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SOMMARIO N.23/2011 2 20 12 16 LINUX? DI COSA PARLIAMO? LA TAVOLA PERIODICA DEGLI ELEMENTI Come si misura la radioattività 10 I ponti di Leonardo da Vinci Costruzione di un foro stenopeico L’Hobby della Scienza e della Tecnica GIAN DOMENICO CASSINI (1625-1712) 15 O CONGRESSO EUROPEO DI MICROSCOPIA (UK) 6 “VITA E SEGRETI DEI MICRORGANISMI ACQUATICI2012 ANNO INTERNAZIONALE ENERGIA SOSTENIBILE 2 MOSTRE DEDICATE ALLE ALPI E ALLE ROCCE (BZ) ESOF 2012 A DUBLINO “PASSATEMPI E PASSIONIA FORLÌ 18 Costruzione di una macchina fotografica a foro stenopeico Gioelli del Mare Nostrum 15 30 A MOSTRA DI MINERALI E FOSSILI A VARESE 31 A MOSTRA SCAMBIO DI MINERALI E FOSSILI BUSTESE GRANATO DEMANTOIDE 10 A GENOVA MINERALSHOW 35 O MEETING MICROMOUNTERS (CR) 40 A EUROMINERALEXPO DI TORINO PREMIO SCIENZA & NATURA EXPO 2012 36 A ENTOMODENA Una piccola Rivista a cui vale la pena Abbonarsi L’ HOBBY DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA FESTIVAL DELLA FISICA VARENNA (LC) DALLA RADIOFREQUENZA AI DISPOSITIVI SRD 30 26 35 36 44 40 46 25 23 42

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L’Hobby deLLa Scienza e deLLa Tecnica  �

SOMMARION.23/2011

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Linux?Di cosa

parLiamo?

La TavoLa perioDica

DegLi eLemenTi

Come si misura la

radioattività

10

I pontidi

Leonardoda Vinci

Costruzione di un foro stenopeico

L’Hobby della Scienza e della Tecnica

Gian Domenico cassini (1625-1712)

15o conGresso europeo Di microscopia (uK)

6

“Vita e seGreti Dei microrGanismi acquatici”

2012 anno internazionale enerGia sostenibile

2 mostre DeDicate alle alpi e alle rocce (bz)

esoF 2012 a Dublino

“passatempi e passioni” a Forlì

18

Costruzione di una

macchina fotografica

a foro stenopeico

Gioelli del Mare Nostrum

1530a mostra Di minerali e Fossili a Varese

31a mostra scambio Di minerali e Fossili bustese

granaTo DemanToiDe

10a GenoVa mineralshow

35o meetinG micromounters (cr)

40a euromineralexpo Di torino

premio scienza & natura expo 2012

36a entomoDena

Una piccola Rivista a cui vale la pena Abbonarsi

L’HOBBY DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA

FesTivaL DeLLa Fisica

varenna (Lc)

DaLLa raDioFrequenza ai DisposiTivi srD

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Gli elementi chimici sono sostanze non decom-ponibili per mezzo di rea-zioni chimiche in sostanze più semplici e costituite da atomi di uno stesso tipo, ossia aventi lo stesso nu-mero atomico o protonico (indicato con il simbolo Z dal tedesco Zahl “numero”) corrispondente al nume-

ro dei protoni presenti nel nucleo di un atomo (stes-so numero di protoni e di elettroni, rispettivamente di carica positiva e negativa, per un atomo neutro). Gli elettroni, distribuiti intorno al nucleo atomico, determi-nano il comportamento chi-mico e fisico dell’elemento come confermarono gli stu-di di Gilbert Newton Lewis

(1875-1946) nel 1916. Du-rante una reazione chimi-ca, un atomo, può perdere o acquistare elettroni (io-nizzazione) dando luogo a uno ione positivo (catione) oppure a uno ione negativo (anione), rispettivamente. Gli ioni, dal greco ion “an-dante”, vennero teorizzati da Michael Faraday (1791-1867) nel 1830 e descritti nel 1884 da Svante August Arrhenius (1859-1927) pre-mio Nobel per la chimica nel 1903 per la formulazio-ne della teoria elettrolitica della dissociazione. Il nu-mero neutronico (indicato con il simbolo N) corrispon-de al numero dei neutroni (elettricamente neutri), pre-senti nel nucleo atomico in-sieme ai protoni; i quali al loro variare, danno luogo a isotopi che hanno identi-che proprietà chimiche ma differenti proprietà fisiche. Il concetto di isotopo, dal greco isos e topos “stesso luogo”, venne proposto nel

1913 da Frederick Soddy (1877-1956) che per tale lavoro ricevette il premio Nobel per la chimica nel 1921. L’anno successivo lo ricevette invece Francis William Aston (1877-1945), il quale nel 1919 dimostrò, utilizzando la sua nuova tecnica della spettrografia di massa, che la maggior parte degli elementi è for-mata da miscele di isotopi. Con numero di massa (in-dicato con il simbolo A) si identifica il numero totale di protoni e neutroni contenuti in un nucleo atomico, la cui esistenza venne compre-sa da Rutheford nel 1911. L’elettrone, teorizzato da George Johnstone Stoney (1826-1911) nel 1874 che ne coniò anche il termine nel 1894, venne identificato come particella subatomica nel 1897 da Joseph John Thomson (1856-1940), il protone nel 1902 da Ernest Rutherford (1871-1937), sebbene Eugene Goldstein (1850-1930) ne aveva ipo-tizzato l’esistenza già nel 1885 e il neutrone nel 1932 da James Chadwick (1891-1974), il quale per questo

ricevette il premio Nobel per la fisica nel 1935. Nel frattempo si era evoluto anche il modello atomico che, nelle fasi principali, passò da quello “a panetto-ne” (plum pudding model) di Joseph John Thomson (1904), attraverso quel-lo “a planetario” di Ernest Rutherford (1911) per giun-gere a quello “quantistico” di Niels Henrik David Bohr (1885-1962), premio Nobel per la fisica nel 1922 per le ricerche effettuate sulla struttura degli atomi.

Un primo tentativo di de-finizione moderna di ele-mento chimico venne avanzata da Robert Boyle (1627-1691), ma fu soltan-to dopo l’introduzione del concetto di atomo da par-te di John Dalton (1766-1844) nel 1803, esposto in A New System of Chemical Philosophy (1808), e quel-lo di molecola da parte di Lorenzo Romano Amedeo Carlo Avogadro conte di Quaregna e Cerreto (1776-1856) nella memoria Essai d’une manière de détermi-ner les masses relatives

la tavola periodica degli elementi “luCifErouS rAthEr thAN luCrifErouS” IN thE SkEPtiCAl ChymiSt (1661) DI RoBERT BoyLE (1627-1691)

Una moderna tavola periodica degli elementi [from National Institute of Standards and Technology NIST – USA]

Stanislao Cannizzaro (Paler-mo 1826 – Roma 1910)

Amedeo Avogadro (Torino 1776-1856)

Dmitrij Ivanovic Mendeleev (Tobolsk 1834 – San Pietro-

burgo 1907)

Storia della ScienzaStoria della Scienza

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Storia della ScienzaStoria della Scienza

cording to their Analogies (1829) ulteriormente svi-luppata da Peter Kremers (1827-?), Max Joseph von Pettenkofer (1818-1901) nel 1850, Josiah Parsons Cooke (1827-1894) nel 1857, Alexander Émile Béguyer De Chancourtois (1820-1886) con la “vis tel-lurique” (la vite della Terra) esposta nella mémoire sur un classement naturel des corps simples ou radicaux appelé vis tellurique (1862) in cui la classificazione ve-niva rappresentata con un grafico a spirale tracciato sulla superficie di un cilin-dro, Gustav Dethlef Hinri-chs (1836-1923), William odling (1829-1921), John Alexander Reina Newlands (1837-1898) con la legge delle ottave (ordinando gli elementi sulla base dei loro pesi atomici crescenti evi-denziava come simili pro-prietà riapparissero dopo ogni otto elementi; l’origi-ne del nome deriva dalla similitudine delle ottave musicali) descritta in una serie di articoli iniziati con on relations among the Equivalents (1863) e che lo stesso Newlands ne defini-sce il nome in on the law of octaves (1865), porta-rono Julius Lothar Meyer (1830-1895) e Dmitrij Iva-novic Mendeleev (1834-1907) indipendentemente uno dall’altro, ad assumere il volume atomico (Meyer) e il peso atomico (Men-deleev) come parametro base della classificazione periodica degli elementi. Il fatto che il sistema perio-

dico vada sotto il nome del solo Mendeleev origina dal fatto che questi pubblicò i suoi risultati nella fonda-mentale opera the Prici-ples of Chemistry (due vo-lumi, 1868-1870) qualche mese prima del Meyer che li pubblicò nella seconda edizione riveduta e amplia-ta del suo lavoro Die mo-dernen theorien der Che-mie und ihre Bedeutung für die chemische Statik (1ed. 1864, 2ed. 1870). Tuttavia nel 1882 la Royal Society di Londra conferì la Davy Medal ad entrambi ricono-scendo l’uguale contributo dato per i loro lavori sulla periodicità delle proprietà chimiche degli elementi. Mendeleev dispose tutti i 63 elementi allora noti se-condo il peso atomico cre-scente constatando una ripetizione periodica delle proprietà chimiche (da cui la legge periodica in cui le proprietà dei corpi sempli-ci, come le forme e le pro-prietà delle combinazioni, sono funzione periodica della grandezza del peso atomico, 1868) e fu in gra-do di lasciare degli spazi vuoti prevedendo la collo-cazione e le caratteristiche di elementi che dovevano essere ancora scoperti. Per esempio gli elementi ekaal-luminio (il prefisso eka è un termine che deriva dal sanscrito con significato di “primo”), ekaboro e ekasili-cio, così chiamati da Men-deleev, vennero scoperti alcuni anni dopo e chiama-ti, rispettivamente, gallio (1875), scandio (1879) e

germanio (1886) le cui pro-prietà previste concorda-rono con quelle osservate. Nel 1899 Bohuslav Brau-ner (1855-1935) raggrup-pò gli elementi delle terre rare (presenti nella crosta terrestre in concentrazioni relativamente alte sono di difficile estrazione e rara-mente concentrati in depo-siti di minerali la cui scar-sità è stata indicata con il nome di origine francese di “terre rare”) e aggiunse al sistema periodico il gruppo dei gas nobili, scoperti fra il 1894 ed il 1898 da John William Strutt lord Rayleigh (1842-1919) e da William Ramsay (1852-1916) entram-bi insigniti del premio Nobel nel 1904. In fisi-ca, il primo, per le sue ricerche sulla densità dei gas più importan-ti e per la scoperta dell’argon (1894) e in chimica, il secondo, per la scoperta dei gas no-bili neon, kripton e xenon (1898) e per la loro corret-ta collocazione nel sistema periodico degli elementi. Nel 1913 Antonius Johan-nes van den Broek (1870-1926) propose e Henry Gwyn Jeffreys Moseley (1887-1915) scoprì che il parametro ordinatore degli elementi nel sistema perio-dico non era il peso atomi-co (considerato da Mende-leev) o il volume atomico (considerato da Meyer) ma il numero atomico, così chiamato nel 1920 da Er-nest lord Rutherford of Nel-son (1871-1937), che espri-

des molécules élémentai-res des corps (1811), non-ché la sintesi chiarificatoria di Stanislao Cannizzaro (1826-1910) contenuta nel Sunto di un corso di filoso-fia chimica (1858), le cui idee sulla chimica atomi-stica vennero esposte alla prima Conferenza Interna-zionale di Chimica tenutasi a Karlsruhe in Germania nel settembre 1860, che il concetto di elemento chi-mico venne nettamente definito.

La necessità di ordinare le dispa-rate conoscenze che venivano via via accumulando-si portarono Antoi-ne Laurent Lavoi-sier (1743-1794), universalmente considerato il pa-dre della chimica moderna, a pro-porre una prima

rudimentale forma di si-stemicità chimica esposta nel traité élémentaire de chimie (1789), considerato il primo testo moderno di chimica.

Lo sviluppo storico sul con-cetto di periodicità delle proprietà chimiche degli elementi, attraverso le idee di Johann Wolfgang Döbe-reiner (1780-1849) con la legge delle triadi (secondo la quale si potevano indivi-duare gruppi di tre elementi simili e in cui il peso atomico del medio era la media de-gli altri due elementi) espo-sta in An Attempt to Group Elementary Substances ac-

Frontespizio del secondo volume del Traité élémentaire de chimie (1789) di A.L. Lavoisier (1743-1794), il pa-dre della chimica moderna

Tavola degli elementi tratta dal-l’opera The Principles of Chemistry (edizione 1901) di D.I. Mendeleev (1834-1907)

Prima pagina del Sunto di un cor-so di filosofia chimica (1858) di S. Cannizzaro (1826-1910)

Frontespizio delle Opere scelte di Amedeo Avogadro pubblicate dal-

l’Accademia delle Scienze di Torino nel 1911

Emissione filatelica dell’ex Unione Sovietica. Celebrazione del cente-

nario del Sistema Periodico (1869-1969) di Mendeleev

Abbozzo autografo del sistema de-gli elementi di Mendeleev (1869)

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me il numero delle cariche positive (protoni) presenti nel nucleo di un atomo. Dal-la sua prima luce il sistema periodico degli elementi è stato discusso, modificato, migliorato e aggiornato via via che la scienza progre-diva e si scoprivano nuovi elementi.

La tavola periodica degli elementi si struttura in grup-pi (le colonne) e periodi (le righe). I gruppi comprendo-no elementi che hanno la medesima configurazione elettronica esterna e quin-di caratteristiche chimiche simili. I periodi, nei qua-li gli elementi hanno una configurazione elettronica variabile con regolarità e il numero protonico che au-menta di una unità proce-

dendo da sinistra a destra, comprendono elementi le cui proprietà passano da quelle dei metalli (alcalini, alcalino-terrosi, lantanoidi e attinoidi, del blocco d, post-transition), dei semimetalli e dei non-metalli (aloge-ni, dal greco “generatori di sali”, e gas nobili, per la loro quasi nulla reattività) e terminano sempre con un gas nobile.

per saperne di più:

www.webelements.comhttp://profmokeur.ca (sito di Ivan Noels)www.chimica-online.itwww.iupac.org (International Union of Pure and Applied Chemistry)www.ptable.com (tavola periodica interattiva)www.minerva.unito.it/Chimica&Industria/SistemaPeriodico/TabellaSemplice.htm (Sistema periodico... per immagini)

Michele T. Mazzucato

troverete tutta La descrIzIoNe deLLa tavoLa perIodIca coN L’INdI-CAZIoNE DI CIASCUN ELEMENTo: SIMBoLo, CLASSIFICAZIoNE, ANNo DEL-LA SUA SCoPERTA, NoMINATIvo DELLo/DEGLI SCIENZIATI E INTERESSANTI NoTE INFoRMATIvE.

Storia della Scienza

sul sito www.cliped.it/pdf/tavolaperiodica.pdfwww.elettronica.didattica.it/pdf/tavolaperiodica.pdf

Z elemento simb. classificazione scoperta nominativo note

1 idrogenohydrogen H non

metallo 1766 Henry Cavendish (1731-1810)

Dal francese hydrogène “generatore di acqua”. Cavendish lo chiamò aria infiammabile in quanto il gas liberato da alcuni metalli, sottoposti all’azione di un acido, era altamente infiammabile. Il termine venne coniato nel 1873 da Antoine Laurent Lavoisier (1743-1794).

2 eliohelium He gas

nobile 1868

Pierre Jules César Janssen (1824-1907)

Joseph Norman Lockyer (1836-1920)

Dal greco hélios “Sole”, il nome venne proposto da Eduard Frankland (1825-1899). venne isolato nel 1895, indipendentemente, da William Ramsay (1852-1916) e da Per Teodor Cleve (1849-1905) e Nils Abraham Langlet (1868-1936) dal minerale cleveite. Willem Hendrik Keesom (1876-1956) riuscì per primo, nel 1926, a solidificare l’elio.

3 litiolithium Li metallo 1817

Johann August Arfwedson (1792-

1841)

dal latino scientifico líthium derivato dal greco lítheios “di pietra”.

4 berillioberyllium Be metallo 1798

Louis Nicolas vauquelin (1763-

1829)

Dal minerale berillo dal quale viene estratto. sino alla fine del XIX secolo veniva chiamato glucinium (dal greco glykys “dolce”) a causa del sapore dei suoi sali. venne isolato nel 1828, indipendentemente, da Friedrich Wöhler (1800-1882) e Antoine Alexandre Brutus Bussy (1794-1882).

5 boroboron B non

metallo 1808

Humphry Davy (1778-1829)

Joseph Louis Gay-Lussac (1778-1850)

Louis Jacques Thenard (1777-1857)

Da Borace, piroborato di sodio, un sale bianco solubile. Fu Jöns Jacob Berzelius (1779-1848) che identificò, nel 1824, il boro come elemento.

6 carboniocarbon C non

metallo antichità --- Dal latino càrbo –ònis “carbone”.

7 azotonitrogen N non

metallo 1772 Daniel Rutherford (1749-1819)

Dal latino nitrogenum. Dal francese azotè, “privo di vita”. Il termine venne coniato nel 1787 da Antoine Laurent Lavoisier (1743-1794) e da Louis Bernard Guyton de Morveau (1737-1816).

8 ossigenooxygen o non

metallo 1774

Carl Wilhelm Scheele (1742-1786)

Joseph Priestley (1733-1804)

Dal francese oxygène “generatore di acidi” perché in origine si credette che fosse l’unico generatore degli acidi. scheele chiamò il nuovo elemento Feuer Luft (aria di fuoco) mentre priestley aria deflogisticata. Il termine ossigeno venne coniato nel 1774 da Antoine Laurent Lavoisier (1743-1794).

9 fluorofluorine F non

metallo 1886 Henri Moissan (1852-1907)

dal latino flúorem “flusso” “sostanza fluida”. Per questo Moissan ottenne il premio Nobel per la chimica nel 1906. Il termine venne coniato nel 1812 da André-Marie Ampère (1775-1836) e Humphry Davy (1778-1829).

10 neoneon Ne gas

nobile 1898

William Ramsay (1852-1916)

Morris William Travers (1872-1961)

Dal greco néon “cosa nuova” “nuovo”.

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11 sodiosodium Na metallo 1807 Humphry Davy

(1778-1829) Dal latino nàtron “soda”.

12 magnesiomagnesium Mg metallo 1808 Humphry Davy

(1778-1829)

Deriva da Magnesia, antica città della Tessaglia (Grecia). Joseph Black (1728-1799) riconobbe il magnesio come elemento nel 1755.

13 alluminioalluminium Al metallo 1825

Hans Christian Ørsted (1777-1851)

Friedrich Wöhler (1800-1882)

In nome deriva da allumina. Nome proposto da Humphry Davy (1778-1829).

14 siliciosilicon Si non

metallo 1824 Jöns Jacob Berzelius (1779-1848)

dal latino scientifico silícium derivato da silex “selce” “pietra dura”. Identificato nel 1787 da Antoine Laurent Lavoisier (1743-1794).

15 fosforophosphorus P non

metallo 1669 Hennig Brand (1630-1692) Dal greco phosphóros “portatore di luce”.

16 zolfosulfur S non

metallo antichità --- ---

17 clorochlorine Cl non

metallo 1774 Carl Wilhelm Scheele (1742-1786)

Deriva dal greco chlorós “verde giallastro”. Riconosciuto elemento chimico nel 1810 da Humphry Davy (1778-1829).

18 argoargon Ar gas

nobile 1894

William Ramsay (1852-1916)

John Willam Strutt Rayleigh (1842-1919)

Dal greco argós “inerte” per la sua inerzia chimica. Henry Cavendish (1731-1810) ne sospettò la presenza come costituente dell’aria nel 1785.

19 potassiopotassium K metallo 1758

Andreas Sigismund Marggraf (1709-

1782)

venne isolato nel 1807 da Humphry Davy (1778-1829). dal latino scientifico Kàlium derivato dall’arabo qalí, “potassa”.

20 calciocalcium Ca metallo 1808 Humphry Davy

(1778-1829) Dal latino calx, “calce”.

21 scandioscandium Sc metallo 1879 Lars Frederick Nilson

(1840-1899)

Previsto con il nome di ekaboro da Mendeleev. Dal latino Scàndia “Scandinavia” dove fu studiato la prima volta e origine della nazionalità (svedese) dello scopritore.

22 titaniotitanium Ti metallo 1791 William Gregor

(1761-1817)

Da Titània che nella mitologia scandinava è la moglie di oberon, il re degli elfi e delle Fate. Riscoperto nel 1789 da Martin Heinrich Klaproth (1743-1817) ne propose il nome nel 1795.

23 vanadiovanadium v metallo 1801 Andrés Manuel del

río (1764-1849)

Da vanàdis, antico nome della dea della fertilità nella mitologia scandinava (Freia). Inizialmente del río lo chiamò “piombo bruno”, poi “paracromo” e infine “eritronio” a causa delle variazioni cromatiche rosse. Riscoperto da Nils Gabriel Sefström (1787-1845) nel 1830.

24 cromochromium Cr metallo 1797

Louis Nicolas vauquelin (1763-

1829)

Dal greco chrôma “colore” per il fatto che i suoi composti sono intensamente colorati.

25 manganesemanganese Mn metallo 1774

Carl Wilhelm Scheele (1742-1786)

Johan Gottlieb Gahn (1745-1818)

Dal greco bizantino magnesion “magnesia”.

26 ferroiron Fe metallo antichità ---

27 cobaltocobalt Co metallo 1735 Georg Brandt (1694-

1768)

dal tedesco Kobal, alterazione dell’antico tedesco Kobolt, dal nome del folletto delle miniere o spirito maligno che sostituiva il minerale utile con altro inservibile.

28 nichelnickel Ni metallo 1751

Axel Fredrik Cronstedt (1722-

1765)

Dallo svedese Nickel, propriamente Nicolino, diminuitivo di Nicolaus dal nome dato scherzosamente a persona da poco e, dai minatori, al genio maligno delle miniere che non faceva trovare a loro il rame in questo metallo e dal tedesco Kupfernickel, composto di Kupfer “rame” e Nickel “genio maligno”. venne scoperto da Cronstedt nel minerale chiamato niccolite.

29 ramecopper Cu metallo antichità ---

I Romani ricavavano questo metallo dai giacimenti dell’isola di cipro, donde il nome latino cuprum.

30 zincozinc Zn metallo 1520

Philipp Teophrast Bombast von Hohenhein

(Paracelso) (1493-1541)

Dalla parola tedesca Zink.

31 galliogallium Ga metallo 1875

Paul Émile François Lecoq de

Boisbaudran (1838-1912)

Così chiamato in onore della Gallia, il nome latino della Francia. Ma anche la traduzione del nome dello scopritore Lecoq, il gallo, gallus. Previsto con il nome di ekaalluminio da Mendeleev.

32 germaniogermanium Ge metallo 1886 Clemens Alexander

Winkler (1838-1904)

Così chiamato in onore della Germania, patria dello scopritore. Previsto con il nome di ekasilicio da Mendeleev.

33 arsenicoarsenic As non

metallo 1250 Alberto Magno (1193-1280)

Dal tardo latino arsènicum derivato dal greco arsenikón “orpimento giallo”.

34 selenioselenium Se non

metallo 1817 Jöns Jacob Berzelius (1779-1848)

Dal greco seléne “Luna” per il colore argenteo che assume quando è fuso.

35 bromobromine Br non

metallo 1826 Antoine Jérôme Balard (1802-1876)

Dal greco brómos “odore fetido” per il suo odore penetrante.

36 criptokrypton Kr gas

nobile 1898

William Ramsay (1852-1916)

Morris William Travers (1872-1961)

Dal greco kryptón “nascosto” perché sfuggito per diverso tempo a ogni tentativo di identificazione e perché si trova in piccole quantità dell’aria. Nel 1960 la conférence générale des poids et mesures ridefinì il metro in termini della lunghezza d’onda della luce emessa da un isotopo di cripto (non più valida dal 1983).

37 rubidiorubidium Rb metallo 1861

Robert Wilhelm von Bunsen (1811-1899)

Gustav Robert Kirchhoff (1824-1887)

dal latino rúbidus “rossiccio” per le sue linee rosse dello spettro.

38 stronziostrontium Sr metallo 1798

Martin Heinrich Klaproth (1743-1817)

Thomas Charles Hope (1766-1844)

Dal nome della miniera di Strontian dell’argyllshire in scozia.

39 ittrioyttrium y metallo 1794 Johann Gadolin

(1760-1852)

Dal nome della località svedese di ytterby nei pressi di Stoccolma. Isolato nel 1828 da Friedrich Wöhler (1800-1882).

40 zirconiozirconium Zr metallo 1789 Martin Heinrich

Klaproth (1743-1817)

Dal francese zircon “zircone” nel quale si trova. derivato dall’arabo zarkûn “simile all’oro”. Isolato nel 1824 Jöns Jacob Berzelius (1779-1848).

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41 niobioniobium Nb metallo 1801 Charles Hatchett

(1765-1847)

da Níobe, l’infelice regina tebana che ebbe tutti i figli uccisi da apollo e da artemide, figlia di tantalo perché questo metallo fu dapprima confuso con il tantalio. Hatchett propose il nome di columbio in onore degli Stati Uniti che talvolta venivano chiamati con il soprannome di Columbia ma senza successo. Riscoperto nel 1846 da Heinrich Rose (1795-1864) e Jean Charles Galissard de Marignac (1817-1894) gli diedero il nome attuale.

42 molibdenomolybdenum Mo metallo 1778 Carl Wilhelm Scheele

(1742-1786)

Dal latino molybdaèna “piombaggine” derivato dal greco molýbdaina da mólybdos “simile al piombo” per il fatto che la molibdenite, da cui si estrae, segna la carta come il piombo. Isolato anche da Peter Jacob Hjelm (1746-1813) nel 1781.

43 tecneziotechnetium Tc metallo 1937

Carlo Perrier (1886-1948)

Emilio Gino Segrè (1905-1989)

dal greco technetós “artificiale”. Il nome richiama il fatto che si tratta del primo elemento che sia stato prodotto artificialmente. previsto con il nome di ekamanganese da Mendeleev. Nel 1925 Ida Eva Tacke-Noddack (1896-1978) e Walter Karl Friedrich Noddack (1893-1960) annunciarono di aver isolato l’elemento a cui dettero il nome di masurio, da Masuren una regione della Prussia orientale, ma non venne allora accettata ma riconosciuta, tuttavia, solo nel 1988. Nel 1952 venne identificato, da paul Willard Merrill (1887-1961), nello spettro di emissione di alcune stelle giganti rosse.

44 rutenioruthenium Ru metallo 1844 Karl Ernst Claus

(1796-1864)

dal latino scientifico rutènium derivato da nome latino medievale della Russia (Rutènia).

45 rodiorhodium Rh metallo 1803

William Hyde Wollaston (1766-

1828)

Dal greco rhódon “rosa” per il colore di alcuni suoi composti.

46 palladiopalladium Pd metallo 1804

William Hyde Wollaston (1766-

1828)

dal nome dell’asteroide pallade di recente scoperto (1802).

47 argentosilver Ag metallo antichità --- Dal latino argentum “chiaro, brillante”.

48 cadmiocadmium Cd metallo 1817 Friedrich Strohmeyer

(1776-1835)

da cadmo, mitico figlio di agenore, re dei Fenici fondatore della città di Tebe nei pressi della quale vi erano le miniere da cui si estraeva (Cadmia). Nel 1927 la Conférence générale des poids et mesures ridefinì il metro in termini della lunghezza d’onda della linea rossa dello spettro del cadmio (sino al 1960).

49 indioindium In metallo 1863

Ferdinand Reich (1799-1882)

Theodor Richter (1824-1898)

dal latino scientifico indium, derivato dall’inglese índigo, indaco dal colore indaco della sua linea nello spettro. Metallo puro isolato nel 1867 da Richter.

50 stagnotin Sn metallo antichità --- Dal latino stàgnum, di origine celtica.

51 antimonioantimony Sb metallo antichità --- Dal latino Stibium.

52 telluriotellurium Te non

metallo 1782Joseph Franz Müller

von Reichenstein (1740-1825)

Dal latino classico tèllus “Terra”. Nel 1798 venne isolato da Martin Heinrich Klaproth (1743-1817) e gli coniò il nome.

53 iodioiodine I non

metallo 1812 Bernard Courtois (1777-1838)

Dal greco iodés “violaceo” per colore dei suoi vapori. Il nome venne proposto da Humphry Davy (1778-1829).

54 xenoxenon Xe gas

nobile 1898

William Ramsay (1852-1916)

Morris William Travers (1872-1961)

Dal greco xénos “straniero” per la sua rarità.

55 cesiocesium Cs metallo 1860

Robert Wilhelm von Bunsen (1811-1899)

Gustav Robert Kirchhoff (1824-1887)

Dal latino caesius “grigio azzurro” per il colore azzurro di due linee che appaiono nell’analisi spettrale. dal 1967 la conférence générale des poids et mesures ha utilizzato il cesio per la definizione del secondo.

56 bariobarium Ba metallo 1600 vincenzo Casciarolo

(1571-1624)

dall’inglese barium da barite, il minerale che contiene questo elemento. Dal greco barys “pesante”. Termine coniato da Antoine Laurent Lavoisier (1743-1794). Identificato nel 1774 da Carl Wilhelm Scheele (1742-1786) ed estratto nel 1808 da Humphry Davy (1778-1829).

57 lantaniolanthanum La metallo 1839

Carl Gustaf Mosander (1797-

1858)

Dal greco lanthánein “essere nascosto” perché difficilmente rintracciabile nelle terre rare.

58 ceriocerium Ce metallo 1803

Jöns Jacob Berzelius (1779-1848)

Wilhelm Hisinger (1766-1852)

Berzelius coniò il termine dall’asteroide Cerere di recente scoperto (1801). Nello stesso anno venne scoperto indipendentemente anche da Martin Heinrich Klaproth (1743-1817).

59 praseodimiopraseodymium Pr metallo 1885

Karl Auer von Welsbach (1858-

1929)

Dal greco prasêios “verdastro” “color del pozzo” e (di)dimio, “gemello” da cui venne isolato, dal color verde chiaro della linea spettroscopica più importante.

60 neodimioneodymium Nd metallo 1886

Karl Auer von Welsbach (1858-

1929)

Separato dal didimio e quindi nèo “nuovo”. Il didimio, voce coniata da Carl Gustaf Mosander (1797-1858) dal greco dídymos “gemello” perché lo trovava sempre accompagnato con un altro elemento (il lantanio), è un miscuglio di neodimio e praseodimio un tempo erroneamente ritenuto un elemento chimico.

61 promeziopromethium Pm metallo 1945

Charles DuBois Coryell (1912-1971)

Jacob Akiba Marinsky (1918-2005)

Lawrence Elgin Glendenin (1918-

2008)

Dal nome del dio greco Prometeo. Nel 1902 Bohuslav Brauner (1855-1935) ne predisse l’esistenza. Nel 1926 altri nomi proposti florenzio, dalla città di Firenze (L. rolla), e illinio, dal nome dello stato dell’Illinois, scaturiti da scoperte non confermate.

62 samariosamarium Sm metallo 1879

Paul Émile François Lecoq de

Boisbaudran (1838-1912)

Dal minerale samarskite, dal nome del mineralogista russo vasilij evgrafovič Samarskij-Byhovec (1803-1870), dal quale venne isolato. Già individuato nel 1853 da Jean Charles Galissard de Marignac (1817-1894).

63 europioeuropium Eu metallo 1901

Eugène Anatole Demarcay (1852-

1903)così chiamato in onore dell’europa.

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64 gadoliniogadolinium Gd metallo 1880

Jean Charles Galissard de

Marignac (1817-1894)

Così chiamato in onore di Johan Gadolin (1760-1852).

65 terbioterbium Tb metallo 1843

Carl Gustaf Mosander (1797-

1858)

Dal nome della località svedese di ytterby nei pressi di Stoccolma.

66 disprosiodysprosium Dy metallo 1886

Paul Émile François Lecoq de

Boisbaudran (1838-1912)

dal greco dysprósitos, “difficile a raggiungere” appunto perché si trova in una terra rara (prima serie Lantanidi).

67 olmioholmium Ho metallo 1879 Per Teodor Cleve

(1849-1905)Dal nome latinizzato di Stoccolma (Holmia).

68 erbioerbium Er metallo 1843

Carl Gustaf Mosander (1797-

1858)

dal latino scientifico Yttèrbium, poi erbium, dalla città svedese di ytterby nei pressi di Stoccolma dove venne scoperto.

69 tuliothulium Tm metallo 1879 Per Teodor Cleve

(1849-1905)

da thúle, che nella leggenda classica era la terra più settentrionale considerata equivalente alla Scandinavia.

70 itterbioytterbium yb metallo 1878

Jean Charles Galissard de

Marignac (1817-1894)

Dal nome della località svedese di ytterby nei pressi di Stoccolma dove Johan Gadolin (1760-1852) aveva scoperto la prima terra rara. Elemento che Karl Auer von Welsbach (1858-1929) nel 1905 chiamò aldebaranio dalla stella Aldebaran.

71 luteziolutetium Lu metallo 1907

Georges Urbain (1872-1938)

Carl Freiherr Auer von Welsbach (1858-

1929)

Elemento che Karl Auer von Welsbach (1858-1929) nel 1905 chiamò cassiopeio dalla costellazione Cassiopea. Da Lutèzia (Lutètia parisiòrum) l’antico nome della città romana situata dove oggi si trova Parigi. venne anche proposto celtium dai Celti.

72 afniohafnium HF metallo 1923

Dirk Coster (1889-1950)

György Karl von Hevesy (1885-1966)

Il nome deriva da Hafnia, nome latinizzato di Copenaghen.

73 tantaliotanatlum Ta metallo 1802 Anders Gustav

Ekeberg (1767-1813)

Dal nome del personaggio della mitologia greca Tantalo condannato per varie colpe agli inferi dove soffre la fame e la sete, pur avendo vicino cibo e acqua abbondanti a cui non può mai arrivare. Così chiamato per la sua incapacità di assorbire acidi. Isolato nel 1820 da Jöns Jacob Berzelius (1779-1848).

74 tungstenotungsten W metallo 1783

Fausto de Eluyar (1755-1833)

Juan José Elhuyar Lubize (1754-1796)

Eluyar lo derivò dal minerale wolframite. Per questo è chiamato anche wolframio. Il termine tungsteno, coniato da Carl Wilhelm Scheele (1742-1786), deriva dallo svedese tung sten “pietra pesante”. Peter Woulfe (1727-1803) ne ipotizzò l’esistenza nel 1779.

75 reniorhenium Re metallo 1925

Ida Eva Tacke-Noddack (1896-1978)Walter Karl Friedrich

Noddack (1893-1960)otto Berg (1873-

1939)

Previsto con il nome di trimanganese da Mendeleev. così chiamato dal fiume reno.

76 osmioosmium os metallo 1803 Smithson Tennant

(1761-1815)dal greco osmé “odore” perché l’ossido di questo metallo ha un odore pungente.

77 iridioiridium Ir metallo 1803 Smithson Tennant

(1761-1815)

dal latino scientifico irídium, derivato da iris “iride” per il colore cangiante dei suoi composti.

78 platinoplatinum Pt metallo 1735

Antonio de Ulloa y De la Torre-Guiral

(1716-1795)Jorge Juan y

Santacilia (1713-1773)

Dallo spagnolo platina derivazione di plata “lamina di argento” per il colore che assomiglia a quello dell’argento. Nel 1741 Charles Wood (1702-1774) isolò e riscoprì indipendentemente l’elemento reclamandone la scoperta.

79 orogold Au metallo antichità --- ---

80 mercuriomercury Hg metallo antichità ---

Dal nome del pianeta Mercurio con cui questo metallo era messo in relazione dagli antichi astrologi.

81 talliothallium Tl metallo 1861 William Crookes

(1832-1919)Dal greco thallós “germoglio verde” per la sua colorazione verde allo spettro.

82 piombolead Pb metallo antichità --- Dal latino plumbum.

83 bismutobismuth Bi metallo 1752 Claude Joseph

Geoffroy (1685-1752)

dal latino bisemútum, darivato dal tedesco Wiszmut, parola creata da Philipp Teophrast Bombast von Hohenhein (Paracelso) (1493-1541) sul paese di St. Georg. in der Weisen in Sassonia, dove fu per la prima volta estratto e –muten “sollecitare una concessione mineraria”. Geoffroy dimostrò che si trattava di un elemento diverso dallo stagno e dal piombo con i quali veniva all’epoca confuso.

84 poloniopolonium Po metallo 1898

Marie Sklodowska-Curie (1867-1934)Pierre Curie (1859-

1906)

Così chiamato in onore della Polonia, patria della scopritrice. Previsto con il nome di dvitellurio da Mendeleev.

85 astatoastatine At non

metallo 1940

Dale Raymond Corson (1914-)Kenneth Ross

Mackenzie (1912-2002)

Emilio Gino Segrè (1905-1989)

Dal greco àstatos “instabile”. Inizialmente chiamato alabamio.

86 radoradon Rn gas

nobile 1900 Friedrich Ernst Dorn (1848-1916)

Da latino radium “raggio” “emanazione”. Inizialmente chiamato niton.

87 franciofrancium Fr metallo 1939 Marguerite Perey

(1909-1975)

Previsto con il nome di ekacesio da Mendeleev.Così chiamato in onore della Francia, patria della scopritrice. Ma anche virginio dalla virginia, USA.

88 radioradium Ra metallo 1898

Marie Sklodowska Curie (1867-1934)Pierre Curie (1859-

1906)

Previsto con il nome di ekabario da Mendeleev. dal latino scientifico ràdium derivato dal latino classico ràdius “raggio” perché emette radiazioni. Marie Curie ricevette il premio Nobel per la chimica nel 1911 per la scoperta del polonio e del radio.

89 attinioactinium Ac metallo 1899 André Louis Debierne

(1874-1949)dal greco aktinos “raggio”, l’equivalente greco del radio di derivazione latina.

90 toriothorium Th metallo 1828 Jöns Jacob Berzelius

(1779-1848)Da Thor, uno degli dei della mitologia nordica.

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91 protoattinioprotactinium Pa metallo 1913

Kasimir Fajans (1887-1975)

oswald Helmuth Göhring

Nome dal significato di ”prima dell’attinio”. osservato nel 1917 anche da gruppi tedeschi otto Hahn (1879-1968) e Lise Meitner (1878-1968) e inglesi Fredrick Soddy (1877-1956), John Arnold Cranston (1891-1972) e Alexander Fleck (1889-1968). Fajans e Göhring che gli diedero il nome di brevio per l’emivita breve dei suoi isotopi.

92 uraniouranium U metallo 1789 Martin Heinrich

Klaproth (1743-1817)

Dal nome del pianeta Urano da pochi anni scoperto (1781). Nel 1841 venne isolato come metallo da Eugène-Melchior Péligot (1811-1890) mentre Antoine Henri Becquerel (1852-1908) osservò per la prima volta la radioattività dell’uranio nel 1896.

93 nettunioneptunium Np metallo 1940

Edwin Mattison McMillan (1907-1991)Philip Hauge Abelson

(1913-2004)

Inizialmente denominato extremiun dal fatto che si riteneva impossibile la creazione di elementi più pesanti. Il nome deriva da Nettuno, il pianeta situato oltre Urano dal quale derivò il nome l’uranio. altri nomi esperio e ausonio, da Enrico Fermi (1901-1954), boemio, ekarenio e sequanio. Primo elemento transuranico ad essere sintetizzato in laboratorio.

94 plutonioplutonium Pu metallo 1940

Glenn Theodore Seaborg (1912-1999)

Edwin Mattison McMillan (1907-1991)

Joseph William Kennedy

Arthur Charles Wahl

Inizialmente denominato ultimium dal fatto che si riteneva impossibile la creazione di elementi più pesanti. Dal nome del pianeta Plutone. A Seaborg e McMillan venne conferito il Premio Nobel per la chimica nel 1951.

95 americioamericium Am metallo 1944

Glenn Theodore Seaborg (1912-1999)Ralph Arthur JamesLeon owen Morgan

Albert Ghiorso

così chiamato in onore dell’america.

96 curiocurium Cm metallo 1944

Glenn Theodore Seaborg (1912-1999)Ralph Arthur James

Albert Ghiorso

Così chiamato in onore dei coniugi Curie che ricevettero il premio Nobel per la fisica nel 1903.

97 berkelioberkelium Bk metallo 1949

Glenn Theodore Seaborg (1912-1999)

Stanley Gerald Thompson

Kenneth Street Jr

Deriva da nome della città di Berkeley in California (USA) dove si trova il Lawrence Berkeley National Laboratory dove venne sintetizzato.

98 californiocalifornium Cf metallo 1949

Glenn Theodore Seaborg (1912-1999)

Stanley Gerald Thompson

Albert GhiorsoKenneth Street Jr

Dal nome dello stato della California (USA) dove si trova il Lawrence Berkeley National Laboratory dove venne sintetizzato..

99 einstenioeinsteinium Es metallo 1952

Albert Ghiorso e team LBNL

Gregory Robert Choppin e team

LANL

Così chiamato in onore a Albert Einstein (1879-1955).

100 fermiofermium Fm metallo 1952

Albert Ghiorso e team LBNL

Gregory Robert Choppin e team

LANL

Così chiamato in onore a Enrico Fermi (1901-1954).

101 mendeleviomendelevium Md metallo 1955

Glenn Theodore Seaborg (1912-1999)

Albert GhiorsoBernard George

HarveyGregory Robert

ChoppinStanley Gerald

Thompson

Così chiamato in onore di Dmitrij Ivanovic Mendeleev (1834-1907).

102 nobelionobelium No metallo 1958

Albert GhiorsoTorbjørn Sikkeland

John Richard WaltonGlenn Theodore

Seaborg

Così chiamato in onore a Alfred Bernhard Nobel (1833-1896). Altro nome joliotio proposto dall’ Istituto di dubna.

103 lawrenziolawrencium Lw metallo 1961

Albert GhiorsoTorbjørn Sikkeland

Almon E. LarshRobert M. Latimer

team LBNL

Così chiamato in onore a Ernest orlando Lawrence (1901-1958).

104 rutherfordiorutherfordium Rf metallo 1964

Georgy Nikolayevich Flyorov (1913-1990)

e team JINRAlbert Ghiorso e

team LBNL

Così chiamato in onore di Ernest lord Rutherford of Nelson (1871-1937). Altri nomi proposti furono kurchatovio dall’ Istituto di Dubna in onore di Igor vasilevic Kurcatov (1903-1960) e dubnio dalla CNIC.

105 dubniodubnium Db metallo 1970

Georgy Nikolayevich Flyorov (1913-1990)

e team JINRAlbert Ghiorso e

team LBNL

così chiamato in onore all’Istituto congiunto per la ricerca nucleare di Dubna in Russia. altro nome hahnio proposto dall’università di Berkeley, nielsbohrio proposto dall’Istituto di Dubna e joliotio proposto dalla CNIC.

106 seaborgioseaborgium Sg metallo 1974

Georgy Nikolayevich Flyorov (1913-1990)

e team JINRAlbert Ghiorso e

team LBNL

Così chiamato in onore di Glenn Theodore Seaborg (1912-1999). Altro nome rutherfordio proposto dalla CNIC.

107 bohriobohrium Bh metallo 1981

Peter Armbruster e Gottfried Münzenberg

team GSI

Così chiamato in onore di Niels Bohr (1885-1962). Altro nome nielsbohrio proposto dallo stesso staff scopritore. Altro nome era ekarenhium. Nel 1976 era stato sintetizzato dal team di yuri oganessian a Dubna in Russia.

108 hassiohassium Hs metallo 1984

Peter Armbruster e Gottfried Münzenberg

team GSI

Dal land tedesco Hessen, Assia, dove si trova la città di Darmstadt. Altro nome hahnio proposto dalla CNIC.

109 meitneriomeitnerium Mt metallo 1982

Peter Armbruster e Gottfried Münzenberg

team GSI

Così chiamato in onore di Lise Meitner (1878-1968).

110 darmstadtiodarmstadtium Ds metallo 1994

Sigurd Hofmann, victor Ninov, Fritz Peter Hessberger,

P. Armbruster, H. Folger, G.

Münzenberg, H. J. Schött

team GSI

Dal nome della città di Darmstadt.

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111 roentgenioroentgenium Rg metallo 1994

S. Hofmann, v. Ninov, F. P. Hessberger,

P. Armbruster, H. Folger, G.

Münzenberg, H. J. Schött

team GSI

Così chiamato in onore di Wilhelm Conrad Roentgen (1845-1923).

112 coperniciocopernicium Cn metallo 1996

S. Hofmann, v. Ninov, F. P. Hessberger,

P. Armbruster, H. Folger, G.

Münzenberg, H. J. Schött

team GSI

Così chiamato in onore di Nicolaus Copernicus (1473-1543).

113 ununtrioununtrium Uut metallo 2004 team JINR & LLNL Nome provvisorio IUPAC

114 ununquadio Uuq metallo 1998 team JINR & LLNL Nome provvisorio IUPAC

115 ununpentioununoentium Uup metallo 2004 team JINR & LLNL Nome provvisorio IUPAC

116 ununhexioununhexium Uuh metallo 2000 team JINR, LLNL,

RIAR & SEE Nome provvisorio IUPAC

117 ununseptioununseptium Uus metallo 2010 team JINR & LLNL Nome provvisorio IUPAC

118 ununoctioununoctium Uuo metallo 2002 team JINR & LLNL Nome provvisorio IUPAC