Sommario della lezione Certificatore energetico in edilizia

48
Martedì 24 febbraio 2015 Ing. Emanuele Pifferi Certificatore energetico in edilizia Corso IFTS modulo Sommario della lezione NORME TECNICHE EUROPEE Cenni alle principali norme tecniche europee in materia di risparmio energetico NORMATIVA TECNICA NAZIONALE Le specifiche tecniche della serie UNI TS 11300 REQUISITI ORGANIZZATIVI: ISO 9001 Oltre gli aspetti tecnici: l’importanza degli aspetti gestionali e amministrativi

Transcript of Sommario della lezione Certificatore energetico in edilizia

Martedì 24 febbraio 2015 Ing. Em

anuele Pifferi

Certificatore energetico in edilizia Corso IFTS m

odulo

Somm

ario della lezione N

OR

ME TECN

ICHE EU

RO

PEE Cenni alle principali norm

e tecniche europee in materia di risparm

io energetico N

OR

MATIVA TECN

ICA NAZIO

NALE

Le specifiche tecniche della serie UNI TS 11300 R

EQU

ISITI OR

GAN

IZZATIVI: ISO 9001

Oltre gli aspetti tecnici: l’im

portanza degli aspetti gestionali e amm

inistrativi

3/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

LEGGI E NORM

E R

elazione tra legislazione e normativa tecnica

LEGISLAZIONE

Il legislatore redige leggi e regolamenti m

entre gli aspetti tecnici sono dem

andati agli enti normatori preposti

LEGISLATO

RE

Fissa obiettivi e requisiti di qualità e

sicurezza di prodotti e servizi

Regole tecniche (obbligatorie)

ENTI D

I NO

RM

AZION

E

Preparano norme tecniche di

dettaglio (volontarie)

Che possono divenire obbligatorie per consentire l’attuazione degli obiettivi stabiliti per legge (recepim

ento)

Le leggi e le norme tecniche sono com

plementari

4/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

Norme tecniche europee

5/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

NORM

E TECNICHE EUROPEE

Norm

e tecniche: come orientarsi?

8/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

RELAZIONE TRA LEGISLAZIO

NE E NO

RMATIVA TECNICA

9/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

DEFINIZIONE DI NO

RMA

Come nasce una norm

a

"norma" è la specifica tecnica approvata da un organism

o riconosciuto a svolgere attività norm

ativa per applicazione ripetuta o continua, la cui osservanza non sia obbligatoria e che appartenga ad una delle seguenti categorie:

- norma INTERNAZIO

NALE (ISO)

- norm

a EUROPEA (EN

) -norm

a NAZIONALE (per l’Italia U

NI)

la norma nasce attraverso i seguenti processi:

- studio (W

orking Group)

- stesura docum

ento (Work Item

)

- inchiesta pubblica (Project)

- pubblicazione

10/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

COM

ITATI TECNICI CEN Com

itati Tecnici di Sistema, quelli che si

occupano nello specifico della EPBD sono:

BT/WG

173 Project Group di coordinam

ento sulla direttiva TC 89 Prestazioni term

iche degli edifici e dei componenti per l'edilizia

TC 156 Impianti di ventilazione per edifici

TC 169 Luce ed illuminazione

TC 228 Impianti di riscaldam

ento negli edifici TC 247 Regolazioni per le installazioni m

eccaniche negli edifici

11/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

I COM

ITATI TECNICI CEN

/TC 89 Prestazioni termiche degli edifici e

dei componenti per l’edilizia

calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento e il

raffrescamento degli edifici – m

etodo semplificato

stima dei consum

i di energia e definizione di metodologie di

valutazione energetica degli edifici esistenti m

etodi per esprimere le prestazioni energetiche e definizione di un sistem

a di certificazione

prCR 15217, prEN

15203, prEN prEN

ISO ISO

13790 13790 rev rev, prEN

15255, prEN 15265, prEN

ISO 10077-1 rev, prEN

ISO 10077-2,

prEN 14786 rev, prEN

ISO 14789,

prEN ISO

10211 rev, prEN ISO

10456 rev, prEN ISO

13370 rev, prEN

ISO 14683 rev, prEN

6946 rev, prEN 13947

12/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

I COM

ITATI TECNICI CEN

/TC 228 Impianti di riscaldam

ento negli edifici

consumo energetico totale, energia prim

aria ed emissioni di CO

2 m

etodo di calcolo dei fabbisogni energetici e dei rendimenti degli im

pianti di riscaldam

ento linee guida per l’ispezione delle caldaie e degli im

pianti di riscaldamento

prEN 15315, prEN

15316 , prEN 15377 , prEN

15378

13/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

I COM

ITATI TECNICI CEN

/TC 156 Impianti di ventilazione

per edifici

portate di ventilazione negli edifici fabbisogni energetici degli im

pianti di ventilazione e condizionamento

linee guida per l’ispezione di aria condizionata linee guida per l’ispezione di ventilazione specificazione di criteri per l’am

biente interno (termico, lum

inoso, acustico, qualità dell’aria)

prEN 15243, prEN

15241, EN 13465, prEN

15242, prEN 13779 rev,

prEN 15251, prEN

15240, prEN 15239

14/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

I COM

ITATI TECNICI CEN

/TC 169 Luce ed illuminazione

fabbisogno di energia per l’illuminazione, sia per gli edifici nuovi che

per quelli esistenti definire un indicatore di fabbisogno energetico annuo espresso in kW

h/m2anno

prEN 15193

15/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

I COM

ITATI TECNICI CEN

/TC 247 Regolazione degli im

pianti term

ici negli edifici

metodi di calcolo per il m

iglioramento dell’efficienza energetica attraverso

l’applicazione di sistemi integrati di autom

azione

prEN 15232

16/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

EN 13790

EN 15217

EN 15603

EPBD – SCHEMA GENERALE

EN 13790

17/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

Energy performance of buildings – Calculation of energy use for space

heating and cooling

Prestazione energetica degli edifici

Calcolo dei consumi di energia per il

riscaldamento ed il raffrescam

ento ambientale

LA NORM

A EN 13790

18/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI EN ISO 13790:2008

La Norma EN 13790 è uno standard internazionale, che contiene vari m

etodi di calcolo per il progetto e la valutazione delle prestazioni term

iche ed energetiche degli edifici. Contiene un insiem

e coerente di metodi per il calcolo, a vari livelli di

dettaglio, degli fabbisogni energetici per il riscaldamento e il raffrescam

ento degli edifici.

Descrizione della N

orma

UNI EN ISO 13790 Introduction

19/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

Contenuti della Norm

a

scambio term

ico per trasmissione e ventilazione dell’edificio quando riscaldato

o raffrescato a temperatura interna costante

contributo delle sorgenti di calore interne e solari al bilancio termico

dell’edificio fabbisogni annuali di energia per riscaldam

ento e raffrescamento, per

mantenere le tem

perature di set-point specificate nell’edificio energia richiesta annualm

ente dagli impianti di riscaldam

ento e raffrescam

ento dell’edificio (le caratteristiche degli impianti di

riscaldamento/raffrescam

ento sono tratte da altrenorm

e europee o internazionali o docum

enti nazionali) energia addizionale richiesta annualm

ente dagli impianti di ventilazione

La norma disciplina i m

etodi di calcolo di:

UNI EN ISO 13790:2008

20/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

l’edificio può avere diverse zone termiche a differenti tem

perature di regolazione e può avere un riscaldam

ento intermittente

i possibili intervalli di calcolo sono diversi: l’anno, il mese, l’ora.Per gli

edifice residenziali, il calcolo può essere eseguito anche basandosi sulla stagione di riscaldam

ento/raffrescamento

La UNI EN ISO 13790:2008 prevede la possibilità di eseguire il calcolo dei

fabbisogni netti di energia per il riscaldamento e il raffrescam

ento dell’edificio m

ediante metodi dettagliati di sim

ulazione, che consentono di tenere adeguatam

ente conto dei fenomeni dinam

ici. L’utilizzo di tali metodi,

opportunamente validati in conform

ità alla UNI EN 15265, è da ritenersi sempre

possibile ed in alcuni casi preferibile, in alternativa al più usato metodo m

ensile descritto dalle 11300, una volta che siano disponibili dati clim

atici orari della località considerata.

UNI EN ISO 13790:2008

Premesse per ilcalcolo

UNI EN ISO 13790 Scope

21/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

Flow-chart della

procedura di calcolo e link con altre norm

e

UNI EN ISO 13790:2008

Procedura di calcolo

22/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

Q

uasi-stazionario Calcolo del bilancio energetico in un arco tem

porale sufficientemente lungo

(tipicamente un m

ese o l’intera stagione di riscaldamento/raffrescam

ento) da perm

ettere di tener conto degli effetti dinamici attraverso la determ

inazione em

piricadi un fattore di utilizzazione degli apporti e/o delle perdite

1. Stagionale 2. M

ensile

D

inamico

Calcolo del bilancioenergetico in brevi periodi tem

porali (tipicamente un’ra)

in modo da tener conto dell’inerzia term

ica dell’edificio 1. Sem

plificato 2. Dettagliato

UNI EN ISO 13790:2008

Metodi di calcolo

UN

I TS 11300-1

Modalità per l’applicazione nazionale della 13790 con riferim

ento a questo metodo

UNI EN ISO 13790 5.3

23/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

la procedura di calcolo dipende dal tipo di m

etodo di calcolo, ma le assunzioni

iniziali (condizioni ambientali, com

portamenti degli utenti ecc.) e i dati fisici di

base saranno gli stessi per ciascun metodo

UNI EN ISO 13790:2008

Procedura di calcolo

UN

I TS 11300-1

UNI EN ISO 13790 7.1

24/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI EN ISO 13790:2008

Bilancio del sistema edificio-im

pianto –riscaldam

ento caso semplice

25/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI EN ISO 13790:2008

Bilancio del sistema edificio-im

pianto -riscaldam

ento caso semplice, lato edificio

26/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI EN ISO 13790:2008

Bilancio del sistema edificio-im

pianto -riscaldam

ento caso semplice, lato im

pianto

27/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI EN ISO 13790:2008

Bilancio del sistema edificio-im

pianto-riscaldam

ento

28/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI EN ISO 13790:2008

Bilancio del sistema edificio-im

pianto-raffrescam

ento

29/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

EN 13790

EN 15217

EN 15603

EPBD – SCHEMA GENERALE

EN 1560330/97

Martedì 24 febbraio 2015 ING. EM

ANUELE PIFFERI

Energy performance of buildings – O

verall energy use and definiyion of energy ratings

Prestazione energetica degli edifici Fabbisogno globale di energia e definizione delle classi energetiche

LA NORM

A EN 15603

31/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

EN 15603:2008 Contenuti della norm

a

valutazione delle prestazioni energetiche globali all’interno degli edifici in term

ini di

energia primaria

em

issioni di CO2

altri param

etri definiti a livello nazionale (come ad esem

pio il costo) altre norm

e specificheranno come calcolare i fabbisogni energetici

La norma ha com

e obiettivo

32/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

La norma specifica una m

etodologia, applicabile agli edifici esistenti, per valutare: 1.

il fabbisogno di energia attraverso la contabilizzazione dei consumi

1.

il fabbisogno di energia attraverso il calcolo basato su: 1.

il rilievo in campo dei param

etri tipologici/costruttivi 2.

un uso standard dell’edificio

2.gli intervalli di confidenza dei risultati di fabbisogni calcolo attraverso il confronto con i consum

i reali

3.l’efficacia di possibili m

isure di retrofit

EN 15603:2008 M

etodologia di valutazione della prestazione energetica per edifici esistenti

33/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

EN 15603:2008 Tipi di valutazione Energetica

1. Calculated energy rating

1a. Standard: basata su dati di input convenzionali (clima, occupazione,

ecc.). Questa m

etodologiaprende il nom

e di “design

rating” quando applicata al progetto di un nuovo edificio

1b. Tailored: quando le condizioni al contorno sono quelle specifiche per

quel determinato edificio

che viene analizzato 2. M

easured energy rating I risultati dei due m

etodi non possono essere m

essi a confronto direttamente

34/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

EN 15603:2008 Tipi di valutazione Energetica

35/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

EN 15603:2008 Tipi di valutazione Energetica

36/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

1.Le diverse fonti energetiche devono essere com

putate durante il medesim

o periodo

2.Tale periodo deve essere:

1.Form

ato da un numero intero di anni;

2.Prendere in considerazione il m

aggior numero di anni recenti possibile;

3.Caratterizzato dal m

edesimo m

odello di conduzione dell’edificio

3.Nel caso in cui il periodo sia inferiore ai 3 anni devono essere apportate delle correzioni sulla base dei dati clim

atici;

4.Non devono essere avvenuti interventi di m

odifica delle prestazioni energetiche dell’edificio nell’arco del periodo di analisi;

5.I prim

i anni a partire dalla costruzione dell’edificio dovrebbero essere scartati

PERIO

DO

DI AN

ALISI:

EN 15603:2008 M

easured Energy Rating (O

peration Rating)

37/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

Fonte energetica Tipo di com

bustibile (solido, liquido, gassoso)

Energia elettrica

Energia term

ica Totale

Quantità di energia (M

J, kWh, ecc.)

Fattore di emissione della CO

2 (kgCO

2 /kWh,

ecc.) O

ppureFattore di conversione in energia prim

aria Em

issione di CO2 (kg

CO2 )

Oppure

Consumo di energia prim

aria (tep)

Nel caso dei combustibili è necessario un calcolo prelim

inare per passare dalla quantità m

isurata (kg, l, m3) all’energia erogata (attraverso il potere calorifico)

Computo dei flussi energetici (energia erogata, esportata, prodotta in

sito da fonti rinnovabili)

EN 15603:2008 M

easured Energy Rating (O

peration Rating)

38/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

Computo dei flussi energetici(energia erogata, esportata, prodotta in sito da fonti

rinnovabili) ESEM

PIO:

EN 15603:2008 M

easured Energy Rating (O

peration Rating)

39/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

FATTOR

I DI EM

ISSION

E DELLA CO

2e FATTO

RE D

I CON

VERSIO

NE IN

ENER

GIA PR

IMAR

IA

EN 15603:2008 M

easured Energy Rating (O

peration Rating)

40/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

EN 13790

EN 15217

EN 15603

EPBD – SCHEMA GENERALE

EN 15217

41/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

Energy performance of buildings – M

ethods for expressing energy perform

ance and for energy certification of buildings

M

etodi di valutazione delle prestazioni energetiche degli edifici

Pubblicata nel 2007 e recepita dall’UNI come UNI EN 15217

LA NORM

A EN 15217

42/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

Enti norm

atori e legislatori

sviluppare schemi di certificazione energetica

Enti legislatori

em

anare regole tecniche riguardanti i requisiti energetici degli edifici

Progettisti, proprietari, operatori, utenti stimare le prestazioni di un edificio progettato

o esistente ed i modi di m

igliorare tali prestazioni

UNI EN 15217:2007 Applicazione della norm

a

43/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

La norma EN 15217 stabilisce:

gli indicatori sintetici per esprim

ere le prestazioni energetiche degli edifici (riscaldam

ento, ventilazione, condizionamento, produzione di acqua calda

sanitaria e illuminazione)

le modalità di espressione dei requisiti energetici nelle nuove costruzioni e

nelle ristrutturazioni

le procedure per individuare i valori di riferim

ento delle prestazioni energetiche

le m

odalità per implem

entare schemi di certificazione energetica degli

edifici

UNI EN 15217:2007 biettivi dello standard europeo EN

15217?

44/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

NU

MER

ATOR

E

1. energia erogata [MJ oppure kW

h]

o

2. energia prim

aria [MJ oppure kW

h] o

3. emissioni di CO

2 [kgCO2 ]

o 4. energia netta consum

ata pesata attraverso un parametro deciso a

livello nazionale, come ad esem

pio il costo [€] D

ENO

MIN

ATOR

E

1. un parametro spaziale, com

e ad esempio l’area di pavim

ento

clim

atizzato [m2]

2. un param

etro temporale, com

e ad esempio l’anno [a]

L’indicatore globale di prestazione energetica (EP) è dato dal rapporto fra:

UNI EN 15217:2007 L’indicatore di prestazione Energetica EP

Vedi lezione 16/11 Indicatori

45/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

figurina frigo

UNI EN 15217:2007 L’indicatore di presentazione Energetica

46/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

Per definire dei valori lim

ite di legge

COGENZA

REQ

UISITI M

INIM

I

Per indirizzare progettisti, utenti e operatori del settore a migliorare l’efficienza

energetica della costruzione attraverso la certificazione

ASPETTO INFO

RMATIVO, DI M

ERCATO

CERTIFICAZIO

NE

EN

ERG

ETICA

UNI EN 15217:2007 Perché è necessario individuare degli indicatori della prestazione energetica dell’edificio?

47/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

Scopo dell’im

posizione di requisiti minim

i di legge è la riduzione: 1.dell’inquinam

ento ambientale;

2.della dipendenza da fonti destinate ad esaurirsi; 3.dei costi energetici

Il requisito di legge è la soglia m

inima e deve essere rispettato in

occasioni definite dal legislatore (nuova costruzione, ristrutturazione, m

anutenzione)

Il mancato rispetto del valore lim

ite di legge rende l’edificio “fuorilegge”

Sicuram

ente non è vietato spingere le prestazioni dell’edificio anche oltre quelle im

poste per legge, ma finora ciò è avvenuto raram

ente perché questo rappresenta un costo che non viene riconosciuto ed apprezzato dal m

ercato

UNI EN 15217:2007 R

equisiti minim

i dilegge

48/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

R

equisiti di prestazione energetica globale (riscaldamento +

raffrescamento +

ventilazione +

produzione di acqua calda sanitaria + illum

inazione)

Requisiti specifici:

1.Consum

o di energia per un uso specifico 2.

Caratteristiche dell’edificio o degli impianti considerati nel loro insiem

e 3.

Caratteristiche dei singoli componenti d’involucro edilizio o dei singoli

componenti im

piantistici

1.Caratteristiche term

iche dell’edificio 2.

Impianto di riscaldam

ento e produzione di acqua calda sanitaria 3.

Ventilazione 4.

Controllo solare 5.

Produzione attraverso fonti rinnovabili e cogenerazione

UNI EN 15217:2007 R

equisiti di carattere generale

Approccio semplificato basato su requisiti specifici

49/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI EN 15217:2007

Regione Lombardia

Requisiti di carattere generale – es. EP

Approccio semplificato basato su requisiti specifici –

es. trasmittanza

50/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI EN 15217:2007 R

iduzione o neutralizzazione di alcuni param

etri

I seguienti parametri influenzano la prestazione energetica di un edificio:

- clim

a

- categoria di edificio

- dimensioni e/o form

a

- tasso di ventilazione

- livello d’illuminazione

Si possono utilizzare valori convenzionali (=standard) nel calcolo di EP:

(clima, tasso di ventilazione, livello d’illum

inazione, apporti interni di calore, ecc.) com

e da EN 15603 I valori di riferim

ento di EPr vengono resi dipendenti dai parametri che si

desidera neutralizzare:

1. Formula: EPr =

f (clima, fattore di form

a, destinazione d’uso, ecc.)

2. Edificio fittizio di riferimento (stesse condizioni al contorno di clim

a, dim

ensioni, attività, ma caratterizzato da determ

inati livelli di isolamento, da

precise efficienze di impianto, ecc.)

51/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

Per definire dei valori lim

ite di legge

COGENZA

REQ

UISITI M

INIM

I

Per indirizzare progettisti, utenti e operatori del settore a m

igliorare l’efficienza energetica della costruzione attraverso la certificazione

ASPETTO

INFORM

ATIVO, DI MERCATO

CER

TIFICAZION

E

ENER

GETICA

UNI EN 15217:2007 Perché è necessario individuare degli indicatori della prestazione energetica dell’edificio?

52/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI EN 15217:2007 Contenutidella norm

a

il possibile contenuto di un “sistema di certificazione” e di un “certificato

energetico” indicazioni sugli usi finali e sugli indicatori energetici da considerare nella certificazione energetica una scala di classi di prestazione basata su opportuni valori di riferim

ento il tipo di raccom

andazioni da riportare sul certificato

La norma definisce:

53/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI EN 15217:2007 Esem

pi di Certificato Energetico

54/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

Dati am

ministrativi

1. riferim

ento allo schema di certificazione

2. nom

e del certificatore

3. dati identificativi dell’edificio

4. data di emissione e periodo di validità

Dati tecnici

1. un indicatore globale di prestazione energetica

2. il tipo di valutazione energetica

3. valori di riferim

ento

4. la classe di prestazione energetica presentata su una scala

5. informazioni sulle prestazioni dei principali com

ponenti edilizi e im

piantistici

6. raccomandazioni per il m

iglioramento delle prestazioni energetiche

7. eventuali altri indicatori

UNI EN 15217:2007 Contenuti attestato di certificazione energetica

55/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

LA NORM

A EN 15316 Contenutidella norm

a

generatori a combustione (UNI 10348)

pompe di calore

sistemi solari term

ici sistem

i dicogenerazione sistem

i diteleriscaldamento

altri sistemi ad energia rinnovabile

La norma EN

15316 – CALCOLO

DEI FABBISO

GN

I ENER

GETICI E D

EI R

END

IMEN

TI IMPIAN

TISTICI specifica il calcolo delle prestazioni dei seguenti sistem

i di produzione termica:

56/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

LA NORM

A EN 15316 Fabbisogni energetici e rendim

enti im

piantistici

La norma tratta:

57/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

LA NORM

A EN 15316 Stato di avanzam

ento

58/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

LA NORM

A EN 15378 Contenutidella norm

a

i controlli i m

etodi di prova gli strum

enti di misura

La norma EN

15378 – ISPEZION

E DELLE CALD

AIE E DEG

LI IMPIAN

TI DI

RISCALD

AMEN

TO ( pubblicata nel 2007) specifica:

- gli apparecchi erogatori - il sistem

a di distribuzione - l’accum

ulo termico

- il generatore di calore - le apparecchiature di controllo autom

atico

Sono considerati:

59/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

LA NORM

A EN 15378 Com

ponenti impiantistici

60/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

LE NORM

E EN 15239-15240 Contenutidelle norm

e

il corretto dimensionam

ento dell’im

pianto il corretto funzionam

ento dell’im

pianto l’im

patto sul consumo

energetico

La norme EN

15239 e EN 15240 – ISPEZIO

NE D

EGLI IM

PIANTI D

’ARIA

CON

DIZIO

NATA E VEN

TILAZION

E specificano le metodologie per l’ispezione

degli impianti dal punto di vista del consum

o energetico, nonchè raccomandazioni su

possibili interventi. L’obiettivo è quello di valutare:

61/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

LE NORM

E EN 15239-15240 Contenutidelle norm

e

l’esame della docum

entazione di base del sistema e dei dettagli tecnici

il dimensionam

ento dell’impianto

se il funzionamento del sistem

a è corretto la realizzazione di un’adeguata IAQ

(Indoor Air Quality)

il funzionamento e l’ispezione dei controlli

il funzionamento e l’ispezione dei com

ponenti la potenza del ventilatore

La norme prendono in considerazione:

62/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

LE NORM

E EN 15241-15243 Contenutidelle norm

e

le condizioni di mandata dell’aria di ventilazione e i consum

i elettrici la tem

peratura, i carichi sensibili e i fabbisogni elettricidegli am

bienti condizionati carichi latenti, fabbisogni di um

idificazione e deumidificazione

La norme EN

15241 e EN 15243 – FABBISO

GN

I DEG

LI IMPIAN

TI D’AR

IA CO

ND

IZION

ATA E VENTILAZIO

NE definiscono procedure per calcolare:

63/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

LA NORM

A EN 15251 Contenutidella norm

a

i criteri di progetto per il dimensionam

ento dell’edificio e degli impianti

i parametri am

bientali per i calcoli di prestazione energetica m

etodi per la valutazione a lungo termine della qualità dell’am

biente interno attraverso calcoli o m

isure m

etodi di ispezione e misura dell’am

biente interno degli edifici esistenti classificazione e certificazione dell’am

biente interno

La norma EN

15251 – CRITER

I PER L’AM

BIENTE IN

TERN

O

(AMBIEN

TE TERM

ICO, IAQ

, LUCE E R

UM

OR

E) definisce:

64/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

LA NORM

A EN 15251 Q

ualità dell’ambiente interno

La norma EN

15251 è di notevole interesse perchè, partendo dal presupposto che “non ha senso occuparsi della qualità energetica di un edificio senza contem

poraneamente considerare il livello di qualità am

bientale atteso dall’utente”, fornisce una m

etodologia per la classificazione e certificazione dell’am

biente interno e per poter operare una correlazione tra I consumi energetici di

un edificio ed il corrispondente livello di qualità dell’ambiente interno.

Gli ambienti sono classidicati in tre categorie:

A alto livello di aspettativa

B m

edio livello di aspettativa C

moderato livello di aspettativa

65/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

LA NORM

A EN 15251 Q

ualità dell’ambiente interno

Per la classificazione dell’ambiente interno si considerano i seguenti

fattori ambientali:

requisiti termici invernali

requisiti termici estivi

qualità dell’aria e ventilazione requisiti illum

inotecnici requisiti acustici correnti d’aria

66/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

LA NORM

A EN 15251 G

li inquinati Indoor

Gli inquinanti, inevitabilmente presenti in uno spazio confinato com

e gli ambienti di

un edificio, se non vendono diluiti o rimossi con una corretta ventilazione possono

raggiungere concentrazioni molto elevate, fino a portare a specifiche “patologie”:

Sindrome dell’edificio

malato

(o Sick Building Syndrome)

Sindrome

da sensibilità chimica

multipla

(o Multiple Chem

ical Sensitivity syndrom

e – M

.C.S.)

67/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

LA NORM

A EN 15193 Contenutidella norm

a

una metodologia per la stim

a/calcolo dell’energia usata per l’illum

inazione un indicatore di fabbisogno per illum

inazione da utilizzare nella certificazione energetica degli edifici una m

etodologia di calcolo del consumo dinam

ico di energia per illuminazione

al fine di stimare le prestazioni energetiche globali dell’edificio

La norma EN

15193 – FABBISOG

NO

DI EN

ERG

IA PER L’ILLU

MIN

AZION

E specifica, sia per gli edifici nuovi che per quelli esistenti:

68/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

LA NORM

A EN 15232 Contenutidella norm

a

funzioni utilizzate nei sistemi integrati di autom

azione dell’edificio (BACS)

es. limitazione di tem

peratura, …

pratiche utilizzate nella gestione tecnica dell’edificio

es. monitoraggi am

bientali ed energetici, …

La norma EN

15232 – EFFICIENZA EN

ERG

ETICA MED

IANTE SISTEM

I IN

TEGR

ATI DI AU

TOM

AZION

E definisce le prestazioni, in termini di risparm

io energetico, delle:

69/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

Normativa tecnica nazionale

70/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

NORM

E TECNICHE NAZIONALI

ISO, EN

, UN

I, UN

I TS

ISO

norma INTERNAZIO

NALE EN

norm

a EUROPEA

UN

I norm

a NAZIONALE (per l’Italia)

Nella fase di passaggio tra le norme europee e quelle nazionali esistono norm

e di collegam

ento, sviluppate dal CTI (Comitato Term

otecnico Italiano), denominate

UN

I TS

norma NAZIO

NALE di collegamento

Technical Specification norm

ative document w

hen the state of the art is not yet stable enough

71/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

NORM

E TECNICHE NAZIONALI

Norm

e tecniche di riferimento D

AL 156/08 E-R

72/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

NORM

E TECNICHE NAZIONALI

Norm

e tecniche di riferimento D

AL 156/08 E-R

73/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

NORM

E TECNICHE NAZIONALI

Norm

e tecniche di riferimento D

AL 156/08 E-R

74/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

NORM

E TECNICHE NAZIONALI

Norm

e tecniche di riferimento D

AL 156/08 E-R

75/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

NORM

E TECNICHE NAZIONALI

Norm

e tecniche di riferimento D

AL 156/08 E-R

76/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

NORM

E TECNICHE NAZIONALI

Specifiche tecniche UN

I TS

UN

I TS11300 – 1

Determinazione del fabbisogno di energia term

ica dell’edificio per la climatizzazione

estiva ed invernale U

NI/TS 11300 – 2

Determinazione

del fabbisogno

di energia

primaria

e dei

rendimenti

per la

climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria

UN

I/TS 11300 – 3 Determ

inazione del

fabbisogno di

energia prim

aria e

dei rendim

enti per

la clim

atizzazione estiva U

NI/TS 11300 - 4

Utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di

generazione per riscaldamento di

ambienti e preparazione acqua calda sanitaria

77/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI TS 11300 – PARTE 1 Prestazioni energetiche degli edifici –

Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldam

ento ed il raffrescam

ento ambiente

78/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI TS 11300 – PARTE 1 Scopo e cam

po di applicazione

Definisce linee

guida per

l’applicazione nazionale

della norm

a EN

ISO

13790:2008 con riferim

ento al metodo

mensile per il calcolo dei fabbisogni netti di

energia per riscaldamento ( Q

H,nd ) e per raffrescamento (Q

C,nd ).

fornisce univocità

di valori

e di

metodi

per consentire

la riproducibilità

e confrontabilità dei risultati ed ottem

perare alle condizioni richieste da documenti a

supporto di disposizioni nazionali contiene nelle appendici m

etodi di calcolo che recepiscono le pertinenti parti della norm

ativa europea

con il

completam

ento di

allegati e

dati nazionali

con l’obiettivo di fornire per i procedim

enti di calcolo anche univocità dei dati di ingresso

79/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI TS 11300 – PARTE 1 Som

mario

DESCRIZIONE SINTETICA DELLA PRO

CEDURA DI CALCOLO

DATI DI INGRESSO

PER I CALCOLI

ZONIZZAZIO

NE E ACCOPPIAM

ENTO TERM

ICO TRA ZO

NE TEM

PERATURA INTERNA DATI CLIM

ATICI DURATA DELLA STAGIO

NE DI RISCALDAMENTO

E RAFFRESCAMENTO

PARAM

ETRI DI TRASMISSIO

NE TERMICA

VENTILAZIONE

APPORTI TERM

ICI INTERNI APPO

RTI TERMICI SO

LARI PARAM

ETRI DINAMICI

APPENDICI

80/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI TS 11300 – PARTE 1 D

escrizione della procedura di calcolo

La procedura di calcolo comprende i seguenti passi:

definizione dei confini dell’insieme degli am

bienti climatizzati e non clim

atizzati dell’edificio

definizione dei confini delle diverse zone di calcolo, se richiesta definizione delle condizioni interne di calcolo e dei dati di ingresso relativi al clim

a esterno calcolo, per ogni m

ese e per ogni zona dell’edificio, dei fabbisogni netti di energia term

ica per il riscaldamento ( QH,nd) e il raffrescam

ento (QC,nd) aggregazione dei risultati relativi ai diversi m

esi ed alle diverse zone servite dagli stessi im

pianti

Vedi lezione 16/11 Bilancio energetico

81/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI TS 11300 – PARTE 1 Procedura di calcolo - esem

pio

Vedi lezione 16/11 Bilancio energetico

82/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI TS 11300 – PARTE 1 APPEN

DICE A – determ

inazione semplificata

trasmittanze

83/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI TS 11300 – PARTE 2

Prestazioni energetiche degli edifici –D

eterminazione del fabbisogno di energia prim

aria e dei rendim

enti per la climatizzazione invernale e per

la produzione di acqua calda sanitaria

84/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI TS 11300 – PARTE 2 Scopo e cam

po di applicazione

La specifica tecnica fornisce dati e metodi per la determ

inazione:

del fabbisogno di energia utile per acqua calda sanitaria dei rendim

enti e dei fabbisogni dienergia elettrica degli ausiliari dei sistem

i di riscaldam

ento e produzione di acqua calda sanitaria dei fabbisogni di energia prim

aria per la climatizzazione invernale e per la

produzione dell'acqua calda sanitaria La specifica tecnica si applica a sistem

i di nuova progettazione, ristrutturatio esistenti:

per il solo riscaldamento

misti o com

binati per riscaldamento e produzione acqua calda sanitaria

per sola produzione acqua calda per usi igienico - sanitari

85/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI TS 11300 – PARTE 2 Scopo e cam

po di applicazione

86/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI TS 11300 – PARTE 2 Som

mario

FABBISOG

NI D

I ENER

GIA TER

MICA U

TILE

- per il riscaldamento

- per acqua calda sanitaria

- per altri usi (per usi di cottura)

CRITER

I, METO

DI E FIN

ALITA’ DI CALCO

LO

- espressione generale del fabbisogno di energia prim

aria

- rendimento m

edio stagionale

- rendimenti e perdite dei sottosistem

i degli impianti di riscaldam

ento

- fabbisogno dienergia elettrica dei sottosistemi degli im

pianti di riscaldamento

- m

etododi calcolo sem

plificato

- rendimenti e perdite dei sottosistem

i degli impianti di acqua calda sanitaria

- fabbisogno di energia prim

aria CO

NSU

MI EFFETTIVI D

I COM

BUSTIBILE: M

ETOD

I UN

IFICATI DI R

ILIEVO

E DETR

MIN

AZION

E APPEN

DICI

Vedi lezioni su Progettazione im

piantistica

87/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI TS 11300 – PARTE 2 Criteri, m

etodi e finalità di calcolo

Ai fini del calcolo dei rendimenti o delle perdite, gli im

pianti si considerano suddivisi in sottosistem

i e la determinazione del rendim

ento medio stagionale di un

impianto di riscaldam

ento e del fabbisogno di energia primaria deve essere effettuata in

base ai rendimenti (o alle perdite) dei sottosistem

i che lo compongono.

Ai fini della determinazione dei rendim

enti (o delle perdite) dei sottosistemi,

sono previsti i seguenti metodi:

determ

inazione sulla base di prospetti contenenti dati pre-calcolati in funzione della tipologia del sottosistem

a e di uno o più parametri caratteristici

calcolo mediante m

etodi descritti nella presente specifica tecnica

L’adozione del m

etodo dipende dal tipo di valutazione energetica previsto e anche dalle caratteristiche del sottosistem

a.

88/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI TS 11300 – PARTE 2 Criteri, m

etodi e finalità di calcolo - esempio

89/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI TS 11300 – PARTE 3

Prestazioni energetiche degli edifici –D

eterminazione del fabbisogno di energia prim

aria e dei rendim

enti per la climatizzazione estiva

90/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI TS 11300 – PARTE 3 Scopo e cam

po di applicazione

La specifica tecnica fornisce dati e metodi per la determ

inazione:

dei rendimenti e dei fabbisogni di energia dei sistem

i di climatizzazione estiva

dei fabbisogni di energia primaria per la clim

atizzazione estiva La specifica tecnica si applica unicam

ente ad impianti fissi di clim

atizzazione estiva con m

acchine frigorifere azionate elettricamente o ad assorbim

ento. La specifica tecnica si applica a sistem

i di nuova progettazione, ristrutturati o esistenti: per il solo raffrescam

ento per la clim

atizzazione estiva La specifica tecnica non si applica ai singoli com

ponenti dei sistemi di

climatizzazione estiva per i quali rim

anda invece alle specifiche norme di prodotto.

91/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI TS 11300 – PARTE 3 Som

mario

PRO

CEDU

RA D

I CALCOLO

: FABBISOG

NO

DI EN

ERG

IA PRIM

ARIA PER

LA CLIM

ATIZZAZION

E ESTIVA QC,P E R

END

IMEN

TO G

LOBALE M

EDIO

STAG

ION

ALE Appendice A - CALCO

LO DELLE PERDITE DI DISTRIBUZIO

NE Appendice B – M

ETODI PER IL CALCO

LO DELLE PERDITE DI ACCUM

ULO

Appendice C - CALCOLO

DEL COEFFICIENTE CO

RRETTIVO ɳ1 PER M

ACCHINE CON

FUNZIO

NAMENTO

IN CONDIZIO

NI DIVERSE DA QUELLE NO

MINALI

Appendice D – COEFFICIENTI DI CO

RREZIONE PER L’ADEGUAM

ENTOALLE REALI

CO

NDIZIONI DI FUNZIO

NAMENTO

Appendice E – ESEM

PIO DI CALCO

LO DELL’ENERGIA PRIM

ARIA PER LA

CLIMATIZZAZIO

NE ESTIVA Appendice F - CALCO

LO DEL FABBISO

GNO PER TRATTAM

ENTO DELL’ARIA IN

CO

NDIZIONI DIVERSE DA Q

UELLE DI RIFERIMENTO

Appendice G - CALCO

LO DEL CO

EFFICIENTE DI PRESTAZIONE ENERGETICA

STAGIO

NALE (SEER)

92/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI TS 11300 – PARTE 3 Procedura di calcolo

La determinazione della quantità di energia prim

aria richiesta per la climatizzazione estiva

si basa sul valore del fabbisogno di energia termica utile Q

C,nd dell’edificio calcolato in condizioni ideali (tem

peratura uniforme in tutto il volum

e climatizzato) per la

stagione estiva. Prevede una procedura che porta ad individuare, su base m

ensile estesa a tutta la stagione di raffrescam

ento, le seguenti grandezze:

il coefficiente di prestazione medio m

ensile ɳm

m e stagionale ɳm

s del sistem

a di produzione dell’energia frigorifera il fabbisogno di energia prim

aria QC,P necessaria per il raffrescam

ento dell’edificio (tenendo conto sia del fabbisogno di energia utile sensibile, sia dell’eventuale fabbisogno di energia utile latente per il controllo dell’um

idità) in base al tipo e alle caratteristiche dell’im

pianto previsto o installato.

93/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI TS 11300 – PARTE 3 Procedura di calcolo

La procedura di seguito riportata specifica un metodo per determ

inare il fabbisogno di energia prim

aria per la climatizzazione estiva di un edificio.

Il calcolo si articola nelle seguenti fasi:

determinazione del fabbisogno ideale di raffrescam

ento QC,nd , secondo la

UN

I/TS 11300-1:2008 calcolo delle perdite di em

issione, regolazione, distribuzione ed accumulo

dell’impianto e calcolo dell’energia eventualm

ente recuperata calcolo del fabbisogno per trattam

ento dell’aria Qv

calcolo del fabbisogno di energia elettrica per ausiliari degli impianti di

climatizzazione Q

aux calcolo del coefficiente di prestazione m

edio mensile ɳ

mm

delle macchine frigorifere,

attraverso la valutazione di dati prestazionali di riferimento forniti dai costruttori

calcolo del fabbisogno di energia primaria per la clim

atizzazione estiva QC,P

94/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI TS 11300 – PARTE 4

Prestazioni energetiche degli edifici –U

tilizzo di energie rinnovabili e altri metodi di

generazione per la climatizzazione invernale e per la

produzione di acqua calda sanitaria

95/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI TS 11300 – PARTE 4 Scopo e cam

po di applicazione

La specifica tecnica calcola il fabbisogno di energia primaria per la clim

atizzazione invernale e la produzione di acqua calda sanitaria nel caso vi siano sottosistem

i di generazione che forniscono energia term

ica utile da energie rinnovabili o con m

etodi di generazione diversi dalla combustione a fiam

ma di com

bustibili fossili trattata nella UNI/TS 11300-2. Si considerano le seguenti sorgenti di energie rinnovabili per produzione di energia term

ica utile:

solare termico

biomasse

fonti aerauliche, geotermiche e idrauliche nel caso di pom

pe di calore per la quota considerata rinnovabile

e per la produzione di energia elettrica:

solare fotovoltaico

96/97 M

artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI

UNI TS 11300 – PARTE 4 Som

mario

PRINCIPI GENERALI PER IL CALCOLO

SO

LARE TER

MICO

SO

LARE FO

TOVO

LTAICO

COM

BUSTIO

NE D

I BIOM

ASSE PO

MPE D

I CALOR

E TELER

ISCALDAM

ENTO

CO

GEN

ERAZIO

NE

APPENDICI

Vedi lezioni su argom

enti specifici

Martedì 24 febbraio 2015 ING. EM

ANUELE PIFFERI

Questa presentazione è m

essa a disposizione sulla base dei termini della licenza Creative Com

mons Public License; Attribuzione – Non com

merciale – Non opere derivate 2.5 Versione italiana

Ing. Emanuele Pifferi

emanuele.pifferi@

gruppoeden.it

Grazie

per l’atten

zione…

…e restiamo in

contatto!