa, prontaad accogliere i passeggeri, universitari e residenti e le piramidi di vetro sullo sfondo degli edifici diMedicina

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TRA«EUROPA»E«MARCONI»

Ospedale, snodonevralgicopermigliaiadi dipendenti, pazienti e visitatori del Civile

Rappresentaunodegli interventi piùestesi e complessi:

Sono23.400 imetri quadrati del cantiere

A fine lavori 9.300sarannooccupati dallanuovapiazza

■ Saranno tre le linee di autobus che fermeranno all'esterno della stazionedel metrobus Ospedale: 15 (Noce-Montini), 16 (via Giorgione-Onzato) e 17(Castel Mella-Ospedale). 10 le nuove postazioni Bicimia, per chi al trasportopubblico preferirà la libertà della dueruote, che si aggiungono ad altrettante giàdisponibili nei pressi dell'ingresso principale del Civile e alle 16 a ridosso delSatellite. Quanto ai parcheggi, il più capiente è quello a nord dell'ospedale, coningresso da p.zza S.Pio da Pietralcina, che può ospitare fino a 1.260 veicoli,mentre a sud, l'altro parcheggio in struttura accoglie 500 auto.

■ VICINO A: Osp. Civile, Poliambulatori, facoltà di Medicina e Ingegneria

Trelineeurbanediautobus(15,16e17)Circa1.800postiauto.10postazioniBicimia

■ Inserita in una zona strategica perl’alta densità di servizi - Ospedale in te-sta -, di attività commerciali e di abitazio-ni nel raggio di poche decine di metri, lastazione delmetrobus dell’Ospedale Civi-le rappresenta uno degli interventi piùestesi e complessi: 23.400 mq l’area dicantiere, di cui 9.300 saranno occupatialla fine dei lavori dalla piazza, in conti-nuità con i viali stradali già riprogettati:via Triumplina, via dello Stadio e viale Eu-ropa. Con un dato su tutti: sarà uno sno-do chiave dell’intero sistema, considera-to che le migliaia tra dipendenti, utenti evisitatori del Civile la rendono la stazionepiù «attiva», con unamovimentazione sti-matanell’ora di punta anchedi 4.800per-sone ogni 60 minuti. Le opere comple-mentari, iniziate a luglio come ultimo at-to di una serie di lavori che più volte ave-vanomodificato la viabilità della zona ne-gli anni scorsi, si concluderanno presumi-bilmente in aprile e il costo è stato stima-to attorno ai due milioni di euro.Completamente riprogettata l’area difronte all’ingresso principale dell’ospeda-le, in cui il traffico scorrerà attorno aun’ampia rotatoria, affiancata da alberi eaiuole. Doppie corsie di marcia lungo viaSchivardi e via Ducco, per evitare ingor-ghi negli orari di punta e corsia di sostadei bus traslata a nord del piazzale, vici-no alle scale di accesso della metro e abrevedistanza dall’ingresso dell’ospeda-le, per liberare gli spazi della piazza e rior-dinare le corsie dell’incrocio tra via Schi-vardi e via Dal Monte.Sei le piramidi trasparenti allineate di

fianco al muraglione dell’ospedale cheporteranno la luce sulla banchina, affian-cate da un’ampia struttura che ospita gliascensori. I treni scorreranno lungo lavia di corsa disassata rispetto all’asselongitudinale della stazione, a collocarel’atrio basso tutto da un lato.Al di sotto il tunnel in cui scorrono i treni,rivestito da una copertura semicircolarechiara, a fianco della quale si dispongo-no le doppie rampedelle scalinate ( e sca-le mobili) per raggiungere la banchina.Una stazione che si preannuncia comeuna delle più vive e necessarie, anche inconsiderazione delle migliaia di dipen-denti pazienti e visitatori, che ogni giornosi recano in ospedale.

STAZIONE5

COMECIARRIVO

Prima delle stazioni «profonde» del tracciato da nord, quella di Ospedale ha portato con sé anche una rivoluzione della viabilità

14 METRO GIORNALE DI BRESCIA

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TRA«OSPEDALE»E «SANFAUSTINO»

Marconi, stazioneprofondanelcuoredelverdediungiardinourbano

La stazione Marconi ricade su di un’area ricca di servizi

Esternamente interessaunasuperficie di soli 2.420mq

chehannopostomoltequestioni architettoniche

■ Per chi userà il metrò da o per la stazione Marconi le linee di bus con cuisono previsti interscambi sono la 7«Caino-Roncadelle», e la 10 «Concesio-Pon-carale». Anche in questo caso saranno 10 gli stalli destinati al servizio Bicimia,che è presente anche in piazzale Golgi. La fermata, centrale rispetto al traccia-to, non è immaginata per intercettare un’utenza numerosissima giunta in auto.Gli stalli lungo via Marconi sono infatti in larga parte a pagamento e il parcheg-gio in struttura più vicino, che però offre solo 35 posti, è in via D’Azeglio.

■ VICINO A: Uffici comunali Mobilità e Traffico, Lavori pubblici, Ecologia,Urbanistica; Clinica Città di Brescia; Museo di Scienze; Ambulatori Asl.

Aduepassidallaclinica«CittàdiBrescia»,dalMuseodiScienzeedagliUfficicomunali

■ Costituita da spazi aperti che confi-nano aest con il parcopubblico S. Antoni-no e con la zona di via Crocifissa, a nordcon il complesso degli uffici comunali econ il Museo di Scienze Naturali e a sudcon un’area residenziale, la stazione delMetrobus di viaMarconi aprirà nuove op-portunità di sviluppo per il quartiere den-samente popolato di Porta Trento,maan-che per quanti ogni giorno frequentanola clinica «Città di Brescia», gli ambulato-ri del Civile, gli uffici dell’Asl e del Comu-ne. I lavori hanno riguardato dunqueun’area ricca di servizi,mamolto più con-tenuta per le dimensioni rispetto alle al-tre stazioni, solo 2.420mq, ponendo que-stioni progettuali più architettoniche cheurbanistiche. É di 500mila euro la cifrastanziata complessivamente per le ope-re complementari, che sono state avvia-te a fine luglio e la cui conclusione èprevi-sta per la metà di gennaio. All’esterno glispazi ad ovest rispetto alle rampe di ac-cesso alla galleria, quelli che insistonosu viaMarconi, saranno delimitati da unanuova recinzione, con la piantumazionedi alberi e aiuole che allargano l’area ver-de.Un nuovo attraversamento pedonale col-legherà inoltre la stazione del Metrobusa percorsi ciclabili e a camminamenti indirezione di via Crocifissa di Rosa, zonaresidenziale ricca anche di molte attivitàcommerciali, ma povera di parcheggi.Quando il cantiere sarà smantellato sa-ranno recuperati in gran parte i posteggidella sede comunale attigua, che si ag-giungeranno ai posti auto già esistenti

nel parcheggio sul fronte di via Crocifis-sa, che sono stati mantenuti. Sei le pira-midi trasparenti che si stagliano sullasommità della stazione (profonda 21,70metri) in continuità con il progetto di tuttele fermate del centro città, affiancandol’ascensore e la scalinata principale.I treni in questo caso viaggeranno in gal-leria profonda, riducendo il più possibilel’impatto ambientale e acustico. Un inter-vento particolarmente attesodai residen-ti, che sperano così di muoversi più libe-ramente in città da quando le potenziali-tà dellametropolitana integreranno i per-corsi degli autobus 7 e 10, ma destinatoanche a decongestionare il traffico dellazona.

STAZIONE6

COMECIARRIVO

Le scalinate e il vasto salone della stazione «profonda» di viaMarconi. É a fianco degli uffici comunali in cui ilmetrò... è cresciuto

16 METRO GIORNALE DI BRESCIA

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TRA«MARCONI»E «PIAZZAVITTORIA»

SanFaustino, l’interventopiùdifficiletra le tracceantichedella storia cittadina

Il ritrovamento durante gli scavi di numerosi reperti

archeologici hadeterminatounospostamento

della stazione rispettoal progettooriginario

■ A differenza di quanto accadrà nellamaggior parte delle altre stazioni dellametropolitana, a San Faustino non verranno aggiunte nuove postazioni Bicimia,ma le attuali, posizionate proprio fuori dall’Università, verranno trasferite aridosso degli ingressi della stazione. Il parcheggio in struttura più vicino, per chivorrà lasciare l’auto, è quello di FossaBagni,mentre sonomolteplici le possibili-tà di interscambio con la rete urbana degli autobus. Nei pressi della stazione diSan Faustino fermeranno infatti le linee 2, 5, 6, 7, 10, 11, 15, 17 e 18.

■ VICINO A: Facoltà Giurisprudenza ed Economia, liceo scientifico Cali-ni, Ipsia Moretto, futuro campus universitario ex Randaccio, locali del Carmine

NovelineeurbanediautobusoltrealgrandeparcheggiodiFossaBagni

■ Porta di accesso al centro storicoper chi arriva dalla zona nord della città,la stazione della metropolitana di SanFaustino è, insieme a piazza Vittoria,quella che nella realizzazione ha presen-tato le maggiori criticità. Ma che di con-tro offrirà ai bresciani di ammirare dal vi-vo parte delle tracce del passato dalla cit-tà nel cuore della stazione. Già, perché afar slittare i lavori sono stati i reperti ar-cheologici, tra cui resti del ponte e delforte di Porta Pile, risalenti in parte al’400, in parte alla riprogettazione del Van-tini (1818), ma pure parte delle mura ve-nete e del sistema di canalizzazioni cheimbrigliava un tempo il Garza verso Fos-sa Bagni, che tra il 2008 e il 2009 hannoimposto uno stop ai lavori e un lieve spo-stamento della stazione rispetto al pro-getto originario. La stazione costruita«dal basso» dopo il passaggio della «tal-pa», prevede ampie finestrature concor-date con la Sovrintendenza che consenti-ranno ai passeggeri di ammirare i reperti(compresa un’arcata del ponte) e imma-ginare l’antico assetto di Fossa Bagni.All’esterno la stazione sarà collegata an-che con il parcheggio Fossa Bagni, chiu-so la scorsa estate proprio per consenti-re il completamento della rampa di ac-cesso a ovest. Un intervento che ridise-gna piazzale Battisti. Con la risistemazio-ne dell’area, entro la primavera, sullapiazza svetteranno le rampe d’accesso el’ascensore che conducono allametropo-litana, circondate da percorsi pedonali,aiuole e dalle immancabili piramidi cheporteranno la luce sulle banchine. Una

stazione costruita a partire dalla galleria,al pari di Vittoria: ad una profondità che ètra lemaggiori dell’intero sistema, essen-do le banchine a quota -26 metri.La fermata S. Faustino (immaginata persostenere un flussomassimo 3.800 pas-seggeri all’ora nella fascia di picco) risul-ta strategica oltre che per chi si reca incentro, per un’utenza speciale: quella de-gli studenti. Tanto del vicino liceo scienti-fico Calini e dell’Ipsia Moretto, quantoper quelli di Economia e Giurisprudenzae del futuro campus universitario dell’excaserma Randaccio. Ma anche in orarioserale potrebbe offrire importanti benefi-ci al Carmine: in tempi di «movida» po-trebbe concorrere a ridurre almeno l’im-patto del traffico e sui parcheggi.

STAZIONE7

COMECIARRIVO

ASan Faustino una delle strutture più complesse: i ritrovamenti archeologici hanno imposto soluzioni costruttive particolari

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Page 11: Speciale Metro

TRA«SANFAUSTINO»E«STAZIONEFS»

Vittoria,approdonelcentrodel centroeripartenza indirezionedel futuro

Durante la realizzazionedella stazioneèstato

necessario smontare il basamentodiuna torre

medievale e spostare l’ingressodell’exparcheggioAgip

■ La collocazione della stazione Vittoria nel cuore della città fa sì che lafermata sia servita da parecchie linee degli autobus: 4 «via X Giornate-Folza-no»; 5 «Maddalena»; 6 «Zanardelli-S. Gottardo»; 9 «Violino-Buffalora»; 10 «Con-cesio-Poncarale»; 11 «Collebeato-Botticino»; 12 «Fiumicello-Verrocchio»; 15«Montini-Mompiano»; 17 «Costalunga-Onzato»; 18 «Parcheggio Iveco-Par-cheggio Castellini». La postazione già esistente di Bicimia verrà spostata inprossimità dell’ingresso della stazione.

■ VICINO Poste, Università Cattolica, Palazzo Loggia, Prefettura, Provin-cia, Cattedrale, Camera di Commercio.

Servitadaautobus,parcheggiosotterraneoedatuttiiservizioffertidallazonastorica

■ Nel cuore di Brescia, al centro di unperimetro che racchiude le tre piazze sto-riche, Vittoria, Loggia e Paolo VI. Piazzeche vivono di una certa complementarie-tà e interdipendenza, dato che la compo-sizione urbanistica di ciascuna è legatacon prospettive, percorsi, corridoi porti-cati e rimandi agli aspetti monumentalialle altre due.La stazione Vittoria porta il Metrobus nel-la parte antica della città. Sorge esatta-mente all’incrocio dove le vie Verdi, Dan-te e Porcellaga confluiscono verso piaz-za Vittoria. L’intervento ha interessatoun’area di 4.200 mq che confina a estcon piazza Vittoria, a nord con corsetto S.Agata, a sud con via Verdi e a ovest convia Porcellaga e lo slargo di via Dante. Lascatola sotterranea della stazione è ingran parte sotto la carreggiata di via Ver-di. Il contesto in cui è stata realizzata hacaratteristiche storiche eurbanistiche ta-li da rendere la progettazione e la realiz-zazione tra le più delicate nel percorsodel Metrobus. Durante i lavori di scavo, èstato rinvenuto il basamento di una torremedievale in discreto stato di conserva-zione, di formaquadrangolare e di prege-vole fattura architettonica. Nel Rinasci-mento, la base dell’edificio venne trasfor-mata in una cantina che venne utilizzatafino ai lavori di realizzazione di piazza Vit-toria nel 1928. In accordo con le autoritàcompetenti, si è proceduto con lo smon-taggio del basamento della torre.Per costruire la stazione i progettisti han-no dovuto lavorare di conseguenza suspazi ridotti e allargare progressivamen-

te, 23metri sotto terra, lo spazio di stazio-ne. Inoltre, è stata spostata, su via Gram-sci, la rampadel parcheggio interrato. Vit-toria è dunque, con San Faustino, il per-no della metropolitana nel centro, la fer-mata che accoglierà chi vuole raggiun-gerlo da nord e da sud: bresciani ma pu-re turisti e studenti della Cattolica, senzadimenticare i residenti che si spostanoverso le periferie, fino ad un massimo di3.800 persone all’ora. La stazione puòcontare anche sulla presenza del par-cheggio sotterraneo attiguo e sul passag-gio di numerosi bus che servono la zona.Il ripristino delle aree occupate dal cantie-re guarda al più ampio complesso dellapiazza e a una sua futura risistemazione.

STAZIONE8

COMECIARRIVO

Cuore del sistema nel cuore del centro storico: ecco Vittoria, stazione che visti i ritrovamenti archeologici ha imposto piùmodifiche

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TRA«VITTORIA»E «BRESCIADUE»

StazioneFs, cardinedell’intermodalitàchecollegaBresciaal restodelmondo

All’esternonuovaviabilità tra via LattanzioGambara

eviaRomaninoper collegarealmeglio ilMetrobus

con lastazionedei treni e il PalazzodiGiustizia

■ La fermata accoglierà tanto chi viene da fuori città quanto chi dal centroprende il treno (pendolari in primis) o le corriere. Per questo, è stato ampliato ilparcheggio di fronte alla Poste. Mille poi i posti auto del parcheggio interratoaperto 24 ore su 24 esistente, e 570 quelli del vicino Palagiustizia. Numeroseanche le linee dei bus che già convergono in zona: 3, 7, 12, 13, 14, 15 e 17, pernon parlare delle linee delle corriere che convergono sulle due autostazionidella zona. Sono poi 40 gli stalli di Bicimia, con 10 nuove biciclette.

■ VICINO A: Stazione Fs, Stazioni autobus di via Solferino e viale Stazio-ne, futuri ambulatori Poliambulanza, Palagiustizia, Poste, Centro Freccia Rossa

Quasi1.600postiautoadisposizione,oltreall’ampiasceltadibusecorriere

■ Una stazione dalle grandi dimensio-ni, progettata per accogliere ogni giornomigliaia di persone (con picchi di 4.800all’ora), come snodo centrale dellamobi-lità cittadina, fra pendolari che viaggianoin treno quanto sulle corriere (due le auto-stazioni attigue). La fermata del metrò divia Lattanzio Gambara, Stazione FS colpi-sce per la presenza di elementi architet-tonici come le grandi travi d’acciaio chel’attraversano collegandone i volumi o lebalaustre in vetro che si affacciano sullebanchine in assenza di mezzanini inter-medi, armonizzati in un gioco di spazi eprospettive. Bianco e nero i colori domi-nanti e luce diffusa che si espande anchedal perimetro delle scale mobili, con cuidal piazzale esterno si scende fino al livel-lo dei treni: in tutto 4 lunghe rampe.Totalmente ridisegnato nei seimesi di la-vori tra maggio e novembre, lo spazioesterno largo 50metri ingloba il parallele-pipedo centrale che ospita gli ascensori,circondato dai sei lucernari a piramide. Eche tratteggia una nuova viabilità tra viaGambara e via Romanino, collegando almeglio la stazione Metrobus, quella deitreni e il vicino Palagiustizia. Abbattutocoi lavori un vecchio edificio della ferro-via, i binari sembrano ancora più vicinialla rampa di accesso della nuovametro-politana, orientata a ovest, come pure glispazi che a breve dovrebbero ospitarenuovi ambulatori della Poliambulanza. Ipercorsi pedonali e ciclabili assumonoun ruolo dominante nel piazzale, prolun-gandosi verso Est in direzione del caval-cavia Kennedy, dove, di fronte alle Poste

il marciapiede centrale è stato allargato,e privato delle precedenti barriere archi-tettoniche, in seguito alla riduzione dellacarreggiata a una sola corsia. Interventoche ha fatto spazio anche a un maggiornumero di parcheggi. Il lato ovest di viaLattanzio Gambara invece sarà percorsoin un unico senso di marcia da chi dovràraggiungere il parcheggio sotterraneoesistente. Non sono stati modificati glispazi di Bicimia e dei mezzi privati e ildeposito delle biciclette, a cui però è sta-to affiancato il percorso pedonale che col-lega la stazione ferroviaria al metrò. La-stricati in pietra, spazi verdi e lampionicompletano l’immagine della piazza, inlinea con le altre stazioni.

STAZIONE9

COMECIARRIVO

Architetturamoderna per la fermata Stazione Fs: il cuore nevralgico dell’intermodalità nei trasporti

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TRA«STAZIONEFS»E «LAMARMORA»

BresciaDue, la«cittadelladegliuffici»haunafermatatuttapersé

IlMetrobus avvicinerà il centro storicoalla «city»

accorciando ledistanze... anchenelle pausepranzo

di centinaia fra impiegati emanager chevi lavorano

■ Alla stazione di Brescia Due funzionerà il tritticometrò-bus-bicicletta. Pro-prio in via Cefalonia, infatti, passerà la linea 10 Concesio-Poncarale che tral’altro, nel ridisegno della rete in vista della partenza della metropolitana, andràanche a coprire la zona di via Crocifissa di Rosa privata della linea 1. La stazionesarà inoltre servita anche dalla Linea 4. Come tutte le altre fermate del Metro-bus, Brescia Due avrà una postazione BiciMia. Nella zona, che pur essendodotata di parcheggi ha il problema della ricerca di aree sosta, con la metroarriveranno anche 112 nuovi posteggi per le auto.

■ VICINO A: Inail, Ufficio provinciale del lavoro, Ubi, Aib, Parco Gallo.

Servitadalle linee4e10deibusInarrivoanche112nuovipostiauto

■ Servirà la City bresciana, la cittadel-la del lavoro della Leonessa, la stazioneMetrobus di Brescia Due. I passeggeri?Oltre ai residenti, certamente chi dovràfare il tragitto casa-ufficio e viceversa,dunque. Che si troverà ad unasola ferma-ta eunamanciata di secondi il centro sto-rico, da godersi magari nelle pause pran-zo. Il tutto amovimentare nei momenti dipicco fino a 1.500 persone all’ora.La fermata è una di quelle in galleria pro-fonda - il grande vano della stazione si«inabissa» per 23metri sotto la città - e siaffaccia su viaCefalonia. Quando si scen-de la vasta scalinata, larga7metri, si arri-va a una sorta di grande ballatoio da cuiparte una seconda rampa di scale. Ai pie-di di questa seconda «discesa», si aprel’ampia sala che è il fulcro della stazionestessa, dominata da due passerelle. Ac-cedendo al cuore della stazione, pare ditrovarsi en plein air, all’aria aperta: seigrandi lucernari posti sulla sommità, por-tano la luce del sole fino in banchina.Come ci arriveranno i passeggeri? Per-correndo un lungo corridoio sul pianochiamato mezzanino e imboccando unascala se la direzione del metrò scelta èquella la cui banchina si trova sullo stes-so lato della rampa d’accesso. Oppurecamminando su una passerella che con-duce ad una scala parallela alla primache conduce al «marciapiede» opposto.Almezzanino e alle banchine si arriva an-che grazie a due ascensori: porterannociascuno fino a 16 persone l’uno. Dalmezzanino partiranno anche due scalemobili per la risalita e per la discesa. A

Brescia Due, ci sono gli uffici, le sedi diassociazioni, banche e servizi. La stazio-ne assumerà i tratti del quartiere in cuisorge: sul piazzale della fermata, si ritro-verà chi in zona ci lavora, oltre a chi ciabita. É facile immaginare persone chesi affrettano su per le scale per raggiun-gere l’ufficio e che le ripercorrono, in sen-so contrario, qualche ora più tardi, perarrivare sulla banchina e prendere postosul vagone che li riporterà a casa.Sul Metrobus, si potrà andare anche inbicicletta: in zona, le piste ciclabili - certoda potenziare e migliorare - ci sono. Eallora si potrà anche arrivare col metrò,inforcare la bici portata con sé sul treno espostarsi nelle zone limitrofe rinuncian-do all’auto.

STAZIONE10

COMECIARRIVO

Lavasta sala centrale durante alcune visite pubbliche. Qui sopra la grande scala d’accesso: sullo sfondo il «Punto e virgola» in cui ha sede l’Inail

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TRA«BRESCIADUE»E«VOLTA»

Lamarmora, studiata pensando al futurocome«snodo»per laseconda linea

Nelpanoramadelle 17 stazioni questaè l’unica

realizzata conuncameronedi interconnessione

con la futura lineacheporteràal polo fieristico

■ Con l’apertura della stazione del Metrobus di Lamarmora troveranno po-sto, in una zona che fino a oggi ne era completamente sprovvista, 10 nuovi stalliper Bicimia, posizionati proprio sul nuovo slargo. I collegamenti con il restodella città saranno garantiti anche dalle linee dei bus 2 «Pendolina-Chiesanuo-va», 4 «X Giornate-Folzano», 10 «Concesio-Poncarale» e 13 «Gussago-Poliam-bulanza». Nei pressi della stazione, con ingresso lungo via Lamarmora e da viaMalta, sono disponibili diversi stalli gratuiti per le auto, mentre il parcheggio instruttura più vicino è in via Aldo Moro.

■ VICINO A: A2A, Centrale del Latte, Piscina Lamarmora, Parco Manzoni

Servitada4lineedeltrasportopubblicoEdiecistallidiBicimianelnuovoslargo

■ Ancora non si sa se e quando il pro-getto della «linea 2» del metrò, quellachedovrebbe collegare il quartiere di Bre-sciaDue aBrixia Expopassando per Chie-sanuova, verrà portato a termine, ma lastazione di Lamarmora fin dai primi dise-gni era stata concepita pensando alla se-conda fase, conun camerone di intercon-nessione che la rende unica nel panora-ma delle 17 stazioni. Per la stazione, incaso di collegamento con la seconda li-nea, è immaginato un flussodi passegge-ri massimo di 6.000 all’ora, il massimoprevisto per una singola fermata.Eccezionalità strutturale che si ripercuo-te anche sull’assetto strutturale ed archi-tettonico. Mentre la maggior parte dellastazioni sono concepite come ampi openspace, in cui la luce dei lucernari raggiun-ge il livello più profondo, per quella di La-marmora la presenza di una duplice se-zione, sottolineata dalle doppie rampe,impedisce che la luce proveniente dellecinque piramidi che la connotano al-l’esterno, raggiunga la banchina. In conti-nuità invece con i progetti delle altre sta-zioni la scelta dei materiali e dei colori,con cui si definiscono al meglio i volumi.A prevalere, in particolare, è il contrastoal centro della stazione, tra le pareti incui si inseriscono le scalinate, rivestite dimateriali neri lucidi, e la trasparenza deiparapetti e delle protezioni. Doppio livel-lo sottolineato anche da una diversa pavi-mentazione. All’esterno la stazione si in-serisce nello slargo compreso tra via La-marmora, principale direttrice della zonasud della città, il parco «Fulvio Manzoni»,

con cui è collegata da un percorso pedo-nale, e via Malta, da cui si accede perraggiungere un buonnumero di parcheg-gi. Un’ampia superficie, in cui spiccal’ascensore a pareti trasparenti, su cui sistanno ultimando i lavori di arredo urba-no, che comprenderanno percorsi pedo-nali, aiuole e nuove postazioni per le bici.Per il quartiere di Brescia Due, dove siconcentra il maggior numero di uffici, lanuova stazione, insieme a quella di viaCefalonia, potrà avere un impatto positi-vo anche sulla disponibilità di parcheggi,che a oggi per molti residenti e lavoratorirappresenta un problema sentito, e sullaviabilità, che all’ora di punta risente dellagrande quantità di auto in circolazione.

STAZIONE11

COMECIARRIVO

La stazione di Lamarmora, immaginata per essere snodo tra la linea attuale e la seconda verso Fiera: qui sopra il «camerone d’interscambio»

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TRA«LAMARMORA»E«POLIAMBULANZA»

Volta, l’ingressoasuddellacittàperquartieriadaltadensità residenziale

Èunadelleotto stazioni realizzate ingalleriaL’interventohariguardatoun’areadi 6.550mqProfonda la riqualificazionedella zonasullaquale sorge

■ La stazione Metrobus Volta sarà servita da parecchie linee del trasportopubblico locale: le linee 2 «Pendolina-Fiera», che prevedrà due distinti percorsiche da ovest si integreranno con le fermate dellametro S. Faustino e Lamarmo-ra, 13 «Poliambulanza-Gussago», 14 «Stazione-Capodimonte» e 16 «Onzato-Verrocchio».Prevista, come per le altre stazioni della metropolitana leggera, una postazioneBicimia per l’integrazione tra diversi tipi di mobilità.

■ VICINO A: Asl di via Duca degli Abruzzi, cimitero della Volta, centrocommerciale della Volta, casello autostradale di Brescia Centro.

L’intermodalità garantitadadiverse lineedeltrasportopubblicoedallavicinaA4

■ La stazione Metrobus di via Volta sitrova a suddi via Cremona, nelle vicinan-ze di un quartiere ad alta densità abitati-va (si immagina che negli orari di mag-gior «carico» la stazione possa vedere intransito sino a 2.000 passeggeri), e al li-mite sud dell’area urbanizzata, laddovela città sfuma verso la campagna. É unadelle otto stazioni profonde del sistemabresciano (anche se qui le banchine sitrovano ad una quota di -16,5 metri) ed ètra quelle recentemente inaugurate allapresenza dimoltissimi residenti della zo-na, a dimostrazione del ruolo strategicoche avrà rispetto una porzione di cittàmolto popolosa. Di qui anche le soluzionipreviste per le opere a corredo della sta-zione su un biano urbanistico. I progetti-sti sono intervenuti su una superficiecomplessiva di 6.550 mq, costituita daspazi aperti che confinano, a Est con ilcimitero della Volta, a Nord con una pic-cola area agricola, a Sud conun parcheg-gio secondario a raso, e poi ancora più aSud da una vasta area agricola coltivata.Infine, ad Ovest con via della Volta e poida questo lato con il quartiere che insistesu via Cremona.Quella che risulta essere la dodicesimastazione lungo il percorso del Metrobus,provenendo da Nord, dopo quella di La-marmora e prima di quella della Poliam-bulanza, contempla un atrio di ingresso eun atrio basso collegati da una scala fis-sa e da due scale mobili, mentre alle duebanchine si accede attraverso due ulte-riori rampe di scale mobili. Senza conta-re l’ascensore che dall’atrio basso condu-

ce direttamente nella nuova piazza chesovrasta ora la fermata di Volta. Sullebanchine stesse la luce giunge dall’alto,attraverso i sei grandi lucernari a formadi piramide previsti.L’intervento ha previsto anche il ripristi-no del parcheggio pubblico di via dellaVolta, l’uso di pavimentazioni impermea-bili per i percorsi pedonali e di superfici aprato e alberate per la parte prevalentedegli spazi aperti. Ripristinate infine le pi-ste ciclopedonali, con un potenziamentodei percorsi esistenti. Il progetto ha poiprevisto l’apertura di un nuovo percorsopedonale illuminato, per consentire uncollegamento tra la fermata del metrò evia Duca degli Abruzzi, a fianco del cimi-tero e dell’oratorio della Volta.

STAZIONE12

COMECIARRIVO

Intrecci di linee, ombre e luci nel ventre della stazioneVolta. Sopra, la nuovapiazza d’accesso, e a sinistra il nome impresso in stazione

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TRA«VOLTA»E «SANPOLOPARCO»

Poliambulanza,pergliutentidella clinicaeperchigiungedaautostradeetangenziali

Lavicinanzadel casellodiBresciaCentro (A4eA21)

e della Tangenziale Sud ne fanno lo snodo nevralgico

perchi vorràentrare incittà rinunciandoall’automobile

■ Anche alla stazione Poliambulanza funzionerà l’interscambio bus-Metro-bus: dalla struttura che sorge all’intersezione tra via Romiglia e via Bissolati,passa la linea 13 «Poliambulanza-Gussago». In zona è inoltre previsto un gran-de parcheggio scambiatore di 460 posti, destinato ad intercettare le auto di chigiunge da tangenziali e autostrade per accedere alla città senz’auto. La stazio-ne sarà inoltre dotata di una postazione Bicimia. Al riguardo, non va dimentica-to che sul metrò si potrà salire anche con la propria bicicletta.

■ VICINO A Clinica Poliambulanza, casello di Brescia Centro per le auto-strade A4 e A21, tangenziali, liceo Leonardo, liceo Copernico, Questura.

Ungrandeparcheggio«scambiatore»460postiperevitareiltrafficocittadino

■ La stazione Poliambulanza è unadelle due fermate delMetrobus, assiemea quella di San Polo Parco, realizzata araso.E’ stata concepita primariamente comestazione di partenza, che intercetta nonsolo il traffico proveniente dai Comuni asud della città, ma anche quello che arri-va dalla grande viabilità. Ovvero dal vici-no casello autostradale di Brescia Centroe dal sistema delle tangenziali. La suarealizzazione si delinea inoltre come unadelle più significative, se non la più signi-ficativa, trasformazione urbana connes-sa al corridoio del Metrobus: l’ambito in-teressato è infatti il più vasto di tutti ericomprende, oltre a un fondamentale no-do di interscambio, le prospettive diun’importante espansione insediativa.Le analisi e la progettazione hanno per-ciò interessato diversi ambiti tematici,dalla composizione urbanistica alla viabi-lità e alle strade, dagli spazi aperti all’in-serimento nel paesaggio. Non dimenti-chiamo, come ricorda il nomestesso del-la stazione, che nella zona si trova un im-portante polo sanitario, la Poliambulan-za. I passeggeri che saliranno sul metròin questo tratto del percorso non sarannoperciò solo utenti che arrivano da fuoriBrescia, ad esempio attraverso l’auto-strada e le tangenziali, ma anche chi sideve recare in ospedale, per una visita,per andare a trovare unpaziente ricovera-to. E naturalmente medici, infermieri epersonale amministrativo che alla Po-liambulanza lavorano. Per la stazione èstato pensato uno dei grandi parcheggi

scambiatori progettati lungo l’asse dellametropolitana, che mette a disposizione460 posti.La fermata è posta sul limite esterno del-l’abitato. Le aree residenziali sono cre-sciute a est, fra via Duca degli Abruzzi evia Del Carso. Ci sono poi aree agricole,comprese quelle circondate a est dallatrafficata via San Polo e a sud dagli isolatia bassa densità delle villette a schiera diSan Polo. Via Bissolati funge da asse via-rio al quartiere che si allunga verso vialeDuca degli Abruzzi. Lametropolitana sa-rà naturalmente anche a servizio degliabitanti della zona che potranno spostar-si agevolmente verso il centro cittadino enegli altri quartieri serviti dal metrobus.

STAZIONE13

COMECIARRIVO

Due scorci degli interni della stazione di Poliambulanza. In alto, invece, l’incrocio tra due convogli in prossimità della stazione

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TRA«POLIAMBULANZA»E «SANPOLOCIMABUE»

SanPoloParco, inmezzoalverdecollegatadaunapistaciclopedonale

La rete dellamobilità leggera assumequi un ruolo di primo

piano: nuovi percorsi sono stati collegati a quelli esistenti,

convergendoalla stazionedalle zoneurbanizzate

■ Come ricordato, alla stazione San Polo Parco si arriva esclusivamente conpercorsi ciclopedonali. Non è prevista perciò, diversamente dalle altre fermatedel metrò, un’intermodalità bus-Metrobus. La linea degli autobus che passapiù vicina alla stazione è la 16, «Onzato-Verrocchio».Dato che i passeggeri arriveranno a piedi o in bicicletta, la stazione è statadotata di spazi di sosta per le bici. Come in ogni fermata della metropolitanaleggera, inoltre, ci sarà una postazione Bicimia.

■ VICINO A: Parco di San Polo, area residenziale compresa tra via Tizia-no e via Michelangelo, Cascina Maggia

Ilpuntofocaledovefarconvergeretuttiitragittiesistentichesiirraggianonelverde

■ Emerge improvvisamente nel verdecon una forma che ricorda una sorta dilanterna nel verde. Quando fa buio, spic-ca grazie alla luce irradiata attorno e di-venta un punto focale del panorama.La stazione San Polo Parco è una ferma-ta «green»: dodicimila metri quadrati, at-trezzati, incastonati nelle aree agricole alambire le zone urbanizzate. Rappresen-ta il punto di riferimento per gli spazi resi-denziali di via Tiziano e Michelangelo. Aovest, est e nord confina interamentecon aree a vocazione agricola, e solo asud si avvicina alle case e ai servizi delquartiere.La caratteristica particolare del contestoin cui è inserita, ha fatto sì che per i pro-gettisti fosse prioritario armonizzare lastazione con il paesaggio circostante.Un’altra peculiarità è che San Polo Par-co, eccezione rispetto alle altre sedici fer-mate delMetrobus, non è raggiunta diret-tamente da alcuna strada urbana carrabi-lema solo da percorsi ciclopedonali. Cir-costanza che nelle previsioni progettualiha limitato il numero di passeggeri intransito in una sola ora al momento dimassimo flusso a 700 persone.È stato quindi necessario realizzare, pa-rallelamente al tracciato dei binari e indirezione ovest, fino alla vicina stazionePoliambulanza, un nuovo tratto per il tran-sito dei mezzi di soccorso e delle manu-tenzioni. Un ruolo di primo piano assumeperciò la rete della mobilità pedonale eciclabile: nuovi percorsi sono stati colle-gati a quelli già esistenti, in modo da farliconvergere verso la stazione e connetter-

li alle zone urbanizzate. La stazione è di-venuta quindi un punto focale dove farconvergere radialmente i tragitti che giàc’erano. La linea del Metrobus, qui, haseparato le porzioni a sud e a nord di SanPolo in due parti e gli attraversamenti so-no stati concentrati in alcuni punti preci-si. Ora è possibile superare la trincea delmetrò, oltre che dal sottopasso pedonaledella stazione, in altri due snodi: a ovestdella stazione, nelle vicinanze della fer-mata Poliambulanza, dove una passerel-la ciclopedonale scavalca la trincea aper-ta; a est della stazione, dove è stato rea-lizzato un sottopasso ai binari, fatto construttura scatolare in cemento armato elargo tre metri per tre.

STAZIONE14

COMECIARRIVO

Una stazione nel verde, disegnata tenendo conto dell’impatto paesaggistico e di essere raggiunta a piedi o in bicicletta

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Page 18: Speciale Metro

TRA«SANPOLOPARCO»E«SANPOLINO»

Cimabue, fermata«cerniera»tra ipalazzidiS.Poloe ilnuovoverde

La fermata del tipo «in trincea» è all’angolo tra la via cui

deve il nomeeviadelVerrocchio: saràprincipalmente

aserviziodei residenti del popolosoquartiere

■ La stazione San Polo Cimabue, nel restyling della rete urbana degli auto-bus che accompagnerà l’avvio del Metrobus, sarà il capolinea della linea 12(Fiumicello-Verrocchio). Potrebbe essere anche il capolinea della 16 (Onzato-Verrorocchio) che prolungata del 6% formerà una sorta di arco a nord a servi-zio, soprattutto, delle scuole della zona. Anche se, per la linea 16 si sta valutan-do, in alternativa, di portare il capolinea sino a Sanpolino.Sul fronte delle due ruote, è bene ricordare che anche a San Polo Cimabue,come in tutte le stazioni, è prevista l’introduzione di una postazione Bicimia.

■ VICINO A: Torri Cimabue e Tintoretto, Chiesa S. Angela Merici.

Ilnuovocapolineadeibusdellalinea12,«allungata»perfavorirel’intermodalità

■ La stazione di San Polo Cimabue èla quindicesima lungo il tracciato che ilMetrobus descrive dal Villaggio Prealpi-no in direzione Sud-Est fino al borgo anti-co di Sant’Eufemia. É una delle tre ferma-te sorte nei quartieri di San Polo eSanpo-lino: si trova infatti in posizione interme-dia tra quella di San Polo Parco e quelladi Sanpolino. Funge sostanzialmente da«sito cerniera» tra le aree Est e Ovest delvasto parco pubblico di San Polo. A carat-terizzarla è la tipologia «in trincea» che ladistingue da quelle profonde e «a raso»come pure quelle «sospese» in viadotto(si veda la vicina Sanpolino).L’arrivo del Metrobus cambia anche ilprofilo del tessuto urbano circostante. Inquesto caso, sul tracciato in diagonaledella trincea coperta della stazione, è sta-ta riqualificata la porzione a nord di viaCimabue: è nata una «piazza verde» che,sovrastando di 7 metri le banchine dellastazione, nelle intenzioni dei progettisti,vuole rafforzare la «centralità urbana delquartiere» creando unnuovo spazio di ag-gregazione e socializzazione. Incastona-ta e vicina ad altri luoghi centrali per laquotidianità della zona: sul lato ovest sitrova la chiesa, a nord e a sud le scuole.La nuova piazza, dominata da otto grandilucernari a piramide, si raccorda visiva-mente col parco grazie alla presenze diaiuole. L’approdo dellametro, porta natu-ralmente con sé anche mutamenti sulfronte della viabilità. A est della neonatapiazza, all’angolo tra via Cimabue e viadel Verrocchio, è stato realizzato un trian-golo per la sosta dei bus: un angolo dedi-

cato al mezzo «di superficie» che fungeda snodo «intermodale» per chi scegliedi avvalersi della mobilità pubblica. An-che a San Polo Cimabue arriverà Bici-mia, nella logica appunto, che accompa-gna la scelta delMetrobus, di un’integra-zione tra diversi mezzi di trasporto: a suddi via Cimabue, è stata pensato uno spa-zio pavimentato destinato proprio alla po-stazione delle due ruote di Bicimia.Oltre all’attenzione per lamitigazione am-bientale - con recinzioni fra il tracciatodelMetrobus egli orti urbani, e folte albe-rature -, la progettazione ha prestato par-ticolare cura alla realizzazione di percor-si innovativi, privi di barriere architettoni-che, per i non vedenti, lungo il tragittoche collega proprio la stazione ai bus.

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COMECIARRIVO

Scorci di interni e di esterni: la nuova fermata di San Polo Cimabue è stata inaugurata nelmese di novembre

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TRA«S.POLOCIMABUE»E«BUFFALORA»

Sanpolino, l’ultimonatodeiquartiericon ilmetròsi fapiùvicinoal centro

Lastazione inviadottodominaadun’altezza

di cinquemetri il centrale corsoLuigi Bazoli

Ridisegnato l’arredodella via, con tantodipista ciclabile

■ Penultima stazione lungo il percorso del Metrobus in direzione nord-sud,Sanpolino è stata studiata per integrare almeglio la funzionalità dellametropoli-tana con gli altri sistemi di trasporto. A partire da Bicimia, con una postazionecollocata proprio sotto il viadotto dellametropolitana leggera, e con gli autobus,le cui fermate, linee 12 (Fiumicello-Sanpolino) e 9 (Violino-Buffalora), sonoposizionate a nord-est della nuova stazione. Sono invece ben 1.400 i posti autointrodotti lungo corso Bazoli: soluzione adottata per incentivare non solo i resi-denti ma anche chi abita nell'immediato hinterland all'uso del mezzo pubblico.

■ VICINO A: Museo Mille Miglia, zona Ovest di Sant’Eufemia

«Interconnessa»perscelta:cisonobus,Bicimiae1.400postiautoadisposizione

■ Al centro di corso Luigi Bazoli, la viaprincipale del quartiere, la stazione so-praelevata di Sanpolino, la primaadesse-re inaugurata insieme a S.Polo Parco inottobre, è stata inglobata in un interventourbanistico dal carattere decisamentemoderno sotto un profilo architettonico,dove hanno trovato spazio appartamentidi ediliza convenzionata ed economico-popolare e, al piano terra, numerose atti-vità commerciali.Si estende su 7mila e 500 metri quadril'area di intervento per agevolare gli spo-stamenti verso la città di un numero con-sistente di utenti, soprattutto lavoratori estudenti, che saranno condotti verso lastazione da numerosi percorsi pedonali,dove si affacciano parte dei servizi pub-blici e delle attività.Il viadotto della metropolitana leggera,sorretto ad oltre 5metri di altezza da unalunga sequenza di pilastri in calcestruz-zo armato, occupa uno spazio largo circa30metri al centro di corso Bazoli, mentreai lati della stazione il traffico automobili-stico scorre sulle corsie a senso unicoalternato affiancate da circa 1.400 postiauto a raso. L'ascensore trasparente e lescale mobili conducono a un ampio spa-zio coperto, una luminosa sala d'attesadelimitata ai lati dalle vetrate che si apri-ranno in maniera automatica all’arrivodei convogli del Metrobus per consentirel'accesso e la discesa dei passeggeri. All'esterno della stazione aiuole di grandi di-mensioni, alternate a spazi pavimentatitriangolari, contribuiscono a definire l'ar-redo urbano dove si è cercato di piantu-

mare nuove specie arboree in continuitàcon le aree verdi già esistenti. Il corso èinoltre solcato da una rete di percorsi eattraversamenti pedonali con particolareattenzione per le esigenze dei non veden-ti,mentre a sud del viadotto è stata predi-sposta una pista ciclabile che collegheràil parco di S.Polo a via Serenissima.Un intervento, iniziato nel maggio scorsoe terminato nel mese di ottobre affidatoalla Raedil Costruzioni, con cui il quartie-re non solo si arricchisce di un servizio,ma accresce la sua qualità urbana per-dendo i connotati della periferia, a favoredi un'immagine più contemporanea, ac-cogliente e funzionale per tutti i residen-ti.

STAZIONE16

COMECIARRIVO

In alto e a destra, cittadini già pronti a salire sui treni alla giornata inaugurale. Qui sopra uno scorcio del viadotto verso la stazione

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CAPOLINEASUD-EST

Sant’Eufemia,accessoallacittàperchivienedall’hinterland

Decentrata rispetto all’abitato di Sant’Eufemia, come a

quello di Buffalora, per sancire il successo di questa

stazione saràdeterminante l’interscambiodeibus

■ La stazione sarà corredata tanto da posti auto nelle immediate vicinanzedel viadotto quanto, nelle previsioni progettuali, da un parcheggio in strutturada 407 posti, necessari a chi dall’hinterland raggiungerà la prima fermata delmetrò. Chi invece dal resto della città arriverà a Sant’Eufemia potrà scegliere secollegarsi alle zone vicine con una delle dieci «due ruote» di Bicimia o con lalinea dei bus numero 9 (Violino-Buffalora), che si attesteranno nell’area di depo-sito (1.600 mq con tettoia). Sette infine le postazioni per i pullman.

■ VICINO A: Zona Est di Sant’Eufemia, Buffalora, zona industriale di viaSerenissima, area artigianale di viale Sant’Eufemia, Centro Rigamonti.

Spaziperbus,corriere,epullmaneunparcheggioscambiatoreda400posti

■ É l’ultima stazione del percorso delMetrobus in direzione Sud-Est prima del-l’arrivo dei convogli nel deposito di Buffa-lora e per la sua collocazione, ai marginidella città, si preannuncia come punto diriferimento, più che per i residenti dellazona, per quanti dalla cintura dei paesivicini decideranno di utilizzare il nuovomezzo per raggiungere il centro.Non a caso è stato previsto nel progettoun ampio parcheggio scambiatore, chesi svilupperà a nord della stazione, cheporterà con sé anche un totale riassettoviabilistico della zona con l’introduzionedi una rotonda «ad ovale» a collegare viaSerenissima, via Chiappa e via Buffalora.Lavori che saranno ultimati a breve, de-terminando un nuovo, e già si immaginaconsistente, flusso di persone in una zo-nache finora accoglieva almassimo l’an-dirivieni dei lavoratori dei capannoni vici-ni (in uno dei quali, peraltro, troverà spa-zio in futuro un parcheggio in struttura).La stazione di Sant’Eufemia è stata co-struita in viadotto: la struttura a campatedi 30metri che prosegue fino a San Polo,dove i treni scivolano in trincea.I convogli viaggiano quindi sopraelevati,così come nella stazione di Sanpolino, lapiù simile dal punto di vista strutturale.Semplice l’organizzazione degli spazi,con le scale, tradizionali e mobili, che sisviluppano attorno ai due ascensori pro-tetti da una maglia metallica. Le rampeconducono alla banchina centrale coper-ta e anche in questo caso delimitata dalleporte trasparenti di sicurezza, che si apri-ranno solo quando il treno si sarà comple-

tamente fermato. Meno articolata dellestazioni del centro dal punto di vista delleopere complementari, la stazione San-t’Eufemia-Buffalora sarà comunqueprovvista di una speciale illuminazione,di facilitazioni per i non vedenti e di nuovistalli Bicimia.Decentrata sia rispetto all’abitato di San-t’Eufemia, sia rispetto a quello di Buffalo-ra, per sancire il successo di questa sta-zione sarà determinante l’interscambioanche con la rete dei trasporti interurba-ni. I bus infatti potrebbero concludere leloro corse proprio nella vasta area ad es-si dedicata a ridosso della stazione: unasoluzione per alleggerire il traffico in in-gresso nella città.

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COMECIARRIVO

La stazione di Sant’Eufemia è l’ultima a sud: nodo di interscambio con l’hinterland è seguita, lungo la tratta, dal deposito di Buffalora

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