Sommario - CGIL BAT · 2018. 4. 10. · lavoratori, nell'illusione che sia il modo per uscire dalla...

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Mensile a cura della CdL Cgil Trani Piazza Marconi, 28 - 76125 TRANI Tel. 0883/583130 Fax 0883/492862 e-mail [email protected] Anno 1 Febbraio 2016 Editoriale 1 Carta dei diritti universali del lavoro 2 Una giornata alla Vingi Shoes 3 Amet Appalti 4 Risanamento ambientale Araba Fenice 5 Buona scuola….. 6-7 Rinnovo CCNL Cemento 8 Sicurezza Tribunale Trani 9-10 Comitato No Triv 730 Le Novità 11 Le nostre attività 12 Sommario Cari Lettori e care Lettrici, è fatta! La Camera Del Lavoro CGIL di Trani ha un suo "strumento". Oggi usciamo con il primo numero de "Lo Spartito Tranese", una vo- ce in più a Trani e, aggiungo nuova nel suo proposito: “Collegare la Città al mondo del Lavoro” per le scelte politiche e per le soluzioni ai problemi sociali. Per tantissimo tempo si sono immaginate soluzioni ai problemi attin- gendo ad analisi che hanno dimostrato il "fiato corto" mancando quel prerequisito fondamentale rappresentato dal mondo del Lavoro che si mostra in trasparenza e foriero di peculiarità innovative. Tante sarebbero le parole chiave da agitare in una Città dove alcune incongruenze e contraddizioni sono sotto gli occhi di tutti. E' bene però darsi tempo con approfondimenti che riflettano la realtà che ri- viene dai posti di lavoro. Alcune questioni assediano la società civile rendendo per alcuni versi la Città incerta ed insicura sul proprio destino. Le strutture sanitarie risentono della crisi di sistema e le continue "modifiche" organizzative e logistiche rendono insicuri i cittadini e ali- mentano i sospetti di trovarsi di fronte solo a logiche liquidatorie e/o a spartizioni di potere che nulla hanno a che fare con le scelte attese. Le questioni ambientali, che l'uomo solo al comando non potrà ri- solvere senza condivisione, trasparenza e dibattito pubblico nel pre- supposto che le scelte da farsi devono essere strutturali e non per Vito De Mario Coordinatore Cdl Cgil Trani "tirare a campare". E quì c'è il terzo punto, pungente, e poi mi fermo in attesa che il dibattito "lieviti, il destino delle municipalizzate, gli appalti ed i metodi di gestione del Comune di Trani. I In queste scarne riflessioni, a mio avvi- so, andrebbe ricercata la "chiave" per un futuro alto che esalti le peculiarità ed il valore di questa città. Se ne è discusso ad Andria nel corso dell’ Attivo dei quadri e dei delegati delegati Cgil lo scorso 28 gennaio nella storica sede della Camera del Lavoro di piazza Di Vittorio Marcone a pag.2

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Editoriale 1

Carta dei diritti universali del lavoro

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Una giornata alla Vingi Shoes

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Amet Appalti

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Risanamento ambientale Araba Fenice

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Buona scuola….. 6-7

Rinnovo CCNL Cemento 8

Sicurezza Tribunale Trani 9-10

Comitato No Triv 730 Le Novità

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Le nostre attività 12

Sommario

Cari Lettori e care Lettrici, è fatta! La Camera Del Lavoro CGIL di Trani ha un suo "strumento". Oggi usciamo con il primo numero de "Lo Spartito Tranese", una vo-ce in più a Trani e, aggiungo nuova nel suo proposito: “Collegare la Città al mondo del Lavoro” per le scelte politiche e per le soluzioni ai problemi sociali. Per tantissimo tempo si sono immaginate soluzioni ai problemi attin-gendo ad analisi che hanno dimostrato il "fiato corto" mancando quel prerequisito fondamentale rappresentato dal mondo del Lavoro che si mostra in trasparenza e foriero di peculiarità innovative. Tante sarebbero le parole chiave da agitare in una Città dove alcune incongruenze e contraddizioni sono sotto gli occhi di tutti. E' bene però darsi tempo con approfondimenti che riflettano la realtà che ri-viene dai posti di lavoro. Alcune questioni assediano la società civile rendendo per alcuni versi la Città incerta ed insicura sul proprio destino. Le strutture sanitarie risentono della crisi di sistema e le continue "modifiche" organizzative e logistiche rendono insicuri i cittadini e ali-mentano i sospetti di trovarsi di fronte solo a logiche liquidatorie e/o a spartizioni di potere che nulla hanno a che fare con le scelte attese. Le questioni ambientali, che l'uomo solo al comando non potrà ri-solvere senza condivisione, trasparenza e dibattito pubblico nel pre-supposto che le scelte da farsi devono essere strutturali e non per

Vito De Mario Coordinatore Cdl Cgil Trani

"tirare a campare". E quì c'è il terzo punto, pungente, e poi mi fermo in attesa che il dibattito "lieviti, il destino delle municipalizzate, gli appalti ed i metodi di gestione del Comune di Trani. I

In queste scarne riflessioni, a mio avvi-so, andrebbe ricercata la "chiave" per un futuro alto che esalti le peculiarità ed il valore di questa città.

Se ne è discusso ad Andria nel corso dell’ Attivo dei quadri e dei delegati delegati Cgil lo scorso 28 gennaio nella storica sede della Camera del Lavoro di piazza Di Vittorio

Marcone a pag.2

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Massimo Marcone

Segretario Resp. Organizzazione CGIL BAT

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In un periodo di crisi come è quello che stiamo attraversan-do, la CGIL BAT si sforza di essere il punto di riferimento al fianco di lavoratori, pensionati e famiglie, affinché prevalga-no sempre valori come l’eguaglianza e la solidarietà sociale

attraverso l’unità dei lavoratori e la democrazia sindacale.

L’azione politica della CGIL riparte dai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori con la presentazione in tutti i posti di lavoro e nelle nostre sedi della “Carta dei diritti universali del lavoro – il nuovo statuto dei lavoratori”, per rimettere al centro il lavo-ro declinando il tema dei diritti in capo alle persone, inclu-dendo nuove lavoratrici e nuovi lavoratori ma anche nuovi

settori di lavoro.

L’impegno della Camera del Lavoro di Trani, oltre che garan-tire i servizi di tutela individuale alla persona come l’attività di patronato dell’INCA e di assistenza fiscale del CAAF, è quel-lo di fare da cassa di risonanza delle problematiche di carat-tere sociale della città ed essere da pungolo alla politica par-tendo dal punto di vista privilegiato della conoscenza dei problemi, attraverso le centinaia di contatti quotidiani con i

cittadini.

Trani è stata per anni amministrata secondo logiche cliente-lari che, di fatto, non hanno permesso alla città di avere uno sviluppo organico e, di contro, non sono andate verso le esi-

genze reali dei bisognosi di lavoro e assistenza sociale.

Riteniamo che la città debba operare per il rilancio avendo obiettivi chiari di sviluppo, che non possano prescindere dal-le ricchezze naturali come il mare e la terra e le ricchezze ereditate dal passato, come le bellezze architettoniche di cui

la città si fregia.

In una città come Trani, però, non potrà esserci alcun pro-getto se non ci sarà il risanamento ambientale a partire dal decidere del futuro della discarica cittadina, facendo anche chiarezza sull’attuale situazione dell’inquinamento della fal-

da.

In più, devono conoscersi quelli che sono i bisogni sociali e socio sanitari della città, altrimenti non potremo rivendicare il diritto alla salute e alla cura efficiente e non si potrà pro-

grammare una seria attività di contrasto alle povertà.

Deve esserci un potenziamento del sistema di sussidiarietà orizzontale, consolidando la rete di assistenza sociale, co-minciando dalle risorse per la spesa sociale che devono es-sere incrementate tramite anche le misure di tipo universali-stico che la Regione ha messo in campo e che, però, a Trani finora non hanno trovato corrispondenza reale con le esigen-

ze delle persone in condizione di fragilità.

Pertanto, la CGIL BAT, attraverso la Camera del Lavoro di Trani e la prossima apertura della sua nuova sede più con-fortevole dell'attuale, a breve, presenterà alle Istituzioni un piano di intervento sui bisogni reali della città e su come mi-

gliorare la qualità della vita dei cittadini.

Noi ci saremo e non ci stancheremo di ascoltare le esigenze

delle persone.

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Quella trascorsa alla Vinci Shoes di Barletta, un’azienda che produ-ce calzature, nel corso dell’ As-semblea delle lavoratrici e dei lavoratori. La Vingi shoes attraversa un mo-mento di calo nelle vendite che sta contrastando con varie inizia-tive. Grande è, naturalmente, la preoc-cupazione dei lavoratori che at-tendono risposte a tutela del sala-rio (ammortizzatori sociali) e del posto di lavoro. La Filctem Cgil, il sindacato di categoria dei calzaturieri, da molti mesi ha avviato tutte le iniziative per contribuire all'uscita dalla cri-si, pur nella consapevolezza che la fase attraversata dalla Vingi rientra nello scenario più com-plessivo di grande crisi industriale che attanaglia il Paese ormai da troppo tempo. Il rilancio dell' azienda potrà es-serci se ci sarà l' impegno di tutti a tutelare il reddito dei lavoratori ed a uscire dalla crisi sia generale che del settore delle calzature. L'assemblea è stata un momento di grande consapevolezza per il valore simbolico e sostanziale delle questioni discusse. Oltre ai temi che attenevano alla consultazione straordinaria sulla "Carta dei Diritti Universali del Lavoro" condivisa e approvata dai lavoratori, è emerso con forza, tra i presenti un “protagonista” indi-scusso, la commozione di tutti e

per tutti coloro che con sacrificio, ogni giorno, sostengono con sem-pre maggiore difficoltà, la condi-zione operaia, nel solco della tra-dizione dell'affermazione dei diritti del lavoro in stretto rapporto con l'insegnamento dei "padri della CGIL".

Commozione crescente nel ricor-

do dell'opera e delle parole di Giuseppe Di Vittorio, sindacali-sta umile, grande dirigente ed espressione del sindacato Puglie-se. Non meno partecipato ed applau-dito il richiamo all’intesa raggiunta il 25 gennaio tra Cgil, Cisl e Uil e Confindustria sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro, an-che per la forte presenza femmi-nile all'assemblea. Susanna Camusso a chiusura dell’iniziativa ha illustrato le cre-scenti difficoltà che l'azione “confusa” del governo nazionale non attenua, ma al contrario ag-grava, percorrendo strade che riducono i diritti e il salario dei lavoratori, nell'illusione che sia il modo per uscire dalla crisi. La Carta Diritti Universali, frena e controbatte l'impostazione del governo Renzi. Chiede l’estensione dei diritti a tutto il mondo del lavoro promuo-vendo la democrazia nei posti di lavoro sconfiggendo le discrimi-nazioni. L'assemblea, che ha visto la par-tecipazione di vari esponenti della società e delle istituzioni (rappresentanti dell'impresa, sin-daco e vicesindaco di Barletta ecc.) e dei mezzi dell' informazio-ne, si è conclusa con l'impegno a sostenere la Filctem e la CGIL nelle battaglie per il lavoro, condi-videndo tutti l'impegno a sostene-re la Vingi shoes e le lavoratrici e i lavoratori che vi operano.

Pietro Fiorella Segretario Filctem Bat

Angela Seccia Segretaria Filctem e Cgil Bat

Vingi shoes

Una giornata intensa

e appassionata...

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Pochi giorni fa si è insediato il nuovo Amministratore Delega-to, "presentato" dal Sindaco di Trani, presso la sede della società.

Abbiamo appreso dai mezzi di informazione dei buoni propositi di rilancio della società. Ad onor del vero i sindacati di categoria Filctem/Cgil, Flaei/ Cisl e Uilctem/Uil , erano pronti per una prima discussione sul futuro dell'A-zienda a tutela del lavoro, delle lavoratrici e dei lavoratori. Si preferisce, evidentemente, la via del confezionamento delle deci-sioni e poi forse comunicarle ai rappresentanti dei lavoratori. E' un metodo che non ci piace e su cui ripetutamente siamo già inter-venuti. Ritengo urgente che si apra una discussione profonda tra gli organi di gestione, la proprietà e i rappresentanti dei lavoratori. Credo che delle valutazioni per l'avvicinarsi della scadenza del 2018 (mercato libero) urge farle, così come un’analisi sugli assetti organiz-zativi per il consolidamento economico/finanziario strettamente con-nesso alle prospettive vada attivato. In buona sostanza, risolte le beghe politiche, completato l'assetto, va avviata una nuova fase che ponga in "trasparenza le azioni e gli indi-rizzi gestionali e strategici" che si intendono perseguire in stretto rap-porto con le maestranze e i loro rappresentanti, per evitare gli "errori" del passato ed avviare una fase di cambiamento e con-solidamento, per offrire un servizio migliore ai Cittadini e per rispondere alle esigenze di crescita professionale dei lavoratori e del loro grado di soddisfazione lavorati-va.

Ignazio Tanzi, Filctem Cgil Bat

A seguito delle ben note vicende giudi-ziarie che hanno coinvolto esponenti delle passate amministrazioni comunali di Trani, e’ emersa prepotentemente all'attenzione dell'opinione pubblica la spinosa questione relativa alla cattiva gestione e alla disinvolta amministra-zione della “cosa pubblica”. In particolar modo si evidenzia che il cattivo esercizio dell’impianto della di-scarica, ha procurato oltre al danno ambientale e sanitario, anche pesanti ripercussioni economiche che il contri-buente dovrà pagare. Stesso esito e medesime negative con-seguenze si riflettono inevitabilmente sul lavoro e sul futuro della società, che necessita di un piano di ricapitalizzazio-ne che garantisca un futuro ad Amiu

s.p.a. Si crea così un senso drammatico di attesa fra i lavoratori e le loro famiglie. In questo contesto di disagio si eviden-zia la precaria condizione delle Guar-die Giurate di Sicurcenter che in que-

sti anni hanno operato in regime di ap-palto presso Amiu s.p.a. Sin dall’inizio dell’affidamento in appal-to risalente al gennaio 2013, la Segre-teria Filcams Cgil, a tutela dei lavorato-ri, ha denunciato alle istituzioni cittadi-ne e alla dirigenza Amiu che il criterio di aggiudicazione dell’offerta economi-camente più vantaggiosa non ha consi-derato assolutamente, il rispetto dei diritti previsti dal CCNL di categoria, ne’ del Capitolato di appalto, tantomeno, delle norme in materia di salute e sicu-

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rezza sui luoghi di lavoro. A fronte di tali violazioni volte al raggiungimento esclusivamente del massimo profitto possibile a scapito della qualità del lavoro, sono stati dichiarati lo stato di agi-tazione e lo sciopero, per irregola-rità in busta paga che hanno ridot-to di diverse centinala di euro la retribuzione mensile dei lavoratori part time. Tutto cio' è inaccettabile poichè' a pagare il prezzo di queste ineffi-cienze sono esclusivamente i lavo-ratori. Appare opportuno evidenziare che complessivamente il sistema degli appalti privo di adeguati meccani-smi di controllo da parte delle sta-zioni appaltanti sull'esecuzione delle prestazioni lavorative, con-cretizza il rischio che situazioni di lavoro al limite della regolarità, si consolidino come elemento struttu-rale nel settore degli appalti. Le citate criticità sono state espo-ste all’attenzione dell’assessore all’ambiente di Trani Michele Di Gregorio in un recente confronto con le Guardie Giurate tenutosi presso il Palazzo di città, con l’auspicio che il nuovo percorso aziendale di Amiu promuova le condizioni migliori che rendano

effettivo il diritto al lavoro.

SegretarioProvinciale

Noto con disappunto che, qualcuno, pretende la primo-genitura sul tema sia nella presunta qualifica auto cele-brativa di “esperto” che come conoscitore delle questio-ni. Si arriva a teorizzare ed a fornire” patenti” per poter trat-tare l’ argomento. Totò avrebbe reagito con un “mi faccia il piacere” a cui la CDL CGIL di Trani aggiungerebbe una sonora Per-nacchia. Eliminato il sassolino e la CDL ritiene che tre questioni vadano affrontate prioritariamente e rapidamente: mes-sa in sicurezza della discarica, depurazione delle ac-que, risanamento delle aree industriali dismesse (cave e non). La “sordina” alla lunga è controproducente così come le “sparate” a salve a sanatoria dei moti dell’Ego. L a bacchetta magica non è prevista tra le leve possibili, necessitano scelte e priorità. Governare non è facile, si rischia anche l’impopolarità, è nelle cose, anche se si ha alle spalle una “brillante car-riera di opposizione”. La CDL ritiene urgente in assoluto la tutela della falda acquifera e del “risanamento” degli scarichi a mare, a partire dalle acque “depurate”. La prima sfida è questa, va affrontata in continuità sen-za pausa e in modo inflessibile e senza abbassare la testa di fronte a niente e nessuno.

Noi daremo il nostro contributo senza ostracismo e sen-

za chiedere patenti.

CDL CGIL Trani

A volte le soluzioni piacciono e si costruiscono, con i fondi di pubbli-ca utilità, fortezze di “consensi” inattaccabili. Delle “tigri di carta” che volano via al minimo alitare della Magistratura Inquirente. Forse è stato il caso di un gruppo di potere di nostra conoscenza, che ha lasciato un’eredità pesante nei metodi e contenuti delle logi-che perseguite, casse vuote e una montagna di carte apparentemen-te perfette. Non so se questa analisi abbia attinenza a quanto avvenuto a Trani, fatto sta che le casse comunali le si raccontano vuote e le ” pressio-ni”, a ricercare soluzioni nel vecchio solco, notevoli. La CDL CGIL di Trani crede che urga un rilancio della Città acqui-sendo strutturalmente il metodo della trasparenza e del coinvolgi-mento nelle scelte di fondo dei Cittadini. Si vorrebbe conoscere analiticamente e pubblicamente a quanto am-monta la spesa nel sociale (interventi nei riguardi degli: Anziani, Fan-ciulli, Disabili ecc.) a favore di chi va, quali sono i criteri di assegna-zione, chi paga ecc. Questo per poter aprire una prima discussione che sfoci in una “contrattazione sociale” in grado di monitorare i bisogni, senza strabi-smi, ottimizzando gli interventi.

Questo ci aspettiamo e su questo la CGIL si impegnerà, lottando,

denunciando se servirà.

CDL CGIL Trani

Si parla, spesso a vanvera, di Contrattazione Sociale. Le Amministrazioni locali solita-mente preferiscono evitare il confronto con le Cittadine e i Cittadini e le organizzazioni che li rappresentano. Il motivo è comprensibile: gesti-re la pubblica amministrazione in logiche partitiche e di gruppi di poteri.

Domenico Spera Segretario Filcams Cgil Bat

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Il 5 maggio dello scorso anno il mondo della scuola ha scioperato, come non si vedeva da anni, contro la legge di riforma del governo, la cosiddetta “buona scuola”. Il 13 luglio il Parlamento, indifferente nei confronti di una protesta mai così unita e convinta, ha approvato la “legge 107” di riforma del sistema nazionale di istru-zione. Nell’immaginario collettivo delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola questo passaggio ha rappresentato una sconfitta, nonostante le tante modifiche solleci-tate e introdotte nel testo che ne hanno ridotto sensibilmente la portata reaziona-ria e neoliberista. In quei caldi e convulsi giorni d’estate, chi ha letto il confuso testo della legge (un solo articolo e ben 212 commi!) ha subito colto che la que-stione non era affatto chiusa e che non era il caso di lasciarsi prendere dallo

sconforto. Infatti, oltre alle innumerevoli deleghe al governo sui temi più svariati (dal nuovo Testo Unico al sistema di formazione iniziale e di accesso ai ruoli del personale docente, dal sostegno per gli alunni diversamente abili alla revisione del segmento 0-6 anni sino alla valutazione e alla certificazione delle competenze) la legge ha inevitabilmente lasciato aperte una miriade di questioni, tra le quali una delle più importanti è quella della “mobilità”, i cosiddetti “trasferimenti”. La legge prevedeva, in parole semplici, che chiunque avesse fatto domanda di trasferimento, a comincia-re da questo anno scolastico, avrebbe perso la titolarità nella scuola e avrebbe ottenuto quella su un "ambito territoriale". Che cosa significa? Molto semplice: ogni tre anni il docente si sarebbe trovato alla mercé dei Dirigenti delle scuole dell'ambito che, attraverso un astruso meccanismo di chiamate dirette e di esclusioni, ogni tre anni avrebbero potuto estrometterlo dall'organico della sua scuola e porlo in attesa chiamata da altro Dirigente, alla faccia della continuità didattica. Nessuna graduatoria, nessun criterio "oggettivo", solo l'illuminata discrezionalità del Dirigente, nella spe-

ranza che sia davvero, e in ogni caso, tale. Cos'altro significa? Che ogni tre anni i docenti si troverebbero a vaga-re attraverso l'ambito di appartenenza. Dalle indi-screzioni, visto che gli ambiti ancora non si cono-scono ufficialmente, quello di Trani sembrerebbe relativamente "semplice", con Andria e Bisceglie. Già più complicato risulterebbe l’ambito di Barletta, con Canosa, Minervino e Spinazzola. Ma, per fortuna, chi ha scritto questa molto poco "buona" legge, ha dimenticato che i trasferimenti sono oggetto di contrattazione collettiva e il nego-ziato coi sindacati è un passaggio inevitabile. E al tavolo sindacale si è giocata, anzi, si sta giocando, una partita di rilevanza politica straordinaria. A memoria di molti mai una trattativa per il rinnovo del contratto sulla mobilità è durata così tanto. Ad oggi, infatti, il contratto non è ancora stato sotto-scritto: si va avanti sulla base di un accordo che

ha, nella sostan-za, reso quasi completamente inefficaci le nor-me della legge 107. Guardiamo gli aspetti più rile-vanti di questo accordo, scu-sandomi con chi non mastica troppo l'esclusi-vo linguaggio del "pianeta scuola". Il primo obiettivo

raggiunto riguarda proprio i docenti titolari su am-bito territoriale: un negoziato specifico, che si concluderà entro i 30 giorni successivi alla chiu-sura di quello attualmente in corso, definirà i crite-ri "oggettivi" (es. graduatoria territoriale) di attribu-zione della sede ai docenti, eliminando l'arbitra-rietà in capo al dirigente scolastico. E non è poco. I docenti già in ruolo potranno essere trasferiti secondo le vecchie regole, mantenendo la titolari-tà nella sede di arrivo e non nell'ambito, a diffe-renza di quanto previsto dalla legge, anche se in sovrannumero, nella fase comunale e in quella provinciale. Anche i docenti assunti quest'anno, nelle prime due fasi (fase 0 e fase A). Non mi dilungo sulla farneticante procedura di assunzione inventata da chi ha scritto la legge, suddivisa in quattro fasi distinte e su base nazio-nale: sarà oggetto del prossimo approfondimento, alla luce dei dati delle iscrizioni e dei movimenti del personale, avranno la titolarità sulla scuola nella provincia già assegnata dal primo settembre scorso. La legge prevede, per quest'anno, un piano straordinario di mobilità in deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia. Per i do-centi interessati alla mobilità interprovin-ciale sarà possibile mantenere la titola-rità in una scuola anziché in un ambi-

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to, limitatamente alla prima preferenza e-spressa. Quindi: se si esprime una sola pre-ferenza, si otterrà la titolarità in una scuola dell'ambito e non, appunto, nell'ambito. Dalla seconda preferenza in poi, se non ve-nisse soddisfatta la prima, si otterrebbe la titolarità su un ambito territoriale. Chiaramen-te ci si potrà, volendo, limitare ad una sola preferenza, evitando il rischio della titolarità nell'ambito. Infine, gli assunti in fase B e C, purtroppo, non potranno evitare la titolarità sull'ambito territoriale, espressamente prevista per legge (anche se i sindacati, unitariamente, stanno cercando di cambiare anche questo punto, sulla linea della "prima preferenza" prevista per i docenti già in ruolo sui movimenti inter-provinciali). Però, anche per loro, i risultati ottenuti non sono di poco conto: gli assunti "da concorso" potranno partecipare, a do-manda, ai movimenti interprovinciali, contra-riamente da quanto previsto dalla legge. Due conclusioni: una organizzativa e una politica. La prima: la FLC CGIL sarà vicina a tutte le lavoratrici ed ai lavoratori che avranno biso-gno di supporto per le domande di mobilità con un servizio di consulenza presso la Ca-mera del Lavoro di Trani. La seconda: la lotta e l'azione sindacale, alla lunga, pagano. La storia delle relazioni sindacali insegna: quando una delle parti vuole stravincere po-ne le basi alla propria futura sconfitta. Il futuro, infatti, è una responsabilità comune, la contrattazione è la via scelta dalla CGIL per scriverlo nel rispetto dei diritti e dei doveri di tutti e di ognuno. Uniti, si vince. Magari non nei tempi immedia-ti di questa strana fase politica, ma si vince.

Marco Galiano Segretario Provinciale FLC CGIL

Barletta Andria Trani

Mi presento, sono Pietro Laborragine e ho l'incarico di seguire i Lavoratori e le Lavoratrici del settore artigiano iscritti alla CGIL. Il settore è molto esteso, le imprese artigiane sono tante e vi lavorano migliaia di persone.

Sono aziende che hanno delle peculiarità uniche. La più im-portante è che ci lavora direttamente l'imprenditore/artigiano. I manufatti che producono sono tanti, a Trani è molto pre-sente la produzione di calzature femminile. Purtroppo la crisi ha indebolito tante aziende, che soffrono molto e i lavoratori ne subiscono le conseguenze. Quotidianamente incontro aziende, Lavoratori e Lavoratrici, offrendo loro la mia esperienza per risolvere i problemi, che vi assicuro sono tanti. Uno "strumento” utile e che molti addetti nel settore ancora non conoscono è l'Ente Bilaterale Artigiano Puglia (EBAP), che è stato costituito per permettere l'accesso a prestazioni che altrimenti i lavoratori non potrebbero ottenere. Concludo questa mia breve presentazione invitando i Lavo-ratori e le Lavoratrici del settore a venire a trovarmi presso la nostra sede a Trani per confrontarci su tutte le questioni sindacali che quotidianamente i lavoratori e le lavoratrici de-vono affrontare: l’ applicazione dei contratti, la verifica della busta paga, dei contributi, dell'orario di lavoro e complessi-vamente quanto attiene agli istituti contrattuali. Mi occupo anche in nome e per conto della FIOM/CGIL FOGGIA-BAT delle problematiche afferenti il settore metal-meccanico con i medesimi turni di presenza.

Le prestazioni erogate dall’EBAP

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Prosegue la consultazione delle Lavoratrici e dei Lavoratori per approvare l’Ipotesi di accordo raggiunta tra i sindacati di cate-goria, tra cui la FILLEA-CGIL e Federmaco (associazione im-prenditoriale) per il rinnovo del Contratto Nazionale del Settore Cemento, Calce e Gesso Industria. I Lavoratori e le Lavoratrici interessate sono circa diecimila. E’ di pochi giorni fa la notizia che, alla Buzzi di Barletta (tra le prime assemblee che si stanno svolgendo) l’ ipotesi è stata ap-provata. La stagione dei rinnovi è partita il 2015 ed in pochi mesi coin-volgerà tutte le maestranze occupate in tutti i comparti delle costruzioni: legno, arredo, lapidei, laterizi, manufatti in cemento. Interessanti ed innovative sono state le soluzioni concordate. Il sistema normativo ne esce rafforzato in alcuni capisaldi: il diritto alle informazioni sugli andamenti produttivi e di mercato, la gestione degli appalti. Alcune questioni pungenti ricevono risposte che agevolano la condizione lavorativa, quali il demansionamento, il welfare a-ziendale. Interessanti sono gli aumenti in busta paga che saranno a tranche a partire dall’anno in corso per un aumento medio com-plessivo di 90 euro. Alcune norme estendono le sicurezze sociali, soluzioni ci sono state per la sanità integrativa e la previdenza complementare. Si ritorna a parlare di contrattazione di secondo livello con un elemento di garanzia di 150 euro anno per chi non ha le condi-zioni per raggiungere un’intesa. Infine interessantissime sono state le soluzioni a tutela della dignità delle Lavoratrici e dei Lavoratori, su temi attuali e con-troversi: - la legalità, elemento essenziale per chi quotidianamente è alle prese con situazioni di forte contrasto - la sicurezza lavorativa, che non deve mai trascurarsi - la formazione professionale caposaldo di crescita delle azien-de e dei Lavoratori - il Mobbing e le molestie sessuali sui luoghi di lavoro.

Un buon contratto che apre la via ai prossimi rinnovi e su cui

sicuramente ci sarà, a mio giudizio, il consenso dei lavoratori e

che detterà le condizioni per un’attesa ridefinizione delle rela-

zioni industriali che concentri in forma diversa i settori riducen-

do il numero dei contratti e rafforzandone i contenuti.

Giovanni Massaro

Segretario Generale FILLEA –CGIL BAT

Grande soddisfazione del premier Renzi……..

Una buona notizia Rinnovato il CCNL Cemento, Calce e Gesso Industria

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Le problematiche relative a Salute e Sicurezza non risparmiano

nessun ambito lavorativo, nemmeno quello del Tribunale di Trani

dove la giustizia si amministra al massimo grado (i tribunali sono

le sedi deputate all’ espressione e al dibattimento della vertenziali-

tà ).

Per queste ragioni assistere in quei siti al degrado dettato da strut-

ture fatiscenti e dal sovraffollamento degli operatori, desta ancor

più scalpore e detta una battuta d’arresto all’atteggiamento non-

Segue a pag. 10

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curante e indifferente, che accomuna gran parte degli osservatori, che a quelle viste e a fatti di cronaca ben più gravi,

sono quasi assuefatti.

Riceviamo e pubblichiamo la nota/denuncia della Segreteria Generale della Cgil Bat inviata alle autorità competenti,

con la quale si chiede di porre in essere tutti gli interventi necessari all’osservanza delle norme vigenti per consentire un

immediato ed efficace ripristino della Sicurezza in quegli ambienti di Lavoro.

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Le novità del 730/2016

Teresa Topputo, operatrice Servizi

SPESE FUNEBRI

Nel 730 precompilato ci saranno le spese relative a farmaci

che si acquistano dietro presentazione di ricetta medica, le

prestazioni di medici e odontoiatri, le prestazioni ospedalie-

re, ecc.

L’Agenzia delle Entrate non riuscirà ad inserire i dati relativi

all’acquisto di farmaci da banco.

Nel 730 precompilato il contribuente troverà la detrazione

del 19 % già calcolata dal fisco. Le imprese funebri comuni-

cano entro il 28 febbraio all’Agenzia delle Entrate la spesa

sostenuta, i dati del soggetto deceduto e gli intestatari della

RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA E RIQUALIFICAZIONE

ENERGETICA

Nel 730 precompilato il contribuente troverà la detrazione

relativa alle spese di ristrutturazione edilizia e/o di riqualifica-

zione energetica sostenute nell’anno 2015. All’agenzia delle

Entrate sono pervenuti dalle banche o dalle poste i dati rela-

SPESE SANITARIE

SPESE UNIVERSITARIE

Sta nascendo a Trani il Comitato referendario contro le trivelle “NO TRIV”

Il Consiglio dei Ministri ha fissato il Referendum NoTriv per do-menica 17 Aprile, una data purtroppo ravvicinata che ha il chia-ro intento di mortificare il confronto su un tema cosi delicato co-me la tutela del nostro paesaggio e dell’ecosistema marino. E’ necessario organizzarsi immediatamente per poter sfruttare tutto il tempo a nostra disposizione, per promuovere la massima partecipazione al Referendum, informando i cittadini con ogni

mezzo sul tema.

Per questi motivi, si è tenuta un’ assemblea pubblica per la co-stituzione del Comitato contro le trivelle venerdì 19 febbraio presso la sede della CAMERA DEL LAVORO CGIL, in Piazza

Marconi a Trani.

Stanno aderendo tutti i movimenti, le associazioni, le forze sin-dacali, le forse politiche e i cittadini che vogliono impegnarsi attivamente nella campagna referendaria e che condividono i

principi referendari “NO TRIV”.

Un’ulteriore assemblea è prevista lunedì 22 febbraio alle ore 19

presso la sala dell’albergo Luce in piazza Plebiscito n. 10

tivi ai bonifici effettuati. Come per l’

anno precedente la detrazione viene

ripartita in dieci anni.

Nel 730 precompilato il contribuente

troverà le spese relative ai corsi di istru-

zione universitaria, all’iscrizione ai dotto-

rati di ricerca, ai corsi di specializzazione,

ai master assimilabili ai corsi universitari

e/o di specializzazione

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le nostre attività CGIL

Presenze in sede Categorie Orario

Lunedì 18.00-20.00 Segretario Mimmo Spera

Martedì 17.00—20.00 Artigianato Responsabile Pietro Laborragine

Mercoledì 17.00—20.00 Segretario Marco Galiano

Giovedì 17.00—20.00 Artigianato Responsabile Pietro Laborragine

Venerdì 17.00—20.00 Segretario Giovanni Massaro

A breve saranno predisposti il servizio serale dello SPI (pensionati/e) del NIDIL (disoccupati)

Servizio di patronato INCA

Mercoledì- giovedì- venerdì

dalle 9,00 alle 11,00

Tutti i giorni

dalle 16,30 alle 19,00

Operatrice Ines Maria Fabbretti

Servizio CAAF

lunedì - martedì - mercoledì - venerdì

dalle 9,00 alle 11,00

lunedì - martedì - giovedì - venerdì

dalle 17,00 alle 19,00

Operatrice Teresa Topputo

gli iscritti che

intendano avva-

lersi del servizio

sono pregati di

comunicarlo al

coordinatore

entro il lunedì al

seguente numero

di cell. 3285745690

ASSISTENZA

legale ogni martedì dalie

16,30 alle 20,00

Avvocato Sabino

Carpagnano