Speciale Decennale Società Solidale

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società solidale N. 1/2012 - 3

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••edito

riale

ono passati dieci anni da quando è iniziata l’avventura del CSV So-cietà Solidale e tale ricorrenza è stata festeggiata com’è nostrocostume, in maniera molto sobria, invitando quanti, volontari e rap-

presentanti delle istituzioni, hanno condiviso con noi questo tratto di stra-da insieme.Sulla medaglia commemorativa che abbiamo fatto coniare, ho voluto chefosse incisa una frase di Albert Camus, tratta dai suoi Taccuini, ed i volon-tari capiranno bene il perché “Cominciare a donare sé stessi significa con-dannarsi a non dare mai abbastanza anche quando si dà tutto”.Forse, nulla più di questa frase può racchiudere il pensiero di un volontario,di una persona semplice che crede, senza finzione e senza inganni, in unmondo nuovo, portando il proprio piccolo ma significativo contributo nelcreare una società nuova, con orizzonti nuovi.Molti hanno una visione che coltivano con la speranza, ma il donarsi e lospendersi verso gli altri, spinge comunque i più generosi verso lo scora-mento, verso la consapevolezza dei propri limiti e della necessità di fare sem-pre di più, anche quando si dà tutto.Ma bisogna comunque osare oltre la speranza, perché c’è sempre un filodi luce all’orizzonte, riscoprendo se stessi.

Un ruolo importante l’ha avuto anche la rivista “Società Solidale” che nonsolo ha relazionato sull’attività del CSV e delle Associazioni, ma ha anchedibattuto, pubblicando leggi, regolamenti e interviste sui problemi di attualitàdel mondo della solidarietà a del non profit, senza mai giudicare, maaprendo una finestra sui vari temi.

Un posticino meritano gli editoriali i quali hanno avuto, specie negli ulti-mi anni, un successo inaspettato, i quali sono stati letti, commentati,ricevendo pareri positivi ed è stato per me un grande piacere aver avuto sol-lecitazione da tanti amici volontari affinché fossero pubblicati in volume,nella ricorrenza del decennale di fondazione.

In questo particolare contesto socio - economico che investe il nostroPaese, ripensare a quello che abbiamo costruito in questo decennio con tantepersone di buona volontà, ci farà riscoprire qualcosa di noi, qualcosa cheè nella nostra pelle, che ci farà compagnia e, forse, ci farà sgorgare unalacrima di gioia e commozione, continuando a farci battere forte il cuore,come tutte le volte incontriamo qualcosa che ci fa stupire e ci dà emozione.

Cuore e menteper una bella storia

S

Giorgio GroppoPresidente CSV Società Solidale

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Periodico d’informazionedel Centro di Serviziper il Volontariatodella Provincia di CuneoPubblicazione registratapresso il Tribunale di Cuneo:n. 564 del 6/05/2003

Direttore EditorialeGiorgio Groppo

Direttore ResponsabileGiorgia Barile

Direzione,Amministrazione,RedazioneSocietà SolidaleVia Mazzini, 3 – CUNEOTel. 0171-605660Fax [email protected]

Progetto Grafico e Stampa:AGA Grafica - Cuneo

Hanno Collaborato:Cinzia AlloccoBarbara BedinoSerena BersezioManuela BiadeneMara GarelliElisa GirardoPaola IsaiaClara NapoliSusanna RuffinoDebora SattaminoSamanta SilvestriAlice SusennaNoemi Tallone

La rivista è stampatain 4600 copie eviene inviatagratuitamente

Questo numero,gennaio-febbraio 2011,è stato chiusoin redazioneil 28 febbraio 2012

Società Solidale IN QUESTO NUMEROEditoriale 3Sommario 4“Società Solidale”:dieci anni di storiain provincia di Cuneo 510 anni al servizio del Volontariato 8I soci: dai fondatori a oggi 12Il primo Consiglio direttivodi Società Solidale 14Il Consiglio direttivo di Società Solidalenel triennio 2005-2008 15Il Consiglio direttivonel triennio 2008-2011 17L’attuale Consiglio Direttivo 18I Revisori dei Conti 21I dipendenti Csv 22Gli interventi dei presidentidella Provincia 24Gli assessori provincialial Volontariato 27La Consulta provincialedel Volontariato 30Il Comitato di Gestionedel Fondo specialeper il Volontariato 31La grande festadel Decennale Csv 35Il 1° numero della rivista“Società Solidale” 41Gli sportelli Csv sul territorio 42Le inaugurazionidella sede di Cuneo 44Le inaugurazioni degli sportelli 46Premio Cento alla stampa locale 4710 anni di immaginidel Volontariato 48“Società Solidale”vista dai giornali 57

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La provincia di Cuneo èsempre stata ricca di As-sociazioni che operano

nel variegato mondo del Vo-lontariato, ma mancava un co-ordinamento. Questocoinvolgimento era carente an-che in prospettiva di un mag-giore coinvolgimento inprogetti comuni (tra OdV e En-ti Locali) sollecitati dalle vi-genti leggi, prime fra tutte la266/91 (Legge Quadro del Vo-lontariato) che, all’articolo 7,disciplina le convenzioni traEnti Locali e Organizzazionidi Volontariato, ripreso in se-guito dall’articolo 9 della Leg-ge Regionale n. 38/94 e dallaLegge n. 328/00 (Legge Qua-dro per la realizzazione del si-stema integrato di interventi eservizi sociali).In tema di politiche sociali, viera grande speranza con lapromulgazione della Legge328/2000; l’articolo 5, ineren-te il ruolo del Terzo Settore, al1° comma afferma che “ Perfavorire l’attuazione del prin-

cipio di sussidiarietà , gli entilocali, le regioni e lo Stato, nel-l’ambito delle risorse disponi-bili in base ai piani di cui agliarticoli 18 e 19 (Piani Nazio-nali e Regionali e Piani di Zo-na) promuovono azioni per ilsostegno e la qualificazionedei soggetti operanti nel terzosettore (…) “e al 3° comma “Leregioni (…) sulla base di un at-to di indirizzo e Coordina-mento del Governo (…)adottano specifici indirizzi perregolamentare i rapporti tra En-ti Locali e terzo settore, conparticolare riferimento ai siste-mi di affidamento dei servizialla persona” ed infine al 4°comma “ Le regioni discipli-nano altresì. Sulla base deiprincipi della presente legge edegli indirizzi assunti con lemodalità previste al comma 3,le modalità per valorizzarel’apporto del volontariato nel-l’erogazione dei servizi”.L’Amministrazione provincialedi Cuneo, sotto la Presidenzadi Giovanni Quaglia, recepi-

va queste istanze che prove-nivano dal mondo del volon-tariato e con delibera n. 89/00del 27 novembre 2000 e votounanime, costituiva la Consul-ta provinciale del Volontariato,approvandone lo statuto.Un’esperienza unica in Italiaper la sua natura e forma giu-ridica in quanto non soltantoun semplice organo di coordi-namento di Associazioni, ma“(…) organo permanente dipromozione e di consultazionedella Provincia di Cuneo sullerisorse, proposte ed azioni delvolontariato, su tutto il territo-rio provinciale “ (art. 1 delloStatuto).Nel 2003, erano censite circa350 Organizzazioni di Volon-tariato iscritte al Registro Re-gionale del Volontariato di cuiall’art. 6 Legge 266/91 e 1.500Associazioni di Volontariatonon ancora iscritte, raggiun-gendo il ragguardevole nume-ro di 1.800.Eletti gli organi statutari (pro-cedendo all’elezione dei propri

rappresentanti divise per AreeTematiche), la Consulta si eradata un regolamento operativoche veniva approvato nella suaseconda Assemblea Generale,nella quale venivano ammessetutte le Associazioni, indipen-dentemente dall’iscrizione alRegistro Regionale. Non es-sendo presente in provincia diCuneo – all’atto della sua co-stituzione - un Centro di Ser-vizi per il Volontariato radicatosul territorio, la Consulta stes-sa aveva fornito a tutte le As-sociazioni consulenza inmateria fiscale, progettuale eformativa. Erano inoltre stateorganizzate 23 riunioni zona-li per spiegare il proprio lavo-ro, monitorare il territorioraccogliendo tesi e proposte efavorire l’iscrizione delle As-sociazioni al Registro Regio-nale del Volontariato, offriretutto il supporto necessarioquale una bozza tipo dell’Attocostitutivo e dello Statuto. Da-gli incontri sul territorio eraemersa tra i volontari l’esigen-

“Società Solidale”:dieci anni di storiain provincia di Cuneo

Dalla nascita della Consulta pro-vinciale delVolontariato, alla co-stituzione di “Società Solidale”fino all’insediamento ed al con-solidamento del Centro Serviziper il Volontariato di Cuneo

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za di uno strumento che po-tesse offrire quotidianamenteservizi alle Associazioni, an-che tramite il sostegno econo-mico delle varie iniziative.Prendeva dunque forma, inquel contesto, l’idea di avereun Centro di Servizio per il Vo-lontariato che potesse erogareservizi unicamente alle Asso-ciazioni operanti nel territorioprovinciale. Essendo allora iCentri di Servizio strutturati alivello regionale, tre CSV in-terprovinciali, tramite l’Ammi-nistrazione provinciale (conpropria deliberazione) e tra-mite i rappresentanti dellaConsulta provinciale del Vo-lontariato (alle varie riunionipresso il competente Assesso-rato Regionale), si fecero pres-sioni al Comitato di Gestionedel Fondo Regionale per il Vo-lontariato ex art. 15 Legge266/91 affinché aprisse il Ban-do per la costituzione di Cen-tri di Servizio a livelloprovinciale, così da garantire ilservizio alle Associazioni pre-senti sul territorio cuneese. Laproposta veniva accolta e laRegione Piemonte pubblicavasul Bollettino Ufficiale n. 07del 14 febbraio 2002 il nuovoBando che accoglieva le ri-chieste della Consulta provin-ciale del Volontariato di

Cuneo, attribuendo a quest’ul-tima un indubbio successo.Alcuni Coordinamenti Provin-ciali aderenti all’Ufficio di Pre-sidenza della Consulta delVolontariato diedero vita, conil coordinamento “SolidarietàInsieme” (composto da Asso-ciazioni aderenti ad uno deiprecedenti CSV già operantisul territorio regionale, l’Uni-vol) ad un’Associazione di As-sociazioni denominata“Società Solidale” che con-corse al Bando Regionale. IlComitato di Gestione del Fon-do Speciale per il Volontariatodel Piemonte con delibera del17 luglio 2002 conferì a dettaAssociazione la gestione delCentro di Servizio per il Vo-lontariato della provincia diCuneo.Fin dalla delibera del Comita-to di Gestione citata, l’Asso-ciazione “Società Solidale”sentì prima di tutto l’esigenzadi confrontarsi con le Orga-nizzazioni di Volontariato pre-senti sul territorio provincialeper dare voce alle loro esigen-ze e discutere sulle problema-tiche attinenti il variegatomondo del volontariato.Le 1.800 associazioni doveva-no essere aiutate a crescere, auniformarsi alle Leggi nazio-nali e regionali, a svolgere me-

glio il proprio scopo socialeoffrendo loro tutta la collabo-razione. Da subito si è ritenu-to necessario un Centro diServizio radicato sul territorio,che conoscesse le realtà loca-li per influire positivamente af-finché si potesse contribuire acrescere insieme attraversoprogetti mirati. Fin dagli inizi,il Consiglio Direttivo di “So-cietà Solidale” si è riunito pe-riodicamente a cadenzamensile per progettare la strut-tura del nuovo Centro di Ser-vizio. Ci si è incontrati con leistituzioni e gli enti locali e, alfine di presentare un program-ma utile alle Associazioni eimplementare il primo pro-gramma biennale 2003/2004,sono state organizzate delleriunioni plenarie zonali permettersi in ascolto delle OdVcosì da raccogliere le istanzedella base, le richieste, le atte-se e soprattutto i problemi ches’incontrano nel lavoro quoti-diano al fine di eliminare gliostacoli e le barriere.Non è mai stata intenzione di“Società Solidale” creare unastruttura verticistica, piuttostoun palazzo di vetro che nonha porte, dove ogni volonta-rio può entrare per chiedere eoffrire aiuto e collaborazione.È stata prestata attenzione a

tutti, alle grandi Organizza-zioni di Volontariato così comealle piccole Associazioni cheoperano sul territorio perchéentrambe si aspettano dal CSV,secondo le proprie esigenze,un servizio tempestivo e qua-lificato .Il CSV di Cuneo si è confron-tato con gli enti locali, i Con-sorzi Socio – Assistenziali, maanche le realtà delle Comuni-tà Montane, ricchezza dellenostre valli troppo spesso di-menticate.Fu inviata a tutte le 1.800 As-sociazioni di Volontariato laproposta di iscrizione a “So-cietà Solidale” perché non sivoleva creare un ente chiuso ariccio, ma condividere con piùassociazioni possibili la ge-stione del CSV.La missione dei Centri di Servi-zio per il volontariato è stabili-ta direttamente dalla normativavigente in materia, in partico-lare l’art.15 della Legge 266/91( Legge quadro sul volontariato) che li istituisce , laddove alprimo comma afferma che (…)sono a “disposizione delle or-ganizzazioni di volontariato, eda queste gestiti, con la fun-zione di sostenerne e qualifi-carne l'attività” e l’art. 4 delDecreto Ministeriale 8 ottobre1994 che li disciplina, laddove

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afferma che “I centri di servi-zio hanno lo scopo di sostene-re e qualificare l’attività divolontariato. A tal fine eroga-no le proprie prestazioni sottoforma di servizi a favore delleorganizzazioni di volontariatoiscritte e non iscritte nei regi-stri regionali. In particolare, fral’altro:approntano strumenti e inizia-tive per la crescita della culturadella solidarietà, la promozionedi nuove iniziative di volonta-riato e il rafforzamento di quel-le esistenti;offrono consulenza e assistenzaqualificata nonché strumentiper la progettazione, l’avvio e larealizzazione di specifiche at-tività;assumono iniziative di forma-zione e qualificazione neiconfronti degli aderenti ad or-ganizzazioni di volontariato;offrono informazioni, notizie,documentazione e dati sulle at-tività di volontariato locale enazionale.Si è cercato di creare un’Asso-ciazione che nel gestire il Cen-tro di Servizi per il Volontariatosi ispirasse a principi comuni,valori forti, attraverso i qualiperseguire la mission ed affer-marne l’identità. Dopo una pri-ma fase di orientamento, il CSV“Società Solidale”, grazie an-che all’aumento delle risorsedisponibili, ha consolidato l’of-ferta di servizi gratuiti; l’eroga-zione dei servizi ha,nel corso

degli anni, seguito sempre al-cuni principi fondamentali:coerenza, legittimità, egua-glianza, economicità, chiarez-za e trasparenza.In particolare, dal 2007 i ser-vizi erogati sono aumentati siaquantitativamente che qualita-tivamente andando sempre piùverso l’ascolto dei bisogniespressi dalle associazioni conla creazione di nuovi servizianche innovativi (che hannopoi fatto scuola sul panoramaregionale e nazionale): es. ban-do attrezzatura espositiva/pro-mozionale, bando stampagiornali, ecc.Il personale, adeguatamente for-mato, è cresciuto in competen-ze tanto da rendere necessariala consulenza esterna (Com-mercialista e Avvocato) solo perquestioni di particolare portata,mentre tutto il resto viene ge-stito quotidianamente all’inter-no (con risparmio di tempo erisorse economiche).Di pari passo alla crescita del-le richieste e dei conseguentiservizi erogati è cresciuta la pre-senza sul territorio del CSV “So-cietà Solidale”, da sempreconsiderata fondamentale al fi-ne di avvicinare alle OdV le of-ferte dei servizi. Dal 2003 inavanti, gli sportelli del CSV so-no passati da uffici poco iden-tificabili a veri e propri “punti diservizio polifunzionali”, rico-nosciuti dalla OdV e facilmen-te individuabili dai cittadini alla

ricerca di informazioni sulmondo del volontariato. Oltrealla sede di Cuneo e agli stori-ci sei sportelli territoriali (Alba,Bra, Fossano, Mondovì, Saluz-zo e Savigliano), da settembre2009 son attivi anche gli spor-telli di Ceva, Garessio ed Or-mea (apertura mensile).In questi dieci anni di storia,l’avvicendamento dei vari Con-siglieri, a seguito delle regolarielezioni, non ha mutato la mis-sion e la vision di Società Soli-dale, l’orientamento dato allagestione del Centro; questa coe-

renza ha sicuramente permessodi lavorare con serenità nel de-cennio passato e consolidarela presenza del Centro. Rendo-no conto del consolidamentodel CSV “Società Solidale” lereti instaurate sul territorio coni vari soggetti presenti, il nu-mero di servizi richiesti ed ero-gati, il numero di soci,la sempremaggiore strutturazione (ne-cessaria)degli strumenti di pro-grammazione, gestione econtrollo, tanto per citare alcu-ni criteri.La storia continua…

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Il logo di Società SolidaleIl primo logo di “Società Solidale” erastato pensato per dare l’idea di unacomunità che si costruisce insiemecome i tasselli di un puzzle. Le duemani che si stringono sembravano evo-care le società di mutuo soccorso, tradi-zione privata italiana di volontariato, sullascia delle quali le OdV si sono costituite.

Dal 2008 il logo è stato modificatoattuando una semplificazione.

In occasione del decennale del CSV gliallievi della classe 3ª E del Liceo Artisti-co “Ego Bianchi” di Cuneo hanno ideatoe realizzato un logo apposito.

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ICSV “approntano strumenti e ini-ziative per la crescita della culturadella solidarietà, la promozione di

nuove iniziative di volontariato e ilrafforzamento di quelle esistenti”

Come già ricordato nelle pagine prece-denti, è il Decreto Ministeriale 8 ottobre 1997a regolare l’operato dei Centri di Servizioper il Volontariato. Di seguito riportiamo al-cuni grafici e schemi che esemplificanol’andamento dei servizi gratuiti erogati nelcorso di questo primo decennio. Sono pre-sentati in base alla suddivisione dell’artico-lo 4 del Decreto Ministeriale.

anni alservizio del

VOLONTARIATOAttività 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 TOT.

PROMOZIONEIniziativerealizzate dal 11 11 12 18 15 26 22 17 25 150CSVN. prog.promozione 33 35 53 89 77 149 168 171 80 867presentati da OdV

PROMOZIONE

Iniziative di promozione organizzatedirettamente dal CSV e in collabora-zione con le OdV (tramite bando).Comparazione anni 2003/2010.

*Si rileva che nel 2011 il CSV ha atti-vato il Bando di Promozione a duesole scadenze (non scadenze perio-diche mensili come per gli anni pre-cedenti) a seguito della contestualeattivazione dei Bandi di ProgettazioneSociale che in parte hanno quindi as-sorbito le richieste.

Iniziative di promozione. Compara-zione iniziative promozionali totali rea-lizzate da Società Solidale anni2003/2011.

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“Offrono consulenza e assistenza qualificata nonché strumenti per la progettazione, l’avvio e la realizzazione di spe-cifiche attività”

Attività 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 TOT.

CONSULENZA ASSISTENZA

Ass. Servite c/o 277 387 650 851 845 1372 1422 1436 1565 8.805sede e sportelli

1066 1572 2082 2696 3031 3436 3823 3650 4226 25.582Passaggi totali (totale (totale (totale (totale (totale (totale (totale (totale

OdV consulenze consulenze consulenze consulenze consulenze consulenze consulenze consulenze

2877) 4427) 5675) 7517) 9332) 9792) 11594 51.214N. OdV servitecon Centro 56 59 58 101 110 125 141 155 207 1.012StampaN. OdV servitecon Bando Attr. - - - - - - 41 37 31 109InformaticaN. OdV servitecon Bando Attr. - - - - - - 55 22 22 99Esposit/Promoz

CONSULENZA/ASSISTENZA

Associazioni di Volontariato servite tramite servizi di assi-stenza/consulenza presso la sede e gli sportelli CSV. Com-parazione anni 2003/2011.

Consulenze erogate dal personale CSV. Comparazioneanni 2003/2011.

Passaggi delle OdV presso la sede e gli sportelli del CSV perservizi di assistenza/consulenza. Comparazione anni 2003/2011.

N OdV servite con il Centro Stampa. Comparazione anni2003/2011.

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Corsi di formazioneper Volontari.Comparazioneinterventi formativitotali realizzatida Società Solidaleanni 2003 /2011.

Corsi di formazioneper Volontari.Comparazionetra formazionediretta eformazionetramite bando2003/2011.

“Assumono iniziative di formazionee qualificazione nei confronti degliaderenti ad organizzazioni di volon-tariato”

Attività 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 TOT.

FORMAZIONEN. corsi formaz.attivati dal CSV 27 16 9 21 24 23 26 18 28 192Volontaripartecipanti 256 271 211 350 260 297 374 275 290ca. 2.584N. prog. formaz.Presentati da OdV 25 31 31 22 17 23 21 17 12 199N. Corsi esterni - - - - - - 3 12 7 22

FORMAZIONE

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società solidale N. 1/2012 - 11

Volumi di interesse per il settore vo-lontariato consultabili ed in prestitopresso la sede CSV. Comparazione an-ni 2003/2011.

I servizi che il CSV “Società Solidale”eroga gratuitamente a tutte le Orga-nizzazioni di Volontariato della pro-vincia di Cuneo sono sintetizzatianche sulla Carta dei Servizi e sul Re-golamento di accesso ai servizi, pub-blicazioni disponibili presso la sede egli sportelli territoriali e sul sitowww.csvsocsolidale.it.

“Offrono informazioni, notizie, do-cumentazione e dati sulle attività divolontariato locale e nazionale”Documentazione su tematiche di in-teresse delle OdV realizzata dal CSV.Comparazione anni 2003/2011.

DOCUMENTAZIONEINFORMAZIONE

PROGETTAZIONE SOCIALE

Attività 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011N. Rivista Soc. 7Solidale (da giugno ’03 6 6 6 6 5 6 6 6

a giugno ’04)

News letter 30 20 12 12 12 12 12 12 12(da giugno ’03 (+ 20 dal (+ 20 dal (+ 33 dal (+ 44 dal (+ 70 dal (+ 70 dal

a giugno ’04) sito CSV) sito CSV) sito CSV) sito CSV) sito CSV) sito CSV)

N. QuaderniSolidali - 4 3 1 1 1 1 2 1N. Studi Sociali - 1 - - 1 1 3 1 -N. LibriFotografici - 1 - 1 1 1 1 - 1BilancioSociale - - SI SI SI SI SI SI SIN. LibriBiblioteca CSV 100 100 210 407 530 610 683 722 731

Nel corso degli anni, il CSV SocietàSolidale ha avuto la possibilità di so-stenere le OdV su progetti di inter-vento sociale. Tali progetti sono statisostenuti con Bandi diversi che nelcorso degli anni hanno cambiato no-me, forma e metodologie applicative.

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011Progetti Servizio(dal 2004 al 2006) - 25 30 22 - - - - -Prog.Ex ComunicazioneTurco (dal 2007 al 2009) - - - - 15 14 9 - -Bando CoProgettazione (2011) - - - - - - - - 28Bando ScadenzaUnica (2011) - - - - - - - - 23

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Il 17 aprile 2002 nasce l’As-sociazione per il Volontaria-to “Società Solidale” a cui

sarà affidato il ruolo di Ente Ge-store del Centro di Servizio peril Volontariato della provincia diCuneo con delibera del Comi-tato di Gestione del 22 luglio2002.

L’Associazione nasce con 7 So-ci Fondatori: Giovanni Qua-glia (in qualità di Presidentedell’Amministrazione Provin-ciale di Cuneo), Giorgio Grop-

po (in qualità di legale rappre-sentante dell’AVIS provincia-le), Clemente Crispo (in qualitàdi legale rappresentante del-l’Ass. Nuova Adas di Saluzzo),Massimo Silumbra (in qualitàdi legale rappresentante del-l’AVO Ass. Volontari Ospeda-lieri di Cuneo), ArmandoBoaglio (in qualità di legalerappresentante dell’AIB Ass.Antincendi Boschivi di BorgoSan Dalmazzo), Roberto Ga-gna (in qualità di legale rap-presentante del Coordinamento

Provinciale Volontari di Prot.Civile) e Carlo Bottallo (in qua-lità di legale rappresentantedell’Ass. Solidarietà Insieme diSavigliano). L’impostazione da-ta fin da subito è stata quelladi creare un Centro di Servizioper il Volontariato condiviso evissuto dalle Associazioni del

territorio, per questo nel soloprimo anno di attività si sonoaggiunti altri 93 soci e il trenddi crescita della compagine so-ciale del CSV Società Solidalenon è mutato nel corso di que-sti anni portando il Centro diCuneo ad essere quello con labase sociale più ampia in Italia.

La CompagineAssociativa di“SOCIETÀ SOLIDALE”

Dai sette fondatori nel 2002 ai 332 soci nel 2012

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società solidale N. 3/2011 - 13

COMPAGINE ASSOCIATIVA CSV SOCIETÀ SOLIDALE 2003 - 2011

Attualmente i soci di “Società Solidale” sono 332.

100

175197 203

225252

267286

332

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Il primoCONSIGLIO DIRETTIVOdi “Società Solidale”

In questa e nelle prossime pagine, ri-porteremo le testimonianze di quan-ti hanno voluto ricordare il propriooperato in qualità di consigliere delCentro Servizi per il Volontariato“So-cietà Solidale”di Cuneo.

Il primo Consiglio direttivo di “Società Solidale” venne nominatoil 17 aprile 2002, in sede di costituzione dell’associazione stessa.

Presidente fu designato Giorgio Groppo. Gli altri componenti del na-scente sodalizio di associazioni erano:

Ne facevano inoltre parte, in qualità di Revisori dei Conti: Laura Bruno Fina, Paolo Delfino e Federico Moine (Revisore designato dalComitato di Gestione). Il primo Consiglio Direttivo rimase in carica dal 17 aprile 2002 al 20 febbraio 2005.

Sembra ieri quando con Giorgio, Micol e Samanta traslocavamo la fo-tocopiatrice e le altre suppellettili dal piccolo ufficio dell’Univol, nei

locali dei Tommasini, ai locali di Via Bassignano, prima sede storica diSocietà Solidale. La provincializzazione dei Centri di Servizio, nati su ba-se regionale, ha dato i suoi risultati: oltre 300 associazioni iscritte inprovincia nell’arco di dieci anni e migliaia di consulenze e servizi han-no portato il volontariato a creare una rete tale che, proprio questa as-sociazione, Società Solidale, prendesse corpo come un’entità concreta.Venendo dal volontariato di Protezione Civile ero abituato a periodi diformazione e a reagire alle emergenze che si presentavano.Occupandomi per tutti questi anni di Società Solidale ho imparato aconfrontarmi con tutto il Volontariato in particolare con il mondo dellasofferenza…. dove ho conosciuto il dolore, ma anche la dignità, con cuitante persone devono convivere. Il mestiere di medico, poi, mi ha ancheconfermato (se mai ce ne fosse stato il caso), che la vita per quanto pos-siamo fare con la nostra scienza e conoscenza, ha una fine. Per questedue ragioni, credo fondamentali, essa va vissuta intensamente, senza spre-carla e, possibilmente, con la massima attenzione per chi ci sta intorno,soprattutto i meno fortunati, non dimenticando, come dissi nel mio pri-mo intervento dieci anni fa all’assemblea di Società Solidale , di fare co-se belle, utili e coraggiose. Giovanni Milano

Sono orgoglioso di aver fattoparte del gruppo dei fondato-

ri del CSV “Società Solidale”.La volontà, la passione, la co-stanza (non è stato il mio caso) dialcuni uomini, di raggiungere al-ti obiettivi, ottiene grandi tra-guardi, come è avvenuto per ilCentro Servizi per il Volontariatodi Cuneo.Ad multos annos.

Davide Borgna

Apprezzo il lavoro svolto neidieci anni e il supporto offer-

to all'evoluzione del volontaria-to verso una maggiorediversificazione delle aree di im-pegno e un'attenzione più preci-sa alla progettazione e allacomunicazione. Ma guardiamoanche alle nuove frontiere del-

l'impegno personale, associativo ecollettivo, che potrebbero essere:- Lo sviluppo di forme educativee auto-educative atte a favorireatteggiamenti e comportamen-ti di gratuità e di investimentonelle relazioni.

- L'accoglienza e quindi la pre-disposizione e l'attuazione diattività efficaci e appropriateper recepire e affrontare il di-sagio e la sofferenza di tanti.Non come beneficenza, mapiuttosto come con-di-visionee cammino comune.

- La cura gentile e seria dell'am-biente e di questo tempo com-plesso, nell'esercizio della caritàe nell'uso dei beni e delle gra-zie della vita.

Carlo Bottallo

GiorgioGroppo

Presidente

CarloBottallo

ArmandoBoaglio

AngeloBrizio

GiancarloPenna

(membrodesignato

dalComitato di Gestione)

Clemente Crispo(in seguito sostituito,

durante il mandato, daLuciano Biadene)

CarloFea

Marco Fraire

CamilloIsasca

GiovanniMilano

14 - società solidale N. 1/2012

Roberto Cerrato(in seguito sostituito, durante

il mandato, daAdonella Fiorito)

2002/2005

Davide Borgna(in seguito sostituito,

durante il mandato, daMassimo Silumbra)

Page 15: Speciale Decennale Società Solidale

Il Consiglio direttivodi Società Solidalenel triennio

Si rinnovano gli organi sociali di Società Solidale

È stata un'esperienzamolto positiva chemi ha per-messo di allargare la mia cultura del Volontariatoin generale, facendomi conoscere o sviluppareaspetti e problematiche che non conoscevo an-cora o di cui ero al corrente in modo superficiale.Ho apprezzato la competenza e la professionalitàdi tutta la struttura e , in particolare, la disponibilità.Saluti e Auguri Biadene Luciano

Nel 2003 sono stata chiamata a far parte del di-rettivo del CSV. Pur sapendo l'impegno che avreb-be richiesto, sommandolo ai tanti che già avevo,ho accettato di mettermi in gioco in questa nuovaavventura, forte del sostegno dell'amico DavideBorgna. Ho affiancato il presidente Giorgio Grop-po in molte attività, ho partecipato ad iniziativeesprimendo sempre con la massima libertà la miaopinione, cercando di portare la mia esperienzain un ambiente dove le scelte, soprattutto per lepiccole associazioni, potevano fare la differenza.Ho promosso e organizzato insieme allo staff del

CSV un convegno nazionale di Lotta alla Pedofiliae questa esperienza mi è stata utile poi per costi-tuire, insieme ad un gruppo di amiche, l'associa-zione MAI+SOLE, che da 5 anni si occupa di donnevittime di violenza e che nel 2010 ha ricevuto il ri-conoscimento del Ministero delle Pari Opportuni-tà per il lavoro svolto entrando così a far partedelle Rete Nazionale Antiviolenza.Ritengo che i servizi offerti siano utili per il volon-tariato, anche se a volte potrebbero essere fattescelte diverse, come eliminare buona parte dellaburocrazia e della carta stampata prediligendo larealizzazione di progetti volti di più all'obiettivo fi-nale.

Adonella Fiorito

Il periodo che ho trascorso per amministrare il CSVè stato un'esperienza positiva, mi ha dato l’oppor-tunità di fare conoscenza di persone cordiali e so-cievoli, a partire dal presidente GroppoGiorgio,(anche se a volte ci urtavamo per diver-genze di idee). E poi tutti i componenti del direttivo

2005/2008

società solidale N. 1/2012 - 15

I componenti del Collegio dei Revisori dei Conti eletti in assemblea sono: Laura Bruno Fina, Paolo Delfino a cui si aggiunge FedericoMoine, nominato dal Comitato di Gestione del Fondo regionale del Volontariato. Il Collegio dei Probiviri, eletto sempre dall’assembleadei soci di “Società Solidale”, era formato da: Marco Porcari; Piercarlo Barale.

Il rinnovo delle cariche sociali dell’associazione“Società Solidale” che gestisce il CSV di Cuneo, av-viene in assemblea nel 2005.

Gli allora 168 soci confermarono alla PresidenzaGiorgio Groppo. La rosa del nuovo direttivo, che re-sta in carica fino al 2008 è così formata:

Giorgio GroppopresidenteOreste ArmandoLuciano BiadeneArmando Boaglio,nominato VicepresidenteCarlo BottalloAngelo BrizioAdonella Fiorito,nominata VicepresidenteAntonio GasanteAurelio GhioPietro MarroGiovanni MilanoGiancarlo Pennamembro designatodal Comitato di GestioneAlberto Proglio

Page 16: Speciale Decennale Società Solidale

chemi hanno insegnato,ognuno con il proprio com-portamento, come si può amministrare il CSV perdare le giuste risposte alle associazioni che faceva-no richiesta di contributi(tramite progetti). Credo diaver fatto del mio meglio perché si potesse discute-re con serenità dei problemi che a volte venivano po-sti. Se poi in futuro dovessi ripetere tale esperienzanon avrei problemi a dare il mio contributo.Distinti saluti Aurelio Ghio

Sono volontario da quarant’anni. L’esperienza diconsigliere nel CSV “Società Solidale” è un mo-mento importante della mia vita nel mondo dellasolidarietà. Pietro Marro

Quando nell’Assemblea provinciale del CSV So-cietà Solidale della Provincia di Cuneo del 2005, fuieletto nel Consiglio Direttivo, sia personalmenteche per l’Auser,mi sentii molto onorato per la con-siderazione dei colleghi del volontariato che miavevano espresso la loro fiducia.Cercai subito dicapire le problematiche delle associazioni di vo-lontariato che in quella sede venivano affrontaree dare il mio contributo, seppur limitato alla miaesperienza nell’Auser, a quelle esigenze. Posso di-

re di aver trovato un gruppo di colleghi, con altreesperienze dalla mia, ma tutti accomunati dallavolontà di aiutare e crescere tutte le associazionidi volontariato della Provincia. Merito di un Presi-dente, Giorgio Groppo, sempre disponibile e pre-parato verso un mondo che conosce molto benee sempre presente in ogni manifestazione. Per pro-blemi di spazio cito solo due risultati dei tanti di-scussi e risolti in quel periodo.L’apertura deglisportelli territoriali del CSV nelle principali città del-la provincia, un grande aiuto alle associazioni delterritorio e la Fiera Provinciale del Volontariato, unmomento per conoscerci tra associazioni e farciconoscere dalla gente.Voglio però anche ricor-dare il gruppo di operatrici che operano presso ilCSV, uno staff di ragazze preparate, sempre di-sponibili e pronte ad aiutarci a risolvere quellepratiche, per noi spesso vere difficoltà. Insomma,una bella squadra. Posso dire che questa espe-rienza per me è stata un arricchimento di cono-scenza e di cultura su questo grande mondo cheè il volontariato, e uno stimolo che mi servirà percontinuare a dare il mio contributo nella mia as-sociazione e non solo, per aiutare chi ha bisogno.Grazie.

Il Presidente AUSEROreste Armando

16 - società solidale N. 1/2012

Page 17: Speciale Decennale Società Solidale

Il consigliodirettivo deltriennio

All’Assemblea annuale avevano partecipato i rappresentanti delle 233 associazioni che, dal 2003 ad oggi, hanno aderito a SocietàSolidale. Oltre a Giorgio Groppo confermato Presidente, i componenti del Consiglio direttivo del triennio 2008-2011 sono:

Dieci anni di Centro Ser-vizi per il Volontariato

“Società Solidale” sono si-curamente un momento dibilanci, di riflessioni sul ruo-lo dei centri di servizi in que-sti momenti di crisi. C’è unafoto dell’inaugurazione delCsv nel corridoio degli ufficidella sede, con gli allora As-sessori provinciali Rocca eRiu che si occupavano di Vo-lontariato e Sociale, con ilpresidente Giovanni Quaglia.A loro va il merito di averiniziato un percorso. Si sonopoi succeduti altri ammini-stratori ai quali va il ringra-ziamento di aver continuatol’opera intrapresa. Un grazieva a Giorgio Groppo che ciha creduto dall’inizio e oraprosegue nel suo incaricoimportante e delicato. Am-ministrare insieme al diretti-vo, di cui ho fatto parte perun mandato, un patrimonioeconomico a favore del vo-lontariato attraverso la pro-mozione o la formazione èmolto difficile e credo chegrazie all’equilibrio di tutti sisia riusciti nel compito. Qua-le sarà il ruolo del Centro inquesti periodi di crisi? Quel-lo di aprire il cuore verso chiha avuto meno e guardareavanti sempre, senza pensa-re ad interessi personali epensando che l’amicizia sibasa esclusivamente sullagratuità, come il volontariatostesso.

Marco Osella

Prima di iniziare la miaesperienza come consi-

gliere del CSV pensavo di co-noscere bene le varie realtàdel volontariato nella nostraprovincia, grazie ai diversianni di impegno in varie as-sociazioni. L’esperienza nelCSV mi ha invece aiutato acapire quanto grande e va-riegato sia il panorama delvolontariato che ci circonda.Il CSV mi ha fatto compren-dere quanto il volontariatosia importante per la nostrasocietà civile e quanto il CSVsia diventato importante perle varie associazioni di vo-lontariato grazie alla sua of-ferta di supporto, consulenza,alla fornitura di materiale pro-mozionale e soprattutto nel-l’offerta formativa. Il meritodel successo riscosso dal CSVva individuato in chi ha sa-puto crearlo e poi guidarloin questi anni e al personalealtamente qualificato e di-sponibile; spesso i collabo-ratori del CSV hanno saputodare forma a idee e richiesteche alcune associazioni, perscarsità di mezzi, non sareb-bero mai state in grado diesprimere in modo organico.Mi auguro che il CSV possacontinuare sulla buona stradaintrapresa, facendo conosce-re le varie associazioni delnostro territorio, rendendoleprotagoniste della società.

Cavallermaggiore,30 dicembre 2011

Valentino Piacenza

2008-2011

Elezioni di “Società Solidale” CSV

GiorgioGroppoPresidente

OresteArmando

SergioArmando

LucianoBiadene

AlbertoBotta

CarloBottallo

GiovanniGagnamembrodesignatodal Comitatodi Gestione

RobertoGagna

AntonioGasante

AntoninoGhigo

PietroMarro

MarcoOsella

ValentinoPiacenza

In qualità di Revisori dei conti sono stati eletti: Paolo Ghi e Pao-lo Delfino ai quali si affianca Andrea Gippone nominato dal

Comitato di Gestione ed infine i Probiviri nelle persone di PiercarloBarale e Marco Porcari.

società solidale N. 1/2012 - 17

Page 18: Speciale Decennale Società Solidale

18 - società solidale N. 1/2012

IL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO USCITO DALLE URNE È IL SEGUENTE:

Tutti concordi senza nes-sun astenuto: è il risultatodella votazione della re-

lazione sociale e del conto con-suntivo 2010 in merito

all’attività del Centro Servizi peril Volontariato Società Solidaledella provincia di Cuneo. Al-l’assemblea annuale, che si èsvolta il 5 marzo 2011 a Cu-

neo, si è proceduto anche allavotazione per l’elezione deinuovi organi che governeran-no il CSV Società Solidale nelprossimo triennio 2011-2013:

tra i due candidati alla Presi-denza, Giorgio Groppo è statoriconfermato con 149 voti men-tre lo sfidante Franco Civallerosi è fermato a quota 64.

Sono stati eletti come Revisori dei conti: Paolo Delfino e RosinaDe Luca ai quali si affiancherà Adriano Falco nominato dal Co-

mitato di Gestione. Il Collegio dei Provibiri si compone di: Gio-vanni Gagna e Piergiorgio Reggio.

L’attuale consiglio direttivodel CSV “Società Solidale”

Giorgio Groppo presidente

Corrado BonesioIlario Bruno membro designato dal Comitato di Gestione

Franco CivalleroFabio GalloAntonino GhigoOrnella GhionePietro MarroGiovanni MilanoLaura PorracchiaFranco SampòMassimo SilumbraFlavio Zunino

Page 19: Speciale Decennale Società Solidale

società solidale N. 1/2012 - 19

Il mio contributo quale consigliere del CSV è il frutto deimiei trascorsi nel mondo del volontariato, in esperienze ma-

turate in più settori. Venti e più anni nei quali ho avuto mo-do di conoscere tante realtà e sopratutto tante persone,convincendomi più che mai che ciò che più arricchiscenon è l'apprendimento di cose o fatti, ma il contatto diret-to con le persone con cui ho collaborato o soltanto condi-viso esperienze di vita. Ho dato la mia disponibilità al CentroServizi per il Volontariato “Società Solidale” con entusiasmo,lo stesso che spero di trasmettere in coloro che mi onore-ranno della loro attenzione e disponibilità.

Corrado Bonesio

Franco Civallero nato a Cuneo il 21 marzo 1951, resi-dente a Cuneo Corso Nizza 77, dirigente industriale in

pensione.Attualmente Governatore Presidente della Confraternita diMisericordia di Cuneo, Vicepresidente Associazioni Miseri-cordie del Piemonte e tesoriere della stessa Associazione.La Confraternita di Misericordia di Cuneo di cui sono Vo-lontario Fondatore, è stata fondata nel novembre 2006, og-gi è composta da 120 volontari di cui circa 80 certificati“Soccorritore in emergenza 118".Il parco automezzi è formato da cinque ambulanze e quat-tro autovetture. La Confraternita della Misericordia è con-venzionata con il Servizio 118 per l'emergenza inextemporanea e con l'Asl Cn 1 per i trasporti in genere.L'Associazione delle Misericordie del Piemonte è formata daotto Confraternite di Misericordia sparse nel Piemonte e co-ordina le consorelle per i servizi e i rapporti con le istituzionia livello Regionale.Da quest'anno sono Socio fondatore dell'Associazione “Pa-ne al Pane" nata per la raccolta dei generi alimentari pres-so negozi e supermercati rimasti invenduti alla chiusuraserale e destinati ad essere eliminati.Questi generi vengono consegnati ad Associazioni che as-sistono le famiglie più bisognose.Membro del Consiglio Direttivo del CSV.

Franco Civallero

Il mio impegno con il CSV è iniziato sin dal lontano 2002quando, insieme ad altri giovani volontari e al giovane

staff del Centro, ci cimentavamo nella “1^ Fiera del Volon-tariato” a Fossano. Tutti eravamo desiderosi di fare qualco-sa che portasse la Fiera ad essere un bell’evento, ricordo lapercezione che tutti sembravamo avere di un cammino nuo-vo ed in qualche modo innovativo: nessuno prima di allo-ra aveva pensato in Italia di fare la “Fiera del Volontariato”.A pensarci bene il mio desiderio di impegnarmi per la cosapubblica, nella vita sociale, ha in me radici profonde: a 10

anni, ho iniziato ad impegnarmi in parrocchia ed a tredici hoiniziato a conoscere il mondo della politica; a 16 sono di-ventato socio ed attivista di “Marevivo” un’associazioneambientalista molto attiva in quegli anni, poi gli anni del-l’università sempre impegnati al servizio della realtà socia-le in cui vivevo e come rappresentante degli studenti dellaFacoltà di Giurisprudenza.Credo però che l’incontro che posso definire come fonda-mentale nella mia vita, sia avvenuto negli anni Novanta,con Don Oreste Benzi e con Paolo Ramonda che mi hannocondotto alla scoperta della povertà, dei più deboli, soli edemarginati, mondo che prima di allora non avevo ancora co-nosciuto così a fondo.Da qui il mio arrivo in provincia di Cuneo dove poi ho scel-to di vivere. Agli inizi degli anni 2000 avevo dato all’asso-ciazione di cui faccio parte, la “Comunità Papa GiovanniXXIII”, la disponibilità a seguire in banchetti che portavamonelle varie feste e fiere, eventi in cui promuovevamo il vo-lontariato nazionale ed internazionale nei nostri ambiti e ven-devamo i prodotti che i nostri ragazzi disabili producevanonei vari laboratori. Così festa dopo festa, fiera dopo fiera, hoconosciuto Giorgio, Micol, Manuela, Samanta, Clara e tut-to un mondo associativo che più passava il tempo e piùsentivo che in qualche modo ben si coniugava con il miocammino di vita. Quando nel 2007, insieme ad altri amicie volontari abbiamo fondato l’associazione “Condividere”,abbiamo aderito al CSV e per me è stato assolutamente na-turale dare la disponibilità ad impegnarmi per il bene delCentro e delle Odv del territorio in cui vivo, quando poi miè stato proposto di seguire la delegazione di Fossano e Sa-vigliano ho accettato molto volentieri. Quegli anni in cui hoavuto la possibilità di seguire come delegato il lavoro del Di-rettivo sono stati anni molto interessanti in cui ho imparatotantissimo: ho scoperto la ricchezza di competenze che ilmondo del volontariato può e sa mettere in campo al servi-zio della Comunità. Nel 2011 ho avuto l’onore e l’onere diessere eletto nel Direttivo e di poter continuare a dare ilmio contributo al servizio di tutti.Don Benzi ci ripeteva sempre: “…con la condivisione legioie si moltiplicano e le fatiche si dividono…”: credo chegli sforzi e l’impegno che tutti gli amici del mondo del vo-lontariato e che il CSV mettono in campo siano il modomigliore per permettere alla nostra società di poter supera-re qualsiasi crisi. Ogni qualvolta un uomo sposta lo sguar-do da sé a chi gli sta vicino, si realizza quella profezia cheDon Benzi ci ha lasciato. Il volontariato cuneese, le perso-ne che gratuitamente in esso si impegnano e il CSV che lerappresenta, sono il lievito fondamentale per far crescere una“Società veramente Solidale”.

Fabio Gallo

Page 20: Speciale Decennale Società Solidale

Incarichi attuali: consigliere CSV “Società Solidale”; membrodella Consulta della solidarietà di Savigliano; Vicepresiden-

te associazione “Mai+Sole”Sono passati solo pochi mesi dalla mia elezione di consiglie-re del CSV, attualmente mi sento ancora impreparata alla re-sponsabilità e al grande impegno che tale carica richiede.Sinora mi sono trovata a collaborare con i componenti del CSV,dalle più diverse tipologie di personalità, ognuno con le pro-prie idee, le proprie competenze e le proprie convinzioni,molti veterani con grandi conoscenze in questo campo, altricome me alla prima esperienza.In alcune riunioni vi sono state divergenze d’opinioni, credoche i diversi punti di vista siano una risorsa e non un ostaco-lo. Alimentare sterili polemiche non porta a nulla, l’importanteè non perdere di vista l’obiettivo comune che è quello di la-vorare al servizio degli altri per sostenere il lavoro dei volon-tari, al fine di contribuire a costruire una società migliore.Oggi posso dire che sono stata piacevolmente sorpresa nelloscoprire che sul nostro territorio esistono centinaia e centina-ia di associazioni che si occupano del sociale nei vari ambitie che si impegnano per rendere migliore l'esistenza di chi è me-no fortunato. Individui che dedicano tempo ed energie nel-l’intento di migliorare le condizioni di vita delle persone.Credo che le qualità che servono per svolgere al meglio il com-pito di consigliere siano: onestà, trasparenza, lungimiranza,umiltà e capacità gestionale, grande capacità di lavorare in te-am; non avere come priorità la propria associazione, ma es-sere al servizio di tutti, facendo in modo che ogni associazionepossa accedere ai preziosi servizi del CSV per raggiungereobiettivi comuni. Inoltre è indispensabile conoscere a fondo ilmondo del volontariato ed essere sempre e costantemente ag-giornati.

Concludo lasciandovi questo aforisma: Non c'è in un'intera vi-ta cosa più importante da fare che chinarsi perché un altro, cin-gendoti il collo, possa rialzarsi. (Luigi Pintor)

Ornella Ghione

Anche se non è nemmeno un anno che sono stata eletta nelConsiglio direttivo di “Società Solidale”, posso dire sem-

plicemente che per me è un’esperienza positiva, anche se tradiscussioni, polemiche e quant'altro. Far parte del direttivo mista dando la possibilità di conoscere il mondo del volontaria-to a 360 gradi e di avere l’opportunità, in questi momenti dicrisi, di poter aiutare chi aiuta il prossimo.Questa è una bella sensazione.

Laura Porracchia

Far parte del Consiglio direttivo del CSV “Società Solidale”è per me un’esperienza nuova, anche se sono 38 anni che

sono impegnato nell’Avis prima come donatore, poi come re-sponsabile Gruppo Avis di Sinio, poi nel Consiglio direttivo al-bese e infine come Presidente dal 1996. Conoscevo già il CSVperché come Avis abbiamo sempre presentato progetti e ini-ziative. Ci siamo rivolti al CSV ottenendo tutte le volte una ri-sposta positiva, soprattutto allo Sportello CSV di Alba.Alle precedenti elezioni ho deciso di candidarmi per poterpartecipare più direttamente alla gestione del CSV e per por-tare le esigenze del territorio in cui vivo ed opero.Per me è un’esperienza nuova. Cercherò di impegnarmi almassimo in questo mandato e di fare gli interessi delle asso-ciazioni, in particolare di quelle dell’albese.

Flavio Zunino

20 - società solidale N. 1/2012

Page 21: Speciale Decennale Società Solidale

Nel triennio 2002-2005i componenti del Collegiodei Revisori dei Conti erano:

LAURA BRUNO FINA

PAOLO DELFINO

FEDERICO MOINE

(Revisoredesignatodal Comitatodi Gestione)

Nel triennio 2005-2008formavano il Collegio dei Revisori deiConti:FEDERICO MOINE

(Revisore designato dal Comitato di Ge-stione)LAURA BRUNO FINA

PAOLO DELFINO

IL COLLEGIO DEI PROBIVIRI ERA FORMATO DA:

MARCO PORCARI

PIERCARLO BARALE

Nel triennio 2008-2011i Revisori eletti erano:

PAOLO GHI

PAOLO DELFINO

ANDREA GIPPONE

(Revisore designatodal Comitato di Gestione)

I PROBIVIRI:PIERCARLO BARALE

MARCO PORCARI

Nell’ultimo triennio, dal 2011 al 2014 perquanto riguarda i revisori sono stati eletti:

PAOLO DELFINO

ROSINA DE LUCA

ADRIANO FALCO

(Revisoredesignatodal Comitatodi Gestione)

IL COLLEGIO DEI PROVIBIRISI COMPONE DI:GIOVANNI GAGNA

PIERGIORGIO REGGIO

MARIA ANTONIETTA VEGLIO

nominata dalla Provincia di Cuneo

società solidale N. 1/2012 - 21

Falco Adriano, nato a Cuneoil 26 aprile 1937, Dirigente

Inps a riposo, ex consiglierecomunale di Cuneo ed ex con-sigliere generale della Fonda-zione Cassa di Risparmio diCuneo, nominato Revisore deiconti del Centro Servizi per ilVolontariato “Società Solida-le” della provincia di Cuneodal Comitato di Gestione delFondo speciale per il Volon-tariato in Piemonte con de-correnza dal primo gennaio2011.Il mandato è di esercitare, uni-tamente ad altri due colleghidel Collegio dei revisori, uncontrollo concomitante e sus-seguente sulla gestione deifondi annualmente assegnatial Centro Servizi. Un compitoreso agevole dall’ottima orga-nizzazione e trasparenza degliuffici e dalla presenza di pri-mari uffici di consulenza in-terni per la normativacontabile, fiscale e del lavoro.L’incarico è biennale.

Adriano Falco

In premessa un doveroso ri-conoscimento a quanti hanno

contribuito alla costituzionedell’Associazione per il Volon-tariato “Società Solidale”.Pensando poi all’esperienzafatta nel Comitato di Gestioneper il Volontariato in Pie-monte e al successivo impe-gno nel Consiglio direttivo delCentro di Servizio per il Vo-lontariato “Società Solidale”di Cuneo, sento di poter espri-mere questa breve testimo-nianza.L’Associazione Società Soli-dale ed il Centro Servizi per ilVolontariato realizzano, nelloro agire, concrete azioni di“Donne e Uomini” che han-no scelto di occuparsi dei bi-sogni dell’altro.Colgo l’occasione per rinno-vare il grazie al PresidenteGiorgio Groppo, al Consigliodirettivo, al Direttore e Col-laboratori del CSV di Cuneo eai numerosi volontari per ilquotidiano impegno.

Giovanni Gagna

Fin da ragazza ho sempre senti-to il bisogno di fare qualcosa

per gli altri, aiutando i più debolie pertanto sono sempre stata atti-va in diverse associazioni di vo-lontariato.Conoscevo l’associazione SocietàSolidale CSV attraverso la rivistabimestrale “Società Solidale” e per-tanto sapevo che l’associazione of-friva assistenza e consulenza perfar crescere la cultura della solida-rietà attraverso progetti, bandi epromozioni per le organizzazioni divolontariato. Però ho imparato aconoscere bene il CSV da quandosono stata eletta revisore dei conti.Infatti, partecipando alle riunionidel Consiglio direttivo ho capito ilsuo ruolo e soprattutto i suoi com-piti e quanto il mondo del volon-tariato sia una forza viva grazie atutte quelle persone che volonta-riamente e gratuitamente si metto-no a fianco di chi è in difficoltà.Concludo con una frase di MadreTeresa di Calcutta, la madre dei piùpoveri che affermava “basta la so-lidarietà per far vivere la felicità”.

Rosina De Luca

Dieci anni di Centro Ser-vizi rappresentano per

me dieci anni di servizio.Da Revisore dei conti. Que-sta è la bizzarra sorte chemi è toccata, un talento chein modo imprevisto mi è sta-to affidato perché cercassidi metterlo a frutto.Il volontariato ha anchequest'anima, far del benerichiede anche di fare lecose bene ed accettare chequalcuno lo possa verifica-re.Così, da volontario, con col-legi e colleghi che si sononel tempo succeduti, hoaderito ogni volta - e sin dal-la prima ora - alla "chiama-ta" assembleare, convintoche anche il contributo del"tempo non libero", cioè delmomento professionale,chieda da ultimo quella gra-tuità dell'anima che al Cen-tro Servizi ho imparato ariconoscere.Cordiali saluti

Paolo Delfino

GLI ALTRI ORGANI SOCIALI DI SOCIETÀ SOLIDALE:il Collegio dei Revisori dei conti e il Collegio dei probiviri

Page 22: Speciale Decennale Società Solidale

22 - società solidale N. 1/2012

Lo staffdel CSVSocietà Solidale

Attualmente lo staff del CSVSocietà Solidaleè composto

da 14 persone.

L’organico del CSV So-cietà Solidale, alla finedel 2011, è composto

da 14 addetti: 11 dipendenti -tutti assunti con CCNL Uneba- e 3 collaboratori a progetto.

Ad essi si uniscono quattroprofessionisti: 1 Commercia-lista ed 1 Consulente del la-voro per la gestione internadel Centro ed altri 2 Espertiper la consulenza specifica al-le Organizzazioni di Volonta-riato.

NOME RUOLOCagnazzo Elisa Consulenza su progetti

presso gli sportelli CSV di Alba e Bra

Campagno Lidia Ufficio Stampa CSV

Crispo Cristiano Consulenza sportelli CSVdi Saluzzo, Savigliano e Fossano

Dutto Federica Progetto Scuola & Volontariato

Giraudo Erica Ufficio Stampa CSV

La Dolcetta Francesca Progetto Scuola & Volontariato

Lamberti Giorgia Consulenza alla progettazione

Odasso Silvia Consulenza su progettipresso gli sportelli CSV di Alba e Bra

Serra Micol Direttore

Dal primo gennaio 2003 ad oggi hanno inoltre fatto parte dello staffdel CSV “Società Solidale”:

Page 23: Speciale Decennale Società Solidale

società solidale N. 1/2012 - 23

NOME RUOLO

Biadene Manuela Direttore

Allocco Cinzia Consulenza progetti presso gli sportelliCSV di Alba e Bra

Barile Giorgia Comunicazione e consulenzapresso gli sportelli CSV di Alba e Bra

Bedino Barbara Consulenza in sedee presso sportello CSVdi Savigliano

Bersezio Serena1 Segreteriae servizio di Centro Stampa

Garelli Mara2 Consulenza sportelli CSVdi Mondovì, Ceva, Ormea e Garessio

Girardo Elisa Ufficio Stampa CSV

Isaia Paola Monitoraggio progetti

Napoli Clara3 Segreteria,Progetto Scuola & Volontariatoe servizio di Centro Stampa

Ruffino Susanna Formazionee consulenza sportelli CSVdi Saluzzo e Fossano

Sattamino Debora4 Comunicazione e Consulenzasportelli CSV di Mondovì,Ceva, Ormea e Garessio

Silvestri Samanta Consulenza alla progettazione

Susenna Alice Progetto Scuola & Volontariato

Tallone Noemi Amministrazione e contabilità

1 In sostituzione di Napoli Clara,assente dal 30.03.2011 per maternità

2 Sostituita dal 22.09.2011per maternità da Sattamino Debora

3 Sostituita dal 30.03.2011per maternità da Bersezio Serena

4 In sostituzionedi Mara Garelli,assentedal 22.09.2011per maternità

L’ATTUALE STAFF DEL CSV

Page 24: Speciale Decennale Società Solidale

Professor Quaglia, che cosa ri-corda della nascita del CSV“Società Solidale”?Ricordo perfettamente l’impe-gno da me profuso per ottene-re che in ogni provincia, equindi anche a Cuneo, fossepresente un Centro Servizi peril Volontariato, dal momentoche la situazione precedentevedeva la presenza di soli trecentri in tutto il Piemonte.

Come Presidente della Provin-cia è stato tra i soci fondatori di“Società Solidale”. Con qualespirito avevate dato vita a que-sta associazione e qual era ilclima in cui si inseriva questoattore sociale?Negli anni di fine del secondomillennio abbiamo assistito inProvincia di Cuneo ad un forterilancio del volontariato nei va-ri settori della vita sociale e ci-vile.Le associazioni da più temporadicate nel territorio, con l’in-gresso di nuovi protagonisti edi giovani, hanno rilanciato illoro impegno, e nuovi settorihanno registrato grande inte-resse nelle comunità locali.Si pensi soltanto al settore del-

la Protezione civile, che prati-camente ha iniziato in queglianni la piena attività, con la co-stituzione di decine e decinedi gruppi comunali e del Co-ordinamento provinciale, do-po la terribile alluvione delnovembre 1994.Nel 1998, come Presidente del-la Provincia, ho promosso lacostituzione della Consultaprovinciale del Volontariato, af-fidando la responsabilità ope-rativa al presidente dell’AvisGiorgio Groppo.Secondo Lei, nel periodo delSuo mandato, le aspettative sulCSV sono state soddisfatte equal è stato il rapporto tra Pro-vincia e CSV “Società Solida-le”?Direi che gli obiettivi che ci siera prefissi sono stati realizzaticon l’entusiasmo proprio di chiinizia con passione, e creden-doci fino in fondo, una nuovaavventura a servizio del benecomune.I positivi rapporti instaurati tra laProvincia e gli altri enti localicon il CSV “Società Solidale”sono state il frutto di una fortesintonia e di una leale collabo-razione che esistevano ben pri-

ma della costituzione del Cen-tro; direi che la sua nascita èstata un po’ il coronamento ditutta un’attività concreta postain essere negli anni immedia-tamente precedenti.Ai tempi del Suo mandato par-lava di “esercito della solida-rietà” a proposito della risorsavolontaria in provincia di Cu-neo. Può spiegare questa defi-nizione?È vero, ho usato tante voltequell’espressione. Di fronte al-le calamità naturali, alle perso-ne in difficoltà e bisognose diaiuto, alle situazioni di debo-lezza e di fragilità e alle condi-zioni di disagio, l’unica rispostapossibile era ed è quella dellasolidarietà. Ma occorre che lasolidarietà sia organizzata, chegli operatori della solidarietà,e cioè i volontari, siano prepa-

rati, formati e strutturati in mo-do da rendere un servizio effi-ciente e veramente efficace.Essere cioè come un esercito alservizio del bene, del prossimoe di chi fa più fatica, con le ar-mi della disponibilità, dellacomprensione, della dedizionee dell’amore.

È una definizione valida anco-ra oggi?Direi di sì. Anche il numeroelevatissimo di volontari ope-ranti nella nostra Provincia neivari settori e nelle varie areeterritoriali, anche in quelle piùperiferiche, fa pensare ad un’or-ganizzazione ben strutturata,senza la quale moltissime atti-vità e iniziative non si potreb-bero svolgere. Il volontariato èun fattore importante per laqualità della vita e per la crea-

LA PROVINCIADI CUNEO:uno dei fondatori di“Società Solidale”

La Provincia di Cuneo è stata unodei soci fondatori del Centro Serviziper il Volontariato “Società Solida-le” e ha dato vita anche alla pri-ma Consulta per il Volontariato.Giovanni Quaglia è stato il Presi-dente della Provincia che ha vistonascere “Società Solidale”.Abbia-mo posto a lui alcune domande.

Il Presidente Quaglia durante l’inaugurazione della nuova sedescherzosamente si siede alla scrivania del presidente

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zione di valore per un territorio.

Qual è il Suo rapporto attualecon il CSV “Società Solidale”?Ne seguo con attenzione e ri-spetto l’attività, anche perché,come Vice Presidente di unaFondazione di origine banca-ria, so che le occasioni di in-contro e di confronto con ilmondo del no-profit, con le as-sociazioni di volontariato e congli stessi Centri di servizio – di-rettamente o indirettamente –non sono poche.

Lei era solito equiparare l’im-pegno politico ad una formadi volontariato civico. Ritieneche sia così ancora adesso?L’ho sempre sostenuto e, conil passare del tempo, mi sonosempre più rafforzato nella miaconvinzione. I primi volontaridelle nostre Comunità, specienelle più piccole, sono i Sinda-ci e i loro collaboratori.Come nelle altre forme di vo-lontariato, anche in quello ci-vico ci sono piccolesoddisfazioni, ma è altresì mol-

to elevato il senso di fatica e avolte di impotenza nel non es-sere compresi oppure nel nonriuscire a dare risposte a tutti ibisogni della Comunità. Sì, ser-vire gli altri è faticoso, ma an-che esaltante.

Qual è la Sua personale espe-rienza nel volontariato?Al di là di qualche attività di-retta nel volontariato sociale,culturale e civico, direi che lamia vicenda personale e pro-fessionale mi ha portato, in mo-

do più significativo, a organiz-zare e a sostenere le varie real-tà operanti sul territorio. Possodire di non essermi mai pentitodell’impegno profuso in tale di-rezione, anzi di essermi a vol-te rammaricato di non averpotuto fare di più.È stato uno dei settori in cui hocreduto maggiormente, anchese molti altri hanno meritato emeritano molto. Ci sono stati eci sono uomini e donne che so-no il volontariato in persona.

Giorgia Barile

Tratti da Società Solidale n.3 del 2003

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Ècon particolare soddisfa-zione che partecipo alcompiersi dei 10 anni di

servizio del CSV Società Soli-dale di Cuneo. Durante l’inca-rico di presidente dellaProvincia di Cuneo, come nel-l’intero corso dell’esperienzapolitica maturata a livello na-zionale, ho avuto modo di ap-prezzare il valore e l’importanzadel no-profit.In Granda segnalo proprio lacollaborazione avviata con ilCentro Servizi su un tema a mecaro e di particolare rilievo, qua-le è la promozione della sicu-rezza stradale finalizzata allariduzione degli incidenti. L’in-tero settore del soccorso è affi-dato in gran parte all’interventodi personale volontario capacedi grande professionalità, abbi-nata a doti di profonda umanità.Quelle stesse che, adeguata-mente messe a servizio dei gio-vani, possono contribuire allaloro sensibilizzazione alla pru-denza alla guida.Il lavoro dei volontari fa, inol-tre, quotidianamente la diffe-renza, perché improntato agenerosità e capacità di con-divisione, in campo sanitarioed assistenziale, così come inpresenza di emergenze. Un ri-sultato possibile grazie al-

l’opera di sostegno avviata dalCSV Cuneo che si impegna

sul fronte promozionale, or-ganizzativo e formativo a fian-co delle tante associazionidella Granda, contribuendoin maniera determinante al si-stema del welfare del Pie-monte, quale forza viva ecapace di raccogliere la sfidadel cambiamento che la so-

cietà contemporanea sta at-traversando.

Il Presidente del Comitatoprovinciale per lasicurezza stradaleOn. Raffaele Costa

Dopo il presidente Quaglia, in que-sti dieci anni di Centro Servizi per ilVolontariato, si sono susseguiti altridue presidenti che hanno colla-borato fattivamente con “SocietàSolidale”: l’On. Raffaele Costa cheattualmente è il Presidente del Co-mitato provinciale per la sicurezzastradale e l’attuale presidenteGianna Gancia.Ecco i loro due saluti e interventi.

Volentieri partecipo allecelebrazioni per i 10anni di attività del CSV

Società Solidale di Cuneo. Untraguardo importante fatto diservizio al territorio la cui ef-ficacia ho potuto sperimenta-re di persona durante la miarecente visita alle strutture cu-neesi del Centro Servizi, di-ventato punto di riferimentoper il no-profit in Granda. Unpercorso realizzato grazie al-l’impegno crescente dei pro-tagonisti, alla sensibilizzazionedella popolazione, alla colla-borazione istituzionale, al la-voro costante di formazionedi quell’esercito di personeche operano quotidianamentenel campo del sociale.Il volontariato rappresenta ri-sorsa irrinunciabile per una re-altà come quella cuneese chedà prova di conoscere appie-no il significato del dono di-sinteressato. Cito un dato pertutti, davvero esemplificativo,che conferma la fiducia in unasocietà capace di crescita re-sponsabile e attenzione ai bi-sogni dell’altro: il lavoro

volontario arriva a rappresen-tare lo 0,7% del Pil italiano.Tanti, tantissimi sono coloroche offrono supporto a disa-bili, anziani, soggetti che vi-vono la sofferenza o il disagio.Personalmente credo nella ri-scoperta, oggi più che mai ne-cessaria, dell’identità e delvalore di fare comunità, riva-lutando i legami sociali.

Ringrazio, quindi, a nome del-l’intero territorio provinciale,quanti operano a favore delCSV: partendo da gente comevoi che ha voglia di impe-gnarsi, siamo in grado di assi-curare un crescente patrimoniodi risorse di tempo e di impe-gno a chi veramente lo merita.

Il Presidente della ProvinciaGianna Gancia

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Che ricordo ha del Centro Ser-vizi quando è stato costituito?Il CSV è stato costituito duranteil mio mandato da assessore pro-vinciale che mi ha portato adimpegnarmi intensamente an-che nel settore del volontariato.Ho svolto il mio compito a tem-po pieno con passione, impe-gno e col solo scopo di essereutile a questo importante settore.Inizialmente il CSV era a livelloregionale ma, in seguito a nu-merosi incontri a Torino ed in-tense richieste di ogni tipo,siamo riusciti a frazionarlo a li-vello provinciale, convinti di ot-tenere maggior trasparenza,

maggior oculatezza e razionali-tà. Penso che non ci siamo sba-gliati. Il volontariato ed il mondogiovanile erano allo sbando edecco col presidente Quaglial’idea di creare le due consulte.Quante riunioni!! Quanti in-contri!!. Quante difficoltà tuttesuperate con passione e sacrifi-ci, ma alla fine, per quanto ri-guarda il volontariato, siamoriusciti a mettere insieme ben1839 associazioni rappresentateequamente sia a livello di as-semblea sia a livello di ufficiodi presidenza.Il tutto andò avanti bene fino al-la fine del mio mandato: l’as-

semblea si riuniva una o duevolte all’anno ed il direttivo unavolta al mese tassativamente. Af-frontammo molti temi impor-tanti, risolvendone alcuni elasciandone altri in itinere.

Lei aveva dato vita alla Consul-ta Provinciale del Volontariato.All'epoca com'era la situazio-ne del volontariato? È statocomplesso istituire la Consulta?La consulta, nata il 9/12/2000,organo permanente di promo-zione e di consultazione, oltread essere stata un punto di rife-rimento del volontariato, ha pro-mosso rapporti con le consulteed i gruppi operanti sul territorio,ha favorito il raccordo con glienti locali oltre a proporre pro-getti, ricerche, incontri e dibattitipubblici sui temi attinenti il vo-lontariato.Tra le varie iniziative svolte ri-cordo il fatto di aver messo adisposizione tutta la docu-mentazione necessaria per lacostituzione e l’attività deigruppi, oltre ad aggiornare tem-pestivamente le associazionisulla continue evoluzioni dellenormative.I tre ordini del giorno approvatianche da altre province da cin-que comunità montane e 95 co-muni che richiedevanol’abolizione dell’Iva per l’acqui-sto di attrezzature e mezzi,l’abolizione del bollo e l’aboli-zione della Siae per le varie ma-nifestazioni. Vincemmo la

battaglia del bollo.Per la Siae, visto che dai molte-plici incontri tenuti era emersoche l’unica possibilità era di ri-durla del 50% al pari delle gran-di associazioni “Acli - Pro loco”,inviammo una richiesta a Romaa nome dell’intera Consulta.

Quali obiettivi della Consultasecondo Lei sono stati rispetta-ti e quali pensa siano caduti nelnulla?Dopo il 2004 purtroppo si apreun periodo buio e nessuno si in-teressa più.Per fortuna nel frattempo il CSV,insediatosi a livello provinciale,si è radicato ed ha cominciatoad operare concretamente.Sono sempre stato un volontarioattivo e lo sono tutt’ora, convin-to che per ottenere risultati bi-sogna credere in quello che sifa e lottare con energia e pas-sione.In provincia di Cuneo siamo sta-ti l’esempio a livello regionalein diversi settori, purtroppo ri-mane l’amara delusione che leistituzioni ed il mondo politicoquasi sempre non apprezzanoo non conoscono questa indi-spensabile risorsa che è il mon-do del volontariato.Avendo contribuito a farlo na-scere naturalmente c’è semprestato tra CSV e Consulta un rap-porto di collaborazione e di con-fronto.Nel 2002 provai grande scon-forto nel constatare che i trasfe-

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L’impegno ela collaborazionedegli assessoriprovinciali alvolontariato in questiprimi 10 ANNI di CSV

Francesco Rocca,era assessore al Vo-lontariato quando èstato costituito ilCentro Servizi Socie-tà Solidale. E grazieanche alla sua col-laborazione che si deve la nasci-ta della Consulta provinciale per ilvolontariato. La redazione di “So-cietà Solidale” ha posto alla suaattenzione alcune domande.

Rocca impegnato nel recupero del territorio ai tempi della tra-gica alluvione del 1994”

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Assessore Rosso, come si at-tua, in particolare, la Delegaper l’Associazionismo e il Vo-lontariato?È una delega che mi gratifica emi appassiona, oltre che comeAmministratore perché da sem-pre sono stato volontario nellamia vita: come donatore di san-gue, nella protezione civile, ne-gli Alpini, nelle Pro Loco, nelVolontariato sportivo. È unmondo che vivo da sempre, daquando sono entrato giovanis-simo nei donatori di sangue.Mi ha arricchito a livello per-sonale. Ho cercato di portare ilmio contributo di Amministra-tore con l’esperienza acquisitasul campo per far crescere ul-teriormente questa straordina-ria realtà sul nostro territorioprovinciale. Vedo queste deci-ne di migliaia di volontari co-me un grande esercito di paceche come un albero che, cre-scendo non fa rumore, ma cre-sce quotidianamente e senzala quale la qualità della vitadella nostra comunità sarebbecertamente molto inferiore.

Che cosa è stato fatto e checosa resta da fare?Il Volontariato è una straordi-naria risorsa in modo partico-lare su questo territorioprovinciale. Sono decine di mi-gliaia i volontari di ogni ambi-to, ognuno secondo le proprie

sensibilità culturali e sociali,che dedicano tempo, profes-sionalità, passione, sovente an-che denaro, lavoro agli altri. Ilvolontario è di per sé un al-truista, un generoso, soventeanche un passionale: non dirado, infatti, anche nel Volon-tariato sorgono conflittualità,proprio perché il volontario èun passionale. Come Assesso-re dico che ogni attività del Vo-lontariato è importante. Suquesto territorio provinciale ilVolontariato sostituisce soven-te la carenza delle Istituzioniin moltissimi campi. È difficileimmaginare la qualità della vi-ta della nostra provincia, macredo anche sul territorio na-zionale, senza la presenza delVolontariato che è ancora piùimportante nelle piccole co-munità lontane dai grandi cen-tri, come nelle nostre vallatealpine, dove per problemi diorganizzazione e di distanzale Istituzioni sovente faticanoad arrivare o non ci sono.

Qual è lo stato del Volontaria-to in provincia di Cuneo?Il Volontariato in provincia èmolto organizzato. Sono decinedi migliaia i volontari, sono al-cune migliaia le associazioni divolontariato che vanno dal-l’ambito sanitario, a quello so-ciale, assistenziale, della tutelaculturale, sportivo, che fa pre-

venzione, tutela o intervento sulterritorio. Il Volontariato è unastraordinaria galassia che inve-ste tutti i settori della vita civilee della vita sociale. È partico-larmente attivo e organizzato inquesta provincia. In ognuno dei250 Comuni c’è un assessorecon delega al volontariato. LaProvincia ha l’Assessorato al Vo-lontariato. Poi c’è una grandesensibilità da parte delle Fon-dazioni Bancarie nei confrontidel Volontariato e poi c’è il Cen-tro Servizi per il Volontariatoche ha come compito l’assi-stenza, la progettualità per leassociazioni di volontariato e, diconseguenza, dei volontari.

Ci sono settori del Volontaria-to più complessi o con mag-giori esigenze?Ci sono nel mondo del Volon-tariato settori storici e consoli-dati che hanno alle loro spallestoria, cultura, tradizione e an-che più risorse. Penso che ilVolontariato sia nato nel do-poguerra nel settore dell’assi-stenza e della sanità: pensiamoalla Croce Rossa e alle asso-ciazioni dei donatori di san-gue. Ci sono dei Volontariati

più nuovi, più moderni: pen-siamo al settore della prote-zione civile. Ormai ha un ruolodi primaria importanza, anchese è nata dopo l’alluvione del1994.In poco più di dieci anni di vi-ta ormai costituisce un presi-dio su tutto il territorioprovinciale: i gruppi che com-pongono il Coordinamento so-no ormai arrivati a quota 200.Sono pronti a prevenire, a tu-telare e, qualora sia necessa-rio a intervenire in ogni angolodi questo nostro grande terri-torio molto bello, ma anchemolto fragile e a rischio di al-luvioni, con le sue sedici val-late alpine.

Qual è lo stato delle risorsedestinate al Volontariato?Negli ultimi decenni semprepiù le Istituzioni, dalla Comu-nità Europea, al Governo, alleRegioni e alla Provincia hannodimostrato sensibilità crescenteper il Volontariato. Di conse-guenza, sempre più risorse ven-gono destinate a contributi e,in modo particolare a progetti.Una forte fetta delle risorse del-le Fondazioni Bancarie sono

Riportiamo di seguitouno stralcio dell’intervistaeffettuata dalla redazionedi “Società Solidale” nel 2008all’allora Assessore alVolontariatoAngelo Rosso

rimenti regionali per il volonta-riato erano scesi dall’80% al 20– 25% e quelli per il mondo gio-vanile dal 50% al 19 – 20%,mentre contemporaneamente ilConsiglio regionale aumentavadi molto le indennità e portava ilT.f.r. da un mese a due mesi al-

l’anno, facendolo retroattivo.Una lettera che rimane agli attiha manifestato tutta la mia ama-rezza nei confronti dell’allorapresidente.Mi candidai successivamente colmio partito inserendo ben visibilinel mio programma alcuni pun-

ti fondamentalmente in contro-tendenza… Purtroppo fecero ditutto per non farmi uscire e per-tanto anche nei cinque anni delnostro governo i privilegi del pa-lazzo e la casta la fecero anco-ra una volta da padroni.Uno come me, che ha sempre

avuto dei valori, dei principi, de-gli ideali… forse l’unico a nonaver mai cambiato bandiera,non può far altro che provaremolta amarezza e sconforto.

Debora Sattamino

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destinate al Volontariato. Mi au-guro, come Assessore provin-ciale e in questo senso stiamolavorando anche con l’Istitu-zione Provincia, affinché questerisorse pubbliche da destinare alVolontariato nel suo complessocrescano ancora perché sonorisorse che vanno decisamentea raggiungere gli obiettivi per iquali sono state create. Soven-te sono risorse che raggiungonole persone in stato di necessità.È veramente un intervento chedeve ancora aumentare. Questasensibilità di tutte le Istituzioniè molto presente soprattutto inProvincia di Cuneo.Quali sono gli spazi di colla-borazione tra Consulta pro-vinciale del Volontariato eCSV?

Io direi che il CSV è il vero brac-cio operativo dell’Assessoratoprovinciale e della Consultaprovinciale del Volontariato per-ché il compito dell’Assessoratoe della Consulta sono compiti dicoordinamento e di indirizzo.Il vero braccio operativo a ser-vizio delle associazioni è il Cen-tro Servizi di cui la Provincia èsocia. La Provincia e le istitu-zioni, le Fondazioni bancarie,la Regione erogano le risorse.Il CSV realizza i progetti con leassociazioni di volontariato dal-le più grandi, come l’AVIS, ilCoordinamento di protezionecivile, le A.I.B., alle più piccoledei piccoli paesi.La sua Delega riguarda, oltre alVolontariato, anche l’Associa-zionismo. La nuova legge sulla

promozione sociale ha chiari-to i confini nel non profit. Checosa ne pensa?Finora c’era una divisione tral’associazionismo e il volonta-riato. Stiamo superando que-sta divisione perché è moltodifficile individuare lo spar-tiacque tra associazionismo evolontariato. Sino ad ora il Vo-lontariato era identificato conquelle forme di solidarietà chesi occupavano del sociale, del-l’assistenziale e del sanitario,mentre erano individuate nel-l’associazionismo le attivitàculturali e sportive. Questa di-stinzione, dal mio punto di vi-sta, va abbastanza superata.Ogni volontario è un nobileche agisce nei campi dove hamaggiori sensibilità, anzi mol-

ti volontari agiscono in piùcampi: una stessa personaspesso è, ad esempio, donato-re di sangue, allenatore di unasquadra sportiva di ragazzi efa parte dell’Associazione Na-zionale Alpini. Infatti, di re-cente, l’Assemblea provincialedella Consulta ha approvatouna modifica statutaria per laquale la Consulta si chiameràd’ora in avanti “Consulta del-l’Associazionismo e del Vo-lontariato”.

Quante sono le Associazioniche compongono la Consulta?Le Associazioni sono 1932 dicui 422 iscritte al Registro del-le Organizzazioni di Volonta-riato.

Giorgia Barile

Ecco l’intervento dell’attualeassessore provinciale

alle Politiche Sociali Beppe Lauria

In un momento di evidenti dif-ficoltà economico-sociali, co-me quello in corso, è

necessario assicurare sostegnosoprattutto alle fasce deboli del-la popolazione: l’impegno deivolontari e il loro costante e si-lenzioso lavoro riveste così, sepossibile, un’importanza cre-scente rispetto al passato. Perqueste motivazioni la concretacollaborazione tra le istituzionilocali e il Csv Società Solidaleviene ad assumere un ruolo fon-damentale. Il traguardo dei 10anni di attività del Centro servi-zi vuole e deve essere punto dipartenza per un lavoro di rete,mirato a valorizzare l’ “eserci-to” della solidarietà della Gran-da. Un numero incredibile dipersone che ho in gran parte in-contrato durante il mio manda-to in Provincia e chequotidianamente assicura la pro-secuzione di progettualità attra-verso una presenza silenziosa,ma efficace.

Li abbiamo visti pattugliare i cor-si d’acqua e le strade durante lerecenti ondate di maltempo.Ogni giorno guidano ambulan-ze, accudiscono gli anziani, ac-compagnano i disabili eagevolano l’ingresso nel mondodello sport da parte di soggettisvantaggiati, assicurano soste-gno alle vittime di violenza, ten-gono compagnia ai bambini inospedale o servono i pasti ai po-veri, visitano i carcerati. Senzadimenticare quanti scelgono ilvalore prioritario della vita, at-traverso la donazione del san-gue o degli organi.Queste persone garantiscono di-ritti e dignità laddove Stato e pri-vati spesso tardano ad arrivare.Di più: assicurano un esempioconcreto per le nuove genera-zioni. Una formula esistenzialebasata sulla condivisione e sul-la consapevolezza di aver com-piuto un atto meritorio in grado,come tale, di migliorare l’esi-stenza propria ed altrui. Penso

alla gratificazione derivante dal-la bellezza di un gesto disinte-ressato e spontaneo; alla gioiadi chi riceve ed a quella, spessoinaspettata, di chi dà.Il Centro Servizi di Cuneo ha ilpregio di raccogliere e convo-gliare questo patrimonio di im-pegni e spinte verso una finalitàunitaria. Una realtà nata da unavolontà corale, che ha visto lapartecipazione collettiva di isti-tuzioni ed associazioni, all’in-segna di quello spirito dicomunità che è principio ispi-ratore del volontariato. Lo di-mostrano i numeri di “SocietàSolidale”: 150 iniziative di pro-mozione del volontariato,49.500 consulenze tributate a1.436 associazioni. Ancora: so-stegno a 867 progetti e 192 cor-si di formazione.Per la provincia di Cuneo si trat-ta di un patrimonio capace diinfluire sul futuro miglioramen-to della qualità della vita di mol-ti. Per questo è doveroso partire

dal decennale del Csv Cuneoper riuscire a fare di più e me-glio. Troppo facile sarebbe fer-marsi al risultato raggiunto:dobbiamo, tutti insieme, istitu-zioni e privati cittadini, prose-guire nel cammino. Lorichiedono i tempi e la societàcontemporanea che ha fame diimpegno e dedizione.Lo dico condividendo appienola convinzione espressa da Gior-gio Groppo, anima del CSV Cu-neo, cui va la gratitudine per illavoro svolto in questi anni eper la capacità di comprendereed assecondare il cuore gene-roso di questa nostra provinciaGranda.

L’Assessore provincialealle Politiche sociali

Giuseppe Lauria

“L’“esercito”della solidarietà della Granda”.

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L’Amministrazione provin-ciale di Cuneo, sotto laPresidenza di Giovanni

Quaglia, con delibera n. 89/00del 27 novembre 2000 e votounanime, costituiva la ConsultaProvinciale del Volontariato, ap-provandone lo statuto. Si trattadi un “(…) organo permanentedi promozione e di consultazio-ne della Provincia di Cuneo sul-le risorse, proposte ed azioni delvolontariato, su tutto il territorioprovinciale “ (art. 1 dello Statuto).È considerata un’esperienza uni-ca nel suo genere perché non èsoltanto un organo di coordina-mento. Rappresenta il variegatomondo del non profit provincia-le che comprende anche le Or-ganizzazioni di Volontariato. Nel2003 erano 1800 le associazio-ni di varia tipologia censite nel-la Granda di cui 350 iscritte alRegistro regionale del Volonta-riato. Fino alla costituzione delCentro di Servizi per il Volonta-riato “Società Solidale” la Con-sulta ha tenuto decine di riunionizonali per spiegare il suo ruoloed ha svolto consulenze in ma-teria fiscale, progettuale e for-mativa a favore di tutte leassociazioni.

Le finalità sono descritte nell’art.2 dello Statuto:1.La Consulta Provinciale, qua-le punto di riferimento gene-rale, è strumento diconoscenza e di concertazio-ne della realtà del volontaria-to;

2.promuove rapporti perma-nenti con le Consulte operan-ti sul territorio provinciale,con le Consulte presenti nellealtre Province e si raccordacon il livello regionale e na-zionale;

3. favorisce il raccordo tra le va-rie Associazioni di Volonta-

riato e con gli Enti Locali e leistituzioni pubbliche e priva-te riconosciute;

4.Contribuisce all’elaborazionedegli atti provinciali di pro-grammazione e pianificazio-ne, con riferimento alleprescrizioni, disposizioni edesigenze che incidono sullanatura e sulle attività delle as-sociazioni di volontariato;

5.Propone progetti, ricerche, in-contri e dibattiti pubblici suitemi attinenti il volontariato

6.propone agli Enti competentiprogetti ed iniziative volte aprevenire e recuperare i feno-

meni di disagio presenti nellasocietà, così come progettiche favoriscano l’inserimen-to dei cittadini in attività diutilità sociale non lucrativa;

7.Promuove e concorre nelleazioni di reperimento di fi-nanziamenti e di opportuni-tà, affinché abbiano ricaduta,con criteri condivisi, sul terri-torio provinciale secondo lenecessità e capacità delle As-sociazioni.

I componenti della Consulta so-no nominati dal Presidente del-la Provincia, previa designazionedelle rispettive Associazioni e/odei Comuni, secondo i rispettiviStatuti. Per ragioni di funziona-lità le Associazioni sono rag-gruppate in quattro Areetematiche in relazione al loroambito di azione : Area Socio –Assistenziale e Sanitaria, AreaCulturale e Commemorativa,Area Ricreativa e Turistica, AreaAmbientale e di Protezione Ci-vile.

Con l’art. 4 la Provincia di Cu-neo istituisce l’Albo Provincialedelle Associazioni di Volonta-riato nel quale possono essereiscritte le Associazioni aventi iseguenti requisiti:- Statuto o atto costitutivo, conespressa condizione di eleggi-bilità degli organismi e dellecariche;

- specificità statutaria di utilitàsociale e non lucrativa.

La Presidenza spetta di diritto alPresidente della Provincia o suoAssessore delegato e l’Ufficio diPresidenza ad eccezione delPresidente che ne è componen-te di diritto, viene eletta dal-l’Assemblea nella sua primariunione, mentre il Vice Presi-dente viene eletto dall’Ufficiodi Presidenza nella sua primaconvocazione e sostituisce ilPresidente in caso di impedi-mento temporaneo.Alla Presidenza si sono susse-guiti gli Assessori: FrancescoRocca e Angelo Rosso.

Dal 2000 un organo di promozione e di consultazione per le associazioni non profit

La Consultaprovincialedel volontariato

Assunta Bergesio è dipendente provinciale dal2002 e referente della sezione provinciale del Re-gistro regionale delle Organizzazioni di Volonta-riato e segretaria della Consulta del Volontariato.

I miei ricordi del CSV sono gradevoli: nella Consultaprovinciale del Volontariato era partita l’idea dicreare un’associazione di associazioni che desseuna mano ai volontari, una cosa nuova, utile, gra-tuita a favore degli altri. È stato importante in quelperiodo l’apporto di molte persone, ognuno nelleproprie vesti.Il CSV in questi dieci anni è diventato il braccio de-stro delle associazioni. Infatti, al di là dei finanzia-menti, dà una grossa mano ad attuare le idee chele associazioni hanno. Tra Provincia e CSV c’è mol-ta collaborazione reciproca, si lavora in sinergia. Ca-pita che io chieda informazioni di tipo fiscale elegale al CSV che, tramite il personale, eroga con-sulenze gratuite utili per le associazioni, ma an-che indirettamente per me.Agli inizi, nel 2003, le associazioni erano molto di-sorientate, confuse e non si fidavano tanto. In que-sto primo momento è risultato molto proficuoconfrontarci e collaborare. Poi, pian piano, le OdVhanno capito che i servizi erano gratuiti e che il CSVpoteva essere utile anche per loro e così poco pervolta hanno cominciato a fidarsi.Della Consulta provinciale ho un ricordo moltobello e vivo; è stato un organo sicuramente utile perle associazioni ed uno stimolo anche per la costi-tuzione del CSV, che agli inizi coincideva di fattocon la Consulta.

Anche in questo momen-to di “crisi economica ge-nerale” il fatto che ci siaancora il CSV è quanto maiutile. Basti pensare alle ri-chieste di finanziamentoalle Fondazioni e ad altrienti che sono obbligatoria-mente da compilare onli-ne. Senza il supporto delCSV tante associazioni della provincia, ancora po-co avvezze ad utilizzare le nuove tecnologie, sa-rebbero tagliate fuori da questi canali contributivio dalla possibilità di accreditarsi per la destinazio-ne del 5 per mille.Collaboro benissimo con tutto lo staff e questo è po-sitivo per noi e per le associazioni. Sarebbe bellopoter collaborare ancora di più per incentivare pro-getti di rete in modo che le piccole OdV imparinoa lavorare insieme, ad unire le risorse umane edeconomiche. Sarebbe bello valutare le emergenzee cercare di portare le associazioni a lavorare suquesti bisogni. Ormai penso che la routine dei cor-si di formazione e dei finanziamenti sia avviata,ma in una logica in cui i soldi saranno sempre me-no se non si lavora in rete sarà dura. D’altro cantoci sarà sempre più bisogno di servizi e, di conse-guenza, di fronte alle ristrettezze degli Enti pub-blici, di un maggior apporto del volontariato.Rispetto a dieci anni fa il CSV ha fatto passi avan-ti, si è avvicinato territorialmente alle OdV con glisportelli in provincia ed eroga molti più servizi.

Assunta Bergesio

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società solidale N. 1/2012 - 31

L’articolo 15 della legge266/91 prevede che leFondazioni di matrice

bancaria effettuino annualmen-te degli stanziamenti per la co-stituzione di Fondi Speciali peril Volontariato presso le regioni,da destinare a Centri di servi-zio che hanno lo scopo di so-stenere e qualificare l'attività di

volontariato. Il Decreto Mini-steriale dell'8 ottobre 1997 pre-vede che ogni Fondo specialeper il volontariato sia ammini-strato da un apposito Comitatodi gestioneTra i principali compiti del Co-mitato di gestione vi è quello diistituire uno o più Centri di ser-vizio nella Regione, provve-

dendo anche a pubblicizzarel'esistenza dei Centri di servi-zio istituiti e la loro attività. Al-tri significativi compiti delComitato sono quelli di riparti-re il Fondo speciale tra i Centridi servizio, sulla base dei loroprogrammi previsionali, e diesercitare attività di controllosulla rendicontazione dei Cen-tri di servizio, verificandone laregolarità nonché la conformitàai rispettivi regolamenti: il Co-mitato deve essere in grado divalutare l'effettivo svolgimentoda parte del Centro di attivitàin favore del volontariato in re-lazione alle singole spese pre-ventivate. Il Comitato provvedeinoltre alla cancellazione deiCentri di servizio, ove ne esi-stano i presupposti.La competenza dei Comitati digestione, quindi, pur restando

escluso ogni controllo di meri-to su singole attività dei Centri,comprende sia un'attività dicontrollo, intendendo per con-trollo l'analisi della rispondenzaalle norme esplicite che rego-lano il sistema, sia un'attività diverifica nel senso di analisi cir-ca l'adempimento delle attivitàin modo fedele e conforme allaprogrammazione delle stesse.Questa competenza si configu-ra come diritto-dovere ai fini digarantire la comunità rispetto alcorretto utilizzo delle risorsemesse a disposizione del siste-ma. Il Comitato di Gestione delFondo Speciale per il Volonta-riato in Piemonte convoglia ifondi provenienti dalle dodiciFondazioni di matrice bancariapiemontesi e della FondazioneMonte dei Paschi di Siena.FONTE: www.cogepiemonte.it

Il Comitato di Gestionedel Fondo Specialeper il Volontariatoin Piemonte

Nominativo Ente di nominaBICHIRI MANLIO CPDBOCCARDO SILVIO ACRI - FONDAZIONE CR SALUZZOBORASIO FRANCESCO MINISTEROBRUNATO MARIA PIA ENTI LOCALICHIESA CESARE CARLO COMPAGNIA DI SAN PAOLO PresidenteCOTTO MARIANGELA REGIONE PIEMONTECHIAMBRETTO M.L. REGIONE PIEMONTEGARELLI FRANCO FONDAZIONE CRTLEOTTA FERDINANDO FRANCESCO FORUM INTERREGIONALE Vice PresidenteLUPO ALIDE FONDAZIONE CRT Vice PresidenteMANTERO ALESSANDRA FONDAZIONE CRTMARESCOTTI GIUSEPPE AVISREGGIO PIERGIORGIO FONDAZIONE C.R. CUNEOROSTAGNO VALERIA COMPAGNIA DI SAN PAOLOTRANFO ELEONORA APRESTRINELLO LORENZO COMPAGNIA DI SAN PAOLO

B I ENN IO 2002 -2004

Di seguito riportiamo la composizione del Comitato di Gestione piemontese dal 2002 ad oggi

Nominativo Ente di nominaMARIANGELA COTTO REGIONE PIEMONTELUIGI FAVRO ASSOCIAZIONE FAMIGLIE LA SOLIDARIETÀMIETTA BARACCHI BAVAGNOLI FORUM INTERREGIONALE

PERMANENTE DEL VOLONTARIATO Vice PresidenteVINCENZO FAVALE CROCE VERDE TORINOROSANNA MALACHIN ASSOCIAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLAPIER LUIGI FOGLIA MINISTERO PER LA SOLIDARIETÀ SOCIALEGABRIELLA BENAGLIA COMPAGNIA DI SAN PAOLOVALERIA ROSTAGNO COMPAGNIA DI SAN PAOLOCESARE CARLO CHIESA COMPAGNIA DI SAN PAOLO PresidenteFRANCO GARELLI FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIOPIERGIORGIO REGGIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CUNEOALESSANDRA MASSIGLIA MANTERO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIOALIDE LUPO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO Vice PresidenteDARIO REI FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO ITALIANEMASSIMO BARBADORO ENTI LOCALI

B I ENN IO 2004 -2006

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32 - società solidale N. 1/2012

Nominativo Ente di nominaBADINI ALBERTO AUSER Vice Presidente

BOCCARDO SILVIO FONDAZIONE CRT

BONINO M./ CAU ETTORE ACRI - FONDAZIONE CR TORTONA

BRUNATO MARIA PIA ENTI LOCALI

CHIAMBRETTO MARIA LUDOVICA REGIONE

CHIESA CESARE CARLO COMPAGNIA DI SAN PAOLO Presidente

CIAFALONI F./ REVELLI MARCO MINISTERO

DE GREGORIO F./ BONIZZOLI ANDREA ANPAS

GAGNA GIOVANNI FONDAZIONE C.R. CN

LUPO ALIDE FONDAZIONE CRT Vice Presidente

REY MARIO FONDAZIONE CRT

ROSTAGNO VALERIA COMPAGNIA DI SAN PAOLO

SAIJA CHIARMETTA MARINA AVO

TRINELLO LORENZO COMPAGNIA DI SAN PAOLO

TRIPOLI MARIA PAOLA FEDERVITA

B I ENN IO 2006 -2008

Nominativo Ente di nominaBADINI ALBERTO AUSER

BATTUELLO MAURO COMPAGNIA DI SAN PAOLO Presidente

BOCCARDO SILVIO FONDAZIONE CRT

CALABRESE GIUSEPPE FEDERVITA

CHIAMBRETTO MARIA LUDOVICA REGIONE

DELBOSCO ROBERTA FONDAZIONE CRT

FOCO ANDREA ACRI - FONDAZIONE CR ALESSANDRIA

LEVICO SERGIO FONDAZIONE C.R. CN

LUPO ALIDE FONDAZIONE CRT Vice Presidente

MANZONE GIUSEPPE AVO

RIU MARIO ANTONIO LA TORRE Vice Presidente

ROSTAGNO VALERIA COMPAGNIA DI SAN PAOLO

SCAGNI MARA ENTI LOCALI

TRIPOLI MARIA PAOLA MINISTERO

VISENTIN LINA COMPAGNIA DI SAN PAOLO

B I ENN IO 2008 -2010

Nominativo Ente di nominaSTEFANO BARASSI COORDINAMENTO VOL. PROT.CIV. VCO Vice Presidente

MAURO BATTUELLO COMPAGNIA DI SAN PAOLO Presidente

SILVIO BOCCARDO FONDAZIONE CRT

PIETRO CERUTTI ACRI

SALVATORE COLLARINO BANCO ALIMENTARE PIEMONTE

ROBERTA DELBOSCO FONDAZIONE CRT

FILIPPO ELIO LINGUA FONDAZIONE C.R. CUNEO

ALIDE LUPO FONDAZIONE CRT

GIUSEPPE MANZONE AVO

CARLO MERANI FEDERVITA

MARIO ANTONIO RIU FONDAZIONE CRT Vice Presidente

VALERIA ROSTAGNO COMPAGNIA DI SAN PAOLO

MARA SCAGNI ENTI LOCALI

MARIA PAOLA TRIPOLI MINISTERO DEL LAVORO E POLITICHE SOCIALI

RAFFAELLA VITALE REGIONE PIEMONTE

B I ENN IO 2010 -2012

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società solidale N. 1/2012 - 33

Cesare CarloChiesa

Laureato in Economia e Commerciopresso l’Università degli Studi diTorino, con un master in Gestione

Bancaria conseguito alla Scuola di Di-rezione Aziendale dell’Università Boc-coni di Milano, ha sviluppato la suaattività lavorativa nell’ambito del grup-po bancario San Paolo. Inizialmente in-serito nell’area finanziaria del ServizioStudi della Banca, ha proseguito diri-gendo alcune società strumentali delgruppo. Successivamente ha curato invarie forme (componente del board, di-rigente, ecc.) lo sviluppo di partecipateestere quali la San Paolo Bank di Lus-semburgo, l’InterEuropa Bank di Buda-pest, il Banco del Desarrollo di Santiagodel Cile e la Banky FampandrosoanaNy Varotra di Antananarivo Madaga-scar. Dal 1998, presso la Compagnia diSan Paolo, ha operato nell’area temati-ca Politiche Sociali e Volontariato, investe di responsabile dell’Ufficio FondiSpeciali per il Volontariato e di Diretto-re della Fondazione Ufficio Pio dellaCompagnia di San Paolo. È stato anchemembro del Consiglio di Amministra-zione della Fondaco Sgr. Attualmente èconsulente/responsabile del progetto“Valorizzazione patrimonio immobilia-re” della Compagnia di San Paolo non-ché Segretario Generale dellaFondazione Vittorio Bersezio e compo-

nente del Comitato di Gestione del Fon-do Speciale per il Volontariato dellaCampania

Dottor Chiesa, Lei è stato Presidentedel Comitato di Gestione per tre bien-ni, dal 2002 al 2008: com’è cambiata lasituazione dei CSV in Piemonte nel pe-riodo del Suo mandato?Il periodo che mi ha visto Presidentedel CoGe Piemonte è stato un periodoparticolare: la legge che istitutiva deiFondi Speciali per il Volontariato era infase di prima applicazione e tutti, daicomponenti i Comitati ai Volontari coin-volti nei vari CSV, dovevamo “inven-tarci un mestiere” ovverossia trovarequelle modalità di applicazione dellanorma che fossero concrete ed utili peril mondo del volontariato.Non dobbiamo dimenticarci che la nor-mativa aveva impostato obiettivi di al-tissimo livello senza però scendere negliaspetti concretamente applicativi.Questi aspetti “grigi” comportavano diconseguenza un impegno notevole nel-l’operare di tutti gli attori: in Piemonte lacollaborazione tra i CSV ed il Comitatodi Gestione creò una fucina di idee, ini-ziative, attività che hanno fatto scuolanell’intero paese.Voglio ricordare che in quel periodonella nostra regione è nata la ConsultaNazionale dei Comitati di Gestione che,dialogando con CSV.net, ha sviluppatouna serie di modus operandi specificiper il sostegno del volontariato. Inoltrela disponibilità dei CSV a sperimentarenuove ipotesi di lavoro ha portato adevoluzioni del sistema di indubbia por-tata: non dimentichiamo che le primeapplicazioni della cosiddetta “circola-re Turco”, pur con percorsi sofferti edifficoltosi, sono avvenute in Piemon-te ed hanno portato successivamente aquelle iniziative di progettazione so-ciale che oggi tutti apprezziamo in mo-do notevole. Ecco, possiamo dire che inPiemonte, in quel periodo, i CSV (maanche il CoGe) sono diventati maggio-renni e maturi per camminare con leproprie gambe.

Come si è avvicinato al mondo del Vo-lontariato e dei CSV?È stato un avvicinamento naturale espontaneo in quanto, come si può evin-

cere dall’insieme delle mie attività la-vorative, operavo già nel “sociale” che,per la mia Fondazione la Compagniadi San Paolo, era un’area prioritaria:l’Ufficio Pio (che dirigevo) realizzava isuoi interventi grazie ad un insieme dicirca 200 volontari che aiutavano lepersone in situazioni difficili e di disagio.Il salto in aree di volontariato più ampiee con prospettive più globali è statodunque quasi naturale.

Nel 2003 è diventato operativo il CSV“Società Solidale” di Cuneo, costituitonel 2002. Qual è il Suo personale ri-cordo rispetto agli esordi del CSV cu-neese?Il ricordo che ho di quell’esordio è an-cora oggi “shoccante”: vi era all’epocauna voglia di fare, un’energia realizza-tiva che non si riscontrava negli altriCSV della Regione. Vi era la consape-volezza di dover operare con l’accet-tazione del fatto che si poteva anchesbagliare,ma che, puntando a sostenerein modo concreto il volontariato, si sa-rebbe realizzato lo spirito della legge.Questa concretezza era da me così con-divisa che qualcuno è arrivato a darmidel “cuneese” anche se sono nato a To-rino da una famiglia biellese!

Un Suo personale saluto per questo pri-mo decennio del CSV “Società Solidale”.Più che un saluto vorrei fare un augurioe cioè che i prossimi anni siano in “sa-lita” come i primi dieci in quanto è pro-prio nell’affrontare le difficoltà cheemergono i caratteri positivi di un or-ganismo composito qual è il CSV So-cietà Solidale.

Il Comitato di Gestione piemonteseSede legale: c/o Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Piemonte, Corso Stati Uniti 1 -10121 TorinoSede operativa: Via Stefano Clemente 14 – 10143 Torino - Tel. 011-43.79.578 - Fax 011-47.34.168E-mail [email protected]

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34 - società solidale N. 1/2012

MauroBattuello

Mauro Battuello, dal novembre2008 Presidente del Comitatodi Gestione Fondo Speciale

per il Volontariato in Piemonte, ac-canto all’impegno sociale in numero-se associazioni ed enti non profit, haricoperto alcuni importanti incarichiistituzionali, tra cui Consigliere Co-munale a Torino dal 1990 al 2001,membro del Direttivo provinciale diConfcooperative dal 2008 e membrodel Direttivo regionale di FederlavoroConfcooperative Piemonte dal 2010.Dal punto di vista professionale, dal2005 è Presidente della Cooperativa“La Piazza” della Piazza dei Mestieri diTorino.

Mauro Battuello è Presidente del Co-mitato di Gestione dal 2008. Prima diquesto mandato aveva già contatti conil CSV “Società Solidale” di Cuneo?Conosco il presidente Groppo da mol-ti anni e ne ho sempre apprezzato l’im-pegno e la tenacia a perseguireobiettivi di solidarietà sociale.

Qual è il Suo personale ricordo di So-cietà Solidale, nel corso della Suaesperienza?Da quanto ho potuto osservare, So-cietà Solidale mi è parso un Centro at-tento ai bisogni delle OdV del proprioterritorio, che sa venire incontro alleesigenze che queste manifestano inun’ottica di crescita e qualificazionegenerale del Volontariato locale.La provincia di Cuneo, ricca di tradi-zione nel campodella Solidarietàha avuto, a mioavviso, un buoninterlocutore inSocietà Solidale.

Da quando èPresidente delCo.Ge., ci sonostati cambia-menti rilevantinei CSV?Nel 2008, quan-do sono entratoa far parte delComitato di Ge-stione e ne hoassunto la caricadi Presidente, iCSV piemontesierano già realtà

consolidate sui rispettivi territori, e lafase di transizione dal precedente “si-stema” (tre CSV interprovinciali) e diimpianto del nuovo sistema (che vedenove CSV a livello provinciale), contutte le problematiche connesse, po-teva senz’altro dirsi conclusa.Dal 2008, il Comitato di Gestione halavorato, unitamente ai CSV, per mi-gliorare il sistema in termini di effica-cia ed efficienza, attraverso anche ilconsolidamento e l’intensificazionedella prassi di interazione e confrontotra Comitato e CSV al fine di addive-nire a soluzioni il più possibile condi-vise. In quest’ottica, si può affermareche l’intero sistema composto da Co-mitato e CSV sia maturato e sia evolu-to.Nel frattempo, va considerato che Co-mitato e CSV piemontesi si sono trovatida un lato ad affrontare la sensibile di-

minuzione delFondo Speciale,che ha caratte-rizzato gli ultimiesercizi, e dal-l’altro ad ade-guare il sistemaagli indirizzi dicui al noto Ac-cordo nazionaledel 23/6/2010,che ha introdottodiverse novitàmetodologichesoprattutto neiconfronti del so-stegno alla pro-g e t t a z i o n esociale delleOdV. Anche taliaspetti, seppur inmaniera diversa,

hanno indotto, e talvolta costretto, iCSV ad un cambiamento in termini or-ganizzativi.

Pensa che la crisi generale condizio-nerà anche i CSV?Negli ultimi anni il Fondo Speciale peril Volontariato in Piemonte, in analogiacon la situazione nazionale, ha subitoun importante decremento, con con-seguente riduzione delle risorse attri-buite ai CSV per svolgere la loromission di sostegno e qualificazionedel Volontariato; decremento che co-stituisce una limitazione nella possi-bilità di azione dei CSV rispetto ad unpassato molto prossimo.Tale situazione assume un impatto me-no vistoso nella nostra regione, poi-ché i CSV piemontesi, già negli anni dimaggiore disponibilità finanziaria epur attenti alle necessità emergenti daiterritori di riferimento, hanno in gene-rale gestito in modo oculato le risorsea loro disposizione, permettendo digenerare economie che è stato possi-bile utilizzare per l’attività di anni suc-cessivi.In ogni caso, nell’ottica di mantenereun equilibrato livello di servizi, nonchéper far fronte ad un così vistoso calo difondi, con ogni probabilità il modelloorganizzativo dei CSV dovrà subireuna mutazione rispetto a come è an-dato sviluppandosi nel tempo, ten-dendo sempre più ad unarazionalizzazione delle risorse dispo-nibili; un modello per quanto possibi-le qualificato e flessibile nello stessotempo, adeguato ai diversi compiti cuii CSV sono chiamati a dare rispostanelle politiche di servizio a favore delVolontariato.

Giorgia Barile

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Si è svolto sabato 18 feb-braio, nella splendida cor-nice del Teatro Toselli di

Cuneo, il Decennale di Socie-tà Solidale, Centro Servizi peril Volontariato della provinciadi Cuneo. Un anniversariosemplice nel corso del quale siè voluto dire grazie alle per-sone che in questi dieci annihanno collaborato e lavoratocon passione e dedizione perfar diventare il CSV di Cuneol’ente di riferimento che è og-gi per il mondo del volonta-riato provinciale.Un pomeriggio che ha visto

un teatro gremito di personee di colori: i volontari dellaGranda hanno voluto essereprotagonisti attivi di questa ce-lebrazione e l’hanno fatto al-lestendo i palchi del Tosellicon gli stendardi, le bandieree gli striscioni delle loro As-sociazioni.Il Presidente ha elencato i nu-meri dei servizi e le attivitàche Società Solidale, associa-zione di associazioni che og-gi conta 332 soci, harealizzato in questo decennio.Si è arrivati a servire 1436 As-sociazioni per un ammontare

di circa 49.500 consulenze.Sono stati sostenuti 867 pro-getti alle associazioni di vo-lontariato e 199 corsi diformazione specifici presenta-ti dalle Associazioni tramitebando. Per quanto riguarda laformazione il CSV ha ancheorganizzato 192 corsi che han-no coinvolto 2584 volontari.“Società Solidale” ha inoltrefinanziato 166 progetti nel-l’ambito della progettazionesociale (Bandi di Servizio, ExComunicazione Turco, Co -progettazione e scadenza uni-ca). Da non dimenticare le ini-ziative di promozione delvolontariato organizzate diret-tamente dal CSV (sono state150 in questi anni), e l’impo-nente attività di documenta-

zione e informazione tra cuiricordiamo la storica rivista So-cietà Solidale e la ricerca rea-lizzata con la Fivol nel 2006“Il volontariato organizzato inProvincia di Cuneo”.Si sono poi susseguite sul pal-co le persone che dieci anni fahanno reso possibile la realiz-zazione di un Centro di Servi-zi per il volontariato inprovincia di Cuneo. Sono in-tervenuti Giovanni Quaglia al-lora Presidente della Provincia,Francesco Rocca, allora as-sessore alle politiche giovani-li e al volontariato, Mario Riuallora assessore alle politichesociali e sanitarie, Cesare Car-lo Chiesa, allora PresidenteCo.Ge.(Fondo speciale per ilvolontariato Piemonte), Giu-seppe Viada allora dirigentedei servizi alla persona dellaProvincia di Cuneo e in quali-tà di primo direttore del CSV eMariapaola Tripoli, allora Pre-sidente del VSSP (Centro diServizi di Torino). Come hasottolineato Giovanni Quaglia:“La nascita e la crescita delCentro Servizi di Cuneo non èstata un’ iniziativa singola maun fatto corale, che ha vistola partecipazione di tutti: ilvolontariato, da sempre, ha ilgrande potere di fare comu-nità”.Il pomeriggio di festa è statoallietato dall’esibizione del co-ro della scuola primaria Ol-tremaira di Dronero, direttodalla maestra Claudia Ribero.L’entusiasmo e l’impegno concui si sono esibiti questi bam-bini sono stati un esempio per

società solidale N. 1/2012 - 35

Dieci anni diimpegno a serviziodel volontariato:celebrato con orgoglioil decennaledi Società Solidale

Un Teatro Toselli gremito di persone ha festeggiatoil raggiungimento di questo importante traguardo

Giorgio Groppo: “La consape-volezza di aver fatto il propriodovere è di per sé un’esperienzamolto gratificante perché quan-do c’è qualcosa di bello in noi,noi ci sentiamo spinti a comuni-carlo agli altri. Il nostro sognocontinua.”

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36 - società solidale N. 1/2012

tutti: canti semplici riesconoancora a riempire di gioia icuori delle persone.La giornata si è conclusa conle premiazioni dei protagonistidi questi dieci anni di impegnocomune a favore del volonta-riato. Sono saliti sul palco irappresentanti delle Fonda-zioni Bancarie e delle bancheintervenute, del Co.Ge. .(Fon-do speciale per il volontariatoPiemonte) e dei Centri di Ser-vizio piemontesi, i membri deiconsigli direttivi del CSV at-tuali e passati e tutti i collabo-ratori del Centro in questi diecianni.A tutti loro è stata consegnata

una medaglia commemorativacon su incisa una frase di AlbertCamus, ben comprensibile aitanti volontari che si impegna-no quotidianamente a favoredegli altri: “Cominciare a do-nare se stessi significa condan-narsi a non dare maiabbastanza anche quando si dàtutto”. Sulla medaglia è statoinciso anche il logo realizzatoper il decennale dai ragazzi del-la classe 3ª E del Liceo Artistico“Ego Bianchi” di Cuneo.

Elisa Girardo

Riportiamo di seguito due let-tere inviate al CSV “SocietàSolidale” in occasione del de-cennale.

Carissimo Giorgio (chiamarTiPresidente, in questa circo-stanza, mi appare eccessiva-mente formale), permettimi,prima di aprirTi il mio cuore,di porgere a Te e, tramite Tuo,a tutti i collaboratori e dipen-denti del Centro, un semplicee sincero ringraziamento per ilsobrio, significativo e bellissi-

mo pomeriggio trascorso inAmicizia, sabato, al Teatro To-selli; a loro anche una attesta-zione di stima e simpatia perla qualità del lavoro svoltosempre con attenzione e de-dizione.Quando a metà gennaio horicevuto la comunicazione al-le Associazioni riguardante lacelebrazione del decennaledel CSV, ho subito avuto laconsapevolezza dell’impor-tante occasione che venivaofferta al volontariato tutto, dilanciare all’esterno un signifi-cativo segnale tridimensiona-le: di presenza, di volontà e diimpegno.Ho ritenuto giusto, oltre chedoveroso, dare testimonianzadiretta dell’adesione a questaproposta, comunicando contempestività la partecipazio-ne dell’Associazione che pre-siedo e che, anche conl’assistenza e la guida delCSV, riesce a valorizzare stru-menti ed opportunità che lepermettono di rendersi attivasul territorio della Val Mau-dagna e di Miroglio di Frabo-sa Sottana in particolare.La condivisione, da parte delConsiglio dell’Associazione,della scelta operata, ha poisupportato l’adesione che siè anche concretata con la pre-senza di due altri componen-ti il medesimo, all’incontro di

Page 37: Speciale Decennale Società Solidale

sabato 18 febbraio.L’aver avuto l’opportunità distendere la nostra bandiera afianco di molte altre, di laba-ri e striscioni, in una circo-stanza che, se non puòdefinirsi unica, è da conside-rare sicuramente significativa,è stato importante e stimo-lante, facendoci sentire orgo-

gliosi essere parte di un mo-vimento vivo e vitale, nel qua-le la solitudine è un vocaboloinesistente, il sacrificio è unaoccasione di letizia, la perse-veranza è un dono che ci ac-compagna sempre.Un pomeriggio, quello di sa-bato, nel quale tutti noi, cheeravamo parte della festa, cisiamo sentiti meno isolati nel-l’agire, più sereni e fiduciosiper il domani.Dal ricordo del decennio tra-scorso, riassunto nel Tuo in-tervento introduttivo anchecon qualche ricordo persona-le particolarmente significati-vo, attraverso il presente cheè la quotidianità vissuta delle327 realtà volontaristiche delcuneese, si è guardato tutticon gioia e speranza, al futu-ro, che è stato fisicamente espiritualmente rappresentatodai bambini della scuola pri-maria di Dronero e dal lorocanto.Significativa la loro parteci-pazione alla festa, commo-vente la loro esibizione,simbolicamente beneaugura-te il grande cuore esibito conl’amore dell’innocenza inchiusura di esibizione.Per parte mia l’auspicio è chequesta giornata, testimonian-za di vitalità e condivisione,possa rappresentare il puntodi partenza per nuovi impor-tanti e significativi traguardidi proficui ed efficaci servizi.

Un caro, fraterno, saluto.Alberto VerardoASSOCIAZIONE

San Biagio e Maria Vergine

Genova, 19 febbraio 2012

società solidale N. 1/2012 - 37

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38 - società solidale N. 1/2012

Riportiamo di seguito una car-rellata di fotografie dei festeg-giamenti del decennalealternate ad alcune frasi dellarelazione del Presidente delCSV “Società Solidale” Gior-gio Groppo.

«Nell’avviarmi alla conclusio-ne di questa relazione , mipreme ringraziare il personaleche ha sempre lavorato conpassione e dedizione ed icomponenti del Consiglio Di-rettivo che hanno condiviso

con me la nascita e la realiz-zazione di questo Progetto diCsv».

«Se si fosse avverato tutto su-bito, non sarebbe stato bello,se non ci avesse richiesto fati-

ca , non sarebbe stato oggi co-sì bello, se non ci avesse fattodiscutere, qualche volta an-che animatamente, non sa-remmo riusciti a creare quelloche abbiamo fatto».

L’attuale Consiglio Direttivo

-Gli ex Consiglieri

I collaboratori attualie passati del CSV

Page 39: Speciale Decennale Società Solidale

Oggi il CSV è una

realtà impor-

tante ma sareb

be troppo faci-

le fermarsi ac

contentandos

i

della sicura med

iocrità del pas-

sato e degli allo

ri raggiunti og-

gi, macredo

che ilnostro

tempoesiga im

maginazione,

inventiva, rinno

vamento e de-

cisione.

Mi piacea questo

punto ricordare u

n

passo diuna lette

ra che Nelson Ma

n-

dela inviò a Shee

na Duncan il 1° a

pri-

le 1985:“Gli idea

li che accarezzia

mo, i

sogni piùirraggiun

gibili e lesperanze

più ardenti pos-

sono nonrealizzars

i mentresiamo in

vita.Maquesto è

irrilevante. La consa

pevolezzadi aver fa

tto il proprio do-

vere e diavere vis

suto all’altezza de

lle aspettative de

i

propri compagni

è di per sé un’esp

erienzamolto gra-

tificante eunamag

nifica conquista.“

che nonè la rap-

presentazione la

ica di un grand

e PapaPaolo V

I

quandoai partec

ipanti alIX Congr

esso Nazionale de

l

Movimento Giova

nile delleAcli il 5 G

ennaio 1965 eb-

be a dire:“E’vero:

la sproporzione fa

paura,ma non de

-

ve togliere né il se

nso del dovere, né

il coraggio, né la

speranza; special

mente sesiete unit

i, se sietemolti, se

siete perseverant

i. Fatevi spiegare

le parabole evan

-

geliche del seme,

del fermento,del p

iccolo gregge; e

vi sentirete riemp

ire gli animi di fid

ucia e di voglia d

i

tentare edi osare:

la vostratestimon

ianza può essere

come una scintilla

che accende un

fuoco; eil vostro

sacrificioalla caus

a cristiana, ricorda

telo bene,non re-

sta senzapremio, a

nche serestasse

a questomondo

senza risultato”.

La speranza è certezza che i

germi di bene porteranno frut-

to, prima o poi, perché nel lo-

ro dinamismo opera una

forza superiore che si può spe-

rimentare amica.

società solidale N. 1/2012 - 39

Il Presidente premiaGiovanni Quaglia, allora presidentedella Provincia

Il Presidente premia Francesco Rocca,allora Assessore provinciale al Volontariato

Il Presidente premiaCesare Carlo Chiesa, allora presidente del Co.Ge.

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40 - società solidale N. 1/2012

«Molti han

no una visio

ne che col

tivano

con laspera

nza,ma il do

narsie lo s

pen-

dersiverso

gli altri, sp

ingecomu

nquei

più genero

si verso lo s

coramento,

verso

la consape

volezza de

i propri limi

ti e del-

la necessit

à di fare s

empre di p

iù, an-

che quand

o si da tutt

o.

Ma bisogn

a comunq

ue osare o

ltre la

speranza, p

erchéc’è se

mpreun filo

di

luce all’orizz

onte,riscop

rendose ste

ssi».

«Il nostro sogno dunquecontinua»«Secondo me è una bella

storia, ed è statoun piacereraccontarla».

«Ho semplicemente cercato di raccon-

tare la storia delle nostre gioie e dei no-

stri sogni come delle mie paure, ho

cercato di spiegare la nostra visione del-

la società e quella degli altri, cercando

di collaborare nella costruzione della

speranza da contrapporre alla vendita

di illusioni.Come Presidente ho vissuto un’espe-

rienza improbabile e meravigliosa, pie-

na di speranza e amore ed ho ricevuto

anche più di quanto mi spettasse. A dif-

ferenza di molti ho avuto il privilegio di

trascorrere tutto il mio tempo libero la-

vorando per cose in cui credevo fin da

bambino»

Antonio Miglio premia Mauro Battuello,attuale Presidente del Co.Ge.

Piero Piano

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società solidale N. 1/2012 - 41

In alto a sinistra: Antonio Miglio premia Leonar-do Patuano, Vicepresidente di Idea Solidale;In alto a destra: il Presidente premia Erio Am-brosino, Assessore alle Politiche Sociali del co-mune di Cuneo; a sinistra il Presidente premiaMaria Paola Tripoli, attuale Vicepresidente delConsiglio Regionale del Volontariato.

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42 - società solidale N. 1/2012

In alto: il Presidente premia l’insegnante Clau-dia Ribero, direttrice del coro della scuola pri-maria “Oltremaira” di Dronero;in alto a destra: il Presidente premia Mario Riu,Vicepresidente del Co.Ge.; a lato: Mauro Bat-tuello premia Fulvio Molinengo, Segretario ge-nerale della Fondazione CRC; a destra in basso:Mauro Battuello premia Antonio Miglio Presi-dente Fondazione Cr Fossano e Vicepresiden-te Acri

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società solidale N. 1/2012 - 43

Alcuni scatti fotograficitra il pubblico

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44 - società solidale N. 1/2012

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Amaggio del 2003 na-sceva e si registrava larivista bimestrale “So-

cietà Solidale”, diretta dal gior-nalista Ilario Bruno. Nel primoanno di attività uscirono quat-tro numeri. Dal 2004, invece,le uscite furono sei.Si partì con 48 pagine, internein bianco e nero e quattro dicopertina a colori. Nel 2008,dopo un’attenta analisi, a cin-que anni dalla creazione, si èreso necessario un restyling neicontenuti e nel numero di pa-gine. Da 48 pagine si è passa-ti a 68 tutte a colori, concopertina in quadricromia. Inrisposta ai bisogni rilevati dalCSV, sono state inserite nuoverubriche che allargano losguardo solidale al di fuori del-la provincia, le lettere alla re-dazione per incrementarel’interazione tra OdV e CSV, larubrica “Chiedilo a Società So-lidale” per le questioni piùcontroverse e così via. Su ogninumero il CSV propone servi-zi di approfondimento, docu-menti, interviste e personaggisignificativi per il volontariato.Una parte della rivista svolge ilcompito di comunicazione isti-tuzionale, presentando le ini-ziative e i progetti del CSV.L’altra parte è dedicata intera-mente alle OdV.Nel 2008 la tiratura è passatada 3.600 copie di cui 3.500spedite in abbonamento gra-tuito a 4.200 di cui 4.000 po-stalizzate e destinate a: OdV,privati che ne facciano richie-sta, Centri di Servizio, enti nonprofit, parrocchie, scuole. Lerestanti copie sono diffuse tra-mite la sede e gli sportelli CSVe in occasione di eventi di so-lidarietà. Alcuni articoli e lacopertina sono riprodotti an-che sul sito del CSV. In rispostaal bisogno di approfondire eaggiornare alcuni temi e al-l’esigenza di valorizzare il vo-lontariato, agendo sul “dire” enon solo sul “fare”, nel 2010 ilCSV Società Solidale ha au-mentato la tiratura: le copie so-no passate dal 4200 a 4.600

in modo da offrire un’informa-zione ancora più capillare adun indirizzario di circa 4.500

destinatari. Sul sito del CSV èpossibile trovare in home pagealcuni articoli di particolare ri-

levanza nonché la copertina el’editoriale del direttore edito-riale.

La rivista Società Solidale

LA PRIMA COPERTINA DI SOCIETÀ SOLIDALE

società solidale N. 1/2012 - 45

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Il CSV ha istituito sette sportelli territoriali, compresa la sede di

Gli sportelliterritoriali del CSV“Società Solidale”

SEDE DI CUNEOVia Mazzini, 3 Cuneo

Orario: lunedì 15-18martedì, giovedì, venerdì 8,30-13, 15-18mercoledì chiuso.

Tel. 0171.605660 - Fax 0171.648441

e-mail [email protected]

SPORTELLO ALBACorso Europa, 92

Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì 9,00-13,00martedì 15-18,30venerdì 14,30-18,30Chiuso il mercoledì tutto il giorno,lunedì e giovedì pomeriggio.

Telefono: 0173.366901 - Cell. 349.7307330Fax 0173.284942

e-mail [email protected]@csvsocsolidale.it

SPORTELLO BRAVia Magenta, 35

Orario: lunedì 15-18,30giovedì 15-18,30

Telefono 0172.439236, cell. 349.7307330

e-mail [email protected]

SPORTELLO FOSSANOVia Roma, 74Orario: lunedì 9-13

giovedì 9-13

Telefono 0172.60631

cell. 339.7623653e-mail [email protected]

46 - società solidale N. 1/2012

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Cuneo, per avvicinarsi alle Associazioni della provincia Granda.

SPORTELLO MONDOVìVia Vittorio Veneto, 17

Orario: lunedì, martedì e giovedì 8,30-13Chiuso il mercoledì.

Telefono: 0174 554786 - Cell. 348.1287944

e-mail [email protected]

SPORTELLO SALUZZOPiazza Vittorio Veneto, 3

Orario: mercoledì 9-13;venerdì 15-18,30.

Telefono 0175.217532Cell. 339.7623653

e-mail [email protected]

SPORTELLO SAVIGLIANOVia Garibaldi, 35

Orario: lunedì 15-18,30venerdì 9-13

Telefono: 0172.716676Cell. 348.1410046e-mail [email protected]

SPORTELLO CEVAC/o Comunità MontanaAlto Tanaro Cebano Monregalese,via Case Rosse, 1 - Loc. San Bernardino

1° e 3° venerdì del meseOrario: 8,30-13

cell. 348.1287944

SPORTELLO DI GARESSIOc/o Ufficio Turistico di Garessio - Corso Statuto, 1

2° venerdì del meseOrario: 8,30-13

cell. 348.1287944

SPORTELLO DI ORMEAc/o Municipio, sede della Pro loco - Via Teco, 1

4° venerdì del meseOrario: 8,30-13

cell. 348.1287944

società solidale N. 1/2012 - 47

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«Abbiamo realizzato un sogno, ora intendiamo lavorare per riunire tutte le associazioni di volontariatodel territorio perché possano usufruire del Centro Servizi per il Volontariato “SocietàSolidale”» lo disse Giorgio Groppo, Presidente del nuovo CSV, mercoledì 9 aprile 2003

quando fu inaugurata la sede di Via Bassignano 21.

Dal 2003“Società Solidale”è il Centro di Servizi per ilVolontariato del-la provincia di Cuneo. La sede è stata collocata nel capoluogo del-la Granda.Agli esordi la generosità della Provincia ha consentito diavviare le attività degli uffici nei locali concessi dall’ente, utilizzan-domobili dismessi dal precedente CSV interprovinciale,Univol e dal-la Provincia stessa. Dalle origini ad oggi i passi sono stati tanti, mal’impostazione è rimasta la stessa: quella di creare un“palazzo di ve-tro” trasparente e aperto a tutte le OdV.

La sede CSV di Cuneo

La 1ª sede

in via Bassignano

48 - società solidale N. 1/2012

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società solidale N. 1/2012 - 49

Lunedì 22 novembre 2004 il CSV “Società Solidale” inaugura la nuova sede in Via Mazzini 3. I locali sono più ampi efunzionali alle esigenze del numero crescente di Organizzazioni di Volontariato della provincia e di servizi richiesti.

L’attuale sedein via Mazzini

Page 50: Speciale Decennale Società Solidale

Taglio del nastronegli sportelliterritoriali CSV

Società Solidale cresce e si avvicina alle esigenze delle OdV

Lo sportello CSV di Alba

si è trasferito da

Piazza Cristo Re 1,

dov’era collocato

un ufficio monolocale,

in un bilocale

in Corso Torino, 6.

L’inaugurazioneè stata

martedì 15 marzo 2005.

Nel 2010, anche a Brasono stati trovati locali più ampie autonomi per lo sportello CSVche, prima, condivideva gli uffici

con lo Sportello stranieri.Si è passati da Via Mendicità 24

a Via Magenta 35.Anche in questa sedeè a disposizione una sala riunioniper le OdV. Il taglio del nastroè avvenuto il 18 marzo 2010.

In seguito alla crescente richiesta

di servizi ed affluenza

di Organizzazioni di Volontariato

,

nel 2009 sono stati cercati locali

ancora più ampi, con due salette

riunioni per le associazioni.

La nuova sistemazione,

in Corso Europa 92, è di fronte,

tra l’altro, alla Casa del Volontariato

del Comune di Alba,

nell’ottica di creare un polo di servizi

per la solidarietà.

L’inaugurazionesi è svolta

il 23 gennaio 2009.

50 - società solidale N. 1/2012

Page 51: Speciale Decennale Società Solidale

Cos’è il Premio CentoLa città di Cento (al centro dell’ideale triangolo che con-giunge le città di Bologna, Ferrara e Modena, situata am-ministrativamente in provincia di Ferrara), forse anche aseguito del sempre molto forte senso di “alterità” rispettoai tre capoluoghi, vede la propria storia costellata di pub-blicazioni locali.In epoca recente, Cento ha visto sorgere oltre 20 testate adiffusione gratuita ed attualmente conta una dozzina di pe-riodici più o meno regolarmente distribuiti. La caratteristicacentese riposa nel fatto che queste testate rispettano un rap-porto contenuti-pubblicità in tutto assimilabile alla stam-pa da edicola; hanno inoltre, nella maggioranza dei casi,contenuto generalista e pressoché sempre non rivestonofine di lucro.Partendo da questa caratteristica di sicura peculiarità (amaggior ragione raffrontando il fermento editoriale con ilpotenziale bacino di utenza, di poco superiore ai 30.000abitanti), è nata l’idea di creare attorno a Cento un movi-mento di idee che approfondisca la tematica della cartastampata a diffusione gratuita, ponendo l’accento nontanto sull’aspetto economico di questo importante setto-re dell’editoria italiana, quanto sul rapporto tra questo ti-po di informazione ed il territorio. A questo scopo ilCircolo Culturale “Club Embora”, in sinergia con enti lo-cali, istituzioni territoriali, associazioni stampa e giorna-listi, regionali e nazionali, ha dato vita ad un dibattito suquesta nicchia del mondo giornalistico, completandol’iniziativa con un vero e proprio Premio.FONTE: www.premiostampalocale.it.

Premio Centoalla StampaLocale

Un importante riconoscimento alla testata del CSV

La rivista “Società Solidale” delCentro Servizi per il Volontariatodella provincia di Cuneo si è ag-giudicata il secondo posto alPremio Cento Stampa Locale nel2004 e il primo posto nel 2008.

Il Circolo Culturale “ClubEmbora” di Cento (Ferrara)in sinergia con enti locali,

istituzioni territoriali, associa-zioni stampa e giornalisti, re-gionali e nazionali, ha dato vitaad un dibattito su questa nic-chia del mondo giornalistico,che è la stampa locale, com-pletando l’iniziativa con un ve-ro e proprio Premio, il “Premioalla Stampa Locale”.Sabato 11 ottobre 2008, “So-cietà Solidale” periodico bi-mestrale del CSV Centro diServizi per il Volontariato “So-cietà Solidale” della provinciadi Cuneo, è stato premiato aCento (Ferrara) quale migliorerivista Non profit italiana.A contendersi il primato 80 te-state giornalistiche nazionali,tra cui 32 edite da altri CSVItaliani.Testimonial della Serata è sta-to Amedeo Goria, noto gior-nalista televisivo Rai che haintervistato Giorgio GroppoPresidente del CSV Società So-lidale, nella sua veste di Diret-tore Editoriale e Giorgia Barilein qualità di Direttore Respon-sabileHa dichiarato il PresidenteGiorgio Groppo “Sono vera-

mente orgoglioso di questoPremio. Grazie alle nostre col-laboratrici, grazie a GiorgiaBarile che cura la redazionedella rivista. È un premio alterritorio, ad un esercito dellasolidarietà che cresce. Apertoil CSV nel 2003 abbiamo su-bito pensato alla redazione diuna rivista che fosse un po’ lanostra carta d’identità, con ilduplice scopo: quello di infor-mare le Associazioni e di darevoce al Volontariato che nonriesce ad avere voce, ma so-prattutto per dire che in questasocietà il bene non fa notiziama c’è ed il bene deve esserediffuso e sostenuto, perché sele persone non sanno di averesempre una possibilità in que-sta nostra società, smettono disognare e si abbandonano al-la disperazione ed alla solitu-dine.Nella notte, ritornando in mac-china da Cento, abbiamo ri-cevuto tanti messaggi dicongratulazioni, ma uno inparticolare mi ha commosso,ed è quello di un volontario :“il vincitore è un sognatore chenon si è mai arreso”.

2º posto nel 2004 1º posto nel 2008

società solidale N. 1/2012 - 51

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52 - società solidale N. 1/2012

Società Solidale: dieci annidi immagini di volontariato

17 aprile 2002:si costituisce l’associazione di associa-zioni “Società Solidale”.

22 luglio 2002:con delibera del Comitato di Gestionedel Fondo speciale per il Volontariato,“Società Solidale” ottiene il ruolo di En-te Gestore del Centro diServizio per il Volontaria-to della provincia di Cu-neo.

Gennaio 2003:il CSV “Società Soli-dale” diventa operati-vo con la sede diCuneo e sei sportelliterritoriali.

Sono trascorsi 10 an-ni da quando nel pano-rama della provincia di Cuneo siaffacciò un nuovo soggetto: il CSV “So-cietà Solidale”. Le domande allora era-no tante: le associazioni si chiedevanoche cosa potesse offrire il Centro di Ser-vizio e che cosa non potesse fornire; lacittadinanza ignorava per lo più l’esi-stenza dei CSV; le istituzioni sondavanole opportunità di collaborazione.

Il Centro di Servizi per il Volontariato“Società Solidale” offre servizi gratuiti atutte le Organizzazioni di Volontariatodella provincia di Cuneo: questo an-nuncio suscitava sospetti. Sembravatroppo facile, si doveva costruire una

relazione di fiducia.

Oggi “Società Solidale” ha un’attivitàconsolidata e il CSV è un soggetto rico-nosciuto che ha un’immagine di tra-sparenza e di affidabilità. Lo dimostranoi numeri: i servizi erogati e le associa-zioni servite.

Si era partiti con sette soci Fon-datori: Giovanni

Quaglia (inqualità diP r e s i den t edell’Ammini-strazione Pro-vinciale diCuneo), GiorgioGroppo (in qua-lità di legale rap-p r e s e n t a n t edell’AVIS provin-ciale), Clemente

Crispo (in qualità dilegale rappresentante dell’Ass. NuovaAdas di Saluzzo), Massimo Silumbra (inqualità di legale rappresentante del-l’AVO Ass. Volontari Ospedalieri di Cu-neo), Armando Boaglio (in qualità dilegale rappresentante dell’AIB Ass. An-tincendi Boschivi di Borgo San Dal-mazzo), Roberto Gagna (in qualità dilegale rappresentante del Coordina-mento Provinciale Volontari di Prot. Ci-vile) e Carlo Bottallo (in qualità di legalerappresentante dell’Ass. Solidarietà In-sieme di Savigliano). Oggi se ne conta-no 332. Il Centro di Cuneo ha la base

sociale più ampia in Italia.

Una società solidale che continua a cre-scere grazie ai numerosi volontari dellaprovincia di Cu-neo. Un centroa servizio del-la solidarietà.

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Società Solidale vista dai giornaliHanno scritto di noi…

Dalle origini di “SocietàSolidale” ad oggi è au-mentata in modo espo-

nenziale la presenza del CSVsui media locali. Il Centro si èdotato, da fine luglio 2006, di

un’addetta stampa nell’ottica diuna sempre più puntuale infor-mazione per diverse motiva-zioni: far conoscere la missione l’operato del CSV; rafforzare lariconoscibilità del Centro come

attore sociale importante nel ter-ritorio della provincia di Cuneo;consolidare la “reputazione” delCSV in provincia. È, infatti, fon-damentale comunicare attività,finalità e valori del volontariato

per renderli noti anche ai “nonaddetti ai lavori”. Ogni anno ilCSV pubblica una rassegnastampa. Anche sul sitowww.csvsocsolidale.it è dispo-nibile uno stralcio di rassegna.

Tratto da “Gazzetta d’Alba”del 4 dicembre 2002

Trattoda “G

azzetta d’A

lba”

del 13novem

bre 2002

Trattoda

“Famiglia

Cristiana”

n.37 del 200

3

Tratto da“La Stampa”

del 30 marzo 2003

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62 - società solidale N. 1/2012

Tratto da“La Stampa”del 7 ottobre 2004

Tratto da “La Stampa”del 24 gennaio 2004

Tratto da “L’Un

ione Monregaes

e”

n. 12/2004 del 2

4 marzo2004

Tratto da “L’Unione Monregaese”n. 21/2004 del 26 maggio 2004

Tratto da “La G

uida”

del 16 gennaio 2

004

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società solidale N. 1/2012 - 63

Tratto da “La Fedeltà”n. 10/2004del 10 marzo 2004

Tratto da

“Cuneo Se

tte” n. 26/

2004

del 29 giu

gno 2004

Trattoda “G

azzetta d’Al

ba

del 20genna

io 2004

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64 - società solidale N. 1/2012

Tratto da“La Fedeltà”n. 41/109del 8 novembre2006

Tratto da “Il Nuovo Braidese”

n. 03/2006 del 21 gennaio 2006

Tratto da“La Piazza Grande”n. 26/2006del 4 luglio 2006

Tratto da “La Bisalta”n. 29/XVIIdel 1º settembre2006

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società solidale N. 1/2012 - 65

Tratto da “La Bisalta”n. 8/XVIIIdel 2 marzo 2007

Tratto da “Il Corriere di Saluzzo”n. 29/XCVdel 29 giugno 2007

Tratto da “La B

isalta”n. 35/X

VIII

del 12ottobre

2007

Tratto da “Il Nuovo Braidese”n. 13/XLIVdel 31 marzo 2007

Page 66: Speciale Decennale Società Solidale

66 - società solidale N. 1/2012

Tratto da “Il Corriere di Savigliano e

D’intorni

n. 9/XVIX del 28 febbraio 2008

Tratto da “Il Nuovo Braidese”n. 37/XLV del 18 ottobre 2008

Tratto da “LaBisalta“

n. 34/XIX del3 ottobre 200

8

Tratto da “Saluzzo Oggi” - n. 46/7 del 2 Dicembre 2008

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Tratto da “Cuneo Sette”

n. 17/13 del 28 aprile 2009

Tratto da

“Piazza G

rande”

n. 8/21 de

l 3 marzo

2009

Tratto da “Cuneo Sette”n. 18/13 del 5 maggio 2009

Tratto da“La Bisa

lta” n. 7/XX

del 20 febbraio 2

009

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68 - società solidale N. 1/2012

Tratto da “Saluzzo Oggi” - n. 14

/8 del 7 aprile 2009

Tratto daBra Oggi”n. 37/VIIdel 6 ottobre2009

Tratto da “La Bisalta” - n. 32/XX del 18 settembre 2009

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società solidale N. 1/2012 - 69

Tratto da “La Piazza Grande”

n. 8/XXI del 2 marzo 2010

Tratto da “Cuneo Sette” - n. 28/

14 del 13 luglio2010

Tratto da “La Stampa”del 14 novembre 2010

Tratto da “Cuneo Sette” - n. 37/14 del 5 ottobre 2010

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70 - società solidale N. 1/2012

Tratto da “La Stampa” del 10 aprile 2010

Tratto da“La Piazz

a Grande”

n. 5/XXIdel 9 feb

braio 2010

Tratto da “La Guida”n. 5/66 del 5 febbraio 2010

Tratto da “Il Saviglianese” - n. 37/152 del 21 ottobre 2010

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