Sommario aab edi Elvira Cassa Salvi. Viaggio a Brescia nell’arte del secondo dopoguerra. 1....

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1 aab notiziee aab notizie numero 37 settembre 2017 Sommario Avviso Organigramma Il saluto del nuovo presidente Massimo Tedeschi Il bilancio del presidente uscente Dino Santina Relazione del presidente Dino Santina all’assemblea ordinaria dei soci per l’approvazione del bilancio consuntivo 2016 Presentazione della stagione espositiva 2017-2018 Il programma delle esposizioni della stagione 2017-2018 Mauro Corradini: La stagione di Elvira Cassa Salvi. Viaggio a Brescia nell’arte del secondo dopoguerra. 1. 1957-1974 Francesco De Leonardis: L’Ottocento e il Novecento nelle collezioni istituzionali bresciane. 1. L’Ateneo di Brescia, Accademia di Scienze Lettere ed Arti Le conferenze dell’Associazione Artisti Bresciani La scuola d’arte dell’AAB Ida Gianfranceschi: Il corso di storia dell’arte. Dal mouseion al museo Dino Santina: pARTEcipiamo anche noi. Un progetto dell’AAB con FOBAP Varia I servizi dell’Associazione Opportunità per i soci I nuovi soci Giovanni Paolo Pannini Galleria di vedute di Roma antica 1758, olio su tela, 231x303 cm (Parigi, Museo del Louvre)

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    37

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    17

    Sommario

    Avviso

    Organigramma

    Il saluto del nuovo presidente Massimo Tedeschi

    Il bilancio del presidente uscente Dino Santina

    Relazione del presidente Dino Santina all’assemblea ordinaria dei soci per l’approvazione del bilancio consuntivo 2016

    Presentazione della stagione espositiva 2017-2018

    Il programma delle esposizioni della stagione 2017-2018

    Mauro Corradini: La stagione di Elvira Cassa Salvi. Viaggio a Brescia nell’arte del secondo dopoguerra. 1. 1957-1974

    Francesco De Leonardis: L’Ottocento e il Novecento nelle collezioni istituzionali bresciane. 1. L’Ateneo di Brescia, Accademia di Scienze Lettere ed Arti

    Le conferenze dell’Associazione Artisti Bresciani

    La scuola d’arte dell’AAB

    Ida Gianfranceschi: Il corso di storia dell’arte. Dal mouseion al museo

    Dino Santina: pARTEcipiamo anche noi. Un progetto dell’AAB con FOBAP

    Varia

    I servizi dell’Associazione

    Opportunità per i soci

    I nuovi soci

    Giovanni Paolo Pannini Galleria di vedute di Roma antica 1758, olio su tela, 231x303 cm (Parigi, Museo del Louvre)

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    Organigramma

    Consiglio direttivoMassimo Tedeschi, presidenteGiuseppe Gallizioli, vicepresidentePierangelo ArbostiTino BinoLuigi CaprettiAndrea MazzoliniRoberto MazzonciniPinuccia NicolosiLionella Parolari, tesoriereFerruccio Peroni, delegato per la comunicazionePatrizia Vastapane, delegata per i rapporti con il sistema economico

    Comitato di garanziaLaura Benedetti, presidenteGiusi LazzariManuela MarzialiAlessandro Milani

    Coordinamento editorialeGiuseppina Ragusini

    Revisore dei contiFlavio Zamboni

    DelegatiVasco Frati, presidente onorario, responsabile della biblioteca e dell’archivioLuciano Salodini, delegato per l’AnnuarioDino Santina, delegato per i bandi e il fund raising

    SegreteriaSabrina TengattiniCorrado Venturini

    Il saluto del nuovo presidente Massimo Tedeschi

    Il 20 marzo 2017 si è svolta l’assemblea ordinaria dei soci per il rinnovo degli organismi statutari (consiglio direttivo e comitato di garanzia), a norma dell’articolo 16, comma 3 dello Statuto. Il 28 marzo i membri del consiglio direttivo all’unani-mità hanno eletto presidente Massimo Tedeschi. Cinquan-totto anni, laurea in filosofia, giornalista professionista dal 1983, è stato inviato del quo-tidiano «Bresciaoggi» e capo-redattore del «Corriere della Sera». Socio onorario dell’AAB da un decennio, ha all’attivo numerose pubblicazioni di sto-ria, storia sociale e storia eco-nomica bresciana, oltre ai testi dei cataloghi di alcuni artisti bresciani. Di seguito riportiamo una sin-tesi del suo discorso di insedia-mento.

    «Ringrazio i soci dell’AAB per avermi eletto all’interno del direttivo dell’Associa-zione, e gli amici gli amici e i colleghi del direttivo per avermi eletto presidente. È un incarico di grande presti-gio che mi onora ed emozio-na al tempo stesso. Esprimo in particolare gratitudine verso il mio predecessore, Dino Santina, e il presidente onorario Vasco Frati, non-ché verso i consiglieri e gli amici che mi hanno incorag-giato ad accettare questo incarico, che mi onora e mi impegna.Un grazie particolare al maestro Giuseppe Galli-zioli (per me doppiamente maestro, per via dei corsi di acquarello in cui gli sono allievo) che ha accettato di mettere a disposizione an-cora una volta la sua saggez-za, la sua esperienza, la sua conoscenza del mondo arti-stico bresciano nel ruolo di vicepresidente.Un grazie a tutti i membri del direttivo e del comitato di garanzia che hanno accet-tato un impegno gratuito e

    oneroso ma, spero, appas-sionante. Mi rendo conto che - ri-spetto alla parità di genere - l’ufficio di presidenza non rispecchia l’importanza che ha la componente femmini-le nella nostra Associazione. È un elemento di cui tutti dovremo tenere conto in futuro. Per ora mi conforta notare che, su quattro nuovi consiglieri, due siano donne (Lionella Parolari e Patrizia Vastapane) e che il genere femminile sia predominante nel comitato di garanzia.Quanto a me, mi verrebbe da dire “Non sum dignus” rispetto a maestri e ami-ci che mi hanno preceduto in questo incarico. Però, come dicevano i filosofi del medioevo, siamo “nani sul-le spalle di giganti”. Loro ci sovrastano ma a noi è dato guardare e persino tracciare un tratto nuovo di orizzonte e, nel nostro caso, di futuro dell’AAB. Confermo le considerazioni che ho avuto modo di espri-mere nell’assemblea elet-tiva: la proposta artistica e culturale a Brescia è sempre più affollata, ricca, originale. L’AAB può fare riferimento a una tradizione salda e glo-riosa, è una rispettata agen-zia culturale, è un elemento essenziale per la storicizza-zione dell’arte bresciana del Novecento, è una autore-vole finestra aperta sull’ar-te contemporanea, ma ha anche l’onere di continuare a rinnovare la propria base associativa e individuare in maniera corretta e creativa il proprio ruolo e il proprio posizionamento in questo scenario in continua evolu-zione. Per questo penso che per noi si apra una fase di riflessione e di ascolto: dei nostri soci, delle intelligenze vive della città, degli artisti, degli operatori del sistema artistico e culturale, per de-finire una missione che tra-

    AVVISO

    Il bollettino di informazione aab notizie, per decisione del direttivo dell’Associazione, da questo numero si tra-sforma in newsletter: pur mantenendo denominazione e cadenza tradizionale (se-mestrale), il notiziario sarà inviato ai soci, agli amici e ai sostenitori dell’AAB at-traverso una mail. Il testo sarà così facilmente leggibile su pc, tablet e altri suppor-ti e per chi lo desidera sarà anche stampabile su carta. I soci potranno ritirare una copia già stampata recandosi presso la sede di vicolo delle Stelle 4 a Brescia, nei nor-mali orari di apertura.

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    guardi il nostro mandato e guardi all’orizzonte del quinquennio e oltre.Lo potremo fare anche sulla base del nuovo or-ganigramma approvato dal consiglio direttivo e che prevede i seguenti ruoli: - tesoriere: Lionella Paro-lari;

    - revisore dei conti: Flavio Zamboni;

    - responsabile biblioteca e archivio: Vasco Frati.

    L’organigramma è integra-to per il prossimo triennio con la presenza di quattro consiglieri delegati:- Luciano Salodini per l’Annuario;

    - Patrizia Vastapane per i rapporti con il sistema economico;

    - Dino Santina per i bandi e le opportunità di fund raising;

    - Ferruccio Peroni per la comunicazione.

    Il direttivo sarà affiancato nella propria attività dal comitato di garanzia: l’as-semblea dei soci dell’AAB ha eletto Laura Benedetti (poi nominata presiden-te), Giusi Lazzari e Ma-nuela Marziali, mentre il Comune ha confermato l’indicazione di Alessan-dro Milani. A tutti auguro buon la-voro nella speranza che a trarre vantaggio dal no-stro impegno siano prima di tutto l’AAB e la cultura bresciana. Il triennio che ci attende ci impegna in una serie di attività strettamente ine-renti la vita dell’Associa-

    zione. Pur limitandomi a un mero elenco, indicherei: - Ricognizione del libro-soci, verifica dello stato dei pagamenti, eventuale sollecito o iniziative per sollecitare adesioni, valo-rizzazione del ruolo dei soci sostenitori e dei soci anziani.- Ricognizione dello sta-to economico cercando di portare nel medio pe-riodo i conti dell’associa-zione in una condizione di minor affanno e, possibil-mente, di tranquillità.- Aggiornamento della mailing list , potenziamen-to dell’uso dei social, con-ferma delle buone rela-zioni stabilite con i media locali, realizzazione di un video adatto al web che presenti sinteticamente l’AAB e le sue attività.- Creazione di un elen-co di realtà che operano in ambiti simili, analoghi o sovrapponibili a quello dell’AAB (Associazione via Glisenti 43 a Vestone, Fondazione Dominato Le-onense a Leno, Bottega alta a Rezzato, Accademia della realtà Atelier Dino Decca a Flero, Fondazio-ne Martino Dolci, Ucai, Aref, Asilo dei creativi di Meano, Arsenale di Iseo, eccetera) per cominciare a costruire una rete di re-lazioni territoriali in vista anche di iniziative comuni.- Ricognizione degli stru-menti di comunicazione (indirizzario media, sito internet, uso dei social, linea grafica, posiziona-mento di immagine, ecce-tera). - Valutazione di possibilità di convenzioni (librerie, colorifici, musei) a bene-ficio dei soci.- Rafforzamento delle re-lazioni istituzionali che da sempre AAB intrattiene con Comune, Provincia, Accademie, Università, Brescia Musei, Ctb, Fon-dazione Teatro Grande,

    Moca, Macof, eccetera.- Avvio di un percorso che dovrebbe portare alla revisione e aggiornamen-to dello statuto. - Conferma dell’apertura della nostra sede a ini-ziative culturali, dibattiti, presentazioni di libri or-ganizzate anche da altri, restringendo molto però le occasioni di gratuità per tale utilizzo. Quanto ai programmi più strettamente culturali, d’intesa con il direttivo, intendo muovermi lungo le seguenti linee:- Conferma dei corsi di acquerello, graf ica, ri-tratto, olio, scultura e storia dell’arte, per i qua-li va la nostra gratitudine ai maestri Beppe Gallizio-li, Enrico Schinetti, Pietro Maccioni e alla professo-ressa Ida Gianfranceschi, che hanno confermato la disponibilità a collabo-rare con noi anche nel 2017-2018. Cercheremo di ampliare l’offerta con corsi relativi alla teoria e tecnica pittorica e alla storia del fumetto. - Ricerca di un’iniziativa che unisca arte e disagio attraverso una collabo-razione con Fobap, con la quale parteciperemo a un bando di Fondazione della Comunità brescia-na. - Organizzazione di una mostra per ricordare l’o-pera graf ica e pittorica di Renato Borsoni d’in-tesa con Fondazione Mi-cheletti e, possibilmente, Ctb e Fondazione Teatro Grande sotto la regia del Comune.- Organizzazione di un ciclo di incontri di con-tenuto storico-artistico e storico-architettonico per inquadrare la vicenda di piazza della Vittoria. - Ospitalità a iniziative artistico-musicali che il-lustrino pagine della sto-ria bresciana secondo una formula particolarmen-

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    te felice ideata e interpre-tata dall’avvocato Maurizio Lovisetti, che offre anche l’opportunità di stabilire rapporti costruttivi con il Conservatorio.- Organizzazione, in vista della riapertura della Pina-coteca Tosio-Martinengo, di incontri in cui singoli quadri vengano commentati non da critici o storici dell’arte ma da personalità cittadine (in-tellettuali, funzionari pubbli-ci, politici detentori di cari-che elettive).- Ripresa delle mostre di ar-chitettura, d’intesa con Or-dine degli Architetti e Fon-dazione Alberto Crescini.- Completamento del riordi-

    no dell’Archivio dell’AAB e, ove possibile, sua integrazio-ne. - L’attività espositiva, infi-ne, risulta opportunamen-te programmata con am-pio anticipo e ammirevole previdenza. Ci muoveremo lungo questa linea che uni-sce valorizzazione dei soci e degli alunni delle nostre scuole, rapporto con le Ac-cademie e le istituzioni locali depositarie di quadrerie e patrimoni artistici, ricogni-zione dell’arte bresciana del Novecento. Facendo questo non potremo non affrontare il tema delle sedi espositive: non tanto immaginando un nuovo trasloco dell’AAB,

    A Dino Santina, presidente uscente dell’AAB, abbiamo chiesto di tracciare un consun-tivo dei suoi anni di impegno e di lavoro per l’Associazione.

    Ho vissuto i quattro anni di pre-sidenza dell’AAB con impegno e determinazione nella consa-pevolezza di condividere con gli appassionati, e in particolare con i soci e i consiglieri, un trat-to di strada per continuare a far vivere la bella storia dell’AAB iniziata nel 1945 e più che mai protagonista della cultura nella nostra comunità. È l’orgoglio di una appartenenza che continua anche oggi, con una presenza costante e un ruolo diverso, a servizio dell’Associazione Artisti Bresciani con una ulteriore sod-disfazione, quella di aver contri-buito a proporre la formazione di nuovi organismi statutari au-torevoli, competenti e preparati nei quali una feconda sinergia tra nuovi consiglieri e quelli confer-mati dalle precedenti esperienze produrrà (e lo sta già dimostran-do) continuità e innovazione, valorizzazione delle esperienze e attività consolidate insieme a nuove proposte che rinnovano e migliorano la vitalità e l’eccel-lenza della nostra Associazione. Rimangono aperti per il nuovo

    Il bilancio del presidente uscente Dino Santina

    che il Comune - presso cui siamo in affitto - non ha in previsione, ma piuttosto valutando l’opportunità di utilizzare - stabilmente o oc-casionalmente, è da vedere - altre sedi espositive.Il programma del prossimo triennio com’è facile intuire è particolarmente impegna-tivo: mi sento impegnato in prima persona a realizzar-lo ma sono convinto che il successo - se ci sarà - sarà soprattutto del consiglio di-rettivo e del comitato di ga-ranzia e più ancora dei soci dell’AAB, vera forza della nostra Associazione.»

    Massimo Tedeschi

    presidente e per il nuovo consi-glio direttivo alcuni problemi di fondo, tra i quali vanno menzio-nati la precaria situazione finan-ziaria e la carenza di una sede adeguata per dare sostenibilità e largo respiro alle numerose attività culturali capaci di rag-giungere obiettivi e risultati di eccellenza.La nuova governance sta già di-mostrando di saper suscitare interesse, partecipazione, ade-sione di tanti soci proponendo attività, a livelli di eccellenza, che intrecciano l’arte e la proposta di un dibattito culturale che fanno riferimento a Brescia, ma senza limitare lo sguardo ai confini lo-cali e aprendosi a vasti orizzonti di idee, tendenze, proposte.Negli ultimi quattro anni l’AAB è stata impegnata, con alterne fortune, a coinvolgere nuove categorie di pubblico, i giovani in particolare. È un obiettivo che potrà contare, per il futu-ro, sull’entusiasmo e idee nuove della nostra Associazione, ma dovrà anche poter contare sul sostegno delle istituzioni e della società civile, in particolare degli operatori dell’economia più sen-sibili e aperti. È doveroso da parte mia ringra-ziare tutti coloro che, in questi quattro anni, hanno generosa-mente e con intelligenza offerto

    la loro disponibilità e collabo-razione, i consiglieri e quanti, all’AAB, forniscono il loro sup-porto nella gestione della As-sociazione. Un grazie di cuore a quanti (istituzioni, volontari, pubblico, cittadini) hanno di-mostrato vicinanza. Mi auguro di essere stato di qualche uti-lità; non posso rimproverarmi di aver risparmiato tempo e impegno e continuerò a dire sì a ogni richiesta di collaborazio-ne e disponibilità per la nostra AAB. Credo sia questo il modo più coerente per augurare buon lavoro agli amici che hanno ac-colto l’invito di far parte degli organismi chiamati a gestire la nostra Associazione per i pros-simi tre anni.

    Dino Santina

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    Lunedì 17 febbraio 2017 si è svolta l’assemblea ordinaria dei soci per l’approvazione del bilancio consuntivo dell’anno scorso. La votazione è stata preceduta dalla relazione del presidente sulle attività cultu-rali svolte nel 2016. Di seguito riportiamo una sintesi dell’in-tervento e della presentazione del bilancio.

    Introduzione e ringraziamentiIn apertura il presidente co-munica che l’assemblea in prima seduta delle ore 8 in data odierna è andata deser-ta, pertanto dichiara valida la presente assemblea in se-conda seduta. Ricorda le fi-nalità dell’Associazione: non ha scopo di lucro, è apolitica e apartitica ed intende ope-rare nel pieno rispetto delle pari opportunità tra uomini e donne; ha lo scopo di pro-muovere attività di caratte-re culturale, in particolare la conoscenza e lo studio delle arti figurative e visive e degli artisti bresciani.L’Associazione svolge, tra l’altro, le seguenti attività:attività culturali: mostre, ta-vole rotonde, convegni, con-ferenze, dibattiti, proiezione di film e documentari cultu-rali e comunque di interesse per gli associati, concerti;attività didattiche e di for-mazione: corsi di prepara-zione e di perfezionamento nel campo delle arti e delle relative tecniche, seminari di studio, gruppi di ricerca, corsi di aggiornamento per insegnanti;attività editoriali: pubbli-cazione di cataloghi, di una rivista-bollettino, di atti di convegni, conferenze, semi-nari, di ricerche e studi sulle arti e i loro protagonisti, con particolare riferimento alle opere e agli artisti bresciani;attività promozionali: pro-mozione di tutte le azioni

    idonee alla salvaguardia, alla tutela e alla valorizzazione dei beni ambientali, storici, artistici della città e della provincia.Il presidente ringrazia per la loro partecipazione all’as-semblea tutti i presenti e dà il benvenuto alla consigliera Diletta Scaglia, delegata dal presidente della Provincia, e al professor Fabio Larove-re, delegato dal direttore di sede dell’Università Cattoli-ca del Sacro Cuore di Bre-scia.Quindi il presidente presen-ta le attività svolte nel 2016. L’AAB è una Associazione con molti soci, in piena sa-lute per quanto riguarda le iniziative, con difficoltà eco-nomiche contenute grazie a una politica di spesa impron-tata ad una forte austerity, che però non ha ridotto né la quantità né tantomeno la qualità delle attività, con una proposta non improvvisata e continuativa: basti ricorda-re che al 31 dicembre 2016 la serie corrente dei cata-loghi è arrivata al numero 230, la mostra dedicata ai soci, Ricognizione, è giunta alla ventunesima edizione e la rassegna Giovani presenze nella ricerca artistica a Brescia è giunta alla sedicesima edi-zione. Ringrazia i consiglieri, il presidente onorario Frati, il vice presidente Gallizioli, i membri del comitato di ga-ranzia, il revisore dei conti Zamboni, che operano in modo totalmente gratuito e non percepiscono neppure i rimborsi spesa; il presidente ricorda che il loro mandato è in scadenza e che gli orga-nismi statutari saranno rin-novati nel corso dell’assem-blea elettiva già convocata per lunedì 20 marzo 2017 alle ore 20.45. Rivolge inol-tre un sentito ringraziamen-to alla direttrice Ragusini, ai componenti della segre-

    Relazione del presidente Dino Santina all’assemblea ordinaria dei soci per l’approvazione del bilancio consuntivo 2016

    teria (Venturini, Tengattini e Malzanini in maternità dal luglio), al nuovo tesoriere Balsarini (che ha sostituito la ragioniera Emma Cene-della, dimessasi alla fine del 2015 per motivi personali) e dà il benvenuto allo sta-gista Giuseppe Ge, arrivato a gennaio 2017 nell’ambito del progetto Cento Leve pro-mosso dall’ANCI (Associa-zione Nazionale Comuni d’I-talia) cui aderisce il Comune di Brescia. Solo il lavoro di squadra e la determinazione a procedere, pur tra molte difficoltà, hanno permesso all’AAB, anche per il 2016, di continuare ad essere una Associazione protagonista della vita culturale del no-stro territorio. Sottolinea che il programma presenta-to nell’assemblea del 14 di-cembre 2015, convocata per l’approvazione del bilancio preventivo 2016, è stato in-teramente realizzato e in più sono state attivate ulteriori iniziative. Gli organi statuta-ri dell’AAB si sono riuniti 8 volte. L’AAB è una Associazione la cui importanza viene ricono-sciuta dall’esterno: ne fanno fede le numerose iniziative per le quali viene richiesto il patrocinio della nostra As-sociazione e le innumerevoli occasioni in cui il presiden-te viene invitato, a nome dell’AAB, per inaugurazioni, convegni, dibattiti, lezioni.Il presidente, a nome dell’Associazione, rivolge un vivo ringraziamento a quanti hanno sostenuto l’AAB con contributi e finanziamen-ti: i soci, innanzitutto, con le loro quote associative, il Consiglio regionale del-la Lombardia, il Comune di Brescia (l’istituzione pubbli-ca più generosa), la Provin-cia (con un piccolo contri-buto), le Fondazioni ASM e Banca San Paolo, gli sponsor privati (tra cui Cassa Pada-na, Assicurazioni Generali, Tecnosens spa, Trismoka, l’Ordine dei commercialisti, il Collegio dei geometri). È

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    grazie a loro se questa città è stata più ricca di proposte con le iniziative promosse dall’AAB.

    L’attività espositivaNel 2016, oltre alla mo-stra fotografica di Vincenzo Cottinelli sulla strage del 13 novembre 2015 di Parigi, or-ganizzata in gennaio, si sono tenute 11 mostre, che han-no riscosso ampio riconosci-mento di pubblico e di giudizi da parte della critica, ciascu-na accompagnata dal relati-vo catalogo; le raccolte dei cataloghi pubblicati a partire dal 1993 sono disponibili in archivio e costituiscono un pregevole e ricco strumento di indagine e di conoscenza sulle arti figurative non solo bresciane. Per le esposizioni curate ed organizzate diret-tamente dalla nostra Asso-ciazione, oltre alla mostra I fondatori dell’AAB. Giovanni Asti (1881-1954), curata da Luigi Capretti e Francesco De Leonardis, che ha avuto anche una versione on line sui social media e che si è conclusa il 6 gennaio 2016, dal 17 settembre al 12 ot-tobre, per la serie “Classici del contemporaneo”, è stata organizzata la mostra Museo contemporaneo diffuso. Colle-zionismo privato del secondo ’900 a Brescia, curata da Pia Ferrari. Dal 7 maggio al 15 giugno è stata proposta la ventunesima edizione di Ri-cognizione, una importante e consolidata occasione per documentare la produzio-ne artistica recente dei soci dell’AAB; dal 18 al 29 giugno, come di consueto, sono sta-te proposte opere degli allievi della scuola d’arte. Dal 26 novembre 2016 al 4 gennaio 2017, nella serie “La memoria figurativa”, è stata organizzata la mostra Gae-tano Cresseri (1870-1933). La grande decorazione nell’offici-na di un artista, curata da Lui-gi Capretti, Alessandra Cor-na Pellegrini e Francesco De Leonardis, che ha avuto un grande successo ed è stata

    l’occasione per coinvolgere nuovi pubblici, in particolare con le visite guidate rivolte ai bambini delle elementari e delle medie. La tradizionale mostra dedicata alle nuove generazioni Giovani presenze nella ricerca artistica a Brescia (dal 9 aprile al 4 maggio) ha vissuto una edizione parti-colare presentando i disegni originali dei primi trenta la-vori classificati nel concorso promosso in collaborazione con l’azienda Trismoka e cu-rato da Blaumann s.a.s.Nel corso del 2016, sono state inoltre presentate le rassegne degli artisti bre-sciani Giuliano Scalvini, Lau-ra Massardi, Gi Morandini; dal 15 ottobre al 2 novem-bre, inoltre, si è tenuta la mostra delle opere di Er-mete Botticini (1945-2014). L’esposizione, dal titolo Una storia di pittura, curata da Mauro Corradini e Fausto Lorenzi, ha voluto essere un omaggio, a due anni dalla sua scomparsa, ad uno dei più affermati artisti brescia-ni della seconda metà del Novecento, che è stato, tra l’altro, un protagonista nella vita dell’Associazione Artisti Bresciani.Alle mostre promosse dall’AAB si sono affiancate alcune iniziative organizza-te dalla Associazione “Ami-ci dell’AAB”: presso la sala comunale dei santi Filippo e Giacomo in marzo la mostra di fotografia di Giulio Obici e di Mauro Baioni e in set-tembre la mostra di Giulia-no Cardella, Lionella Paro-lari e Marisa Radici; presso Visual Art in settembre la mostra di Emilio Ganzerla con fotografie sulla Transi-beriana; nella nostra sede in luglio la mostra con opere di Mario Danesi; a settembre la mostra di Eliseo France-schi; inoltre, sempre a cura della Associazione “Amici dell’AAB”, sono state allesti-te mostre presso la Residen-za in via dei Mille (a maggio) e presso Casa Industria (a giugno-luglio con opere di

    Mario Lucini e Laura Gaspa-rini e a dicembre con opere di Adriano Bottarelli).

    L’attività editoriale e culturalePer quanto riguarda l’attività editoriale, oltre alla pubblica-zione dei cataloghi ufficiali, è proseguita la pubblicazione del notiziario di informazio-ne aab notizie, curato da Giu-seppina Ragusini (giunto nel 2016 al numero 35), e dell’An-nuario 2016 come strumento di promozione della storia e delle attività dell’AAB e del lavoro dei soci artisti. Nel salone del Romanino si sono svolte molte iniziative con la presentazione di libri e dibat-titi su specifici argomenti. Il 9 febbraio presentazione del libro L’alfabeto delle favole di Rosy Lorenzini; il 26 febbra-io presentazione del Catalo-go di Arte Moderna pubblica-to da Giorgio Mondadori; il 29 febbraio presentazione del libro di Ilaria Marchetti Il mare di Amì; l’8 marzo la performance Readme – poe-sia in movimento; nel mese di aprile 4 appuntamenti per la serie Andare per mostre con Fausto Lorenzi, Pia Ferrari, Mauro Corradini, Alessandra Corna Pellegrini; il 6 maggio presentazione del volume La voce delle croci di legno, una ponderosa opera sulla prima guerra mondiale di Giuseppe Antonio Bonomi; il 13 mag-gio lo spettacolo Mario Ma-gri. Storia di battaglie e prigio-nia di un fante bresciano nella seconda guerra mondiale; il 25 maggio presentazione del li-bro Condominiàla in ricordo di Arnaldo Milanese; il 26 maggio presentazione di Bre-scia: cronache d’arte, d’artisti e dintorni dal 1945 ad oggi, un libro di eccezionale impor-tanza pubblicato nella nuova serie “Strumenti AAB”; il 30 giugno presentazione del libro di Viviana Filippini A Pas-so sospeso. The Floating Piers. Christo and Jeanne Claude; il 28 settembre presentazione del libro di Roberto Bianchi Radici. Storie della Brescia di

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    prima; il 29 settembre pre-sentazione del libro di Gian Butturini, a dieci anni dalla sua scomparsa, Daiquiri 2.0; il 30 settembre presentazione del libro di Giuseppe Guari-no Una vita per l’arte; il 6 ot-tobre presentazione del libro di Clara Martinengo Villaga-na Tranches de vie; il 14 otto-bre presentazione del libro di Annamaria Beretta Rosso ciliegio; il 18 ottobre il dibat-tito Politiche culturali a Brescia con il sindaco Emilio Del Bono intervistato dai gior-nalisti Giovanna Capretti, Gian Paolo Laffranchi e Mas-simo Tedeschi; il 21 ottobre l’incontro L’anima dei dipinti con Alessandra Pelizzari e Silvia Gaffurini; in novembre 4 conversazioni per la serie Andare per mostre con Fausto Lorenzi, Angelo Loda e Mau-ro Corradini; il 28 novembre il dibattito Il futuro dei musei a Brescia con il direttore del-la Fondazione Brescia Musei Luigi Di Corato intervista-to dai giornalisti Alessandra Troncana e Gian Paolo Laf-franchi; il 13 dicembre pre-sentazione del libro di Luca Andrea Masserdotti Cielo liquido; il 15 dicembre la pre-sentazione del libro Lettere alla città di Pompeo Anelli; il 16 dicembre la presentazio-ne della mostra DADA 1916 – 2016. La mostra dell’antiarte con Luigi Di Corato, Elena Di Raddo e Francesco Te-deschi dell’Università Cat-tolica di Brescia. Inoltre, nel 2016 l’AAB ha ospitato le se-rie degli incontri I lunedì della salute (una volta al mese) e Caffè e chiacchiere (due mer-coledì al mese) promosse dalla Associazione “Arnaldo da Brescia”. L’AAB ha conti-nuato anche nel 2016 l’im-pegno, insieme all’Ateneo, per il Comitato provinciale di coordinamento delle iniziative commemorative per il cen-tenario della Grande Guerra 1914-1918, nel quale hanno operato con continuità e competenza la dottoressa Giuseppina Ragusini e il pro-fessor Vasco Frati.

    La scuola d’arte e la sistemazione dell’archivioIl presidente ricorda che l’AAB tradizionalmente, fin dai tempi della sua fondazio-ne, gestisce una prestigiosa scuola molto apprezzata e frequentata per la sua se-rietà, in cui hanno insegna-to, e insegnano, autorevo-li rappresentanti dell’arte bresciana e si sono formate numerose generazioni di ar-tisti locali. L’attività didattica comprende i seguenti corsi: pittura e grafica e ornato, fi-gura e pittura (docente: pro-fessor Enrico Schinetti); pit-tura ad acquerello (docente: professor Giuseppe Gallizio-li); scultura (docente: profes-sor Pietro Maccioni); storia dell’arte (docente: professo-ressa Ida Gianfranceschi).Il presidente informa inoltre che, nel corso del 2016, è stata avviata la sistemazione dell’archivio, grazie alla di-sponibilità e collaborazione della dottoressa Rosa Zilioli; sono stati ospitati otto stu-denti per lo stage di alter-nanza scuola-lavoro; è stato inserito in attività di tiroci-nio formativo un frequen-tante il Centro Psico Sociale dell’Ospedale di Montichiari.Infine, nel 2016 l’AAB ha stipulato un accordo qua-driennale con le Accademie LABA e Santagiulia che, ad anni alterni, collaboreranno per la realizzazione delle mostre per Giovani presenze nella ricerca artistica a Brescia.

    Il bilancio consuntivo 2016Il presidente dà la parola al revisore dei conti, ragionier Zamboni, ringraziandolo per il prezioso lavoro svolto per l’AAB; sottolinea come sia stata decisiva, per la conti-nuità dell’Associazione, la scelta di adottare una am-ministrazione di austerity e di massimo rigore finan-ziario, da tempo di crisi, ad esempio realizzando in pro-prio il trasporto delle opere d’arte per le grandi mostre

    (ottenendo specifica auto-rizzazione dalla società as-sicuratrice) e sostituendo la dipendente in maternità con prevalente lavoro volonta-rio. Ricorda, con orgoglio, che anche il debito pregres-so con il Comune di Brescia viene regolarmente onorato ogni mese, a differenza di al-tre società che pure hanno bilanci milionari con ingaggi elevati. Prende la parola il revisore dei conti ragioniere Flavio Zamboni per presen-tare il bilancio consuntivo 2016: espone le singole voci del bilancio, in particolare rileva che le entrate sono state € 81.759,04 e le uscite € 87.997,43 con un disavan-zo di esercizio di € 6.238,39. Quindi anche il 2016 non ha visto l’auspicata maggiore attenzione da parte di istitu-zioni, fondazioni, privati con adeguate offerte e sponso-rizzazioni. Precisa che vi sono crediti da esigere per € 13.200,00 (si tratta dei contributi che, pur riferendosi al 2016, ver-ranno erogati nel 2017), de-biti rateizzati per € 232,89 mensili (sono gli arretrati dell’affitto che si stanno pagando al Comune di Bre-scia con una rateizzazione quinquennale senza interes-si) e debiti verso terzi per € 12.951,47. Per far fronte ad eventuali spese future, è stato previsto un accantona-mento di € 5.000. Il revisore dei conti, avendo verificato la correttezza contabile e formale delle voci, invita i soci presenti ad approvare il bilancio.

    Approvazione del bilancio consuntivo 2016Alla fine della presentazione è seguito il dibattito. Sono intervenuti i soci Bonetti, Paracchini e Mazzoncini. Alla conclusione del dibat-tito l’assemblea approva all’unanimità la relazione del presidente, il bilancio con-suntivo 2016 e la relazione del revisore dei conti.

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    L’AAB, ritenendo che il suo ruolo e la sua presenza nel-la vita culturale della città e della provincia siano valori da salvaguardare, nonostan-te le sempre più gravose incertezze finanziarie si è impegnata ad offrire anche per la prossima stagione alla comunità bresciana un pro-gramma ricco e diversifica-to, che prevede un’alternan-za di filoni e corrispondenti serie di cataloghi, la cui rac-colta complessiva è la testi-monianza di una intensa at-tività artistica ed editoriale.Quest’anno la mostra inau-gurale, tradizionalmente inserita nella serie “Classi-ci del contemporaneo”, dal titolo La stagione di Elvira Cassa Salvi. Viaggio a Brescia nell’arte del secondo dopo-guerra. 1. 1957-1974 pro-porrà una ricognizione su trent’anni di storia artisti-ca italiana, letta attraverso gli articoli che Elvira Cassa Salvi ha pubblicato sulle pa-gine del «Giornale di Bre-scia», dal 1957 al 1988, ed intende ricostruire la storia dell’arte a Brescia, recupe-rando i quadri più rappre-sentativi delle mostre da lei recensite. L’insieme di queste recensioni, trent’an-ni di cronaca d’arte non solo bresciana, costituisco-no uno sguardo sulla città, modello del suo modo di intendere la critica e spia di un’evoluzione della storia, artistica ed espositiva, dai primi timidi inizi, fino all’e-spansione degli spazi espo-sitivi. Il periodo copre più di un trentennio, dalla fine del 1957 alla metà del 1988: per un’indagine più approfondi-ta della produzione scritta di Elvira Cassa Salvi, la ras-segna sarà suddivisa in due parti (la seconda delle quali si svolgerà nel settembre 2018). Il punto in cui fissa-re la suddivisione dei due periodi è la grande mostra, realizzata nella primavera

    1974 a Brescia in Palazzo Loggia, La coscienza del rea-le, che tante critiche suscitò nella nostra città. L’esposi-zione sarà curata da Mauro Corradini e durerà dal 23 settembre al 18 ottobre. Il catalogo uscirà nella collana “Quaderni dell’AAB”.Per la serie “La memoria figurativa”, dal 2 dicembre 2017 al 17 gennaio 2018 ver-rà allestita la mostra L’Ot-tocento e il Novecento nelle collezioni istituzionali bre-sciane. 1. L’Ateneo di Brescia, Accademia di Scienze Lettere ed Arti, affidata ai curatori Luigi Capretti e Francesco De Leonardis. La rassegna proporrà opere della col-lezione dell’Ateneo, con di-pinti di, fra gli altri, Ariassi, Basiletti, Bertolotti, Bosio, Canella, D’Azeglio, Inganni, Joli, Renica.Dal 3 al 21 marzo 2018, ad un anno dalla scomparsa, sarà organizzata, nella se-rie “Curricula”, la mostra a ricordo di Renato Borso-ni, in collaborazione con la Fondazione Micheletti: nel-la sede dell’AAB saranno esposti lavori di dimensione minore (bozzetti, studi gra-fici, quadri) e della produ-zione di grafica editoriale, mentre in un’altra sede sa-ranno esposte le opere di maggiore formato (grandi manifesti pubblicitari). La diciottesima edizione di Giovani presenze nella ricerca artistica a Brescia, program-mata nel periodo dal 24 marzo all’11 aprile, continua con la novità introdotta lo scorso anno: fra l’AAB e le due Accademie bresciane, LABA e Santagiulia, è sta-to sottoscritto un accordo che prevede un’alternanza di quattro esposizioni in altrettanti anni. Nel 2017 e 2019 le esposizioni sono organizzate dalla LABA; nel 2018 e 2020 dall’Accademia Santagiulia. Dal 4 al 9 maggio verran-

    no allestite due esposizioni della campagna di raccol-ta fondi a favore dell’AAB Sostieni l’arte con l’arte, una con le opere di giovani ar-tisti, l’altra con le opere dei maestri. Nella sede di vico-lo delle Stelle, 4 a Brescia le opere esposte, donate da-gli artisti, potranno essere acquisite con un’offerta a favore della nostra Associa-zione.Giusi Lazzari e gli allievi della sua bottega, Rolando Rova-ti, Giovanni Lamberti, Enrico Schinetti, e Carlo Pescatori sono gli artisti bresciani di cui si propongono mostre personali.Come sempre, a conclu-sione delle attività annuali, sono programmate Ricogni-zione, la mostra collettiva aperta a tutti i soci ormai giunta anch’essa ad un pre-stigioso traguardo, la ven-titreesima edizione, che permette di documentare la produzione artistica re-cente degli operatori bre-sciani; e l’esposizione degli elaborati degli allievi che frequentano i corsi della scuola d’arte.Nel luglio 2018 (dal 7 al 22) verrà allestita la mostra pARTEcipiamo anche noi, che presenterà i lavori di perso-ne disabili, in collaborazione con FOBAP. Quest’ultimo progetto ha ottenuto un contributo da parte della Fondazione della Comunità Bresciana, nell’ambito del-lo specifico bando indetto quest’anno.Le mostre saranno accom-pagnate dai relativi cata-loghi, di cui alcuni si con-figureranno come vere e proprie monografie. A fine stagione la serie corrente arriverà al numero 243, un vero primato, non solo a li-vello nazionale.Il programma espositivo 2017-2018 gode del patro-cinio del Comune e della Provincia di Brescia e bene-ficia del finanziamento della Fondazione ASM – Gruppo A2A.

    Presentazione della stagione espositiva 2017-2018lem

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    23 settembre –18 ottobre

    La stagione di Elvira Cassa Salvi. Viaggio a Brescia nell’arte del secondo dopoguerra. 1. 1957-1974

    classici del contemporaneo

    21 ottobre –8 novembre

    Rolando Rovati.Caleidoscopici incanti

    associati aab

    11 – 29 novembre Giusi Lazzari e la sua bottega di incisione grafica

    2 dicembre 2017 –17 gennaio 2018

    L’Ottocento e il Novecento nelle collezioni istituzionali bresciane. 1. L’Ateneo di Brescia, Accademia di Scienze Lettere ed Arti

    la memoria figurativa

    20 gennaio –7 febbraio

    Giovanni Lamberti (Le Rond).Opere 2015-2017

    associati aab

    10 – 28 febbraio Enrico Schinetti.Da “Giardini ateniesi”

    monografie di artisti bresciani

    3 – 21 marzo Renato Borsoni.Advertising, grafica, pittura

    curricula

    24 marzo – 11 aprile

    Giovani presenze nella ricerca artistica a Brescia. Le Accademie.2. Santagiulia

    giovani presenze

    14 aprile – 2 maggio

    Carlo Pescatori.Un furtivo sguardo su “picta” tela

    monografie di artisti bresciani

    4 – 6 maggio8 – 10 maggio

    Sostieni l’arte, aiuta l’AAB.Opere in mostra a sostegno dell’AAB

    12 maggio – 20 giugno

    Ricognizione 2017-2018 associati aab

    16 – 27 giugno Proposte degli allievi della scuola d’arte associati aab

    Mostre organizzate dall’Associazione “Amici dell’AAB”

    2 – 20 settembre Elio Uberti.Acciai

    amici dell’aab

    ll programma delle esposizionisettembre 2017- giugno 2018

    In apertura della stagione espositiva, nell’ambito della serie intitolata “I classici del contemporaneo”, l’AAB vuole ripercorrere con una duplice esposizione il lavoro di critica dell’arte al «Giornale di Bre-scia» di Elvira Cassa Salvi. Ri-portiamo di seguito una breve presentazione del curatore.

    Dal 1957 al 1988 Elvira Cassa Salvi scrive, come critico d’ar-te, sulle pagine del «Giornale di Brescia». La sua attività è ri-volta tanto alle grandi mostre internazionali, proposte sul territorio nazionale, quanto alla recensione delle mostre che si tengono in città, so-prattutto, e in provincia.L’Associazione vuole rendere omaggio al lavoro critico di Elvira organizzando una ras-segna, suddivisa in due mo-menti espositivi, attingendo alle recensioni che, attraverso la rubrica Mostre d’arte, Elvi-ra ha scritto, documentando, interpretando e stimolando le attività artistiche cittadine. Le due parti in cui è suddivi-sa questa rassegna coprono il percorso complessivo: la pri-ma prende avvio sul finire de-gli anni Cinquanta, quando El-vira è appena giunta al «Gior-nale», e termina nel 1974. La seconda completa il percorso critico di Elvira e scorre dal-la metà degli anni Settanta fino al 1988, quando cessa la sua attività di collaborazione con il «Giornale di Brescia». La scelta della divisione non è casuale; si lega alla più im-portante rassegna organizzata dalla critica in città, la mostra tenutasi in Loggia, intitolata La coscienza del reale (marzo-aprile 1974), che raccoglie, in quel momento, una sorta di “summa” delle sue preferen-ze. Ragioni di spazio ci hanno consigliato di suddividere in due percorsi la rassegna (nel

    La stagione di Elvira Cassa Salvi.Viaggio a Brescia nell’arte del secondo dopoguerra. 1. 1957-1974

    associazione artisti brescianivicolo delle stelle, 4 - brescia - tel.-fax 030.45222

    www.aab.bs.it - e-mail:[email protected]

    orario feriale e festivo 16-19,30 - lunedì chiuso

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    settembre 2017 e settembre 2018, come apertura ufficiale delle stagioni espositive) e le stesse ragioni ci hanno impe-dito di raccogliere le opere di tutti gli autori che Elvira ha letto, interpretato e inda-gato con intelligente spirito critico. E siamo davvero di-spiaciuti per i tanti autori che non possono comparire in questa rassegna; ma abbiamo applicato anche noi il princi-pio che lei stessa ha utilizzato nella mostra collettiva che ci ha aiutato a suddividere l’in-tero cammino critico in due periodi: siamo stati più atten-ti a documentare le poetiche, le tendenze, i movimenti, che non l’esaustività delle pre-senze passate nel trentennio nelle importati mostre che le gallerie cittadine hanno sapu-to organizzare. Abbiamo vo-luto privilegiare piuttosto lo sguardo d’insieme, che non le singole proposte, per costru-ire la sintesi di una storia che ha interessato la nostra città.Per quanto Elvira Cassa Salvi abbia sempre mostrato con chiarezza i percorsi espres-sivi in cui più si riconosceva, ha saputo essere sempre una puntuale lettrice-interprete anche delle opere, degli au-tori, delle tendenze che non condivideva; la professione del critico non può solo li-

    mitarsi ad approfondire i percorsi in cui è più facile riconoscersi, ma è quella di cercare di capire e rendere comprensibile al lettore il perché delle scelte espres-sive. Questa è del resto la grande lezione del Novecen-to, quella che ha soppiantato l’indagine estetica attraverso l’analisi delle poetiche; non più lo studioso, il critico, che dall’alto della cattedra defini-sce i canoni, ma, al contrario, è l’artista a definire le regole interne del proprio operare, e al critico resta il compito di leggere, scoprire diremmo, i mondi che l’artista di volta in volta sa mostrare. È la gran-de lezione che ci viene dalla valorizzazione dell’autono-mia dell’arte, affermatasi alla fine dell’Ottocento e diven-tata fondamentale nel nostro secolo.Lo spoglio dell’ampio mate-riale della studiosa è stato lento, appassionante e fatico-so, ed è stato davvero diffici-le scegliere; avremmo voluto uno spazio più ampio, per po-ter allineare tutte le espres-sioni che sono state indagate - e accuratamente soppesate - grazie al filtro critico rivolto

    ad un’attività espositiva dav-vero importante, ad iniziare dalle mostre realizzate negli stessi spazi dell’Associazione Artisti Bresciani, che questa rilettura ha voluto; lo spazio a disposizione è quello dato, ed anche sfoltendo e taglian-do, le opere si distendono con un affollamento che non favorisce la visione dell’opera (e ce ne scusiamo).Tutti i visitatori si renderan-no conto facilmente delle assenze. Possiamo solo ga-rantire che ogni esclusione è stata una ferita; ma speriamo che attraverso le opere sele-zionate sia stato comunque possibile valorizzare il con-testo, l’insieme, in modo da suggerire una “storia”, che c’è pur stata, che ha suscitato passioni e raccolte, in molti casi favorito collezioni.È doveroso ringraziare tut-ti coloro che sono attiva-mente intervenuti perché questa rassegna giungesse a conclusione, a partire dalla direzione dell’Associazione e dalla famiglia di Elvira Cas-sa Salvi a tutti i collezionisti prestatori, ai galleristi di allo-ra, spesso attivi ancor oggi, o agli eredi dei galleristi che quella stagione hanno ani-mato; fino alla disponibilità totale degli artisti. Solo così è stato possibile organizzare una rassegna attraverso ope-re provenienti, per lo più, da collezioni bresciane. In que-sta ricognizione, una peculia-re attenzione è stata rivolta all’arte bresciana. Questa rassegna vuole ri-percorrere il clima culturale, favorito dal rinnovato benes-sere economico e dalla tra-dizione di grandi collezioni, due delle quali recenti e attive negli anni che ci interessano, gloria della nostra città. Tale clima, va pur detto, è stato favorito anche dall’attività cri-tica di Elvira e dall’intelligenza di imprenditori e collezionisti, che hanno saputo trasforma-re Brescia in uno dei “luoghi” dell’arte italiana: gli artisti ve-nivano volentieri ad esporre nella nostra città, perché sa-

    La copertina del catalogo della mo-stra curata da Elvira Cassa Salvi, te-nutasi in Palazzo Loggia nel 1974.

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    pevano che sarebbero stati letti e apprezzati.L’attività critica di Elvira Cassa Salvi è accostabile alla pagi-na culturale che nel secondo dopoguerra rinvia alla conce-zione dell’impegno. A monte la seconda guerra mondiale. Difficile accostarsi all’arte sen-za assumere su di sé i grandi temi della storia. Fu facile e quasi necessario leggere l’arte, l’opera d’arte, come una poe-tica espressione di una visione del mondo. L’arte non può essere mai un progetto este-tico scisso dalla società in cui nasce: la storia ci ha insegnato come siano stati proprio gli artisti, i saturnini e i malinco-nici coloro che vedono, scor-gono, avvertono per primi, a volte in anticipo, il flusso e la direzione degli eventi. La cultura dell’impegno, le rifles-sioni di storici come Hauser, hanno formato la base delle idee di Elvira. Che possiamo raccogliere o lasciar perdere; ma chi leggerà attentamente le sue pagine, una per ogni autore, che accompagnano le opere di questa rassegna, si troverà di fronte non solo una bella scrittura, una raffinata modalità di parlare d’arte, ric-ca di competenze e citazioni, ma anche l’importante, a volte quasi affannosa, ricerca di ca-pire e rendere comprensibile ai lettori il pensiero sotteso all’opera stessa. E credo che questo compito, svolto nelle forme e nei modi che la rassegna documenta, sia testimonianza di un impegno che vale la pena, cinquant’anni dopo, leggere, comprendere e approfondire.

    Mauro Corradini

    Recensione di Elvira Cassa Salvi, pubblicata sul «Giornale di Brescia» il 28 mag-gio 1977, della mostra di Renzo Vespignani Tra le due guerre, AAB, 26 maggio-12 giugno 1977.

    La mostra di Elvira Cassa Salvi è inserita nel calen-dario ufficiale della tredi-cesima Giornata del Con-temporaneo, la grande manifestazione organizzata ogni anno da AMACI (As-sociazione dei Musei d’Ar-te Contemporanea Italiani) per portare l’arte del no-stro tempo al grande pub-blico, che si terrà sabato 14 ottobre 2017. Anche per la prossima Giornata del Contemporaneo apriranno gratuitamente le porte 24 musei AMACI e un migliaio

    di realtà in tutta Italia, per presentare artisti e nuove idee attraverso mostre, laboratori, eventi e confe-renze. Un programma mul-tiforme che di anno in anno ha saputo offrire al grande pubblico un’occasione per vivere da vicino il comples-so e vivace mondo dell’arte contemporanea, portando la manifestazione organiz-zata da AMACI a essere considerata l’appuntamen-to annuale che ufficial-mente inaugura la stagione dell’arte in Italia.

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    La mostra di Elvira Cassa Salvi inserita nel calendario ufficiale dell’Amaci

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    La mostra, curata da Luigi Capretti e Francesco De Leonardis, si inserisce nella serie dedicata allo studio e alla presentazione di singole figure di artisti o di particolari aspetti dell’arte bresciana tra Ottocento e Novecento, per la quale sono stati presentati pittori e scultori quali Battista Barbieri, Luigi Basiletti, Gerolamo Calca, Giuseppe Canella, Felice Carena, Paolo Cassa, Arturo Castelli, Gaetano Cresseri, Modesto Faustini, Francesco Filippini, Umberto Franciosi, Domenico Ghidoni, Achille Glisenti, Angelo Inganni, Elisabetta Kaehlbrandt, Ermete Lancini, Carlo Manziana, Filippo Monteverde, Angelo Righetti, Emilio Rizzi, Giuseppe Ronchi, Francesco Carlo Salodini, Antonio Tagliaferri, Vittorio Trainini, Virgilio Vecchia, Roberto Venturi, Angelo Zanelli, Arnaldo Zuccari e le rassegne di sculture dei Civici Musei degli anni 1860-1950, di opere a pastello degli anni 1860-1940, di paesaggi dipinti e disegnati “dal vero” del primo Ottocento, di lavori eseguiti per il Concorso Brozzoni (1869-1950), delle opere esposte nelle mostre allestite dalla Società per

    l’Arte in Famiglia (1876-1928), di lavori di artisti coinvolti nella prima guerra mondiale (organizzata nell’ambito delle iniziative programmate dal Comitato provinciale di coordinamento delle iniziative commemorative nel centenario della Grande Guerra) e di opere dei fondatori dell’AAB (in occasione del settantesimo di fondazione dell’Associazione).

    Dal 2 dicembre 2017 al 10 gennaio 2018 verrà pro-posta la prima mostra che l’AAB intende dedicare alle collezioni istituzionali bre-sciane. Ad inaugurare la se-rie sarà la collezione dell’A-teneo di Brescia, Accademia di Scienze Lettere ed Arti, della quale verrà presentata una cinquantina di dipinti e disegni di artisti dell’Otto-cento e della prima metà del Novecento.Fin dalla sua nascita, che si fa risalire all’approvazione dello statuto avvenuta il 14 febbraio 1802, l’Ateneo ha svolto un ruolo determinan-te nel sistema dell’arte bre-sciana, accogliendo tra i suoi soci gli artisti di maggior fama e organizzando annual-mente esposizioni delle loro opere. Questo stretto rap-

    porto favorì la costituzione di una importante collezione che si arricchì nel corso degli anni, da una parte, grazie ad acquisti e alla commissione dei ritratti degli accademici eminenti e, dall’altra, grazie a donazioni e legati dei soci e, in particolare, degli artisti stessi. La collezione ha per-tanto un carattere vario e non è l’espressione del gu-sto di una singola persona. È formata da sculture, dipinti, disegni, incisioni, strumen-ti scientifici e musicali ed è conservata perlopiù nella sede dell’Ateneo in Palazzo Tosio e, in parte, è deposita-ta presso i Musei Civici d’Ar-te e Storia. Particolare rilie-vo vi hanno le opere dell’età neoclassica, ma tutto l’Ot-tocento bresciano vi è bene rappresentato. Tra i nuclei più significativi va ricordato il gruppo di miniature di Gio-vanni Battista Gigola, cedute nel 1856 da Angelo Inganni. Cospicuo per numero e qua-lità delle opere è la donazio-ne di Giovanni Renica che nel 1883 destinò all’Ateneo centinaia di studi di piccolo formato e di dipinti conser-vati nello studio insieme agli album dei disegni e a fogli sparsi, che costituivano i ma-teriali da lavoro prodotti nel corso di tutta la sua attività artistica; a questi aggiunse opere di Giovanni Canella e di Massimo D’Azeglio ed in-cisioni di Alexander Calame. Di grande rilievo è il legato

    firmato e datato 1860. Maggior spazio nella mostra avrà Giovanni Renica (Montirone, 1908 - Brescia, 1884). Insieme al suo ritratto, eseguito da Giuseppe Ariassi (Brescia, 1826 - 1906) nel 1885, ci saranno il grandioso paesaggio alpino, Alle sorgenti dell’Adda, donato già nel 1875, e una serie di 13 dipinti di piccolo formato con paesaggi e vedute di Roma, Milano, Brescia e di diverse località del nostro territorio; avremo inoltre la ricostruzione di uno dei pannelli espositivi originali di Palazzo Tosio che ha al centro un Paesaggio di fantasia e ai lati 12 tavolette con studi di atmosfera. Dalla donazione Renica vengono anche Il castello dell’Innominato, un episodio dei Promessi Sposi illustrato da Massimo D’Azeglio (Torino, 1798 - 1866) e quattro studi dal vero di Giovanni Canella (Verona, 1788 - Firenze, 1847). Provengono infine dal legato Copetta Al pascolo, che Cesare Bertolotti (Brescia, 1854 - 1932) dipinse nel 1905 nel suo ritiro montano di Paspardo, Il castello di Brescia sotto la neve e Pioppi di Giovanni Battista Bosio (Verolanuova, 1873 - Desenzano, 1946), e La cattura di Garibaldi a Mentana di Edoardo Raimondi (Parma, 1837 - Reggio Emilia, 1919), un dipinto che documenta l’interesse collezionistico di Astorre Copetta per la pittura e i cimeli risorgimentali. Completano la selezione il Ritratto di vecchio di Giovanni Battista Nodari (Esine, 1881 - 1930) e il Ritratto di Luisa di Emilio Pasini (Brescia, 1872 – 1953), acquistato dall’Ateneo insieme ad altre opere alla mostra tenuta nel 1902 in occasione del centenario dell’Accademia.

    Luigi Capretti e Francesco De Leonardis

    Tommaso Castellini (Brescia, 1803 – Gussago, 1869), Fiori, olio su tela, 115x90 cm

    Massimo D’Azeglio (Torino, 1798 – 1866), Il castello dell’Innominato, olio su cartone, 28,5x39,5 cm

    Giovanni Renica (Montirone, 1908 – Brescia, 1884), Alle sorgenti dell’Adda, olio su tela, 104,5x144 cm

    L’Ottocento e il Novecento nelle collezioni istituzionali bresciane. 1.L’Ateneo di Brescia, Accademia di Scienze Lettere ed Arti

    Tommaso Castellini (Brescia, 1803 – Gussago, 1869) Fiori, olio su tela, 115x90 cm

    Giovanni Renica (Montirone, 1808 – Brescia, 1884), Alle sorgenti dell’Addaolio su tela, 104,5x144 cm

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    Giuseppe Canella (Verona, 1788 – Firenze, 1847), Monte Rosa, olio su tela, 30,5x39 cm

    Angelo Inganni (Brescia, 1807 – Gussago, 1880), Ritratto di bambino con mazzolino di fiori, olio su tela, 50,5x39 cm

    Massimo D’Azeglio (Torino, 1798 – 1866), Il castello dell’Innominato, olio su cartone, 28,5x39,5 cm

    Giovanni Renica (Montirone, 1908 – Brescia, 1884), Alle sorgenti dell’Adda, olio su tela, 104,5x144 cm

    Giuseppe Canella (Verona, 1788 – Firenze, 1847), Monte Rosa, olio su tela, 30,5x39 cm

    Angelo Inganni (Brescia, 1807 – Gussago, 1880), Ritratto di bambino con mazzolino di fiori, olio su tela, 50,5x39 cm

    di Astorre Copetta, che nel 1955 destinò all’Ateneo una serie di incisioni antiche di soggetto bresciano, quadri di artisti non solo bresciani della prima metà del Nove-cento, mobili e miniature.La mostra intende dar con-to dei molteplici aspetti del-la collezione attraverso una significativa scelta di dipinti e di disegni. Di Luigi Basi-letti (Brescia, 1780 - 1859) verranno presentati il noto Ritratto di gruppo con i coniugi Tosio, che l’Ateneo ha posto come immagine simbolo nel suo sito web, e il Ritratto di Cesare Arici, un dipinto al quale il recente restauro ha restituito tutta la mor-bidezza dei passaggi croma-tici; di Tommaso Castellini (Brescia, 1803 - Gussago, 1869) ci sarà Fiori, notevo-le esempio del soggetto in cui Castellini eccelse più di ogni altro artista bresciano dell’Ottocento; di Faustino Joli (Brescia, 1814 - 1876) sarà esposto un interessan-te Paesaggio alpino del 1854; di Angelo Inganni (Brescia, 1807 - Gussago, 1880) il Ri-tratto di bambino con mazzo-lino di fiori, firmato e datato 1860. Maggior spazio nella mostra avrà Giovanni Reni-ca (Montirone, 1908 - Bre-scia, 1884). Insieme al suo ritratto, eseguito da Giu-seppe Ariassi (Brescia, 1826 - 1906) nel 1885, ci saranno il grandioso paesaggio alpi-

    no, Alle sorgenti dell’Adda, do-nato già nel 1875, e una serie di 13 dipinti di piccolo for-mato con paesaggi e vedute di Roma, Milano, Brescia e di diverse località del nostro territorio; avremo inoltre la ricostruzione di uno dei pannelli espositivi originali di Palazzo Tosio che ha al cen-tro un Paesaggio di fantasia e ai lati 12 tavolette con studi di atmosfera. Dalla donazio-ne Renica vengono anche Il castello dell’Innominato, un episodio dei Promessi Sposi illustrato da Massimo D’A-zeglio (Torino, 1798 - 1866) e quattro studi dal vero di Giovanni Canella (Vero-na, 1788 - Firenze, 1847). Provengono infine dal lega-to Copetta Al pascolo, che Cesare Bertolotti (Brescia,

    Massimo D’Azeglio (Torino, 1798 – 1866), ll castello dell’Innominatoolio su cartone, 28,5x39,5 cm

    Giuseppe Canella (Verona, 1788 – Firenze, 1847) Monte Rosa, olio su tela, 30,5x39 cm

    Angelo Inganni (Brescia, 1807 – Gussago, 1880), Ritratto di bambino con mazzolino di fiori, olio su tela 50,5x39 cm

    1854 - 1932) dipinse nel 1905 nel suo ritiro montano di Pa-spardo, Il castello di Brescia sot-to la neve e Pioppi di Giovanni Battista Bosio (Verolanuova, 1873 - Desenzano, 1946), e La cattura di Garibaldi a Mentana di Edoardo Raimondi (Parma,

    1837 - Reggio Emilia, 1919), un dipinto che documenta l’inte-resse collezionistico di Astor-re Copetta per la pittura e i cimeli risorgimentali. Com-pletano la selezione il Ritratto di vecchio di Giovanni Battista Nodari (Esine, 1881 - 1930) e il Ritratto di Luisa di Emilio Pa-sini (Brescia, 1872 – 1953), ac-quistato dall’Ateneo insieme ad altre opere alla mostra te-nuta nel 1902 in occasione del centenario dell’Accademia.

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    Non solo “Bigio”.Piazza Vittoria, Marcello Piacentini, Arturo Dazzi, arte di regime e patrimoni dissonantiDa tempo Brescia è attra-versata da un acceso dibat-tito (sui media ma anche nelle istituzioni e nei luoghi ordinari della vita civile) su piazza della Vittoria, sui va-lori estetici in essa racchiusi, sulle modalità per valoriz-zarla, sull’opportunità di ri-collocare la statua di Arturo Dazzi, di cui una delibera del Consiglio comunale stabilì la rimozione nell’immediato dopoguerra. Ad alimentare e a volte a inasprire queste discussioni concorrono la nuova centralità che la piaz-za sta assumendo dopo il rifacimento della pavimen-tazione, l’apertura della sta-zione della metropolitana, gli eventi spettacolari ospi-tati, le sculture contempora-nee ivi collocate in via tem-poranea, alcune polemiche sul destino da assegnare alla statua denominata “Era fa-scista” o, più popolarmente, “Il Bigio”. Alcune di queste discussio-ni si basano su ricostruzio-ni approssimative e notizie frammentarie circa l’origine della piazza, le scelte di poli-tica urbanistica che portaro-no alla sua realizzazione, gli effetti sociali che questo in-tervento determinò, il cor-redo scultoreo e decorativo che la caratterizzava, i pro-fili e l’opera del progettista Marcello Piacentini e dello scultore Arturo Dazzi, il di-battito in corso in numerose altre città europee attorno al tema dei patrimoni “disso-nanti” lasciati in eredità da regimi dittatoriali del recen-te passato. AAB, alla luce delle finalità che la animano e delle com-petenze di cui è portatrice, ha organizzato per i mesi di settembre-ottobre 2017, in

    Le conferenze dell’Associazione Artisti Bresciani

    collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri e l’Ordine degli Architetti della pro-vincia di Brescia, un ciclo di incontri, con docenti locali e di università italiane, per offrire alla città strumenti di conoscenza e di valutazio-ne aggiornati e adeguati. In questo modo crediamo di assolvere alla funzione civile, oltre che culturale, che ca-ratterizza AAB.

    Programma(Tutte le conferenze inizieranno alle ore 18 nella sede dell’AAB in vicolo delle Stelle 4 a Brescia)

    8 settembre Il piano regolatore, gli sventramenti, le scelte urbanistiche e le modalità realizzative che portarono alla costruzione di piazza della Vittoria (Carlotta Coccoli, Università di Brescia)

    15 settembre Piazza della Vittoria e il suo progettista Marcello Piacentini: visione architettonica, opere coeve, dibattito architettonico dell’epoca (Paolo Nicoloso, Università di Trieste)

    22 settembre L’apparato scultoreo della piazza (Francesco Baccanelli, storico dell’arte)

    La statua di Arturo Dazzi: caratteristiche, danni subiti dopo la guerra, la campagna di restauri (Elisa Pedretti, Accademia Santa Giulia di Brescia)

    26 settembre Arturo Dazzi scultore e pittore. La riscoperta di un artista (Anna Laghi, Accademia di Belle Arti di Carrara)

    28 settembre Arte dei regimi e “dissonant heritage”. L’esperienza di Atrium (Patrizia Battilani, Università di Bologna)

    6 ottobre Obiettivi ed effetti sociali degli sventramenti di piazza della Vittoria. Gli sfrattati dell’Oltremella (Gianfranco Porta, storico)videoproiezione di un brano di un’intervista a una “sfollata” curata dal documentarista Francesco Florenzano Una ricerca sociale sul campo fra gli “sfrattati” (Monica Felice, Liceo De Andrè)

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    Raccontar con arteNei venerdì 13, 20, 27 otto-bre e 3 novembre verranno proposte quattro conferen-ze-concerto, dal titolo Rac-contar con arte, di Maurizio Lovisetti e Daniele Squas-sina, che illustreranno ope-re d’arte, opere letterarie, dibattiti scientifici e produ-zioni musicali che hanno ca-ratterizzato in passato Bre-scia e dintorni. La formula, ideata da Maurizio Lovisetti e collaudata ormai da alcuni anni, si basa su un corredo musicale offerto dal vivo dallo stesso Maurizio Lovi-setti (avvocato, diplomato in chitarra al Conservatorio di Brescia), sulla recitazione dell’attore Daniele Squas-sina e sulla contemporanea proiezioni di immagini che costituiscono parte inte-grante di ciascuno spettaco-lo, della durata complessiva di poco superiore a un’ora.

    In due casi gli spettacoli sa-ranno introdotti da studiosi (Pietro Gibellini e Chiara Frugoni) che hanno lavora-to sui testi e sulle opere su cui le conferenze-concerto sono incentrate.Il ciclo prende dunque le mosse dalle novelle di Mat-teo Bandello in cui viene ci-tata Brescia, prosegue con uno spettacolo (in prima assoluta) dedicato alla Danza macabra di Clusone, com-prende una puntata dedicata alla storica disputa matema-tica sulle equazioni di terzo grado fra Nicolò Tartaglia e Girolamo Cardano, per con-cludersi con uno spettacolo dedicato alla liuteria nella Lombardia rinascimentale. Argomenti fra loro diversi su cui gli spettacoli offrono occasioni di conoscenza e approfondimento unendo cultura e spettacolo.

    Programma(Tutte le conferenze, tranne quella del 20 ottobre, inizieran-no alle ore 18 nella sede dell’AAB in vicolo delle Stelle 4 a Brescia)

    11 ottobre Le novelle bresciane di Matteo Bandello, introduzione del professor Piero Gibellini

    20 ottobre Senza Misericordia. Il Trionfo della Morte e La danza macabra di Clusone (prima assoluta), introduzione della professoressa Chiara Frugoni

    ore 18, salone Da Cemmo presso il Conservatorio “Luca Marenzio”, piazza Benedetti Michelangeli 1, Brescia

    27 ottobre La formula segreta (La disputa Tartaglia-Cardano)

    3 novembre Il liuto nella Lombardia rinascimentale

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    Aspettando la Pinacoteca.Un quadro, un interpreteLa riapertura della Pinacote-ca Tosio Martinengo, previ-sta per i primi mesi del 2018, è un evento di grande rile-vanza per la città e stimola a conoscere e approfondire il valore e il significato di al-cune opere appartenenti alla collezione della Pinacoteca.Per favorire questo proces-so e assecondarlo in manie-ra originale l’AAB ha chiesto ad alcune personalità della città, non espressamente esperte di cose d’arte, di scegliere un’opera della Pi-nacoteca e di interpretarla alla luce degli impegni, della sensibilità, delle categorie culturali loro proprie.Ne è sortito un programma di cinque incontri, distribu-iti nei venerdì di novembre e dicembre, che di seguito presentiamo.

    Programma(Tutte le conferenze inizieranno alle ore 18 nella sede dell’AAB in vicolo delle Stelle 4 a Brescia)

    10 novembre Maurizio Tira, rettore dell’Università degli Studi di BresciaLuigi Basiletti, La veduta di Brescia dalla parte di Collebeato

    21 novembre Claudio Castelli, presidente di Corte d’AppelloScuola lombarda, San Giorgio e il drago

    24 novembre Piero Gibellini, critico letterario e filologoGiacomo Ceruti detto il Pitocchetto, I due pitocchi

    1 dicembre Annunziato Vardé, prefetto di BresciaFrancesco Hayez, I profughi di Parga

    14 dicembre Emilio Del Bono, sindaco di BresciaAngelo Inganni, Veduta di piazza della Loggia con la neve

    INGRESSO LIBERO

    - - - - - -- - - - - - Aspettando la Pinacoteca. Un quadro, un interprete La riapertura della Pinacoteca Tosio Martinengo, prevista per i primi mesi del 2018, è un evento di grande rilevanza per la città e stimola a conoscere e approfondire il valore e il significato di alcune opere appartenenti alla collezione della Pinacoteca. Per favorire questo processo e assecondarlo in maniera originale l’AAB ha chiesto ad alcune personalità della città, non espressamente esperte di cose d’arte, di scegliere un’opera della Pinacoteca e di interpretarla alla luce degli impegni, della sensibilità, delle categorie culturali loro proprie. Ne è sortito un programma di cinque incontri, distribuiti nei venerdì di novembre e dicembre, che di seguito presentiamo. Programma (Tutte le conferenze inizieranno alle ore 18 nella sede dell’AAB in vicolo delle Stelle 4 a Brescia) 10 novembre Maurizio Tira, rettore dell’Università degli Studi di Brescia

    Luigi Basiletti, La veduta di Brescia dalla parte di Collebeato 17 novembre Claudio Castelli, presidente di Corte d’Appello

    Scuola lombarda, San Giorgio e il drago 24 novembre Piero Gibellini, critico letterario e filologo

    Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto, I due pitocchi 1 dicembre Annunziato Vardé, prefetto di Brescia

    Francesco Hayez, I profughi di Parga 15 dicembre Emilio Del Bono, sindaco di Brescia

    Angelo Inganni, Veduta di piazza della Loggia con la neve INGRESSO LIBERO

    Angelo Inganni, Veduta di piazza della Loggia con la neve, 1875-99, olio su tela, 107,5x136 cm

    Angelo Inganni Veduta di piazza della Loggia con la neve

    1875-99 olio su tela, 107,5x136 cm

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    La scuola d’arte dell’AAB

    L’AAB tradizionalmente, fin dai tempi della sua fondazio-ne, gestisce una prestigiosa scuola molto apprezzata e frequentata per la sua se-rietà, in cui hanno insegna-to, e insegnano, autorevoli rappresentanti dell’arte bre-sciana e si sono formate nu-merose generazioni di artisti locali. L’attività didattica del-la stagione 2017/2018 ricon-ferma, per il successo otte-nuto negli anni precedenti, i corsi serali di pittura e figura e di storia dell’arte e i cor-si pomeridiani di acquerello e di scultura; ad essi si ag-giungono due nuovi corsi di cultura figurativa, uno dedi-cato alle tecniche pittoriche dal titolo Lo sguardo sapiente, l’altro alla storia del fumet-to, dal titolo Eroi di carta.Anche quest’anno è prevista la riduzione del 50% delle quote di iscrizione per i gio-vani fino a 26 anni.Per le pre-iscrizioni, le iscri-zioni e le informazioni sui costi dei corsi è possibi-le rivolgersi alla segreteria dell’AAB dal martedì alla domenica, dalle 16.00 alle 19.30 (tel. 03045222), op-pure collegarsi al sito Inter-net dell’Associazione (www.aab.bs.it) o spedire una mail all’indirizzo [email protected].

    PITTURA E GRAFICADocente: professor ENRICO SCHINETTI Frequenza: martedì e giovedì dalle 20 alle 22Inizio: martedì 3 ottobre 2017Termine: giovedì 31 maggio 2018Quota di iscrizione: € 470 (I rata € 260, II rata € 210);€ 450 se in un’unica rata; € 260 per la seconda rata sol-tanto

    ProgrammaDisegno: osservazione delle forme, analisi dell’oggetto, chiaroscuro, composizione, copia dal vero con modelli;esercizi di cromatologia: studio del colore, studio dei materiali, analisi dell’ogget-to;I anno: composizioni di natu-ra morta / II anno: paesaggio / III anno: figura dipinta e ri-tratto.

    ORNATO, FIGURA E PITTURADocente: professor ENRICO SCHINETTIFrequenza: mercoledì dalle 20 alle 22Inizio: mercoledì 4 ottobre 2017Termine: mercoledì 30 mag-gio 2018Quota di iscrizione: € 390 (I rata € 230, II rata € 160); € 370 se in un’unica rata; € 210 per la seconda rata soltanto

    ProgrammaBasi e teoria del disegno;studio di forme decorative, nature morte e soggetti vari con uso di tecniche diverse

    (carboncino, matita, acque-rello, colore);studio della figura umana con copia dal vero con mo-delli.

    PITTURA AD ACQUERELLO E PASTELLO Docente: professor GIUSEP-PE GALLIZIOLIFrequenza: mercoledì dalle 16 alle 18 Durata: 20 lezioni, per un to-tale di 40 ore, con unasospensione nel periodo na-talizio (7 dicembre 2017 - 9 gennaio 2018)Inizio: mercoledì 8 novembre 2017Termine: mercoledì 18 aprile 2018Quota di iscrizione: € 220

    ProgrammaStesura del colore a larghe campiture e sperimentazio-ne dei diversi modi di stesu-ra;l’acquerello come tecnica pittorica, con rappresenta-zione di oggetti vari o at-mosfere paesaggistiche (ad esempio, i romantici tede-schi, gli inglesi di fine Ot-tocento, gli impressionisti francesi);l’acquerello come libera espressione poetica (ad esempio, Klee e Kandinskij);tecniche miste;i pastelli: come fare, come sfumarli, la tecnica, che sup-porto usare, la differenza tecnica, compositiva e del prodotto artistico finale dei vari tipi di pastelli.

    La scuola d’arte dell’AAB

    L’AAB tradizionalmente, fin dai tempi della sua fondazione, gestisce una prestigiosa scuola molto apprezzata e frequentata per la sua serietà, in cui hanno insegnato, e insegnano, autorevoli rappresentanti dell’arte bresciana e si sono formate numerose generazioni di artisti locali. L’attività didattica della stagione 2017/2018 riconferma, per il successo ottenuto negli anni precedenti, i corsi serali di pittura e figura e di storia dell’arte e i corsi pomeridiani di acquerello e di scultura; ad essi si aggiungono due nuovi corsi di cultura figurativa, uno dedicato alle tecniche pittoriche dal titolo Lo sguardo sapiente, l’altro alla storia del fumetto, dal titolo Eroi di carta.

    Anche quest’anno è prevista la riduzione del 50% delle quote di iscrizione per i giovani fino a 26 anni.

    Per le pre-iscrizioni, le iscrizioni e le informazioni sui costi dei corsi è possibile rivolgersi alla segreteria dell'AAB dal martedì alla domenica, dalle 16.00 alle 19.30 (tel. 03045222), oppure collegarsi al sito Internet dell'Associazione (www.aab.bs.it) o spedire una mail all’indirizzo [email protected].

    PITTURA E GRAFICA Docente: professor ENRICO SCHINETTI Frequenza: martedì e giovedì dalle 20 alle 22 Inizio: martedì 3 ottobre 2017 Termine: giovedì 31 maggio 2018 Quota di iscrizione: € 470 (I rata € 260, II rata € 210); € 450 se in un’unica rata; € 260 per la seconda rata soltanto Programma

    - Disegno: osservazione delle forme, analisi dell'oggetto, chiaroscuro, composizione, copia dal vero con modelli;

    - esercizi di cromatologia: studio del colore, studio dei materiali, analisi dell'oggetto; - I anno: composizioni di natura morta / II anno: paesaggio / III anno: figura dipinta e

    ritratto. ORNATO, FIGURA E PITTURA Docente: professor ENRICO SCHINETTI Frequenza: mercoledì dalle 20 alle 22 Inizio: mercoledì 4 ottobre 2017 Termine: mercoledì 30 maggio 2018 Quota di iscrizione: € 390 (I rata € 230, II rata € 160); € 370 se in un’unica rata; € 210 per la seconda rata soltanto Programma

    - Basi e teoria del disegno; - studio di forme decorative, nature morte e soggetti vari con uso di tecniche diverse

    (carboncino, matita, acquerello, colore); - studio della figura umana con copia dal vero con modelli.

    PITTURA AD ACQUERELLO E PASTELLO Docente: professor GIUSEPPE GALLIZIOLI Frequenza: mercoledì dalle 16 alle 18 Durata: 20 lezioni, per un totale di 40 ore,con una sospensione nel periodo natalizio (7 dicembre 2017 - 9 gennaio 2018) Inizio: mercoledì 8 novembre 2017 Termine: mercoledì 18 aprile 2018 Quota di iscrizione: € 220

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    SCULTURADocente: professor PIETRO MACCIONI Frequenza: martedì dalle 17,30 alle 19,30Durata: 26 lezioni, suddivise in due moduli:I modulo: 13 lezioni dal 3 ottobre 2017 al 16 gennaio 2018, con una sospensio-ne nel periodo natalizio (13 dicembre 2017 - 8 gennaio 2018)II modulo: 13 lezioni dal 6 febbraio all’8 maggio 2018Inizio: martedì 3 ottobre 2017Termine: martedì 8 maggio 2018Quota di iscrizione: € 350 (I modulo € 175, II modulo € 175); € 330 se in un’unica rata

    ProgrammaIl corso è aperto a tutti, an-che ai principianti. L’obiettivo è conoscere e sperimentare il modellato e la scultura della figura umana. Tema del corso: “Dalla figura realistica alla fi-gura simbolica”.I modulo: le lezioni affrontano il tema del corso partendo dalle tecniche per progettare e costruire una figura umana dal vero con l’argilla: la costru-zione del telaio, la postura, l’anatomia, le proporzioni, i modi di svuotare ed essiccare la terra per fare la terracotta;II modulo: le lezioni affron-tano il tema del corso attra-verso l’uso delle patine e dei colori della scultura.Le lezioni si servono di mo-delli dal vero e di immagini tratte dalla storia dell’arte, con particolare riferimento ai protagonisti della scultura.

    STORIA DELLE TEC-NICHE PITTORICHE: LO SGUARDO SAPIEN-TE. TECNICHE DELLE ARTI FRA L’ALTO ME-DIOEVO E IL PRIMO OTTOCENTODocente: professor VINCEN-ZO GHEROLDI Frequenza: giovedì dalle 20,30 alle 22Durata: 5 lezioni, per un tota-le di 7,5 ore Inizio: giovedì 19 ottobre 2017Termine: giovedì 23 novem-bre 2017Quota di iscrizione: € 50

    ProgrammaL’AAB dedica quest’anno un corso di cinque incontri dedicati alle trasformazioni delle tecniche di esecuzione delle opere d’arte nel pe-riodo compreso fra il regno longobardo e il neoclassici-smo. Il corso è tenuto da Vincen-zo Gheroldi, storico dell’ar-te presso la Soprintendenza per i Beni architettonici e per il paesaggio della Lom-bardia Orientale (Brescia, Cremona, Mantova), profes-sore di Storia e tecnica del restauro presso la Scuola di specializzazione in beni sto-rico-artistici dell’Università degli Studi di Bologna, attivo nel campo della progetta-zione e consulenza tecnica nel settore del restauro, responsabile del gruppo di lavoro KOS – Documenta-zioni, studi storico-tecnici, indagini scientifiche per ope-re d’arte e finiture architet-toniche.I casi presi in considerazione durante il corso riguardano

    il territorio bresciano, an-che se la loro comprensione richiede spesso una con-testualizzazione più ampia. Questi argomenti verranno trattati con l’impiego di ri-prese fotografiche ravvicina-te, di documentazioni pro-venienti dalle indagini scien-tifiche e con l’uso di fonti scritte che consentono di ricostruire il punto di vista dei destinatari delle opere. Nel corso dei cinque in-contri verranno trattate le tecniche di pittura mura-le e il gusto per le superfi-

    ci intensamente policrome nella cultura longobarda; le complesse lavorazioni polimateriche della pittura basso-medievale e il piace-re degli osservatori per le alternanze fra stesure lucide e opache; le attenzioni degli intellettuali del primo Cin-quecento per il tocco libero del pittore e per la vaghezza del colore; la diffusione delle teorie ottiche newtoniane alla metà del Settecento e le sperimentazioni scientifi-che dei pittori; le tecniche di traduzione grafica delle ope-re di scultura e di pittura nel primo Ottocento.

    - 19 ottobre: IN MURO. Dipinti murali e stucchi al tempo del re longobardo Desiderio;- 26 ottobre: RELUCENTE. Superfici polimateriche, metalli e

    rilievi nel basso Medioevo; - 9 novembre: SPREZZO E VAGHEZZA. Gli intellettuali e le

    tecniche dei pittori nel primo Cinquecento;- 16 novembre: OTTICA E PITTURA. Teorie scientifiche e spe-

    rimentazioni della pittura nel Settecento;- 23 novembre: TRADUZIONE. Pittura, scultura e tecniche di

    traduzione grafica nel primo Ottocento.

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    STORIA DEL LINGUAGGIO FUMETTISTICO: EROI DI CARTADocente: professor RIC-CARDO BORSONI Frequenza: martedì dalle 20,30 alle 22Durata: 10 lezioni, per un to-tale di 15 oreInizio: martedì 3 ottobre 2017Termine: martedì 5 dicembre 2017Quota di iscrizione: € 100

    ProgrammaL’AAB, rinverdendo una tradizione che l’ha caratte-rizzata in passato, dedica quest’anno una particola-re attenzione al mondo del fumetto. Lo fa, secondo il proprio stile e metodo, de-dicando un corso di dieci le-zioni alla storia del fumetto, a cura di Riccardo Borsoni, direttore della Scuola inter-nazionale di Comics di Bre-scia: gli appassionati potran-no ripercorrere la storia di un linguaggio, di riviste, di autori e di personaggi che hanno popolato e arricchito l’immaginario, il linguaggio e la cultura di intere gene-razioni, scoprendo infine il ruolo tutt’altro che margi-nale che Brescia ha svolto anche in questa forma di espressione.

    - 3 ottobre: Brescia e il fumetto, l’origine della scelta di una rassegna. Introduzione ai temi che verranno trattati, alla ter-minologia e agli elementi che fanno da struttura al fumetto: la tavola, il balloon e la didascalia, la griglia di vignette, i formati, i target e i generi;

    - 10 ottobre: storia del fumetto dagli albori ad oggi, dalla tavola domenicale al fumetto moderno;

    - 17 ottobre: il fumetto popolare italiano, gli anni Sessanta e il fumetto da edicola;

    - 24 ottobre: il fumetto d’autore italiano e gli anni Settanta;- 31 ottobre: fumetto e politica, gli autori sudamericani;- 7 novembre: il fumetto da libreria e i grandi maestri francesi;- 14 novembre: gli anni Ottanta e la “rivoluzione americana”,

    genesi ed evoluzione del supereroe;- 21 novembre: l’invasione giapponese, dal manga al cartone

    animato seriale;- 28 novembre: il futuro del fumetto nell’era dei videogames;- 5 dicembre: considerazioni finali: dal fumetto alla pop art,

    il fumetto come serbatoio di idee e soggetti per il cinema e la televisione; Brescia e il fumetto, conclusioni e ipotesi sul futuro di questo linguaggio.

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    Johann Zoffany, La tribuna degli Uffizi, 1772-1777, olio su tela, 123,5x155 cm (The Royal Collection, Her Majesty Queen Elizabeth II). Zoffany fu incaricato dalla regina Carlotta d’Inghilterra di documentare, durante la sua permanenza in Italia, la collezione del Granduca di Toscana nella Tribuna degli Uffizi. È un’importante testimonianza del collezionismo mediceo. Fra i dipinti di Raffaello, del Correggio, del Guercino, di Annibale Carracci e Guido Reni e sculture e oggetti antichi in posizione dominante è collocata la Venere di Urbino di Tiziano ammirata e commentata da viaggiatori inglesi.

    Il corso di storia dell’arte.

    Dal mouseion al museo

    Dopo il ciclo di lezioni che nel corso di dieci stagioni ha trat-tato la storia dell’arte europea, dalla Grecia arcaica alle avan-guardie del primo Novecento, la professoressa Ida Gianfrance-schi proporrà un argomento di grande importanza culturale e sociale e di coinvolgente attua-lità: la storia della formazione e dello sviluppo dell’istituzione-museo, e con esso del collezio-nismo pubblico e privato, delle grandi esposizioni pubbliche, della committenza, delle leggi e dei provvedimenti per la tutela dei beni artistici e culturali; in sintesi, la storia della produzio-ne e dell’organizzazione cultu-rale dal mondo greco-romano ai nostri tempi. Proponiamo di seguito una scheda informativa della curatrice del corso.

    Alessandria d’Egitto, 290 a. C.: il sovrano Tolomeo I fonda un’imponente bibliote-ca, la più grande del mondo antico, e ad essa annette un “edificio sacro alle muse” (il mouseion), centro di cultura, di incontro fra dotti e di in-segnamento.Pur nella conservazione del nome derivato dall’an-tica istituzione ellenistica, nell’uso comune moderno il museo è inteso ora come luogo di raccolta e di con-servazione di materiali di interesse pubblico di diversa natura. Così la definizione data dall’ICOM (Internatio-nal Council of Museums – UNESCO, 2007): «Il Museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro, al ser-vizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che effettua ricerche sulle testimonianze materiali e immateriali dell’uomo e del suo ambiente, le acquisisce,

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    b STORIA DELL’ARTE: DAL MOUSEION AL MUSEODocente: professoressa IDA GIANFRANCESCHIFrequenza: giovedì dalle 20,30 alle 22Durata: 12 lezioni, per un to-tale di 18 oreInizio: giovedì 11 gennaio 2018Termine: giovedì 5 aprile 2018Quota di iscrizione: € 120

    ProgrammaDopo il ciclo di lezioni che nel corso di dieci anni ha trattato la storia dell’arte europea dalla Grecia arcaica alle avanguardie del primo Novecento, l’AAB avvierà nel 2018 un ciclo dedicato alla storia della formazione e dello sviluppo dell’istitu-zione-museo, e con esso del collezionismo pubblico e pri-vato, delle grandi esposizioni pubbliche, della committen-za, delle leggi e dei provve-dimenti per la tutela dei beni artistici e culturali; in sintesi, la storia della produzione e dell’organizzazione culturale dal mondo greco-romano ai nostri tempi;per ogni incon-tro sono previste la proiezio-

    ne di numerose immagini e la distribuzione di materiali in-formativi di approfondimen-to e schede complementari agli argomenti considerati.

    Anche quest’anno è prevista la riduzione del 50% delle quote di iscrizione per i gio-vani fino a 26 anni.

    Per le pre-iscrizioni, le iscri-zioni e le informazioni sui co-sti dei corsi è possibile rivol-gersi alla segreteria dell’AAB dal martedì alla domenica, dalle 16.00 alle 19.30 (tel. 03045222), oppure collegar-si al sito Internet dell’Asso-ciazione (www.aab.bs.it) o spedire una mail all’indirizzo [email protected].

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    Spinario, opera eclettica del 1° secolo a. C. derivata da modelli classici e ellenistici, bronzo, 73 cm (Roma, Musei Capitolini). È uno dei bronzi donati da Sisto IV al popolo romano nel 1471.

    le conserva, le comunica e specificamente le espone per scopi di studio, istruzione e diletto.» La storia dei musei rappresenta un lungo, affa-scinante percorso nei seco-li formato da esposizioni di opere d’arte in luoghi pub-blici, collezionismo privato e delle grandi casate signorili, iniziative papali, istituzione dei musei pubblici. È inoltre inclusa nel più ampio e de-terminante ambito della sto-ria civile e culturale di ogni epoca, di cui rappresenta in modo peculiare un’espres-sione tangibile.Riferimento necessario per delineare la storia delle isti-tuzioni museali sono le leggi e i provvedimenti per la tu-tela dei beni artistici e cultu-rali emanati dagli stati preu-nitari e dai governi italiani.- - - - - -Sappiamo da antiche testi-monianze che era diffusa nel mondo greco-romano la pra-tica di esporre opere di scul-tura e di pittura, mossa dalla gelosa volontà di non sottrar-re al godimento e all’istruzio-ne pubblici i prodotti dell’in-gegno e della creatività umani, strumenti di conoscenza e di elevazione intellettuale.Fondamentale è l’età dell’U-manesimo, che trova un mo-mento emblematico nella “restituzione” che Sisto IV

    compie nel 1471, a favore del popolo romano “per il quale furono prodotte”, delle scul-ture in bronzo presenti in Laterano e trasferite quindi nel palazzo dei Conservatori in Campidoglio, a costituire il nucleo fondante dei futuri Musei Capitolini.L’età umanistico-rinascimen-tale si caratterizza per le committenze e per il grande collezionismo delle famiglie signorili, del patriziato vene-ziano e del papato e per il passaggio dal collezionismo al museo pubblico (compresa la particolare forma di colle-zionismo rappresentata dalla wunderkammer). Momenti nodali sono l’origine e l’evoluzione dei Musei Vati-cani e inoltre le complesse e controverse vicende, nel set-tore della conservazione delle opere d’arte, proprie dell’età dell’Illuminismo, della Rivo-luzione Francese e di Napo-leone, nella quale si colloca, come momento centrale, la fondazione del Louvre.Un influsso innovativo sulla costituzione di raccolte ine-dite di prodotti del lavoro umano e di oggetti di arti ap-plicate e decorative ebbe la Rivoluzione industriale.Di rilevante interesse è pure la storia dei musei civici di Bre-scia, legata al rapporto con il territorio e con il collezio-nismo sette-ottocentesco, in particolare del cardinale Querini, di Paolo Tosio e di Camillo Brozzoni.Su questi temi soprattutto e in particolare sulla funzio-ne sociale del museo e della sua attività di conservazione verterà il corso sulla formazio-ne e lo sviluppo dell’istituzione-museo che si terrà in dodici incontri, il giovedì dalle 20,30 alle 22, dall’11 gennaio al 5 aprile 2018.Per ogni incontro sono previ-ste la proiezione di numerose immagini e la distribuzione di materiali informativi di appro-fondimento e schede comple-mentari agli argomenti trattati.

    Ida Gianfranceschi

    Tiziano Vecellio, Ritratto di Ranuccio Farnese, 1542, olio su tela, 89,7x73,6 cm (Washington, National Gallery of Art). Diversi passaggi di proprietà hanno permesso il trasferimento del ritratto dalla collezione dei duchi di Parma e Piacenza al museo americano (1948).

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    Ettore Donini, Autoritratto1995, olio su tela, 50x40 cm

    pARTEcipiamo anche noi. Un progetto dell’AAB con FOBAP

    Importante riconoscimento della Fondazione Comuni-tà Bresciana che, tra i molti presentati, ha approvato e fi-nanziato il progetto dell’AAB pARTEcipiamo anche noi, che si propone di mettere a di-sposizione la propria espe-rienza nel campo della cultura delle arti visive per affiancare la specializzazione degli inter-venti tipici di FOBAP ONLUS (la nota struttura bresciana che svolge una fondamentale attività a favore dei disabili) allo scopo di realizzare un percorso comune e condiviso di collaborazione che, attra-verso attività creative, favori-sca il rapporto con la comuni-tà e l’inclusione sociale di per-sone con disabilità. L’arte della pittura e della scultura, infatti, rappresenta uno di quei ter-ritori in cui vi può essere un incontro tra persone al di là delle differenze.Il percorso si svolge da ot-tobre 2017 a maggio 2018 all’AAB, coinvolge una ventina di utenti con caratteristiche di disabilità e si articola in una trentina di incontri con realizzazione di una mostra finale. Inizialmente l’artetera-pista messa a disposizione da FOBAP ONLUS incontrerà gli utenti con disabilità per presentare il progetto, rac-coglierà le reazioni, rielabo-rerà le impressioni percepite; quindi incontrerà gli artisti che condurranno i laboratori e insieme verranno condivise le modalità di approccio e di impostazione dei laboratori stessi sul modello della bot-tega in cui un artista lavora insieme ai suoi allievi.Ci sarà un primo ciclo di 10 incontri di laboratorio di ac-querello al quale seguirà l’e-sperienza del laboratorio di scultura in cui si avvicineran-no i partecipanti, sotto forma di invito al “gioco” e come modalità di intrattenimento, ad un materiale naturale e decisamente versatile. Si ter-ranno, quindi, 10 incontri per

    il laboratorio di pittura e disegno in cui i frequentanti saranno avvicinati al disegno ed al colore e lasciati liberi di esprimersi con l’uso di tecni-che diverse (carboncino, ma-tita, colori a olio eccetera).In ogni incontro settimanale di 4 ore, il gruppo “lavorerà” con l’artista e sarà seguito dall’arteterapista, che calibre-rà il percorso tenendo con-to delle esigenze degli utenti coinvolti. Dopo ogni ciclo di incontri sarà organizzata una visita guidata per mettere in pratica la capacità di lettura (ogni ospite secondo le pro-prie attitudini) di mostre e monumenti.Al termine del ciclo dei labo-ratori sarà organizzata una mostra all’AAB con i lavori prodotti dai frequentanti. L’e-sposizione verrà ufficialmente inaugurata e rimarrà aperta al pubblico per una settimana nel mese di luglio 2018.

    Dino Santina

    Varia

    UN VIDEO DI NICOLA LUCINI PER IL CENTENARIO DELLA NASCITA DELL’ARTISTA ETTORE DONINIL’AAB, accogliendo un’op-portunità manifestatasi nel mese di maggio, ha promos-so la realizzazione di un vi-deo dedicato all’artista Etto-re Donini (nato a Corticelle Pieve nel 1917 e scomparso a Brescia nel 2010), di cui ri-corre quest’anno il centena-rio della nascita. Il video, reso possibile dal sostegno di Roberto Tan-ghetti, collezionista e mece-nate di Donini, è realizzato dal regista Nicola Lucini con la supervisione del presiden-te di AAB Massimo Tedeschi e sarà presentato alla stampa il 28 settembre a San Vigilio di Concesio, in un’area ex

    vari

    a

    industriale che Tanghetti ha trasformato in un affettuo-so, fantasmagorico omaggio all’arte di Donini, foderando il grande spazio con un telo-ne su cui sono riprodotti i quadri del pittore bresciano: paesaggi, fiori, nature morte.Il video, che sarà diffuso an-che attraverso gli strumenti social dell’AAB e dell’Asso-ciazione Artistica per la pit-tura “Donini”, ricostruisce, nell’arco di otto minuti, il lavoro di Donini come de-coratore e restauratore, gli anni trascorsi in Francia nel dopoguerra, il ritorno in Ita-lia e l’incontro con Tanghetti, che ha generato il decennale impegno di restauro di Vil-la Badia Piccola a Brescia, la produzione da cavalletto degli ultimi anni di Donini e l’eredità creativa trasmessa a Tanghetti, che ha realizzato, a sua volta, impor