Sovrappeso, sport troppo intensi e traumi possono mettere ko le … · 2010-07-16 · Angelo...

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Sovrappeso, sport troppo intensi e traumi possono mettere ko le tue anche. Ecco come evitare che accada DIROBERTAMARESCI con la consulenza di Carmine Cucciniello, direttore ortopedia correttiva all'Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano Che cos'è l'anca e come L'anca è un'articolazione che con- sente al femore (il più grande osso della gamba, situato all'interno della coscia) di muoversi rispetto al baci- no. Tecnicamente viene definita enar- trosi, cioè un'articolazione mobile le cui superfici hanno forma sferica. Permette di effettuare molti movi- menti (rotazione, flessione, estensio- ne ecc.) dando al tempo stesso una grande stabilità all'arto: merito del solido incastro della testa del femore nella cosiddetta cavità acetabolare, cioè l'insieme delle tre ossa pelviche (ileo, ischio e pube) del bacino. Le malattie viù frementi Sono soprattutto due le patologie che colpiscono l'anca: l'artrosi e le forme reumatoidi. La prima, detta anche coxartrosi, è una malattia delle cartilagini, cioè quei tessuti solidi, ma flessibili, che circondano tutte le arti- colazioni. Può essere primaria (se è causata, cioè, da fattori genetici, oppure non sem- bra avere cause esterne evidenti) o secondaria (se è causata da fattori sca-

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Page 1: Sovrappeso, sport troppo intensi e traumi possono mettere ko le … · 2010-07-16 · Angelo Impagliazzo, direttore rep. ortopedia Osp. San Giovanni Addolorata di Roma I sintomi che

Sovrappeso, sporttroppo intensi etraumi possonomettere ko le tueanche. Ecco comeevitare che accada

DIROBERTAMARESCIcon la consulenza di Carmine Cucciniello,direttore ortopedia correttiva all'Istitutoortopedico Gaetano Pini di Milano

Che cos'è l'anca e come

L'anca è un'articolazione che con-sente al femore (il più grande ossodella gamba, situato all'interno dellacoscia) di muoversi rispetto al baci-no. Tecnicamente viene definita enar-trosi, cioè un'articolazione mobile lecui superfici hanno forma sferica.Permette di effettuare molti movi-menti (rotazione, flessione, estensio-ne ecc.) dando al tempo stesso unagrande stabilità all'arto: merito delsolido incastro della testa del femorenella cosiddetta cavità acetabolare,cioè l'insieme delle tre ossa pelviche(ileo, ischio e pube) del bacino.

Le malattie viù frementi

Sono soprattutto due le patologieche colpiscono l'anca: l'artrosi e leforme reumatoidi. La prima, dettaanche coxartrosi, è una malattia dellecartilagini, cioè quei tessuti solidi, maflessibili, che circondano tutte le arti-colazioni.Può essere primaria (se è causata, cioè,da fattori genetici, oppure non sem-bra avere cause esterne evidenti) osecondaria (se è causata da fattori sca-

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tenanti come traumi, fratture, interven-ti chirurgici, terapie a base di cortisone,disturbi vascolari da alcolismo, malfor-mazioni).Anche lo stress articolare, maggiorenelle persone sovrappeso e in chi sisottopone a intensi sforzi fisici, puòfavorire lo sviluppo dell'artrosi.L'artrite reumatoide, invece, è unamalattia infiammatoria cronica.Colpisce la membrana sinoviale (il sotti-le strato di tessuto che riveste la parteinterna dell'articolazione), che reagisceaumentando di volume e "consuman-do" progressivamente l'articolazione el'osso. Queste patologie sono più fre-quenti dopo una certa età, ma anche igiovani possono essere a rischio sesovraccaricano l'articolazione con attivi-tà sportive pesanti (football, corsa ecc).Francesco Franchin, direttore c l in ica ortopedicaUniversità di Genova

Svort o movimenti dannosi

Pensa al tuo corpo come fosse un'au-tomobile. Se hai fatto il tagliandoannuale e hai controllato convergenza,campanatura (assetto) ed equilibratura(angolo) delle ruote, ti sarai garantitouna migliore guida del veicolo, unminor consumo di carburante egomme e un'ottima tenuta dellastrada. Allo stesso modo, se la tuapostura è corretta, le articolazionisaranno sane e funzionali. Se,invece, è scorretta e asimmetrica,queste vengono sovraccaricate: ilconsumo progressivo della cartila-gine che ne consegue tenderà abloccarle, aprendo la stradaall'artrosi. Capita soprattuttoa chi è soprappeso, fuma oha subito traumi (peresempio solle-

vando pesi, oppure usando la forzasenza contrarre i muscoli).Come evitarlo? Bevendo 2-3 litri d'ac-qua al giorno, per lubrificare le artico-lazioni. E muovendoti molto. Durantel'attività fisica si produce liquidosinoviale, che riempie la cavitàdell'articolazione, e dal quale deriva-no le cellule che formano le cartilagi-ni e riparano quelle usurate.Camminando tonifichi i muscoli, chehanno il compito di sostenere il pesodel corpo senza delegare le ossa, piùvulnerabili. Attenzione, però, ai cam-biamenti bruschi di direzione e aimovimenti fatti a freddo, in ambienteumido, sia caldo, sia freddo: sonogesti dannosi per le anche.Ivo Pulcini, specialista in Medicina dello sport

Sei il classico sportivo della domeni-ca, che corre senza riscaldare imuscoli o seguire un programma diallenamento graduale? Allora sappiche il carico supplementare di chili ditroppo che gravano sui legamentidelle gambe può causare microtraumialle articolazioni. Non solo; nelle per-sone che hanno una predisposizioneall'artrosi dell'anca, il danno potrebbeessere più serio.Al primo segnale di dolore persi-stente dopo uno sforzo, bisognasospendere lo sport praticato e dedi-carsi a un'attività che solleciti menole anche, come il nuoto (che avvienein assenza di peso), evitando lo stilerana, faticoso per le giunture.Può capitare anche a chi ha sofferto diqualche patologia durante o al termi-ne della crescita e che, spesso senzasaperlo, hanno un conflitto femoro-acetabolare (in cui le due ossa, cioè, siurtano).Angelo Impagliazzo, direttore rep. ortopediaOsp. San Giovanni Addolorata di Roma

I sintomi che non devi mai sottovalutare

Hai difficoltà a infilarti i calzini? A tagliarti leunghie dei piedi o ad allacciarti le scarpe? Seallarghi le gambe, avverti un dolore (coxalgia)che parte dall'inguine e si irradia lungo lacoscia fin sopra il ginocchio? Attenzione!Dolore, rigidità e zoppia sono tutti indiziiniziali di un'anca malata. Sembrano sinto-mi in apparenza banali e poco considerati, madevono mettere in guardia.È questa, infatti, la fase ideale per fareprevenzione. Facendo una diagnosi pre-coce del tipo di artrosi (primaria o secon-

daria), si possono riscontrare difetti chesi risolvono in artroscopia (eventualmentecombinata con una piccola incisione chirurgi-ca). Per esempio, le piccole sporgenze di ossoche modificano la sfericità della testa femora-le, causando conflitto tra femore e acetabolo.In tal modo si può bloccare l'evoluzionedell'artrosi e risolvere il problema, evi-tando di arrivare, a distanza di tempo,all'inserimento della protesi.

Domenico Marinò, direttore dipartimento ortopedia echirurgia dell'Università Federico II di Napoli

Quando l'anca è lesionata, si eseguo-no oggi due tipi di interventi: l'im-pianto di protesi, cioè un'articolazioneartificiale che sostituisce quella mala-ta, e 1''artroscopia, un'operazione ese-guita senza "aprire" l'anca.La prima procedura, indicata soprat-tutto in caso di artrosi, è affidabile emolto diffusa, soprattutto in etàavanzata.La seconda permette di trattare,attraverso due o tre incisioni punti-formi, patologie che colpisconosoprattutto i più giovani. Per esem-pio il conflitto femoro-acetabolare,piccola ma non rara malformazionedell'anca che causa un contatto ano-malo tra femore e acetabolo a ognimovimento. Dato che questa èun'importante causa di artrosi, il suotrattamento in artroscopia permettedi ridurre il numero di interventi diinserimento di protesi dell'anca.Luca Massimo Pierannunzii, ortopedico, diri-gente medico dell'Istituto G. Pini di Milano

Cos'è e auando serve la vrotesiSono oltre un milione gli italiani conun'articolazione sostituita: anca nel60 per cento dei casi, ginocchio nel35, spalla, caviglia e gomito nelrestante 5. Necessaria quando c'èun'usura dell'articolazione, la prote-si dell'anca è formata da una coppa(da inserire nell'acetabolo), uno stelo(gambo, da inserire nel femore) e unatesta in metallo o ceramica che siarticola con la superficie interna dellacavità del bacino.«Può essere totale (artroprotesi) oparziale (endoprotesi), se vienesostituita la sola componente femo-rale. Un tempo questi elementi veni-vano incollati con il cemento, mentreoggi si fa penetrare l'osso nella lorosuperfìcie porosa. E l'articolazioneartificiale sembra in tutto e per tuttonaturale» dice CannineCucciniello, direttore diortopedia correttiva al Pinidi Milano. Il recupero èimmediato: si inizia a cam-minare due giorni dopol'intervento. Il ricovero è dicinque o sei giorni. Pertré-quattro settimane fsi usano le stampelle,e la ripresa dell'attivi-tà sociale o lavorativaarriva dopo un mese. Per lo sport,invece, bisogna aspettare quattro-sei mesi.