Sostenibilità economica e opportunità per avviare una startup a vocazione sociale

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Sostenibilità economica e opportunità per avviare una startup a vocazione sociale 4 luglio 2013 Antonio Pepe [email protected] +39 0881 779641

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Sostenibilità economica e opportunità per avviare una startup a vocazione sociale. Antonio Pepe [email protected] +39 0881 779641. 4 luglio 2013. INDICE Introduzione Definizioni: Innovazione sociale, Impresa sociale, Start up innovative a vocazione sociale - PowerPoint PPT Presentation

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Sostenibilità economica eopportunità per avviare unastartup a vocazione sociale

4 luglio 2013

Antonio [email protected]

+39 0881 779641

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INDICE1.Introduzione2.Definizioni: Innovazione sociale, Impresa sociale, Start up innovative a vocazione sociale3.Le opportunità offerte dalla normativa vigente e i bandi aperti4.Sostenibilità economica di una start up a vocazione sociale nell’agricoltura e nell’agroindustria

a. Mercato e Società: perché sono stati considerati nemicib. Mercato e Società: perché invece devono essere considerati

amicic. I domini di intervento potenzialid. Le attivitàe. Il mercato potenzialef. Determinanti del business model

5.Esempi di successo

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INDICE1.Introduzione2.Definizioni: Innovazione sociale, Impresa sociale, Start up innovative a vocazione sociale3.Le opportunità offerte dalla normativa vigente e i bandi aperti4.Sostenibilità economica di una start up a vocazione sociale nell’agricoltura e nell’agroindustria

a. Mercato e Società: perché sono stati considerati nemicib. Mercato e Società: perché invece devono essere considerati

amicic. I domini di intervento potenzialid. Le attivitàe. Il mercato potenzialef. Determinanti del business model

5.Esempi di successo

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L’Italia è stata tra i primi Paesi ad aver avviato una politica di sviluppo

dei Distretti Tecnologici

La politica europea dei cluster di innovazione:

* Communication EU Comm.17.10.08 - Policy framework

dalla Strategia di Lisbona

alla “World-Class Clusters” *

Gli attori dell’innovazione

Paesi analizzati con benchmarking

POLES DE COMPETITIVITÉ

KOMPETENZNETZE INITIATIVE

DISTRETTI TECNOLOGICI

POLE PROGRAMME

VINNVAXT

“clusters are of growing importance in the new global environment in which the Europe 2020 strategy has to succeed; European policymakers cannot afford to ignore their role and should actively explore their potential to modernise and improve economic policies”. European Cluster Policy Group 2009

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D.A.Re. è uno dei 4 Distretti Tecnologici promossi dalla Regione Puglia che intermedia il processo di trasferimento tecnologico tra il sistema della ricerca pugliese ed il sistema delle imprese agroalimentari“aggregazione territoriale in cui Enti Pubblici di ricerca, grandi imprese, piccole imprese nuove o già esistenti, Enti Locali, forniscono il proprio contributo” con l’obiettivo di favorire una maggiore competitività delle aree produttive esistenti, rafforzandole attraverso la ricerca e lo sviluppo di tecnologie innovative.Rappresenta il punto d’intersezione e di convergenza delle politiche di ricerca, innovazione e sviluppo nazionali e territoriali.

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Le Tappe

2008Protocollo d’intesa DARe-Regione Puglia

2006Costituzione D.A.Re.

Strumenti di policy

Smart specialization

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La composizione societariaCapitale sociale: € 500.000,00 i.v.

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La governance societaria

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Organigramma

2006 – Sede legale e operativa Foggia2010 – Sede operativa Bari2013 – Sede operativa Lecce

Staff: 12 dipendenti a t.i. (Tecnologi Alimentari, Economisti, Giuristi, Sociologi)4 co.co.pro.

Età media < 35 anni;9 donne Vs. 7 uomini

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Il modello operativo: i servizi

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2009 2010 2011 2012

Valore della Produzione 383.083 452.555 444.982 613.704

Personale subordinato 4 4 12 12

Personale parasubordinato 10 10 3 4

Indici

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Packaging Soluzioni ecosostenibili

Alimenti funzionali

Sicurezza alimentare

Prodotti innovativi

I Domini Tecnologici

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I network nazionali

DT Agro-bio pesca ecocompatibile

DT Torino Wireless

UNI Bocconi

Aster

DT salute dell’uomo e

biotech

DT ITQS

PT Padano

Associazione Bre-

Archimede

2007CE.R.T.A – Centri di competenza per le

tecnologie alimentari

Vertis SGR

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Il Cluster Tecnologico Agrifood Nazionale CL.A.N. 87 Imprese (Grandi e Piccole/Medie)

del settore agroalimentare; 5 centri di ricerca con personalità

giuridica autonoma promossi da soggetti imprenditoriali;

16 consorzi e società consortili; 5 Parchi scientifici e tecnologici; 45 Università, Enti di ricerca e

organismi ricerca; 17 Associazioni / Organizzazioni; 10 soggetti diversi.

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La Knowledge and Innovation Community agroalimentare

D.A.Re. ha recentemente aderito al nodo italiano della KIC «Food Best», promossa dall’Università degli studi di Bologna e da altri soggetti nazionali del mondo della ricerca e dell’industria.

Le KIC sono delle reti che afferiscono all’European Institute for Innovation and Technology (EIT), per stimolare e capitalizzare la capacità di innovazione degli attori del triangolo della conoscenza (Education, Research and Innovation).

L’obiettivo è quello di definire dei programmi industriali prioritari per le aziende partecipanti e i territori di riferimento, da condividere con le altre nazioni partecipanti.

Nell’ambito di Horizon 2020, le KIC beneficeranno di fondi per raccogliere le c.d. «societal challanges» ovvero la sicurezza alimentare (food security) e il tema «alimenti e salute»

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a. Mercato e Società: perché sono stati considerati nemicib. Mercato e Società: perché invece devono essere considerati

amicic. I domini di intervento potenzialid. Le attivitàe. Il mercato potenzialef. Determinanti del business model

5.Esempi di successo

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Social innovations can come from both the public and the private sector. When they come from social enterprises or the social economy, it is most helpful to think of them as overlapping but distinct concepts (European Commission, «GUIDE TO SOCIAL INNOVATION», February 2013, p. 15).

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new products/services to meet new/unmet/inadequately met social needs. They are social in both their ends and their means. They satisfy individual (market) but also collective (social) aspirations. They respond to social demands that are traditionally not addressed by the market and are directed towards vulnerable groups in society (youth, migrants, the elderly, socially excluded etc.). The value they create is necessarily shared value, at once economic and social. (European Commission, «GUIDE TO SOCIAL INNOVATION», February 2013, p. 7).

Social Innovations

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Social enterprises (controversa)

Lepoutre, J., Justo, R., Terjesen, S. and Bosma, N.S. (2011). Designing a Global Standardized Methodology for Measuring Social Entrepreneurship Activity: The Global Entrepreneurship Monitor Social Entrepreneurship Study, Small Business Economics.

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Social Enterprises: ventures/businesses that create significant social value, and do so in an entrepreneurial, market-oriented way, that is, through generating own revenues to sustain themselves (European Commission, «GUIDE TO SOCIAL INNOVATION», February

2013, p. 15).

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Start up innovative a vocazione sociale (combinato disposto dell’art. 2 comma 1 D. Lgs. 24 marzo 2006, n. 155 "Disciplina dell'impresa sociale, a norma della legge 13 giugno 2005, n. 118 " e dell’art. 25 comma 4 del D. L. 18 ottobre 2012 n. 179 convertito in legge 17 dicembre 2012 n. 221):

•società di capitali;•di diritto italiano (codice civile e leggi collegate) ovvero Societates Europaeae così come disciplinate dal Regolamento del Consiglio Europeo 2157/2001;•sede principale dei propri affari o interessi in Italia;•non quotate su mercati regolamentati o su sistemi multilaterali di negoziazione;

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• la cui maggioranza delle quote o azioni rappresentative del capitale sociale e dei diritti di voto nell’assemblea dei soci deve essere detenuta, per i 24 mesi dalla costituzione, da soci persone fisiche;

• L’oggetto sociale prevalente è lo sviluppo e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;

• non distribuzione di utili per 48 mesi dalla costituzione;• dal secondo anno di attività il totale del valore della produzione

annua da bilancio non deve superare i 5 M€;• Non costituita da fusione, scissione societaria o a seguito di

cessione d’azienda;

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• Almeno uno dei seguenti requisiti:

Le spese in ricerca e sviluppo devono uguali o superiori al 20% del maggior valore fra costo e valore totale della produzione.

Devono essere impiegati soggetti che abbiano conseguito un dottorato di ricerca, ovvero siano in procinto di conseguirlo, ovvero negli ultimi tre anni abbiano effettuato, dopo aver conseguito una laurea specialistica, un periodo di ricerca presso istituti di ricerca, pubblici o privati, situati in Italia o all’estero.

L’impresa deve essere titolare, depositaria ovvero licenziataria di almeno una privativa industriale, relativa ad un’invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale direttamente afferenti l’oggetto sociale e l’attività d’impresa.

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• che operano in via esclusiva in uno dei seguenti settori: assistenza sociale, ai sensi della legge 8 novembre 2000, n. 328; assistenza sanitaria, per l’erogazione delle prestazioni di cui al decreto

del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 29 novembre 2001; assistenza socio-sanitaria, ai sensi del decreto del Presidente del

Consiglio dei Ministri in data 14 febbraio 2001; educazione, istruzione e formazione, ai sensi della legge 28 marzo 2003,

n. 53; tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, ai sensi della legge 15 dicembre

2004, n. 308; valorizzazione del patrimonio culturale, ai sensi del Codice dei beni

culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42;

turismo sociale, di cui all’articolo 7, comma 10, della legge 29 marzo 2001, n. 135;

formazione universitaria e post-universitaria; ricerca ed erogazione di servizi culturali; formazione extra-scolastica, finalizzata alla prevenzione della dispersione

scolastica ed al successo scolastico e formativo; attività di impresa, al fine dell’inserimento lavorativo di soggetti che

siano: a) lavoratori svantaggiati; b) lavoratori disabili

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a. Mercato e Società: perché sono stati considerati nemicib. Mercato e Società: perché invece devono essere considerati

amicic. I domini di intervento potenzialid. Le attivitàe. Il mercato potenzialef. Determinanti del business model

5.Esempi di successo

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Fonti di finanziamento(art. 26)

Possibilità di raccogliere capitali attraverso piattaforme online che abbiano come finalità esclusiva la facilitazione della raccolta di capitale di rischio (crowdfunding, cfr. l’art. 1, comma 5 novies, del D.Lgs. n. 58/1998).

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BANDI APERTIRegione Puglia (www.sistema.puglia.it):•AIUTI ALLE PICCOLE IMPRESE INNOVATIVE DI NUOVA COSTITUZIONE•MICROCREDITO D'IMPRESA PER MICROIMPRESE OPERATIVE

Fondazione con il Sud (www.fondazioneconilsud.it): •BANDO PER LA VALORIZZAZIONE E L’ AUTOSOSTENIBILITÀ DEI BENI CONFISCATI ALLE MAFIE 2013 - INVITO A PRESENTARE PROPOSTE DI PROGETTI ESEMPLARI•INIZIATIVA CARCERI 2013 - INVITO A PRESENTARE PROPOSTE DI PROGETTI ESEMPLARI

Ministero dello Sviluppo Economico (www.sviluppoeconomico.gov.it): •FONDO DI GARANZIA: FAVORISCE L'ACCESSO DELLE MICRO, PICCOLE E MEDIE IMPRESE A FINANZIAMENTI BANCARI PER INVESTIMENTI E PER LIQUIDITÀ FINALIZZATI ALL'ATTIVITÀ DI IMPRESA. GESTITO DA MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A (MCC). IN FAVORE DELLE IMPRESE START-UP INNOVATIVE LA GARANZIA DEL FONDO È CONCESSA A TITOLO GRATUITO E SULLE OPERAZIONI FINANZIARIE RIFERITE A START-UP INNOVATIVE NON VI E’ VALUTAZIONE DEI DATI CONTABILI DI BILANCIO DELL’IMPRESA.

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BANDI A VENIRE

Unione Europea (www.europe.eu): •PROGRAMME FOR SOCIAL CHANGE AND INNOVATION (PSCI) 2014-2020, ACCESSO ALLA MICROFINANZA E SUPPORTO ALLO SVILUPPO DI IMPRESE SOCIALI. TOTALE 184.72M€•FONDI STRUTTURALI 2014-2020•HORIZON 2020

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INDICE1.Introduzione2.Definizioni: Innovazione sociale, Impresa sociale, Start up innovative a vocazione sociale3.Le opportunità offerte dalla normativa vigente e i bandi aperti4.Sostenibilità economica di una start up a vocazione sociale nell’agricoltura e nell’agroindustria

a. Mercato e Società: perché sono stati considerati nemicib. Mercato e Società: perché invece devono essere considerati

amicic. I domini di intervento potenzialid. Le attivitàe. Il mercato potenzialef. Determinanti del business model

5.Esempi di successo

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"In the eighties and nineties, the innovation agenda was exclusively focused on enterprises. There was a time in which economic and social issues were seen as separate. Economy was producing wealth, society was spending. In the 21st century economy, this is not true anymore. Sectors like health, social services and education have a tendency to grow, in GDP percentage as well as in creating employment, whereas other industries are decreasing. In the long term, an innovation in social services or education will be as important as an innovation in the pharmaceutical or aerospatial industry”. (Diogo Vasconcelos (1968 - 2011), Senior Director and Distinguished Fellow with Cisco’s Internet Business Solutions Group, Chairman of SIX – Social Innovation eXchange)

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Mercato e Società: perché sono stati considerati nemici

Perché tutto ciò che «aveva a che fare» con il «sociale» era considerato:•Un bene/servizio pubblico puro (consumo non rivale/non escludibile); se un’azienda decide di inquinare meno…•Un bene/servizio la cui produzione generava esternalità positive; se un’azienda decide di assumere ex carcerati…

FALLIMENTO DEL MERCATO

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"In the eighties and nineties, the innovation agenda was exclusively focused on enterprises. There was a time in which economic and social issues were seen as separate. Economy was producing wealth, society was spending. In the 21st century economy, this is not true anymore. Sectors like health, social services and education have a tendency to grow, in GDP percentage as well as in creating employment, whereas other industries are decreasing. In the long term, an innovation in social services or education will be as important as an innovation in the pharmaceutical or aerospatial industry”. (Diogo Vasconcelos (1968 - 2011), Senior Director and Distinguished Fellow with Cisco’s Internet Business Solutions Group, Chairman of SIX – Social Innovation eXchange)

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• Perché il legislatore qualifica (art. 25 D.L. 18 ottobre 2012 n. 179 convertito in legge 17 dicembre 2012 n. 221) come “a vocazione sociale” start up innovative che sono sostanzialmente for profit perché «soffrono» del vincolo di non distribuzione degli utili solo temporaneamente (48 mesi) e dettato principalmente da logiche di consolidamento patrimoniale. Ciò differisce da quanto stabilito dalla normativa in materia di impresa sociale (divieto assoluto di distribuzione);

• The solution lies in the principle of shared value, which involves creating economic value in a way that also creates value for society by addressing its needs and challenges. Shared value is not social responsibility or philanthropy, but a new way to achieve economic success (Michael Porter, Rethinking Capitalism, Harvard Business

Publishing 2011).

Mercato e Società: perché invece devono essere considerati amici

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Tutto ciò è parte di un “ragionamento” più ampio: è necessario ripensare tutti i (ritenuti tali) “ossimori”

•Imprese Manufatturiere Vs. Imprese di servizi•Crescita economica Vs. Benessere sociale•Settore Pubblico Vs. Settore privato•Volontà di profitto Vs. coesione sociale•Libertà individuali Vs. Responsabilità sociale

Anche i “societal needs”, non solo i bisogni economici, definiscono il mercato (lato domanda)

Anche i “societal needs”, definiscono i costi produttivi dell’impresa (lato offerta)

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www.gps-sante.infoE’ una società che consulenzia le imprese sulle problematiche relative alla salute e alla qualità della vita in ambienti di lavoro. I servizi sono:•Realizzazione di interventi di prevenzione di disturbi muscolo-scheletrici e responsabilizzare i dipendenti e i manager circa i rischi di incidenti;•Fornire ai dipendenti benessere sul luogo di lavoro permettendo loro di crescere nella loro professione attraverso attività fisiche adatte alle loro esigenze, capacità e desideri;•assistere e supportare i dipendenti in arresto prolungato nel loro ritorno al lavoro.

ESEMPIO (ne vedremo altri specifici per l’agrifood…)

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Il commercio equo e solidaleperché

esso aspira ad incrementare i ricavi dei produttori più poveri pagando loro un prezzo più alto per i medesimi prodotti che

vengono offerti anche da industrie.

NON NE E’ UN ESEMPIO…

Questa è Filantropia, ha più a che fare con la “redistribuzione” della ricchezza che non con la sua “espansione”.

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2. Largamente non condizionata dalla crisi economica

Così (economicamente e non solo giuridicamente) ripensata, la Start up innovativa a vocazione sociale ha dimostrato in letteratura di essere:1.In vantaggio competitivo sui concorrenti:

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OK, voglio costituire una Start up innovativa a vocazione sociale nel settore agricolo e agroindustriale sostenibile economicamente…che mi serve?

1.Requisiti legali2.Domini di intervento potenziali3.Le attività4.Il mercato potenziale5.Le determinanti del business model6.Esempi7.Esercitazione

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Requisiti legali per costituire Start up innovative a vocazione sociale nell’agricoltura e nell’agroindustria

•società di capitali (art. 2082 cod. civ. Imprenditore; art. 2135 cod. civ. Imprenditore agricolo);•di diritto italiano (codice civile e leggi collegate) ovvero Societates Europaeae così come disciplinate dal Regolamento del Consiglio Europeo 2157/2001;•sede principale dei propri affari o interessi in Italia;•non quotate su mercati regolamentati o su sistemi multilaterali di negoziazione;

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• la cui maggioranza delle quote o azioni rappresentative del capitale sociale e dei diritti di voto nell’assemblea dei soci deve essere detenuta, per i 24 mesi dalla costituzione, da soci persone fisiche;

• L’oggetto sociale prevalente è lo sviluppo e la commercializzazione di prodotti agricoli o agroindustriali o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;

• non distribuzione di utili per 48 mesi dalla costituzione;• dal secondo anno di attività il totale del valore della produzione

annua da bilancio non deve superare i 5 M€;• Non costituita da fusione, scissione societaria o a seguito di

cessione d’azienda;

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• Almeno uno dei seguenti requisiti:

Le spese in ricerca e sviluppo devono uguali o superiori al 20% del maggior valore fra costo e valore totale della produzione.

Devono essere impiegati soggetti che abbiano conseguito un dottorato di ricerca, ovvero siano in procinto di conseguirlo, ovvero negli ultimi tre anni abbiano effettuato, dopo aver conseguito una laurea specialistica, un periodo di ricerca presso istituti di ricerca, pubblici o privati, situati in Italia o all’estero.

L’impresa deve essere titolare, depositaria ovvero licenziataria di almeno una privativa industriale, relativa ad un’invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale direttamente afferenti l’oggetto sociale e l’attività d’impresa.

Page 43: Sostenibilità economica e opportunità per avviare una startup a vocazione sociale

• che operano in uno dei seguenti settori: assistenza sociale, ai sensi della legge 8 novembre 2000, n. 328; assistenza sanitaria, per l’erogazione delle prestazioni di cui al decreto

del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 29 novembre 2001; assistenza socio-sanitaria, ai sensi del decreto del Presidente del

Consiglio dei Ministri in data 14 febbraio 2001; educazione, istruzione e formazione, ai sensi della legge 28 marzo 2003,

n. 53; tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, ai sensi della legge 15 dicembre

2004, n. 308; valorizzazione del patrimonio culturale, ai sensi del Codice dei beni

culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42;

turismo sociale, di cui all’articolo 7, comma 10, della legge 29 marzo 2001, n. 135;

formazione universitaria e post-universitaria; ricerca ed erogazione di servizi culturali; formazione extra-scolastica, finalizzata alla prevenzione della dispersione

scolastica ed al successo scolastico e formativo; attività di impresa, al fine dell’inserimento lavorativo di soggetti che

siano: a) lavoratori svantaggiati; b) lavoratori disabili

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I domini di intervento potenziali (European Commission, «GUIDE TO SOCIAL INNOVATION», February 2013, p. 20)

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Le attività•Riabilitazione/cura: esperienze rivolte a persone con gravi disabilità (fisica, psichica/mentale, sociale) con un fine principale socio-terapeutico;•Formazione e inserimento lavorativo: esperienze orientate all’occupazione di soggetti svantaggiati (con disabilità relativamente meno gravi o per soggetti a bassa contrattualità – detenuti, tossico dipendenti, migranti, rifugiati);•Ricreazione e qualità della vita: esperienze rivolte ad un ampio spettro di persone con bisogni (più o meno) speciali, con una finalità socio-ricreativa; tra cui:

particolari forme di agri-turismo “sociale”; le esperienze degli “orti sociali” peri-urbani per anziani;

•Educazione: esperienze rivolte a minori con particolari difficoltà nell’apprendimento e/o in condizioni di disagio; possono essere legate a casi di affidi familiari, a rapporti con istituti scolastici o di giustizia minorile, all’inclusione di minori migranti, oppure, a ragazzi con difficoltà di concentrazione o iper-cinetici, ma anche ad adulti in particolari momenti di passaggio della loro vita (burn out, malati terminali).

Page 47: Sostenibilità economica e opportunità per avviare una startup a vocazione sociale

Il mercato potenziale (chi sono i potenziali clienti?)

•Famiglie con bambini (nidi familiari, ludoteche e laboratori/palestre /percorsi verdi);•Famiglie con minori ed ai giovani in difficoltà (pratiche abilitanti, ingresso in comunità di accoglienza, avvicinamento al lavoro);•Famiglie con persone diversamente abili sul piano fisico e mentale (terapia colturale o legata al contatto con animali, formazione, terapia occupazionale, inserimento lavorativo);•Famiglie ed anziani in difficoltà (accoglienza temporanea, servizi di prossimità e di domiciliazione, turismo sociale, orti sociali);•Detenuti ed ex-detenuti: attività di formazione, occupazione negli istituti di pena, inserimento lavorativo esterno;•Persone affette da dipendenze.

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Le determinanti di un Business Model per la sostenibilità economica:

1.Condivisione invece che proprietà della conoscenza;2.Approccio multidisciplinare e orientato al problem solving;3.Business “Demand-led” piuttosto che “supply-driven”;4.Produzione “Tailored” piuttosto che “mass-produced”.

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Le difficoltà di costruire un business model di una start up innovativa a vocazione sociale nell’agrindustria:1.Diverso ruolo che l’agrindustria riveste nei Paesi in via di sviluppo e nei Paesi sviluppati;2.Impatto ambientale delle attiivtà agrindustriali e impatto sulle attività agrindustriali dell’ambiente;3.Differenti catene di valore (produzione primaria, zootecnia, trasfromazione di prodotti agricoli, acquacoltura…);4.Settore dominato da business models centrati sulla GDO

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L’importanza del Business Model

capacità di rappresentare in modo concreto concetti relativi alla

strategia dell’organizzazione e alla creazione di valore

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L’obiettivo del Business Model

descrivere i flussi informativi e materiali oggetto di scambio tra i vari

componenti (interni ed esterni alla start up innovativa a vocazione

sociale nel settore agrindustriale), per creare coesione tra i componenti

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Business Model (Canvas)di una Start up innovativa a vocazione sociale nel settore agroalimentare*

*Business Model Generation, A. Osterwalder, Yves Pigneur, Alan Smith, self-published, 2009

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a. Mercato e Società: perché sono stati considerati nemicib. Mercato e Società: perché invece devono essere considerati

amicic. I domini di intervento potenzialid. Le attivitàe. Il mercato potenzialef. Determinanti del business model

5.Esempi di successo

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4 luglio 2013

Esempio 1 (Agrindustria): Grameen Danone Foods Ltd.http://www.grameencreativelab.com/live-examples/grameen-danone-foods-ltd.html

•joint venture tra Danone e la Grameen Bank, nata nel 2006 in Bangladesh.•L’obiettivo è quello di creare un nuovo modello di business in grado di

ridurre in modo sostenibile la malnutrizione infantile e la povertà attraverso la produzione e commercializzazione di un nuovo yogurt in grado di soddisfare il 30% del fabbisogno nutrizionale giornaliero di un bambino,

generare opportunità di lavoro per la popolazione locale sia nel processo produttivo sia acquistando materie prime locali.

•Il profitto è garantito dal fatto che i fornitori dell’azienda e i lavoratori acquistano quello yogurt.

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Esempio 2 (Agricoltura): Associazione AiCarevideo Youtubehttp://www.youtube.com/watch?v=FZGpgIbO_3I

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Esempio 3 (servizi):

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Esercitazione

Immaginiamo insieme una start up innovativa a vocazione sociale…Abbiamo tutti gli «ingredienti»…