SOTTOPOSTI AD INTERVENTO EMORROIDECTOMIA · Casa di Cura Sedes Sapientiae - Via Bidone, 31 - 10125...
Transcript of SOTTOPOSTI AD INTERVENTO EMORROIDECTOMIA · Casa di Cura Sedes Sapientiae - Via Bidone, 31 - 10125...
Dr. Roberto Nobile Specialista in Chirurgia Generale
Patologia Vascolare
Chirurgia Laser
Studio: Piazza Arbarello, 5 - 10122 Torino - � 011 545162 - 011 538876 (Fax)
e-mail: [email protected]
www.medicinaechirurgia.eu
http://roberto.nobile.docvadis.it
Casa di Cura Sedes Sapientiae - Via Bidone, 31 - 10125 Torino - � 011 4677
Casa di Cura S. Caterina da Siena - Via Villa della Regina, 19 - 10131 Torino - � 011 8192111
Casa di Cura Fornaca di Sessant - C.so Vittorio Emanuele II, 91 - 10128 Torino - � 011 5574111
INFORMAZIONI PER I PAZIENTI CHE DEVONO ESSERE
SOTTOPOSTI AD INTERVENTO EMORROIDECTOMIA
Cosa sono le emorroidi?
Le emorroidi sono cuscinetti venosi ricchi di vasi sanguigni situati nella parte terminale del
canale anale e svolgono un ruolo fondamentale nel meccanismo di continenza delle feci, dei
gas e dei liquidi.
La malattia emorroidaria è dovuta ad un aumento di pressione delle vene della parete rettale
che causa l’ingrossamento e l’infiammazione di questo tessuto molto vascolarizzato portando
alla formazione delle emorroidi.
Le emorroidi sono un problema di cui soffrono circa 3,7 milioni di persone in Italia.
Causano problemi al 90% della popolazione almeno una volta nella vita e colpiscono
indistintamente sia gli uomini che le donne con una predisposizione maggiore per gli uomini
ma spesso chi soffre di emorroidi non ne parla per un senso di vergogna o imbarazzo.
L’insorgenza avviene generalmente tra i 45 e i 65 anni ma possono presentarsi anche prima
come ad esempio nel caso di una gravidanza.
Molti confondono le ragadi con le emorroidi, le emorroidi sono delle vene varicose attorno al
retto mentre la ragade è una piccola lacerazione nella vena emorroidale o nella parete
intestinale.
Pagina 2
Le emorroidi possono essere di due tipi a seconda della loro posizione:
1. interne
2. esterne
Emorroidi interne
Le emorroidi interne si sviluppano all’interno del retto e non si possono ne vedere ne toccare.
Di solito non sono dolorose perchè in quell’area sono presenti poche terminazioni nervose. Le
emorroidi interne possono prolassare all’esterno dell’orifizio anale. In questo caso sono visibili
e sono di colore rosato. Nelle fasi iniziali della malattia le emorroidi prolassate rientrano da
sole nel canale anale mentre nelle fasi più avanzate rientrano solo con manovre manuali.
Emorroidi esterne
Le emorroidi esterne si sviluppano a livello dell’ano e di solito sono dolorose. Se una emorroide
esterna prolassa (di solito durante l’evacuazione) diventa visibile e palpabile. Nelle emorroidi
esterne prolassate si possono formare dei coaguli di sangue che portano alla trombosi
emorroidaria, una complicanza molto dolorosa. Un’emorroide esterna trombizzata ha un
colore bluastro-violaceo e talvolta sanguina. Se il dolore diventa insopportabile il medico può
incidere chirurgicamente l’emorroide facendo evacuare il trombo.
Quali sono le cause delle emorroidi?
Le emorroidi si formano a causa del deterioramento della mucosa che ancora i cuscinetti
emorroidari alla parete rettale, la mucosa rettale scivolando verso il basso provoca il prolasso
emorroidario e la fuoriuscita delle emorroidi interne che a loro volta spingono all’esterno le
emorroidi esterne.
La causa esatta che porta al deterioramento della mucosa è ignota ma sono stati individuati un
insieme di fattori scatenanti che portano alla patologia emorroidaria:
• Sforzi eccessivi
Uno sforzo eccessivo può causare un aumento della pressione e del flusso sanguigno
nelle vene emorroidali che si ingrossano e diventano emorroidi. Sforzi innaturali e
prolungati aumentano la pressione intra-addominale e l’afflusso di sangue nei vasi
emorroidari causandone la rottura.
• Alimentazione scorretta
Un’altra delle cause principali delle emorroidi è una dieta povera di fibre. Le fibre
aiutano ad ammorbidire le feci e facilitano l’evacuazione. Una dieta povera di fibre
produce feci secche e dure che contribuiscono allo sviluppo di emorroidi e possono
graffiare i tessuti all’interno del canale anale portando al sanguinamento di emorroidi
pre-esistenti.
Pagina 3
• Gravidanza
Le emorroidi in gravidanza si formano a causa della pressione dell’utero che comprime
e dilata le vene emorroidarie. Le vene attorno all’ano sono facilmente infiammabili a
casa dell’aumento del livello di progesterone nel corpo che rilassa le vene dilatandole.
Inoltre le emorroidi possono comparire sia in gravidanza sia dopo il parto a causa delle
spinte durante il travaglio.
• Stitichezza e diarrea
Due delle cause più comuni di emorroidi sono la stitichezza e la diarrea. Entrambe le
situazioni stressano le normali funzioni intestinali. Di solito solo gravi casi di stitichezza
sono causa di emorroidi. La stitichezza (o costipazione) in particolare se trascurata può
portare a problemi veri e propri come meteorismo, artriti reumatoidi, indebolimento
del sistema immunitario, diverticolite. Questo perchè ogni volta che mangiamo il corpo
produce un certo quantitativo di scorie. Lasciate per troppo tempo nel colon tale scorie
diventano un terreno fertile per batteri che può portare a disturbi come: mal di testa
cronico, cattiva respirazione, emorroidi
• Pulizia scorretta dell’ano
Un’altra delle cause di emorroidi è il modo errato in cui ci si pulisce dopo l’evacuazione.
Strofinare la carta igienica troppe volte o con troppa fermezza può infiammare la pelle
attorno all’ano o nei casi peggiori può causare emorroidi. Nel caso di emorroidi pre-
esistenti è necessaria una maggior cautela nella pulizia dell’ano utilizzando carta
igienica inumidita per evitare di irritare ulteriormente la zona.
• Stare seduti per lunghi periodi di tempo
Stare seduti per troppo tempo (specialmente sul water) è un’altra delle cause comuni di
emorroidi. Quando si è seduti la maggior parte del peso è sopportato dalle estremità
inferiori aumentando la pressione nella zona anale e, specialmente nel caso di persone
sovrappeso, può essere causa di emorroidi.
Classificazione delle emorroidi
Le emorroidi si classificano in base alla gravità del prolasso:
• Emorroidi di 1° grado
Emorroidi interne al canale anale che non fuoriescono all’esterno neanche dopo uno
sforzo o la defecazione. Possono sanguinare ma in questa fase non sono dolorose.
• Emorroidi di 3° grado
Emorroidi che prolassano e sporgono spontaneamente dall’ano e possono essere
riportate all’interno solo manualmente.
• Emorroidi di 4° grado
Emorroidi che non possono essere riportate all’interno del’ano e si trovano stabilmente
all’esterno. In questa fase il dolore può essere molto forte.
Interventi ambulatoriali
(non sono mai definitivi ma evitano l’anestesia e i temi di recupero sono rapidi)
• Legatura elastica
La legatura elastica viene utilizzata per il trattamento delle emorroidi e del prolasso rettale
interno. Può essere eseguita nelle emorroidi di 2° e 3° grado e consiste nell’applicare un
elastico alla base dei gavoccioli emorroidari interni allo scopo di impedire l’afflusso di sangue
all’emorroide.
Nel giro di 7-10 giorni si provoca la necrosi dell’emorroide e la conseguente caduta
dell’elastico.
La tecnica della legatura elastica si effettua senza anestesia ed è indolore, il limite però sta nel
fatto che nelle fasi più avanzate della malattia emorroidaria dove il prolasso è più importante
non si ottengono risultati significativi ed è quindi poco utilizzata. Un altro inconveniente è che
spesso il laccio elastico si stacca prima di aver causato la morte del tessuto emorroidario.
Qualche volta può provocare dolore dovuto ad un non corretto posizionamento dell’elastico.
Pagina 4
Operazioni Chirurgiche
• Tecnica PPH o metodo Longo
E’ la tecnica ideata dal Dott. Antonio Longo nel 1993 e si fonda sul concetto che le emorroidi
sono presenti normalmente nel nostro corpo ed è importante cercare di preservarne le funzioni
biologiche. Il fattore che fa insorgere la malattia emorroidaria è il prolasso, l’idea quindi è
quella di riportare le emorroidi nella loro sede naturale correggendo il prolasso e fissando le
emorroidi alla mucosa prolassata con delle microclip al titanio usando una suturatrice circolare
(stapler).
La mucosa rettale non è sensibile al dolore quindi l’intervento di prolassectomia è eseguibile in
anestesia locale e riduce drasticamente il dolore post operatorio consentendo la ripresa delle
normali attività in 4-5 giorni.
L’intervento è indicato per emorroidi interne di 3° grado e per i prolassi di 2° e 3° grado della
mucosa rettale.
• Emorroidectomia Milligan Morgan
L’emorroidectomia è il nome usato per descrivere la rimozione chirurgica delle emorroidi.
L’emorroidectomia è utilizzata come ultima risorsa per il trattamento delle emorroidi, ed è
consigliata solo in presenza di emorroidi di 3° o 4° grado o grandi emorroidi esterne o quando
tutte le altre cure e rimedi naturali non hanno prodotto i risultati sperati.
Codificata nel Regno Unito nel 1937 dai dottori Milligan e Morgan l’operazione consiste
nell’asportazione dei 3 pacchetti emorroidari principali. Per limitare il sanguinamento, i gruppi
emorroidari vengono isolati e sezionati previa legatura emostatica.
Per evitare la stenosi cicatriziale del canale anale (il restringimento del canale anale) le 3
incisioni vengono lasciate aperte presentando la caratteristica ferita a trifoglio.
Per questo motivo l’emorroidectomia Milligan Morgan è anche chiamata emorroidectomia
aperta.
Una variante della Milligan Morgan è l’emorroidectomia secondo Ferguson, la differenza sta
nel fatto che le ferite vengono suturate al termine dell’operazione. (emorroidectomia chiusa)
Pagina 6Pagina 5
Casa di Cura SEDES SAPIENTIAE - Via Bidone, 31 – 10125 Torino Tel. 011 4677
Casa di Cura S. CATERINA da SIENA - Via Villa della Regina, 19 - 10131 Torino Tel. 011 8199211
Casa di Cura FORNACA di SESSANT - C.so Vittorio Emanuele II, 91- 10128 Torino
Tel. 011 5574111
__________________________________________________________________
Studio: Piazza Arbarello, 5 - 10122 Torino - 011 545162 - 011 538876 [email protected]
http://roberto.nobile.docvadis.it - www.medicinaechirurgia.eu