Soggettività delle carte(carta di Peters)

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La Carta di Peters è stata pubblicata da Arno Peters nel 1973, in contrapposizione a quella cosiddetta di Mercatore,che era stata

concepita essenzialmente per agevolare il tracciamento di rotte sulla superficie terrestre ma che, per le sue modalità di

costruzione, distorce in maniera drastica le effettive proporzioni tra le superfici dei vari continenti.

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Proprio per contrapposizione con le distorsioni mercatoriane, la Carta di Peters è realizzata per mantenere tali proporzioni, attraverso una scomposizione del mondo in 100 parti orizzontali e

100 verticali e a una rappresentazione che mantiene sempre ortogonali, su un piano a due dimensioni, i meridiani e i paralleli. Come ogni proiezione, anche questa perde precisione sotto alcuni punti di vista ed in particolare nella precisione della rappresentazione delle distanze

verticali.

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In ogni caso, nella Carta di Peters la superficie di ogni elemento cartografato è realmente proporzionale alla vera estensione nello spazio.

Senza che ce ne rendessimo conto, le carte del passato davano un'immagine distorta dello spazio. Se si pensa, ciò è inevitabile, in quanto è impossibile rappresentare fedelmente su una carta piana una superficie

sferica.Ma gli studiosi hanno chiaramente dimostrato che ogni carta geografica, al di là dei dati oggettivi, veicola anche messaggi di tipo

ideologico e politico. L'enorme diffusione della proiezione mercatoriana non dipende affatto dalla comodità del calcolo lossodromico.ma solo dalla

rilevanza che attribuisce alle regioni dell'emisfero settentrionale che, non a caso, coincidono con le popolazioni attive nell'espansione colonialista ed

imperialista tra '500 e '900.

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Il calcolo della lossodromia. La carta di Mercatore aveva però il pregio di rispettare gli angoli tra ogni segmento che unisca

due punti sulla carta: meridiani e paralleli. Arno Petersmodificò questa buona qualità della classica carta di

Mercatore, e in più, pur deformando anch'egli i contorni dei continenti, è riuscito a mantenere la proporzionalità delle aree; la sua, insomma, è stata la prima carta del mondo a rispettare sia gli angoli, come quella di Mercatore, sia le superfici. Tutti

i paesi nel suo planisfero sono rappresentati in maniera equivalente, in base alle loro reali dimensioni.

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Arno Peters non era un geografo, ma uno storico: ciò può sembrare strano, ma solo se non si tiene conto della

forza che i paradigmi scientifici esercitano sulla comunità degli studiosi che ne fanno parte..

Con una scelta provocatoria, certo anch'essa

ad alto tasso ideologico. Petersha poi voluto portare la sua

rivoluzione anche nella geografia. Non si è fermato neppure davanti alle estreme

conseguenze: nel suo planisfero, scompare il

meridiano di Greenwich. Non solo, scompare persino la millenaria divisione tra

meridiani e paralleli, a favore di una griglia a divisione

decimale.