Sommario della lezione Certificatore energetico in edilizia
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Martedì 24 febbraio 2015 Ing. Em
anuele Pifferi
Certificatore energetico in edilizia Corso IFTS m
odulo
Somm
ario della lezione N
OR
ME TECN
ICHE EU
RO
PEE Cenni alle principali norm
e tecniche europee in materia di risparm
io energetico N
OR
MATIVA TECN
ICA NAZIO
NALE
Le specifiche tecniche della serie UNI TS 11300 R
EQU
ISITI OR
GAN
IZZATIVI: ISO 9001
Oltre gli aspetti tecnici: l’im
portanza degli aspetti gestionali e amm
inistrativi
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
LEGGI E NORM
E R
elazione tra legislazione e normativa tecnica
LEGISLAZIONE
Il legislatore redige leggi e regolamenti m
entre gli aspetti tecnici sono dem
andati agli enti normatori preposti
LEGISLATO
RE
Fissa obiettivi e requisiti di qualità e
sicurezza di prodotti e servizi
Regole tecniche (obbligatorie)
ENTI D
I NO
RM
AZION
E
Preparano norme tecniche di
dettaglio (volontarie)
Che possono divenire obbligatorie per consentire l’attuazione degli obiettivi stabiliti per legge (recepim
ento)
Le leggi e le norme tecniche sono com
plementari
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Norme tecniche europee
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NORM
E TECNICHE EUROPEE
Norm
e tecniche: come orientarsi?
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RELAZIONE TRA LEGISLAZIO
NE E NO
RMATIVA TECNICA
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DEFINIZIONE DI NO
RMA
Come nasce una norm
a
"norma" è la specifica tecnica approvata da un organism
o riconosciuto a svolgere attività norm
ativa per applicazione ripetuta o continua, la cui osservanza non sia obbligatoria e che appartenga ad una delle seguenti categorie:
- norma INTERNAZIO
NALE (ISO)
- norm
a EUROPEA (EN
) -norm
a NAZIONALE (per l’Italia U
NI)
la norma nasce attraverso i seguenti processi:
- studio (W
orking Group)
- stesura docum
ento (Work Item
)
- inchiesta pubblica (Project)
- pubblicazione
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COM
ITATI TECNICI CEN Com
itati Tecnici di Sistema, quelli che si
occupano nello specifico della EPBD sono:
BT/WG
173 Project Group di coordinam
ento sulla direttiva TC 89 Prestazioni term
iche degli edifici e dei componenti per l'edilizia
TC 156 Impianti di ventilazione per edifici
TC 169 Luce ed illuminazione
TC 228 Impianti di riscaldam
ento negli edifici TC 247 Regolazioni per le installazioni m
eccaniche negli edifici
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I COM
ITATI TECNICI CEN
/TC 89 Prestazioni termiche degli edifici e
dei componenti per l’edilizia
calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento e il
raffrescamento degli edifici – m
etodo semplificato
stima dei consum
i di energia e definizione di metodologie di
valutazione energetica degli edifici esistenti m
etodi per esprimere le prestazioni energetiche e definizione di un sistem
a di certificazione
prCR 15217, prEN
15203, prEN prEN
ISO ISO
13790 13790 rev rev, prEN
15255, prEN 15265, prEN
ISO 10077-1 rev, prEN
ISO 10077-2,
prEN 14786 rev, prEN
ISO 14789,
prEN ISO
10211 rev, prEN ISO
10456 rev, prEN ISO
13370 rev, prEN
ISO 14683 rev, prEN
6946 rev, prEN 13947
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I COM
ITATI TECNICI CEN
/TC 228 Impianti di riscaldam
ento negli edifici
consumo energetico totale, energia prim
aria ed emissioni di CO
2 m
etodo di calcolo dei fabbisogni energetici e dei rendimenti degli im
pianti di riscaldam
ento linee guida per l’ispezione delle caldaie e degli im
pianti di riscaldamento
prEN 15315, prEN
15316 , prEN 15377 , prEN
15378
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I COM
ITATI TECNICI CEN
/TC 156 Impianti di ventilazione
per edifici
portate di ventilazione negli edifici fabbisogni energetici degli im
pianti di ventilazione e condizionamento
linee guida per l’ispezione di aria condizionata linee guida per l’ispezione di ventilazione specificazione di criteri per l’am
biente interno (termico, lum
inoso, acustico, qualità dell’aria)
prEN 15243, prEN
15241, EN 13465, prEN
15242, prEN 13779 rev,
prEN 15251, prEN
15240, prEN 15239
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I COM
ITATI TECNICI CEN
/TC 169 Luce ed illuminazione
fabbisogno di energia per l’illuminazione, sia per gli edifici nuovi che
per quelli esistenti definire un indicatore di fabbisogno energetico annuo espresso in kW
h/m2anno
prEN 15193
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I COM
ITATI TECNICI CEN
/TC 247 Regolazione degli im
pianti term
ici negli edifici
metodi di calcolo per il m
iglioramento dell’efficienza energetica attraverso
l’applicazione di sistemi integrati di autom
azione
prEN 15232
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EN 13790
EN 15217
EN 15603
EPBD – SCHEMA GENERALE
EN 13790
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Energy performance of buildings – Calculation of energy use for space
heating and cooling
Prestazione energetica degli edifici
Calcolo dei consumi di energia per il
riscaldamento ed il raffrescam
ento ambientale
LA NORM
A EN 13790
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UNI EN ISO 13790:2008
La Norma EN 13790 è uno standard internazionale, che contiene vari m
etodi di calcolo per il progetto e la valutazione delle prestazioni term
iche ed energetiche degli edifici. Contiene un insiem
e coerente di metodi per il calcolo, a vari livelli di
dettaglio, degli fabbisogni energetici per il riscaldamento e il raffrescam
ento degli edifici.
Descrizione della N
orma
UNI EN ISO 13790 Introduction
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Contenuti della Norm
a
scambio term
ico per trasmissione e ventilazione dell’edificio quando riscaldato
o raffrescato a temperatura interna costante
contributo delle sorgenti di calore interne e solari al bilancio termico
dell’edificio fabbisogni annuali di energia per riscaldam
ento e raffrescamento, per
mantenere le tem
perature di set-point specificate nell’edificio energia richiesta annualm
ente dagli impianti di riscaldam
ento e raffrescam
ento dell’edificio (le caratteristiche degli impianti di
riscaldamento/raffrescam
ento sono tratte da altrenorm
e europee o internazionali o docum
enti nazionali) energia addizionale richiesta annualm
ente dagli impianti di ventilazione
La norma disciplina i m
etodi di calcolo di:
UNI EN ISO 13790:2008
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l’edificio può avere diverse zone termiche a differenti tem
perature di regolazione e può avere un riscaldam
ento intermittente
i possibili intervalli di calcolo sono diversi: l’anno, il mese, l’ora.Per gli
edifice residenziali, il calcolo può essere eseguito anche basandosi sulla stagione di riscaldam
ento/raffrescamento
La UNI EN ISO 13790:2008 prevede la possibilità di eseguire il calcolo dei
fabbisogni netti di energia per il riscaldamento e il raffrescam
ento dell’edificio m
ediante metodi dettagliati di sim
ulazione, che consentono di tenere adeguatam
ente conto dei fenomeni dinam
ici. L’utilizzo di tali metodi,
opportunamente validati in conform
ità alla UNI EN 15265, è da ritenersi sempre
possibile ed in alcuni casi preferibile, in alternativa al più usato metodo m
ensile descritto dalle 11300, una volta che siano disponibili dati clim
atici orari della località considerata.
UNI EN ISO 13790:2008
Premesse per ilcalcolo
UNI EN ISO 13790 Scope
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Flow-chart della
procedura di calcolo e link con altre norm
e
UNI EN ISO 13790:2008
Procedura di calcolo
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Q
uasi-stazionario Calcolo del bilancio energetico in un arco tem
porale sufficientemente lungo
(tipicamente un m
ese o l’intera stagione di riscaldamento/raffrescam
ento) da perm
ettere di tener conto degli effetti dinamici attraverso la determ
inazione em
piricadi un fattore di utilizzazione degli apporti e/o delle perdite
1. Stagionale 2. M
ensile
D
inamico
Calcolo del bilancioenergetico in brevi periodi tem
porali (tipicamente un’ra)
in modo da tener conto dell’inerzia term
ica dell’edificio 1. Sem
plificato 2. Dettagliato
UNI EN ISO 13790:2008
Metodi di calcolo
UN
I TS 11300-1
Modalità per l’applicazione nazionale della 13790 con riferim
ento a questo metodo
UNI EN ISO 13790 5.3
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la procedura di calcolo dipende dal tipo di m
etodo di calcolo, ma le assunzioni
iniziali (condizioni ambientali, com
portamenti degli utenti ecc.) e i dati fisici di
base saranno gli stessi per ciascun metodo
UNI EN ISO 13790:2008
Procedura di calcolo
UN
I TS 11300-1
UNI EN ISO 13790 7.1
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UNI EN ISO 13790:2008
Bilancio del sistema edificio-im
pianto –riscaldam
ento caso semplice
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UNI EN ISO 13790:2008
Bilancio del sistema edificio-im
pianto -riscaldam
ento caso semplice, lato edificio
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UNI EN ISO 13790:2008
Bilancio del sistema edificio-im
pianto -riscaldam
ento caso semplice, lato im
pianto
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UNI EN ISO 13790:2008
Bilancio del sistema edificio-im
pianto-riscaldam
ento
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UNI EN ISO 13790:2008
Bilancio del sistema edificio-im
pianto-raffrescam
ento
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EN 13790
EN 15217
EN 15603
EPBD – SCHEMA GENERALE
EN 1560330/97
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ANUELE PIFFERI
Energy performance of buildings – O
verall energy use and definiyion of energy ratings
Prestazione energetica degli edifici Fabbisogno globale di energia e definizione delle classi energetiche
LA NORM
A EN 15603
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EN 15603:2008 Contenuti della norm
a
valutazione delle prestazioni energetiche globali all’interno degli edifici in term
ini di
energia primaria
em
issioni di CO2
altri param
etri definiti a livello nazionale (come ad esem
pio il costo) altre norm
e specificheranno come calcolare i fabbisogni energetici
La norma ha com
e obiettivo
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La norma specifica una m
etodologia, applicabile agli edifici esistenti, per valutare: 1.
il fabbisogno di energia attraverso la contabilizzazione dei consumi
1.
il fabbisogno di energia attraverso il calcolo basato su: 1.
il rilievo in campo dei param
etri tipologici/costruttivi 2.
un uso standard dell’edificio
2.gli intervalli di confidenza dei risultati di fabbisogni calcolo attraverso il confronto con i consum
i reali
3.l’efficacia di possibili m
isure di retrofit
EN 15603:2008 M
etodologia di valutazione della prestazione energetica per edifici esistenti
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EN 15603:2008 Tipi di valutazione Energetica
1. Calculated energy rating
1a. Standard: basata su dati di input convenzionali (clima, occupazione,
ecc.). Questa m
etodologiaprende il nom
e di “design
rating” quando applicata al progetto di un nuovo edificio
1b. Tailored: quando le condizioni al contorno sono quelle specifiche per
quel determinato edificio
che viene analizzato 2. M
easured energy rating I risultati dei due m
etodi non possono essere m
essi a confronto direttamente
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EN 15603:2008 Tipi di valutazione Energetica
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EN 15603:2008 Tipi di valutazione Energetica
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1.Le diverse fonti energetiche devono essere com
putate durante il medesim
o periodo
2.Tale periodo deve essere:
1.Form
ato da un numero intero di anni;
2.Prendere in considerazione il m
aggior numero di anni recenti possibile;
3.Caratterizzato dal m
edesimo m
odello di conduzione dell’edificio
3.Nel caso in cui il periodo sia inferiore ai 3 anni devono essere apportate delle correzioni sulla base dei dati clim
atici;
4.Non devono essere avvenuti interventi di m
odifica delle prestazioni energetiche dell’edificio nell’arco del periodo di analisi;
5.I prim
i anni a partire dalla costruzione dell’edificio dovrebbero essere scartati
PERIO
DO
DI AN
ALISI:
EN 15603:2008 M
easured Energy Rating (O
peration Rating)
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Fonte energetica Tipo di com
bustibile (solido, liquido, gassoso)
Energia elettrica
Energia term
ica Totale
Quantità di energia (M
J, kWh, ecc.)
Fattore di emissione della CO
2 (kgCO
2 /kWh,
ecc.) O
ppureFattore di conversione in energia prim
aria Em
issione di CO2 (kg
CO2 )
Oppure
Consumo di energia prim
aria (tep)
Nel caso dei combustibili è necessario un calcolo prelim
inare per passare dalla quantità m
isurata (kg, l, m3) all’energia erogata (attraverso il potere calorifico)
Computo dei flussi energetici (energia erogata, esportata, prodotta in
sito da fonti rinnovabili)
EN 15603:2008 M
easured Energy Rating (O
peration Rating)
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Computo dei flussi energetici(energia erogata, esportata, prodotta in sito da fonti
rinnovabili) ESEM
PIO:
EN 15603:2008 M
easured Energy Rating (O
peration Rating)
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FATTOR
I DI EM
ISSION
E DELLA CO
2e FATTO
RE D
I CON
VERSIO
NE IN
ENER
GIA PR
IMAR
IA
EN 15603:2008 M
easured Energy Rating (O
peration Rating)
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EN 13790
EN 15217
EN 15603
EPBD – SCHEMA GENERALE
EN 15217
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Energy performance of buildings – M
ethods for expressing energy perform
ance and for energy certification of buildings
M
etodi di valutazione delle prestazioni energetiche degli edifici
Pubblicata nel 2007 e recepita dall’UNI come UNI EN 15217
LA NORM
A EN 15217
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Enti norm
atori e legislatori
sviluppare schemi di certificazione energetica
Enti legislatori
em
anare regole tecniche riguardanti i requisiti energetici degli edifici
Progettisti, proprietari, operatori, utenti stimare le prestazioni di un edificio progettato
o esistente ed i modi di m
igliorare tali prestazioni
UNI EN 15217:2007 Applicazione della norm
a
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La norma EN 15217 stabilisce:
gli indicatori sintetici per esprim
ere le prestazioni energetiche degli edifici (riscaldam
ento, ventilazione, condizionamento, produzione di acqua calda
sanitaria e illuminazione)
le modalità di espressione dei requisiti energetici nelle nuove costruzioni e
nelle ristrutturazioni
le procedure per individuare i valori di riferim
ento delle prestazioni energetiche
le m
odalità per implem
entare schemi di certificazione energetica degli
edifici
UNI EN 15217:2007 biettivi dello standard europeo EN
15217?
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NU
MER
ATOR
E
1. energia erogata [MJ oppure kW
h]
o
2. energia prim
aria [MJ oppure kW
h] o
3. emissioni di CO
2 [kgCO2 ]
o 4. energia netta consum
ata pesata attraverso un parametro deciso a
livello nazionale, come ad esem
pio il costo [€] D
ENO
MIN
ATOR
E
1. un parametro spaziale, com
e ad esempio l’area di pavim
ento
clim
atizzato [m2]
2. un param
etro temporale, com
e ad esempio l’anno [a]
L’indicatore globale di prestazione energetica (EP) è dato dal rapporto fra:
UNI EN 15217:2007 L’indicatore di prestazione Energetica EP
Vedi lezione 16/11 Indicatori
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figurina frigo
UNI EN 15217:2007 L’indicatore di presentazione Energetica
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Per definire dei valori lim
ite di legge
COGENZA
REQ
UISITI M
INIM
I
Per indirizzare progettisti, utenti e operatori del settore a migliorare l’efficienza
energetica della costruzione attraverso la certificazione
ASPETTO INFO
RMATIVO, DI M
ERCATO
CERTIFICAZIO
NE
EN
ERG
ETICA
UNI EN 15217:2007 Perché è necessario individuare degli indicatori della prestazione energetica dell’edificio?
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Scopo dell’im
posizione di requisiti minim
i di legge è la riduzione: 1.dell’inquinam
ento ambientale;
2.della dipendenza da fonti destinate ad esaurirsi; 3.dei costi energetici
Il requisito di legge è la soglia m
inima e deve essere rispettato in
occasioni definite dal legislatore (nuova costruzione, ristrutturazione, m
anutenzione)
Il mancato rispetto del valore lim
ite di legge rende l’edificio “fuorilegge”
Sicuram
ente non è vietato spingere le prestazioni dell’edificio anche oltre quelle im
poste per legge, ma finora ciò è avvenuto raram
ente perché questo rappresenta un costo che non viene riconosciuto ed apprezzato dal m
ercato
UNI EN 15217:2007 R
equisiti minim
i dilegge
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R
equisiti di prestazione energetica globale (riscaldamento +
raffrescamento +
ventilazione +
produzione di acqua calda sanitaria + illum
inazione)
Requisiti specifici:
1.Consum
o di energia per un uso specifico 2.
Caratteristiche dell’edificio o degli impianti considerati nel loro insiem
e 3.
Caratteristiche dei singoli componenti d’involucro edilizio o dei singoli
componenti im
piantistici
1.Caratteristiche term
iche dell’edificio 2.
Impianto di riscaldam
ento e produzione di acqua calda sanitaria 3.
Ventilazione 4.
Controllo solare 5.
Produzione attraverso fonti rinnovabili e cogenerazione
UNI EN 15217:2007 R
equisiti di carattere generale
Approccio semplificato basato su requisiti specifici
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UNI EN 15217:2007
Regione Lombardia
Requisiti di carattere generale – es. EP
Approccio semplificato basato su requisiti specifici –
es. trasmittanza
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UNI EN 15217:2007 R
iduzione o neutralizzazione di alcuni param
etri
I seguienti parametri influenzano la prestazione energetica di un edificio:
- clim
a
- categoria di edificio
- dimensioni e/o form
a
- tasso di ventilazione
- livello d’illuminazione
Si possono utilizzare valori convenzionali (=standard) nel calcolo di EP:
(clima, tasso di ventilazione, livello d’illum
inazione, apporti interni di calore, ecc.) com
e da EN 15603 I valori di riferim
ento di EPr vengono resi dipendenti dai parametri che si
desidera neutralizzare:
1. Formula: EPr =
f (clima, fattore di form
a, destinazione d’uso, ecc.)
2. Edificio fittizio di riferimento (stesse condizioni al contorno di clim
a, dim
ensioni, attività, ma caratterizzato da determ
inati livelli di isolamento, da
precise efficienze di impianto, ecc.)
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Per definire dei valori lim
ite di legge
COGENZA
REQ
UISITI M
INIM
I
Per indirizzare progettisti, utenti e operatori del settore a m
igliorare l’efficienza energetica della costruzione attraverso la certificazione
ASPETTO
INFORM
ATIVO, DI MERCATO
CER
TIFICAZION
E
ENER
GETICA
UNI EN 15217:2007 Perché è necessario individuare degli indicatori della prestazione energetica dell’edificio?
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UNI EN 15217:2007 Contenutidella norm
a
il possibile contenuto di un “sistema di certificazione” e di un “certificato
energetico” indicazioni sugli usi finali e sugli indicatori energetici da considerare nella certificazione energetica una scala di classi di prestazione basata su opportuni valori di riferim
ento il tipo di raccom
andazioni da riportare sul certificato
La norma definisce:
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UNI EN 15217:2007 Esem
pi di Certificato Energetico
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Dati am
ministrativi
1. riferim
ento allo schema di certificazione
2. nom
e del certificatore
3. dati identificativi dell’edificio
4. data di emissione e periodo di validità
Dati tecnici
1. un indicatore globale di prestazione energetica
2. il tipo di valutazione energetica
3. valori di riferim
ento
4. la classe di prestazione energetica presentata su una scala
5. informazioni sulle prestazioni dei principali com
ponenti edilizi e im
piantistici
6. raccomandazioni per il m
iglioramento delle prestazioni energetiche
7. eventuali altri indicatori
UNI EN 15217:2007 Contenuti attestato di certificazione energetica
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LA NORM
A EN 15316 Contenutidella norm
a
generatori a combustione (UNI 10348)
pompe di calore
sistemi solari term
ici sistem
i dicogenerazione sistem
i diteleriscaldamento
altri sistemi ad energia rinnovabile
La norma EN
15316 – CALCOLO
DEI FABBISO
GN
I ENER
GETICI E D
EI R
END
IMEN
TI IMPIAN
TISTICI specifica il calcolo delle prestazioni dei seguenti sistem
i di produzione termica:
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LA NORM
A EN 15316 Fabbisogni energetici e rendim
enti im
piantistici
La norma tratta:
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LA NORM
A EN 15316 Stato di avanzam
ento
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LA NORM
A EN 15378 Contenutidella norm
a
i controlli i m
etodi di prova gli strum
enti di misura
La norma EN
15378 – ISPEZION
E DELLE CALD
AIE E DEG
LI IMPIAN
TI DI
RISCALD
AMEN
TO ( pubblicata nel 2007) specifica:
- gli apparecchi erogatori - il sistem
a di distribuzione - l’accum
ulo termico
- il generatore di calore - le apparecchiature di controllo autom
atico
Sono considerati:
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
LA NORM
A EN 15378 Com
ponenti impiantistici
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
LE NORM
E EN 15239-15240 Contenutidelle norm
e
il corretto dimensionam
ento dell’im
pianto il corretto funzionam
ento dell’im
pianto l’im
patto sul consumo
energetico
La norme EN
15239 e EN 15240 – ISPEZIO
NE D
EGLI IM
PIANTI D
’ARIA
CON
DIZIO
NATA E VEN
TILAZION
E specificano le metodologie per l’ispezione
degli impianti dal punto di vista del consum
o energetico, nonchè raccomandazioni su
possibili interventi. L’obiettivo è quello di valutare:
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
LE NORM
E EN 15239-15240 Contenutidelle norm
e
l’esame della docum
entazione di base del sistema e dei dettagli tecnici
il dimensionam
ento dell’impianto
se il funzionamento del sistem
a è corretto la realizzazione di un’adeguata IAQ
(Indoor Air Quality)
il funzionamento e l’ispezione dei controlli
il funzionamento e l’ispezione dei com
ponenti la potenza del ventilatore
La norme prendono in considerazione:
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
LE NORM
E EN 15241-15243 Contenutidelle norm
e
le condizioni di mandata dell’aria di ventilazione e i consum
i elettrici la tem
peratura, i carichi sensibili e i fabbisogni elettricidegli am
bienti condizionati carichi latenti, fabbisogni di um
idificazione e deumidificazione
La norme EN
15241 e EN 15243 – FABBISO
GN
I DEG
LI IMPIAN
TI D’AR
IA CO
ND
IZION
ATA E VENTILAZIO
NE definiscono procedure per calcolare:
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
LA NORM
A EN 15251 Contenutidella norm
a
i criteri di progetto per il dimensionam
ento dell’edificio e degli impianti
i parametri am
bientali per i calcoli di prestazione energetica m
etodi per la valutazione a lungo termine della qualità dell’am
biente interno attraverso calcoli o m
isure m
etodi di ispezione e misura dell’am
biente interno degli edifici esistenti classificazione e certificazione dell’am
biente interno
La norma EN
15251 – CRITER
I PER L’AM
BIENTE IN
TERN
O
(AMBIEN
TE TERM
ICO, IAQ
, LUCE E R
UM
OR
E) definisce:
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
LA NORM
A EN 15251 Q
ualità dell’ambiente interno
La norma EN
15251 è di notevole interesse perchè, partendo dal presupposto che “non ha senso occuparsi della qualità energetica di un edificio senza contem
poraneamente considerare il livello di qualità am
bientale atteso dall’utente”, fornisce una m
etodologia per la classificazione e certificazione dell’am
biente interno e per poter operare una correlazione tra I consumi energetici di
un edificio ed il corrispondente livello di qualità dell’ambiente interno.
Gli ambienti sono classidicati in tre categorie:
A alto livello di aspettativa
B m
edio livello di aspettativa C
moderato livello di aspettativa
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
LA NORM
A EN 15251 Q
ualità dell’ambiente interno
Per la classificazione dell’ambiente interno si considerano i seguenti
fattori ambientali:
requisiti termici invernali
requisiti termici estivi
qualità dell’aria e ventilazione requisiti illum
inotecnici requisiti acustici correnti d’aria
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
LA NORM
A EN 15251 G
li inquinati Indoor
Gli inquinanti, inevitabilmente presenti in uno spazio confinato com
e gli ambienti di
un edificio, se non vendono diluiti o rimossi con una corretta ventilazione possono
raggiungere concentrazioni molto elevate, fino a portare a specifiche “patologie”:
Sindrome dell’edificio
malato
(o Sick Building Syndrome)
Sindrome
da sensibilità chimica
multipla
(o Multiple Chem
ical Sensitivity syndrom
e – M
.C.S.)
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
LA NORM
A EN 15193 Contenutidella norm
a
una metodologia per la stim
a/calcolo dell’energia usata per l’illum
inazione un indicatore di fabbisogno per illum
inazione da utilizzare nella certificazione energetica degli edifici una m
etodologia di calcolo del consumo dinam
ico di energia per illuminazione
al fine di stimare le prestazioni energetiche globali dell’edificio
La norma EN
15193 – FABBISOG
NO
DI EN
ERG
IA PER L’ILLU
MIN
AZION
E specifica, sia per gli edifici nuovi che per quelli esistenti:
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
LA NORM
A EN 15232 Contenutidella norm
a
funzioni utilizzate nei sistemi integrati di autom
azione dell’edificio (BACS)
es. limitazione di tem
peratura, …
pratiche utilizzate nella gestione tecnica dell’edificio
es. monitoraggi am
bientali ed energetici, …
La norma EN
15232 – EFFICIENZA EN
ERG
ETICA MED
IANTE SISTEM
I IN
TEGR
ATI DI AU
TOM
AZION
E definisce le prestazioni, in termini di risparm
io energetico, delle:
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Normativa tecnica nazionale
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
NORM
E TECNICHE NAZIONALI
ISO, EN
, UN
I, UN
I TS
ISO
norma INTERNAZIO
NALE EN
norm
a EUROPEA
UN
I norm
a NAZIONALE (per l’Italia)
Nella fase di passaggio tra le norme europee e quelle nazionali esistono norm
e di collegam
ento, sviluppate dal CTI (Comitato Term
otecnico Italiano), denominate
UN
I TS
norma NAZIO
NALE di collegamento
Technical Specification norm
ative document w
hen the state of the art is not yet stable enough
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
NORM
E TECNICHE NAZIONALI
Norm
e tecniche di riferimento D
AL 156/08 E-R
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
NORM
E TECNICHE NAZIONALI
Norm
e tecniche di riferimento D
AL 156/08 E-R
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NORM
E TECNICHE NAZIONALI
Norm
e tecniche di riferimento D
AL 156/08 E-R
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
NORM
E TECNICHE NAZIONALI
Norm
e tecniche di riferimento D
AL 156/08 E-R
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NORM
E TECNICHE NAZIONALI
Norm
e tecniche di riferimento D
AL 156/08 E-R
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NORM
E TECNICHE NAZIONALI
Specifiche tecniche UN
I TS
UN
I TS11300 – 1
Determinazione del fabbisogno di energia term
ica dell’edificio per la climatizzazione
estiva ed invernale U
NI/TS 11300 – 2
Determinazione
del fabbisogno
di energia
primaria
e dei
rendimenti
per la
climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria
UN
I/TS 11300 – 3 Determ
inazione del
fabbisogno di
energia prim
aria e
dei rendim
enti per
la clim
atizzazione estiva U
NI/TS 11300 - 4
Utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di
generazione per riscaldamento di
ambienti e preparazione acqua calda sanitaria
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UNI TS 11300 – PARTE 1 Prestazioni energetiche degli edifici –
Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldam
ento ed il raffrescam
ento ambiente
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UNI TS 11300 – PARTE 1 Scopo e cam
po di applicazione
Definisce linee
guida per
l’applicazione nazionale
della norm
a EN
ISO
13790:2008 con riferim
ento al metodo
mensile per il calcolo dei fabbisogni netti di
energia per riscaldamento ( Q
H,nd ) e per raffrescamento (Q
C,nd ).
fornisce univocità
di valori
e di
metodi
per consentire
la riproducibilità
e confrontabilità dei risultati ed ottem
perare alle condizioni richieste da documenti a
supporto di disposizioni nazionali contiene nelle appendici m
etodi di calcolo che recepiscono le pertinenti parti della norm
ativa europea
con il
completam
ento di
allegati e
dati nazionali
con l’obiettivo di fornire per i procedim
enti di calcolo anche univocità dei dati di ingresso
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
UNI TS 11300 – PARTE 1 Som
mario
DESCRIZIONE SINTETICA DELLA PRO
CEDURA DI CALCOLO
DATI DI INGRESSO
PER I CALCOLI
ZONIZZAZIO
NE E ACCOPPIAM
ENTO TERM
ICO TRA ZO
NE TEM
PERATURA INTERNA DATI CLIM
ATICI DURATA DELLA STAGIO
NE DI RISCALDAMENTO
E RAFFRESCAMENTO
PARAM
ETRI DI TRASMISSIO
NE TERMICA
VENTILAZIONE
APPORTI TERM
ICI INTERNI APPO
RTI TERMICI SO
LARI PARAM
ETRI DINAMICI
APPENDICI
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
UNI TS 11300 – PARTE 1 D
escrizione della procedura di calcolo
La procedura di calcolo comprende i seguenti passi:
definizione dei confini dell’insieme degli am
bienti climatizzati e non clim
atizzati dell’edificio
definizione dei confini delle diverse zone di calcolo, se richiesta definizione delle condizioni interne di calcolo e dei dati di ingresso relativi al clim
a esterno calcolo, per ogni m
ese e per ogni zona dell’edificio, dei fabbisogni netti di energia term
ica per il riscaldamento ( QH,nd) e il raffrescam
ento (QC,nd) aggregazione dei risultati relativi ai diversi m
esi ed alle diverse zone servite dagli stessi im
pianti
Vedi lezione 16/11 Bilancio energetico
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
UNI TS 11300 – PARTE 1 Procedura di calcolo - esem
pio
Vedi lezione 16/11 Bilancio energetico
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
UNI TS 11300 – PARTE 1 APPEN
DICE A – determ
inazione semplificata
trasmittanze
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
UNI TS 11300 – PARTE 2
Prestazioni energetiche degli edifici –D
eterminazione del fabbisogno di energia prim
aria e dei rendim
enti per la climatizzazione invernale e per
la produzione di acqua calda sanitaria
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
UNI TS 11300 – PARTE 2 Scopo e cam
po di applicazione
La specifica tecnica fornisce dati e metodi per la determ
inazione:
del fabbisogno di energia utile per acqua calda sanitaria dei rendim
enti e dei fabbisogni dienergia elettrica degli ausiliari dei sistem
i di riscaldam
ento e produzione di acqua calda sanitaria dei fabbisogni di energia prim
aria per la climatizzazione invernale e per la
produzione dell'acqua calda sanitaria La specifica tecnica si applica a sistem
i di nuova progettazione, ristrutturatio esistenti:
per il solo riscaldamento
misti o com
binati per riscaldamento e produzione acqua calda sanitaria
per sola produzione acqua calda per usi igienico - sanitari
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
UNI TS 11300 – PARTE 2 Scopo e cam
po di applicazione
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
UNI TS 11300 – PARTE 2 Som
mario
FABBISOG
NI D
I ENER
GIA TER
MICA U
TILE
- per il riscaldamento
- per acqua calda sanitaria
- per altri usi (per usi di cottura)
CRITER
I, METO
DI E FIN
ALITA’ DI CALCO
LO
- espressione generale del fabbisogno di energia prim
aria
- rendimento m
edio stagionale
- rendimenti e perdite dei sottosistem
i degli impianti di riscaldam
ento
- fabbisogno dienergia elettrica dei sottosistemi degli im
pianti di riscaldamento
- m
etododi calcolo sem
plificato
- rendimenti e perdite dei sottosistem
i degli impianti di acqua calda sanitaria
- fabbisogno di energia prim
aria CO
NSU
MI EFFETTIVI D
I COM
BUSTIBILE: M
ETOD
I UN
IFICATI DI R
ILIEVO
E DETR
MIN
AZION
E APPEN
DICI
Vedi lezioni su Progettazione im
piantistica
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
UNI TS 11300 – PARTE 2 Criteri, m
etodi e finalità di calcolo
Ai fini del calcolo dei rendimenti o delle perdite, gli im
pianti si considerano suddivisi in sottosistem
i e la determinazione del rendim
ento medio stagionale di un
impianto di riscaldam
ento e del fabbisogno di energia primaria deve essere effettuata in
base ai rendimenti (o alle perdite) dei sottosistem
i che lo compongono.
Ai fini della determinazione dei rendim
enti (o delle perdite) dei sottosistemi,
sono previsti i seguenti metodi:
determ
inazione sulla base di prospetti contenenti dati pre-calcolati in funzione della tipologia del sottosistem
a e di uno o più parametri caratteristici
calcolo mediante m
etodi descritti nella presente specifica tecnica
L’adozione del m
etodo dipende dal tipo di valutazione energetica previsto e anche dalle caratteristiche del sottosistem
a.
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
UNI TS 11300 – PARTE 2 Criteri, m
etodi e finalità di calcolo - esempio
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
UNI TS 11300 – PARTE 3
Prestazioni energetiche degli edifici –D
eterminazione del fabbisogno di energia prim
aria e dei rendim
enti per la climatizzazione estiva
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
UNI TS 11300 – PARTE 3 Scopo e cam
po di applicazione
La specifica tecnica fornisce dati e metodi per la determ
inazione:
dei rendimenti e dei fabbisogni di energia dei sistem
i di climatizzazione estiva
dei fabbisogni di energia primaria per la clim
atizzazione estiva La specifica tecnica si applica unicam
ente ad impianti fissi di clim
atizzazione estiva con m
acchine frigorifere azionate elettricamente o ad assorbim
ento. La specifica tecnica si applica a sistem
i di nuova progettazione, ristrutturati o esistenti: per il solo raffrescam
ento per la clim
atizzazione estiva La specifica tecnica non si applica ai singoli com
ponenti dei sistemi di
climatizzazione estiva per i quali rim
anda invece alle specifiche norme di prodotto.
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
UNI TS 11300 – PARTE 3 Som
mario
PRO
CEDU
RA D
I CALCOLO
: FABBISOG
NO
DI EN
ERG
IA PRIM
ARIA PER
LA CLIM
ATIZZAZION
E ESTIVA QC,P E R
END
IMEN
TO G
LOBALE M
EDIO
STAG
ION
ALE Appendice A - CALCO
LO DELLE PERDITE DI DISTRIBUZIO
NE Appendice B – M
ETODI PER IL CALCO
LO DELLE PERDITE DI ACCUM
ULO
Appendice C - CALCOLO
DEL COEFFICIENTE CO
RRETTIVO ɳ1 PER M
ACCHINE CON
FUNZIO
NAMENTO
IN CONDIZIO
NI DIVERSE DA QUELLE NO
MINALI
Appendice D – COEFFICIENTI DI CO
RREZIONE PER L’ADEGUAM
ENTOALLE REALI
CO
NDIZIONI DI FUNZIO
NAMENTO
Appendice E – ESEM
PIO DI CALCO
LO DELL’ENERGIA PRIM
ARIA PER LA
CLIMATIZZAZIO
NE ESTIVA Appendice F - CALCO
LO DEL FABBISO
GNO PER TRATTAM
ENTO DELL’ARIA IN
CO
NDIZIONI DIVERSE DA Q
UELLE DI RIFERIMENTO
Appendice G - CALCO
LO DEL CO
EFFICIENTE DI PRESTAZIONE ENERGETICA
STAGIO
NALE (SEER)
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
UNI TS 11300 – PARTE 3 Procedura di calcolo
La determinazione della quantità di energia prim
aria richiesta per la climatizzazione estiva
si basa sul valore del fabbisogno di energia termica utile Q
C,nd dell’edificio calcolato in condizioni ideali (tem
peratura uniforme in tutto il volum
e climatizzato) per la
stagione estiva. Prevede una procedura che porta ad individuare, su base m
ensile estesa a tutta la stagione di raffrescam
ento, le seguenti grandezze:
il coefficiente di prestazione medio m
ensile ɳm
m e stagionale ɳm
s del sistem
a di produzione dell’energia frigorifera il fabbisogno di energia prim
aria QC,P necessaria per il raffrescam
ento dell’edificio (tenendo conto sia del fabbisogno di energia utile sensibile, sia dell’eventuale fabbisogno di energia utile latente per il controllo dell’um
idità) in base al tipo e alle caratteristiche dell’im
pianto previsto o installato.
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
UNI TS 11300 – PARTE 3 Procedura di calcolo
La procedura di seguito riportata specifica un metodo per determ
inare il fabbisogno di energia prim
aria per la climatizzazione estiva di un edificio.
Il calcolo si articola nelle seguenti fasi:
determinazione del fabbisogno ideale di raffrescam
ento QC,nd , secondo la
UN
I/TS 11300-1:2008 calcolo delle perdite di em
issione, regolazione, distribuzione ed accumulo
dell’impianto e calcolo dell’energia eventualm
ente recuperata calcolo del fabbisogno per trattam
ento dell’aria Qv
calcolo del fabbisogno di energia elettrica per ausiliari degli impianti di
climatizzazione Q
aux calcolo del coefficiente di prestazione m
edio mensile ɳ
mm
delle macchine frigorifere,
attraverso la valutazione di dati prestazionali di riferimento forniti dai costruttori
calcolo del fabbisogno di energia primaria per la clim
atizzazione estiva QC,P
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
UNI TS 11300 – PARTE 4
Prestazioni energetiche degli edifici –U
tilizzo di energie rinnovabili e altri metodi di
generazione per la climatizzazione invernale e per la
produzione di acqua calda sanitaria
95/97 M
artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
UNI TS 11300 – PARTE 4 Scopo e cam
po di applicazione
La specifica tecnica calcola il fabbisogno di energia primaria per la clim
atizzazione invernale e la produzione di acqua calda sanitaria nel caso vi siano sottosistem
i di generazione che forniscono energia term
ica utile da energie rinnovabili o con m
etodi di generazione diversi dalla combustione a fiam
ma di com
bustibili fossili trattata nella UNI/TS 11300-2. Si considerano le seguenti sorgenti di energie rinnovabili per produzione di energia term
ica utile:
solare termico
biomasse
fonti aerauliche, geotermiche e idrauliche nel caso di pom
pe di calore per la quota considerata rinnovabile
e per la produzione di energia elettrica:
solare fotovoltaico
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artedì 24 febbraio 2015 ING. EMANUELE PIFFERI
UNI TS 11300 – PARTE 4 Som
mario
PRINCIPI GENERALI PER IL CALCOLO
SO
LARE TER
MICO
SO
LARE FO
TOVO
LTAICO
COM
BUSTIO
NE D
I BIOM
ASSE PO
MPE D
I CALOR
E TELER
ISCALDAM
ENTO
CO
GEN
ERAZIO
NE
APPENDICI
Vedi lezioni su argom
enti specifici
Martedì 24 febbraio 2015 ING. EM
ANUELE PIFFERI