SOMMARIO - studenti.it · Io mi emoziono spesso per piccole cose (perkè penso si debba imparare a...

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POSTE ITALIANE S.P.A. Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) art.1 comma 1 - DCB - ROMA 1 Euro EUROZERO SPECIALE ESTATE DELLA TRIBU MUSICA & PASSIONE 28 IL WRITING DI SERVIZIO COOL_STATION! 2 2 IL MISTERO DELLA RETE LA BLOG/BAND BOMBA O NON BOMBA? PAURA AL LICEO! 16 TRIBU29 LUG006 By

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karistu...

Sole, cuore, ammore!Piena estate raga. Caldo torrido, sudore, risate, baci e “serena-te” ; )Luglio e agosto sono i mesi dove si fa tutto all’aperto: si esce con gli amici, si tira tardi, si mangia fuori, si guardano le stelle e si fa all’ammore. E si ascolta la musica, quella che ci piace, rigorosamente in compagnia, gomito a gomi-to come in una maratona. La musica che si ama di più: leggera, pop, punk o rock, tu quale preferisci? L’importante per la Tribu è che regali emo-zioni, vere e uniche se provate insieme agli altri, accanto agli amici più cari, al primo amore, ad uno sconosciuto buono per una sera. Questo Tribu speciale estivo è proprio dedicato alla musica e alle sue emozioni. Le tue quali sono? Leggi i messaggi degli stu da pg 4.A dire la sua c’è anche Piero Pelù che sta invadendo l’etere proprio in questi giorni con la sua “Tribù”. Si sarà ispirato a noi? O noi a lui leggendo nel futuro? In ogni caso il legame è ormai indelebile. L’intervista è a pg 10.Per non perdersi neanche un concerto estivo e dare così vita a tutte le nostre emozioni poi addirittura quattro pagine di calendario, a partire da pagina 40.Strani fenomeni attraversano infine le pagi-ne di questo numero di Tribu: una band che lancia messaggi in codice, stile “Lost”, su internet per farsi pubblicità a pg 22, e il Comune di Roma che finanzia i writer per scarabocchiare a piacimento la città a pg 28, e udite udite addirittura una pagina intera di “Star trip”, a pg 20.

Vi auguro un’estate piena di “serenate” e ci si vede a settembre!

Giulia Serventi Longhi

Tema mese

le emozioni della musica . . . . . . . . . . . . . . . . 4

Famosone

libera la menTe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .10

Tvb

l’ulTimo bacio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .12

Vita da stu

un bombarolo a scuola . . . . . . . . . . . . . . . .16la ViTa non è un Film . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .18sì, ‘nargiareeee! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .19

stile

la band VenuTa dalla reTe . . . . . . . . . . .22ridaTeci carosello! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .24Vagon_arT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .28

consumi

recensioni libri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .30recensioni cd . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .32recensioni Film . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .34eVenTi nazionali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .40eVenTi locali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .42dissoluTe dissoluTio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .44dal cielo di emilY . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .45

speciale

PlaY by mulTiPlaYer .iT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .36

SOMMARIO

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20

22 24

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4436

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Come una scossaLa mia bend preferita? non c’è n’è una ben precisa...cmq quando ascolto la musica che mi piace è come se una scossa mi percorresse tutto il corpo!

Crystral

Vivo la storia!La mia band preferita sono i bonjovi...purtroppo no, nn faccio parte di nessun gruppo, anche se mi piacerebbe da

morire, amo cantare più di ogni altra cosa. quello che provo quando ascolto musica è difficile da descri-vere, provo emozioni diverse ad ogni canzone...la maggior parte delle volte mi lascio trascinare dalla melodia, dalle parole, vivo la storia narrata dal cantante, le emozioni e cosi’ via...provo sempre una sensazione di libertà

Sylfra

Adoro i Subsonica sono stata a moltissimi loro concerti... Non so descrivere le emozioni che mi colpiscono appena si spengono le luci e il palco emana il ritmo.. la musica.. Un popolo che mi muove, salta, senti il ritmo, il rock che ti entra nelle vene e ti arriva al cuore..

Biondina

Felice, semplicementesuono in un gruppo e facciamo Heavy-Metal. Cosa sento quando suono? Sono semplicemente felice. Mi riempie di gioia poter suonare quello che mi piace, ed il massimo è quando hai un pubblico che ama alla follia quello che fai.

Bando

musicale emozioni della

iltemadelmese

“Quello che provo quando ascolto

musica è difficile da descrivere, provo emozioni diverse ad

ogni canzone...la maggior parte delle

volte mi lascio trascinare dalla

melodia”

Foto di Giuseppe Ragone

una ScoSSa lungo tutto il corpo,

ciò che dà SenSo alla propria

vita, un brivido che Scorre

addoSSo. la tribu ama la muSica

e Su QueSto non ci piove, che Sia

Suonata oppure Solo aScoltata.

perché: “è liberatorio ed emozionante”.,

dice penny

6

e’ la mia vita! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50%

gioia, passione, amore . . . . . . . . . . . . . 43%

Tristezza, malinconia,

mi fa stare un po’ giù . . . . . . . . . . . . . . . . . 4%

niente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3%

Inchiesta su club.giovani.it/tribu

che emozioni ti dà

la muSica?

In 2 bandeNon faccio parte d una vera e propria “band”, bensì suono in 2 bande..... Quando suono in pubblico l’emozione (tanta o poca) c’è sempre, e le sensazioni sono indescrivibili....ovviamente sono anche una fan della musica....definire il mio gruppo preferito è tecnicamente impossibile, ce ne sono troppi e variano nel genere..... ogni concert sa darmi sempre un’immensa carica d energia!!!!!!!!!!!

Girlmetal

Mi riempie di caricaIl mio gruppo preferito sono i linkin park, putroppo nn sono mai andata a un loro concerto però ascoltarli mi riempie di carica

Svanny

Circondata da bro e sistaNon faccio parte di un gruppo... però sono appassio-nata di musica hip hop quindi qlke rima, qlke rappata e qlke freestly li faccio spesso!!..ed è la cosa ke mi piace più fare e mi fa stare bene!! poi da fan.. il mio gruppo preferito nn c’è.. ce ne sono molti.. quasi tutti dello stes-so genere.. quando vado ad un concerto è il massimo.. xkè mi sento circondata da tanti bro e sista ke hanno la mia passione!

Flygirl

Sul palco accanto a loroPurtroppo non suono in nes-sun gruppo, ma diciamo che sto imparando a suonare il basso... I l mio gruppo preferito? I Muse...due anni fa hanno fatto un concerto qui a Roma,e mentre suonavano,mi sem-brava di stare sul palco accan-to a loro!

Bloody

E’ la mia vitaIo nn faccio parte di un gruppo ma studio canto da 5 anni. canto gospel, spiritual, jazz... si può dire anzi, è così: LA MUSICA è LA MIA VITA. ho cantato x la prima volta all’età di 4 anni quando mio padre suonava nel suo gruppo... ora invece studio proprio in una scuola. quando mi esibisco in pubblico, sembra sempre la prima volta e sn super nervosa... ma quando mi trovo cn il mio brano da cantare, parto e mi immedesimo talmen-te tanto che nn vedo nessuna persona in sala. è un’emozione fortissima... mentre canto sembra che mi

iltemadelmese

“quando mi esibisco in pubblico, sembra sempre la prima volta e sn super nervosa... ma quando mi trovo cn il mio brano da cantare, parto e mi immedesimo talmente tantoche nn vedo nessuna persona in sala”

12,7% dei ragazzi dai 15 ai 17 anni

frequentano assiduamente concerti musicali nel proprio tempo libero

1000 le band che si sono iscritte alla

audizioni per il Cornetto Free Music Festival 2006

80%dei componenti delle quali d’età

compresa entro i 33 anni

90% dei partecipanti ha presentato un

pezzo rock con un

60% di esecuzioni in lingua italiana e l’altro

�0% in lingua inglese

2221 iscrizioni per un totale di oltre

8000 brani sono arrivati per l’Heineken

Jammin’ Festival

12 palchi,

2�7spettacoli in

6 giorni

da 20 diversi paesi del mondo per Arezzo Wave

Dati Censis, Fondazione Arezzo Wave, Heineken Jammin’ Festival e Cornetto

Free Music Festival

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liberi... è meraviglioso!!!!!!!Ery

Sembra che mi liberiio nn faccio parte di un gruppo ma studio canto da 5 anni. canto gospel, spiritual, jazz... si può dire anzi, è così: LA MUSICA è LA MIA VITA. ho can-tato x la prima volta all’età di 4 anni quando mio padre suonava nel suo gruppo... ora invece studio proprio in una scuola. quando mi esibisco in pubblico, sembra sempre la prima volta e sn super nervosa... ma quando mi trovo cn il mio brano da cantare, parto e mi immedesimo talmen-te tanto che nn vedo nessuna persona in sala. è un’emozione fortissima... mentre canto sembra che mi liberi... è meraviglioso!!!!!!!

Ery

Liberatorio ed emozionanteDi musica ascolto praticamente di tutto, e sono anda-ta già a qualche concerto, per es quello dei subsonica.. adoro cantare, ma non faccio parte di nessun gruppo: facevo parte di un coro che però si è sciolto. quando canto è come se i sentimenti più profondi salis-sero dal petto nella gola e si affacciassero nella bocca: e pian piano volassero via seguendo il flusso della musi-ca. mi dimentico dei miliardi di cose che avevo in mente e mi faccio trascinare, è liberatorio ed emozionante.. ai concerti invece è come avere sempre una carica di adrenalina: sei schiacciato in mezzo alla gente, caos, si balla, fa caldo, e ti trovi ad urlare le tue canzoni preferi-te che ricordi a memoria.. sei felice e ne esci comple-

tamente senza energia, sfiancato.. ma è troppo bello!

Penny

Da far pauraNn faccio parte di una band musi-cale ma suono il pianoforte da 11 anni x qst adoro la musica!!!!!!i miei cantanti preferiti sono i simple plan e i green day ma adoro anke le can-zoni dei negramaro.....quando li ascolto mi metto una gioia addosso

da far paura!!!!dede

Una gioia irrefrenabileE’ vero... la musica è fantastica! Ti affezioni a dei cantan-ti ed è come se scegli la colonna sonora della tua vita! Io mi emoziono spesso per piccole cose (perkè penso si debba imparare a gioire per le piccole cose della vita) e allora quando ascolto loro sento dentro di me una gioia irrefrenabile e forse anche 1 po’ d’angoscia per non essere contemporanea alla loro bellissima musica... poi il sapere tutte le loro canzoni a memoria in un certo modo le rende mie!! sento mie quelle canzoni e penso ke nessun altro si possa emozionare quanto me al solo sentirle... lo sò sono un po’ egoista! ma sono fiera di esserlo... IO ADORO I BEATLES!!

Latrine

Ce ne sono tantiBah di gruppi che mi piacciono ce ne sono proprio tanti... primi su tutti i Sud Sound Sistem, troppo bravi... poi i 99 Posse, I villada Posse, Ska-P...(ma sono solo

alcuni). IL MITICO BOB MARLEY e per passare ad altri generi, anche Rufio, Vanilla Sky, Ataris, e poi ho amici che suonano, uno il basso ed un’altro la batteria... ma in gruppi differenti...

alexiss

Vai così fino all’infinitoBe ho un sacco di gruppi che mi fanno impazzire...i miti-ci guns’n’roses, metallica, europe, nirvana, police, clash, green day, offspring, pink floyd, red hot chili peppers, queen, manowar, bon jovi, deep purple,... ora mi fermo se no vado avanti all’infinito!!hhihihihi!! suonavo anke in una band....che ora si è sciolta aimè...

anny

La sorella del batteristaSul punk. Io non me ne intendo, ma credo abbiano la stoffa giusta.. il batterista è mio fratello, e non ho nessun utile a fargli pubblicità, anzi(dividere la camera con uno che va avanti per ore a battere tutto ciò che trova con le Zidlijan che fra l’altro gli ho regalato io che sono un pochino masochista.. non so se rendo) però devo rico-noscere che ha un senso per il ritmo! Hanno già parteci-pato a parecchi eventi e suonano spesso nei locali di Ts. PS: non vedo l’ora che riescano a fare un disco, così poi vado in giro a vantarmi che sono la sorella del bat-terista..

hime

“quando canto è come se i sentimenti

più profondi salissero dal

petto nella gola e si affacciassero nella bocca: e pian piano volassero via seguendo il flusso

della musica”

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Uscire dalla depressioneFaccio parte di un gruppo ma da qui al suonare davanti a qualcuno ne abbiamo di strada da fare...sono la cantante cmq 8) Il mio gruppo preferito sono i The Strokes, senza di loro starei ancora navigando nella depressione + cupa...un loro concerto di persona non ho ancora avuto modo di sentirlo, ma ascoltando un sacco di gruppi ogni volta che vado a un concerto provo delle emozioni indescrivibili...non c’è paragone tra l’adrenalina di un con-certo e l’ascoltare musica in casa...

star

A nessun concertoA me piace la musica dal punk, al rock e al metal... I miei gruppi preferiti sono; i metallica, sum41, coal chamber, sistem of a down e i green day, ma anche o red hot e i blink. Per ora ancora nn sn andata a nessun concerto, sl alle prove del gruppo di mio fratello, sn una loro sostenitrice!

Witch

Un gruppo islandeseA me piace la musica Indie e Emo. Mi piace un sacco un gruppo islandese che si chiama Sygur Ros. Non

sono molto conosciuti ma su alcu-ne radio (come ad esempio Radio città del capo di Bologna) li passa-no ogni tanto.Danesina

Un brivido addossoIo non suono ma sono sem-pre disponibile a cantare.....Cmq adesso non faccio parte di nessun gruppo........Quando sono ad un concerto mi sento un brivido che mi scorre adosso!!!!!!!!!!!!! WWW Il Rock ed Il Metal !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Neo

Quando sono tristeciao io non faccio parte di nessun gruppo però la musi-ca mi piace un casino, soprattutto quando sono triste magari x una delusione d’amore ascolto tantissime canzoni tristi e strappalacrime in modo che rispecchi-no il mio stato d’animo!:(fra i miei preferiti: Laura Pau-sini, Eros, Max Pezzali, Tiziano Ferro e altri!cmq la cosa che mi piace di più di queste canzoni è che mi ci posso immedesimare!poi è ovvio mi piace anche ascoltare canzoni allegre

angel90

Ciao a tutti!Teoricamente sarei il tastierista in un gruppo di amici che si trova spesso a suonare così, senza un vero scopo (almeno, fino ad ora: per l’anno prox contiamo di andare un po’ più spinti verso qualcosa di + concreto...una frase

+ vaga nn esiste!!!), e spesso si suona un po’ così, facendo sentire il proprio reper-torio fino all’ultimo brano studiato senza andare oltre a qualche pezzo semi-faci-le suonato insieme. Eppure ci si diverte sempre un casino, anche perchè sn le persone che fanno la musica e il diverti-mento, nn la musica in sè!!Io, purtroppo, vedo in alcune persone che conosco e che suonano in giro molta supponenza e arroganza...voglio dire: sai fare qualche pezzo e ti gasi come se fossi Malmsteen o Satriani o chi per lui; sai fare tre versi rauchi con la gola e vai in giro a vantarti con la nuova maglietta degli Iron appena comprata dal marocchino a mila-no; ti credi la rock star del momento..Molti dicono che è l’eta, che si fa sempre un po’ gli sbruffoni...però la musica è ben altro, penso..la musica non è lo strumen-to da piegare a sé per farsi notare (qll lo fa anche il primo tamarro in giro con gli occhiali nuovi di gucci), ma è una cosa molto + profonda...Spesso le emozioni vengono trasformate in casino, luci, divertimento, stordimento, botta... e le vere passioni si riducono alle solite ragazzette facili trovate nei locali che abbordi da ubriaco...La musica è molto di più...

peppe

iltemadelmese

“Spesso le emozioni vengono

trasformate in casino, luci, divertimento,

stordimento, botta... e le vere passioni si riducono alle

solite ragazzette facili trovate nei locali che abbordi

da ubriaco...ma la musica è molto di più...”

Foto di Francesca Lazzarini

ilfamo sone

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Di Giulia Serventi lonGhi

“Ho vissuto perfettamente a mio agio nel mito della frenesia e della voracità; non mi sono mai fatto mancare niente, come emo-zioni né come esperienze. Da qualche tempo, però, ho scoper-to, e mi dispiace per Celentano, che anche la lentezza è rock”.Dopo anni di trasgressioni, anticonformismi e una conce-zione di musica come scossa e movimento, Piero Pelù esalta ora la calma, la riflessività, il fermarsi a pensare. E crea una nuova forma di rock più maturo ma anche consapevole.Le sue performance live sono rimaste nei cuori di chi le ha vis-sute di persona. Nella prima con i Litfiba nel 1980 si è lanciato più volte sul pubblico come aveva visto fare a Iggy Pop: “La gente sotto palco, impreparata, per due

volte si prese il mio corpo in faccia. La terza si aprì come le acque davanti a Mosé e io rischiai la vita”, rac-conta oggi.Una fede, quella per la musica, che lo ha salvato dal cadere nel baratro della sua trasgressione ed è diventa-to il suo unico credo.“Io suonavo per trovare uno sfogo alla mia inquietu-dine, al disagio, alla certezza di non appartenere a nulla di quel che mi circondava ma solo alla musica”, dice.Da spettatore Piero è stato un attento consumatore di

liberalamente

una vita paSSata di corSa, Sul filo, Sempre in bilico. e oggi una nuova conSapevolezza, il rock che Si fa lento e Scopre il piacere dell’eQuilibrio, per pelù l’unica certezza rimane la muSica

Chi è

Con i suoi pantaloni di pelle, il capello lungo un po’ ribelle e quella voce dura ma dolcissima ci faceva girare la testa già all’epoca dei Litfiba. Ora con un taglio nuovo, lo stesso sorriso che sten-de e qualche capello bianco che gli sta benissimo continua a farci sognare.Piero Pelù nasce il 10 febbraio 1962. “Nella lingua degli Incas il mio cognome significa ‘fiume’. Bella storia: mi piace sapere che sono un fiume”, dichiara.Diventa famoso con i Litfiba. L’avventu-ra inizia nel 1980. Nel 1985 arriva il primo album, “Desaparecido” che vende la bellezza di cinquemila copie.Un passato da rocker, punk e alterna-tivo, Piero Pelù ha incarnato per tutti gli anni ‘80 la trasgressione sia con che senza i Litfiba. Mentre Firenze stava diventando la capitale del nuovo rock italiano parte infatti per Londra, dove vuole vivere gli aspetti più crea-tivi ma anche distruttivi del punk. Ma la delusione è dietro l’angolo: “I punk che incontravo nei locali erano sempre meno, tutti leccatini da salotto”. Una sera al Marquee decide di comportarsi da punk nel tempio del punk, tagliuz-zandosi ovunque sempre in omaggio all’icona Iggy Pop: furono proprio i venti punk presenti a denunciarlo e a farlo sbattere fuori dal locale.L’esperienza traumatica lo fa tornare a Firenze e addirittura riprendere gli studi in Legge, poi in Scienze politiche. La trasgressione era diventata evidente-mente troppa.Oggi dichiara: “L’esaltazione dell’eroina da parte delle icone giovanili ha provo-cato più danni della guerra. L’eroina è stata, per molte generazioni, il nostro Vietnam. E siamo tornati a casa con le ossa rotte”.Il passaggio agli anni ’90 gli fa bene e nella sua svolta molto deve aver pesato la morte dell’amico Ringo, nel 1990. “Il mio grande rimorso è non avergli rotto abbastanza le scatole per farlo smettere con l’eroina”.Segue un decennio di successi con i Lit-fiba fino a quando con l’album “Infinito” l’idillio si rompe e il gruppo si scioglie.Nel 2000 esce il suo primo album da solista: “Né buoni né cattivi”. “In faccia” è il quarto, un ritorno al rock, maturo, un po’ versione famiglia.Geniale quando canta “libera la tua mente prima che si liberi di te” nel singolo “Tribù” che rimanda proprio al mondo affetti. La parola “Tribù” si rife-risce a: “Quell’insieme di esperienze umane con cui conti di continuare cre-scere”, dichiara.

musica, ma la vita gli ha riservato anche delle delusioni, come un vecchio live di Patti Smith a Firenze: “Uno stra-zio: lei e i suoi deliri mistici. Aspettavo quel concerto da un anno, avevo comprato il biglietto sei mesi prima, sono tornato a casa dopo mezz’ora”.Le delusioni risalgono però anche alla sua carriera da musicista, soprattutto con il gruppo, portato aventi paral-lelamente ai Litfiba, i Mugnions. Il loro primo concerto l’8 marzo 1980 attirò solo pochi compagni di scuola. Nel secondo, il primo maggio, c’era una “folla” di tre-cento curiosi. Un amico del padre del bassista li fece poi partecipare al festival Versilia Rock ‘80 con Gianna Nan-nini e gli Skiantos. “Fu un’esibizione imbarazzante”, dice ora Piero. Decisero di dedicare più tempo alle prove nello scantinato, ma questo provocò la rivolta di tutti i condomini. I Mugnions chiusero la loro breve e poco gloriosa carriera il 19 ottobre del 1980, con il proprietario del locale dove si erano appena esibiti che si rifiutò di pagarli perché gli spettatori erano troppo pochi.Piero Pelù, il rocker italiano per eccellenza, torna ora con il quarto album da solista. Tre concetti chiave attraversano l’album, tre linee guida a sottolineare la maturazione di chi ha vissuto la pro-pria esistenza in bilico, in un equilibrio precario, tutto al massimo. “Nella mia vita, in quegli anni, c’era solo ribellione”, diceAppartenenza, comunicazione e lentezza per riscoprire

la condivisione e l’amore per la propria terra, il confronto con il diverso e “l’equilibrio necessario per restare in piedi”.“Tribù”, il primo singolo, “racconta la necessità della condivisione di un vissuto, della bellezza di vivere ciò che appartiene a più persone”. Il bisogno di costruire appartenenza si attraversa un po’ tutto l’album e così compare il riferimento alla sua città, Firenze: “Da molto tempo non riuscivo a parlare della mia culla. Sono stato anche criticato, mi hanno detto che è da provincia-li, però mi sono detto che se devo parlare di me stesso per arrivare agli altri, allora devo parlare anche del luogo in cui vivo”.E’ un Pelù più riflessivo, maturo, e consapevole che riscopre la sua città. “Io credo che una delle ragioni per cui i Litfiba sono stati così grandi è che, almeno nel loro periodo migliore, erano formati da cinque ragazzi di Firenze. Le radici aiutano, fortificano e cementano. Poi, a volte, ti tocca prendere strade diverse, ma è bello ritrovarsi”.“Io sono fiero di essere provinciale. Noi viviamo sogni di periferia, come canto in Sorella notte, dove parlo delle sorelle che si vendono per strada e della notte che mi accoglie nelle sue strade e dove unisco il linguaggio cantautorale alla De Andrè con quello rock, più duro e selvaggio”.

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Parlami d’amorePer me l’amore è una forma di pazzia che ti fa fare cose che non avresti mai fatto normalmente! sei continua-mente fra le nuvole e non pensi ad altro che a quella persona tanto speciale! è quella cosa che ti fa toccare il cielo con un dito o ti fa sentire malissimo.Da una relazione mi aspetto un giusto equilibrio tra sesso e “amore con la A maiuscola”... credo che sia la cosa più difficile da trovare!!!D’amore ci parlo raramente...

giuly 90

Tarzaaaaannnnn una volta stavo facendo tarzan, mi sono lanciato dalla cima dell’armadio aggrappandomi al lampadario con

l’intento di ‘centrarla’ al volo....il proble-ma è che il lampadario si è staccato e abbiamo passato il resto della serata al pronto soccorso....io con una scottatura da lampada incandescente sulla schiena e lei con una frattura cranica provocata da calcinacci vari.

Papere

La mia copia al femminileVi racconto solo questa: per tutto l’hanno scorso sono stato con una ragazza inte-ressantissima sotto tutti i punti di vista:

fisicamente niente da dire; stessi gusti in fatto di cinema, musica (rock rules!!!), arte, idealista come me, insomma la mia copia al femmilnile. Dopo un pò l’idillio finisce e ognuno si rifà una storia...con un’altra persona. Nono-

stante ciò manteniamo ottimi rapporti, forse migliori che durante la storia vera e propria. Un giorno dall’oggi al domani, come un fulmine a ciel sereno, dopo mesi di squilli, messaggi, chiamate e roba varia un mexaggio laconico: “Non mi fare più squilli per chè al mio fidanzato dà fastidio. E pensare che era sempre lei a cercarmi!non è da ridere?! Bat-saluti a tutti.

Razorblade

Amici maiMi sn accorta ke mi piace da morire il mio migliore amico io cn lui ho un rapporto stupendo,ke x fortuna nn è cam-biato da qndo mi sn resa conto d qsta cosa... anke xkè

“una volta stavo facendo tarzan, mi

sono lanciato dalla cima dell’armadio aggrappandomi al

lampadario con l’intento di ‘centrarla’ al volo....

il problema è che il lampadario si è staccato

e abbiamo passato il resto della serata al

pronto soccorso!”

dubbi amletici QueSto meSe nelle confeSSioni degli Stu. tanto carino Quanto incapace di baciare, “com’è poSSibile?” Si chiede farfalla. “poSSonogli occhiali eSSere Sexy?”, domanda uno, “come Si fa a capire Se e’ Quello/a giuSta”, Si interroga l’altro

L’ultimo bacio

il tutto è stato mlt graduale... da qndo siamo usciti l’ulit-ma volta e LUI mi ha fatto presente ke abbiamo un feeling particolare,ke c tro-viamo benissimo insieme, ke cm sta cn me nn sta cn nessun’altra,ke c divertiamo troppo e ke c conosciamo a fondo ,tnt da sapere cosa pensa l’altro...ke c volgiamo un bene immenso,ke abbiamo rispetto e stima recipro-ca...insomma,ke staremmo bene insieme...beh...ho ini-ziato a elaborare l’idea...! insomma,l’idea è stata indotta da lui...dai suoi discorsi...dal suo comportam....(siamo stati tnt tempo abbracciati,c davamo bacini a stampo,mi teneva la mano...poi c ha quasi provato,ma a me è venu-to da ridere sul più bello nn lo rifarei mai...ora pagherei x quel bacio!) uffy...ho paura d aver rovinato tutto...ora lui sta cn un’altra ma continua a dirmi quelle cose...

Pinkpanther su gp

La cosa più buffaLa cosa più buffa che ci è capitata? Mah, più di una! Ad esempio, cadere dal letto durante le nostre prodezze, rigorosamente attaccati. Oppure, presi dalla foga, darci una dentata durante un bacio profondo.

Sidhan

OcchialutiConsiderazione un pò scema lo so... trovo che gli occhiali da vista possano rendere un uomo molto sexy....sarà per quell’aria intellettuale che fa presa su molte ragazze....che ne pensate? pareri maschili circa le donne? ok, dipende da soggetto a soggetto, non si può generalizzare, ma così,

tanto per chiacchierare....XXX

Sei troppo giusto!Probabilmente tutti noi abbiamo un amico che con il suo comportamento suscita contemporaneamente invidia (da parte degli uomini) e ammirazione e interesse (da parte delle donne). Questo amico e’ il “classico” soggetto che dovunque vada, a qualsiasi festa partecipi, riesce sempre , e in pochissimo tempo, a capire quale è la donna “giusta” , ovvero quella che esattamente come lui , è andata lì con la stessa predisposizione a fare incontri, anche di natura sessuale. Sembra quasi che questo personaggio abbia come un radar incorporato che gli permette di identificare imme-diatamente, tra molte, la donna per lui piu’ compatibile e, soprattutto, in quel momento e circostanza disponibi-le . Piu’ volte ci saremo chiesti : ma come fa ? quale è il suo segreto?

nataly

Forse nn sono pronta...Salve, mi chiamo Laura e ho quasi sedici anni. Sto col mio moroso da più di un anno, diciamo che è una cosa seria per entrambi, anche se a quest’età non si può mai sapere. Lui non è più vergine, io invece sì. Vorrei affrontare la mia prima volta con lui perchè lo amo molto e sono sicura che sia quello giusto e l’unico che se lo merita. Ogni volta che ci troviamo in intimità vorrei potergli chiedere se vuole fare l’amore con me, ma purtroppo non trovo mai il coraggio. Quando lo fa lui, invece, gli rispondo che non sono pronta.Effettivamente io mi sento pronta, ma può darsi che mi sbagli, perché non è possibile che ogni volta che mi si presenta l’occasione io non la colga.Diciamo che le mie principali paure sono due. Innanzitutto ho paura di rimanere incinta pur usando il pre-servativo, anche se so che il mio timore è del tutto infondato. In sec-ondo luogo, temo che, in qualche modo, i miei genitori lo vengano a sapere.

Avere timori è normale quando si affronta la sessualità per la prima volta. Si tratta di comprendere quanto grande sia questo timore. Nel tuo caso mi sembra sia superabile. Tuttavia ti consiglio di non affrettare e stare in ansia per una cosa la cui bellezza sta proprio nel lasciarsi tra-sportare. Semplicemente non è ancora giunto il tuo momento ma questo non è nè una colpa nè un difetto. Prendi cosci-enza dei tuoi tempi prima di tutto e vedrai che tutto andrà meraviglisamente bene.

* Specialista in Ostetricia e GinecologiaIrccs Burlo Garofolo Trieste

a cura Della Dr.SSa eva GrimalDi *

x info Su SeSSualita’, Skrivi al doc: tribu c/o Studenti.it via nardini, 1/c 00162 roma

“tutto l’hanno scorso sono stato con una ragazza interessantissima sotto

tutti i punti di vista: fisicamente niente da dire;

stessi gusti in fatto di cinema, musica (rock rules!!!), amante dell’arte, idealista come me, insomma la mia copia

al femmilnile”

kiedilo aldoc

non lo sa fareciao tutti!ho incontrato un bellissimo ragazzo con cui mi trovo troppo bene...ci siamo fidanzati,e quando era arrivato il momento di baciarci, ho capito che lui non lo sa far bene o non lo sa proprio fare.....sono rimasta troppo male perche mi piace dawero tanto, ma questo aspetto vale tanto per 1 ragazza normale!!!

farfallaneve su girlpower.it

1�

2 stu a confronto su sesso&amore

from the blog

sphere

intervista doppia

Pete, una scommessa all’ultimo sangue! [Bleah!]Pete Doherty non si smentisce. Per chi non lo sapesse, lo scandaloso frontman dei Babyshambles si diverte con il sangue: il suo sangue. Ora Pete ha definitivamente passato il limite. Durante un’intervista rilasciata alla sede tedesca di Mtv a Berlino, il cantante, in compagnia di due membri della band Adam e Drew, ha spruzzato il suo sangue contro una telecamera. Poco prima del-l’inizio del colloquio con la giornalista, Pete si era rifiutato di rilasciare dichiarazioni. Dopo essersi fatto una dose di eroina ha accettato di farsi riprendere, tirando fuori la siringa usata e spruzzan-do il sangue rimasto contro la telecamera. Immediate le reazioni di cameramen e giornalista, terrorizzati all’idea di prendersi virus o infezioni dal cantante, che evidente-mente non era in sé. Il filmato è visibile nel sito ingle-

se di Mtv: dopo lo spavento e la disinfezione delle appa-recchiature, i gestori della rete hanno messo on-line la ripresa: tanto vale sfruttare

l’ennesimo scandalo. Pete, al centro delle polemi-che da mesi, non riesce a resistere neppure un giorno. Una settimana fa l’ultima trovata: i quadri dipinti con il suo sangue. Le opere d’arte sono addirittura in esposizione alla London Gallery, in vendita per 1000 sterline, circa 1500 euro per chi fosse interessato. Non sono molto interessanti, ma di sicuro sono una trovata azzeccata per la difesa del cantante, che rischia 10 anni di prigione per il reato di offesa contro la persona. Poco tempo fa infatti il settimana-le scandalistico The Sun ha diffuso foto compromet-tenti in cui Doherty iniettava eroina nel braccio di una fan, Laura McEvoy di 21 anni. Le foto mostravano la ragazza stesa in cucina priva di conoscenza: un rischio di omicidio, che potreb-be rovinare definitivamente la carriera del discusso e discutibile ventisettenne inglese. Pete ha però dichia-

ILGOSSIPPONE

Ricordonon sai mai quando se ne andrà. L’uni-

ca cosa che sai è che purtroppo tornerà di nuovo. Ma di solito sono attimi. E ormai so come fare. Basta non fermarsi troppo. Appe-na arriva quel ricordo, allontanarsene velo-cemente, farlo subito, senza rimpianti, senza concessioni, senza metterlo a fuoco, senza giocarci. Senza farsi male.

E’ passato. Quella neve si è sciolta del tutto.

Ecco, ciò che in un momento preciso ci sembra così perfetto, col passare del tempo può non esserlo più. Magari capiamo che non era poi così perfetto e anche se lo abbiamo perso non è detto che non pos-siamo trovarlo ancora, o addirittura trovare qualcosa di meglio.

Nonostante ciò ho il suo volto inciso nella mente, i suoi capelli, il suo sorriso, quel-l’aria così perfetta da crederlo irreale.

Un viso angelico che non rivela il difetto interiore.

Ho provato dolore per lui, ho pianto, ho tremato.

E’_passato_un_anno.

Dal megasito di 0nuvolerapide0

http://0nuvolerapide0.giovani.it

...Nome, anni e città?...

...Quante volte ti sei innamorato/a?...

..Ora sei innamorato/a?...

...Hai mai lasciato qualcuno/a?...

...Sei mai stato lasciato/a?...

...Hai mai tradito?...

...Sei mai stato tradito/a?...

...Hai mai sofferto per amore?...

...Scegli: sesso, tenere amicizie oppure solo fidanzamenti ufficiali?...

...Scegli: sesso, coccole oppure parole dolci?...

...Cos’è l’amore?...

Federico, 26 , Treviso City

Alcune diciamo forse 4

Si e no e’ in fase di discussione

Sempre io

Mai e non so perche’

Si, 1 volta scioccamente

Si 2 volte (che io sappia!!ndr)

Tutte le volte che ho lasciato qualcuna

Tenere amicizie...poi si vedrà

Coccole e sicuramente anche sesso

E’ tutto cio’ che riesce a farti vedere la parte migliore di una persona e la parte peggiore di te stesso..... per questo non ne puoi piu’ fare a meno

corinne, 16 anni, Brescia

2-3 volte

siiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!

si....

si.....

no....

no.....(almeno spero!!!!!!)

purtroppo si....

una via d mezzo tra queste 3 cose....s può????

coccole!!!!!!

il sentimento + bello del mondo....

rato che quella iniezione era in realtà una specie di macabro prelievo, per utiliz-zare il sangue di Laura in un quadro. Una spiegazione un po’ forzata, ma sufficien-te, se il giudice l’accetterà, a scagionar-lo. I quadri dovrebbero essere stati dipinti e completati negli ultimi sei mesi. L’agente di Doherty Paul Roundhill ha dichiarato che quei quadri aiuterebbero a spiegare la foto di Laura “Non penso che Pete le stesse iniettando nulla. Anzi, la foto mostra che Pete dipinge con il san-gue. Laura è una ragazza molto cari-na, non una tossica”. Una bella scusa, o meglio un alibi perfetto. L’ultimo quadro completato ritrae in maniera indicativa il tour bus della band assaltato dalle fans. Non sono quadri veri e propri ma schizzi, piuttosto macabri: Ma voi vi fidereste ad appenderli in camera?

A cura di Alice T. su girlpower.it

ore 8.25: panico a scuola. un ordigno costituito da polvere pirica pressata in un cilindro metallico (??) sfascia una parete e ferisci sette studenti. colpevoli e movente rimangono ancora sconosciuti, luigi indaga

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Un bombarolo a scuola

Di luiGi venti*

Al liceo sono le 8.25. Una puzza di bruciato invade il corridoio, una ragazza dà l’allarme. Pochi secondi dopo una forte esplosione abbatte la parete del bagno dell’ala est e ferisce sette studenti, che restano colpiti da una pioggia di calcinacci e vetri. Sembra la sceneggiatura di un film, o una cronaca di fine anni settanta, ma è quello che purtroppo è acca-duto in provincia di Caserta, al liceo Fermi di Aversa: un vero e proprio attentato che per puro caso non vanta morti. E’ stato utilizzato un ordigno di fattura arti-gianale, costituito da polvere pirica pressata in un cilindro metallico e di potenza suffi-ciente almeno ad abbatte-re la parete di un bagno. Forse neppure su sos vi sareste mai aspettati di leg-gere una cosa simile .Su chi siano l’autore ed il

movente di questo gesto, ancora non ci si capisce nien-te.Le indagini, subito avviate con perquisizioni e interroga-tori vari, hanno raccolto la testimonianza di una ragazza che dichiara di aver visto un uomo di circa 40 anni allontanarsi con cappello e zainetto dal bagno e dirigersi verso l’uscita giusto qualche istante prima dell’esplosione. La stessa studentessa ha poi fornito le indicazioni per delineare l’identikit del probabile attentatore, ora pubblico. Sulla base di alcuni elementi, come ad esempio il tipo di bomba utilizzato, gli investigatori sembrano accredi-tare poco l’ipotesi di una matrice camorristica (che io comunque non escluderei, dal momento che quest’ulti-mo potrebbe essere semplicemente un depistaggio); lo stesso preside dell’istituto, Umberto Mazzarella, sotto-linea che, non essendoci nella scuola nè lavori nè gare d’appalto in corso, è difficile che la malavita organiz-zata avesse un qualche motivo per compiere un atto intimidatorio. Propendono invece per un’azione com-missionata da un qualche studente ad un personaggio estraneo alla scuola (come conferma l’identikit), senza

però sbilanciarsi troppo sul movente (“probabilmen-te una bravata”, dicono). Immediate anche le rea-zioni del mondo politico e istituzionale, che si è affan-nato a esprimere la propria solidarietà al Liceo: hanno visitato l’Istituto il Presiden-

te della Provincia De Franciscis con tutti i suoi assessori, l’esponente di Alleanza Nazionale Gennaro Coronella (che ha lanciato il monito “prendete e punite i responsabili”) e la segretaria dei Demo-cratici di Sinistra di Aversa.E’ intervenuta anche la cantautrice Agne-se Ginocchio, già da tempo impegna-ta per la diffusione, specie nelle scuole, della cultura della non-violenza; le sue canzoni ultimamente sono state la sigla della Giornata Nazionale della Legalità, a cui hanno partecipato anche i rappre-sentanti del liceo classico di Locri. Così si legge dal suo messaggio: “Ancora una volta sono i giovani ad essere colpiti; pro-prio quei giovani che molte volte hanno manifestato la loro ferma volontà a respingere ogni forma di violenza, di ricatto e di mafia. Ci sentiamo vicini a voi, alla vostra scuola, come a tutte le scuole che - a partire da Locri - si impegnano per la legalità e la pace in Italia.” Intanto il Liceo Fermi ha subito riconqui-stato la propria tranquillità, tornando tra i banchi già il giorno seguente.Forse è l’unica risposta efficace a chi tenta di alzare la tensione.

Redattore di SITe.it/TIESTI

le indagini, subito avviate con perquisizioni e interrogatori vari, hanno raccolto la testimonianza di una ragazza che dichiara di aver visto un uomo di circa �0 anni allontanarsi con cappello e zainetto dal bagno

un’immensa recita senza fine, è questa la vita per chiara, studentessa di un liceo di modena. la novella pirandella ci parla di ruoli recitati + o - alla perfezione, messe-in-scena + o - facili da gestire e drammi imprevisti, quelli che ti rendono un po’ più consapevole... ma poi tutto passa e si ricomincia!

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La vita non è un film

Di chiara Fiorellini*

Avete mai provato a guardarvi intorno? E avete mai pro-vato ad osservare il mondo sotto un’ottica diversa dalla solita? Se ancora non siete riusciti ad avere una panora-mica completa di quello che vi circonda, potete stare certi che le cose più belle vi saranno sfuggite, pro-prio sotto i vostri occhi. E il mondo in cui noi tutti viviamo potrà sembrare monotono, superficiale e molto, molto prevedibile.Perché dunque sprecare i nostri coinvolgimenti emotivi osservando il tutto sotto un’ottica “normale”?Osservo perennemente mio fratello, la sua ragazza, gli amici, la gente che mi sta attorno... Ascolto i loro discor-si, interpreto i loro gesti, cerco di mettermi nei loro panni! E credetemi, non è per niente complesso, anzi! Tutto quello che fanno è semplice-mente un’imitazione e io non devo fare altro che risponde-re a tono! Una recita, una immensa recita senza fine, senza pause e senza sipario.Uno spettacolo continuo! Gli attori sono nello stesso tempo il pubblico e non devono fare altro che intervenire quando è richiesta la loro pre-senza o “applaudire” quando la scena lo richiede! Le scenografie si modificano a seconda della situazione. E negli intervalli, fra un allestimento scenico e l’altro, lo spettacolo prosegue comunque! Anzi forse sono proprio queste le scene fondamentali, quelle che comportano una modifica del copione! Le risse, le litigate, i baci e gli abbracci sono tutte scene programmate...

Cerchiamo di recitare con stile, proprio come fanno i Sylvester Stallone o i Johnny Depp, o... Le frasi che pronunciamo sono le stesse che possiamo individuare in molti film d’azione o d’amore. Frasi stereotipate che s’ade-guano al contesto.Talvolta, però, anche lo spettacolo più trito ha i suoi imprevisti... Talvol-

ta irrompono sulla scena personaggi non richiesti, accadimenti non program-mati... E allora bisogna improvvisare, abbando-narsi all’intuito, all’istinto, allo spontaneo spirito di sopravvivenza più o meno dignitosa. Ma solo pochi,

a questo punto, sanno reggere la scena.Quando il vero dramma piomba sul palcoscenico della vita - il tradimento, la gelosia, l’addio improvviso di un amico, la morte di una persona cara... - sono pochi quelli che possono permettersi di continuare a recitare. Gli altri comprendono improvvisamente che fatti reali comportano sentimenti veri e non programmati, come quelli delle pellicole.Ma sono interruzioni momentanee, incidentali. Poi tutto

passa, e la recita continua. Anche se... anche se si recita in maniera diversa, in maniera più consapevole. Magari pro-vando qualche volta a difendersi, e non solo di attaccare come si faceva prima!

“...Nasce e cresce,poi finiscee se tradisce ti sarà chiaro chela vita non è un film...”(Articolo31, “La vita non è un film”)

* Liceo delle scienze sociali “Siconio”, Modena

“e credetemi non e’ per niente complesso, anzi! tutto quello che fanno e’ semplicemente un’imitazione e io non devo far altro che rispondere a tono! un’immensa recita senza fine, senza pause e senza sipario”

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in collaboration with

Chiodo? Filone? Sega?....cosa dite mai?Giù nel Salento si ‘nargia!Voce del verbo ‘nargiare:Io ‘nargioTu ‘nargiEgli ‘nargiaNoi ‘nargiamoVoi ‘nargiateEssi ‘nargiano

Nargiare, che passione. Una bella giornata primaverile va vissuta all’aria aperta, e non in una squallida aula dalle mura lesionate, con prof isterici peggio delle zitelle.Nargiare mi è costato due anni scolastici, nel senso che ci ho messo sette anni a diplomarmi, ripetendo la quarta classe dell’ITIS di Lecce per ben tre volte....ma lo rifarei: meglio la brezza primaverile che la ventola di quei vecchi pc!Quel periodo mi ha segnato psicologicamente, tanto che mi succede ancora di fare degli incubi in cui io sono in una classe e non conosco più nessuno, allora mi alzo dal banco ed esco dalla classe: ‘nargio di nuovo. ‘Nargiare fa rima con il mare. Per cui da aprile in poi ‘nar-giare voleva dire andare a tuffarsi o andare a pesca....

Sì,‘nargiareee!ricciola...Pensavo che fossi io ad andare in putrefazione. Succede.Mio padre invece ebbe l’intuizione di dare una ripulita alla 126, così una bella matti-na di primavera decise di smontare sedili e tappetini, quando trovò quella ricciola ormai in fase avanzata di putrefazione...e nel bagagliaio vi trovò tutta la mia attrezzatura di scuba...fucile compre-so.Quella domenica mattina tornavo dai miei allenamenti e mi ero già fatto un centinaio di chilometri, ma quando da lontano, vidi mio padre con il fucile da pesca in mano, capii che l’allenamento non era finito affatto. Pedalare!

NANDO POPU/ Sud Sound System

Ricordo che alle 8 mi aspettavano nel cortile della scuola. Peppone, Zuccheri-no, Capasa e Palla-Camassa avevano i borsoni pieni di maschere-pinne-respira-tore-boa e fucile da pesca. Sembrava-mo un’equipe di scuba, anzi volevamo sembrare proprio un’equipe di scuba (spirito di emulazione giovanile...). Quella mattina pescammo alla grande: saraghi, occhiate, polpi....tanti polpi. Mi capitò di infiocinare addirittura una ricciola, difficile da catturare con il fucile, in quanto pesce predatore molto veloce.Era una gran bella giornata. Rientram-mo dalla battuta di pesca e andammo a fumarci un torcione in santa pace...forse sarà stata la distrazione da tor-cione....ma quella ricciola scivolò sotto i sedili della mia 126 e io non mi accorsi di nulla..Dopo qualche giorno la mia 126 puzza-va di pescheria abbandonata...ma io non mi accorgevo di ciò...la mia mente era confusa da pulsioni ormonali che pro-ducevano feromoni simili all’olezzo della

A CUrA di nAndo PoPU dei SUd SoUnd SyStem

fare sega

redazionale sponsorizzato

Shutter:Sono intorno a noi...

Come ormai accade da anni, il periodo estivo porta al cinema diversi film horror.Vuoi per la possibilità di avere spazi più importanti a causa della minore pressio-ne distributiva, vuoi perché la luna estiva scatena gli istinti mannari degli spetta-tori. sta di fatto che per gli appassionati del genere l’appuntamento estivo con l’horror è ormai un classico.

Tanto che a volte diventa difficile scegliere tra le mille proposte che all’improvviso affollano il grande schermo.Quest’anno ce n’è uno da non perdere per nessun motivo: SHUTTER.Arriva dalla Thailandia, dove ha vinto la grande scommessa del botteghino e ha riscosso un enorme successo di pub-blico. Realizzato nel 2004, in questi due anni Shutter, firmato dagli impronunciabili

tamente non anticipiamo) davvero sorprendente!Il segreto del successo di questo film risiede pro-prio nella sua capacità di spaventare lo spettatore partendo dal più classico dei racconti di paura: una storia di fantasmi, voluta-mente raccontata senza effetti speciali, ma con luci e immagini vere.“L’idea del film è nata guardando vecchie foto-grafie della rivolta avvenu-ta in Thailandia nel 1973” - dice uno dei due registi - “le immagini erano ter-ribili, tanto che a un certo

punto ci sembrava davvero di vedere delle ombre di spiriti.”In Shutter, però, non abbiamo il classico eroe che, dopo mille peripezie (e dopo

aver fatto più volte saltare sulla sedia lo spettatore) sconfigge il male a favore del bene. Il protagonista di Shutter ha un passato oscuro, che il fantasma avrà cura di svelare poco a poco... bene e male si mescolano fino a mettere lo spettatore nella condizione di chiedersi da che parte stare, verso quale direzione cercare la via di fuga.Lungi dall’essere banale, quindi, il film fornisce man mano che procede più livelli di interpretazione e svelamento, facendo continuamente assaporare allo spettatore momenti di stupore, tensione e paura.Per vedere il trailer e scoprire segreti più agghiaccianti vai su www.shutter.itSono intorno a noi...presto li vedrete

registi Bunjong Pisun-thanagoon e Pak-poom Wongpoom, è diventato in patria un caso cinemato-grafico e la sua fama è andata anche oltre, tanto che a Hollywood stanno pensando di real izzare un remake.Apparentemente niente di nuovo. La trama sem-brerebbe tra le più

classiche storie di fantasmi che spes-so popolano la cultura asiatica e molti film di genere orientali.Dopo un ricevimento di matrimonio, il giovane Tun, fotografo di professione, sta tornando a casa in compagnia della bella fidanzata. Il ragazzo investe accidentalmente una donna e, preso dal panico, decide di scappare anziché prestarle soccorso. Tornato alla vita di sempre, però, Tun si accorge che nelle sue fotografie

appaiono delle strane ombre.Niente di nuovo, dicevamo. se non che la trama del film non si esaurisce in una scontata storia di vendetta da parte del fantasma. Nel cercare di capire la causa di queste anoma-lie fotografiche, il giovane si accorge che questi strani fenomeni sono collegati alla morte tragica e consequenzia-le di tutti i suoi amici. La ricerca di una spiegazione lo porterà a vivere un’esperienza ai confini del male e della morte, fino ad arrivare ad un finale (che volu-

dalla thailandia a hollywood. Quando le ombre vengono dal passato e il bene e male si confondono, senza vie di fuga!