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RADIOATTIVITÀ
La radioattività è un fenomeno per il quale alcuni nuclei atomici (radionuclidi) a causa della loro instabilità decadono in una specie atomica di
maggiore stabilità a contenuto energetico inferiore.
Che cos’ è
Atomo
L’ atomo è la più piccola parte di ogni elemento
esistente in natura che ne conserva le
caratteristiche chimiche.
Per ogni atomo vengono identificate le relative grandezze:
A = Numero di massa: Numero di tutte le particelle che si trovano nel nucleo (Protoni – Neutroni)
Z = Numero atomico: Numero dei soli protoni che corrisponde in condizioni normali al numero di elettroni.
Atomo - Notazione
I decadimenti che un atomo compie quando cerca di raggiungere la stabilità sono:
Decadimento αDecadimento βDecadimento γ
Radiazione e decadimento
Radiazione e decadimento α
Le particelle α sono formate da due protoni e due neutroni (corrispondono a un nucleo di elio) e hanno una massa pari a circa 8000 masse elettroniche.
Il decadimento α interessa solo nuclei molto pesanti con numero di massa superiore a 209.
Le particelle α vengono emesse con energie comprese tra 4 e 8 MeV
Tali particelle interagiscono direttamente con la materia essendo dotate di carica elettrica
Hanno una bassa capacità di penetrazione. (Un foglio di carta può schermare tutte le particelle alfa emesse da sorgenti naturali)
A causa della loro enorme massa non subiscono deviazioni di percorso.
Radiazione e decadimento α
Radiazione e decadimento β
Le particelle β sono positroni o elettroni ad alta energia
Hanno massa pari a quella di un elettrone
I nuclei convertono un neutrone in eccesso in protone ed avviene un decadimento β-
Radiazione e decadimento β
Subiscono numerose deviazioni a causa della loro massa ridotta
Sono molto più penetranti delle particelle alfa
Le particelle γ sono una forma di
radiazione di tipo elettromagnetico.
Le particelle γ sono molto più
penetranti in quanto non
reagiscono con la materia.
Radiazione e decadimento γ
L’ energia delle radiazioni si misura in eV. Il danno prodotto sulle cellule dalla radiazione ionizzante è funzione della quantità di energia che
esse ricevono. Esso si misura in base all’energia assorbita per
unità di massa (DOSE Gray = Gy = J/kg).
Dose
Per effettuare le misure si è utilizzato un contatore Geiger GM-10 della Black Cat System. Esso rivela
le radiazioni ionizzanti che lo attraversano e ionizzano le molecole di gas che si trovano al suo interno. La raccolta di queste cariche, effettuata
applicando un campo elettrico nel rivelatore, genera un impulso elettrico, testimone dell’
avvenuta ionizzazione.
Strumentazione utilizzata
Apparecchiature utilizzate
Mac G4Mac G4 Computer usato per Computer usato per l’acquisizione datil’acquisizione dati
Irraggiatore IM6 Irraggiatore IM6 (tema)(tema)
Contenitore schermato Contenitore schermato a controllo remoto a controllo remoto contenente 5 sorgenti contenente 5 sorgenti radioattiveradioattive
Banco otticoBanco ottico Sistema di Sistema di distanziamento remoto distanziamento remoto regolante la distanza regolante la distanza sorgente-rivelatoresorgente-rivelatore
Lo stage può essere riassunto essenzialmente in 4 fasi:
1. Taratura dello strumento.2. Effetto del fattore distanza.3. Effetto del materiale schermante.4. Misure in campo.
Procedimento e metodologia
Inizialmente si è effettuata la taratura del contatore Geiger. Ciò è servito a relazionare l’ uscita del contatore (colpi al minuto) alla dose
assorbita in Gy (indicandoci il rischio che la cellula ha di subire danni)
Taratura dello strumento
Taratura dello strumento
μGy/h c/m
Co-60
117.140 14806
52.332 6950
29.319 3998
18.707 2712
13.008 1795
10.250 1409
5.075 627
2.621 340
1.698 235
1.185 145
μGy/h c/m
Cs-137
2006.825 101946
901.767 63449
505.202 41669
318.248 30354
223.471 21257
35.616 3927
17.566 1788
10.125 1051
6.715 694
4.628 462
μGy/h c/m
Am-241
20.318 7729
9.094 3504
5.623 1955
3.723 1308
2.739 869
y = 126.77x + 115.6
y = 390.11x - 164.51
y = 111.54x - 80.793
0
2000
4000
6000
8000
10000
12000
14000
16000
0 20 40 60 80 100 120 140
μGy/h
c/m Am-241
Co-60
Cs-137
Taratura dello strumento
Dal grafico si ricava la relazione tra i colpi al minuto rilevati dal contatore Geiger e la
rispettiva Dose in Gy.Essa varia a seconda dell’ energia della
sorgente.
Effetto del fattore distanza.
Nella seconda fase dello stage si è misurato l’ effetto della distanza sorgente-rivelatore
sulla radiazione.
Effetto del fattore distanza
0
20000
40000
60000
80000
100000
120000
0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5
Distanza (m)
Mis
ura
(c/
m)
Am-241 11100Mbq
Co-60 287Mbq
Co-60 3700Mbq
Cs-137 3700Mbq
Cs-137 698Mbq
Dalla valutazione di come il fattore distanza influisce sulla radioattività, emerge che essa è inversamente proporzionale ai quadrati della distanza. Ciò risulta
essere utile poiché allontanarsi da una sorgente radioattiva riduce notevolmente la dose assorbita.
Effetto del fattore distanza
In questa fase dello stage, con questa serie di misure, si è analizzato l’ effetto di vari tipi di
schermature sulla radiazione ionizzante.
Effetto del materiale schermante
Schermature CobaltoCobalto - Rame
Spessore (mm) Media (c/m) Val. effettivo (c/m) σ
0 14357 14301 222
1 13912 13856 211
2 13496 13440 236
3 12972 12916 304
7 11503 11447 241
11 10091 10035 176
19 7803 7747 250
27 6016 5960 178
35 4628 4572 196
43 3515 3459 160
51 2144 2088 157
60 1590 1534 94
Cobalto - Piombo
Spessore (mm) Media (c/m) Val. effettivo (c/m) σ
0 14357 14301 222
1 13520 13464 222
4 11664 11608 267
7 10092 10036 257
11 8331 8275 247
15 6859 6803 169
19 5558 5502 192
23 4541 4485 164
Schermature Cobalto
0
2000
4000
6000
8000
10000
12000
14000
16000
0 10 20 30 40 50 60 70
Spessore (mm)
Schermatura Rame
Schermatura Piombo
Effetto del materiale schermante
Da questa serie di misure emerge che per una stessa energia della radiazione
ionizzante, a seconda della densità di materiale schermante si ottengono delle
attenuazioni differenti.
Misure in campo
In questa fase dello stage si sono effettuate delle misure in campo per misurare il fondo ambientale.
Misure in campo
Misure in campo
Dalle misure in campo emerge che il fondo ambientale è sempre costante, fatta eccezione
per alcuni materiali come il tufo, che in ogni caso non presentano rischi per la salute.
Danni su tessuti organici
Gli effetti delle radiazioni sui tessuti organici si possono dividere in stocastici e deterministici.
Gli effetti stocastici sono degli effetti che variano da persona a persona e che vengono contratti a seguito si assunzione di piccole dosi.
Gli effetti deterministici sono degli effetti che avvengono in seguito ad assunzioni di dosi massicce.
Il fondo ambientale non comporta nessuno di questi effetti. La dose ambientale è infatti dell’ ordine di 10-9 rispetto alla minima dose pericolosa.
Tempo dall'irradiazione
Sindrome cerebrale
Sindrome gastrointestinale
Sindrome ematologica
> 50 Gy 5-20 Gy 2-5 Gy
Primo giorno Nausea Vomito Diarrea Cefalea Eritema
Disorientazione
Nausea Vomito Diarrea
Nausea Vomito Diarrea
Seconda settimana Agitazione Atassia
Sonnolenza Coma
Convulsioni Shock Morte
Vomito Diarrea
Cachessia Prostrazione
Morte
Terza e quarta settimana Malessere Astenia
Anoressia Vomito Febbre Nausea
Emorragia Depilazione Recupero
Effetti deterministici
Si ringrazia:1. Il Direttore professore Mario Calvetti2. I Tutori Maurizio Chiti, Astrik Gorghinian,
Giuseppe Carinci3. Il SIS
Ringraziamenti