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“Sotto il cielo d’Irlanda” di Mauro Libardoni

SOTTO IL CIELO D'SOTTO IL CIELO D'SOTTO IL CIELO D'SOTTO IL CIELO D'IRLANDAIRLANDAIRLANDAIRLANDA

Programma di un viaggio alla scoperta dell’isola verde, con i suoi meravigliosi paesaggi Programma di un viaggio alla scoperta dell’isola verde, con i suoi meravigliosi paesaggi Programma di un viaggio alla scoperta dell’isola verde, con i suoi meravigliosi paesaggi Programma di un viaggio alla scoperta dell’isola verde, con i suoi meravigliosi paesaggi mozzafiato,mozzafiato,mozzafiato,mozzafiato, con con con con scogliere a picco sul mare, colline pascolate da migliaia di pecore, infiniti scogliere a picco sul mare, colline pascolate da migliaia di pecore, infiniti scogliere a picco sul mare, colline pascolate da migliaia di pecore, infiniti scogliere a picco sul mare, colline pascolate da migliaia di pecore, infiniti animali selvaggi, tanta natura incontaminataanimali selvaggi, tanta natura incontaminataanimali selvaggi, tanta natura incontaminataanimali selvaggi, tanta natura incontaminata, e tanto altro, questa è la magica Irlanda, e tanto altro, questa è la magica Irlanda, e tanto altro, questa è la magica Irlanda, e tanto altro, questa è la magica Irlanda

“Sotto il cielo d’Irlanda” di Mauro Libardoni

PRIMO PIANOPRIMO PIANOPRIMO PIANOPRIMO PIANO

LO STATOLO STATOLO STATOLO STATO

La repubblica irlandese occupa quasi per intero l'omonima isola situata a nord ovest delle coste occidentali europee, il rimanente territorio dell'isola è occupato dall'Irlanda del Nord che fa parte del Regno Unito. La capitale Dublino è situata nella parte orientale dell'isola, e con i suoi 500.000 abitanti è anche la città più grande, precedendo le cittadine di Cork, Shannon e Galway. L'Irlanda fa parte sia dell'Unione Europea che dell'Unione Economica e Monetaria (EUM), per questo la moneta circolante sull'isola è l'Euro.

POLITICAPOLITICAPOLITICAPOLITICA

L'Irlanda è una repubblica parlamentare, che ha il capo dello Stato nella carica del Presidente che viene eletto ogni 7 anni e non può essere rieletto per più di due volte. Il Presidente in seguito nomina il capo del governo, normalmente tra i leader della coalizione che ha vinto le elezioni. Il Parlamento è composto da due camere: Senato e Camera dei Rappresentanti. Il Senato è formato da 60 membri: 11 nominati dal Presidente, 6 eletti dalle università nazionali e 43 in base ai risultati delle elezioni, la Camera dei Rappresentanti invece è formata da 166 membri e il governo non può superare le 15 unità.

POPOLAZIONEPOPOLAZIONEPOPOLAZIONEPOPOLAZIONE

L'esercito irlandese è piccolo ma ben equipaggiato, con circa 20.000 soldati, tra permanenti e riserve. D'altro canto l'Irlanda attua una politica di neutralità e difficilmente partecipa ai conflitti, l'impiego dei soldati è pressoché limitato alle missioni di pace organizzate dalla Nazioni Unite, e allo svolgimento di missioni civili all'interno del paese. L'Irlanda è il paese meno violento dell'Unione Europea, è rimasta neutrale nella seconda guerra mondiale, non ha siglato il patto militare con la NATO e ha la più esigua marina dell'Europa occidentale dopo ovviamente la Svizzera che non ha il mare.

L'etnia che prevale nello stato irlandese è quella celtica, ma possiamo trovare anche una cospicua minoranza anglosassone. La lingua ufficiale è l'irlandese, mentre l'inglese è considerata dalla costituzione come seconda lingua ufficiale. A scuola viene insegnato l'irlandese, ma la lingua effettivamente parlata è l'inglese, e i segnali sono bilingui tranne in alcune aeree per lo più nelle zone occidentali dell'isola, dove si trovano solo indicazioni in lingua gaelica. Nell'ultimo decennio però c'è da registrare un forte afflusso di immigrazione extracomunitaria per lo più nella capitale Dublino e nelle maggiori città irlandesi. Da sempre l'Irlanda è segnata da forti contrasti interni, soprattutto nella provincia dell'ULSTER, tra cattolici e protestanti. La maggior parte degli irlandesi, circa l'85% è di fede cattolica, la seconda religione risulta essere il protestantesimo professato dalla Chiesa d'Irlanda. Esiste anche una minoranza islamica, nata soprattuto dall'immigrazione.

L'Irlanda è famosa nel mondo per la birra Guinnes e la tradizionale musica folk, ma anche in ambiti letterali con i premi nobel degli scrittori Shaw, Beckett, Heaney e Yeats e in ambito della fisica con il premio nobel Ernest Walton, il fisico che divise l'atomo. Molti sono anche i gruppi musicali irlandesi che hanno fatto successo, come The Dubliners, Enya, U2, Cranberries, Thin Lizzy, The Chieftains e tanti altri.

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SPORTSPORTSPORTSPORT

In Irlanda lo sport è molto apprezzato, soprattutto gli sport gaelici, esclusivamente irlandesi, attirano migliaia di persone. Questi sport sono il calcio gaelico, gioco simile al calcio praticato su campi più ampi, con 15 giocatori per squadra e la possibilità di toccare la palla con le mani (pugno), l'hurling, si gioca in 15 con una mazza tipo hockey e una palla, l'obiettivo è segnare più gol e viene praticato sul campo da calcio gaelico, e il Camogie ovvero l'hurling giocato dalle donne.

Lo sport nazionale moderno è invece il rugby di cui la nazionale è una delle maggiori potenze mondiali, e alcuni club nazionali si sono imposti a livelli europei diventando anche campioni nel 2005 e nel 2008. Il calcio invece non è molto praticato in Irlanda a livello di club, infatti gli irlandesi preferiscono seguire la vicina Premier League inglese e i migliori talenti vanno a giocare in Inghilterra. La nazionale irlandese invece negli ultimi anni ha mostrato notevoli miglioramenti riuscendo anche a qualificarsi per le fasi finali dei campionati europei e mondiali. Altri sport come la pallacanestro e il baseball sono in via di sviluppo, ma ancora a livelli molto bassi in confronto al resto d’Europa

Il colore della nazionale irlandese è il verde, colore che rappresenta la natura e il territorio verdissimo dell'isola, e in molti sport, come nel rugby, la rappresentativa nazionale rappresenta sia l'Eire che l'Irlanda del nord, questo non avviene però nel calcio, dove le nazionali sono separate.

LINGUA, RELIGIONE E STEMMILINGUA, RELIGIONE E STEMMILINGUA, RELIGIONE E STEMMILINGUA, RELIGIONE E STEMMI

Il nome ufficiale dello Stato è Eire, in irlandese, Ireland in inglese e di conseguenza Irlanda in italiano. Ma al fine di distinguere lo Stato dall'intera isola e dare luce alla forma repubblicana e all'indipendenza, nel 1949 con il Republic of Ireland Act si è stabilito che la denominazione ufficiale dello stato è Poblacht na hÉireann (Republic of Ireland in inglese), che in italiano è tradotto in Repubblica d'Irlanda.

La bandiera nazionale è il tricolore irlandese, composto da tre bande verticali di uguali dimensioni; i colori sono: verde, bianco e

arancio. La bandiera fu adottata la prima volta nel 1848 durante la rivolta della Giovane Irlanda e ufficialmente dal 1922 con lo Stato Libero d'Irlanda e nel 1937 ricevette valore costituzionale. La bandiera irlandese è sventolata in Irlanda del Nord dai gruppi nazionalisti che auspicano un'Irlanda unita sotto la Repubblica.

Lo stemma irlandese ufficiale è un'arpa celtica d'oro su scudo blu. L'arpa è stata da sempre uno dei principali simboli dell'isola irlandese, data la particolare bravura dei suonatori della corte britannica provenienti da queste terre, sin dai tempi delle prime dominazioni britanniche. L'arpa figura da sempre anche nelle monete (sia nei vecchi punt che negli attuali euro) e negli atti ufficiali, oltre che nello stendardo presidenziale.

Composto nel 1907 e pubblicato per la prima volta nel 1912, l'inno nazionale irlandese (Amhrán na bhFiann ) è cantato in gaelico irlandese, ma è stato tradotto anche in inglese come A Soldier's Song. Per molti nazionalisti l'inno riguarda l'intera isola d'Irlanda ed è cantato in ogni occasione per gli sport gaelici gestiti dalla GAA (Gaelic Athletic Association)

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GEOGRAFIAGEOGRAFIAGEOGRAFIAGEOGRAFIA

L'Irlanda si estende per circa 70.000Kmq ed è circondata per 4/5 da mari, infatti confina con altri stati solo a nord-est con l'Irlanda del Nord, per il resto ad ovest c'è l'Oceano Atlantico, a sud il Mare Celtico e ad Est con il Mare di Irlanda. Politicamente è divisa in 4 province:

CONNAUGHT a Nord ovest con capoluogo GALWAY

Letteralmente "Terra dei figli Conn" questa regione è la più piccola ed ospita solamente 5 contee, Galway, Leitrim, Mayo, Roscommon, Sligo.

LEINSTER ad Est con capoluogo DUBLINO

La regione della capitale è la più popolata e comprende le contee di Carlow, Dublino, Kildare, Kilkenny, Laois, Longford, Louth, Meath, Offaly, Westmeath, Wexford e Wicklow

MUNSTER a Sud ovest con capoluogo CORK

La regione sud occidentale comprende le contee di Cork, Clare, Kerry, Limerick, North Tipperary, South Tipperary, Waterford.

ULSTER a Nord est con capoluogo BELFAST

La regione è divisa con l'Irlanda del Nord, infatti della Repubblica d'Irlanda fanno parte solo tre contee, Cavan, Donegal, Monaghan.

All'origine le provice erano 5, ma la più piccola, Meath, col tempo è stata assorbita nel Leinster.

MORFOLOGIAMORFOLOGIAMORFOLOGIAMORFOLOGIA

In Irlanda non esistono montagne degne di definirsi tali, il punto più alto è raggiunto da Carrantuohill che supera di poco i 1000m, possiamo trovare molte colline in prossimità delle coste, le quali contribuiscono a caratterizzare le scogliere a picco sul mare, spettacolari quelle di Moher, la parte centrale è invece molto più pianeggiante caratterizzata da verdi prati spezzettati da fiumi e laghi.

Il Fiume più lungo d'Irlanda è il il Shannon che con i suoi 320Km attraversa e divide in due l'Irlanda da nord a sud, sfociando nell'oceano Atlantico nei pressi di Limerick. I principali laghi dell'Irlanda si trovano proprio lungo il corso del fiume Shannon, che va anche a formare una zona paludosa nel centro della nazione.

CLIMACLIMACLIMACLIMA

Il Clima irlandese è fortemente condizionato dalla corrente del Golfo che portando aria calda dal mare, contribuisce a mantenere estati miti e raramente calde, ed inverni non

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rigidi. Frequenti piogge caratterizzano inoltre il territorio, dove si possono raggiungere anche oltre 280 giorni di pioggia in un anno, pioggia che permette di mantenere le colline di un verde bellissimo.

FAUNAFAUNAFAUNAFAUNA eeee FLORAFLORAFLORAFLORA

La vegetazione irlandese è molto varia, si passa dalle verdi colline ai boschi di conifere, passando per praterie e paludi, non sono molte invece le specie animali che abitano l'isola, infatti molte sono scomparse dopo l'ultima glaciazione. Tra i mammiferi possiamo trovare volpi, cervi, lepri, conigli, tassi, ma molti di essi popolano solo le riserve naturali presenti sull'isola, sulle coste possiamo trovare anche trichechi, mentre è ricca la fauna marina soprattutto di cetacei come balene e delfini. Molti sono anche gli uccelli che abitano l'isola, se ne contano oltre 400 specie.

ECONOMIAECONOMIAECONOMIAECONOMIA

L'Irlanda negli ultimi decenni ha avuto un progresso economico non indifferente passando da un paese di emigranti ad un paese di immigranti, viste le grandi opportunità che l'isola offre.

Nel passato l'economia era quasi totalmente impostata su pascolo e allevamento, ma con il passare del tempo, la nazione irlandese ha avuto un evoluzione e un incremento anche nel settore industriale e terziario, diventandone il settore trainante. Il boom economico dell'Irlanda coincide con l'ingresso della stessa nell'Unione Europea nel 1973, e grazie alle azioni mirate del governo irlandese riesce a rilanciare un settore in difficoltà. Al giorno d'oggi sul territorio irlandese sono presenti numerosi multinazionali, soprattutto del settore informatico e del software, questo grazie ad un sistema fiscale agevolato rispetto al resto d'Europa, infatti non esiste la tassazione sui diritti d'autore e l'imposta generale alle imprese è la più bassa di tutto il continente.

La società irlandese è molto assistita dallo Stato che garantisce educazione gratuita a tutti, assistenza sanitaria di base gratuita ai disoccupati e alla popolazione più povera, assistenza ospedaliera gratuita a tutti e un sistema pensionistico tra i più alti in Europa.

Molto carente è il settore dei trasporti in quanto sia la rete stradale che ferroviaria non è molto sviluppata, anche se negli ultimi anni sono state realizzate opere importanti. Un settore in via di sviluppo è anche quello delle telecomunicazioni, la banda larga copre buona parte della superficie del paese. Sulle fonti energetiche infine l'Irlanda dipende fortemente dalle importazioni di petrolio e gas, anche se negli ultimi anni si stà attuando una politica energetica mirata all'utilizzo di energia rinnovabile come eolico e idroelettrico

STORIASTORIASTORIASTORIA

Irlanda PreIrlanda PreIrlanda PreIrlanda Pre----CristianaCristianaCristianaCristiana

I primi abitanti dell'isola risalgono a circa 9.000 anni fa, dopo che il ritiro dei ghiacci dell'ultima glaciazione rese più ospitale il territorio e lo arricchì di animali da preda. Erano per lo più cacciatori e raccoglitori di frutti venuti dal continente, e si insediarono in clan per lo più lungo le coste e i fiumi. Con l'avvento del Neolitico si diffuse rapidamente l'agricoltura e attorno al 2000 A.c iniziò l'età del Bronzo.

“Sotto il cielo d’Irlanda” di Mauro Libardoni

Irlanda medioevaleIrlanda medioevaleIrlanda medioevaleIrlanda medioevale

Anche se la tradizione racconta che l'Irlanda è stata convertita al cristianesimo da San Patrizio, diventato poi patrono dell'isola, molti studiosi affermano che già molto tempo prima monaci cristiani attuavano opere di conversione sull'isola. Gli irlandesi comunque non impiegarono molto tempo ad abbracciare la religione cristiana ritenuta fin da subito migliore di quella esistente nel loro territorio, e ben presto in tutta l'isola monasteri e chiese si moltiplicarono. La nuova religione portò anche nuove arti, come la lavorazione di metalli e la creazione di sculture, furono creati molti gioielli per l'abbellimento delle abbazie e dei monasteri, e costruite molte croci scolpite nella pietra, le famose croci celtiche.

L'Irlanda, per molto tempo risparmiata dalle invasioni barbariche, e anche dai romani perchè troppo lontana e selvaggia, fu conquistata dai Vichinghi nell' VIII secolo, ma questo non comportò un mutamento né nella civiltà gaelica, né nel credo religioso, però mise fine al momento d'oro dell'Irlanda in quanto le invasioni portarono saccheggi, incendi di monasteri e guerriglie. I vichinghi riuscirono ad amalgamarsi abbastanza bene con la popolazione locale, costruirono nuove città murate, soprattutto lungo le coste e in riva ai fiumi e iniziarono anche la conquista dei territori più interni.

L'Irlanda non era un regno stabile e unito, ma una suddivisione di tanti piccoli regni, ognuno dei quali lottava per avere il potere e il controllo dell'intera isola. Nel XII secolo il sovrano di Leinster, Mc Murchada, fu costretto all'esilio dal re di Connaught e si rifugiò in Aquitania dove giurò fedeltà a Enrico II e ottenne la sua alleanza, e quindi quella dei normanni, per riconquistare il regno perduto. Le forze normanne, comandate da Riccardo, in poco tempo sbarcarono sull'isola e conquistarono i regni di Leinster, Waterford e Dublino. Mc Murchada nominò erede al trono Riccardo, e gli diede come sposa sua figlia, ma nel frattempo Enrico II ricevette dal papa il titolo di Signore feudale d'Irlanda, e cominciò a rivendicare i territori irlandesi. Enrico II con una massiccia flotta sbarcò a Waterford e affidò il controllo dei territori irlandesi al figlio Giovanni, che proseguì la conquista annettendo l'Ulster e il Munster e proclamò l'Irlanda dipendente della corona britannica.

Gli anglo-normanni si integrarono con i nativi irlandesi, tanto da portare il sovrano Enrico VIII nel XVI secolo ad introdurre nuovi statuti per differenziare i nativi dai colonizzatori, impedendo tra le altre cose il matrimonio misto, la lingua, i nomi e le tradizioni irlandesi. Questo però non fu sufficiente per sconfiggere la cultura gaelica della popolazione nativa, i provvedimenti furono efficaci solo in esigue zone della città di Dublino, mentre nel resto dell’isola permaneva un forte senso di appartenenza alla civiltà gaelica, ma la corona britannica riuscì a conquistare l'isola insediando forti comunità inglesi e scozzesi in tutto il territorio irlandese, su terre espropriate ai cattolici irlandesi, soprattutto nel nord dove fu consegnata ai britannici l'intera provincia dell'Ulster, che ancora oggi crea molti contrasti tra la popolazione delle due diverse etnie.

“Sotto il cielo d’Irlanda” di Mauro Libardoni

L'Irlanda pL'Irlanda pL'Irlanda pL'Irlanda parte del Regno Unitoarte del Regno Unitoarte del Regno Unitoarte del Regno Unito

A conseguenza delle varie ribellioni degli irlandesi, nel 1800 la corona britannica stabilì l'Act of Union, cioè lo scioglimento del parlamento irlandese e l'unione del Regno di Irlanda con il Regno di Gran Bretagna, per formare il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda.

Con l'unione dei due regni, gli irlandesi speravano nell'abolizione di alcune leggi discriminatorie nei loro confronti, e l'emancipazione religiosa, ma queste richieste non furono concesse dal sovrano Giorgio III. In seguito ci furono molti tentativi, da parte di irlandesi, di ribellione verso la corona ma furono tutti repressi, e i ribelli giustiziati. L'emancipazione infine fu concessa nel 1829, grazie alle manifestazioni organizzate da Daniel O'Connel, che però non riuscì nel tentativo di abrogare l'atto d'Unione dei regni.

Nel 1845 una forte carestia colpì l'Irlanda e soprattutto le coltivazioni di patate, principale sostentamento per la maggior parte della popolazione. Questa grande carestia oltre che al calo demografico della popolazione, con la morte di milioni di persone e l'emigrazione in Gran Bretagna e in America di un'altra gran parte di essa, che passo da oltre 8 milioni a poco più di 4, un duro colpo subì anche la cultura gaelica, infatti le zone principalmente colpite dalla carestia e dal conseguente calo demografico furono quelle dell'ovest, dove era localizzata la maggioranza della popolazione che conservava ancora le tradizioni gaeliche. La carestia inoltre fece incrinare ancora di più i rapporti tra inglesi e irlandesi, in quanto questi ultimi sostenevamo che il governo britannico che esercitava la sovranità sull'isola irlandese, poteva arginare o addirittura evitare la carestia come fatto precedentemente in Inghilterra.

Guerra d'indipendenza 1919Guerra d'indipendenza 1919Guerra d'indipendenza 1919Guerra d'indipendenza 1919----1921 e 1921 e 1921 e 1921 e costituzione della Repubblica d'Irlandacostituzione della Repubblica d'Irlandacostituzione della Repubblica d'Irlandacostituzione della Repubblica d'Irlanda

Agli inizi del ‘900 molte società segrete e gruppi indipendentisti nacquero nel territorio irlandese, ma tutte le manifestazioni d'indipendenza furono represse dal governo britannico senza troppi problemi. Nel 1916 una grossa insurrezione popolare portò alla conquista di alcuni edifici pubblici di Dublino, ma anche in questa occasione l'esercito inglese in pochi giorni riuscì a reprimere i ribelli. A cambiare l'opinione pubblica fu la brutale esecuzione di alcuni insorti avvenuta nelle settimane successive. Da qui nel gennaio del 1919 iniziò una guerra tra l'esercito di liberazione irlandese, l'Irish Repubblican Army (IRA), e l'esercito britannico, che ebbe fine solo con la tregua del luglio 1921, e la stipulazione il 6 dicembre 1921 dell'accordo con il quale si stabilì la nascita dello Stato Libero d'Irlanda, che copriva l'intera isola ad eccezione di 6 contee della provincia dell'Ulster che rimanevano sotto il controllo della corona britannica.

Guerra civile 1922Guerra civile 1922Guerra civile 1922Guerra civile 1922----1923192319231923

Nel giugno del 1922 in Irlanda scoppiò una guerra civile, tra sostenitori e oppositori del trattato anglo-irlandese, che aveva dato nascita allo stato d'Irlanda. Gli oppositori sostenevamo che il trattato manteneva legami costituzionali con il Regno Unito e volevano la totale separazione dell'intera isola, poiché sei contee a maggioranza protestante dell'Irlanda del Nord rimanevano sotto il domino britannico. La guerra civile costò ancora più vite che la guerra d'indipendenza e lasciò una profonda frattura nella società irlandese visibile ancora oggi. La guerra fu molto sanguinosa e atroce con atti brutali da entrambe le parti, parti che fino a poco tempo prima combattevano fianco a fianco per la libertà della loro patria. La guerra civile ebbe conseguenze disastrose per la popolazione che registrò circa 6.000 vittime, ma anche

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l'economia del nuovo stato subì un duro colpo e l'Irlanda del Nord ne approfittò per consolidare le proprie strutture governative, fu infatti solo dopo la guerra civile che i nazionalisti irlandesi intrapresero rappresaglie armate contro le sei contee protestanti dell'Ulster. Ancora oggi ma in forma minore esistono conflitti tra irlandesi e nordirlandesi.

La nascita della RepubblicaLa nascita della RepubblicaLa nascita della RepubblicaLa nascita della Repubblica

Nella seconda guerra mondiale l'Irlanda scelse la strada della neutralità, e alla fine della guerra andarono al potere i repubblicani, quelli che avevano accettato il trattato con l'Inghilterra del 1921. Nel 1949 l'Irlanda si staccò definitivamente dal Commonwealth e proclamò ufficialmente la nascita della Repubblica Irlanda, lasciando le sei contee dell'Irlanda del nord appartenenti al Regno Unito di Gran Bretagna. In questi anni venne repressa totalmente l'azione dell'IRA, decretandone lo scioglimento ed imprigionandone i capi. L'attività dell'associazione però riprese durante gli anni sessanta, quando in Irlanda del nord iniziarono le insurrezione dei cattolici, discriminati dai protestanti britannici. I cattolici nordirlandesi chiedevano i loro diritti e la fine della discriminazione etnico-religiosa nei loro confronti, e iniziarono le marce per la pace, organizzate soprattutto da giovani universitari. Ben presto però dalle marce per la pace si passò ad uno scontro feroce tra gli irredentisti cattolici e i protestanti filo-britannici, furono anni di lotte sanguinose in tutto l'Ulster. La popolarità dell'IRA cresceva sempre di più, gli scontri furono sempre più feroci e il governo britannico inviò l'esercito per sanare una situazione molto critica. Gli scontri durarono per tutti gli anni '70, e il problema nordirlandese era agli occhi di tutto il mondo. I primi tentativi di pace ci furono durante gli anni novanta, quando intervennero anche gli Stati Uniti con il presidente Bill Clinton, che tentarono una mediazione con Gran Bretagna e Irlanda. Il trattato di pace fu firmato finalmente nel 1998 con l'accordo di Stormont, in cui si stabiliva definitivamente che la Repubblica d'Irlanda rinunciava ai territori britannici dell'Ulster, a cui veniva ripristinato l'autogoverno. L'IRA però non intendeva arrendersi e consegnare le armi, e continuò con una serie di attentati in tutta l'Irlanda del Nord, ma con gli anni grazie alle mediazioni dei governi irlandesi e britannici, l'IRA consegnò le proprie armi e mise definitivamente fine ai conflitti nel 2005.

SCHEDASCHEDASCHEDASCHEDA

Capitale: Dublino

Lingua ufficiale: irlandese ed inglese

Forma di governo: Repubblica parlamentare

Superficie: 70.000 kmq

Popolazione: 4.200.000a ab - 53 ab/kmq

Religione: Cattolici (91%)

Fuso orario: 0 (-1 in confronto all'Italia)

Moneta: Euro

“Sotto il cielo d’Irlanda” di Mauro Libardoni

IL VIAGGIOIL VIAGGIOIL VIAGGIOIL VIAGGIO

1° GIORNO

Levico - Bergamo – Dublino

Partenza alle ore 06.30 da Levico Terme per l’aeroporto di Bergamo Orio al Serio, dove è previsto il check-in alle ore 09.00 e la partenza per le ore 11.00, utilizzando la compagnia low cost Ryanair. Arrivo previsto nell’aeroporto internazionale di Dublino per le ore 12.45 locali, dove con un bus navetta, in venti minuti circa, si raggiunge il centro città.

Sistemazione in ostello nelle vicinanze del centro, pranzo al sacco, e primo tour della

città, con visita al Dublin Castle e alla S.Patrick’s Cathedral. Serata nei mitici pub di Temple Bar.

2° GIORNO

Dublino

Dublino è la capitale dell'Irlanda

e la città più cosmopolita dell'isola. Vi risiede più di un terzo della popolazione del paese, ma è pur sempre una città a misura d'uomo, calda ed ospitale.

Ma Dublino è soprattutto

considerata da molti la capitale più giovane e intraprendente d'Europa, da sempre meta turistica di giovani di

tutte le età che popolano i pub, che si affollano fra le strade del quartiere di Temple Bar affacciato sul fiume Liffey, affascinati dai musichieri di strada e dal gusto, introvabile altrove, della birra irlandese.

La giornata si preannuncia intensa con una visita mattutina alla fabbrica della Guinnes,

Guinness Storehouse, (ingresso 16€) un vero e proprio museo della birra, con degustazione panoramica al settimo piano della fabbrica con vista a 360° della città e una visita pomeridiana alla distilleria Jameson, dove sono previsti tour illustrativi e degustativi del processo di fabbricazione della birra e del whiskey più famosi dell’isola.

Tra le due visite un po’ di relax e shopping in O’Connel Strett, la via più ampia e animata della città, circondata da negozi, fast food, bazar di souvenir per turisti, cinema e alberghi. Un passaggio obbligato per ogni turista che ami lo shopping, la strada però possiede anche delle belle statue. Serata a Temple Bar, immersi nella birra e nella musica tradizionale irlandese.

“Sotto il cielo d’Irlanda” di Mauro Libardoni

3° GIORNO

Dublino-Cork

Km 301 – 4h 20m

Dublino-Kilkenny 130 Km – 1h 50m Kilkenny-Waterford 50 Km – 45m

Waterford-Cork 121 Km – 1h 45m

Oggi inizia il tour dell’isola, sveglia all’alba verso le ore 06.00 per non sprecare l’intera mattinata al noleggio dell’autovettura che ci condurrà on the road per le strade irlandesi. L’auto sarà noleggiata all’aeroporto cosi da non dover perdere del tempo prezioso l’ultimo giorno alla riconsegna.

Dopo aver sbrigato le pratiche burocratiche, il viaggio inizia in direzione sud, verso la

cittadina di Kilkenny, famosa per l’omonima birra prodotta nella fabbrica del paese stesso, che sarà raggiunta in poco meno di due ore. Breve sosta per i rifornimenti viveri e visita alla cittadina, e al Kilk Castle situato lungo il fiume Nore.

Finita la visita,

acquistato cibo e bevande, il viaggio prosegue in direzione della città di Waterford, per raggiungere e costeggiare la costa fino a Cork, senza particolari zone turistiche, ma con un affascinante scogliera, meritevole di soste qua e la per le foto di rito.

Da Westport a Cork,

lungo la R675, piccoli porti circondati da case

colorate e prati coltivati che arrivano a toccare i nastri di spiaggia bianca, arricchiscono il paesaggio. A metà strada circa, si incontra la cittadina medioevale di Youghal, che dispone al suo interno una torre medioevale, Clocktower, dove è possibile percorrere la camminata di ronda.

La sera si arriva a Cork, una città vivace, ricca di eventi culturali ed è famosa per il

numero dei suoi pub. Pernottamento in ostello e cena al pub. La vivacità culturale di Cork è testimoniata dalle numerose manifestazioni che si organizzano

ogni anno. E' qui, infatti, che si tengono i famosi festival del jazz e del cinema. Non è certo un posto dove ci si può annoiare, è ricco di luoghi da visitare e offre molte occasioni di svago. Le parti più interessanti di Cork sono a sud e a ovest. E' lì che si trovano il Triskel Arts Centre, che ospita proiezioni cinematografiche e rappresentazioni teatrali, la Holy Trinity Church, il Parlament Bridge, il ponte del parlamento a una sola campata che venne costruito nel 1806 per commemorare l'Act of Union che 6 anni prima aveva messo fine al parlamento irlandese e ne aveva inviato i membri a Westminster a Londra, il South Gate Bridge, la St. Finbarr's Cathedral, University College Cork e il Plant Scienze (dipartimento della scienza delle piante).

“Sotto il cielo d’Irlanda” di Mauro Libardoni

4° GIORNO

Cork – Kenmare

(passando da sotto, sulla costa)

Km 297 – 6h 05m

Cork-Old Head of Kinsale 43 Km – 1h 00m Old Head of Kinsale-Seven Heads 36 Km – 50m Seven Heads-Dunowen Head 33 Km – 45m Dunowen Head-Toe Head 36 Km – 45m Toe Head-Mizen Head 61 Km – 1h 20m

Mizen Head-Kenmare 88Km – 1h 35m

La tappa odierna ci porterà da Cork a Kenmare, alle porte del famoso Ring of Kerry, costeggiando la costa sud occidentale dell’isola, dove incantevoli insenature e fiordi accompagneranno il nostro tragitto.

Almeno 6 saranno i promontori principali a cui faremo visita, Head of Kinsale, Seven Heads,

Dunowen Head, Toe Head e Mizen Head. La particolarità di questa zona è la costa frastagliata, con scogliere anche molto alte, erose nel tempo dal vento e dalle onde dell’oceano. I paesaggi che ci accompagneranno saranno tipici dell’Irlanda costiera, con verdi colline a picco sul mare. Le località sopraindicate non sono rinomate come mete turistiche di prima fascia, ma questo farà solo aumentare lo splendore dei posti che passeremo.

Essendo una tappa abbastanza lunga, oltre le 6 ore di viaggio, si prevede partenza al

mattino preso (ore 08.00-08.30) per arrivare a destinazione nel tardo pomeriggio (ore 17.30-18.00). Pranzo al sacco, cena al ristorante, serata al pub.

“Sotto il cielo d’Irlanda” di Mauro Libardoni

Da Cork si prende la R600 in direzione Kinsale, si supera la cittadina per raggiungere il primo promontorio di giornata, Old Head of Kinsale, con castello sul promontorio finale. Si prosegue sempre sulla strada costiera, passando per Seven Heads fino a Clonakilty dove si prende la strada verso Arfield, per arrivare a Dunowen Head e Gallery Head. Lasciato il promontorio costeggiamo la Rosscarbery Bay fino al Drombeg Stone Circle, luogo di sepoltura risalente a 2000 anni fa formato da 17 grandi pietre disposte in un cerchio di 20m.

Da qui con la R597 prima e la R596 poi si raggiunge il punto panoramico di Toe Head, si

prosegue fino alla cittadina di Skibbereen e si prende la direzione di Mizen Head, una terra selvaggia e spettacolare con scogliere rocciose, campi di torba e spiagge sabbiose, sulla punta del promontorio è possibile visitare il faro, raggiungibile percorrendo a piedi un ponte sospeso a oltre 50 m sull’oceano.

Per scoprire le viste più belle e gli angoli più suggestivi conviene lasciare la strada principale e

prendere quelle secondarie, strette e piene di dossi, che sembrano perdersi nel nulla, ma che spesso riservano vere e proprie sorprese.

Lasciata Mizen Head costeggiamo

la Dunmanus Bay prima e la Bantry Bay dopo, proseguendo fino alla cittadina di Kenmare, dove un B&B o un ostello ci ospiterà per la notte. Dopo aver prenotato, lasciamo Kenmare per inoltrarci nella Beare Peninsula, una penisola di poche case e tanti pub, con vasti panorami suggestivi, soprattutto a Durnsey Head dove, tempo permettendo, si potrà ammirare uno splendido tramonto.

5° GIORNO

Kenmare – Tralee

Km 346 – 5h 55m

Kenmare – Killarney (Ring of Kerry) 165Km – 2h 40m Killarney-Slae Head 98 Km – 1h 30m

Slae Head-Tralee 83 Km – 1h 45m Oggi la tappa prevede al mattino il famoso Ring of Kerry, un bellissimo tratto panoramico

lungo 179 km che gira attorno alla penisola di Iveragh ed è circondato da fantastici paesaggi, siti storici e scorci suggestivi, nel pomeriggio visiteremo il Killarney National Park, mentre nel tardo pomeriggio/sera andremo alla scoperta della Dingle Peninsula.

Sveglia presto, irish-breakfast e pronti per la visita al Ring of Kerry. Da Kenmare la N 70 ci porterà alla scoperta di paesaggi incantevoli. La prima attrattiva che si andrà ad incontrare lungo il Ring è lo Staigue Fort, un forte risalente a 2000 anni fà nonché uno degli edifici con muri a secco più belli del paese. Durante il tragitto si potranno ammirare le

“Sotto il cielo d’Irlanda” di Mauro Libardoni

bellissime Skellig Island, un arcipelago di 2 isolette a 12 km dalla costa delle quali è visitabile solo Skellig Michael un'isola davvero selvaggia, un rilievo roccioso dal profilo frastagliato alto 217m, dichiarata dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità. Purtroppo il tempo a nostra disposizione non consente la visita che comporterebbe l’impiego di mezza giornata.

Proseguendo è d’obbligo una sosta per ammirare il bellissimo Ballycarbery Castle,

purtroppo accessibile solo tramite la spiaggia, ed i due forti ad anello di Leacanabualie, il più piccolo risalente al IX secolo, e di Cahergall, il più grande risalente al X secolo. Una sosta dovuta è anche quella al Kerry Bog Village Museum, lungo la N70 fra Killiorglin e Glenbeigh, un villaggio-museo che contiene le ricostruzioni tipiche delle case dei villaggi delle torbiere così com'erano nel XIX secolo con le abitazioni dei tagliatori di torba, dei fabbri, degli artigiani specializzati e dei manovali.

Alla fine del Ring, si arriva a Killarney una bella cittadina turistica molto visitata e caratterizzata da un proprio mezzo di trasporto: il calesse trainato da cavalli che qui è quasi più usato di macchine o autobus. Oltre ad una visita della città, dalla bella cattedrale cruciforme di

St.Mary situata all'estremità occidentale di New St in Cathedral Place, al Museum of Irish Transport dove sono esposte automobili d'epoca, biciclette, e altri strani veicoli, non bisogna perdere una visita all'affascinante Killarney National Park.

Il parco si estende a sud-ovest della città per 10.236 ettari e vi si accede da due ingressi riservati

ai soli pedoni. All'interno si trovano il bellissimo lago della sapienza (Lough Lane), il Muckross Lake, l'Upper Lake, i picchi di Mangerton, di Torc, di Shehy e della Purple Mountain. Il parco è tutto da scoprire, e si puo salire su un calesse e farsi trasportare in questo paradiso verde fatto di boschi, querce, tassi, cervi, cascate e tante specie di uccelli. A 2,4 km di cammino dall'entrata del parco si trova il Ross Castle, un bel castello che risale al XIV secolo e fu la residenza degli O'Donoghues. Il cuore del Killarney National Park è il Muckross Estate donato allo stato da Arthur Bourn Vincent nel 1932. La Mukross House è aperta al pubblico e si possono visitarne le stanze ottocentesche, i bei giardini ed osservare gli oggetti di antiquariato nei sotterranei.

A est della Mukross House si trovano le Mukross Traditional Farms che sono tipiche fattorie degli anni '30 ricostruite e complete di polli, maiali, bovini e cavalli. Qui si può prendere il “vintage coach”, la carrozza d'epoca, e farsi trasportare da un edificio all'altro.

La giornata prosegue in direzione di Tralee, capoluogo della contea del Kerry, dove pernotteremo per la sera. In serata, approfittando del tardo tramonto, si andrà a visitare la Dingle Peninsula, dove il fascino sta nelle case colorate e nella natura selvaggia dei dintorni, arrivando tra pecore e verdi colline fino a Slea Head, punto più occidentale d’Irlanda.

“Sotto il cielo d’Irlanda” di Mauro Libardoni

6° GIORNO

Tralee- Loop Head

Km 262 – 4h 45m

Tralee-Kerry Head 30 Km – 40m Kerry Head-Limerick 115 Km – 2h 05m

Limerick-Loop Head 117 Km – 2h 00m

Giornata odierna un po’ più soft rispetto alle precedenti, da Tralee si taglierà l’interno della contea del Kerry e del Limerick percorrendo la N69 fino a Listowel, e poi la R 523 fino a Limerick.

Limerick è una delle città più grandi d'Irlanda e un tempo veniva chiamata la "città delle

pugnalate" a causa della fama di città violenta e squallida dipinta anche con grande intensità da Frank McCourt nel libro Le ceneri di Angela.

Oggi Limerick si è completamente liberata della sua vecchia immagine e, anche grazie al rinnovamento urbano ed alle sue numerose attrattive, è diventata una città d'interesse turistico, una buona base per esplorare il Clare meridionale, ed un vivace ambiente musicale. Da non perdere l'eccellente Hunt Museum, che corrisponde alla collezione privata di John e Gertrude Hount, ed è situato all'interno della Palladian Custom House. Qui si trova la più bella collezione, dopo quella di Dublino, di tesori risalenti all'Età del Bronzo, al periodo celtico e medievale.

In particolare si può ammirare la meravigliosa statua di Apollo del XVII secolo ornata con utensili dei vari mestieri, un autoritratto dell'artista Robert Fagan e sua moglie ed una moneta siracusana che si pensa sia dei “denari d'argento” pagati a Giuda per tradire Cristo.

L'edificio più antico della città è la St Mary's Cathedral con il portale ovest in stile romanico ed il lucernario a vetrata verticale rimasti dall'edificio originale del 1172 e le cappelle ed il presbiterio aggiunte nel XV secolo.

Da non perdere anche il King John's Castle costruito fra il 1200 ed il 1212 da re Giovanni d'Inghilterra al fine di sorvegliare ed amministrare la ricca regione di Shannon. Con l'introduzione di nuovi cannoni il castello divenne il più formidabile baluardo del potere inglese nell'Irlanda occidentale.

Da Limerick si va ad Ennis, dove è presente una vecchia abbazia medioevale, poi

percorrendo la N68 si arriva Kilrush. Il viaggio prosegue in direzione di Kilkee, dove con un tour panoramico di circa 70 Km si passa per Loop Head. Pernottamento in zona Kilkee.

Nel Connemara distese di

torba, stagni e piccoli laghi. Nel Burren un paesaggio di

bianco calcare. Intorno a Galway e

Limerick prati verdi e boschi. L’ovest dell’Irlanda

racchiude paesaggi diversissimi, ma che comunque colpiscono per la loro bellezza.

La natura è il primo motivo d’interesse della zona, con due parchi naturali, scogliere spettacolari, fiordi profondi, montagne magiche e laghi pescosi

“Sotto il cielo d’Irlanda” di Mauro Libardoni

7° GIORNO

Loop Head – Galway

Km 160 – 3h 05m

Loop Head-Doolin (C. Moher) 80 Km – 1h 40m Doolin-Galway 80 Km – 1h 25m

Lasciamo la cittadina di Kilkee e ci dirigiamo verso Bealaha, costeggiamo delle più belle scogliere fino a raggiungere Donegah Point, da qui la strada costiera ci condurrà alle famose Cliffs Of Moher, scogliere rinomate in tutto il mondo.

Le fantastiche e maestose scogliere di Moher (in inglese Cliffs of Moher), uno dei

capolavori della natura

irlandese nonché una delle sette meraviglie del mondo, si ergono nella Contea di Clare e si innalzano da Hag's Head raggiungendo il punto più alto, 203 m, poco più a nord della

O'Brien's Tower. Queste scogliere sono davvero uno spettacolo da non perdere, un altro esempio di come la

natura in Irlanda si lasci andare creando cose davvero magnifiche. Arrivando da sud, viaggiando sulle stradine incastrate dai muretti e circondate di verde, le scogliere appariranno all'improvviso alla sinistra spaccando il prato e lasciandovi davvero senza parole.

Parcheggiamo la macchina nel parcheggio sottostante, sperando in una giornata limpida, e ci godiamo il bel panorama che abbraccia le isole Aran nella baia di Galway e le colline del Connemara circondandole di cielo bagnato dall'oceano.

Lasciate le Cliffs, il viaggio prosegue ancora verso nord, prendiamo la R478 in direzione Lisdoonvarna, entrando nell’impetuosa contea del Burren, fino a Black Head, con vista sulle meravigliose Isole Aran. Continuiamo sulla stessa strada costiera fino ad arrivare al capoluogo Galway. Dopo aver prenotato un ostello per la notte andiamo ad esplorarare la zona a sud del Connemara, costeggiando la baia di Galway fino a Golam Head.

“Sotto il cielo d’Irlanda” di Mauro Libardoni

Galway si affaccia sull'Oceano Atlantico. E' la terza città della repubblica per numero di abitanti ed è il capoluogo dell'omonima contea, una delle più belle d'Irlanda. Galway è il porto d'imbarco verso le isole Aran e il punto di partenza per un'escursione nel Connemara. Ci sono alcune cose interessanti da visitare a Galway. La chiesa di St. Nicholas, o collegiate church of St. Nicholas of Myra, risale al 1320. E' il monumento più prestigioso di Galway ed è anche la più grande chiesa parrocchiale medievale d'Irlanda.

8° GIORNO

Isole Aran

Partenza al mattino con il primo traghetto che da Galway porta alle famose e stupende Isole Aran. Arrivati sull’isola principale, Inishmore, sperando in una bella giornata facciamo il giro dell’isola in bicicletta. Il rientro è previsto con l’ultimo traghetto. Notte nuovamente a Galway.

Le isole Aran, Oileain Arann in gaelico, si trovano nella baia di Galway, a circa 30 miglia dalla città. Molti considerano le Aran una sintesi di quanto di meglio l'Irlanda offre. Le isole conservano un aspetto molto selvaggio. Hanno un paesaggio brullo e una vegetazione bassa. Le loro coste sono un alternarsi di spiagge e scogliere, sempre battute dal vento. Vi sono resti di costruzioni di varie epoche, dall'età del ferro al medioevo.

La popolazione, non più di 1400 abitanti, parla il

gaelico e conserva antiche tradizioni. Tra queste vi è la navigazione con i currach, barche dalla chiglia stretta e rivestite di catrame, adatte ad affrontare l'oceano.

Anche gli Aran sweaters, i maglioni di lana fatti a mano, sono prodotto dell'artigianato locale. I maglioni sono decorati con motivi geometrici. Ogni motivo ha una sua storia. Nel passato, infatti, le mogli dei pescatori ideavano per i propri mariti dei motivi tutti diversi l'uno dall'altro, per poter riconoscere il cadavere in caso di naufragio.

“Sotto il cielo d’Irlanda” di Mauro Libardoni

L’isoa di Inishmore

Inishmore, o Inis Mòr in gaelico, è la più grande, la più servita e la più visitata delle tre isole. È abitata da 900 persone, la maggior parte delle quali risiede a Kilronan. Sul versante meridionale dell'isola si trova Dùn Aengus. È un fortilizio costruito su una scogliera a picco sul mare. È di epoca precristiana. Ha una forma semicircolare ed è circondato da tre giri di mura. Sull'isola ci sono altre due costruzioni simili a questa: Dùn Dubhchathair, la più antica, e Dùn Eochla, la più piccola.

L’isola di Inishmaan

Inishmaan (Inis Meàin) è la seconda per grandezza ed è la più lontana dalle coste irlandesi. È caratterizzata dalla presenza di centinaia di piccoli muri di pietra, che delimitano gli appezzamenti di terreno.

L’isola di Inisheer

Inisheer (Inis Oìrr) è la più piccola delle Aran. E' costituita da un tavolato di pietra calcarea. Il terreno è ricco di ruscelli, sorgenti e pozzi. Il pozzo più importante è il pozzo di San Enda, in gaelico Tobar Einne, il santo patrono dell'isola. Si dice che il pozzo non si prosciughi mai e che la sua acqua sia miracolosa.

9° GIORNO

Galway - Ballycastle

Km 368 – 6h 50m

Galway- Doonloughan 96 Km – 1h 40m Doonloughan -Westport 81 Km – 1h 15m Westport-Doogort 60 Km – 1h 10m Doogort-Benwee Head 90 Km – 1h 45m

Benwee Head-Ballycastle 41 Km – 1h 00m

Da Galway si prende la N59 in direzione nord che costeggia il Lough Corrib passando per Oughterard alle porte del Connemara, e arrivando alla cittadina di Clifden, situata in fondo all’omonima baia, dove pernottiamo per la notte. Dopo aver trovato la sistemazione per la notte, si va alla scoperta di una parte del Connemara, si percorre la Sky Road, strada panoramica nella penisola vicino a Clifden, e si arriva fino al promontorio di Doonloughan.

Molto facile che in queste terre non si parli inglese ma solo gaelico. Il Connemara è la regione a nord di Galway fatta di paesaggi incontaminati, torbiere, vallate

solitarie, montagne dalle cime ricoperte di cielo e laghetti scintillanti tutta da esplorare girando in macchina senza meta e fermandosi ad ogni esplosione di natura.

“Sotto il cielo d’Irlanda” di Mauro Libardoni

I paesaggi più belli sono quelli che si trovano nel cuore della regione, quelli che vanno da Maam Cross a nord-ovest verso Leeane o a nord-est fino a Cong attraversando la famosa Joyce Country (la terra di Joyce).

Nel Connemara è localizzata una delle più importanti aree Gaelatach (aree in cui si parla

l'irlandese-gaelico) del paese. Questa zona coincide esattamente con la città di Barna e continua verso ovest fino a Spiddal. A Costello poi c'è la sede della radio nazionale che trasmette in gaelico.

La porta d'ingresso del Connemara è Oughterard, una cittadina situata sulla strada che va da

Galway a Clifden da cui si gode di un fantastico panorama che spazia su laghi, montagne e torbiere, e che mano a mano che si procede verso ovest diventa davvero spettacolare.

Dal promontorio di Doonlaughan partenza ancora verso nord in direzione Westport sulla N59, attraversando il Connemara National Park, le Maumturk Montains, Joyce Country, e il Murrisk. Breve sosta per una visita veloce della città e poi si prosegue nella contea del Mayo. Da Westport, sempre sulla N59, oltrepassiamo Newport e ci portiamo nelle Achill Island, le più grandi isole irlandesi dell’ovest, collegate alla terra ferma da un ponte. Prendiamo la strada panoramica, all’andata a sud e al ritorno a nord, e raggiungiamo prima Keel e poi Achill Head, oltrepassando fantastici paesaggi.

L’Irlanda del Nord Ovest è una terra dura dove il verde è raro, dominata dal bruno delle

torbiere, dal grigio della pietra e della quarzite, dall’antracite degli stagni e delle paludi. Dove il turismo è solo agli inizi e dove non ci sono grandi città ma solo villaggi di sparse fattorie e cittadine dove la vita scorre ancora secondo ritmi antichi.

“Sotto il cielo d’Irlanda” di Mauro Libardoni

Lasciamo le Achill Island e continuiamo il viaggio verso nord, fino a Bangor, per poi prendere la R313 verso Belmullet, ed arrivare nella Mullet Penisola, una terra remota, lontana da tutto, con una densita inferiore ai 10 ab/Kmq, una terra spoglia ma di grande suggestione. Nella penisola si andranno a vedere le scogliere di Blacksod point, Annagh Head ed Erris Head.

Lasciamo alle nostre spalle anche la Mullet

Peninsula e ci dirigiamo verso Ballycastle per prenotare un ostello o un B&B per la notte. La sera ci dirigiamo sulle scogliere del nord, fino ad arrivare a Benwee Head ed ammirare il magnifico tramonto.

10° GIORNO

Ballycastle – Dunglow

Km 292 – 5h 00m

Ballycastle-Sligo 86 Km – 1h 25m Sligo-Donegal 64 Km – 1h 10m Donegal-Rossan point 61 Km – 1h 00m

Rossan point-Dunglow 81 Km – 1h 25m Da Ballycastle ci dirigiamo verso Ballina prima e verso Sligo poi. Da Sligo si prende la

N16 in direzione Enniskillen, sconfinando in Irlanda del Nord, cosi da ammirare anche un po’ di luoghi dell’entroterra irlandese. Da Enniskillen si costeggia il Lower Lough Erne sulla sponda sinistra fino a Ballyshannon.

Il viaggio prosegue passando per Donegal, capoluogo dell’omonima contea, arrivando fino a Kilcar, dove sono situate le più alte scogliere d’Europa, alte oltre 600m.

Proseguendo sulla R283, si sale fino a Glengesh pass, in una valle verde di origine glaciale, e seguendo la costiera si arriva a The Rosses, con paesaggi affascinanti fatti di paludi, avvallamenti, colline, minuscoli massi di granito e cespugli di ginestra. La notte si passa in prossimità di Dunlow.

Da queste parti sembra che il tempo si sia fermato e i

rinnovamenti che hanno interessato il resto del paese stentino a compiersi. Ma quelli che potrebbero sembrare difetti si rivelano qualità che si vanno a sommare al tranquillo stile di vita delle cittadine delle contee del Sligo e del Mayo e soprattutto alla bellezza struggente dei paesaggi.

La bellissima contea di Donegal all'estremo nord della

Repubblica d'Irlanda è una terra davvero unica, desolata e magnifica, fatta di scogliere infinite, paesaggi da cartolina, scorci sognanti e strade deserte che attraversano la natura fra pecore al pascolo, cielo basso e nuvole violacee.

“Sotto il cielo d’Irlanda” di Mauro Libardoni

11° GIORNO

Dunglow-Londonderry

Km 195 – 4h 00m

Dunglow – Dunfanaghi 45 Km 55m Dunfanaghi-Fanad Head -Londonderry 150 Km – 3h 05m

Il primo tratto di giornata, è ancora in territori repubblicani, prima sulla N56 poi con la R251 si attraversa il Glenveagh National Park fino a Kilmacrenan. Da questo piccolo paese si prende la R 248 fino a Rathmelton e poi si imbocca la R249 che ci porterà alla scoperta della Fanad Peninsula. Seguiamo la strada costiera lasciandoci i Monti Knockalla alla nostra sinistra e il Lough Swilly sulla nostra destra, fino a raggiungere Fanad Head. La possibilità di incontrare branchi di cervi è molto alta. Il ritorno dalla penisola si effettua dall’altro lato, fino ad arrivare alla cittadina di Latterkenny.

Da Latterkenny ci dirigiamo a Londonderry, nell’Irlanda del Nord, dove prenotiamo in anticipo la sistemazione per la notte.

Dopo aver prenotato, il viaggio continua alla scoperta della penisola Inishowen, una terra fuori dal mondo spopolata dall’emigrazione, le strade sono strette e a volte si perdono nel nulla, ma i panorami sono veramente unici. Si costeggia la penisola fino ad arrivare ad Inishowen Head, dove sono situate delle bellissime scogliere, poi percorrendo ancora la costa si sale fino a Glengad Head e al più turistico e affascinante Malin Head.

Il ritorno a Londonderry si effettua per una strada che attraversa nel centro la penisola.

12° GIORNO

Londonderry – Belfast

Km 190 – 3h 55m

Londonderry – Portrush 65 Km – 1h 15m Portrush – Cushednud 53Km – 55m

Cushednud - Belfast 88Km – 1h 45m

Oggi il tragitto si effettua interamente in territorio britannico nord-irlandese, e i chilometri da percorrere non sono molti, ma per questo non meno affascinanti. Si lascia Londonderry per raggiungere Coleraine e imboccare la strada panoramica tra l’Antrim Coast e le Antrim Mountain. Il punto più spettacolare della giornata sarà sicuramente Carrick-a-rede (nella foto), dove un ponte di corda sospeso a 50 metri sopra l’oceano ci permetterà di raggiungere un isolotto poco distante.

Il viaggio prosegue ancora lungo la costa passando per Lerne e raggiungendo la

capitale nord-irlandese Belfast.

“Sotto il cielo d’Irlanda” di Mauro Libardoni

13° GIORNO

Belfast

Oggi la giornata è dedicata interamente alla scoperta della capitale nord-irlandese, Belfast. La città è situata in fondo all’omonimo fiordo ed è la seconda città d’Irlanda. Le principali attrattive della sono il City Hall (municipio), Donegal Square (piazza)con i suoi prati e giardini e Stanne Cathedral (cattedrale protestate).

14° GIORNO

Belfast-Dublino

Km 165 – 2h 30m

+

Dublino – Bergamo – Levico

Partenza da Belfast per l’aeroporto di Dublino verso le 10.00. Breve sosta per l’ultimo pranzo in terra irlandese, e poi consegna dell’automobile in aeroporto dove alle ore 15.35 apre il check-in. Il volo è previsto per le ore 17.35 e l’arrivo a Bergamo alle 21.15

“Sotto il cielo d’Irlanda” di Mauro Libardoni

RIEPILOGO TAPPE

14 giorni - 2600 Km – 46h 05m

1° e 2° GIORNO: Dublino

1^ TAPPA: Dublino-Cork 301 Km – 4h 20m

2^ TAPPA: Cork – Kenmare 297 Km – 6h 05m

3^ TAPPA: Kenmare – Tralee 346 Km – 5h 55m

4^ TAPPA: Tralee- Loop Head Km 262 – 4h 45m

5^ TAPPA: Loop Head – Galway 160 Km – 3h 05m

6^ TAPPA: Isole Aran

7^ TAPPA: Galway -Ballycastle 368 Km – 6h 50m

8^ TAPPA: Ballycastle – Dunglow 292 Km– 5h 00m

9^ TAPPA: Dunglow – Londonderry 195 Km– 4h 00m

10^ TAPPA: Londonderry -Belfast 160 – 3h 55m

11^ TAPPA: Belfast

12^ TAPPA: Belfast-Dublino Km 165 – 2h 30m

Ma tutto questo quanto ci costa?

Volo Ryanair Bergamo-Dublino: da 100 a 200€ a/r

Trasferimenti da e per aeroporto: da 30€ a 50€

13 notti in hostel o B&B: da 200 a 300€

Noleggio auto 12 giorni: da 600 a 1000€ (diviso x i partecipanti)

Pedaggi vari: da 30€ a 50€ (diviso x i partecipanti)

Benzina per 2600Km: da 250 a 280€ (diviso x i partecipanti)

Cene al ristorante per 13 giorni: da 150 a 200€

Bevande e cibo per pranzi per 14 giorni: da 80 a 100€

Ingressi a pagamento: da 70 a 70€

Totale a testa con 1 partecipanti: da 1500 a 2300€

Totale a testa con 2 partecipanti: da 1000 a 1550€

Totale a testa con 3 partecipanti: da 900 a 1350€

Totale a testa con 4 partecipanti: da 800 a 1250€

“Sotto il cielo d’Irlanda” di Mauro Libardoni

Mangiare e bere…

Dal punto di vista gastronomico non abbiamo nulla da invidiare alla cucina Irlandese, ricca di troppi grassi, tanto burro e quintali di maionese. Ciò di cui invece dobbiamo assolutamente essere gelosi è della loro birra, si perché, oltre alla famosissima Guinnes ,a Dublino si trovano anche tanti altri tipi di birra assolutamente irlandesi.

Le più famose sono sicuramente le Stout, birre scure, senza quasi bollicine e con una schiuma

bianca densa e soffice. La Guinnes è di questa categoria, ma bisogna provare anche la Beamish, birra originaria della contea di Cork, dal sapore intenso ma meno amarognolo della Guinnes, e la Murphy sempre della contea di Cork, dalla gradazione alcolica bassissima tanto che la si può bere con la rapidità di un bicchiere d'acqua.

Altra birra da provare è la Kilkenny (della categoria della Ale, birre rosse, dalla gradazione abbastanza alta) che con il suo sapore simile al caramello conquista subito il palato dei suo bevitori.

La particolarità delle birre Irlandesi è non solo il fatto della qualità, ma anche la quasi totale mancanza di bollicine che fa sì che la miscela magica

della Guinnes o della Beamish scenda benissimo nel nostro stomaco senza gonfiarci per niente e permettendoci di gustarne a pieno il sapore.

Annotazioni…

Essendo l’ Irlanda uno stato situato abbastanza a Nord, il periodo migliore per effettuare questo viaggio è tra la metà di Maggio e la metà di Agosto, quando le giornate sono belle lunghe (in giugno il sole tramonta anche dopo le ore 21 e sorge prima delle ore 04).

L’irlanda inoltre è un paese molto piovoso, e qua però non ci sono stagioni più o meno piovose, bisogna solo avere molta fortuna, anche se difficilmente si avranno due settimane senza prendere un goccio d’acqua.

“Sotto il cielo d’Irlanda” di Mauro Libardoni

Cartografia

“Sotto il cielo d’Irlanda” di Mauro Libardoni

TAPPA 1

Dublino – Cork

“Sotto il cielo d’Irlanda” di Mauro Libardoni

TAPPA 2

Cork – Kenmare

“Sotto il cielo d’Irlanda” di Mauro Libardoni

TAPPA 3

Kenmare – Tralee

“Sotto il cielo d’Irlanda” di Mauro Libardoni

“Sotto il cielo d’Irlanda” di Mauro Libardoni

TAPPA 4

Tralee – Loop Head

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TAPPA 5

Loop Head- Doonloughan

“Sotto il cielo d’Irlanda” di Mauro Libardoni

TAPPA 6

Doonloughan-Ballycastle

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TAPPA 7

Ballycastle-Dunglow

“Sotto il cielo d’Irlanda” di Mauro Libardoni

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TAPPA 8

Dunglow-Londonderry

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TAPPA 9

Londonderry-Belfast

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TAPPA 10

Belfast-Dublino

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“Tra vent’anni sarete più delusi per le cose che non avete

fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le

cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le

vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite. “

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