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Solenni Celebrazioni dei Santi Teodoro d’Amasea e Lorenzo da Brindisi, difensori della città. Programma. Edizione 2012 Solenni celebrazioni dei Santi Teodoro d’Amasea e San Lorenzo da Brindisi, difensori della città Programma edizione 2012 “Si celebra due volte l’anno il di festivo di esso santo in Brindisi, alli nove di novembre quando successe il suo martirio, e alli ventisette d’aprile giorno della sua traslazione, portandosi processionalmente per la città con il concorso de’ cittadini tutti, e forastieri, e tra l’altre gratie, che si degna Iddio oprare per li meriti del suo servo, celebre, e degna di memoria è quella che s’esperimenta al spesso, che nelle maggiori siccità dell’aria portandosi in processione detto santo, per fine d’ottenere da Dio la bramata pioggia, si vede miracolosamente in giorno sereno, e chiaro, turbarsi immantinente l’aria, e piovere di sì fatto modo, che si allaga non solo la città, ma la campagna tutta, dando appena luogo di riportar il santo alla sua chiesa” Andrea Della Monaca LE CELEBRAZIONI A BRINDISI La processione a mare dei Santi Patroni è uno di quei rari momenti in cui forte traspare il senso di appartenenza ad una comunità sociale e religiosa. L’assieparsi sulle banchine del porto di decine di migliaia di persone, è un riappropriarsi inconsapevole di una storia negata, un comportamento riflesso che probabilmente appartiene al passato, con le stesse modalità destinate ai diversi imperatori che con le loro flotte scelsero il sicuro porto di Brindisi come approdo. Un piccolo santo guerriero, protettore delle reclute e degli eserciti, primo patrono di Venezia, veneratissima immagine nell’oriente ortodosso e cristiano e un dottore della Chiesa, San Lorenzo da Brindisi raffinato diplomatico accreditato presso tutte le corti d’Europa sono i “defensor urbis” La tradizionale "processione a mare" si svolge annualmente nella prima settimana di settembre in occasione dei festeggiamenti di San Teodoro d'Amasea e di San Lorenzo da Brindisi coprotettori della città. Questa cerimonia, nata nel 1776 come completamento del culto di San Teodoro, e' stata poi dedicata anche a San Lorenzo, il santo nativo della città. La processione parte dal castello aragonese. Le statue e le reliquie dei santi vengono portate per mare su un natante,(il sandalo) percorrendo, insieme ad altre barche che si uniscono in processione, tutto il porto interno, sino alle banchine centrali da dove un corteo accompagna i santi sino alla cattedrale. La processione ricorda un episodio miracoloso del 1210: le spoglie di San Teodoro, soldato romano martire del IV secolo fatto uccidere in Turchia per la sua fede in Cristo, venivano trasportate dall'odierna Aukat (Turchia) a Brindisi. I marinai della nave, vistisi inseguiti da navi turche, misero le spoglie del santo su una barca che, spinta dalla corrente, si diresse verso il porto di Brindisi. Questo evento fu interpretato come un segno del santo di voler approdare sulla costa della città ed i brindisini accettarono la sua protezione. Il Comitato per le Solenni Celebrazioni dei Santi Teodoro d’Amasea e Lorenzo da Brindisi, aderente alla Federazione Regionale Comitati Feste Patronali di Puglia, promuove la valorizzazione del patrimonio storico delle celebrazioni per il defensor urbis, testimonianza di civiltà, itinerario religioso di aggregazione sociale e strumento indispensabile per la conservazione delle radici e delle tradizioni della comunità brindisina, con particolare riferimento in termini di relazioni culturali alle aree cultuali italiane e adriatiche e orientali cui la particolare figura di San Teodoro d’Amasea rimanda.

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Solenni Celebrazioni dei Santi Teodoro d’Amasea e Lorenzo da Brindisi, difensori della città.

Programma. Edizione 2012

Solenni celebrazioni dei Santi Teodoro d’Amasea e San Lorenzo da Brindisi, difensori della città

Programma edizione 2012

“Si celebra due volte l’anno il di festivo di esso santo in Brindisi, alli nove di novembre quando successe il suo martirio, e alli ventisette d’aprile giorno della sua traslazione, portandosi processionalmente per la città con il concorso de’ cittadini tutti, e forastieri, e tra l’altre gratie, che si degna Iddio oprare per li meriti del suo servo, celebre, e degna di memoria è quella che s’esperimenta al spesso, che nelle maggiori siccità dell’aria portandosi in processione detto santo, per fine d’ottenere da Dio la bramata pioggia, si vede miracolosamente in giorno sereno, e chiaro, turbarsi immantinente l’aria, e piovere di sì fatto modo, che si allaga non solo la città, ma la campagna tutta, dando appena luogo di riportar il santo alla sua chiesa”

Andrea Della Monaca

LE CELEBRAZIONI A BRINDISI

La processione a mare dei Santi Patroni è uno di quei rari momenti in cui forte traspare il senso di appartenenza ad una comunità sociale e religiosa. L’assieparsi sulle banchine del porto di decine di migliaia di persone, è un riappropriarsi inconsapevole di una storia negata, un comportamento riflesso che probabilmente appartiene al passato, con le stesse modalità destinate ai diversi imperatori che con le loro flotte scelsero il sicuro porto di Brindisi come approdo. Un piccolo santo guerriero, protettore delle reclute e degli eserciti, primo patrono di Venezia, veneratissima immagine nell’oriente ortodosso e cristiano e un dottore della Chiesa, San Lorenzo da Brindisi raffinato diplomatico accreditato presso tutte le corti d’Europa sono i “defensor urbis” La tradizionale "processione a mare" si svolge annualmente nella prima settimana di settembre in occasione dei festeggiamenti di San Teodoro d'Amasea e di San Lorenzo da Brindisi coprotettori della città. Questa cerimonia, nata nel 1776 come completamento del culto di San Teodoro, e' stata poi dedicata anche a San Lorenzo, il santo nativo della città. La processione parte dal castello aragonese. Le statue e le reliquie dei santi vengono portate per mare su un natante,(il sandalo) percorrendo, insieme ad altre barche che si uniscono in processione, tutto il porto interno, sino alle banchine centrali da dove un corteo accompagna i santi sino alla cattedrale. La processione ricorda un episodio miracoloso del 1210: le spoglie di San Teodoro, soldato romano martire del IV secolo fatto uccidere in Turchia per la sua fede in Cristo, venivano trasportate dall'odierna Aukat (Turchia) a Brindisi. I marinai della nave, vistisi inseguiti da navi turche, misero le spoglie del santo su una barca che, spinta dalla corrente, si diresse verso il porto di Brindisi. Questo evento fu interpretato come un segno del santo di voler approdare sulla costa della città ed i brindisini accettarono la sua protezione. Il Comitato per le Solenni Celebrazioni dei Santi Teodoro d’Amasea e Lorenzo da Brindisi, aderente alla Federazione Regionale Comitati Feste Patronali di Puglia, promuove la valorizzazione del patrimonio storico delle celebrazioni per il defensor urbis, testimonianza di civiltà, itinerario religioso di aggregazione sociale e strumento indispensabile per la conservazione delle radici e delle tradizioni della comunità brindisina, con particolare riferimento in termini di relazioni culturali alle aree cultuali italiane e adriatiche e orientali cui la particolare figura di San Teodoro d’Amasea rimanda.

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Programma. Edizione 2012

La programmazione nel corso di questi anni ultimi sedici anni, è stata capace di rinnovare in profondità la festa e collocarla fra le cento più importanti d’Italia, coinvolgendo l’intera città, e fungendo da polo d’attrazione per il turismo residenziale estivo. L’edizione di quest’anno affrontata dal Comitato con lo stesso notevole impegno degli anni passati, nonostante i tagli imposti dall’attuale situazione economica e le difficoltà legate ai cantieri aperti nella città, si svolgerà comunque nella sua interezza, con piccoli adeguamenti dei cui piccoli eventuali disagi, chiediamo anticipatamente scusa. Continua inoltre la collaborazione col Centro Studi Teodoriani (www.cetrostuditeodoriani.it) diretto dal dott. Teodoro De Giorgio, che ha gentilmente concesso la foto del San Teodoro d’Amasea del pittore napoletano Filippo Palizzi, conservata nella Basilica cattedrale di Brindisi.

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Programma religioso

SABATO 25 AGOSTO ore 20,30 Processione con il simulacro e le reliquie di San Lorenzo da Brindisi dal Santuario Santa Maria degli Angeli alla Basilica Cattedrale da piazza Angioli per via San Lorenzo da Brindisi, corso Umberto I, piazza della Vittoria, via Santi,via Casimiro,via Duomo e piazza Duomo. LUNEDI ’ 27 AGOSTO ore 19,00 Santa messa con le parrocchie di Brindisi nella Basilica Cattedrale VENERDÌ 31 AGOSTO ore 19,30 Veglia di preghiera in onore dei Santi Patroni in piazza Duomo, con animazione dei cori delle Parrocchie ore 21,00 Processione della statua equestre di San Teodoro dalla Basilica Cattedrale al Tosello da via Duomo per via Casimiro, piazza Giacomo Matteotti, piazza Sedile, piazza della Vittoria, piazza del Popolo. SABATO 1 SETTEMBRE ore 18,00 Santa Messa della Vigilia nella Basilica Cattedrale ore 19,00 Solenne Processione a Mare dei Santi Patroni dal Forte a Mare al Seno di Ponente, Seno di Levante e sbarco sulla Banchina Centrale banchina antistante piazza Vittorio Emanuele II ore 21,00 Solenne Processione dei Santi Patroni dalla banchina di sbarco alla Basilica Cattedrale da corso Garibaldi, piazza della Vittoria, via Santi, via Casimiro, via Duomo, piazza Duomo. DOMENICA 2 SETTEMBRE ore 11,00 Solenne Messa Pontificale celebrata da S.E. Mons. Rocco Talucci, nella Basilica Cattedrale Animazione liturgica affidata al Coro Polifonico Arcivescovile San Leucio Ore 19,30 Solenni vespri della chiesa ortodossa. LUNEDÌ 3 SETTEMBRE ore 18,30 Santa Messa in onore di San Lorenzo da Brindisi nella Basilica Cattedrale ore 19.30 Processione con il simulacro e le reliquie di San Lorenzo da Brindisi dalla Basilica Cattedrale al Santuario Santa Maria Degli Angeli da piazza Duomo per via Tarantini, via Pacuvio, via Palma, via Santi, piazza della Vittoria, piazza del Popolo. Si preleva la statua equestre di San Teodoro e si prosegue per corso Umberto I, via san Lorenzo da Brindisi, largo Angioli. Saluto e benedizione alla cittadinanza. Si prosegue con la statua equestre di San Teodoro, per via Ferrante Fornari, via Santi, via Casimiro, via Duomo e piazza Duomo. Accompagnamento musicale a cura del Concerto Bandistico Città di Brindisi Casale – M° Prof. Antonio BAGNATO Addobbi floreali a cura de LA FIORERIA di Ronzino Costantini - Corso Roma 105 Brindisi

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Programma civile

Domenica 26 agosto dalle ore 7,00 alle 13,00 Parcheggio antistante il palazzetto dello Sport "Elio Pentassuglia" Contrada Masseriola

La fiera di San Teodoro

Ai margini di una società postindustriale accanto al reliquiario di molti impianti dismessi o via di dismissione un piccolo mondo antico frammentario e arcaico per alcuni versi, si muove nell’universo di piccoli e medi appezzamenti dell’agro di Brindisi, lontano dalle razionalizzazioni che in molte altre regioni sono avvenute: il mondo dell’agricoltura. La logica di industrializzazione selvaggia degli ultimi decenni li ha quasi confinati ai margini della produttività, migliaia di uomini che in agricoltura affidano le loro speranze a Giove Pluvio o perché nò a San Teodoro d’Amasea portato spesso nei secoli in forzate processioni per ottenere la pioggia, un universo quasi nascosto sotto il tappeto di un progresso ostentato, che proprio perché lontano dalle proprie radici non è riuscito ad affermarsi. All’interno di questo microcosmo fatto di sacrifici e speranze si si muovono con agilità impensabile per le altre macchine da lavoro, robusti cavalli, in genere murgesi o polacchi, che solcano con statuaria lentezza i campi destinati alla semina, accanto a loro l’occhio vigile dei tanti contadini che con religiosa passione ancora oggi li governano. Governare un cavallo è impresa complessa, significa scegliere i puledri, in genere addestrarli, comprare a caro prezzo i finimenti, anche quelli per la festa utilizzando gli ultimi artigiani capaci di cucire il cuoio, significa anche fidarsi di un buon maniscalco per la ferratura. Un mondo parallelo forse un po’ chiuso ed esoterico che contiene in sè le tracce di un epopea lontana quando l’intera Puglia era un unico andirivieni diurno e notturno di carri trainati a cavalli che trasportavano di tutto, dalle botti, all’uva, ai tufi.

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La Fiera di San Teodoro, fortemente voluta da questo Comitato in collaborazione con l’Associazione Travinieri Brindisini ed in particolare con il suo Presidente Antonio Portolano è un omaggio ed un riconoscimento destinato ad un mondo contadino ormai rarefatto una realtà che necessita tutela in quanto appartenente al patrimonio storico produttivo della città comune peraltro proprio nella ricorrenza di San Teodoro a molte altre nazioni europee.

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Martedì 28 agosto 2012 ore 21,00 Piazza della Vittoria

IL QUATTORDICETTO CETRA

E’ probabilmente impossibile trovare nella storia della musica leggera italiana una formazione longeva come il Quartetto Cetra, rimasto in attività per oltre quarant’anni. E anche a non volerne considerare il repertorio, che a sua volta costituisce uno dei tesori più preziosi della musica leggera del passato, basterebbe questo “stato di servizio” a giustificare il progetto del “Quattordicetto Cetra”, la nuova produzione discografica dell’etichetta barese Fo(u)r, nata da un’idea di Gabriella Schiavone, apprezzata vocalist barese e leader del noto quartetto vocale “Faraualla”. Ma sarebbe stato sin troppo facile riproporre le canzoni rese celebri da Felice Chiusano, Tata Giacobetti, Lucia Mannucci e Virgilio Savona, allestendo una formazione “fotocopia”. Ecco allora l’idea vincente di Gabriella Schiavone: allestire un “quattordicetto”, ovvero una formazione di ben quattordici elementi tra soprani, contralti, tenori e bassi, sostenuti da un canonico quartetto di pianoforte, chitarra, contrabbasso e batteria, ricavata attingendo dalla classe di canto corale della scuola di musica barese “Il Pentagramma”. I loro nomi sono: Mariano Alterio, Carlo Boccuzzi, Fabio Caruso, Mimmo Caruso, Michele Ciavarella, Gualtiero Colapinto, Floriana Fiorella, Antonella Lacasella, Cristina Lacirignola, Feliciano Lorusso, Cristina Muschitiello, Elisabetta Previati, Loredana Savino, Jessica Schettini. E fin qui, ancora, si sarebbe trattato di un buon progetto, ma nulla più. C’era però un particolare tutt’altro che trascurabile: del repertorio del Quartetto Cetra non esistevano partiture ufficiali ed era quindi necessario ricavarle dai dischi, provvedendo anche a riarrangiare le canzoni in chiave originale, conservando il più possibile quello swing leggero che la formazione aveva sdoganato nel Belpaese quando ancora la parola jazz era proibita e, tutt’al più, si poteva parlare di “sincopato”. Un lavoro questo svolto dagli elementi della sezione ritmica, ovvero Max Monno (chitarra e arrangiamenti), Onofrio Paciulli (pianoforte), Dario Di Lecce (contrabbasso) e Fabio Delle Foglie (batteria) ed i cui frutti sono sotto gli occhi (e le orecchie) di tutti.Ma ancora non bastava, ci voleva un “imprimatur” ufficiale e così, quando il progetto era ancora in fase embrionale, nel 2009, è stato sottoposto al giudizio degli ultimi due componenti ancora in vita del Quartetto, Virgilio Savona e Lucia Mannucci, i quali, dopo l’ascolto di un “demo”, espressero il proprio entusiasmo per l’operazione, auspicando che fosse portata a termine. Purtroppo, nessuno

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dei due ha potuto ascoltare il progetto finito. Allora il “Quattordicetto Cetra” diventa un omaggio particolarmente sentito, alla memoria di una formazione rimasta nel cuore di chi ormai ha più d’un capello bianco e ne avvicina il meraviglioso repertorio anche alle generazioni più recenti, consegnando loro il testimone di una storia che merita di essere ricordata. Nell’ottobre del 2011, il progetto è risultato tra i vincitori del bando “Puglia Sounds Production” per la promozione di nuove produzioni discografiche.Nel mese di maggio è stata pubblicata la prima produzione discografica per l’etichetta Four, grazie alla quale attualmente il progetto annovera nel suo curriculum diversi passaggi radiofonici e televisivi. Il disco ha ottenuto ottime recensioni da quotidiani e riviste specializzate, quali “Jazz It”, “Musica Jazz”, “Raro”, “Gazzetta del Mezzogiorno”.

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Mercoledì 29 agosto 2012 ore 21,00 Piazzetta San Giovanni al Sepolcro

PAOLO DE VITO in:

LA MIA NAPOLI

“La mia Napoli” è un omaggio musicale a Napoli, alle sue mille suggestioni e alle sue atmosfere variegate, ad una città ammaliatrice che ti svela il suo fascino mentre l’attraversi in una “sospensione dal dolore”. Attraverso una kermesse di brani, da “Reginella” a “Totonno ‘e Quagliarella”, a “Napule è”, il pubblico si addentra nei mille volti di Napoli, cercando di coglierne l’anima. Ed è così che lo spettacolo, che unisce alla musica meditazioni sulla città e un tuffo nell’eterno teatro di Eduardo, trasforma i suoni e le parole in una trama fitta di sogni, desideri, passioni e sentimenti, citazioni e ricordi. Paolo De Vito, che recita e canta, è affiancato dai maestri Gianluca Marino, alla chitarra e al mandolino, Giuseppe Musto, al pianoforte e al violino e Salvatore Santaniello, al sassofono, al flauto e alla tammorra. L’esecuzione dei brani musicali, che si caratterizza per l’originalità degli arrangiamenti, è intervallata dalla recitazione di poesie e dalla lettura di testi, oltre che da momenti di riflessione personale. Il tutto arricchito dalla proiezione di filmati tratti dai più bei film ambientati a Napoli. Lo spettacolo, la cui autrice è Assuntina De Vito, è stato presentato in prima nazionale al Teatro Trianon Viviani di Napoli, nell’ambito del Maggio dei Monumenti 2010, per essere poi replicato in vari teatri italiani, per ultimi il Politeatro di Milano, dove è stato in scena con tre repliche e il Teatro Verdi di Salerno.

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Giovedì 30 agosto 2012 ore 21,00 Piazzetta San Giovanni al Sepolcro

TORNO SUBITO Una Co-produzione

Meridiani Perduti & Fondazione Nuovo Teatro Verdi Brindisi e Archivio di Stato Brindisi

di e con Sara Bevilacqua, Voce: Daniele Guarini, Pianoforte: Daniele Bove

Drammaturgia: Emiliano Poddi, Luci: Paolo Mongelli , Grafica e video: Piero Gioia,

Organizzazione: Daniele Guarini

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10 Settembre 1943 Vittorio Emanuele III sbarca a Brindisi, l’unica città dove non ci sono né nazifascisti né anglo-americani, il posto perfetto se sei un Re in fuga da una guerra planetaria. E proprio in questo caos che una giovane modista brindisina, dal nome straniero e dai modi garbati va incontro all’occasione della sua vita. Tra clienti che confidano i loro segreti e le loro disavventure per sfuggire alla fame, atti del neonato regno che poco sembrano avere a che fare con la Guerra, proprio a Brindisi, in questo angolo di mondo, in questo lembo di Terra dove niente più sembra andare nel verso giusto, un frammento di bellezza, una piccola favola si riesce ancora a salvare. Un Re, una Regina di cuore, la ragazza che le faceva i cappelli ed un soldato straniero. Molti anni dopo raccontiamo questa storia che sembra così lontana da far dubitare che sia accaduta sul serio. Per ricordarlo e ricordarcelo, per fare un po’ di chiarezza su quei giorni di caos e di fame. Torno Subito è il frutto di un lungo lavoro di ricerca. Una ricerca condotta da Sara Bevilacqua attraverso le memorie di chi, quei giorni, li ha vissuti in prima persona. Oltre sessanta nonni sono stati intervistati e hanno contribuito, con i loro racconti a far vivere i personaggi protagonisti di questa storia.

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Venerdì 31 agosto 2012 ore 18,00 Lungomare Regina Margherita Banchina Montenegro

PALIO DELL’ARCA XVII EDIZIONE

Gara di voga tradizionale in collaborazione con l’Associazione Remuri

Palio dell’Arca e processione a mare fanno riferimento alla leggenda che riferisce dell’arrivo delle

reliquie di san Teodoro a Brindisi:

“La fama non di meno, che nelle posterità si è conservata afferma, che sia capitata in quel porto

una nave, che conduceva seco il corpo del santo martire, né poté mai indi partirsi, ancorché avesse

il tempo prospero, sin tanto, che non depose nella Città quella pretiosa merce, che fu

solennemente ricevuta dal vescovo, clero, e tutto il popolo, ed è così universale, e continuata

questa tradizione, che può, in vece di scrittura autentica, servire per autorità dell’Historia”.

ANDREA DELLA MONACA, Memoria historica dell’antichissima e fedelissima città di Brindisi.

Vi sono due ipotesi sull’origine del Palio dell’Arca. La prima che riprende alcune leggende popolari

che narrano di una nave veneziana, proveniente da Euchaita in Oriente, vistosi inseguita dai

Turchi, abbandonò su di una zattera, al largo del Porto di Brindisi, il prezioso carico: l’urna

contenente le reliquie di San Teodoro d’Amasea, soldato romano e martire della Chiesa Cristiana.

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Un gruppo di pescatori volle recuperare l’urna prima che si disperdesse in mare ed ognuno,

remando con forte intensità, cercò di arrivare per primo. I pescatori, rientrati in porto,

consegnarono l’urna all’arcivescovo Gerardo, le reliquie furono riposte in una cassa di legno

rivestita di lastre d’argento e poi in processione portate in Cattedrale.

La seconda ipotesi si riferisce ai lavori che furono intrapresi nel XVIII secolo per rendere più

funzionale il Porto di Brindisi. Al termine, la riapertura della foce fu solennizzata, il giorno 27

Aprile, creduto anniversario dell’arrivo delle reliquie di San Teodoro dall’oriente, con una gara

tra piccole imbarcazioni.

L’idea

Il Comitato Feste Patronali coadiuvati dall’Associazione Remuri” insieme ad alcuni pescatori

delle “Sciabiche” e del “Villaggio”, stilarono un regolamento e nel 1995 ebbe inizio il “Palio

dell’Arca”.

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Venerdì 31 settembre 2012 ore 22,00 Piazza della Vittoria

Milonga di fine estate

Una notte dedicata alla passione del tango in collaborazione con le scuole di Tango di Brindisi e Lecce e L’Estate Milonguera Brindisina con la musica dal vivo dei TANGO SONOS Musicalizador: Paola da Bari. Ospiti della serata l’associazione TANGUERIA con i tangueri presenti alla vacanza Tango al "Riva Marina Resort"di Specchiolla sotto la guida dei Maestri: Lucas Gatti e Daniela Demofonti

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Tango Sonos: Antonio e Nicola Ippolito

Un bandoneon e un pianoforte. In mezzo la storia del Tango, dall' habanera al candombe alla milonga, fino alla musica europea, la melodia italiana, l'influenza del jazz sul tango e del tango sul jazz. Arrangiamenti classici (Di Sarli, D'Arienzo, Troilo, Pugliese, Piazzolla…) per orchestra o sestetto tipico, arrangiamenti originali, brani propri, improvvisazione. Il tutto con solo due strumenti. Tutto questo è TANGO SONOS, l'Orchestra Tipica Essenziale. I due componenti del gruppo collaborano da anni con i più grandi musicisti di Tango e non solo (tra cui l'Orchestra "Alfredo Marcucci", Hugo Aisemberg, Bruno Tommaso, Gianni Iorio, Adrián Fioramonti, Ruben Peloni, Ana Karina Rossi, “Tango Tinto”, Carla Pugliese, Mauro Palmas, Elena Ledda, Ruben Celiberti), con famosi ballerini (Miguel Angel Zotto, Eduardo Cappussi e Mariana Flores, Roberto Herrera, Osvaldo Zotto, Antonio Marquez, Fernando Jorge e Alexandra Baldaque), con attori e registi di fama internazionale (Sebastiano Lomonaco, Arnoldo Foà, Roberto Guicciardini, Alessandro Haber, Susy Blady, Selvaggia Quattrini, Nestor Saied, Lello Giulivo, Lindsay Kemp) e con prestigiose compagnie teatrali. Sono regolarmente ospiti di festival e stagioni concertistiche nelle più importanti città europee.

Nel corso della serata si potranno degustare gli ottimi vini della cantina Risveglio Agricolo e dell'azienda Lillo con i suoi vini e la produzione di olii di alta qualità.

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Sabato I° settembre 2012 ore 21,00 Piazza San Giovanni al Sepolcro

DAMADAKA’ in Viaggio al Sud

Spettacolo dedicato al vasto repertorio della musica tradizionale del Sud Italia con particolare attenzione alla Campania, alle sue forme di canto e di danza.Uno spettacolo per rivivere la festa, la magia del cerchio della danza, la ritualità e la devozione popolare. Un percorso tra le emozioni del Sud...Il gruppo nasce agli inizi degli anni ‘90 cominciando una propria ricerca sulle origini delle tradizioni e della musica popolare del Sud Italia, muovendosi nella direzione del recupero di una memoria musicale.La passione per la musica corale, il ritrovarsi nelle feste tradizionali, il cercare oltre l’ufficialità di testi scritti e musiche conosciute altri segni della tradizione popolare, sono state le motivazioni comuni che hanno disegnato la fisionomia attuale del gruppo.La loro formazione proviene direttamente dalla scuola degli anziani, apprendendo le forme di suono, canto e ballo durante i rituali e le feste religiose.Nel rispetto delle loro origini e della loro identità i Damadakà propongono un proprio percorso sulla base di linguaggi tradizionali arricchendoli talvolta con elementi di novità espressiva. Il risultato è una nuova interpretazione di quest'antica musica senza tradirne l'essenza, riaffermando la fondamentale importanza della parola cantata.

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Domenica 2 settembre 2012 ore 21,00 Piazza Duomo

FRANCA MASU “Amor i Mar”

Franca Masu voce

Fausto Beccalossi accordeon

Alessandro Girotto chitarra

Roger Soler percussioni

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“Amor i Mar” è l’espressione di un riuscito equilibrio tra melodie mediterranee e musica moderna. Sono canzoni d’amore, di vita, di morte, di costa, dedicate con profondo pathos alle onde del mare, quelle che Franca Masu artista sarda di Alghero sceglie per questo omaggio alla passione. Canzoni accorate per invocare la gioia e la nostalgia alle quali affidare il nome di un amore perduto. Alghero è una porta aperta all’occidente iberico, da cui Franca Masu attinge con attenzione omaggiando anche la canzone popolare spagnola e spingendosi fino alla Galizia. Il viaggio emozionale si fa ancora più lungo e intenso quando la Masu accoglie nel suo repertorio grandi brani della lontana Argentina, confermando la sua carica passionale come una autentica “tanguera”. Si tratta di una rilettura particolare, confermata dai virtuosismi e le scelte stilistiche musicali dello straordinario trio di musicisti che accompagnano la Voce catalana di Sardegna: il chitarrista Alessandro Girotto insieme all’accordeonista Fausto Beccalossi e al percussionista catalano Roger Soler. Musicisti eclettici che si aprono alla contaminazione e all’esplorazione di territori nuovi, pur conservando il senso prepotente della tradizione. Un viaggio, accompagnato dalla voce di Franca Masu, che si fa intimo e rivela con forza la consapevolezza dell’artista: conservare l’identità di donna sarda, catalana e nello stesso tempo italiana; pura energia vitale di una “madre mediterranea” dalla voce che seduce, capace di affascinare con la luce e la ricchezza culturale del Mare Nostrum.

Solenni Celebrazioni dei Santi Teodoro d’Amasea e Lorenzo da Brindisi, difensori della città.

Programma. Edizione 2012

Franca Masu Figlia d’arte e insegnante di lettere riconvertita a cantante appassionata, Franca Masu è l’esponente più internazionale della lingua e della antica cultura catalana ancora vive nel piccolo centro marinaro di Alghero, città di soli 50.000 abitanti nella felice isola della Sardegna, terra che conserva ancora l’eredità dello splendore medievale della Corona catalano-aragonese. Franca Masu cantante autodidatta incontra nel 1996 un gruppo di jazzisti sardi, con i quali comincia a presentarsi al pubblico come vocalist particolare. Nel 1998 scopre la grande sonorità musicale del catalano, la stessa lingua che, emarginata per tanti secoli, si è conservata nella sua Barcellonetta di Sardegna, Alghero. Nasce così una prima produzione originale in lingua catalana che segnerà il felice percorso dell’artista. Insieme al produttore Mark Harris, pubblica il suo primo cd “El meu viatge” nel 2000. Questo album si presenta in Catalogna al Mercat de la Mùsica Viva di Vic ed ottiene dalla SGAE e da Radio4 di Barcellona una menzione speciale come miglior opera prima. Anche la rivista Enderrock la qualifica tra le migliori novità, mentre la critica riconosce nella Masu “la vera rivelazione della nuova canzone d’autore catalana”. Nel 2003 pubblica “Alguímia” (Aramùsica) in collaborazione con il mandolista Mauro Palmas e il contrabbassista Salvatore Maltana. Franca Masu consolida in questo disco, ricco di suggestioni sonore mediterranee, l’uso della lingua catalana come veicolo di espressione artistica e suscita il successo del pubblico e della grande critica, partecipando a numerosi festival e rassegne internazionali. Con questo lavoro ottiene il premio “Maria Carta” nel 2004, a conferma di una breve ma illuminante carriera. “Aquamare” (Aramùsica/Felmay 2006) è il suo terzo lavoro. Con questo nuovo progetto la cantante si presenta al pubblico come autrice di quasi tutte le canzoni e denota, ancora una volta, una grande versatilità cimentandosi in brani musicali differenti nello stile, genere e anche nelle lingue. L’album offre all’ascoltatore una lettura particolare, confermata da una selezione musicale aperta alla contaminazione, con composizioni rivolte all’esplorazione di nuovi teritori sonori che convivono con il forte legame per il senso della tradizione. Oltre alle sfumature jazzistiche miscelate alla caratteristica sonorità mediterranea del suo canto, la Masu mostra anche una speciale predilezione per il Fado, che cura e perfeziona nel tempo e nella cui interpretazione si rivela una delle migliori in Italia, mentre non nasconde anche la sua naturale predisposizione per il Tango argentino. Infatti il suo temperamento passionale l’ha avvicinata in maniera naturale anche a questa musica. Nel 2004 incontra Fausto Beccalossi, uno dei fisarmonicisti più interessanti della scena italiana ed europea, ed il pianista Oscar Del Barba con i quali si esibisce in diverse e prestigiose occasioni. Insieme, hanno realizzato nel 2007 un album dedicato esclusivamente al tango, intitolato “Hoy como ayer”, di prossima uscita, che si avvale anche della partecipazione del grande violinista Carlo Cantini, figura di spicco dell’ ARKE’STRINGSQUARTET. Recentemente, il suo interesse si è concentrato anche sul recupero delle antiche immagini filmate nella sua città, Alghero, negli anni dopo la guerra, che mostrano il lavoro dei pescatori e la devozione popolare di questo microcosmo marinaro catalano della Sardegna. Nel 2004 Franca Masu ha realizzato un documentario di montaggio con il titolo “Pregàries”, che oggi è diventato anche un cine-concerto con musiche a cura di Daniele Dibonaventura.