Slide per 28 settembre 2015 - DEF [modalit compatibilit ]) · Sostegno alle forme di disagio...
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SEMINARIO SUL MONITORAGGIO E LA PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI DEL SOCIALE DELLA CITTÀ A RETE
Marzo 2013
INTERVENTI DEL SOCIALE DELLA CITTÀ A RETE
Alimena 28.09.2015
in collaborazione con
OBIETTIVI DELLA GIORNATA
• Condividere i principali risultati emersi dallarendicontazione del settore “Servizi sociali” dei 28
Comuni della Città a rete (come elaborati all’interno
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PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI DEL SOCIALE
DELLA CITTÀ A RETE
Comuni della Città a rete (come elaborati all’internodei Bilanci sociali 2014)
• Condividere riflessioni utili alla ricomposizione e
pianificazione strategica degli interventi del territorio
della “Città a rete”
© Amapola
IL PROGRAMMA
•Saluto del Sindaco di Alimena•Saluto del Sindaco di Gangi, Soggetto Rappresentante del PIST•Organizzazione della giornata e avvio del seminario
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PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI DEL SOCIALE
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•Organizzazione della giornata e avvio del seminario•I principali risultati comparati della rendicontazione degli interventi sociali dei 28 Comuni: spunti per una lettura nel tempo e nello spazio
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IL PROGRAMMA
•Alcune riflessioni a partire dalla Strategia Nazionale per le Aree Interne)•Discussione: verso una ricomposizione e riprogrammazione del sistema degli interventi sociali
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riprogrammazione del sistema degli interventi sociali
•Votazione del nuovo logo della “Città a Rete”•Premiazione della miglior copertina dei bilanci sociali•Ringraziamenti e chiusura lavori
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I principali risultati emersi dalla rendicontazione
Marzo 2013
I principali risultati emersi dalla rendicontazione del settore “Servizi sociali” dei 28 Comuni della
Città a rete
OBIETTIVI DEL LAVORO
•Offrire alla Regione Siciliana, alla Città a Rete ed ai 28
Comuni una lettura comparata dei Servizi alla persona
nei diversi contesti territoriali
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•Perché l’area dei Servizi alla persona?
�la rilevanza di questa particolare area di intervento che più di altre impatta sul soddisfacimento dei bisogni primari dei cittadini e sulle fasce deboli;�l’importanza dello sviluppo di una cultura del dato e della valutazione dei servizi sociali;�la possibilità di stimolare prime riflessioni condivise utili alla ricomposizione e pianificazione strategica degli interventi del territorio della “Città a rete”
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LA METODOLOGIA
•L’analisi trasversale si basa sui dati comunali riferiti all’anno solare 2014, raccolti nell’ambito della seconda annualità di rendicontazione dei 28 Comuni;• I dati sono stati raccolti attraverso analisi desk e
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• I dati sono stati raccolti attraverso analisi desk e interviste dirette con i responsabili dei 28 Comuni
LE DIMENSIONI DI ANALISI1) Obiettivi/priorità
2) Azioni e interventi realizzati
3) Stakeholder coinvolti
4) Modalità di gestione degli interventi
5) Indicatori principali delle azioni svolte© Amapola
1) OBIETTIVI/PRIORITÀ
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Sono tre gli obiettivi prioritari più “sentiti” dai 28 Comuni:
�Il sostegno alla non autosufficienza
�Il sostegno alle famiglie con figli
�Il contrasto alla povertà e al disagio sociale e/o lavorativo (giovanile e adulto)
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1) OBIETTIVI/PRIORITÀ
Qualche esempio di formulazione:
�Il sostegno alla non autosufficienza
Promuovere il benessere della popolazione anziana e dei soggetti in condizione di non autosufficienza attraverso interventi di sostegno alla
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condizione di non autosufficienza attraverso interventi di sostegno alla domiciliarità e di supporto alla vita attiva
Promuovere attività di supporto per gli anziani e per i diversamente abili, attraverso interventi di sostegno e di inclusione sociale
�Il sostegno alle famiglie con figli
Contrastare il disagio socio-economico di famiglie, adulti e minori in condizioni di difficoltà
Sostegno alle famiglie e ai ragazzi per migliorare l'accessibilità all'istruzione
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1) OBIETTIVI/PRIORITÀ
Qualche esempio di formulazione:
�Il contrasto alla povertà e al disagio sociale e/o lavorativo (giovanile e adulto)
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Tutelare le fasce deboli attraverso la messa in atto di interventi finalizzati alla prevenzione, alla socializzazione, all’integrazione e alla rimozione delle cause di disagio individuale e collettivo, nonché all’attenuazione dei disagi derivanti dall’emarginazione sociale ed economica
Sostegno alle forme di disagio socio-economico e psico-fisico, in risposta alla perdurante crisi economica e alla necessità di aumentare la coesione sociale e l'integrazione di fasce deboli
Per le fasce più deboli e senza reddito l'obiettivo è stato quello di creare occasioni ed opportunità di lavoro per alleviare le situazioni di disagio economico e della conseguente emarginazione sociale
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2) AZIONI E INTERVENTI REALIZZATI
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La maggior parte delle azioni rendicontate è riconducibile a:
�Contributi per famiglie con minori
�Contrasto al disagio sociale e occupazionale
�Sostegno a disabili e anziani
�Contributi contro la povertà© Amapola
2) AZIONI E INTERVENTI REALIZZATI
Qualche esempio:
�Contributi per famiglie con minori
Assegnazione contributo pro-capite per la fornitura gratuita o semigratuita di
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Assegnazione contributo pro-capite per la fornitura gratuita o semigratuita di libri di testo
�Contrasto al disagio sociale e occupazionale
Avvio progetti di servizio per giovani e ultra 5oenni esclusi dal mercato del lavoroAttivazione tirocini formativi di orientamento destinati ai giovaniApprovazione del piano di inclusione di persone con disabilità per incarichi lavorativi, in attuazione del vigente regolamento dei servizi sociali che disciplina l’integrazione lavorativa per soggetti in difficoltà e per i portatori di handicap
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2) AZIONI E INTERVENTI REALIZZATI
Qualche esempio:
�Sostegno a disabili e anziani
Potenziamento del servizio di assistenza domiciliare e comunale
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�Contributi contro la povertà
Erogazione di contributi per la copertura delle utenze domestiche (luce e gas)
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La sperimentazione dei “cantieri di servizio”
I beneficiari sono stati attivati per:
custodia, cura e pulizia di immobili comunali; accompagnamento e disbrigopratiche in favore di anziani e disabili; vigilanza ed accompagnamento deiminori sullo scuolabus comunale ed in ambito scolastico; pulizia manualedelle aree di verde pubblico, di giardini, di parchi, di aiuole; ecc...
3) STAKEHOLDER COINVOLTI
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Altri Comuni della Rete
Madonie-TerminiImerese
Regione
Distretto socio-sanitario e/o
distretto sanitario
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STAKEHOLDER COINVOLTI
Terzo settore (cooperative
sociali, associazionismo,
ecc.)
Istituzioni scolastiche
Aziende di servizi alla persona
Tribunale (ordinario e/o per
minorenni)
Parrocchie
3) STAKEHOLDER COINVOLTI
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Gli stakeholder con cui sono più frequenti scambi e collaborazioni sono:
�Il Terzo settore
�Le istituzioni scolastiche
�Il Distretto socio-sanitario e/o Distretto sanitario
Le collaborazioni prevedono dallo scambio di informazioni alla collaborazione effettiva © Amapola
4) MODALITÀ DI GESTIONE DEGLI INTERVENTI
La maggior parte dei Comuni indica quali modalità di gestione dei
servizi:
�la gestione diretta;�l’affidamento al Terzo settore;
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�l’affidamento al Terzo settore;
�la gestione associata con altri Comuni del Piano di zona.
Ad esempio:
Servizi affidati al Terzo settore: servizi ricreativi per minori, servizi
domiciliari ad anziani e minori erogati tramite bonus socio-sanitario,
cantieri di servizio
Gestione associata: integrazione di interventi di servizio ADI, Centri socio educativi per portatori di handicap
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5) INDICATORI PRINCIPALI DELLE AZIONI SVOLTE
Tra gli indicatori più comunemente rilevati dalle amministrazioni vi sono:
�numero di utenti del servizio/prestazione (su base mensile o annua);
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o annua);�spesa annuale complessiva del servizio/prestazione; �durata e frequenza del servizio/prestazione;�numero di domande ricevute e numero di domande evase.
L’analisi dei dati ricevuti ha messo in luce, altresì la parzialità di alcuni indicatori, oltreché una interpretazione degli stessi piuttosto disomogenea fra i Comuni...
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5) INDICATORI PRINCIPALI DELLE AZIONI SVOLTE
Qualche esempio:
�il “contributo pro-capite medio” può essere variamente inteso come contributo medio destinato alle famiglie o contributo medio erogato ai singoli;
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medio erogato ai singoli;�i dati riguardanti la mensa e il trasporto scolastico in qualche caso sono forniti per anno solare in altri casi per anno scolastico;�il dato degli utenti è rapportato sul totale della popolazione meno frequentemente sul totale della popolazione potenziale (ad es. n. beneficiari SAD sul totale della popolazione over65enne)
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PUNTI DI ATTENZIONE
L’informazione contenuta negli indicatori è tanto più preziosa ai fini programmatori tanto si trovano dei modi per confrontare i valori ottenuti con dei termini di paragone…
Vedi:
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Vedi:
�Confronto diacronico: ricalcolare tali indicatori, anno dopo anno,
consentirà di confrontarli per verificare se e quali cambiamenti si sono
registrati in termini di performance nel tempo (variazioni % in + o in -)�La costruzione di indici: le molteplici informazioni raccolte
attraverso la combinazione di diversi strumenti di rilevazione possono
essere opportunamente sintetizzate attraverso la costruzione di indici da utilizzare come punto di partenza in vista di una riprogrammazione
delle politiche sociali territoriali
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SUGGERIMENTI E AUSPICI PER IL FUTURO
�Stabilire precisi obiettivi conoscitivi a cui la raccolta dei dati e la costruzione di indicatori devono rispondereNon tutto è misurabile o ‘pesabile’ e non tutto ha senso che venga
misurato: dunque non è raccogliendo più dati o costruendo più
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misurato: dunque non è raccogliendo più dati o costruendo più indicatori che si aumenta il ‘campo valutativo’
�Non limitarsi a raccogliere dati su beneficiari e spesa, ma provare a raccogliere anche informazioni sull’ESITO degli interventiNon domandiamoci solo quanto è stato fatto e con che costi, ma
anche se copre il bisogno ed è servito (es. n. beneficiari ‘usciti’ dai Cantieri
di servizio che si sono attivati autonomamente per la ricerca di un lavoro…)
© Amapola
SUGGERIMENTI E AUSPICI PER IL FUTURO
�Lavorare sulla qualità del dato e su una ‘cultura del dato’da parte degli operatori per un trattamento omogeneo delle informazioni�Puntare sulla sistematicità delle rilevazioni finalizzata alla
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�Puntare sulla sistematicità delle rilevazioni finalizzata alla comparazione sia diacronica (nel tempo) che sincronica (nello spazio)�Orientarsi verso una ‘regia’ unica a garanzia dell’unitarietà del sistema di rilevazione
…. per arrivare ad un vero e proprio “Sistema Informativo” in grado di monitorare stabilmente i servizi e gli interventi del sociale e utile per la programmazione
© Amapola