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Soci. Economia diffusa A SCUOLA DI BUDGET L anaifabefismo finanziano anaga. Grave, in tempi di crisi . Per colmare queste lacune, sempre più italiani frequentano corsi . Dove imparano a gestire le spese e fare un bilancio DI DANIELA CONDORELLI C ari vecchi corsi di economia domestica. Si torna a voler imparare a risparmiare e gestire meglio il proprio de- naro. E si moltiplicano le offerte per chi desidera ri- flettere sulle spese di casa e cerca strumenti per guardare al futuro con più ottimismo. C'è un analfabetismo finanziario dila- gante nel nostro Paese. Il World Competi- tiveness Index vede l'Italia al 44esimo po- sto per diffusione di educazione finanzia- ria, ultima tra le nazioni del G8. Non solo: secondo Doxa, metà dei giovani tra i 18 e i 29 anni non sa cosa sia un'obbligazione, il 42 per cento associa la Borsa a una scom- messa e oltre l'80 per cento non sa orien- tarsi nel risparmio gestito. Eppure l'educa- zione finanziaria consente ai cittadini di essere «meno vulnerabili alle congiunture economiche sfavorevoli e guardare al futu- ro con maggior fiducia». Sono parole del governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, in occasione della Giornata del ri- sparmio del 31 ottobre, quest'anno alla novantesima edizione. C'è bisogno di cit- tadini che mastichino un po' di economia, che sappiano l'Abc della finanza. Perché complessità e ritmi della vita lo richiedono, perché non siamo più abituati a tener con- to delle spese, ma anche perché siamo sollecitati di continuo ad acquistare nuovi BANCA ETICA, CON LA SUA SCUOLA POPOLARE DI ECONOMIA, IN QUESTI ANNI HA GIRATO L'ITALIA beni di consumo per soddisfare desideri, peraltro indotti. Una complessità che im- pedisce di avere una visione globale chiara della propria situazione economica. La risposta all'esigenza di alfabetizza- zione finanziaria è variegata. Lo conferma la Fondazione Rosselli, istituto di ricerca in scienze sociali ed economiche, nell'ulti- ma edizione di "Le esperienze di educazio- ne finanziaria. Indagine sulla realtà italia- na nel contesto internazionale", che ha messo l'accento su un ampio panorama di iniziative di educazione finanziaria in tutt'Italia. Il segno di un aumento di inte- resse verso il target famiglie (fondazione- rosselli.it). Sempre più italiani frequenta- no seminari e corsi per imparare a pianifi- care le spese, fare un bilancio preventivo, identificare le proprie esigenze e riflettere su come spendono e gestiscono il budget. Corsi come quelli firmati Banca Etica, (bancaetica.it), che con la sua Scuola popo- lare di economia in questi anni ha girato l'Italia con approfondimenti su risparmio, denaro, investimenti, stili di vita, consumi e indebitamento. Dopo aver incontrato i cittadini delle Marche suscitandone l'inte- resse, la scuola itinerante di Banca Etica ha replicato in altre realtà, tra cui quest'autun- no, a Firenze e La Spezia. O come i semina- ri di formazione agli operatori, le chiacchie- rate con cittadini, fidanzati che stanno mettendo su famiglia, studenti. Per esempio quelle organizzate da Annibale Osti del Laboratorio di educazione finanziaria. Socio volontario di Banca Etica, Osti ha

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Soci. Economia diffusa

A SCUOLA DI BUDGET

L anaifabefismo finanziano anaga.Grave, in tempi di crisi . Per colmarequeste lacune, sempre più italianifrequentano corsi . Dove imparanoa gestire le spese e fare un bilancioDI DANIELA CONDORELLI

C ari vecchi corsi di economiadomestica. Si torna a volerimparare a risparmiare egestire meglio il proprio de-naro. E si moltiplicano leofferte per chi desidera ri-flettere sulle spese di casa e

cerca strumenti per guardare al futurocon più ottimismo.

C'è un analfabetismo finanziario dila-gante nel nostro Paese. Il World Competi-tiveness Index vede l'Italia al 44esimo po-sto per diffusione di educazione finanzia-ria, ultima tra le nazioni del G8. Non solo:secondo Doxa, metà dei giovani tra i 18 ei 29 anni non sa cosa sia un'obbligazione,il 42 per cento associa la Borsa a una scom-messa e oltre l'80 per cento non sa orien-tarsi nel risparmio gestito. Eppure l'educa-zione finanziaria consente ai cittadini diessere «meno vulnerabili alle congiuntureeconomiche sfavorevoli e guardare al futu-ro con maggior fiducia». Sono parole delgovernatore della Banca d'Italia, IgnazioVisco, in occasione della Giornata del ri-sparmio del 31 ottobre, quest'anno allanovantesima edizione. C'è bisogno di cit-tadini che mastichino un po' di economia,che sappiano l'Abc della finanza. Perchécomplessità e ritmi della vita lo richiedono,perché non siamo più abituati a tener con-to delle spese, ma anche perché siamosollecitati di continuo ad acquistare nuovi

BANCA ETICA, CON LA SUA SCUOLA POPOLAREDI ECONOMIA, IN QUESTI ANNI HA GIRATO L'ITALIA

beni di consumo per soddisfare desideri,peraltro indotti. Una complessità che im-pedisce di avere una visione globale chiaradella propria situazione economica.

La risposta all'esigenza di alfabetizza-zione finanziaria è variegata. Lo confermala Fondazione Rosselli, istituto di ricercain scienze sociali ed economiche, nell'ulti-ma edizione di "Le esperienze di educazio-ne finanziaria. Indagine sulla realtà italia-na nel contesto internazionale", che hamesso l'accento su un ampio panorama diiniziative di educazione finanziaria intutt'Italia. Il segno di un aumento di inte-resse verso il target famiglie (fondazione-rosselli.it). Sempre più italiani frequenta-no seminari e corsi per imparare a pianifi-care le spese, fare un bilancio preventivo,identificare le proprie esigenze e rifletteresu come spendono e gestiscono il budget.

Corsi come quelli firmati Banca Etica,(bancaetica.it), che con la sua Scuola popo-lare di economia in questi anni ha giratol'Italia con approfondimenti su risparmio,denaro, investimenti, stili di vita, consumie indebitamento. Dopo aver incontrato icittadini delle Marche suscitandone l'inte-resse, la scuola itinerante di Banca Etica hareplicato in altre realtà, tra cui quest'autun-no, a Firenze e La Spezia. O come i semina-ri di formazione agli operatori, le chiacchie-rate con cittadini, fidanzati che stannomettendo su famiglia, studenti. Per esempioquelle organizzate da Annibale Osti delLaboratorio di educazione finanziaria.Socio volontario di Banca Etica, Osti ha ►

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messo a punto un progetto che parla didenaro, consapevolezza e consumo critico.«Presentazioni interattive che hanno l'o-biettivo di portare un po' di alfabetizzazio-ne economica, ma anche creare microretidi solidarietà», spiega Osti. È successo aCinisello Balsamo, nell'hinterland milane-se, nelle case popolari e nelle scuole di zonaSan Siro, a Milano.

Racconta Osti: «Di solito si pianificanoquattro incontri: nel primo ci si conosce, sianalizza il tipo di condivisione del denarodella coppia o della famiglia e si ragiona sucome teniamo i conti, il bilancio familiare.Nel secondo si legge un estratto conto perdistricarsi nel gergo finanziario; si parla poidei rapporti con le banche, di mutui, finan-ziamenti, carte di credito. Per arrivare inalcuni casi, nell'ultimo incontro, alla pre-parazione di un business plan per favorirel'apertura di piccole attività. L'idea è forni-re una "cassetta degli attrezzi" per svilup-pare progetti economici. Perché la finanza,se maneggiata con cura, competenza econdivisione, può essere uno strumentoper realizzare i propri progetti».

Ne sono convinti anche i promotoridell'iniziativa "Fare i conti con la crisi",che ha coinvolto i punti Acli famiglia diprovince italiane, tra cui Padova, Macera-ta, Catania, Ancona, Trento, Salerno. Condispense, esercitazioni, esempi di gestione

della fiscalità, questi incontri servono arivedere i propri stili d'acquisto, scremarele proprie abitudini di consumo. Mostrareil costo mensile, infatti, significa gestireentrate e uscite in maniera più scientifica.Lo strumento più usato, durante questi

piccoli economisti crescono

Combattere l'analfabetismo finanziario ascuola si può. E si deve. Perché è andandonelle scuole che si raggiunge una vastafascia di popolazione, di ogni ceto sociale, esi familiarizzano i consumatori di domani aitemi finanziari. A giudicare da quanto sannoin materia i quindicenni italiani c'è ancoramolto lavoro da fare. Sono dello scorso luglioi risultati dell'indagine Ocse che ha indagatosulle competenze di tipo finanziario di uncampione di 29 mila studenti di 18 Paesi:solo la Colombia ha registrato unaperformance peggiore di quella italiana. Leesperienze di educazione finanziaria, in ogniscuola di ordine e grado, si sono moltiplicatenegli anni, anche se non vi è ancora unprogramma omogeneo su tutto il territorio.

È la Fondazione Rosselli a mettere sottola lente le numerose iniziative italiane edeuropee, perlopiù promosse dalle banche.E lo fa con l'indagine "Le esperienze dieducazione alla cittadinanza economica",giunta alla terza edizione.

La Banca d'Italia (bancaditalia.it) propone,insieme al ministero dell'istruzioneUniversità e Ricerca, il progetto"Educazione finanziaria, conoscere perdecidere per le primarie e le secondarie diprimo grado", che lo scorso anno hacoinvolto oltre 40 mila studenti. Subancaditalia.it, alla voce "cultura finanziaria",materiale didattico per scuole, dalla primariaalle superiori. I temi proposti riguardano:moneta e strumenti di pagamento,

134 11Espnsw 118 dicembre 2014

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E l'austerity va in scenaSi parla di economia nei circoli , nelle associazioni che si occupano difamiglie , nelle scuole . Persino a teatro . È in tour in Italia " Pop Economix"(le date sul sito popeconomix .org), conferenza-spettacolo pensata comestrumento di educazione finanziaria , che racconta le cause della crisiattraverso i suoi effetti sulla vita di tutti . Dal 2012 "Pop Economix" haportato il live show in oltre 150 città italiane , coinvolgendo circa 40 milaspettatori . Teatri , scuole , sedi sindacali, oratori , festival : ogni sedeè buona per parlare di economia divertendo , ma anche inducendo

UN'IMMAGINE DALLO SPETTACOLO "POP ECONOMIX"

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che anche l'acquistipiù scontato è fruttidi una scelta. Equindi può semprevenir rimesso indiscussioneincontri di educazione finanziaria, è loschema di budget, in alcuni casi un vero eproprio libretto contabile dove annotareentrate e spese fisse, variabili ed extra efare un bilancio mensile e annuale.

Spiega Massimiliano Monterosso, AcliPadova: «C'è una disabitudine al consumocritico. L'ubriacatura da eccedenza di risor-se degli anni Ottanta e Novanta ha fatto sìche si interrompesse il passaggio dell'infor-mazione generazionale sull'attenzione alconsumo familiare. C'è stato un black outcomunicativo rispetto alla gestione del

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stabilità dei prezzi, sistema finanziario.Sempre la Banca d'Italia ha istituito

il premio per la scuola "Inventiamo unabanconota", che invita gli studenti arealizzare il bozzetto di una banconotaimmaginaria celebrativa di Expo 2015.Premio: 10 mila euro per la scuola diappartenenza. Per partecipare bisognascrivere, entro fine dicembre, a:[email protected].

Eticredito Banca Etica Adriatica ha portatonella provincia di Rimini il progetto"Sbankiamo" con laboratori didatticie simulazioni pratiche per medie e superiori.L'iniziativa nasce dall'incontro con MyBnk,esperienza di formazionee microcredito per i giovani partita

a pensare . Prodotto da Banca Popolare Etica , è interpretato da Alberto Pagliarino che,a metà tra teatro e giornalismo , porta sul palcoscenico crisi globale , bolle finanziarie,austerity. Ma "Pop Economix " è anche un fumetto : la graphic novel pubblicata da BeccoGiallo Editore e disegnata da Davide Pascutti è stata premiata quest 'anno nell'ambitodella kermesse Lucca Comics & Games . Di formare cittadini economicamentecompetenti si occupa anche lo spettacolo "Brutti come il debito " di Antonio Cajellie Massimo Melpignano . Il primo è un consulente finanziario indipendente che si occupadi formazione e informazione in tema di educazione finanziaria ( antoniocajelli.it).Melpignano invece , avvocato che da anni difende i diritti dei consumatori , ha scrittoil libro "Sdebitiamoci , per un 'ecologia della spesa quotidiana " (CaratteriMobili ). Duranteun seminario , Cajelli ha dato a un ragazzo una banconota da 10 euro e porgendoglielal'ha strappata : « Per spiegare il significato delle commissioni bancarie , mostro che metàdella banconota la tiene la banca », ha spiegato lui che , con l'efficacia dell'umorismo,riesce a trasmettere concetti come Tan e Taeg. D.C.

budget e ora siamo di fronte a una genera-zione che sta reimparando a gestirsi conaltri strumenti. Si parla di riuso, riciclo, re-cupero delle eccedenze». Anche molto faida te. Percezione simile a quella emersa dauna fotografia scattata dal Cermes, centrodi ricerca su marketing e servizi dell'Univer-sità Bocconi sulle scelte delle italiane per farfronte alla crisi. In "La nuova etica deiconsumi al femminile in tempi di recessio-ne", su un campione di mille intervistate trai 20 e i 65 anni, l'89 per cento ha affermatodi aver messo a punto strategie specifiche

di tagli alla spesa. Afferma Stefania Borghi-ni, docente di marketing alla Bocconi:«Assistiamo a una nuova etica dei consumi,a comportamenti d'acquisto più ragionati,meno impulsivi». Non solo: la crisi sta fa-cendo risvegliare vecchi valori, che passanoattraverso il fare. È così che il 79 per centodelle intervistate ricorre al "self made" in-fornando pane, pasta e torte o preparandopassate, conserve e dado fai da te. La ma-nualistica di questo tipo fiorisce: è il casodei titoli del progetto "Io lo so fare" di Al-treconomia. ►

da Londra (sbankiamo.it; mybnk.org).Il Laboratorio di educazione finanziaria ha

una pagina su Facebook: investesui giovanissimi portando nelle scuolesimulazioni e business game. Si puòcosì aprire una pasticceria per un giorno,dopo aver fatto un'inchiesta di settoreintervistando i commercianti del quartiere eaggiustando il proprio business pian.

Per la fascia 9-14 anni c'è ancheeconomiaascuola.it con video-lezioni sullagestione del budget. Si tratta di un portalesull'educazione finanziaria dedicato ainsegnanti e genitori, nato nel 2010 periniziativa del consorzio PattiChiari dell'Abi,Associazione Bancaria Italiana che, dal2003 ha avviato un progetto per la

diffusione della cultura economica nelnostro paese che ha coinvolto finora 173mila studenti.

Consumerclassroom .eu è un sito pergli insegnanti di tutta l'Unione europeache offre risorse didattiche e strumentiinterattivi, per fornire ai ragazzi tra i 12e i 18 anni competenze pratiche sulconsumo e il risparmio.

Il museo del risparmio di Torino,museodelrisparmio.it, luogo interattivoper giovani e famiglie in cui l'educazionefinanziaria diventa un gioco. Percorsi ludici,animazioni teatrali, video in 3D, giochi diruolo accolgono anche le scuole allascoperta di denaro, investimenti e un po' distoria dell'economia. Online video illustrativi.

18 dicembre 2014 1 L spressO 1135

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Famiglie a lezionedi risparmioSe è vero, come si legge nel progettoSbankiamo, che sette italiani su diecihanno difficoltà nella comprensione diinformazioni di tipo economico e che unosu tre non è in grado di capire il proprioestratto conto e pianificare entratee uscite, c'è davvero bisogno di un po'di economia finanziaria. A pensarci, sututto il territorio, sono enti e associazioniche si occupano di risparmio e che hannocome missione il supporto alle famiglie.

Mag2 Cooperativa finanziaria chesi occupa di finanza etica. Da oltretrent'anni promuove riflessioni sul denaroe la sua gestione, organizza laboratoridi educazione finanziaria per famigliee operatori (mag2.it).

Laboratorio di educazione finanziariaNasce per iniziativa di alcuni volontaridi Banca Etica di Milano e hinterland.L'obiettivo è colmare la disinformazionefinanziaria raggiungendo soprattuttole fasce deboli. E promuovendo iniziativeculturali presso scuole e associazionidel territorio, che pubblicizza attraversouna pagina Facebook.

Fare i conti con la crisi Progettoelaborato dall'Area Politiche per la Famigliadelle Acli di alcune province (da Padovaa Macerata, da Catania ad Ancona, Lecce,Torino, Perugia, Salerno e altre ancora),sviluppa percorsi di accompagnamentoal bilancio familiare (aclipuntofamiglia.it).

Casa di Emma Associazione che sioccupa di sostegno alle famiglie in Brianza,ha costituito un gruppo di lavoro suconsumo critico e budget familiarecoinvolgendo realtà locali (casadiemma.org). L'obiettivo del progetto è duplice:acquisire competenze in tema finanziario,ma anche attivare legami solidaliattraverso il sostegno a produttori delterritorio o l'adesione a liste locali discambio (des.desbri.org, lista "cerco-offro"del distretto di economia solidale dellaBrianza).

Bilanci di giustizia . I "bilancisti" sonodisponibili a scambiare esperienzee consigli anche tenendo veri e proprilaboratori. Il loro sito, bilancidigiustizia.it,raccoglie inoltre una serie di dossier utilie propone strumenti per tenere sottocontrollo il bilancio. Ha anche una riccasezione sull'autoproduzione.

;nantú le entratole uscite quandomi sono separatan ottimo sistemo

per cercare d

Chi frequentai corsi organizzati da Acli,cooperative e associazioni educazione fi-nanziaria, di solito ha bisogno di adattareil proprio stile di vita a una riduzionedrastica delle entrate. Che sia per una se-parazione o per la perdita del lavoro, lacifra mensile a disposizione si riduce e di-venta fondamentale capire come si spendee fare precise scelte. Ma c'è anche chi hadeciso di avere un figlio o si accinge adandare a vivere da solo o in coppia.

«Ho cominciato a scrivere con metico-losità entrate e uscite nel momento in cuimi sono separata», spiega Marina Filiber-ti, due figli, nessun impiego e l'affitto dapagare. «E un ottimo sistema per rendersiconto di ciò che si spende e cercare dicambiare abitudini». A volte basta essereconsapevoli della necessità di prendere inmano il proprio budget familiare e modi-ficarlo. Spesso, infatti, il monitoraggio è diper sé sufficiente a indurre una riduzionedelle spese. Scrivere quotidianamente ciòche si spende, anche se si tratta di piccolecifre, significa avere costantementesott'occhio con chiarezza quanto stiamospendendo, se dobbiamo aggiustare il tiro,

fare rinunce o stabilire priorità. Vengonoin aiuto oltre ai citati dibattiti e corsi,strumenti per occuparsi al meglio di finan-za spicciola. Tra questi, i libretti contabilionline, come quello predisposto dal centrotutela consumatori (contüncasa.centroconsumatori.it); i saggi che analizzano ri-sparmi e investimenti o dispensano consi-gli come "Consumismo in tempi di crisi"del direttore del centro tutela consumato-ri utenti Walther Andreaus; le immancabi-li app per il cellulare, che permettono diregistrare ogni spesa in tempo reale.

Scrivere e fare il punto significa pren-dere coscienza e, perché no, modificare lepriorità di spesa. Rendersi conto che an-che l'acquisto più scontato è in realtàfrutto di una scelta e come tale può esse-re rimesso in discussione. Un po' comefanno i "bilancisti", oltre un migliaio difamiglie in tutt'Italia che sta provando acambiare il proprio budget per modifica-re le regole economiche a partire dallescelte di consumo. Aderire al movimentoBilanci di giustizia, organizzato in oltretrenta gruppi locali dal Piemonte alla Si-cilia, significa porsi domande critiche ri-spetto ai consumi. Il bilancio mensiledelle famiglie riunite in questa rete vieneinviato alla segreteria nazionale per redi-gere un rapporto annuale che mostracome il cambiamento sia possibile. Efaccia bene, oltre che all'ambiente e all'e-conomia locale, al portafogli. n

TRA CHI FREQUENTA I CORSI C'È SPESSO CHI HA DECISO DI AVERE FIGLI 0 STA PER ANDARE A VIVERE DA SOLO

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