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1 IPPC IPPC La situazione in Sardegna: La situazione in Sardegna: ruolo degli enti, aspetti procedurali e ruolo degli enti, aspetti procedurali e calendario di presentazione delle calendario di presentazione delle domande di AIA domande di AIA Docente: Gianfranco Vacca Docente: Gianfranco Vacca Ottobre 2007 Ottobre 2007

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IPPCIPPC

La situazione in Sardegna: La situazione in Sardegna: ruolo degli enti, aspetti procedurali e ruolo degli enti, aspetti procedurali e

calendario di presentazione delle calendario di presentazione delle domande di AIAdomande di AIA

Docente: Gianfranco VaccaDocente: Gianfranco Vacca Ottobre 2007Ottobre 2007

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Attivazione delle procedure per il rilascio Attivazione delle procedure per il rilascio delldell ’’AIAAIA

L’attivazione delle procedure per il rilascio delle AIA ha comportato una serie di adempimenti a carico della

Regione Sardegna:� Emanazione linee guida (Delib. Giunta reg. 43/15

dell’11.10.2006);

� Emanazione della modulistica per l’istanza di AIA (Regione - BURAS 24.11.2006 n. 38 – Suppl. Straor. n. 24);

� Attivazione del Comitato di coordinamento IPPC (Stipula Convenzione tra ARPAS-Province-RAS);

� Pubblicazione calendario per impianti esistenti per la presentazione delle domande di AIA (BURAS 4.06.2007 n. 19);

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Risorse FinanziarieRisorse Finanziarie

�Cagliari € 39.000,00�Oristano € 18.500,00�Carbonia-Iglesias € 25.500,00�Ogliastra € 13.200,00�Medio Campidano € 30.400,00�Olbia Tempio € 15.000,00�Nuoro € 28.000,00�Sassari € 30.400,00

La Regione ha destinato alle Province, in sede di prima applicazione delle procedure IPPC, per gli anni 2006 e 2007, € 200.000/anno, così ripartiti:

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CENSIMENTO ATTIVITA’ IPPC REGIONALI

� In Sardegna, da un primo esame, risultano n°70 atti vitàproduttive di pertinenza regionale cosi distribuite :

� Provincia di Cagliari: 17� Provincia di Carbonia/Iglesias: 9� Provincia di Medio Campidano: 11� Provincia di Oristano: 5� Provincia di Nuoro: 11� Provincia di Ogliastra: 2� Provincia di Olbia/Tempio: 3� Provincia di Sassari : 12

� nonchnonchnonchnonchéééé ulteriori nulteriori nulteriori nulteriori n°°°°11 attivit11 attivit11 attivit11 attivitàààà produttive di competenza produttive di competenza produttive di competenza produttive di competenza statalestatalestatalestatale

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CENSIMENTO ATTIVITA’ IPPC STATALI

4 centrali

1 raffineria

6 impianti chimici

Impianti IPPC di competenza statale

Cagliari

Sassari

Nuoro 1 centrale, 1 impianto chimico

1 centrale, 2 impianti chimici

2 centrali, 1 raffineria, 3 impianti chimici

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Ruolo degli enti– La Provincia è l’autorità competente al rilascio delle

AIA; individua l’Ufficio responsabile del procedimento e definisce la procedura amministrativa nel rispetto delle linee guida regionali;

– alla Regione spettano compiti di indirizzo, regolamentazione e coordinamento; presiede il Comitato di coordinamento IPPC;

– la Regione, ove la provincia non provveda al rilascio dell’AIA entro i termini previsti, applica le procedure inerenti il potere sostitutivo;

– l’ARPAS, svolge l’attività di vigilanza e controllo sul rispetto di quanto previsto nell’AIA e fornisce il necessario supporto tecnico-scientifico agli enti.

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Schema di procedura per il rilascio dell’autorizzaz ione integrata ambientale (AIA) per impianti esistenti

(art. 5 del d.lgs 59/2005 n. 59).

• A seguito della pubblicazione del calendario (buras n. 19 del 4.06.07) per la presentazione della domanda di autorizzazione integrata ambientale, i gestori della attività produttive indicate nell’all. I del d.lgs 59/05, sulla base alla tempistica ivi indicata, sono tenuti ad inoltrare formale istanza di AIA alla Provincia competente, la quale dovrà chiudere il procedimento entro i successivi 150 gg . (art. 5 co. 12)

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Oneri di istruttoriaOneri di istruttoria

Per quanto riguarda gli oneri di istruttoria la Regione Sardegna (Delib. Giunta reg. 43/15 dell’11.10.2006) ha previsto, nelle more dell’emanazione del d.m. Ambiente, a titolo di acconto, il versamento alla Province dei seguenti importi:

per gli impianti nuovi

micro impresa € 1.000,00

piccole imprese € 2.000,00

medie imprese € 4.000,00

grandi imprese € 8.000,00

per gli impianti esistenti:

micro impresa € 2.000,00

piccole imprese € 4.000,00

medie imprese € 6.000,00

grandi imprese € 10.000,00

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ISTANZA DI AIAISTANZA DI AIA

• Domanda• Elenco dei documenti a corredo della domanda• N. 5 schede che raccolgono in modo sintetico tutte le

informazioni impiantistiche e ambientali necessarie• Allegati alle schede, costituiti da autorizzazioni,

certificati, relazioni, elaborati cartografici, etc, di vario tipo, che completano le informazioni contenute nelle schede

• Sintesi non tecnica, espressamente prevista dall’art. 4 comma 2 del d.lgs 59/05, che illustra in forma sintetica e di facile comprensione gli aspetti principali del procedimento di valutazione operato dal gestore ed èresa disponibile in forma integrale alla consultazione del pubblico interessato

• Attestazione del versamento relativo agli oneri di istruttoria

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Le schede allegate alla richiesta di AIA sono cosìsuddivise:

• scheda 1 – informazioni generali;

• scheda 2 – dati e notizie sull’impianto IPPC attuale;

• scheda 3 – individuazione della proposta impiantistica ed effetti ambientali;

• scheda 4 – dati e notizie sull’impianto IPPC da autorizzare;

• scheda 5 – modalità di gestione degli aspetti ambientali e piano di monitoraggio.

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la sintesi non tecnica allegata alla domanda di AIA dovràcontenere:– una sommaria descrizione dell’impianto IPPC e delle

attività svolte; – le materie prime e i combustibili utilizzati; – le principali emissioni inquinanti generate (aria,

acqua, rifiuti, rumore, odori e altro); – una descrizione quali-quantitativa dei consumi

energetici; – una sintesi degli interventi migliorativi che il gestore

intende eventualmente pianificare e realizzare al fine di prevenire e ridurre l’inquinamento, con i relativi tempi di adeguamento;

– una sintesi dei principali benefici ambientali attesi a seguito degli interventi proposti;

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Dal punto di vista logico le cinque schede di cui sopra (ed i relativi allegati) corrispondono a cinque domande chiave che il gestore di un impianto dovrebbe porsi nella loro compilazione, ed in particolare:

• 1^ domanda: sulla base di quali atti amministrativi è esercitata la mia attivitàdell’impianto IPPC e qual è l’interazione con il territorio circostante? (scheda 1 )

• 2^ domanda: come posso descrivere chiaramente l’impianto IPPC nel suo assetto attuale? Quali gli aspetti più rilevanti dal punto di vista ambientale? (scheda 2 );

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• 3^ domanda: quali sono i principali effetti ambientali dell’impianto IPPC? Quali sono le interazioni con l’ambiente esterno? Sono accettabili gli effetti indesiderati sull’ambiente esterno? (scheda 3 );

• 4^ domanda: l’impianto IPPC esistente èautorizzabile ai sensi della direttiva IPPC o ènecessario apportare modifiche impiantistiche per corrispondere ai requisiti della direttiva?(scheda 4 );

• 5^ domanda: come si può garantire all’autoritàcompetente che le soluzioni impiantistiche e di esercizio individuate come ottimali siano poi effettivamente realizzate nell’esercizio dell’impianto IPPC? (scheda 5 ).

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Scheda 3 - Scelta del metodoNella compilazione della scheda 3, occorre indicare la proposta impiantistica adottata, scelta sulla base dei seguenti criteri:– se l’attività per la quale si richiede l’AIA è interamente

o parzialmente (e comunque per le fasi rilevanti in termini di impatto ambientale) trattata nelle LG nazionali di settore, scegliere il metodo: Soluzione MTD soddisfacente (sez. 3.3),

– se l’attività per la quale si richiede l’AIA è totalmente esclusa o solo parzialmente trattata (e comunque non per le fasi rilevanti) dalle LG nazionali di settore ovvero non esiste una LG naz., scegliere il metodo:Soluzione MTD applicabile (sez. 3.3 e 3.4).

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Metodo di ricerca di una soluzione soddisfacente

Il metodo di ricerca di una soluzione soddisfacente risponde alla necessità da parte del gestore e dell’Autoritàcompetente di avere un metodo condiviso di verifica della proposta impiantistica. Il gestore ha quindi a disposizione un elenco di criteri di soddisfazione e, per ognuno di essi, un’indicazione di base del livello di soddisfazione.I criteri di soddisfazione devono combinare le diverse condizioni di applicazione dell’IPPC, sintetizzate nei tre elementi cardine: approccio integrato, migliori tecniche disponibili, il rispetto delle condizioni ambientali locali. Al riguardo, sono stati individuati come criteri gli stessi principi generali dell’IPPC richiamati dal d.lgs 59/05:

• prevenzione dell’inquinamento mediante le migliori tecniche disponibili;

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• assenza di fenomeni di inquinamento significativi;• produzione di rifiuti evitata o operato il recupero o

l’eliminazione;• utilizzo efficiente dell’energia;• prevenzione degli incidenti e limitazione delle

conseguenze;• adeguato ripristino del sito alla cessazione

dell’attività.• L’Autorità competente esaminerà la proposta del gestore

e verificherà la condivisione dei livelli di soddisfazione ipotizzati e l’effettivo soddisfacimento.

• Il gestore sottopone la propria proposta, giustificando la scelta dei livelli adottati e documentando, attraverso le tabelle di questa sezione e le relazioni allegate, il soddisfacimento dei criteri.

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Metodo d’individuazione della soluzione MTD applicabile

• La procedura delineata consente di rispondere al criterio/principio di “prevenzione dell’inquinamento mediante le migliori tecniche” nel caso di LG nazionali non ancora pubblicate In tal caso, saranno riportati nella sezione 3.4 della scheda le azioni percorse, il confronto con i Bref applicabili al caso in esame, la generazione delle alternative, la valutazione qualitativa per ogni opzione delle emissioni e dei consumi, la valutazione qualitativa degli effetti di ogni scelta impiantistica alternativa ed infine l’effetto complessivo (qualitativo) in base al quale è stata prescelta la soluzione impiantistica, descritta nelle schede 2 e 3.

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• Indicata la decisione in termini qualitativi sarà necessario dimostrare che la stessa “tenga” anche dal punto di vista del soddisfacimento dei criteri/principi rimanenti.

• Quest’ultimo punto viene compiuto attuando la procedura riferita nel “metodo della soluzione soddisfacente” per i criteri/principi restanti in termini quantitativi, laddove possibile.

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APPLICAZIONE DELLE MTD• La scelta tecnica progettuale è di esclusiva

competenza del gestore dell’impianto• L’applicazione delle MTD tende a valutare la

complessiva performance ambientale dell’impianto e non unicamente i valori limite di emissione o i consumi

• in alcuni casi potrebbe essere possibile raggiungere migliori livelli di emissione o consumo, ma a causa dei costi connessi o di altre considerazioni, essi non sono appropriati come MTD per l’intero settore o attività

• occorre considerare le caratteristiche dell’ambiente circostante l’impianto

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• occorre effettuare una attenta valutazione del singolo processo produttivo, confrontando la struttura impiantistica in oggetto, con quanto ècontenuto nel MTD o nei BREF, integrandola con i vincoli posti dalle condizioni locali particolari (es. ambientali) che non trovano posto nei documenti di carattere generale

• l’autorità competente in considerazione delle norme di qualità ambientale, può richiedere al gestore l’applicazione di misure più rigorose di quelle ottenibili con l’applicazione delle MTD

• lo stato dell’ambiente e dei parametri ambientali determina la calibrazione della qualità ed entitàdegli interventi per la performance ambientale dell’impianto

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In sede di applicazione delle MTD dovranno inoltre essere valutate:

• dimensioni dell’impianto• età dell’impianto: differenze tra impianti nuovi ed esistenti

- reale applicabilità tecnica ed economica di una specifica tecnica

• materie prime impiegate: la scelta delle materie prime influenza le prestazioni ambientali in tutti i suoi aspetti. Possibilità di scelta: disponibilità, prezzi, qualità dei prodotti

• qualità del prodotto finito: prestazioni ambientali influenzate dal tipo di prodotto e dalla sua qualità(quantità di rifiuti/scarti, consumo energetico …)

• trattamento scarichi idrici: equivalenza tra trattamento diretto e indiretto se efficienza/percentuale di abbattimento analoga

• chiusura dei cicli: es. elevati consumi idrici - riduzione dei consumi con chiusura del ciclo – problemi derivati -valutare vantaggi/svantaggi

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Inoltre:• le MTD pubblicate non devono essere considerate come

“obbligatorie”• la scelta dell’MTD, in sede di istanza di AIA è di

pertinenza del gestore dell’impianto che deve comunque garantire la massima protezione dell’ambiente

• la reale applicabilità deve essere verificata per ogni singolo impianto, poiché le condizioni locali possono influire in modo determinante sia sotto il profilo tecnico che gestionale

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• Il gestore contestualmente alla presentazione dell’istanza di AIA dovrà trasmettere copia della stessa anche all’ARPAS, alla Regione e al Comune (schema di domanda indicati 15 gg)

• La Provincia entro 15 gg dal ricevimento dell’istanza formalizza all’ARPAS la richiesta di redazione del documento istruttorio di cui al paragrafo 8.4.2 delle Linee guida regionali. L’ARPAS provvede ad redigere il documento entro 100 gg. (Conv. ARPAS 29.05.07)

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• La Provincia entro 30 gg dal ricevimento dell’istanza comunica al gestore la data di avvio del procedimento, la sede degli uffici presso i quali sono depositati i documenti inerenti il procedimento (art. 5 co. 7), nonché i nominativi dei tecnici dell’ARPAS a cui è affidata la redazione del documento istruttorio (Conv. ARPAS 29.05.07)

• Il gestore, entro il termine di 15 gg. , provvede alla pubblicazione su un quotidiano di diffusione regionale di un annuncio contenente l’indicazione della localizzazione dell’impianto, del nominativo del gestore e del luogo dove è possibile prendere visione degli atti e dei documenti inerenti il procedimento (art. 5 co.7)

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• Entro 30 gg. dalla pubblicazione, i soggetti interessati possono presentare, in forma scritta, alla Provincia competente, osservazioni sulla domanda (art. 5 co. 8)

• La Provincia, in sede di istruttoria, può richiedere al gestore l’integrazione documentale, da presentarsi in un termine massimo di 30 gg. In questo caso, il termine di 150 gg. previsto per il rilascio dell’AIA resta sospeso sino all’avvenuta presentazione della documentazione (art. 5 co. 13)

• La Provincia, ai fini del rilascio dell’AIA, acquisito il documento istruttorio dall’ARPAS, convoca apposita conferenza dei servizi alla quale invita le amministrazioni competenti in materia ambientale (art. 5 co. 10)

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• La Provincia, sulla base del documento istruttorio e sulle eventuali ulteriori osservazioni scaturite in sede di conferenza dei servizi rilascia l’autorizzazione integrata ambientale.

• In caso di impianti sottoposti a procedura di valutazione d’impatto ambientale (VIA) il termine dei 150 gg previsto per il rilascio dell’AIA è sospeso fino alla conclusione del procedimento di VIA (art. 5 co. 12)

• Qualora l’Autorità competente non provveda al rilascio dell’AIA nel termine previsto, si applica il potere sostitutivo dell’ente sovraordinato: Regione o Consiglio dei Ministri (art. 5 co. 17).

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• L’autorizzazione integrata ambientale sostituisce ad ogni effetto ogni altro visto, nulla osta, parere o autorizzazione ambientale, previsti dalle disposizioni di legge dalle relative norme di attuazione, salva la normativa in materia di rischi di incidente rilevante di cui al d.lgs 17.08.1999 n. 334 (art. 5 co. 14)

• Copia dell’autorizzazione integrata ambientale è resa pubblica presso l’Ufficio individuato dalla Provincia, dove è depositata la documentazione relativa alla domanda. di AIA(art. 5 co. 15)

• Il d.lgs 59/2005 prevede che l’autorizzazione integrata ambientale per impianti esistenti deve essere rilasciata entro il 30 ottobre 2007 (art. 5 co. 18).

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Procedura provincialeUfficio IPPC

• E’ l’ufficio che ha in capo la responsabilità del procedimento e provvede al rilascio dell’AIA. Tale ufficio, che rappresenta il punto di riferimento sia per le imprese sia per gli enti pubblici e i soggetti interessati, dovràprovvedere, tra l’altro:

• all’esame preliminare della richiesta di AIA e alla verifica della completezza della documentazione allegata;

• a richiedere all’ARPAS la redazione del documento tecnico istruttorio;

• alla predisposizione del provvedimento di AIA sulla base del citato documento tecnico e delle considerazioni emerse in sede di conferenza di servizi.

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Ufficio Istruttore IPPC

• A seguito della Convenzione stipulata nel maggio 2007 tra l’ARPAS le Province e la Regione, le Province hanno affidato all’ARPAS la redazione del documento tecnico istruttorio di cui al par. 8.4.2 delle Linee guida regionali, che verrà illustrato dalla stessa Agenzia in sede di conferenza di servizi di cui all’art. 5, comma 10, del d.lgs. 59/059.

• Nella fase istruttoria, l’ARPAS potrà anche effettuare sopralluoghi e verifiche in sede di impianto.

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• Il gestore presenta l'istanza di AIA alla Provincia entro i termini fissati dalla stessa nell’apposito calendario.

• Entro il termine di 15 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione di avvio del procedimento, il gestore provvede alla pubblicazione su un quotidiano a diffusione regionale di un annuncio contenente l'indicazione della localizzazione dell'impianto e del nominativo del gestore, nonché il luogo ove è possibile prendere visione degli atti.

• Nel caso di variazioni nella titolarità della gestione dell'impianto, il vecchio gestore e il nuovo gestore ne danno comunicazione entro trenta giorni alla provincia competente, anche nelle forme dell'autocertificazione.

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COMPITI DEL GESTORE– Il gestore, prima di dare attuazione all’attività di

autocontrollo ambientale prevista nell‘AIA, ne dàcomunicazione alla Provincia.

– il gestore deve fornire l'assistenza necessaria per lo svolgimento di qualsiasi verifica tecnica relativa all'impianto, per prelevare campioni e per raccogliere qualsiasi informazione necessaria.

– Il gestore trasmette alla Provincia e al Ministero dell'ambiente, per il tramite dell'APAT, entro il 30 aprile di ogni anno, i dati caratteristici relativi alle emissioni in aria, acqua e suolo, dell'anno precedente.

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• Il calendario (BURAS del 4.06.2007 n. 19) precisa che i gestori degli impianti interessati devono trasmettere la domanda di AIA, corredata dalla prevista documentazione di cui alla determinazione regionale ds/da n. 1763/II del 16.11.2006, alla Provincia territorialmente competente nel rispetto dei termini ivi indicati;

• la predetta documentazione deve altresì essere contestualmente trasmessa anche all’ARPAS, alla Regione e al Comune competente;

• la documentazione a corredo della domanda di AIA deve, altresì, contenere l’attestazione del pagamento relativo all’anticipazione della tariffa per oneri di istruttoria.

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MTD nazionali pubblicate (MTD nazionali pubblicate ( giugno 2007giugno 2007 ))

• Linee guida generali• Linee guida in materia di sistemi di monitoraggio• 1.2. Raffinerie di petrolio e gas• 1.3 Cokerie • 2.1 Impianti di arrostimento o sinterizzazione di minerali

metallici.• 2.2 Impianti di produzione di ghisa o acciaio • 2.3 Impianti destinati alla trasformazione di metalli ferrosi

mediante:a) laminazione a caldo;b) forgiatura con magli;c) applicazione di strati protettivi di metallo fuso;

• 2.4 Fonderie di metalli ferrosi

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• 2.5 Impianti:a) destinati a ricavare metalli grezzi non ferrosi da mineralib) di fusione e lega di metalli non ferrosi

• 3.3. Impianti per la fabbricazione del vetro • 3.4. Impianti per la fusione di sostanze minerali • 3.5. Impianti per la fabbricazione di prodotti ceramici • 5.1. Impianti per l'eliminazione di rifiuti pericolosi• 5.2. Impianti di incenerimento di rifiuti urbani • 5.3. Impianti per l'eliminazione dei rifiuti non pericolosi

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• 6.1 Impianti industriali per fabbricazione:a) di pasta per carta a partire dal legno o da altre materie fibrose;b) di carta e cartoni produzione sup. 20 t/g.

• 6.4. a) Macelli aventi una capacità di produzione di carcasse di oltre 50 ton/g

• 6.5. Impianti per l'eliminazione o il ricupero di carcasse

• 6.6. Impianti per l'allevamento di pollame o di suini

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GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE

GIANFRANCO VACCA ASSESSORATO REGIONALE DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE [email protected]