SOLEMI02: SETTIMANALE-Z LUNEDI-15 27/09/10 · IlSole-24Ore Lunedì27Settembre2010-N.265...

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INDIA CITTÀ DI RIFERIMENTO Pechino, Shanghai CITTÀ DI SECONDA FASCIA Anyang, Bozhou, Changde, Changsha, Chengdu, Daqing, Dongguan, Fuzhou, Guiyang, Handan, Huaibei, Huainan, Huizhou, Lanzhou, Liuzhou, Lu’an, Luoyang, Nanning, Shangqiu, Shantou, Shijiazhuang, Suizhou, Suqian, Suzhou, Tianjin, Wenling, Wuhu, Xinxiang, Yancheng, Yongzhou, Zhengzhou CITTÀ DI FRONTIERA Baiyu, Daocheng, Ganzi, Hengshan, Huili, Jinchuan, Leibo, Munchuan, Puge, Xiaochang, Xinjin, Yajiang, Yinchuan, Yuexi, Zhaojue, Zhongjiang CITTÀ DI RIFERIMENTO Rio de Janeiro, Sào Paolo CITTÀ DI SECONDA FASCIA Aracaju, Belém, Belo Horizonte, Brasília, Campinas, Campo Grande, Cuiabà, Curitiba, Fortaleza, Goiãnia, Joinville, Londrina, Manaus, Porto Alegre, Recife, Ribeirão Preto, Salvador, São Luís, Teresina CITTÀ DI FRONTIERA Açailãndia, Araguaína, Caxias, Codò, Imperatriz, Macapà, Paço do Lumiar, Palmas, Parauapebas, Parnaíba, Santarém, São Jose de Ribamar, Timon BRASILE CITTÀ DI RIFERIMENTO Delhi, Mumbai CITTÀ DI SECONDA FASCIA Ahmedabad, Amritsar, Bangalore, Bhavnagar, Bhopal, Coimbatore, Faridabad, Hyderabadm, Indore, Jaipur, Jalandhar, Kanpur, Kochi, Kolkata, Kozhikode, Madurai, Mangalore, Mysore, Pondicherry, Raipur, Rajkot, Vadodara, Vijayawada, Visakhapatnam, Warangal CITTÀ DI FRONTIERA Bari, Chhibramau, Chomu, Kandi, Konch, Kuchaman City,Lumding, Moradabad, Narwana, Nuzvid, Pitapuram, Rampurhat, Tuni CINA Nel 2015 un terzo di tutti i consumi mondiali passerà dalle città dei paesi emergenti. Già oggi i consumi privati emergenti hanno un tasso di crescita dell’11% all’anno Quest’anno il 60% della crescita del Pil mondiale è stata generato dalle città dei paesi emergenti. Sopra i 500mila abitanti, se ne contano già 717 Sono i milioni di persone residenti nelle città dei paesi emergenti che entreranno a far parte della classe media tra il 2010 e il 2015, un aumento del 70 MESSICO CITTÀ DI RIFERIMENTO Città del Messico CITTÀ DI SECONDA FASCIA Aguascalientes, Campeche, Cancún, Culiacán, Guadalajara, Hermosillo, León, Los Cabos, Mérida, Monterrey, Querétaro, San Luis Potosí, Tijuana, Tuxtla Gutiérrez, Veracruz CITTÀ DI FRONTIERA Abasolo, Allende, Calakmul, Calkiní, Candela, Candelaria, Cuatro Ciénagas, Escárcega, Escobedo, Hecelchakán,Hopelchén, Palizada, Tenabo RUSSIA CITTÀ DI RIFERIMENTO Mosca CITTÀ DI SECONDA FASCIA Kaluga, Kazan, Nizhny Novgorod, Novosibirsk, Sochi, St. Petersburg, Yekaterinburg 30% Fonte: Boston Consulting Group 60% 460

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Il Sole-24 Ore

Lunedì27 Settembre 2010 - N. 265 Economia e imprese 15

INDIA

CITTÀ DI RIFERIMENTOPechino,Shanghai

CITTÀ DI SECONDA FASCIAAnyang, Bozhou,Changde, Changsha,Chengdu,Daqing,Dongguan, Fuzhou,Guiyang, Handan,Huaibei, Huainan,Huizhou, Lanzhou,

Liuzhou,Lu’an,Luoyang, Nanning,Shangqiu,Shantou, Shijiazhuang,Suizhou,Suqian, Suzhou,Tianjin, Wenling,Wuhu, Xinxiang,Yancheng, Yongzhou,Zhengzhou

CITTÀ DI FRONTIERABaiyu, Daocheng,Ganzi,Hengshan,Huili, Jinchuan,Leibo, Munchuan,Puge, Xiaochang,Xinjin, Yajiang,Yinchuan,Yuexi,Zhaojue, Zhongjiang

L’indice dell’apertura internazionale. New York si conferma il modello di riferimento

CITTÀ DI RIFERIMENTORio de Janeiro, Sào Paolo

CITTÀ DI SECONDA FASCIAAracaju, Belém,Belo Horizonte,Brasília, Campinas,Campo Grande,Cuiabà,Curitiba,Fortaleza, Goiãnia,Joinville, Londrina,Manaus, Porto Alegre,Recife,Ribeirão Preto,Salvador,São Luís,Teresina

CITTÀ DI FRONTIERAAçailãndia,Araguaína,Caxias, Codò,Imperatriz, Macapà,Paço do Lumiar,Palmas, Parauapebas,Parnaíba, Santarém,São Jose de Ribamar,Timon

QUESTI I CRITERI

BRASILE

CITTÀ DI RIFERIMENTODelhi, Mumbai

CITTÀ DI SECONDA FASCIAAhmedabad, Amritsar,Bangalore, Bhavnagar,Bhopal,Coimbatore,Faridabad, Hyderabadm,Indore, Jaipur,Jalandhar, Kanpur,Kochi,Kolkata,Kozhikode, Madurai,Mangalore, Mysore,Pondicherry, Raipur,Rajkot, Vadodara,Vijayawada,Visakhapatnam,Warangal

CITTÀ DI FRONTIERABari, Chhibramau,Chomu,Kandi,Konch, Kuchaman City,Lumding,

Moradabad, Narwana, Nuzvid,Pitapuram, Rampurhat, Tuni

CINA

Città CittàCittà

1 New York

2 Londra

3 Tokyo

4 Parigi

5 Hong Kong

6 Chicago

7 Los Angeles

8 Singapore

9 Sydney

10 Seul

11 Bruxelles

12 San Francisco

13 Washington

14 Toronto

15 Pechino

16 Berlino

17 Madrid

18 Vienna

19 Boston

20 Francoforte

21 Shanghai

22 Buenos Aires

23 Stoccolma

24 Zurigo

25 Mosca

26 Barcellona

27 Dubai

28 Roma

29 Amsterdam

30 Città del Messico

31 Montreal

32 Ginevra

33 Miami

34 Monaco

35 San Paolo

36 Bangkok

37 Copenaghen

38 Houston

39 Taipei

40 Atlanta

41 Istanbul

42 Milano

43 Il Cairo

44 Dublino

45 New Delhi

Roma batte Milanotra le metropoli più globali

Micaela CappelliniNel suo piccolo, la Camera

di Commercio della Spezia ave-va visto giusto già quattro annifa. Mai missione imprenditoria-le fu più profetica di quella chenel novembre del 2006 portò unmanipolo di imprese liguri nellacittà di Chengdu, capitale dellaprovinciadelSichuan,nelSudo-vestdellaCina.Obiettivo:cerca-re una realtà nuova e dinamica,diversadaShanghaioShenzen, ifari più classici di chi tenta losbarco nell’ex Celeste imperodelboomeconomico.

In molti non saprebbero col-locarla sulla cartina cinse. MaChengdu non è esattamente unpaesotto, bensì una delle cittàpiù popolose del paese, con isuoi oltre 10 milioni di abitanti.Qui diverse grandi firme hannogià aperto negozi, da Prada aimarchidiPinault, ealtre - comeZegna - seguiranno. Soprattut-to, Chengdu è nell’elenco dellecittà che l’ultimo studio di Bo-ston Consulting Group pone alprimo posto fra le mete emer-genti dove oggi conviene inve-stire. Sia per esportare beni diconsumo, sia per andare a pro-durre in loco.

Dalla missione spezzina diquattro anni fa la Cecchi Salu-mi rientrò con in tasca un ordi-

ne per cinquemila vasetti di pe-sto alla genovese e il ConsorzioMarittimo Cinque Terre Golfodei Poeti si aggiudicò un accor-do con un’agenzia di viaggi lo-cale. Ma la maggior parte degliimprenditori si fermò alla pro-messa di ulteriori approfondi-menti.NonMassimiliano Ghir-landa, che con la sua Euroguar-co si occupa di guarnizioni evalvole che in parte produce e

assembla nei 9mila metri qua-drati dello stabilimento dellaSpezia,dove lavorano37dipen-denti. «A Chengdu – racconta –trovammo subito un contattointeressante, che negli anni hadato vita a una collaborazionepiuttosto stretta e che ora po-trebbe portare addirittura auna joint venture».

Il buon contatto si chiamaGrvedèun’aziendadipiccoledi-mensioni, che però ha un parcoclienti cinesi di tutto rispetto.

«Fra questi c’è Sinochem – rac-contasempreGhirlanda–unco-losso nel suo settore, che quan-do ha bisogno divalvole per l’al-ta pressione non si fida di quellerealizzate dai suoi connazionali,vuole un prodotto europeo. Èuna delle ragioni per cui la no-stra collaborazione con la Grvnegli anni si è fatta sempre piùstretta».ComehatrovatoChen-gdu, quattro anni fa, quando ci èarrivatoperlaprimavolta?Ghir-landa sembra stupito: «Non so-no mica città sperdute, queste.Sonopostidovel’inglesesiparladappertutto, e dove ci si puòmuovere tranquillamente inmacchinada soli».

«Winning in EmergingMarket Cities», lo studio di Bo-stonConsultingGroupcheilSo-le 24 Ore pubblica in esclusiva,partedalpresuppostochemega-lopoli come Shanghai in Cina,Mumbai in India o San Paolo inBrasile sono realtà inflazionate,echelaveraprimasceltaoggidi-ventanolecosiddette città di se-condafascia,di periferia.

Quali sono le mete su cuiscommettere? Prendiamo la Ci-na:noncisonosololemegalopo-li sulla costa o la campagna piùarretrata, ma tutto un gruppo digrandi città già consolidate, congrattacieli, centri commerciali e

metropolitane da far invidia aMilano. Metropoli come Chen-gdu, appunto. O come Veracruzin Messico, Ahmedabad in In-dia, Kazan in Russia: fanno dahuballeregioni incuisi trovano,puntodiriferimentodigrandiin-dustrie locali e sede di diverseimprese straniere. Tra i gratta-cielidiChengduoquellidiCuri-tiba, in Brasile, vive già buonaparte di quei 460 milioni di indi-vidui che fra cinque anni costi-tuiranno la classe media emer-gentenel mondo.

GliespertidelBostonConsul-tingGroup,però,sonoandatiol-tre e dalla sfera di cristallo han-no tirato fuori anche le realtà divera frontiera, quelle che oggisono soltanto cittadine. ComeSantarém, in Brasile, o come lacinese Xiaochang, 160mila abi-tanti a 700 chilometri da Shan-ghai: attualmente gli unici pro-dotti stranieri che circolano quisono i telefonini e qualche bor-sacontraffatta. Scommettere inquesti posti, va da sé, richiedeun po’ più di azzardo. Ma sonoqueste le Chengdu di domani.In Messico, ad esempio, le cittàcon meno di 500mila abitantistanno consumando la metà ditutta la produzione di cementonazionale. Segno che si stannoespandendo, e a ritmi veloci. Il

loromodelloresta lamegalopo-lidiShanghai,chedal2000aog-gi, ha visto i propri edifici lette-ralmente triplicare.

Tutte queste città non vannosottovalutate soprattutto per ilpotenziale che hanno di genera-re consumi. Pare che nei centriurbani dei paesi emergenti, ogniminuto, 170 nuovi individui en-trino a far parte della cosiddettaclasse media, quella dal potered’acquisto interessante per i be-ni di largo consumo: frigoriferi,televisori, telefonini, auto, maanche scuole private, assicura-zioni sanitarie, carte di credito eprodotti bancari. E se nel 2005 aun’azienda bastava essere pre-sente in 60 città cinesi per rag-giungere l’80% della sua middleclass,peravereun’omologaquo-tanel 2020 occorrerà un panieredi almeno 212 centri urbani. At-tenzione però ai prodotti su cuipuntare, ricordano gli analisti,perché il fattore tradizione nonè irrilevante. Inutile, ad esem-pio, puntare sulle macchine dacaffè o sui mixer da cucina, perconquistarelacasalingadiChen-gdu. Per lei gli status symbol sichiamanobollitoreperilriso,de-puratore dell’acqua e macchinaperpreparare il lattedi soia.

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Dal Brasile alla Russia, ecco dove conviene investire

Nel2015unterzodituttiiconsumimondialipasseràdallecittàdeipaesiemergenti.Giàoggiiconsumiprivatiemergentihannountassodicrescitadell’11%all’anno

Quest’annoil60%dellacrescitadelPilmondialeèstatageneratodallecittàdeipaesiemergenti.Soprai500milaabitanti,senecontanogià717

Sonoimilionidipersoneresidentinellecittàdeipaesiemergenticheentrerannoafarpartedellaclassemediatrail2010eil2015,unaumentodel70

MESSICO

Fonte: AT Kearney e Foreign Policy

IN ASIA E IN SUDAMERICALontane dai verticidellaclassifica, le capitaliscontano la mancanzadi libertà intellettualeedi protagonismo politico

CITTÀ DI RIFERIMENTOCittàdel Messico

CITTÀ DI SECONDA FASCIAAguascalientes, Campeche,Cancún, Culiacán,Guadalajara, Hermosillo,León,Los Cabos,Mérida, Monterrey,Querétaro, San Luis Potosí,Tijuana, Tuxtla Gutiérrez,Veracruz

CITTÀ DI FRONTIERAAbasolo, Allende,Calakmul, Calkiní,Candela,Candelaria,Cuatro Ciénagas,Escárcega, Escobedo,Hecelchakán,Hopelchén,Palizada,Tenabo

RUSSIA

CITTÀ DI RIFERIMENTOMosca

CITTÀ DI SECONDA FASCIAKaluga,Kazan,Nizhny Novgorod,Novosibirsk,Sochi,St. Petersburg,Yekaterinburg

Le città più globali del 2010

Nonbastanol’allureconti-nentale e le aspirazioni mitte-leuropee. Nemmeno l’Expodel2015, Piazza Affari o il Qua-drilatero della moda. Milanosi rassegni: è una metropolimenoglobaledi Roma. Locer-tifica nero su bianco l’indiceGlobal Cities 2010, redatto daA.T. Kearney. Chicago Coun-cil on global affairs e ForeignPolicy: la capitale è al 28esimoposto, il capoluogo lombardosolo al 42esimo. Milano battu-ta anche da Città del Messico,daSanPaolo,da Bangkok,per-sino da quella Istanbul che di-ce di avere le carte in regolaper entrare in Europa.

La vittoria romana è tutta

"merito" dellacrisi economica.«Dei vari indicatori economi-ci, culturali e sociali che vannoa comporre l’indice, quello cheha abbassato consistentemen-teilpunteggiomilaneseriguar-da proprio il business», spiegaLuca Rossi, managing Partnerdi A.T. Kearney Mediterra-nean Unit, che è nato a Romama vive a Milano, e per questo

giuradiessereneutrale.«Lacontrazione deimercati,

ma anche la scarsa organizza-zionedieventibusiness incittàhanno fortemente penalizzatoMilano,mentreRomaèaddirit-tura migliorata dal punto di vi-sta del ruolo politico interna-zionale.Ilrisultatosonoappun-to14posizioni di stacco».

Chi sono le vere regine dellaglobalizzazione? Politicamen-te influenti a livello mondiale,cruciali dal punto di vista eco-nomico,conuncapitaleumanodi alta qualità, e un’offerta cul-turaledispessoreinternaziona-le.Adirlaverità,semprelestes-se: New York al primo posto,poi Londra, Tokyo, Parigi,

Hong Kong. «L’unica vera sor-presa, nella top ten, è quella diSidney»ammetteRossi.Soltan-todue anni fa, la città australia-na era al 16esimo posto. Poi ladiffusione della banda larga, lavivace offerta culturale eun’apertura marcata alle noti-zie internazionali, anziché soloa quelle locali, sui suoi giornalilehanno fattofare ilbalzo.

Per le grandi megalopoliemergenti, da Pechino a Mo-sca a Dubai, c’è invece ancoramolta strada da fare. Rossinon è ottimista: «Prima di ve-derne entrare una fra le primedieci, ci vorranno almeno 15 ovent’anni». Cosa penalizzaquestecittàsterminate,chesu-perano i 10 millioni di abitanti,che hanno un Pil in invidiabilecorsa, e che attirano semprepiù investitori stranieri? Il di-namismo economico non ba-sta: «Concetti come la demo-craziao la libertà intellettuale,vale a dire i cambiamenti cul-

turaliequellipolitici, richiedo-no tempi lunghi», riassumel’esperto di A.T. Kearney.

Insomma: sulla capacità diPechino di essere un grandemercato di consumatori o diospitare le Olimpiadi nessunoormai avanza dubbi. Difficil-mente, però, le grandi istitu-zioni internazionali - comel’Onu o la Wto - deciderannodi trasferire qui i loro quartiergenerali, così come l’offerta dilibri, rivisteespettacoli teatra-lici metteràancoraunpo’,pri-ma di diventare effettivamen-te pluralista. Quanto poi al pe-so di Bangkok o di Buenos Ai-res sullo scacchiere politico,nessuno si aspetta un rapidoloro ingresso fra i grandi delG7. Nemmeno del G20.

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www.foreignpolicy.comLo speciale sull’indice

Global Cities 2010

Internazionalizzazione. Le megalopoli sono inflazionate: la vera crescita si sposta nei centri minori

La rivincita della periferia BricDa Xiaochang a Santarém le città emergenti su cui puntare

REUTERS

Realtà in rapida crescita. La città di Xiangfan, nella provincia di Hubei: ora le opportunità maggiori di business si concentrano in città poco conosciute ma in grande crescita

30%

Fonte: Boston Consulting Group

60% 460

Un voto in cinque tappeOgnicittàvienevalutata

secondocinqueparametri.Ilprimoèl’attivitàeconomica:dalnumerodimultinazionalipresentialvaloredelsuomercatodeicapitali.Ilsecondoriguardailcapitaleumano:qualitàdelleuniversità,presenzadiscuoleinternazionali,esistenzadiun’immigrazionequalificata.Ilterzoriguardalasferadell’informazione:presenzadinotizieinternazionalineigiornalilocali,censura,abbonamentiallabandalarga.Ilquartoriguardal’offertaculturale:mostre,eventisportivi,concerti.L’ultimoinfine,riguardalarilevanzapolitica:numerodiambasciate,presenzadiorganizzazioniinternazionali,promozionedithinktankediconferenze

LO STUDIOBostonConsulting Grouphaindividuato le realtàche oggi sono di frontierama che domani diventerannole nuove Delhio Shanghai

La classifica

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