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FLUMEN SAPIENTIAE STUDI SUL PENSIERO MEDIEVALE

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FLUMEN SAPIENTIAE

STUDI SUL PENSIERO MEDIEVALE

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Direzione

Irene ZUniversità degli Studi di Trento

Comitato scientifico

Luca BUniversità degli Studi di Milano

Giovanni CUniversità degli Studi di Padova

Alessandro PUniversità degli Studi di Trento

Andrea Aldo RUniversity of Leuven

Tiziana S–NUniversité de Fribourg

Cecilia TAll Souls College – University of Oxford

Luisa VSapienza – Università di Roma

Segreteria di redazione

Coralba CUniversità del Salento

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FLUMEN SAPIENTIAE

STUDI SUL PENSIERO MEDIEVALE

La sapientia medievale, nella sua molteplicità, fluisce in un unico flumenininterrotto dalla tarda Antichità al Rinascimento. Valorizzando la plurali-tà di temi e di tradizioni del sapere medievale, la collana contribuisce allosviluppo degli studi di Storia della filosofia medievale, ospitando lavori mo-nografici, collettivi ed edizioni critiche inerenti alla filosofia e alla teologiamedievali.

Le pubblicazioni della collana sono sottoposte anonimamente alla valuta-zione di almeno due specialisti del settore.

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Volume pubblicato con il contributo del Dipartimento di Lettere e Filosofiadell’Università degli Studi di Trento e della società LAMPRE S.r.l.

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Marco Arosio

Bartolomeo da Colle di Val d’Elsa,predicatore dell’Osservanza francescana

Uno studio storico–filosofico

a cura diAndrea Nannini

Prefazione diIrene Zavattero

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Aracne editrice

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via Vittorio Veneto, Canterano (RM)

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I edizione: dicembre

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Indice

PrefazioneBartolomeo da Colle “vir doctissimus”: motivi per una riscopertaIrene Zavattero

In limine. Lo studio di Marco Arosio su Bartolomeo da ColleAndrea Nannini

Introduzione

Capitolo IBiografia di Bartolomeo da Colle

.. Nascita e giovinezza, – .. L’influenza esercitata da sanBernardino da Siena e Giovanni da Capestrano, – .. Le ca-riche ricoperte, l’attività di nunzio apostolico e la predicazionea favore della crociata contro i Turchi, – .. Il convento diS. Lucchese a Poggibonsi: Bartolomeo guardiano, – .. Lapredicazione contro l’usura e l’impegno a favore della costitu-zione dei Monti di Pietà, – ... Da Bernardino da Siena a Bar-tolomeo da Colle: il Quattrocento economicamente impegnato, –.... Bartolomeo e il Monte di Pietà di Orvieto: il Monte di Cri-sto, – .... I nove capitula degli Statuti del Monte di Cri-sto, – .... Originalità e tratti distintivi degli Statuti orvie-tani. Caratteri formali e gratuità caritatevole dell’istituzione, –.... La riforma del Monte di pietà di Orvieto ad opera di Bernardi-no da Feltre (), – .. Gli ultimi anni di vita di Bartolomeoda Colle, .

Capitolo IIBartolomeo autore e predicatore

.. Il Tractatus de Fide e la produzione teologica di Bartolo-meo, – ... Analisi della sezione conclusiva del Tractatus defide, – .. Il Tractatus de confessione, – .. Brevi cennisull’attività predicatoria di Bartolomeo da Colle, .

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Indice

Capitolo IIIBartolomeo trascrittore di codici

.. La Legenda di Lucchese da Poggibonsi, – .. Bartolomeoda Colle e i florilegi, – ... Agostino ed altri autori cristia-ni, – ... I testi di san Gerolamo copiati da Bartolomeo, –... S. Cipriano, – ... Seneca, – ... Opere spurie, .

Capitolo IVLe postille ed il commento alla Commedia di Dante

.. I manoscritti danteschi di Bartolomeo da Colle, – .. Lanotorietà di Bartolomeo, dantista minore, – .. Il testo diGiovanni da Serravalle e le altre traduzioni della Divina Comme-dia, .

Appendice Documenti autografi di Bartolomeo da Colle

. Lettere a Lorenzo de’ Medici, – . Documenti editi einediti riguardanti Bartolomeo da Colle, – . Fonti storicheedite, .

Appendice Trascrizioni di alcuni brani delle opere inedite di Bartolomeoda Colle

. Tractatus de fide, – . Tractatus de Confessione, – . Com-mento alla Divina Commedia (Vat. lat. –), .

Bibliografia

Indice dei manoscritti

Indice dei nomi

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PrefazioneBartolomeo da Colle “vir doctissimus”:

motivi per una riscoperta

I Z∗

A giudicare dalle attestazioni di lode che sono giunte sino a noi,Bartolomeo da Colle di Val d’Elsa si era distinto in modo particolareper le sue capacità di predicatore. «Lingua et memoria disertissimus acpredicator egregius per Italiam et Graeciam famosus» dice Marianoda Firenze, mentre Bonaventura da Decimo lo indica tra i predicatoripiù ferventi del suo tempo e l’anonimo autore del prologo ai flores S.Hieronimi lo definisce «famossimus vir». Il cronista francescano LucaWadding lo descrive come «Vir doctissimus, admirandae memoriaeet facundiae», mentre Giovanni G. Sbaraglia ricorda che Bartolomeoera lodato anche «a praestantia linguae hetruscae».

Uomo dotto e famoso, di ottima memoria e di eloquio eccellente,Bartolomeo fu uno dei predicatori più celebri della seconda metàdel XV secolo, come dimostrano i frutti che la sua predicazionediede. Una predicazione che si spese sul fronte della crociata controi Turchi, per la quale raccolse elemosine nella Marca Anconetana,ma anche sul fronte della fondazione del Monte di Pietà di Orvieto,il secondo Monte dei pegni ad essere istituito, ma riconosciuto perprimo con la bolla pontificia del . L’ardore e l’insistenza con cuiBartolomeo aveva predicato nel Duomo di Orvieto affinché nonvenisse più consentito agli ebrei di praticare l’usura determinarono laproibizione della stessa, preparando così il terreno per la fondazionedel Mons Christi.

Bartolomeo, però, non fu soltanto un predicatore, ma anche unuomo politico perché, come Vicario di Candia, aveva giurisdizione

∗ Università degli Studi di Trento.. Cfr. infra pp. –.. Cfr. infra p. .. Cfr. infra p. , n. .

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Prefazione

di superiore primario in Grecia e dunque rappresentava una dellemassime autorità nell’ordine francescano in Oriente. In contatto coni vari papi che si sono succeduti sul soglio pontificio, da Nicolò V aSisto IV della Rovere, passando per Callisto III e Pio II, Bartolomeostringe rapporti con i personaggi di spicco del tempo, come Lorenzode’ Medici.

Non solo di questi aspetti biografici, ricostruiti nel dettaglio edesaustivamente documentati, tratta il volume di Marco Arosio, maanche della produzione teologica che vede Bartolomeo autore diun trattato sui principali articoli della fede cattolica (Tractatus de Fi-de) e di un formulario ad uso penitenziale (Tractatus de Confessione)contenente la descrizione delle diverse tipologie attraverso le quali ilcolligiano descrive e classifica il fenomeno dell’usura. Di questi testiinediti e poco studiati, Arosio ricostruisce la tradizione manoscritta,studia le fonti e ne analizza il contenuto, trascrivendo lunghi braniche sono offerti in appendice al volume. Ancorché parziali e talvoltaprovvisorie, si è ritenuto importante mettere a disposizione del letto-re queste trascrizioni diplomatiche che propongono le prime sezionidel Tractatus de fide e alcuni brani del Tractatus de Confessione.

L’attività che più di ogni altra ha dato notorietà a Bartolomeo,a partire dalla fine del XIX secolo, è quella di postillatore e di com-mentatore di Dante. Negli ultimi nove anni di vita nel convento di S.Lucchese, Bartolomeo si dedicò alla stesura integrale, in tre volumimanoscritti, di una copia della Divina Commedia di Dante, componen-do, al tempo stesso, il commento della cantica del Paradiso (interrottoall’inizio del canto terzo). La sua versione fu ritenuta da Ranise daCivezza e Teofilo Domenichelli, editori della traduzione latina dellaDivina Commedia di Giovanni Bertoldi da Serravalle, la migliore fraquelle dei dantisti francescani, tanto da essere pubblicata (nel ) ac-canto alla traduzione del vescovo di Fermo; la versione integrale delcommento latino di Bartolomeo al Paradiso, invece, venne aggiuntain appendice all’edizione dell’opera di Giovanni Bertoldi.

Il meticoloso lavoro di cesello condotto da Arosio restituisce l’im-magine di un frate dell’Osservanza francescana autorevole e influen-te, spesso tuttavia trascurato dagli studiosi. In effetti, dopo alcunilavori risalenti all’inizio del secolo scorso, segue un lungo periodo dioblio interrotto nel dal saggio di Arosio pubblicato all’interno

. Cfr. Appendice , in particolare si veda quanto è precisato alla nota .

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Prefazione

degli atti di un convegno su Gli ordini mendicanti in Val d’Elsa, a cui èseguita, nel , la pubblicazione dalla sua scheda bio–bibliograficaper il repertorio Compendium Auctorum Latinorum Medii Aevi (CAL-MA). Questi due testi hanno costituito per l’Autore la base di parten-za per la stesura del libro che oggi pubblichiamo postumo e che, anostro avviso, fornisce finalmente quello studio completo su Bartolo-meo di cui Padre Cesare Cenci lamentava l’assenza e che a tutt’oggimanca nel panorama degli studi sui frati minori dell’Osservanza.

In effetti, dopo i sopracitati lavori di Arosio, poco è stato scrittosu Bartolomeo. Una ricognizione bibliografica sull’autore ha rilevatosoltanto due note bio–bibliografiche redatte pochi anni dopo, l’una daSaverio Bellomo per il Dizionario dei commentatori danteschi () el’altra da Arianna Terzi per il Dizionario biografico degli italiani ().Entrambi citano il saggio del di Arosio, dal quale attingono molteinformazioni – segnalate come «inedite» rispetto alla documentazioneprecedente sul colligiano – e rispetto al quale non aggiungono nessunnuovo elemento, ad eccezione del circostanziato giudizio di Bellomocirca l’interesse per Dante di Bartolomeo che corregge il parere diErnesto Mattone–Vezzi: tale interesse non deriverebbe da istanzereligiose, bensì da un interesse «di carattere schiettamente letterario»,come mostrano «gli aspetti retorici, la cultura classica esibita e igiudizi estetici formulati».

Nonostante l’accuratezza e l’acribia profuse da Marco Arosio, que-sto pur amplissimo studio storico–filosofico che viene accolto nellacollana Flumen Sapientiae non costituisce, di per sé, un’opera conchiu-sa, ma si configura in tutto e per tutto – non avendo potuto l’autore,

. M. A, Bartolomeo da Colle (–), predicatore dell’Osservanza france-scana e dantista minore, In Gli ordini mendicanti in Val d’Elsa. Convegno di studio, ColleVal d’Elsa–Poggibonsi–San Gimignano, – giugno , Società Storica della Valdelsa,Castelfiorentino , pp. –.

. M. A, Bartholomaeus de Colle O.M.Obs., in C.A.L.M.A. Compendium Aucto-rum Latinorum Medii Aevi (–), SISMEL – Edizioni del Galluzzo, Firenze , I, pp. –.

. Cfr. l’escerto della lettera di Arosio a p. .. S. B, Bartolomeo da Colle Val d’Elsa (–), in I., Dizionario dei

commentatori danteschi. L’esegesi della «Commedia» da Iacopo Alighieri a Nidobeato(Biblioteca di «Lettere italiane» – Studi e testi, ), Olsckhi, Firenze , pp. –.

. A. T, Lippi, Bartolomeo (Bartolomeo da Colle), in Dizionario Biografico degliItaliani, (), pp. –.

. B, Bartolomeo da Colle Val d’Elsa, p. .

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Prefazione

per la sopravvenuta improvvisa morte, seguirla e perfezionarla finoalle stampe – come un’opera aperta, il cui destino finale è consegnatonelle mani dei lettori. Infatti, come diceva il grammatico TerenzianoMauro «pro captu lectoris habent sua fata libelli» («secondo le capacitàdel lettore i libri hanno il loro destino»): il testo di Arosio per dimen-sioni, per profondità e per dettaglio, non è certo un libellus e necessitadi lettori appassionati che ne continuino il cammino come avrebbeforse fatto, se ne avesse avuto la possibilità, l’autore stesso. Questo la-voro ‘incompiuto’ di Arosio ha dunque, come molte opere d’arte, unimportante valore testimoniale, in quanto segnala, come ben sapevaDante discorrendo con Belacqua, che è solo nella incessante ricercasempre in fieri e non nel pigro sedersi che il pensiero può aspirare aprocedere, passo dopo passo, nel cammino della conoscenza.