Sonetti | niccolai

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Bruno Niccolai Affresco Medievale Sonetti Le illustrazioni sono di Daniela Cappellini, pittrice. che le ha realizzate su carta Magnani del 1700 Giugno 2014

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Bruno Niccolai

Affresco Medievale Sonetti

Le illustrazioni sono diDaniela Cappellini, pittrice.

che le ha realizzate su carta Magnani del 1700

Giugno 2014

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Introduzione

Sono molti anni, e con vari linguaggi, che mi interesso del “Crocifisso che gictò sangue”, manufatto ligneo esposto in un tempietto dietro l’altar maggiore del-la Chiesa del mio paese.Il primo lavoro fu “La ballata del Crocifisso”, un brano strofico musicale com-posto, testo e musica, con fini didattico-devozionali nel 1987, poi rielaborato per coro a quattro voci.Il secondo fu la promozione della stesura di un testo, affidato a Manuela Fattorini, con il quale realizzare una rievocazione storica in costume da rappresentare, con attori locali, in occasione delle feste quinquennali. A questo lavoro, rielaborato e ampliato in più occasioni e a più mani, ho aggiunto le musiche di scena.Nell’ultimo anno ho composto un “Affresco sinfonico medievale” nel quale ho inteso sintetizzare quelle vicende, in un linguaggio esclusivamente musicale.La pittrice Daniela Cappellini, dopo aver ascoltato questa musica, ha dato sostan-za visiva a quei personaggi, a quelle vicende e, su carta Magnani, ha realizzato un ciclo di pitture che, vuoi per la tecnica usata, vuoi per la sensibilità dell’artista, vuoi per la organicità del lavoro, sono diventate un documento di testimonianza evocativa non indifferente.A questo punto mancava solo la visione poetica: a questa ho cercato di dare vita con questi sonetti.Il tutto nell’intento di completare uno strumento multidisciplinare capace di ri-evocare quel momento particolare della vita della nostra comunità, e cioè il 18 Agosto 1399, giorno in cui le cronache e altri atti riportano le vicende legate a questo “Crocifisso che gictò sangue” e che è stato punto di riferimento importante per la devozione dei fedeli nei secoli.

Buggiano, Giugno 2014

Bruno Niccolai

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Indice

1 - L’alba del 18 Agosto 1399 in Valdinievole - immagine

2 - Il mercato del 1399 - immagine

3 - Il mercato - sonetto

4 - Ettore e Agnese - immagine

5 - Due innamorati - sonetto

6 - Palmira, la maga di Malocchio - immagine

7 - La piazzetta dell’erbe - sonetto 8 - Conchita, la ballerina - immagine

9 - I ballerini - sonetto

10 - Il giocoliere - immagine

11 - Il vasaio - immagine

12 - Il vasaio - sonetto

13 - Giuditta e Gemma, la locandiera - immagine

14 - Due donne al mercato - sonetto

15 - Il cantastorie - sonetto

16 - Gosto, il cantastorie e il corazzaio - immagine

17 - Il corazzaio - sonetto

18 - La lotta - immagine

19 - La lotta - sonetto

20 - Ghibellini - immagine

21 - Due ghibellini - sonetto

22 - Il pianto di Teresa - immagine

23 - Il pianto di Teresa - sonetto

24 - L’arrivo dei bianchi - immagine

25 - I bianchi - sonetto

26 - L’invocazione - immagine

27 - 18 Agosto 1399 - sonetto

28 - Il miracolo - immagine

29 - Grazie, Signore - immagine

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L’alba del 18 Agosto 1399in Valdinievole

Opera di Daniela Cappellini, pittrice

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Il mercato del 1399

Opera di Daniela Cappellini, pittrice

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Il mercato

Al primo sole è tutto un brulicaredi gente, di animali per le strade:

vengono qui per vendere o comprarele stoffe, gli alimenti oppur le biade.

Ma oggi è un giorno un po’ particolareper la tensione, il tintinnar di spade:della campana attendono il suonare

che chiuda quel mercato. Ma che accade?

C’è un asino che raglia e alla fontanasi ferma per saziar la sua arsura,

un gallo canta mentre si allontana

con le galline in cerca di pastura.Comincian le schermaglie alla lontana

fra guelfi e ghibellini: sarà dura!

Buggiano, 20 Maggio 2014

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Ettore ed Agnese

Opera di Daniela Cappellini, pittrice

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Due innamorati

La grande quercia che sta sul torrenteaccoglie tra i suoi rami, per tubare,

due tortorelle: un cuculo, nel mentre,sul ramo alto va per pisolare.

All’ombra sua si ferma un po’ di gentedopo il mercato, pria di rientrare

verso Stignano, oppure, più sovente,oltre Buggiano, fino a scollinare.

Ma oggi, sotto i rami, c’è l’ Agnese:col suo ragazzo, un ghibellin di fede.Lor parlano d’amor, non di contese

fra le due fazioni:è il cuor che vededi là dalla ragion. Cerca altre imprese.D’intorno poco cal quel che succede!

Buggiano, 20 Maggio 2014

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Palmira, la maga di Malocchio

Opera di Daniela Cappellini, pittrice

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La piazzetta dell’erbe

Al Borgo c’è, dell’Erbe, una piazzettache al Martedì s’avviva d’ogni odore:

la merce è stata colta alle prim’oreed ora dà un profumo che s’affetta.

Le donne, ch’hanno tutte quante frettadi rientrare, cercano un buon sapore

che adatto sia, per aromatizzare,anche una zuppa alquanto miseretta.

Da sola, proveniente da Malocchio,c’è la Palmira con le sue le pozioni

che, magiche, ti levano il malocchio,

e se il tuo uomo non ti fa gli occhionitu gli fai bere un po’ di un suo pastrocchio

e lui per te camminerà carponi!

Buggiano, 18 Maggio 2014

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Conchita, la ballerina

Opera di Daniela Cappellini, pittrice

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I ballerini

Al rullo del tamburo che invitala gente ad accostarsi, ad ammiraretre artisti che nel mondo la lor vita

da tempo sono adusi a far girare,

accorron tutti e quando è riempitala piazza, ecco i musici a suonare.

Comincia la sua danza la Conchita:agile il piede, tutti sa incantare.

Poi viene Antonio e mostra ai cavalieril’arte cosacca e i ritmi dei toreri.

L’ultimo, il saltimbanco, fa vedere

capriole e salti che non paion veri!La gente esulta, al ritmo muove i piedi:

di questo parleranno tante sere!

Buggiano, 2 Giugno 2014

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Il giocoliere

Opera di Daniela Cappellini, pittrice

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Il vasaio

Opera di Daniela Cappellini, pittrice

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Il vasaio

Come ogni volta, più d’una personaaccorre quel vasaio ad ammirare.

Lo sanno tutti, quando il tornio azionala sua materia prende forme varie.

Al centro del suo disco posizional’argilla che poi deve lavorare:

quando comincia, sembra una coronal’oggetto che stan tutti ad ammirare.

Un attimo ed un vaso affusolatosi trova tra le dita quell’artista:

c’aggiunge i manici, lì, proprio sul lato

e un’anfora è già pronta, in bella vista.Il suo maestro bene gli ha insegnatoquell’arte antica: bravo ceramista!

Buggiano, 23 Maggio 2014

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Giuditta e Gemma, la locandiera

Opera di Daniela Cappellini, pittrice

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Due donne al mercato

“Sora Gemma,buongiorno: come state?”“Bene, Giuditta, e voi? io non vi ho vista

martedì scorso! Voi non c’eravate?”“Non son venuta per nessun acquisto:

per seguir tutto, nel poder, credetenon bastan le mani: ‘l povero cristo

di mio marito, poi, come sapete,i guelfi l’han convinto. Lui è benvisto,

lo vogliono in Consiglio e io ci tengo,ma poi ho paura!” “ E io vi capisco!”

“Con quelle teste..!” “ Poi io mi ritengo

perché non si sa mai! Se a volte ardiscoesprimer la mia idea, che ottengo?

Passa la sete a tutti … e io ci patisco!”

Buggiano, 17 Agosto 2014

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Il cantastorie

La gente s’avvicina, si zittisce,lui fa due note con la sua mandola

poi scruta intorno finché non capisceche tutti aspettano la sua parola.

La storia canterà, che più colpisce,di quella Principessa di Afragola

che chiusa in un castello, lì patisceper fame e per esser sempre sola.

Lo zio la tien serrata, quell’infame perché rubargli vuole il suo reame:

ma un prence, con il bianco suo cavallo,

la spada snuda e uccide lo sciacallo,poi con la bella, sciolta dalle trame,sale sul trono, accolto dalle dame.

Qualcuno piange della sorte riadi quella principessa sfortunata,

qualcun sorride perché infin la viadel trono finalmente ha ritrovata!

Ciascuno lascia un soldo e poi va via!

Buggiano, 21 Maggio 2014

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Gosto, il cantastorie eil corazzaio

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Il corazzaio

Quel ragazzino, nero come un diovenuto su dall’Ade a curiosare,

il mantice aziona nel brilliodella fiammata, bianca dal calore.

Il corazzaio intanto, lo stridiodelle lamiere ch’egli fa svettare

sull’incudine, sparge e in quel fumìo,la forma a queste incomincia a dare.

Quando son pronte aggiunge un bel blasone colorato:servono il rosso e il bianco.

Il giglio è ugual, non cambia la fazione.

Rosso su campo bianco,è guelfo stampo:bianco su campo rosso è ghibellino.

Al corazzaio gli basta il suo quattrino!

Buggiano, 4 Maggio 2014

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La lotta

Opera di Daniela Cappellini, pittrice

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La lotta

Che cosa spinga mai l’uomo alla lotta!Qualsiasi scusa è buona per chi vuoleprevaricare l’altro o il gruppo. Toltadi mezzo la ragion, così non duole

menar le mani,’tizzar la rabbia, scioltada tutti i freni, non curar chi muore,pronti a ricominciare un’altra volta.

Quel giorno erano guelfi e ghibelliniche invece di sedersi e di parlare,

scontrare si volean: sui gradini

fin della chiesa stavano a lottare.Mentre alle donne ed ai lor bambini

restava solo il tempo di pregare.

Buggiano, 16 Agosto 2014

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I ghibellini

Opera di Daniela Cappellini, pittrice

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Due ghibellini

“Io li ho mandati tutti all’altro mondo!”racconta Sebastiano, un ghibellino,convinto d’aver fatto fino in fondo

il suo dover di bravo soldatino.

“Ma cosa dici tu!” urla iracondoElia, mentre si toglie il mascherino.“Io ne ho feriti tanti, brutto mondo,

ma uccisi non ne ho:sei un assassino!”

“Più non si vendican quelli che uccidi,dice mio zio che il mondo ben conosce”“Ma c’è un comandamento, non lo sai?

Ci son le leggi, non tu che decidi!”“Non son fatte per me, niun me ne pasce”“Io cambio strada. Io vo’ dove non vai!”

Buggiano, 12 Giugno 2014

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Il pianto di Teresa

Opera di Daniela Cappellini, pittrice

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Il pianto di Teresa

Dallato alla muraglia le comariche attorniano Teresa, disperata,

piangon con lei la sorte dei suoi caridecisa in quella stessa mattinata.

Lei piange il suo Bernardo, dei ramai,di certo tra i più bravi alla vallata,ucciso da suo figlio, che giammaialzato avea le mani alla casata.

Perché violenza avea così accecatoquel figlio suo, quel sangue del suo sangue!Perché proprio Bernardo avea ‘ncrociato

quell’arma maledetta e ora esangueper terra era rimasto, assassinato!

Perché la pace ‘sì nel mondo langue!

Buggiano, 30 Maggio 2014

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L’arrivo dei bianchi

Opera di Daniela Cappellini, pittrice

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I bianchi

Nel dilagar di guerre fratricide,col sangue che scorrea per ogni dove,da Pinerolo un movimento muove,scavalca monti,valli, erte contrade

per portar pace a chi di scarsa fedesolo alla violenza offre sue prove.Di bianco son vestiti, scalzi: nove

giorni, flagellandosi, van per le strade.

Un crocifisso è il loro emblema,un cero in mano e via, a testimoniare

misericordia e pace a chi a lottare

è aduso e pensa questa sia la normache unica permetta di cambiareove la fede stenta a primeggiare.

Pisa, 7 Giugno 2014

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L’invocazione

Opera di Daniela Cappellini, pittrice

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18 Agosto 1399

Cos’hanno visto gli uomini quel giorno?Il sole alto dardeggiava i cuori,

le armi s’incrociavan tutto intornotra grida, pianti, lutti e altri dolori.

Poi d’improvviso un canto, in quell’inferno,aveva un po’ interrotto quei furori:

erano penitenti, il corpo adornodi bianco, a contrastar cotanti orrori.

Entrati in Chiesa a Dio avean chiesto pacecon voce forte, certi del suo amore.Quel grido, giunto in alto, fu capace

un segno d’ottenere dal Signore.Un Crocifisso, il sangue suo verace

su quell’altar gictò: mosse ogni cuore!

Quel sangue han visto, il segno della pace?E’ certo che fra i più fu gran scalpore,

qualcuno ebbe un dubbio, altri un malore:la lotta inver cessò: grazie Signore!

Buggiano, 20 Maggio 2014

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Il miracolo

Opera di Daniela Cappellini, pittrice

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Grazie, Signore

Opera di Daniela Cappellini, pittrice

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Bruno Niccolai | Daniela Cappellini © 2014

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